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Criminalità giovanile: un futuro diverso è possibile se diamo ai giovani una vera alternativa.
Le statistiche parlano chiaro: la delinquenza è più diffusa tra i giovani e raggiunge il picco tra i 20 e i 25 anni, per poi diminuire gradualmente con l’età.
Questa tendenza evidenzia come l’attività criminale inizi spesso precocemente, alimentata dall’immaturità, dall’inesperienza e dalla difficoltà nel riconoscere i pericoli, inclusi i soggetti che spingono verso il malaffare.
I giovani, in questa fase della vita, sono più inclini a comportamenti impulsivi, ribelli e meno conformisti.
Questi fattori, insieme a una maturità sociale non ancora pienamente sviluppata, contribuiscono a renderli più esposti alle attività illecite. Ed è proprio per questo che è essenziale intervenire: sostenere i ragazzi nel loro percorso di crescita psicologica e sociale è la chiave per allontanarli dalle lusinghe della criminalità.
Osservando in questi lunghi anni il mondo lavorativo posso affermare, senza alcuna incertezza, che i giovani coinvolti in attività criminali svolgano ruoli marginali, spesso i più rischiosi e facilmente identificabili, come furti o rapine.
Al contrario, le attività criminali più sofisticate, come quelle nel mondo economico o ai vertici delle organizzazioni mafiose, sono riservate a chi ha raggiunto una posizione consolidata con l’età. Questo scenario rende ancora più urgente offrire ai giovani opportunità alternative che possano dare loro un senso di appartenenza e realizzazione senza dover ricorrere al crimine.
Laddove la disoccupazione e l’esclusione sociale sono più forti, l’adesione a una “cosca” spesso appare come l’unica via per ottenere promozione sociale e affermazione personale.
E allora, cosa possiamo fare? Lo Stato ha il dovere di offrire ai ragazzi percorsi di formazione, lavoro e crescita che li aiutino a dire “NO” alla criminalità, anche in contesti difficili. Dare loro una vera alternativa significa sottrarli alla morsa della criminalità organizzata, offrendo un futuro migliore non solo a loro, ma anche alla nostra società.
Se vogliamo davvero contrastare la criminalità giovanile, dobbiamo smettere con le chiacchiere sterili e investire seriamente in programmi che mettano i giovani al centro, perché ogni ragazzo salvato dal crimine è un passo verso una società più giusta e sicura per tutti.
Ben venga questo 2025: Anno nuovo, vita nuova!!!
Già perché quanto sta per compiersi non è solo un cambio di calendario, ma un invito a credere in un futuro migliore, a sognare un mondo più sereno e privo di conflitti.
Immaginiamo la fine delle guerre, di quelle che dividono popoli e distruggono vite. Aspiriamo quindi ad un mondo dove i giovani possano guardare al domani con fiducia, liberi dalle paure legate a repressioni, dittature o conflitti inter-religiosi.
Già… un mondo dove non vi siano rischi di guerre civili, ma solo la promessa di pace e cooperazione.
Il 2025 deve essere anche l’anno della consapevolezza ambientale.
È urgente che i governi di tutto il mondo agiscano in maniera celere e con decisione per contrastare i cambiamenti climatici e preservare l’equilibrio naturale. Non si tratta semplicemente di tutelare il clima, ma anche di garantire che le risorse agricole e gli allevamenti, fondamentali per la nostra sopravvivenza, non siano compromessi.
La natura è il nostro partner più prezioso, e dobbiamo rispettarla e proteggerla!!!
È giunto il momento per tutta l’umanità di fare un passo indietro, di riconoscere che il nostro compito su questa terra non è quello di distruggere, ma di costruire e migliorare.
La tecnologia, che tanto ha trasformato le nostre vite, deve essere messa al servizio della natura, non contro di essa.
Ecco perché il 2025 può diventare l’anno in cui scegliamo di agire con responsabilità, solidarietà e rispetto per il pianeta e per le generazioni future.
Insieme, possiamo creare una civiltà capace di rifiorire, dove il progresso si sposa con la sostenibilità, e la speranza diventa la forza motrice di ogni nostro gesto.
Quindi… ben venga questo 2025! Che sia l’inizio di un viaggio verso un futuro luminoso e condiviso.
Ponte sullo Stretto: un'opera epocale o il preludio di una bancarotta?
Le inchieste giornalistiche e le denunce politiche hanno finora portato alla luce ombre sempre più inquietanti: procedure poco trasparenti, intrecci tra politica e affari, criminalità organizzata ed ancora, vecchi protagonisti di scandali passati che tornano pericolosamente al centro della scena.
Nel frattempo, i costi lievitano senza controllo, mentre i dati sull’impatto ambientale e sociale vengono sistematicamente “aggiustati” per adattarsi alla narrativa ufficiale.
Ai cittadini, dunque, non resta che assistere, spettatori di un’opera apparentemente inutile, progettata per arricchire pochi a spese di molti.
E allora, la domanda sorge spontanea: non sarà che dietro la facciata di questa infrastruttura epocale si nasconde l’ennesima bancarotta programmata?
Sì, perché non siamo di fronte alla solita strategia per drenare fondi pubblici o coprire errori di gestione e malaffare. Questa volta, la mancata realizzazione del progetto potrebbe diventare un comodo pretesto per giustificare un’eventuale bancarotta pilotata.
E chi pagherà il prezzo di questo disastro? Non i grandi protagonisti di questa vicenda, ma le imprese affidatarie, subappaltatori e fornitori. Una strage economica preparata a tavolino, un “delitto” che rischia di trascinare nel baratro interi settori produttivi.
Ecco perché è fondamentale aprire gli occhi e riflettere.
E quindi a chi oggi si fida ciecamente delle promesse dei ministri, a chi si dice orgoglioso di far parte di questo progetto, è necessario chiedere: siete certi che dietro questa grande opera non si celi una decisione già presa nelle stanze del potere? Una decisione che non mira al bene comune, ma che potrebbe trasformarsi nel più grande buco finanziario della storia recente, capace di spingere il Paese verso una recessione devastante.
Perché, diciamolo chiaramente: il futuro dello Stretto è stato già deciso: e non prevede la costruzione di un ponte!!!
Sì, verso il futuro con fiducia e coraggio…
Tra i vari argomenti affrontati, emerge innanzitutto la salute: “Migliorare la sanità pubblica è stata la nostra priorità fin dall’inizio”.
Schifani ha sottolineato lo stanziamento di 750 milioni di euro destinati a nuovi ospedali, tra cui il Polo pediatrico di Palermo, che si prevede diventi un centro di eccellenza.
Un altro tema trattato è l’emergenza rifiuti; il Presidente ha affermato che “il percorso verso la realizzazione dei termovalorizzatori è ormai tracciato”, delineando una possibile soluzione per superare questa criticità.
Si è poi affrontato il problema della siccità, con l’annuncio che i dissalatori saranno operativi già dalla prossima estate. Una promessa ambiziosa, vista la gravità di questa problematica, che richiede interventi strutturali e immediati.
Nelle politiche sociali, Schifani ha menzionato il sostegno alle famiglie più fragili con il “reddito di povertà”, una misura una tantum pensata per offrire un aiuto concreto e immediato a chi ne ha più bisogno ed ha inoltre anticipato ulteriori iniziative per incentivare i consumi, senza però fornire dettagli specifici.
Tuttavia, nel suo messaggio manca un riferimento fondamentale: il contrasto alla corruzione. Già… nessuna parola sui fondi regionali spesso bersaglio della criminalità organizzata, sulle dinamiche della politica corrotta, sulla mancanza di merito e sul diffuso clientelismo che soffoca lo sviluppo della Sicilia.
In conclusione, Schifani invita i siciliani a guardare al futuro con fiducia: “La strada è ancora lunga, ma sono certo che, uniti, possiamo costruire una Sicilia più forte”. Parole che suonano bene, ma che necessitano di essere accompagnate da fatti concreti.
Non resta che attendere la fine di questo mandato per giudicare quanto di queste promesse sarà realizzato e quanto, invece, rimarrà nel limbo delle buone intenzioni.
Il tempo ci dirà se si tratterà di un vero cambio di passo o di una semplice reiterazione delle vuote promesse a cui, purtroppo, ci hanno abituato molti dei suoi predecessori…
Un appello per una Sicilia più giusta e solidale…
La fine di un'era: il destino del governo iraniano è forse segnato?
Anche in Iran, la tensione è palpabile: il movimento “Donna, Vita, Libertà“, nato dopo la tragica morte di Mahsa Amini nel 2022, continua a risuonare nei cuori di milioni di persone.
Un grido di giustizia, un appello per la libertà, una richiesta di cambiamento che il regime non può più ignorare. Un suggerimento chiaro per i suoi governanti: agire ora, per evitare la stessa fine dell’ex presidente Assad.
La Guida Suprema Ali Khamenei, nel suo ultimo discorso, ha esortato le donne a resistere a quella che definisce una “guerra morbida” orchestrata dai nemici dell’Iran. Tuttavia, il rinvio della controversa legge sull’hijab e la castità mostra che la pressione, sia interna sia internazionale, sta raggiungendo un punto critico.
Questo rinvio appare come una concessione strategica, ma rivela la crescente fragilità di un sistema incapace di rispondere alle richieste del suo popolo.
L’ipocrisia del regime è evidente: da un lato reprime con violenza ogni forma di dissenso, dall’altro accusa il movimento femminile di essere una marionetta nelle mani di potenze straniere. Ma queste accuse non possono oscurare la realtà: le donne iraniane, con il loro coraggio, stanno sfidando un’intera struttura di potere.
Non possiamo dimenticare le similitudini con altri regimi repressivi caduti sotto il peso della volontà popolare.
Continuare a lodare la resistenza armata di gruppi come Hezbollah, Hamas e Huthi serve ormai a poco!!!
Il vero fronte da affrontare è quello interno: un popolo esasperato dalla corruzione, dalla repressione e dalla mancanza di libertà.
Il tempo del cambiamento sembra essere arrivato. È possibile che il regime iraniano si trovi presto di fronte al suo momento decisivo, forse attraverso una guerra civile o un’ondata di proteste su scala nazionale.
Tuttavia, a differenza delle democrazie instabili emerse da altre rivoluzioni, il popolo iraniano appare pronto a costruire un futuro diverso, fondato su libertà, uguaglianza e soprattutto sul rispetto dei diritti umani.
Il governo in carica sta facendo di tutto per posticipare l’inevitabile. Ma la storia ci insegna che, quando la voce della libertà si alza, nessun regime può spegnerla più.
Politica e Dinastie: Spezzare le catene del nepotismo per un futuro di merito.
Tuttavia, è doloroso constatare come troppo spesso essa diventi un terreno fertile per generazioni intere, ciascuna di esse sterile e incompetente.
Parlo di padri, fratelli, figli… sì, intere dinastie che prosperano grazie alla politica, ma che non hanno mai apportato alcun contributo concreto al progresso del Paese!
Questi individui inadeguati non conoscono il merito, non sanno cosa significhi conquistare un risultato con fatica e sacrificio. Hanno sempre vissuto in maniera agiata, beneficiando di privilegi che derivano non tanto dalle loro capacità, quanto dalla loro appartenenza.
Sono il prodotto di un sistema che ha da sempre premiato circostanze come connivenze, raccomandazioni, favoritismi, compromessi… Mi riferisco a tutti quei legami con enti pubblici, associazioni, ordini, fondazioni, logge, e mai a quelle competenze indispensabili. Così, noi cittadini paghiamo il prezzo delle loro carenze.
Alcuni di loro hanno approfittato di gravi circostanze: per esempio, molti hanno fatto carriera grazie alla morte di un familiare per mano della mafia o della criminalità organizzata (la stessa che, grazie allo scambio di voti, ha poi permesso ai loro discendenti di rimanere al potere). Un cinico sfruttamento del dolore e del sacrificio che rende la situazione ancora più amara.
E mentre loro godono di stipendi, vantaggi e potere, la collettività affronta sfide sempre più dure: un sistema sanitario in crisi, un’istruzione trascurata, infrastrutture che crollano, e opportunità per i giovani che si riducono drasticamente.
La verità è che queste generazioni non solo non costruiscono, ma sottraggono risorse preziose che potrebbero migliorare la vita di tutti noi.
È giunto il momento di rifiutare la politica come rendita di posizione, un comodo rifugio per chi non è in grado di contribuire realmente.
È tempo di scendere in piazza, anche per chi, attualmente sovvenzionato da quel sistema che attraverso le briciole ha comprato il loro immobilismo, ha il dovere di alzarsi!
Dobbiamo chiedere responsabilità, trasparenza e merito. Solo così possiamo sperare in un futuro in cui chi governa lo faccia per il bene di tutti, e non solo per il proprio tornaconto.
È tempo di spezzare queste catene di favoritismi e inefficienze, prendere esempio da Paesi più democratici, e pretendere il cambiamento necessario. Il futuro non può più essere affidato a chi si aggrappa al passato, senza offrire nulla di nuovo!
Sig. Costanzo: vede… noi non dobbiare lottare contro la Mafia, perchè noi siamo la mafia!!!
Il futuro è dei giovani!!! Sì… peccato che la maggior parte di loro vive in modo precario e non crede che vi sia alcun futuro…
Castelfiorentino: una cittadina che ingiustamente non merita di ricevere questo clamore mediatico…
Non solo, trovandomi ad operare su quei pubblici passaggi, ho avuto modo di conoscere parecchie attività commerciali e di conseguenza i suoi titolari, cittadini, che in più di un’occasione si sono dimostrati cortesi, in particolare proprio con gli operatori presenti durante l’esecuzione dei lavori, offrendo loro acqua o caffe…
Come dicevo, frequento la cittadina non solo di giorno ma a volte anche la sera, in particolare durante le giornate estive mi sono ritrovato a cenare in uno dei tanti locali posti nella piazza principale, ed è in quelle circostanze che ho potuto costatare come i suoi residenti abbiano evidenziato – per esperienza posso dire: certamente più di altri – quel senso di amorevolezza, rispetto e soprattutto inclinazione nell’aiutare il prossimo, parlo di chi è in difficoltà, non a parole, ma con fatti concreti, vedasi per l’appunto l’ospitalità rivolta nei confronti dei più deboli…
Ecco perché di tutto avrei voluto scrivere su quella cittadina e sui suoi abitanti che ahimè, proprio in queste ore, sono balzati nelle cronache per vicende che poco o nulla centrano con quel loro essere, ma che purtroppo subiscono – come ormai consuetudine in questo nostro Paese – queste tragiche notizie, che trovano terreno fertile per dare risalto a livello mediatico, dimenticando altre considerazioni che viceversa avrebbero potuto essere ben rappresentate…
L’ennesimo femminicidio che dimostra il fallimento di uno Stato e delle sue istituzioni che per l’appunto non ha saputo dettare e quindi obbligare al rispetto di quelle regole dl civile convivenza…
Ma non solo, parte di colpe vanno ricercate nei rapporti familiari, nelle scuole, in quel loro mancato insegnamento nel rispetto degli altri, come scrivevo ieri, viviamo nel paese dei balocchi, dove ciascuno fa come gli pare, perché l’idea che ormai in molti si sono fatti è che nessuno in questo paese paghi mai per le conseguenze di quanto erroneamente compiuto!!!
Oggi piangiamo l’ennesima vittima di femminicidio, sì… in attesa della prossima, che vedrete – con questo stato di fatto – non tarderà ad arrivare!!!
Nel frattempo tutti noi ci saremo dimenticati di Klodiana, viceversa ricorderemo per molto tempo – a causa dei media e dei social del web – di questa cittadina di Castelfiorentino, che resterà macchiata per lungo tempo – già… come per molti altro luoghi, in cui sono accadute vicende delittuose come questa – pur sapendo ciascuno di noi, di come essa e i suoi cittadini, non abbiano alcuna responsabilità…
Il problema dei migranti: l'Europa ci ha lasciati da soli!!!
Il nostro governo sta facendo acqua da tutte le parti e nel contempo, gli altri Paesi europei prendono le distanze, bloccano gli ingressi e non intervengono nel rafforzamento di una collaborazione con i Paesi africani da cui ogni giorno prendono il mare quei poveri migranti…
Ora si attende che Commissione europea presenti un nuovo pacchetto sull’immigrazione ma da quanto si sta vedendo sono distanti dal prendere una decisione che risolva il problema, anzi tutt’altro…
Una cosa è certa, Lampedusa sta esplodendo ed il rischio che sull’isola i rapporti sociali tra migranti e isolani implodano è una cosa che si avverte già nei notiziari…
Dal governo non si sta comprendendo la gravità di quanto potrebbe accadere da qui a poche ore… in particolare con il bel tempo e quindi con l’arrivo di ulteriori nuovi sbarchi e pensare che rimanendo in stallo il problema verrà risolto è pura follia…
Speriamo solo che non accade nulla di grave, ma se non si interviene, se non si prendono anche misure drastiche, se la sicurezza è demandata alla buona sorte, ho come la sensazione che ahimè nulla di buono avverrà,
Basta quindi con le cazz… propinate da quelle Tv di partito, basta con falsi moralismi, con principi di solidarietà che l’Ue non ha mai dimostrato in tutti questi anni, basta soprattutto con la abnegazione di quie cittadini di Lampedusa che ormai da tempo non ne possono più con quanto sta accadendo…
L’Italia non ha bisogno di fondi imposti per accogliere i migranti e quindi per tenere sul nostro territorio tutti i migranti che vanno sbarcando; è tempo di bloccare le partenze, porre le nostre navi militari dinnanzi alle coste africane ed obbligare quei trafficanti di uomini, donne e bambini a far rientro a casa…
L’Europa si deve fare carico dei problemi in Africa, dando i fondi disponibili proprio a quei paesi africani affinché la loro democrazia possa crescere, svilupparsi ed offrire sicurezza a ciascuno di quei fuggitivi, provando così ciascuno di essi a crescere e prosperare con i propri familiari, in quella che d’altronde è loro terra, senza quindi dover rischiare la propria vita per giungere qui, una terra che come ben sappiamo bene non offre nulla e dove non garantisce a nessuno, neppure a noi italiani, alcuna prospettiva di futuro!!!
Papa Francesco e le sue parole…
L’ultima volta che avevo ascoltato Bergoglio, parlava di matrimonio: Una cosa che aiuta tanto la vita matrimoniale sono tre parole. Tre parole che si devono dire sempre, tre parole che devono essere di casa: “permesso; grazie; scusa”. Sono tre parole magiche!
Ed oggi, in mezzo alle migliaia di giovani dal Campo da Graça in Portogallo, durate la veglia della Giornata mondiale della gioventù, Papa Francesco si rivolge a loro ricordando «Non abbiate paura, il mondo ha bisogno di ognuno di voi, siete presente e futuro»!!!
Ed ancora: «Vorrei dirvi una cosa: non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui».
Il Pontefice ha inoltre proseguito: «A voi, giovani che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati, a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela, a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso, a voi, giovani, che volete cambiare il mondo, e va bene, e lottate per la giustizia e per la pace, a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino, a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia, a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: “Non temete!”».
Il Santo Padre ha poi chiesto a tutti i presenti di osservare un minuto di silenzio, chiedendo a tutti di ripetere dentro di sé «Non avere paura».
Certo, è bello vedere tutti quei giovani che zaini sulle spalle si sono diretti lì sorridenti per manifestare la propria devozione, posti in piedi e sotto il sole, hanno seguito le parole del pontefice e la celebrazione dell’adorazione eucaristica; come diceva mia madre “io credo e mi basta…”; già… senza doversi chiedersi perché, senza comprenderne le motivazioni o di come si sia giunti a quelle che sono divenute le religioni nel mondo, quei loro profeti, tra verità discutibili ed enormi falsità perpetrate nei secoli…
Come molti di voi sanno, il mio seguire le religioni in particolare quella della nostra chiesa cattolica, si limita agli insegnamenti di quell’uomo; parlo dei suoi insegnamenti, di quel suo primo cristianesimo, certamente genuino ed autentico e non di ciò che divenne successivamente con la nascita delle religioni e di tutte le sue chiese, che hanno di fatto celato quel vero insegnamento allo scopo di ottenere maggior potere e soprattutto dominare e manipolare le coscienze degli uomini…
D’altronde vorrei ricordare oggi a tutti questi uomini di chiesa, che essi non sono altro che i predecessori di quei sacerdoti, gli stessi che governavano allora a Gerusalemme la casa di Dio, parliamo di quella stessa religione che Gesu di Nazareth, seguiva e professava sin da bambino…
In tal senso vorrei peraltro riportare un passo da Matteo 21,23-27: Entrato nel tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose: «Vi farò anch’io una domanda e se voi mi rispondete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo; “Il battesimo di Giovanni (il Battista) da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?”, ed essi non osarono dare una risposta e quindi aggiunsero “Non lo sappiamo”. Allora anch’egli disse loro: “Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose”…
E sì… perché se l’autorità di Giovanni viene dal cielo, allora anche quella di Gesù può venire dal cielo e di conseguenza, se l’autorità viene dal cielo, i sacerdoti non la possiedono più, poiché viene continuamente rimessa in questione!!!
Ed è il motivo per cui non credo a ciò che è stato realizzato dalla chiesa cristiana, dopo secoli dalla sua morte, perché qualsiasi persona può liberamente ricevere quell’autorità dal cielo, se dimostra di esserne degna!!!
Cosa dire quindi a quei giovani…??? Nulla, sono belli a vedersi e mi ricordano tanto la naturalezza con cui credeva mia madre…
Una pagina della nostra vita vissuta: ma la società attuale non si pone domande ne cerca soluzioni!!!
Mio padre prendeva una barca di lire di assegni familiari, quasi alla pari dello stipendio per 7 figli.
Dice bene la mia amica Romj che mi ha condiviso questo post: Una pagina della nostra vita vissuta, ma la società attuale non si pone domande ne cerca soluzioni, sono come zombi e/o invertebrati che non cercano di mutare questo stato di cose, ma ahimè viceversa cercano quotidianamente di fermare chi ha il coraggio di reagire!!!
Finalmente le elezioni si sono concluse, ma non credo proprio che questo voto espresso, rappresenterà la buona "rivoluzione"…
Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello.
“Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita…
Oggi sarà una lunga giornata di protesta, ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione.
Che oggi sia una buona “rivoluzione” per tutti e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!
Sì… da tempo non mi occupo più di scrivere di politica o di quei suoi referenti, ancor meno in questi giorni di elezioni in cui mi sarei potuto dedicare a propagandare qualche candidato (onesto e corretto) o a promuovere il buon voto dei miei conterranei, sapendo quanto essi in cuor loro, mai hanno avuto il coraggio e quindi il desiderio di voler cambiare il futuro di questa terra…
E quindi, se pur il sottoscritto è da sempre contrario dal mancare al voto – basti verificare la foto allegata della mia tessera elettorale – mi dispiace dover aggiungere che, viste le premesse poste in quest’ultima campagna elettorale da taluni partiti e soprattutto dai loro esponenti, comprendo perfettamente perché oltre il 50% dei siciliani abbia preferito astenersi al voto!!!
Lettera al Procuratore Gratteri…
Ritengo che nel corso della vita sono tante le espressioni di stima che si possono ricevere, alcune ufficiali come segno di gratitudine per il lavoro svolto, altre come semplici apprezzamenti di riconoscenza, come una stretta di mano…
Poi vi sono circostanze come quella di seguito riportata che fa comprendere come il proprio lavoro non sia solo il frutto di una espressione di contrasto alla criminalità organizzata, bensì rappresenti qualcosa di più, è sentimento puro di speranza per migliaia e migliaia di giovani, un’aspettazione fiduciosa della realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera e difatti quel messaggio è accuratamente riportato in questa lettera di Davide, che ho il piacere di condividere, auspicando come in molti, tra i ragazzi, leggendo questa missiva possano ritrovarsi un giorno in quelle sue belle parole:
«Caro procuratore spero non ti offenderai se ti darò del Tu, mia mamma mi ha intimato di darti del Lei, ma io vorrei parlarti come si parla ad un amico, ad un familiare, ad un parente».
Inizia così la lettera che Davide, un ragazzo 13enne, ha voluto scrivere per poi consegnare consegnare direttamente al procuratore Nicola Gratteri, a margine della presentazione del libro “Fuori dai confini” avvenuta ieri sera a Girifalco.
«Il “Lei” aumenta le distanze, ma io non sono distante da te, sono un ragazzino di tredici anni, figlio della tua stessa terra, quella che tu, con tanta fatica, stai tentando di ripulire per consegnare a me e alle future generazioni un mondo migliore. So che da tanti anni non fai un bagno al mare – scrive Davide -, che anche per prendere un caffè devi fare mille giri, prendere tanti accorgimenti per proteggere i tuoi uomini e te stesso da chi del crimine ha fatto la sua scelta. Ho imparato che ad un posto di blocco devo essere cordiale con uomini e donne che stanno solo facendo il loro dovere e da grande vorrei fare il carabiniere oppure il poliziotto per poter fare anch’io la mia parte».
«La sera prima di dormire parlo con la mamma, penso al mio papà salito in cielo troppo presto, prego Dio per lui e gli chiedo di proteggere i tuoi passi. Di allontanare da te ogni pericolo e di consentirti ancora per lungo tempo di godere della nostra terra. Grazie per il futuro che stai disegnando per noi. Ti voglio bene, Davide».
Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro!!!
Ischia: perdonatemi, ma quegli applausi "sterili" durante il corteo funebre non li comprendo!!!
Mariateresa, Francesco e Michele, insieme ai genitori Gianluca e Valentina non ci sono più…
E non ci sono perché una malattia se li è portati via o perché il destino ha voluto che durante una loro vacanza, l’auto con cui viaggiavano dovesse avere un incidente, no… loro non sono più, per colpa di noi… tutti!!!
Non importa se non siamo residenti ad Ischia, la colpa resta eguale, perché quanto accaduto lì, poteva tranquillamente presentarsi in ciascuna abitazione del nostro territorio, un paese che dimostra di essere fragile, in particolare proprio per tutte quelle corresponsabilità non solo istituzionali (da parte di quei funzionari e addetti al controllo del territorio che non svolgono in maniera corretta il proprio compito) ma anche ahimè da parte di quei professionisti che pur di ricevere una parcella s’inventano espedienti che sanno bene essere irregolari, ed infine i cittadini, non meno colpevoli, sì… anche loro hanno colpe, che chiudono abitualmente un occhio dinnanzi a quegli abusi, chissà… forse perché loro per primi hanno già approfittato di quella leggerezza legislativa e/o amministrativa!!!
Sono tutte connivenze che hanno portato tre ragazzini di 6, 11 e 15 anni, a non essere più tra noi e non per colpa di una frana che (forse) si poteva prevedere e che ahimè li ha inghiottiti per sempre!!!
Ecco perché non posso accettare quanto accaduto, come non m’interessano le lacrime di quegli uomini che avrebbero dovuto fare di più e non l’hanno fatto; peraltro non ho alcun trasporto per le parole espresse nell’omelia, sono le solite frasi di circostanza, quel prete ripete ciò per cui è stato indottrinato, mai una parola di condanna, difatti ripete a pappagallo quelle usuali frasi del tutto “inconcludenti” : “oggi li pensiamo nel paradiso uniti e sorridenti”.
Ma che cazz può fregare a Dio di averli nel “Paradiso“; scusate ma qual è il messaggio che si vorrebbe far passare, forse che “Egli” abbia pensato di portarli con se perché sarebbero stati meglio che qui???
Certo, osservando quanto accaduto qualcuno potrebbe crederlo.. ma Dio (se esiste…) non perde il suo tempo con noi, ha cose ben più importanti a cui pensare e soprattutto non può sostituirsi a quei dirigenti, funzionari e/o professionisti che richiedono o autorizzano (o ancor peggio fanno finta di non sapere…) ciò che sapevano e cioè che nulla doveva essere realizzato!!!
Il Territorio è gravemente ferito ma non per colpa di Dio; Egli ci ha dato questa terra quasi fosse un paradiso, ma osservando ovunque cosa ne stiamo facendo, si sarà sicuramente pentito…
Non esiste per questa tragedia la parola “perché“??? Tutti sapevano e nessuno ha fatto nulla!!! D’altronde ditemi: dove sono le denunce, gli esposti presentati da quei conterranei, chi in quell’isola vedendo quanto stava accadendo si è presentato dalle autorità competenti o giudiziarie per evidenziare la realizzazione di quelle costruzioni abusive???
Risponde il sottoscritto: NESSUNO!!!
Sono d’accordo con un loro compagno di scuola, quando legge dal pulpito: “Non accettiamo la tua bara bianca, sarà dura salire le scale della scuola sapendo di non trovarti. Con te se ne va un pezzo di noi. Ci impegneremo per un’isola più bella“.
Infatti… non si può accettare!!! Scrosciano gli applausi sotto la pioggia, ma questi (credetemi) non servono a nulla, se non saranno seguiti da azioni concrete!!!
Ragazzi tocca ora a voi farvi sentire, se volete cambiare questo stato di cose dovete lottare, non piegarvi a quelle abituali regole o consuetudini cui vedrete con il tempo – gli adulti – vorranno condurvi, affinché ciascuno di voi, diventi come sono stati (sterili) loro!!!
Ma voi per fortuna voi non siete così, siete diversi, puri, avete dalla vostra il tempo, sì…per cambiare questo schifo che vi circonda e dare finalmente una prospettiva diversa a voi stessi e perché no, ai vostri figli…
Ricordate da ora in poi queste mie parole: loro sono il passato, voi siete il futuro!!! Non lo sprecate…
Il controllo del territorio passa innanzitutto nel dare prospettive di lavoro ed un futuro certo, ai giovani disagiati di questo nostro paese!!!
Ecco perché il controllo del territorio è demandato a quell’associazione criminale, in quanto senza la mafia non ci sarebbero dall’altra parte loro, migliaia e migliaia d’individui e professionisti, che ogni mese – con la scusa del contrasto – percepiscono un congruo stipendio o parcella, convincendo altresì tutti noi, grazie anche alcuni media asserviti, della necessita della loro presenza, l’esserci quindi a tutti i costi per assicurarci sicurezza, legalità e soprattutto giustizia…
D’altronde basti rivedere negli anni quanto accaduto, quei continui ribaltoni, accomodamenti, dibattiti, tentennamenti, che hanno di volta in volta evidenziato o quantomeno dato l’impressione di uno Stato debole, già… di uno Stato che si è piegato alle logiche del ricatto – chissà forse per evitare la divulgazione di documenti infamanti, quali potrebbero essere stati quelli della “trattativa Stato-mafia” – dimenticando, ma soprattutto offendendo, tutte quelle vittime che hanno donato la propria vita per questo ingrato Paese!!!
Quei carri attrezzi abusivi
Pubblico una lettera ricevuta a mezzo mail (che ho solo leggermente corretto):
Sig. Costanzo buonasera,
scrivo nuovamente dopo cinque mesi, perché sembrava che finalmente – dopo la pubblicazione del suo post (http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/05/quei-mancati-controlli-sui-carri.html) suggerito dalla mia precedente comunicazione – qualcosa fosse cambiato e debbo confermarle che così è stato proprio fino a pochi giorni fa.
Purtroppo in questi ore quella speranza è volata via in quanto, ho potuto notare come in città (ed anche fuori), si sia ripreso nuovamente a circolare con falsi carri attrezzi, certamente non autorizzati, quasi sempre con auto sopra dall’aspetto nuovo.
Non vorrei trovarmi nei panni di quei proprietari che ora si ritroveranno a piangere il furto della propria auto oppure consegnare a qualcuno “di buon cuore”, la somma richiesta di 500 euro per farsi restituire l’auto.
Non posso dire che i controlli non ci siano, io stesso più volte in questi mesi sono stato fermato dalla polizia ed anche dalla municipale, certo durante quel fermo mi è stato detto se conoscessi qualcuno che svolgesse come me questo lavoro ma che operasse abusivamente; un po’ mi vergogno perché so di aver nascosto la verità, ma mi creda, non è per mancanza di coraggioso e neppure perché perché lei pensi che io abbia paura, spero che lei capisca quanto sia difficile per noi esporci in questo ambiente: perderei subito il mio lavoro perché obbligherebbero il mio capo a licenziarmi e poi forse seguirebbero anche una serie di ripercussioni, non solo personali, ma anche familiari.
Mi dica quindi cosa posso fare io da solo??? Debbo far finta di niente, stare zitto come fanno tutti, non scrivere neppure a lei??? Forse debbo andare via come hanno fatto molti miei amici e parenti, cercare al nord un nuovo lavoro, ma con i pochi soldi che ho come faccio???
Mi creda, io vorrei semplicemente lavorare e stare tranquillo, vivere sereno, godere di quello che ho, ma poi, quando vedo che quel poco mi viene pure rubato via, ecco che divento pazzo e tutto mi sembra ingiusto.
La prego di scusarmi per questo sfogo, ma ho come la sensazione che qui non cambi mai nulla perché alla fine a tutti sta bene così. Ogni sera ritirandomi a casa prendo mio figlio in braccio e mi chiedo: quale futuro potrò mai dargli rimanendo qui?
Sig. Costanzo, grazie per quanto va facendo, certo a qualcuno sembrerà poco o forse nulla, ma per me – anche se non la conosco personalmente – quel poco che fa, è veramente importante perché mi da la forza di continuare.
Una buona serata.
Vorrei chiedere ai nostri governanti: come fanno i ragazzi esclusi dal lavoro a progettare il proprio futuro???
Mi riferisco a quanti stanno completando i propri studi, ma anche a coloro che hanno preferito interromperli anticipatamente o perché desideravano dedicarsi ad una professione…
Beh… alla fine, osservando tutto ciò, solo uno su mille riesce ad emergere, già proprio come quella canzone e sono difatti pochissimi i casi in cui qualcuno riesce a farlo con le proprie forze, il più delle volte si sa,ci vuole quella particolare raccomandazione, fornita quasi sempre dal proprio contesto familiare!!!
Ovviamente per quest’ultimi i sacrifici saranno tanti e non solo, nel loro percorso troveranno discordanti suggerimenti e soprattutto parecchi consigli che non faranno altro che creare ancor più confusione e preoccupazione nell’affrontare in maniera serena quel percorso…
D’altronde va detto, la maggior parte dei quelle gratuite indicazioni, servono esclusivamente a scoraggiarli, a togliere dal campo un valido antagonista, quei messaggi non hanno alcun ausilio, ma tendono principalmente ad escluderlo, affinché essi non giungano mai a progettare il proprio futuro.
Ed i primi a creare quei problemi pensate un po’, sono proprio i soggetti posti a governare questo Paese, che invece di incentivarli, prepararli ed orientarli verso una scelta di responsabilità, fanno sì che essi restino sempre sottomessi…
In questa maniera si potrà limitare la loro personalità e preparazione, in particolare verrà circoscritto quel loro adoperarsi a partecipare in maniera responsabile e consapevole all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese…
Fintanto quindi che i giovani non prenderanno possesso di ciò che è loro, finché essi non proveranno a slegarsi in maniera fattiva da ciò che oggi li condiziona, provando a riprendersi la loro libertà e soprattutto il proprio futuro, ecco che forse spinti da quel movimento emozionale ancora puro, riusciranno a trovare le motivazioni per riprendersi in mano questo loro paese, allontanandolo definitivamente dalle mani e aggiungerei dai gravi rischi, cui soggetti ormai prossimi alla pensione stanno per condurlo!!!
Non c’è più tempo: è tempo d’iniziare il cambiamento!!!
Catania in dissesto, la Regione Siciliana a rischio fallimento e la nazione in completa crisi!!! Scusate ma quale futuro dobbiamo aspettarci???
Ovviamente quanto sopra, comporterà alla Regione e ai nostri Comuni in dissesto, di richiedere eventuali finanziamenti alle banche, posticipando così l’attuale problema sulle future generazioni…Ecco il programma del prossimo governo Lega-M5Stelle!!!
Quanto al Web, si prevede la copertura completa dell’ADSL a livello nazionale con l’introduzione di ripetitori nuovi per l’accesso mobile alla Rete.
Ed infine la sicurezza del territorio, con la lotta al terrorismo, il blocco degli sbarchi immigrati e respingimenti assistiti, il rimpatrio di tutti i clandestini, l’ampliamento legittima difesa, poliziotto e carabiniere di quartiere, riforma della Giustizia (separazione delle carriere) e giusto processo, codice di difesa dei diritti delle donne, codice a tutela degli animali domestici, nuova disciplina intercettazioni e custodia cautelare, Welfare…Pronto, pronto…pianeta "Terra" rispondete… rispondete!!! Italiani… attenzione… un grave pericolo…
Sembra che alcuni giorni fa, da una stella lontana quasi 100 anni luce, è stato trasmesso un segnale che potrebbe non essere di origina naturale: un messaggio da parte degli alieni lanciato verso di noi terrestri?
La comunità scientifica è in totale trambusto… perché sono anni che i nostri radiotelescopi provano ad individuare un segnale radio dallo spazio senza riuscirci…
Il tutto fu impacchettato e indirizzato verso l’ammasso globulare denominato “Ercole M13” a quasi 25.000 anni luce di distanza…
Ma purtroppo… come sappiamo, prima di poter ricevere una eventuale risposta, dobbiamo pazientare almeno 50.000 anni, tanto ci vorrà prima che quel messaggio venga ricevuto ed eventualmente ritrasmesso a noi… con una risposta!!!
Ecco perché lo scorso anno, un potentissimo radiotelescopio ha ricevuto un segnale anomalo, ossia un segnale apparentemente non compatibile con l’attività naturale delle stelle…
Qualcuno ora tra quegli scienziati sta tentando di decifrare il messaggio alieno…Io… contemporaneamente ad essi ne ho approfittato per fantasticare, ed ho immaginato cosa ci potrebbe esserci scritto su quella comunicazione aliena e se forse al suo interno non vi fosse occultata una qualche immagine, che in modo inequivocabile potesse avvisarci su un pericolo imminente… ad esempio, su quanto potrebbe compiersi nel nostro paese… a causa di quel fatidico 4 Marzo 2018!!!
Ho l’impressione di riconoscere qualcuno… ma forse mi sto sbagliando e poi mi chiedo, perché questa arcana raffigurazione???
Ho l’impressione di rivivere un film cult degli anni 80′, guardato al cinema quand’ero ancora adolescente…
Era intitolato “Terminator” e la trama fantascientifica era incentrata sul personaggio del titolo…
Un cyborg assassino… che dal futuro veniva mandato sulla terra con sembianze umane, affinché potesse sopprimere un ragazzo, lo stesso che diventato adulto, avrebbe salvato dalla catastrofe l’intera umanità…
Chissà, forse anche oggi quel messaggio vuole farci comprendere e anticipare qualcosa che non va… ad esempio una circostanza che potrebbe cambiare in modo negativa le nostre vite, ma purtroppo… non riesco a comprendere cosa vogliano dirci quelle immagini…
Certamente il viso mi ricorda qualcuno… forse avrà a che fare con segnali analogici o digitali… o chissà forse appartiene a qualche momento storico del nostro paese, già, un passato che ritorna… un’immagine che è rimasta nell’etere e che ora riappare nuovamente come fosse uno spettro…???
Ma speriamo che i nostri uomini riescano a decifrare il messaggio prima di quelle elezioni… non so perché… ma ho un brutto presentimento!!!
Ritorno al futuro??? No… ancora al passato!!!
Per favore… uno dei due, non essendo riuscito a diventare Presidente della Repubblica, si era riservato un posto dopo Ratzinger, convinto che poteva fare il papa…
Già… vorrei sapere chi lo ha riesumato… Alfano, Salvini, Meloni, Casini, Renzi… chi ditemi… chi è stato questo folle!!!In questi giorni gira un video virale estremamente carino… che riprende il film “La Mummia” ed è perfettamente indicato per rappresentare quanto sta accadendo in questi giorni…
La situazione che più di altre mi sembra assurda è quella di vedere questi soggetti ritornare nuovamente come nulla fosse…
Sperano o meglio… hanno quasi la certezza che una gran parte degli italiani li continuerà a votare…
Non per i meriti… quelli non ci sono stati e non ci saranno, ma soltanto perché il nostro popolo è legato indissolubilmente con quel modo di procedere…
Un paese che vive di corruzione, clientelismi, raccomandazioni, bustarelle, tangenti, cittadini che pensano esclusivamente al proprio orticello, che se ne fottono di mettere in pratica quei fondamentali principi morali, quali legalità, sostegno al sociale, equità…Un vero peccato che soltanto in pochi ricordino in questi giorni, quanto a suo tempo accaduto…
A vedere tutto ciò… ho l’impressione che non ci possa essere per noi… alcuna soluzione!!!
Anzi no… forse una soluzione c’è!!!
Professore Brown… scendo l’auto è partiamo…
Premonitions: Cave e impianti di frantumazione e betonaggio…
Ed ora quanto avevo previsto è accaduto; riporto difatti quanto ha pubblicato stamani il quatidiano web meridionenews al link: http://catania.meridionews.it/articolo/62091/mascali-sequestrata-cava-abusiva-in-zona-vincolata-denunciati-titolare-della-ditta-e-gestore-dellimpianto/I briganti sono altri e non vivono certamente a Librino, ma comodamente a Roma!!!
Ecco quindi all’improvviso giungere assessori, il nostro sindaco, sì… tutti pronti a manifestare la propria solidarietà, il proprio impegno politico per dare un segno tangibile della presenza dello Stato…
Il sottoscritto però, è spero che mi si perdoni per quanto sto per esprimere, crede poco al coinvolgimento di matrice mafiosa.. d’altronde non avrebbe certamente aspettato 10 anni per fare quello che oggi vediamo… ed è il motivo che mi spinge a ricercare i colpevoli, in qualcuno che conosceva bene quella realtà, e che forse, per fare come si dice… la “classica bravata”, si è ritrovato da solo o in gruppo, a compiere quell’azione grave e deprecabile, ma che forse, non si voleva realizzare nei modi così violento…Ma prevenire… non era meglio di curare???
Ma questa si è visto negli anni, non produce alcun risultato, perché gli uomini e le donne affiliate a quel sistema malavitoso, sono come le pedine degli scacchi, che di volta in volta, vengono sostituite e la partita nel frattempo continua… come se nulla fosse accaduto!!!
L’idea non è basata su principi lungimiranti o su ideali riformisti e progressisti, ma semplicemente, il volersi dedicare a quella alla vita pubblica, non è per il bene sociale, no… minimamente, la decisione nasce nel sperimentare una nuova via… quella di essere pagati, senza fare un cazzo!!!
Ma per fare ciò, bisogna creare i presupposti… e quali sono questi punti di partenza dai quali iniziare a ragionare…??? In Sicilia… il negativo prevale sul positivo, il male sul bene!!!
Ad esempio di parlare di mafia o di una parte di quel suo business, come parlando di Crocetta ha detto: “non ha fatto niente nemmeno per un proprio orgoglio, non ha lasciato traccia, niente. È angoscioso questo… lo guardò con tenerezza” e cosa aggiungere di quelle autorizzazioni concesse per la costruzione d’impianti con pale eoliche…???Purtroppo quanto sopra rappresenta un tema delicato, che solitamente durante l’avvicinarsi della competizione elettorale, non viene mai toccato… in particolare da quei protagonisti: ne va difatti non soltanto della loro candidatura, ma soprattutto del numero di voti che immediatamente andrebbero persi…
Ora che Sgarbi abbia il coraggio di parlarne… è già qualcosa, anche se nei fatti, si è seduto (per come egli stesso ha dichiarato…) a discutere con il Cavaliere e Miccichè…
Ora, quando si decide di fare un percorso… in particolare se lo si vuole fare in maniera libera, la prima cosa da compiere è proporsi a quegli eventuali elettori, attraverso un proprio programma, senza dover aspettare “consacrazioni” varie da chicchessia…
Si comincia pian piano, si cresce nei numeri, si propongono iniziative valide e si contrasta quel potere accentratore…
Pensare di giungere in Sicilia per togliere voti al M5stelle, oppure all’attuale preferito (da tutti…) Nello Musumeci, è soltanto pura follia!!!
Prendere a fine competizione l’1,5-2 % potrebbe già essere qualcosa… certo se poi baratterà quei voti per una poltrona concessa dal centrodestra, per far contento qualcuno del suo Rinascimento, vedrà… quel suo movimento durare, quanto la luce di una stella cadente…
Infine, per quanto concerne quelle battute sull’erotismo, ritengo siano alquanto fuori luogo… o quantomeno non impressionano nessuno, certamente non il sottoscritto, d’altronde avrebbe soltanto da imparare… si legga in tal senso “Tecnica e strategia“!!!
D’altronde a noi siciliani interessa poco o meglio… non c’è ne frega nulla di mischiare politica con eros… sapere chi è attraente e chi no, chi è omosessuale o etero, quelli del “bunga-bunga” sono da altre parti e non li trova nella nostra isola!!!
A noi interessano che vengano affrontati i veri problemi della nostra terra… e non c’interessa minimamente di sapere chi porta le giarrettiere, o chi dorme di notte mentre altri sono svegli… chi assomiglia ad un baccalà e chi potrebbe essere paragonato ad una capra!!!
Per un momento, almeno Lei… cerchi di essere serio su questo importante argomento… chiamato “Sicilia”!!!
Da queste elezioni, ne va non solo il nostro futuro, ma in particolare quello dei nostri figli…
Per cui, pur comprendendo quanto per Lei sia difficile (per non dire inadeguato…) questo ruolo di genitore, quantomeno rispetti noi che, giorno per giorno, cerchiamo con molta difficoltà di compiere quanto è nostro dovere, ma soprattutto, proviamo in tutti i modi, di sostenere moralmente i nostri figli, affinché possano continuare a credere che in questa terra, vi sarà per loro… uno splendido futuro!!!
Ma alla fine… chi comanda in Sicilia???
Che hanno avuto capacità di orientare il destino di tutti i siciliani, stravolgere le loro sorti, senza che nessuno di essi, si sia reso conto di quanto era stato deciso per loro…
C’è da aggiungere inoltre, che entrambi influenzano le coscienze dei cittadini, i quali hanno compreso da se, che si dovranno piegare a quei poteri, senza meditare di potersi eventualmente ribellare!!!
Chi opera in maniera legale attraverso l’autorità e chi di contro, in maniera coercitiva, impone le proprie decisioni e nel contempo gode di quella popolarità sociale…???
E chi sono quegli amici se non gli stessi uomini potenti di cui si parlava sopra… eccoli, sono tutti lì… a seconda delle esigenze; politici, banchieri, magistrati, dirigenti delle PA, e tutti coloro che hanno hanno carattere dirigenziale, senza dimenticare quanti operano in quelle strutture private, primari, professori, avvocati, a cui ovviamente non potevano mancare loro: i mafiosi!!!
D’altronde stiamo parlando di una società, quella siciliana, totalmente diversa da qualsiasi altra… Una comunità nella quale l’animo umano viene fortemente condizionato dai bisogni primari e dove i sogni e le speranze si scontrano con una realtà diversa, che non premia mai i meriti ed il talento, ma che erge intorno a quei soggetti capaci, insormontabili barriere tali da porre in critica quella stessa “intelligenza”, ora fortemente criticata da una generale stupidità, compiuta proprio da quei personaggi inutili… che propriamente si atteggiano, per meriti certamente non propri, potenti e vincenti…




















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