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Sebastiano Ardita: riflessioni sul coraggio del male.

Il coraggio del male“: un titolo che di per sé evoca un’ombra, una sfida, una lotta interiore e universale…

Di fronte a un tema così potente, avrei desiderato che il procuratore – considerata la sua professione e la sua esperienza nel tessere la tela della giustizia – avesse scelto di affrontare argomenti più legati al suo ruolo e alla realtà che vive quotidianamente. 

Tuttavia, ogni scelta narrativa è una finestra sulla mente e sul cuore dell’autore, e questo libro potrebbe rivelarsi una chiave per comprenderne i pensieri e le emozioni più profonde.

Quindi, prima di esprimere un giudizio definitivo, lascio spazio alla lettura e all’immersione nella sua narrazione; solo così potrò capire se la sua voce entrerà tra quelle che considero davvero indimenticabili.

Il titolo stesso mi spinge a riflettere sul significato del “coraggio del male“, un concetto provocatorio, quasi paradossale, ma affascinante. 

Già…il male, che per definizione rappresenta il lato oscuro dell’umanità, quello che spesso si cela, si teme o si condanna.

Parlare di coraggio in relazione al male è come riconoscere che anche esso richiede una sorta di forza o di audacia, sebbene indirizzata verso scopi distruttivi o moralmente discutibili.

Ma forse il “coraggio del male” non riguarda solo chi lo perpetra; potrebbe essere anche il coraggio di affrontarlo, di guardarlo negli occhi senza distogliere lo sguardo. È una chiamata a confrontarsi con il lato oscuro dell’esistenza, sia fuori che dentro di noi, e a riflettere su come esso plasmi la nostra umanità, le nostre scelte e la nostra visione del mondo.

Questo libro potrebbe rappresentare un viaggio nei territori inesplorati dell’animo umano, un invito a sondare le profondità dove luce e ombra si intrecciano.

Ed è quindi con questa curiosità che mi accingo a leggerlo, pronto a lasciarmi sorprendere e forse anche a mettere in discussione le mie certezze…

Francesco, ma quale profezia di Gesù? Si tratta semplicemente di un'eclisse…

Durante l’Angelus, Papa Francesco ha commentato una profezia di Gesù su una grande tribolazione: «il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce» (Mc 13,24). 

Il Pontefice – come la Chiesa fa da secoli – ha osservato come queste parole possano far pensare alla fine del mondo… 

Sì… è incredibile analizzare come quest’istituzione religiosa abbia da sempre bisogno di aggiungere un tocco apocalittico alla nostra vita, come se non bastassero già le difficoltà con cui conviviamo!!!

Eppure, dopo aver evocato lo spettro catastrofista, il Pontefice ha offerto una nuova chiave di lettura, d’altro canto chi meglio potrebbe interpretare le parole di Gesù, nel contesto storico in cui furono pronunciate… 

Ed allora eccoci riportata una nuova interpretazione: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31); un vero mistero, già non chiedetemi come Egli sia giunto da quelle parole a questa affemazione… 

E certo… perché se quelle parole durano in eterno, anche la Chiesa – che vive da duemila anni grazie a quelle “parole” – durerà per sempre, sì… insieme ai suoi “testimonial…

Il Santo Padre ha invitato quindi i fedeli a riflettere su ciò che passa e ciò che resta, ma in effetti vi è poco da riflettere, tutti noi passiamo, chi prima, altri dopo… 

Ad esempio, anche Lei Santo Padre, sta percorrendo una di quelle strade. 

Certo… sarebbe interessante poterLa rivederla un giorno tornare dall’aldilà per confermarci come dall’altra parte vi sia davvero qualcosa, o viceversa se – come crede il sottoscritto – vi è il nulla!!! 

Certo, immagino sin d’ora lo sconforto nel caso in cui dovesse scoprire che ciò che le è stato insegnato e che poi è quanto ha professato nel corso della sua vita, non è stato altro che una mera illusione.

Santo Padre, la vita segue percorsi segnati a cui tutti noi ci adattiamo…

Molti di noi subiscono le scelte dei propri governi, le crisi civili, tragedie territoriali, e persino eventi drammatici come quelli in corso, mi riferisco ai conflitti, ma anche alle calamità naturali, alle pandemie e ahimè alle malattie… 

In tutto questo mi creda, “le parole di Gesù” (e non solo le sue) sono solo strumenti per creare illusioni di salvezza e di vita eterna che sappiamo non esistere!!!

Affidarsi nel 2024 a promesse di salvezza e d’immortalità per sfuggire la paura della morte serve soltanto a sperare ad una banale fantasia 

La morte, come la vita, rappresenta una scena, sì… della commedia umana. 

Nessuno – neanche la Chiesa – può dimostrare con i fatti che attraverso il Cristo, si possa un giorno ritrovare l’immortalità o chissà le persone amate.

La morte è soltanto la conclusione di un percorso che ci ha fatto vivere, bene e/o male. 

Ciò che conta realmente è aver vissuto senza rimpianti, sapendo che quello che abbiamo costruito e amato continuerà forse attraverso i nostri discendenti… 

Ecco perché la vita è bella, proprio perché non ha bisogno di continuare oltre la morte, sì… perché va bene, anche così com’è!!!

Adolescenti uccisi e nessuno interviene!!!

Oggi giorno leggiamo di ragazzi e ragazze adolescenti uccisi da coetanei…

Giovani cadaveri trovati massacrati a coltellate da amici, conoscenti, ma anche familiari…

Si sommano altresì i casi in cui non esiste alcun movente, già… neppure l’ipotesi di una rapina, ma si muore perché qualcuno non ha un cazz… da fare e in quella stato mentale, certamente alterato, non riesce a distinguere il bene dal male!!!

Ormai chiunque tra i ragazzi (ma non solo essi…), può diventare vittima di una violenza che può trasformarsi in tragedia!!! 

Il più delle volte si scopre come a commettere quelle aggressioni sia qualcuno all’interno del proprio ambito familiare, già… parenti e persone vicine alla vittima che tra l’altro, nel corso delle indagini e soprattutto dinnanzi alle interviste compiute da abituali giornalisti televisivi di cronaca nera, evidenziano comportamenti estrefatti nel non saper dare alcuna giustificazione a ciò che abbia potuto determinare quel delitto (di cui proprio loro ne sono gli artefici…).

Ecco quindi esprimersi tutta una serie di ipotesi formulate da psicologi, conduttori televisivi, opinionisti, cronisti, etc., che provano a indagare sulle cause che hanno potuto determinare quel delitto, il movente o cosa l’abbia provocato…

Una serie di congetture che iniziano dalla inadeguata normativa vigente, la stessa che alimenta questa diffusa violenza, per proseguire con la mancata sicurezza del territoro, passando dalla scuola, sì…  perché non riesce a intervenire in maniera corretta in quella nella fase adolescenziale, sì… così fortemente a rischio, in quanto si sa, quell’età rappresenta un momento particolare in cui ciascun giovane inizia a costruire la propria identità, riorganizzando totalmente il concetto di sé.

Parliamo di ragazzi che a causa di pressioni esterne manifestano disagi, in particolare provocando i loro coetanei, anche di sesso opposto, sì… un confronto che non semrpe risulta sereno.

In particolare, ogni qual volta che questi ragazzi sentono di esser inadeguati nel riuscire a sostenere i propri obiettivi di crescita, possono – quando quest’ultimi non vengono raggiunti – dare sfogo a manifestazioni di esclusione e/o d’isolamento, oppure permettono a gruppi esterni, solitamente violenti, di assoggettarli affinchè possano manifestare con essi il proprio disagio, una rabbia che si palesa quindi con atteggiameni di bullismo, minacce, insulti, aggressioni, attacchi omofobi e sessismo, fatti talmente gravi che determinano a molti loro coetanei, crisi depressive, ansia, disturbi alimentari (bulimia e/o anoressia), ma anche dipendenza da stupefacenti, internet, con la conseguenza quindi che molti di loro, non solo si allontanano dalla realtà, ma anche di dar seguito a comportamenti deliberati quali il suicidio…

Ma credo che prima di tutti, ad avere le maggiori colpe siano – su quanto sta accadendo – proprio i genitori, sempre disponibili ad assecondare ogni richiesta dei figli, anche quelle più errate, sì… pur di compiacerli o chissà forse dovrei dire, per non dover subire indirettamente quei loro disagi e difatti, invece che tentare di aiutarli e quindi di affrontarli insieme, ci si gira dall’altro lato e si fa finta di non vedere…

Difatti, sono molti i gentitori che vivono il rapporto con i loro figli quasi fosse un fastidio, sì… come se quel disagio adolescenziale possa in un qualche modo interferire nella loro vita, in particolare quando quest’ultimi si sono resi “indipendenti” o quantomeno slegati da quel concetto di coabitazione in famiglia, in quanto da tempo hanno proceduto ad una netta separazione che li ha di fatto, allontanati da quel focolare domestico…

D’altro canto bisogna comprendere che se uno (o entrambi i genitori) iniziano una nuova esperienza con un nuovo partner, si provoca indirettamente nei figli (anche se in modo naturale) un disagio che devono non solo subire, ma certamente superare (non parlo in questa sede del profilo finanziario…), già… a causa di quell’improvvisa modalità chiamata “famiglia allargata“, che il più delle volte determina (anche nel caso in cui il rispetto tra ciascun familiari non sia messo in discussione o quantomeno si dimostra rispettoso) un’atteggiamento ambivalente, sì… se non d’indifferenza, quantomeno discutibile.

Peraltro quanto sopra determina in ciascuno di quei soggetti un diverso concetto di libertà e di responsabilità, certamente difforme da quello espresso nella consuetudine dai loro coetanei, in particolare questi giovani provano a sperimentare autonomamente su di essi nuove responsabilità, emozioni che s’alternano anche attraverso l’ausilio di nuovi rapporti interpersonali, i quali però possono provocano (in molti casi…) veri e prori sensi di colpa, vergogna, rimorsi, ingratitudine, ma anche ahimè… rabbia, noia e disprezzo.della vita, non solo per se stessi, ma anche per quella degli altri… 

E’ tempo quindi di riprendere il dialogo con i figli, altrimenti si è responsabili anche di tutti quei loro possibili fallimenti!!!

Che miseria spirituale: nel 2024 debbo ancora sentir uomini di Chiesa parlare di "Satana"!!!

L’ultima cazzata è arrivata da un Arcivescovo che osservando la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Parigi ha riportato come quanto compiuto durante l’apertura sia di fatto un vile attacco a Dio (già… come se egli ne potesse conoscere il pensiero: povero presuntuoso del caz…), alla religione Cattolica e alla “morale” naturale (ma guarda un po’ chi parla di morale… dopo oltre duemila anni di crimini commessi in nome di Cristo…) da parte dell’élite anticristica che tiene in ostaggio i Paesi occidentali. 

L’Arcivescovo – in quel suo delirio di onnipotenza – ha continuato dicendo: “Avevamo visto scene non meno sconcertanti alle Olimpiadi di Londra del 2012, all’inaugurazione del traforo del San Gottardo del 2016, ai Giochi del Commonwealth del 2022, con figure infernali, caproni e animali terrificanti. L’élite che organizza queste cerimonie non pretende solo il diritto alla bestemmia e all’oscena ostentazione dei vizi più turpi, ma addirittura la loro muta accettazione da parte dei Cattolici e delle persone oneste, costrette a subire l’oltraggio di vedere profanati i simboli più sacri della propria Fede e i fondamenti stessi della Legge naturale.

Ma non soddisfatto del penoso effetto raggiunto con quelle sue frasi, ecco che nel vivere quella esperienza di vita certamente deludente, prende di mira il diavolo, già quel “Satana” capace ancora oggi nel 2024 d’impossessarsi della mente dell’uomo, agendo attraverso i suo gesti, per così dire dall’interno, sì… un diavolo che stringe patti con alcuni esseri umani per compiere il male. Satana fonte del male, un dualismo pienamente assunto, capace ancora oggi di trasformare la vita sulla terra in un conflitto eterno tra il bene e il male, già fra quel Dio (con cui dialoga attravero il cellulare l’Arcivescovo ) e il diavolo. 

Ecco quindi ripercorrere attraverso quelle sue parole le terribili vicende commesse nei secoli – proprio da quella Chiesa cui egli fa riferimento!!! 

Già… come non ricordare quanto compiuto nei secoli contro gli eretici, contro quanti sospetti di una falsa credenza, contro i pagani, contro coloro che compivano malefici e sortilegi o con arti superstiziose tentavano di danneggiare il prossimo. 

Ed ancora, contro gli astrologi, divinatori e maghi, contro coloro che predicavano dottrine scandalose e contrarie alla vera religione cristiana cattolica; contro quelli che in pubbliche lezioni, in discorsi e/o scritti sostenevano che la ss. Vergine non fosse stata concepita senza macchia originale, ed inoltre, contro chi usava litanie nuove non approvate, contro chi celebrava messa e/o ascolta confessioni non essendo sacerdote, contro gli stessi sacerdoti capaci di comportamenti turpi, contro i cristiani apostati, contro i giudei e gli altri infedeli, contro chi faceva sacrifici ai demoni e/o cercava d’indurre i cristiani ad eseguirli, contro chi bestemmiava, contro le stregonerie e le possessioni che hanno insanguinato per secoli la storia!!!

Ed ora, dopo quanto la storia ci ha insegnato debbo sentire frasi arroganti come quelle pronunciate dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò: Abbiamo assistito a una distopica dance macabre in cui gli ologrammi dei cavalieri dell’Apocalisse si sono alternati a un pingue Dioniso blu, servito sotto una campana da pietanze; la parodia dell’Ultima Cena LGBTQ+ e la truculenta performance di una Maria Antonietta decapitata che cantava Ça ira chiamata a celebrare gli orrori della Rivoluzione Francese; i balletti di travestiti barbuti e ballerini effeminati ai pietosi cantanti in playback. In questo spettacolo provocatorio, Satana non sa fare altro che rovinare la perfezione creatrice di Dio, mostrandosi l’invidioso autore di ogni contraffazione. Satana non crea nulla: sa solo rovinare tutto. Non inventa: manomette. E i suoi seguaci non sono da meno: umiliano la femminilità della donna per cancellarne la maternità che richiama la Vergine Madre; castrano la virilità dell’uomo per strappargli l’immagine della paternità di Dio; corrompono i piccoli per uccidere in essi l’innocenza e farne delle vittime del wokismo più abbietto.

La parata dei Giochi Olimpici scandalizza non solo per l’arrogante ostentazione del brutto e dell’osceno, ma per la sovversione infernale di Bene e Male, per la folle pretesa di poter bestemmiare e profanare ogni cosa, anche la più sacra, nel nome di un’ideologia di morte, di bruttezza, di menzogna che sfida Cristo e scandalizza quanti Lo riconoscono come Signore e Dio. Non è un caso che a patrocinare questa rivoltante kermesse vi sia un emissario del World Economic Forum, Emanuel Macron, che spaccia impunemente come propria moglie un travestito, esattamente come Barak Obama si accompagna a un nerboruto in parrucca. È il regno della mistificazione, della falsità, della finzione eretta a totem, nel quale viene sfigurato l’uomo, proprio perché creato ad immagine e somiglianza di Dio. 

La tolleranza non può essere l’alibi per la distruzione sistematica della società cristiana, nella quale si riconoscono miliardi di persone oneste e finora silenziose. Questa prevaricazione deve finire! E deve finire non tanto e non solo perché essa ferisce la sensibilità dei credenti, ma perché offende la Maestà di Dio. Satana non ha i diritti di Dio, il male non può essere messo sullo stesso livello del Bene, né la menzogna può essere equiparata alla Verità. È su questo che si basa la nostra civiltà, che alcuni vorrebbero seppellire sotto le macerie fisiche e morali di un mondo allo sfacelo.

Dev’esser chiaro che la pazienza e la sopportazione dei fedeli e dei cittadini si sono esaurite, che non è più tempo di “deplorare” ma di agire, anche e soprattutto quando l’autorità civile e religiosa sono complici del tradimento.  

È dunque necessario che i Cristiani si muovano in tutto il mondo con azioni concrete, anzitutto con un boicottaggio dei Giochi Olimpici e di tutti i loro sponsor. È parimenti necessario che le aziende non asservite al globalismo revochino i contratti di sponsorizzazione, e che le delegazioni e i singoli atleti si ritirino dai Giochi, inaugurati sotto i peggiori auspici. Occorre esigere e pretendere che i responsabili di queste intollerabili sopraffazioni rispondano delle proprie azioni, oltre che della corruzione che accompagna anche questo evento. Infine, lo scenografo omosessuale che ha partorito questo spettacolo blasfemo e volgare deve restituire il compenso che le Macroniadi hanno fatto pagare ai contribuenti francesi.

Esorto i Cattolici a riparare con la preghiera, il digiuno e la penitenza agli oltraggi perpetrati contro Nostro Signore Gesù Cristo e contro la nostra santa Religione. Che il ricorso confidente dei buoni presso il trono dell’Altissimo non sia disgiunto da un generale risveglio delle coscienze, affinché il Re dei re torni a regnare sulle Nazioni, sulle società, sulle famiglie, sulla Chiesa. 

Esso nasce in momenti oscuri, di guerre e tensioni apocalittiche, e si può pensare che gli uomini abbiano dipinto nella guerra fra Dio e il diavolo le loro stesse lotte, le loro stesse guerre. E che, liberando Dio dall’essere all’origine del male, abbiano in realtà voluto espellere il male da sé, togliersene la responsabilità, come Gesù espelleva i demoni dal posseduto e gli esorcisti liberavano — e liberano — dai diavoli uomini e donne.

Mi sento comunque di sperare, già… che individui come questi non abbiano più motivo di parlare!!!

L’auspicio è che si ponga la parola fine ad un conflitto secolare che proprio a causa di una religione generata per fini personali e di casta, è stata capace di creare nell’animo umano la parola “male“: la stessa d’altronde che sin dalla genesi non ha mai smesso di tormentarci!!!

Quei soggetti (mi riferisco a quei cosiddetti “uomini di chiesa”) sanno bene come il “male” vada ricondotto alla responsabilità dell’uomo e quindi non a Dio e/o a eventuali azioni di un (irrealistico) diavolo, ed il motivo per cui ritengo che sicuramente un giorno – non certo in questo secolo – questa diffusa malvagità (soprattutto tra quei togati…),  potrà essere combattuta e certamente vinta!!!

 

Resteremo ciò che siamo, perennemente divisi tra il bene e il male, anche per le prossime generazioni a venire…

Già… resteremo ciò che siamo, perennemente divisi tra il bene e il male, anche per le prossime generazioni a venire!!!

Si ripeterà tutto uguale come sempre, fino a che tutto durerà c’è chi giocherà la parte del bene e chi quella del male, a cui si sommeranno anche coloro che si muoveranno nell’ambiguità, già… come al solito. 

Non ci resta quindi che sperare, ma non aspettiamoci nulla di diverso, nulla di migliore di quanto sia possibile immaginare.

D’altronde la gente non parla, quella falsa… insinua. 

Fateci caso… non conversa, spettegola, non elogia, adula, non desidera, brama. non chiede, esige!!!

Sono individui senza sorriso, mostrano solo i denti…

Questi soggetti sono falsi, poveri di spirito, non camminano… strisciano, sabotando la felicità altrui. 

La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama e così finisce per non vivere, esiste appena…

Eccoli quindi… una schiera d’impiegati che si permette – attraverso il denaro illecitamente ricevuto – di condurre una bella vita, d’altronde ditemi, chi mai dovrebbe indagare su di loro??? 

Già chi, a volte sono ahimè gli stessi soggetti che appartengono a quel sistema “colluso”, molti di loro, in particolare i loro superiori, risultano iscritti in qualche “celata” associazione o forse dovrei dire che sono propriamente membri (già… come adepti) di una qualche loggia massonica…

A osservarli si scopre come essi siano legati da quel degrado umano, se fate attenzione li si riconosce subito, già… “puzzano” tutti in egual maniera, hanno su di essi quell’odore sgradevole che ha la corruzione, sono difatti permeati di quella sostanza ripugnante che è propria del denaro!!!

In effetti, se provate ad annusare qualche banconote, sentirete su quella carta il rivoltante odore lasciato dalla sudorazione o dovrei dire dal contatto del passaggio di mani, lo stesso che forma su quella ruvida superficie una caratteristica “patina”, la stessa velatura fastidiosa che ritrovate su quei soggetti “riciclatori“!!!

Non bisogna mai dimenticare che nel corso della propria vita, chi non fa del bene si rende complice di chi fa il male, perché, non facendo nulla che controbilanci il male, si lascia ai malfattori campo libero e li s’induce a convincersi che, non essendoci (quasi) nessuno ad ostacolarli, essi possono diventare pressoché onnipotenti, facendo aumentare di fatto la loro audacia, la loro sfera d’azione e anche disgraziatamente – a causa di una giustizia iniqua – la loro impunità!!!

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

Comprendo bene che nello scrivere alcuni miei post non incrementerò nuovi follower, ma d’altronde non è per attirare nuovi lettori che dedico il mio tempo a questo blog, viceversa redigo quotidianamente i miei post affinché chi si trovi a leggerli e si trovi ahimè in ambigui contesti, mi riferisco a quelli cosiddetti “illegali”, provi a fare uno sforzo, a redimersi, d’altronde la mia priorità sta nella prevenzione, nel cercare in tutti i modi di convincere chi ancora non è entrato in quel meccanismo corrotto di rifiutare l’offerta che gli è stata proposta, dimostrando di saper esser forte, estraniandosi proprio da coloro che a differenza sua, ormai da tempo ne fanno parte.

Certo… di una cosa nel corso degli anni mi sono convinto e cioè che la maggior parte dei miei connazionali sono di fatto corrotti, non certo più di altri presenti in altri luoghi sulla terra, ma sicuramente non sono di meno… 

Ora che si tratti di un qualcosa che appartiene al DNA o che dipenda da un profondo decadimento culturale, non so dirlo, certamente esso evidenzia in maniera chiara di esser indifferente a qualsivoglia principio di moralità, mi riferisco al non saper distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male…
Già… è quel contesto che fa in modo di privilegiare sempre e in ogni circostanza se stessi ed il proprio tornaconto, al benessere dei proprie familiari ( come se gli mancasse qualcosa…), scadendo – pur di beneficiare di quelle ragioni strettamente personali – in comportamenti immorali o certamente illegali, tendenti – come si può abitualmente osservare – a privilegiare il proprio orticello, senza mai provare a occuparsi dei problemi sociali!!!

Già… è evidente in loro quella scarsa
cultura civica, aggravata inoltre dal quel peso culturale derivato dalla matrice cattolica, che contrappone alla messa in pratica dei reati, una serie di concetti distorti che vanno dal condono al perdono.. 

Peraltro, non condivido minimamente l’idea che le tangenti ricevute siano necessarie al sistema per alimentare un mercato parallelo e che in fondo, quanto accade illegalmente nel nostro paese, costituisca di fatto un surplus finanziario che poi, alla fine, rientra nel mercato legale…
Qualcuno di quei soggetti corrotti, è convinto che quei benefit ricevuti sotto forma di bustarelle, rappresentino il giusto compenso per aver assolto ad un gravoso problema, già… aver dedicato parte del proprio tempo a risolvere quanto lo Stato e in particolare la sua burocrazia crea ogni giorno, in particolare ai suoi cittadini e ancor più agli imprenditori…

Cosa aggiungere… da tempo ormai non credo – per come in molti dalle Istituzioni vorrebbero farci credere – al mito in cui la maggior parte della società civile sia onesta, no… il marcio non si trova per come vorrebbero farci credere soltanto nella politica, in quelle logge affaristiche o dipende dalla diffusa criminalità organizzata, no… è proprio la società civile ad evidenziare con i propri comportamenti la propria disonestà, perché questo in fondo: è un paese di corrotti!!!

Voler credere quindi che la corruzione sia un qualcosa di estraneo o distante è errato, questo malaffare è ovunque e si
combatte soltanto con un altro sistema, di
cui la società civile seppur in minoranza, è parte!!!

Certo, la lotta alla corruzione è una funzione complessa e presenta tante incognite e variabili, lo dimostra il fatto che tutto ciò che è stato compiuto fino ad oggi non sia servito a nulla o quantomeno non abbia funzionato!!!

E’ tempo di reinvestire nella cultura della legalità, perché solo così, con una nuova società civile, si potrà ripartire, facendo in modo che quel business milionario che tanto attrae i miei connazionali, lo stesso che foraggia in maniera consistente la corruzione di questo paese, possa finalmente arrestarsi!!!

D’altronde vorrei ricordare come proprio quest’ultimo, quando fatt emergere dalle forze di polizia, rappresenta solo una minima parte rispetto alla consistente parte che resta sommersa; si parla infatti di circa 60 miliardi, ma il suo recupero non deve essere inteso come semplice lotta all’evasione fiscale, bensì, come un rivalorizzazione del nostro Paese, in particolare delle amministrazioni pubbliche…

Già… come sempre ripeto, ciò che va avversato è il contesto sociale, perché esiste da tempo un diffuso pensiero confuso che evidenzia non solo una bassa sensibilità su questo gravissimo problema, ma manifesta una forte rassegnazione generale, in particolare nei giovani che ormai credono che in questo loro Paese non vi sia alcun futuro…

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la
cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

E infine permettetemi di ricordare che esiste un deficit tra etica pubblica e privata e che questa va colmata; i miei connazionali debbono iniziare a riconciliarsi con la cosa pubblica, prendendo coscienza che tra le vittime della corruzione vi sono anche quanti operano in maniera onesta per conto dello Stato, perché anch’essi sono suoi cittadini e provano tra mille difficoltà ogni giorno a difendersi, non solo dai corruttori, ma da quel loro Stato, già… che ha permesso e soprattutto ha premiato in questi lunghi anni, la cultura dell’indifferenza e dell’illegalità!!!   

Miei cari amici e conoscenti…

Riflettevo in questi giorni su quanto accade nel corso della nostra vita, mi riferisco a quelle circostanze ordinarie solitamente banali con cui ogni giorno ci confrontiamo e dalle quali scopro come in molti credono che queste  accadono per futili motivi o ancor peggio per fatalità!!!

Già perché non si da mai la colpa a se stessi per quanto accade, no… si ricerca in quella inevitabile avversità le cause delle loro disgrazie… 

Uno modo ineluttabile di accettare quanto accade, come se tutto fosse già deciso, una condizione irreversibile che non può essere modificata, ma deve essere accettata per com’è, d’altronde pensateci, questo modo di porsi è lo stesso che sembra dominare la storia degli uomini, che poi non è altro che apparenza illusoria di quella loro indifferenza, per non chiamarla per com’è: assenteismo!!!

Difatti, dinnanzi a una chiara verità, questi soggetti osteggiano le loro azioni nell’ombra, fatti e circostanze celate per salvaguardare le mani di quei loro “amici“, mani mai sorvegliate da alcun controllo, le stesse che hanno tessuto quella ragnatela per condizionare la vita sociale di una comunità.

E quella massa ignora, non per ignoranza, ma per una ostentata noncuranza (o dovrei dire per un provocatorio disprezzo nei confronti di altri diversi da loro), manifestando opinioni divergenti, certamente opposte a quanti hanno provato con coraggio, ma soprattutto con prove documentali, a contrastare e far emergere quei principi di legalità…

Così i destini di entrambi sono stati ahimè manipolati, già a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e delle passioni di taluni soggetti che più di altri si sono resi attivi per raggiungere i propri scopi e finalizzarne così i propri interessi personali.

Nel contempo la maggior parte di quella collettività si è mostrata apatica, incurante di quanto stava loro accadendo e aggiungerei negligente a salvaguardare il loro patrimonio…

Ma ormai la verità è giunta al traguardo, sfociata dove forse in molti non volevano che arrivasse e quella tela tessuta nell’ombra si è sfilacciata e rovinosamente danneggiata ed ora si ha come l’impressione che sia stata la fatalità a travolgere tutto e tutti, come se le azioni compiute da quegli esigui individui onesti, non rappresentassero per la collettività alcun valore aggiunto.

Già è come se quell’espressa manifestazione di legalità, quel voler portare avanti la giustizia sopra ogni cosa sia stato frutto di una circostanza casuale, come se si fosse dinnanzi ad un fenomeno naturale nel quale ovviamente rimangono tutti vittime, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi è stato attivo e chi viceversa indifferente!!! 

E sono proprio questi ultimi a irritarsi maggiormente, già… in molti vorrebbe sottrarsi alle gravi con­seguenze, vorrebbero apparisse chiaro che loro non volevano, che non ne sono stati responsabili, essi d’altronde rappresentavano soltanto un numero, di quelli tra l’altro che contavano poco o nulla!!! 

Ecco come la natura umana si manifesta e prende il sopravvento, eccoli lì a piag­nucolare pietosamente, mentre altri bestemmiano oscena­mente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe suc­cesso quanto è ora successo? 

Ma nessuno o pochi si faranno un esame di coscienza su quella loro indifferenza, sul loro scetticismo, nessuno si pentirà di non aver dato il proprio braccio alla causa o di aver sostenuto quell’esiguo gruppo di persone che “per evitare quel tal male combattevano e per procu­rare quel tal bene si proponevano”!!!

So già come finirà: la maggior parte di loro a breve, ad avvenimenti compiu­ti, preferiranno parlare di fallimento, di un generale disfacimento, giustificheranno le loro mancate azioni come causa di una divergenza di idee o di una condizione di antipatia e/o simpatia, di una veduta di pro­grammi non condivisi o mai voluti, di strategie mai concordate e ancor meno approvate, sì… di tutta una serie di altre simili piacevolezze.

Vedrete alla fine ricominceranno per come hanno sempre fatto: manifesteranno per l’ennesima volta, la loro totale assenza da ogni responsabilità!!!

Auguri di Buone Feste: Con la scusa delle festività, pensano di "lisciarci" per prepararci alle prossime votazioni europee!!!

Non so quanti tra voi – ma sono certo che la circostanza sia eguale a quella che sta vivendo in questi giorni il sottoscritto – stanno ricevendo cortesi telefonate, seguite da messaggi d’auguri o da inviti su “whatsapp” o “messanger”, per eventi nei quali si dichiara voler scambiare (presso quelle loro segreterie), gli auguri Natalizi…
Ora mi chiedo…  durante questi ultimi anni non abbiamo avuto modo di sentirci, se non forse prima dell’ultima competizione elettorale, ed ora, stranamente, ci si ricorda “affettuosamente” di porgermi gli auguri…
Qualcuno potrebbe dirmi che forse sto pensando “male”, ma come diceva Andreotti: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.
Ed allora io nel dubbio… non vado da nessuna parte!!!
D’altronde la stima che posso provare per un amico e/o conoscente, sia quest’ultimo una personalità politica, non è direttamente proporzionata alla distanza e quindi, non aumenta se mi ci avvicino, come peraltro non diminuisce se ci sto lontano…
Il rispetto per la persona e per il ruolo che egli svolge all’interno di un’amministrazione, sia essa locale, nazionale o europea, viene valutata nel corso degli anni…
Perché a differenza di ciò che a molti non interessa (in quanto puntano esclusivamente al proprio tornaconto personale o a  portare avanti il proprio orticello… e sono difatti sempre lì, come dei miserabili a chiedere favori), altri, come ad esempio il sottoscritto, osservano quanto viene da loro compiuto, seguono su facebook quei loro interventi, leggono le iniziative proposte, analizzano in quali modi vengono affrontati i vari scenari politici ed economici e le scelte del gruppo del movimento politico in cui sono inseriti…
Ho piacere a leggere gli interventi realizzati, i discorsi fatti, valuto in maniera disinteressata (sotto il profilo partitico…) il contributo dato, le relazioni presentate, in particolare quelle compiute per l’ambiente, la sanità pubblica, la sicurezza alimentare, l’occupazione, ecc…
Ecco, il motivo per cui posso anche non andare a quegli eventi, perché so già chi merita la mia fiducia ed il mio voto (anche se a volte appartiene ad un pensiero politico, diverso dal  mio…) e chi viceversa, avrebbe dovuto rappresentare le mie idee, portare avanti quelle mie aspirazioni di democrazia, legalità e uguaglianza, e contrariamente, mi ha profondamente deluso!!!
Non c’è bisogno quindi di vederci, di porgerci di presenza gli auguri… quelli l’invio direttamente io, sì attraverso questo mio blog, e state certi che se avrete in questi anni operato bene, avrete in maniera anonima (come finora accaduto… ) il mio voto, altrimenti, non ci saranno abbracci che potranno modificare quel mio pensiero negativo…
E quindi nel porgere a ciascuno di quei miei cari amici politici, i miei più sinceri auguri di Buon Natale, mi permetto di dedicare loro un pensiero:
Siete disposti a dimenticare quel che avete fatto per gli altri 
e a ricordare quel che gli altri hanno fatto per voi?
A ignorare quel che il mondo vi deve
e a pensare a ciò che voi dovete al mondo?
A mettere i vostri diritti in fondo al quadro,
i vostri doveri nel mezzo
e la possibilità di fare un po’ di più del vostro
dovere in primo piano?
Ad accorgervi che i vostri simili esistono come voi,
e a cercare di guardare dietro i volti per vedere il cuore?
A capire che probabilmente la sola ragione
della vostra esistenza non è
ciò che voi avrete dalla vita,
ma ciò che darete alla vita e
a tutti coloro che vi hanno dato fiducia…
A non lamentarvi per come andranno le cose
e a cercare intorno a voi
un luogo in cui potrete seminare
qualche granello di felicità?
Siete disposti a fare queste cose
sia pure per un giorno solo?
Allora per voi Natale, durerà tutto l’anno…

Solo con una buona politica sociale, si può fare in modo che la criminalità venga per sempre eliminata!!!

I fattori ambientali, sociali e personali, sono essenziali nella determinazione del processo di socializzazione e di interiorizzazione delle norme giuridiche… 

Difatti, se questi ultimi portano ad atteggiamenti e/o a comportamenti antigiuridici, la condotta di quel uomo risulterà essere, ahimè, socialmente deviante. 
D’altro canto, i migliori tentativi di spiegazione del reato sotto il profilo sociale ruotano precisamente  intorno alla comprensione di questo fenomeno, quindi, sotto l’aspetto della profilassi del reato, la socializzazione finisce per divenire cardine di ogni sforzo teso alla prevenzione…
Tenendo quindi conto di quanto sopra, si riesce a comprendere come la sanzione e l’intero sistema penale, presentino dei limiti insuperabili qualora quest’ultimi siano lasciati soli a combattere il complesso fenomeno della criminalità. 
Infatti, in taluni casi, la pena può ben operare in senso preventivo a livello di intimidazione poiché è compresa ed accettata nella sua piena valutazione negativa. 
Ma in altri casi, la prevenzione auspicata non è sufficiente o addirittura non può attecchire su determinati soggetti, poiché questi non sono influenzabili dal contrasto giuridico e/o morale, proveniente dall’esterno. 
Questi sono individui del tutto incapaci di intendere e di volere, in quanto fanno parte di quell’apparato criminale, pertanto, difficilmente potranno essere inseriti in un programma di recupero sociale e dovranno di conseguenza essere condotti purtroppo in strutture detentive!!!
Esiste però un altro individuo definito “delinquente“, quello cioè capace di comprendere le scelte fatte e assumersi la responsabilità di quanto compiuto… ancor prima dell’intervento giudiziario esterno;, egli difatti decide o per meglio dire comprende, che sia venuto il momento di cambiare da quella strada (errata…) intrapresa.
Ecco i soggetti che meritano allora una nuova possibilità!!! 
D’altronde se andassimo ad esaminare la loro vita, potremmo vedere che è stata segnata sin dall’infanzia da tutta una serie d’impedimenti di natura sociale, economica e culturale, che si sono egualmente frapposti, in quella presunta “libertà” di crescita… 
Ecco perché prima di poter procedere con l’analisi delle cause che sono alla base dei processi di criminalizzazione, è essenziale stabilire in che modo i contatti sociali possano aver determinato in quell’essere umano effetti comportamentali indotti….
Si sa… un individuo, sin dalla sua nascita è guidato verso determinati comportamenti, principalmente dalla famiglia.
Con il passare del tempo egli assimila quelle regole comportamentali trasmesse da quei propri familiari e s’instrada verso quei valori dominante… 
Raggiunta la maturità, inizia a sviluppare delle proprie caratteristiche, nei limiti ovviamente di quel contesto culturale e sociale, in cui ha vissuto… 
Sì… è’ in questo periodo che si verifica l’accettazione o il rifiuto delle norme della comunità, si comincia a formare in egli un sistema di valori, che gli farà comprendere a quale orientamento sarà predisposto…
Ecco perché i fattori di evoluzione sono così importanti… a cominciare dalla famiglia, quale luogo principale di esperienza pedagogica, per passare alla scuola, vera e propria comunità con cui però instaurare un nuovo concetto di sistema sociale; passare quindi al mondo del lavoro, quale mezzo di realizzazione delle proprie aspirazioni… 
Sono questi gli elementi fondamentali che determinano la crescita di un individuo ed incidono sulla sua formazione morale, sulla preparazione culturale e soprattutto sull’atteggiamento personale che egli avrà nel sociale, fattori che faranno comprendere a quel soggetto, ciò che è “bene” da ciò che è “male”!!!
Perché solo in questo caso, e cioè nel momento in cui il sistema individuale dei valori personali coincidono con quanto previsto dalle norme di legge, si può sperare di avere piena ed effettiva efficacia su quel soggetto, altrimenti – per come solitamente avviene – lo Stato se lo ritroverà contro!!!
Ed allora, affinché questa società possa diventare perfetta, occorre che il maggior numero dei suoi cittadini… diventi onesto!!!

Oh… se tu fossi freddo o caldo…

Certo, sono in molti a sapere che la nostra Bibbia si chiude con l’Apocalisse, ma sono altrettanto pochi quelli che conoscono il vero significato “finale” di quel giudizio divino… 

D’altronde, nel leggere quell’ultimo libro, si potrebbe credere come Dio mostri la propria generosità, verso chi sceglie la giustizia, ma risulta essere altrettanto misericordioso verso chi predilige l’ingiustizia!!!
Ma, ecco che inaspettatamente, quasi a pentirsi di quella iniziale decisione, Egli, diventa inesorabile con chi… se ne frega di tutto: “Oh, se tu fossi freddo o caldo! Così, poiché tu sei tiepido, cioè né caldo né freddo, io sono sul punto di vomitarti dalla mia bocca“… (3,15-16).
Mi consola sapere quindi, che almeno nella prossima vita… verremo giudicati con equità e non per come avviene in questa terra…
Già, almeno alcuni secoli fa, esisteva quella netta linea di demarcazione, tra il bene e il male, tra ciò che fosse corretto fare, da quanto non lo fosse…
Si viveva una vita semplice e seppur la realtà fosse molto dura, si comprendeva perfettamente quali fossero i propri diritti e quali gli obblighi da dover rispettare, ognuno di essi, conosceva bene i rischi che correva, violando quelle leggi (o non adempiendo ad esse…) sapeva esattamente a quali pene certe e severe, sarebbe andato incontro…
In quel periodo, si poteva comprendere anche, quali forze mettere in campo e fino a che punto era giusto spingersi…
Viceversa, in questa attuale “democrazia”… non è permesso nulla, neppure esprimere il proprio dissenso pubblicamente senza essere immediatamente censurati…
Comprendo bene, i rischi che si hanno nel voler tentare d’accelerare alcuni processi sociali, ricercando sempre e in ogni circostanza, quella chiarezza d’azione, che a volte risulta eccessiva (ai pian alti…), ma che serve a comprendere fino in fondo, verso quali processi, sociali e culturali, ci si sta indirizzando…
Per cui, se pur comprendo quali cambiamenti abbiano necessità e di quanto tempo necessitano la loro attuazione, non posso che costatare, come il più delle volte, questi tempi… sembrano prolungarsi all’infinito, risultando flemmatici, quasi per non voler approdare a “nulla”…
Mi sembra che a volte si preferisca restare dinnanzi a quella soglia… che forse, non verrà mai aperta!!!
Sì… è come riportavo sopra, continuare a indugiare perennemente… è come voler insistere in quella formale esitazione: né caldi e né freddi, ma semplicemente tiepidi!!!

Basta… con l'essere sempre: Ignavi!

E’ finito il tempo delle attese… è giunto il tempo in cui bisogna fare sentire le proprie ragioni!!!
Sarebbe bello continuare per come finora fatto… senza mai prendersi responsabilità, sapendo di accodarsi sempre ai giudizi degli altri e piegati a quei compromessi o a quelle particolari “amicizie”…
Rivedere quanto accaduto… quei modi di prostrarsi e soprattutto il sapere d’aver partecipato attivamente – anche se non direttamente – a collusioni e corruzioni… che ora vi hanno reso ricattabili!!!
E’ tempo di riprendere nuovamente la propria vita… 
Mi rivolgo a tutti coloro che finora non hanno mai preso seriamente una decisione… e non in quanto miseri “quaraquaquà”, ma bensì perché ignavi!!!
Non c’è bisogno infatti che vi ripeta, quanto poco meritevoli, siano state nel corso degli anni… queste vostre vite… Quando siete rimasti indecisi, nel non scegliere ciò che fosse giusto, da quanto sbagliato…
Quando invece di brillare di luce propria, si è scelto di vivere una vita riflessa… illuminati da quell’altrui luce, da chi difatti possedeva quell’autostima d’essere orgogliosi di se stessi…  da chi ha saputo rendere la propria vita non così complicata, in quanto slegata da fattori quali materialismo ed egoismo, ma restando coerenti con quel proprio spirito libero e autentico, senza la necessità di nascondersi o ancor peggio…  di mostrarsi falsi!!!
Soltanto in questo modo è possibile riprendere la propria esistenza e la totale pienezza, senza farsi mai intimorire o mediare da quelle scelte imposte…
Non bisogna restare immobili… come non bisogna evitare di rimanere coinvolti…
E’ come quando a scuola guardavate un litigio e stavate in disparte… evitavate di rimanere coinvolti o ancor peggio, di subire voi stessi quel pestaggio…
Guardare quanto accade senza partecipare… e come vedere la propria vita da dentro un tubo catodico… senza alcuna emozione, protetti all’interno di quello schermo, senza alcuna emozione o colore… restando così, in quella tonalità, il più delle volte… grigia!!!
Non potete più aspettare… non dovete dare la responsabilità agli altri o demandare a terzi quanto compete a voi… sperando: vabbé tanto sicuramente, prima o poi, ci penserà qualcun altro…” . 
E’ finito quel tempo… bisogna alzare le proprie chiappe dalla monotonia e cominciare a farsi sentire…
Per esempio, mi rivolgo a tutti coloro che non si vogliono interessare della nostra politica – comprendo perfettamente il loro disagio, perché è anche il mio – ma adesso non c’è più tempo per sperare in un miracolo, non si può scegliere da che parte stare o valutare chi ha ragione e chi no… 
Come, non si può pensare che fanno parte tutti dello stesso “fascio d’erba” e che quindi, con questi presupposti, andare a votare non ha alcun senso…
Non si tratta più d’essere indecisi o essere orientati all’astensione!!!
Questo è il momento di fare valere se stessi… e non il proprio voto, non si tratta d’inseguire nudi come nell’antinferno di Dante… una bandiera, qui si tratta di abbandonare tutti coloro che fino ad ora, vi hanno preso in giro…
Non c’è nessuno che potrà risolvere i vostri problemi… o meglio, non sono quelli che conoscete, che vedete in tv, che incontrate nelle varie segreterie politiche, che vi vengono suggeriti dai soliti “amici degli amici” o da quegli stessi vostri datori di lavoro…
Nessuno di loro vuole il vostro bene… anzi tutt’altro, fanno si che restiate sempre legati a quelle catene, come cani, come prigionieri di quel loro volere, mentre nel frattempo essi, beneficiano direttamente dei vostri voti… per ottenere quei propri vantaggi personali!!!
E’ riprovevole quanto andate ogni giorni facendo… siete identici a tutte quelle persone che si lamentano del proprio paese, del proprio governo, dei politici, dei ladri e truffaldini, ma che nei fatti mettono a rischio, con le proprie scelte, il futuro dei propri figli… 
Credetemi… mi sento a disagio a vivere insieme a voi, ad incontrarvi; osservo e vi riconosco ad uno ad uno… so quanto siete stati (ed ancora siete…) “IGNAVI”, ed è una fatica scoprire in quali modi vivete la vostra vita nell’oscurità, rinchiusi in quella dimensione in cui l’invidia ed i rancori la fanno da padrona, ma soprattutto, dove i risentimenti verso gli altri non vi permettono d’essere felici…
Siete in tanti… lo so… incapaci di decidere ciò che è bene, da ciò che è male!!!.
D’altronde, in quella mancata responsabilità, non si vuole comprendere come il non fare nulla, sia ancora più grave del far qualcosa…
Gli ignavi sono coloro che della loro vita non hanno fatto niente, né di buono né di malvagio, niente che li rendesse meritevoli d’essere ricordati “questo misero modo, tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo”…
Io comunque nutro la speranza di vedere in loro un cambiamento… e non voglio commettere l’errore consigliato da Virgilio al divino “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, ma tento con ogni mia parola, di motivare le loro coscienze, per riportarli nuovamente in quella via… piena di coraggio e dignità!!!

Basta… con l'essere sempre: Ignavi!

E’ finito il tempo delle attese… è giunto il tempo in cui bisogna fare sentire le proprie ragioni!!!
Sarebbe bello continuare per come finora fatto… senza mai prendersi responsabilità, sapendo di accodarsi sempre ai giudizi degli altri e piegati a quei compromessi o a quelle particolari “amicizie”…
Rivedere quanto accaduto… quei modi di prostrarsi e soprattutto il sapere d’aver partecipato attivamente – anche se non direttamente – a collusioni e corruzioni… che ora vi hanno reso ricattabili!!!
E’ tempo di riprendere nuovamente la propria vita… 
Mi rivolgo a tutti coloro che finora non hanno mai preso seriamente una decisione… e non in quanto miseri “quaraquaquà”, ma bensì perché ignavi!!!
Non c’è bisogno infatti che vi ripeta, quanto poco meritevoli, siano state nel corso degli anni… queste vostre vite… Quando siete rimasti indecisi, nel non scegliere ciò che fosse giusto, da quanto sbagliato…
Quando invece di brillare di luce propria, si è scelto di vivere una vita riflessa… illuminati da quell’altrui luce, da chi difatti possedeva quell’autostima d’essere orgogliosi di se stessi…  da chi ha saputo rendere la propria vita non così complicata, in quanto slegata da fattori quali materialismo ed egoismo, ma restando coerenti con quel proprio spirito libero e autentico, senza la necessità di nascondersi o ancor peggio…  di mostrarsi falsi!!!
Soltanto in questo modo è possibile riprendere la propria esistenza e la totale pienezza, senza farsi mai intimorire o mediare da quelle scelte imposte…
Non bisogna restare immobili… come non bisogna evitare di rimanere coinvolti…
E’ come quando a scuola guardavate un litigio e stavate in disparte… evitavate di rimanere coinvolti o ancor peggio, di subire voi stessi quel pestaggio…
Guardare quanto accade senza partecipare… e come vedere la propria vita da dentro un tubo catodico… senza alcuna emozione, protetti all’interno di quello schermo, senza alcuna emozione o colore… restando così, in quella tonalità, il più delle volte… grigia!!!
Non potete più aspettare… non dovete dare la responsabilità agli altri o demandare a terzi quanto compete a voi… sperando: vabbé tanto sicuramente, prima o poi, ci penserà qualcun altro…” . 
E’ finito quel tempo… bisogna alzare le proprie chiappe dalla monotonia e cominciare a farsi sentire…
Per esempio, mi rivolgo a tutti coloro che non si vogliono interessare della nostra politica – comprendo perfettamente il loro disagio, perché è anche il mio – ma adesso non c’è più tempo per sperare in un miracolo, non si può scegliere da che parte stare o valutare chi ha ragione e chi no… 
Come, non si può pensare che fanno parte tutti dello stesso “fascio d’erba” e che quindi, con questi presupposti, andare a votare non ha alcun senso…
Non si tratta più d’essere indecisi o essere orientati all’astensione!!!
Questo è il momento di fare valere se stessi… e non il proprio voto, non si tratta d’inseguire nudi come nell’antinferno di Dante… una bandiera, qui si tratta di abbandonare tutti coloro che fino ad ora, vi hanno preso in giro…
Non c’è nessuno che potrà risolvere i vostri problemi… o meglio, non sono quelli che conoscete, che vedete in tv, che incontrate nelle varie segreterie politiche, che vi vengono suggeriti dai soliti “amici degli amici” o da quegli stessi vostri datori di lavoro…
Nessuno di loro vuole il vostro bene… anzi tutt’altro, fanno si che restiate sempre legati a quelle catene, come cani, come prigionieri di quel loro volere, mentre nel frattempo essi, beneficiano direttamente dei vostri voti… per ottenere quei propri vantaggi personali!!!
E’ riprovevole quanto andate ogni giorni facendo… siete identici a tutte quelle persone che si lamentano del proprio paese, del proprio governo, dei politici, dei ladri e truffaldini, ma che nei fatti mettono a rischio, con le proprie scelte, il futuro dei propri figli… 
Credetemi… mi sento a disagio a vivere insieme a voi, ad incontrarvi; osservo e vi riconosco ad uno ad uno… so quanto siete stati (ed ancora siete…) “IGNAVI”, ed è una fatica scoprire in quali modi vivete la vostra vita nell’oscurità, rinchiusi in quella dimensione in cui l’invidia ed i rancori la fanno da padrona, ma soprattutto, dove i risentimenti verso gli altri non vi permettono d’essere felici…
Siete in tanti… lo so… incapaci di decidere ciò che è bene, da ciò che è male!!!.
D’altronde, in quella mancata responsabilità, non si vuole comprendere come il non fare nulla, sia ancora più grave del far qualcosa…
Gli ignavi sono coloro che della loro vita non hanno fatto niente, né di buono né di malvagio, niente che li rendesse meritevoli d’essere ricordati “questo misero modo, tegnon l’anime triste di coloro che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo”…
Io comunque nutro la speranza di vedere in loro un cambiamento… e non voglio commettere l’errore consigliato da Virgilio al divino “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, ma tento con ogni mia parola, di motivare le loro coscienze, per riportarli nuovamente in quella via… piena di coraggio e dignità!!!

Mafiosi: forse c'è un modo per salvarsi…

Già… fra i tanti obiettivi da offrire ai mafiosi per salvarsi… forse c’è una possibilità!!!
Ovviamente, non vi è in me alcuna pretesa nel garantire un “passepartout” che possa aprire le porte ad una possibile via di uscita…
Come d’altronde, non si tratta di certo di una vera e propria remissione (da cui sono esclusi ovviamente… eventuali peccati), ma ciò che andrebbe esaminato è se c’è, da parte di essi, la volontà di ripudiare quel fenomeno mafioso con cui finora si è convissuto.
Si tratta cioè di ricercare un nuovo “spiraglio di luce”, nulla che centri con il volersi “pentire” facendo nomi e cognomi di coloro che sono affiliati a quel sistema criminale o che hanno indirettamente beneficiato di quei collegamenti, dati loro, da da quella associazione …
Ma bisogna dimostrare con i fatti… di aver deciso di dare un taglio netto con tutte quelle possibili attività corruttive, rimediando a quanto compiuto, non solo per ripulire la propria immagine, ma anche e soprattutto quella dei propri discendenti…
Certo, comprendo, quanto ciò non sia semplice… come intuisco quanto sia difficile interrompere quel filo che da sempre li ha tenuti legati e che li ha visti, sin da ragazzi, “formati” in tutto e per tutto, da quell’ambiente che ha trasmesso loro, quella convinzione personale, di poter essere “apprezzati”, grazie a quella considerazione mafiosa…
Ma qui… tra essi, non è uscito fuori alcun “padrino” e neppure un qualsivoglia “boss”!!!
Vi è stato esclusivamente il desiderio di realizzare un sogno: rappresenta l’ambizione umana di voler elevare se stessi agli occhi degli altri; credere che attraverso l’esternazione di quei propri beni di lusso, realizzati con capitali per lo più di provenienza illecita (di derivazione truffaldina o meglio accumulati con “celati” meccanismi di evasione fiscale…).
Certo… il rischio è sapere di dover perdere tutto, in particolare quel potere conquistato con le unghia… comprendere ora, come agli occhi degli altri, non si conti più nulla. 
Sapere di non appartenere più a questo sistema… non potendo più incidere nelle scelte, lontani da quanto il mercato adesso richiede,
Ma quanto sopra non deve importare… poiché non è più a repentaglio la propria incolumità o il restare privi di quei beni costruiti, l’azzardo infatti non è saper di perdere tutto… perché in gioco ora vi è qualcosa di più importante… la propria libertà, quella certezza di poter andare fieri a testa alta e non doversi nascondere… come gli struzzi!!!
La libertà non è una cosa che si può prendere o dare a piacimento…
Ciascuno è libero per quanto vuole esserlo… perché il vero segreto della libertà è dato dal proprio coraggio!!!

Andrea Piazza: "la mafia è soltanto morte e parassitismo sulla vita degli altri"

Al di la delle dinamiche giudiziarie che richiedono tempi processuali, emerge in ogni caso un quadro poco rassicurante… 
La gestione Istituzionale in ogni caso richiede uno spirito contrapposto al management sottoposto a sequestro ( è necessario azzerare qualsiasi forma di continuità ), anche se trattasi di vicende complesse e quindi pur non sussistendo bacchette magiche, è opportuno salvaguardare il livello occupazionale.
La riservatezza delle notizie apprese in via confidenziale ( è scontato che le stesse se hanno rilevanza devono essere tempestivamente portate a conoscenza del Giudice Delegato del procedimento di Misure di Prevenzione_ estensione art. 35 D.Lgs 159/2011 ). 
Un plauso a Nicola Costanzo, per non essersi consegnato alla cultura del silenzio, per contribuire a decodificare le dinamiche aziendali (la Misura del sequestro è stata applicata in via preventiva perché sussistono molteplici elementi …), agevolare l’attività di indagine che, hanno già consentito all’autorità giudiziaria di ritenere fondate le ipotesi delittuose e condannare il Presidente ANCE Salvatore Ferlito, nonché l’avvio di altri procedimenti di indagine alla luce delle dichiarazioni rese innanzi l’Autorità Giudiziaria. 
Per fortuna, la prevaricazione mafiosa è minoranza anche se organizzata, ed ognuno di noi deve essere portatore di valori di solidarietà contrapposti a qualsivoglia forma di prevaricazione materiale e/o morale. 
La mafia è soltanto male e bisogna controbattere anche sotto il profilo ideologico qualsiasi forma di giustificazione, dove taluni tendono a sviluppare il concetto ERRATO che esisterebbe mafia buona e mafia cattiva…
LA MAFIA E’ SOLTANTO MORTE E PARASSITISMO SULLA VITA DEGLI ALTRI!!!

Bisogna voler l'impossibile… affinché l'impossibile accada!!!

Lo diceva Eraclito, uno dei maggiori filosofi del passato…

Egli difatti sosteneva che solo l’Essere umano è di fatto l’artefice del proprio destino!!!
Tutto il resto non contava… poiché restava eguale, era di per se illusorio, mentre il cambiamento ed il movimento fossero l’unica vera realtà…
Per cui è l’uomo che deve scegliere dove stare…
Se perseverare in quella strada certamente tortuosa e difficile, ma onesta e leale… oppure passare in quella dritta ed in discesa, ma che ovviamente presenta… forte rischi di caduta a causa dei compromessi.
Quindi, a seconda di quale scelta ognuno di noi compie, si determina indirettamente quel giudizio “morale” che accompagnerà per sempre la nostra persona e che rimarrà indelebile per tutta la vita…  
Si tratta di fare una scelta… per alcuni una difficile decisione da prendere, tra immediati vantaggi personali (e certamente materiali), ad una felicità intrinseca – quasi mai del tutto apprezzata da chi vi starà intorno – nel sapere di essere stati nel corso della vostra vita, moralmente corretti…  
Ed è per questo che il più delle volte si rinuncia… ci si accorge che quanto si suole fare, esce fuori da quegli schemi preordinati, dove tutto è uniformato…
Ed ecco quindi che la maggioranza dei miei conterranei, non tenta minimamente a realizzare quel piccolo sforzo verso quei processi di  libertà morale… tanto ricercati negli altri o nelle altrui azioni, ma mai messe in pratica da essi, quando necessitano…
Anzi, in quella direzione non ci si rivolge affatto… la si evita, dopotutto si pensa che non sia necessario dover dare l’esempio… essere i primi ad esporsi con illusori tentativi coraggiosi… che si facciano avanti gli altri, quelli che van dicendo a tutti noi, che è opportuno cambiarla questa nostra terra!!! 
Dopotutto, come si dice: io… già io… chi sono per voler l’impossibile…??? 
Per voler promuovere cambiamenti e sperare che alla fine l’impossibile possa realmente accadere!!!
Meglio far finta di non vedere quanto succede intorno… far finta di dormire o meglio restare certamente coscienti, ma dando l’impressione di non essere svegli… per non essere coinvolti!!!
Dopotutto questa lotta a chi serve… alle future generazioni??? Ma quelle pensano esclusivamente a chattare, a farsi i selfie per pubblicarli nei vari social, a stare on-line nella rete e off-line nel mondo reale, perché quello che conta è stare lì… in attesa!!!
Dopotutto è il sistema che li vuole messi in disparte, lo stesso sistema che li ha esclusi, che non prospetta loro alcun futuro, che non assicura un lavoro, che li obbliga a credere che ci sarà prima o poi, quel giusto cambiamento e che si tratta di attendere quell’unica occasione di salvezza, rappresentata dalla direzione finora imposta…
Altro che “carpe diem”… qui non c’è alcun attimo da cogliere… in quanto tutto deve restare cosi com’è!!!
Restare devoti ai “politici” dei loro genitori, amici di famiglia di quegli onorevoli adesso rimpiazzati da propri familiari, rimanere in attesa e sperare in una raccomandazione che possa aprire un piccolo spiraglio verso un misero stipendio, non uscire dal riparo di quell’ovile per non doversi mai bagnare e restare indifferente su quanto accade intorno… 
Così facendo si diventa succube di questo sistema, che ci vuole come “ventose”… messi in fila all’esterno di quei tentacoli… rappresentazione perfetta di un “male” da cui non ci si sente avvinghiati… ma anzi al contrario confortati…

Bisogna voler l'impossibile… affinché l'impossibile accada!!!

Lo diceva Eraclito, uno dei maggiori filosofi del passato…

Egli difatti sosteneva che solo l’Essere umano è di fatto l’artefice del proprio destino!!!
Tutto il resto non contava… poiché restava eguale, era di per se illusorio, mentre il cambiamento ed il movimento fossero l’unica vera realtà…
Per cui è l’uomo che deve scegliere dove stare…
Se perseverare in quella strada certamente tortuosa e difficile, ma onesta e leale… oppure passare in quella dritta ed in discesa, ma che ovviamente presenta… forte rischi di caduta a causa dei compromessi.
Quindi, a seconda di quale scelta ognuno di noi compie, si determina indirettamente quel giudizio “morale” che accompagnerà per sempre la nostra persona e che rimarrà indelebile per tutta la vita…  
Si tratta di fare una scelta… per alcuni una difficile decisione da prendere, tra immediati vantaggi personali (e certamente materiali), ad una felicità intrinseca – quasi mai del tutto apprezzata da chi vi starà intorno – nel sapere di essere stati nel corso della vostra vita, moralmente corretti…  
Ed è per questo che il più delle volte si rinuncia… ci si accorge che quanto si suole fare, esce fuori da quegli schemi preordinati, dove tutto è uniformato…
Ed ecco quindi che la maggioranza dei miei conterranei, non tenta minimamente a realizzare quel piccolo sforzo verso quei processi di  libertà morale… tanto ricercati negli altri o nelle altrui azioni, ma mai messe in pratica da essi, quando necessitano…
Anzi, in quella direzione non ci si rivolge affatto… la si evita, dopotutto si pensa che non sia necessario dover dare l’esempio… essere i primi ad esporsi con illusori tentativi coraggiosi… che si facciano avanti gli altri, quelli che van dicendo a tutti noi, che è opportuno cambiarla questa nostra terra!!! 
Dopotutto, come si dice: io… già io… chi sono per voler l’impossibile…??? 
Per voler promuovere cambiamenti e sperare che alla fine l’impossibile possa realmente accadere!!!
Meglio far finta di non vedere quanto succede intorno… far finta di dormire o meglio restare certamente coscienti, ma dando l’impressione di non essere svegli… per non essere coinvolti!!!
Dopotutto questa lotta a chi serve… alle future generazioni??? Ma quelle pensano esclusivamente a chattare, a farsi i selfie per pubblicarli nei vari social, a stare on-line nella rete e off-line nel mondo reale, perché quello che conta è stare lì… in attesa!!!
Dopotutto è il sistema che li vuole messi in disparte, lo stesso sistema che li ha esclusi, che non prospetta loro alcun futuro, che non assicura un lavoro, che li obbliga a credere che ci sarà prima o poi, quel giusto cambiamento e che si tratta di attendere quell’unica occasione di salvezza, rappresentata dalla direzione finora imposta…
Altro che “carpe diem”… qui non c’è alcun attimo da cogliere… in quanto tutto deve restare cosi com’è!!!
Restare devoti ai “politici” dei loro genitori, amici di famiglia di quegli onorevoli adesso rimpiazzati da propri familiari, rimanere in attesa e sperare in una raccomandazione che possa aprire un piccolo spiraglio verso un misero stipendio, non uscire dal riparo di quell’ovile per non doversi mai bagnare e restare indifferente su quanto accade intorno… 
Così facendo si diventa succube di questo sistema, che ci vuole come “ventose”… messi in fila all’esterno di quei tentacoli… rappresentazione perfetta di un “male” da cui non ci si sente avvinghiati… ma anzi al contrario confortati…

Non ti curàr di loro, ma guarda e passa…

Vi ricordate dei peccatori incontrati da Dante Alighieri nell’Antinferno…, quel luogo che precede l’Inferno, privo di vita ( materiale e spirituale) e dove non vi è l’ alternarsi del giorno e della notte…e con un guardiano, il famoso Caronte, con la sua barca, necessaria per poter traghettare le anime sulla riva opposta del fiume… 

Durante la narrazione fantastica del suo viaggio ” Canto III della Divina Commedia”, nel regno dell’oltretomba, il poeta incontra dei dannati particolari…
Sono coloro che nel corso della loro vita non si sono mai schierati…, non hanno mai scelto dove stare, nel bene o nel male, non si sono mai proposti, sempre dietro agli altri per non osare… per non manifestare, limitandosi ad adeguare ogni loro decisioni a quella del più forte… 
Dante l’interpone qui… in quanto li giudica indegni di meritare sia la felicità del Paradiso che le pene dell’Inferno… proprio a causa di questo loro essere vile, che li condusse – nella loro precedente vita – a non saper mai scegliere, rimasti sempre imparziali ed ora, costretti a girare nudi per l’eternità ed a rincorrere un’ insegna bianca, quindi vuota di significato, esattamente come la loro vita… priva di seguire degli ideali, ed inoltre, vengono punti da mosconi e vespe ed il sangue mescolato alle lacrime cadute, viene raccolto e succhiato da quei fastidiosi vermi, aggrappati ai loro piedi…

Il sommo poeta definisce queste anime, come quelle di peccatori “che mai non fur vivi”!!!

S’intuisce come il disprezzo verso questa categoria è massimo… e tanto accanimento si spiega perché, egli ritiene di estrema importanza la scelta tra il bene ed il male, non soltanto dal punto di vista etico ma anche per quanto riguarda quello civile…, durante lo svolgimento della propria vita quotidiana, nelle scelte sociali, politiche, nell’esplicare i propri doveri, perché chi si sottrae ad essi… non è degno (secondo il pensiero dantesco), di alcuna considerazione.
In un momento di riflessione, pensavo… che in questi anni, la lista di coloro che sono andati ( e di quanti li raggiungeranno di qui a breve…) ad ampliare quel mondo degli “Ignavi” si è certamente incrementato… forse tra tutti i livelli danteschi, questo potrebbe essere stato quello con il maggior esubero…
Io avevo iniziato così… per scherzo a fare una lista di nomi… ma mi sono accorto che erano talmente tanti, troppi, che, neanche se avessi adottato per tale circostanza, quanto di più appropriato -vedasi il famoso rotolone “regina”- sarei riuscito nell’intento… 
Sono uomini/donne inconsistenti, meschini, che hanno cercato e cercano ancora oggi, con la loro stupida inutilità, di rendere questo nostro paese come quell’antinferno a cui sono senz’altro indirizzati… 
Ma se oggi siamo in questa tragica condizione è proprio perché, molti tra voi, “ignavi”, avete permesso loro di sostituirvi… di prenderne il vostro posto, di parlare ed operare per conto vostro, di assumere quelle scelte a cui voi avete esitato, indugiato, nel decidere quel NO quando era necessario… e neppure quando, vi siete alzati per gridare e scegliere il bene per il vostro paese, la vostra terra…, ecco, vi siete arresi… ancor prima di cominciare, standovene zitti… senza pronunciare quel necessario SI…, inermi, in quel silenzio assordante!!!
Vorrei imprecare,  sbattervi la testa contro il muro…, tentare di scuotervi da questo torpore a cui siete da sempre assuefatti, sperare di poter mutare ed invertire questo stato di deboli coscienze, per coinvolgervi in una sfida che possa scontrarsi con questo sistema malato… 
Vi guardo…, vi scrollo… ma vedo solo dei “relitti”, vacui e spenti…
Riprendo nuovamente a camminare… e senza girarmi ripeto: non ti curàr di loro, ma guarda e passa…  

E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’è che par nel duol sì vinta?”.
Ed elli a me: “Questo misero modo
tengon l’anime triste di coloro
che visser sanza infamia e sanza lodo.
Mischiate sono a quel cattivo coro
delli angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé foro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli”.
E io: “Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”.
Rispuose: “Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidïosi son d’ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa…
(Dante Alighieri, Inferno III, 31-51)

Schieratevi contro l'ingiustizie!!!

Ho letto che per onorare il suo ottantesimo compleanno, il Dalai Lama, ha voluto regalare al nostro mondo, otto regole di vita, messaggi a noi trasmessi, quale eredità dei suoi personali insegnamenti.

1) Vivete la vita con la mente sgombra e il cuore aperto.
Se si suole aiutare il prossimo, prima bisogna aiutare se stessi…, migliorare l’essenza interiore… quell’energia positiva, fare in modo che prevalga sempre il bene, sopra ogni cosa…
In questo “stato” ci è possibile superare tutte quelle emozioni negative e distruttive, che bloccano il rapportarci in modo corretto con gli altri, e che vedono proprio in quei nuovi rapporti, stimoli nei quali esternare la propria rabbia…
2) Fate pratica della “compassione universale”.
Compassione nei confronti di chiunque ed in ogni circostanza…
La nostra capacità di pensare e di comportarci in modo gentile nei confronti degli altri fa si che, nel momento in cui decideremo di darle la giusta priorità, essa sarà in grado di riservare un ruolo importante nelle nostre vite. 

3) Ripensate al modo con cui viene concepita l’istruzione.

Come la stessa natura umana ci mostra sin dalla nascita, nei neonati o nei bimbi, ecco già da li si può capire il desiderio di condividere gesti di tenerezza e gentilezza…. 
Man mano che si cresce, ci si trova nel mondo reale della competizione, ad iniziare proprio da quello della scuola e quei gesti naturali, sembrano scomparire… 
Uno degli obiettivi secondo il Dalai Lama è quello di creare un sistema d’istruzione che non si limiti a sviluppare solo ed esclusivamente delle menti preparate, ma soprattutto delle buone persone, valorizzarne quindi il futuro e le scelte che a breve dovranno compiere…
4) Fate sì che la mission aziendale sia il genere umano.
Ormai l’avere è più importante dell’essere… e quindi il Dio denaro è divenuto ora, la chiave della felicità…
Ed allora se questa è la sola verità che interessa, cerchiamo di trasformare il mondo degli affari per produrre del bene per tutti, ad ogni livello sociale, altruismo globale, comune, per ogni uomo/donna/bambino di questo nostro pianeta, invece di concentrare soltanto su se stessi quell’artefatto e superfluo benessere…
Quando gli affari diverranno una energia positiva, quando si cercherà di eliminare l’interesse egoistico con la compassione e si adopereranno le proprie capacità e la propria influenza per ridurre l’ineguaglianza economica, ecco che, solo allora, il genere umano farà un grande passo avanti… 

5) Date sempre una mano.

Il modo migliore di usare la propria intelligenza, la propria forza interiore, è saperla investire in qualcuno che abbia davvero bisogno del vostro aiuto.
Spingendoci a superare quei limiti imposti dal sistema, potremmo renderci conto di come le nostre azioni, potranno avere delle conseguenze concrete. 
Per far ciò dobbiamo essere coesi, agire tutti uniti, impegnandoci per coloro che sono indifesi, disabili, svantaggiati… e non si tratta di carità, ma di promuovere quei reali cambiamenti motori importanti per produrre quei necessari cambiamenti di portata globale.
6) Fate la vostra parte nel guarire il pianeta
Ormai è certo che l’uomo sta distruggendo questo pianeta, senza comprendere che, il benessere del genere umano, dipende in maniera diretta proprio dal benessere della Terra…
Dobbiamo quindi compiere tutti dei gesti concreti per proteggerla, così facendo, anche le nostre menti ed i nostri corpi avranno dei benefici…
Per far ciò dobbiamo condizionare, influenzare, modificare le nostre azioni quotidiane, i nostri processi produttivi, a cominciare proprio dagli acquisti, facendo sì che la loro minore richiesta, intervenga nella catena produttiva delle estrazioni, coltivazioni, macellazioni, ecc…,  potremo così orientare alla ricerca di nuove soluzioni, ai problemi che le nostre vecchie abitudini hanno creato.

7) Adoperate il vostro potere personale in nome del bene.

Il Dalai Lama ci consiglia d’iniziare sempre con l’obiettivo di trovare la pace interiore…
Da quel punto si può iniziare ad avere nei confronti degli altri, un dialogo collaborativo che possa condurre alla risoluzione dei conflitti.
Di fronte quindi a sfide difficili, ci metteremo nelle condizioni di ricercare sempre, quel fondamentale senso di equilibrio, solo allora riusciremo a superare la solita barriera del “noi contro di loro”.
Egli è convinto che basta un singolo elemento – presente in ogni essere umano – in grado di cambiare il mondo, solo se decidessimo di agire in base ad esso.
Ed infine – per il sottoscritto – la più importante…
8) Schieratevi contro le ingiustizie.
Il Dalai Lama traccia una chiara distinzione fra l’essere misericordiosi e l’essere passivi.
Sappiamo bene che i tre pilastri sui quali poggia una “società equa”, includono, correttezza, trasparenza e responsabilità.
Sono proprio i valori che oggi mancano fortemente in questo nostro paese…
Quando ci si trova di fronte alle ingiustizie… ecco in quei precisi frangenti è necessario che tali valori vengano espressi… si richiede cioè in parole povere… che si agisca!!!
Non otterremo alcun cambiamento limitandoci a manifestare in maniera distaccata o con una semplice partecipazione morale…
Bisogna impegnarsi ed alzare la voce, sostituirci al grido dei più deboli, offrire tutto l’aiuto necessario affinché si possano sradicare definitivamente le radici della corruzione…
Lui la definisce il lato “muscolare” della compassione… io la definisco il lato”energico” di una grande sfida…
Ed allora cosa fare con quegli individui che sono di per se cattivi?
Il Dalai Lama risponde che c’è bisogno di opporsi al male che fanno, ma c’è altresì bisogno di distinguere l’attore dall’azione, e non arrendersi di fronte a tali persone.
Non vi è bisogno di pene esemplari, la pena di morte non serve, egli è convinto che le persone con il tempo sono in grado di redimersi, anche quelle che hanno compiuto azioni terribili ( io ho forte difficoltà a crederci…. l’esperienze hanno finora dimostrato tutto il contrario…), ma comunque, egli dichiara, che in ogni caso, queste persone debbano scontare le conseguenze delle proprie azioni…
Grandi parole d’insegnamento quelle del Dalai Lama…
Io comunque vorrei concludere con quanto dichiarato da Giovanni Paolo II; una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo consiste proprio in questo: che sono relativamente pochi quelli che possiedono molto, e molti quelli che non possiedono quasi nulla. 
E’ l’ingiustizia della cattiva distribuzione dei beni e dei servizi destinati originariamente a tutti…

A pensar male si fa peccato… ma quasi sempre ci s’azzecca!!!

Non si conosce l’autore della frase, ma certamente possiamo attribuire ad Andreotti, la paternità per la quale oggi viene frequentemente ripetuta…

Il più delle volte, siamo portati a basarci sulla nostra prima impressione e ci sentiamo dei grandi psicologi, capaci di capire sin da subito chi abbiamo di fronte, mettendo in dubbio, quasi tutto quello che ci viene e raccontato…
Questa convinta capacità la dimostriamo in particolare quando assistiamo a quelle trasmissioni televisive, nelle quali vengono analizzati omicidi, violenze, abusi, ecc… e dove noi, sin da subito, alla visione di quell’immagine presentata, riconosciamo il possibile colpevole… tutti pronti lì a confermare… che la persona incriminata è sicuramente quella!!!
Analoga situazione si ripete, quando guardiamo un film… un “thriller” per esempio, e dove, a seconda della fisionomia degli attori, riteniamo sin da subito, d’aver individuato il criminale… che poi alla fine del film… risulta essere tutt’altro…  e con rammarico ci accorgiamo d’aver sbagliato… 
Ecco… voler catalogare le persone per come ci sembrano, per come parlano, gesticolano ecc.., può essere certamente fuorviante, e ci porta quasi sempre fuori strada…
A volte invece, sono gli elementi meno visibili a dare i segni determinanti su quegli individui… sono proprio quei segni ritenuti poco essenziali, a dimostrarsi invece fondamentali per capire chi abbiamo di fronte…
Non serve quindi leggere libri per capire gli altri…, quella è una dote di natura… la si possiede e basta… 
In questo continua ricerca di capire gli altri, si giunge a non ricevere mai risposte precise alle nostre domande, chiarimenti che il più delle volte non ci vengono forniti, anzi, scoprono omertà inspiegabili, evidenziando in maniera preoccupante quella mancanza di elementi chiarificatori, che consentano non soltanto a noi stessi, ma soprattutto agli altri, di eliminare definitivamente quei dubbi, che si sono insinuati nelle menti di chi adesso, li conosce…
Purtroppo, non si vorrebbe mai avere ragione, se poi, si scopre che quanto pensato corrisponde a verità… che non si tratta di qualcosa di fantasioso e irreale, ma dimostra con assoluta certezza che forse qualcuno aveva provato ad ingannarci…
Certamente, in molti ci dicono, che bisogna ritrovare la voglia di valutare i fatti in maniera costruttiva, discuterne senza esacerbare i toni, moderando le parole, senza che queste diventino accuse, il più delle volte, esageratamente offensive…
Tutto deve essere misurato, ragionato e ponderato… non bisogna avere fretta… perché a volte le situazioni presentate in un modo… possono avere degli sviluppi diversi, opposti anche a quanto si era pensato… ritrovando quelle giuste collocazioni in un puzzle che riordinato, presenta i pezzi a noi mancanti…
Comunque, non so se a pensar male ci s’azzecca,.., ma sapete che vi dico, anche se si fa peccato, a me, non me ne importa nulla di dover ricercare giustificazioni e motivi…
Assisto per il momento, ad una piccolissima vittoria… affermazione di una battaglia in questa grande guerra, contro l’ingiustizia e l’illegalità, che ancora in troppo pochi, andiamo combattendo…
Piccoli passi però per giungere definitivamente verso il traguardo di quella giusta mèta.

Seppure ci fosse un dio, resterebbe tutto ugualmente inspiegato, e seppure spiegabile, ugualmente inutile…

La domanda sorge spontanea…

Dov’è Dio??? Come possiamo sapere che Dio esiste? In quali modi possiamo relazionarci a Lui? E se Dio è veramente Dio, perché non fa niente di fronte a questo propagarsi del male? 
Ogni volta che ci si trova a dover analizzare situazioni per le quali non si trovano giustificazioni, ci chiediamo come Dio possa permettere ciò…
Ed ecco allora ripetersi le solite domande che da sempre assillano gli uomini contemporanei… già dove era Dio durante l’Olocausto???
Ma senza dover tornare così indietro… come fa Dio a permettere che terroristi distruggano le vite innocenti, già come può oggi un terrorista credere di combattere – per nome e per conto suo – compiendo i gesti cui assistiamo giornalmente?
Ed ancora, cosa dire dinnanzi alla fame nel mondo, a quei poveri disperati immigrati che rischiano di morire attraversando il mare, pur di riconquistare la propria libertà e come sopportare tutte quelle malattie che colpiscono migliaia di bambini… 
Una ingiustizia eterna… che viene riproposta da millenni ogni giorno… e che non trova alcuna comprensione logica…  
Un Dio buono e  perfetto – almeno è così che da sempre ci viene riportato, un Dio giusto che non conosce giustizia, che lascia che quanti dovrebbero essere puniti vengano premiati, un Dio che toglie ai buoni per dare a coloro che non meritano… 
Ma allora di quale Dio stiamo parlando…
Si è vero… Dio ha lasciato al genere umano il libero arbitrio… a dato cioè noi, la possibilità di scegliere… e quindi non è necessario avere un rapporto con lui…. possiamo anche farne a meno, possiamo quindi comportarci come meglio o peggio vogliamo, realizzando sì…grandi gesti d’amore o divenire sadici torturatori dei nostri simili…

Forse chissà a suo tempo abbiamo scelto… se rimanere burattini nelle sue mani,  senza poter commettere azioni contrarie alla Sua volontà, succubi di quella obbedienza forzata e chissà con tutti i nostri gesti controllati… 

Ma Dio è libertà e nello stesso tempo ha lasciato noi piena libertà…
Non partecipa alle nostre azioni, non ci osserva ( come qualcuno vorrebbe farci credere… ) e chissà, forse non ci condannerà neppure per quella ns. mancata messa in pratica di correttezza nei comportamenti…
Nulla… ecco questo rappresenta perfettamente Dio… il vuoto assoluto, estraneo e all’unisono con l’universo, ma il nulla rispetto a tutto ciò che costituisce limitatamente la vita dell’uomo…

Dio rappresenta i vuoti che nel corso della nostra vita avvertiamo, in particolare ogni volta che ci confrontiamo con una ingiustizia subita…

Non è vero che Dio ha detto… venite a me… quella è una frase del tutto umana… rappresenta il desiderio dell’uomo di voler compensare un vuoto, quel necessario bisogno di riempire quella separazione da Dio…
L’equivoco nasce dall’idea di voler immaginare Dio come infinitamente perfetto… in particolare con quanto desiderato dall’animo umano… non volendo comprendere che Egli, si trova su un piano superiore, differente, su valori discordanti da quelli umani, che non s’intersecano con le vicende umane…
Certamente sono in tanti che vorrebbero che Dio intervenisse, sperano che Egli controllasse le azioni degli uomini… desiderano che il suo potere evitasse la morte… in particolare  quando questa ci tocca personalmente…
Ma diversamente a cosa noi desideriamo, ecco, contrariamente a cosa noi vogliamo, Dio non sa cosa farsene delle nostre suppliche e preghiere… egli sa già cosa accadrà… è già tutto deciso…
Fino a che punto quindi possiamo credere in Lui… è davvero qualcuno su cui possiamo fare affidamento o serve soltanto a compensare quei nostri momenti difficili?

Qui non si tratta di screditare Dio o le sue scelte, nessuno deve pensare che, per i suoi continui silenzi, ci si debba per forza allontanare  dal suo conforto, ma bisogna essere altrettanto consapevoli, che non sono le nostre scelte a condizionarne le sue azioni e soprattutto che non vi sarà alcun premio per i mancati peccati commessi…
L’umanità tutta… deve capire che si può essere felice anche senza di lui… e non saranno le nostre azioni ad allontanarci o ad avvicinarci a lui…
Quanto ci raccontano le religioni su di lui, rappresentano qualcosa di limitativo, nessuno infatti può parlare per nome e per conto suo… a nessuno è stata offerta questa possibilità, a nessuno… neanche ai cosiddetti profeti tanto ostentati…
Dio è dentro di noi e fuori di noi… è la nostra forza interiore e la nostra debolezza…è la nostra mente ed il ns. cuore, ma è attraverso le ns. scelte che decidiamo il disegno della nostra vita…
Lasciamo perdere il desiderio del paradiso, della vita dopo la morte, questa è la nostra vita, con le difficoltà di ogni giorno, dalla gioia per una vita nuova, al dolore per la perdita di qualcuno caro… Rifiutare l’amicizia eterna con Dio, non ci farà divenire ai suoi occhi futili e neanche vivere e credere nel suo nome ci salverà…, tutto il resto, tutto quanto finora ci hanno raccontato e prospettato, rappresenta soltanto delle belle parole…
Perché se è vero che, potete chiedere a Dio di entrare nella vostre vite, pregarlo, parlare con lui, chiedergli qualunque cosa… se vi farà stare bene… fatelo, certamente ne riceverete in ogni caso un beneficio interiore… ma se non lo fate, se non chiederete nulla, se vivrete la vostra vita felici ma distanti da Lui, proprio perché pensate che è alquanto illogico credere di amare un Dio che non si vede, ecco… che allora, allo stesso modo, non bisogna mai scordarsi di amare il proprio prossimo, che viceversa…, si vede, si tocca e con il quale giornalmente si vive!!!

Essere protagonisti del proprio cambiamento…


Cosa significa essere protagonisti del proprio cambiamento???
Vi siete mai chiesti se nel corso della propria vita, avete avuto modo di poter partecipare ad un significativo cambiamento che vi abbia condotto a qualcosa d’importante???
Quel ricercato concetto di libertà, che permette, nel rispetto delle regole, di godere pienamente del contesto civile e delle persone con cui conviviamo, potendo liberamente scegliere il percorso che ci eravamo prestabiliti…
Essere quindi protagonisti, ci conduce ad un bivio: da una parte c’è la nostra libertà individuale e morale, quella ragione che ci dovrebbe consentire di fare sempre le scelte giuste e dall’altra invece c’è quella dei compromessi, quel volersi approfittarsi degli altri, quel continuo scavalcare ingiustamente gli altri, l’usufruire soltanto per se in ogni circostanza, di pugnalare l’amico/conoscente o collega che sia, di pensare in definitiva, solo e soltanto per se!!!

Ecco in quel bivio c’è la decisione di tutta una vita, quel decidere su quale strada indirizzarsi… quella del bene o quella del male???
Certamente nel voler intraprendere la scelta giusta, ci si può scontrare con una amara realtà e cioè quella dei giudizi cui giornalmente siamo costretti a convivere, ma se decidessimo di voler proseguire per la nostra strada, determinati e forti di quelle proprie ed uniche capacità ( che poi sono le stesse che ci vengono invidiate… ), ecco che pur piegandoci ai momenti di difficoltà, alla fine, limitatamente a quanto speravamo di ottenere…, guadagneremo dentro noi, quell’essenza del saper vivere!!!
A cosa serve quindi mediare con situazioni che alla fine vi degraderanno come persona, che prima o poi vi porteranno a fare i conti con voi stessi, con i vostri cari, con la vostra dignità, quest’ultima perduta e ricattabile…, a cosa serve aver perso la propria libertà…
Con quante altre mortificazioni volete continuare a vivere???
Siete così masochisti, dal voler integrare a quelle umiliazioni altre come quelle di voler richiedere per se ancora favori???

Basta vedere come ovunque, in ogni circostanza, dalla Scuola all’Università, dagli Ospedali alle Cliniche, dalle Amministrazioni ai Tribunali, si ci deve poi continuamente prostrare, per risolvere quanto appartiene ad un nostro diritto, come se ciò non fosse per loro, un impegno, un dovere…
E cosa aggiungere a quella penosa richiesta di un posto di lavoro, per se o per un proprio caro, supplica fatta a chi poi…, a “presunti”  datori di lavoro o a meschini “amici” politici…, con cui tentare di barattare, impegno e voti, promesse quest’ultime a cui poi, non si è stati capaci di mantenere…
Ecco, ora avete dimostrato di appartenete a quel modello ideale, rappresentante perfetto di degrado e copia autentica di decadimento morale, cui grazie al vostro modo d’essere, il nostro paese appartiene!!!
Questo è ciò che finora è successo, questo è quanto non volete che venga detto di Voi, questo è quanto volete nascondere agli altri ed anche a Voi stessi…, con l’illusione che alla fine, non pagherete alcun pegno…
Illusi…, tutti pagheremo pegno per i nostri comportamenti e non parlo ne di un Dio giustiziere e neanche di una eventuale vita ultraterrena, ma mi riferivo esclusivamente alla nostra coscienza, a quel secondo in cui prima di espirare, rammenteremo ogni passaggio della nostra vita, di quanto avremmo potuto fare, di quanto avremmo desiderato essere diversi, già, chissà forse ripenseremo a quel particolare momento, a quel bivio che per mancanza di coraggio non si è saputo prendere…
Ecco quindi, che, non volendomi attribuire capacità pastorali, che, di certo non possiedo… ( anzi tutt’altro…) e soprattutto evitando odiose prediche e sermoni, ciò in cui mi vorrei soffermare è rappresentato in quella propria capacità di bloccarsi un momento e chiedersi se non sia venuto il tempo di togliere quelle vesti di semplice spettatore, per indossare indubbiamente quelle scomode dell’attore…

Attore, non nel senso pratico del termine e cioè in chi interpreta una parte o un ruolo in un film, ma protagonista della propria vita, di quel cambiamento importante, scelta del proprio e altrui avvenire…
Quindi se per un momento, invece di assistere inermi per come finora si è fatto, a questa tragica rappresentazione assuefatta normalità, a questo voler credere che dopotutto va tutto bene, credendo di vivere in un virtuale paese perfetto, che peccato però si trovi nella graduatoria mondiale per crescita, inferiore a molti paesi del terzo mondo…
Ecco, se decidiamo finalmente di aprire gli occhi ed osserviamo in modo limpido la cruda realtà con cui quotidianamente conviviamo, forse e siamo ancora in tempo, possiamo pensare di riappropriarci di questo nostro paese…
E’ evidente a chiunque, che le persone che abbiamo delegato al potere hanno fallito, che coloro che erano designati a soddisfare i nostri bisogni, hanno soltanto pensato a soddisfare i propri!!!
Come dichiarava il 20 gennaio del 1961, John Fitzgerald Kennedy: “Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro paese“, già infatti NOI, siamo gli unici protagonisti del nostro cambiamento, siamo NOI i primi ad avere il dovere di cambiare…
Abbandoniamo quindi ogni forma di propaganda viziata, da quei giornali e giornalisti non autentici, da quelle trasmissioni pilotati dai loro padroni, rivolgiamo le nostre attenzioni a quelle informazioni che giungono direttamente dal web, facciamo in modo che le nostre opinioni circolino, attraverso forum e/o social-network…

Usiamo tutti gli strumenti a noi consentiti per farci sentire, per gridare lo sdegno, per promuovere una rivoluzione culturale che modifichi le coscienze dei giovani, futuro essenziale e patrimonio del nostro paese…
Dobbiamo destarci da questo sonno profondo a cui ci hanno voluto condurre ed iniziare a lavorare sin d’ora per il nostro futuro!!!
È finalmente venuto il tempo di essere VOI i veri protagonisti del cambiamento… interlocutori determinati e opposti a insignificanti atteggiamenti, tanto oggi in voga, che non fanno altro che creare critiche, verso i nostro rappresentanti, alimentando sdegno, rabbia e ostilità.

Ma NOI tutti, abbiamo bisogno di altro, non dobbiamo farci influenzare da discussioni e/o protagonisti che sono inutili, questo è il momento delle proprie responsabilità!!!

Indirizziamo il nostro volere, su una unica azione, su quella forza comune democratica, che prende il nome di consenso, un valore che va conquistato e non preteso!!!
Non doversi chiedere più “cosa pretendo per la mia vita “, ma cosa può essere necessario, corretto e giusto, per l’intera collettività, mettendo definitivamente da parte le proprie aspettative e facendo in modo che, solo e soltanto, attraverso la valorizzazione dell’uomo, possa passare il messaggio, che tutte le aspirazioni, altrui e personali, verranno alla fine pienamente soddisfatte!!!
So bene a cosa state pensando…, che purtroppo non rappresentate altro che un piccolissimo numero di questo grande sistema…; ma è altrettanto vero che in questo proprio infinitesimo, ognuno di noi rappresenta quel numero che sommato però agli altri, può sicuramente mutare in qualcosa d’importante…
Un primo modesto successo, per divenire definitivamente protagonisti del proprio cambiamento!!!

Tu…

Sei stato il mio sogno

il mio sospiro

ho vissuto per te

tutto il mio amore.

Tu sei ricordo

di desiderio

che per la vita

conservo in cuore.

Tu sei il dolce tempo

dei valori

l’insieme di quelli

che non ci sono più.

Mondo egoista

mondo immorale

che hai tolto amore

aprendolo ad ogni male

tu splendi sempre

degna del passato

mirabile al presente

immortale nel futuro.

Miro nel tuo volto

sempre vivo

e che giammai finirà…

Ispirazione dei cristiani…e voto dei cattolici!!!

Oggi ascoltavo il TG1 delle 13.30 e durante le varie notizie politiche, mi accorgevo che, gli esponenti dei partiti intervistati, manifestavano il proprio interesse, per il voto dei cattolici…
Ed allora Carlo Giovanardi del Pdl ricerca quel sostegno d’ispirazione cristiana che ovviamente loro da sempre sostengono ( l’abbiamo visto infatti in questi anni, con quali modi… ), il partito dei Cristiani Popolari con Mario Baccini, chiede a cattolici di ritrovare e riconoscere loro, quale unico movimento, fatto da persone oneste e moralmente apposto e soprattutto che abbiano le idee chiare su progetti futuri…, ecc, ecc…,  e cosa dire del leader dell’UDC, Casini che attraverso quello scudo crociato, tenta di riunire tutti coloro che si riconoscono nel linguaggio della serietà e della verità… ( mi sembra di rivedere quegli appelli fatti secoli fa, prima di partire per una delle tante crociate), tutti cercano ovunque di riciclarsi come nuovi paladini per ricostruire una Italia ormai distrutta… 
Mi vergogno…, già mi vergogno di essere cristiano… ed ancora di più di essere cattolico!!!
Se sono queste le persone che oggi debbano continuare a rappresentarmi, se continuano a  promuovere principi di verità, a cui Cristo a dedicato la propria vita, ecco che non posso che sentirmi offeso e divenire così sempre più laico…
Ciò che si vuole imporre attraverso l’essere cosiddetto “ cristiano ” è quel voler obbligare e canalizzare attraverso la fede, quel flusso di voti, promuovendo i cittadini ad un’impegno costante sia nel campo della politica, che in quello sociale…
Questo voler insistere sulla necessità che il cristiano debba indirizzare il proprio voto, su ragioni che  nulla poi centrano con la religione, su quanto scritto dai vangeli o in quel voler esaltarne la dignità dell’uomo.
Considerato poi, che coloro che sono demandati a governare attraverso quel voto, nulla fanno per una corretta ed operosa convivenza tra gli uomini, anzi attraverso quelle loro azioni, non producono altro che diffondere ovunque disuguaglianza e povertà…, creando differenze di classe, dove per  se e per i propri familiari, conservano una vita fatta di lusso e di sprechi, esternati con altezzosità a  modello sfregio, in particolare nei confronti di quanti purtroppo invece oggi, stanno sopravvivendo…  
E la Chiesa allora perché non si mobilità…??? Non dovrebbe diffondere quegli insegnamenti che fanno parte del messaggio cristiano…???. In quella sua missione evangelizzatrice non dovrebbe lottare per le ingiustizie proponendo nuovi modelli di convivenza, che ne esaltino i valori morali…??? Ed ancora perché non viene espresso un chiaro disappunto, su quanto i nostri politici propongono…??? Perché non voler esporre in maniera definitiva, che le istanze perpetrate da questi partiti nulla centrano con il messaggio evangelico e con le sue esigenze…???
Ecco a tante domande, nessuna risposta chiara!!!
Sorge spontanea allora la domanda: in quali ambiti il cosiddetto “cristiano” deve indirizzare il proprio impegno civile e sociale e dove invece deve porre interesse per la vita politica???
Forse l’impegno deve essere svolto soltanto nell’applicazione delle regole dell’amministrazione pubblica, nell’apprezzamento delle strutture istituzionali, per la promozione e valorizzazione di una sempre più cosciente partecipazione alle attività di una città, eretta per l’uomo e la sua comunità…
Certamente, quanto svolto in questi anni dagli uomini politici, attraverso i ripetuti scandali, economici e sessuali, non hanno fatto altro che creare e diffondere la convinzione, in particolare proprio nei cattolici, che la politica raffiguri ed incarni in se il “male”…, qualcosa da cui allontanarsi e da cui è certamente meglio non averci a che fare…, 
Ecco, che allora, occorre interrogarsi sui modi in cui una comunità ecclesiale, debba e possa contribuire a sviluppare nei suoi membri, un senso profondo della partecipazione alla vita politica, imprimendo in maniera chiara, quali obbiettivi raggiungere e come riuscire a conciliare i benefici della comunità intera, a discapito di quella natura “perversa” umana, che porta tendenzialmente ad esprimere ed a ricercare per se, quei vantaggi e quegli interessi personali, che si attuano proprio attraverso quelle cariche politicamente acquisite…
Ed infine basta a questi politicanti inutili, di tentare con approcci e metodi fuorvianti, misti tra il sacro ed il profano, ingannando con loquaci orazioni, quanto non è di loro pertinenza…
Lascino a chi di dovere, l’altrui competenza!!!

Ispirazione dei cristiani…e voto dei cattolici!!!

Oggi ascoltavo il TG1 delle 13.30 e durante le varie notizie politiche, mi accorgevo che, gli esponenti dei partiti intervistati, manifestavano il proprio interesse, per il voto dei cattolici…
Ed allora Carlo Giovanardi del Pdl ricerca quel sostegno d’ispirazione cristiana che ovviamente loro da sempre sostengono ( l’abbiamo visto infatti in questi anni, con quali modi… ), il partito dei Cristiani Popolari con Mario Baccini, chiede a cattolici di ritrovare e riconoscere loro, quale unico movimento, fatto da persone oneste e moralmente apposto e soprattutto che abbiano le idee chiare su progetti futuri…, ecc, ecc…,  e cosa dire del leader dell’UDC, Casini che attraverso quello scudo crociato, tenta di riunire tutti coloro che si riconoscono nel linguaggio della serietà e della verità… ( mi sembra di rivedere quegli appelli fatti secoli fa, prima di partire per una delle tante crociate), tutti cercano ovunque di riciclarsi come nuovi paladini per ricostruire una Italia ormai distrutta… 
Mi vergogno…, già mi vergogno di essere cristiano… ed ancora di più di essere cattolico!!!
Se sono queste le persone che oggi debbano continuare a rappresentarmi, se continuano a  promuovere principi di verità, a cui Cristo a dedicato la propria vita, ecco che non posso che sentirmi offeso e divenire così sempre più laico…
Ciò che si vuole imporre attraverso l’essere cosiddetto ” cristiano ” è quel voler obbligare e canalizzare attraverso la fede, quel flusso di voti, promuovendo i cittadini ad un’impegno costante sia nel campo della politica, che in quello sociale…
Questo voler insistere sulla necessità che il cristiano debba indirizzare il proprio voto, su ragioni che  nulla poi centrano con la religione, su quanto scritto dai vangeli o in quel voler esaltarne la dignità dell’uomo.
Considerato poi, che coloro che sono demandati a governare attraverso quel voto, nulla fanno per una corretta ed operosa convivenza tra gli uomini, anzi attraverso quelle loro azioni, non producono altro che diffondere ovunque disuguaglianza e povertà…, creando differenze di classe, dove per  se e per i propri familiari, conservano una vita fatta di lusso e di sprechi, esternati con altezzosità a  modello sfregio, in particolare nei confronti di quanti purtroppo invece oggi, stanno sopravvivendo…  
E la Chiesa allora perché non si mobilità…??? Non dovrebbe diffondere quegli insegnamenti che fanno parte del messaggio cristiano…???. In quella sua missione evangelizzatrice non dovrebbe lottare per le ingiustizie proponendo nuovi modelli di convivenza, che ne esaltino i valori morali…??? Ed ancora perché non viene espresso un chiaro disappunto, su quanto i nostri politici propongono…??? Perché non voler esporre in maniera definitiva, che le istanze perpetrate da questi partiti nulla centrano con il messaggio evangelico e con le sue esigenze…???
Ecco a tante domande, nessuna risposta chiara!!!
Sorge spontanea allora la domanda: in quali ambiti il cosiddetto “cristiano” deve indirizzare il proprio impegno civile e sociale e dove invece deve porre interesse per la vita politica???
Forse l’impegno deve essere svolto soltanto nell’applicazione delle regole dell’amministrazione pubblica, nell’apprezzamento delle strutture istituzionali, per la promozione e valorizzazione di una sempre più cosciente partecipazione alle attività di una città, eretta per l’uomo e la sua comunità…
Certamente, quanto svolto in questi anni dagli uomini politici, attraverso i ripetuti scandali, economici e sessuali, non hanno fatto altro che creare e diffondere la convinzione, in particolare proprio nei cattolici, che la politica raffiguri ed incarni in se il “male”…, qualcosa da cui allontanarsi e da cui è certamente meglio non averci a che fare…, 
Ecco, che allora, occorre interrogarsi sui modi in cui una comunità ecclesiale, debba e possa contribuire a sviluppare nei suoi membri, un senso profondo della partecipazione alla vita politica, imprimendo in maniera chiara, quali obbiettivi raggiungere e come riuscire a conciliare i benefici della comunità intera, a discapito di quella natura “perversa” umana, che porta tendenzialmente ad esprimere ed a ricercare per se, quei vantaggi e quegli interessi personali, che si attuano proprio attraverso quelle cariche politicamente acquisite…
Ed infine basta a questi politicanti inutili, di tentare con approcci e metodi fuorvianti, misti tra il sacro ed il profano, ingannando con loquaci orazioni, quanto non è di loro pertinenza…
Lascino a chi di dovere, l’altrui competenza!!!