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Giornalisti d’assalto: una razza in via d’estinzione.


C’era un tempo in cui la notizia non era un prodotto confezionato, ma una preda da cacciare. Un tempo in cui l’inchiesta era un’arte fatta di coraggio e intuizione, alimentata da un’ostinazione incrollabile che non ammetteva limiti né compromessi.
Quei giornalisti d’assalto, con le maniche rimboccate e le macchine da scrivere come uniche compagne, sembrano oggi figure di un romanzo d’altri tempi, sostituiti da un silenzio assordante che profuma di compromesso…

Sì… un cambiamento che non è avvenuto per caso, ma per una precisa e triste volontà, un lento e inesorabile abbandono del dovere più sacro: raccontare la verità!

Ora quel testimone è stato raccolto da voci coraggiose e libere, da “blogger” e “freelance” che, privi di qualsiasi catena, si tuffano dove molti hanno paura persino di bagnarsi i piedi.

Certo, è facile additare il singolo giornalista, ma la verità è che è l’intero sistema ad essere malato, un sistema dove gli ordini calano dall’alto e il coraggio viene soffocato nella culla dai proprietari delle testate.

La paura di problemi politici o, ancor peggio, di attirare l’attenzione della criminalità organizzata, ha trasformato molte redazioni in luoghi quieti e ossequiosi, dove l’unico assalto è quello alla credibilità del lettore.

Hanno quindi preferito erigere muri di cautela e di omissioni piuttosto che difendere il diritto di sapere, dimenticando che il loro silenzio è complice di ogni ingiustizia.

C’è poi un’altra piaga, forse la più umiliante, che è quella del denaro che ha comprato le coscienze…

Quel silenzio così comodo, quella ritrosia nell’andare a fondo, è stata troppo spesso barattata con lauti finanziamenti camuffati da pubblicità, propagande elettorali o sponsorizzazioni di eventi.

Sono i quattrini che entrano a palate nelle casse delle testate, che mantengono in vita strutture opulente e garantiscono stipendi mensili, ma che hanno il sapore amaro del ricatto e dell’ipocrisia. Già… un “patto faustiano” che ha sterilizzato l’istinto giornalistico, trasformando i cronisti in impiegati del consenso.

E così li vediamo procedere, tutti, con i piedi di piombo su un terreno che invece richiederebbe di essere calpestato con la forza delle idee. Quel passo incerto tradisce non solo una mancanza di coraggio, ma una profonda, miserabile carenza di professionalità.

Hanno dimenticato che il vero professionista è colui che mette l’accertamento della verità prima del favore, l’inchiesta prima dell’incasso, e la propria integrità prima dell’ordine di servizio. Hanno svenduto l’onore della firma per la sicurezza dello stipendio, il sogno di cambiare il mondo con una scoop per la comoda mediocrità di un trafiletto innocuo.

Alla fine, ciò che emerge con più chiarezza non è solo la loro paura, ma il totale disprezzo per se stessi e per la missione che un tempo avevano scelto. Quel desiderio di scavare, di scoprire, di dare un nome e un volto alle ingiustizie, è stato seppellito sotto un cumulo di quieto vivere e calcoli opportunistici.

E mentre loro arretrano, inchinandosi a poteri forti e a meschini ricatti, è nel coraggio solitario di chi blogga ogni giorno da una scrivania in casa, che rinasce la speranza di un’informazione pulita.

Perché è lì, in quelle voci scomode e libere, che risiede il vero spirito del giornalismo d’assalto, quello che loro hanno – ahimè – così tristemente dimenticato…

Carichi pendenti e casellari: l’altra faccia del successo in Sicilia!

Dott. Costanzo, buonasera.

Ho letto ieri sera il suo interessante articolo e ho deciso di scriverle per condividere una riflessione che, credo, possa ampliare il dibattito. Lei tocca un tema cruciale: il problema di questa terra non è più soltanto quello di denunciare, ma quello di far giungere le denunce nelle mani giuste, ammesso che ne esistano ancora di realmente affidabili.

Chi, come me, vive questa terra, percepisce ogni giorno il peso di un sistema che, lungi dal favorire la trasparenza e la legalità, sembra voler avvolgere tutto in una cortina di inefficienza e indifferenza. 

La White list, che dovrebbe rappresentare un argine contro le infiltrazioni mafiose nelle imprese, rischia paradossalmente di includere chi di quell’odore non si è mai liberato. E non è solo la Prefettura a destare preoccupazione: anche la Procura, spesso, sembra restare in silenzio, lasciando che i nodi si stringano sempre di più attorno a una cittadinanza già sfiduciata.

Ma c’è un punto ancor più dolente: la percezione diffusa che, ormai, in pochi siano rimasti disposti a combattere. Quanti cittadini, davvero, sono pronti a fare la propria parte? Quanti, al contrario, scelgono la via più comoda: quella dell’indifferenza, o peggio, della complicità con un sistema corrotto e corruttivo?

Le attuali normative, anziché incentivare la denuncia, spesso agiscono come un muro scoraggiante.

Burocrazia interminabile, tempi infiniti per ottenere una giustizia che, troppo spesso, arriva tardi – ammesso che arrivi – e una società che sembra non saper distinguere più tra vittima e colpevole: tutto questo porta molti a ritrarsi, a desistere, a lasciar perdere.

Mi verrebbe da dire che in Sicilia, i carichi pendenti e i casellari giudiziari “positivi”, fanno curriculum!!!

A questo si aggiunge una desolante constatazione: troppi preferiscono non vedere, girarsi dall’altra parte, accettare quel compromesso che, seppur piccolo, contribuisce ad alimentare un sistema marcio. Il senso civico si svuota e il cittadino, che dovrebbe essere il pilastro della società, si trasforma in un ingranaggio di un meccanismo corrotto.

La domanda, allora, è una sola: possiamo ancora parlare di una speranza di riscatto per questa terra? Esistono ancora quelle “mani giuste” a cui affidare le nostre denunce? La risposta, forse, è sepolta nel coraggio di pochi che, nonostante tutto, continuano a combattere.

Questo è un richiamo, non solo a chi ha il potere di agire nelle istituzioni, ma a tutti noi: cittadini, professionisti, genitori. 

Recuperare il senso del dovere, ricostruire la fiducia, e soprattutto scegliere, ogni giorno, di fare la cosa giusta – anche quando sembra non servire a nulla. Perché solo così possiamo sperare di riaccendere una scintilla in un contesto che sembra aver spento ogni luce.

Lettera firmata

RISPOSTA:
Gentile lettore, la ringrazio di cuore per il suo intervento. Le sue parole, lucide e incisive, non solo arricchiscono il dibattito, ma evidenziano con forza quei nodi critici che troppo spesso rimangono in ombra.

Condivido pienamente la sua analisi: il problema non è più solo denunciare, ma far sì che le denunce arrivino nelle mani giuste, in un contesto dove la sfiducia nelle istituzioni sembra aver scavato un solco sempre più profondo. La sua osservazione sulla White list e sulla latitanza della giustizia è un promemoria doloroso ma necessario: le norme, anziché proteggere, talvolta scoraggiano chi avrebbe il coraggio di esporsi.

Le sue riflessioni sull’indifferenza e sul senso civico sono un richiamo che dovremmo fare nostro ogni giorno. 

Non possiamo più permettere che l’abitudine al compromesso e la rassegnazione prendano il sopravvento.

Mi auguro che voci come la sua possano continuare a farsi sentire e, in qualche modo, ispirare altri a non arrendersi, perché solo con il contributo di cittadini come lei, come me, determinati e disposti a fare la propria parte, che possiamo sperare in un futuro diverso per questa terra.

Quindi, grazie ancora per aver condiviso nel mio blog questo suo pensiero.

Mi permetta di riprendere una sua frase che mi ha particolarmente colpito, quella sul “riaccendere una scintilla“. Da sempre, una riflessione accompagna il mio percorso di vita: chi, nel corso della sua vita, è riuscito ad accendere anche solo una luce, nell’ora più buia di qualcun altro, non è vissuto invano.

Concludo salutandola, con l’auspicio di ricevere presto altri suoi preziosi contributi.

Nicola Costanzo

Scandalo sessuale "VIP" anche in Italia??? Attrici, modelle e presentatrici, raccontano tutto!!!

In questi giorni, stiamo ascoltando i nomi di alcune donne e uomini, vittime di molestie sessuali…

I soggetti finiti sotto accusa, sono principalmente VIP di Hollywood, che ora, dopo lo scandalo Weinstein, sono finiti anch’essi nel mirino della cronaca mondana, vedasi ad esempio nomi eccellenti come Allen, Spacey, Hoffman, Spears…
Sembrerebbe però che adesso, anche nel nostro paese, “qualcuno” abbia deciso di denunciare chi si è macchiato di quel riprovevole metodo per quei propri scopi, imponendo a quei novizi artisti, di far sesso con loro… in cambio di una carriera tanto desiderata!!!

Dopo anni infatti di silenzio o meglio, di minacce e ritorsioni anche legali subite, ecco che finalmente qualcuna di quel gruppo, chiuso e omertoso, ha deciso di raccontare quanto accaduto in talune serate, nelle quali erano presenti molti nomi famosi…

A raccontarmi di questo prossimo “scoop” è stato telefonicamente stamani un mio caro amico di Roma – di cui ovviamente non posso fare il nome – il quale, da una decina d’anni, si è trasferito nella capitale per svolgere anch’egli la carriera d’attore; all’inizio presso un noto teatro romano e da pochi anni, quale comprimario in alcune fiction nazionali… 
Per cui oggi, parlando su quanto stava accadendo negli Usa, mi ha raccontato di alcune sue colleghe, in particolare proprio una sua “ex fiamma”: gli ha rivelato che quest’anno, era stata scaricata dalla produzione con la quale operava,  in wuanto sembra, non avesse assecondato le volontà del suo produttore!!! 
Motivo per cui, non gli era stato prolungato il contratto…ed ora stanca di quelle sopraffazione e da quanto sta accadendo oltre oceano… avrebbe deciso di svuotare il sacco… 

Ha raccontato infatti di alcune ragazze totalmente sconosciute ai più, giunte in città da altri paesi della nostra penisola o anche da altre nazioni, che verrebbero utilizzate da alcune agenzie di moda e di cinema, per essere mandate in taluni festini privati, principalmente per intrattenere gli ospiti… 

Alcune di loro, da poco maggiorenni, dopo un certo periodo di frequentazioni all’interno di quelle lussuose dimore, si vedono finalmente catapultate in quel mondo dello spettacolo, all’inizio  come comparse nel piccolo schermo e qualcuna di esse, raramente, viene lanciata nel mondo cinematografico, prima nazionale e poi anche internazionale…  
Ovviamente nessuna di loro ad oggi ha denunciato d’essere stata molestata sessualmente, anche perché bisogna dire, che molte di loro purtroppo, sapendo che quella è la consuetudine per fare carriera, preferiscono rendersi consenzienti… pur di uscire da quel cosiddetto mondo e rientrare nell’anonimato!!!
D’altronde la loro prima giustificazione è quella di dire: “se non ci sto io oggi… ci starà domani qualcun’altra”; ed ecco quindi che, quel gioco perverso, ha sempre modo di poter così… continuare liberamente.
Ma ora finalmente, dopo aver visto quanto accaduto negli USA, qualcuna di quelle ragazze –mi permetto di aggiungere “forse”, anche perché finora di sicuro non vi è nulla– ha preso coraggio decidendo finalmente d’iniziare a parlare, facendo tremare, non solo le colleghe di quelle “avventure“, che per altro, si mostrano a noi tutti come “caste e pure” ed anzi, fanno altresì evidenziare come, quella loro notorietà, sia principalmente dipesa da una propria condizione meritoria e non certo da addebitarsi ad una eventuale “spintarella” – o forse sarebbe meglio dire visto l’argomento “bottarella” – che ha dato per l’appunto loro, l’opportunità di farle conoscere dal grande pubblico…   

Comunque, vedrete, c’è ne sarà per tutti, anche perché a detto del mio amico, ci sono dietro nomi altisonanti, non solo di quel mondo del cinema e della televisione, ma anche a ruota, nomi noti d’imprenditori, società di marketing e/ o sponsorizzazioni ed ovviamente, non potevano mancare in quella lista, i nomi di alcuni nostri politici, banchieri, dirigenti e uomini d’affari…

Vedremo a breve accadrà qualcosa d’importante e qualcuno di quei soggetti… forse finirà definitivamente di ridere!!!

Scandalo sessuale "VIP" anche in Italia??? Attrici, modelle e presentatrici, raccontano tutto!!!

In questi giorni, stiamo ascoltando i nomi di alcune donne e uomini, vittime di molestie sessuali…

I soggetti finiti sotto accusa, sono principalmente VIP di Hollywood, che ora, dopo lo scandalo Weinstein, sono finiti anch’essi nel mirino della cronaca mondana, vedasi ad esempio nomi eccellenti come Allen, Spacey, Hoffman, Spears…
Sembrerebbe però che adesso, anche nel nostro paese, “qualcuno” abbia deciso di denunciare chi si è macchiato di quel riprovevole metodo per quei propri scopi, imponendo a quei novizi artisti, di far sesso con loro… in cambio di una carriera tanto desiderata!!!

Dopo anni infatti di silenzio o meglio, di minacce e ritorsioni anche legali subite, ecco che finalmente qualcuna di quel gruppo, chiuso e omertoso, ha deciso di raccontare quanto accaduto in talune serate, nelle quali erano presenti molti nomi famosi…

A raccontarmi di questo prossimo “scoop” è stato telefonicamente stamani un mio caro amico di Roma – di cui ovviamente non posso fare il nome – il quale, da una decina d’anni, si è trasferito nella capitale per svolgere anch’egli la carriera d’attore; all’inizio presso un noto teatro romano e da pochi anni, quale comprimario in alcune fiction nazionali… 
Per cui oggi, parlando su quanto stava accadendo negli Usa, mi ha raccontato di alcune sue colleghe, in particolare proprio una sua “ex fiamma”: gli ha rivelato che quest’anno, era stata scaricata dalla produzione con la quale operava,  in wuanto sembra, non avesse assecondato le volontà del suo produttore!!! 
Motivo per cui, non gli era stato prolungato il contratto…ed ora stanca di quelle sopraffazione e da quanto sta accadendo oltre oceano… avrebbe deciso di svuotare il sacco… 

Ha raccontato infatti di alcune ragazze totalmente sconosciute ai più, giunte in città da altri paesi della nostra penisola o anche da altre nazioni, che verrebbero utilizzate da alcune agenzie di moda e di cinema, per essere mandate in taluni festini privati, principalmente per intrattenere gli ospiti… 

Alcune di loro, da poco maggiorenni, dopo un certo periodo di frequentazioni all’interno di quelle lussuose dimore, si vedono finalmente catapultate in quel mondo dello spettacolo, all’inizio  come comparse nel piccolo schermo e qualcuna di esse, raramente, viene lanciata nel mondo cinematografico, prima nazionale e poi anche internazionale…  
Ovviamente nessuna di loro ad oggi ha denunciato d’essere stata molestata sessualmente, anche perché bisogna dire, che molte di loro purtroppo, sapendo che quella è la consuetudine per fare carriera, preferiscono rendersi consenzienti… pur di uscire da quel cosiddetto mondo e rientrare nell’anonimato!!!
D’altronde la loro prima giustificazione è quella di dire: “se non ci sto io oggi… ci starà domani qualcun’altra”; ed ecco quindi che, quel gioco perverso, ha sempre modo di poter così… continuare liberamente.
Ma ora finalmente, dopo aver visto quanto accaduto negli USA, qualcuna di quelle ragazze –mi permetto di aggiungere “forse”, anche perché finora di sicuro non vi è nulla– ha preso coraggio decidendo finalmente d’iniziare a parlare, facendo tremare, non solo le colleghe di quelle “avventure“, che per altro, si mostrano a noi tutti come “caste e pure” ed anzi, fanno altresì evidenziare come, quella loro notorietà, sia principalmente dipesa da una propria condizione meritoria e non certo da addebitarsi ad una eventuale “spintarella” – o forse sarebbe meglio dire visto l’argomento “bottarella” – che ha dato per l’appunto loro, l’opportunità di farle conoscere dal grande pubblico…   

Comunque, vedrete, c’è ne sarà per tutti, anche perché a detto del mio amico, ci sono dietro nomi altisonanti, non solo di quel mondo del cinema e della televisione, ma anche a ruota, nomi noti d’imprenditori, società di marketing e/ o sponsorizzazioni ed ovviamente, non potevano mancare in quella lista, i nomi di alcuni nostri politici, banchieri, dirigenti e uomini d’affari…

Vedremo a breve accadrà qualcosa d’importante e qualcuno di quei soggetti… forse finirà definitivamente di ridere!!!

Credetemi… sono il male assoluto!!!

Il primo impegno sarà trasparenza, regole e controlli, costruendo un sistema chiaro, leggibile e meno burocratico possibile“.
Con queste parole il commissario Vasco Errani ha indicato le priorità ed ancora, “Il primo atto sarà costituire un luogo istituzionale in cui discutere e assumere le scelte per ricostruzione, sarà una struttura leggera che decideremo con le Regioni e le autonomie in rapporto alle necessità che ci sono. Servirà accuratezza nella spesa ed il primo impegno sarà la trasparenze delle regole e dei controlli“. 
Le premesse ci sono tutte e speriamo che alla fine quanto sopra, non si trasformi nel conosciuto “gioco di prestigio” dove la metodologia clientelare ha il sopravvento, facendo in modo che la maggior parte degli appalti, vengano affidati a quelle imprese ben inserite nel meccanismo delle cooperative rosse…
Abbiamo già avuto modo di vedere, con quali modi, si attuino quegli scambi illeciti di favori, nei quali, chi ottiene gli appalti, provvederà successivamente a promuovere le istanze di quanti operano nella vita politica e amministrativa di questo paese…
Difatti il cavaliere durante quei lavori di ricostruzione dell’Aquila, impegnò tutto se stesso affinché ad operare, fossero esclusivamente le proprie imprese di fiducia, ed oggi, è logico aspettarsi, che l’attuale Presidente del Consiglio, privilegi quelle di colore “rosso” o quelle eventualmente disponibili a sottomettersi…
Siamo in un paese dove non esistono le regole o meglio le regole ci sono, il problema è farle rispettare affinché chiunque possa beneficiare di eguali condizione.
Sì… purtroppo sono in molti ad aver dimenticato lo scandalo della “Coopservice”, che, in vista della quotazione in borsa di una sua società controllata (la “Servizi Italia”) specializzata in servizio alle imprese, organizzò un giro di azioni (tramite una finanziaria in Lussemburgo), costituendo proprio lì, un tesoretto di circa 36 milioni di euro, ovviamente destinati ai vertici aziendali, con tanti saluti allo scopo mutualistico e non speculativo delle Coop!!! 
Comunque, l’indagine coinvolgeva 46 nominativi, ma soltanto due furono quelli indagati, poiché, quel cosiddetto spirito cooperativo non fu successivamente messo in pratica, anzi tutt’altro; già, cercarono con i fatti, di tradire una parte di essi, per distribuire quelle plusvalenze ad un numero certamente ridotto…
Il Pm comunque.. ( chissà forse aveva quel giorno la toga rossa…) chiese l’archiviazione anche per i due indagati, poiché la procedura di Insader Trading, non poteva essere applicata in quanto la società non era stata ancora ammessa alla quotazione in Borsa… 
Ora, quanto sopra riportato serve per accogliere la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani…
Una coincidenza… una omonimia, comunque, fu accusato di falso ideologico per aver favorito, attraverso un mutuo regionale, il fratello Giovanni – presidente della cooperativa “Terremerse”…
La vicenda, apri un squarcio tra “Coop Rosse” e Partito democratico (Pd), un potere trasversale che ancora oggi detta le regole economiche in una regione, l’Emilia Romagna, dove proprio Lega Coop, può contare su circa 1.500 unità, tre milioni di soci, 145.000 lavoratori ed un fatturato che supera i 50 miliardi di euro…
Bisogna comprendere che soltanto in quella regione, le Coop si aggiudicano un appalto ogni quattro e controllano più del 70% della grande distribuzione alimentare…
Una vera e propria anomalia a livello nazionale e in particolare nel mondo dell’impresa, un intreccio che lega in maniera indissolubile, politica ed economia ed anche mafia… che fa in modo di garantire un elettorato fedele e soprattutto tante poltrone che contano…
Ora ditemi… dopo aver letto quanto sopra, credete ancora che nel procedere alla ricostruzione di quelle zone terremotate, ci sarà trasparenza, regole e controlli, senza che possa intervenire un qualche compromesso o accomodamento??? 
Sì… lo so, ci starebbe bene una di quelle faccine ridenti con le lacrime di… “whatsapp”!!!   

Chi possiede coraggio e carattere, è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino…

E’ da sempre così…
Essere in prima linea o restare dietro le quinte… questo è il vero dilemma… 
Voler rappresentare quel termine di paragone che, indipendentemente dal modo di fare, suscita inquietudine in chi, queste doti non le possiede e pur cercando d’imitarle, si rende consapevole di non poterle avere…
Perché la vita, per questi soggetti, non sarà mai piatta o impersonale, ma sarà sempre e ovunque “combattuta”, tra la propria libertà individuale segno di profonda dignità e quell’ambiente circostante, che chiede a tutti d’adeguarsi  a quel sistema ed alle sue regole…
E’ vero, sin dall’inizio si è a conoscenza che la lotta non porterà alcun successo, ma un uomo, già un uomo vero, si differenzia dal resto della natura umana, ed in particolare da quanti continuano a muoversi “strisciando” in modo viscido…
Ognuno di noi è qualcosa di unico, indistinguibile… e non può certamente barattare la propria coscienza per ragioni collettive…

Potersi addormentare con la coscienza a posto, senza dover sentire il peso dei compromessi con cui tanti hanno deciso di voler convivere, è qualcosa di certamente meraviglioso… 
Ogni persona deve decidere attraverso le proprie azioni dove voler stare, se reputa che una cosa sia giusta, questa allora va fatta…, perché se si è capaci di morire per i propri ideali allora è sicuro che si è disposti a vivere per essi…, infatti, a cosa serve essere vivi… se non si ha il coraggio di lottare???

Perché soltanto chi ha un forte senso individualistico sa riconoscere che la vita è una continua lotta, tra il sacrificio e la fierezza, tra quel mancato riconoscimento sociale e la salvezza della propria persona…
Come si dice… se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee… o le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui!!!
A me difatti non inquieta una persona coraggiosa e caratterialmente forte…, mi preoccupa invece molto di più… quelle persone insignificanti, poste dietro… in secondo piano, ipocrite e false, che non hanno alcuna capacità da mostrare… e che nell’ombra, non fan altro che criticare e giudicare gli altri…
Come poter continuare a vivere quando ovunque ti giri… trovi professionisti con i quali sei costretto a dialogare che sono disonesti???
Rubano tutti spudoratamente, si ritrovano scientificamente insieme su quel carro dei lestofanti, in quegli appalti, pubblici e/o privati e/o nella gestione di consulenze ed incarichi…
Altro che illegalità… qui si tratta di trovarne almeno uno onesto… che non si faccia corrompere da questo sistema marcio, che permetta alle proprie idee, di astenersi da quelle azioni riprovevoli…
Ricercare quindi quei giusti valori, distanti ognuno di essi, da ogni favoritismo personale o dalle solite promesse…  
Deve esistere soltanto la lotta ad ogni ideologica eventuale appartenenza a certe associazioni che conducano alla fine a fenomeni corruttivi…
Quel sistema tanto collaudo delle tasche piene deve definitivamente essere reciso, attraverso giuste sentenze – già al primo grado – che non permettano più a certi individui di continuare a rubare… e non parlo dei soliti cosiddetti mafiosi… ma di tutti quei professionisti dai colletti bianchi, che sotto il nome di politici, funzionari, imprenditori, giudici, consulenti, uomini dello stato e semplici dipendenti pubblici, operano per far si che alla fine nessuno paghi…
Un paese marcio il nostro – dove sono in tanti ad aver accettato in questi anni compromessi – diventando così “condizionato” sia nei giudizi che negli uomini scelti, quegli stessi che avrebbero dovuto in maniera autonoma e arbitraria decidere…
Occorre per poter andare avanti, resettare tutto il sistema, perché come si dice… a mali estremi, ci vogliono estremi rimedi, il resto come vado da sempre ripetendo è del tutto inutile !!!
Il coraggio infatti non è la mancanza di paura, ma proprio la capacità di vincerla!!! 

Quella comune corresponsabilità…

Alla fine e comunque si mira sempre allo stesso intento…

E’ un circolo vizioso quello delle preferenze e cioè quello di voler raccogliere e promettere voti ad un esponente politico rispetto ad un’altro ed eguaglia per peso morale, lo stesso con il quale quest’ultimi, tentano di acquisire quei consensi…
E’ una forma di scambio, dove entrambi sono corresponsabili, perché se è vero che da un lato ci sono i cosiddetti politici, dall’altro ci sono tutti gli altri – e sono i più… – che tentano di servirsi di quegli uomini politici…
Fin tanto quindi che la nostra. libertà morale viene condizionata oppure posta a baratto di quei voti… è del tutto evidente che non ci potrà mai essere alcuna indipendenza.
Siamo ormai talmente abituati a considerare il nostro paese così diverso e più disponibile alla illegalità rispetto ad altre democrazie, che in questa italiana diversità, non chiediamo più il perché delle situazioni o il perché queste avvengono, ma solo il come poterle ottenerle…
Siamo un paese da trent’anni in emergenza, in mano a governanti che hanno avuto l’incapacità di realizzare quelle giuste riforme e che hanno approfittato del loro ruolo per arricchirsi alle spalle di noi cittadini e la cosa assurda che hanno ancora l’impudenza di venirci a dire, che le responsabilità non sono di loro e che le colpe sono sempre degli altri…
C’è ovunque una puzza di compromesso morale, permane infatti quel dubbio che si è instaurato in ognuno di noi, dove, magari non abbiamo le prove – o per meglio dire, queste fanno parte di quanto emerge quotidianamente dalle indagini delle varie Procure – ma sappiamo certi che in Italia la democrazia non è eguale per tutti e così resta di fatto incompiuta.
Cercare sempre un compromesso, compromettersi con qualcuno, ha trasmesso a noi tutti, quel rovinoso segnale di cedimento dei principi morali!!!
E’ un’accordo tacito in cui, ciascuno ha ceduto qualcosa…  per avere in cambio qualcos’altro!!!
Purtroppo, vedendo come le alte cariche dello Stato, attraverso i propri uomini, deputati e senatori, più volte si sia barattato come necessario l’eventuale compromesso…, dimostra – per l’ennesima volta – come nel violare la nostra Costituzione si è saputi cadere a livelli bassissimi, ignobili – vedasi per esempio il caso della trattativa stato-mafia – o quando un nostro ex-Presidente del Consiglio ( giunto quasi a divenire Presidente della Repubblica ) è stato condannato per frode fiscale, ed infine dove nel nostro Paese, i nostri ministri, hanno fatto affari con la criminalità…. scendono a patti con associazioni a delinquere ben organizzate!!!
Di quale paese parliamo quindi, come pensiamo di cambiarlo…???
Speriamo ancora che la politica, possa dare speranza a valori che da tempo sono ormai andati perduri???
Siamo sempre convinti che un solo uomo – sia che esso si chiami Renzi oppure Grillo – possa risolvere tutti i nostri problemi e ci affidiamo oggi a Lui come abbiamo già fatto con il Cav. quasi fosse il messia della situazione???
C’è soltanto una strada da percorrere e questa, passa prima di tutto, dall’eliminare definitivamente il compromesso con quegli e questi ” uomini “, nel volere tentare di fare eccellere, sempre e ovunque, i valori di correttezza morale e di onestà intellettuale…
Mai più compromessi, mai più corruttibili, perché il peso di responsabilità del nostro paese, passa in ogni caso… principalmente da noi!!!
Quelli che possono, fanno… 
Quelli che non possono, insegnano…
E ciò che insegnano è ciò che non possono più fare, perché il corpo o lo spirito o entrambi, non sono più capaci di perseguire un unico scopo, perché hanno visto troppo e represso troppo e sono scesi a troppi compromessi e alla fine hanno provato troppo poco…
Allora passano a rinfocolare i loro vecchi sogni in menti nuove e a scaldarsi al fuoco dei giovani.
John Le Carrè