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Promuovere la pace deve essere il primo obiettivo del nostro Paese!!!

La nostra generazione, ancor meno quella dei miei figli, non ha vissuto la guerra e quindi nessuna delle due parti comprende pienamente la gravità e le ripercussioni di dover affrontare la vita durante un conflitto, ancor meno questa esperienza ci coinvolge quando ad essere implicati nel conflitto sono altri Stati del mondo… 

Osservo d’altronde come – da parte di molti – vi sia una estrema superficialità nel trascorrere la propria quotidianità, la vita è vissuta in maniera inconsistente, poco impegnativa, basti osservare come ci si assilla nel discutere sugli abiti provocatori di una presentatrice o su un bacio manifestato al di fuori di quel contesto canoro, ma l’importante per gli addetti ai lavori è che se ne parli…

Viceversa, ci si è totalmente dimenticati di mandare un semplice messaggio di speranza, ricordare a tutti come la guerra rappresenti a tutt’oggi la più grave forma di violenta, in quanto causa distruzione, morte, sofferenza e soprattutto privazione a livello individuale e collettivo….

Inoltre, la guerra per come abbiamo studiato, può avere conseguenze negative a lungo termine, come la destabilizzazione politica, l’emigrazione forzata, la perdita di risorse e le difficoltà economiche, ecco perché diventa importante giungere alla risoluzione pacifica dei conflitti, unici obiettivi per la stabilità e la sicurezza a livello globale.

Ricordare la guerra era fondamentale proprio durante quella trasmissione, perché erano in tanti tanti ad ascoltarla, in Italia e nel mondo e quindi ditemi, a cosa è servito leggere la lettera del Presidente Ucraino a quella tarda ora e poi, perché non chiedere ufficialmente al Presidente Russo un incontro per trattare la pace, già… tutti coloro che erano su quel palco avrebbero potuto manifestare insieme per promuovere la pace ed una risoluzione pacifica al conflitto, ed invece nessuno ha intrapreso a livello individuale una sola azione  per promuovere la pace…

A volte basta una parola, una comunicazione sincera affinché si inizi quel processo di promozione che conduca alla comprensione di entrambi le parti, perché provare a comprendere le opinioni e i punti di vista degli altri può aiutare a costruire relazioni positive e a risolvere possibili conflitti in modo pacifico.

Il nostro Paese, in particolare il nostro governo deve lavorare affinché gli obiettivi di entrambi le parti di quel conflitto trovino una giusta soluzione che conduca alla tolleranza, al rispetto e ad una nuova cultura di pace, per prevenire nel futuro, eventuali conflitti.

Serve responsabilità e quindi persone responsabili che attraverso la diplomazia provino a risolvere questo grave conflitto, promuovendo per entrambi una pace duratura. 

Solo così si potrà giungere alla fine di questo conflitto, perché la pace non è qualcosa che può essere ottenuto facilmente, ma richiede enormi sforzi sostenuti d tutti a livello globale. 

Tuttavia, può sembrare un utopia, ma ognuno di noi può fare la differenza, basta semplicemente dimostrare di volere con i fatti questa pace, contribuire quindi in tutti i modi possibili per ottenerla, affinché si ritorni a un mondo pacifico e stabile.

Ma se non ci si prova, se i nostri giovani continuano a distrarsi sui social con quei loro cellulari, ecco… che un giorno, potrebbero pentirsi solo per non averci provato!!!

Una civiltà extraterrestre sta provando a contattarci???

Oggi dedico alcuni minuti per riportare una notizia frivola, d’altronde va detto, anche il sottoscritto ogni tanto si dedica ad affrontare argomenti che nulla hanno a che fare con inchieste giudiziarie, corruzione, tangenti, mafia e via discorrendo…

Forse quanto sopra serve per rigenerarmi o chissà dovrei aggiungere che ogni tanto fa bene allontanare quei pensieri bui che ogni giorno – leggendo quanto accade – mi assalgono, scoprendo che dopo quanto provato a fare, non si riesca in alcun modo a modificare in positivo la coscienze della maggior parte dei miei conterranei e non solo essi. 

Ed allora stamani vi racconto di una ricerca in corso sulle civiltà extraterrestri, attraverso il radiotelescopio “China Sky Eye“… 

Già… pochi giorni fa il professor Zhang Tongjie, a capo del China Extraterrestrial Civilization Research Group dell’Università  di Pechino, ha rivelato che il suo team ha utilizzato il radiotelescopio più grande del mondo per scoprire tracce tecnologiche di civiltà extraterrestri.

Gli studi hanno confermato la presenza di segnali elettromagnetici a banda stretta, diversi da quelli finora ricevuti ed è proprio l’altissima sensibilità del “China Sky Eye” nella banda radio a bassa frequenza a giocare un ruolo importante, difatti la sua funzione è proprio quella di escludere i segnali utili candidati a banda stretta dal vasto mare di segnali elettromagnetici, provocati dagli oggetti celesti e dai segnali artificiali.

Ecco quindi che nel provare a trovare un esopianeta abitabile, sono stati scoperti due gruppi di segnali sospetti di civiltà extraterrestri e proprio quest’anno il team ha trovato un altro segnale sospetto dai dati di osservazione…

Per la modalità di osservazione del fascio “FAST19”, il team ha proposto per la prima volta al mondo la modalità di abbinamento multi-beam per la ricerca di civiltà extraterrestri e i criteri di deriva in frequenza e polarizzazione dei segnali di civiltà extraterrestri, che hanno reso possibile il processo di identificazione di civiltà extraterrestre segnali più scientifici e completi.

Chissà forse stiamo per entrare in contatto con una nuova forma di vita aliena, ed è per questi motivi che si stanno ripetendo tutti i necessari controlli su quei segnali sospetti e nel contempo se ne stanno ricercando di nuovi… 

Il Prof. Zhang Tongjie ha affermato che dopo 60 anni di incessante esplorazione da parte di scienziati, molecole organiche e aminoacidi che costituiscono la vita sulla terra sono state scoperte e chissà forse molto presto arriverà la conferma di una vita intelligente extraterrestre: “Non vediamo l’ora che ‘China Sky Eye’ sia il primo a scoprire e confermare l’esistenza di civiltà extraterrestri”.

Chissà forse finalmente l’uomo – prendendo coscienza di non essere più solo – comprenderà definitivamente che il suo posto in questa terrà rappresenta qualcosa d’importante, da salvaguardare e da proteggere, ma non solo, dovrà imparare a rispettare i propri simili senza mettere in pratica prevaricazioni e uso della forza militare…

E’ tempo di giungere non solo alla pace mondiale, ma di far fare un salto di qualità a tutta l’umanità, già… una volta e per sempre!!!

E se quanto sta accadendo in Ucraina fosse stato accuratamente predisposto: un video del 2014 preannunciava già allora quanto sta ora accadendo!!!

Ho ricevuto stasera dal mio caro amico Livio un post su whats-app con in allegato un video certamente sconvolgente realizzato dalla propaganda russa ed è datato: 2014.

Si parla della richiesta (interna alla.russia) di una azione per fermare le morti nel Donbass…

Viene ora spontaneo chiedersi: dove sono stati i nostri giornalisti in questi otto anni? 

Hanno discusso di tutto tranne di quei civili che secondo i russi venivano uccisi…

Nel video vi sono anche Obama e Poroshemko e si riporta di come gli Usa avessero bisogno di una guerra mondiale in quanto la loro fosse in crisi in quanto la loro economia presenta un debito di circa 17 trilioni (ora sembrano essere aumentati all’incirca a 28…) e soprattutto di un cattivo da incolpare di quel fallimento finanziario…

Viceversa si esorta la Russia a non entrare in guerra perchè avrebbe tutto da perdere; invita inoltre a non accusare Putin d’aver scaricato le regioni del sudest, tra cui il Donbass, ma chiedersi se sia veramente il caso di cadere nella trappola perfettamente organizzata.

Lascio a Voi qualsivoglia giudizio sul video, ritengo d’altronde che oggi l’unica cosa che può interessare tutti noi è che si giunga presto alla fine del conflitto e che ciascuno dei paesi oggi in competizione – e non mi riferisco alla Russia o all’Ucraina – cerchi di non innalzare ulteriormente i toni già abbastanza caldi e soprattutto che quei loro Presidenti si dedichino viceversa a trovare celermente una soluzione per giungere finalmente ad una tregua…  

Zelensky, forse è tempo di sedersi al tavolo con il nemico: peraltro contìnuare… porterà solo morte e distruzione!!!

Presidente Zelensky la prego… è finito il tempo in cui interpretava il ruolo del professore che denunciando la corruzione della politica nazionale attraverso il web riusciva incredibilmente a diventare così popolare da venir eletto realmente Presidente dell’Ucraina!!!

Presidente… il tempo delle fiction è finito e Lei non è più dinnanzi ad una telecamera, quì a causa di decisioni e posizioni un po’ troppo intransigenti decise dal suo governo è scoppiata una guerra e questa purtroppo non finirà a seguito di un eventuale intervento armato straniero, d’altronde mi dica, quale potenza estera potrebbe mai decidere di venire in sua difesa o sarebbe capace di contrastare quella forza militare russa… no tutt’altro, la guerra finira solo dopo che sarete stati totalmnente occupati e sarete rientrati all’interno di quel loro controllo russo!!!

Ed allora, non ci vuole molto a capirlo, forse è meglio che Lei faccia un passo indietro, che si rimuova  – per amore dei suoi fratelli e sorelle – da quella posizione occupata, dalla quale ancora oggi incita i suoi connazionali a combattere, ma contro chi poi, già… dimentica come la Russia rappresenti una delle potenze attualmente più forti al mondo e che non si lascerà intimorire da nessuno, ancor più se dovesse sentirsi, per come sta attadendo, aggredità dal mondo intero!!!

Qui non si tratta di combattere Golia con la fionda, d’altronde Lei non è Davide e soprattutto dietro di Lei non vi è alcun Dio che la protegge, quindi l’unica cosa che può fare  è sedersi al tavolo dei negoziati, accettare la tregua e concedere le regioni richieste dalla Russia, che vanno dal Donbass fino alla Crimea, per poi riconciliarsi con quello che un tempo le era partner…

Certo ora i sentimenti sono fortemente discordanti, l’odio prevale sulla ragione, penserà che non vi è alcun motivo che la spinge a dover mediare, ma è proprio in queste circostanze che bisogna esser forti, proprio per non venir definitivamente sopraffatti e non far pagare le proprie incaute decisioni, ai suoi connazionali, in particolare a donne e bambini…

Vedrà, ci sarà tempo per far valere le proprie ragioni, non oggi e forse neppure tra un anno o più, ma verrà un giorno in cui le circostanze cambieranno e vedrà quel giorno qualcuno (forse anche al suo posto) riuscirà a far valere le ragioni dell’Ucraina e chissà allora si ritroverà nuovamente quella democrazia che oggi a causa della guerra state perdendo…

Viceversa, far distruggere la Sua nazione traslerà di parecchio quel passaggio ma non solo, farà contare ahimè migliaia e migliaia di vittime innocenti!!!

E’ tempo quindi di chiedere la pace e soltanto Lei può farlo, noi vedrà non lasceremo sola l’Ucraina, ma faremo di tutto per aiutare quanti oggi sono in fuga e soprattutto chi come Lei ha deciso di rimanere, ma ora la prego è tempo di fare un passo indietro, ripeto… non per viltà, ma proprio per amore della sua bellissima nazione!!!     

E' tempo di negoziare la tregua, ma vi prego… fate stare zitti quei nostri politici!!!

Purtroppo come sempre avviene quando vi è una guerra a pagarne le conseguenze sono i più deboli, in particolare le donne e i bambini…

Ecco perchè serve a nulla fare proclami, aizzare il popolo a difendersi fino alla morte, perché sappiamo bene quanto ciò non risolva in maniera celere il conflitto, ma anzi lo prolunga in maniera indefinita e conduce alla totale distruzione del territorio e della maggior parte dei suoi abitanti!!!

Le guerre sono così… annullano tutto ciò che resta di quella civiltà esistente e alla fne del conflitto non restano altro che morti, morti e ancora morti e feriti gravi, macerie ovunque ed un paese da ricostruire…   

Ed allora basta con le chiacchere, con quelle folli dimostrazione di forza compiute della Nato, in particolare degli Usa o ancor peggio da quei paesi come il nostro che finora hanno sopravvisuto grazie anche al sostegno energetico proprio della Russia…

Già, i nostri politici che oggi urlano a gran voce, dimenticano come solo pochi mesi fa si rivolgevano a Putin come il “salvatore della democrazia”, si sono scordati di quando si recavano a Mosca e dire che le foto sono ancora lì sul web, basta semplicemente cercarle…  

L’unica cosa giusta è stata fatta da Papa Francesco, il quale si è recato nell’ambasciata russa per chiedere la sospensione dei combattimenti… 

Egli infatti, a differenza dei nostri incapaci interpreti di governo ma non solo (ditemi, chi mai di loro ha dimostrato sul campo preparazione su politica estera…) ha provato a trovare una eventuale soluzione per giungere in tempi celeri ad una tregua e forse oggi possiamo dire che Sua Santita rappresenta l’unico interprete a cui il Presidente Russo Putin potrebbe dare ascolto…

Sento nei nostri Tg, quotidiani, web, dichiarazioni che fanno raccapricciare la pelle, frasi di sfida, impavidi atteggiamenti e prove di forza, ma poi contro chi… la Russia??? 
Se solo avessero coscienza della potenza militare di quel paese, del potere di distruzione nucleare a sua disposizione, ecco forse starebbero zitti e proverebbero quantomeno a mediare una situazione gravissima come quella attuale…

Penso infatti che molti di loro dovrebbe rileggersi il trattato di “Brest-Litovsk”, ma anche il patto “Molotov-Ribbentrop”, con l’indipendenza della Finlandia, per finire con quanto accaduto a quei paesi ai confini con la Russia che dal 1991 si sono resi indipendenti, mi riferisco all’Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldova, Bielorussia…

E’ tempo quindi di sedersi al tavolo dei negoziati se non si vuole distruggere una nazione, bisogna discutere ciò che va bene a tutti, perché se da un lato la guerra in corso è sbagliata, di contro è errato pensare di stravolgere ciò che è stata nella storia la Russia per quei paesi, un passato che li ha visti accumunati per oltre un secolo, d’altro canto va ricordato proprio come l’Ucraina rappresenti un  crogiolo di popoli mischiati tra loro da scontri eterni durati secoli ed è totalmente impossibile pensare di dividerli come d’altronde tenerli uniti…

Una composizione etnica variegata con ucraini, russi, ma anche ebrei, Polacchi, Tedeschi, Cechi ed altre nazionalità, che fa comprendere come l’instabilità di quella regione ha radici antichissime ed è dovuta principalmente alla diversificata etnia presente, la stessa che ha creato profonde spaccature e numerosi conflitti che non si sono mai sanati, perché diffidenza e desiderio di rivalsa per antichi torti, hanno offuscano le ragioni di ciascuno e hanno reso quella terra continuamente perseguitata, fino al giungere a questo conflitto assurdo, che la riporta indietro a quel passato che si era provato in questi anni a dimenticare…

Ma per superare quanto sta accadendo, bisogna iniziare a comprendere le ragioni di ciascuno, trovando così quel giusto equilibrio che finora, da quanto dimostrato, è mancato totalmente!!!

E’ tempo quindi di fare come Papa Francesco, sedersi e discutere la pace!!!

Rischi per la pace…

Rischi per la pace…

L’Imprevedibilità geopolitica, scelte protezionistiche e dazi, superare gli egoismi nazionali, risolvere il problema dell’immigrazione, una guerra civile europea, edificare una nuova democrazia per dare una risposta chiara ai cittadini…
Nulla di ciò verra mai realizzato, ho letto sul web ino studio che nell’introduzione al documento di uno studio avevano osseravato quanto segue: 
[…] in un periodo in cui il rapido cambiamento climatico in atto rappresenta uno delle più imminenti minacce alla sicurezza  globale e all’umanità, ci si aspetterebbe che le forze politiche siano concentrate a capire come ridurre le emissioni di gas serra e assicurare un futuro sostenibile. 
Ma il settore militare sta vivendo una sorta di nuova guerra fredda, una nuova corsa internazionale agli armamenti, e di fatto si sta registrando un aumento delle spese militari, non solo a livello NATO.
Questo studio dimostra che non solo le spese militari intercettano e ‘ingoiano’ risorse che potrebbero e dovrebbero essere usate per affrontare il cambiamento climatico, per investire nella giustizia globale, per promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti e il disarmo, ma che l’industria tecnologica militare di per sé contribuisce all’emergenza climatica”.  
[…] La nostra speranza è che questo studio favorisca lo sviluppo di un dibattito pubblico su come affrontare le minacce alla sicurezza umana – come il cambiamento climatico – e nello stesso tempo faccia luce sul ruolo svolto dall’industria delle tecnologie militari e dalle forze armate.

Quando comprenderà l'uomo… che con le guerre, non vi sarà mai pace???

Dopo tanto parlare in questi giorni di politica e rimanendo in attesa della possibile formazione di governo, rivolgo il mio pensiero a qualcosa di ben più importante… 

Sì… a seguito dell’atto terroristico compiuto in territorio francese, desidero esprimere un pensiero e cioè, quanto corretto sia utilizzare azioni violente per far valere i propri diritti…
Viceversa, bisogna comprendere se l’uso della forza e quindi della guerra, possa rappresentare l’unico modo per giungere alla pace…
Se si guardano gli avvenimenti storici, si ha come l’impressione che nulla ad oggi sia cambiato, già… è come se tutto si ripetesse e a nulla servono quegli sforzi internazionali, se non proprio ad alimentare ancor più quei conflitti!!!
L’impressione difatti che si riceve, è che nessuna delle parti voglia rinunciare… anzi ciascuna di esse, prova a imporre la propria forza, quasi a voler far esplodere quella necessaria scintilla… affinché  quel conflitto si espanda, verso il mondo intero…
E’ come se ognuno giocasse la propria partita, imponendo le proprie convinzioni, senza voler mai ascoltare, le ragioni del proprio avversario… 
Ci si tiene a distanza… non si prova minimamente a ricercare un punto di contatto dal quale ripartire, si prova esclusivamente a provocare l’altro, affinché quest’ultimo, possa dare il via alle proprie ripercussioni… 
E’ ovvio che dietro quei leader, vi sono principalmente dei guerrafondai, individui che hanno motivazioni i finanziarie e speculative, le quali tendono principalmente all’uso delle armi!!!
Già, sono loro il problema, importanti holding di produttori d’armamenti, che hanno quale primaria necessità, quella di far uscire tutte quelle armi, stoccate all’interno dei propri magazzini……  
Ed allora dietro finti pacifisti, vi sono loro… gente che dimostra d’avere un interesse diverso da quello della pace, anzi per loro la guerra… rappresenta l’unico mezzo di dialogo!!!
Nessun compromesso, mai un mondo di pace, nessun rispetto per gli altri, neppure per quel patrimonio culturale e religioso, vi è in essi la piena consapevolezza di un mancato rispetto delle  differenti culture, le quali consentono di poter riflettere e avanzare proposte in merito, in relazione ai suoi diversificati valori, nonché ai significati in esso custoditi…   
Ma questi uomini non sono attratti dalla pace, a loro interessa provocare dolore, ovunque essi vadano…
Con quei loro proclami richiedono l’approvazione generale, tendono a giustificare quelle loro azioni violente, come unico mezzo per giungere alla pace… e nel provare a convincere il mondo, dichiarando che si sta operando per il bene comune, alcune nazioni, restano intrappolate in quell’ennesima falsità…
Basti osservare gli ultimi conflitti compiuti sotto il vessillo della “giustizia”: Afganistan, Iraq, Libia, Siria, Kurdistan, in nessuno di quei paese, vi è oggi pace… e soprattutto, le condizioni della popolazione locale, non è minimamente migliorata… anzi tutt’altro!!!
Non esistono quindi guerre giuste e/o necessarie e chi prova a convincerci, è come un venditore di fumo!!!
Ha ragione il Dalai Lama quando dice: Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno, se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio!!!

Auguri di Buona Pasqua a tutti: sia agli onesti che ai disonesti…

Sono in giorni come questi, nei quali sei quasi obbligato a scrivere un augurio, che un senso di tristezza, di delusione e di amarezza… mi prende.
Già, sono troppe le parole false espresse, le frasi fatte per dire quello si dovrebbe sentire nel profondo e che invece resta vacuo, a livello superficiale…
Messaggi social, fotografie, video, baci e abbracci che sembrano cambiare il mondo, ma che in fondo non cambiano nulla; perché non vogliamo cambiare nulla!!!
Per altro… passato quel giorno, non modifichiamo le nostre abitudini, non cambiamo i nostri comportamenti, non ci ribelliamo alle ipocrisie e ai silenzi, a quelle consuetudini a cui da troppo tempo siamo legati…
La verità è che si vuole stare comodi, senza problemi, disinteressandosi di quanto accade fuori, di ciò che non ci riguarda personalmente, viviamo protetti al riparo, all’interno delle proprie mura, comodi e imperturbati…
A pensare tutto ciò un’angoscia mi prende e mi stringe il cuore…
Si dovrei sentire quella presenza trascendente… quella speranza interiore, che come un sole che sorge, dovrebbe rischiarare i sentimenti di tutta l’umanità…
Ma non è così… non la sento quella  voce che grida nel deserto, che chiama ciascuno di noi verso il cambiamento, io vedo soltanto intorno a me… indifferenza!!!
Diversamente, ciò che desidero realmente è vedere negli altri quella perduta speranza, quell’auspicato cambiamento di mettere in pratica quel rinnovamento che trasformi finalmente le coscienze… 
D’altronde come si dice: “i cambiamenti sono possibili… solo quando vengono attuati!!!
E allora mi chiedo perché non cominciare… cosa si sta aspettando, basta iniziare compiendo un primo passo… provare a indirizzare se stessi verso quel miglioramento morale desiderato, un cammino senz’altro possibile, se lo si vuole compiere…
Non c’è quindi bisogno d’aspettare un segno sovrannaturale, la speranza è qui ora, su questa terra, è presente, sì…  è data a tutti la possibilità di ricominciare, anche per chi si è perduto, anche per chi adesso è sfiduciato…
Vedrete che la rotta scelta sarà quella giusta… porterà ciascuno di noi verso un paese libero, dove la pace sarà una costante, dove la giustizia primeggerà e dove la democrazia non verrà limitata o plagiata dai pochi… perché questa è una cosa che ti riguarda, sì… che riguarda anche te!!!
Ed allora per la prossima volta, pensaci… prima di dire Buona Pasqua!!!

Bisogna pensare da saggi e agire da folli…

Sta arrivando finalmente il 2017… e vorrei per una volta che provaste ad essere unicamente voi stessi…
Già… fermatevi, non siate ciò che gli altri desiderano o quanto si aspettano che voi siate…
Concedetevi un giorno di tregua e di pace con voi stessi, lontani da questo caotico mondo nel quale ogni giorno siete coinvolti e che assorbe la maggior parte del nostro tempo…
Basta ascoltare quelle notizie di politica o di cronaca, che d’altronde sono le stesse che vengono quotidianamente ripetute…
E’ il momento per riflettere, di stare calmi e comprendere cosa sta accadendo intorno a noi…
Si tratta d’oltrepassare i limiti imposti dal sistema, di elevarsi da questa quotidianità che pretende d’essere tutti conformati ad un processo che pretende di legarci ai suoi metodi corruttivi e mai meritocratici…
Ora, per cambiarlo (mi rivolgo ovviamente a quelle poche persone rimaste ancora moralmente libere e indipendenti da quegli schemi preimpostati) dobbiamo perseverare, perché soltanto così, potremmo non fallire!!!
Perché ciò che importa è soprattutto essere se stessi, onesti e seri, iniziando per esempio ad allontanare quanti facevano parte della nostra sfera professionale, lavorativa ed anche sociale…
Bisogna cominciare ad avere nausea di tutte quelle persone inutili, le stesse che negli anni vi hanno circondato ed avvelenato ogni giorno con quella loro presenza… 
Debbono rappresentare per voi, un fascio di ricordi e d’abitudini di cui ora sapete poter fare a meno… 
D’altronde, negli anni trascorsi insieme non vi hanno minimamente migliorato, anzi tutt’altro…
Con quella loro insolenza ed una personalità irrispettosa, in particolare sui più deboli, hanno dimostrato essere, egoisti e limitativi… ad ogni vostra potenzialità…
Una persona che viceversa ha fiducia in se stesso, sa di poter garantire fiducia e libertà, a chi sta lui vicino, perché capace di comprendere i propri errori e fa -se necessario- un passo indietro, ricercando nuove soluzione a affrontando i problemi che man mano gli si presentano; soltanto l’ignorante e il presuntuoso, continua a perseverare lungo la strada intrapresa errata… 
Ma come si dice, ad un ego “malato” non potrà che corrispondere un male, lo stesso che allontana da quei principi di libertà… in quanto può soltanto impedirli…
Occorre ricordare che l’unica libertà che possediamo, è quella di identificare noi stessi con le nostre azioni, siano esse anche folli, ma che abbiamo deciso saggiamente di determinare nel tempo… 
Soltanto così saremo capaci d’esser liberi d’assorbire quanto più di perfetto c’involge: anche quel “nulla”… a cui la maggior parte delle persone, senza alcuna comprensione, non da importanza…
Proprio su quest’ultima frase, vorrei raccontarvi un passaggio descritto da un asceta “Sufi”… 
Vi è un banchetto in onore del re. 
Tanti invitati sono riuniti e ognuno seduto secondo il suo rango. 
Vi è un solo posto libero per l’arrivo del re. 
Un discepolo “sufi”, vestito di stracci, entra e si siede sulla sedia destinata al re. 
Il primo ministro è indignato e avvicinandosi al “sufi” gli chiede:
Come osi sederti sulla sedia riservata al re? 
Sei un importante ministro?
Sufi: No, non sono un importante ministro, ma molto di più.
Primo ministro: Sei il re?
Sufi: No, non sono il re. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei il Profeta?
Sufi: No, non sono il profeta. Sono molto più importante.
Primo ministro: Sei Dio?
Sufi: No, no sono Dio. Sono molto più importante.
P.M.: (indignato) Come puoi dire questo? Non vi è nulla di più di Dio.
Sufi: Ecco… sono quel “Nulla”!!!

Efficienza e inefficienza della giustizia civile…

Quando si guarda alla giustizia civile la prima cosa che viene in mente è il numero dei processi in corso e il tempo necessario perché ciascuno di essi venga definito…

Non so quanti sono, chissà… centinaia, migliaia… forse milioni di procedimenti accalcati in quegli armadi strapieni, in attesa di un “benedetto” giudizio…
Molti di questi processi sono per lo più futili e si sarebbero potuti risolvere in modo del tutto diverso, ad esempio, attraverso una semplice conciliazione tra le parti piuttosto che fare perdere del tempo fondamentale ai nostri giudici, che avrebbero così potuto dedicarsi a procedimenti ben più importanti… 
Ma è così va il nostro paese… e comunque nelle migliori condizioni più favorevoli, la durata di quei processi non dura meno di 3 anni e molto spesso alla fine questi procedimenti si chiudono con conciliazioni o abbandono della causa…
Totalmente diversa la situazione negli altri paesi europei… e meno male che in questi anni è intervenuta la figura del giudice di pace, che almeno, ha permesso di smaltire buona parte di quei procedimenti…
La disgrazia è però che la differenza tra cause smaltite e nuove, è a vantaggio di quest’ultime, e quindi determinando di fatto un aumento delle cause arretrate!!!
Fortunatamente, anche i cittadini hanno compreso che il più delle volte passare dalla giustizia… determina non solo costi esosi per le varie spese legali che si devono affrontare, perché il più delle volte, il giudizio arriva quando ormai non ve ne più necessità…
Certamente restano ancora in piedi tutti quei procedimenti per le controversie di lavoro, collettive e individuali: gli imprenditori dovrebbero comprendere come a volte sia più ragionevole fare un passo indietro, rinunciando a qualcosa, onde evitare scontri giudiziari che si sa come iniziano… ma non si sanno mai come finiscono!!!
Certo il rischio che oggi si corre è quello di voler  dissuadere da un lato i cittadini dal ricorrere sempre più alla giustizia, in particolare quando il costo della causa supera abbondantemente l’eventuale valore finanziario della lite, ma di contro, bisogna evitare di far passare un grave messaggio e cioè la consapevolezza di non potere in pratica far valere un proprio diritto… sia pure di scarso valore economico!!!
Al di là di quanto comunque si sta tentando di realizzare nel progetto di  riforma dell’ordinamento giudiziario, mi pare che comunque qualcosa in maniera celere c’è da modificare… in particolare prendendo spunto da quei modelli, francese e britannico, esemplari per rapidità e sobrietà…
Un altro problema è la frammentazione degli uffici giudiziari, bisognerebbe trovare quel giusto compromesso nella riduzione dei Tribunali, fonderli insieme… ma in questi anni abbiamo visto come -con tutti quei ministri della giustizia che si sono succeduti- tanto si è parlato, ma poco si è fatto per ottenere concreti risultati… 
Si tratta ora di ridare ai cittadini un ritorno alla certezza del diritto, essenziale sia per la collettività che per l’individuo, sapendo che ad ogni azione corrisponderanno conseguenze (positive o negative), con la certezza della “pena”!!!

E’ chiaro che c’è bisogno di regole processuali chiare e che vanno in egual modo da tutti rispettate… non ci possono essere –come il più delle volte assistiamo– a due pesi e a due misure… 

Deve finire inoltre quella consuetudine “patologica” della tecnica al “rinvio” o il ricorrere sempre… in appello, in cassazione, anche quando vi sono ben poco valide ragioni a sostegno dell’impugnazione!!!
Cercare di trovare una soluzione a tutti i problemi della giustizia civile comprendo sia difficile, ma se anche il “World Justice Project” (un’organizzazione indipendente non profit, che ogni anno valuta l’aderenza del sistema giudiziario degli Stati alle regole del diritto) ha valutato – in base ai criteri di affidabilità (la capacità delle Leggi di garantire i diritti fondamentali), credibilità (il grado di accessibilità, efficienza ed equità del processo), integrità morale dei giudici (la competenza e l’indipendenza dei magistrati e l’adeguatezza delle risorse messe a loro disposizione)- i parametri di tutti gli Stati europei con punteggi che vanno da zero a uno e per NESSUNO di questi 4 indicatori, il nostro paese è riuscito a superare lo 0,5 (ad eccezion fatta per l’adeguatezza delle risorse…) dimostra chiaramente come qualcosa in questa non giustizia non vada…

La giustizia è sempre giustizia, anche se fatta in ritardo…

Certo, fintanto che dal rubinetto affluiranno nuovi procedimenti… sarà impossibile pensare –con i tempi attuali della giustizia– che il volume di quelle carte… potrà svuotarsi in tempi rapidi… anzi tutto il contrario, ci si troverà con un arretrato sempre più accentuato!!!
Sono anni che si parla di risolvere i problemi della aule di giustizia e soltanto da poco – attraverso il ricorso agli arbitrati- un po di quel lavoro è stato ridotto… ma siamo ancora con percentuali irrisorie rispetto la mole delle conflittualità presenti nei nostri tribunali…
Dovrebbero essere in molti a capire che a volte forse, è meglio fare un passo indietro e mediare che cercare a tutti i costi di voler vincere… con il rischio poi di perdere!!!
Per esempio i problemi familiari, potrebbero trovare lì quella giusta collocazione… come la stessa cosa si potrebbe realizzare nei conflitti societari…
Certo si tratta d’incidere su mentalità profondamente radicata… ed è come voler sperare che nei prossimi anni ci sarà un forte calo della litigiosità…
Bisogna aggiungere inoltre che, su questo settore incidono in maniera sostanziale le decisioni degli studi legali, quasi sempre portati a percorrere la strada più vantaggiosa economicamente per loro e cioè quella dei procedimenti…
Dopotutto quale interesse avrebbero affinché si giunga ad una anticipata mediazione… quella di avvantaggiare di fatto più i loro clienti che loro…
Non sarà facile coinvolgerli in questo cambiamento, come sarà altrettanto difficile persuadere l’ordine degli avvocati facendo comprendere loro, che il vero interesse è costituito dall’obbiettivo da raggiungere in maniera celere…
Come sono assai perplesso circa i tentativi di dissuadere i cittadini dal ricorrere spesso ai giudici, come per esempio aumentando in modo consistente le tassazioni sui singoli ricorsi… anche per quelle di minimo valore, proposte dinanzi ai giudici di pace…
Probabilmente potrebbe esser un buon deterrente da richieste o liti, che il più delle volte sono insignificanti… a modello di quelle proposte nelle trasmissioni televisive…  

Bisogna inoltre considerare la possibilità di modificare l’ingresso a nuovi magistrati… permettendo così a tanti brillanti giovani di poterne entrare a fare parte…
Inoltre ritengo sia fondamentale valutare la loro efficienza individuale, facendo si che –nei casi di inefficienza o situazioni gravi di corruzione, concussione, ecc… come quelle emerse nel corso di questi anni- perdano i privilegi acquisiti 
I magistrati sono come dei professionisti, alcuni sono efficienti, altri apatici o comunque lavorano poco e male… in particolare ho sentito dire sono quelli più anziani… mentre i più giovani dimostrano con i numeri, di lavorare molto di più.  
Ovviamente non posso esprimermi con certezza perché non conosco (per mia fortuna) le aule dei Tribunali e quindi quanto riportavo sopra fa parte di quelle discussioni da bar, che si fanno con gli amici/e che appartengono (per via della loro professione) a quegli uffici giudiziari…
E’ certo comunque che l’efficienza dei Tribunale è al collasso… se si pensa alla durata dei processi. 
Non credo comunque che quanto sopra dipenda esclusivamente da una ipotizzata scarsa efficienza individuale… ma certamente può essere considerata una concausa importante.
E quindi -in attesa di una riforma dell’ordinamento giudiziario- una valutazione periodica sulla operosità di ogni singolo magistrato aiuterebbe sicuramente a ridurre quelle lungaggini… ed in questo deve essere bravo il  “Consiglio Superiore della Magistratura” che rappresenta l’organo che decide se un magistrato debba andare avanti o se debba finire prima quanto iniziato…
Finora, ( ma non mi sembra di aver mai sentito…) non sono mai state prese iniziative in questo senso… anzi tutt’altro…
A differenza di quanto si sarebbe previsto vi è stata sempre una certa indulgenza verso quei propri colleghi; anche adesso che si è scoperto intrecci di comportamenti gravi il sistema cerca di coprirli!!!
Dopotutto non dobbiamo dimenticare che l’avanzamento di carriera non è meritocratico ma basato su avanzamenti automatici in funzione dell’anzianità…
Bisogna aggiungere che nei possibili tre gradi di giudizio, ogni magistrato può interpretare in maniera differente e quindi non è raro (anzi tutt’altro) che alcune decisioni siano correggere (anche quando erano sostanzialmente giuste…) e viceversa…
La verità è che il nostro sistema giudiziario è ancora arcaico nella forma e nei contenuti… lontano dalle nuove tecnologie digitalizzate e con montagne di carte che riempiono ancora di documenti tutti quegli armadi…
Come inoltre ritengo essenziale per i magistrati, poter disporre di validi collaboratori, che gli riducano di molto i tempi per quei compiti che possono essere svolti anche da loro… come per esempio scrivere le sentenze, compresa la c.d. intestazione, riordinare i fascicoli, cercare documenti, libri o quant’altro necessario… fino anche al più semplice incarico quel’è fare fotocopie…
Ed è per questo che lo Stato deve comprendere che la giustizia è un bene prezioso per il Paese e che i soldi vanno spesi se servono a farla funzionare meglio!!!
Infine bisogna finirla di utilizzare tutti quegli espedienti giuridici affinché non si giunga mai alla definizione di un giudizio… che il più delle volte si conclude il procedimento causa la decorrenza dei termini…
Perché si sa che la giustizia alla fine… arriva sempre, anche quando è fatta in ritardo, ed è proprio su quel ritardo che in molti puntano oggi…
Si punta a promuovere quella consuetudine di dover impugnare sempre e in ogni caso… in appello, in cassazione… anche quando si sa esserci poche valide ragioni a sostegno dell’impugnazione; ma così facendo si prolungano i periodi, favoriti da quella personale esperienza (ed anche forte convinzione…) di riuscire a danneggiare (in quell’esteso lasso di tempo) una parte di quelle procedure previste dal sistema giudiziario e che alla fine determinano -come un flipper- il TILT!!!
ha detto bene Daniele Fabbri (conosciuto meglio con il cognome Luttazzi): serve che la macchina della giustizia venga fatta funzionare. Servono nuove assunzioni, nuovo personale, stanziamenti per le spese, aprire la cancelleria. Ci sono Tribunali in cui manca la carta per le fotocopie. È come se i politici non avessero interesse a farla funzionare la macchina della giustizia… La politica latita su questo versante, dai tempi… più o meno di tangentopoli. E così abbiamo una giustizia lenta; ma una giustizia lenta non è giustizia. In Italia delinquere conviene, diceva anni fa il giudice Piercamillo Davigo e le cose nel frattempo non sono certo migliorate…

BUON 2015 A TUTTI


 Il 2014 si sta concludendo… e certamente in molti starete ripensando a tutti gli avvenimenti che avete quest’anno vissuti…

Sono sicuro che in molti staranno pensando che è un bene che finisca, mentre per molti altri, sarà stato un anno bellissimo… da ricordare per sempre…
Penso a quanti si sono sposati, a quanti hanno avuto il dono di un figlio, a quanti hanno finalmente ricevuto la notizia di un’assunzione dopo tanti anni di ricerca o di precariato…, ma soprattutto per chi è uscite da cure ed oggi sta finalmente bene…
Motivi per festeggiare sicuramente c’è ne saranno stati, come purtroppo ci saranno stati anche dei momenti negativi… 
Il pensiero va quindi a coloro che hanno perso un proprio caro, alla scoperta purtroppo di una grave malattia, ad una imprevista separazione dal proprio compagno/a,  alla perdita del proprio posto di lavoro, all’allontanamento tra adolescenti di quel primo amore e via discorrendo…
Ecco, a seconda delle circostanze, quest’anno verrà ricordato e certamente ci si augura che che sta per iniziare, sia migliore di quello ormai in conclusione…
Io, debbo dirvi non so come considerarlo… è stato certamente un’anno di transizione, un periodo relativamente tranquillo che, se pur tra mille difficoltà e grandi responsabilità, per fortuna tutte superate pienamente e riuscito a passare senza ostacoli…

C’è una cosa comunque che più di altre mi è servita… ed è quella d’avere capito che. non è possibile fare sempre da soli e che i consigli degli altri… possono non soltanto essere corretti, ma anche giusti!!!

Ed è quindi a quelle persone con le quali in quest’anno mi sono confrontato che vanno i miei migliori auguri, a tutti coloro che ho in alcuni momenti “bastonato”, ed a tutti quelli con cui, anche nei momenti più bui… ho riso a crepapelle…
Certamente, molti di loro si sono dovuti allontanare, altri, hanno dovuto prendere strade professionali diverse, altri ancora, sono in procinto d’andarsene… ed è un vero peccato, quanto il pensiero ritorna a quei momenti in cui tutti ci sentivamo all’interno di una famiglia…
Ma purtroppo, anche tra le famiglie, tra gli amici, nascono separazioni e contrasti, ed è ciò che invece non dovrebbe mai accadere…
Diceva un mio caro amico architetto, Renzo Fovana: caro Nicola… quando si litiga si perde entrambi ed oggi dopo tanti anni, ho capito il senso di quelle parole.
E’ proprio vero, ciò che può dare una nuova conoscenza, quanto può trasformarsi quel semplice rapporto in pura amicizia, ecco, nulla con il tempo, potrà eguagliare quel profondo sentimento, basato non su interessi personali o economici, ma principalmente su quelli morali…
In questo periodo nei quali i social network la fanno da padroni, dove è sempre più facile riciclare, copiare, i messaggi altrui, quando non si riesce ad inviare i messaggi alle migliaia di amicizie condivise, quando non si ha tempo o non si vuole effettuare quella telefonata in segno di pace… quando si suole ricorrere sempre più spesso ai messaggi via cellulare per velocizzare o forse per risparmiare grazie alle connessioni gratuite wifi, quando non si sa più cosa scrivere e si rischia così d’inviare a tutti la stesso messaggio…
Comunque qualsivoglia modo di trasmettere agli altri i propri auguri, alla fine va sempre bene, l’importante è che nel farlo si è principalmente sinceri…
Ed è quindi con quest’ultimo pensiero, che voglio augurare a tutti un meraviglioso 2015 di pace e di serenità, in particolare a tutti coloro che ancora oggi – per mia fortuna – mi sono rimasti amici, per quanti hanno deciso di non esserlo più, per tutti quelli che nei prossimi anni giungeranno a sostituirli, per quelli che nel corso della mia vita mi hanno conosciuto e condiviso una parte delle loro vite insieme a me, per tutti i parenti che so d’aver in questi anni trascurato, ecco a tutti Voi… auguro un profondo e meraviglioso Buon 2015 e spero che finalmente,  tutti i vostri sogni possano definitivamente concretizzarsi.
Ancora… tanti e tanti AUGURI
Nicola Costanzo