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18 miliardi per i Castro, zero acqua per il popolo: il vero costo del regime cubano.

Secondo il sottoscritto, è ormai giunto il momento di mettere fine al governo della famiglia Castro, che dal 1959 – anno in cui Fidel avviò il proprio mandato con l’instaurazione del regime socialista – ha dimostrato, nel corso di oltre sei decenni, di aver fallito tragicamente gli obiettivi di sviluppo e benessere per il popolo cubano. 

In questi 66 anni, la popolazione ha subito una profonda crisi sociale ed economica, segnata da carestie, scarsità di beni essenziali e una sistematica negazione delle minime garanzie democratiche.

Mentre oltre un milione di cubani vive senza acqua potabile, il patrimonio della famiglia Castro supera i 18 miliardi di dollari. Una vergogna che stride con la realtà quotidiana di un paese in cui i blackout cronici impediscono persino il funzionamento delle pompe idrauliche. La situazione a Cuba non è più sostenibile: è un dramma umanitario che dura da decenni, e che oggi ha raggiunto livelli insostenibili.

Oltre alla fame e alla carenza di medicinali, un’emergenza idrica senza precedenti sta colpendo l’isola. Più di un milione di persone — su una popolazione di circa 9 milioni — non ha accesso all’acqua potabile, a causa del collasso delle infrastrutture idriche, aggravato dai continui blackout elettrici. Nelle province di Santiago, Holguín e Ciego de Ávila, i rubinetti sono asciutti da giorni. A L’Avana, 248.000 abitanti sono senza acqua da settimane. E il presidente dell’Istituto idrico statale, Antonio Rodríguez, ha dovuto ammettere sul Granma, il giornale ufficiale del regime, che “la situazione è drammatica”.

Eppure, mentre il popolo soffre, l’élite al potere accumula ricchezze inimmaginabili. Gaesa, il conglomerato militare creato da Raúl Castro negli anni ’90 per gestire la valuta pregiata dopo il crollo dell’Unione Sovietica, oggi controlla turismo, banche, commercio estero, negozi in dollari, trasporti e persino le rimesse degli emigrati. Si tratta di una holding di fatto privata, legata alla famiglia Castro e al vertice militare, immune a qualsiasi controllo pubblico o trasparenza. Il suo patrimonio è stimato in oltre 18 miliardi di dollari.

Con quella somma si potrebbero ricostruire città, pagare medici e insegnanti, modernizzare la rete elettrica, rilanciare l’agricoltura. Invece, il regime sceglie di consolidare il potere di generali e dirigenti comunisti, che oggi controllano il 40% del Pil ufficiale dell’isola. Un’economia non più statale, ma militarizzata.

Intanto, la repressione non si ferma. A luglio, l’ONG Prisoners Defenders ha registrato 25 nuovi prigionieri politici, portando il totale a 1.176 – un record storico. Tra loro c’è Marlon Brando Díaz Oliva, un giovane di 24 anni già condannato a 18 anni per le proteste del 2021 e nuovamente arrestato per “motivi ideologici”. Le carceri femminili, denuncia l’organizzazione, sono in condizioni disumane: mancano cure mediche, igiene di base, e spesso persino il cibo. E mentre l’isola sprofonda, mezzo milione di cubani ha scelto di fuggire negli ultimi due anni, lasciandosi alle spalle un’economia al collasso, salari irrisori e una polizia politica sempre più oppressiva.

Persino le catastrofi naturali diventano un banco di prova per l’incompetenza del regime. Pochi giorni fa, una violenta tromba d’aria ha allagato interi quartieri de L’Avana. Strade sommerse, case invase dall’acqua. Un fulmine ha messo fuori uso la rete elettrica, e la corrente è tornata solo dopo due ore, troppo tardi per far ripartire le pompe idrauliche. Le autorità hanno convocato riunioni d’emergenza e invitato alla calma, ma la popolazione è esasperata. I social si sono riempiti di video che mostrano l’incuria cronica: un sistema di drenaggio inesistente, manutenzione zero, e infrastrutture in rovina. Ogni acquazzone diventa una trappola mortale.

E mentre Cuba affonda, il regime continua a stringere accordi internazionali, presentandosi come vittima dell’embargo statunitense. Ma dietro queste dichiarazioni spesso propagandistiche si nasconde una spartizione di interessi geopolitici: Russia e Cina vedono nell’isola un avamposto strategico nel “cortile di casa” degli Stati Uniti. E così, mentre il popolo paga il prezzo di un sistema marcio, il dollaro ha superato i 400 pesos cubani sul mercato nero – un nuovo record – che evidenzia il divario abissale tra chi ha accesso alla valuta estera e chi è condannato alla miseria.

Allora, che cosa si nasconde dietro questi incontri e queste alleanze? Perché, nonostante il collasso economico e sociale, il regime resiste?

La risposta è semplice: perché c’è chi, fuori dall’isola, ha interesse a mantenerlo in vita. E mentre i Castro e i loro alleati continuano a spartirsi potere e ricchezze, il popolo cubano è lasciato al buio, senza acqua, senza cibo, e senza speranza.

Il piano di Trump per Gaza: un paradiso turistico… senza palestinesi?

Donald Trump ha presentato un’idea sconcertante per il futuro della Striscia di Gaza: trasformare la sua costa, un tempo incontaminata ma oggi ridotta in macerie, nella nuova capitale del turismo del Medio Oriente.

Il presidente immagina resort di lusso, casinò, ristoranti e hotel a cinque stelle che dovrebbero sorgere al posto di ciò che resta della città.

Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, affiancato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Trump ha illustrato la sua proposta: gli Stati Uniti prenderebbero il controllo della Striscia di Gaza e trasferirebbero i circa due milioni di palestinesi in nuove abitazioni fuori dal territorio.

Il piano prevede la bonifica dell’area da detriti e ordigni inesplosi, per poi avviare uno sviluppo economico che trasformi Gaza in un centro turistico, proprio come nell’immagine realizzata dallo stesso Trump: “Costruire alloggi di qualità davvero buona, creare una città vivibile, un posto dove poter vivere e non morire, perché a Gaza la morte è una certezza”.

Ma c’è un dettaglio che sembra essergli sfuggito; nel suo piano, Gaza sembra destinata a diventare un paradiso per il turismo, ma la circostanza assurda è che Trump abbia dimenticato un dettaglio fondamentale e cioè: dove dovrebbero andare i palestinesi?

Già… quale sarebbe la loro destinazione finale?

D’altronde, quel bellissimo progetto si limita a immaginare un nuovo volto per Gaza, ma ignora completamente il destino della sua popolazione, che, viste le condizioni di estrema povertà in cui si trova, quelle ipotetiche strutture turistiche potrà ammirarle solo da lontano, già… quasi fossero un miraggio!!!

Ed è qui che sorge spontanea una domanda: chi decide dove e come dovrebbero vivere i palestinesi? Gli Stati Uniti? Israele? L’Unione Europea? Il mondo arabo? Chi…? 

Già, perché è questa la vera questione da porsi, eppure sembra che tutti preferiscano evitarla, forse per paura di restare invischiati in una questione tanto scomoda???

Sì, verso il futuro con fiducia e coraggio…

Ho letto il messaggio che il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha rivolto ai siciliani in occasione degli auguri di Natale. 

Tra i vari argomenti affrontati, emerge innanzitutto la salute: “Migliorare la sanità pubblica è stata la nostra priorità fin dall’inizio”. 

Schifani ha sottolineato lo stanziamento di 750 milioni di euro destinati a nuovi ospedali, tra cui il Polo pediatrico di Palermo, che si prevede diventi un centro di eccellenza.

Un altro tema trattato è l’emergenza rifiuti; il Presidente ha affermato che “il percorso verso la realizzazione dei termovalorizzatori è ormai tracciato”, delineando una possibile soluzione per superare questa criticità.

Si è poi affrontato il problema della siccità, con l’annuncio che i dissalatori saranno operativi già dalla prossima estate. Una promessa ambiziosa, vista la gravità di questa problematica, che richiede interventi strutturali e immediati.

Nelle politiche sociali, Schifani ha menzionato il sostegno alle famiglie più fragili con il “reddito di povertà”, una misura una tantum pensata per offrire un aiuto concreto e immediato a chi ne ha più bisogno ed ha inoltre anticipato ulteriori iniziative per incentivare i consumi, senza però fornire dettagli specifici.

Tuttavia, nel suo messaggio manca un riferimento fondamentale: il contrasto alla corruzione. Già… nessuna parola sui fondi regionali spesso bersaglio della criminalità organizzata, sulle dinamiche della politica corrotta, sulla mancanza di merito e sul diffuso clientelismo che soffoca lo sviluppo della Sicilia.

In conclusione, Schifani invita i siciliani a guardare al futuro con fiducia: “La strada è ancora lunga, ma sono certo che, uniti, possiamo costruire una Sicilia più forte”. Parole che suonano bene, ma che necessitano di essere accompagnate da fatti concreti.

Non resta che attendere la fine di questo mandato per giudicare quanto di queste promesse sarà realizzato e quanto, invece, rimarrà nel limbo delle buone intenzioni. 

Il tempo ci dirà se si tratterà di un vero cambio di passo o di una semplice reiterazione delle vuote promesse a cui, purtroppo, ci hanno abituato molti dei suoi predecessori…

Per abbattere Salvini politicamente, provano a colpirlo con la "giustizia"…

Che Matteo Salvini costituisca un problema per molti è evidente a tutti…
A volerlo fuori dai giochi politici non sono soltanto coloro che rappresentano “l’opposizione” di questo paese, ma anche quelli che dovrebbero essere suoi alleati del centrodestra…
Il Pd ad esempio (e quella parte di sinistra…) sa benissimo che fintanto quel legame con i pentastellati prosegue, non vi è per loro, alcuna possibilità di riprendersi il paese…
Analoga considerazione fanno dall’altra parte quei suoi alleati di centro-destra, in particolare uno dei due… mi riferisco al partito di “Forza Italia”, che sta istigando l’opinione pubblica, attraverso quel suo leader “padre-padrone” affinché questo suo caro amico “nemico” –viste le preferenze che proprio il ministro dell’interno è riuscito a strappare a quel suo alleato durante l’ultime elezioni, ma soprattutto ha paura, dell’alto gradimento di popolarità che il premier della “Lega” sta ottenendo, attirando a se in questi mesi molti sostenitori tra cui quelli di “FI” – possa finalmente essere messo fuori causa… 
Ed allora, visto che non ci si è riusciti attaccando la Lega o meglio bloccando i c/c bancari, si sta puntando di ottenere quanto deciso in altre sedi…,  scagliando una parte di magistratura, la stessa che come abbiamo visto negli anni, è stata a seconda delle circostanze utilizzata per ribaltare la politica nazionale di questo nostro paese… 
Come dimenticare d’altronde le inchieste giudiziarie condotte negli anni novanta, conosciute con il nome di Mani pulite” che accompagnarono lo scandalo di Tangentopoli e che decretarono la fine della prima Repubblica e l’inizio della seconda, con la fine dei partiti come Dc e Psi…
Poco dopo, precisamente nel 1994, Silvio Berlusconi entrò in politica e a fine marzo il suo partito vinse le elezioni… 
Sappiamo come finì molti anni dopo, ma soprattutto abbiamo visto con quali modalità fu utilizzata la magistratura contro quell’ex presidente del consiglio, in particolare attraverso una serie d’inchieste per scandali sessuali, che hanno fatto il giro del mondo…
Siamo giunti quindi a questi ultimi anni, dove anche la “sinistra” è finita sotto le mire dei magistrati, con tutta una serie d’inchieste giudiziarie che sono andate dalle banche, ai familiari di quei premier…
Ed oggi quindi, si decide di processare il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti, avviando la  richiesta per l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona e abuso di potere, nonostante che la procura di Catania avesse espresso parere di archiviazione…
Ovviamente il ministro Salvini ha commentato sui social: “Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni, manco fossi uno spacciatore o uno stupratore”. 
Adesso la palla passa al Senato che dovrà esprimere parere se procedere o no… e credo di poter prevedere che questa procedura… finirà nel nulla!!!
Salvini nel frattempo ha aggiunto: “io non cambio di un centimetro la mia posizione… i giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri“!!!
Certamente il problema dei migranti costituisce – non solo per il nostro paese – una situazione difficile d’affrontare e difatti stiamo vedendo con quali modalità gli altri stati europei si stiano comportando, chiudendo le frontiere oppure uscendo dall’Eu per non impelagarsi in situazioni umanitarie di cui non hanno alcun interesse… 
In Italia, viceversa si prova ad utilizzare questa grave incognita internazionale, per utilizzarla per fini prettamente politici, attraverso la messa in circolazione di notizie “fake” o facendo in modo che il problema non venga risolva definitivamente attraverso accordi internazionali, d’altro canto questa è una situazione che non può (è lo sanno tutti…) essere affrontata o risolta esclusivamente dal nostro paese…
E’ evidente… ill caso “Diciotti” rappresenta se pur nella sua tribolazione, qualcosa che è stato utilizzato da quelle forze politiche d’opposizione per contrastare l’attuale governo… 
Già… nessuno di loro difatti da oggi una risposta chiara su come risolvere il problema… se non dichiarando che bisogna aprire le frontiere!!!
Abbiamo visto d’altronde cosa è accaduto in questi anni e quanto abbiamo reso finanziariamente quegli ingressi: “mafia capitale”, caporalati, manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali….
Ma non solo, perché come sappiamo bene molte “Ong” hanno moltiplicato in maniera esponenziale i propri introiti, grazie proprio a quel traffico di migranti… e analoga situazione è avvenuta attraverso la gestione dei molti “Cara” e di quelle associazioni di volontariato, divenute negli anni, veri e propri uffici di collocamento, utilizzati da quella stessa politica, quale scambio di favori, sì… posti di lavoro in cambio di voti!!!   
Ecco perché non credo alla lealtà di questa procedura attuata contro il ministro Salvini, perché la ritengo a mio modesto parere, viziata da forti pregiudizi politici, che nulla hanno a che fare con i principi di giustizia o con la salvaguardia di quei poveri migranti che rischiano ogni giorno la propria vita, affrontando l’impervia via del mare, con la speranza di trovare in questo vecchio continente, principi di democrazia e libertà che da loro purtroppo non esistono, senza sapere viceversa che toccando qui da noi terra, troveranno soltanto discriminazione e soprattutto povertà!!! 
Ma di questo problema ovviamente nessuno parla, già, molto meglio per loro fare come sempre: I moralisti!!!  

Ama la verità, mostrati qual sei, senza infingimenti, senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio!!!


Ho come l’impressione a volte che ciascuno, conduca la propria vita per come gli è stata prestabilita…

Non sono propriamente un fatalista, perché credo che ognuno di noi possa modificare – in ogni momento – quel proprio percorso intrapreso e nessuno, sì… neppure Dio è in grado di poter cambiare quelle nostre scelte!!! 
Ora sono sicuro che qualcuno verrà a dirmi che, anche queste nostre decisioni, erano state previste e facevano parte di un disegno più alto, sovrannaturale…  
Ma io su questo punto ho forti dubbi e credo che quel cosiddetto “libero arbitrio” permetta a ciascuno di noi, di fare ciò che cazz… vogliamo, senza doverci giustificare e soprattutto senza dover dare conto a qualsivoglia soggetto, sia egli terreno… che uktraterreno…

La vita è nostra e ciascuno può decidere di viverla come meglio ritiene… e non sto parlando di dover scegliere tra fede e scienza, anzi, questi due percorsi possono essere a volte complementari o quantomeno convergenti, se la loro ricerca, punta a trascendere verso la verità…

Ho letto molti libri sull’argomento, tra i quali per ultimo quello del Prof. A. Zichichi,  intitolato “Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo” nel quale l’autore prova a dimostrare come la scienza non esclude la fede, anzi ha bisogno di essa quale complemento…
D’altronde: “La ricerca metodica in ogni disciplina, se procede in maniera veramente scientifica e secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno origine dal medesimo Dio. Anzi, chi si sforza con umiltà e con perseveranza di scandagliare i segreti della realtà, anche senza avvertirlo viene come condotto dalla mano di Dio”.
Ma in questo post non voglio dilungarmi in considerazioni teologico/scientifico, m’interessa viceversa fare emergere un altro aspetto, quello personale dell’uomo…
Ciò che noto maggiormente nei miei simili, è un’abituale comportamento, ripetuto costantemente, anche dinnanzi alla prova che esso possa essere nei fatti errato… 
Ed allora, è proprio in questi particolari momenti che mi accorgo di come a nessuno interessa ricercare la verità… quell’unica verità, ma bensì, ciascuno punta a trovarne una propria, quella che fa loro più comodo… 
L’importante per loro non è giungere alla verità, possa quest’ultima essere anche “falsa”, non ha per loro alcuna importanza, già, l’importante e che da quella decisione possa scaturire un vantaggio personale o quantomeno che non si concretizzi una gratificazione, per colui o per coloro che l’avevano per l’appunto fatta evidenziare…

Ed eccoli quindi questi individui, personaggi sterili che vivono le loro vita in modo “insignificante“!!!

D’altronde se li osservate bene, vedrete che anche quei loro partner sono identici a loro, sì come il detto: “Dio li fa e tra di loro s’accoppiano”!!!
Solitamente questi soggetti non fanno altro che esprimere giudizi o critiche, verso situazioni di cui non hanno conoscenza, perché non le hanno mai vissuto in maniera diretta, ma le hanno esclusivamente sentite raccontate da altri ed ora provano a riportarle, come fossero essi stessi gli attori principali…
Eppure ci dovrebbe essere un momento nel corso di quelle loro vita in cui il riscatto familiare, sociale o professionale emerga in tutta la sua veemenza, ed invece nulla, questi esseri amorfi stanno lì trascorrendo le loro giornate nello stesso modo, potremmo dire che quasi non si avvertono, non esistono per nessuno, certamente non aspettatevi una qualche iniziativa personale, perché se vedono qualcosa, ad esempio una circostanza “ambigua” tale da mettere a repentaglio quella propria serenità, ecco che si girano dall’altra parte e si mostrano indifferenti, evitando così d’affrontare quelle eventuali situazioni, che potrebbero di fatto danneggiarli…
Sarebbe bello se questi soggetti fossero una minoranza, sì quantomeno li vedrei vivere all’interno di quel loro microcosmo, lontano e separato dal nostro, un mondo che possiamo osservare e che mette a nudo quella povertà morale, espressa quotidianamente con azioni meschine e con comportamenti ambigui, fatti di compromessi e favori!!! 
Ma purtroppo non è così… già, perché sono loro a governare questa società e l’hanno talmente resa “infetta”, che hanno contagiato quasi tutti… 
Sì… restiamo noi!!!
Pochi soggetti moralmente “liberi”, ancora disponibili a sacrificarci per tutti coloro che desiderano essere salvati…

Sicilia: Bene… a proposito di classifica, siamo migliorati, quest'anno la nostra regione è seconda per povertà!!!

Sì a differenza del 2016 nel quale la nostra regione deteneva il primato del rischio povertà, quest’anno siamo migliorati: siamo secondi!!!
Già, l’anno scorso eravamo la regione con la più alta percentuale di povertà (il 55% contro il 47% della Puglia) ed oggi, se pur restiamo al primo posto per la più bassa occupazione lavorativa, abbiamo lasciato quell’infelice podio…
Possiamo dire che negli ultimi tre anni, l’incidenza delle povertà è rimasta pressoché stabile, con variazioni tra il 6-8%, una cifra di per se smisurata, se si pensa al numero ufficiale di abitanti nella nostra regione, circa 5.000.000 a cui andrebbero sommate le centinaia di migliaia di immigrati, che ogni giorno stanno giungendo in quest’isola.. 
Ovviamente l’incidenza della povertà assoluta, aumenta se la famiglia è sostenuta da un solo capo famiglia “operaio” (circa il 10%) e diminuisce considerevolmente se lo stesso è dirigente, quadro o impiegato (circa il 2%) oppure se ritirato o licenziato dal lavoro (circa il 3,5%).
I livelli purtroppo (nella nostra regione) di grave deprivazione materiale, sono più che doppi rispetto alla media italiana… infatti più di un quarto degli individui attualmente presenti, si trova in tale condizione…
Va aggiunto inoltre – per come dicevo prima- che la nostra isola, rappresenta la regione con la massima diffusione di bassa intensità lavorativa, questo grazie alle politiche di governo succedutesi nel tempo e a quel sistema collusivo/mafioso, a cui sono ancora oggi, sono fortemente legate la maggior  parte delle nostre imprese…
Secondo l’Istat, sono oltre 4 milioni i Siciliani in condizione di povertà assoluta… ma di questo, nessuno ne parla o quantomeno s’interessa…
Sentite mai dibattere un qualche politico su temi così seri… avete mai ascoltato un solo programma concreto, che preveda una definitiva svolta per questa regione… 
NO!!! Ed è ovvio… 
Nessuno di loro ha competenze specifiche e imprenditoriali a lungo termine, da saper comprendere di cosa ha bisogno questa nostra terra…
Si tratterebbe infatti di riesaminare totalmente il quadro completo di qualificazioni, potenzialità e competenze della nostra regione, per meglio individuare quali valutazioni vanno adottate, alla luce delle trasformazioni sociali, economiche e culturali che di qui a un decennio, si potrebbero manifestare.
Vanno inoltre rivisti, i cambiamenti politici ed economici di tutti quei paesi, prospicienti l’area del mediterraneo… 
C’è infatti la necessità di modificare l’offerta, proponendo a possibili investitori, tutta una serie di vantaggi logistici, strutturali, ma soprattutto burocratici e finanziari… contribuendo con una serie di agevolazioni, che inducano a scegliere il nostro paese, la nostra regione, rispetto ad altri Stati concorrenti, vedasi ad esempio Malta…
Bisogna puntare su una nuova tipologia d’imprenditori, capaci di fare business non attraverso speculazioni finanziarie o aggiudicazioni d’appalti pubblici, necessari il più delle volte a riciclare denaro proveniente da attività illecite… ma bensì, puntando verso nuove idee, sostenendo l’imprenditoria giovanile e promuovendo quei soggetti che dimostrano essere, non solo creativi, ma anche innovativi…
Bisogna sviluppare un sistema specifico, atto a promuovere politiche volte a favorire la realizzazione d’esperienze pratiche d’imprenditorialità, con un apparato di ausilio (workshop di esperti), che sostenga in quella prima fase, l’avvio dell’attività…
D’altronde “imprenditorialità” significa agire sulle opportunità e sulle idee per trasformarle in valore per gli altri…
Se da un lato quindi c’è bisogno di un salto culturale, dall’altro vanno comprese le vere necessità e le potenzialità che la nostra regione offre, tenendo sempre conto in quella sua crescita, del rispetto delle risorse naturali, energetiche e paesaggistiche…
E’ tempo di unire le forze e ciascuno di quei settori deve fare la propria parte…
Mi riferisco al settore privato, a quello pubblico e al terzo settore, perché ciascuno di essi, se pur in maniera distinta (o in qualsivoglia combinazione tra loro) permetta con il proprio operato, lo sviluppo di questa terra, ma soprattutto, permetta ai suoi conterranei, di non essere esclusivamente dei numeri “spenti”, ma finalmente esseri… attivi!!!
Tutti potranno contribuire in maniera positiva a questo sviluppo sociale, permettendo a chiunque di sviluppare imprese start-up e dando concretezza a quell’individuale capacità imprenditoriale…
Così facendo, si potrà garantire quella necessaria ripresa del mercato del lavoro, offrendo a quanti oggi disoccupati, nuove opportunità occupazionali, sia come dipendenti, che come lavoratori autonomi…
Vedete, basterebbe poco per migliorare una volta e per tutte questa nostra terra… l’importante è avere dinnanzi a noi… tutti uno scopo!!!
Lo stesso che non soddisfi esclusivamente i bisogni di ciascuno, ma che permetta una crescita culturale collettiva, garante negli anni avvenire, di creare finalmente uno sviluppo sociale ed economico…
le idee ci sono… per adesso purtroppo accontentiamoci di sapere… d’essere ancora poveri!!!

Sicilia: Bene… a proposito di classifica, siamo migliorati, quest'anno la nostra regione è seconda per povertà!!!

Sì a differenza del 2016 nel quale la nostra regione deteneva il primato del rischio povertà, quest’anno siamo migliorati: siamo secondi!!!
Già, l’anno scorso eravamo la regione con la più alta percentuale di povertà (il 55% contro il 47% della Puglia) ed oggi, se pur restiamo al primo posto per la più bassa occupazione lavorativa, abbiamo lasciato quell’infelice podio…
Possiamo dire che negli ultimi tre anni, l’incidenza delle povertà è rimasta pressoché stabile, con variazioni tra il 6-8%, una cifra di per se smisurata, se si pensa al numero ufficiale di abitanti nella nostra regione, circa 5.000.000 a cui andrebbero sommate le centinaia di migliaia di immigrati, che ogni giorno stanno giungendo in quest’isola.. 
Ovviamente l’incidenza della povertà assoluta, aumenta se la famiglia è sostenuta da un solo capo famiglia “operaio” (circa il 10%) e diminuisce considerevolmente se lo stesso è dirigente, quadro o impiegato (circa il 2%) oppure se ritirato o licenziato dal lavoro (circa il 3,5%).
I livelli purtroppo (nella nostra regione) di grave deprivazione materiale, sono più che doppi rispetto alla media italiana… infatti più di un quarto degli individui attualmente presenti, si trova in tale condizione…
Va aggiunto inoltre – per come dicevo prima- che la nostra isola, rappresenta la regione con la massima diffusione di bassa intensità lavorativa, questo grazie alle politiche di governo succedutesi nel tempo e a quel sistema collusivo/mafioso, a cui sono ancora oggi, sono fortemente legate la maggior  parte delle nostre imprese…
Secondo l’Istat, sono oltre 4 milioni i Siciliani in condizione di povertà assoluta… ma di questo, nessuno ne parla o quantomeno s’interessa…
Sentite mai dibattere un qualche politico su temi così seri… avete mai ascoltato un solo programma concreto, che preveda una definitiva svolta per questa regione… 
NO!!! Ed è ovvio… 
Nessuno di loro ha competenze specifiche e imprenditoriali a lungo termine, da saper comprendere di cosa ha bisogno questa nostra terra…
Si tratterebbe infatti di riesaminare totalmente il quadro completo di qualificazioni, potenzialità e competenze della nostra regione, per meglio individuare quali valutazioni vanno adottate, alla luce delle trasformazioni sociali, economiche e culturali che di qui a un decennio, si potrebbero manifestare.
Vanno inoltre rivisti, i cambiamenti politici ed economici di tutti quei paesi, prospicienti l’area del mediterraneo… 
C’è infatti la necessità di modificare l’offerta, proponendo a possibili investitori, tutta una serie di vantaggi logistici, strutturali, ma soprattutto burocratici e finanziari… contribuendo con una serie di agevolazioni, che inducano a scegliere il nostro paese, la nostra regione, rispetto ad altri Stati concorrenti, vedasi ad esempio Malta…
Bisogna puntare su una nuova tipologia d’imprenditori, capaci di fare business non attraverso speculazioni finanziarie o aggiudicazioni d’appalti pubblici, necessari il più delle volte a riciclare denaro proveniente da attività illecite… ma bensì, puntando verso nuove idee, sostenendo l’imprenditoria giovanile e promuovendo quei soggetti che dimostrano essere, non solo creativi, ma anche innovativi…
Bisogna sviluppare un sistema specifico, atto a promuovere politiche volte a favorire la realizzazione d’esperienze pratiche d’imprenditorialità, con un apparato di ausilio (workshop di esperti), che sostenga in quella prima fase, l’avvio dell’attività…
D’altronde “imprenditorialità” significa agire sulle opportunità e sulle idee per trasformarle in valore per gli altri…
Se da un lato quindi c’è bisogno di un salto culturale, dall’altro vanno comprese le vere necessità e le potenzialità che la nostra regione offre, tenendo sempre conto in quella sua crescita, del rispetto delle risorse naturali, energetiche e paesaggistiche…
E’ tempo di unire le forze e ciascuno di quei settori deve fare la propria parte…
Mi riferisco al settore privato, a quello pubblico e al terzo settore, perché ciascuno di essi, se pur in maniera distinta (o in qualsivoglia combinazione tra loro) permetta con il proprio operato, lo sviluppo di questa terra, ma soprattutto, permetta ai suoi conterranei, di non essere esclusivamente dei numeri “spenti”, ma finalmente esseri… attivi!!!
Tutti potranno contribuire in maniera positiva a questo sviluppo sociale, permettendo a chiunque di sviluppare imprese start-up e dando concretezza a quell’individuale capacità imprenditoriale…
Così facendo, si potrà garantire quella necessaria ripresa del mercato del lavoro, offrendo a quanti oggi disoccupati, nuove opportunità occupazionali, sia come dipendenti, che come lavoratori autonomi…
Vedete, basterebbe poco per migliorare una volta e per tutte questa nostra terra… l’importante è avere dinnanzi a noi… tutti uno scopo!!!
Lo stesso che non soddisfi esclusivamente i bisogni di ciascuno, ma che permetta una crescita culturale collettiva, garante negli anni avvenire, di creare finalmente uno sviluppo sociale ed economico…
le idee ci sono… per adesso purtroppo accontentiamoci di sapere… d’essere ancora poveri!!!

Poveri… sì, ma di dignità!!!

Non si è nudi solo per la mancanza di vestiti, la nudità è la perdita della dignità umana, la perdita della meravigliosa virtù della purezza, così bistrattata ai nostri giorni” a dirla questa frase è stata Madre Teresa di Calcutta…
Nel post di ieri parlavo di povertà… e ci tenevo a precisare che i poveri a cui mi riferivo, sono esclusivamente quelli a cui manca la dignità… 
Erano esclusi tutti coloro che, pur vivendo nella miseria, hanno una vita ricca e meravigliosa, in quanto non hanno necessità di dover possedere beni futili…
Potrebbe sembrare retorica, ma nella quotidiana realtà… è così!!! 
Di contro, molti miei conterranei, dovrebbe modificare quel proprio determinato pensiero… che li vede interessarsi esclusivamente del tornaconto…
Per far ciò, potrebbe iniziare dal proprio posto di lavoro, dando esempi non solo di professionalità, ma di rettitudine ed onesta!!!
D’altronde come si può pensare di rispettare la dignità delle persone e far rispettare con intransigenza la propria, sapendo di dover allontanare da se ogni tipo di compromesso e combattendo quell’arroganza corruttiva, sempre più dilagante…
Prendete ad esempio gli ultimi “furbetti del cartellino”; sono circa 50 i dipendenti indagati nel Comune di Piacenza, accusati di falso e truffa… impiegati che timbravano o facevano timbrare il proprio badge, per poi uscire ed andare a svolgere proprie commissioni, un secondo lavoro, oppure, si recavano in palestra per tenersi in forma… usando tra l’altro le auto di servizio…
Ora in città tutti a dire che si sentono traditi e che è stata danneggiata l’immagine di Piacenza!!! 
Si sentono sconcertati, ma ciò che colpisce di più, è che nessuno di quella cittadina, costatando quanto stava accadendo, non ha provveduto prima a denunciare quei signori dagli strani comportamenti… probabilmente poiché l’abitudine a quei comportamenti scorretti, ha ritenuto molti di loro, a considerarli legittimi!!!
E’ questo infatti il vero problema, nessuno vuole essere coinvolto, si preferisce che il “lavoro sporco” venga fatto sempre da altri, affinché loro restino immuni da eventuali conseguenze personali…
Mancano di quella necessaria virtù, di quella qualità personale, vera forza morale che spinge ad operare sempre secondo il bene ed in conformità di quei principi etici…
E’ facile dichiararsi onesti, ma se poi le azioni non coincidono davvero con l’integrità delle proprie condotta, serve a poco manifestare tali sopra atteggiamenti…
Comprendo del resto, quanto non sia facile condurre una vita proba, quando ci si ritrova a ricoprire alti incarichi nella pubblica amministrazione, posizioni quest’ultime da sempre esposte alla tentazione dei guadagni illeciti… 
In questo lo stato deve fare la propria parte, facendo in modo che quei dirigenti di enti pubblici, possano esercitate le loro funzioni in maniera dignitosa e onesta…
Certo quanto sopra è difficile da compiersi in un contesto come il nostro, dove la maggior parte degli individui sono in ogni momento in competizione e dove il conferimento di titoli ed il riconoscimento sociale dalla “casta” d’appartenenza, continua a condizionare la maggior parte di essi, portando di fatto, alla perdita dei concetti di lealtà e dignità!!!
Ho aperto questo post con Madre Teresa e voglio chiuderlo con una sua frase: Spesso si vedono fili elettrici, piccoli o grossi, nuovi e vecchi, cavi costosi e a buon mercato; da soli, essi sono inutili e finché non passa la corrente… non si ha luce. Il filo siamo noi, la corrente è Dio. Noi abbiamo la possibilità di permettere alla corrente di passare attraverso di noi e di utilizzarci per produrre la luce nel mondo, oppure possiamo rifiutare di essere usati e consentire così alle tenebre di diffondersi!!!

LA SICILIA: "Un Siciliano su due sfiora la povertà"!!!

Questa mattina… come quasi tutte le mie mattine, ho iniziato osservando in tv i Telegiornali, quindi in auto ho proseguito ascoltando in radio i notiziari ed infine ho dato lettura ad alcuni quotidiani…
Ecco che uno di questi, precisamente il nostro quotidiano regionale ” LA SICILIA” a pagina 8-9, ha pubblicato la notizia sopra riportata…
Siamo a rischio povertà… ma i siciliani come vado ripetendo ormai da un bel po’, vivono le loro vite, in modo del tutto spensierato!!!
Non si chiedono nulla, attendono… non si comprende cosa, forse chissà sperano che possa giungere il politico di turno (visto quasi fosse un messia…) a risolvere quei loro problemi in modo del tutto miracoloso…
Sono circa tre milioni i soggetti che vivono da troppo tempo, ai margini della società… anziani pensionati, disoccupati e una sfilza di giovani senza alcun futuro, a cui vanno aggiunti tutti questi immigrati ed extracomunitari…
Stiamo per esplodere…
Guardate quanto accaduto stamani in un palazzo romano, dove atteggiamenti xenofobi hanno minacciato una famiglia del nord africa, allontanandola a gran voce e con spintoni, realizzando infine barricate contro le forze dell’ordine…
Ormai sono in tanti a dire: se non c’è per noi… come possiamo pensare a loro???
Siamo la regione con il dato più alto e preoccupante, ma nel frattempo una grossa fetta dei miei conterranei, grazie a questa attuale situazione, sta sempre più arricchendo…
Sono coloro che da sempre non dichiarano correttamente i propri redditi; questi soggetti, se fossero controllati regolarmente, evidenzierebbero forti sperequazioni finanziarie… in particolare mi riferisco a quelle dei propri familiari, che misteriosamente risultano per di più… “nullatenenti”.
Ci si deve astenere a tutto… in particolare occorre mettere di lato, qualcosa di quel misero salario per coprire le spese impreviste e guai a parlare di ferie o vacanze, i soldi servono per pagare gli affitti, il mutuo, le bollette, i consumi, i bolli, le tasse, ecc…
Bisogna rinunciare anche a qualcosa d’irrinunciabile… come per esempio gli alimenti, i farmaci o il riscaldamento…
Ci sono persone che ormai fanno un solo pasto al giorno… e la situazione perdura ormai da un decennio!!!
Ma come riportavo sopra, i siciliani sono contenti,  anzi di più… allegri, beati, appagati, felici, gioiosi, soddisfatti, sereni e in quel loro buonumore, si incontrano al bar sorridenti… sperando che qualcuno offra loro il caffè…
Siamo “persi”… ma come vado ripetendo, mai nessuno che si lamenta o scenda in piazza a protestare quel proprio disagio…
“Armiamoci e partite”… ecco questa frase rappresenta perfettamente la nostra identità, un’espressione proverbiale che meglio di chiunque altra sottolinea in modo realista l’atteggiamento della maggior parte di noi siciliani, di chi cioè si sottrae ai rischi di un’azione, a chi si esclude a priori da qualsivoglia coinvolgimento personale… e difatti, basti osservare tutta quella serie di comportamenti omertosi oppure l’esiguo numero di denunce, presentate alle autorità competenti…
Sconforta soprattutto costatare come nelle altre regioni, il problema è stato affrontato ed in questi anni infatti, si sono visti i risultati, con un recupero graduale di crescita, mentre di contro da noi, il dato di povertà oltre a non essere rimasto invariato, è aumentato in maniera considerevole!!!
Ma d’altronde chi dovrebbe risolvere i problemi attuali di questa nostra terra, coloro che sono stati insediati in quegli uffici dai loro “amici degli amici” e che oggi a loro… devono tutto!!!
Soggetti legati a doppia maglia da compromessi, collusioni, favoritismi, interessi personali, ma soprattutto da evidenti ricatti…
Ed allora ecco che ognuno di essi, si muove in “punta di piedi”, senza mai esporsi o impegnarsi in qualcosa di rischioso che potrebbe rivoltarsi contro… ed in quella completa inutilità, portano avanti quegli interessi richiesti ed a volte anche quelli personali, continuando nel contempo a percepire quell’immeritato stipendio dal nostro Stato!!!
Se qualcuno di voi… (abituato a verificare le prestazione e/o produzione), avesse la possibilità di trascorrere con essi una intera giornata lavorativa, controllando quanto realizzato in concreto durate quell’orario di lavoro, ecco che, potremmo comprendere in maniera chiara… il perché, oggi, ci troviamo ancora in questa situazione disastrosa!!!
Fintanto che la situazione resterà immutata, state certi che non avverrà alcun cambiamento…
Io comunque credo ( e forse spero…) ai corsi e ricorsi storici e sono certo che verrà un giorno in cui, potrò assistere ad una ribellione delle coscienze, ma soprattutto potrò finalmente accertare quel recupero della dignità morale, da troppo tempo ormai… disonorata e calpestata!!!  

Infelice Sicilia… povera occupazione… una regione sempre più verso la catastrofe!!!

Ci sarà (almeno lo spero…) un momento in cui finiranno tutte queste inchieste o debbo credere che nella mia Sicilia la maggior parte delle imprese sono colluse o in odor di mafia???
Perché se è realmente così… chiudiamole tutte!!!
Facciamo realizzare gli appalti di queste nostre opere milionarie ad imprese estere… si perché anche di quelle cosiddette “nordiche” non ci possiamo fidare!!!
Abbiamo visto come anch’esse abbiano dimostrato in questi anni di essere fortemente legate a quel sistema politico/criminale fatto di amicizie, raccomandazioni e dalle abituali tangenti/bustarelle …
Oggi per l’ennesima volta è intervenuta la sezione Misure Prevenzione del Tribunale di Catania (accogliendo la proposta avanzata dalla DDA di Catania sulla scorta degli esiti delle indagini eseguite dal Ros – Sezione Anticrimine di Catania) disponendo l’amministrazione giudiziaria a 24 società consortili controllate dalle società Tennis Spa, Artemis Spa e Cogip Holding Srl: queste ultime già sottoposte ad amministrazione giudiziaria dal 12 febbraio…
I nominativi delle 24 società li trovate sul web… ciò che mi preoccupa è ora il problema occupazionale e le opere da realizzare… già, se verranno completate e con quale tempi!!!
Sono ormai decenni che sentiamo parlare in questa regione di realizzare un sistema efficace e coerente, con strumenti capaci di garantire trasparenza ed efficienza al mercato del lavoro e migliore capacità di inserimento professionale per i disoccupati e di quanti sono in cerca di una prima occupazione, con particolare riguardo a donne e giovani…
Già… i nostri giovani, che a causa delle estreme difficoltà nel trovare un’occasione di lavoro e un reddito che li renda autosufficienti, sono costretti, il più delle volte, a lasciare questa propria terra e di conseguenza i propri affetti…
Il nostro premier Renzi nella sua ultima visita ha dichiarato: abbiamo la certezza di poter fare di questa terra un luogo di innovazione non un museo, mantenendo qualità e quantità occupazionale!!!
Sono sempre quelle le parole… le stesse promesse che da sempre ci vengono gettate addosso… come farebbe un padrone con il proprio cane… quello stesso “osso” che ora viene lanciato a noi siciliani, ben sapendo che saranno in molti a tentare di accaparrarselo…  
La solita elemosina… l’ennesimo silenzio, nessuno indignato ( in particolare tra i nostri politici…) che si alzi in piedi e dimostri di essere risentito, già nessun di loro che esasperato gridi : IO NON CI STO!!!
Non funziona niente ma va bene così… e proprio come il muro che ho fotografato alcuni giorni fa e che proprio domani pubblicherò sul mio post…

Affrettati a vivere bene… che ogni giorno è in sé stesso una vita!

Lo scriveva Seneca e mai come oggi queste parole hanno più senso…

Si tratta di comprendere quale sia il vero significato di “vivere bene”.
Molti sono convinti che ”il vivere bene” sia rappresentato dal potersi permettere una vita agiata, in particolare possedere quanti più beni materiali possibili, affinché si realizzi quel loro metro di giudizio… senso profondo della propria esistenza…
Avere una lussuosa auto o anche un semplice cellulare di ultimissima generazione è per alcuni motivo di benessere interiore, possedere una lussuosa abitazione o permettersi di viaggiare continuamente per il mondo… anche il semplice fatto di sedersi ogni sera in un ristorante diverso fa la differenza…
C’è, poi, chi preferisce farsi vedere in giro a fianco di qualche bellissima modella (sapendo… di averla pagata…), oppure vestire con capi firmati appuntando nella giacca il logo di qualche organizzazione distintiva…
Ci sono quelli che tentano di avere come amici o conoscenti, personaggi famosi appartenenti al mondo del “gossip”; sperando, così facendo, di divenire anch’essi famosi, di poter apparire insieme a loro in qualche rivista di pettegolezzo. C’è anche chi ci crede davvero e tenta in ogni modo quella scalata verso il successo, attraverso i social media, politica, sport e quant’altro… 
In definitiva, ciò che importa non è essere se stessi ma fare in modo che le persone che ci circondano, possano accorgersi di quella loro inutile presenza… 
Nel loro manifestarsi, sperano che quel loro modo di vivere. possa diventare la rappresentazione perfetta del cosiddetto “vivere bene”, un modello da imitare cui tutti aspirano..
Come dargli torto… dopotutto, considerando le attuali condizioni della nostra società, con una crisi generalizzata che associa l’attuale livello a quello della povertà… Modificare quel concetto di “vivere bene” diventa di per sè difficile se non impossibile!!! 
Al posto di quelle futili prospettive dovrebbero starci le nostre emozioni, il rispetto delle persone, l’amicizia, dovremmo dare precedenza alla nostra coscienza, ai valori morali e non puntare tutto per ricevere complimenti esclusivamente basati sul nostro stile di vita, prettamente consumistico….
In un tempo dove tutto si svolge velocemente, dove l’efficienza è commisurata con il tempo e chi cammina piano viene non solo superato ma distaccato, ecco che il significato che ne deriva è che l’essere lenti è sinonimo d’inefficienza…
Tutto deve avvenire subito e in maniera celere, non si può più aspettare!!!
La capacità di raggiungere in maniera rapida quella posizione prefissata, diventa l’unico valore di riferimento positivo da prendere in considerazione…
Come si dice infatti… il tempo è denaro!!!
Quindi ciò che importa è fare denaro e pur di averlo si fa di tutto, anche velocizzare quei processi personali e professionali, che avrebbero permesso di raggiungere nei tempi previsti i benefici tanto desiderati.
Ma di aspettare non se ne ha voglia, anzi tutt’altro…
Il messaggio che sta passando è quello che soltanto possedendo denaro si può vivere bene e meglio, ma soprattutto si può concretizzare in tempi brevi, quanto, con la disponibilità di tutta una vita, è impossibile realizzare!!!
Per cui diventa tutto lecito, anche rubare… vedasi quegli impiegati pubblici che continuano a rubare le ore del proprio lavoro… affinchè così facendo, recuperano quel tempo per le proprie esigenze personali…
Poi, osservando i modelli cui si rivolgono le aspirazioni dei nostri giovani, troviamo per primi i nostri politici… perché si ha ormai la convinzione generalizzata che si possa giungere a quelle posizioni senza avere alcuna capacità, ma soprattutto puntando a quella ricchezza, imitandone semplicemente le loro incapacità…
Poi c’è anche chi segue strade alternative e certamente più rischiose, fatte di compromessi e malaffare… ognuno di essi, tenta a modo loro di raggiungere (per se o per i propri cari) lo scopo fondamentale della “vera” felicità…  

Ma la felicità è semplice, basta inseguirne il piacere… ma quest’ultimo si sa… è impossibile per alcuni da trovare, perché innanzitutto, dovrebbero comprendere…  quale sia il vero concetto di piacere!!!

Il peggior analfabeta… l'analfabeta politico!!!

Scriveva Bertolt Brecht: Il peggiore analfabeta è l’analfabeta politico. 
Egli non sente, non parla, né s’importa degli avvenimenti politici…
Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche…
L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e si gonfia il petto dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille… che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino abbandonato, il delinquente, il peggiore di tutti i ladri, che è il politico imbroglione, il mafioso corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali!!!
Per chi non lo sapesse… Bertolt Brecht, è stato un drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, (scomparso a Berlino Est il 14 agosto 1956), posto nel 1923 nella lista nera di Hitler, fu costretto all’esilio nel 1933…
Nel corso della vita, se pur con toni misurati e austeri… ha sentito di dover allontanare da se, quella fiducia nell’umanità, conseguenza illusoria di speranza, che guarda ad un futuro, rappresentato da un mondo migliore…
Lo ammetto: io non ho speranza…
Il cieco parla di una via di uscita. 
Io ci vedo…
Quando tutti gli errori sono esauriti
l’ultimo compagno che ci sta di fronte
è il Nulla…
Le sue composizioni sono sempre accompagnate dal disagio sociale, dalla mancanza di equità, da quel manifestato dramma umano, fatto di povertà, miseria, degrado, espressione sincera per quanti soffrono e sono vittime di quel sistema…
I poveri, gli emarginati, la repressione del movimento operaio, fanno sì che egli trasformi quel suo semplice essere “intellettuale”, in un uomo impegnato nel sociale… che concentra nelle sue opere, una particolare attenzione ai problemi comuni della gente; concepire le rappresentazioni teatrali non come presentazione, ma come mezzo per cambiare il mondo!!!
Cerca di agire sulla coscienza morale e politica dello spettatore,  i suoi drammi teatrali diventano interazione, tra l’individuale ed il collettivo, tenta così con le sue rappresentazioni, non di sedurre lo spettatore, ma di costringerlo ad interrogarsi, su quanto avviene intorno a lui…
Comprendere quindi quanto ci circonda, per sviluppare tutte quelle proprie potenzialità, che ci permettono di superare definitivamente i preconcetti, che inducono noi a credere, a quelle scettiche convinzioni… che nulla potrà mai cambiare… 
Ecco… dobbiamo tutti cercare per una volta di fare la nostra parte… di migliorarla radicalmente questa nostra terra, ognuno attraverso quel suo piccolo contributo, senza farsi prendere da appiattimenti morale in cui si crede che se non ci si adatta con questo sistema… si corre il rischio di rimanerne schiacciati!!!
E’ giunto il tempo di cambiarlo questo paese… in particolare questa nostra regione… perché dopotutto (e per quanto si sforzano di farci credere), siamo ancora noi a possedere le chiavi del potere, il futuro e ancora nelle nostre mani… ed è l’unico futuro ancora possibile!!!    

Natale… regali per tutti!!!

Arriva il Natale per tutti, anche per coloro che, in questi anni, non sono stati molto buoni… ma questo è un giorno speciale e bisogna saper perdonare…
Quindi… dopo aver trascorso un anno ad analizzare i misfatti e le collusioni della nostra politica e imprenditoria con le varie associazioni malavitose, ecco che in questo giorno particolare, rivolgo a loro un caro pensiero…

Mi sarebbe piaciuto chiudere l’anno parlandone bene… ma trovare le parole giuste per questa particolare categoria è per me alquanto difficile… anche se in quest’ultima parte dell’anno, qualcosa e qualcuno, sta cominciando a rinnegare quel passato e difatti s’iniziano a vedere i primi frutti…
Piccoli passi di una ripresa che dovrebbe permettere di eliminare quelle diseguaglianze tra i cittadini, oggi fortemente presenti…

Non si può la notte di Natale avere chi si darà alla pazza gioia tra cenoni e regali e contemporaneamente chi non ha nemmeno qualcosa da mangiare o starà a contare il centesimo… in attesa del prossimo pagamento in arrivo o di qualche cartella esattoriale …

Per quest’ultimo punto, ho letto che Equitalia darà una tregua per le feste, sospendendo l’invio di cartelle ad eccezione di quei casi inderogabili… e quindi dal 24 dicembre al 6 gennaio… si dovrebbero avere sonni tranquilli…
Questa è una decisione che non ha alcun precedente nella storia della società pubblica partecipata… e che per l’anno in corso dovrebbe raggiungere pagamenti per circa 8 miliardi di euro…

Sono numeri da paura, che fanno capire la portata di questa sospensione… in particolare per il recupero di quei crediti relativi alla evasione…
Inoltre, grazie alle nuove norme approvate dal governo con nuovo anno sarà introdotto l’obbligo per le società di usare la mail certificata per ricevere atti e cartelle, mentre per i cittadini sarà necessaria una richiesta diretta, questo almeno consentirà di semplificare procedure e burocrazia e di diminuire la massa di atti inviati per posta…

Un’intervento che si aggiungerà all’altra novità introdotta da ottobre, grazie alla quale si potrà rateizzare il debito, a dimostrazione che è possibile trovare soluzioni positive per tutti, in particolare per chi è in difficoltà…
A breve quindi sarà possibile per tutti eseguire le proprie operazioni attraverso il sito web istituzionale di Equitalia, eliminando quelle complesse procedure amministrative. 
Si chiama trasparenza con l’amministrazione è dovrebbe rendere più facile il dialogo con i cittadini…
Certamente con la crisi ancora in corso e con una serie di governi che come il “Conte Dracula” si sono addentati al collo, non è facile pensare di scialacquare quella tredicesima ricevuta… (per chi l’ha ricevuta…) e cominciare a fare montagne di regali…
Difatti, sono quasi il 10% gli italiani quest’anno ad aver rinunciato ai regali, mentre il 50% ha chiesto di trovare sotto l’albero qualcosa che gli serve, mentre un buon 20% ha rimandato di acquistare il regalo tanto desiderato,  in quanto sa di non poterselo permettere…
Poi ci sono quelli che incartano i regali indesiderati o ricevuti in precedenza… riciclandolo come nuovi…
Comunque il più bel regalo che desidero ricevere da Babbo Natale è iniziare un Anno 2016 con una classe dirigente rinnovata, onesta e perbene, dove non esistono più raccomandazioni e nessuna corruzione e collusione…
Mi piacerebbe vedere sconfitta definitivamente la criminalità organizzata… non sentire più la parola mafia, sapere che per una volta il nostro paese viene considerato per le cose meravigliose che finora ha realizzato e non per quegli stereotipi tanto fastidiosi con cui veniamo quasi sempre riconosciuti… in particolare noi siciliani!!!
Sperare non costa nulla e chissà se con il tempo questo mio desiderio non possa anche avverarsi…

Gli ultimi saranno ultimi…

Approfitto del titolo del film appena visto con Paola Cortellesi, Alessandro Gassman e Fabrizio Bentivoglio, per riprendere nuovamente un tema che mi sta molto a cuore… quello del disagio sociale, della povertà, delle disuguaglianze, tra chi ha troppo e chi non possiede nulla… 
Il film è come la nostra vita, dovrebbe raccontare momenti felici e gioiosi… come potrebbe essere guardare al cinema una commedia e di contro invece, nasconde quei momenti amari, che sono di fatto… la realtà di questo nostro paese!!!
Gli attori sono bravi, aggiungerei perfetti nel calarsi nei personaggi che rappresentano in maniera disinvolta, quasi fossero essi stessi a dover rivivere le proprie esperienze quotidiane…
E’ un misto tra quella commedia all’italiana e quel neorealismo nato e sviluppatosi in Italia durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, negli anni compresi tra il 1943 e il 1955, caratterizzato da trame ambientate fra le classi disagiate, dove si evidenziavano i problemi dei lavoratori e delle lavoratrici, con il più delle volte… riprese all’aperto e utilizzando per le parti secondarie, attori non professionisti o certamente agli inizi delle loro carriere…
Primeggiano le condizioni disastrose economiche e morali, quel tentare a tutti i costi d’andare avanti, facendo i conti con quelle prospettive di una speranza migliore, con il desiderio di una maternità, il più delle volte posticipata… in attesa di una preferibile condizione di vita…
Un’illusione di riscatto, che tenta di lasciarsi il passato alle spalle e di ricominciare finalmente una nuova vita, senza più frustrazioni, povertà e disperazione….
Il marito… senza occupazione, che trascorre la propria esistenza al bar, con gli amici, a giocare, bere e scommettere, mentre lei umile pendolare, che viaggia ogni mattina per recarsi a lavoro, guardando il mondo (come diceva la canzone di Gianni Togni… ) da un oblò… ripercorrendo quella medesima provinciale, centinaia e centinaia di volte, quasi fosse un déjà vu… dove circostanze osservate casualmente, tendono a ripetersi talmente spesso che provocano la sensazione di esperienze in precedenza già vissute… 

Ed in quel guardare fuori dal bus, ecco che si specchia negli aloni del vetro e rivede la sua vita, quei sogni di una donna semplice che sognava soltanto una vita dignitosa, insieme al proprio marito, coronamento di quel desiderato amore, che finalmente si concretizza, quando Luciana (la protagonista) scopre di essere incinta…

Una lieta notizia alla quale seguirà un’altra terribile, la perdita del proprio posto di lavoro…
S’incrociano così due storie, tra lei e quella di un poliziotto anch’egli tra gravi difficoltà personali, familiari, d’adattamento in quel centro Italia lontano dal suo nord, con colleghi antipatici e provocatori, tutti elementi che fanno trascorrere in maniera tediosa le proprie giornate, operando quel suo impegno all’interno delle forze dell’ordine, tra irritazioni e fastidi…   
C’è tutta la tristezza di vivere in quel racconto amaro, che riflette le problematiche che sta attraversando il nostro disilluso paese… e dove diventa difficile ridere a battute… sapendo quante lacrime reali…  sono taciute in quelle frasi ed in quei gesti.
Un mondo a pezzi, dove la giustizia non esiste, i diritti vengono violati, l’amicizia si dimostra ingrata e dove si viene pugnalati e si svende la propria dignità per un pezzo di pane… 
Questo se pur nella sua drammaticità è un film da far vedere, ma soprattutto da consigliare agli adolescenti… così presi dai loro smartphone, nell’inviarsi quei messaggi banali, senza capire che a breve, anche per loro, figli di persone semplici, stia per giungere quel periodo tragico… dove non basterà per emergere, quella propria capacità meritocratica accademica o professionale, ma si dovrà fare i conti, con un sistema corruttivo, basato principalmente su raccomandazioni, favoritismi, amicizie, appoggi, parentele, intercessioni, presentazioni, esortazioni, continue richieste, che hanno quale unico fine, quello ormai consueto di far avanzare il coglione di turno, a scapito sempre e purtroppo, di quello certamente più capace e intelligente!!!
Ma questo è ciò che si vuole in Italia… perché gli ultimi debbano sempre stare ultimi…
Poi però ci si meraviglia, come quegli stessi “ultimi”, partiti via da questa ingrata terra e dislocatisi in altri paesi più civili (e soprattutto meno corrotti) nel mondo, dimostrino con proprie capacità professionali, di meritare il titolo di essere primi!!!
Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi, che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà…
(Anna Frank)

Ma quale globalizzazione…

Sono anni che ci parlano della globalizzazione, dei suoi meravigliosi effetti, di quanto ciò avrebbe influito nelle culture e di come si sarebbero potuti unire i vari popoli della terra…  
Difatti, il termine globalizzazione indica quel fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è propriamente una decisa standardizzazione economica e culturale tra i popoli e i luoghi del mondo.
Il termine, utilizzato dagli economisti a partire dal 1980 era riferito prevalentemente ad aspetti di profilo economico e cioè per quelle interazioni tra i popoli e le  grandi società, in attività di produzione e scambi commerciali..
Oggi, invece il fenomeno va inquadrato nei cambiamenti sociali, economici, tecnologici e politici, che avvengono su scala mondiale…
Nel campo economico la globalizzazione, ha rappresentato una integrazione economica tra i vari paesi, in particolare con l’abolizione delle barriere commerciali grazie all’aumento degli scambi internazionali… 
Le crescenti liberazioni del mercato, l’aumento delle privatizzazioni, le politiche liberiste, hanno modificato lo scenario internazionale, modificando i processi finanziari ed affermando così la presenza di imprese multinazionali nello scenario dell’economia mondiale.
Alla base della fase attuale di globalizzazione ci sono ragioni tecnologiche e scientifiche, a cominciare dalla rivoluzione informatica che ha ridotto enormemente il costo delle comunicazioni e dei trasporti, da ragioni politiche, con il crollo dei paesi socialisti avvenuto a partire dal 1989, da ragioni economico e culturali, con la crescente fiducia nel mercato in grado di risolvere automaticamente il problema della produzione e la distribuzione dei beni e soprattutto quegli interessi economici… che stanno alla base di questa visione.
Gli effetti economici e sociali della globalizzazione sono ampiamente dibattuti e controversi, in quanto da un lato, istituzioni come la Banca Mondiale, ritengono che la globalizzazione abbia portato ad una maggiore crescita a livello globale, migliorando l’economia e le condizioni sociali dei paesi in via di sviluppo, mentre di contro, altre organizzazioni quali l’Organizzazione Internazionale del lavoro, le associazioni ed i movimenti, hanno avuto una posizione molto critica, sottolineando come questa abbia creato un aumento delle disuguaglianze mondiali ed in alcuni casi… la povertà. 
Infatti, se il fenomeno della globalizzazione appare come un fenomeno economico-sociale inevitabile in quanto legato all’evoluzione della stessa società moderna, i contenuti delle politiche economiche di globalizzazione ed i loro effetti sociali su povertà e disuguaglianza, potrebbero essere governati e gestiti in maniera certamente più accorta e diligente.
Per cui oggi per globalizzazione, ci si riferisce non solo allo sviluppo di mercati globali, ma anche e soprattutto alla diffusione dell’informazione e dei mezzi di comunicazione, quali per esempio quelli in rete (con il Web), che oltrepassano tutte le frontiere nazionali e diventano diffusione e conoscenza immediata di temi internazionali.
Il termine, viene così utilizzato anche in ambito culturale ed indica genericamente il fatto che oggi ci si trova spesso a rapportarsi con le altre culture, sia a livello individuale a causa di migrazioni stabili, sia nazionale nei rapporti tra Stati.
Ovviamente la globalizzazione ha favorito lo sviluppo economico di alcuni stati, in particolare quelli industrializzati, dove attraverso il decentramento hanno ottenuto i maggiori guadagni e profitti.
Molti industriali infatti hanno deciso di spostare le loro industrie in paesi sottosviluppati, dove la manodopera ha certamente un costo inferiore, ma così facendo (se pur si è offerto un lavoro in quei paesi più poveri) le multinazionali non hanno permesso a quei paesi, di potersi sviluppare… 
L’unificazione del mondo, in un’ottica di mercato unico… non ha eliminato quelle disparità fra le varie zone del pianeta, anzi tali differenze sono di fatto aumentate, in quanto i meccanismi di un’economia che tiene conto solo dell’andamento del mercato e del profitto,  produce di fatto, notevoli danni alle specificità culturale, economica e sociale tra le varie aree della terra.
I problemi della globalizzazione sono per come dice la stessa parola… globali e quindi vanno risolti globalmente, facendo sedere tutti i rappresentanti degli Stati intorno ad un tavolo e provando a trovare quelle soluzioni che soddisfino tutte le parti in causa: chiaramente ognuno dovrà rinunciare a qualcosa, in quanto non è più pensabile risolvere un problema globale, continuando con gli egoismi nazionalisti o con le classiche politiche protezionistiche, dando luogo ad alzare barriere non solo fisiche ma culturali, religiose e sociali, allontanando così sempre di più, il sogno di un mondo finalmente unito…

Ricchi sempre più ricchi… e poveri… sempre più poveri!

Diceva Coco Chanel: alcune persone pensano che il lusso sia l’opposto della povertà. Non lo è. È l’opposto della volgarità!
Nel nostro paese, una cosa è certa… sono tutti ad inseguire la ricchezza!!!
I nuovi idoli cui ispirarsi sono i beni di consumo, dalle auto all’abbigliamento, dai gioielli a quella ricercata tecnologia, che rende ormai l’uomo avido, alienato in quel suo voler apparire…
Ovviamente quanto più ricchi sono i suoi idoli, tanto più l’uomo si va impoverendo… 
La ricchezza diventa gioia… unico vero piacere che da loro eccitamento… 
Un possesso con cui si crede di poter giungere al potere ed invece di cercare d’essere, si persegue l’avere e lo sfruttamento, scegliendo non ciò che è vivo… ma ciò che è finto!!!
L’aumento di ricchezza, produce di contro, un divario sempre più grande, tra chi sta bene e chi è povero…  ed è questo il punto su cui si focalizza il rapporto Istat sull’equo benessere…
La disuguaglianza reddituale tra Nord e Sud sta aumentando sempre più, con un potere d’acquisto messo sotto pressione dalle spese sostenute per i vari consumi…
Il disagio economico se pur leggermente sta aumentando… ma fintanto che la ripresa economica è rappresentata da pochi incrementi percentuali, valori che si aggirano intorno allo 0,1-0,3% diventa impossibile sperare in una ripresa celere…
I primi a soffrire di questa attuale condizione sono i giovani, che – se pur favoriti dagli interventi prodotti dalla Job Act – non trovano ancora collocazione nel mercato del lavoro.

A questi vanno aggiunti gli ultra cinquantacinquenni, che a causa della crisi hanno perso il lavoro… e non trovano possibilità d’essere nuovamente reinseriti.

La propaganda del nostro Presidente del Consiglio, attraverso i mass media, va riportando numeri strabilianti, segnali di crescita, ottimismo, una situazione che incoraggia a guardare in positivo il futuro di questo nostro paese…
Ma quando si entra concretamente  in quei numeri… ecco saltare fuori la verità e come le differenze territoriali emergono in tutta la loro gravità…
Non si tratta di essere pessimisti ma di leggere in maniera coerente quanto accade intorno a noi… e di osservare come questi andamenti positivi, non si traducono ancora oggi in quella soddisfazione complessiva per il proprio benessere che si mantiene stabile  e vicino ai valori di povertà…
L’incertezza generale dovuta alla crisi economica e finanziaria, mantiene purtroppo ancora presenti, quelle disuguaglianze sociali…
Sono in molti a giustificarsi che la mancata celere ripresa dipenda essenzialmente dalla situazione di grave crisi internazionale, dalle guerre in corso, dai movimenti migratori dei profughi, dal terrorismo, dalla mancata presenza di turismo per paura degli spostamenti, dagli investimenti tutt’ora bloccati a causa dell’incertezza politica tra i vari stati, tutte cause che determinano certamente una sfiducia nei rapporti e nello scambio di beni e consumi…
Purtroppo però la storia insegna che quando vi sono eventi storici come quello in corso, avviene sempre che, chi è nelle condizioni di far valere la propria forza economica si arricchisce, sempre a scapito di chi invece, per ovvie ragioni, non avendo quelle capacità, finirà nel soccombere, continuando così sempre più a impoverirsi!!!  
    

Come intervenire sul problema… immigrazione.

L’immigrazione, da quanto sta avvenendo, rappresenta una sfida preoccupante, non solo per il nostro Paese, ma per tutta l’Europa. 

Il fenomeno infatti, presenta varie implicazioni che spaziano da quelle economiche a quelle sociali, da quelle culturali a quelle di ordine pubblico.
Difatti, proprio l’opinione pubblica, corre spesso il rischio di avere una visione distolta del fenomeno dell’immigrazione, in quanto si tende a parlare d’immigrati, solamente quando… accadono gravi fatti che attentano all’ordine;
Quasi sempre… si parla di immigrati collegandoli alla criminalità organizzata, ed è per questo, che il fenomeno viene trattato principalmente come un problema!
Non bisogna però dimenticare, che il fenomeno dell’immigrazione è fatto sostanzialmente da uomini, donne e bambini, dalle loro storie, speranze e paure che s’incrociano, diritti ricercati e desiderio di costruire qualcosa di nuovo per se e per i loro cari.
L’immigrazione inoltre… viene spesso trascurata, anche da quanti vedono in essa una risorsa, poiché nella pratica, quest’ultimi, in virtù dei mancati controlli, calpestano e offendono, quell’intima dimensione umana. 
Da qui la nascita d’interventi verso l’integrazione, cioè di quelle politiche per l’alloggio, l’assistenza sociale e l’istruzione, ma anche, purtroppo, per contrastare quanto si sta realizzando in alcuni paesi europei, con quelle politiche di chiusura… ad iniziarsi da l’innalzamento di barriere alle frontiere…
La verità è che bisognerebbe considerare l’integrazione, non alla stregua di un problema politico, ma di una sfida, che ha come premio la crescita dell’intera comunità…
Certamente un grande disagio prova chi si trova ad affrontare questo difficile passo, soprattutto perché fatto in perfetta solitudine… ad aspettarlo c’è infatti un’altra terra, una cultura estranea, una lingua diversa e tanta voglia di tornare a quelle radici da cui forzatamente ci si è dovuti allontanare… emozioni difficili da ricostruire e sensazioni che se non provate, sono difficile da immaginare!!! 
Ecco perché l’immigrazione diviene necessità di integrazione, ecco perché il problema del singolo diviene problema della collettività, in virtù di questi ultimi mesi, dove è diventata fonte di accesi dibattiti in tutta Europa, poiché non è più soltanto il nostro paese ad esserne interessato, ma anche la maggior parte degli altri stati europei, che attraverso questi flussi migratori, iniziano per la prima volta, a trasformarsi da paesi di emigrazione a paesi di immigrazione…
Bisogna cominciare a risolvere innanzitutto il problema dell’integrazione… a cominciarsi dall’istruzione, infatti, tra gli ostacoli che un immigrato si trova ad affrontare, primo tra tutti c’è quello della lingua…. 
Da qui la necessità di promuovere un programma di accoglienza dell’immigrato, mirato  a fornirgli un bagaglio linguistico sufficiente, almeno, ad un suo facile inserimento nel tessuto sociale e lavorativo, ovviamente basato sulla necessità di fornire all’immigrato una coscienza civile dei propri diritti e la consapevolezza al rispetto dei propri doveri!!!
Tutto ciò è finalizzato all’abbattimento delle discriminazioni da parte dello stesso mercato del lavoro e dei servizi che, non riconoscendo titoli di studio o qualifiche conseguite in patria, impiegano una manodopera di basso profilo o costringono persone altamente specializzate a svolgere mansioni umili e degradanti…
Ecco che, il processo integrativo diviene lotta contro quelle chiusure mentali di derivazione xenofoba, l’istruzione rappresenta per l’immigrato, l’unica arma con cui difendersi da astrusi preconcetti, tenendo conto sia di quanti stanno giungendo, che di quelli già inseriti a pieno nel tessuto sociale…
I paesi interessati, hanno modificato, alla luce di queste nuove esigenze, le precedenti politiche di integrazione, accendendo a questo proposito il dibattito su come promuovere l’integrazione.
Da come lo si voglia intendere, tale processo… deve essere esteso a tutte le categorie di immigrati, tenendo comunque conto soprattutto… delle differenze etnografiche.
Oggi, il nostro governo, si trova ad affrontare non solo i nuovi flussi d’ingresso, ma anche il problema degli stranieri fin qui presenti ed ora disoccupati… che sta di fatto comportando seri problemi tra gli stessi immigrati, creando così ulteriori problemisu aspetti, personali e sociali.
Tra questi, vi sono:
– le cattive condizioni di vita degli immigrati, sia dal punto di vista del lavoro, attraverso bassi salari, sicurezza e diritti precari, sia nella ricerca dell’alloggio, che presenta sempre alti prezzi di acquisto e/o affitto o presenta condizioni poco igieniche o sovraffollamento;
– il peggioramento delle condizioni di lavoro e di alloggio degli Italiani delle fasce più deboli, che entrano in competizione con gli immigrati;
– lo scadimento di un sistema di protezione sociale gravato da troppo assistiti, con conseguenze negative per gli Italiani che non hanno la possibilità di pagarsi tutele privatistiche; 
– la delinquenza degli immigrati senza lavoro, una condizione di cui questi immigrati possono essere parzialmente anche vittime, perché arrivano con speranze non realizzabili e vittime, ovviamente, sono anche i cittadini locali, soprattutto quelli dei quartieri dove si concentrano gli insediamenti di immigrati;
– lo sfruttamento degli immigrati da parte della criminalità organizzata che gestisce i flussi migratori, con l’impoverimento dell’immigrato, che al suo Paese poteva godere ancora di una condizione di vita dignitosa e che ora, spinto dalle conflitti civili e dalle guerre, si è trovato costretto a vendere tutto per pagarsi il viaggio e sperare in un futuro migliore…
– l’impoverimento dei Paesi di provenienza, privati delle risorse umane più intraprendenti e più pronte al sacrificio 
– la violenza sui soggetti deboli nelle comunità-ghetto di immigrati; 
– nuovi conflitti sociali ed economici, soprattutto tra le classi deboli italiane e immigrate, la cosiddetta “guerra tra poveri”; 
– conflitti politici e culturali per l’esistenza di differenze inconciliabili su principi di convivenza e diritti fondamentali: idea della laicità dello Stato, diritti delle donne e dei minori, diversa sensibilità sull’esigenza di isolare violenza e terrorismo, ecc.

Oggi però quelle aspettative… non vengono realizzate, anzi ci si accorge che quelle… erano state enfatizzate da chi li aveva incoraggiati a partire, per poterli così, successivamente, obbligare allo schiavismo e nel caso di donne e ragazze (indotte con la promessa di un lavoro) costrette alla prostituzione… 
Si badi bene… come quelli sopra riportati, sono problematiche derivanti da un’immigrazione smisurata ed incontrollata, la stessa che in questi anni…. stiamo ahimè subendo.
Bisogna trovare quindi nuovi stratagemmi e non bastano più quei centri d’accoglienza che, abbiamo visto, come il più delle volte, sono stati gestiti da chi apparteneva alla criminalità organizzata…
Molti di questi problemi, potrebbero essere evitati, gestendo in modo diverso il fenomeno, per esempio, beneficiando di questi soggetti, destinandoli all’utilizzo di manodopera nei settori in cui c’è carenza, incrementando la loro creatività, lo sviluppo delle loro idee, a limentare quello spirito laborioso e di sacrificio propriamente tipico della loro vita, da un reciproco miglioramento culturale, ma soprattutto da quel dovere morale chiamato… “solidarietà”, che deve essere sempre pronto ad accogliere le persone, in condizione di bisogno!!!

Limite massimo degli stipendi: Euro 240.000 – Ma quando mai…

Ehi… se ci siete battete un colpo!!! 
Ah…, ci siete…, pensavamo stavate dormendo… ed invece siete svegli, attenti, pronti a controllare quanto avviene qui da noi… nel Parlamento!!!
Si…Si… è vero l’avevamo detto: “Basta super stipendi milionari… introdurremo un limite massimo… 240.000 e non un euro di più”… comunque ci siamo sbagliati!!! 
Li chiamano “SUPER-BUROCRATI” questi alti funzionari di Camera e Senato… (che poi non si è mai riuscito a capire cosa facciano… per meritare tali somme…, chissà debbo forse pensare che una parte di queste somme, viene restituita sotto forma di contributi o donazioni a qualche società, onlus, ecc… appositamente costituita o chissà forse allo stesso partito a cui finora appartengono???
Comunque il limite imposto doveva essere definitivamente di 240.000 ed invece si è scoperto (ma dopotutto nel ns. paese c’è chi è specializzato nel realizzare truffe… ), come si dice – fatta la legge, trovato l’inganno – che, attraverso tutta una serie di modalità, quali. incentivi, rimborsi, oneri, indennità, gli stipendi sono saliti fino fino a 400.000 euro!!!
Si avete capito bene… 750milioni in lire, due milioni delle vecchie lire al mese… dobbiamo essere proprio dei coglioni se in Italia continuiamo a permettere che tutto ciò… possa ancora accadere!!!   
Come avrete capito… ci hanno preso ancora una volta per il culo…
I privilegi alle solite caste… continuano ad essere realizzati come nulla fosse… tutto alla nostra faccia… e mentre il piccolo cittadino non riesce ad arrivare a fine mese… loro questi “vecchi rincoglioniti” si godono stipendi e pensioni… non d’oro o di platino… ma di DIAMANTI!!! 
Ora che il giochino è stato scoperto… nella ultima riunione della Commissione (proprio casualmente su questi contenziosi ed i cui membri poi sono soltanto rappresentati dai senatori della maggioranza), quanto emerso è stato dichiarato illegittimo è cioè che il tetto delle retribuzioni dei dipendenti parlamentari non sarebbe dovuto salire…, ma come sempre da noi, invece di colpire duro… si è adottata la procedura della proroga fino al 2017… cioè per altri tre anni… si avrà un taglio alle retribuzioni ma poi… appena ci saremo dimenticati…, tutto continuerà come prima… e noi subiremo come tante pecore!!!
Certo, dover assistere ogni giorno, a quanto nel quotidiano avviene, con milioni di persone disoccupate…, dove lo stato di povertà è ormai un dato ineccepibile, dove il numero di quanti hanno perso in questi anni il lavoro, rappresenta ormai un valore inconfutabile, ed il nostro governo, invece di intervenire con politiche a supporto dei ceti medio-bassi, continua a foraggiare e salvaguardare sempre ed ovunque gli appartenenti alla cosiddetta “casta”, ecco che allora, non credo che questa politica potrà ancora rappresentarci per gli anni a venire…
Sono certo che a breve giungeremo ad una svolta…, tra quanti vorranno stare in un paese onesto nel quale, la legalità, la giustizia, l’imparzialità, l’equità, rappresenteranno il bene di tutti, unico e vero valore di una Italia sana… e quanti invece desidereranno volerne il male…, attraverso, disonestà, ingiustizia, scorrettezza, vere e proprie negatività per un paese che non si vuole fare crescere… ma che anzi si pretende fare continuare così a servizio dei loro interessi!!!
Non c’è bisogno di attendere l’altra vita per essere giudicati… perché tanto ormai, siete già stati giudicati… ed al momento opportuno, state certi che verrete ripagati con la stessa moneta… che avete finora rubato!!!

Famiglie Siciliane sempre più povere!!!

Oltre metà delle famiglie siciliane precisamente il 53,2% è povera: sono 1 milione e 71 mila!!!
Oggi la famiglia, stranamente, si trova a vivere una situazione incredibile, perché da un lato, è tra le poche istituzioni che gode d’elevata fiducia da parte dei cittadini, ma nello stesso tempo, risulta essere di scarso interesse per quanto concerne le istituzioni…
Lo Stato infatti, non garantisce quelle politiche di sostegno, necessarie non soltanto per poter sopravvivere, ma soprattutto, per dare speranza a tutte quelle coppie giovani, che vorrebbero realizzare una famiglia…
Ed invece, manca il lavoro, quel poco che si possiede basta a stento per sopravvivere, per sostenersi, per pagare tasse e spese obbligatorie… tutto quanto necessita per poter andare avanti…
Si vive in uno stato di privazione, niente divertimenti, nessuna vacanza, nessun acquisto considerevole, si trascurano anche le necessarie cure mediche, ed il più delle volte, si ha difficoltà a pagare il mutuo, l’affitto, le bollette e le rate di eventuali finanziamenti…
Il denaro decurtato dalle spese di cui sopra – sperando sempre di non dover incappare in spese impreviste – viene utilizzato principalmente per l’acquisto di generi alimentari,  sempre meno e certamente limitati!!!
Si parla di più di 300 mila famiglie che ormai si trovano in condizione di povertà… in particolare  le probabilità di cadere in stato di povertà sono maggiori proprio per alcuni tipi di famiglie, come quelle composte da più figli minori o quelle esclusivamente da anziani…
Le sopraddette circostanza dimostrano quindi, come, i soggetti più fragili, sono proprio quelli a cui non sono state indirizzate quelle necessarie politiche di sostegno… ed è evidente che, queste particolari tipologie, siano state totalmente abbandonate!!!
Già, invece di realizzare politiche fiscali che garantiscano in maniera equa, i parametri da adottarsi con riferimento al patrimonio personale, da noi la politica è quella di “togliere al povero per darlo al ricco“… chissà forse ci vorrebbe al governo un Robin Hood…
Ma dopotutto a chi interessa una coppia d’anziani… che forse non riesce nemmeno ad uscire di casa ( per andare a votare…) o una famiglia con tanti piccoli  che però… non possono esprimere alcuna preferenza???
Ed ecco quindi creare l’inganno… puntare nei giovani, in quella falsa promessa di un lavoro stabile, nella trasformazione delle tipologie di contratto, che portino definitivamente quell’odioso precariato in un tempo indeterminato…, il desiderio di altri ottanta euro…che cadono come manna dal cielo ed a cui non si può certamente rinunciare… non sono elemento secondario…
La famiglia, un tempo fonte essenziale per il paese e per le generazione future… adesso è stata presa di mira ed abbandonata a se stessa…
Ciò che è assurdo comunque, è assistere a questa tranquillità generalizzata, a questo “modus operandi” dove ognuno attende la propria sorte, senza lamentarsi e soprattutto senza far sentire il proprio disagio…
Si spera sempre che qualcosa cambi, che qualcuno possa risolvere i problemi, ed è proprio su questo che puntano i ns. politicanti e cioè… nel sapere che c’è sempre qualcuno che è disposto a barattare quel suo unico misero voto… per chissà quale favore personale.
Migliaia di richieste… per migliaia di suppliche, una lista di persone in fila a chiedere ( a quei quattro lestofanti… ) i soliti favori… 
Si preferisce, continuar a morire di fame e perdere la propria dignità…, che pensare, di poterla migliorare questa nostra terra!!!
 “La legge è uguale per tutti” è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar la uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria…

Renzi… siamo in attesa delle tue riforme!!!

E’ stato votato Renzi…
Tutti ormai chiedono a gran voce riforme e cambiamenti ed entusiasti anche degli 80 euro ricevuti, sono lì speranzosi di vedere finalmente quel rinnovamento promesso…
Ed allora ripercorriamo tutto l’elenco di quando ancora aspirava a divenire Presidente del Consiglio e tentava in tutti i modi di far cadere il governo “dell’amico” Letta…
1) L’abolizione delle Province.
Il Ddl  modifica sostanzialmente la parola che da province diventa Super-Città, con nuovi consiglieri – sono circa 25.000 e nuovi assessori, circa 5.000.
Un risparmio dichiarato di circa 2 miliardi ma che nella realtà la Corte dei Conti stima a non più di 35 milioni di euro.
2) Lotta alla mafia.
Per favorire le politiche del proprio ministro dell’interno e del Cav. sta operando per far sì che il 416ter del codice penale, cioè quello relativo allo scambio di voto politico/mafia… vada ad annullarsi…
Si eliminerebbe così la sanzione per il politico che si mette a disposizione dell’associazione mafiosa, lasciando inalterata soltanto la sanzione per lo scambio di voto/denaro o voto/altro beneficio personale.
Invece di incentivare la lotta alla illegalità si cercano dei sotterfugi per limitare la stessa norma che a tutt’oggi è risultata del tutto inutile…
3) Gli 80 euro in busta paga…
Li aveva promessi nel corso della propria campagna elettorale e gli Italiani, tesa la trappola ci sono cascati dentro…
Oggi non si capisce in quali modi questi vengano messi in busta paga… e soprattutto da dove questi siano stati presi… diciamo comunque che è diventato una specie di una-tantum…
4) Abolizione del reato di clandestinità.
La Svuota Carceri permette non soltanto di depenalizzare molti reati diversi tra loro, ma garantisce soprattutto a coloro che hanno commesso abusi d’ufficio e peculato, contro la pubblica amministrazione, di essere nuovamente liberi….
C’era pure il reato di clandestinità, ma strano a dirsi, all’emendamento il Pd ha votato contro!!!
5) Le auto blu… si qualcuna è stata venduta, peccato che di contr se ne siano acquistate almeno più di mille…
6) La questione morale… quale se ne parla soltanto ma di fatto non si combina un bel niente…
7) La Legge elettorale: altro che Porcellum… è fatta soltanto non per cercare di governare in maniera seria, ma per cercare di non perdere!!!
Sbarramenti, preferenze, candidature, premi di maggioranza, una legge che quando verrà realizzata vedrete saremmo sempre alle solite…
8) Titolo V della Costituzione e cioè quelle competenze tra Stato e regioni, dopotutto il testo riporta che la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato e dove i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione, Roma è la capitale della Repubblica e la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento…. comunque non sanno cosa fare e tentano di non scontentare nessuno…
9) Snellimento del sistema di approvazione leggi… altro casino, non si snellisce nulla anzi si complica…
10) Dimezzamento del numero di deputati e senatori, degli stipendi, delle indennità, chi ci crede è proprio un coglione… quì non si dimezza nulla…anzi…
11) Il conflitto di interessi ed una legge anti-corruzione… neanche a parlarne… andrebbero tutti dentro!!! 
12) la rottamazione tanto decantata… non ha toccato nessuno dei “compagni” di viaggio… gente che da quarant’anni siede lì è non permetterà certamente all’ultimo arrivato di poter comandare…

13) Le riforme sono solo a parole… di concreto il nulla… soltanto una politica propagandistica attraverso media ” corrotti ”  che prendono i finanziamenti pubblici…
14) Una democrazia inesistente… una dittatura legalizzata… 

15) Un Senato che sparisce… ma quando mai… nulla si crea… nulla si distrugge… ma tutto si trasforma… e così vedrete che i nomi resteranno sempre lì con altri e nuovi incarichi… alla faccia del risparmio…
rimane. Non viene cancellato ma reso inutile. Una “Camera delle autonomie” che costerà comunque tanto. Renzi ha parlato di 1 miliardo di risparmi, ma quello effettivo sarà inferiore ai 100 milioni.
16) Una nuova “Camera delle autonomie” che permette a tutta una serie di personaggi “inquisiti” di farne parte…

Ho letto da qualche parte che sono 148 componenti di cui 42 membri di diritto (Presidenti di Regione e sindaci dei capoluoghi di regione), 80 cooptati (due sindaci per regione e due sindaci di capoluoghi), 21 nominati dal Quirinale (immaginiamo i soggetti scelti dal Quirinale…) 5 senatori a vita e di cui buona parte di questi cosiddetti “non-senatori” è inquisita…
17) Renzi va ripetendo che il paese ha bisogno di riforme… ma lui stesso non sa quali…
Come può un premier che nessuno ha eletto cambiare radicalmente le regole grazie ad un personaggio che oggi è interdetto dai pubblici uffici…???
Il nulla… già il nulla è stato fatto… ed è un bel pezzo che vado riportando che questi sono dei… dilettanti allo sbaraglio, non hanno capacità di cosa fare e sono come una barca senza timone, si lasciano trascinare dalle onde in un mondo che è in completa tempesta, tra lotte civili, povertà, immigrazione, guerre, invasioni, disoccupazione, economia globale, paesi emergenti, competititività, ecc… e loro cosa fanno…parlano di riforme elettorali!!!
Una vera fortuna, avere la consapevolezza oggi, che sarà la loro stessa incapacità a toglierceli un giorno – non molto lontano – davanti ai nostri occhi…   

Ex… " Made in Italy "

Ne avevo parlato alcuni mesi fa, elencando tutte quelle imprese che pian piano, stavano cedendo i propri marchi, alle lusinghe di solide società straniere…
Non si contano più, un’elenco infinito a cui in questi giorni si è aggiunta anche la “INDESIT” da sempre di proprietà della famiglia Merloni ed oggi passata alla WHIRLPOOL…
Infatti, il gruppo americano ha rilevato il 60% attraverso un investimento milionario in euro ( sono circa 750… ) ed un successivo premio del 5% sui valori di Borsa degli ultimi sei mesi…
Abbiamo già assistito a come Versace, Krizia, Perugina, Poltrona Frau, Riso Scotti, Sasso, Buitoni, Telecom, Loro Piana, Carapelli, Eridania, Fiorucci, Parmalat, Bertolli, Galbani, Peroni, Moretti, Plasmon, Dreher, sono passate in mano a gruppi stranieri, dimostrando la totale incapacità del gruppo dirigente di questo ns. Paese, che attraverso politiche folli ed anti-economiche hanno distrutto un settore, quello delle eccellenze, relegandoci così a non essere più competitivi ed a diventare gli ultimi a livello industriale…
Uno Stato che non ha saputo realizzare quelle necessarie riforme, ma che ha basato tutta la propria politica sull’assistenzialismo, sulle raccomandazioni, sui favoritismi, sui contributi e ammortizzatori sociali, sulle collaborazioni svolte da parte dei sindacati, sul mancato investimento nella ricerca e nella meritocrazia, ma sui soliti individui inutili, famigliari e parenti, di quanti messi li a governare…che non hanno permesso la crescita, ma che sono stati i responsabili di quella catastrofe in corso e di cui ancora in tanti non stanno realizzando…
Sappiamo già come vanno questi accordi, prima sembrano indolori, si parla tanto d’investimenti, di salvaguardia dei posti di lavoro, di prospettive e di business, di futuro, ma poi, in pochissimo tempo, s’inizia a parlare di mancata produzione, di maggiori costi, di esose tasse e così s’inizia a discutere di trasferimento dell’azienda verso l’estero, lasciando tutti i dipendenti – come molte volte dal sottoscritto preannunciato – direttamente a casa!!
Dopotutto si tratta di investimenti e di vantaggi economici, unico valore preso come riferimento fondamentale da parte dei soliti azionisti…
Cosa dire, salutando e ricordando tutte quelle ex società del made in Italy, andiamo ( per così dire ) avanti, sapendo sin d’ora che il futuro che ci aspetta, sarà sempre più governato da potenti holding straniere, che a seconda delle circostanze, decideranno le sorti di questo nostro sempre più povero paese…,dopotutto la finanza non è altro che l’arte di far passare i soldi di mano in mano, finché alla fine…quest’ultimi, non spariscono del tutto!!!

Chi sono oggi i nuovi " Miserabili"???

Ho letto alcuni anni fa un romanzo scritto da Victor Hugo, dove si narravano le vicende di alcuni personaggi, appartenenti agli strati più bassi della società Parigina in un periodo che andava tra il 1815 ed il 1833…

Erano persone cadute in miseria, delinquenti, prostitute, gente che nella povertà conduceva la propria esistenza……
Un libro che ha saputo raccontare la forza e la debolezza degli uomini dinnanzi agli avvenimenti della vita, la fragilità del proprio essere, intrappolato in un continuo moto che lo conduce a scegliere, tra le possibili variabili e direzioni da prendersi nel corso della propria vita…
Una inesorabile e continua scelta, che comunque alla fine porta sempre verso la morte…
Questi erano i personaggi del libro ” I Miserabili “… ma oggi mi chiedo, chi sono i veri miserabili???
Sono gli stessi di un tempo o nel contempo essendosi elevata l’asticella della povertà, sono stati inglobati anche quanti rappresentavano fino a poco tempo fa, quel cosiddetto ceto medio, meglio conosciuto come borghesia???
E’ evidente comunque che quel concetto astratto di Miserabile e ben diverso da quello con cui oggi invece definiamo alcune persone…
Già perché i “nuovi miserabili” non vanno più ricercati tra le persone umili, modeste, povere…, ma proprio tra coloro che per ragioni svariate occupano particolari posizioni privilegiate.
Queste posizioni hanno permesso loro di godere di benefici economici elevati e di gestire in maniera autoritaria l’ufficio pubblico di pertinenza loro assegnato…
Ma ancor più grave è la convinzione acquisita con il tempo e grazie soprattutto a quelle posizioni, di volersi ergere a nuovi modelli da prendere ad esempio, professori di vita e di conoscenza, offrendo gratuitamente la propria presenza in convegni, riunioni ecc… per dare consigli, suggerimenti e/o proposte!!!
Ognuno di essi in quel ruolo, non fa altro che danneggiare ognuno di noi!!!
I peggiori ovviamente sono rappresentati da quanti legati classe politica, poi si scende verso coloro che proprio grazie a quegli uomini si sono insediati in settori chiave della ns. amministrazione, continuando ancor più giù verso i propri figli e/o generi-nuore, che anch’essi, nella maggior parte incompetenti e presuntuosi, dimenticato o fanno finta di dimenticare chi li ha opportunamente collocati lì… a chi debbono dire sempre grazie, specialmente quando a momento debito, verranno chiamati a compensare con il proprio voto chi li ha in precedenza aiutati!!!

Quanto sopra vale ad ogni livello, specificatamente con il proprio settore… e vedrete che non troverete mai nessuno che ammetterà la propria verità…
Ma veramente pensavate di essere migliori dei Vs. colleghi…???
Credevate forse che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse cercavano di portare i saluti di qualche amico che casualmente conoscevano i vs. insegnanti o di quel parente scoperto ora in comune e via discorrendo… ed ancora, quando eravate all’Università ricordate chi da dietro le quinte vi aiutava???
Ed ancora a quel concorso e/o colloquio come siete giunti, con quali meriti… i vostri meravigliosi o forse perché raccomandati???
Ed infine, potete mettere la vostra mano sul fuoco, che nel corso della propria professione non avete mai accettato alcun compromesso… in particolare se ciò è servito per far carriera, a scapito di quei colleghi che sapevate essere molto più bravi di voi???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare soltanto danni e non mi riferisco quindi soltanto ai ns. politici ma a quanti, come loro, operano con analoghe metodologie per progredire se stessi e soprattutto i propri figli…

Sono miserabili, dentro e fuori, sotto ogni aspetto e come avrete capito sono i peggiori…
Potremmo dire che raggruppano in se molti dei peccati descritti nei gironi dell’Inferno di Dante; infatti se li osservate bene, ne vedrete tutte le caratteristiche: lussuriosi, golosi, scialacquatori, ingannatori, ruffiani, gelosi, ipocriti, ladri, traditori, seminatori di discordia ed infine aggiungerei superbi ed invidiosi!!!
Non bisogna comunque che guardiate lontano…, perché il marciume che vedete negli altri è anche dentro di Voi…
Perché il vero problema e che ognuno di Voi deve saper raccogliere e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri e fintanto ciò non accadrà, ogni speranza di cambiamento sarà del inutile e come la vostra vita… ipocrita!!!

In Italia 1 su 3 è Povero!!!

E’ ormai certo… rischiano 1 persona su 3…
Questa percentuale del 33% diventa quasi del 50% per quanti sono residenti nel Sud del paese, in quanto i redditi  sono più bassi del 27% rispetto a quelli del Nord..
Da dati certi, una famiglia media composta da 4 persone, per poter sopravvivere ha la necessità di avere un reddito di circa 24.000 Euro l’anno circa 2.000 Euro al mese…
Ora la disgrazia è che più della metà delle famiglie residenti in Italia ha un reddito netto molto inferiore a questo parametro medio, anzi l’Istat scrive che in media il reddito mensile è di circa 1.600…
E’ ovvio che questi sono i parametri medi, se poi aggiungiamo un buon un 30% di famiglie che possiede certamente un reddito inferiore e tra questi ovviamente ci sono i pensionati, ecco che il rischio di povertà è certo…
L’esclusione sociale alla quale andiamo giornalmente assistendo, non può più passare inosservata, tenendo conto della forte diseguaglianza che in questi anni si è venuta a creare, tra certi ceti sociali improduttivi ed altri che sono la stra-maggioranza e che rappresentano la vera forza produttiva del paese…
La mancanza di lavoro, le condizioni precarie, gli alti costi generali che si sostengono quotidianamente, privano oggi, anche delle più elementari necessità familiari, intaccando principalmente quello alimentare e dell’abbigliamento…
Privazioni continue e purtroppo necessarie, per non indebitare ulteriormente le famiglie…
Tutto ormai diventa vietato!!!
Dal riscaldare adeguatamente la casa in cui si vive, dallo spendere meno al supermercato, dal limitare eventuali regalie, disattendere le richieste dei propri figli, eliminare giocattoli, indumenti, gadget e quant’altro, ridurre anche e purtroppo le spese mediche!!!
Un’Italia in fallimento… questo siamo, benché la nostra classe politica ci voglia raccontare un  altra storia…
Come diceva lo scomparso Massimo Troisi, ” non ci resta che piangere…”.

No alla Cassa integrazione… ma Si all'Assegno di solidarietà agli ex parlamentari!!!

Non credo che avevamo bisogno di sentircelo dire dal Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che con questa prolungata situazione di stallo, prima o poi i soldi, anche quelli della cassa integrazione, sarebbero finiti…
Ho ascoltato alla radio, che purtroppo, sembra che manchino 1,5 miliardi per il 2013… sciocchezzuole…
Il problema adesso è andarli a trovare, sperando che non adottino la soluzione più semplice, che poi è sempre quella… la solita e cioè quella di tassarci!!!
Sembra quindi che fino ad Aprile siamo coperti… poi non si sa cosa fare… e già, perché mentre si continua a discutere sulla Presidenza della repubblica e sui soliti ” impasti ” di cui la nostra politica ormai ci ha abituato, non si affrontano temi seri a cominciare dalle riforme necessarie… 
Ed in questa situazione critica, siamo costretti ancora ad accettare, situazioni assurde, folli, come la denuncia trasmessa ieri sera nel programma delle ” IENE ”  a proposito degli assegni di ” solidarietà agli ex parlamentari ”  che rappresenta la liquidazione dei parlamentari per un reinserimento nella società, poverini… ma allora questi, se non era per la politica, per quelle raccomandazioni partitocratiche, non si sarebbero mai inseriti in un contesto sociale o in uno scenario lavorativo come quello nostro???
Quindi, i soldi non vengono trovati per le casse integrazioni, mentre invece vengono elargiti per la solidarietà dei parlamentari…
Leggevo in questi giorni il lavoro conclusivo dei formidabili 10 Saggi, in particolare quando trattano l’argomento della riduzione dei parlamentari, 480 deputati e 120 senatori!!!
Mi chiedevo, invece di fare riflessioni matematiche, rapportando i deputati agli abitanti ( uno su 125.0000…) ed i senatori in proporzione al numero di abitanti in ciascuna regione…, non sarebbe stato meglio decidere con una proporzione e cioè quella di avere massimo 48 deputati e 12 senatori!!!
Basterebbe questo semplice taglio per rientrare di milioni e milioni di euro… sparirebbero dalla vita quotidiana, migliaia di cittadini dediti alla politica e tutti coloro che ne gravitano attorno…
Proprio di qualche giorno fa l’annuncio, che sono circa 1 milione coloro che vivono di politica di cui 200.000 direttamente e ulteriori 800.000 a vario titolo…
Inoltre se questo dato viene moltiplichiamo su base familiare…, questi diventano 4 milioni, cioè circa il 6,5% della nostra popolazione… un peso assurdo, una zavorra non indifferente, gente che di fatto oltre ad essere per la maggior parte incompetente è soprattutto inutile, gente che in vita loro non ha mai lavorato e non vuole certamente cominciare a farlo proprio ora!!!
Questa è la nostra Italia…, un paese in crisi ed in profonda difficoltà, governato dai soliti buffoni, mentre dall’altro lato della barricata ci sono, mezzo milione di persone che si trovano senza lavoro, che stanno toccando quel livello definito “povertà estrema” e che sperava almeno di poter godere dopo anni di lavoro, di quel sostegno chiamato ” cassa integrazione “…
Sperare in un cambiamento ed in una ripresa è alquanto difficile… 
Si, ci volete illudere, raccontandoci le solite favole con cui finora siete riusciti a farci restati immobili…, ma non pensiate mai di dimenticare, che non sempre le favole si concludono con un lieto fine!!!  

Povertà in Sicilia…

Mentre i nostri politici litigano per accaparrarsi qualche voto in più, dando nel frattempo il meglio di loro in promesse, che già si sa non potranno mantenere… ( ma a loro tanto non costano nulla farle, sono gratuite e non debbono essere garantite, come le stesse mancate garanzia che danno a questa nostra Regione, che continua sempre più a sprofondare nella miseria…

Proprio di qualche giorno fa, l’affermazione del presidente di Confcommercio Palermo, Roberto Helg, sullo stato di povertà in Sicilia ed in particolare dove nel capoluogo siciliano nel 2013 le persone totalmente povere raggiungeranno il 10% della popolazione!!! 
Ed ancora, i consumi sono fermi alle percentuali di 15 anni fa, diminuendo mediamente del 3% ogni anno e dove secondo uno studio condotto da Unioncamere Sicilia, nei primi tre mesi del 2012 in Sicilia, hanno chiuso ben 10.865 imprese…

Disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, licenziamento, richieste di indennità, queste sono le uniche parole che ovunque si sentono dire, dove le imprese che falliscono sono a centinaia ed a queste vanno ad aggiungersi quelle sotto amministrazione controllata e/o confiscate, che anch’esse ormai, hanno preso la strada, della discesa rapida… 

Molti, parlando per strada, mi dicono che è colpa delle votazioni, che fra un po’ le cose si sistemano, che questa crisi a breve passerà e che si troverà finalmente una soluzione… e debbo dire che a questa speranza mi ci aggrappo anch’io…
Ma come si dice… chi di speranza vive… disperato muore!!!

Leggevo inoltre che nel 2012, le cessazioni tra le imprese artigiane sono state 6.195…, ma ciò che risulta più grave è il numero di disoccupati, che è aumentato di 30 mila unità, cioè coloro che lavorano ammontano a circa 1.400.000 mentre più del 50% rappresentato da ragazzi è a casa…, ed allora ecco giustificato il motivo, perché tutti si affidano ai favori del politico di turno, come se tra i disoccupati, questi non abbiano già di loro, una lista lunga, rappresentata da familiari, parenti, amici e conoscenti…
E per tutti coloro che ancora insistono ad inseguire quel politico considerato loro amico…, niente di niente, continueranno ad attendere inutilmente il loro turno, che non giungerà mai!!!
L’assurdità è che in questo dramma generale, ho sentito esprimere il giudizio dove ” questa situazione fa passare il messaggio che sotto la Mafia si stava meglio…”, cosa dire queste frasi mi fanno rivoltare e soprattutto vergognare di essere Siciliano!!!
Ormai non se ne può più, sarebbe bello se per un momento ci fermassimo tutti, in maniera pacifica  a protestare, questo sistema che ormai ci ha abbandonato e dove non si vede alcuna programmazione per il futuro…, si sentono soltanto chiacchiere e soltanto chiacchiere, questo hanno saputo fare, coloro che finora ci hanno amministrato…

Mentre uscivo stasera dall’ufficio in Corso Sicilia, guardavo alcuni clochard, che accovacciati in quei cartoni per terra e ricoperti da coperte, avevano trasformato un passaggio in una dimora, dove passare questa fredda notte…; ciò che pochi sanno è che fra i motivi che spingono queste persone a vivere in tali condizioni ci sono in particolare, la crisi finanziaria, l’accumulo di debiti ma soprattutto la mancanza di salari che consentano una vita decente…, sembrerebbe assurdo ma è quanto tra breve, potrebbe accadere ad ognuno di noi!!!
Insomma, credo che veramente sia giunto il momento di decidere da quale parte stare… e non mi riferisco ad un orientamento politico… me ne guarderei bene, ma a quell’unico bisogno intrinseco dell’uomo, di decidere sempre in maniera onesta, per potersi vedere costruire quelle condizioni, che gli permetteranno di restarci.
Ormai siamo giunti al bivio… e tocca a noi scegliere dove voler andare!!!

ISTAT…UN'ITALIANO SU QUATTRO E' POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: ”alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che ” la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere”, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!

ISTAT…UN’ITALIANO SU QUATTRO E’ POVERO!!!

ROMA – L’Istat dice che 1 italiano su 4 e’ a rischio poverta’!!!
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la presentazione di un rapporto della Corte dei conti chiede alla platea: “alzino la mano quanti di voi sono poveri”???. Scusate ma che fa…ci prende anche per il culo…??? E’ palese che il Pese è in una situazioni di difficoltà e Lui se ne esce con queste affermazioni del cazzo… Se vivesse realmente i problemi quotidiani dei cittadini, se vedesse come giornalmente, in maniera molto discreta, vengono a chiedermi un posto di lavoro anche a tempo determinato, presentandosi a volte anche con i loro figli, lascio Voi immaginare come ci si sente quando poi, purtroppo poco si può fare… e questo se ne esce che “ la ricchezza in Italia non e’ scesa in questo decennio, ma anzi e’ salita…” Primum vivere deinde crescere’’, prima vivere e poi crescere… ma quì non si vive e neanche si sopravvive!!! 
Quì caro ministro si muore di fame… per colpa Sua e di tutti quelli al governo come Lei!!!
Spero soltanto che i soldi finora rubati… non possano bastare, per doverli spendere in cure ospedaliere…
Voglio raccontarvi un’esperienza di pochi giorni fa…
Mi trovavo a Catania in Corso Sicilia, quando sono stato accostato da una persona anziana, era mal vestito, e forse non aveva dormito molto ultimamente, si è presentato e da come parlava ho capito subito di trovarmi di fronte una persona preparata… prima che potesse parlare gli chiesi, quale professione avesse esercitato… e mi rispose che era stato un professore al Liceo Classico…, gli chiesi cosa desiderava, mi disse che a causa di problemi di natura familiare, non aveva potuto mangiare e desiderava che io lo aiutassi a mangiare qualcosa, dicendomi sin da subito che non avrebbe potuto restituirmi con il tempo, ne il denaro speso e neanche il favore ricevuto… ed era per questo che si sentiva mortificato…, lo chiedeva con tanta discrezione ed educazione che… il minimo è stato da parte mia di accompagnarlo lì accanto, al Bar Kennedy, offrirgli il pasto e mettermi a disposizione cercando anche di lasciargli qualcosa in denaro…; ma questa persona difficile da incontrare nel corso della propria vita, era troppo per bene, molto dignitosa ( a differenza ancora dei nostri politicanti), ed infine ringraziandomi rifiutò l’ulteriore aiuto e mi formulò in maniera sincera i suoi migliori auguri…
Ecco, oggi tutti noi abbiamo bisogno di sperare che nella vita le cose procedano sempre per il verso giusto, ma la vita è come una scala…dove si sale e si scende… ma la cosa peggiore, che da noi in Italia, la scala è del tipo mobile….dove anche se cerchi di salire… lei ti porta sempre indietro… poichè questo è quello che vogliono tutti i nostri governanti… di Destra, di Sinistra, di Centro di qualunque colore Voi siate, dovrete sempre e ovunque, essere sottomessi al loro potere!!!
Perchè, solo e soltanto così che ci possono controllare… pensavate di vivere in una Democrazia… vero??? Siamo sotto una forma di  Dittatura mascherata da una facciata di libertà…, quest’ultima però non esiste e ci siamo così abituati che crediamo che quanto riusciamo a vedere e godere sia la nostra Libertà…
Sembra di essere come nel film… Matrix… dove gli uomini servivano a  produrre energia…, qui invece, nella realtà, l’energia… giorno per giorni ci viene tolta!!!

Madre Teresa di Calcutta…

Cento anni fa, il 26 Agosto 2010, nasceva una donna che molti ritengono una santa. Per tutti era Madre Teresa. Nata in Albania è vissuta quasi sempre in India. Presto diventata simbolo dell’amore per i poveri, per le persone sole, per i malati. Madre Teresa ha trascorso tutta la vita in mezzo alla parte dolente dell’umanita’. Era sul treno per Darjeeling nel 1946 quando ebbe la “chiamata”; disse che Dio dopo averla fatta suora le chiedeva qualcosa di piu’, cioe’ di darsi totalmente a lui, tramite la poverta’e il servizio ai poveri.
Comincio’ da sola. Girava per le vie di Calcutta, puliva le piaghe sanguinanti dei moribondi, poveri derelitti in attesa del sollievo della morte. Madre Teresa non fu sola a lungo. Agnese, una studentessa, si offri’ di aiutarla. Poi Gertrude che veniva da una famiglia ricca e nemmeno cattolica. Nasceva il futuro ordine delle Missionarie della carita’, le suorine con il sari bianco bordato di azzurro.
Ha incarnato il simbolo della fede cristiana che diventa amore totale; fra i derelitti dell’India piu’ oscura e meno misericordiosa, la piccola suora albanese ha speso le sue energie e la sua dolcezza, forte di una fede semplice. Ma non fu tutto rose e fiori. Ci furono anche periodi di vuoto spirituale, addirittura anni, durante i quali le pareva che Dio non volesse piu’ parlare alla sua anima, come lei stessa confesso nei suoi diari ritrovati dopo la sua morte…

Il suo vero nome era Agnes Bojaxhiu divento’ Teresa quando prese i voti come suora di Loreto. Fu novizia in Irlanda, poi in India, fu maestra. Poi, la seconda vita. Madre Teresa ha ricordato al mondo che ogni persona vale e per essa e’ giusto spendersi. ‘Ai poveri va dato di piu’, in essi c’e’ Cristo sofferente’. Ricordava le parole di Gesu’ nel Vangelo, le sue preferite, il motto delle sue missionarie: ‘avevo sete e mi avete dato da bere…avevo fame e….quando avrete fatto questo a ognuno dei miei piccoli l’avrete fatto a me’. La suora giro’ il mondo per aprire case di accoglienza, nonostante la salute malferma e i frequenti ricoveri.

Madre Teresa ha ricordato che i poveri non sono solo coloro che non possiedono ricchezze. La suorina ha sconvolto le logiche culturali della societa’ moderna, sottolineando che poveri sono coloro che non ricevono amore e, anche fra i ricchi, molti vivono lontani dall’amore. Non c’era ingenuo pauperismo in lei, la ricchezza era sotto accusa solo se usata male. Si batte’ contro l’aborto, ritenendolo una delle maggiori piaghe della societa’ moderna…disse un giorno che se una madre è’ capace di uccidere il suo bambino, allora tutto è’ possibile!. Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese di rinunciare al costoso banchetto per gli ospiti e di destinare quei soldi in carita’, cosi’ come il suo cospicuo compenso. Amo’ l’India e ne fu riamata, pur con le incomprensioni di chi non capiva la sua dedizione ai drammi degli intoccabili.

Divento’ cittadina indiana e la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare gratis su treni e aerei. Fu grande amica di Papa Wojtyla che chiese alle sue missionarie di aprire una mensa per i poveri in Vaticano. Nel 1996 ebbe la cittadinanza onoraria di Roma.
Madre Teresa mori’ a Calcutta il 5 settembre 1997, ebbe funerali di Stato e la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata. Per molti e’ gia’ una santa.
I nostri preti dovrebbero prendere esempio di quanto fatto da questa donna…almeno dal momento che hanno deciso di intrapprendere tale vocazione… ma la verità è che si è lontano da questo esempio di amore, moralità, correttezza, sacrificio e via discorrendo… e purtroppo di queste persone c’è ne sono soltanto una ogni cento anni… il resto è da buttare!!! 

Madre Teresa di Calcutta…

Cento anni fa, il 26 Agosto 2010, nasceva una donna che molti ritengono una santa. Per tutti era Madre Teresa. Nata in Albania è vissuta quasi sempre in India. Presto diventata simbolo dell’amore per i poveri, per le persone sole, per i malati. Madre Teresa ha trascorso tutta la vita in mezzo alla parte dolente dell’umanita’. Era sul treno per Darjeeling nel 1946 quando ebbe la “chiamata”; disse che Dio dopo averla fatta suora le chiedeva qualcosa di piu’, cioe’ di darsi totalmente a lui, tramite la poverta’e il servizio ai poveri.
Comincio’ da sola. Girava per le vie di Calcutta, puliva le piaghe sanguinanti dei moribondi, poveri derelitti in attesa del sollievo della morte. Madre Teresa non fu sola a lungo. Agnese, una studentessa, si offri’ di aiutarla. Poi Gertrude che veniva da una famiglia ricca e nemmeno cattolica. Nasceva il futuro ordine delle Missionarie della carita’, le suorine con il sari bianco bordato di azzurro.
Ha incarnato il simbolo della fede cristiana che diventa amore totale; fra i derelitti dell’India piu’ oscura e meno misericordiosa, la piccola suora albanese ha speso le sue energie e la sua dolcezza, forte di una fede semplice. Ma non fu tutto rose e fiori. Ci furono anche periodi di vuoto spirituale, addirittura anni, durante i quali le pareva che Dio non volesse piu’ parlare alla sua anima, come lei stessa confesso nei suoi diari ritrovati dopo la sua morte…

Il suo vero nome era Agnes Bojaxhiu divento’ Teresa quando prese i voti come suora di Loreto. Fu novizia in Irlanda, poi in India, fu maestra. Poi, la seconda vita. Madre Teresa ha ricordato al mondo che ogni persona vale e per essa e’ giusto spendersi. ‘Ai poveri va dato di piu’, in essi c’e’ Cristo sofferente’. Ricordava le parole di Gesu’ nel Vangelo, le sue preferite, il motto delle sue missionarie: ‘avevo sete e mi avete dato da bere…avevo fame e….quando avrete fatto questo a ognuno dei miei piccoli l’avrete fatto a me’. La suora giro’ il mondo per aprire case di accoglienza, nonostante la salute malferma e i frequenti ricoveri.

Madre Teresa ha ricordato che i poveri non sono solo coloro che non possiedono ricchezze. La suorina ha sconvolto le logiche culturali della societa’ moderna, sottolineando che poveri sono coloro che non ricevono amore e, anche fra i ricchi, molti vivono lontani dall’amore. Non c’era ingenuo pauperismo in lei, la ricchezza era sotto accusa solo se usata male. Si batte’ contro l’aborto, ritenendolo una delle maggiori piaghe della societa’ moderna…disse un giorno che se una madre è’ capace di uccidere il suo bambino, allora tutto è’ possibile!. Quando ricevette il Nobel, nel 1979, chiese di rinunciare al costoso banchetto per gli ospiti e di destinare quei soldi in carita’, cosi’ come il suo cospicuo compenso. Amo’ l’India e ne fu riamata, pur con le incomprensioni di chi non capiva la sua dedizione ai drammi degli intoccabili.

Divento’ cittadina indiana e la premier Indira Gandhi le concesse di viaggiare gratis su treni e aerei. Fu grande amica di Papa Wojtyla che chiese alle sue missionarie di aprire una mensa per i poveri in Vaticano. Nel 1996 ebbe la cittadinanza onoraria di Roma.
Madre Teresa mori’ a Calcutta il 5 settembre 1997, ebbe funerali di Stato e la cerimonia fu trasmessa in mondovisione. Nel 2003 Giovanni Paolo II l’ha proclamata Beata. Per molti e’ gia’ una santa.
I nostri preti dovrebbero prendere esempio di quanto fatto da questa donna…almeno dal momento che hanno deciso di intrapprendere tale vocazione… ma la verità è che si è lontano da questo esempio di amore, moralità, correttezza, sacrificio e via discorrendo… e purtroppo di queste persone c’è ne sono soltanto una ogni cento anni… il resto è da buttare!!!