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Bisogna fermare la prescrizione in quanto non fa altro che salvare i corrotti ed i mafiosi!!!”

La direzione è giusta, anche se si potrebbe fare meglio… 
Così il magistrato Nino Di Matteo commenta la proposta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, di sospendere dopo la sentenza di primo grado, il decorrere dei tempi che azzerano i processi per prescrizione. 
C’è però qualcuno, ad esempio il  politologo e saggista Paolo Becchi che ha dichiarato di come la scelta targata “Bonafede” sia sbagliata, aggiungendo altresì: “È anticostituzionale, va contro il testo dell’articolo 111 Cost. e tutta la tradizione illuminista e spero che la Lega la blocchi, sarebbero dei pazzi a farlo passare”.

Anche il ministro Giulia Bongiorno ha dichiarato: “Bonafede gioca a fare il giacobino e dimostra la stessa incapacità politica della Grillo al ministero della Sanità. Premetto che io non ce l’ho con il Movimento e sono a favore del contratto di governo, infatti l’ho letto e non c’è scritto da nessuna parte di abolire la prescrizione. Ma poi scusate, nel contratto di governo ci sono scritte tante cose di cui finora non c’è traccia, come i minibot per opporci ai diktat dell’Ue. La riforma della prescrizione è un’urgenza e i minibot no?

La verità è che c’è la necessita di una riforma della giustizia, ma questo è uno di quei cambiamenti che (nel nostro paese) nessuno vuole realizzare, in particolare proprio coloro che grazie a questi stratagemmi… sopravvivono e fanno sopravvivere “giuridicamente” quei loro clienti!!! 

E’ tempo comunque che i processi giungano a conclusione in tempi celeri e non per come ancora oggi avviene, e cioè assistendo a processi infiniti…

Ecco perché c’è bisogno d’intervenire, anche sulla prescrizione…
Un inizio sarebbe quello di bloccare i termini… sì, non solo quelli dopo il primo grado di giudizio, ma anche a partire dal ricorso dell’imputato per Cassazione…
Il sottoscritto si trova comunque concorde con quanto espresso dal giudice Di Matteo e cioè : “In Italia c’è la sostanziale impunità di molti reati che riguardano la pubblica amministrazione e la corruzione. La stragrande maggioranza di questi processi si conclude con la dichiarazione di intervenuta prescrizione. Questo è molto grave. Perché il fenomeno corruttivo s’intreccia con i reati delle organizzazioni criminali e dunque finisce per favorire le mafie”.

E quindi se pur molti magistrati hanno cambiato opinione, una cosa è certa, è importante compiere quella necessaria trasformazione, anche perché nel frattempo, “sì mortificano le attese dei cittadini che si aspettano che la pubblica amministrazione sia condotta secondo i criteri stabiliti dalla Costituzione, cioè il buon andamento e l’imparzialità. Questa impunità crea una giustizia a due velocità, efficace e a volte addirittura spietata con i deboli, invece con armi completamente spuntate nei confronti dei delitti dei colletti bianchi”!!!

Anche i mafiosi chiedono un risarcimento di 50 milioni di euro allo Stato.

Dando seguito su quanto riportato alcuni mesi fa http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/07/salvatore-borsellino-non-bisogna.html  sul depistaggio compiuto nelle indagini della strage di Via D’Amelio che ha condotto all’assassinio del Giudice Borsellino e della sua scorta e che vede ora coinvolti tre poliziotti accusati da parte della Procura di concorso in calunnia,  ecco… da quanto sopra, all’udienza preliminare il gup del Tribunale di Caltanissetta, ha ammesso come parte civile i familiari del magistrato assassinato.

Secondo la Procura, i tre poliziotti avrebbero creato ad arte, il falso pentito Vincenzo Scarantino, affinché facesse i nomi di alcuni mafiosi, condannati – quantomeno per quella strage.- ingiustamente!!!
Ora gli stessi, avendo appreso dell’inchiesta in corso nei confronti di quegli uomini delle forze dell’ordine, hanno immediatamente avanzato la richiesta di potersi costituire parte civile…
Tra essi vi sono, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Cosimo Vernengo, Gaetano Murana e Gaetano Scotto…

La circostanza comunque che più di tutte sembra incredibile, è che proprio quei “mafiosi” hanno citato in giudizio (nella qualità di responsabile civile) anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno!!!

Già… ascoltate un po’: Chiedono allo Stato un risarcimento di 50 milioni di euro!!!
D’altronde pensavo, perché non darglieli… 
Già, sarebbe come non voler riconoscere, il grave danno “morale” subito da essi in questi lunghi anni….
No… no… non è giusto, prendersela così… con i più deboli… no…no…

Chi crede in Dio non può essere mafioso e neppure complice!!!

“Non si possono servire due padroni”!!!

“Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza…”!!! 
Ecco perché ciascuno di noi, non può pensare di essere costruttore di futuro, continuando a ragionare con la mentalità mafiosa…  
Bisogna decidere dove stare e comportarsi di conseguenza, sapendo di dover dire il più delle volte NO!!! 
No quindi al muro dell’omertà, alla corruzione, al malaffare, al clientelismo, a quei comportamenti mafiosi e violenti, alle sopraffazioni e all’offesa dell’altrui dignità… 
Basta… così non si può più continuare, bisogna cambiare e per cambiare bisogna lottare, non è più tempo di rassegnarsi, attendere, sperare che qualcosa all’improvviso cambi…
Tutti, ripeto tutti devono fare la propria parte, bisogna metterci la faccia, non si deve sempre attendere che siano sempre gli altri a fare le lotte per voi… 

Si può cambiare… si deve cambiare, e per farlo bisogna sognare in grande, perché nei grandi sogni troverete le parole del Signore… quelle parole che vi daranno coraggio e forza per andare avanti e superare i problemi.  

Mi piace la frase di papa Francesco quando dice: “C’è bisogno di uomini e donne veri, che denunciano il malaffare e lo sfruttamento, che vivono relazioni libere e liberanti, che amano i più deboli e si appassionano di legalità, specchio di onestà interiore. Abbiamo bisogno di uomini e donne che fanno quel che dicono, dicendo no al gattopardismo dilagante”. 
Il problema però del messaggio di sopra è quello di sempre e cioè che la maggior parte degli individui non adempie in alcun modo a quegli insegnamenti, anzi la maggior parte di essi preferisce la pigrizia all’azione, sono come Sancho Panza, sì… a loro non interessa combattere come Don Chisciotte, neppure se i nemici sono rappresentati dai mulini a vento…

Papa Francesco si rivolge ai mafiosi dicendo, “cambiate…” e poi li chiama “fratelli e sorelle“… 

Non so quanto giusto sia questo approccio… ma d’altronde egli è il Papa e deve trasmettere gli insegnamenti del suo Signore e di questa sua Chiesa… ma illudersi che quei soggetti, possano decidere – grazie alle parole espresse – di correggere quel proprio modo d’essere e di vivere allontanando da essi quella ricerca affannata fatta di potere, prepotenza, denaro e convertirsi quindi a Gesù Cristo: “Ma mi sembra qualcosa di difficile realizzazione”. 
A quei soggetti mafiosi non interessa minimamente la prossima vita o se quella andrà persa; a loro interessa vivere nell’agiatezza attuale, d’altronde sono identici alla maggior parte dei fedeli cristiani; da un lato provano ad onorare quei principi cristiani: “Si recano in Chiesa la domenica per ricevere l’eucarestia e di contro attuano nei giorni feriali tutti quei comportamenti disonorevoli, che di fatto li allontanano sempre più dalla vita eterna…

Già sono gli stessi che durante l’assassinio di Padre Pino Puglisi, si sono chiusi ermeticamente a casa, gli stessi che non si sono ribellati quando avrebbero dovuto farlo, sono loro ad aver tenuto aperto le botteghe in quel giorno di lutto e potrei continuare con quanto compiuto fino ai giorni nostri…

Quindi, per favore Santo Padre, quando parla dei mafiosi non indichi con il proprio indice solo coloro che tengono un’arma nella propria mano, ma faccia in modo di traslare quel suo dito in tutte le direzioni di quest’isola, da est ad ovest, da nord a sud, perché i mafiosi sono ovunque, anche dove non dovrebbero essere!!!
Non abbia quindi timore di dire la verità… 
D’altronde se la Chiesa Cattolica ha ribadito l’obbligo di partecipare alla Messa la domenica e nelle altre feste di precetto, affermando che “i fedeli sono tenuti a partecipare all’Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (ad esempio, malattia, cura dei lattanti oppure siano stati dispensati dal loro parroco) e aggiungendo inoltre “coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave”, non si comprende il perché, per azioni commesse non meno gravi, si declini di procedere con quanto in suo potere e cioè con la scomunica (di quei fratelli e sorelle…) per causa gravi e ostinate infrazioni alla morale e quindi alla dottrina riconosciuta!!!
Già, mio caro “fratello” Francesco: “Forse è finito il tempo della carota e bisogna passare al bastone!!!
    

C'è in questo nostro paese chi si sacrifica e chi purtroppo, rema contro!!!

C’è una bellissima frase del Mahatma Gandhi che diceva: “Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince”.
Ma per vincere in questo paese, non basta combattere contro quel sistema corruttivo e collusivo, ma bisogna lottare anche contro una parte di quegli uomini e donne delle Istituzioni, che evidenziano sospetti sulle metodologie adottate e manifestano solitamente in quei loro atti (o nelle azioni intraprese), comportamenti ambigui che rasentano l’illecito giudiziario…
D’altronde quanto sopra, appartiene a quella cosiddetta “questione morale” che abbiamo visto in questi anni, toccare molti uomini di questo paese, dai nostri parlamentari fino a coloro che operano nelle nostre Pubbliche Amministrazioni e che hanno certamente creato in noi cittadini, preoccupazione e sconcerto…
La questione morale sappiamo come tocchi varie realtà sociali, ma ancor più preoccupante sta diventando la questione della sicurezza, che proprio in questi giorni, a seguito della tragedia di Genova, a fatto emergere una disastrosa condizione di gran parte delle nostre infrastrutture… 
Certo non tutti in questo paese sono stati inermi… 
Come non ricordare in questa circostanza, il sacrificio di quegli uomini eccelsi che insieme alle loro scorte, alle forze dell’ordine e a molti eroici cittadini, hanno dato la loro vita per lottare contro il crimine organizzato ed un generale malaffare, affinché si potesse, con la loro opera, prevenire e soffocare quel cancro della corruzione, per ridare a questo paese, sicurezza e coraggio, contro muri di silenzi ed omertà!!!
Ma al sottoscritto pare che non tutti in questo paese facciano in egual maniera il proprio dovere, anzi in taluni casi, potrei dire, tutt’altro…
Ad alcuni cittadini non interessa questo nostro paese, questa loro democrazia, sono individui che non combattono per la propria libertà e ancor meno per quella altrui…
Sono individui nati in catene a cui piace stare sottomessi, una volta per quei soggetti politici ed un’altra volte, per i cosiddetti “mafiosi”…
Ciascuno di essi d’altronde, fa quanto necessario per il proprio tornaconto e mai per gli altri… 
No, a questi soggetti non interessa la Patria, come poco entusiasmo mostrano nel trovare quel comune denominatore d’unione, per difendere e sostenere il futuro delle prossime generazioni… 
A nessuno di loro interessa salvare questo paese da questa attuale condizione, a loro va bene così…
D’altronde la maggior parte di essi si è adeguata a questo sistema… e tutto per loro, passa in secondo piano; vedasi l’immoralità politica o amministrativa di una parte delle istituzioni, vedasi quella “imbavagliata” stampa che esprime giudizi e valutazioni, che dà consigli, critica, che non rispetta la dignità della persona e si sostituisce ai tribunali, emettendo ancor prima di un processo, le proprie sentenze, dimenticando il principio costituzionale in cui è riportato: “Nessuno può essere ritenuto colpevole se non dopo essere stato condannato con sentenza definitiva “!!!
Ma da noi si sa… avviene tutto il contrario e così, diritto e democrazia vengono calpestati e a volte sovvertiti…
Risulta quindi indispensabile che tutti gli organi di controllo compiano il proprio dovere con scrupolo ed efficacia, essendo inconcepibile o gravemente illecito, che situazioni che abbiano fatto emergere truffe e/o raggiri ai danni dello Stato, trovino in un qualche modo l’approvazione di chi ha il dovere di controllare e soprattutto di stroncare!!!
I cittadini sono stanchi di sacrificarci… e certamente il sottoscritto è stanco di dover osservare, ancora una volta, un sistema di controllo non efficace e in taluni casi addirittura… compiacente e complice!!!
E’ dovere intervenire urgentemente, poiché l’attività di controllo è nell’interesse del cittadino come garanzia di legittimità e se questa garanzia è frodata o negata, diventa di fatto, un danno grave nell’interesse generale della comunità…
Io credo nella giustizia, e credo inoltre che la speranza in essa non debba spegnersi mai.
Come peraltro ritengo che ciascuno di noi debba fare di tutto per sostenerla, affinché essa possa, grazie al nostro impegno, dimostrare di sapersi fare rispettare!!!
Ma dopo il nostro impegno (che non voglio definire sacrificio), c’è bisogno che anche dall’altra parte della barricata, qualcuno dimostri con il proprio operato, di averlo apprezzato… altrimenti risulta tutto inutile!!!

C'è in questo nostro paese chi si sacrifica e chi purtroppo, rema contro!!!

C’è una bellissima frase del Mahatma Gandhi che diceva: “Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince”.
Ma per vincere in questo paese, non basta combattere contro quel sistema corruttivo e collusivo, ma bisogna lottare anche contro una parte di quegli uomini e donne delle Istituzioni, che evidenziano sospetti sulle metodologie adottate e manifestano solitamente in quei loro atti (o nelle azioni intraprese), comportamenti ambigui che rasentano l’illecito giudiziario…
D’altronde quanto sopra, appartiene a quella cosiddetta “questione morale” che abbiamo visto in questi anni, toccare molti uomini di questo paese, dai nostri parlamentari fino a coloro che operano nelle nostre Pubbliche Amministrazioni e che hanno certamente creato in noi cittadini, preoccupazione e sconcerto…
La questione morale sappiamo come tocchi varie realtà sociali, ma ancor più preoccupante sta diventando la questione della sicurezza, che proprio in questi giorni, a seguito della tragedia di Genova, a fatto emergere una disastrosa condizione di gran parte delle nostre infrastrutture… 
Certo non tutti in questo paese sono stati inermi… 
Come non ricordare in questa circostanza, il sacrificio di quegli uomini eccelsi che insieme alle loro scorte, alle forze dell’ordine e a molti eroici cittadini, hanno dato la loro vita per lottare contro il crimine organizzato ed un generale malaffare, affinché si potesse, con la loro opera, prevenire e soffocare quel cancro della corruzione, per ridare a questo paese, sicurezza e coraggio, contro muri di silenzi ed omertà!!!
Ma al sottoscritto pare che non tutti in questo paese facciano in egual maniera il proprio dovere, anzi in taluni casi, potrei dire, tutt’altro…
Ad alcuni cittadini non interessa questo nostro paese, questa loro democrazia, sono individui che non combattono per la propria libertà e ancor meno per quella altrui…
Sono individui nati in catene a cui piace stare sottomessi, una volta per quei soggetti politici ed un’altra volte, per i cosiddetti “mafiosi”…
Ciascuno di essi d’altronde, fa quanto necessario per il proprio tornaconto e mai per gli altri… 
No, a questi soggetti non interessa la Patria, come poco entusiasmo mostrano nel trovare quel comune denominatore d’unione, per difendere e sostenere il futuro delle prossime generazioni… 
A nessuno di loro interessa salvare questo paese da questa attuale condizione, a loro va bene così…
D’altronde la maggior parte di essi si è adeguata a questo sistema… e tutto per loro, passa in secondo piano; vedasi l’immoralità politica o amministrativa di una parte delle istituzioni, vedasi quella “imbavagliata” stampa che esprime giudizi e valutazioni, che dà consigli, critica, che non rispetta la dignità della persona e si sostituisce ai tribunali, emettendo ancor prima di un processo, le proprie sentenze, dimenticando il principio costituzionale in cui è riportato: “Nessuno può essere ritenuto colpevole se non dopo essere stato condannato con sentenza definitiva “!!!
Ma da noi si sa… avviene tutto il contrario e così, diritto e democrazia vengono calpestati e a volte sovvertiti…
Risulta quindi indispensabile che tutti gli organi di controllo compiano il proprio dovere con scrupolo ed efficacia, essendo inconcepibile o gravemente illecito, che situazioni che abbiano fatto emergere truffe e/o raggiri ai danni dello Stato, trovino in un qualche modo l’approvazione di chi ha il dovere di controllare e soprattutto di stroncare!!!
I cittadini sono stanchi di sacrificarci… e certamente il sottoscritto è stanco di dover osservare, ancora una volta, un sistema di controllo non efficace e in taluni casi addirittura… compiacente e complice!!!
E’ dovere intervenire urgentemente, poiché l’attività di controllo è nell’interesse del cittadino come garanzia di legittimità e se questa garanzia è frodata o negata, diventa di fatto, un danno grave nell’interesse generale della comunità…
Io credo nella giustizia, e credo inoltre che la speranza in essa non debba spegnersi mai.
Come peraltro ritengo che ciascuno di noi debba fare di tutto per sostenerla, affinché essa possa, grazie al nostro impegno, dimostrare di sapersi fare rispettare!!!
Ma dopo il nostro impegno (che non voglio definire sacrificio), c’è bisogno che anche dall’altra parte della barricata, qualcuno dimostri con il proprio operato, di averlo apprezzato… altrimenti risulta tutto inutile!!!

Messinese??? No… Catanese!!!

Alcuni giorni fa mi hanno raccontato una barzelletta… che vorrei oggi condividere con voi:
– Un “catanese” mentre si trova a Messina incontra di mattina un amico e gli racconta un avvenimento accadutogli durante la notte…
Sai, ieri sera ero ad un “Caffe” all’aperto, vicino Via Cannizzaro, sì…sì… proprio lì accanto al Tribunale, quando dopo aver ordinato un mojito, siede accanto a me un signore distinto…. 
Dopo alcuni minuti, iniziamo a parlare e mi dice di essere di Messina, e così discutiamo del più e del meno…
Si fanno le tre e dopo aver bevuto entrambi all’incirca 15 cocktail, mi ha chiesto: “Ma tu… di dove sei?”.
Ed io: “Come di dove sono… sono Siciliano come te”.
E lui: No…no… non intendevo la regione, ma la provincia. Lo sento dall’accento che non sei di qua…”. 
Ed io, leggermente infastidito: “Sono siciliano… ripeto della nostra meravigliosa terra: LA SICILIA”!!! 
E lui: “Sì… Sì… lo capito, della Sicilia, ma di dove precisamente???”
Ed io: “Sono della città con il mare più bello del mondo e con il vulcano più alto d’Europa”… e continuando leggermente irritato, passando QUESTA VOLTA al mio dialetto: “sugnu a differenza to’… da provincia chidda spetta: Sugnu CATANISI!!!”. 
E lui: “A Catania siete tutti mafiosi!”
Allora gli dico: “No, mi spiace, guarda che è un luogo comune del tutto infondato”…
E lui mi ripete: “A Catania siete tutti mafiosi!” 
“No…” gli dico io “ti assicuro di no, che non è così… “si tratta semplicemente di un luogo comune per antonomasia…”, aggiungendo ancora: “I mafiosi sono un’esigua minoranza”!!!
E lui ribattendo: “A Catania siete tutti mafioooosiiii…”. 
Guarda,  ti assicuro che la maggior parte dei catanesi sono brave persone”!!!
E lui, sempre più insistendo: “Te lo dico io, a Catania siete tutti mafiosi!!” 
Credimi… non ne potevo più: “Guarda che se hai intenzione di continuare così., mi stai facendo incazzare e se provi a seguitare con questa stupida frase interrompo qualsivoglia discussione, ma vorrei… prima di ciò, assicurarti che i tuoi pregiudizi sono vittima di una visione parziale della realtà e se mi permetti vorrei dimostrati che… “
E lui: “No, no… te lo dico io… non c’è nulla da dimostrare: A Catania siete tutti mafiosi!”.
Ancora, ancora con quella frase assurda… continuava imperterrito senza fermarsi, pareva “na machinetta…”!!! 
Siete mafiosiiii… a Catania siete mafiosi, i Catanesi sono tutti mafiosiii: Tu sei un catanese mafiosoooo!!!
Minch… credimi, non c’è lo fatta più!!! 
La mia pazienza era colma, sopportarlo mi era impossibile!!!
Ed allora -mi ha chiesto l’amico- che hai fatto???
Ed io: “Niente… l’ho ammazzato!!!”.

TERZO LIVELLO: "Ah… finalmente qualcosa comincia a muoversi in quel Tribunale di Messina"!!!

L’hanno chiamata operazione “Terzo livello”!!!

La Dia di Messina in collaborazione con il centro operativo di Catania, supportata dalle  centrali di Reggio Calabria, Palermo, Bari, Roma, Caltanissetta, Catanzaro e Agrigento, ha dato il via a numerose ordinanze cautelari…

Tra i destinatari del provvedimento figura anche l’ex Presidente del Consiglio comunale di Messina, candidata sindaco alle recenti amministrative, Emilia Barrile. 
Secondo l’accusa, la Barrile (ora ai domiciliari), con l’aiuto di imprenditori titolari di alcune società, avrebbe messo su un sistema d’affari “per godere di appoggi elettorali“…
Sarebbero state difatti create delle cooperative “ad hoc”, che provvedevano all’assunzione di giovani, per svolgere lavori all’interno della Pubblica amministrazione. 
Il tutto ovviamente per avere in cambio da quelle assunzioni… voti per la propria campagna elettorale!!!
Inoltre, attraverso vari patronati, si agevolavano molti giovani a ricevere dall’INPS la disoccupazione. 
Le indagini non si sono concluse e sembra che attualmente sono all’incirca 13 i destinatari delle misure cautelari, a cui vanno sommati altri 7 e precisamente, esponenti della politica, imprenditori, amministratori, faccendieri,  titolari di una società di vigilanza e uomini della criminalità peloritana…
Sono ritenuti responsabili a vario titolo dei seguenti reati: corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità in concorso, corruzione, detenzione illegale di armi, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, turbata libertà degli incanti, associazione per delinquere, intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte…
Inoltre, sono in atto ingenti sequestri dei beni, che colpiscono non solo i beni personali ma anche quelli societari, i quali, tra beni immobili e mobili, superano oltre 35 milioni milioni di euro…
L’indagine, non ancora conclusa, ha fatto emergere una ulteriore rete di rapporti clientelari/affaristici nella gestione della cosa pubblica e ci si aspetta un ampliamento della vicenda giudiziaria…
Il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, appena ascoltata la notizia ha commentato così: “Noi non giudichiamo, semmai attendiamo il commento di quelle ‘anime belle’ che hanno l’abitudine di speculare politicamente sulle altrui vicende giudiziarie. È una vicenda triste. Tutta da approfondire, ma forse anche prevista o prevedibile. Non abbiamo l’abitudine di speculare sulle altrui vicende giudiziarie. Altri lo fanno per vivere, ma questa volta avranno forse qualche motivo di imbarazzo. Noi andiamo avanti per la nostra strada che è quella giusta. Se, come in questo caso, coincide con quella della Giustizia è ancora meglio”!!!

E' finito il tempo in cui il credo più recitato dai mafiosi a Catania era: "Bisogna avere fiducia nella giustizia"!!!

Minch… cumpare, iaiu comu l’impressioni can’du tribbunali i Catania… qualcosa sta cangiannu…

Facci casu… non si virunu chiù di processi ballerini…
Tu scuddasti quanni na voti ti ricevunu ca ieri colpevole, ie’appoi… dopo na para d’anni -che novi processi- vinevi assoltu??? 
Tu ricoddi quannu nuatri… sì tutti nuatri, speravamo na giustizia???
Minch… chiddi si ca ierunu iorna magnifici… ma rimmi, quantu tempu ha passato di tannu???
Cettu, a quacchiruno intra du palazzu ci mangiatu i corna… pinsari di canciari di cristiani giusti, cu stautri novi…
Ma chi minch… su sciemuniti d’aintra??? Veramente cumpari… mi veni d’impazziri: Chiddi boni fora e chiddi tinti intra…
Ie diri ca propriu chiddi ierunu carusi boni, amici… sì… veri e propri amici (spatti… amici di l’amici…), gente ca si sapeva passari a manu supra a cuscienza prima di pigghiari na ricisione… e uora, si ni stu mumentu, chi truvamu: Infami… 

Chiddi si ca ieruno signori che badd… no chisti d’ora.
Iappoi…quannu i chiamavi c’erunu sempre, comu si rici, ieruni pronti pi l’usu… cchi ci vulevi riri: ierunu cristiani responsabili!!!
Ma poi tu ricordi pi ccosa???
Minch… veramente, tu scuddasti… pi na mangiata i pasta: pinfavuri a n’amico, pa festa da figghia, pin rialu pà so fimmina, oppuri pinpezzu i travagghio pi du “fros…” do figghiu… 
Mai…mai… Minch… MAI… ie u putemu riri forti… mai naddumannau na lira!!! 

Genti comu a chiddi cinnera picca… ora inveci… non c’nne chiu!!!
Chisti cavemu ora… sti nordici ca s’assittanu dà… intra d’uffici, ni talianu di supra a sutta, ianu a puzza suttu u nasu… non ni parrunu, ie mancu cu l’avvucati nostri parrari… anzi… i pigghiunu po cul…. A virità??? Sti novi magistrati, niiii schifiiunu… sì schifiunu i nuatri!!!
Ie diri ca quacchirunu de so colleghi… ie ancora dà!!! 
Cettu i spustani… ci resuru auntri incarichi unni non ponu fari chiù autru dannu…
Però magari iddi… minch… su scuddau ca nuatri mangiavunu… ie ora fanu finta ca non ni canusciunu chiù, anzi peggiu… non n’aiutunu ie si girunu dall’autru latu!!!
Minch… passau u tempu quannu vinevunu o mannavunu l’amici… paddumannari!!! 
Non ciabbastavunu mai… ogni vota ni vulevunu  sempre chiassai, “buttana da miseria” tutti li vizi avevano, a crociera, a machina, u casinò… u burdellu!!!
Ie nuatri… si sempri nuotri, comu tanti curnuti… i piaciri… tutti… ci facivamu passari!!!  
Ie uora… uora ca semu nuatri ad aviri di bisogno di iddi, minch… si furrianu di l’autro latu, ie non ni salutunu chiù…!!! 
Sì… semu di ittari, minch… ni ittanu comu a munnizzi… cettu picchi uora, pi iddi, semu cosa di teneri luntanu!!! 
Uora ca i cosi cangianu… fanu finta di non canuscirini chiù… bastar…. !!!
U capisti ora picchi i processi su da rifari… picchi venunu annullati???
Ah verità…??? Ah… voi sapiri a verita quali’è??? 
Ni volunu teniri caintra…??? No… NO… chiassai: Ni volunu fari moriri caintra!!!
Ie chiddi ca su fori??? Tranquillu… a picca a picca, si tirunu tutti! 
Sì… tutti… sia chiddi ca non parrunu… ca chiddi ca s’addivettunu a parrari, c’addivintanu comu i sbirri… e caintra non ci volunu stari. 
Iecco picchi macari d’autri infami, stanu parrannu!!! 
Picchi su comu a iddi… “indegni”!!! 
Ie dire ca na vota… c’era a parola, c’erunu l’omuni… chiddi veri, c’erunu l’amici… e pi l’amici si mureva: No comu ora… cu tutti sti pigghianculo e quaraquaquà!!!
Sì… uora ca, non c’è chiu nuddu, c’è sulu u votu intornu a mia ie a Tia… 
Nenti di nenti…. non putemu chiuù cuntari supra a nuddu, mancu chiù firucia na giustizia putemu aviri!!!
Iallura chi facemu??? 
Minch… cumpari, allura non l’ha caputo… non putemu fare chiù nenti: Semu pessi!!!         

Governatore Musumeci: Mi auguro che Lei non voglia continuare con la strada clientelare intrapresa dai suoi predecessori???

Presidente Musumeci… se mi permetto di scriverle è perché ritengo di averne titolo, avendo dato a Lei (tramite l’amica di “#diventeràbellissima”, Romj Crocitti Bellante), il mio personale sostegno alla sua candidatura a Presidente della regione…

Ho letto ieri della sua decisione di affrontare finalmente in maniera decisa, uno dei problemi più gravi che ha colpito in questi anni molti suoi concittadini, i quali si sono visti recapitare da parte di una società di riscossione, migliaia e migliaia di cartelle esattoriali, per tasse non pagate…
Alcune di queste certamente legittime, ma altre forse da contestare poiché illegittime o quantomeno d’approfondire… 
La cosa grave, per non voler dire la “peggiore” alla quale comunque facevo riferimento, è stata l’aver appreso di come quell’ente, usasse “due pesi e due misure” a seconda se le tasse a pagarle fossero dei semplici cittadini o i classici “amici degli amici“…
Parlo di quei personaggi noti della nostra città, legati al mondo politico, imprenditoriale, ma anche liberi professionisti, molti di loro inseriti in quel sistema massone, che ha permesso a questo ristretto gruppo, di scambiarsi informazioni, favori personali, raccomandazioni, ma soprattutto di fare emergere dalla riservatezza, tutti quei rapporti attinenti le attività d’indagini giudiziarie, protette come si sa… dal segreto d’ufficio… 
Manca naturalmente oltre a quanto sopra, un’altra categoria, la più preoccupante… se pur fortemente presente quotidianamente nel nostro contesto sociale, già… la categoria dei mafiosi e non mi riferisco alla delinquenza abituale che opera in tutti i settori della nostra economia, in particolare in quello sommerso, no, mi riferisco a quei soggetti che, come “pupari”, manovrano gli interessi di tutto il sistema politico/economico/finanziario e decidono chi deve andare avanti e chi no!!! 
D’altronde quanto sto ora riportando http://palermo.repubblica.it/cronaca/2017/03/02/news/avrebbero_favorito_tre_deputati_ars_sotto_accusa_nove_dipendenti_di_riscossione_sicilia-159572260/, riprende perfettamente le indagini svolte dalla Procura di Catania dello scorso anno, che aveva contestato a nove dipendenti i reati di abuso d’ufficio in concorso e continuato, ipotizzando inoltre un danno erariale di quasi di 390 mila euro, da cui inoltre si è scoperto che alcuni deputati, tra cui purtroppo anche Lei (che proprio in quel periodo se non ricordo male rappresentava l’incarico di Presidente della commissione regionale antimafia…), avevano ricevuto agevolazioni nel pagare il proprio dovuto a Riscossione Sicilia ( gli altri due deputati erano Nino D’Asero di Ncd e il deputato del Pd Raffaele Nicotra…
Per correttezza, lo stesso articolo riportava: “I tre deputati  non sono indagati… – dopo le polizze assicurative a propria insaputa… adesso abbiamo le cartelle sistemate a loro insaputa”…
Nell’inchiesta comunque coordinata dal pm Fabio Regolo, erano rimasti coinvolti anche agenti, funzionari e dirigenti di Riscossione Sicilia, in servizio nella sede provinciale di Catania della società… 
Ma la frase più interessante è stata quella dichiarata dall’Avv. Antonio Fiumefreddo (amministratore delegato dell’Ente), che riportava già allora, quanto oggi il sottoscritto sta scrivendo: “Non solo la categoria dei politici, ma anche quella dei professionisti, dei medici, degli avvocati, degli ingegneri, degli architetti e poi quella quella dei mafiosi”.
Non sta certamente al sottoscritto entrare nei meriti di quelle inchieste giudiziarie, scaturite da denunce su presunti favoritismi a politici rivelatesi in prima battuta infondate, quindi archiviate dalla magistratura e adesso ribaltate…
Peraltro vi è in atto, da parte del governo nazionale l’ipotesi di liquidazione e/o il trasferimento alla riscossione nazionale e chissà se forse, lontano da questa terra, da questo potere clientelare e dalla grande disponibilità fornita a quel sistema da alcuni suoi funzionari collusi, ecco… chissà forse, potremmo avere finalmente all’interno di quell’ufficio un po di giustezza!!!
Per cui, caro Presidente Musumeci, prima di procedere ad affidare le sorti di questa importante società a chicchessia, ci pensi un attimo… 
Poiché ritengo che ancor prima di valutare “Curriculum Vitae” dagli effetti “stupefacenti”, bisognerebbe cercare soggetti qualificati, che abbiano già dimostrato di possedere nel proprio Cv esperienze analoghe sul campo –per almeno un decennio– attraverso le quali, hanno saputo evidenziare grande competenza e meriti, in quella particolare gestione…
Ed infine, la caratteristica fondamentale, quella di essere “persona integerrima“!!!
Peraltro è la stessa parola che ha usato per Lei (durante la sua ultima competizione elettorale) l’amico Carmelo Pullara, a cui ha saputo aggiungere: Non abbiamo bisogno di approssimazione, ma di uomini che abbiano idee chiare e agire efficace e libero… dal bisogno; la Sicilia necessita di gente preparata che la conduca alla risoluzione di problemi atavici, che la guidi altresì lungo il canale della vera giustizia e dell’anticorruzione”.
Mi permetto Presidente di darle un consiglio: Un uomo va giudicato dalle scelte, non tanto da quelle giuste… ma da come è riuscito a venirne fuori da quelle sbagliate.

Corrotti e mafiosi cristiani??? Ma quale cristiani… sono solo putridi!!!

Finalmente un Papa che non usa mezzi termini e dice le cose per come sono!!!

Parla di mafiosi e soprattutto parla di tutte quelle persone corrotte!!!
Sì… di quella massa d’individui che ogni giorno si dedicano a rubare, a evadere, a incrementare il malaffare, sono soggetti dediti alla corruzione, alla ricerca di denaro sotto forma di mazzette e/o tangenti, usano la politica per fini personali e non per la collettività ed infine, ci sono i peggiori, quelli che svolgono la loro funzione all’interno della criminalità organizzata…
Ecco tutti questi signori sopra riportati… non possono dirsi “CRISTIANI“!!!
Perché in essi… nulla vi è di “Cristo”!!!

“Un cristiano – dichiara Papa Francesco – si deve lasciar lavare da Cristo, si deve lasciar spogliare da Lui dell’uomo vecchio per camminare in una vita nuova, pur rimanendo peccatore, non saremo mai corrotti… 

Ma quei mafiosi e corrotti non possono dirsi cristiani, anche se vanno a messa la domenica o prendono l’eucarestia, battezzano i propri figli, partecipano alle messe per i propri defunti e fanno solitamente… laute beneficenze, a quelle strutture parrocchiali.
Ma questi soggetti… non sanno cos’è la religione, hanno il cuore pieno di putredine perché “portano la morte nell’anima e agli altri“!!!
Dice bene Papa Francesco… “sono i cristiani finti”!!!
Sono tutti quelli che dicono “Gesù è risorto” oppure “io sono stato giustificato da Gesù”: dicono di essere nella vita nuova, ma vivono una vita corrotta!!!
Ma questi finti cristiani – dice Papa Bergoglio   finiranno male!!!
Il loro d’altronde è un male endemico… questi finti fedeli dimostrano la loro incapacità come cristiani, non vogliono convertirsi e ancor meno pentirsi…
Ciascuno di essi dimostra nei fatti di non essere capace di cambiare vita, anche se continuano a proclamarsi cristiani… e purtroppo, non basta nemmeno questa festa Pasquale, per rinnovarsi…

Per ritornare ad essere veri cristiani, bisogna lottare contro l’illegalità… in tutti i modi possibili, vanno denunciati tutti gli affari sporchi, va allontanato da se quel denaro che insanguina e produce potere iniquo…

Il corrotto si sa… fa finta di essere una persona onorevole, ma alla fine, nel suo cuore, non vi è nulla di buono e i mafiosi in particolare, sono l’espressione di una cultura di morte, da osteggiare e da combattere in tutti i modi, perché si oppongono all’unica strada percorribile: Il Vangelo…
Le parole di Papa Francesco, rievocano quelle del suo predecessore Papa Giovanni Paolo II: “Convertitevi… perché  verrà il giudizio di Dio” a cui seguirà nel 2014 la scomunica pronunciata in Calabria dallo stesso Papa Bergoglio… 

In quella sede ha ricordato che “La mafia, si oppone radicalmente alla fede e al Vangelo ed il fenomeno mafioso, quale espressione di una cultura di morte, è da osteggiare e da combattere”!!! Mafia, camorra e ‘ndrangheta, sfruttando le carenze economiche, sociali e politiche, trovano un terreno fertile per realizzare i loro deplorevoli progetti…”.

Caro Papa Francesco, oggi chiedi a tutti ai cristiani, al sottoscritto… di pregare per loro, perché il Signore tocchi la loro anima!!!
Comprenderà… quanto difficile sia per il sottoscritto esaudire questa Sua richiesta, considerato che quotidianamente e in ogni occasione (certamente da riferirsi al mio limitato contesto…) provo a combattere tutte quelle situazioni disoneste, fatte da istigazioni e lusinghe, create per l’appunto da quei soggetti, legati a quel putredine sistema di continuo malaffare…

Mi permetta Santo Padre, ma forse sarebbe giunto il momento che Lei annunciasse a tutti quegli individui mafiosi e corrotti – in modo chiaro e deciso,  la SCOMUNICA” immediata per quanti vanno ancora compiendo quelle azioni disonorevoli…
Ritengo inoltre, che quella pena canonica, vada estesa anche a tutti i familiari, che nei fatti dimostrano di non dissociarsi da quelle azioni disonorevoli compiute da quel loro parente!!!
Comunque, tralasciando quella richiesta di perdono realizzata attraverso la nostra preghiera – che sin d’ora purtroppo, non mi sento di rivolgere – su una cosa Santo Padre sono d’accordo con Lei: Cambiare si può!!!
Basti ricordare quanto compiuto da Peppino Impastato: “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!!!”.

Italiani??? Siciliani… ??? Grazie al vostro voto: "I suonatori resteranno eguali e la musica sarà sempre la stessa"!!!

Siamo giunti  a meno 2!!!
Già mancano due giorni alla prossima tornata elettorale e i nostri cellulari ed email, sono pieni di messaggini che ci suggeriscono per chi votare…
Sembriamo di essere alle scuole elementari, con la maestra che ci diceva, cosa fare e cosa no… cosa era giusto compiere e cosa bisognava evitare a tutti i costi!!!
Sembrano ridicoli… anche perché i cittadini hanno già deciso, sia quanti andranno ad apporre in maniera libera quella X nelle schede elettorali, che coloro che hanno promesso in quelle segreteria la loro completa adesione…
Quindi serve a poco trasmettere messaggi su Whatsapp, Facebook o Sms, cercando d’influenzare l’amico e/o il conoscente “elettore”, tanto ormai ciò che è deciso è determinato… e non ci saranno tentennamenti o soggetti titubanti…
D’altronde, chi vota per il centrosinistra… si muoverà all’interno di quella coalizione o al massimo trasferirà il proprio consenso verso partiti di eguale ispirazione e analoga cosa faranno gli elettori di centrodestra…
Un gruppo a parte sarà quello costituito dai pentastellari… da chi crede che sia necessario un profondo cambiamento del sistema, da chi vuole combattere in maniera decisa la corruzione di questo Paese, mandando non solo a casa… ma in gattabuia tutti quei politici che finora hanno goduto di leggi create ad hoc… esclusivamente per salvaguardarli da quei penitenziari!!!            
Il voto oggi richiesto, non serve a definire quale partito e/o coalizione si vuole al governo, bensì bisogna scegliere tra un sistema clientelare/mafioso e criminale, ad uno che determini legalità, giustizia, meritocrazia e porti avanti valori morali da troppo tempo perduti… 
Ma il sistema è talmente colluso che è difficile che qualcosa possa cambiare… 
Certo, come si dice “la speranza è l’ultima a morire” e sono ancora tante, le persone oneste, che credono che ciò possa accadere… ma il sottoscritto ha forti dubbi a riguardo, definirei quella speranza una una vera e propria “illusione”, in quanto questo sistema generalizzato, pretende che nulla cambi… affinché si possa continuare a fare… per come si è fatto, in tutti questi anni…
Ecco perché in questi giorni di predisposizione, lancio il messaggio di scegliere chi si vuole… l’importante è che ciascuno di Voi… nei prossimi mesi, non inizi a lamentarsi per come si è fatto in tutti questi anni!!!
Italiani… e in particolare “SICILIANI”… votate chi volete, per quelli onesti o per i mafiosi (peraltro di quest’ultimi conoscete bene nomi e cognomi… e per favore, non fate finta di non saperli…), votate per la legalità o per la corruzione, votate per quegli uomini dai principi sani o per chi ha dimostrato essere in questi anni colluso con la criminalità organizzata… 
Dipende tutto da noi, da voi… il sottoscritto purtroppo (mi dispiace dover dichiarare quanto segue) è convinto che non cambierà nulla, al limite ci potrà essere un semplice cambio dei suonatori, ma vedrete… la musica resterà sempre la stessa!!!
D’altro canto, un Paese che pretende (attraverso questi suoi uomini) di restare immutato, è un paese senza alcuna speranza… destinato a morire, anche perché guardandomi in giro… non vi è nessuno in grado di poterlo sovvertire!!!

Papa Francesco… forse il vero problema è tutt'altro, che nulla centra con l'essere schiavi di domenica…

Caro Papa Francesco, comprendo perfettamente il messaggio riportato durante l’udienza generale sul pensiero che lavorare di domenica per noi cristiani è errato… a differenza di altri paesi, nei quali predominano religioni diverse dalla nostra, che per l’appunto s’astengono; infatti, ove presente la religione ebraica ci si astiene dal lavoro il sabato, mentre in quegli stati a maggioranza  islamica, non si lavora di venerdì…

Quindi da un punto di vista etico o sarebbe meglio dire religioso, si potrebbe pensare che, anche da noi, dovrebbe valere la stessa regola…
Nel dichiarare ciò però, ci si dimentica che il nostro è un paese certamente più democratico e libero moralmente e comunque va ricordato che, vi è una consistente comunità al suo interno, che non segue quelle regole dettate dal cattolicesimo…
Per cui, voler sostenere che quanti oggi svolgono la propria professione nella giornata della domenica, contrasti con i principi dettati dalla religione… mi da l’impressione che si voglia celare sulle reali motivazioni, che hanno condotto a quel Suo sfogo…

Non ci vuole molto per comprendere che la vera ragione di quella frase, sia da ricercare principalmente nella mancata presenza di fedeli all’interno delle chiese in quel giorno festivo… e soprattutto, da quel esiguo numero di presenti… che ora si vorrebbe incolpare di prediligere lo shopping alla  preghiera…

D’altronde, quanto accade ormai da tempo, è precisamente ciò che maggior parte delle persone in fondo desidera e cioè, la ricerca di un rapporto diretto con Dio, senza alcuna necessità d’intermediari vari, che intercedano per nome e conto di EGLI, ed è questa la vera motivazione, che preoccupa principalmente oggi la nostra Chiesa, perché in gioco vi è la propria sopravvivenza e il futuro della stessa…
Peraltro, voler dimenticare quanto accaduto in questi anni all’interno di questa Chiesa, è non voler essere sinceri con noi stessi!!
Abbiamo letto e ascoltato, quali profonde ferite hanno lasciato quei suoi ministri del culto, che Lei ora Santità sta cercando in tutti i modi di ricucire, allontanando innanzitutto proprio coloro che hanno sbagliato…
Non si tratta quindi di dover recuperare quegli insegnamenti a suo tempo ricevuti o di essere più presenti alla messa domenicale, qui si tratta di riappropriarsi di quel concetto eucaristico non più al centro della nostra vita…
Tuttavia, osservando quanto accade quotidianamente nel nostro paese, Le chiedo, come si può pensare d’essere cristiani, quando nessuno di questi fedeli, mette in pratica un solo insegnamento del nostro Messia… 
Come possono pensare questi nostri ladri, corrotti e mafiosi, di recarsi la domenica a messa per potersi unire con LUI… per ascoltare attraverso quel sacerdote la Sua parola, per nutrirsi della sua mensa e divenire così, insieme ad Egli… un’unico corpo!!!
Se sono questi i discepoli che il nostro Cristo deve trovare nella sua Chiesa, se si vuole pensare solo alle generose offerte che questi soggetti lasciano… allora sicuramente c’è qualcosa che no va!!!  
Il Gesù che io e Lei conosciamo, pur nella sua misericordia, non vuole scorgere nessuno di quei soggetti, ne di domenica e neppure nei giorni feriali, non vuole parlare a loro, non vuole dividere alcun pane e vino con essi, perché mai nessuno di loro riceverà nel proprio corpo alcuno spirito santo… 
Ecco il perché molti di noi non vengono a messa la domenica, perché come LUI… non vogliono incontrarli, non vogliono dividere con loro nulla… perché nulla abbiamo a che dividere con quei soggetti, sono individui che hanno da troppo tempo smarrito il senso di esseri cristiani… ma che conservano abitudini “sociali” legate più ad un aspetto mondano domenicale, che ad un momento di consapevole e profonda rivelazione… 
Ed è proprio su questi valori che Lei Santità dovrebbe intervenire, ricordare a tutti, che senza la  consapevolezza del significato cristiano, si perde tutto… sia in questa vita terrena, che un giorno in quella celestiale…
Poiché… se la domenica deve rappresentare solo un banco di prova per astenersi dal lavoro per recarsi a messa, ecco se si vuole sperare a continuare a ripetere quelle frasi ripetute, instillate in ciascuno di noi, sin da quando si era bambini, ecco, se si continua per come finora si è fatto… Santità, non ci sarà mai posto per la preghiera e tutto si ridurrà ad una semplice abitudine di sacramenti: Battesimo, Eucaristia,  Cresima, Confessione, Ordine sacro, Matrimonio e per finire l’Unzione degli infermi… (Padre…si vede che sono preparato, non per nulla, gli anni dai salesiani a qualcosa son serviti..).
Ecco quindi perché oggi chiedo Lei di uscire allo scoperto, di dire anche quanto molti non vorrebbero sentirsi dire, certo la Chiesa perderà molti di quegli ipocriti fedeli (d’altronde sono i discendenti di quelli che nostro Signore cacciò dal tempio… ) ma così facendo Lei, potrà continuare quell’opera di pulizia già iniziata e sarà questo cambiamento a ridare a ciascuno di noi quell’energia e soprattutto quella fiducia per poter andare avanti, non più da soli, ma con la speranza cristiana di saper che accanto a noi, c’è sempre nostro Signore, che alla fine, non ci lascia mai soli.
Mi creda Santità, non ci sono “schiavi del lavoro domenicale“, ma semplice gente perbene, che cerca di sopravvivere ogni giorno onestamente, contro uno Stato ed un sistema composto da “notabili, cambiavalute e mercanti” del tutto indifferenti ai problemi di chi soffre o di chi è disagiato…
Ma verrà nuovamente il giorno in cui la nostra casa sarà chiamata “casa di preghiera” e non più “spelonca di ladri”!!!  

Papa Francesco… forse il vero problema è tutt'altro, che nulla centra con l'essere schiavi di domenica…

Caro Papa Francesco, comprendo perfettamente il messaggio riportato durante l’udienza generale sul pensiero che lavorare di domenica per noi cristiani è errato… a differenza di altri paesi, nei quali predominano religioni diverse dalla nostra, che per l’appunto s’astengono; infatti, ove presente la religione ebraica ci si astiene dal lavoro il sabato, mentre in quegli stati a maggioranza  islamica, non si lavora di venerdì…

Quindi da un punto di vista etico o sarebbe meglio dire religioso, si potrebbe pensare che, anche da noi, dovrebbe valere la stessa regola…
Nel dichiarare ciò però, ci si dimentica che il nostro è un paese certamente più democratico e libero moralmente e comunque va ricordato che, vi è una consistente comunità al suo interno, che non segue quelle regole dettate dal cattolicesimo…
Per cui, voler sostenere che quanti oggi svolgono la propria professione nella giornata della domenica, contrasti con i principi dettati dalla religione… mi da l’impressione che si voglia celare sulle reali motivazioni, che hanno condotto a quel Suo sfogo…

Non ci vuole molto per comprendere che la vera ragione di quella frase, sia da ricercare principalmente nella mancata presenza di fedeli all’interno delle chiese in quel giorno festivo… e soprattutto, da quel esiguo numero di presenti… che ora si vorrebbe incolpare di prediligere lo shopping alla  preghiera…

D’altronde, quanto accade ormai da tempo, è precisamente ciò che maggior parte delle persone in fondo desidera e cioè, la ricerca di un rapporto diretto con Dio, senza alcuna necessità d’intermediari vari, che intercedano per nome e conto di EGLI, ed è questa la vera motivazione, che preoccupa principalmente oggi la nostra Chiesa, perché in gioco vi è la propria sopravvivenza e il futuro della stessa…
Peraltro, voler dimenticare quanto accaduto in questi anni all’interno di questa Chiesa, è non voler essere sinceri con noi stessi!!
Abbiamo letto e ascoltato, quali profonde ferite hanno lasciato quei suoi ministri del culto, che Lei ora Santità sta cercando in tutti i modi di ricucire, allontanando innanzitutto proprio coloro che hanno sbagliato…
Non si tratta quindi di dover recuperare quegli insegnamenti a suo tempo ricevuti o di essere più presenti alla messa domenicale, qui si tratta di riappropriarsi di quel concetto eucaristico non più al centro della nostra vita…
Tuttavia, osservando quanto accade quotidianamente nel nostro paese, Le chiedo, come si può pensare d’essere cristiani, quando nessuno di questi fedeli, mette in pratica un solo insegnamento del nostro Messia… 
Come possono pensare questi nostri ladri, corrotti e mafiosi, di recarsi la domenica a messa per potersi unire con LUI… per ascoltare attraverso quel sacerdote la Sua parola, per nutrirsi della sua mensa e divenire così, insieme ad Egli… un’unico corpo!!!
Se sono questi i discepoli che il nostro Cristo deve trovare nella sua Chiesa, se si vuole pensare solo alle generose offerte che questi soggetti lasciano… allora sicuramente c’è qualcosa che no va!!!  
Il Gesù che io e Lei conosciamo, pur nella sua misericordia, non vuole scorgere nessuno di quei soggetti, ne di domenica e neppure nei giorni feriali, non vuole parlare a loro, non vuole dividere alcun pane e vino con essi, perché mai nessuno di loro riceverà nel proprio corpo alcuno spirito santo… 
Ecco il perché molti di noi non vengono a messa la domenica, perché come LUI… non vogliono incontrarli, non vogliono dividere con loro nulla… perché nulla abbiamo a che dividere con quei soggetti, sono individui che hanno da troppo tempo smarrito il senso di esseri cristiani… ma che conservano abitudini “sociali” legate più ad un aspetto mondano domenicale, che ad un momento di consapevole e profonda rivelazione… 
Ed è proprio su questi valori che Lei Santità dovrebbe intervenire, ricordare a tutti, che senza la  consapevolezza del significato cristiano, si perde tutto… sia in questa vita terrena, che un giorno in quella celestiale…
Poiché… se la domenica deve rappresentare solo un banco di prova per astenersi dal lavoro per recarsi a messa, ecco se si vuole sperare a continuare a ripetere quelle frasi ripetute, instillate in ciascuno di noi, sin da quando si era bambini, ecco, se si continua per come finora si è fatto… Santità, non ci sarà mai posto per la preghiera e tutto si ridurrà ad una semplice abitudine di sacramenti: Battesimo, Eucaristia,  Cresima, Confessione, Ordine sacro, Matrimonio e per finire l’Unzione degli infermi… (Padre…si vede che sono preparato, non per nulla, gli anni dai salesiani a qualcosa son serviti..).
Ecco quindi perché oggi chiedo Lei di uscire allo scoperto, di dire anche quanto molti non vorrebbero sentirsi dire, certo la Chiesa perderà molti di quegli ipocriti fedeli (d’altronde sono i discendenti di quelli che nostro Signore cacciò dal tempio… ) ma così facendo Lei, potrà continuare quell’opera di pulizia già iniziata e sarà questo cambiamento a ridare a ciascuno di noi quell’energia e soprattutto quella fiducia per poter andare avanti, non più da soli, ma con la speranza cristiana di saper che accanto a noi, c’è sempre nostro Signore, che alla fine, non ci lascia mai soli.
Mi creda Santità, non ci sono “schiavi del lavoro domenicale“, ma semplice gente perbene, che cerca di sopravvivere ogni giorno onestamente, contro uno Stato ed un sistema composto da “notabili, cambiavalute e mercanti” del tutto indifferenti ai problemi di chi soffre o di chi è disagiato…
Ma verrà nuovamente il giorno in cui la nostra casa sarà chiamata “casa di preghiera” e non più “spelonca di ladri”!!!  

Basterebbe un'inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno!!!

C’è un silenzio strano in città, già… troppo silenzio, quasi che ci si aspetti, da un momento all’altro, un arresto imminente…
Nessuno che parla, sono pochi coloro che si sbilanciano, ancor meno sono le previsioni, non quelle meteorologiche… ma quelle giudiziarie!!! 
Qualche anno fa c’erano i cosiddetti delinquenti, quelli sì che facevano notizia…
Bande criminali armate che si fronteggiavano, mafiosi che di volta in volta cadevano sotto i colpi degli avversari, una serie di omicidi eccellenti… oggi di contro (e aggiungerei per fortuna…), c’è soltanto “silenzio”… ed è grazie ai “politici” indagati, che si tiene ancora alta, la voce della comunicazione…
Se non fosse per loro, non ci sarebbe di cosa scrivere… quel giornalismo d’inchiesta andrebbe a morire… mentre così, grazie a quegli indagati –come una “soap opera” televisiva – ci si appassiona nel leggere di quelle inchieste, dei vari processi e via discorrendo….
Ciascuno di essi difficilmente riuscirà a rientrare nuovamente in quell’ambiente politico… ormai, li si è fatti fuori… e sono stati i compagni di quel viaggio, ad averli abbandonati e che ora, nel momento di difficoltà… li hanno lasciato soli!!!
Si… ogni tanto, di quei politici, se ne incontra qualcuno…
Al sottoscritto ad esempio è capitato di vederne qualcuno… sembrano dei “clochard”, non so… forse per come erano malamente vestiti o per quanto fosserro smagriti, comunque limpressione che mi hanno dato, è di avere di fronte dei vagabondi che si muovevano con lo sguardo assente rivolto in basso e nell’assoluta indifferenza generale… 
E dire che un tempo, si facevano le fila dietro quei loro studi… ed ora, di contro, quegli uffici sono stati chiusi, dimenticati…anche da quei finti amici!!!
Lo so, vederli ora quei politici… fanno quasi tenerezza, sembra che vivano quelle loro vite a modello di “semilibertà”, già, in quel loro tormentato portamento, si evidenzia la frustrazione di questa attuale esistenza…
E’ come se ogni notte dovessero tornassero in galera… ma loro questo problema non lo hanno, anzi, possono rientrare tranquillamente in casa propria…
Ma forse è proprio quella casa a pesargli di più… la stessa che da tempo non sentono propria, quelle quattro mura in cui si sentono dei veri e propri estranei, dove sanno di non godere più, neppure della stima familiare… 
E’ evidente… hanno perso tutto, i familiari, gli amici, quei conoscenti che, proprio nel vederli si chinavano per salutarli, ma ormai è finito tutto e nessuno più ricorderà, tutte le cose positive fatte negli anni passati… 
Sì… ormai nella memoria di ciascuno, ci sarà posto soltanto per le inchieste, gli arresti e quelle eventuali condanne!!!
Molti di quei politici ormai non ci sono più… e per molti cittadini questa è una cosa positiva, visto quanto “socialmente pericolosi” siano stati…  e per quanti ancora rimasti, ecco… la fortuna vuole che molti di essi, abbiano perso quella loro influenza politica e sono ormai fuori da quel giro e nessuno vuole ricordarli più…..
Comunque pian piano, qualcosa… grazie a quelle inchieste è stata fatta, mentre qualche altra azione, andrebbe ancora fatta…
Ma come dice il proverbio: “basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno” e noi… sappiamo che a volte, bisogna accontentarsi!!! 

Basterebbe un'inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno!!!

C’è un silenzio strano in città, già… troppo silenzio, quasi che ci si aspetti, da un momento all’altro, un arresto imminente…
Nessuno che parla, sono pochi coloro che si sbilanciano, ancor meno sono le previsioni, non quelle meteorologiche… ma quelle giudiziarie!!! 
Qualche anno fa c’erano i cosiddetti delinquenti, quelli sì che facevano notizia…
Bande criminali armate che si fronteggiavano, mafiosi che di volta in volta cadevano sotto i colpi degli avversari, una serie di omicidi eccellenti… oggi di contro (e aggiungerei per fortuna…), c’è soltanto “silenzio”… ed è grazie ai “politici” indagati, che si tiene ancora alta, la voce della comunicazione…
Se non fosse per loro, non ci sarebbe di cosa scrivere… quel giornalismo d’inchiesta andrebbe a morire… mentre così, grazie a quegli indagati –come una “soap opera” televisiva – ci si appassiona nel leggere di quelle inchieste, dei vari processi e via discorrendo….
Ciascuno di essi difficilmente riuscirà a rientrare nuovamente in quell’ambiente politico… ormai, li si è fatti fuori… e sono stati i compagni di quel viaggio, ad averli abbandonati e che ora, nel momento di difficoltà… li hanno lasciato soli!!!
Si… ogni tanto, di quei politici, se ne incontra qualcuno…
Al sottoscritto ad esempio è capitato di vederne qualcuno… sembrano dei “clochard”, non so… forse per come erano malamente vestiti o per quanto fosserro smagriti, comunque limpressione che mi hanno dato, è di avere di fronte dei vagabondi che si muovevano con lo sguardo assente rivolto in basso e nell’assoluta indifferenza generale… 
E dire che un tempo, si facevano le fila dietro quei loro studi… ed ora, di contro, quegli uffici sono stati chiusi, dimenticati…anche da quei finti amici!!!
Lo so, vederli ora quei politici… fanno quasi tenerezza, sembra che vivano quelle loro vite a modello di “semilibertà”, già, in quel loro tormentato portamento, si evidenzia la frustrazione di questa attuale esistenza…
E’ come se ogni notte dovessero tornassero in galera… ma loro questo problema non lo hanno, anzi, possono rientrare tranquillamente in casa propria…
Ma forse è proprio quella casa a pesargli di più… la stessa che da tempo non sentono propria, quelle quattro mura in cui si sentono dei veri e propri estranei, dove sanno di non godere più, neppure della stima familiare… 
E’ evidente… hanno perso tutto, i familiari, gli amici, quei conoscenti che, proprio nel vederli si chinavano per salutarli, ma ormai è finito tutto e nessuno più ricorderà, tutte le cose positive fatte negli anni passati… 
Sì… ormai nella memoria di ciascuno, ci sarà posto soltanto per le inchieste, gli arresti e quelle eventuali condanne!!!
Molti di quei politici ormai non ci sono più… e per molti cittadini questa è una cosa positiva, visto quanto “socialmente pericolosi” siano stati…  e per quanti ancora rimasti, ecco… la fortuna vuole che molti di essi, abbiano perso quella loro influenza politica e sono ormai fuori da quel giro e nessuno vuole ricordarli più…..
Comunque pian piano, qualcosa… grazie a quelle inchieste è stata fatta, mentre qualche altra azione, andrebbe ancora fatta…
Ma come dice il proverbio: “basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno” e noi… sappiamo che a volte, bisogna accontentarsi!!! 

Casualmente, il "capo dei capi" Totò Riina, in fin di vita…

Ha volte ho l’impressione di essere un precursore dei tempi… si prevedo e accade quanto avevo previsto…
In data 9 giugno di quest’anno avevo scritto un post a riguardo:
ed ora stranamente, la notizia che il boss Totò Riina, è stato ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma… in quanto in fin di vita!!!
Avevo preso per l’appunto allora come accostamento, un bellissimo libro di John Le Carrè, intitolato “Chiamata per il morto” ed avevo espresso alla fine della nota, un mio presentimento… che ora sembra, si stia avverando!!!
Già, dopo aver compiuto 87 anni e aver trascorso questi ultimi 24 anni in carcere (dal 15/01/1993 anno del suo arresto) per le condanne ricevute (26 ergastoli, tra cui proprio quelle per le le stragi di Falcone e Borsellino), ecco che ora si trova in fin di vita…
Ed è veramente strano… perché sembrava che – da quelle sue ultime apparizioni – si sentisse alquanto bene, tanto da dichiarare che voleva parlare…
Di cosa non si sa… ma ora purtroppo essendo in fin di vita, non potrà dire forse quanto voleva…
Certo… qualcuno potrebbe obbiettare che era prevedibile che accadesse una situazione del genere… d’altronde il boss corleonese, aveva ormai raggiunto una età nella quale è prevedibile pensare ad una dipartita…
Ovviamente i medici, dopo essere intervenuti chirurgicamente, hanno già messo le mani avanti, dichiarando che le condizioni del boss, sono da troppi anni compromesse, e che difficilmente avrebbe superato ulteriori interventi…
Strano però che proprio alcuni mesi fa, si ventilava l’ipotesi che il “capo dei capi” potesse lasciare il carcere a causa delle sue condizioni di salute… ed ora, all’improvviso… non ve ne più motivo, in quanto forse sta morendo!!!

Nella sopraddetta circostanza era stato espresso che il soggetto criminale, godeva al’interno di quel penitenziario la massima attenzione ed il rispetto della sua volontà, al pari di qualsiasi altra persona, che versi in analoghe condizioni fisiche…

Di contro, si escludeva la possibilità di liberarlo, in quanto le sue condizioni di salute seppur critiche, permettevano ad egli di potere esercitare ancora un potere criminale, in particolare, proprio nel caso in cui, avesse fatto ritorno a Corleone…

Il sottoscritto questa nota non la comprende… è infermo, moribondo, incapace d’intendere e di volere… oppure è ancora in forze da decidere e comandare all’interno di quell’associazione mafiosa???
Nel dubbio… lasciamolo dov’è, lì dove non può parlare!!!
Ecco infatti che da uno stato definito “lucido e vigile” è passato ad uno stato “vegetale”… poiché in coma.
La verità è che in tutti questi anni, sono in molti ad aver desiderato la morte di quell’uomo… e non parlo dei parenti vittime cadute per mano della mafia, la stessa associazione criminale che egli di fatto dirigeva, bensì, mi riferisco a tutti quegli uomini e donne che opportunamente legati a quello Stato parallelo “deviato e non”, hanno permesso in tutti quegli anni ad egli –attraverso propri uomini istituzionali, politici, dirigenti e militari– non solo di rimanere impunito e latitante per cinquant’anni, ma ancor peggio, d’aver stabilito patti e condizioni, con quell’associazione criminale!!!
Già… come dimenticare quell’infausta trattativa conosciuta col nome “Stato-mafia”…
Cosa aggiungere, con la morte di Riina… vedrete, svanirà un’importante periodo storico, una verità che questo paese ha preferito tenere celata, poiché sono in molti, a non voler che essa possa emergere!!!

Odiato da tutti: dai mafiosi ed anche dagli anti-mafiosi!!!

Chissà perché… mi sento molto vicino all’attuale Procuratore generale di Caltanissetta, Sergio Lari…

In un articolo pubblicato sull’ultimo numero del settimanale statunitense “The New Yorker”, ha affermato: “Prima i mafiosi mi odiavano… ora mi odiano gli anti-mafiosi. Un giorno mi troverete morto per strada, e non saprete chi è stato“…. 
Procuratore… come si dice in Sicilia: “delitto d’onore… chista questione di fimmini fu”!!! 
Certo la vicenda “Saguto” con quella imbarazzante inchiesta, sta creando non pochi problemi al Procuratore capo, in particolare perché la vicenda riguarda come ben sappiamo, alcuni magistrati della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo…
Certo, aver indagato sui propri colleghi, ha procurato ad Egli, non pochi nemici, non solo nella magistratura, ma anche nella politica… 
Bisogna aggiungere d’altronde che, in tutti questi anni – come spesso capita – saranno intercorsi tra quei soggetti ora indagati, rapporti non solo professionali, ma anche personali, ed è comprensibile quindi pensare che, saranno stati elargiti certamente favori personali e dispensati aiuti e chissà se forse, non sono in molti ora a doversi sentire “ricattabili”…

Inoltre… come ben sappiamo, molti di quei soggetti, erano stati considerati da molti… veri e propri “Paladini della legalità”… ed ora, dopo questa vicenda, molti di quegli apprezzamenti, sono andati scomparendo…
La giustizia comunque, dovrà fare il proprio corso… anche perché tutti si attendono, che non venga espressa una diversità di forma… con “due pesi e due misure“…
Certamente è evidente a tutti noi, quanto il tentativo di condizionare questa inchiesta sia da parte di molti… fortissimo!!!
Troppi poteri forti, troppi uomini e donne delle Istituzioni, in gioco c’è la responsabilità di uno Stato di diritto… e sono in tanti a volere evitare di esporsi per non doversi scontrare… 
Il sottoscritto comunque esprime la massima fiducia nell’operato di quella corretta “magistratura” e di quel potere giudiziario, che ha dimostrato finora, quantomeno nella maggior parte dei casi, di essere sempre – dalla parte della rettitudine… 

Catania: Siamo nelle mani di nessuno!!!

Questa sera vorrei dedicarVi un libro…
Un libro per le tante vittime che attendono giustizia da questo paese e che proprio a Catania trovano, nei cosiddetti tutori della legge o in quanti di fatto la rappresentano con quelle toghe… l’assoluta indifferenza!!!
Non ho paura di dire quanto dico… e non mi nascondo nel farlo, perché non vi è una sola persona, tra quelle che dicono di voler perseguire la giustizia, che può paragonare se stesso – nelle assiduità di ogni suo gesto e/o nei comportamenti personale – ai fatti e alle circostanze quotidiane che, con tanta tenacità e determinazione, va compiendo il sottoscritto… 
Perché c’è una profonda differenza da chi è tenuto a fare il proprio dovere in quanto, egli stesso, la sua figura, il proprio incarico, rappresenta in se… l’istituzione, e chi di contro, a differenza di egli, non riceve alcun compenso, ne morale e neppure economico, ma soprattutto, non riceve quei meriti o quelle coccarde che altri, senza alcuna propria virtù, propagandano e ostentate, svolgendo quanto sentono in prima linea, esclusivamente quale loro dovere!!!
Ma a cosa serve fare il proprio dovere….
Già a cosa serve contrastare ogni giorno tutta questa illegalità… questo marciume che ci sta seppellendo vivi, queste connivenze clientelari che fanno sì che coloro che rubano e delinquono alla fine vincono e gli altri, già tutti gli altri, sono da soli a combattere in silenzio le battaglie che questo “sistema” non vuole fare o quantomeno si astiene dal compiere…
E’ bellissima vedere a Catania questa “Giustizia negata”!!!
O meglio… non è proprio così, qualcuno la giustizia (o meglio l’ingiustizia) abbiamo visto in questi inizi di settimana è riuscita ad ottenerla, basti vedere ad esempio in quali modi si ottengono i processi segretati… credo proprio che deve averla scritta qui la canzone Vasco Rossi… sì, mentre si trovava a Catania, forse proprio in quel Hotel prospiciente la Piazza Giovanni Verga ed il suo panorama di fronte, come faceva…??? “Va bene, va bene, va bene… va bene così”, d’altronde a chi può interessare… a nessuno, perché così che deve andare!!!
L’importante è ricordarsi di avere sempre gli avvocati “buoni” messi a disposizione (تلك التي تبيع للمال حتى أمهاتهم)!!!
Ma non importa, anche se il sistema non funziona e come si ripete a Catania… “ie tuttu pessu“, al sottoscritto non gliene fotte un cazzo, io… continuo lo stesso!!! 
Stamani ad esempio ero a Messina, precisamente in un “Ufficio” presso il Tribunale… e non importa se ciò che faccio, non verrà portato avanti… o chissà, forse finirà insabbiato in qualche cassetto sperduto probabilmente di un piano interrato, ma, non ha alcuna importanza cosa accadrà, perché l’importante è esserci, e non farsi sottomettere da questo sistema irriconoscente, che prova a tutti i costi di limitare l’operato di ciascuno di noi e soprattutto tenta di modificarne la personalità del sottoscritto… 
Ma io per fortuna (o chissà per sfortuna…) sono dissimile a molti miei conterranei “omertosi”, anzi in questo mi vedo come quell’amico di Palermo, sì… quell’uomo che non si è voluto piegare alcuni anni fa a quel sistema corruttivo e criminale presente nella sua città…
Avverto ogni giorno quel suo modo di vivere, credo ormai che mi appartenga, ed è il motivo per cui mi sento di dover continuare, chissà, forse perché anch’io sono come Lui… nato LIBERO!!!    

Un "Codice Antimafia" tra mille ostruzionismi… alla faccia della legalità: Il nostro è un paese d'ipocriti!!!

Se passassero realmente quel loro tempo, a far sì… d’approvare i provvedimenti necessari per debellare questa corruzione ed illegalità tanto presente nel nostro paese, ecco, basterebbe veramente poco, per far fare quel salto di qualità verso una integrità, di cui oggi manca totalmente…
Sembra assurdo eppure è così!!! 
Già, anche solo per approvare una riforma indispensabile, qual’è quella del “Codice Antimafia”, si è dovuto ricorrere ad una votazione, passata nell’aula di Palazzo Madama, con il minimo dei voti e tra mille polemiche…
Sono stati 129 i voti a favore con 56 no e 30 astenuti… come dicevo sopra, il minimo storico per un voto al Senato, su un provvedimento così importante…
Viene da chiedersi il perché di questa disputa… ma soprattutto, visti ora i tempi tecnici necessari, la pausa estiva, il provvedimento che dovrà ritornare alla Camera per la terza lettura, nessuna data certa indicata… ecco, sono quasi certo di dire che alla fine… questa normativa, verrà arenata!!!
Se pensate difatti che vi sono ancora oggi, soggetti che ritengono il provvedimento “invotabile, intriso di neogiustizialismo e insopportabile”, comprenderete da voi, quanto questo paese, abbia poca voglia di cambiare pagina o di seguire principi di incorruttibilità e rettitudine…
La verità in concreto è che non si vogliono estendere  le misure di prevenzione come la confisca dei beni, anche ai corrotti e agli stalker…  
Il motivo è semplice… sì… comprenderete da voi stessi come questa riforma, mette a rischio il patrimonio di tutti i soggetti indagati per corruzione… di cui (come ben sappiamo) una grossa fetta, fa proprio parte di questa nostra classe politica, nominativi già accusati di corruzione in atti giudiziari che costituiscono l’80% dei nostri rappresentanti politici, presenti e passati… da quelli nazionali a quelli locali!!!
Ecco quindi qual’è la vera motivazione di quell’ostruzionismo, di quegli atteggiamenti “intimidatori”, sul perché la relazione, non sia mai giunta nelle mani del Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone… sono tutte circostanze alquanto ambigue, in un paese enigmatico e oscuro, com’è quello nostro… in particolare quando si devono trattare temi come questi, dove vi è la presenza e l’ingerenza di quella gestione “mafiosa”…
Mi trovo concorde con chi ha osservato come sia triste vedere la politica “non serena” nel legiferare su questi temi, visto il suo frequente coinvolgimento in casi di corruzione…. ma ciò evidenzia come per l’appunto, nessuno o quantomeno la maggior parte dei nostri uomini di governo, non hanno mai avuto interesse in tanti anni, di portare avanti una lotta seria alla criminalità e alla corruzione… 
Ed è per questi motivi, che noi tutti, in particolare noi Siciliani, siamo qui a soffrire per una condizione sociale di malessere economico e di disagio morale… 
Sì… proprio perché nessuno tra quegli uomini al governo, ha mai voluto di fatto modificare quei perenne intreccio politico/mafiosi, basati principalmente sullo scambio di voti, sul malaffare e sulle collusioni… ed è il motivo per cui ancora oggi, comprensibilmente, la mafia… gongola!!!

Ritengo che dovrebbero essere bastati 200 anni di mafia o c'è ancora chi sostiene… il contrario???

Immagino che per molti sarà una vera sorpresa scoprire che sono passati più di duecento anni da quando, quei piccoli delinquenti delle campagne, si sono trasformati in mediatori politici e sociali…
Bisogna però dare una data precisa, a quel processo di “legalizzazione” della mafia, anche se comprendo come questa definizione, contrasti decisamente con quanto espresso nei fatti da quella associazione… in particolare possiamo considerare l’anno 1882, come la data in cui, inizia un vero e proprio connubio, tra la politica e le varie consorterie mafiose…
Quanto sopra ha difatti permesso a quella organizzazione malavitosa, di celarsi dietro la legalità, divenendo lo strumento di sostegno, per quei nuovi gruppi politici e soprattutto per gli uomini che ne faranno parte…    
Si comprende da se come, quest’unione nasca principalmente, per motivi d’affari e per controllare il territorio e tutte le sue istituzioni, dalle amministrazioni comunali, fino a giungere al governo nazionale…
Questi nuovi uomini… “onorevoli”, rappresenteranno l’anello di congiunzione, tra quel governo di Roma e la classe corrotta dei siciliani privilegiati, una classe ristretta d’élite, che attraverso il potere, influenzerà le scelte di quelle masse ignoranti, determinando con l’ausilio degli amici mafiosi, quel sostegno elettorale necessario…  
Così facendo, ebbe inizio una radicale metodologia per favorire i propri politici corrotti, i quali naturalmente, ricambiavano concedendo appalti e permettendo ai mafiosi, di controllare il mercato del lavoro…
Pian piano, tutti iniziarono a sottostare a quel sistema, pur sapendo come da un lato s’imponevano regole che limitavano la libertà individuale e sociale, ma di contro, garantiva a tutti, lavoro, sviluppo e in un qualche modo anche… benessere!!!
Chi non accettava, pagava purtroppo a caro prezzo quella ribellione, sia attraverso ritorsioni, che con la vita…
Ecco perché risulta di difficile comprensione il fenomeno mafioso, in quanto, all’interno di quella organizzazione, vi erano inseriti dei “galantuomini”, personaggi dall’immagine limpida, che nei fatti però, di dedicavano ad affari loschi, tra cui speculazioni e brogli finanziari…  
Tralasciando la sua evoluzione… e quindi i traffici illeciti, il riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga o dal racket delle estorsioni, il gioco, la prostituzione, ecc.., ciò che bisogna distinguere tra questo tipo di gestione mafiosa particolarmente criminale, e quella più “raffinata” (se mi consentite questo termine), è principalmente il controllo del territorio, agendo senza l’uso della forza, ma bensì, intervenendo principalmente, facendo affidare alle imprese amiche, quelle commesse derivanti dagli appalti pubblici…
La mafia ha compreso come fare denaro, senza esporsi con gravi ripercussioni penali… 
Sono diventate imprese, realizzano, grazie ad un sistema truccato e ai suoi uomini, posti all’interno di quelle amministrazioni, opere come autostrade, porti, ferrovie, ospedali, scuole, case popolari, ecc… tutti soldi puliti, che non hanno bisogno di dover essere riciclati… 
Gli imprenditori, pian piano si adeguano, altrimenti sono costretti a soccombere… d’altronde nessuno di loro denuncia, anche perché il giro di denaro fa gola a molti e di soldi c’è ne per loro ed anche per quelli all’interno degli uffici amministrativi…
Fiumi di tangenti, bustarelle, incentivi, regalie, ed anche raccomandazioni per posti di lavoro, fanno si da spostare quella lancetta della legalità… verso il malaffare!!!
Il lavoro cresce ed anche la manodopera necessaria comincia ad avere il suo peso: ciascuno di essi, viene aiutato in quella collocazione, da un amico… quasi sempre legato ad un mafioso, che lo indirizza verso il politico di turno, che ne raccomanda quel nominativo ad una impresa amica… 
Ecco, sono queste le modalità del cosiddetto voto di scambio… le stesse che hanno permesso a questa nostra regione, di non crescere sul piano culturale, ma di restare arretrata, sia sotto il profilo sociale, che su quello economico…

Sono le stesse condizioni, che hanno contribuito a sviluppare quanto attualmente sta avvenendo…

Mi riferisco a questa diffusa e generalizzata convinzione che tutto si compia, solo e soltanto, attraverso di essi, di quei referenti politico/imprenditori/mafiosi, capaci di muovere le fila di quest nostra società, ampliando sempre più, quella diffusione pestilenziale, fatta di clientelismo, prevaricazione, corruzione e disonestà, congiunture negative che disattendono quei principi di giustizia, legalità, ma soprattutto moralità!!!
Concludo con una poesia di Alfredo Ossino, che descrive con queste sue parole, la discordanza, di molti miei conterranei, s’intitola: U politicu ca vulissi…
A politica, si sapi è disgraziata
e a genti ‘mmalirici a cu l’ha invintata…
I politici pensunu sulu e cazzi soi
e campari bonu tu nun poi…
A spiranza pi nui è sempri a stissa
ca ci fussi unu ca pensa pi stu fissa…
Ju, ni vulissi unu ca nun fa raccumannazioni,
ca sulu pi mia facissi n’eccezioni…
Ci ni voli unu ca nun fa compromessi,
ma ci dugnu u votu, su fa li me interessi!
Onorevoli, lei nun s’ha occupari di affari…
… a propositu, pi l’appaltu ca ma vo procurari?
Lei s’ha occupari dei bisogni da le genti!
ma …. su cci dugnu u votu, nun mi duna nenti?
Ju, si sapi, votu sempri  cu cuscienza,
sulu a cu mi  favorisci  do la prifirenza.
Matrovu sempri disgraziati,
ca macari cu l’avidi fannu patti scellerati.
Onorevoli, favurissi sulu a mia e nun si sapi nenti,
lassa stari a l’avidi ca su un pugnu di delinquenti…
Cu tutti a essiri precisu e misuratu,
tranni cu mia, ca mancu t’ha vutatu.

Arrè, cu sta cùoppula… da min….!!!

Non ci pozzu cririri: ana passatu rucentu anni… ie semu sempre n’do stissu puntu!!!
In occasione del vertice di Roma sull’Energia nell’ambito del G7 (conclusosi pochi giorni fa), è stata distribuita ai media questa foto, per promuovere l’evento successivo, quello cioè di Taormina …
Nella foto, si vede lo stereotipo siciliano di un tempo, ancora con la coppola, quasi una rarità, visto che ormai nessuno la usa più… se non forse qualche anziano “centenario” che ancora la possiede, sperduto tra le nostre montagne…
Eppure, i nostri meravigliosi esperti di promozione, l’hanno riproposta, chissà forse per ricordarci che oltre ad essere tutti “masculi e fimminari“, siamo dentro di noi ancora… mafiosi!!!
Ecco quindi il pseudo “amante” siciliano, che, con il suo sguardo ammaliante e quella sigaretta stretta tra le labbra, prova a conquistare la “femmina“… in modo passionale!!! 
Il look rappresentato è quello giusto… almeno quello del siciliano degli anni 20′-30′, con le bretelle e con quella abituale coppola di traverso, lo sguardo da grande conquistatore… mentre dall’altro lato, passeggia una bella ragazza… “timida”, con lo sguardo rivolto in basso e quel sorriso allusivo che fa credere quanto sia disposta a cedere, per potersi fare conquistare…
Ecco, è con questa foto che si sta promuovendo la nostra terra… la nostra bellissima Sicilia, dove colori e profumi sono unici al mondo, dove la cultura è presente in ogni pezzo d’argilla, dove l’azzurro del mare ed i rossi colori dell’Etna ne fanno una paesaggio invidiabile… loro di contro, questi esperti promotori cosa fanno… la rappresentano ancora oggi, nel 2017, con la coppola!!!
Ma vorrei sapere, girando per la nostra città… dove l’hanno mai incontrato uno con la coppola???

Certo, sono in molti ora a sentirsi offesi per quella immagine… nulla a che dire per i due modelli, che ripropongono perfettamente un periodo storico, ma cosa centra quell’immagine di ieri, con la Sicilia di oggi, con l’appuntamento del G7… vorrei capirlo.

Ho letto che sono in tanti a ritenere quella foto, oggettivamente brutta. io su questo aspetto non sono concorde!!! 
Sul lato estetico la foto non è messa in discussione… è ciò che rappresenta che ha dato particolarmente fastidio, perché serviva a promuovere non soltanto un evento mondiale, ma indirettamente essere di ausilio al nostro turismo e alla meravigliosa cittadina di Taormina… 
Ma chissà perché da noi, quando si tratta di turismo, invece di rappresentare semplicemente la realtà, il nostro territorio, le nostre bellezze, ecco che si cercano rappresentazioni… futili e distanti nel tempo!!!
Se avessero ad esempio scelto, per quella loro promozione, alcune foto di un mio carissimo amico con la passione della fotografia “Giuseppe Scalisi ” (basti guardate sul web o sul suo profilo social alcune foto pubblicate…), si sarebbe compresa da se – senza ulteriori e banali allusioni – la bellezza di questa nostra terra…
Sono in molti a non voler capire, quanto noi siciliani (certamente quanti onesti e lontani da quel mondo criminale), siamo stanchi d’essere paragonati a quel “merdoso” mondo mafioso, che ha saputo soltanto – in questi duecento anni -. gettare fango e discredito purtroppo, non soltanto su ciascuno di noi, ma ahimè, anche su questa nostra isola incantevole…
Ed allora, per concludere, pubblico alcune foto di come viene vista questa propria terra, da ciascuno di noi, veri e propri appassionati… siciliani!!!
P.s.: per favore, per la prossima volta, utilizzate foto bellissime come queste allegate… grazie!!! 

Avv. Fiumefreddo… Lei non è solo!!!

Certo, comprendo perfettamente la solitudine che in questo periodo sta provando… 
Lo “STATO”… si quello con le lettere maiuscole, ha un brutto difetto, incoraggia noi cittadini a compiere il nostro dovere ed in particolare in questa terra, ci chiede di non essere omertosi e di combattere in ogni momento quei poteri collusivi e corruttivi mafiosi…
Ma quando uno di noi compie quanto gli altri evitano di fare, ecco che il sistema si blinda e colui che denuncia viene solitamente lasciato solo…
Al sottoscritto volgarmente parlando… mi si fa un “pomp…” e difatti ho dimostrato di non aver paura di ciò che ho è fatto e soprattutto di quanto ancora sto per compiere… e che proprio in questi giorni verrà evidenziato in alcune nostre note testate giornalistiche…
Le minacce o le intimidazioni d’altronde fanno paura soltanto a chi ha paura, a chi ha vissuto o continua a vivere di riflesso negli altri, a chi ha sperato in quegli appoggi politici, imprenditoriali e mafiosi, gli stessi ai quali, ha da sempre dovuto sottostare e che senza di essi o ancor meglio… senza quelle opportune protezioni ha dimostrato non saper vivere e quando infatti quegli “appoggi” non vengono più concessi, ecco che ci si è ritrovati soli ed esclusi da tutti!!! 
Per cui caro Avv. Fiumefreddo, continui per la sua strada, denunce questo sistema malato e non abbia paura per la sua incolumità!!!
Lei non è solo… basterà chiamare ciascuno di noi in appello, già, noi cittadini onesti che in meno di 24 ore scenderemo in piazza per difendere il suo operato ma soprattutto la sua persona…
Non tema nulla, perché solo chi minaccia oggi in questa città… deve avere paura!!!
Le forze dell’ordine (tutte) stanno compiendo a Catania un lavoro egregio; certo qualche “tumore maligno” è stato finalmente allontanato e qualche altro ancora purtroppo va combattuto… ma per il resto, gli uomini e le donne a difesa oggi di questa nostra città, meritano il nostro plauso…
Le denunce come vado ripetendo ogni giorno… vanno fatte e intuisco come i malanni di questa città siano enormi e coinvolgono ahimé ancora oggi… molti miei concittadini o responsabili di quelle PA; ed è purtroppo a causa di ciò, dell’enorme numero di inchieste, che quanto denunciamo non trova sin da subito una celere soluzione… ed a volte si è portati (per accelerare) ad amplificare la notizia tramite i media…
Egr. Amministratore, proceda con quelle denunce e non si faccia intimidire da eventuali ritorsioni o vendette, poiché è quello che sperano d’ottenere!!!
La magistratura e la procura, saprà compiere a pieno il proprio dovere e vedrà come sin dai prossimi giorni, saranno in molti a comprendere, che il tempo della disonestà è giunto ormai alla fine… e soltanto chi ha qualcosa da temere da quella azione, dovrà iniziare ad avere paura…
Come diceva Giovanni Falcone: “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana”…
Ecco, è propriamente a quella dignità che dovrà essere ispirata ogni Sua azione, poiché è grazie a quei suoi gesti (che anche ciascuno di noi prova a compiere quotidianamente…), che si potrà vedere un giorno questa nostra isola “bellissima”… si come una donna senza più quei tentacoli che l’avvinghiano… 
Quando si è fatto il proprio dovere, si è fatto quello che si supponeva fosse parte delle nostra responsabilità, poiché il dovere è come un obbligo e man mano che cambiano i ruoli nella nostra vita, cambiano anche i nostri doveri: recarsi sul posto di lavoro ogni mattina, essere un buon genitore, comportarsi in modo onesto e perbene, sono tutti doveri: essi hanno a che fare anche con il senso di moralità di ciascuno di noi. 
D’altronde, sentire di aver compiuto il proprio dovere è ciò che fa dormire tranquilli, quasi quanto… avere la coscienza a posto!!!

A trovarlo uno soltanto che per corruzione… sia finito in galera!!!


In tutti questi anni siamo stati bombardati da messaggi nei quali si parlava di lotta alla corruzione, di mafia capitale, di tangentopoli, di mani pulite, di giustizia amministrativa, di antimafia, sequestri e confische, ecc…

Quante belle parole con cui sciacquarsi la bocca, a cominciare da quei nostri politici posti in prima fila e a seguirli tutta una serie di addetti ai lavori, che dietro a improvvisate conferenze, ci hanno portano a conoscenza sulla conclusione di quelle inchieste o su quella serie di arresti eccellenti…  
E noi tutti pronti lì ad ascoltare, a leggere quelle notizie, a carpire e immaginare nuovi scenari, a individuare quei legami di interconnessioni politico/mafiose/imprenditoriali…
Ci si aspettava quindi delle condanne… ed erano in tanti ad augurarsi di non veder più quelle facce di  delinquenti…
Già speravano che quelle chiavi delle celle fossero gettate per sempre… perché l’importante era vederli condannati quei malfattori… certamente colpevoli… perché mai alcuna manifestazione “garantista”, potrebbe sostituirsi o rivedere da quella posizione… 
Ed allora in questa visione di giustizia “ferrea”, ci si aspettava di vedere applicate almeno quelle necessarie condanne…
Ed invece dopo tutto quel clamore… nulla…
In pratica… nessuna condanna è stata mai eseguita!!!
Non sono io a dirlo… ma quanto sopra è una riflessione di uno dei protagonisti della stagione di “mani pulite”, Piercamillo Davigo, già Pm del pool di Milano, giudice in Cassazione ed ora presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, che a quasi 25 anni di distanza ha dichiarato: “In carcere per corruzione non ci va nessuno”!!!
Ha aggiunto inoltre… una considerazione disorientante: “Sulla corruzione oggi la popolazione è rassegnata perché pensa che tutti la facciano franca… Praticamente nessuna condanna è stata eseguita: il 96% delle condanne è nei limiti della sospensione condizionale della pena, per la parte fino a 3 anni è previsto l’affidamento ai servizi sociali e per l’1% è intervenuto l’indulto che ha ridotto le pene”. 
Questi dati riportati non sono presunti, ma ahimè reali… 
Li trovate nel libro “La corruzione in Italia. Percezione sociale e controllo penale”…
L’unica cosa che è cambiata (a dirlo è l’ex pm di mani pulite Di Pietro…) “è che adesso c’è desolazione da parte dell’opinione pubblica perché non crede più che possa cambiare qualcosa”!!!
Ed allora, con leggi che permettono di passare da condanne minima di pochi giorni a massime di qualche anno e con avvocati capaci di far passare -quasi sempre- la pena minima… di quale lotta alla corruzione stiamo parliamo???
Sono tutti ben disposti a compierli quei gesti corruttivi… d’altronde le pene sono così irrisorie che rappresentano di per se, una vera e propria presa per il culo… per la giustizia e per i pochi cittadini onesti…
Anzi il messaggio che passa è quello di compierli quei reati, di lasciarsi condizionare da quei livelli corruttivi e clientelari, di beneficiare di questo sistema marcio, anche perché se non siete voi a compierli quei gesti, ci sarà sempre chi sarà disposto a sostituirvi…
Dopotutto ripeto, cosa si rischia… qualche giorno ai domiciliari, il proprio nome pubblicato su qualche testata giornalistica e va beh… tanto va di moda… 
E difatti, anche l’attuale presidente dell’Anac ha dichiarato: “Corruzione e mafia vanno a braccetto, la corruzione è un male serio, radicato, ma c’è un risveglio delle coscienze che è la prova della reazione. Bisogna mettere in campo tutti gli strumenti. Purtroppo dopo Tangentopoli abbiamo ritenuto che molti problemi fossero superati e invece non era così”…
Scusi Presidente, ma a che punto siamo contro le mafie???
Oggi – aggiunge Cantone –  sono molti gli strumenti di prevenzione, però appena si abbassa la guardia si ritorna punto e a capo ci sono una serie di strumenti, ma il problema è tenere in vita un’azione di contrasto. 
In Sicilia per esempio, l’ANAC ha fatto diverse indagini, ad esempio sul settore della sanità o su quello dei rifiuti, ma va detto che la regione, almeno dal punto di vista normativo ha fatto dei passi avanti”…
Peccato però che la corruzione rimanga sempre al massimo delle aspirazioni di gran parte dei siciliani ed è proprio su questi valori che la mafia conta… sapendo in ogni momento, di poter contare su ciascuno di quei volontari…
Non si tratta infatti d’applicare azioni intimidatorie, ma di corrompere tutti i vari soggetti che necessitano, con promesse e bustarelle varie, dalle quali finora nessuno, dimostra di saper dire no!!!
Dopotutto alla fine… quando e se scoperti, cosa si potrà mai subire…
Nulla… ed allora… continuiamo così, già proprio… come fan tutti!!!

Ecco… questa è la lista di quanti sono ricattabili!!! – Parte Terza

Vi starete chiedendo come aveva fatto??? Semplice… erano tutti ricattabili!!!
Era stato semplice per quel “puparo” muovere le fila di quei soggetti…
Egli dopotutto, era ben a conoscenza dei nomi che alimentavano quella speciale organizzazione e quali connessioni legavano ciascuno di essi, a quella “struttura”…
Ancora oggi infatti, sono molti quelli che la sottovalutano; ritengono erroneamente, che essa faccia riferimento ad una ipotetica indiscrezione e non ad un’autentica organizzazione… 
Tuttavia da quel libro emergono rapporti pluridecennali, tra uomini delle istituzioni, massoneria, politica, imprenditoria e soprattutto uomini legati a “cosa nostra”; quest’ultima difatti, permette a ciascuno di essi, di estendere i propri tentacoli su interessi rilevanti, per ragioni sia economiche, che politiche e finanziarie…
Un vero e proprio business, basato sul controllo del territorio, sull’economia e le istituzioni locali, con una forte presenza di quei suoi uomini in posizioni chiave con un radicamento minuzioso, su tutto l’intero territorio…
L’organizzazione in se… non ha alcuna direzione politica, anzi, è indifferente alle ideologie…
Non sostiene difatti i partiti politici, ma solo le singole persone che si rendono disponibili ad essere agevolate, ricambiando successivamente i favori ricevuti, indipendentemente dal partito al quale appartengono… 
Si tratta di procedere con modi “mercenari”, permettendo a chiunque di ottenere interessanti opportunità: i primi offrendo privilegi personali, mentre i secondi, contraccambiando con significativi vantaggi… 
Questo mondo sotterraneo, è aperto a tutti, soprattutto a quanti decidono di farne parte, risultando dinamico e suscettibile a tutti i possibili mutamenti, anche i più improvvisi, come ad esempio, quelli derivanti dalle indagini della magistratura, che conduce il più delle volte, ad arrestare alcuni suoi membri e che mette in movimento l’ingranaggio, affinché si provveda a sostituire coloro che provvisoriamente non possono più operare per conto dell’organizzazione…
La sua ampia duttilità, ha prodotto in questi anni una grande capacità, quella per l’appunto d’integrarsi con la società civile, la politica e le istituzioni, consentendo nei maggiori momenti di difficoltà, di mimetizzarsi, usufruendo di quei propri uomini (e donne) associati, perfettamente inseriti in quel palazzo di giustizia, che permette ad essi di rimanere intoccabili e impuniti!!!
La riprova di quel eccellente organizzazione, veniva evidenziata ora in quel libro, nel quale,  i nomi di ciascuno, s’incrociano…
Disonesti, imbroglioni, criminali, mafiosi, che rivolgendosi ad avvocati di grido, riescono a pilotare quei procedimenti grazie ad alcuni magistrati, con i quali avevano fatto finora affari…
Non importava se fossero colpevoli, l’importante era trovare un solo cavillo che permettesse a ciascuno, di non pagare per quelle azioni compiute in modo disonesto, per le somme percepite illegalmente, per i vantaggi ricevuti (siano essi, personali che familiari), l’importante era scagionare tutti, anche coloro che avevano compiuto efferati delitti…
Il nome dell’indagato aveva poca importanza, ciò che importava era che egli, fosse disponibile a pagare… preferibilmente in contanti, in modo da poter “oliare” coloro che appartenevano a quel mondo clientelare…
Quel libro… evidenziava ora perfettamente, come ciascuno di quegli “illustri” soggetti, fosse quantomeno un indegno “evasore”, avendo negli anni, dichiarato meno di quanto percepito, celando di conseguenza, le restanti somme incassate brevi mano…
D’altronde, osservando con attenzione quelle connessioni, il giudice scopriva finalmente che, coloro che fossero incaricati a quei controlli, appartenevano di fatto a quel sistema corrotto, adoperandosi affinché quegli accertamenti, non venissero compiuti in tempi celeri, ma grazie a quel loro ausilio, venivano posticipati, rendendo nel contempo, irreperibili i documenti portati alla luce, dalle denunce di alcune persone oneste!!!

Il giudice, si senti da quanto andava scoprendo, profondamente agitato e pensò: ” ma come posso salvare io… questa mia città, sapendo d’esser circondato ovunque, da personaggi collusi e ricattabili???
Dio, come posso combattere questo malcostume presente e manifesto a tutti i livelli??? 
Ti prego, dammi la forza necessaria, una risposta, aiutami… 
Fine Terza Parte 
P.s.
Si precisa che ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Quali segreti si nascondono dietro l'omicidio di Piersanti Mattarella…???


Se provate a verificare, per ogni giorno dell’anno, quali vittime della mafia andrebbero commemorate, resterete sorpresi nello scoprire che, per ogni giorno, vi è stato un’omicidio…
Solitamente, siamo portati a rievocare i personaggi più illustri o certamente quelli che hanno lasciato un segno profondo sia nel campo sociale che in quello culturale…
Ma ci sono molti tra essi, che in totale anonimato, hanno operato in gran segreto affinché la legalità potesse compiersi…
Parlo di tutti quei militari delle forze dell’ordine, che sotto copertura, si sono infiltrati all’interno di quelle associazioni malavitose, per dare la caccia a quei boss latitanti e che a causa di ciò, hanno purtroppo perso la vita…

Oggi, 6 gennaio 2017… ricordiamo Piersanti Mattarella.

Fu dichiarato nel processo che, ad assassinarlo era stata “cosa nostra”… ma forse rileggendo meglio quei documenti processuali, si comprenderà come la mafia, in questo delitto, centrasse poco… o forse nulla, anche perché a quei tempi, gli interessi della Dc erano convergenti con gli affari di quella associazione criminale, per cui, non era ragionevole colpire un uomo di quel partito!!! 
Va ricordato inoltre, che proprio durante il processo, la moglie di Mattarella (testimone oculare dell’omicidio), dichiarò di riconoscere l’esecutore materiale nella persona di Giuseppe Valerio Fioravanti, ma tuttavia, per questo crimine verrà assolto, in quanto la testimonianza della Sig.ra Mattarella e di altre testimonianze contro di egli (tra cui quella del pluriomicida Angelo Izzo) non furono ritenute attendibili…
Non si tenne conto d’altronde, delle dichiarazioni stesse del Fioravanti, che fece intendere che l’ordine di uccidere Piersanti Mattarella, proveniva direttamente da quell’ambiente massonico, affaristico e politico di carattere democristiano…
Va inserito in quei “delitti politici” iniziati l’anno prima, con il segretario provinciale Dc a Palermo Michele Reina, proseguito quindi con l’uccisione di Mattarella proprio mentre era presidente della Regione siciliana e completato, con il segretario regionale del Pci, Pio La Torre…
La storia come abbiamo visto, proseguì con l’assassinio dell’eurodeputato Salvo Lima, assassinato il 12 marzo del 1992, che secondo però il killer Angelo Izzo, sarebbe stato il “suggeritore” del pentito catanese Giuseppe Pellegriti, il quale indicò in Salvo Lima, il mandante del delitto Mattarella… 
Era un periodo nel quale i Procuratori della Repubblica, passavano “informazioni” ai cugini Salvo, i giornalisti erano molto vicini ai boss, i funzionari di polizia si dimostravano corrotti. con i Ministri che restavano “a disposizione”, seguiti da tutta una serie di personaggi collusi, tra cui noti Avvocati, Consulenti, Medici, Docenti universitari e vari “nobili”… tutti ovviamente al servizio dei mafiosi. 
Ecco questa era la sicilia di allora… raccontata dai vari pentiti e chi decise di non piegarsi a quel sistema mafioso/clientelare, come per esempio il giornalista Mario Francese, venne tragicamente ucciso…
In questa lista di persone perbene, vanno ricordati i giudici Scaglione, Costa e Terranova, anch’essi barbaramente uccisi…
Come abbiamo visto, per molti di quei delitti, lo “stato” (quello con la “s” minuscola… ) ha preferito attribuire a quella associazione criminale tutte le responsabilità…
In questo modo, ha potuto continuare indisturbata per un altro ventennio, a realizzare quelle necessarie collusioni, di cui in molti sapevano, ma che per l’appunto facevano finta d’ignorare…

Bisogna aggiungere comunque, che qualcosa in questi anni (grazie al sacrificio di quegli uomini) è cambiata… anche se purtroppo di quel sistema restano ancora oggi, molti intrecci attivi, ben legati tra essi e purtroppo difficili –con le metodologie “delicate” finora applicate ed una legislazione basata sulle “interpretazioni”  da essere debellati…
Mi piace ricordare una frase di Carlo Alberto Dalla Chiesa: Quando c’è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante!!!

"Mafiosi convertitevi. Un giorno verrà il giudizio di Dio e dovrete rendere conto delle vostre malefatte".

Ha dirlo è stato Papa Giovanni Paolo II…
E’ finito il tempo in cui i Parroci invitavano i fedeli alle messe per celebrare funzioni per i boss: le chiese d’ora innanzi… resteranno chiuse!!!
Ci voleva Papa Francesco a far comprendere ai “membri” di questa sua “nuova” chiesa, che è giunto il tempo di cambiare pagina, che non si può più procedere, per come si è fatto finora, divenendo espressione vassalla di quel sistema criminale e mafioso, in cambio di consistenti donazioni…
Possiedo un bellissimo libro di Vincenzo Ceruso intitolato “Le Sacrestie di Cosa Nostra“, nel quale vengono riportate molte inchieste su preti e mafiosi… su qui modi d’essere famiglie religiosissime, le stesse che ignoravano (o facendo finta di non comprendere) le brutalità commesse dai propri familiari…
Ed allora, ecco che anche da quella parte più nobile del clero, si è iniziato a dare concreti segni di cambiamento…
I vescovi (abbiamo visto come molti di loro negli anni siano andati a braccetto con alcuni boss mafiosi…) hanno finalmente inizio a prendere le distanze da quel mondo criminale, condannando quanto compiuto ed intervenendo direttamente su quei loro parroci a volte “distratti”…
Ecco quindi che a don Michele Delle Foglie è stata vietata (o meglio annullata) la messa in suffragio di un boss…
Le porte della chiesa, per come disposto dal questore di Bari (Carmine Esposito) verranno sbarrate, per motivi di ordine e sicurezza pubblica…
Il sottoscritto, a differenza della maggior parte dei giornalisti, vorrei distaccarmi da quei pregiudizi ipocriti, da quei “Salomone” che innalzatisi a giudici, decidono ora ciò che è giusto da ciò che è errato…
La celebrazione della messa, quella commemorazione a suffragio dei defunti non ha di per se alcun valore…
Sarà d’altronde il giudizio di Dio a valutare le azioni di quel defunto: se esso sia stato nel corso della propria vita… mafioso, oppure, (per come in molti ora si considerano… pur non essendoli) “persona perbene“…
Se avessimo potuto giudicare, quanti nel corso di quella loro esistenza, si sono fatti corrompere o hanno partecipato concretamente a quel sistema clientelare, colluso e mafioso, svendendo  per poche migliaia di euro se stessi… ecco che -sia allora che oggi- per questi soggetti, non si sarebbe dovuto commemorare alcuna funzione religiosa, eppure, sappiamo bene, come sia andata così…
D’altronde, non è l’invito espresso dal parroco a dare fastidio a quei compaesani, ma sapere (da parte di ognuno di essi…) che a quella celebrazione avrebbero dovuto partecipare!!!
Poiché con un numero così esiguo di abitanti, una eventuale loro assenza, sarebbe stata notata e quella mancanza, avrebbe di fatto compromesso se stessi, mostrando il distacco che per l’appunto si era deciso di manifestare…
Per cui la verità è che per molti di essi, questa limitazione ha rappresentato un vero e proprio sollievo, in quanto ha permesso di nascondere quel proprio essere vile, ma come sempre…  nessuno vorrà mai ammetterlo!!!
Non far svolgere la messa è difatti una sconfitta… non per quei familiari, ma per le istituzioni, per la chiesa, per le persone oneste che avrebbero dovuto e potuto –proprio con quella loro assenza– dimostrare la non complicità e collusione con quei metodi mafiosi!!!
Di contro, non partecipando a quella messa di suffragio, la popolazione avrebbe dato un segno di forza, dimostrando di non gradire quell’invito e quanto compiuto da quel soggetto in vita…
L’essersi celati dietro a quel provvedimento del questore, ha attestato la propria debolezza, il non saper manifestate in prima persona e ad alta voce, il proprio dissenso…
La debolezza umana ha avuto per l’ennesima volta successo, e non saranno quelle denunce anonime a cambiare le cose… restano infatti, veri e propri metodi insignificanti, che dimostrano di voler rimanere legati a quei principi omertosi, con i quali, da sempre, si è convissuto e che tutt’oggi, non si ha il coraggio di cambiare… 
Quindi, rivolgendomi a coloro che sanno di non essere moralmente corretti, dico… non permettetevi di scagliare la pietra, non puntate l’indice per condannare, perché non potete e non sta a voi farlo… per favore tacete!!!
Sono certo che se Dio decidesse improvvisamente di non tener conto di quel “libero arbitrio”, decidendo di giudicare tutti i defunto direttamente sulla terra, comunicando all’istante, già proprio durante quella funzione religiosa, chi possa ritenersi meritevole quel suo perdono divino e chi no… (con riferimento ovviamente ai peccati commessi e alla loro gravità), sono certo che la maggior parte di essi, resterebbe delusa…
Ma come ci hanno insegnato, Egli rappresenta la bontà e la misericordia; lasciamo quindi ad ognuno il proprio compito… il nostro resta in questa terra, e pretende un comportamento  in ogni circostanza, onesto e coerente!!! 
Per cui, al sottoscritto non fa minimamente differenza, saper che i familiari di un defunto, possano ricordarlo con una preghiera, lo ritengo legittimo…  se pur non condivido in alcun modo, l’eventuali azioni compiute in vita, da quel loro parente… 
Perché su una cosa sono d’accordo con il parroco di quella chiesa: Le sante messe non si celebrano in onore dei defunti, le sante messe si celebrano a suffragio dei defunti e quanto più si è peccatori… tanto si chiede la misericordia di Dio“!!!

Mafiosi: forse c'è un modo per salvarsi…

Già… fra i tanti obiettivi da offrire ai mafiosi per salvarsi… forse c’è una possibilità!!!
Ovviamente, non vi è in me alcuna pretesa nel garantire un “passepartout” che possa aprire le porte ad una possibile via di uscita…
Come d’altronde, non si tratta di certo di una vera e propria remissione (da cui sono esclusi ovviamente… eventuali peccati), ma ciò che andrebbe esaminato è se c’è, da parte di essi, la volontà di ripudiare quel fenomeno mafioso con cui finora si è convissuto.
Si tratta cioè di ricercare un nuovo “spiraglio di luce”, nulla che centri con il volersi “pentire” facendo nomi e cognomi di coloro che sono affiliati a quel sistema criminale o che hanno indirettamente beneficiato di quei collegamenti, dati loro, da da quella associazione …
Ma bisogna dimostrare con i fatti… di aver deciso di dare un taglio netto con tutte quelle possibili attività corruttive, rimediando a quanto compiuto, non solo per ripulire la propria immagine, ma anche e soprattutto quella dei propri discendenti…
Certo, comprendo, quanto ciò non sia semplice… come intuisco quanto sia difficile interrompere quel filo che da sempre li ha tenuti legati e che li ha visti, sin da ragazzi, “formati” in tutto e per tutto, da quell’ambiente che ha trasmesso loro, quella convinzione personale, di poter essere “apprezzati”, grazie a quella considerazione mafiosa…
Ma qui… tra essi, non è uscito fuori alcun “padrino” e neppure un qualsivoglia “boss”!!!
Vi è stato esclusivamente il desiderio di realizzare un sogno: rappresenta l’ambizione umana di voler elevare se stessi agli occhi degli altri; credere che attraverso l’esternazione di quei propri beni di lusso, realizzati con capitali per lo più di provenienza illecita (di derivazione truffaldina o meglio accumulati con “celati” meccanismi di evasione fiscale…).
Certo… il rischio è sapere di dover perdere tutto, in particolare quel potere conquistato con le unghia… comprendere ora, come agli occhi degli altri, non si conti più nulla. 
Sapere di non appartenere più a questo sistema… non potendo più incidere nelle scelte, lontani da quanto il mercato adesso richiede,
Ma quanto sopra non deve importare… poiché non è più a repentaglio la propria incolumità o il restare privi di quei beni costruiti, l’azzardo infatti non è saper di perdere tutto… perché in gioco ora vi è qualcosa di più importante… la propria libertà, quella certezza di poter andare fieri a testa alta e non doversi nascondere… come gli struzzi!!!
La libertà non è una cosa che si può prendere o dare a piacimento…
Ciascuno è libero per quanto vuole esserlo… perché il vero segreto della libertà è dato dal proprio coraggio!!!

Ci prendono a pesci in faccia…

Sono stati ripresi dalle telecamere!!!
Erano poliziotti ed anche carabinieri che “acquistavano” cassette di pesce nell’azienda di un boss palermitano!!!
Sono otto i poliziotti per ora posti sotto accusa a Palermo e vi anche un procedimento disciplinare… per un carabiniere.
Durante le indagini, gli inquirenti, si erano accorti del gran movimento all’interno di quella azienda di prodotti ittici ed allora, i carabinieri del nucleo investigativo, erano riusciti a piazzare delle telecamere dinnanzi l’azienda… 
Tra i loro clienti però… intorno alle quattro di mattina, si presentavano anche… alcune volanti della polizia!!!
Direte… “per fare dei controlli???”, no…  per comprare del pesce fresco a prezzi stracciati!!!
Nel video, almeno una volta, è giunta anche una pattuglia dei carabinieri… ormai la voce si era sparsa tra quei colleghi dell’arma… chissà forse perché il prezzo di vendita “nei loro confronti”, era molto vantaggioso???
Ora, tutti quegli agenti sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari… 
Ma di cosa li si vuole incolpare, di ricercare come tutti quanti… quei trattamenti di favore, oppure di raccomandare qualche collega per fargli acquistare a un prezzo più conveniente un po di pesce??? 
Ho sentito che per questi agenti, è stata chiesta la massima severità… 
E’ strano che vengano usati due pesi e due misure, tra chi usa il suo “status” per comprare del pesce e chi di contro… con uno “status” ancor più elevato, grazie alle cariche istituzionali che rappresentano, certamente più alte e prestigiose, danno corso… a corruzioni milionarie!!! 
Certo, ora gli agenti si difendono, sostenendo d’essere all’oscuro su chi fosse il reale proprietario di quella azienda ittica… 
Ma dopotutto, vorrei sapere… ma chi tra esse è veramente libera da coercizioni… in un qualche modo, potremmo dire che nessuna di loro è di fatto “indipendente”… in quanto indirettamente legata ad un sistema che impone loro… da chi prendere il pesce e quali prezzi applicare e soprattutto, quale percentuale lasciare sugli utili realizzati…
Ma di queste cose… si sa…  non bisogna parlarne… 
Sì, in questa nostra subcultura (che nella sostanza predilige quei modelli di comportamento negativi), si preferisce considerare quel fenomeno mafioso imposto, come un sistema di minoranza o certamente isolato, che nel suo complesso, non da alcun fastidio alla vita sociale e che quella sua occultata presenza, può considerarsi del tutto irrisoria…  
Ora dopo tutto questo polverone… i nostri poliziotti, rischiano la sospensione dal servizio per alcuni giorni… poi che quello stesso pesce, è stato acquistato da altri cittadini (che a loro modo si considerano “modelli di correttezza morale”) e che sia giunto ad omaggiare alcuni uffici di PA, assessorati, segreterie politiche e via discorrendo… ecco, questo non importa a nessuno!!!
Il questore di Palermo ha parlato di “etica professionale” ed è giusto… 
Ma chiedo ad Egli, in quale circostanza si denota questa “etica professionale”, quando proprio nella sua città, all’interno di quel palazzo… per di più denominato di “giustizia”, alcuni suoi (uomini e/o donne) per di più magistrati, sono stati coinvolti in procedimenti di corruzione!!!
Prima di parlare di etica… bisogna allontanare da ogni siciliano, quella mentalità corruttiva di cui si è impregnati… e per favore lasciamo perdere gli esempi di chi ha pagato con la vita l’impegno contro la mafia… quelle persone non erano soltanto diverse da ciascuno di noi, ma credevano in dei valori, che la maggior parte dei miei conterranei ormai… non hanno mai posseduto!!!
Non prendiamoci in giro o meglio “a pesci in faccia“… i mafiosi non sono soltanto quei delinquenti affiliati alla criminalità organizzata, ma bensì tutti coloro che, nel corso della propria esistenza, si sono comportati (ed ahimè ancora oggi si comportano), attraverso quelle azioni propriamente definite “mafiose”, nelle quali trovano azione, condotte corruttive e collusive, che mirano ad ottenere per se (o anche per i propri familiari) privilegi personali o benefici economici!!!
Sono questi i veri mafiosi di questa terra…  ed allora mi chiedo e chiedo a tutti Voi: quanti sono certi di essere oggi nelle condizioni di gettare la pietra su quei poveri poliziotti???
Io credo nessuno!!!

Ma perché correre rischi… quando si può stare piegati a 90°!!!

Ma che sarà, che cosa t’offrirà 
quest’altra storia, quest’altra novità 
l’unico rischio è che sia tutto finto 
e che sia tutta pubblicità!… 

Ma che ne sai, se non ci provi mai 
che rischi corri, se non vuoi volare… 
coi piedi a terra, legato alla ragione 
ti passa presto, la voglia di sognare! 

Ma è quello che,  vogliono da te 
già appena nati, ci hanno abituati 
a non pensare, ma a darcene l’illusione 
e sempre con la scusa della ragione!… 

E anche se fosse,  solo finzione 
solo il pretesto per fare una canzone…
vale la pena almeno di tentare 
se è un’occasione per poter volare 
allora non la sprecare, prova a volare!!!

Attenzione-attenzione! 
Comunicato ufficiale! 
Parla l’organo del partito, non lasciatevi suggestionare! 
Quella voce che vi invita a volare 
è di un maniaco sabotatore!… 
Spegnete la radio adesso 
giradischi e registratori, presto!… presto!… 

Ma la radio va e non si fermerà 
ti prenderà per mano ti insegnerà a volare 
visti dall’alto i draghi del potere 
ti accorgi che son draghi di cartone!… 

E anche se fosse solo finzione… 

Attenzione-attenzione! A tutte le persone serie! 
consapevoli, equilibrate, non lasciatevi suggestionare! 
abbiamo ben altri progetti per voi 
uomini del 2000, saggi e civili 
perciò prestate attenzione 
solo alla voce della ragione!… 

Ma la radio va e non si fermerà ti prenderà per mano, 
ti insegnerà a volare, 
visti dall’alto i draghi del potere ti accorgi che son draghi di cartone!… 

Ma non lo vedi, sono di cartone 
se resti a terra che vuoi capire 
con la scusa di schiarirtele 
ti confonderanno sempre più le idee 
ti manderanno allo sbaraglio in questa 
farsa, nel ruolo di comparsa!… 

Ma basta che voli in alto 
ma basta che ti alzi un poco 
e forse scopri che quello che ti faceva 
paura era soltanto un gioco! 
e adesso, hai l’occasione per poter 
volare, allora, non la sprecare, prova a volare!…

Prova ma che ne sai 
se non ci provi mai non puoi 
sapere se vale o no la pena 
di tentare, è un’occasione 
per volare, per volare!… 

Adesso basta! Fatelo stare zitto! 
Abbiamo troppo sopportato! 
Abbiamo troppo tollerato! 
E’ un provocatore! Fatelo tacere! 
….Fatelo tacere!….

Si chiamano… "Vittime della mafia"!!!

Se cercate su Wikipedia la voce “Vittime della mafia” vi è riportato: “questa categoria raggruppa biografie di persone vittime della mafia e di organizzazioni simili – La categoria non include i mafiosi (o simili) uccisi da organizzazioni criminali”!!!
Questo secondo passaggio è interessante… perché esclude di fatto, coloro che facenti parte di quel sistema, hanno collaborato o svolto interessi, per nome di cosa nostra…
Per cui, a parte le considerazioni morali, ciò che bisogna comprendere è in quali modi, quei soggetti si pongono nelle condizioni di dare all’organizzazione criminale… quanto loro richiesto…
Decidere quindi di sottomettersi ad una estorsione, non può essere accettato, neanche nei casi in cui si viene costretti con la forza, attraverso quelle ben note azioni coercitive, realizzate  dai solito “affiliati” che richiedono,  per nome e conto di quella associazione criminale, il pagamento di somme mensili o ancor peggio, una percentuale sugli utili d’impresa realizzati, in cambio di quella  cosiddetta “protezione”…
Ovviamente sono di contro esclusi, coloro che, decidono spontaneamente (sicuramente per un proprio tornaconto), di schierarsi volontariamente a quel sistema mafioso, predisponendosi a concedere,  quella propria intera struttura logistica!
Sono certo che avrete compreso come, i due casi sopra riportati, sono emblematicamente diversi: da un lato c’è chi subisce incondizionatamente (per paura di ritorsioni) e dall’altro c’è chi, con quella associazione, criminale, si presta ad andare a braccetto…
Ed allora, diventa fondamentale comprendere… chi sia stato la vittima della mafia e chi NO!!!
In relazione a quanto sopra detto, c’è da considerare che, molti di quegli imprenditori, giustificano il sostegno dato a quel sistema mafioso, come fosse una discolpa a causa della crisi in corso e soprattutto, motivano quelle loro scelte, per aver provato a salvare la propria impresa, i dipendenti e tanti anni di sacrificio…  
D’altronde, se chiedete ai siciliani cosa pensano realmente della mafia, risponderanno che “non è cosa buona” ma che almeno negli anni passati con essa “si mangiava”, mentre ora con questo Stato, “si muore di fame”…
Sappiamo tutti come la crisi genera disoccupazione e la disoccupazione genera disperazione!!!
È su questo punto che la mafia trova terreno fertile…  al punto che oggi, sei cittadini disoccupati su dieci, sarebbero disposti ad accettare un posto di lavoro in un’attività che possa essere gestita da cosiddetti “mafiosi”…
Non dimentichiamoci che molti miei conterranei, sono di loro ben disponibili – se non predisposti – al compromesso o di sicuro, ad accettare incondizionatamente quanto loro dettato… e difatti… l’associazione mafiosa, può contare su un numero enorme di questi soggetti disposti a qualunque cosa, pur di garantirsi un posto di lavoro… 
Quest’ultimi unfatti,  dimostrano d’essere disposti a partecipare con quegli imprenditori, mettendo in pratica tutte quelle truffe necessarie, affinché si possano realizzare ingenti profitti e soprattutto si creino quelle condizioni necessarie, per realizzare fondi a nero, da destinare successivamente a quell’associazione criminale o a quei politici corrotti, con cui di fatto sono in affari, in quanto, facenti parte di quel sistema corruttivo…
Per cui, alla luce di quanto sopra, dove dovremmo inserire questo gruppo “sacrificale”, costituito da quei poveri dipendenti???
Erano obbligati a fare quanto gli si era chiesto oppure si sono resi complico e quindi collusi… con i propri datori di lavoro???
Come si fa quindi a inserire in quel gruppo “vittime della mafia” costoro…???
Dopotutto qualcuno potrebbe obbiettare che essi stessi abbiano di fatto voluto partecipare a quelle collusioni… e come si fa a dirlo…
Ma poi… cosa vi hanno guadagnato…???
Hanno salvaguardato rispetto ad altri il proprio posto di lavoro??? 
hanno ricevuto del denaro sottobanco??? 
Hanno goduto di assunzioni per i propri famigliari o forse speravano di godere su un migliote prestigio personale???
Vedete… è facile dire “vittime della mafia”, soprattutto quando poco si conosce di quel sistema…
 Si discute… tanto per parlare.
C’è chi parla per quanto vede in quegli sceneggiati in Tv o per la cronaca su un telegiornale ascoltato, per una notizia letta sul web… e via discorrendo, tutti ormai si fanno divulgatori di quel pensiero criminale, di quelle metodologie applicate senza averci mai convissuto, ma soprattutto, senza aver mai dato segni di essere contrari, per esempio denunciato… 
Eppure sono lì a mettersi in alto su quel soppalco, quasi fossero ambasciatori di quel sistema, che ora vorrebbero, con i loro ragionamenti dotti… scagionare!!!
Ed allora mi chiedevo… come chiamiamo coloro che hanno deciso di non essere partecipativi con quel sistema collusivo???
Che si sono differenziati, non partecipando in alcun modo a quelle azioni corruttive???
Che non hanno mai ricercato per se o per i propri cari, alcun vantaggio personale???
Che hanno cercato in tutti i modi, di non affidarsi a quel sistema clientelare politico e mafioso???
Che a differenza di molti, hanno avuto il coraggio di denunciare, di fare il proprio dovere, di sacrificare la propria vita, che non hanno mai accettato di piegarsi a quelle coercizioni o a quelle operative richieste, sì, come possiamo definire questi soggetti… ovverosia, non dovrebbero essere soltanto loro (non solo per lo Stato ma soprattutto per  l’opinione pubblica) gli unici… a potersi definire “VITTIME DELLA MAFIA“???
Ed allora per favore, per quanti – con le proprie azioni – non vi hanno mai fatto parte: chiamateli con un altro nome!!!