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Larry Fink: il filosofo del capitalismo che investe in tutto e il contrario di tutto – Seconda Parte

Per capire quindi BlackRock, dobbiamo guardare alla figura che ne è il volto e la mente: il suo fondatore e CEO, Larry Fink.

Già, la sua storia personale rappresenta difatti la chiave per interpretare le apparenti contraddizioni di quella sua società.

Sembra che un enorme errore finanziario, commesso da giovane, lo rese ossessionato dal rischio, sì, un’ossessione che ha plasmato la cultura di “BlackRock”, trasformandola nel pilastro di stabilità che è diventata oggi.

Ma Larry Fink è molto più di un manager; sì, potremmo definirlo un filosofo del capitalismo moderno.

Le sue lettere annuali ai CEO di tutto il mondo sono attese come documenti programmatici che lanciano grandi tendenze, mi riferisco all’importanza della sostenibilità (ESG) e al futuro delle criptovalute.

Ed è qui che nasce il paradosso più intrigante. Fink è il grande promotore di un capitalismo responsabile e con uno scopo sociale, eppure la sua società, BlackRock, rimane ahimè il più grande investitore al mondo in compagnie di combustibili fossili e soprattutto uno dei principali finanziatori dell’industria bellica.

Certo, leggendo ora quanto sopra, molti di voi si stanno chiedendo se questo comportamento non possa paragonarsi a un’ipocrisia, ma la verità è che esso è lo specchio di una missione duplice: da un lato spingere per un cambiamento a lungo termine, dall’altro adempiere al mandato primario di generare rendimenti per quella sua clientela, non solo vastissima, ma certamente con obiettivi diversi.

Ma non solo, il suo potere si misura anche nella fiducia che molte istituzioni gli ripongono. Ad esempio, durante le crisi, dai subprime del 2008 al crack bancario del 2023, sono state la Federal Reserve e i governi a chiamare BlackRock per gestire le operazioni più delicate, affidando a essa, già, attore privato, compiti di stabilizzazione pubblica.

Ecco perché Fink siede ai tavoli del “World Economic Forum” e incontra regolarmente i leader di tutto il mondo, un accesso certamente privilegiato che gli permette di plasmare il dibattito economico globale.

E allora ritengo che la questione più importante non è se un uomo d’affari stia tessendo da tempo una delle più grandi cospirazioni mondiali, bensì se noi, come società, siamo diventati “comfortable”, e cioè che un numero sempre più ristretto di attori privati, per quanto potremmo definire “illuminati”, detengano un’influenza così profonda, sia sulla stabilità economica, che sulle scelte etiche del nostro futuro.

Per cui la vera sfida non sta nel comprendere cosa sia BlackRock e cosa si celi dietro le manovre di Larry Fink, bensì cosa possiamo fare noi, come cittadini e investitori, per avere una maggiore trasparenza e soprattutto coerenza, usando quindi quel po’ che ci resta come potere per orientare il sistema verso una direzione che rifletta davvero i nostri valori, senza quindi dover ancora dipendere da scelte più o meno giuste, ma certamente di altri.

Quando la fede si intreccia con il crimine: una storia di ’ndrangheta e contraddizioni…

In una recente operazione della Procura di Brescia, emerge uno scenario che sembra uscito da un romanzo noir…

Già… una suora, figura simbolo di pace e dedizione, posta al servizio della criminalità organizzata: sì… quella calabrese, la nota ’ndrangheta…
Cosa dire, due vite agli antipodi unite dallo stesso sistema, perché da un lato, vi era un temuto elemento di spicco della ’ndrangheta lombarda, dall’altro, una suora, che secondo le indagini avrebbe messo le sue mansioni carcerarie al servizio del sodalizio criminale. 
Infatti, in una conversazione intercettata, un affiliato si riferisce a lei con parole inquietanti: «È una dei nostri. Se ti serve qualcosa dentro, chiedi a lei». 
La religiosa difatti sarebbe stata un importante tramite tra i membri del clan detenuti e quelli operativi fuori dal carcere, dimostrando come la rete mafiosa sappia insinuarsi anche in quelle fenditure insospettabili.
L’indagine ha ora portato all’arresto di ben 25 persone, tutte accusate di reati che vanno dal traffico di droga e armi all’usura, fino al riciclaggio e alle estorsioni. 
Tra i nomi eccellenti figurano anche ex consiglieri comunali, accusati di aver negoziato appalti pubblici in cambio di supporto elettorale, confermando ancora una volta il connubio – purtroppo frequente – tra politica e criminalità organizzata.
Cosa aggiungere… una pagina nera nella lotta alla criminalità, uno specchio delle contraddizioni umane e sociali. 
Una dimostrazione di come il crimine sappia corrompere e sfruttare ogni spazio, persino quelli dedicati alla fede e alla redenzione.
Viene spontaneo chiedervi cosa ne pensate? Come è possibile che realtà così distanti si intreccino in modo tanto inquietante? Se volete inviare la vostra risposta, sarò ben lieto di condividerla.

La "pandemia mafiosa"!!!

Durante l’emergenza COVID-19, mentre il mondo era impegnato a combattere una crisi sanitaria e sociale senza precedenti, le organizzazioni mafiose hanno trovato terreno fertile per rafforzare la loro presenza e ampliare i propri affari illeciti.

Difatti, abbiamo potuto verificare come le mafie in quel periodo abbiano approfittato del caos economico e normativo per riciclare capitali illeciti attraverso reti internazionali di società di copertura. 

Paesi con legislazioni finanziarie permissive o scarsa trasparenza fiscale sono stati cruciali per ripulire i proventi di traffici di droga, armi, rifiuti e sfruttamento umano. 

Questi capitali sono poi rientrati nei mercati europei ed in particolare nel nostro Paese attraverso investimenti in settori strategici: ristorazione, turismo, logistica e sanità. 

La pandemia quindi ha di fatto accelerato la penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico legale, spesso approfittando di imprese in difficoltà o di bandi pubblici emergenziali poco controllati.

Inoltre, la crisi di liquidità ha condotto molti  imprenditori, commercianti ed anche famiglie a finire nelle mani degli usurai ed il debito contratto durante il “lockdown” non si è fermato con la riapertura: chi non è riuscito a ripagare è stato risucchiato in un circolo vizioso di sfruttamento, con la perdita di attività, proprietà e persino libertà personale. 

Ogni soggetto “usurato” è diventato un nodo in una rete di controllo più ampia, utilizzato dalla mafia per acquisire ulteriori risorse o per consolidare il proprio potere sul territorio.

Difatti, basti ricordare come la pandemia non è stata solo una crisi sanitaria, ma si rivelata un acceleratore di disuguaglianze, sfruttata dalle mafie per insinuarsi dove lo Stato era più debole!!!

In alcuni contesti, la criminalità organizzata si è perfino proposta come alternativa allo Stato, offrendo aiuti economici, pacchi alimentari e soluzioni rapide a chi si trovava in difficoltà. 

Un vero e proprio “welfare mafioso”, un’arma invisibile per conquistare nell’immediato consenso sociale, ma devastante nel lungo termine.

E difatti, oltre all’usura e al riciclaggio, le mafie hanno potuto così intensificare il controllo su tutta una serie di attivita che vanno dagli:

– Appalti pubblici: con gare d’emergenza spesso prive di adeguata supervisione, le infiltrazioni criminali hanno avuto vita facile.

– Sanità: la gestione di forniture mediche, mascherine e dispositivi di protezione ha attirato gli interessi delle organizzazioni criminali.

– Immobili e attività commerciali: sfruttando la crisi, i clan hanno acquisito proprietà e aziende, consolidando il loro patrimonio.

Ed allora viene spontaneo chiedersi, cosa ha fatto nel frattempo lo Stato per combattere questa pandemia parallela?

Nulla… già, perché la lotta a quella “pandemia mafiosa” richiedeva interventi mirati che non sono stati di fatto realizzati, anzi potrei dire tutt’altro… 

Mi riferisco ad esempio al provare a rafforzare i controlli sui flussi finanziari, adottando tecnologie avanzate per tracciare transazioni sospette.

Oppure sostenere ad esempio chi era in difficoltà, con misure economiche rapide ed efficaci che togliessero spazio all’usura.

Inasprire pene per tutti quei crimini economici legati alla pandemia, creando così un forte deterrente.

Investire nella cultura della legalità, per sensibilizzare i cittadini e le imprese sul pericolo di accettare aiuti da quei soggetti “mafiosi”.

La pandemia ci ha insegnato che la criminalità organizzata non aspetta, anzi viceversa si adatta ed evolve sfruttando ogni fragilità per rafforzarsi e sopraffare il sistema sociale e di mercato. 

Ecco perché lo Stato avrebbe dovuto prevenire situazioni di emergenza come quelle ahimè vissute, affinchè non si trasformassero in opportunità di crescita per la criminalità organizzata e, di conseguenza, per tutte  le mafie. 

Sì… perché alla fine, come sempre avviene, siamo solo noi cittadini a pagarne le conseguenze!

L'angelo oscuro si prepara a seminare morte…

Come un angelo oscuro che s’innalza con la sua spada, anche il mondo si prepara a seminare morte attraverso il crescente rischio di un conflitto nucleare. 
Ogni nuovo arsenale, ogni test missilistico, ci avvicina a una soglia da cui non c’è ritorno…
Già, la crescente espansione degli arsenali nucleari di paesi come Cina, Russia e Corea del Nord ha modificato gli equilibri globali, sfidando la supremazia degli Stati Uniti. 
Pechino sta accelerando la produzione di plutonio e potenziando le sue capacità con nuovi sottomarini e missili balistici, mentre la Russia modernizza il proprio arsenale introducendo missili avanzati e incrementando la flotta nucleare. 

Anche la Corea del Nord ha intensificato i test missilistici intercontinentali, aumentando il potenziale di minaccia nucleare globale.

Gli Stati Uniti, pur mantenendo un arsenale significativo, affrontano criticità come l’obsolescenza di alcune testate e difficoltà nella produzione di nuovo materiale nucleare. 

La loro strategia di modernizzazione è limitata, basata su politiche di aggiornamento piuttosto che su una reale espansione o diversificazione, rendendoli meno competitivi rispetto ai rivali. 

Inoltre, la recente “Nuclear Employment Guidance” riconosce la necessità di adeguare la deterrenza nucleare contro minacce congiunte, ma permangono dubbi sull’efficacia della sola deterrenza nel gestire crisi future.

Il cambiamento del sistema internazionale, da unipolare a multipolare, implica che gli Stati Uniti debbano adattarsi a una competizione nucleare senza precedenti per mantenere la stabilità globale. 

Solo una strategia dinamica e aggiornamenti più incisivi potranno contrastare le sfide poste dalla proliferazione nucleare e dalle ambizioni espansionistiche di altri stati.

E quindi in questo particolare scenario, solo attraverso il dialogo internazionale, le misure di disarmo e i trattati di non proliferazione, che si potrà giungere a prevenire una catastrofe nucleare che, come ben sappiamo, avrebbe conseguenze devastanti per l’umanità intera!!!

Non ci resta quindi che sperare…

In un mondo dove l’ombra di un conflitto nucleare sembra farsi più densa, la speranza diventa l’ultimo baluardo contro una possibile catastrofe. 

Sperare, tuttavia, non è solo un atto passivo: significa impegnarsi attivamente per costruire ponti diplomatici, intensificare gli sforzi per il disarmo e sostenere una cultura di pace e dialogo. 

Significa inoltre ricordare alle generazioni attuali e future il devastante potere distruttivo delle armi nucleari, affinché l’umanità non perda di vista le terribili lezioni del passato.

Ecco perché in un contesto internazionale sempre più teso, dove la deterrenza tradizionale rischia di non bastare, la speranza deve accompagnarsi a decisioni concrete e a una visione chiara: solo così possiamo allontanare la mano dell’angelo oscuro che minaccia di seminare distruzione!!!

Rimuovete immediatamente Biden da quella poltrona, prima che ci trascini in una terza guerra mondiale!

Ho l’impressione che il Presidente uscente Biden, voglia rimanere ancora in auge continuando ad alzare il livello dello scontro… con la scusa di voler rafforzare le difese dell’Ucraina!!! 

Ha difatti autorizzato l’uso di missili americani contro obiettivi all’interno della Russia, ma non solo, dal suo govero è stata annunciata la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina, dichiarando semplicemente che quest’ultimi hanno bisogno di strumenti che servano a rallentare gli invasori: “ce le hanno chieste e penso che sia una buona idea” ed ecco quindi l’invio di nuove armi all’Ucraina per un totale di 275 milioni di dollari. 

Da quanto sopra non posso che pensare che tutta questa situazione rifletta un contesto già deciso, dove ogni decisione sembra contribuire ad intensificare le tensioni, con potenziali rischi a lungo termine… 

Ad esempio, l’aumento del supporto militare occidentale all’Ucraina, in particolare con l’invio di armi e munizioni avanzate, rappresenta di fatto un’escalation che mette sotto pressione tutte le parti coinvolte, specialmente l’impiego di armamenti come le mine antiuomo, il cui uso – come sappiamo – è fortemente condannato a livello internazionale proprio per l’impatto devastante che determina sui civili, anche a distanza di anni dal conflitto. 

Una questione, questa delle mine molto dibattuta e, come riportato in questi giorni, ha già causato un numero considerevole di vittime civili e militari…

Peraltro sia l’Onu che le organizzazioni per i diritti umani hanno espresso molta preoccupazione per l’impiego di queste armi, sottolineando come il loro uso renda difficile la ricostruzione post-bellica e minacci la sicurezza delle comunità civili anche dopo la fine delle ostilità. 

Va detto inoltre che la posizione di Biden mostra un cambio di strategia rispetto al passato, pur sapendo che sia gli Stati Uniti che la Russia non aderiscono al Trattato di Ottawa, che come riportavo sopra proibisce l’uso delle mine antiuomo.

Quindi, il recente invio di missili Atacms e Storm Shadow, qualora confermato, evidenzierebbe una partecipazione diretta nel conflitto da parte dell’Occidente, complicando così ulteriormente la possibilità di una risoluzione pacifica. 

E dire che gli alleati europei, come il Regno Unito e la Francia, si stanno muovendo con cautela, se pur la pressione sembra aumentare su tutti i fronti, con un continuo aggiornamento delle risorse militari e una posizione che non sembra puntare alla de-escalation.

Certo, per quanto difficile sia ora il dialogo tra Ucraina e Russia ritengo sia essenziale sedersi ad un tavolo per trovare una qualche forma di negoziazione, come quella avvenuta in passato (ad esempio i negoziati di Minsk), gli stessi che potrebbero servire da modello di base, anche se con nuovi e importanti adattamenti.

L’importante comunque è limitare le azioni di un Presidente anziano 82′ enne che come abbiamo visto in questi mesi non ci sta più con la testa, ma soprattutto con il rischio che ogni sua azione ora intrapresa potrebbe ahimè ritorcersi contro noi tutti!!! 

Per favore quindi, rimuovete immediatamente Biden da quella poltrona, prima che ci trascini in una terza guerra mondiale!

Finalmente a Catania un controllo del territorio degno d'esser chiamato tale!!!

Sapete bene quanto critico sia stato il sottoscritto in questi anni, osservando la poca presenza militare nelle strade della mia regione, a differenza di quanto viceversa ho potuto costatare in altre realtà, come ad esempio quella Toscana, già… fin giù all’isola d’Elba.

Difatti sono giunto a credere che si trattasse di una semplice differenza numerica, parlo del personale preposto per ciascuna regione, ma poi ho pensato che forse si trattasse di un qualcosa legato alle criticità del territorio…

Ovviamente mi riferisco alle frodi e/o ai raggiri che vengono quotidianamente compiuti nel nostro Paese, perché in questo posso assicurarvi che – senza alcun campanilismo –  il nord si è dimostrato da sempre più specializzato nel realizzare truffe, viceversa… il sud porta con sé quella brutta nomina, forse perché certi business (illegali) non vengono compiuti (come nel nord) in maniera professionale o dalle mie parti si preferisce utilizzare quelle abituali attività illegali, già… legate al traffico degli stupefacenti, estorsioni, sfruttamento sessuale e contraffazione, mentre  da Roma in su, si riescono a fare milioni e milioni di euro… senza sporcarsi le mani!!!

Comunque ritornando ai controlli, sono sicuro che il numero del personale militare delle forze dell’ordine attualmente presente nella mia isola sia alquanto adeguato, certamente non è inferiore a quello di altre regioni e quindi ritengo si tratti semplicemente di disporre in campo quegli uomini/donne nel miglior modo possibile!!!

Ora come dicevo… in tanti anni l’impressione ricevuta è che non vi fosse nessuno, già… scorgere una pattuglia per strada era come “trovare un ago in un pagliaio” e difatti nei miei post mettevo in risalto questo grave problema, poiché il mancato controllo del territorio rappresentava – secondo il sottoscritto – una vera e propria manchevolezza, che si trasformava poi di fatto in “inefficienza”!!!

Peraltro aver letto in questi mesi come il “numero uno” tra i latitanti italiani, uno dei maggiori ricercati al mondo – mi riferisco all’ex boss Messina Denaro – circolasse tranquillamente per le nostre strade siciliane, fa comprendere in maniera palese come qualcosa certamente non funzionasse in quei controlli!!!

Per fortuna ora sembra che le cose siano cambiate; sono giorni infatti che vedo ovunque posti di blocco in direzione Messina, Ragusa, passando per la tangenziale di Catania o dirigendomi in autostrada a Palermo…

Sarà forse dovuto al fatto che proprio in questi mesi alcune inchieste giudiziarie hanno portato all’arresto di soggetti affiliati alla criminalità organizzata, ma soprattutto quei controlli hanno permesso di giungere al sequestro di notevoli quantità di armi (d’assalto) ben celate, a dimostrazione quindi che una possibile nuova recrudescenza stava per esplodere!!!

Ben vengano quindi questi controlli anche se resto convinto che la nostra regione abbia necessità di avere una presenza più costante ed è per questo motivo che da sempre invoco l’intervento dei militari quale ausilio alle nostre forze dell’ordine; d’altronde… visto che ancora la maggior parte dei nostri soldati (per fortuna) non è stata inviata dal governo in un qualche conflitto mondiale, anche se di fatto rappresentiamo il primo tra i contributori occidentali nelle missioni delle Nazioni Unite, ecco che non avendo questo reparto altri impieghi – se non stazionare inutilmente dinnanzi a quei palazzi ufficiali – si  potrebbe viceversa impegnare esso nella sicurezza del territorio, come ad esempio in luoghi sensibili come ospedali, scuole, università, ma anche per le strade, negli ingressi dei traghetti. nelle metro e in tutte quelle zone periferiche ad alto rischio criminale!!!

Comunque per adesso accontentiamoci, d’altronde come si dice “meglio questo che niente”, già… un buon deterrente per coloro che pensavano di poter continuare a circolare liberamente… senza mai subire un controllo!!!

Certo, se riuscisse a mantenere quotidianamente e soprattutto per più ore questo servizio, penso che in pochi mesi una gran parte di legalità (che attualmente ancora manca, ma quello è un altro problema…) verrà ripristinata e certamente saranno di grande ausilio per le inchieste in corso (da parte dei nostri preparati procuratori nazionali) tutti quei dati di comunanza (che potrebbero poi dimostrarsi in concreto nel tempo di vera e propria “affiliazione”…) provenienti direttamente dai controlli dei passeggeri durante per l’appunto quei posti di blocco!!!

IRAN: ecco le armi ipotizzate dal sottoscritto per abbattere l'elicottero del Presidente Raisi!!!

Quando ho scritto il post “IRAN: Accident or murder? That is the question!!!” – vedasi link:

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/07/iran-accident-or-murder-that-is-question.html – in molti avranno pensato che l’ipotesi descritta dal sottoscritto, fosse parecchio fantasiosa…

Beh… a differenza di quanto poteva apparire l’articolo, proprio di poche ore fa la notizia che la Corea del Sud si appresta a diventare il primo paese al mondo a utilizzare armi laser nel suo esercito. 

Hanno scelto quale nome per il programma laser “Star Wars” e sembra che queste armi siano talmente invisibili ad occhio umano e capaci di bloccare i motori e le apparecchiature elettriche inviando semplici fasci di luce per 10-20 secondi…

Nel mio precedente post avevo anticipato di come anche l’esercito australiano avesse testato l’utilizzo di armi laser contro i droni e quindi queste nuove armi confermano ancor più l’ipotesi che quanto accaduto all’ex Presidente Raisi potesse non essere del tutto accidentale…

Premetto che i miei post non hanno alcuna volontà di confermare che vi sia stato un attentato, come d’altronde non credo che vi sia un paese – attualmente in contrasto con le politiche dal Consiglio dei guardiani – che possa aver architettato di voler abbattere quell’elicottero, ma certamente resto dell’idea che ogni azione compiuta per destabilizzare l’attuale governo iraniano, viene vista da molti come un piccolo passo verso quella desiderata possibilità di scatenare una guerra civile…

Una cosa è certa l’impiego di armi laser o armi a energia diretta sono di fatto già utilizzate ed evidenziano di riuscire a colpire qualsivoglia oggetto in movimento senza l’utilizzo di pilota, ma soprattutto permetteranno in un prossimo futuro di sfruttarle in ogni campo avendo quest’ultime un’ampia possibilità di utilizzo grazie alla potenza variabile dell’energia impiegata.

 Pensavamo che tutto questo fosse fantascienza, ma purtroppo è la realtà!!!     

Ci si prepara alla guerra. Ma ditemi: dove sono i soldati???

Parlano tutti di riarmo, già… di aumentare i costi degli armamenti sia per la difesa dei Paesi europei che per aiutare nel conflitto contro la Russia, l’Ucraina…

Anche la Nato è in forte allarme e si dichiara essere pronta nel caso di una guerra che ormai in molti ritengono potrebbe scoppiare…

Il problema reale è che anche il nostro Governo Meloni e ahimè debbo aggiungere anche il nostro Presidente Mattarella, sembra – dalle dichiarazioni pronunciate in questi giorni – voler difendere quei paesi adiacenti i confini russi, chissà forse più per compiacere le decisioni intraprese da quegli Stati predominanti della cosiddetta “Alleanza”, dall’altro canto, non mi sembra che tra le popolazioni europee vi sia un grande entusiasmo, anzi tutt’altro!!!

Già… è finito il tempo in cui gli Italiani (fessi) stavano – sotto quel balcone di Palazzo Venezia ad ascoltare il Duce – con il braccio alzato a mo’ di saluto romano, ad incitare a gran voce: “Guerra, guerra, guerra”!!!

Peraltro, se rileggiamo quelle dichiarazioni fasciste assomigliano molto a quelle pronunciate oggi dai nostri governanti: Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente che, in ogni tempo hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l’esistenza medesima del popolo italiano!!! Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l’oro della terra; è la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto, è la lotta tra due secoli e due idee. E vinceremo!, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo. Popolo italiano, corri alle armi e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!”

Per fortuna che oggi i giovani europei risultano esser certamente più preparati dei loro nonni e la maggior parte di essi non vuole  prendere parte ad alcun conflitto, soprattutto perché non li vede coinvolti direttamente, difatti, sono certo che a breve, assisteremo ad una serie di difficoltà, sì…  nel provare ad arruolare un numero adeguato di militari, ritenuti ora necessari a quel conflitto Russo/Ucraino. 

Difatti a nessuno di loro interessa quella guerra e ancor meno indossare una divisa per rischiare la propria vita ed allora ecco si prova, ad iniziare dal nostro governo, a parlare di “ritorno alla leva obbligatoria” oppure si prova a incentivare – già come facevano nella seconda guerra mondiale gli Usa – a incitare i ragazzi (in particolare quelli di colore) a servire il proprio paese, già… con la promessa della parità dei diritti e dell’uguaglianza…

Ed ora in Europa fanno lo stesso, offrono posti di lavoro ben retribuiti grazie a questa missione all’estero, ma soprattutto si offre la prospettiva di un futuro sereno, attraverso la divisa indossata…

Mi chiedo: ma i figli dei nostri parlamentari italiani, senatori, deputati, presidenti, ministri, viceministri, sottosegretari, governatori, etc… partiranno per la guerra o come accade solitamente in questi casi, resteranno “protetti” e direi “ovattati”, sotto le coscie della mamma???

Fatemi quindi una cortesia, mandate per primi loro in guerra e voi come genitori potreste anche seguirli, già: “Armiamoci e partite”!!! 

Noi… ??? Ah… tranquilli… promettiamo sin d’ora di seguirvi. Voi comunque nel frattempo, aspettateci…

Continuando così, ci stanno conducendo alla guerra!!!

“Tutto ciò che la NATO sta facendo oggi è preparare un possibile scontro con la Russia. La NATO sta aumentando il ruolo delle armi nucleari nella pianificazione militare, e quindi la Russia dovrà cercare misure per eliminare le minacce se i discorsi sullo spiegamento di tali armi in Polonia e in altri paesi diventeranno piani concreti”, ha affermato, spiegando che le esercitazioni in corso indicano precisamente che ora tutti i concetti di sicurezza basati sulla cooperazione sono stati abbandonati e “la NATO è tornata agli schemi di sicurezza della Guerra Fredda”.

A dirlo è il vice ministro degli Esteri di Mosca, Alexander Grushko, che nella sua dichiarazione ha denunciato in maniera diretta l’affronto offensivo che i paesi della Nato stanno preparando nei confronti della Russia, con il rischio non solo di creare un innalzamento delle tensioni, ma di giungere a un vero e proprio conflitto nucleare.

D’altronde un altro annuncio è stato fatto proprio alcuni giorni fa da un alto funzionario dell’Alleanza, che ha previsto di schierare 300.000 soldati in stato di massima allerta!!! 

Ma anche il nostro governo, per nome del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni durante il G7 ha dichiarato: «Abbiamo raggiunto un accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti: non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano. Era un risultato non scontato di cui vado particolarmente fiera. Ora dovrà essere definito dal punto di vista tecnico».

E difatti a seguito di quanto sopra, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto un post sui social ringraziando l’Italia per il sostegno militare, finanziario e umanitario all’Ucraina!!!

E chiaro quindi che l’Italia, se pur dichiara a gran voce di voler preservare la pace, nel contempo sta ponendo le basi per un conflitto armato, a cui – tra l’altro – non è affatto preparata!!!

Ed inoltre, quando qualcuno di quei militari dell’Alleanza, parla di deterrente nucleare, sa bene di dire una grande cazzata, perché la Russia ci sovrasta in bombe termo nucleari e comunque, ne basterebbero semplicemente una decina per dire addio a tutto ciò che rappresenta la nostra attuale civiltà…

Si sa… la guerra è sempre un fallimento per l’umanità, ed ecco perché è tempo di sedersi e ricercare una soluzione pacifica, poiché quanto finora causato – da entrambi le parti – è pura follia e non può più esser accettato, sì… perchè tempo di ridare nuovamente dignità e rispetto all’esser umano se non si vogliono contare milioni e milioni di morti!!!  

Zelensky, forse è tempo di sedersi al tavolo con il nemico: peraltro contìnuare… porterà solo morte e distruzione!!!

Presidente Zelensky la prego… è finito il tempo in cui interpretava il ruolo del professore che denunciando la corruzione della politica nazionale attraverso il web riusciva incredibilmente a diventare così popolare da venir eletto realmente Presidente dell’Ucraina!!!

Presidente… il tempo delle fiction è finito e Lei non è più dinnanzi ad una telecamera, quì a causa di decisioni e posizioni un po’ troppo intransigenti decise dal suo governo è scoppiata una guerra e questa purtroppo non finirà a seguito di un eventuale intervento armato straniero, d’altronde mi dica, quale potenza estera potrebbe mai decidere di venire in sua difesa o sarebbe capace di contrastare quella forza militare russa… no tutt’altro, la guerra finira solo dopo che sarete stati totalmnente occupati e sarete rientrati all’interno di quel loro controllo russo!!!

Ed allora, non ci vuole molto a capirlo, forse è meglio che Lei faccia un passo indietro, che si rimuova  – per amore dei suoi fratelli e sorelle – da quella posizione occupata, dalla quale ancora oggi incita i suoi connazionali a combattere, ma contro chi poi, già… dimentica come la Russia rappresenti una delle potenze attualmente più forti al mondo e che non si lascerà intimorire da nessuno, ancor più se dovesse sentirsi, per come sta attadendo, aggredità dal mondo intero!!!

Qui non si tratta di combattere Golia con la fionda, d’altronde Lei non è Davide e soprattutto dietro di Lei non vi è alcun Dio che la protegge, quindi l’unica cosa che può fare  è sedersi al tavolo dei negoziati, accettare la tregua e concedere le regioni richieste dalla Russia, che vanno dal Donbass fino alla Crimea, per poi riconciliarsi con quello che un tempo le era partner…

Certo ora i sentimenti sono fortemente discordanti, l’odio prevale sulla ragione, penserà che non vi è alcun motivo che la spinge a dover mediare, ma è proprio in queste circostanze che bisogna esser forti, proprio per non venir definitivamente sopraffatti e non far pagare le proprie incaute decisioni, ai suoi connazionali, in particolare a donne e bambini…

Vedrà, ci sarà tempo per far valere le proprie ragioni, non oggi e forse neppure tra un anno o più, ma verrà un giorno in cui le circostanze cambieranno e vedrà quel giorno qualcuno (forse anche al suo posto) riuscirà a far valere le ragioni dell’Ucraina e chissà allora si ritroverà nuovamente quella democrazia che oggi a causa della guerra state perdendo…

Viceversa, far distruggere la Sua nazione traslerà di parecchio quel passaggio ma non solo, farà contare ahimè migliaia e migliaia di vittime innocenti!!!

E’ tempo quindi di chiedere la pace e soltanto Lei può farlo, noi vedrà non lasceremo sola l’Ucraina, ma faremo di tutto per aiutare quanti oggi sono in fuga e soprattutto chi come Lei ha deciso di rimanere, ma ora la prego è tempo di fare un passo indietro, ripeto… non per viltà, ma proprio per amore della sua bellissima nazione!!!     

Ah… Palermo… la mafia??? Chiddici…??? Ma nun esisti…


Avevo scritto alcuni mesi fa un post intitolato: “Palermo: La mafia c’è… ma non si vede”, riferendomi a quanto aveva dichiarato il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, durante un incontro con alcuni i giornalisti – vedasi link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/palermo-la-mafia-ce-ma-non-si-vede.html

Di poche ora … gli arresti a Palermo di ben 32 persone, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, favoreggiamento aggravato, trasferimento fraudolento di valori, sleale concorrenza aggravata dalle finalità mafiose, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi!!!
I carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato seguito all’inchiesta coordinata dalla Dda del capoluogo siciliano, la cui indagine dava prosecuzione ad una un’attività investigativa che aveva portato nei mesi scorsi ha demolire quel mandamento mafioso di Porta Nuova e a far emergere la ricostituzione di quella cosiddetta “Cupola” di Cosa nostra, tornata nuovamente a riunirsi attraverso alcuni figli di quei noti boss, dopo oltre vent’anni…
Ed allora viene spontaneo chiedersi a chi si riferiva il Sindaco quando diceva: “A Palermo c’è un cambio di testa, di stile di vita, prima la città era comandata dalla mafia, oggi è capitale della cultura, città turistica… la mafia… non governa la città!!!”.
Come ripeto spesso, una cosa è la città vissuta da parte dei cittadini, un’altra cosa è la stessa città quando viene vissuta dai suoi politicanti, che dimostrano di non sapere neppure di cosa parlano… e quanto sopra ne è difatti l’esempio eclatante!!!  
La mafia a Palermo c’è… e non solo lì… ma in tutta l’isola, ed è presente con un gran numero di affiliati!!!
Migliaia e migliaia di siciliani dediti ai traffici illegali, individui che si assoggettano a divenire “prestanome” di società “affiliate”, personaggi senza dignità che per pochi euro si occupano di portare avanti quei loro business tra cui droga, prostituzione, gioco d’azzardo, traffico dei migranti, contrabbando e continuando con quella lista… l’ignobile richiesta del pizzo o lo sfruttamento dei braccianti tramite il “capolarato“, per finire con l’imposizione delle fornitura di caffè ai bar o dei servizi degli autobus turistici…
Chissà se ora quel Sindaco – visto quanto accade in quella sua città – diventi un po’ meno tenace nel lottare contro le Istituzioni sugli sbarchi dei migranti e si dedichi maggiormente a combattere in maniera ferrea quell’associazione criminale, che da una vita, soffoca con i propri tentacoli, non solo gli affari di quella sua città (provincia compresa…), ma soprattutto che condiziona in maniera profonda, la vita sociale di quei suoi concittadini…

Operazione "Beautiful Hybrid"…

Che le forze dell’ordine siano meno impegnate rispetto agli anni 80′ & 90′ è cosa indubbia…. 
Cosanostra” d’altronde ha modificato quelle sue metodologie violente, dedicandosi al business degli affari, attraverso il riciclaggio del denaro sporco in vere e proprie attività imprenditoriali, quali ad esempio quel mondo degli appalti, delle costruzioni, attività commerciali, industriali, turistiche e di ristorazione, che garantiscono senza sparare un colpo, un elevato giro di denaro che permette loro successivamente di corrompere quei necessari politici, funzionari pubblici ed anche uomini delle forze del’ordine…  
Ecco perché alcuni componenti dell’arma, avendo a disposizione del tempo libero, hanno pensato di dedicarsi a quel mondo dell’agricoltura, in particolare alla coltivazione di una particolare pianta, sì… la marijuana!!!
Purtroppo le cose non sono andate proprio per come speravano…
Difatti, ai due poliziotti e ad un carabiniere sono arrivate le manette, sì… per traffico di marijuana e “protezione” di quelle coltivazioni. 
Sono stati arrestati dalla squadra mobile di Catania, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare anche per altre 21 persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla coltivazione, produzione, trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, a cui si sono aggiunti i reati in materia di armi, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e favoreggiamento personale…
Non c’è che dire… se non fosse che a quel gruppo criminale (della zona del Calatino), facevano parte per l’appunto questi “uomini dello stato” (che con questo particolare contesto, non dovevano sicuramente esserci…), già… diversamente non ci sarebbe stato nulla di che meravigliarsi…
Si sarebbe trattata di semplice routine… di quelle che leggiamo ogni giorno nei quotidiani o nel web, peraltro se consideriamo che ormai la canapa viene venduta ovunque… di cosa ci dobbiamo meravigliare…
Il sottoscritto ad esempio alcuni giorni fa, nel recarmi presso il Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria (Gdf) di Catania (ubicato di fronte la statua del Cardinale Dusmet), si è accorto che le due botteghe accanto, trattano per l’appunto quel tipo di vendita…  e quindi per essere lì, significa che d’illegale non possiedono nulla…
Ma riprendendo quanto emerso dall’inchiesta, nessuno si dimostra “immune” dalla tentazione del dio denaro ed è il motivo per cui ormai da troppo tempo, non mi meraviglio più di niente…
Certo, bisogna dare merito anche ai collaboratori di giustizia, che hanno saputo condurre –la parte limpida) delle forze dell’ordine – a quella struttura adibita alla produzione di sostanze stupefacente (cocaina e marijuana), presidi che erano tenuti non solo protetti, ma ben informati costantemente, da quel sodalizio che garantiva loro protezione su eventuali controlli da parte dei colleghi delle forze dell’ordine… 
Cosa aggiungere… se non quanto avevo scritto a suo tempo, “Servitori dello Stato…certamente NO”: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/06/servitori-dello-stato-certamente-no.html
Ecco il perché pubblico queste foto…
Sì qualcuno di voi potrà dirmi che nulla centrino con quei soggetti… sì è vero, ma quantomeno posso apprezzare quella divisa dell’arma, portata da un legittimo “corpo” meritevole!!! 

Quando comprenderà l'uomo… che con le guerre, non vi sarà mai pace???

Dopo tanto parlare in questi giorni di politica e rimanendo in attesa della possibile formazione di governo, rivolgo il mio pensiero a qualcosa di ben più importante… 

Sì… a seguito dell’atto terroristico compiuto in territorio francese, desidero esprimere un pensiero e cioè, quanto corretto sia utilizzare azioni violente per far valere i propri diritti…
Viceversa, bisogna comprendere se l’uso della forza e quindi della guerra, possa rappresentare l’unico modo per giungere alla pace…
Se si guardano gli avvenimenti storici, si ha come l’impressione che nulla ad oggi sia cambiato, già… è come se tutto si ripetesse e a nulla servono quegli sforzi internazionali, se non proprio ad alimentare ancor più quei conflitti!!!
L’impressione difatti che si riceve, è che nessuna delle parti voglia rinunciare… anzi ciascuna di esse, prova a imporre la propria forza, quasi a voler far esplodere quella necessaria scintilla… affinché  quel conflitto si espanda, verso il mondo intero…
E’ come se ognuno giocasse la propria partita, imponendo le proprie convinzioni, senza voler mai ascoltare, le ragioni del proprio avversario… 
Ci si tiene a distanza… non si prova minimamente a ricercare un punto di contatto dal quale ripartire, si prova esclusivamente a provocare l’altro, affinché quest’ultimo, possa dare il via alle proprie ripercussioni… 
E’ ovvio che dietro quei leader, vi sono principalmente dei guerrafondai, individui che hanno motivazioni i finanziarie e speculative, le quali tendono principalmente all’uso delle armi!!!
Già, sono loro il problema, importanti holding di produttori d’armamenti, che hanno quale primaria necessità, quella di far uscire tutte quelle armi, stoccate all’interno dei propri magazzini……  
Ed allora dietro finti pacifisti, vi sono loro… gente che dimostra d’avere un interesse diverso da quello della pace, anzi per loro la guerra… rappresenta l’unico mezzo di dialogo!!!
Nessun compromesso, mai un mondo di pace, nessun rispetto per gli altri, neppure per quel patrimonio culturale e religioso, vi è in essi la piena consapevolezza di un mancato rispetto delle  differenti culture, le quali consentono di poter riflettere e avanzare proposte in merito, in relazione ai suoi diversificati valori, nonché ai significati in esso custoditi…   
Ma questi uomini non sono attratti dalla pace, a loro interessa provocare dolore, ovunque essi vadano…
Con quei loro proclami richiedono l’approvazione generale, tendono a giustificare quelle loro azioni violente, come unico mezzo per giungere alla pace… e nel provare a convincere il mondo, dichiarando che si sta operando per il bene comune, alcune nazioni, restano intrappolate in quell’ennesima falsità…
Basti osservare gli ultimi conflitti compiuti sotto il vessillo della “giustizia”: Afganistan, Iraq, Libia, Siria, Kurdistan, in nessuno di quei paese, vi è oggi pace… e soprattutto, le condizioni della popolazione locale, non è minimamente migliorata… anzi tutt’altro!!!
Non esistono quindi guerre giuste e/o necessarie e chi prova a convincerci, è come un venditore di fumo!!!
Ha ragione il Dalai Lama quando dice: Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno, se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio!!!

C'era una volta la mafia… ma ora la mafia siamo noi!!!

Sì… c’era una volta la mafia, quella dedita al controllo del territorio, ai traffici illeciti, al contrabbando di sigarette e d’alcolici, per proseguire con l’escalation della droga, prostituzione, gioco, pizzo e tutti coloro che non si sottomettevano a quell’imposizione, sono stati giustiziati…

Ora, se pur quelle attività illegali continuano ugualmente a compiersi, il loro andamento, è stato in questi anni, dirottato verso altri gruppi minoritari, alcuni di questi sono extracomunitari, africani e dell’est europeo…
Quest’ultimi, effettuano per nome e per conto di quella antico apparato criminale, tutte le necessarie procedure, affinché il meccanismo funzioni alla perfezione, trattenendo per essi (“come giusto che sia d’altronde per l’operato effettuato”, lo dico per chi non dovesse comprenderlo… con profonda sarcasmo), la parte pattuita in precedenza… a seguito di quegli accordi determinati.
Sì… la mafia guadagna e non rischia nulla, in particolare nessuno dei suoi affiliati dovrà rispondere penalmente per atti coercitivi o uso di armi…

Viene da chiedersi ma perché questa evoluzione…???
Semplice si è scoperto che vi sono business molti più redditizi!!!
Si tratta di un nuovo metodo affaristico, un sistema di potere che s’intreccia con la politica ed i suoi esponenti appartenenti ciascuno di essi a quella schiera di partiti, partitini e liste civiche, a cui seguono, uomini delle istituzioni, della pubblica amministrazione, dell’imprenditoria e vari professionisti dai colletti bianchi…  

Un fenomeno sistemico politico/mafioso complesso… che fa in modo di saccheggiare tutto il denaro pubblico messo a disposizione, ricambiando al momento opportuno, con i voti elettorali…  
Basti osservare tutte quelle leggi regionali di spesa della nostra “ARS”, per giungere a Roma con una serie di riforme nazionali che hanno permesso d’ingrassare ancor più quel sistema…
Si è permesso negli anni di moltiplicare la spesa pubblica, penso ad esempio a tutti quegli stanziamenti a fondo perduto, definiti “straordinari” e per il sostegno del mezzogiorno, sapendo già a priori a quali gruppi questi sarebbero affluiti…
Già, direttamente nelle casse della “moderna” mafia, difatti è stato dimostrato come non esistevano alcun reale progetto economico per quei fondi, ma soprattutto, chi avrebbe dovuto controllore, ha nei fatti, partecipato a quella milionaria corruzione…
Alla faccia della legalità o delle libera concorrenza tra le imprese… ad aggiudicarsi quegli investimenti sono sempre loro… quelle abituali imprese in odor di mafia, il cui fetore, si sente a migliaia di chilometri, ma da noi stranamente, nessuno sente mai niente!!!

La cosa assurda è che tutti sanno ciò che avviene, lo dicono le costanti inchieste delle procure, l’enorme numero dei provvedimenti di sequestro e confisca, le varie commissioni, antimafia, anti-corruzione, “anti” qualunque cosa… ma alla fine siamo sempre qui… a parlarne!!!

Si parla d’appalti, di riciclaggio, di paradisi fiscali, di sommerso ed evasione, di spartizioni e tangenti, di collegamenti con le bande dei migranti, di scandali continui, di banche corrotte e potrei continuare all’infinito, basti contare le inchieste o i rinvii a giudizio…
Ma poi, quando si tratta di accertare le responsabilità personali, ecco che il più delle volte, a quel giudizio, non si giunge mai… sembrerebbe quasi che la magistratura, preferisca sottrarsi a pronunciare quei giudizi di colpevolezza… e tutto quindi, ricomincia d’accapo!!!
Osservate quanto accade ai nostri politici… un numero impressionante di avvisi di garanzia e arresti, e poi… il nulla, sì ciascuno di essi, ritorna nuovamente, come se nulla fosse, incredibile…
Ed anche i media in questo hanno le loro colpe…
Il più delle volte quest’ultimi, finito lo scoop giornalistico, non seguono più la vicenda, che nel frattempo a stemperato quel suo impatto mediatico o ancor peggio, la notizia viene censurata da direttori delle testate, in quanto, il più delle volte, sommessi ai loro proprietari!!!

Ecco il perché oggi è molto più difficile sconfiggere la mafia, rispetto ad alcuni anni fa… in quanto questa ormai non esiste più, non come la conoscevamo, non governata da quei boss fantasma per decenni latitanti e neppure come una entità separata e distaccata dal mondo cosiddetto civile…
Essa ormai, è parte integrante di questo sistema… chiamato Stato, già, lo stesso che negli anni  non ha avuto il coraggio di fare quelle scelte giuste e rigide, certamente impopolari, ma soprattutto, non è riuscita a limitare in alcun modo, quell’apparato politico/clientelare, il quale è riuscito a crescere e ad eclissare a noi tutti la verità, adombrando ancor più dubbi ed evitando di disseppellire quanto avvenuto con la propria complicità, domande (storiche) imbarazzanti, che non troveranno mai alcuna risposta…
Sì, è vero: c’era una volta la mafia… ma ora la mafia siamo noi!!!

Controlli della Gdf all'interno degli Studi legali!!!

Dichiarava al fisco zero… se non addirittura perdite, di contro era milionario!!!  
Per il Fisco, l’avvocato era completamente privo di reddito… eppure la Guardia di Finanza ha scoperto come questo legale di grande fama, possedesse un meraviglioso studio da trecento metri quadrati in pieno centro, con all’interno affreschi e importanti opere d’arte, una villa in collina ed un appartamento che utilizzava per le vacanze…
Inoltre, successivamente si è scoperto come lo stesso, fosse amministratore delegato di tre società britanniche, che ovviamente anch’esse… non conseguivano utili!!!
L’avvocato ha anche finto di separarsi, potendo spostare così la sua residenza nello studio (affinché la GdF, per poter accedere nel luogo in cui esercitava la sua attività professionale, doveva obbligatoriamente chiedere l’autorizzazione al magistrato… come si dice fatta le legge… trovato l’inganno…) e sostenendo di vivere a Londra: per rendere ancora più credibile quel suo dissesto finanziario, ha richiesto il patrocinio a spese dello Stato!!! 
L’indagine è iniziata quando al Valico di Ponte Chiasso, il professionista è stato sorpreso in possesso con della documentazione riguardante la gestione di società, con sedi in noti paradisi fiscali: quattro a Panama, una nell’isola di Jersey in Gran Bretagna…
E dire che che lo stesso professionista era stato negli anni scorsi, accusato dalla Procura di Milano, d’associazione per delinquere finalizzata all’illecita esportazione verso l’Iran di armi e sistemi militari di armamento, in violazione dell’embargo internazionale.
Dai riscontri dei militari è emerso che il professionista non solo, non fosse in perdita, ma anzi avrebbe dovuto pagare al Fisco imposte sul reddito per circa 200.000 euro, a cui ovviamente ora, si aggiungeranno sanzioni e interessi.
Qualcuno tra i lettori, si starà chiedendo come sia possibile che questo nullatenente sia riuscito negli anni a farla franca… 
Il problema, è per come riportavo sopra… delle leggi, che sono di per se… inadeguate o quantomeno create ad artificio, per permettere a molti professionisti… di evadere!!!
Quest’ultimi difatti, preferiscono riscuotere le loro parcelle in contanti, evitando o quantomeno predisponendosi in più di un’occasione, a non emettere fatture per quelle loro prestazioni, permettendosi così di poter dichiarare redditi irrisori, a volte inferiori, a quelli dichiarati dai loro stessi dipendenti!!!
D’altronde i dati analizzati sull’evasione fiscale, hanno dimostrato come su un campione casuale tra vari professionisti, la maglia nera sia toccata proprio agli avvocati!!!
Il problema nasce principalmente dall’assenza di misure di contrasto efficaci, che hanno fatto sì che questa patologia, potesse sempre più radicare… 
Basterebbe un sistema semplice per combattere l’evasione così rilevante del nostro paese: ad esempio si potrebbe togliere la moneta in carta, lasciare soltanto le monete fino ad un euro ed obbligare chiunque di noi, ad usare una carta di credito del tipo di quelle bancarie “ricaricabili”, fino ad un massimo di mille euro, per tutte le spese giornaliere, saldando con assegni “non trasferibili” quei pagamenti di quietanza, per importi di fatture superiori…
In questo modo, verrebbero controllati tutti, esercenti, professionisti, commercianti, eliminando non solo la vendita dei prodotti contraffatti, ma soprattutto contrastando in maniera certa, quanto compiuto illegalmente da molti imprenditori stranieri, che presenti sul nostro territorio, fanno rientrare le grosse somme di denaro derivanti dai loro profitti, verso i propri paesi di provenienza, per essere quindi questi ultimi, nuovamente reinvestiti, il più delle volte, in attività illecite!!!
Infatti, così facendo, si contrasterebbe anche la criminalità, la corruzione, la prostituzione o lo spaccio di droga… 
Già, sarebbe interessante scoprire in quali modi, verrebbero fatte pagare le tangenti, il pizzo, i pusher o le stesse prestazioni offerte da quelle prostitute: chissà se non si adegueranno tutti… abilitando il servizio POS??? 

Arrestate Bossi!!!

In un particolare momento di tensione come quello che il nostro paese sta vivendo, ma soprattutto, pericolosamente vicini al baratro di una guerra civile, ed ancora, pur avvertendo la presenza costante delle forze dell’ordine e l’autorità di governo, con messaggi di attenzione e di controllo, mi chiedo come ( pur trovandoci in uno stato di diritto nel quale ognuno è libero di poter esprimere le proprie opinioni), all’interno di queste regole di civile convivenza, sia possibile che ci siano soggetti che manifestino inneggiando alla violenza o che ancor più grave, istighino alla recrudescenza…
Già, mentre la maggior parte dei cittadini, deve stare attenta, anche al proprio modi di esprimersi per non dover ricevere eventuali denunce, ecco che invece qualcuno, in barba alle nostre legislazioni, si permette a modello terrorista, di esprimersi trasmettendo messaggi violenti durante i propri comizi, dichiarando in queste sedi ai propri concittadini che a breve ci sarà il momento di dover impugnare le armi…
Ora che un ex ministro, un certo…Umberto Bossi, si permetta di dichiarare che ” meno male che, qui in Valtrompia, ci sono ancora le armi. Un giorno serviranno…” si comprende il perché della debolezza del nostro paese!!!
Ovviamente, volendo giustificare il soggetto che abbia potuto esprimere una frase così idiota…, forse si capisce il perché, ancora in Italia nessuno lo abbia preso in considerazione…
Dover ascoltare però come “ITALIANO” che qualsivoglia deficiente, un giorno possa alzarsi e dichiarare di voler rispolverare i fucili padani, pensi che forse è il momento d’iniziare a prendere una decisa posizione!!!
Inoltre mi chiedevo, “ma perché questi benedetti fucili non ve li ficcate su per il culo…” in particolare e soprattutto considerato che penso si stia parlando di fucili della prima guerra mondiale e cioè a baionetta…, ecco facendo quanto sopra scoprirete come il dolore, sarà più lancinante…
Ho letto altresì che, durante il convegno erano presenti pochissimi militanti e che invece di chiedere al “senatour” su un eventuale rendiconto sulle somme truffate al proprio partito o sulle spese abusate da propri familiari o componenti del gruppo “cerchio magico”, stanno lì come tanti coglioni, sott’acqua ad ascoltare stronzate da un cosiddetto leader titolare a suo dire di un carriolo rotto senza ruote o come meglio vuol definirlo lui un carrroccio…
Bossi attacca tutti ed anche l’attuale governo che a suo dire non riesce a risolvere i problemi del Paese, peccato che proprio lui insieme al cavaliere, hanno governato questa italia mandandola in totale recessione… ed il bello che minaccia di stare attenti a settembre…, però è furbo, già capendo che ormai nella Lega non conta più nulla, aggiunge che, non desidera scontri tra lui e il segretario Maroni perché i veri nemici sono fuori…
Furbescamente sta cercando di rientrare dalla porta di servizio e chissà se proprio il Cavaliere non gli darà una mano, visti i problemi di tenuta e le prossime elezioni ormai dietro la porta…, infatti nel suo (chiamiamolo… ) intervento, ha dichiarato che la magistratura fa sempre una serie di errori, che però per questi non paga mai… e così non va bene, chissà se forse nell’esprimere questo pensiero non stava pensando, anche e soprattutto, alle proprie vicende giudiziarie…
Ed infine conclude attaccando l’attuale ministro Kyenge, dichiarando che la lega non è razzista, ma “è tutto il Paese che ne ha pieni i coglioni di questo ministro…” ed ancora ” io sono contrarissimo agli insulti, si può ragionare, ma bisogna anche dire la verità “.
Credo comunque che a noi tutti ormai i coglioni c’è li hanno fatti ben gonfiare… e già da un po…, ma in particolare, sono proprio alcuni personaggi da circo, che attraverso le loro battute, hanno fatto leva su quei poveri analfabeti che alla fine li hanno pure votati e permettendo a questi soggetti di poter governare…
Quindi una volta per tutte… arrestate Bossi e nel mettere definitivamente in prigione, lui e i suoi compari…, vi prego, appena sbarrati in cella, buttate le chiavi nel punto più profondo del loro “Sacro Po”…

Bin Laden è vivo…

Vi ricordate quando un giorno il Il ministro della Difesa Donald Rumsfelds ci raccontò delle famosi armi di distruzione di massa che erano presenti nei depositi segreti di Saddam Hussein…, non le hanno ad oggi ancora trovate!!! Non esistevano!!!
Serviva una guerra preventiva e l’hanno ottenuta…
L’Iraq, aspetta ancora oggi un processo di normalizzazione e di democrazia ed invece si ritrova sotto un governo fantoccio guidato dai paesi della coalizione…
E’ spero che non abbiate creduto alla versione ufficiale del governo Usa, quando sotto l’amministrazione Bush ci ha raccontato che le Torri Gemelle sono crollate a causa dei due aerei dirottati… ma l’evidenza creato dalle cariche esplosive posizionate all’interno dei grattacieli era  così evidente…, infatti la dimostrazione e che non è stato mai distrutto in America un grattacielo a causa di un incendio… la struttura in acciaio sopporta temperature ben più elevate da quelle prodotte dal carburante di un aereo…assurdo!!!
La possibile strage al Pentagono fu causata da un ordigno e non da un velivolo ed ancora, l’amministrazione Bush sapeva del piano dei terroristi e lo utilizzo per propri fini personali.. e cioè quella che abbia lascito agire i terroristi senza intervenire, con il proposito di creare una situazione che avrebbe consentito di giustificare le successive guerre in Afghanistan e in Iraq… Voglio escludere la possibilità che, quanto sopra sia stato concordato e direttamente condotto per ottenere tale scopo, con il sacrificio elevato di vittime che ben conosciamo, allontano da me, questo orrendo pensarlo…
Ed oggi, l’amministrazione è cambiata e Obama ha bisogno di consensi, ecco che finalmente si riesce a trovare il Terrorista più famoso al mondo… Bin Laden e cosa si fa… lo si uccide…, nessuna foto o meglio una soltanto…, nessun filmato, come una notizia così importante, e poi  il corpo… gettato in mare…, ma come??? Eh…si… secondo la religione musulmana…, ma di quale religione si parla????
La verità certamente è un’altra, quella cioè di essere riusciti a prendere vivo il terrorista, portarlo immediatamente sull’incrociatore americano e lì con tecniche certamente poco “ortodosse”, riuscire ad estorcerne informazioni, fondamentali per la lotta al terrorismo…
Colpire i suoi discepoli, i loro nascondigli, le banche e gli aspetti economici finanziari, quei rami e quelle cellule dormienti, nascoste nei paesi arabi e nel mondo, quegli ingranaggi di complicità che ancora non si conoscono, e così via discorrendo… 
Ho predetto che gli effetti si sarebbero subito visti in breve tempo… 
Neanche è passato un mese, da quanto sopra avevo scritto, che oggi 23 maggio c’è la notizia che anche il Mullah Omar è stato assassinato…; le coincidenze  sopra riportate cominciano a manifestarsi… e sicuramente non saranno le ultime…

Bin Laden è vivo…

Vi ricordate quando un giorno il Il ministro della Difesa Donald Rumsfelds ci raccontò delle famosi armi di distruzione di massa che erano presenti nei depositi segreti di Saddam Hussein…, non le hanno ad oggi ancora trovate!!! Non esistevano!!!
Serviva una guerra preventiva e l’hanno ottenuta…
L’Iraq, aspetta ancora oggi un processo di normalizzazione e di democrazia ed invece si ritrova sotto un governo fantoccio guidato dai paesi della coalizione…
E’ spero che non abbiate creduto alla versione ufficiale del governo Usa, quando sotto l’amministrazione Bush ci ha raccontato che le Torri Gemelle sono crollate a causa dei due aerei dirottati… ma l’evidenza creato dalle cariche esplosive posizionate all’interno dei grattacieli era  così evidente…, infatti la dimostrazione e che non è stato mai distrutto in America un grattacielo a causa di un incendio… la struttura in acciaio sopporta temperature ben più elevate da quelle prodotte dal carburante di un aereo…assurdo!!!
La possibile strage al Pentagono fu causata da un ordigno e non da un velivolo ed ancora, l’amministrazione Bush sapeva del piano dei terroristi e lo utilizzo per propri fini personali.. e cioè quella che abbia lascito agire i terroristi senza intervenire, con il proposito di creare una situazione che avrebbe consentito di giustificare le successive guerre in Afghanistan e in Iraq… Voglio escludere la possibilità che, quanto sopra sia stato concordato e direttamente condotto per ottenere tale scopo, con il sacrificio elevato di vittime che ben conosciamo, allontano da me, questo orrendo pensarlo…
Ed oggi, l’amministrazione è cambiata e Obama ha bisogno di consensi, ecco che finalmente si riesce a trovare il Terrorista più famoso al mondo… Bin Laden e cosa si fa… lo si uccide…, nessuna foto o meglio una soltanto…, nessun filmato, come una notizia così importante, e poi  il corpo… gettato in mare…, ma come??? Eh…si… secondo la religione musulmana…, ma di quale religione si parla????
La verità certamente è un’altra, quella cioè di essere riusciti a prendere vivo il terrorista, portarlo immediatamente sull’incrociatore americano e lì con tecniche certamente poco “ortodosse”, riuscire ad estorcerne informazioni, fondamentali per la lotta al terrorismo…
Colpire i suoi discepoli, i loro nascondigli, le banche e gli aspetti economici finanziari, quei rami e quelle cellule dormienti, nascoste nei paesi arabi e nel mondo, quegli ingranaggi di complicità che ancora non si conoscono, e così via discorrendo… 
Ho predetto che gli effetti si sarebbero subito visti in breve tempo… 
Neanche è passato un mese, da quanto sopra avevo scritto, che oggi 23 maggio c’è la notizia che anche il Mullah Omar è stato assassinato…; le coincidenze  sopra riportate cominciano a manifestarsi… e sicuramente non saranno le ultime…