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Caro Salvo (Ficarra), la piazza è vuota, ma io sono qui che ti aspetto!


Ho letto ieri sera un’intervista di Irene Carmina a Salvo Ficarra, e sono state le sue prime parole a colpirmi…

Parlava di un limite, usava la metafora della casa comune, depredata non solo dei suoi valori più preziosi ma persino delle cose più umili, quelle di ogni giorno. A quel punto, diceva Ficarra, scatta qualcosa: ci si chiede, ma un limite non dovrebbe esserci? E la risposta, amara, era che forse quel limite in Sicilia lo abbiamo superato da tempo.

Dopo aver letto quell’intervista con passione, ha serpeggiato in me un interrogativo ancora più amaro, già… le stesse sue parole che vado ripetendo da anni: come mai non siamo ancora scesi in piazza a dire basta, a pretendere che qualcosa, finalmente, cambi? Come mai i miei conterranei non fanno nulla per cambiare questo stato di cose che, da quasi un secolo, infetta questa nostra terra?

Nel 2015 provai a dare una risposta attraverso un post intitolato “È la mafia che ha preso dai siciliani o sono i siciliani che hanno preso dalla mafia?“. Ma risposta non c’era. Forse perché, come scrivevo allora, mi stavo convincendo ogni giorno di più che diventa difficile credere – per la maggior parte dei siciliani – di poter estirpare ciò che da sempre appartiene organicamente al Dna della nostra vita, accettato da oltre un secolo, dal corpo e dalla mente. Potrei dire metaforicamente che è ormai “cosa nostra“!

Scendere in piazza sarebbe bello per cambiare definitivamente questo stato di cose. Ma la verità è che i siciliani l’hanno fatto una sola volta, e parliamo di un tempo lontanissimo: quello dei Vespri. Mi sono ormai convinto che la maggior parte dei miei conterranei è corrotta nell’animo. Non definirei mafiosi tutti i siciliani, sarebbe scorretto e ingiusto; ma la Sicilia non ha nulla a che fare con la mafia? Ahimè non è così, se essa vive, prospera e si sviluppa a macchia d’olio in questo territorio, la colpa principale è proprio dei siciliani.

Osservate i comuni sciolti per mafia, i sindaci coinvolti in inchieste giudiziarie, i deputati, gli assessori, i consiglieri, tutti quegli appartenenti a giunte di partito che, da tempo posti sotto processo, continuano purtroppo a sedere su quelle poltrone. Non voglio ergermi a paladino della giustizia – chi mi conosce sa che è proprio ciò che faccio quotidianamente – ma la verità, senza alcun tono polemico, è che dietro a questa nostra società vi è una parte consistente di miei conterranei che non fa il proprio lavoro in maniera onesta. Opera costantemente nell’illegalità, proprio attraverso i propri incarichi, per ricevere mensilmente un ulteriore tornaconto economico.

Ecco qual è la più pericolosa associazione illegale di questa terra: non la mafia, i mafiosi o i loro familiari. Sono le persone insospettabili, quelle che conosciamo tutti, che detengono il potere sociale, economico e finanziario e rappresentano un vero e proprio cancro per questa terra. Parliamo di una classe dirigente che si fa incantare dalle lusinghe, dalle carriere, dalle promesse di favori e dal denaro messo loro a disposizione, lo stesso con cui alimentano quel mondo corruttivo.

Ai siciliani interessa poco confrontarsi con la mafia, anzi non gli importa minimamente di farne parte. A loro interessa soltanto cosa si può ricevere da essa: approfittare del bisogno di quell’organizzazione per entrare negli appalti pubblici, nei finanziamenti, nella gestione degli interessi imprenditoriali, per ottenere autorizzazioni, concessioni, sfruttare i posti di lavoro offerti, ricevere mazzette, raccogliere quel voto di scambio ottenuto grazie ai consensi sociali di cui essa gode nel territorio.

La Sicilia è bellissima, ma ahimè corrotta nell’animo. Certo, non tutti i siciliani risultano contagiati, ma la maggior parte di essi evidenzia una particolare bramosia che li tiene saldamente soggiogati. La Magistratura ormai ci propina inchieste che conosciamo a memoria, nomi di indagati che hanno la durata di un istante e noi tutti ci siamo stancati di leggere quei nomi. Dice bene Ficarra: in questa storia non c’è proprio nulla di comico, neppure un barlume.

Ma caro Salvo, questa è la società che essi preferiscono: immobile, rassegnata, soprattutto individualista, che tende ad escludere i bisogni della maggioranza, premiando esclusivamente le necessità personali e familiari, il proprio orticello. Perché a questi siciliani non importa la condizione in cui vivono, né ricercano un futuro migliore per i propri figli. Preferiscono subire il fascino dell’agonia, di quell’angoscia vissuta sulla propria pelle, quasi vivendo in attesa di un miracolo.

Basta osservare quanto avviene intorno a noi: una vera e propria negazione sociale che spinge ciascuno verso lo scetticismo, allontanando ogni ipotesi di miglioramento. Una contraddizione latente che cerca in ogni occasione quel consenso politico, quel sistema affaristico e clientelare legato a filo diretto con il mondo illegale, mafioso e consociativo. Ecco la doppia anima dei siciliani: quella a cui non interessa riflettere, quella che pur amando la propria terra non vuole cambiare rotta, che resta elettrice “fedele” di quanti, grazie a quel voto, hanno abusato del potere conferito loro.

Ai siciliani – lo dimostrano nelle votazioni regionali e nazionali – non interessa un cambiamento, una nuova possibilità. In loro non vi è alcuna insofferenza, né fermento di rivoluzione. Non riescono neppure ad aggregare e mobilitare quelle poche forze oneste in grado di spezzare il circuito dell’illegalità e della corruzione. Alla maggior parte di loro non serve: va bene così. Peraltro, non è grazie a quel mondo – e soprattutto a quell’economia sommersa – che riescono a sopravvivere?

Non posso che apprezzare le parole espresse da Ficarra. Sì… sarebbe bello se a quelle parole si potesse dare seguito con i fatti, iniziando a scendere in piazza per farci sentire da chi non vuole ascoltare. 

Io comunque sono già qui, in attesa che anche lui mi raggiunga. Auspico solo che, alla fine, in mezzo a quest’enorme piazza, non saremmo solo in due

18 miliardi per i Castro, zero acqua per il popolo: il vero costo del regime cubano.

Secondo il sottoscritto, è ormai giunto il momento di mettere fine al governo della famiglia Castro, che dal 1959 – anno in cui Fidel avviò il proprio mandato con l’instaurazione del regime socialista – ha dimostrato, nel corso di oltre sei decenni, di aver fallito tragicamente gli obiettivi di sviluppo e benessere per il popolo cubano. 

In questi 66 anni, la popolazione ha subito una profonda crisi sociale ed economica, segnata da carestie, scarsità di beni essenziali e una sistematica negazione delle minime garanzie democratiche.

Mentre oltre un milione di cubani vive senza acqua potabile, il patrimonio della famiglia Castro supera i 18 miliardi di dollari. Una vergogna che stride con la realtà quotidiana di un paese in cui i blackout cronici impediscono persino il funzionamento delle pompe idrauliche. La situazione a Cuba non è più sostenibile: è un dramma umanitario che dura da decenni, e che oggi ha raggiunto livelli insostenibili.

Oltre alla fame e alla carenza di medicinali, un’emergenza idrica senza precedenti sta colpendo l’isola. Più di un milione di persone — su una popolazione di circa 9 milioni — non ha accesso all’acqua potabile, a causa del collasso delle infrastrutture idriche, aggravato dai continui blackout elettrici. Nelle province di Santiago, Holguín e Ciego de Ávila, i rubinetti sono asciutti da giorni. A L’Avana, 248.000 abitanti sono senza acqua da settimane. E il presidente dell’Istituto idrico statale, Antonio Rodríguez, ha dovuto ammettere sul Granma, il giornale ufficiale del regime, che “la situazione è drammatica”.

Eppure, mentre il popolo soffre, l’élite al potere accumula ricchezze inimmaginabili. Gaesa, il conglomerato militare creato da Raúl Castro negli anni ’90 per gestire la valuta pregiata dopo il crollo dell’Unione Sovietica, oggi controlla turismo, banche, commercio estero, negozi in dollari, trasporti e persino le rimesse degli emigrati. Si tratta di una holding di fatto privata, legata alla famiglia Castro e al vertice militare, immune a qualsiasi controllo pubblico o trasparenza. Il suo patrimonio è stimato in oltre 18 miliardi di dollari.

Con quella somma si potrebbero ricostruire città, pagare medici e insegnanti, modernizzare la rete elettrica, rilanciare l’agricoltura. Invece, il regime sceglie di consolidare il potere di generali e dirigenti comunisti, che oggi controllano il 40% del Pil ufficiale dell’isola. Un’economia non più statale, ma militarizzata.

Intanto, la repressione non si ferma. A luglio, l’ONG Prisoners Defenders ha registrato 25 nuovi prigionieri politici, portando il totale a 1.176 – un record storico. Tra loro c’è Marlon Brando Díaz Oliva, un giovane di 24 anni già condannato a 18 anni per le proteste del 2021 e nuovamente arrestato per “motivi ideologici”. Le carceri femminili, denuncia l’organizzazione, sono in condizioni disumane: mancano cure mediche, igiene di base, e spesso persino il cibo. E mentre l’isola sprofonda, mezzo milione di cubani ha scelto di fuggire negli ultimi due anni, lasciandosi alle spalle un’economia al collasso, salari irrisori e una polizia politica sempre più oppressiva.

Persino le catastrofi naturali diventano un banco di prova per l’incompetenza del regime. Pochi giorni fa, una violenta tromba d’aria ha allagato interi quartieri de L’Avana. Strade sommerse, case invase dall’acqua. Un fulmine ha messo fuori uso la rete elettrica, e la corrente è tornata solo dopo due ore, troppo tardi per far ripartire le pompe idrauliche. Le autorità hanno convocato riunioni d’emergenza e invitato alla calma, ma la popolazione è esasperata. I social si sono riempiti di video che mostrano l’incuria cronica: un sistema di drenaggio inesistente, manutenzione zero, e infrastrutture in rovina. Ogni acquazzone diventa una trappola mortale.

E mentre Cuba affonda, il regime continua a stringere accordi internazionali, presentandosi come vittima dell’embargo statunitense. Ma dietro queste dichiarazioni spesso propagandistiche si nasconde una spartizione di interessi geopolitici: Russia e Cina vedono nell’isola un avamposto strategico nel “cortile di casa” degli Stati Uniti. E così, mentre il popolo paga il prezzo di un sistema marcio, il dollaro ha superato i 400 pesos cubani sul mercato nero – un nuovo record – che evidenzia il divario abissale tra chi ha accesso alla valuta estera e chi è condannato alla miseria.

Allora, che cosa si nasconde dietro questi incontri e queste alleanze? Perché, nonostante il collasso economico e sociale, il regime resiste?

La risposta è semplice: perché c’è chi, fuori dall’isola, ha interesse a mantenerlo in vita. E mentre i Castro e i loro alleati continuano a spartirsi potere e ricchezze, il popolo cubano è lasciato al buio, senza acqua, senza cibo, e senza speranza.

La fine di un'era: il destino del governo iraniano è forse segnato?

Gli eventi recenti in Medio Oriente, dalla Siria al Libano, passando per Gaza, mostrano una realtà sempre più complessa e instabile.

Anche in Iran, la tensione è palpabile: il movimento “Donna, Vita, Libertà“, nato dopo la tragica morte di Mahsa Amini nel 2022, continua a risuonare nei cuori di milioni di persone.

Un grido di giustizia, un appello per la libertà, una richiesta di cambiamento che il regime non può più ignorare. Un suggerimento chiaro per i suoi governanti: agire ora, per evitare la stessa fine dell’ex presidente Assad.

La Guida Suprema Ali Khamenei, nel suo ultimo discorso, ha esortato le donne a resistere a quella che definisce una “guerra morbida” orchestrata dai nemici dell’Iran. Tuttavia, il rinvio della controversa legge sull’hijab e la castità mostra che la pressione, sia interna sia internazionale, sta raggiungendo un punto critico.

Questo rinvio appare come una concessione strategica, ma rivela la crescente fragilità di un sistema incapace di rispondere alle richieste del suo popolo.

L’ipocrisia del regime è evidente: da un lato reprime con violenza ogni forma di dissenso, dall’altro accusa il movimento femminile di essere una marionetta nelle mani di potenze straniere. Ma queste accuse non possono oscurare la realtà: le donne iraniane, con il loro coraggio, stanno sfidando un’intera struttura di potere.

Non possiamo dimenticare le similitudini con altri regimi repressivi caduti sotto il peso della volontà popolare. 

Continuare a lodare la resistenza armata di gruppi come Hezbollah, Hamas e Huthi serve ormai a poco!!!

Il vero fronte da affrontare è quello interno: un popolo esasperato dalla corruzione, dalla repressione e dalla mancanza di libertà.

Il tempo del cambiamento sembra essere arrivato. È possibile che il regime iraniano si trovi presto di fronte al suo momento decisivo, forse attraverso una guerra civile o un’ondata di proteste su scala nazionale.

Tuttavia, a differenza delle democrazie instabili emerse da altre rivoluzioni, il popolo iraniano appare pronto a costruire un futuro diverso, fondato su libertà, uguaglianza e soprattutto sul rispetto dei diritti umani.

Il governo in carica sta facendo di tutto per posticipare l’inevitabile. Ma la storia ci insegna che, quando la voce della libertà si alza, nessun regime può spegnerla più.

Un Paese diviso tra chi ruba e chi vorrebbe farlo…

“Già… la metà dei cittadini di questo Paese prende mazzette e l’altra parte girano le palle quando non riesce a farlo, con continuo passaggio di gente da un cinquanta percento all’altro, le regole si fanno e si disfano secondo necessità…”.

Infatti… è proprio un continuo passaggio di persone, da un 50% all’altro, in un circolo vizioso che sembra senza fine.

Ed ancora, le regole si fanno e si disfano secondo necessità, piegate al servizio di interessi personali e mai di un bene comune.

La corruzione è diventata la lingua madre di troppi, una prassi che permea ogni livello della società, dai più alti uffici pubblici fino alla vita quotidiana di molti miei connazionali…. 

Il tutto può esser riassunto in tre parole: si accetta, si tollera, si partecipa!!!

Una moltitudine di persone che sceglie di chiudere un occhio o entrambi, di fare compromessi piuttosto che resistere a un sistema che sembra ormai invincibile.

Ma questo è il punto: è invincibile solo finché lo si accetta!!!

La corruzione prospera nell’indifferenza e nella complicità. Ogni volta che un cittadino sceglie di partecipare o di non opporsi, aggiunge un altro mattone al muro che ci divide da una società più giusta, più equa.

Non è solo una questione di politica o di grandi scandali, è anche nei piccoli gesti quotidiani: una bustarella per accorciare i tempi, una scorciatoia illegale presa per convenienza, un favore fatto non per altruismo ma per costruire una rete di debiti reciproci… 

Così il senso civico si sgretola, e con esso ogni possibilità di costruire un futuro migliore.

E allora viene spontaneo chiedersi: quando smetteremo di accettare che “così vanno le cose”? 

Quando ci renderemo conto che non si può continuare a lamentarsi della corruzione mentre ci si crogiola nella sua ombra? 

Sì… perchè questo Paese ha bisogno di cittadini coraggiosi, non di complici. Ha bisogno di chi non si accontenta di galleggiare in un mare di compromessi, ma è disposto a lottare per emergere in un mondo più pulito. Perché, alla fine, il cambiamento inizia da noi.

Mi accorgo ogni giorno che passa che la strada per il cambiamento è lunga, faticosa, forse non ne vedrò mai la fine, ma qualcosa in me resta tenace, già… la volontà di esser diverso da tutti gli altri, di provare ogni giorno a cambiare questo stato di fatto, di dire no a situazioni ambigue e soprattutto a non dover mediare, anche quando tutto intorno a me sembra farsi pesante: sì… tutto pur di non cedere mai!!!

IRAN: ecco le armi ipotizzate dal sottoscritto per abbattere l'elicottero del Presidente Raisi!!!

Quando ho scritto il post “IRAN: Accident or murder? That is the question!!!” – vedasi link:

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-accident-or-murder-that-is-question.html – in molti avranno pensato che l’ipotesi descritta dal sottoscritto, fosse parecchio fantasiosa…

Beh… a differenza di quanto poteva apparire l’articolo, proprio di poche ore fa la notizia che la Corea del Sud si appresta a diventare il primo paese al mondo a utilizzare armi laser nel suo esercito. 

Hanno scelto quale nome per il programma laser “Star Wars” e sembra che queste armi siano talmente invisibili ad occhio umano e capaci di bloccare i motori e le apparecchiature elettriche inviando semplici fasci di luce per 10-20 secondi…

Nel mio precedente post avevo anticipato di come anche l’esercito australiano avesse testato l’utilizzo di armi laser contro i droni e quindi queste nuove armi confermano ancor più l’ipotesi che quanto accaduto all’ex Presidente Raisi potesse non essere del tutto accidentale…

Premetto che i miei post non hanno alcuna volontà di confermare che vi sia stato un attentato, come d’altronde non credo che vi sia un paese – attualmente in contrasto con le politiche dal Consiglio dei guardiani – che possa aver architettato di voler abbattere quell’elicottero, ma certamente resto dell’idea che ogni azione compiuta per destabilizzare l’attuale governo iraniano, viene vista da molti come un piccolo passo verso quella desiderata possibilità di scatenare una guerra civile…

Una cosa è certa l’impiego di armi laser o armi a energia diretta sono di fatto già utilizzate ed evidenziano di riuscire a colpire qualsivoglia oggetto in movimento senza l’utilizzo di pilota, ma soprattutto permetteranno in un prossimo futuro di sfruttarle in ogni campo avendo quest’ultime un’ampia possibilità di utilizzo grazie alla potenza variabile dell’energia impiegata.

 Pensavamo che tutto questo fosse fantascienza, ma purtroppo è la realtà!!!     

Extraterrestri tra noi…

Nessuno sa bene su cosa potrebbe accadere e quindi quali ripercussioni si potrebbero avere, se entrassimo in contatto con forme di vita intelligente extraterrestre…

Una cosa è certa, non sarà uno di noi a poter dare la notizia, neppure se ci stringessimo la mano… ma viceversa è un protocollo stabilito a livello internazionale a prevederne i diversi passaggi, fino all’annuncio ufficiale della scoperta di una civiltà aliena…

D’altronde pensate alla notizia, qualcosa che sarebbe capace di rivoluzionare tutte le concezioni tradizionali poste sul nostro posto nell’universo…

Cadrebbero immediatamente tutte le religioni, finirebbero quei concetti privilegiati di un uomo scelto da Dio a sua immagine e somiglianza… 

Diventeremo immediatamente “nulla”, già… non ci sentiremo più gli esseri più intelligenti dell’universo, d’altronde già non lo siamo, ma comunque ci eravamo convinti d’esserlo…

Le prove che un qualcosa di alieno ci abbia visitato nel corso dei secoli le abbiamo avute, certamente chi sa… ha tenuto per se queste notizie e di conseguenza le prove di cui era in possesso, chissà forse per sfruttare una eventuale ingegneria inversa su quei veicoli extraterrestri per ottenere dei vantaggi di difesa nazionale asimmetrici!!!

Qualcosa però di quei segreti sta ora emergendo, certamente sono più le falsità che ci vengono proposte che reali prove, ma comunque questo è meglio di niente, chissà… potrei pensare che forse ci stanno preparando alla notizia??? 

Vedremo… 

Finalmente le elezioni si sono concluse, ma non credo proprio che questo voto espresso, rappresenterà la buona "rivoluzione"…

La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano. 

Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. 

“Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita… 

Oggi sarà una lunga giornata di protesta, ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione. 

Che oggi sia una buona “rivoluzione” per tutti e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!

Sì… da tempo non mi occupo più di scrivere di politica o di quei suoi referenti, ancor meno in questi giorni di elezioni in cui mi sarei potuto dedicare a propagandare qualche candidato (onesto e corretto) o a promuovere il buon voto dei miei conterranei, sapendo quanto essi in cuor loro, mai hanno avuto il coraggio e quindi il desiderio di voler cambiare il futuro di questa terra… 

D’altronde conoscendomi, so che avrei chiesto a ciascuno di loro di votare “bene”, ricordando di scegliere quei candidati e quindi quelle liste che avrebbero posto la lotta alla mafia tra le loro priorità, non come mera testimonianza, ma come concreto programma politico, economico e sociale!!!

E quindi, se pur il sottoscritto è da sempre contrario dal mancare al voto – basti verificare la foto allegata della mia tessera elettorale – mi dispiace dover aggiungere che, viste le premesse poste in quest’ultima campagna elettorale da taluni partiti e soprattutto dai loro esponenti, comprendo perfettamente perché oltre il 50% dei siciliani abbia preferito astenersi al voto!!!

In ricordo di Beppe Alfano e di quella rivoluzione culturale e sociale mancata…

Sig. Costanzo buongiorno, 

ho letto un bellissimo articolo pubblicato su Live Sicilia https://livesicilia.it/mafia-mattarella-da-beppe-alfano-dedizione-nella-lotta-a-criminalita/?refresh_ce nel ricordo espresso dal Presidente Mattarella, sui valori di legalità e giustizia, fondamento del nostro sistema democratico, a cui proprio Beppe Alfano si è ispirato nel corso della propria vita… 

Leggendo il post però ho avuto come un momento di malinconia accompagnato da un nodo alla gola, perché ho pensato a quanta ipocrisia vi sia intorno a noi…

Già, si celebra l’eroe di turno che coraggiosamente non si è piegato al sistema, ma viceversa ci si dimentica della complicità tra politica e malaffare, una storia chiara e talmente evidente a ciascuno di noi, da conoscerne ormai sia i nomi che i particolari!!!

Sono stati scritti fiumi di pagine, libri, editoriali, inchieste, ma se non facciamo come ha scritto Lei alcuni giorni fa e cioè “scippare le teste” di chi detiene quel potere, beh… chi mai dovrebbe mettere ordine o fare giustizia???

La verità è che Bebbe Alfano, così come tante altre persone per bene di questo Paese, avrebbe potuto essere ancora tra noi e non essere lodato per il suo senso civico o per quella lotta (divenuta quasi personale) nei confronti di quella criminalità organizzata, se solo altri fossero intervenuti in maniera seria, compiendo il proprio dovere, gli stessi d’altronde che per quelle loro complicità, sarebbero dovuti essere condannati e estromessi dalla società civile. 

E così avviene che il tempo passa e ogni anno celebriamo tutte quelle vittime come Alfano, passando da Falcone e Borsellino, consci che quanto espresso ancora a parole rappresenti qualcosa di vacuo, in quanto nessuna rivoluzione profonda, sia culturale che sociale, è stata messa in pratica. 

Perché in questo nostro Paese esistono due tipi di persone: quelle coraggiose che non si rendono disposte a subire (o a piegarsi) e i codardi, sempre più ricattabili in quanto sporchi dentro, poiché in essi ha prevalso l’interesse personale…

E difatti, questa è la vera scelta che ci si pone dinnanzi e con cui bisogna fare i conti quotidianamente: decidere con chi stare, cosa combattere, chi denunciare, ma soprattutto con chi condividere il tragitto della propria vita. 

Già perché vede alla fine tutti siamo Alfano, ma ahimè siamo anche tutti farabutti!!!

Lettera firmata 

C.R.S. 

Siciliani chiamati al voto…

Se dovessi raffigurare con una immagine i miei conterranei quando vengono chiamati al voto,  questo quadro accanto… ne descrive perfettamente il pensiero.
E si… perché sono in molti a manifestare quotidianamente il proprio disgusto per la politica ed i suoi interpreti, ma quando si è prossimi alle elezioni, ecco che ciascuno, forse perché ricattabile ( già… per i favori ricevuti ) o perché convinti che soltanto grazie a quella raccomandazione politica si potrà ottenere quanto necessario in futuro alle proprie esigenze, comunque… per un motivo o per un’altro, sono tutti lì… in coda, a genuflettersi!!!
Mi permetto di riproporre una frase del 2012 di Giangiacomo Farina (direttore di Siracusa News) erroneamente attribuita al giudice Borsellino: “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano.

Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita. Oggi sarà una lunga giornata di protesta. Ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione. Che oggi sia una buona “Rivoluzione” per tutti, e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!”.

Ma come ripeto spesso… il vero problema dei miei conterranei è la mancanza di dignità e provare a cambiare questo stato di fatto è sicuramente impossibile!!!
Peraltro il sottoscritto, non ha mai consigliato di votare per “Tizio” oppure per “Caio”… il problema d’altronde non è per chi votare – perché ciascuno è libero di scegliere chi vuole, soprattutto se si ritiene che quel proprio candidato una persona valida – ma di fare quella scelta in maniera “libera“, senza essere ricattati da precedenti favori ricevuti o ancor peggio votare con la speranza che una volta “salito” quel loro candidato, ci si potrà andare a bussare alla porta, per ottenere qualche favore personale…

Come ripeto solitamente, ciascun individuo può anche decidere di non tener conto delle inchieste giudiziarie emerse, delle condanne pronunciate, di quelle comprovate collusioni con quell’associazione mafiosa, di tutte quelle vicende personali che hanno portato in evidenza comportamenti non etici o quantomeno non lineare con gli incarichi a suo tempo ricevuti…
Ecco perché se chiunque di voi decidesse di scegliere quel “modello” di candidato o – per come si sta concretizzando – attraverso un suo prestanome, sappia che non cambierà nulla… sì… perché vi siete semplicemente allineati – come quelle pecore – al sistema clientelare/mafioso!!!
Motivo per cui, successivamente, ad elezioni concluse, nessuno di voi deve fare come suo solito… e cioè iniziarsi a lamentare!!! Sì… di questa politica, di quei suoi referenti (tra cui… sicuramente ci sarà anche coloro che avete votato e fatto eleggere….), dell’inutilità di quelle pratiche del governo nazionale o regionale, delle amministrazioni pubbliche, di quel mondo che tanto odiate, ma che al momento opportuno avete da sempre foraggiato…
Basta… non voglio più sentire quel vostro inutile “belato”!!!
Quindi, continuate a vivere le vostra vite per come avete finora fatto e cioè comportandovi da “pecore” remissive e sottomesse, ma soprattutto destinate a essere sopraffatte da chi continua da sempre a prendervi per il c…!!! 

Catania senza morale…

Un articolo meraviglioso, quello scritto dal giornalista Antonio Condorelli sul Live Sicilia Catania:
In maniera perfetta descrive quanto in questi anni il sottoscritto vada urlando in tutte le sue pagine social…
Sì… un vero e proprio dissesto morale che pervade e impregna da sempre questa nostra città, la stessa che potrebbe essere al primo posto per bellezza, cultura, arte, cucina, genialità e quant’altro ed invece si ritrova sempre negli ultimi posti, in tutte le classifiche!!!
Mi permetto inoltre di condividere quasi tutti i commenti pubblicati ed anche quelli che per ragioni ovvie, non potranno essere da quella testata riprodotti… e non si tratta di adottare censure o atteggiamenti omertosi, bensì di tutelare un quotidiano online, che a causa delle sue inchieste subisce ogni qualvolta delle querele…
Mi permetto comunque di riprendere uno dei commenti pubblicati, che in maniera dettagliata, riporta uno spaccato della cittadina etnea: 
Catania, una città abbattuta dal malaffare che trasversalmente ha intaccato tutti i sistemi nevralgici istituzionali, generando un sistema di accentramento del potere e degli affari concentrato nelle mani di alcune persone che di fatto da decenni violentano questa città con l’unico obiettivo di cristallizzare il destino della città, rendendolo immutabile e sempre prono agli interessi degli stessi aguzzini.
Un filo intrecciato che da 50 anni ha legato la politica con l’imprenditoria, coinvolgendo l’Università, la massoneria e finanche la giustizia, con l’unico interesse di autogenerare il sistema dell’illegalità che ha, di fatto, distrutto questa città.
Ancora più irredimibile è stato il ruolo dei giornalisti che per decenni hanno volutamente ignorato il dramma dell’illegalità di questa città, stipendiati dal noto editore Mario Ciancio il quale, come tutti sanno, ha spadroneggiato in lungo e in largo Catania, assumendo il ruolo di feudatario, coadiuvato dalla famiglia Virlinzi, quest’ultima proprietaria di mezza Catania est.
L’unico giornalista che si è permesso il lusso della libertà d’informazione è stato Giuseppe Fava; sappiamo tutti che fine ha fatto.
E i catanesi?
Si sono adattati a questo sistema deviato e basta poco per capirlo. 
Quanti pregiudicati sono stati assunti alle dipendenze del Comune?
Quanti cittadini pagano regolarmente le multe?
Quanti residenti pagano regolarmente l’IMU?
Quanti abusivi occupano le strade cittadine per mercanteggiare?
Cosa rimane di questa Catania? poco e niente!
Una zona industriale che sembra Sarajevo durante la guerra degli anni 90, un lungomare degradato e sporco, infestato di paninari e venditori ambulanti, il centro occupato di notte dai signori dello spaccio e del sesso, la cementificazione dell’oasi del Simeto…..niente, quasi niente.
Rimane una Procura, guidata da quel martire del Dott. Zuccaro, che avvalendosi di ottimi magistrati sta cercando di alzare il tappeto che copre il verminaio di Catania, ma l’impresa è ardua, complessa, quasi impossibile, perché se si riuscisse a bonificare Catania, la città farebbe fatica a riconoscersi, direi che rischierebbe lo smarrimento, la perdita di identità, perché negli ultimi 20 anni molti ragazzi sono andati via, proprio quelli che potevano assicurare l’evoluzione della specie “catanese”, ovvero il cambiamento, il rinnovo, la rivincita.
Caro Condorelli, condivido pienamente la sua mesta affermazione di fine articolo, quando scrive che la città dovrebbe ripartire dalla dignità di ciascuno di noi, altrimenti sarà difficile rialzarsi; sono convinto che la dignità appartiene alle persone libere, orgogliose che non barattano voti, ma sono altrettanto convinto che una parte dei siciliani, come una parte dei catanesi, non sa cosa sia la dignità. Un voto si vende con pochi euro e tanti voti sono comprabili!!! 
Leggendo quanto sopra, si potrà pensare che forse tutto in questa nostra terra sia perso… 
Ed allora vorrei raccontare un’episodio accadutomi ieri pomeriggio, nel negozio di ferramenta di un mio caro amico…
Stavo per entrare, quando l’ingresso era bloccato, si poiché vi era per l’appunto lui, il titolare, che stava armeggiando dal di dentro, sul vetro del portone… 
Mi sono fermato a guardare – d’altronde non potevo entrare – ed ho visto che stava incollando un adesivo di “Addio Pizzo”… 
Gli ho detto, complimenti, finalmente qualcuno tra i commercianti che inizia a fare sul serio, certo siete ancora in pochi, ma meglio di niente…
E lui dopo avermi ascoltato mi ha detto: “Nicola, ciascuno di noi fa quello che può… io faccio la mia parte, per la mia famiglia, per mio figlio, certo sono solo… ma mia moglie è con me e siamo in due, e poi c’è mio figlio e siamo in tre”; una pausa e ha quindi ripreso, ci sei anche tu… che provi a cambiare con l’associazione, con i tuoi post,  ecc… e siamo in quattro, poi sono certo che tua moglie e le tue figlie condividono quel tuo pensiero e siamo in 7… se poi aggiungiamo parenti vari, come vedi iniziamo a fare un piccolo numero…
Vedi c’è voluto poco… l’importante è che ciascuno faccia ogni giorno la propria parte e vedrai che alla fine questa terra la cambiamo!!!
Ed allora vorrei concludere con questa suo pensiero, già con la speranza che grazie alle persone perbene, trasformeremo definitivamente questa nostra meravigliosa città…

Catania… si salvi chi può!!!

Avete visto l’altro ieri sera su REPORT di RAI 3 le inchieste sul traffico di contrabbando di petrolio e sul dissesto della nostra città etnea???
Se non l’avete fatto questo è il link: https://catania.liveuniversity.it/2018/11/20/dissesto-finanziario-catania-report-video/ ed è veramente squallido vedere con quanta “nonchalance” si sia sperperato tanto denaro pubblico, il nostro denaro…
E’ un peccato che questa città manchi di una torre… servirebbe a qualcosa!!!
Comunque, è strano vedere come in Francia per un aumento di pochi centesimi di carburante (precisamente 8 cent.), i cittadini siano scesi in rivolta in maniera inferocita, per far valere le proprie ragioni, mentre da noi, sì… in questo nostro bel Paese, ci fottono milioni e milioni di euro, senza che nessuno mai s’indigni!

In un primo momento ho creduto che si trattasse di masochismo, già sembrava che i miei conterranei trovassero particolarmente piacere nel soffrire… ma poi ho compreso che non era quello il reale motivo, bensì la vera ragione andava ricercata altrove, nell’animo umano, sì in quella propria debolezza… non nel lottare, ma nel lasciare – dinnanzi al proprio orticello – un accesso laterale, da utilizzarsi al momento opportuno…

Ciascuno di loro spera, sì…di poter usufruire un giorno di quei metodi corruttivi, come se qualcuno prima o poi, possa aver bisogno di quella loro posizione, pagando ovviamente per il disturbo!!!     
E loro sono lì, pronti… già pronti per l’uso!!! 
Ecco perché quanto è accaduto è stato possibile, perché sono in molti ad aver partecipato alla realizzazione di quel dissesto, non per nulla il Procuratore generale delle sezioni riunite della Corte dei conti di Roma (Marco Boncompagni), sulla gestione finanziaria condotta dall’Ente negli ultimi anni ha scritto: “Risulta caratterizzata da un susseguirsi di criticità che nel tempo hanno compromesso la capacità di garantire gli equilibri negli esercizi futuri registrando un costante e crescente ricorso all’anticipazione di tesoreria, puntualmente inestinta al termine dell’esercizio di ciascun anno per importi considerevoli con notevole aggravio della spesa per interessi passivi”.
Ma è ancor di più l’approfondimento che fa lo stesso Pg su quella situazione economica-finanziaria, ad evidenziare o meglio a confermare quanto dal sottoscritto riportato: “L’analisi ha consentito l’emersione di criticità che hanno posto in evidenza la grave violazione di norme e principi contabili, mettendo in rilievo una grave condizione di precarietà che sono quindi da ritenersi configurati nei presupposti per la procedura di dissesto”!!!
Più chiaro di così… 
Infatti, si comprende perfettamente come a partecipare a questo disastro, siano stati in molti e non solo quelli della classe politica, ma anche i cosiddetti “colletti bianchi” della pubblica amministrazione, ahimè… nostri concittadini!
Ho letto tra i vari social che, dopo aver visto la trasmissione “REPORT”, molti catanesi si siano indignati… peccato però che quella loro indignazione, si sia semplicemente limitata a qualche frase condivida sul web, senza andare oltre
Chissà… forse cambierebbe qualcosa, se tutti quei concittadini – ora fortemente “offesi” – iniziassero a protestare in piazza quella propria indignazione, ma si sa… qui siamo a Catania e non certo in Francia!!!

"Legambiente Sicilia": Sveglia!!!

Come molti sanno, “Legambiente” è un’associazione senza fini di lucro, le cui attività – riporto quanto scritto nella loro pagina web:
https://www.legambiente.it/legambiente/cosa-facciamo – si occupano di “Prevenzione, abbattimento degli sprechi, riutilizzo, riciclo e condivisione, con la consapevolezza che le risorse del Pianeta non sono inesauribili!!!
Se pur riconosco grandi meriti per l’impegno profuso da parte di quei volontari, che con tenacia, fantasia e creatività tengono alta l’attenzione sulle emergenze ambientali del Paese… tutto ciò ovviamente risulta ahimè ridimensionato, se nel ricevere le segnalazioni da parte dei cittadini, non gli si da la giusta importanza… o le si considera vane e inconcludenti!!!

Ed è per questi motivi che mi permetto di criticare l’operato di questa associazione (quantomeno la sede locale siciliana), per aver dimostrato di non prendere in esame quanto loro trasmesso, senza minimamente adoperarsi (chissà forse lo faranno dopo questo mio post…) per comunicare al sottoscritto che quanto ricevuto, non era di loro pertinenza…
Perché vedete, quando uno riporta nella propria pagina la parola “PREVENZIONE” significa che ha tutto l’interesse affinché ci si adoperi per impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati o certamente dannosi alla salute, vengano immediatamente interrotti…

Difatti, se uno cerca la parola “prevenzione” sul web, questa viene descritta come: “l’insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. Il concetto ha validità ed è presente in diversi ambiti (medico, ambientale, civile e del lavoro…) e gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso in cui la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni all’incolumità di persone, animali o infrastrutture…

Colgo quindi l’occasione per descrivere meglio quel concetto chiamato “prevenzione“… che non va inteso come una semplice regola riportata, ma con quanto può semplicemente accadere a chiunque di noi, durante la propria giornata…
Il sottoscritto ad esempio,  ha svolto per oltre vent’anni l’incarico di R.S.P.P. (Responsabile del servizio prevenzione e protezione); ora questa particolare compito, mi ha portato fuori dal contesto lavorativo, ad essere sempre in allerta; difatti, in ogni circostanza  mi accorgo di valutare tutte quelle situazioni che ritengo possano essere a rischio e a quel punto, avendo intuito le possibili ripercussioni che a breve possano causarsi… intervengo immediatamente, limitando quel particolare intervento o nei casi in cui, qualcuno (perché accade anche questo…) decida di non assecondarmi continuando in maniera irremovibile con quanto stava compiendo (egli o chi per egli…), ecco a differenza di quanto farebbero in molti, il sottoscritto non desiste, anzi viceversa, provvede immediatamente a chiamare le autorità competenti, affinché quel pericolo imminente, venga di fatto soppresso!!!

Ora, mi auguro che da quanto sopra, si possa aver compreso quale deve essere il concetto di prevenzione, che non deve soffermarsi alla semplice raccolta d’informazioni, ma deve immediatamente adoperarsi, affinché si mettano in moto tutte quelle necessarie iniziative per limitare sin da subito gli eventuali problemi, informando ove necessario o nei casi in cui la competenza è di altri enti preposti, le segnalazioni ricevute, coinvolgendo nei casi più gravi anche le autorità giudiziarie!!!

Sarà cura naturalmente di quest’ultimi valutare se quelle informazioni erano corrette oppure ridimensionate o anche declassate… 
Ma certamente non si può pensare di fare “prevenzione”, restando come si dice “con le mani in mano” o lasciare che tutta passi nell’indifferenza, visto d’altronde quanto da Voi dichiarato: Una grande rivoluzione culturale e sociale, oltre che economica…  passa attraverso il lavoro dei nostri Circoli locali e dei tanti volontari. Una rivoluzione possibile, realizzabile e desiderabile, che grazie anche al nostro impegno è già intorno a noi”. 

Ed allora… per favore, passate dallei parole ai fatti, anche perché, come potete vedete dal link di seguito riportato, gli altri nel frattempo quelle notizie le hanno fatte già emergere: http://meridionews.it/articolo/68451/giardini-naxos-escrementi-a-mare-e-vermi-in-spiaggia-villeggianti-presentano-esposto-meglio-andare-via/ 

"Legambiente Sicilia": Sveglia!!!

Come molti sanno, “Legambiente” è un’associazione senza fini di lucro, le cui attività – riporto quanto scritto nella loro pagina web:
https://www.legambiente.it/legambiente/cosa-facciamo – si occupano di “Prevenzione, abbattimento degli sprechi, riutilizzo, riciclo e condivisione, con la consapevolezza che le risorse del Pianeta non sono inesauribili!!!
Se pur riconosco grandi meriti per l’impegno profuso da parte di quei volontari, che con tenacia, fantasia e creatività tengono alta l’attenzione sulle emergenze ambientali del Paese… tutto ciò ovviamente risulta ahimè ridimensionato, se nel ricevere le segnalazioni da parte dei cittadini, non gli si da la giusta importanza… o le si considera vane e inconcludenti!!!

Ed è per questi motivi che mi permetto di criticare l’operato di questa associazione (quantomeno la sede locale siciliana), per aver dimostrato di non prendere in esame quanto loro trasmesso, senza minimamente adoperarsi (chissà forse lo faranno dopo questo mio post…) per comunicare al sottoscritto che quanto ricevuto, non era di loro pertinenza…
Perché vedete, quando uno riporta nella propria pagina la parola “PREVENZIONE” significa che ha tutto l’interesse affinché ci si adoperi per impedire il verificarsi o il diffondersi di fatti non desiderati o certamente dannosi alla salute, vengano immediatamente interrotti…

Difatti, se uno cerca la parola “prevenzione” sul web, questa viene descritta come: “l’insieme di azioni finalizzate a impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati. Il concetto ha validità ed è presente in diversi ambiti (medico, ambientale, civile e del lavoro…) e gli interventi di prevenzione sono in genere rivolti all’eliminazione o, nel caso in cui la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni all’incolumità di persone, animali o infrastrutture…

Colgo quindi l’occasione per descrivere meglio quel concetto chiamato “prevenzione“… che non va inteso come una semplice regola riportata, ma con quanto può semplicemente accadere a chiunque di noi, durante la propria giornata…
Il sottoscritto ad esempio,  ha svolto per oltre vent’anni l’incarico di R.S.P.P. (Responsabile del servizio prevenzione e protezione); ora questa particolare compito, mi ha portato fuori dal contesto lavorativo, ad essere sempre in allerta; difatti, in ogni circostanza  mi accorgo di valutare tutte quelle situazioni che ritengo possano essere a rischio e a quel punto, avendo intuito le possibili ripercussioni che a breve possano causarsi… intervengo immediatamente, limitando quel particolare intervento o nei casi in cui, qualcuno (perché accade anche questo…) decida di non assecondarmi continuando in maniera irremovibile con quanto stava compiendo (egli o chi per egli…), ecco a differenza di quanto farebbero in molti, il sottoscritto non desiste, anzi viceversa, provvede immediatamente a chiamare le autorità competenti, affinché quel pericolo imminente, venga di fatto soppresso!!!

Ora, mi auguro che da quanto sopra, si possa aver compreso quale deve essere il concetto di prevenzione, che non deve soffermarsi alla semplice raccolta d’informazioni, ma deve immediatamente adoperarsi, affinché si mettano in moto tutte quelle necessarie iniziative per limitare sin da subito gli eventuali problemi, informando ove necessario o nei casi in cui la competenza è di altri enti preposti, le segnalazioni ricevute, coinvolgendo nei casi più gravi anche le autorità giudiziarie!!!

Sarà cura naturalmente di quest’ultimi valutare se quelle informazioni erano corrette oppure ridimensionate o anche declassate… 
Ma certamente non si può pensare di fare “prevenzione”, restando come si dice “con le mani in mano” o lasciare che tutta passi nell’indifferenza, visto d’altronde quanto da Voi dichiarato: Una grande rivoluzione culturale e sociale, oltre che economica…  passa attraverso il lavoro dei nostri Circoli locali e dei tanti volontari. Una rivoluzione possibile, realizzabile e desiderabile, che grazie anche al nostro impegno è già intorno a noi”. 

Ed allora… per favore, passate dallei parole ai fatti, anche perché, come potete vedete dal link di seguito riportato, gli altri nel frattempo quelle notizie le hanno fatte già emergere: http://meridionews.it/articolo/68451/giardini-naxos-escrementi-a-mare-e-vermi-in-spiaggia-villeggianti-presentano-esposto-meglio-andare-via/ 

Bye, Bye… "Vitalizi"!!!

Si festeggia dinnanzi al Parlamento… con bottiglie di champagne!!!

Si festeggia finalmente l’abolizione dei vitalizi… uno dei tanti vergognosi privilegi che la nostra politica è riuscita a compiere con l’appoggio di tutti i partiti!!!
Certo, un primo passo… tra le centinaia, anzi che dico… migliaia di privilegi, che questo paese ha saputo dispensare negli anni…
Costi inutili della politica, per come d’altronde sono stati “inutili” quegli stessi politici che hanno distrutto questo meraviglioso Paese…
Se pensiamo soltanto a quanto tempo è passato prima che ciò accadesse, già… 
Quanto abbiamo dovuto aspettare prima che questi privilegi venissero cancellati…
Ora, molti di quei parlamentari sono come storditi… e già, avrebbero voluto che il sistema continuasse nei modi visti… 
Un Italia divisa tra ladri e gente perbene, da un lato cittadini che pagano i contributi e dall’altro ladri lestofanti che senza aver fatto mai nulla, godevano di vitalizi ingiusti!!!
Certo la lotta ai privilegi è soltanto all’inizio, c’è ancora tanto da fare, mi permetto di suggerire il prossimo provvedimento: Quei decrepiti… senatori a vita!!! 
E’ tempo ora di passare altre riforme: Dalla legge Fornero,  alla flax tax, al reddito di cittadinanza, al contrasto all’evasione, abolendo definitivamente l’uso del contante e via discorrendo…
Finalmente un governo serio, un plauso al M5Stelle e alla Lega, che hanno saputo ridare dignità a questo paese e ai suoi cittadini, dopo aver assistito ad anni di malgoverno, corruzione, collusioni, clientelismi e raggiri a vario titolo, sempre a scapito di coloro che con i propri sacrifici, hanno sorretto da una vita, questo paese ingrato!!!
Festeggiamo quindi… perché questo è soltanto l’inizio finalmente, di una grande rivoluzione morale!!!
  

Renzi chiama il partito a raccolta e quelle pecore degli iscritti… rispondono!!!

Mi ero procinto a scrivere un post a riguardo su quanto espresso ieri dal premier del Pd Matteo Renzi… ma ho pensato che avrei sprecato solo il mio tempo, per un soggetto che ha dimostrato incarnare quanto di negativo possa avere in se un individuo, in particolare uno che nei fatti, ha sempre svolto la funzione di rappresentante politico!!!
Ripetere peraltro, quanto egli sia stato fallimentare attraverso quel suo governo è evidente a tutti, tanto che i suoi stessi elettori e non solo loro (già, anche una parte dirigente di quel gruppo parlamentare si è scisso dal partito per formare un’altro nuovo denominato: “Liberi e Uguali”) l’hanno alle ultime elezioni abbandonato… 
E cosa aggiungere a tutte quelle inchieste emerse su banche, familiari, assicurazioni, coop, consip e quant’altro, che solo attraverso metodologie di contenimento di questo suo governo “bis” e appoggi da parte di quei media collusi, si è riusciti a ridurre e soprattutto a insabbiare quelle vicende incresciose… molte delle quali purtroppo noi tutti, pagheremo le spese!!!
Mi permetto di riportare un saggio di Davide Vecchi intitolato “Mattero Renzi: L’intoccabile“, che consegna ai propri lettori una interessante sequela di fatti accertati e li lascia liberi di organizzare quella conoscenza in una visione politica più ampia e consapevole…
Il saggio delinea bene una personalità eccentrica e polivalente, improvvisatore all’esterno e rigido pianificatore nei giochi sotterranei… 
Da un’accurata indagine condotta con la precisione del cronista, il ritratto che emerge mostra soprattutto un premier veloce nel cogliere le occasioni, un “carpe diem” da centometrista che rifiuta di farsi attardare da questioni morali o di opportunità. 
Impara presto ad utilizzare il valore dell’esperienza dei vecchi democristiani così come approfitta dei consigli e delle spinte delle persone di famiglia affermate e introdotte nel mondo che conta. 
Sullo sfondo il modello americano del “self made man” e forse da quella cultura il premier ha mutuato un piglio decisionista che trascende l’elaborazione intellettuale, tanto quanto la riflessione nel merito delle questioni!!!
Ma in Italia si sa… nessuno vuole conoscere realmente le cose per come sono, in particolare agli iscritti di quel partito (ex comunista) chiamato Pd… da sempre abituati come pecore a sottostare agli ordini dei propri segretari e dirigenti, quasi fossero ancora oggi sottomessi ad un sistema totalitario stalinista!!!
Per quanto sopra… – essendo il sottoscritto da sempre slegato da tessere o da partiti – non posso permettermi di rivolgermi a nessuno di loro, quantomeno a quel suo leader… che aveva dichiarato che perso il referendum, sarebbe andato via, ed ora, dopo aver perso in maniera disastrosa le ultime elezioni è ancora qui… in maniera identica a quel suo antagonista di centro-destra (sì… di Forza Italia), a voler dettare le regole…
D’altronde, sono fatti l’uno per l’altro… e vedrete faranno di tutto alla fine per governare nuovamente assieme!!!
Un nuovo governo tecnico non votato dai cittadini, ma che si farà come sempre, grazie all’ausilio che verrà dato dietro le quinte… dal Quirinale!!!  

A Catania nessun cambiamento: Sì, l'importante come sempre, è puntare sul "liotru" vincente!!!

Ho letto ieri un articolo su una pagina web di Catania, che riportava in maniera chiara le lotte intestine in corso tra le varie fazioni partitiche, che da sempre si contendono le poltrone di questa nostra città…   
Ecco quindi i nomi che ormai da tempo conosciamo: I Lombardiani, D’Agostiniani, i Sammartiniani, ecc…
Ciascuno di quei gruppi è pronto ad appoggiare il proprio referente, sperando che quest’ultimo possa risultare vincitore di quello scontro diretto… 
Ecco che allora quegli uomini di partiti o meglio, “pseudo partiti” di centrosinistra o centrodestra, celati appositamente sotto l’emblema di liste civiche appositamente create per far confluire in quei contenitori, la maggior parte dei consensi, compiono le prime prove per comprendere quale candidato appoggiare e quali vantaggi si otterranno facendo ciò…
Accordi sottobanco, riserve sulle squadre da sostenere alle amministrative, liste con i nomi da presentare, blocco di candidati che vorrebbero cambiare casacca per assicurarsi una poltrona, tutti pronti a saltare sul cavallo vincente… pur di non restare esclusi!!! 
Ed allora, su quanto sopra, mi permetto di pubblicare un commento di una mia cara amica, Romj Sabrina Arianna Crocitti, la quale, mi ha permesso di pubblicare in questo mio Blog, un suo pensiero su quanto sta di fatto accadendo:
E dopo questi “gruppi”…ci sono i “CATANESI” gente che vorrebbe vedere la propria città efficiente, sicura, con occasioni di lavoro, pulita, vivibile. 
Ma non avete capito che questi schemi di segreteria non valgono più?? 
La poca gente che va a votare comincia ad essere attenta al proprio voto…
Hanno impattato con una realtà crudele che ha impoverito le loro vite, mettendo in difficoltà quotidiana le proprie famiglie, la loro sicurezza, senza prospettive presenti e future. 
Questa modo di fare politica non ha portato frutti per la nostra città. 
Adesso bisogna porre attenzione alla realtà in cui ci troviamo, trovare ricette semplici per il rilancio della città, tutto il resto non interessa più!!! 
Risposte semplici, la nostra città è come il nostro frigorifero semivuoto, come quando non andiamo a fare la spesa da giorni: Bisogna combinare un pasto utilizzando quello che c’è dentro….
Vi è capitato mai? Utilizzando la nostra fantasia, applicandoci, possiamo tirare fuori un pasto dignitoso e buono, mettendoci dentro anche la passione di ciò che facciamo e certamente quanto realizziamo, serve a sfamare la nostra famiglia che più di ogni cosa amiamo. 
Riportiamo questi nostri gesti quotidiani in politica, comportiamoci come se i Comuni, le Provincie, la Regione fossero i nostri frigoriferi……
Creiamo quindi il meglio con quello che abbiamo!!!
Chi non è capace perché carente di idee, di spirito di sopravvivenza, si scansi…
L’attuale Presidente della nostra regione, Nello Musumeci, sta già applicando questo sistema ed in poco tempo si stanno iniziando a vedere i frutti. 
Ordine, coraggio, volontà, passione, coerenza, rappresentanza; sono questi gli ingredienti per far rinascere Catania. 
I tanti nomi “illustri” citati in quell’articolo del web, non “incantano” più… ed altri dovrebbero cambiare sistema di approccio. 
Ed in questo cambiamento, devono partecipare anche i cittadini. cominciando da qui…. dal pubblicare i propri commenti, senza celarsi da pseudonimi… ma ponendo in quelle note, il loro nome e cognome…
Basta quindi buttare la pietra e tirate la mano. METTIAMOCI LA FACCIA!!!
Mi permetto quindi di aggiungere a tutti quegli elettori, incapaci di ribellarsi a quei signori della politica ed asserviti da tempo a quel sistema clientelare: Chi si accontenta delle briciole, resterà sempre debole e affamato!!!

Rivoluzione in Francia…

Ieri sera nel vedere la tv satellitare, mi sono imbattuto su un canale francese, precisamente “FRANCE 24”, un’emittente che è nata principalmente con l’intento di ricoprire il fabbisogno d’informazione sull’attualità, sia nazionale che internazionale…

Ora, a differenza di quanto in questi giorni non avevo sentito riportare dai nostri Tg nazionali (in particolare quelli da me visti…notturni), ho scoperto –tramite questa rete– quanto sta accadendo nella nostra vicina Francia… 
dalle immagini trasmesse, sembra che ci sia in atto una scontro durissimo tra manifestanti e forze dell’ordine intervenute per riportare la pace…

I francesi dopotutto sono noti per la loro rivoluzione… già come dimenticare quella del 1789 che porto alla “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino”, premessa di quella Costituzione approvata solo pochi anni dopo nel 1791!!!

Una rivoluzione che diede la miccia e ispiro alla diffusione in tutta Europa di nuove idee liberali, di tolleranza, uguaglianza e libertà, intesi come valori politici naturali ed universali…
Oggi i discendenti di quei rivoluzionari scendono nuovamente in piazza per protestare contro le riforme intraprese da parte del governo, contro il carovita, le troppe tasse, l’eccessiva burocrazia e in particolare, la nuova proposta del lavoro!!! 

Purtroppo come sempre quando vi sono scontri violenti, restano sul campo feriti, non solo di quei manifestanti ma ahimè anche di quei poveri poliziotti… mandati lì a contrastare da soli i rivoltosi..

Dalle immagini si evidenziavano centinaia di agricoltori che davano a fuoco a edifici pubblici , auto, negozi, ecc…
I contadini inoltre con i loro trattori e rimorchi, hanno rovesciato nei centri di più di una città… tonnellate di carciofi e patate invenduti…

La protesta, secondo quanto riportava France24, era motivata dalla incapacità degli agricoltori di riuscire a proseguire la loro attività a causa del ribasso dei prezzi dei prodotti agricoli, il calo dei consumi, il pessimo raccolto in alcune aree dovuto al clima sfavorevole ed in altre zone viceversa una abbondante produzione e infine, l’embargo delle esportazioni verso la Russia!

Durissima ovviamente la condanna del primo ministro (Manuel Valls), che in un comunicato ha promesso che i responsabili saranno perseguiti penalmente, mentre si stanno già valutando nuove misure per sostenere la filiera agricola…

Di contro il principale sindacato agricolo francese la FNSEA, ha espresso che la causa delle violenze, rappresentano di fatto un segnale concreto dell’esasperazione a cui sono giunti gli agricoltori a causa delle forti pressioni fiscali e normative. 
Di questa vicenda comunque, ciò che mi ha maggiormente sorpreso (anche se ormai questa situazione è evidente a tutti) è il silenzio (o la poca evidenza di quanto accaduto) dei nostri media, quasi fosse stata loro imposta una censura sull’avvenimento, come se a tutti i costi questa notizia dovesse essere “contenuta”…   

Ma ormai possiamo ben dire che nel nostro paese questa più che consuetudine è diventata la regola!!!

In fin dei conti, basti vedere a chi appartengono quelle note testate giornalistiche o verificare chi c’è dietro quelle proprietà (televisioni o radio) private… ma potrei aggiungerei anche pubbliche…
pensare di paragonarci a loro è impossibile!!!
Loro sono famosi per una rivoluzione… noi (mi sembra di ricordare…), non ne abbiamo mai fatto alcuna!!!
E’ un po’ come quella storiella: per accendere una candela non basta un cerino, una superficie ruvida e una persona pronta ad accenderlo, ci vuole innanzitutto la candela!

Per paese… un colabrodo!!!

Sì… dal punto di vista del rischio idrogeologico, abbiamo un Paese che è un colabrodo!!!

Ora se da un lato – è vero – siamo il Paese che possiede le più basse tariffe d’Europa, nello stesso tempo però, siamo il Paese che spreca più acqua di tutti, enormi quantità… a causa proprio dei nostri acquedotti ormai, obsoleti e insufficienti…, anzi per correttezza debbo dire non tutti inadeguati, ci sono alcuni che funzionano ancora bene e precisamente quelli quelli lasciati a noi dall’Impero Romano…
Se a questi poi aggiungiamo i problemi derivanti dalle acque reflue o di scarico, meglio conosciute come acque nere… allora come si dice… è non v’è eufemismo più indicato… siamo nella merda!!!
Un’Italia in contrapposizione perché se da un lato spreca appunto queste enormi quantità d’acqua, dall’altro però si ritrova completamente allagata…
La cosa assurda è che ci sono territori – in particolare in aree del meridione – nei quali i disservizi determinano per la popolazione, continue interruzioni d’erogazione… senza considerare che nello steso tempo, si spende annualmente per l’acqua potabile in bottiglia, più di ogni altro nel mondo…, proprio perché, in primo luogo, non ci si fida a bere quella del rubinetto ed anche perché si ritiene quella delle fontanelle pubbliche… non potabile!!!
Assistere, direttamente o tramite i media, a quanto sta avvenendo proprio in questo periodo di grandi piogge, a come le nostre acque reflue… stanno per essere smaltite direttamente nei mari, nei fiumi, nei laghi, senza alcuna depurazione, inquinando non solo l’ambiente con quanto ancora resta di quella fauna naturalistica, ma soprattutto aumentando i rischi della salute di quei poveri cittadini inermi… che a causa dell’altrui negligenza hanno perso tutto!!!

Un vero è proprio colabrodo questa nostra Italia… che ha ovunque necessità d’interventi economici rilevanti e che non si sa, da dove prenderli quei soldi… ( se non dalle solite tasche di noi poveri fessi… ), sprechi che nel corso di questi 40′ anni sono stati continuamente perpetrati… ad iniziare dagli uomini di quella collusa Democrazia Cristiana ( che di cristiano nulla possedevano… ) continuando con i vent’anni scellerati portati avanti dal Cavaliere, fondatore di quella Forza Italia (  casualmente lo stesso slogan a cui si era ispirato nella campagna elettorale la Democrazia Cristiana nel 1987 ) che oltre ad avere quale proprietario Silvio Berlusconi, aveva al suo interno nomi “prestigiosi” tra cui Marcello Dell’Utri, Antonio Martino, Gianfranco Ciaurro, Mario Valducci, Antonio Tajani, Cesare Previti e Giuliano Urbani… ( su di essi si può oggi verificare sul web, quanto loro accaduto…).
E cosa dire in tutti questi anni degli alleati… ve li ricordate… tutti uniti in quella ex “Casa delle Libertà”( d’altrui… libertà ) come Alleanza Nazionale, Centro Cristiano Democratico, Cristiani Democratici Uniti, Partito Repubblicano Italiano, Nuovo PSI, ed ancora la Lega nel nord ed il Movimento per l’Autonomia nel meridione, ed altri ancora che non ricordo… e non possiamo dire che con il Centro-Sinistra in questi anni, le cose siano migliorate… anzi tutt’altro!!!

Certamente ora abbiamo il nuovo segretario Renzi ed i suo proclami positivi nei quali i cittadini debbono pensare ad un nuovo “clima” sereno e tranquillo… quasi vivessimo una seconda Pax romana con il cavaliere che l’appoggia da dietro le quinte…
Già peccato però che il clima non è così “sereno e tranquillo”, anzi tutt’altro- e non mi riferisco alle probabili allerte meteo, ma a continue esasperate situazione che stanno conducendo i cittadini a rivoltarsi…
Ormai non vi è giorno in cui… la popolazione non si faccia sentire… e non manca occasione nella quale ogni scintilla diventa pretesto di rivolta…
Speriamo che questa “miccia” non prenda fuoco e soprattutto che non rappresenti l’inizio di quanto in cuor nostro speriamo non accada e cioè che questi primi segnali preoccupanti, possa trasformarsi in una guerra civile…
Però, – e non si tratta di voler essere funesti o mal-augurare ancora disgrazie a questo seviziato paese – fintanto continueremo a credere tutti, che questo nostro Paese – perché dopotutto, per quanto ne possano dire questi signori al potere… è ancora il nostro di paese – possa, grazie a questi soggetti, lì inutilmente seduti a gestire quel potere, ripristinare quanto finora perpetrato e distrutto… è come voler credere che oltre la “colomba” ricevuta con gli 80′ euro…, per Natale verrà rimborsato a mo’ di panettone… quanto finora perso a causa delle alluvioni…

Massa Carrara… altro che alluvione… quì è rivoluzione!!!


Hanno occupato l’edificio del Municipio di Massa Carrara per chiedere le dimissioni del sindaco…

Erano più di duemila le persone fuori a protestare…
Migliaia di cittadini, che ha dovuto subire l’ennesima violenza di quest’ultima alluvione…, precisamente la quarta in 11 anni e che ha colpito un’altra nostra regione, senza che come sempre, nessuno si preoccupi di realizzare quelle opere di contenimento, poste a salvaguardia e sicurezza dei propri cittadini…
Dopotutto a questi amministratori della cosa pubblica cosa interessa… stanno lì, chiusi in quei loro uffici a perdere il loro tempo, ben retribuiti, già, stipendiati dai quei poveri fessi, che si ritrovano a dover pagare tasse per IMU, IRAP ,IRPEF ,IVA, ACCISE e via discorrendo, per avere in cambio cosa…, il  niente, soltanto vedere inghiottita la propria casa allagata da fango e l’acqua, dopo tanti anni di sacrificio!!!
Sappiamo bene come non ci sia peggio di una folla inferocita e l’altro giorno ne abbiamo avuto un’esempio…  perché ai soliti cartelli di protesta è stato fatta circolare ben in evidenza, una corda a mo’ di sentenza…, è questo fattore rappresenta un grave pericolo, perché può essere la scintilla per l’innesco di quella possibile recrudescenza
E’ da evitare quel messaggio in cui… l’unico modo per risolvere i loro problemi è attraverso un cappio al collo… 
Il primo cittadino, aveva appena iniziato a parlare ed è stato assalito dai manifestanti e successivamente si è preteso che tutta la giunta di centro-sinistra – ritenuta responsabile – vada a casa… e bisogna ringraziare le forse dell’ordine presenti se siamo ancora qui a parlarne… 
C’è chi ha iniziato lo sciopero della fame  e chi ha occupato la sala consiliare, gli altri sono rimasti fuori dal municipio, hanno continuato a manifestare, accendendo anche i fumogeni…
Si assiste inermi a come l’esondazioni stanno distruggendo il nostro paese, le abitazioni di quei poveri cittadini, le fabbriche e le botteghe degli artigiani, i negozi dei commercianti, le auto finite sotto una montagna di fango… e purtroppo ancora da pagarsi…   
Ora, fin tanto si parla di oggetti, di beni materiali, finché sono questi ad essersi danneggiati, se pur nel dispiacere di quanto andato perso, si può avere ancora quella forza di reagire e con il sostegno di un vero Stato, ripristinare quanto andato perduto… ma quando sono le vite innocenti a non esserci più, quando a causa della negligenza sono i nostri cari a rimetterci… ecco che allora non si può pensare di restare impuniti…  
E’ finito il tempo del “lavarsi le mani“, di addebitare ad altri quelle proprie responsabilità…, di affidarci sempre alle solite indagini della procura, quei disastro colposi… dove non si trovano mai indagati ed i fascicoli d’inchiesta vengono aperti contro i “soliti ignoti“… classici atti dovuti che arrivano in ritardo, sempre dopo i tragici eventi che hanno colpito i cittadini, e dove non si vede mai nessuno iscritto nel registro degli indagati, anche se i primi a dover essere coinvolti, dovrebbero essere proprio quei rappresentanti delle istituzioni che avrebbero dovuto intervenire per non dover giungere oggi a far fronte a queste emergenze.
Oggi, possiamo verificare se, nel corso i questi anni, i nostri amministratori, abbiano adottato tutte quelle opportune procedure tecnico/amministrative, quei lavori necessari ad evitare quanto poi di fatto accaduto, che si sia veramente fatto davvero tutto il possibile per evitare un possibile disastro, o se invece come sembra, vi siano state certamente delle omissioni nell’opera di prevenzione e/o nelle procedure di allerta per la popolazione civile…
Certo ora che il danno è avvenuto, si guarda con la lente di ingrandimento a quanto accaduto e si cerca di prendere quegli – ormai inutili – provvedimenti, tentando d’intervenire con le solite promesse politiche che sappiamo fin d’ora… non verranno realizzate!!! 
Si parla tanto, si sottolinea l’importanza della prevenzione, ci si giustifica con le poche risorse disponibili, si punta il dito soprattutto per i tagli agli enti provinciali e ci sofferma sulla incapacità di comunicazione nei periodi delle probabili allerte, modalità quest’ultime di comunicazione che, ancora oggi nel 2014, avvengono a mezzo fax o con l’invio di una posta elettronica certificata…, un modo d’operare antiquato soprattutto quando – per le sopraddette circostanze – tutte le nostre sovrastrutture impiantistiche (in particolare quelle telefoniche) dovessero andare – come quasi sempre succede in questi casi – in tilt…
E’ il momento di cambiare e non parlo solo delle modalità operative della protezione civile, ma di quanti, trovandosi in quelle stanze dei bottoni, non fanno altro che creare noi, solo e soltanto problemi…

Italia 1: cambiano i direttori… ma la sostanza non cambia!!!

C’era una volta un Direttore che trasmettendo dai canali Mediaset, specificatamente su Rete 4, conduceva un telegiornale che era a detta di tutti, essere di parte…, in particolare su quei temi che riguardavano il Cavaliere…
Ecco che allora, l’imparziale giornalista dava il meglio di se…, ribaltando le notizie sfavorevoli,  in elogi ed esaltazioni…
Pensavo che, dopo esserci definitivamente liberato di quel modello di direttore, questa TV privata, avesse deciso di cambiarle quelle regole ed anche quei personaggi…
Purtroppo sono stato smentito, già è bastato poco che tutto ritornasse come prima…
Ho ascoltato oggi pomeriggio il notiziario di Italia 1 quando la conduttrice ha passato la parola al Direttore Giovanni Toti, il quale esprimendo come opinione un monologo già preparato (  letto direttamente dal video posto frontalmente…) iniziava dichiarando: ma se la politica la smettesse di cercare un accordo a ribasso… e pensasse invece ad una soluzione alta per rilanciare il nostro paese…; bisogna aprire ad una nuova era…; solo infatti con un accordo tra le politiche vere che rappresentano gli italiani può nascere una speranza futura; un simile accordo per funzionare non può prescindere… dal riconoscimento dei leader e dal ruolo delle principali coalizioni… Sono loro i leader ( ecco… che viene confortato da un video di repertorio appositamente preparato ), a loro i cittadini chiederanno conto…; e sono loro che hanno la fiducia degli elettori…; concludendo con i botti…: Berlusconi al Quirinale e Bersani a Palazzo Chigi, uno Presidente l’altro Premier con buona pace dei grillini!!! 
Questa per il Direttore, sarebbe l’unica vera rivoluzione, un patto di chi rappresenta davvero la società italiana per cambiare la società italiana…, tutto il resto è tattica e di questi tempi un paese di tattica può anche morire…
Ecco che strano a dirsi… parte la notizia tragica dell’imprenditore morto suicida… ( provo una grande vergogna nel vedere l’insensibilità. umana.. )
Questo trasmettere le notizie in maniera non oggettiva, promuovere le notizie come fossero reali,  modificarle soltanto per innalzare l’audience, non essere mai obbiettivi e corretti, dimostrando un limitato interesse alle vere richieste dei cittadini, ed interessarsi esclusivamente di riportare quanto il proprio datore di lavoro desidera…
Giudicare la storia e gli avvenimenti non è soltanto una questione di correttezza morale ma di “dignità e libertà” personale…  
Riprendendo questo concetto di dignità e libertà, proprio due sere fa, ho letto a mia figlia un passo di un libro che in questi giorni sto leggendo, “Educazione Siberiana” di Nicolai Lilin, dove viene raccontata una fiaba: parlava di un branco di lupi che erano messi un po’ male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma attraversavano un brutto periodo. Il vecchio lupo capo branco però tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida al problema. decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il cibo agli uomini. Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui fosse andato a prendere il cibo degli uomini sarebbe cambiato e non sarebbe più stato un lupo. Il giovane lupo non lo prese sul serio, rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a niente seguire regole precise, l’importante era riempirlo. Setto questo, se ne andò verso il villaggio. Gli uomini lo nutrirono coi loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia, l’emozione di dividere la preda con i compagni. Cominciò ad andare a caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era nato e cresciuto. Un giorno durante la caccia, un uomo sparò a un vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il Giovane lupo corse verso di lui per portarlo dal suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i denti si accorse che era il vecchio capo branco… Si vergognò, non sapeva cosa dirgli. Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con le sue ultime parole: ” Ho vissuto la mia vita come un lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, così adesso sto morendo felice. Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. Sei diventato indegno. Ovunque andrai, tutti ti tratteranno con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello degli uomini…, così capirai che la fame viene e passa, ma la dignità una volta persa non torna più…  

Hanno il coraggio di ripresentarsi…

Pensavo che qualcosa, vista l’esperienza appena trascorsa, sarebbe cambiata…
Come si dice… errare è umano, ma perseverare è diabolico!!!
Questi nostri politici ” giocolieri ” che come una compagnia di saltimbanchi, passano da destra a sinistra come fossero pedoni ubriachi nel bel mezzo di una strada…
Nessuna regola e neanche coerenza d’ispirazione politica, per loro l’importante è salire…, come e con quali mezzi è indifferente!!!

Se ricordate, per Machiavelli la celebre massima in politica era ” il fine giustifica i mezzi… ” e quindi pur di arrivare, si può venire meno a quelle regole di etica, infatti, come per il “Principe” è ammesso il tradimento… è che questi giustifichi il suo comportamento, senza dover badare alla forma o alla sostanza…

Ora i partiti, non tenendo conto di quanto appena successo nella nostra Regione, credono con quelle belle facce, di ripresentarsi e sperare nei voti degli elettori…
Inoltre, come si può pensare di ripresentare sempre gli stessi personaggi ( non teniamo conto di casellari giudiziari e processi in corso… ) e gli stessi programmi, sentiti e risentiti tante volte ormai, che li sappiamo a memoria!!!
Non capisco a chi parlano…, gli astenuti continueranno a non votare, coloro che voteranno sceglieranno un voto di contestazione e non certo alleanze impostate soltanto per voler vincere, anche il partito democratico che sarà certamente il primo partito, con la stima che nutro per il suo Segretario, avrebbe dovuto certamente ripulirlo questo partito… da tutta quella gente inutile e che con questa politica ci campa da sempre… 
Per tutti gli altri da Berlusconi-Maroni a Casini-Fini con Monti quale spettatore, per favore basta… ci avete dissanguato abbastanza, sangue da succhiare ormai nelle nostre vene, non ne scorre più…
Parlare di rivoluzione, quando le mele marce sono sempre le stesse è veramente incredibile e la cosa assurda è che questa volta ci dicono potrebbe essere la volta buona…
L’unica volta in cui riusciremo a fare pulizia di questi personaggi, della loro casta e dei loro privilegi…., ecco quella sarà la vota buona e finché non la vedrò con i miei occhi non crederò a nessuna delle loro superflue parole…

Su una cosa convengo… che oggi, molto più di ieri, il nostro voto ha una grande importanza!!!
Decidere in maniera coerente può essere l’ultima possibilità di crescere, volervi rinunciare servirebbe soltanto a premiare coloro che di certo non volevate premiare…
In caso contrario però, se decideste di votare per i soliti politici ed in particolare per i ” Vs. interessi personali…“, almeno quando mi incontrate, non fate ( come abitualmente di solito poi fate…), iniziando a lamentarvi!!!

ahhhh… come godooooo….

Dopo mesi in cui tutti parlavano di rivoluzione… come preannunciato la rivoluzione l’abbiamo fatta noi…
Il Pdl è crollato… passato da quel granaio di voti che era la Sicilia, ad un partito che ormai sta sgretolandosi… e che a breve comincerà a scindersi…
Anzi se non fosse stato per la presenza del Sig. Nello Musumeci la disfatta sarebbe stata ancora più evidente…
Ora Alfano cerca di trovare le soluzioni, non si rende conto che ha perso il suo elettorato e non vuole vedere come stanno le cose: ha perso!!! Ed ora cosa fa, crede ancora alle favole che la sera, gli racconta il cavaliere…
Vince il Movimento 5 Stelle, vince Grillo, vincono i Siciliani che hanno deciso di svoltare pagina, vince anche Crocetta, che pur tra alcuni limiti, era preferibile allo stesso candidato del Pdl, almeno rappresenta qualcosa di nuovo…
Anche il partito dei siciliani è crollato…, l’ex presidente ha terminato la propria esistenza politica… i voti sperati non ci sono più… spariti, come quando gli amici spariscono, sapendo che nella tua vita qualcosa non sta andando più come una volta… ormai è tempo d’eclissi e pian piano vedrete che tutto diventerà buio…
Certamente, il candidato Miccichè si è difeso bene, i voti li ha raccolti ed è quarto tra i candidati presidenti, chissà forse l’errore è stato aver abbandonato presto quel progetto di Forza del Sud ed aver pensato di non farcela da solo chiedendo aiuto all’Mpa…, è stata questa a mio avviso la mossa peggiore!!!
Bene la politica di Bersani ed anche giusta la scelta dell’UDC appoggiando Crocetta… 
Per i restanti… soltanto mosche… non hanno superato lo sbarramento del 5%… e dire per qualcuno poteva essere un’occasione da prendere al volo, in particolare l’Italia dei valori che avrebbe dovuto sceglierli meglio i propri candidati, in particolare nell’indire on line le candidature, produrre un programma che operasse una taglio netto con il passato e con la partitocrazia, ma soprattutto fare quanto ha fatto Grillo, cioè parlare con le persone e mettere la propria reputazione davanti ai voti, dimostrare a tutti che il cambiamento era possibile e che passava una sola volta…
Ora quanto non fatto, si ripercuoterà a livello nazionale, dove i partiti, cadranno come carte di un castello, liberando il proprio spazio, a queste nuove forze emergenti e pian piano, anche questa seconda repubblica finirà…
Adesso che questo rinnovamento è giunto, vedremo cosa ci porterà, per adesso respiriamo quest’aria pulita, di cambiamento e soprattutto di speranza… 

ahhhh… come godooooo….

Dopo mesi in cui tutti parlavano di rivoluzione… come preannunciato la rivoluzione l’abbiamo fatta noi…
Il Pdl è crollato… passato da quel granaio di voti che era la Sicilia, ad un partito che ormai sta sgretolandosi… e che a breve comincerà a scindersi…
Anzi se non fosse stato per la presenza del Sig. Nello Musumeci la disfatta sarebbe stata ancora più evidente…
Ora Alfano cerca di trovare le soluzioni, non si rende conto che ha perso il suo elettorato e non vuole vedere come stanno le cose: ha perso!!! Ed ora cosa fa, crede ancora alle favole che la sera, gli racconta il cavaliere…
Vince il Movimento 5 Stelle, vince Grillo, vincono i Siciliani che hanno deciso di svoltare pagina, vince anche Crocetta, che pur tra alcuni limiti, era preferibile allo stesso candidato del Pdl, almeno rappresenta qualcosa di nuovo…
Anche il partito dei siciliani è crollato…, l’ex presidente ha terminato la propria esistenza politica… i voti sperati non ci sono più… spariti, come quando gli amici spariscono, sapendo che nella tua vita qualcosa non sta andando più come una volta… ormai è tempo d’eclissi e pian piano vedrete che tutto diventerà buio…
Certamente, il candidato Miccichè si è difeso bene, i voti li ha raccolti ed è quarto tra i candidati presidenti, chissà forse l’errore è stato aver abbandonato presto quel progetto di Forza del Sud ed aver pensato di non farcela da solo chiedendo aiuto all’Mpa…, è stata questa a mio avviso la mossa peggiore!!!
Bene la politica di Bersani ed anche giusta la scelta dell’UDC appoggiando Crocetta… 
Per i restanti… soltanto mosche… non hanno superato lo sbarramento del 5%… e dire per qualcuno poteva essere un’occasione da prendere al volo, in particolare l’Italia dei valori che avrebbe dovuto sceglierli meglio i propri candidati, in particolare nell’indire on line le candidature, produrre un programma che operasse una taglio netto con il passato e con la partitocrazia, ma soprattutto fare quanto ha fatto Grillo, cioè parlare con le persone e mettere la propria reputazione davanti ai voti, dimostrare a tutti che il cambiamento era possibile e che passava una sola volta…
Ora quanto non fatto, si ripercuoterà a livello nazionale, dove i partiti, cadranno come carte di un castello, liberando il proprio spazio, a queste nuove forze emergenti e pian piano, anche questa seconda repubblica finirà…
Adesso che questo rinnovamento è giunto, vedremo cosa ci porterà, per adesso respiriamo quest’aria pulita, di cambiamento e soprattutto di speranza… 

La rivoluzione Siciliana mai iniziata…

In Sicilia in questi giorni, nei cartelloni propagandistici, trovo scritto …“ La rivoluzione è iniziata ” oppure  giocando sulle parole “scateno la Rivoluzione ”  ed ancora “ una forza nuova per una rivoluzione siciliana ” e/o “ Sveglia la rivoluzione è iniziata ”  oppure “ partito della rivoluzione ” allora mi sono chiesto, ma questi Sig.ri sanno il significato che la parola rivoluzione ha…, oppure come è certo, debbo pensare di no…
La rivoluzione, dal termine latino revolutio, indica un rivolgimento,  cioè un cambiamento improvviso e profondo che comporta in maniera irreversibile la rottura di un modello precedente ed il sorgere di uno nuovo e quindi quale migliore esempio se non la famosa Rivoluzione francese,  che portò dal 1789 al 1799, ad un sconvolgimento sia sociale che politico e culturale, segnando quel limite che trasforma l’età moderna in contemporanea…, con la principale e più immediata conseguenza dell’abolizione della monarchia assoluta e la proclamazione della Repubblica, eliminando definitivamente quei privilegi economici e sociali dell’antico regime…
Un’altra famosa fu quella americana, che portò alla fondazione di un nuovo stato e la creazione della prima costituzione moderna della storia… il fatto che i coloni si batterono contro una monarchia costituzionale, influenzò ovviamente la costituzione del nuovo tipo di potere, ad iniziare proprio con la figura del Presidente, eletto dal popolo ed in carica per un periodo limitato…
Famosa fu anche la rivoluzione Russa, che porto alla fine di un sistema autocratico e assolutistico, incentrato sulla figura dello zar ed alla nascita dell’Unione Sovietica con l’applicazione pratica delle teorie sociali ed economiche di Karl Marx e Friedrich Engels…
Ed infine, non dimentichiamoci anche della rivoluzione industriale, quel processo di evoluzione economica, che da un sistema agricolo-artigianale e commerciale che porta ad un sistema industriale moderno, attraverso l’uso delle macchine azionato da energia meccanica e da nuove fonti energetiche…
Quindi, di quale rivoluzione si parla in Sicilia…, di quella che non è mai partita, fintanto che le coscienze resteranno sempre a guardare, non ci sarà mai nessuna rivoluzione, soltanto inutili parole per fare scena…
Il popolo non si muove, non interviene per i propri diritti, non si fa promotore di iniziative che contrastano questo malessere generale, ognuno resta a guardare dalla propria finestra, attendendo che siano gli altri a muoversi… a fare il cosiddetto lavoro sporco… e loro poi dietro a prendersi i meriti!!!
Si scende in piazza una volta ogni dieci anni, per indignarsi di fronte a fatti veramente violenti… vedasi l’uccisione di Falcone e Borsellino…e poi…il silenzio, un silenzio generale che non interviene davanti a questa ingiustizia sociale, innanzi a quelle continue e perpetrate ruberie da parte dei tesorieri dei partiti e dei suoi associati, in presenza di scelte conservative del sistema, che permette ai propri attori di rimanere per interi decenni, a salvaguardia delle poltrone dirigenziali e dei privilegi da difendere…
Un sistema malato, che opprime la dignità dei lavoratori, che non difende le classi meno ambienti,  che non permette un rinnovamento programmatico, ma che anzi promuove la stagnazione e l’ingiustizia!!!
Ed allora di quale rivoluzione parliamo…, sotto quale bandiera si spera di fare breccia nei cuori della gente???
Ed ancora quali energici proclami e quali appelli saranno richiamati per muovere definitivamente le coscienze ormai assopite… e chi dovrebbero essere costoro, prescelti per tale compito…, forse quelli che vediamo oggi impressi nelle nostre strade???
Ah… ho capito, meglio che continuo a dormire!!!

La rivoluzione Siciliana mai iniziata…

In Sicilia in questi giorni, in particolare nei cartelloni propagandistici trovo scritto: “La rivoluzione è iniziata” oppure sempre giocando con parole “Scateno la Rivoluzione ” ed ancora “Una forza nuova per una rivoluzione siciliana“, “Sveglia la rivoluzione è iniziata” ed infine “Il partito della rivoluzione “!!!
Allora mi sono chiesto, ma questi Sig.ri sanno il significato che la parola rivoluzione ha, oppure come è certo debbo pensare che la sconoscono..
La rivoluzione, dal termine latino “revolutio”, indica un rivolgimento, cioè un cambiamento improvviso e profondo che comporta in maniera irreversibile la rottura di un modello precedente ed il sorgere di uno nuovo e quindi quale migliore esempio se non la famosa Rivoluzione francese, che portò dal 1789 al 1799, ad un sconvolgimento sia sociale che politico e culturale, segnando quel limite che trasforma l’età moderna in contemporanea…, con la principale e più immediata conseguenza dell’abolizione della monarchia assoluta e la proclamazione della Repubblica, eliminando definitivamente quei privilegi economici e sociali dell’antico regime…
Un’altra famosa fu quella americana, che portò alla fondazione di un nuovo stato e la creazione della prima costituzione moderna della storia… il fatto che i coloni si batterono contro una monarchia costituzionale, influenzò ovviamente la costituzione del nuovo tipo di potere, ad iniziare proprio con la figura del Presidente, eletto dal popolo ed in carica per un periodo limitato…
Famosa fu anche la rivoluzione Russa, che porto alla fine di un sistema autocratico e assolutistico, incentrato sulla figura dello zar ed alla nascita dell’Unione Sovietica con l’applicazione pratica delle teorie sociali ed economiche di Karl Marx e Friedrich Engels…
Ed infine, non dimentichiamoci anche della rivoluzione industriale, quel processo di evoluzione economica, che da un sistema agricolo-artigianale e commerciale che porta ad un sistema industriale moderno, attraverso l’uso delle macchine azionato da energia meccanica e da nuove fonti energetiche…
Quindi, di quale rivoluzione si parla in Sicilia… di quella che non è mai partita, fintanto che le coscienze resteranno sempre a guardare, non ci sarà mai nessuna rivoluzione, soltanto inutili parole per fare scena…
Il popolo non si muove, non interviene per i propri diritti, non si fa promotore di iniziative che contrastano questo malessere generale, ognuno resta a guardare dalla propria finestra, attendendo che siano gli altri a muoversi… a fare il cosiddetto lavoro sporco… e loro poi dietro a prendersi i meriti!!!
Si scende in piazza una volta ogni dieci anni, per indignarsi di fronte a fatti veramente violenti… vedasi l’uccisione di Falcone e Borsellino…e poi…il silenzio, un silenzio generale che non interviene davanti a questa ingiustizia sociale, innanzi a quelle continue e perpetrate ruberie da parte dei tesorieri dei partiti e dei suoi associati, in presenza di scelte conservative del sistema, che permette ai propri attori di rimanere per interi decenni, a salvaguardia delle poltrone dirigenziali e dei privilegi da difendere…
Un sistema malato, che opprime la dignità dei lavoratori, che non difende le classi meno ambienti, che non permette un rinnovamento programmatico, ma che anzi promuove la stagnazione e l’ingiustizia!!!
Ed allora di quale rivoluzione parliamo…, sotto quale bandiera si spera di fare breccia nei cuori della gente???
Ed ancora quali energici proclami e quali appelli saranno richiamati per muovere definitivamente le coscienze ormai assopite… e chi dovrebbero essere costoro, prescelti per tale compito…, forse quelli che vediamo oggi impressi nelle nostre strade???
Ah… ho capito, meglio che continuo a dormire!!!