Archivi tag: stato

La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia.

Dal 1961 ad oggi sono morte 1061 persone tra cui 115 ragazzi!!!

Bambini e adolescenti ammazzati dalla mafia, già da coloro che si definiscono “uomini d’onore“…

Quindi a morire non sono soltanto gli uomini delle forze dell’ordine e neppure magistrati, ancora meno preti, sindacalisti, uomini delle istituzioni, professionisti, imprenditori, giornalisti o ahimè anche quelle donne, madri, mogli e figlie che si ribellano ai propri familiari mafiosi… 

No… questa volta sono i bambini a pagare per le colpe dei padri oppure perché si trovavano causalmente lì a giocare o accanto ad un adulto che la criminalità aveva deciso di ammazzare!!!

La situazione più assurda è che quegli assassini, non ci hanno pensato un secondo a rimandare l’esecuzione sapendo bene che con quella loro azione, forse (ma di fatto quel dubbio… se solo l’avessero avuto…) un bimbo poteva restarne vittima!!!

Ma quelli se ne fottono dei bambini…

Potremmo chiamare quanto accaduto con il titolo di un film: “Il silenzio degli innocenti“; ancora oggi per molti di essi si attendono i nomi degli esecutori e soprattutto i mandanti!!!

In ricordo di ciascuno di essi è stato scelto un giorno importante, il primo giorno di primavera, il 21 marzo, deciso in quanto “simboleggia sia la rinascita, sia la vita“; l’inizio di un percorso di impegno e di speranza di lungo periodo, un momento nel quale, a causa dei conflitti in corso, non è garantito a questi fanciulli nulla, neppure quella semplice sopravvivenza…

Ho scritto in questi lunghi anni tantissimi post su queste giornate della memoria e vedrete come in alcuni casi non mi sia trovato d’accordo; il sottoscritto in questi trent’anni avrebbe voluto avere la sensazione che lo Stato fosse presente o quantomeno si dimostrasse più forte, certamente coeso contro quell’associazione criminale chiamata “cosanostra”, viceversa ho solo sentito belle parole, tante iniziative come proprio quelle di oggi, tantissime promesse, propaganda a non finire, ma nella sostanza – e potrei fare un elenco infinito di circostanze non compiute – tutto è rimasto sterile, facendo sì che negli anni la mafia abbia aumentato il proprio potere, non solo economico e finanziario, ma purtroppo sociale!!!

Sì… qualcuno vorrebbe illuderci con qualche arresto eccellente, ma la verità è che tutto è rimasto inalterato, chi comanda ora quell’associazione criminale è ancora seduto lì, ah… ricordo a chi di doverem che anche questo boss, come il suo predecessore, è di fatto “latitante” (speriamo quantomeno che questa volta non dobbiamo attendere altri trent’anni prima di giungere al suo arresto…) e la struttura che attualmente gestisce, è a tutt’oggi, rimasta inalterata!!!

Ma ormai da tempo ho capito che allo Stato fa comodo così, d’altronde il rischio è quello che realizzando una lotta seria verrebbero a saltare molte di quelle poltrone ed è questo il reale motivo per cui tutto alla fine così com’è!!! 

Comunque per oggi lasciamo andare, d’altronde non credo proprio che proprio stamani qualcuno si sia alzato in maniera volenterosa per fare una crociata contro la mafia ed arrestare un qualche noto criminale; già… con questa bella giornata…  lasciamo perdere e continuaiamo a goderci il profumo del mare e questo bel sole!!!    

La "Massomafia" a Messina!!!

Stamani, mentre osservavo sul cellulare una pagina social ho trovato questo post che mi permetto di allegare, avendone cattutaro l’immagine con uno “screenshot”.

Ed allora, senza entrare nel merito mi permetto comunque di esprimenre un pensiero su ciò che costituiscono per questa nostra regione le cosiddette  “massomafie“!!!
Difatti, a differenza di quanti scrivono, il sottoscritto ritiene che il vero problema della nostra isola non è costituito dalla mancanza di occupazione o dalla debole struttura economica dei nostri imprenditori, oppure come la maggior parte dei miei conterranei ripete spesso (a bassissima voce ovviamente…) che tutti i mali derivano dalla presenza diffusa della criminalità organizzata, no… il problema principale di questa terra è di chi la comanda, mi riferisco a quella casta (celata) composta da una serie d’individui che, vestiti come camerieri (ma quelli a differenza loro possiendono quantomeno “dignità”)  e cioè con i loro “grembiulini”, utilizzano da tempo quel circolo vizioso formato da: clientelismo, corruzione e ricattabilità.
Ovviamente questi soggetti sanno bene che la sola forza creata da quei legami come politica, pubblica amministrazione, associazioni, ordini, imprenditoria, non basta, perché la sopravvivenza di una “loggia” necessita di un’ulteriore fondamentale sostentamento, già… di molto denaro!!!
Ed è così quindi che entra in gioco l’ultima forza!!! L’associazione mafiosa, ma soprattutto l’enorme potere economico/finanziario che questa rappresenta; è grazie infatti a quelle attività illegali che essa si sviluppa e permette a quei cosiddetti “adepti” di crescere e infiltrarsi in ogni ramo della vita sociale, non solo della nostra regione, ma di gran parte del Paese…
Comprederete bene come per la mafia riuscire a penetrare all’interno di quei circoli massonici è stato in questi anni un colpo di genio: quelle logge infatti, inglobano al loro interno figure rilevanti, quali banchieri, imprenditori, professionisti, magistrati, dirigenti, uomini infedeli delle istituzioni ed ahimè anche militari… 
Un sistema “deviato“, che permette a quell’associazione criminale e quindi ai suoi referenti, di ottenere importanti appalti pubblici, finanziamenti europei, ed inoltre grazie a quelle logge, si sono potuti allacciare nuovi legami con l’alta finanza internazionale per riciclare i capitali illeciti accumulati attraverso quelle note attività illegali, ma non solo, attraverso quegli uomini dai “grembiulini” decorati, si sono potute indirizzare talune sentenze in maniera favorevole, già… per quei loro “amici degli amici“. 
Un potere invisibile che con i suoi tentacoli infetta tutta la nostra democrazia e rende vano l’operato delle forze dell’ordine, quelle quantomeno fedeli allo Stato, ma non solo, condiziona di fatto l’operato di quegli esigui cittadini ancora onesti e coraggiosi che in questi anni hanno evidenziato di non accettare favori e di essere slegati da qualsivoglia compromesso, ma soprattutto, di non essere disponibili a vendersi a quel potere invisibile e in particolare a quei suoi interlocutori 
Viceversa tutti gli altri, quelli che si presentano quotidianamente come fossero persone “perbene”, beh… ciscuno di essi sa di essere “indegno”, sì… alla stregua di quei criminali, dal momento che ciascuno di loro sfrutta lo stesso denaro di provenienza illecita, quello che poi verrà di fatto riciclato attraverso acquisti personali/familiari, il tutto per per foraggiare un mondo sommerso che ormai opera pienamente nell’isola.
Ecco è grazie a loro che questa terra inaridisce e non si sviluppa, sono questi “maledetti” individui a non permettere la crescita di questa regione, perchè con le loro azioni fanno in modo che non si creino mai le condizioni di una libera crescita democrativa; viceversa essi con le loro azioni limitano la concorrenza, non garantiscono contratti regolari, permettono la schiavitù salariale, creano sperequazione finanziaria, parassitismo, ma soprattutto partecipano ad eludere tutte le norme previste sul lavoro, la sicurezza e la previdenza sociale.
E’ quindi questa classe dominante “massomafiosa” a permettere il rafforzamento di quelle organizzazioni criminali e di quei numerosi imprenditori da tempo collusi con esse, a cui si somma una compenetrazione di parassiti con i “grembiulini” (macchiati di sangue), che favorisce ogni giorno gli interessi comuni di un sistema di scambio, lo stesso dal quale tutte le parti traggono utili e privilegi di natura clientelare…
Quindi, fintanto che questo sistema illegale resterà così… unito e incontrastato, sì… se nessuno proverà concretamente ad estirparlo (questo cancro), mi dispiace dirlo, ma se i vari governi nazionali non sono riusciti finora a limitare l’infezione, allora ritengo che non ci resta che accettare questa condizione anche per i prossimi anni!!!

La cultura passa dalla legalità e non bisogna possedere una toga e/o una divisa per darne prova!!!

Avrei dovuto scrivere stasera sul “Comune di Ropolano Terme“, ma ho promesso ad uno degli addetti con cui ho parlato telefonicamente che avrei atteso un loro risposta prima di raccontare nel mio blog quanto di spiacevole è accaduto…

Quindi ora, nel non affrontare appositamente quella fastidiosa vicenda, prendo in esame un argomento fondamentale, quello che fa comprendere come questo nostro Paese – ricordo uno Stato che evidenza quotidianamente un livello altissimo di corruzione e una totale mancanza di cultura della legalità – manchi di quella necessaria formazione per sviluppare cittadini consapevoli; difatti, la maggior parte dei miei connazionali è talmente abituata a vedere lo Stato quasi fosse una parte a se, distante da loro, già… come un qualcosa di estraneo a cui essi non appartengono e ciò diventa più evidente quando essi si trovano a dover rispettare gli obblighi previsti…  

Ho sempre creduto che il tema della legalità appartenga a noi cittadini sin dalla nascita ed è fondamentale ai genitori far comprendere ai loro bimbi questa cultura, la stessa che poi crescendo si dovrà promuivere e non mi riferisco a quella personale scolastica, certamente fondamentale, come imparare la nostra lingua, la storia, la geografia, etc, no…  ciò che voglio dire e che la legalità è importante perché insegna a rispettare gli altri, attraverso le regole ed il rispetto delle leggi.

Difatti, se tutti imparassimo il valore della legalità, il mondo diventerebbe non solo più civile, ma la società stessa sarebbe più giusta ed equa e difatti, senza corruzione e malaffare, anche la criminalità organizzata scomparirebbe!!!

Ecco perché non mi meraviglio più quando accadono situazioni come quella di cui parlerò forse domani, già… perché ormai lo Stato attraverso i suoi dipendenti – mi riferisco a quelli solitamente preposti ad inviare sanzioni o quant’altro a livello fiscale – sono talmente convinti di rivolgersi ad uno dei tanti loro connazionali che di “cultura della legalità” non sanno neppure dell’esistenza, che pensano immediatamente, già senza alcun indugio, che si possa fare di tutta un’erba un fascio!!!

Ed allora, permettetemi di dire: cari amici, prima di poter soltanto pensare a cambiarsi i vestiti con altri, sì come il sottoscritto, come dice quel proverbio: “acqua sotto il ponte ne deve passare”!!!

Vorrei tra l’altro aggiungere – riprendendo un tema toccato dal magistrato Giuseppe Ayala nell’inserto di fine anno del quotidiano “La Sicilia” intitolato “Uno nessuno centomila” e riproposto nello specifico dal generale dell’Arma (già a capo di Ros e Dia) Giuseppe Governale e cioè che la cultura è legalità e conta come una divisa o una toga – che ci sono cittadini che non hanno alcuna toga e ancor meno possiedono una divisa, ma operano da sempre in maniera coerente e soprattutto palese, tra l’altro senza alcun tornaconto personale, già… neppure quello di poter percepire uno stipendio da parte dei contribuenti, eppure sono sempre lì a fare il proprio dovere e non solo, fanno anche ciò che altri – solitamente collusi o ricattabili per non aggiungere “omertosi” – non fanno!!!

D’altronde come ripeto spesso, è facile parlare di legalità quando si è protetti da una divisa o da una toga, certamente più difficile esporsi personalmente, sapendo di non aver nessuno dietro a proteggerti, il più delle volte neppure lo Stato!!!

E difatti… vorrei contarli tutte quegli esposti presentati personalmente da quei soggetti di cui sopra, sarei curioso di sapere in quanti processi ciascuno di essi è coinvolto a titolo personale, sì… vorrei conoscerlo quel dato, ma forse è meglio lasciar perdere!!!

Comunque, ciò che volevo dire è che quando un cittadino è corretto e rispetta la cultura della legalità, sa bene di doverla mettere in pratica sempre e non occasionalmente o quando fa comodo!!!

Faccio alcuni esempi; si osservi a quando si tratti di onorare le imposte fiscali, quando vi sono presso alcuni enti di riscossione cartelle a debito a nostro nome, oppure quando giungono a casa avvisi di accertamento come multe stradali (parlo ovviamente di quelle corrette e non certo di quelle erroneamente inviate da taluni Comuni per far cassa… senza verificare se poi quelle stesse siano state già ottemperate nei pagamenti  e quindi non vi è alcuna ragione plausibile nel provare ad accreditare ulteriori sanzioni per ritardi, se non l’incompetenza di quegli addetti, incapaci di accertare che quella sanzione sia stata pagata entro i termini di legge e cioè nei cinque giorni previsti…) e quant’altro…

D’altronde, come dicevo sopra, in questo Paese si è così convinti che sismo tutti eguali che si pensa agli altri con la propria testa, quasi fossimo simili!!! 

Sì… è quella loro natura a parlare per loro, la stessa che ogni giorno si chiedei: può esser mai che qualcuno sia così corretto e quindi migliore di noi??? E poi perché a differenza nostra, egli possieda quella cultura di legalità così intrinseca???

Difatti è proprio questa la ragione che tanto fastidio dà alla maggior parte dei miei connazionali e rappresenta la stessa motivazione che in questi anni ha fatto comprendere al sottoscritto che, per la sola ragione d’aver fatto la cosa giusta, si è stati ahimé odiati!!! 

Per giungere alla fine del conflitto, bisogna creare uno Stato Palestinese!!!

Alcuni mesi fa avevo scritto questo post https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/11/a-catania-ho-fondato-lo-stato.html – sicuramente utopistico, ma che dava un senso logico ad una situazione certamente oggi di difficile soluzione…

Ho letto i tanti commenti ricevuti, alcuni tra l’altro favorevoli all’idea, altri viceversa non così disponibili a dover rinunciare ai propri territori, seppur parliamo di terre per la maggior parte incolte o desertiche, ma che potrebbero attraverso sostanziosi fondi internazionali e interventi industriali e agricoli, trasformarsi in un vero e proprio paradiso, con due sbocchi a mare, uno il Mediterraneo e l’altro il Mar rosso, fondamentali per nuovi collegamenti commerciali…

Ora però incredibilmente ecco che anche Gila Gamliel, a capo del ministero dell’intelligence israeliano, ha proposto (debbo forse credere che abbia copiato la mia proposta???) uno studio in cui tra le ipotesi per il dopo Hamas a Gaza, proponeva la possibilità di trasferire la popolazione civile palestinese da Gaza verso l’Egitto, creando una zona cuscinetto per proteggere il confine israeliano.

Mich… ma è la stessa soluzione che il sottoscritto nel disegno sopra riportato aveva proposto, debbo pensare quindi di non esser così folle… sarà che sull’argomento “Storia” sono preparato e soprattutto vorrei evitare i corsi e i ricorsi storici che per natura umana, dimostrano purtroppo nei secoli di volersi ripetere!!!

Certo anche il ministro mette le mani avanti e parla di proposta “concettuale” ribadendo che una tale ipotesi non è mai stata discussa dal governo nazionale, il ministro però ha voluto comunque ribadire l’idea come una possibile soluzione pacifica che potrebbe mettere tutte le parti n causa d’accordo… 

Certo, esiste un’altra soluzione e si chiama guerra “totale” e coinvolgerebbe non solo i due attuali contendenti, ma estenderebbe in Libano, Siria, Yemen e Iran l’eventuale conflitto, con ripercussioni certamente imprevedibili che coinvolgerebbero molte di quelle potenze militari…  

Ovviamente una soluzione rapida va trovata, parliamo di milioni di profughi senza alcuna terra, difficili da sistemare anche in altri paesi, molti dei quali se pur legati dalla stessa cultura araba, dimostrano esser poco disponibili ad accoglierli….

Bisogna indirizzare le risorse di bilancio dell’L’United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRA) per assistere economicamente e civilmente i Palestinesi per creare nuove condizioni che incoraggino il popolo palestinese a ricostruire la propria vita altrove, in una terra libera e indipendente dove progettare il proprio futuro senza dover sottostare a nessuno, mi riferisco ad Israele ma anche a quelle organizzazioni fondamentaliste militari che dettano non solo la politica ma ahimè anche la vita sociale!!!

Vedremo quindi quale scenario si adatterà meglio a quel popolo “profugo” dal momento che – vista l’attuale politica militare del governo israeliano – difficilmente riuscirà a rimanere in quella terra, la stessa su cui fino a pochi mesi fa risiedeva, se pur tra condizioni durissime, ma che rischia ora di venir definitivamente sfollata da quella Striscia di Gaza… 

DIA: non si ferma neppure sotto i giorni festivi!!!

Sono state migliaia le misure interdittive antimafia nel 2023 per le società in odore di mafia o legate a note associazioni criminali… 

Sono i numeri dell’attività della Direzione investigativa antimafia nazionale che hanno portato a sequestri/confische per centinaia di milioni di euro

Un bilancio certamente positivo anche se molto c’è ancora da fare, in particolare nei confronti di quelle società “affiliate” che presentano oggi una forma velata di pedigree “legale”, se pur di fatto risultano essere vere e proprie “cartiere” per il riciclaggio di denaro sporco proveniente da quel sistema di malaffare.

C’è bisogno quindi che lo Stato evidenzi una volta e per tutte la propria forza, mostri quindi in maniera concreta la lotta che vuole intraprendere senza più tentennamenti o compromessi politici, in particolare nei confronti di quelle amministrazioni comunali che evidenziano a tutt’oggi, una vera e propria assenza di democrazia in quei loro comuni. 

Ed ancora, bisogna rafforzare il ruolo della Dia nell’attività di contrasto, in particolare negli appalti pubblici, una condizione negativa che pesa enormemente sulle difficoltà economiche e produttive del nostro territorio. 

Inizia quindi un nuovo anno, ma la lotta alla criminalità non si ferma anche per ciò che concerne la lotta sul fronte “internazionale” che mostra essere uno dei maggiori interessi per le organizzazioni criminali, a seguito dei business e della gestione dei finanziamenti concessi dall’Unione Europea al nostro Paese e su cui molti vorrebbero metterci le mani…

Il 2024 è iniziato, ma la lotta alle “mafie” vedrete anche quest’anno non sarà facile, anche perché quest’ultime hanno (nel corso di questi anni) subito importanti trasformazioni, sia strutturali che concettuali, passando da quel semplice apparato familiare, a vero e proprio sistema integrato e connesso che non coinvolge soltanto l’appartenenza dei suoi affiliati, costituito da parenti, familiari e amici,  no… la realtà ci dice che quel complesso “corruttivo e illegale” si è esteso a professionisti e soprattutto a molti colletti bianchi, molti dei quali ahimè, si trovano attualmente a gestire proprio i nostri apparati istituzionali!!!

Ecco una soluzione per creare due Stati indipendenti e una pace duratura!!!

Pensare che il conflitto israelo-palestinese possa risolversi da solo o che la situazione tra i due popoli possa restare immutata senza conseguenze è pura illusione. Dopo oltre 70 anni di discordia, non si può più tornare indietro: è arrivato il momento di superare le divergenze e trovare una soluzione definitiva.
La creazione di uno Stato Palestinese è una necessità. Deve essere riconosciuto dalla comunità internazionale, libero e indipendente da Israele. Tuttavia, va accettato il fatto che i territori occupati non saranno mai restituiti ai legittimi proprietari. 
La storia ci insegna che, a seguito delle guerre, molti confini sono stati ridefiniti dai vincitori a scapito dei vinti. Anche l’Italia ha vissuto questa realtà, pagando un prezzo per le scelte del passato. Credere che la situazione possa cambiare improvvisamente è irrealistico.
Basta guardare cosa sta accadendo in Ucraina: le guerre sono ovunque, spesso per il controllo di territori di scarsa utilità. E allora, perché non pensare a una soluzione alternativa? Serve un sacrificio per costruire qualcosa di nuovo. Un sacrificio che richiede l’impegno di tutti.
Non intendo schierarmi né con Israele né con la Palestina, ma è chiaro che Israele non ha intenzione di fermarsi. Il paese è pronto a combattere su più fronti per difendere la propria esistenza, identità e cultura. Illudersi su una tregua o su una restituzione dei territori occupati non è realistico: a breve, anche la Cisgiordania sarà completamente sotto il controllo israeliano.
Se nessuno lo dice apertamente, è solo questione di tempo prima che i palestinesi vengano definitivamente espulsi da Israele, almeno quelli ritenuti ostili. E allora, invece di negare la realtà, perché non cercare una soluzione che possa garantire una pace duratura?
Propongo la creazione di un nuovo Stato Palestinese in una fascia di territorio tra il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso, oggi parte dell’Egitto. Questo nuovo Stato, pur rimanendo sotto la protezione egiziana, darebbe finalmente ai palestinesi una patria riconosciuta.
Ovviamente, questo richiede un compromesso: l’Egitto dovrebbe cedere parte del suo territorio, ma in cambio riceverebbe un risarcimento significativo. Israele dovrebbe contribuire economicamente alla costruzione delle infrastrutture necessarie per accogliere il popolo palestinese. Anche gli altri Stati arabi dovrebbero fare la loro parte, permettendo ai profughi palestinesi di riunirsi alle loro famiglie nella nuova nazione.
Per rendere questo progetto fattibile, i paesi arabi più ricchi – come Qatar, Oman, Emirati Arabi, Kuwait e altri – dovrebbero garantire all’Egitto una somma significativa, intorno ai mille miliardi di dollari, come compensazione territoriale. Inoltre, un ulteriore fondo di 300 miliardi di dollari dovrebbe essere destinato alla creazione di una zona cuscinetto, gestita dall’ONU, per garantire la sicurezza della nuova nazione nei suoi primi anni di vita.
Il tempo dirà quando questa zona potrà essere reintegrata nell’Egitto, ma intanto si potrebbe porre fine a un conflitto che dura da troppo tempo.
So che questa idea potrà sembrare irrealizzabile o provocatoria, ma è meglio proporre soluzioni che restare immobili a guardare. Troppo spesso, chi critica senza offrire alternative è lo stesso che ignora la realtà del conflitto e preferisce perdersi nei social piuttosto che affrontare il problema con serietà.
Se qualcuno ha un’idea migliore, sono aperto al confronto. L’importante è capire che la pace si costruisce con l’impegno di tutti, nessuno escluso. Non si può promuovere la pace parlando solo con chi è d’accordo con noi. Serve coraggio, visione e, soprattutto, la volontà di agire.

Il Governo Meloni boccia la misura del prelievo nei conti correnti!!! Era ovvio: quelli che devono più soldi al fisco sono proprio i parlamentari!!!

Rappresenta una di quelle riforme che al sottoscritto interessa poco, forse perché a differenza di molti al fisco non deve nulla, ma come sempre avviene in questi casi e/o in analoghi, ho l’impressione che alla fine a pagare siamo sempre i soliti, già… quei quattro fessi che versano per tutti, senza mai beneficiare di nulla da parte di uno Stato che si dimostra ingrato!!!

E sì perché l’Italia è divisa in tre parti, c’è chi non produce una caz… ma incredibilmente ci costa miliardi di euro, poi c’è chi per lo Stato (dice che…) lavora, anche se di questi una grossa fetta appartiene a quella stessa categoria di cui sopra ed approfitta ogni giorno dei loro colleghi che viceversa s’impegnano per compensare quelle loro mancanze o dovrei chiamarle: assenze!!!

Ed infine c’è la terza parte, quella legata alle attività private, quella che rende e produce, d’altronde non potrebbe fare diversamente ed è questa categoria di fatto a pagare ogni mese con i propri contributi per le due di sopra!!!       

Ora certo è sorto il panico appena si è parlato di riscossione da parte del fisco con l’accesso diretto ai conti correnti, prima di procedere telematicamente con il pignoramento…

Una manovra che ha fatto venire i brividi a un bel po’ di soggetti, in particolare immagino proprio a quanti appartengono a quella prima categoria…

Meloni, ha subito replicato: prelievo conti correnti??? Non se ne parla!!!

E certo… la farebbero cadere da Palazzo Chigi immediatamente.

Questo è il Paese dove nessuno paga o quantomeno non nei termini previsti dalla legge, ciascuno fa quanto più gli fa comodo e se ne fot… del sistema o delle normative previste!!!

Tranquilli quindi, nella legge di bilancio non vi sarà alcuna misura per consentire all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani, era di per se ovvio, direi superfluo, già…  solo averci pensato, ma infatti sono certo che loro, da quel governo per l’appunto, questa soluzione così ineccepibile, non l’avevano neppure ipotizzata!!!

Le truffe e i raggiri sono ovunque, ma sono pochi coloro che riescono a scovarli!!!

Sono fermamente convinto che il miglior contrasto che si possa compiere nei confronti del malaffare in questo nostro Paese, può essere raggiunto soltanto se all’azione repressiva da parte dello Stato, si accompagnino interventi mirati tesi a garantire i diritti fondamentali dei cittadini, perché naturale che ove non si riesca, risulta inevitabile non solo la scarsa cooperazione di quest’ultimi, ma anche la perdita di credibilità dello Stato!!!

D’altronde di una cosa mi sono convinto, le truffe e i raggiri, viaggiano a una velocità doppia rispetto a quella dello Stato; quei meccanismi elusivi ed illegali, sono organizzati affinché nessuno li scopra o quantomeno non in tempi celeri e quasi sempre dopo che il sistema fraudolento abbia portato milioni e milioni di euro in tasca a quei malfattori…

Come scritto più volte, l’obiettivo di quelle attività illegali, non è più rappresentato dal conseguimento di liquidità, ma ormai si estende ovunque, soprattutto nell’acquisizione di proprietà, in particolare di società in difficoltà. 

Sì… abbiamo visto subito cme dopo la pandemia l’intreccio tra usura ed estorsione abbia modificato quei rapporti tra imprese e criminalità organizzata: alcuni anni fa, per far fronte alle richieste di pagamento di un “pizzo” si ricorreva all’usuraio; altre volte era lo stesso usuraio a ricorrere alla violenza per impossessarsi di quell’attività commerciale, come corrispettivo degli interessi illegali maturati.

Non si tratta di voler produrre reddito con quelle nuove attività d’impresa, no… l’acquisizione di quelle aziende cosiddette “limpide”, servono alle associazioni criminali, per realizzare alti investimenti redditizi, ma soprattutto per riciclare denaro proveniente dai traffici illeciti. 

Va detto comunque che l’attività criminale costituisce solo in parte il malaffare di questo paese, perché poi vi è tutta una gestione d’impresa definita “lecita”, che opera furtivamente in ambiti regolari, a prima vista quella loro gestione sembra risultare conforme con quanto richiesto dalla legge, ed è proprio lì la loro bravura, far passare per lecito ciò che non è!!!  

Già li vedo, centinaia di agenti di polizia che studiano documenti ufficiali cercando con il loro operato di trovare un indizio che faccia emergere qualche traccia di malaffare; provano ad individuare quelle compiute procedure equivoche, ma niente, non si trova nulla, già… nulla  di poco trasparente o di oscuro, tutto risulta perfetto!!!

Cosa dire… sta proprio lì la bravura del lestofante, fare in modo che tutto sembri chiaro, evidente, egli come un bravo prestigiatore è riuscito a camuffare la truffa e il raggiro, con una semplice illusione ha effettuato la sparizione del denaro che ora è finita nei meandri di una contabilità celata parallela… 

E’ incredibile come tutto ciò possa avvenire sotto gli occhi di tutti e va beh… bisogna anche dare merito a quei soggetti, capaci di realizzare quelle forme fraudolente, d’altronde chi dovrebbe aiutare a far scoprire quegli intrecci, ormai ha perso interesse, d’altronde lo Stato ha dimostrato in più di un’occasione di non saper proteggere quei suoi coraggiosi cittadini, anzi viceversa li ha messi alla mercè di quello stesso sistema corrotto al quale si erano rivoltati!!!

Ed allora rivolgendo la mia attenzione a questo nostro Stato e soprattutto ai suoi uomini istituzionali vorrei dire: truffe, raggiri, sono lì dinnanzi; ma tocca a Voi, senza più noi… scoprirli!!!

Con affetto…  

Conosco a fondo l’anima siciliana. Da una inflessione di voce, da una strizzatina d’occhi capisco molto più che da lunghi discorsi…

Scriveva il giudice Falcone: “Fin da bambino avevo respirato aria di mafia, violenza, estorsioni, assassinii… Sono nato nello stesso quartiere di molti di loro. Conosco a fondo l’anima siciliana. Da una inflessione di voce, da una strizzatina d’occhi capisco molto più che da lunghi discorsi”.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nascono entrambi a Palermo, Falcone il 20 maggio del 1939, mentre Borsellino il 19 gennaio 1940. 

Un destino che sembra accomunarli fin dalla nascita, difatti le loro case distano soltanto pochi passi da Piazza Magione, il quartiere popolare della “Kalsa”, i cui palazzi verranno sventrati prima dai bombardamenti degli Alleati e quindi dalla speculazione edilizia.

Giovanni è figlio di Arturo Falcone, direttore del Laboratorio chimico provinciale, e di Luisa Bentivegna; è il terzogenito dopo le sorelle Anna e Maria. Evidenzia sin da subito di essere un ragazzo studioso, frequentando con ottimi risultati prima il Convitto Nazionale, una delle scuole più rigorose di Palermo, e poi il liceo “Umberto I”. Come tutti i ragazzi della sua età ama il mare, lo sport, pratica canottaggio a livello agonistico.

Paolo invece e figlio del farmacista Diego Borsellino e di Maria Lepanto; è il secondo di quattro figli, Adele, la più grande, il fratello minore Salvatore e l’ultimogenita Rita. Ha un carattere gioviale e scherzoso, in famiglia lo descrivono come una “piccola peste”. Anche lui ha un ottimo rendimento scolastico al Liceo classico Meli, dove si diploma nel giugno del ‘58 con 8 in tutte le materie e 9 in greco.

Piazza Magione rappresenta il luogo della loro infanzia e dell’adolescenza di quei due futuri magistrati.

Nell’oratorio della chiesa di San Francesco, Giovanni e Paolo si troveranno a giocare anche con alcuni ragazzi di quel quartiere, gli stessi che anni dopo inquisiranno come “affiliati” a Cosa Nostra.

“Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non mi piace per poterlo cambiare”: così scriveva Paolo Borsellino.

Ma quanto è difficile amare qualcosa che non vuole cambiare, difatti, non c’è peggio che essere incompreso da coloro stessi che amiamo, già… è il calice amaro, la croce della nostra vita. Forse è per questo motivo che quei due uomini conservano sulle loro labbra quel sorriso doloroso e triste che tanto ci meraviglia…

Due eroi, che non volevano esserlo; lo stesso Falcone quando intervistato dichiarava: “Non sono Robin Hood nè un kamikaze e tantomeno un trappista. Sono Semplicemente un servitore dello Stato in terra “infedelium”.

Già… una terra ostile, la stessa che non li ha saputi difendere e neppure onorare, quantomeno per come avrebbero meritato, viceversa abbiamo potuto vedere come quegli apprezzamenti siano stati rivolti a coloro che viceversa hanno “……..”, lasciamo perdere, già… come dice spesso mia moglie: “stendiamo un velo pietoso“!!! 

Il sottoscritto, quando pensa ad entrambi, li vede lì passeggiare insieme, scherzare, già… come quando erano adolescenti, ancora insieme a ridere, d’altronde si dice che il carattere di un uomo è formato dalle persone con cui si è scelto di vivere e loro avevano deciso sin dal primo incontro, di convivere per sempre insieme…

"La cosa più importante, è da dove nasce… quantomeno da dove nasce tutto“!!!

Nell’ultimo interrogatorio del boss Matteo Messina Denaro (vedasi verbale di cui racconta Lirio Abbate su Repubblica), vi sono il procuratore aggiunto Paolo Guido e i pm Piero Padova e Gianluca De Leo: “Voi magistrati vi siete accontentati che il giudice Falcone sia stato ucciso perché ha fatto dare 15 ergastoli al Maxi processo…”.

Certamente una provocazione, ma che descrive in maniera perfetta quanto tutti sappiamo e cioè che le stragi siano state pilotate da una parte della politica e da uomini infedeli delle istituzioni, come riportava quel boss: “tutto da là parte”!!!

Certo ora con la sua morte (e non solo la sua… in questo 2023), sono svanite le possibilità di sapere cosa sia realmente accaduto in questo paese negli ultimi trent’anni, anche se ormai sia evidente a tutti quanto sia successo, anche se la maggior parte – per evitare ripercussioni personali e soprattutto per essere da tempo compromesso con quel sistema corrotto – non vuole parlarne o quantomeno non ad alta voce… 

Ma d’altronde come ha riportato il boss durante quell’interrogatorio, se le aveva lui quelle perplessità, perché non dovremmo averle noi, forse egli – per come ha dichiarato: “era più intelligente?”.

No… la verità è che la storia e soprattutto noi italiani, non siamo pronti ad accettare quanto accaduto e si è preferito andare avanti, il più delle volte per salvaguardare i propri interessi…

Ma noi tutti sappiamo bene come dietro a certe cose, nessuno sia mai arrivato, perché come detto da quel boss, al sottoscritto sembra fortemente riduttivo credere che dietro l’assassinio del giudice Falcone vi sia soltanto la sentenza del Maxi processo e difatti, se poi alla maggior parte dei miei connazionali sia bastato, già se ciò è servito a renderli “contenti”…  ben venga, sono fatti vostri, ma la base di partenza non è questa… parlo di grandi cambiamenti“

Già quei grandi cambiamenti dal sottoscritto descritti in questi lunghi anni, da cui sappiamo seguì un’inchiesta nota come “Trattativa Stato-mafia” – che ha sollevato inquietanti interrogativi e dei quali però ancora oggi, non abbiamo ricevuto una chiara risposta!!!

Certamente è stata redatta un’ampia documentazione, dalla quale si evidenziava il coinvolgimento della mafia in quelle stragi criminali, ma che ciò appariva come una situabile di un disegno ancor più ampio, laddove interessi macroscopici illeciti, sistemazioni di profitti, gestioni d’intese con altre componenti delinquenziali e affaristiche, sia nazionali che internazionali, emergevano in tutta la loro evidenza!!!

Sono elementi da far sospettare come l’intero progetto eversivo non fosse di esclusiva gestione dei vertici di cosa nostra, bensì che allo stesso potessero aver contribuito altri esponenti di un più vasto potere criminale. 

In particolare l’omicidio del giudice Borsellino dimostrava una chiara anomalia nel tradizionale comportamento mafioso, aduso a calibrare le proprie azioni delittuose sì da raggiungere il massimo risultato con il minimo danno; al delitto, infatti, era stata data una cadenza temporale tale da accelerare – anziché infrenare – l’azione reattiva delle istituzioni, con un conseguente e lapalissiano danno per l’intera organizzazione criminale!!!

Non serve uno speciale intuito per comprendere come qualcuno abbia manipolato affinché si giungesse a riscrivere la storia di questo nostro paese, ed è quindi ragionevole ipotizzare come sin dall’inizio della stagione dei
grandi delitti e delle stragi, si fosse verificata una convergenza di interessi tra cosa nostra, altre
organizzazioni criminali, logge massoniche segrete, pezzi deviati delle istituzioni, mondo degli
affari, dell’imprenditoria e della politica!!!

Cosa aggiungere, forse il fatto positivo che quantomeno molti di quegli uomini “immorali” siano deceduti ed ora finalmente non siano più tra noi…

Perdonate il senso poco caritatevole delle mie parole, ma ciò è dovuto alla poca considerazione che ho di tutti quei soggetti infetti – appartenenti sia alle mafie che (ahimè) alle istituzioni – e che hanno con la loro abietta partecipazione contaminato gran parte del nostro Paese; ed ora quindi, la loro scomparsa, non può che rendermi appagato, anzi auspico – già… questa è l’unica circostanza in cui desiderato da gnostico poter sperare in un intervento divino – che quegli individui debbano finalmente rispondere delle loro azioni “indegne” a qualcuno più in alto!!!

Non resta che sperare e come diceva S. Agostino “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle!!!

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

Comprendo bene che nello scrivere alcuni miei post non incrementerò nuovi follower, ma d’altronde non è per attirare nuovi lettori che dedico il mio tempo a questo blog, viceversa redigo quotidianamente i miei post affinché chi si trovi a leggerli e si trovi ahimè in ambigui contesti, mi riferisco a quelli cosiddetti “illegali”, provi a fare uno sforzo, a redimersi, d’altronde la mia priorità sta nella prevenzione, nel cercare in tutti i modi di convincere chi ancora non è entrato in quel meccanismo corrotto di rifiutare l’offerta che gli è stata proposta, dimostrando di saper esser forte, estraniandosi proprio da coloro che a differenza sua, ormai da tempo ne fanno parte.

Certo… di una cosa nel corso degli anni mi sono convinto e cioè che la maggior parte dei miei connazionali sono di fatto corrotti, non certo più di altri presenti in altri luoghi sulla terra, ma sicuramente non sono di meno… 

Ora che si tratti di un qualcosa che appartiene al DNA o che dipenda da un profondo decadimento culturale, non so dirlo, certamente esso evidenzia in maniera chiara di esser indifferente a qualsivoglia principio di moralità, mi riferisco al non saper distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male…
Già… è quel contesto che fa in modo di privilegiare sempre e in ogni circostanza se stessi ed il proprio tornaconto, al benessere dei proprie familiari ( come se gli mancasse qualcosa…), scadendo – pur di beneficiare di quelle ragioni strettamente personali – in comportamenti immorali o certamente illegali, tendenti – come si può abitualmente osservare – a privilegiare il proprio orticello, senza mai provare a occuparsi dei problemi sociali!!!

Già… è evidente in loro quella scarsa
cultura civica, aggravata inoltre dal quel peso culturale derivato dalla matrice cattolica, che contrappone alla messa in pratica dei reati, una serie di concetti distorti che vanno dal condono al perdono.. 

Peraltro, non condivido minimamente l’idea che le tangenti ricevute siano necessarie al sistema per alimentare un mercato parallelo e che in fondo, quanto accade illegalmente nel nostro paese, costituisca di fatto un surplus finanziario che poi, alla fine, rientra nel mercato legale…
Qualcuno di quei soggetti corrotti, è convinto che quei benefit ricevuti sotto forma di bustarelle, rappresentino il giusto compenso per aver assolto ad un gravoso problema, già… aver dedicato parte del proprio tempo a risolvere quanto lo Stato e in particolare la sua burocrazia crea ogni giorno, in particolare ai suoi cittadini e ancor più agli imprenditori…

Cosa aggiungere… da tempo ormai non credo – per come in molti dalle Istituzioni vorrebbero farci credere – al mito in cui la maggior parte della società civile sia onesta, no… il marcio non si trova per come vorrebbero farci credere soltanto nella politica, in quelle logge affaristiche o dipende dalla diffusa criminalità organizzata, no… è proprio la società civile ad evidenziare con i propri comportamenti la propria disonestà, perché questo in fondo: è un paese di corrotti!!!

Voler credere quindi che la corruzione sia un qualcosa di estraneo o distante è errato, questo malaffare è ovunque e si
combatte soltanto con un altro sistema, di
cui la società civile seppur in minoranza, è parte!!!

Certo, la lotta alla corruzione è una funzione complessa e presenta tante incognite e variabili, lo dimostra il fatto che tutto ciò che è stato compiuto fino ad oggi non sia servito a nulla o quantomeno non abbia funzionato!!!

E’ tempo di reinvestire nella cultura della legalità, perché solo così, con una nuova società civile, si potrà ripartire, facendo in modo che quel business milionario che tanto attrae i miei connazionali, lo stesso che foraggia in maniera consistente la corruzione di questo paese, possa finalmente arrestarsi!!!

D’altronde vorrei ricordare come proprio quest’ultimo, quando fatt emergere dalle forze di polizia, rappresenta solo una minima parte rispetto alla consistente parte che resta sommersa; si parla infatti di circa 60 miliardi, ma il suo recupero non deve essere inteso come semplice lotta all’evasione fiscale, bensì, come un rivalorizzazione del nostro Paese, in particolare delle amministrazioni pubbliche…

Già… come sempre ripeto, ciò che va avversato è il contesto sociale, perché esiste da tempo un diffuso pensiero confuso che evidenzia non solo una bassa sensibilità su questo gravissimo problema, ma manifesta una forte rassegnazione generale, in particolare nei giovani che ormai credono che in questo loro Paese non vi sia alcun futuro…

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la
cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

E infine permettetemi di ricordare che esiste un deficit tra etica pubblica e privata e che questa va colmata; i miei connazionali debbono iniziare a riconciliarsi con la cosa pubblica, prendendo coscienza che tra le vittime della corruzione vi sono anche quanti operano in maniera onesta per conto dello Stato, perché anch’essi sono suoi cittadini e provano tra mille difficoltà ogni giorno a difendersi, non solo dai corruttori, ma da quel loro Stato, già… che ha permesso e soprattutto ha premiato in questi lunghi anni, la cultura dell’indifferenza e dell’illegalità!!!   

La crescita esponenziale di molte imprese siciliane è dovuta principalmente al reinvestimento di denaro sporco della criminalità organizzata!!!

Non bisogna essere Procuratori nazionali, Pm, Prefetti, oppure uomini e/o donne delle Forze dell’Ordine per comprendere come dietro molte società siciliane o quantomeno a capo di quelle imprese, vi siano semplici prestanome e/o familiari di soggetti legati a quella nota criminalità organizzata…

D’altronde parliamo sempre delle stesse circostanze che da oltre mezzo secolo si ripetono in maniera costante, sì… condizioni che continuano sempre eguali anche se ogni tanto accade qualcosa che fa pendere la bilancia verso lo Stato, già in quella lotta mai realmente vinta, ma che permette quantomeno (ogni dieci anni), di avere notizie su qualche arresto eclatante…   

Quanto accumulato nel corso degli anni da quell’associazione criminale, ha certamente contribuito a determinare nell’isola un meccanismo perverso, basato su connivenze, inquinamento politico, ricatto, ma soprattutto l’impossibilità di determinare capacità di sviluppo, sia economico che sociale…

Un cancro che prospera grazie anche alla complicità di parecchi farabutti posti all’interno di pubblici uffici, alcuni dei quali si prestano a favorire quel sistema corruttivo e clientelare, affinché si portino avanti le esclusive ragioni di quei loro corruttori che attraverso mazzette, regalie, favori personali, assunzioni familiari, intervengono nel degrado morale di quei corrotti dirigenti e/o funzionari, ben disposti a farsi comprare… 
Una classe dirigente messa lì a disposizione di quei mafiosi che non s’interessa minimamente a far prosperare l’economia di questa regione, ma viceversa ne alimentano l’infezione, non avendo essi mai denunciato le ingerenze di quei loro superiori o le provocazioni subite all’interno di quei loro uffici!!!

Ed ecco che allora la mafia ha avuto strada libera, già… il denaro a nero accumulato attraverso quelle loro svariate attività illegali, sono divenute ora risorse finanziarie per molte società, mi riferisco a quei collusi imprenditori che hanno deciso di farsi appoggiare economicamente da taluni referenti di quell’associazione criminale, a differenza viceversa di altri imprenditori, persone oneste e perbene, che pur di non dover sottostare ad alcun tipo di rapporto con quei soggetti, hanno preferito cedere quelle loro imprese, svendendole pur di non sottomettersi a quel sistema coercitivo!!!

Quindi, una montagna di denaro “sporco” è diventato improvvisamente una risorsa “ripulita” per nuove attività legali, un vero e proprio riciclaggio che entra a far parte del capitale societario e che viene reinvestito nei circuiti legali dell’economia reale…

Ecco come quelle fonti di reddito provenienti dall’esercito di un operato delinquenziale, permette di compiere a quelle società “affiliate! un salto di qualità dal punto di vista economico, ma soprattutto, grazie a quell’enorme afflusso di denaro si viene a determinare nei confronti del mercato libero, una concorrenza sleale, potendo queste società, praticare prezzi e servizi ad un costo inferiore rispetto alle loro diretti concorrenti legali… 

Non vi è bisogno di essere degli strateghi di mercato per comprendere come un assetto imprenditoriale di quel tipo, conduca in un primo momento ad una partecipazione (mafiosa) prettamente economica, senza grandi ingerenze sulle decisioni societarie prese, ma successivamente, l’ingerenza mafiosa diventa sempre più attiva, per divenire con il passar del tempo, sempre più diretta proprietà del boss!!!

La trasformazione è stata compiuta, l’impresa originariamente legale e diventata di fatto un’impresa di proprietà dei mafiosi ed ora grazie ad essa, si provvede a rendere occulti gli investimenti realizzati in corso di realizzazione… 

Già… basterebbe semplicemente analizzare i bilanci, vedere come nel corso degli anni i fatturati di quelle società siano cresciuti a dismisura, schizzati verso l’alto in maniera certamente inconsueta…

Si tratta semplicemente di saper leggere i numeri, ma forse il reale problema è quello che nessuno vuole verificare quanto sta accadendo o chissà debbo pensare che qualcuno in quella crescita ci abbia visto un’opportunità personale e quindi perché perder tempo ad indagare, sì… perché compiere il proprio dovere quando forse da quella illegale condizione ci si può guadagnare qualcosa???      

Fine prima parte…

Messina Denaro: le condizioni di salute sono incompatibili con 41bis? Ed allora… scarceriamolo!!!

Secondo il suo legale, le condizioni di Messina Denaro sono gravemente peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro”. 

ad affermarlo è l’avvocato del boss Alessandro Cerella sostenendo che “deve essere assistito 24 ore al giorno” e aggiungendo, “presenteremo istanza per il ricovero ospedaliero”.

Penso che viste accertate le condizioni medico gravi, forse sia il momento di rivalutare quella sua posizione, d’altronde lo Stato deve sempre dimostrare di essere diverso, in particolare da tutti quei soggetti che nel corso della loro vita, hanno evidenziato una inflessibile empietà…

Non si tratta di perdonare, in particolare chi non ha intrapreso alcuna strada di collaborazione con la giustizia e quindi dimostra di non avere alcuna intenzione di pentirsi, ma certamente non si può essere aguzzini e infierire su un soggetto che ormai ha poco da vivere!!!

Lo Stato è forte anche per questo, perché riesce in ciò che la mafia non sa fare!!!

Già… perché non bisogna dimenticare il piccolo Giuseppe Di Matteo e di come egli venne assassinato!!!

Certo, abbiamo ascoltato in questi giorni le parole del boss che si considera estraneo a quell’omicidio, negando di aver ordinato il brutale assassinio e scaricando la responsabilità di quel delitto su Giovanni Brusca, ora collaboratore di giustizia e da poco tornato in libertà…

E quindi, se abbiamo liberato Brusca, perché non farlo anche con Messina Denaro???

Quel povero traghettatore di Caronte, rimasto senza nave e passeggeri!!!

Ricordate il post di qualche mese fa intitolato “La Sicilia a vedersi dalla Calabria è bellissima, ma poi scopri come ad aspettarti c’è Caronte!!!” – link http://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/02/la-sicilia-vedersi-dalla-calabria-e.html 

Terminavo quel post con queste parole: – una gestione che porta utili così interessanti e difatti, sembra che questa particolare condizione, apra ad altre ben più gravi circostanze… – ed  ora apprendo dell’esito negativo dell’istanza di riesame della misura di sequestro cui sono state recentemente sottoposte alcune delle navi di quella flotta. 

Ovviamente senza commentare il pronunciamento del Tribunale competente, che a detta della società  Caronte & Tourist Isole Minori, sarà appellato nelle sedi opportune, auspichiamo che le ragioni di quest’ultima verranno –  lo dico anche per il bene di noi isolani – riconosciute…

Per il momento comunque le navi restano ahimè sequestrate: Ne prendiamo semplicemente atto –continua la nota- fiduciosi nel poter dimostrare le condizioni di piena agibilità delle navi allo stato negate, nonostante le attestazioni di idoneità rilasciate da autorità pubbliche e soggetti certificatori. Il CdA di Caronte & Tourist Isole Minori ha dovuto prendere atto dell’esito del riesame e ha conseguentemente comunicato la risoluzione, per impossibilità sopravvenuta dei contratti in essere, con la Regione Siciliana relativi alle Isole Eolie, le Egadi e Ustica. Ciò in quanto il sequestro per l’asserita inidoneità delle navi al trasporto di Pmr (da noi fermamente contestata), ha determinato la contemporanea indisponibilità di ben tre navi che rende impossibile la prosecuzione del rapporto contrattuale, e (circostanza non meno rilevante) una – non più sostenibile – condizione d’incertezza giuridica. Di ciò abbiamo doverosamente dato formale comunicazione all’Ente regionale».

Certo, che si sia atteso il sopraggiungere del periodo estivo per effettuare il sequestro, ritengo sia un procedimento alquanto discutibile, mi riferisco in particolare al periodo strategico di alta stagione per quel settore, considerando l’alta affluenza turistica che ora viene fortemente penalizzata: forse questo provvedimento si sarebbe potuto compiere in un periodo diverso, ad esempio a inizi anno, tra Gennaio/Febbraio, oppure rimandarlo a fine estate, tra Ottobre e Novembre 

Non so… a volte accadono circostanze che lasciano noi – non addetti ai lavori – interdetti, già è come se la giustizia viaggiasse a velocità diverse da come si vorrebbe: a volte risulta essere lentissima in quei procedimenti che richiederebbero viceversa urgenza, proprio per evitare situazioni di malaffare e/o danno allo Stato, viceversa, quando si potrebbe posticipare certi provvedimenti, da cui nessuno può scappare, anche se parliamo di navi, beh… ecco che all’improvviso la giustizia diventa celerissima…

Mah… chi ci capisce qualcosa è bravo!!!

"Bonus facciate", lavori inesistenti e fatture gonfiate per oltre 5 milioni di euro…

L’ennesima truffa grazie ai bonus statali…

Era stato messo in piedi un sistema per attestare lavori edili mai eseguiti o realizzati con prezzi lievitati… 

L’obiettivo era semplice… ottenere i crediti fiscali legati al bonus facciate in maniera illegale!!!

Grazie alla Procura nazionale e alla Guardia di finanza del Comando Provinciale di Sassari, alcuni soggetti tra imprenditori, professionisti e anche (guarda un po’… ne ho parlato proprio ieri…) un “amministratore di condominio“, sono stati denunciati…

Sì… l’accusa prevede l’associazione a delinquere finalizzata a commettere truffe a danno dello Stato, quei soggetti in concorso con altre persone, tra privati e amministratori di condominio, gli stessi che rappresentavano di fatto i “Committenti” dei lavori di recupero delle facciate di quegli edifici da loro amministrati… 

Beh… alla fine l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo per oltre 5,5 milioni di euro, che sono considerati il profitto realizzato con la presunta truffa…

Certo, non vorrei essere al posto di quei condomini ora interessati a evitare eventuali sanzioni tributarie, ma non solo, anche penali, in particolare se verrà evidenziata la concreta valutazione che alcuni di essi insieme all’amministratore del condominio o l’impresa esecutrice dei lavori, abbiano di fatto partecipato attivamente alla consumazione dell’illecito o ne siano stati anche solo consapevoli…

Come si dice: fatta la legge, trovato l’inganno!!!

Omicidi compiuti nelle riunioni condominiali??? Ho come la sensazione che alcune negligenze vadano ricercate nell'operato superficiale di una parte delle nostre Istituzioni!!!

Sono passati solo alcuni mesi da quella lite condominiale (dicembre 2022) che portò un condomino ad uccidere tre donne a Roma ed ora nuovamente una lite condominiale che termina ahimè con l’ennesima vittima – vedasi i link: 

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/12/11/lite-per-il-condominio-spara-e-uccide-tre-donne_bd4629d0-281a-4e10-8316- 903d29b3c74a.html   

https://www.ansa.it/lazio/notizie/2023/07/08/ucciso-con-mazza-da-baseball-per-lite-condominiale-tre-arresti_39ca721d-7591-42d9-a372-8472bafa4233.html 

Sembrerà incredibile, ma a differenza della generale omertà con cui ogni giorno mi scontro, posso assicurare che il problema fondamentale su quanto accade inmolti condomini è da ricercarsi principalmente nella superficialità o per meglio dire nella poca preparazione di alcuni “togati o uomini con la “divisa”…

Perché il problema fondamentale che in molti non vogliono capire o fanno finta di non capire per ragioni o interessi che non sto qui a riportare… è che dietro quei condomini girano parecchi soldi, in particolare quando questi presentano bilanci da oltre un milione di euro, (neppure certi nostri Comuni viaggiano su queste cifre…) e risulta quindi facile intuire che siano in molti a voler fare di tutto pur di gestire tutta quella montagna di denaro… 

Ma la circostanza più grave e che questo tipo di situazioni vengano affrontate dalle nostre Istituzioni come fossero semplici beghe condominiali, eppure vi sono casi in cui queste presentano tipologie di reati le cui sanzioni sono ben riportate nel codice di procedura penale… 

Mi riferisco a raggiri, appropriazione indebita, mala-gestio, bancarotta e trasferimento fraudolento di valori, danno all’erario, a cui si sommano in taluni casi, associazione a delinquere finalizzate a commettere truffe a danno dello Stato nell’ambito delle misure di sostegno al settore edilizio, parlo di quei “Bonus” concessi dallo Stato per lavori di recupero o restauro di facciate…

Vanno altresì evidenziati, oltre a quanto riportato sopra, altri specifici fatti gravi che hanno fatto emergere in taluni condomini: favoreggiamento alla latitanza, associazione mafiosa, spaccio, estorsione, usura, etc…

E sì perché un condominio, quando esso è rappresentato da un numero considerevole d’individui, può essere paragonato ad una piccola comunità, costituita da migliaia di persone che in certi periodi dell’anno, possono anche raggiungere le 5/6mila unità… 

Ed allora pur comprendendo la natura civilistica della definizione di condominio, non sempre questa definizione va dimessamente accettata per com’è, se pur la regola preveda che basti semplicemente che il numero di proprietari e di unità immobiliari superi una determinata soglia, per diventare obbligatoria la nomina di un amministratore e la redazione di un regolamento… 

Ma non sempre il condominio è quello…  quantomeno questa regola vale quando la gestione del condominio viene eseguita in maniera corretta, ma quando vi è la presenza di reati, quando si è già proceduto a denunciare gravi fatti emersi, quando ahimè ci si trova a dover combattere con un muro di gomma istituzionale che non effettua le dovute verifiche, quando si sa essere demandati a quel compito, ma ancor peggio, si disinteressa di leggere i documenti ricevuti, ditemi… o meglio, mi rivolgo come cittadino al mio caro Presidente Mattarella: a cosa serve denunciare, denunciare, DENUNCIARE???

E si… perché chi dovrebbe verificare dorme, chi dovrebbe studiare quelle carte fa in modo che esse vengano insabbiate, ed ancora, si ci si ritrova a dover costatare come in taluni uffici istituzionali (auspico soltanto che i nominativi di quei soggetti trasmessi ad alcune note testate d’inchiesta televisive possano prima o poi emergere…) si dorme, mentre viceversa alcune Procure o per meglio dire talune “PG” (vedasi ad esempio quella di Messina…), fanno il proprio dovere!!! 

Difatti, mentre chi ha ricevuto gli esposti li ha ritenuti semplici “beghe condominiali” (il problema va anche ricercato in quel sistema massonico addentrato all’interno dei nostri apparati pubblici), mentre per fortuna, in altre strutture (dove sono presenti ufficiali e agenti di polizia giudiziaria integerrimi e professionali), quelli ad esempio che appartengono alla sezione diretta e funzionale del Procuratore della Repubblica, beh… in quelle Sedi, le verifiche condotte hanno viceversa evidenziato come i reati a suo tempo denunciati, avevano ragione di essere e che quindi, quanto già in mano da tempo a taluni magistrati, avrebbe dovuto condurre ad una definita sentenza di condanna e invece siamo ancora qui a parlarne… 

Già…. ci si è palleggiati per anni, sono cinque per l’esattezza (da quel lontano 2018 in cui è stato presentato il primo esposto…) e se non fosse per la sola volontà di chi come il sottoscritto (ma anche di molti amici, gli stessi che in questi lunghi anni, hanno dimostrato di avere seguito l’esempio…) non sa piegarsi a quel sistema colluso e dimostra – con i fatti – di non aver paura di nulla e di nessuno, per raggiungere – dopo anni di silenzi assordanti e circostanze al limite della illegalità – lo scopo prefissato e cioè riportare giustizia e legalità dove non c’è!!!

Sì… qualcosa è stato fatto, chi di dovere è stato rinviato a giudizio, ma nel frattempo come dicevo, l’illegalità ha continuato come nulla fosse, utilizzando il banale stratagemma, di passare di mano in mano…

Ed allora mi chiedo, ma lo Stato cosa fa??? 

Parlo dello stesso Stato che attraverso il Tribunale ha nominato (a seguito di quanto dal sottoscritto e da altri compiuto) un suo Amministratore, sì…  “giudiziario”, ma a cui di fatto è stato reso impossibile operare, perché altri, quegli stessi che ora sono stati rinviati a giudizio, non ne consentono in pratica la sua corretta gestione, neppure quando obbligati alla consegna, dinnanzi all’ufficiale giudiziario e alle forze dell’ordine, che vengono presi di fatto, a pesci in faccia!!! 

Ho saputo che proprio alcuni giorni fa, in una sala riunione di quel condominio, una Sig.ra insieme ad altri condomini sono stati aggrediti, subendo violenze non solo verbali, ma anche fisiche, soltanto per essersi voluti ribellati a quel sistema coercitivo e di malaffare, maltrattamenti che sono stati immediatamente denunciati alle forze dell’ordine presenti nella Struttura Ospedaliera, durante quello spiacevole ricovero…

Ed allora “mio caro Stato“, mi chiesdo: cosa bisogna attendere ancora ??? Forse di contare le prossime vittime di quel Condominio??? 

Permettetemi di riportare la parte conclusiva di una missiva ufficialmente inviata dal sottoscritto alcuni giorni fa a mezzo Pec : “Ecco perché richiedo un intervento mirato da parte delle Istituzione di cui all’indirizzo, per far sì che le parole espresse alcuni giorni fa dal nostro Presidente Mattarella,  parlando di legalità in una scuola, trovino finalmente quel giusto riscontro: grazie al lavoro prezioso delle Istituzioni, delle forze dell’ordine, delle associazioni di volontariato, la cultura dell’antimafia e il rigetto alla corruzione passa attraverso noi tutti, spezzando definitivamente le catene dell’omertà e della paura. Noi, non dobbiamo smettere di vigilare, il malaffare è sempre presente, capace di vivere nascosto e pronto a rialzare la testa al minimo sintomo di cedimento. La Repubblica vi è vicina e tutte le amministrazioni pubbliche devono far sentire con efficacia la loro presenza accanto ai cittadini e insieme a tutte le espressioni della società civile”.

Si… Presidente, veramente delle belle parole: peccato che non abbiano alcuna attinenza con la realtà in cui viviamo!!! 

Bilanci gonfiati e occultamento dello stato di progressivo dissesto…

Ravenna: la guardia di finanza su delega della Procura ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 7 milioni di euro nei confronti degli ex amministratori (presidente e vice-presidente del Consiglio di amministrazione) nonché soci di una società di rilievo nazionale…

L’azienda SPA, società concessionaria della gestione di numerosi punti di ristoro anche lungo arterie autostradali e all’interno di strutture sanitarie pubbliche e finita in concordato nel 2022.

Il sequestro eseguito ora, si inserisce in un’ampia indagine di polizia giudiziaria avviata dalla Gdf a seguito dell’ammissione della società al concordato preventivo in continuità e dei conseguenti esposti presentati dall’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Bologna…

Difatti, nel corso delle indagini, i finanzieri hanno esaminato le varie poste dei bilanci della società svolgendo quindi dei riscontri documentali ed assumendo informazioni da alcuni testimoni, tra cui diversi ex dipendenti e  fornitori della società. 

Sulla base di quegli approfondimenti è emerso che gli ex-amministratori avevano reiteratamente gonfiato, tra il 2015 e il 2020, i bilanci di esercizio, “indicando rimanenze di magazzino fino a 10 volte superiori a quelle realmente esistenti e modificando, con vere e proprie alterazioni materiali, i contratti con importanti fornitori al fine di contabilizzare crediti commerciali in realtà fittizi!!!

Le indagini ancora in corso, hanno permesso di individuare una sopravvalutazione dell’attivo patrimoniale e crediti inesistenti per milioni di euro e sulla base delle condotte illecite contestate, le Fiamme Gialle ravennati hanno proceduto anche a quantificare in oltre sette milioni di euro il profitto personale ottenuto dagli indagati sia, in qualità di soci di riferimento, in termini di risparmio per non aver dovuto ripianare le importanti perdite d’esercizio che senza i falsi si sarebbero concretizzate e sia, in qualità di amministratori, al fine di prolungare artificiosamente la vita dell’impresa e continuando nel contempo di usufruire d’importanti stipendi e benefit aziendali… 

L’autorità giudiziaria di Ravenna ha quindi emesso un provvedimento di sequestro preventivo in via d’urgenza, la cui esecuzione ha permesso il sequestro di quattro unità abitative, di cui due villini e due appartamenti, un deposito ed una quota parte di oltre 100 terreni agricoli. 

A cosa serve ricorrere in maniera urgente all'ex art. 700 cpc, quando poi all'interno dei Tribunali i magistrati competenti non emettono i procedimenti nei tempi previsti???

Sappiamo cosa prevede la normativa con il ricorso d’urgenza ex art. 700 cpc e cioè: “chi ha fondato motivo di temere che, durante il tempo occorrente per far riconoscere e far tutelare il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al giudice un provvedimento d’urgenza che appare secondo le circostanze il più idoneo ad assicurare provvisoriamente gli effetti della decisione sul merito”.

Ma se quanto sopra si scontra poi con i tempi della giustizia, quando cioè per emettere un provvedimento (ovviamente nei tempi necessari alla sua disamina), il magistrato chiamato in causa (provvedimento “ricordo d’urgenza”) fa uso di un tempo indefinito, ditemi, a cosa serve richiedere quella procedura, se non solo per sentirsi prendere per il … ???

Ricordo che si procede per “urgenza” quando (la legge) richiede che vi sia la necessità di una tutela immediata del diritto, tutela che altrimenti verrebbe irrimediabilmente frustrata qualora si procedesse per le vie ordinarie e si attendessero i tempi di una sentenza ordinaria, in altre parole vi deve essere un pericolo imminente di un pregiudizio che minacci irreparabilmente il diritto!!!

Ma vi è anche una seconda condizione ed è la probabile esistenza del diritto che si vuole tutelare; in pratica, il diritto fatto valere deve essere verosimile già dalla lettura delle carte e senza procedere a un’istruttoria particolarmente approfondita. Insomma, già sulla base delle prove portate in giudizio e analizzate “con la fretta” di un giudizio urgente, il magistrato deve convincersi delle ragioni del ricorrente.

Ecco, questa seconda condizione, in gergo tecnico chiamata “fumus boni iuris”, ossia l’apparenza (simile al fumo) di un valido diritto, si potrebbe definire più facilmente “verosimiglianza del diritto”, ed è ciò che infatti i cittadini non riescono a capire, già… sui motivi di quei ritardi, sapendo il più delle volte che non si tratta di carte senza alcun fondamento, ma che esse completano le indagini effettuate dagli organi di polizia, dalle cui verifiche è stato permesso di anticipare e predispone l’instaurazione di un processo penale, nel quale la persona indagata è risultata rinviata a giudizio!!!

Quindi mi chiedo, se il rischio della parte interessata di ricorrere al procedimento d’urgenza per danno temuto o di nuova opera – in attesa che si attuino quelle misure cautelari tipiche previste in quei tipi di reati come ad esempio il sequestro dei beni – quando cioè la misura cautelare tipica non è adeguatamente idonea a garantire la soddisfazione delle posizioni soggettive lese nei tempi necessari per la definizione del giudizio, il magistrato non dovrebbe in maniera celere, ma che dico… di più, sollecita, lesta, rapida, spedita, procedere con quanto di sua competenza…

Ed invece restiamo qua, già… in attesa di non si sa che cosa e nel frattempo quei lestofanti – ricordo già rinviati a giudizio – sì… quegli individui che si prestano da sempre a ogni tipo di malaffare, gli stessi d’altronde che sfruttano tutte le crepe e gli escamotage giuridici per farsi beffa della nostra giustizia, beh… stranamente questi individui, continuano a compiere quelle loro azioni come nulla fosse, non solo nei confronti di quegli esigui cittadini onesti e coraggiosi, ma anche dinnanzi a funzionari istituzionali, accompagnati dalle forze dell’ordine!!!

Certa che se questa è la nostra giustizia a cui i cittadini si affidano…  

Distrutte le scritture contabili per impedire la ricostruzione dei beni e così sottrarli ai creditori in vista del fallimento!!!

Mi è stato chiesto di riproporre una vicenda giudiziaria che ha visto una società occultare le proprie scritture contabili, per impedire la ricostruzione dei beni e così sottrarli ai creditori in vista del fallimento!!!

E’ dire che la vicenda è eguale ad una analoga dal sottoscritto denunciata proprio lo scorso anno, un sistema talmente banale che è incredibile come ancora oggi si perdano anni in inchieste giudiziarie, processi, giudizi, rinvii, etc… sapendo bene quali sono i motivi di quelle ingannevoli sottrazioni … 

A volte ho come l’impressione che all’interno di quei tribunali non vi siano dei magistrati, ma fruttivendoli, gelatai, macellai, perché sono così evidenti le richieste dei pubblici ministeri ( individui non certo di parte, in quanto operano esclusivamente per nome e conto dello Stato di diritto e quindi se sono lì è solo e soltanto per far emergere tutto il malaffare compiuto abitualmente, esercitando di fatto quel potere loro concesso, in nome di quell’unica verità e soprattutto per una giustizia equa…), eppure nei vari procedimenti, si assiste ahimè… ad un altalenante ribaltone nei vari gradi di giudizio!!!

Ora qualcuno ha finalmente compreso che si trattava di “bancarotta fraudolenta in concorso”, ed allora ecco venir indagati non solo i titolari (reali), ma anche tutti gli amministratori unici della società che nel corso degli anni si erano succeduti, fino al condurla quell’impresa in fallimento; ciascuno di essi ora è stato indagato per aver concorso insieme ad altri soci, nella distruzione dei libri e delle scritture contabili, in modo da aver creato un danno ai creditori che non hanno più potuto così aggredire i beni di quella società…

Una giustizia che dimostra con queste continue vicende le proprie falle nel sistema, in particolare a non essere difesi sono proprio le persone oneste, in particolare i creditori, ordinari che privilegiati, come ad esempio i lavoratori, che si ritrovano ad attendere anni ed anni provvedimenti che dovrebbero essere “automatici” e che invece, grazie a sistemi truffaldini, a procedure legali attuate dai soliti azzeccagarbugli, ma anche per sterili interventi compiuti da quei nominati curatori fallimentari, mi riferisco in particolare a taluni che operano nella provincia di Catania, non si giunge mai ad una celere soluzione o quantomeno ad una sua definizione!!!

Consiglio a quest’ultimi un link che tratta in generale, quali sono gli strumenti processuali a disposizione del curatore fallimentare per realizzare attivo funzionale al soddisfacimento dei creditori concorsuali:  https://ilsocietario.it/multimedia/le-azioni-di-responsabilit-del-curatore-nel-fallimento

"La mafia è un cancro ma non invincibile"!!! Si certo, ne parliamo tra cent'anni…

Ho ascoltato in questi giorni nei Tg nazionali le cazz…  espresse da taluni nostri governanti in occasione del trentunesimo anniversario della strage di Capaci, in cui come sappiamo morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro!!!
“La mafia è un cancro ma non invincibile”!!!

Si ok… belle parole, ma sorge spontanea una domanda: ma quando verrà definitivamente debellata da questa nostra terra??? Già… quanti altri trent’anni dovremmo attendere prima di vedere arrestare l’attuale boss di cosa nostra???  

La verità…??? Non sanno neppure di cosa parlano ed allora cosa fanno oltre che parlare a vanvera, nulla… come loro solito peraltro!!!

Difatti, proclamano vittorie che non giungeranno mai in tempi celeri, certamente non attraverso questo modo d’agire!!!

Questi nostri uomini istituzionali – nessuno di loro escluso – non sarà mai capace di eliminare alcun “cancro” mafioso, neppure se vivessero altri cent’anni e quindi di cosa parlano??? 

Stessero almeno in silenzio…

Ora, non voglio pubblicare le classiche critiche sterili o certamente mai costruttive per come abitualmente avviene in quei noti social, ma ditemi, se le leggi che dovrebbero contrastare quel sistema criminale e corruttivo sono le stesse cui stiamo assistendo, già… osservando quanto sti sta compiendo attraverso le nuove riforme della giustizia – grazie a questo attuale governo in carica – cosa dovremmo mai aspettarci, se non altre collusioni o collegamenti di malaffare con quelle associazioni mafiose??? 

D’altro canto, se analizziamo le alleanze attualmente al governo di centrodestra (avrei detto lo stesso se ci fosse stato il centro sinistra…), esse sono costituite in parte da eletti, tra deputati e senatori, che hanno ancora pendenze con la giustizia!!!

E quindi, veramente pensate che questi soggetti stiano realmente compiendo qualcosa per contrastare la criminalità organizzata, la corruzione e tutto il business illegale presente nel nostro Paese??? Poveri illusi…

Ma non vedete o fate finta di esser ciechi di come l’illegalità, la corruzione, l’evasione, la spartizione negli appalti, la concessione ed il ricevimento di mazzette e di favori personali e/o familiari, rappresentino di fatto la principale vocazione della maggior parte dei miei connazionali???

Ed ora, nell’ascoltare quelle frasi ipocrite e artefatte mi viene da piangere, ma lo stesso accade ad alcuni miei conterranei, soprattutto tra i giovani i quali in queste ore di commemorazioni nelle strade di Palermo, hanno manifestato contro quegli esponenti istituzionali, stanchi ormai di sentire quelle “sterili” parole pronunciate su “legalità e lotta alla mafia“, quando in concreto, nessuno di loro è stato mai capace di prendere le distanze da quell’associazione criminale o da quei referenti, denunciando ad esempio quanti – anche tra i loro colleghi – l’hanno in questi lunghi anni appoggiata e di conseguenza favorita!!!

proprio su queste commemorazioni avevo scritto alcuni anni fa http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/05/sembra-ieri-eppure-sono-passati-29-anni.html e a quanto vedo da allora, non è cambiato nulla!!!

Il boss prepara la fuga…

L’evasione dal carcere è riuscita prima dell’alba!!!

Erano le tre e quaranta quando una dozzina di uomini travestiti da poliziotti e carabinieri, armati di fucili e pistole, si sono presentati in carcere motivando che vi fosse il grave rischio di una fuga e che quel detenuto così importante, andasse immediatamente trasferito verso una località più sicura…  

Il commando si è così infiltrato nel penitenziario e dopo essersi fatti indicare la cella dov’era rinchiuso il boss, l’hanno prelevato senza dover immobilizzare le guardie carcerarie, le quali hanno creduto che si stesse trattando di un’operazione autorizzata… 

E così, senza colpo ferire, sono usciti dal carcere e giunti in adiacenza dell’autostrada hanno abbandonato e dato a fuoco quel furgone cellulare – ad uso solitamente della Polizia Penitenziaria per il trasporto dei detenuti – e incendiando unitamente un altro autocarro posto dai rapitori nella corsia autostradale opposta. 


A bordo quindi di alcuni Suv di grossa cilindrata si sono dileguati ed hanno così fatto perdere le loro tracce.

Immediatamente appena compreso quanto accaduto, sono stati istituiti posti di blocco e controlli in tutte le uscite autostradali e nel contempo è stata rafforzata la vigilanza ai confini, nell’ipotesi che il boss provasse a scappare all’estero in auto o attraverso un fuoribordo.

Certo, nessuno si sarebbe mai immaginato un blitz come quelli che si vedono abitualmente nei film, anche se parliamo di un personaggio importante, al centro come sappiamo di numerosi fatti criminali e quindi se pur erano state prese misure stringenti di sicurezza, mai e poi mai, si sarebbe potuta prevedere un’azione così intrepida… 

Ora a fatti compiuti si stanno cercando le falle del sistema posto a protezione, ma non solo, si cercano eventuali complici che hanno partecipato o chi ha permesso che ciò potesse accadere, ed ancora, chi ha dato a quei falsi militari i necessari documenti e le autorizzazione per quel improvvisato trasferimento…

Anche la procura ha disposto un’immediata inchiesta per accertare eventuali responsabilità, certo non sarà semplice giungere ad una celere soluzione e ancor meno trovare quella banda criminale che ha compiuto l’evasione…

Il sottoscritto appresa la notizia è rimasto basito, tanto da aver pensato che era il momento di recarmi immediatamente in quei luoghi e dare il mio personale contributo, anche se nello stesso momento in cui stessi pensando ciò, mi sono detto: scusa Nicola, ma cosa cazz… centri tu con tutta questa storia?

E difatti, ecco aprire gli occhi e comprendere che stavo sognando, ma appena destato e passati pochi minuti, un pensiero bizzarro e una forte angoscia mi ha assalito: non è che forse quell’organizzazione criminale o anche parte di quello stato deviato che finora l’ha protetto, stia realmente preparando la fuga di quel boss prima che possa iniziare a parlare coi magistrati???   

Spero comunque che questo pensiero – osservando ahimè quanto accade ogni giorno in questo paese – resti soltanto un sogno!!!

Stato deviato, massoneria e mafia: meno male che c'è chi riesce ancora a contrastarli!!!

Vi è un alleanza in Sicilia tra uomini dello Stato “deviato”, celati scimuniti con i “grembiulini”, a cui si sono aggiunti pseudo mafiosi che pensano di comandare, quando alla fine prendono soltanto ordini!!!

Ovviamente nessuno vuole parlare di questi chiari collegamenti, né le Istituzioni e ancor meno i media, anzi sono in molti a fare in modo che questo fenomeno venga descritto come un qualcosa che appartiene alla fantasia, già… a modello dei racconti di Gleen Cooper… 

D’altronde fateci caso, la riservatezza sull’argomento ed i fatti compiuti che si tengono nascosti dentro quel sistema (da non esser  mai rivelati a nessuno), fanno in modo che poco si sappia di quanto realmente avviene dietro le quinte, difatti anche la Dia, nella sua ultima relazione alla parola “massoneria” dedica soltanto una note a piè di pagina, già… una sola citazione per quelle logge massoniche e comprenderete da voi, quanto sia davvero poco per un fenomeno che da sempre dimostra essere fortemente radicato nella nostra isola… 

La “massoneria” è all’interno di ogni ambito e fa in modo che chi appartiene ad essa goda di favori personali, di una rete di protezione, avanzamenti di carriere per se e per i propri cari, crescita in ambito sociale, sostegno politico, ma soprattutto mazzette di denaro da poter spendere in beni di lusso… 

Una cosa è certa, la massoneria è presente, ma non solo in ambito economico e sociale, no… essa interferisce e influenza molti apparati Istituzionali, Enti locali, la gestione degli appalti pubblici, la formulazione e il capovolgimento di talune sentenze nei tribunali, le notizie sui media, ma non solo, attraverso uomini “al di sopra di ogni sospetto” si occupa di antimafia, di gestione dei beni sequestrati e confiscati, promuove le nomine degli amministratori giudiziari ed anche di collusi liquidatori… 

Certo, evidenziare i collegamenti non è semplice, d’altronde la maggior parte di coloro che dovrebbero darne notizia preferisce farsela alla larga e chi prova a parlarne, come ad esempio l’amico Giletti, finisce senza più alcun programma (peraltro osservate quanto compiuto dai  suoi colleghi, tutti zitti, in silenzio, guai a voler prendere le sue difese, nessuno di loro lo ha più invitato, d’altronde va detto, se ciascuno di essi lavora per quegli stessi editori a cui le inchieste di Massimo erano rivolte (o si stavano per rivolgere…) ed anche a quella parte di politica che purtroppo controlla la Tv pubblica…), in quanto quel sistema “deviato” prevede, come riportavo sopra, la messa in atto della rete di protezione dei suoi “fratelli” adepti!!! 

La verità è che in questa terra infetta si viene ogni giorno condizionati e quei pochi uomini delle Istituzioni che fanno il loro dovere – potrei farvi alcuni nomi, penso tra l’altro che a breve li farò perché è giusto dire chi in questa terra è diverso da tutti gli altri e dimostra con il proprio ruolo e con grande coraggio di meritare quella toga o la divisa che indossa – perché sono questi gli uomini e le donne che fanno la differenza…

Questi eroi, perché soltanto così possono essere chiamati ( e sì… perché va detto, non bisogna ahimè diventare “vittime della mafia” per esser così definiti…), beh… questi signori – come dicevo – li trovate lì… occupati nelle Procure nazionali di Catania, Messina, Caltanisetta e anche Palermo, ma non solo, anche nelle Pg e in talune Gdf (sì perché… per altre purtroppo è meglio stendere un velo pietoso, naturalmente resto sin d’ora disponibile per evidenziare e far emergere quanto negativamente espresso…), continuando, nel gruppo NOE, ma anche in altri ambiti, come ad esempio quelli relativi alle Guardia Costiere o alle Protezioni Civili…

Ultimamente ad esempio, vorrei lodare gli addetti dell’Ufficio Consultazione Atti del Tribunale di Messina, Sig.ri Triglia e Bonasera, che prima telefonicamente e poi con l’invio delle mail, hanno evidenziato grande disponibilità e soprattutto professionalità nel risolvere le formali richieste formulate dal sottoscritto che seguivano alcune denunce presentate dallo stesso in taluni procedimenti penali e che, a causa della mia assenza per motivi di lavoro dalla regione, non mi permettevano di potermi presentarmi presso quell’ufficio per ritirare i fascicoli di rinvio a giudizio…  

Ecco perché se da una parte c’è lo schifo, l’infezione e quel cancro maledetto che ci attanaglia ovunque, dall’altra parte ci sono persone perbene che ogni giorno compiono il proprio dovere con alta dedizione e passione…

Sono loro, già quest’ultimi… esigui soggetti che ancora mi danno la forza di combattere e a non arrendermi, sì…neppure dinnanzi a situazioni drammatiche o a quelle a cui non crederesti mai, eppure quest’ultime continuano ancora oggi a cadermi addosso, ma come diceva il giudice Falcone: questi fenomeni sono umani e come tutti i fenomeni umani hanno un principio, una sua evoluzione e avranno quindi anche una fine!!!