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Un augurio per il 2019… molto, molto particolare…

Tra i tanti messaggi d’affetto ricevuti, uno in particolare mi ha fatto sorridere…  
Si perché senza saperlo quel mio amico, mi ha inviato un messaggio, che rappresenta perfettamente quanto forse qualcuno vorrebbe recapitarmi realmente… 
Sarà forse per quanto vado compiendo in quel mio ruolo di delegato dell’Associazione di legalità “Emanuele Piazza”…
Sarà per quella mia insita natura che fa sì di portare in evidenza circostanze nelle quale sono palesemente evidenti criticità, dalle quali scaturiscono fattori corruttivi ed illegali…
Cosa aggiungere… sarà forse perché a differenza della maggior parte delle persone credo in quei valori alti di rettitudine e di onestà, sani principi di giustizia e giustezza!!!
Sarà anche per quella morale intransigente che prova a contrastare quell’influenza esterna e che certamente non può essere ricattabile o messa in discussioni da compromessi compiuti nel corso della propria esistenza…
Il sottoscritto d’altronde ritiene che ciascuno di noi prima o poi deve fare delle scelte, ed è in base a quelle decisioni che si stabilisce  dove voler stare e quali conseguenze avranno quelle decisioni nel proseguo della propria vita…

Come dico sempre, il bene e il male sono ogni giorno lì… e c’è un solo modo giusto di procedere, perché l’altro si sa… è sbagliato!!!

Se scegliamo quindi la verità, agiremo in maniera retta, altrimenti faremo parte di quella massa, che quotidianamente vive nelle disonestà… e non mi riferisco esclusivamente ai delinquenti, ma soprattutto a quanti, celati sotto l’immagine di persone distinte e perbene, compiono ogni giorni azioni sleali…
Non è mia intenzione ora mettermi ad insegnare come riconoscere il bene dal male, soprattutto perché non vi è nessuno disposto oggi ad imparare o a seguire quei concetti…
La maggior parte, preferisce inseguire la strada meno tortuosa, quella che da immediate soddisfazioni e gratificazioni personali e poco importa quante volte ci si dovrà guardare alo specchio e dirsi “guarda… che sei peggio di loro“!!!    
Quei “loro” che mirano essenzialmente ad una cosa, a non avere problemi di nessun genere, anzi potrei aggiungere, che i problemi li evitano e/o certamente non li affrontano…
Quell’ingrato compito lo lasciano solitamente agli altri… certamente più coraggiosi o forse dovrei dire più retti!!!
Peraltro, non vi sarà mai alcuna coccarda per chi si sforzerà di vivere in maniera corretta, anzi tutt’altro, si verrà messi alla gogna e si verrà attaccati per tutte le azioni compiute, le stesse che procureranno a questi soggetti “onesti” parecchi problemi personali, in quanto si proverà in tutti i modi di metterli in cattiva luce, allorché – quando non ci si riuscirà – si proverà ad intimidirli e infamarli, con parole o chissà anche son dei messaggi come quello pubblicato ora sopra per scherzo, ma che abbiamo visto tante volte espresso realmente… ma che alla fine, ha sbattuto in quel muro chiamato legalità!!! 
D’altro canto, non è necessario essere avvocato o magistrato per sapere che la legalità e la giustizia sono lontani dall’essere sinonimi…

Catanesi…. c'è bisogno di collaborazione e denunce!!!

“Le preoccupazioni sono tante… ma sono uno stimolo per fare meglio”!!!
Con queste parole ha esordito alcuni giorni fa il Prefetto di Catania, Claudio Sammartino, durante un’intervista da parte del giornalista di “LaSiciliaweb” 
Continuando ha dichiarato: “I cittadini catanesi hanno bisogno delle Istituzioni, devono chiedere sempre di più alle istituzioni, ma le Istituzioni hanno bisogno dei cittadini catanesi… perché il cittadino catanese ha tantissime qualità importanti, che si sono sviluppate, soprattutto nei momenti di difficoltà e questo è un momento di difficoltà in cui ogni cittadino  deve dare il meglio di se, cooperando, collaborando, come faranno le Istituzioni di questa provincia”!!!
Quanto detto dal prefetto non fa una piega, certo sono belle parole, ma come dico sempre… trovano il tempo che trovano e il più delle volte non sono neppure attinenti con la realtà o quantomeno con quanto vissuto da noi catanesi…
D’altronde, egli stesso ha dichiarato “come faranno le istituzioni“… dimostrando quindi di voler prendere del tempo per mettere in atto quei necessari processi d’involuzione ai quali purtroppo, anche le stesse istituzioni del passato sono mancate… e mi riferisco proprio a quei suoi predecessori, a quelle inchieste nelle quali erano stati coinvolti e di cui poi non se ne saputo più nulla (vedasi ad esempio… Saguto & Co.). 
“Cooperazione e collaborazione al servizio dei cittadini è la cifra del lavoro delle istituzione di questa provincia…”!!! 
Si… ascoltando queste importanti parole, sono certo che da domani i catanesi faranno a gara per presentarsi presso quegli organi giudiziari per segnalare o denunciare quanto di loro conoscenza, in ambito di illegalità o corruzione…
Ed inoltre, quando dichiara “Conoscere un poco questa città e aggiornare le mappe di conoscenza di questa città è un grande stimolo per servire meglio i catanesi…”, mi da l’impressione di un distacco o quantomeno di voler prendere le distanze, rispetto a quanto realmente accade ancora in questa nostra città, dove l’omertà la continua a fare da padrona, la criminalità organizzata controlla una grande fetta delle attività commerciali, dove il pagamento del pizzo è ahimè una consuetudine, e dove ancora enormi somme derivanti dal riciclaggio di denaro sporco, “obbliga” (è un eufemismo…) la criminalità ad investire in altri settori diversi e certamente legalizzati, quali ad esempio quelli turistico/alberghieri o anche quelli diretti alla creazione di strutture ricettive (eventi, convegni, discoteche, concerti), oppure, come hanno evidenziato le ultime inchieste giudiziarie, in quegli ambiti della ristorazione, supermercati, mercati alimentari, scommesse, ecc… tutte società che fungono da “lavatrici” e che hanno quale scopo, quello d’incassare quotidianamente denaro contante, affinché si possa ripulire in maniera celere, quel denaro sporco introitato dai business illegali di quella associazione criminale…
Ed allora vorrei comprendere, quali attività saranno compiute nella prevenzione o nel contrasto di quei fenomeni di corruzione o d’inquinamento mafioso???
Ma soprattutto mi piacerebbe capire quali iniziative verranno promosse contro quella criminalità organizzata, contro quei livelli di massoneria così tanto presenti nella nostra città grazie ai suoi referenti politici, dirigenti, funzionari, personaggi corrotti ma perfettamente inseriti nel contesto sociale…
Cosa dire altresì delle nostre amministrazioni locali, le quali evidenziano ogni giorno di più la loro inefficacia, ma soprattutto quella totale mancanza di trasparenti (basti cliccare sul web e ci si accorge che i documenti posi in evidenza sono in arretrati da oltre 10 anni…) che non favorisce le esigenze dei cittadini, ma che dimostra di limitare costantemente un servizio, a causa di fattori legati a compromessi e/o condizionamenti esterni…
Ed infine, vorrei comprendere il significato di quelle parole, quando dice: “I cittadini devono percepire che lo Stato è presente e lavora per loro…” , perché vede ultimamente, l’impressione ricevuta dal sottoscritto è che non si lavori per portare in evidenza le collaborazioni ricevute, ma bensì, all’interno di quegli apparati statali, si opera celati da un meccanismo perverso, in particolare quello di soffocare le cooperazioni a cui lei – nel suo messaggio – fa  riferimento… 
Perché vede, tra il dire e il fare – da noi – c’è il mare… e non è un mare cristallino e trasparente, ma bensì un mare pieno di liquami dalle esalazioni maleodoranti, nel quale nuotano esseri così sleali… che soltanto una terra come la nostra, poteva partorire…      
L’augurio che Lei in questi giorni di festa auspica a tutti noi e cioè “che cresca in questa nostra provincia la speranza e che la collaborazione e la cooperazione sia il tessuto e la modalità di lavoro di tutti… in particolare a chi è più a disagio, a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, ai giovani, agli anziani, alle famiglie in difficoltà, alle imprese a tutti coloro che sono protagonisti in questo momento, estremamente importante, estremamente delicato della nostra provincia, un augurio che riemerga sempre di più la speranza di fare e di costruire una società migliore…”, rappresenta sicuramente qualcosa di meraviglioso e di desiderabile, ma affinché queste belle parole, non restino lì… vane – per come d’altronde lo sono state in tutti questi anni grazie a tutti quei suoi predecessori – c’è bisogno che ciascuno inizi a prendersi cura delle proprie responsabilità, in maniera seria o quantomeno per il compito a cui viene chiamato, senza dover propagandare anticipatamente, situazioni o circostanze che successivamente il tempo ha dimostrato, non essere state mai concretizzate…
Non c’è bisogno quindi di chiedere ai catanesi riluttanti o ancora oggi legati a quel sistema clientelare/mafioso di collaborare o di denunciare…
Pensiamo viceversa di dedicarci a coloro che già da tempo stanno collaborando con le istituzioni (Procure, Gdf, Dia, Carabinieri, Noe, e quant’altro…) e non solo per dovere civico, ma di più… per quanto prevede la morale, ed oggi si sentono fortemente traditi, da ciò che Lei – per il ruolo che attualmente ricopre – chiama Stato!!!
Si è vero… possiamo scegliere quello che vogliamo seminare, ma poi, siamo obbligati a mietere quello che abbiamo piantato!!! 

Quanta ipocrisia si nasconde dietro la vicenda "Di Maio padre"!!!

Non esiste un popolo più ipocrita del nostro!!!
Tutti che scagliano la pietra come se fossero stati nel corso della loro vita integerrimi…
A che ridere, sì… ditemi chi sono questi individui che hanno dimostrato assoluta integrità morale… perché ultimamente tutti quelli che si sono palesati paladini della giustizia e della legalità, hanno fatto una brutta fine…
Già, chi sono quindi questi incorruttibili, specchiati e intemerati che possono evidenziare nel proprio curriculum “morale”, dimostrazione di probo lealtà irreprensibile??? 
Si… per favore ditemi questi nomi, perché sono certo che andando in fondo – ma senza dover scavare chissà quanto – emergerà tutto il “fango” di quel loro essere naturale…
Nessuno di loro si salva, ne la maggior parte di quei politici, ancor meno i funzionari e dirigenti degli Enti pubblici, ed ultimamente purtroppo, neppure alcuni magistrati, che si sono dimostrati corruttibili… e quindi con un paese pieno d’immondizia e non mi riferisco alla raccolta indifferenziata, dove pensiamo di andare???
Ho sentito in questi giorni di un imprenditore dal cognome Di Maio, padre del nostro ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Conte e di quei lavoratori non regolarmente assunti nell’impresa, ma ahimè a nero…
La cosa assurda però è che si vorrebbe paragonare la vicenda del padre del ministro Luigi Di Maio, con quanto accaduto negli scorsi anni con il padre del premier Renzi o della ministra  Boschi… come se quelle circostanze fossero eguali a quest’ultima, dimenticando che mentre loro a suo tempo, avevano di fatto – sfruttando quella loro influenza istituzionale – per intervenire presso tutte le sedi (istituzionali e non), per aiutare quel proprio familiare (ripeto… per vicende gravissime e non certo paragonabili – se pur anch’esse disdicevoli – a quelle compiute dal padre dell’attuale ministro), lo stesso non si può dire come dicevo, per l’attuale Vicepresidente del Consiglio, che ha preso sin da subito le distanze dal proprio genitore, condannandolo pubblicamente…
Ma poi finiamola con questa ipocrisia “ricamata”, ci si dimentica o si vuole far finta di non sapere che, ad esclusione delle buste paghe statali, la maggior parte delle buste paghe private sono inattendibili, presentano importanti decurtazioni, in particolare nelle voci “straordinario” o “notturno”, versati quando ciò avviene… a nero e poi cosa dire di quella voce “incentivo” non tassata, che serve a compensare quanto previsto dalla normativa, ma che fa risparmiare all’incirca il 30% della voce prevista dal CCNL.
Non parliamo poi di quelle giornate “festive” o in quei giorni di mobilitazione sindacali, giorni nei quali si lavora…
Per favore basta con le cazzate, d’altronde si sa… non c’è nessuno che controlla!!!
O meglio, qualcuno ci sarebbe… il sottoscritto ne ha avuto una prova, rivolgendosi a suo tempo all’Ispettorato del Lavoro di Catania e denunciando circostanze e fatti gravi…
Ma purtroppo non sapevo che anche lì…  sì persino in quell’ufficio, i dirigenti fossero in combutta con i datori di lavoro o forse dovrei dire, con quei loro “padroni”!!!
Già… non serviva a nulla denunciare, quando erano loro stessi ad insabbiare quelle denunce presentate e non solo, debbo pensare che provvedevano pure ad informare quei loro diretti interessati (e amici…) , mettendo così a rischio quei poveri dipendenti, che aveva fatto esclusivamente il proprio dovere…
Ma questa è l’Italia e questa è l’ipocrisia con la quale conviviamo… e con cui purtroppo dovremmo ancora per molto tempo… continuare a vivere!!!
Si forse è meglio andarsene da questo “infetto” Paese… almeno per non dover sentire più, tutte queste cazzate!!!

Quanta ipocrisia si nasconde dietro la vicenda "Di Maio padre"!!!

Non esiste un popolo più ipocrita del nostro!!!
Tutti che scagliano la pietra come se fossero stati nel corso della loro vita integerrimi…
A che ridere, sì… ditemi chi sono questi individui che hanno dimostrato assoluta integrità morale… perché ultimamente tutti quelli che si sono palesati paladini della giustizia e della legalità, hanno fatto una brutta fine…
Già, chi sono quindi questi incorruttibili, specchiati e intemerati che possono evidenziare nel proprio curriculum “morale”, dimostrazione di probo lealtà irreprensibile??? 
Si… per favore ditemi questi nomi, perché sono certo che andando in fondo – ma senza dover scavare chissà quanto – emergerà tutto il “fango” di quel loro essere naturale…
Nessuno di loro si salva, ne la maggior parte di quei politici, ancor meno i funzionari e dirigenti degli Enti pubblici, ed ultimamente purtroppo, neppure alcuni magistrati, che si sono dimostrati corruttibili… e quindi con un paese pieno d’immondizia e non mi riferisco alla raccolta indifferenziata, dove pensiamo di andare???
Ho sentito in questi giorni di un imprenditore dal cognome Di Maio, padre del nostro ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché Vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Conte e di quei lavoratori non regolarmente assunti nell’impresa, ma ahimè a nero…
La cosa assurda però è che si vorrebbe paragonare la vicenda del padre del ministro Luigi Di Maio, con quanto accaduto negli scorsi anni con il padre del premier Renzi o della ministra  Boschi… come se quelle circostanze fossero eguali a quest’ultima, dimenticando che mentre loro a suo tempo, avevano di fatto – sfruttando quella loro influenza istituzionale – per intervenire presso tutte le sedi (istituzionali e non), per aiutare quel proprio familiare (ripeto… per vicende gravissime e non certo paragonabili – se pur anch’esse disdicevoli – a quelle compiute dal padre dell’attuale ministro), lo stesso non si può dire come dicevo, per l’attuale Vicepresidente del Consiglio, che ha preso sin da subito le distanze dal proprio genitore, condannandolo pubblicamente…
Ma poi finiamola con questa ipocrisia “ricamata”, ci si dimentica o si vuole far finta di non sapere che, ad esclusione delle buste paghe statali, la maggior parte delle buste paghe private sono inattendibili, presentano importanti decurtazioni, in particolare nelle voci “straordinario” o “notturno”, versati quando ciò avviene… a nero e poi cosa dire di quella voce “incentivo” non tassata, che serve a compensare quanto previsto dalla normativa, ma che fa risparmiare all’incirca il 30% della voce prevista dal CCNL.
Non parliamo poi di quelle giornate “festive” o in quei giorni di mobilitazione sindacali, giorni nei quali si lavora…
Per favore basta con le cazzate, d’altronde si sa… non c’è nessuno che controlla!!!
O meglio, qualcuno ci sarebbe… il sottoscritto ne ha avuto una prova, rivolgendosi a suo tempo all’Ispettorato del Lavoro di Catania e denunciando circostanze e fatti gravi…
Ma purtroppo non sapevo che anche lì…  sì persino in quell’ufficio, i dirigenti fossero in combutta con i datori di lavoro o forse dovrei dire, con quei loro “padroni”!!!
Già… non serviva a nulla denunciare, quando erano loro stessi ad insabbiare quelle denunce presentate e non solo, debbo pensare che provvedevano pure ad informare quei loro diretti interessati (e amici…) , mettendo così a rischio quei poveri dipendenti, che aveva fatto esclusivamente il proprio dovere…
Ma questa è l’Italia e questa è l’ipocrisia con la quale conviviamo… e con cui purtroppo dovremmo ancora per molto tempo… continuare a vivere!!!
Si forse è meglio andarsene da questo “infetto” Paese… almeno per non dover sentire più, tutte queste cazzate!!!

Catania… si salvi chi può!!!

Avete visto l’altro ieri sera su REPORT di RAI 3 le inchieste sul traffico di contrabbando di petrolio e sul dissesto della nostra città etnea???
Se non l’avete fatto questo è il link: https://catania.liveuniversity.it/2018/11/20/dissesto-finanziario-catania-report-video/ ed è veramente squallido vedere con quanta “nonchalance” si sia sperperato tanto denaro pubblico, il nostro denaro…
E’ un peccato che questa città manchi di una torre… servirebbe a qualcosa!!!
Comunque, è strano vedere come in Francia per un aumento di pochi centesimi di carburante (precisamente 8 cent.), i cittadini siano scesi in rivolta in maniera inferocita, per far valere le proprie ragioni, mentre da noi, sì… in questo nostro bel Paese, ci fottono milioni e milioni di euro, senza che nessuno mai s’indigni!

In un primo momento ho creduto che si trattasse di masochismo, già sembrava che i miei conterranei trovassero particolarmente piacere nel soffrire… ma poi ho compreso che non era quello il reale motivo, bensì la vera ragione andava ricercata altrove, nell’animo umano, sì in quella propria debolezza… non nel lottare, ma nel lasciare – dinnanzi al proprio orticello – un accesso laterale, da utilizzarsi al momento opportuno…

Ciascuno di loro spera, sì…di poter usufruire un giorno di quei metodi corruttivi, come se qualcuno prima o poi, possa aver bisogno di quella loro posizione, pagando ovviamente per il disturbo!!!     
E loro sono lì, pronti… già pronti per l’uso!!! 
Ecco perché quanto è accaduto è stato possibile, perché sono in molti ad aver partecipato alla realizzazione di quel dissesto, non per nulla il Procuratore generale delle sezioni riunite della Corte dei conti di Roma (Marco Boncompagni), sulla gestione finanziaria condotta dall’Ente negli ultimi anni ha scritto: “Risulta caratterizzata da un susseguirsi di criticità che nel tempo hanno compromesso la capacità di garantire gli equilibri negli esercizi futuri registrando un costante e crescente ricorso all’anticipazione di tesoreria, puntualmente inestinta al termine dell’esercizio di ciascun anno per importi considerevoli con notevole aggravio della spesa per interessi passivi”.
Ma è ancor di più l’approfondimento che fa lo stesso Pg su quella situazione economica-finanziaria, ad evidenziare o meglio a confermare quanto dal sottoscritto riportato: “L’analisi ha consentito l’emersione di criticità che hanno posto in evidenza la grave violazione di norme e principi contabili, mettendo in rilievo una grave condizione di precarietà che sono quindi da ritenersi configurati nei presupposti per la procedura di dissesto”!!!
Più chiaro di così… 
Infatti, si comprende perfettamente come a partecipare a questo disastro, siano stati in molti e non solo quelli della classe politica, ma anche i cosiddetti “colletti bianchi” della pubblica amministrazione, ahimè… nostri concittadini!
Ho letto tra i vari social che, dopo aver visto la trasmissione “REPORT”, molti catanesi si siano indignati… peccato però che quella loro indignazione, si sia semplicemente limitata a qualche frase condivida sul web, senza andare oltre
Chissà… forse cambierebbe qualcosa, se tutti quei concittadini – ora fortemente “offesi” – iniziassero a protestare in piazza quella propria indignazione, ma si sa… qui siamo a Catania e non certo in Francia!!!

Per tumulare prima… basta pagare!!!

Ci si meraviglia di un sistema che va avanti così da anni, eppure tutti sanno che quanto avviene in quel ambiente cimiteriale rappresenta una consuetudine…

Certo, ora che il problema è emerso a Bagheria, sembrano tutti sorpresi, come se quelle modalità corruttive, non sono applicate di regola anche in tutte le altre realtà cittadine… 
Perché diciamolo, questa è una pratica che a fatto comodo a molti, in particolare a quanti non hanno avuto l’educazione di voler attendere il proprio turno…
Il sottoscritto ad esempio ne ha avuto riprova alcuni giorni fa proprio qui a Catania…
Dopo aver pagato (con il bancomat) presso l’ufficio comunale (adiacente al faro) gli oneri previsti, mi è stato comunicato dal responsabile che la tumulazione di mia madre era programmata per essere i terzi, in quanto vi erano altre due salme prima della mia…
Mi sarei aspettato di ricevere quantomeno un documento che attestasse quell’ordine di tumulazione, ma non mi fu consegnato nulla, anzi alla domanda di ricevere la fattura per il pagamento effettuato, il responsabile mi ha gentilmente risposto che quanto  richiesto, non poteva essere evaso, ma avrei potuto ritirare quella fattura, (nello stesso ufficio) il mese successivo…
Bene… anzi male, l’indomani mattina rivolgendomi agli addetti presso quell’area a deposito cimiteriale, e ricordando l’ordine di ingresso alla tumulazione, nessuno ne sapeva nulla…
Ho fatto presente che – secondo quanto mi era stato detto dal funzionario – mia madre doveva essere in ordine la terza, ma la scusa fu che il fax non era ancora giunto – si perché a Catania nel 2018 la corrispondenza viaggia ancora con il fax… un oggetto talmente superato, che ormai in molti paesi del terzo mondo, viene esposto nei musei,  ma non nella nostra città etnea, già non qui dove è ancora tanto di moda; forse quegli addetti non sanno che nel frattempo è nata l’email o ancor meglio la “PEC”, ma forse questa seconda procedura di posta certificata, risulta troppo garantista e non permette eventuali metodologie clientelari…
Comunque dopo alcuni minuti, mi fu confermato che la nostra tumulazione da 3° era inaspettatamente scesa a 14° a causa sempre di un fax che erroneamente non era giunto in tempo…
Tutti a dirmi… “purtroppo, ci dispiace, non è colpa nostra, la linea telefonica, ecc…”, ed il sottoscritto – non certo in vena in quella circostanza di fare polemica – ha risposto: “Ma non è più semplice inviare ogni mattina, un responsabile presso quell’ufficio, in modo da prendere egli, direttamente lì, l’ordine di prenotazione??? Sarebbe certamente più semplice e non darebbe adito a creare (in ciascuno di noi) dei dubbi sulla sua legittimità, ma soprattutto eviterebbe tutte quelle accese lamentele e discussioni…
La risposta datami fu sempre la stessa: “Si ma vede, purtroppo, ci dispiace, non è colpa nostra, la linea telefonica, ecc…”; allora a quel punto (eravamo giunti alla 6° tumulazione…) con molta “savoir-faire” e senza dare importanza a ciò che stava accadendo intorno a me, rivolgendomi a mia sorella ad alta voce gli dissi: certo è strano che uno che sa di essere 3°… – basta d’altronde verificare l’ordine di pagamento del bancomat – si ritrova, non si comprende come… 14°!!! Domattina farò l’ennesimo esposto in Procura!!!
Sono passati dieci minuti e mia sorella viene avvisata che la prossima tumulazione è la nostra!!!
Ecco quindi giungere un furgone con il solo autista… e debbo aggiungere che per fortuna dinnanzi alla cappella fossero presenti i nostri muratori, altrimenti era impossibile far scendere la salma…
Dovrei continuare con gli ulteriori costi previsti, consegnati in contanti perché a sentir loro, non è possibile istallare un POS a causa della mancanza della line telefonica, tutto il contrario di quanto prevede a breve l’obbligo sui pagamenti in contanti presso igli uffici pubblici, a cominciare dal 2019!!! 
D’altronde. basterebbe un semplice router con una scheda prepagata o ancor meglio una Adsl con il servizio tipo Linkem ed il problema sarebbe immediatamente risolto… 
Ma chissà, forse è proprio ciò che si vuole: I problemi non vanno risolti, ma viceversa,  vanno creati appositamente, affinché ci si possa mettere le mani!!!
Ecco perché non mi meraviglia leggere sulla corruzione all’interno di quell’area cimiteriale di Bagheria, per accorciare i tempi di tumulazione delle salme…
L’organizzazione – hanno scoperto le forze dell’ordine – hanno gestito quelle operazioni per ottenere dei profitti illeciti…
Come sempre avviene sono scattate le misure cautelari e in molti sono finiti ai domiciliari… accusati a vario titolo  di associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Dalle indagini è emerso che taluni impiegati, erano appartenenti ad un’organizzazione criminale che si sarebbe occupata di ottenere una rapida tumulazione delle salme, indipendentemente dall’ordine cronologico d’ingresso, riducendo, così, notevolmente i tempi di attesa in camera mortuaria vista l’indisponibilità generale di loculi.
Sono stati documentati inoltre diversi reati a scapito dei defunti e dei familiari, per liberare loculi all’interno del cimitero da destinare a salme “segnalate” dai corruttori…
Come dico sempre… il problema non è di chi abusa durante l’esercizio delle proprie funzioni, ma di tutti quei cittadini che non sanno rispettare le regole e pretendono “corrompendo” di ottenere quelle agevolazioni personali, anche quando queste non sono richieste… si dai defunti!!! 
E si… perché a quei defunti, poco importa se saranno i primi o l’ultimi della lista, già…  è proprio come diceva in quella sua poesia il grande Totò: “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive, nuje simmo serie…appartenimmo à morte!!!”.   

Cercasi legalità!!! Accettasi anche se compiuta in forma esigua…

Alcuni giorni fa, parlando con alcuni amici, ci si chiedeva a cosa si dovesse attribuire, tutta questa diffusa illegalità…
La prima risposta data, è stata alla mancanza di valori!!!
L’esigenza cioè di educare i giovani sin dall’adolescenza al senso di responsabilità, al rispetto degli altri e di ciò che rappresenta la cosa pubblica… 
Quanto sopra difatti segna il primo passo per la crescita di un individuo e coinvolge innanzitutto le famiglie, perché sono le prime che devono trasmettere a quei ragazzi i giusti valori…  
Seguono ovviamente la scuola e tutte quelle attività di formazione extra scolastiche, quelle cioè che legano nei momenti di svago i giovani, come le attività sportive oppure quelle svolte all’interno di associazioni culturali/religiose o  di natura sociale…

Ciascuno di questi laboratori di vita, devono saper condurre alla formazione culturale e alla crescita di quell’individuo… 

Perché se quell’adolescente diventato adulto ha fallito, se ora quei suoi comportamenti sono in conflitto con la società civile, ecco, la prima colpa di quel fallimento, va ricercata proprio in ciò che non ha funzionato… 
D’altronde non si può pensare che un sistema di imposto durante la crescita dell’individuo, vada bene per chiunque… 
Il conformismo si sa ha prodotto individui passivi, senza alcuna capacità di critica, soggetti incompetenti dal proporre iniziative proprie o alternative valide, ma dimostrano di crescere così… piegati all’obbedienza di tutti quei loro superiori, gli stessi che nel corso della loro vita incontreranno… che poi sono gli stessi individui che hanno creato questo sistema corrotto, e che pretendono da ciascuno di essi, di diventare col passar del tempo, sempre più complici di quell’apparato marcio, altrimenti si viene distrutti!!!
Il sistema è come ho scritto ieri “infetto” è quest’infezione ha colpito tutti, le famiglie, la scuola, il mondo del lavoro, sia quello pubblico che quello privato, lo sport, ecc…
Tutti quegli strumenti hanno dimostrato d’aver fallito, perché “l’avere ha preso il sopravvento sull’essere”!!!
La verità (che nessuno poi vuole ammettere…) è che quel percorso formativo, quell’educazione alla legalità, non è mai iniziata!!!
Ecco quindi perché ci troviamo in un Paese nel quale l’ingiustizia è padrona, dove uno Stato dimostra sin dalle sue alte cariche di essere corrotto, un sistema sociale che manca di educazione alla legalità, dove la maggior parte della collettiva punta principalmente al proprio benessere sociale, un terra che dimostra di premiare la corruzione e che nei fatti incoraggia tutti quei fenomeni mafiosi, ed per ultimo, come non ricordare questa nostra nazione clientelare, che premia la sopraffazione a scapito della meritocrazia… 
Ed allora perché ci continuiamo a prendere in giro parlando di “legalità”…
Per una volta, siamo onesti con noi stessi: nessuno la vuole, ancor meno quelli che si mettono sul pulpito nelle varie manifestazioni, si… perché ciascuno di essi, spera un giorno di poterne approfittare!!!
“Cercasiiii…. sì… cercasi legalità”.

Concorsi truccati anche per entrare nelle forze dell'ordine…


Qualcosa era nell’aria…
Chissà, forse qualcuno l’aveva già avvisato ed era in tensione per quanto stava per accadere, ed allora doveva fare presto, già bisognava disfarsi di qualcosa di compromettente…
Ecco perché quando i finanzieri hanno bussato alla sua porta per notificargli la misura degli arresti domiciliari, quel generale campano da tempo in pensione, ha lanciato dalla finestra il proprio cellulare. 

Ovviamente il gesto è stato considerato dagli stessi inquirenti come un tentativo di voler nascondere delle prove… 
Le indagini hanno fatto emergere che il generale dell‘Esercito italiano, ormai in congedo, si trovava al centro di una banda che truccava e vendeva l’esito dei concorsi di ferma volontaria a 4 anni, per l’ingresso nelle forze armate e grazie ad un complice ingegnere informatico, era riuscito ad ottenere il necessario algoritmo da usare nei concorsi, per le risposte di cultura generale. 

Dalle attività investigative si è scoperto che la “mente” della banda, insieme ad altri complici erano riusciti a predisporre un vero e proprio meccanismo fraudolento. 

Il sistema corruttivo prevedeva di comunicare – alcuni giorni prima dell’inizio della prova selettiva ai partecipanti – tramite altri addetti interni nel corpo dei militari, le modalità per giungere alle risposte esatte, dietro il versamento di 15.000 euro, all’incirca un anno intero di stipendio del candidato, che però era certo di superare la prova. 

In questo modo un numero alto di concorrenti erano in grado di superare la prova di cultura generale.
Venivano utilizzati due stratagemmi: il primo faceva uso dell’algoritmo applicabile alla maggior parte dei quesiti e serviva a individuare tra le possibili risposte quella esatta. 

Mentre per tutte le materie non coperte dall’algoritmo, veniva consegnata una dispensa… 
Dopo aver ottenuto l’idoneità alle fasi successive concorsuali, quei concorrenti “disonesti”, venivano  inseriti nelle graduatorie di “merito” delle singole Forze Armate…

Ora, come sempre in questo Paese, a conclusioni delle indagini, sono state notificati 135 avvisi nei confronti non solo dei concorrenti, ma anche di loro familiari, alcuni dei quali, dopo essere entrati in contatto con i soggetti attinti da misure cautelari, hanno a loro volta diffuso quel meccanismo illegale…
E’ strano, ma ovunque si pone il nostro sguardo su questo paese, ci si ritrova quali lettori, coinvolti in una delle tante inchiesta giudiziarie… 
Sì… è come se un virus chiamato “corruzione” abbia preso il sopravvento sui suoi cittadini e la cosa assurda e che si ha l’impressione che questa diffusa infezione, non si riesca in alcun modo… a debellare!!!
Non è che forse… è così che deve andare???  

Sesso in cambio di favori: il Pm condannato a 11 anni!!!

Ogni giorno c’è ne una…
La cosa assurda è che ormai si assiste ad una globale immoralità, anche da parte di chi dovrebbe essere garante di comportamenti esemplari o quantomeno decorosi…
Ed invece, contrariamente a ciò, sempre più frequente scopriamo di come certi individui, grazie a quel loro potere, facciano uso in maniera distorta e aberrante, di quel ruolo…
Per fortuna che la giustizia giunge anche per loro!!!
Difatti dopo più di 14 ore di camera di consiglio, una sentenza ha condannato un ex pm della Dda romana a 11 anni di reclusione… 

Le accuse sono gravissime: corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico e detenzione di materiale pedopornografico!!! 
Secondo le accuse il Pm, avrebbe consumato rapporti sessuali con donne (ed anche transessuali…) posti sotto indagine, anche presso il proprio ufficio, concedendo favori in cambio di prestazioni intime… 
Ecco perché la Procura di Perugia, aveva chiesto a carico dell’ex Pm, la condanna a 10 anni e 6 mesi, contestando anche la concussione…
Certo, dal suo arresto – avvenuto nel 2013 – sono passati cinque anni e qualcuno ancora oggi ricorda quando i carabinieri si presentarono a casa del magistrato e perquisirono anche il suo ufficio, dove erano state piazzate dalle forze dell’arma, cimici e telecamere nascoste. ..
Lo scandalo era emerso nel corso di un’inchiesta sulla prostituzione nella capitale e la prima ad accusare il Pm, era stata proprio una transessuale. 
Ovviamente i documenti dell’inchiesta erano stati immediatamente “secretati” e trasmessi alla Procura di Perugia, competente nell’indagare sui magistrati romani.
Il Pm fu accusato di avere avuto rapporti con alcuni transessuali e di avere concesso loro in cambio, permessi di soggiorno temporanei… 
In ufficio avrebbe avuto anche un incontro intimo con la compagna di un boss noto della criminalità romana; in cambio per quella prestazione, il Pm si sarebbe impegnato a dare parere favorevole ai domiciliari a carico dell’uomo, che si trovava in quel momento in carcere. 
Per questa vicenda, la donna del boss ha patteggiato un anno e 10 mesi di reclusione.
Desideravo infine commentare questa spregevole vicenda, ma nel far ciò, preferisco utilizzare i commenti pubblicati nel web, da chi meglio del sottoscritto – ha avuto modo di conoscere direttamente quel cosiddetto “magistrato”:
– “Finalmente e’ stato ritenuto colpevole di vari reati che probabilmente aveva già perpetrato in varie altre procure tipo Trieste: vedasi suo allontanamento per lettera di garanzia ad un certo “———-” condannato per pedofilia. Il tutto dovuto al suo atteggiamento strafottente e a quel senso di onnipotenza che lo hanno sempre accompagnato. Gli si ritorce contro il suo comportamento. Speriamo che qualche anno in carcere gli facciano capire la vita”!!!
– “Sono stato vittima di questo….PM mi piacerebbe sapere se la giustizia alla fine abbia fatto il suo lavoro e che abbia condannato questo sporco bastardo”.

Se i responsabili dell'anticorruzione sono corrotti, a chi dobbiamo affidarci per quella lotta???

E’ accaduto in Calabria…
L’ex responsabile della Regione Calabria per la trasparenza e anti-corruzione è stata arrestata e posta ai domiciliari dalla Guardia di finanza di Catanzaro per corruzione e falsità ideologica… 
Sembra dalle indagini che aiutasse un’imprenditrice ad aggiudicarsi dei bandi regionali, ricevendo in cambio vacanze in resort in Toscana e in villaggi turistico, oltre a vari regali…
Dalle indagini è difatti emerso che la dirigente comunicava all’imprenditrice tutta una serie di informazioni non ancora divulgate sui bandi, fornendo inoltre la propria professionalità per quella “consulenza”…
Si trattava di bandi regionali finanziati con fondi Ue per il settore turistico!!!
E’ stato evidenziato che la responsabile, dopo aver favorito il villaggio turistico dell’imprenditrice, avendole fatto usufruito di un contributo da € 200.000 per il miglioramento e l’ampliamento di alcune strutture ricettive esistenti, aveva favorito nuovamente la stessa imprenditrice, attraverso la partecipazione ad un bando successivo (anche se non poteva farlo, avendo già usufruito del contributo) attraverso un’impresa che gestisce il villaggio… ma che dalle indagini risulta riconducibile all’imprenditrice…
Nell’inchiesta è stato coinvolto anche un ingegnere consulente esterno che era incaricato di controllare i finanziamenti regionali al turismo, per il quale ora la Procura ha chiesto la sospensione dall’incarico di collaboratore della Regione…
Mi è piaciuto il nome dato all’inchiesta dalla procura di Catanzaro: “E’ dovere”!!!
Sì perché ormai si trattava di un vero e proprio dover, come ad esempio adoperarsi per far liquidare alla stessa imprenditrice la somma di 130 mila euro, in quanto a corto di liquidità…
Certo che se la scelta del legislatore era quella di concentrare nelle mani di un unico soggetto la responsabilità della lotta al rischio di corruzione, attribuendogli ed egli diverse funzioni tra le quali, la predisposizione degli strumenti atti alla difesa dell’amministrazione e il compito di vigilare, forse è meglio – visti i risultato che ha prodotto – che quei responsabili “anticorruzione”, vengano una volta e per tutti, mandati a casa!!!
  

Operazione "Beautiful Hybrid"…

Che le forze dell’ordine siano meno impegnate rispetto agli anni 80′ & 90′ è cosa indubbia…. 
Cosanostra” d’altronde ha modificato quelle sue metodologie violente, dedicandosi al business degli affari, attraverso il riciclaggio del denaro sporco in vere e proprie attività imprenditoriali, quali ad esempio quel mondo degli appalti, delle costruzioni, attività commerciali, industriali, turistiche e di ristorazione, che garantiscono senza sparare un colpo, un elevato giro di denaro che permette loro successivamente di corrompere quei necessari politici, funzionari pubblici ed anche uomini delle forze del’ordine…  
Ecco perché alcuni componenti dell’arma, avendo a disposizione del tempo libero, hanno pensato di dedicarsi a quel mondo dell’agricoltura, in particolare alla coltivazione di una particolare pianta, sì… la marijuana!!!
Purtroppo le cose non sono andate proprio per come speravano…
Difatti, ai due poliziotti e ad un carabiniere sono arrivate le manette, sì… per traffico di marijuana e “protezione” di quelle coltivazioni. 
Sono stati arrestati dalla squadra mobile di Catania, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare anche per altre 21 persone ritenute responsabili a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla coltivazione, produzione, trasporto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, a cui si sono aggiunti i reati in materia di armi, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e favoreggiamento personale…
Non c’è che dire… se non fosse che a quel gruppo criminale (della zona del Calatino), facevano parte per l’appunto questi “uomini dello stato” (che con questo particolare contesto, non dovevano sicuramente esserci…), già… diversamente non ci sarebbe stato nulla di che meravigliarsi…
Si sarebbe trattata di semplice routine… di quelle che leggiamo ogni giorno nei quotidiani o nel web, peraltro se consideriamo che ormai la canapa viene venduta ovunque… di cosa ci dobbiamo meravigliare…
Il sottoscritto ad esempio alcuni giorni fa, nel recarmi presso il Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria (Gdf) di Catania (ubicato di fronte la statua del Cardinale Dusmet), si è accorto che le due botteghe accanto, trattano per l’appunto quel tipo di vendita…  e quindi per essere lì, significa che d’illegale non possiedono nulla…
Ma riprendendo quanto emerso dall’inchiesta, nessuno si dimostra “immune” dalla tentazione del dio denaro ed è il motivo per cui ormai da troppo tempo, non mi meraviglio più di niente…
Certo, bisogna dare merito anche ai collaboratori di giustizia, che hanno saputo condurre –la parte limpida) delle forze dell’ordine – a quella struttura adibita alla produzione di sostanze stupefacente (cocaina e marijuana), presidi che erano tenuti non solo protetti, ma ben informati costantemente, da quel sodalizio che garantiva loro protezione su eventuali controlli da parte dei colleghi delle forze dell’ordine… 
Cosa aggiungere… se non quanto avevo scritto a suo tempo, “Servitori dello Stato…certamente NO”: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/06/servitori-dello-stato-certamente-no.html
Ecco il perché pubblico queste foto…
Sì qualcuno di voi potrà dirmi che nulla centrino con quei soggetti… sì è vero, ma quantomeno posso apprezzare quella divisa dell’arma, portata da un legittimo “corpo” meritevole!!! 

Se la giustizia è questa… si comprende il perché la maggior parte dei cittadini delinque!!!

18 anni e 8 mesi all’assassino di Noemi, accoltellata e sepolta viva…
Come non ricordare l’omicidio stradale di un 19enne, causato da un autista che si trovava sotto l’effetto di alcol e droga… ha semplicemente patteggiato la pena a due anni…   
E cosa dire di quell’individuo che ha investito e ucciso una donna incinta di 5 mesi: l’indulto gli ha cancellato la pena; già era stato condannato a due anni e mezzo ma non farà neanche un giorno…
Oppure la responsabile dell’operatore del 118, che ha sottovalutato la situazione e ritardato l’invio del soccorso… un caso di questi giorni dove per l’appunto ad un paziente grave è stata inviata la guarda medica (intervenuta dopo quasi un ora), invece di far sopraggiungere immediatamente l’ambulanza: il paziente è morto e l’operatrice a causa della prescrizione, non verrà condannata… 
Ecco… potrei andare avanti così, con vicende più o meno similari, per ogni giorno dell’anno!!!
Ovviamente non parlo delle vicende giudiziarie più “soft”, come ad esempio quelle legate al mondo della corruzione, del malaffare, di tutti quegli aspetti non violenti, ma pur sempre legati alla criminalità organizzata… 
Per la maggior parte di questi reati, le pene sono… possiamo dire palliative!!! 
Sì… fanno solitamente sorridere!!!    
Già… l’impressione che viene data a tutti noi, è che con l’attuale giustizia nessuno paghi o se sono quelle le pene a cui si va incontro, viene da chiedersi se non sia più semplice delinquere, tanto alla fine cosa si rischia…???
E difatti è proprio questo uno dei motivi che porta oggi molti miei connazionali, ma soprattutto una grossa fetta degli extracomunitari presenti nel nostro Paese a sceglierlo, perché sanno che da noi, qualunque reato commettono, verrà dai magistrati dichiarato impunibile… ed eccoli quindi, dopo solo pochi giorni, nuovamente per strada a delinquere… 
La Legge è uguale per tutti”, ma quando mai… non è vero o per meglio dire non è così, perché chi delinque passa a causa delle nostre aule di giustizia, dal torto alla ragione!!!
D’altronde con un sistema giudiziario come il nostro, nel quale non vi è alcuna garanzia di certezza della pena, dove si vuole andare???
Prescrizioni, indulti, riduzioni, sconti, e tutti quei meccanismi giuridici previsti, affinché quei  246.000 “azzeccagarbugli” (il dato numerico mi è stato confermato ieri, durante il XXXIV convegno nazionale realizzato dall’Ordine Forence e presentato in Piazza Dante),  possano trovare quelle giuste escamotage per i loro clienti, affinché non abbiano a compiere neppure un giorno di detenzione… 
Sì… possiamo aggiungere che il nostro sistema legislativo manca di tutti quei necessari presupposti, per avere una giustizia equa!!!
Concludo con la frase di una mamma a cui hanno ucciso una figlia: “Non c’è soddisfazione di nulla, mia figlia non c’è più!!! Mi aspettavo quantomeno 30 anni, ma fossero 50 o 100, non basterebbero una vita intera per un gesto come quello compiuto…”!!!
E difatti con una giustizia come quella attuale, come si può sperare che i reati diminuiscano???

Non bisogna stupirsi: il nostro sistema giudiziario soffre degli stessi problemi di cui soffre la pubblica amministrazione!!!

Se c’è una cosa che più di tutte da fastidio, è vedere la corruzione nei pubblici uffici pubblici!!!
Forse perché quella particolare categoria – più di tutte – viene vista come qualcosa di notevole, in quanto determina tramite quegli uffici, il buon funzionamento del nostro Stato…
Ancora oggi la corruzione nel nostro paese è vista come la possibilità che hanno taluni d’accumulare ingenti somme di denaro non dichiarati, attraverso cui saranno successivamente in grado di proteggere se stessi o la loro società, comprando l’aiuto di quei politici o funzionari. 
Gli appartenenti alla categoria di quella pubblica amministrazione, vengono solitamente coinvolti sia per un proprio desiderio d’arricchimento personale, che per accrescere quel loro potere nei confronti del personale politico. 
Quest’ultimo a sua volta, è fortemente interessato a trarre vantaggi da quei rapporti di corruzione, sia per accrescere il proprio patrimonio personale, che per rafforzare la propria posizione all’interno di quel suo partito, in particolare nei confronti di coloro con i quali si trova in competizione…
Ed allora per dare atto a quel suo piano, mette in pratica tutta una serie d’azioni dai nomi che ben conosciamo: “Peculato, concussione, malversazione, istigazione alla corruzione, corruzione per un atto d’ufficio, per atto contrario ai doveri d’ufficio o in atti giudiziari, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, ecc…”. 
D’altro canto, se la corruzione di quei dipartimenti risulta essere –in questo nostro paese– tra le più ricorrenti, quella compiuta però nei palazzi di giustizia, viene vista agli occhi dei cittadini come qualcosa di spregevole, in particolare se il reato viene compiuto da un magistrato!!!
Abbiamo visto che, chi vuole arricchirsi illegalmente sfruttando il settore giudiziario, ha avuto mille modi per farlo… 
Bisogna altresì aggiungere quel senso ormai generato di impunità, dovuto a leggi che fino a pochi mesi fa presentavano pene –sia sotto l’aspetto corruttivo che per quanto connesso all’evasione fiscale– irrisorie…
Ma soprattutto si sa… la giustizia nel nostro Paese non è eguale per tutti: nessun giudice è mai stato condannato o quantomeno, non ha mai scontato un giorno di pena, nei nostri penitenziari…
Peraltro, se la stessa “ANAC”, per nome del suo Presidente Cantone ha dichiarato:“Nel settore giudiziario, e in particolare nei Tar e nella Fallimentare, si determinano vicende che dal punto di vista economico sono rilevantissime; che ci siano stati episodi di corruzione, davanti a una massa così ingente di denaro, è quasi fisiologico”!!!
La verità è che bisogna prendere atto che i giudici sono anch’essi degli uomini e quindi come tali possono (come la maggior parte dei loro conterranei) sbagliare!!!
D’altronde ormai la corruzione da noi è vista come qualcosa di congenito, sì… un agente patogeno che ha colpito la maggior parte dei cittadini e del quale ancora, non se ne conosce il vaccino!!!

Il vero pericolo degli apparati giudiziari, è un lento esaurimento interno delle coscienze ed una sempre più crescente pigrizia morale!!!

Dispiace dover esordire con questo titolo, ma se qualcuno di quei soggetti si sente infastidito o a disagio, è perché forse in vita sua, non ha mai fatto un esposto!!!

Già… si ha l’abitudine di scialacquarsi la bocca con quella bella parola…”giustizia”, ma quando si è trattato di metterla in pratica, ecco che la maggior parte di essi si è nascosta o ha mostrato esser inadeguata…
Una circostanza quest’ultima, evidenziata anche nei palazzi di giustizia; d’altronde abbiamo letto in questi anni di un nuovo fenomeno corruttivo/criminale e cioè di inchieste che hanno visto come protagonisti, taluni magistrati, avvocati e dipendenti di quell’apparato giudiziario…
C’è chi vende le informazioni, chi avvisa sui procedimenti, chi aggiusta le sentenze in cambio di denaro, chi fa sparire i documenti affinché si rallentino le udienze e chi con quel sistema è diventato ricco… creando un sistema parallelo “irregolare”, con un vero e proprio tariffario…
Ricordo un’inchiesta a Napoli dove un imputato per comprarsi il “rinvio” della sua udienza ha dovuto sganciare 1.500 euro, mentre per posticipare la trasmissione degli atti, si chiedevano all’incirca 15.000 euro, denaro ovviamente che venivano suddivisi tra cancellieri, avvocati e loro complici…

Quello campano comunque non era l’unico caso isolato… anche in altre regioni come quella ad esempio pugliese, ci si poteva rivolgere al dipendente amico, che faceva riavere la patente sequestrata pagando il disturbo con aragoste e champagne, oppure in Calabria, quando tre giudici “antimafia”, furono accusati di corruzione per legami con alcune associazione criminali dell’ndrangheta. 

Se poi rivolgiamo la nostra attenzione alla Fallimentare di Roma, abbiamo trovato un gruppo di giudici e commercialisti, che si è arricchito sulla gestione di quelle società in difficoltà.
Come non evidenziare inoltre tutti quegli imprenditori che hanno preferito pagare tangenti per evitare il crac finanziario, il tutto grazie a sentenze pilotate… nel frattempo gli altri fallivano realmente!!!

E dire che quei soggetti, sono posti lì per far rispettare la legge, ma nei fatti si è scoperto di come, quei magistrati compiacenti e soprattutto avvocati senza scrupoli sono stati smascherati anche negli uffici del Tar o tra i giudici di pace…
Sono centinaia e centinaia i casi di cronaca che hanno fatto emergere quanto accade all’interno di quei tribunali, tanto che gli esperti hanno iniziato a parlare di un nuovo ambito illegale, quello della criminalità nel settore del giudiziario.

Le intercettazioni parlano chiaro: mazzette, trattative, favori personali, posti di lavoro e quant’altro costituiscono il nuovo mercato delle prestazioni, con funzionari impegnati a mercanteggiare per far ottenere quanto richiesto…
Scriveva bene nel 1935 il giurista Piero Calamandrei nel suo “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”: Ciò che può costituire reato per i magistrati non è la corruzione per denaro; di casi in cinquant’anni di esperienza ne ho visti tanti che si contano sulle dita di una sola mano. Il vero pericolo è un lento esaurimento interno delle coscienze, una crescente pigrizia morale”.
Sono passati 83 anni da quella pubblicazione e la situazione non è per nulla migliorata, anzi ho l’impressione che sia oltremodo peggiorata!!!
La diffusione della corruzione nella pubblica amministrazione ha contagiato ahimè anche le aule di giustizia che, da luoghi deputati di ricerca della verità e lotta contro il crimine, sono diventati veri e propri dipartimenti, per incrementare un business illegale.
Vorrei ricordare un procuratore aggiunto di Roma, che alcuni anni fa dichiarava: “La criminalità del giudiziario è un segmento particolare della criminalità dei colletti bianchi. Una realtà tanto più odiosa perché giudici, cancellieri, funzionari e agenti di polizia giudiziaria mercificano il potere che gli dà la legge”!!!
Ed allora sorge spontanea la domanda: Se la giustizia è corrotta, se una parte di quegli uomini e donne a cui ci affidiamo, dimostra di essere svogliata o ancor peggio collusa con un sistema di scambi illeciti di favori e protezioni varie, ecco… con una situazione come questa, cosa può fare un semplice cittadino, che vuole esclusivamente far emergere una parte di quella illegalità???
Forse… lasciare perdere???

Chi crede in Dio non può essere mafioso e neppure complice!!!

“Non si possono servire due padroni”!!!

“Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza…”!!! 
Ecco perché ciascuno di noi, non può pensare di essere costruttore di futuro, continuando a ragionare con la mentalità mafiosa…  
Bisogna decidere dove stare e comportarsi di conseguenza, sapendo di dover dire il più delle volte NO!!! 
No quindi al muro dell’omertà, alla corruzione, al malaffare, al clientelismo, a quei comportamenti mafiosi e violenti, alle sopraffazioni e all’offesa dell’altrui dignità… 
Basta… così non si può più continuare, bisogna cambiare e per cambiare bisogna lottare, non è più tempo di rassegnarsi, attendere, sperare che qualcosa all’improvviso cambi…
Tutti, ripeto tutti devono fare la propria parte, bisogna metterci la faccia, non si deve sempre attendere che siano sempre gli altri a fare le lotte per voi… 

Si può cambiare… si deve cambiare, e per farlo bisogna sognare in grande, perché nei grandi sogni troverete le parole del Signore… quelle parole che vi daranno coraggio e forza per andare avanti e superare i problemi.  

Mi piace la frase di papa Francesco quando dice: “C’è bisogno di uomini e donne veri, che denunciano il malaffare e lo sfruttamento, che vivono relazioni libere e liberanti, che amano i più deboli e si appassionano di legalità, specchio di onestà interiore. Abbiamo bisogno di uomini e donne che fanno quel che dicono, dicendo no al gattopardismo dilagante”. 
Il problema però del messaggio di sopra è quello di sempre e cioè che la maggior parte degli individui non adempie in alcun modo a quegli insegnamenti, anzi la maggior parte di essi preferisce la pigrizia all’azione, sono come Sancho Panza, sì… a loro non interessa combattere come Don Chisciotte, neppure se i nemici sono rappresentati dai mulini a vento…

Papa Francesco si rivolge ai mafiosi dicendo, “cambiate…” e poi li chiama “fratelli e sorelle“… 

Non so quanto giusto sia questo approccio… ma d’altronde egli è il Papa e deve trasmettere gli insegnamenti del suo Signore e di questa sua Chiesa… ma illudersi che quei soggetti, possano decidere – grazie alle parole espresse – di correggere quel proprio modo d’essere e di vivere allontanando da essi quella ricerca affannata fatta di potere, prepotenza, denaro e convertirsi quindi a Gesù Cristo: “Ma mi sembra qualcosa di difficile realizzazione”. 
A quei soggetti mafiosi non interessa minimamente la prossima vita o se quella andrà persa; a loro interessa vivere nell’agiatezza attuale, d’altronde sono identici alla maggior parte dei fedeli cristiani; da un lato provano ad onorare quei principi cristiani: “Si recano in Chiesa la domenica per ricevere l’eucarestia e di contro attuano nei giorni feriali tutti quei comportamenti disonorevoli, che di fatto li allontanano sempre più dalla vita eterna…

Già sono gli stessi che durante l’assassinio di Padre Pino Puglisi, si sono chiusi ermeticamente a casa, gli stessi che non si sono ribellati quando avrebbero dovuto farlo, sono loro ad aver tenuto aperto le botteghe in quel giorno di lutto e potrei continuare con quanto compiuto fino ai giorni nostri…

Quindi, per favore Santo Padre, quando parla dei mafiosi non indichi con il proprio indice solo coloro che tengono un’arma nella propria mano, ma faccia in modo di traslare quel suo dito in tutte le direzioni di quest’isola, da est ad ovest, da nord a sud, perché i mafiosi sono ovunque, anche dove non dovrebbero essere!!!
Non abbia quindi timore di dire la verità… 
D’altronde se la Chiesa Cattolica ha ribadito l’obbligo di partecipare alla Messa la domenica e nelle altre feste di precetto, affermando che “i fedeli sono tenuti a partecipare all’Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (ad esempio, malattia, cura dei lattanti oppure siano stati dispensati dal loro parroco) e aggiungendo inoltre “coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave”, non si comprende il perché, per azioni commesse non meno gravi, si declini di procedere con quanto in suo potere e cioè con la scomunica (di quei fratelli e sorelle…) per causa gravi e ostinate infrazioni alla morale e quindi alla dottrina riconosciuta!!!
Già, mio caro “fratello” Francesco: “Forse è finito il tempo della carota e bisogna passare al bastone!!!
    

Quel "proprio dovere"…

“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”!!!
Sono molti i luoghi in cui vedo riportata questa frase del giudice Falcone… ma osservando quanto poi accade ogni giorno, scoprire quella totale corruzione che ha penetrato l’animo umano, valutare con quanto assoluto menefreghismo vengano esternati quegli incarichi professionali… mi fa pensare quanto lontano si sia da quel messaggio…

Già… avvertire in quali modi vengano calpestate quelle competenze, il più delle volte sottoposte al giudizio di un sistema che non tenta di premiare i meritevoli, ma che viceversa impone proprio a quest’ultimi, regole prestabilite affinché si adeguino a quella’ormai consuetudine… 
Nessuno che protesta e ancor meno coloro che si ribellano… ecco quindi che ciascuno s’allinea, preferendo sottostare a quelle regole, pur di non apparire ribelle…
Ma nel far ciò… purtroppo, si viene meno al proprio dovere!!!
Perché il più delle volte nel provare a fare ciò che è giusto, si ci deve scontrare con quel sistema… non si può girare intorno o far finta di niente, come non si deve sottostare a quel proprio superiore o alla società per la quale si opera, perché altrimenti ci si comporta come codardi!!!
Perché si sa, sono quest’ultimi a condizionare le vostre vite, anche se la maggioranza non avrà mai mai il coraggio di ammetterlo, sono loro che pretendono la vostra negligenza, che preferiscono la vostra inoperosità, a quel vostro essere scrupolosi…
Non c’è nulla da meravigliarsi se poi i viadotti crollano…
Ma d’altronde nessuno può ritenersi “retto” dal poter scagliare la pietra, in quanto la maggior parte dei miei connazionali non è “senza peccato”… anzi tutt’altro, in quanto ripetono in maniera identica quelle azioni che solitamente o meglio “ipocritamente”, criticano negli altri!!!

Sì… è vero, basta poco per essere persone perbene, l’importante è che ciascuno faccia il proprio dovere: Sì… facile a dirsi… ma difficile dal compiere!!!

La mafia in Sicilia, si prepara a ricevere da Roma quei milioni necessari per le manutenzioni straordinarie di ponti e viadotti…

Arrivunu i picciuli” per le manutenzione stradali e la mafia ha già messo in moto la propria organizzazione, per aggiudicarsi quegli appalti…

Immaginatevi a breve gli investimenti che verranno diretti verso la nostra regione, somme destinate per il ripristino di quelle strade, autostrade, ponti, viadotti, gallerie e quant’altro necessario per mettere in totale sicurezza quelle infrastrutture… 
Inoltre, se per un momento provate a valutare le condizioni fatiscenti nelle quali si trovano quelle nostre strutture, comprenderete come all’incirca il 70% di esse, necessiti celermente di un adeguato intervento.
Vedrete come alla fine, pur mettendo in pratica le indicazioni previste dal Piano Nazionale anticorruzione, quelle gare, verranno aggiudicate esclusivamente a quelle imprese “affiliate”!!!
Vi starete chiedendo, “ma come faranno…???
E qui sta la bravura, non solo degli imprenditori, ma soprattutto di quegli amici posti nei ruoli chiave, capaci per l’appunto di pilotare quelle gare d’appalto…
A quanto sopra, vanno aggiunti i subappalti, in particolare i movimenti terra… ed anche noli e forniture, ad esempio quelli degli inerti, del cemento e soprattutto del calcestruzzo…
Credetemi, non ci sarà cantiere nel quale non sarà presente la mano di quell’associazione criminale…  lo sanno tutti, è così che deve andare, anche perché tutti vogliono che vada così, d’altronde si tratta d’affari e quello è un piatto nel quale mangiano in molti… fiumi di tangenti che dovranno spartirsi e a cui nessuno vuole rinunciare!!!
Non che nelle altre regioni di questo paese gli appalti vengono gestiti in maniera diversa o forse qualcuno vorrebbe farmi credere che nella penisola non esiste la corruzione…???
Per favore… abbiamo visto in questi anni, il numero d’inchieste che hanno investito la maggior parte di quelle società blasonate… 
Su tal proposito ricordo una bellissima frase del giudice Falcone: “La mafia é entrata in Borsa”!!!
Peraltro, mi piace osservare le facce “inebetite” di quei responsabili dei lavori, addetti ai controlli, prima, durante e dopo l’esecuzione, e poi rivederli in Tv quasi sconcertati, che evidenziano quella loro espressione stupita, sapendo i motivi per cui quelle opere eseguite sono crollate…
Hanno dimenticato quando i lavori in quei cantieri venivano realizzati in maniera difforme o non certo a regola d’arte oppure quando restavano lì inoperosi per anni e anni o ancora… quando all’interno degli stessi venivano introdotte società senza i necessari requisiti professionali, ma a cui stranamente erano affidati lavori in subappalto o forniture non corrispondenti con quanto previsto nel capitolato d’appalto…
Già… fanno finta di rabbrividire, danno l’impressione di essere stati colti alla sprovvista, sì… quando quelle strutture iniziano a sgretolarsi, fino a creparsi o a cedere completamente… 
Eppure loro sanno che in ogni centimetro di quel cedimento, vi è non solo l’impronta di quelle società “mafiose” o “inabili”, ma anche quel loro Nome e Cognome…
D’altronde, con un sistema politico/imprenditoriale che ha permesso in questi lunghi anni che ciò accadesse e soprattutto, con un ambiente sociale che si è reso disponibile a compiacere quei propri “amici degli amici”, ditemi: “Perché ora ci si meraviglia delle dichiarazioni appena riportate dal sottoscritto???
C’è tra voi ancora convinto convinto che i prossimi appalti saranno gestiti in maniera diversa???
Ahi…ahi…ahi… NO APPALTOUR”??? 
Va be… e allora ne riparliamo con la prossima inchiesta giudiziaria!!

C'è in questo nostro paese chi si sacrifica e chi purtroppo, rema contro!!!

C’è una bellissima frase del Mahatma Gandhi che diceva: “Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince”.
Ma per vincere in questo paese, non basta combattere contro quel sistema corruttivo e collusivo, ma bisogna lottare anche contro una parte di quegli uomini e donne delle Istituzioni, che evidenziano sospetti sulle metodologie adottate e manifestano solitamente in quei loro atti (o nelle azioni intraprese), comportamenti ambigui che rasentano l’illecito giudiziario…
D’altronde quanto sopra, appartiene a quella cosiddetta “questione morale” che abbiamo visto in questi anni, toccare molti uomini di questo paese, dai nostri parlamentari fino a coloro che operano nelle nostre Pubbliche Amministrazioni e che hanno certamente creato in noi cittadini, preoccupazione e sconcerto…
La questione morale sappiamo come tocchi varie realtà sociali, ma ancor più preoccupante sta diventando la questione della sicurezza, che proprio in questi giorni, a seguito della tragedia di Genova, a fatto emergere una disastrosa condizione di gran parte delle nostre infrastrutture… 
Certo non tutti in questo paese sono stati inermi… 
Come non ricordare in questa circostanza, il sacrificio di quegli uomini eccelsi che insieme alle loro scorte, alle forze dell’ordine e a molti eroici cittadini, hanno dato la loro vita per lottare contro il crimine organizzato ed un generale malaffare, affinché si potesse, con la loro opera, prevenire e soffocare quel cancro della corruzione, per ridare a questo paese, sicurezza e coraggio, contro muri di silenzi ed omertà!!!
Ma al sottoscritto pare che non tutti in questo paese facciano in egual maniera il proprio dovere, anzi in taluni casi, potrei dire, tutt’altro…
Ad alcuni cittadini non interessa questo nostro paese, questa loro democrazia, sono individui che non combattono per la propria libertà e ancor meno per quella altrui…
Sono individui nati in catene a cui piace stare sottomessi, una volta per quei soggetti politici ed un’altra volte, per i cosiddetti “mafiosi”…
Ciascuno di essi d’altronde, fa quanto necessario per il proprio tornaconto e mai per gli altri… 
No, a questi soggetti non interessa la Patria, come poco entusiasmo mostrano nel trovare quel comune denominatore d’unione, per difendere e sostenere il futuro delle prossime generazioni… 
A nessuno di loro interessa salvare questo paese da questa attuale condizione, a loro va bene così…
D’altronde la maggior parte di essi si è adeguata a questo sistema… e tutto per loro, passa in secondo piano; vedasi l’immoralità politica o amministrativa di una parte delle istituzioni, vedasi quella “imbavagliata” stampa che esprime giudizi e valutazioni, che dà consigli, critica, che non rispetta la dignità della persona e si sostituisce ai tribunali, emettendo ancor prima di un processo, le proprie sentenze, dimenticando il principio costituzionale in cui è riportato: “Nessuno può essere ritenuto colpevole se non dopo essere stato condannato con sentenza definitiva “!!!
Ma da noi si sa… avviene tutto il contrario e così, diritto e democrazia vengono calpestati e a volte sovvertiti…
Risulta quindi indispensabile che tutti gli organi di controllo compiano il proprio dovere con scrupolo ed efficacia, essendo inconcepibile o gravemente illecito, che situazioni che abbiano fatto emergere truffe e/o raggiri ai danni dello Stato, trovino in un qualche modo l’approvazione di chi ha il dovere di controllare e soprattutto di stroncare!!!
I cittadini sono stanchi di sacrificarci… e certamente il sottoscritto è stanco di dover osservare, ancora una volta, un sistema di controllo non efficace e in taluni casi addirittura… compiacente e complice!!!
E’ dovere intervenire urgentemente, poiché l’attività di controllo è nell’interesse del cittadino come garanzia di legittimità e se questa garanzia è frodata o negata, diventa di fatto, un danno grave nell’interesse generale della comunità…
Io credo nella giustizia, e credo inoltre che la speranza in essa non debba spegnersi mai.
Come peraltro ritengo che ciascuno di noi debba fare di tutto per sostenerla, affinché essa possa, grazie al nostro impegno, dimostrare di sapersi fare rispettare!!!
Ma dopo il nostro impegno (che non voglio definire sacrificio), c’è bisogno che anche dall’altra parte della barricata, qualcuno dimostri con il proprio operato, di averlo apprezzato… altrimenti risulta tutto inutile!!!

C'è in questo nostro paese chi si sacrifica e chi purtroppo, rema contro!!!

C’è una bellissima frase del Mahatma Gandhi che diceva: “Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Se si fa una cosa apertamente, si può anche soffrire di più, ma alla fine l’azione sarà più efficace. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince”.
Ma per vincere in questo paese, non basta combattere contro quel sistema corruttivo e collusivo, ma bisogna lottare anche contro una parte di quegli uomini e donne delle Istituzioni, che evidenziano sospetti sulle metodologie adottate e manifestano solitamente in quei loro atti (o nelle azioni intraprese), comportamenti ambigui che rasentano l’illecito giudiziario…
D’altronde quanto sopra, appartiene a quella cosiddetta “questione morale” che abbiamo visto in questi anni, toccare molti uomini di questo paese, dai nostri parlamentari fino a coloro che operano nelle nostre Pubbliche Amministrazioni e che hanno certamente creato in noi cittadini, preoccupazione e sconcerto…
La questione morale sappiamo come tocchi varie realtà sociali, ma ancor più preoccupante sta diventando la questione della sicurezza, che proprio in questi giorni, a seguito della tragedia di Genova, a fatto emergere una disastrosa condizione di gran parte delle nostre infrastrutture… 
Certo non tutti in questo paese sono stati inermi… 
Come non ricordare in questa circostanza, il sacrificio di quegli uomini eccelsi che insieme alle loro scorte, alle forze dell’ordine e a molti eroici cittadini, hanno dato la loro vita per lottare contro il crimine organizzato ed un generale malaffare, affinché si potesse, con la loro opera, prevenire e soffocare quel cancro della corruzione, per ridare a questo paese, sicurezza e coraggio, contro muri di silenzi ed omertà!!!
Ma al sottoscritto pare che non tutti in questo paese facciano in egual maniera il proprio dovere, anzi in taluni casi, potrei dire, tutt’altro…
Ad alcuni cittadini non interessa questo nostro paese, questa loro democrazia, sono individui che non combattono per la propria libertà e ancor meno per quella altrui…
Sono individui nati in catene a cui piace stare sottomessi, una volta per quei soggetti politici ed un’altra volte, per i cosiddetti “mafiosi”…
Ciascuno di essi d’altronde, fa quanto necessario per il proprio tornaconto e mai per gli altri… 
No, a questi soggetti non interessa la Patria, come poco entusiasmo mostrano nel trovare quel comune denominatore d’unione, per difendere e sostenere il futuro delle prossime generazioni… 
A nessuno di loro interessa salvare questo paese da questa attuale condizione, a loro va bene così…
D’altronde la maggior parte di essi si è adeguata a questo sistema… e tutto per loro, passa in secondo piano; vedasi l’immoralità politica o amministrativa di una parte delle istituzioni, vedasi quella “imbavagliata” stampa che esprime giudizi e valutazioni, che dà consigli, critica, che non rispetta la dignità della persona e si sostituisce ai tribunali, emettendo ancor prima di un processo, le proprie sentenze, dimenticando il principio costituzionale in cui è riportato: “Nessuno può essere ritenuto colpevole se non dopo essere stato condannato con sentenza definitiva “!!!
Ma da noi si sa… avviene tutto il contrario e così, diritto e democrazia vengono calpestati e a volte sovvertiti…
Risulta quindi indispensabile che tutti gli organi di controllo compiano il proprio dovere con scrupolo ed efficacia, essendo inconcepibile o gravemente illecito, che situazioni che abbiano fatto emergere truffe e/o raggiri ai danni dello Stato, trovino in un qualche modo l’approvazione di chi ha il dovere di controllare e soprattutto di stroncare!!!
I cittadini sono stanchi di sacrificarci… e certamente il sottoscritto è stanco di dover osservare, ancora una volta, un sistema di controllo non efficace e in taluni casi addirittura… compiacente e complice!!!
E’ dovere intervenire urgentemente, poiché l’attività di controllo è nell’interesse del cittadino come garanzia di legittimità e se questa garanzia è frodata o negata, diventa di fatto, un danno grave nell’interesse generale della comunità…
Io credo nella giustizia, e credo inoltre che la speranza in essa non debba spegnersi mai.
Come peraltro ritengo che ciascuno di noi debba fare di tutto per sostenerla, affinché essa possa, grazie al nostro impegno, dimostrare di sapersi fare rispettare!!!
Ma dopo il nostro impegno (che non voglio definire sacrificio), c’è bisogno che anche dall’altra parte della barricata, qualcuno dimostri con il proprio operato, di averlo apprezzato… altrimenti risulta tutto inutile!!!

800582727: "Linea Libera", ecco il numero verde per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive!!!

Finalmente parte il nuovo servizio di Libera nella lotta alla corruzione per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive.
Si chiama “Linea Libera” ed il numero verde è il seguente: 800582727 – operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
E’ riservato a tutti coloro che avendo assistito ad episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso, ed anche, clientelismo, cattiva amministrazione, situazioni di conflitto di interesse sul luogo di lavoro, tangenti, infiltrazioni criminali, tutte quelle circostanze che secondo voi, possono essere segnalate o denunciate. 

Linea Libera” fa ora quanto il sottoscritto da tempo svolge nel proprio blog, attraverso  il link con l’immagine del megafono: “Denuncia“.
Sì “denuncia”, un luogo di ascolto, d’incontro, di accompagnamento per chi vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso, verso quei canali istituzionali…
D’altronde si è visto come purtroppo, il più delle volte a segnalare si rischia la solitudine ed inoltre, nel denunciare fatti gravi come estorsione e usura o nel far emergere il malaffare a cui si assiste anche sul luogo di lavoro, spesso non si sa neanche come farlo o a chi rivolgersi.
Con Linea libera si desidera colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano solitamente d’isolare e rendere vulnerabili le persone.
D’altronde come sappiamo, non sono gli arresti o le condanne a limitare quei processi corruttivi o mafiosi…
Abbiamo visto come negli anni la stessa mafia abbia cambiato il proprio metodo coercitivo: “poco sangue e tanta corruzione“. 

Sì… il nuovo metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, gli omicidi e quelle azioni di fuoco, con la corruzione, che sappiamo bene come giuridicamente sia difficile da inquadrare, in quanto riveste più ruoli: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico.
La corruzione non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia, in quanto spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni.
Chi paga per questa situazione? Tutti noi… in particolar modo le persone che hanno più bisogno di riferimenti, di servizi e di politiche sociali.

Ma in tutto questo, anche lo Stato deve dimostrare la propria forza, in particolare colpendo tutti quegli uomini posti in propri settori chiave, della giustizia, delle istituzioni, della politica, ecc… affinché quelle denunce presentate alle Autorità giudiziarie, trovino (previa verifica) adeguato ascolto e soprattutto, garantiscano a chi denuncia, quell’adeguata protezione personale e soprattutto familiare…
Denunciare è vero… conviene, ma quando vi è uno Stato che dimostra essere quantomeno per primo di non essere “CORROTTO”, altrimenti si rischia di ripetere quanto avviene oggi in molte situazioni e cioè, di rimanere in linea a quel telefono, senza che vi sia mai qualcuno che risponda!!!

800582727: "Linea Libera", ecco il numero verde per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive!!!

Finalmente parte il nuovo servizio di Libera nella lotta alla corruzione per chi vuole segnalare o denunciare condotte corruttive.
Si chiama “Linea Libera” ed il numero verde è il seguente: 800582727 – operativo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 19.
E’ riservato a tutti coloro che avendo assistito ad episodi opachi, condotte corruttive o di stampo mafioso, ed anche, clientelismo, cattiva amministrazione, situazioni di conflitto di interesse sul luogo di lavoro, tangenti, infiltrazioni criminali, tutte quelle circostanze che secondo voi, possono essere segnalate o denunciate. 

Linea Libera” fa ora quanto il sottoscritto da tempo svolge nel proprio blog, attraverso  il link con l’immagine del megafono: “Denuncia“.
Sì “denuncia”, un luogo di ascolto, d’incontro, di accompagnamento per chi vuole mettere potenziali segnalanti e denuncianti in grado di districarsi nel complesso quadro normativo e burocratico, per poter poi proseguire in autonomia un proprio percorso, verso quei canali istituzionali…
D’altronde si è visto come purtroppo, il più delle volte a segnalare si rischia la solitudine ed inoltre, nel denunciare fatti gravi come estorsione e usura o nel far emergere il malaffare a cui si assiste anche sul luogo di lavoro, spesso non si sa neanche come farlo o a chi rivolgersi.
Con Linea libera si desidera colmare questo vuoto: essere di sostegno a chi fa queste scelte, non solo accompagnandolo verso la segnalazione/denuncia, ma anche fornendo un supporto nelle fasi successive, che rischiano solitamente d’isolare e rendere vulnerabili le persone.
D’altronde come sappiamo, non sono gli arresti o le condanne a limitare quei processi corruttivi o mafiosi…
Abbiamo visto come negli anni la stessa mafia abbia cambiato il proprio metodo coercitivo: “poco sangue e tanta corruzione“. 

Sì… il nuovo metodo collusivo e corruttivo ha progressivamente sostituito la violenza, gli omicidi e quelle azioni di fuoco, con la corruzione, che sappiamo bene come giuridicamente sia difficile da inquadrare, in quanto riveste più ruoli: crimine organizzato, crimine politico e crimine economico.
La corruzione non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma sfascia l’economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia, in quanto spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni.
Chi paga per questa situazione? Tutti noi… in particolar modo le persone che hanno più bisogno di riferimenti, di servizi e di politiche sociali.

Ma in tutto questo, anche lo Stato deve dimostrare la propria forza, in particolare colpendo tutti quegli uomini posti in propri settori chiave, della giustizia, delle istituzioni, della politica, ecc… affinché quelle denunce presentate alle Autorità giudiziarie, trovino (previa verifica) adeguato ascolto e soprattutto, garantiscano a chi denuncia, quell’adeguata protezione personale e soprattutto familiare…
Denunciare è vero… conviene, ma quando vi è uno Stato che dimostra essere quantomeno per primo di non essere “CORROTTO”, altrimenti si rischia di ripetere quanto avviene oggi in molte situazioni e cioè, di rimanere in linea a quel telefono, senza che vi sia mai qualcuno che risponda!!!

Secondo… "Giustizia"!!!

Quel giudice “messinese” uscì di casa, nervoso ed assonnato…

Già… non aveva chiuso occhio per tutta la notte, poiché aveva dovuto studiare le carte di quel processo, un rompicapo che non riusciva a trovare soluzione… 
Prese l’auto e iniziò a recasi in Tribunale, con la speranza di chiudere finalmente quella faccenda, ma era sicuro di dover rimandare ancora una volta la sessione, peraltro non erano emersi elementi nuovi. 
Lui d’altronde voleva andarsene a mare, sì… gli piaceva tanto pescare ed invece doveva restare a sorbirsi i battibecchi di quei due avvocati…
Si può dire che fosse diventato per ciascuno di essi un braccio di ferro, era importante soltanto vincere la causa e dell’imputato o di quel delitto, non importava a nessuno dei due…  
Arrivato nel parcheggio del Tribunale lasciò la macchina e salì la grande scalinata che portava nelle aule. 
Nel suo studio si liberò della borsa ed indossò la toga, guardò l’orologio e decise di avviarsi verso l’aula…
La sala dell’udienza era gremita come sempre, il caso stava suscitando curiosità nella gente. 
D’altronde un processo in odore di mafia, con un omicidio così impressionante, provocava sempre molto interesse.   
Il giudice entrò, mentre veniva annunciato il suo ingresso.
“Signori entra la corte!”
Il giudice sedette al suo scranno e, già dal tono della voce, gli avvocati capirono che era di malumore.
“Prima di iniziare la seduta vorrei ricordare ai due avvocati di evitare scaramucce verbali,  andiamo avanti così da mesi, se avete delle novità, procediamo, altrimenti rimandiamo a data da destinarsi, posso anche archiviare il caso”.
“Vostro onore,” rispose sollecito il procuratore “abbiamo un altro testimone e spero sia decisivo per concludere presto la questione”.
“Bene! Chiami il suo testimone e sentiamo”.
“Chiamo a deporre la signora  Romina Concetta Pelliccia”.
La teste, un’anziana signora sui settanta anni, venne al banco con lo sguardo acido e altezzoso. 
Dopo il giuramento di rito, il procuratore iniziò il suo interrogatorio.
“Bene! Ci vuole raccontare con esattezza cosa ha visto la sera in cui è stato commesso il delitto?”.

“Certo avvocato, la sera del 10 ottobre ero alla finestra, sa… soffro d’insonnia, e ho visto quel delinquente che veniva avanti…”.

“Obiezione! Vostro onore, si esprime un giudizio non richiesto sull’imputato”.
“Accolta, avvocato eviti al testimone di fare apprezzamenti, si limiti a esporre i fatti”.
“Sì vostro onore, allora signora, dica solo quello che ha visto”.
“Come stavo dicendo, avvocato, quel brutto ceffo, stava camminando…”.
“Obiezione, irrilevante e non pertinente, la teste insiste, non è possibile!”.
“Accolta, un’altra obiezione, avvocato, e dovrò annullare la testimonianza”.
“Signora la prego,  dica cosa ha visto”.
“Avvocato, se m’interrompono… volevo dire che quello lì, stava passando sotto casa mia e andava nella direzione del portone della vittima, non c’era anima viva per la strada, deve essere stato per forza lui, ha la faccia dell’assassino!!!”.
“Obiezione! Irrilevante, discriminatorio, Vostro onore, la teste non può esprimere opinioni e conclusioni, chiedo che questa testimonianza sia annullata, la teste è prevenuta e pertanto non attendibile. La sua dichiarazione sia stralciata dagli atti”.
“Accolta, sospendo la seduta per trenta minuti, voi avvocati, nel mio studio subito”.
Il giudice era esasperato, possibile che il procuratore non capisse! 
La sua teste era inutile e prevenuta per giunta. 
Tempo perso, ma la cosa che gli dava maggior fastidio era che quei due, agivano sempre a discapito della legge e della verità.
“Bene signori,” esordì il giudice “sapete perché siete qui, non si può andare avanti, nessuno dei due riesce a produrre prove concrete. Dopo mesi di dibattito siamo ancora a zero, a voi, forse, non importa, ma a me sì, vi do un’altra settimana di tempo poi scioglierò il procedimento e archivierò il caso, l’imputato sarà assolto per non aver commesso il fatto. Vi piaccia o no, questa è la linea che seguirò. Trovate prove sufficienti e andremo avanti, altrimenti si fa come dico io, intesi?”.
“Come vuole, signor giudice,” disse il procuratore, “non credo di riuscire in una settimana a trovare prove utili, peccato! Rimetteremo un assassino in libertà.”
“Non è vero, giudice,” rispose l’avvocato delle difesa, “il mio assistito è innocente fino a prova contraria, quindi deve essere assolto. Io non devo dimostrare niente, è il procuratore che deve esibire prove schiaccianti di colpevolezza, vuol dire che aspetteremo una settimana. Signor giudice, se è tutto, io andrei, voglio dare la notizia al mio cliente.”
Uscito l’avvocato difensore, gli altri due si guardarono per un attimo con un lampo di complicità.
“Bel colpo, amico mio, come ti è venuto in mente di far testimoniare quella vecchia rimbambita? Davvero un colpo di genio, ora posso accelerare i tempi, e chiudere questo processo, è durato anche troppo.”
“Cosa vuoi che dica? Sappiamo entrambi a chi appartiene l’imputato, non potevo fare altrimenti, si doveva trovare un modo legale di affossare il procedimento. Con la testimonianza della vecchia abbiamo fatto centro. Ora potrai chiudere il caso senza che nessuno possa gridare allo scandalo. Tutto in perfetta regola… come si dice: “secondo Giustizia“.    
“Ben fatto! Aggiungo anche che al momento non ci sono pentiti, mio caro procuratore, che possano smentire il nostro operato, specie il tuo, in tutti questi mesi non sei stato capace di trovare un motivo valido di incriminazione. L’avvocato difensore, poverino, è convinto che di aver vinto la causa, si vede che è giovane e inesperto.”
“Bene! Allora d’accordo, faremo l’ultima sessione e dichiarerò l’imputato innocente per non aver commesso il fatto.”
“Giudice, noi sappiamo che è colpevole, non credi che la giustizia possa fare una brutta figura?”
“Tu dici? A questo punto, cosa vuoi che faccia, tu non sei stato capace di trovare uno straccio di prova, io sono solo il giudice, che decide in base alle prove, se non ce ne sono!  Il caso è chiuso. Al limite tu non ne uscirai proprio bene, una causa persa, ma una barca nuova a mare, o sbaglio!”
Entrambi sorrisero a questa battuta.
“La giustizia trionfa sempre, anche quando sbaglia, questo dovresti averlo capito da tempo, spero.”
“Per come la vedo io, la giustizia è imparziale, un assassino in libertà o un innocente condannato, per lei sono la stessa cosa, hanno lo stesso peso sulla sua bilancia.”
Detto questo il giudice si tolse la toga e prese sottobraccio l’avvocato, quando uscirono dallo studio stavano ancora ridendo…

I parenti delle vittime di uno Stato "colluso e indifferente", dicono "NO" ai funerali di Stato!!!

Sono più di metà le famiglie delle vittime accertate che hanno deciso di dire “no” ai funerali di stato!!!
Non si tratta di rabbia nei confronti delle autorità, ma di un profondo risentimento nei confronti di un paese, il proprio, che ha permesso che potesse accadere una tragedia come questa, probabilmente annunciata…
A cosa serve l’abbraccio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella o dover ascoltare le parole dell’arcivescovo Angelo Bagnasco, quando le nostre vite sono legate all’indifferenza di uno Stato che si ricorda di noi, di questi suoi cittadini, solo dopo che perdono la vita…
Sì… dove sono quei governanti che hanno permesso ciò??? 
Dove sono tutti quei politici che hanno compiuto questo scempio; da quelli appartenenti a quello scudo crociato, per passare agli iscritti delle liste di tangentopoli, passando per Forza Italia con i suoi quattro governi e terminando con quel Pd, del connubio Renzi/Gentiloni!!!
Già dov’erano quando sedevano in quei ministeri, quando quei loro Presidenti di regione hanno permesso che queste opere si realizzassero o che continuassero a stare lì, senza alcuna verifica sulla loro solidità… 
Dice bene Roberto Battiloro (un genitore che ha perso in questa tragedia il proprio figliolo Giovanni): “Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane”!!!
Come dargli torto, quando questo Stato non è stato capace di tutelare i suoi cittadini, anzi di più, con la propria indifferenza ha partecipato ad ucciderli!!!
Ora, senza alcuna critica per chi ha voluto fare una scelta differente… ma il sottoscritto resta con le famiglie che hanno detto di “no”!!!
Già, No… a quei politici indifferenti!!! 
No… a quegli imprenditori spregiudicati che hanno venduto se stessi per sconfinare in quel mondo del malaffare, che ha saputo produrre corruzioni, tangenti, finanziamenti illeciti, egoismi personali e che ha evidenziato tutta la fragilità morale di un paese, dove tutto è vano e senza speranza, sì dove tutto si trasforma come quel ponte, in cenere…
Ora sono tutti a chiedere giustizia e verità… affinché venga mitigato quel grande dolore.
Ma stranamente, i colpevoli sono sempre lì… 
Già seduti in quelle poltrone di velluto e hanno il coraggio di parlare, di farsi intervistare!!!
E dire che sono loro i primi ad avere sulla coscienza ciascuna di quelle vittime, sono loro difatti i soggetti che hanno preferito puntare principalmente sugli interessi economici…
Sono questi gli individui che hanno preferito ricevere finanziamenti, per indirizzarli verso quelle loro tasche, quelle dei propri partiti o anche verso quelle società loro collegate, facendo prevalere il denaro alla prevenzione e ai controlli, alla messa in sicurezza e soprattutto a quelle necessarie manutenzioni, che abbiamo visto purtroppo, hanno condotto alle vittime di questi giorni, ma non solo, anche di tutte quelle decedute in questi lunghi anni, sulle nostre terribili infrastrutture stradali…

Prima la giustizia!!! Per un’Italia fondata sulla corresponsabilità nella lotta alle mafie e alla corruzione.

Ho ascoltato su Radio Radicale, la XIV edizione del premio “Ambiente e Legalità”, promosso da Legambiente e Libera…

A presentare e coordinare l’incontro, Enrico Fontana, direttore de “La Nuova Ecologia” e tra gli ospiti presenti vi sono, rappresentanti delle forze dell’ordine, presidenti di cooperative sociali, giornalisti, sindaci, amministratori locali, magistrati, tutte persone che si è pensato di premiare per l’impegno quotidiano profuso nello svolgere il proprio lavoro, facendo ciascuno (per quanto loro permesso…) il proprio dovere, dando un ampio contributo, affinché quel loro impegno condiviso per l’ambiente, per la tutela dell’ambiente e per la legalità, possa ricevere nel nostro paese, l’attenzione che merita…
Sì…  – ripete correttamente il coordinatore – “l’attenzione che merita”, visto che si sta discutendo di salute delle persone, della qualità di vita, della sicurezza del paese, in maniera più ampia…
Durante il dibattito è intervenuto telefonicamente don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che ha espresso il proprio pensiero a riguardo: “C’è bisogno di verità e di giustizia, ma ci sono tre parole che devono accompagnarci sempre: Continuità, condivisione e corresponsabilità!!!! 

Aggiungendo inoltre: “vi è bisogno di denunce serie, mai retoriche, va mostrato in ogni occasione il “coraggio”!!! Sì perché un’Italia fondata sulla corresponsabilità nella lotta alle mafie e alla corruzione, ha tanto bisogno di corresponsabilità”.
Bisogna collaborare con le istituzioni (quando fanno le cose per bene…) e bisogna essere propositivi, anzi di più… essere un “pungolo” quando non fanno quello che devono fare, il coraggio passa della denuncia seria, attenta, documentata, mai retorica… mai demagogica!!!
Ma, su questo punto, vorrei chiedere al mio Presidente Don Ciotti (dal momento che sono anche un suo iscritto): “Chi aiuta coloro che hanno avuto il coraggio di denunciare, di provare a far emergere quelle verità e soprattutto, cosa devono fare questi soggetti, quando trovano in quel loro percorso di giustizia, uomini corrotti o chissà forse incompetenti, che si ergono a profeti della giustizia ed ergono barriere affinché quelle denunce presentate vengono di fatto insabbiate???
E’ bello presentarsi a quelle manifestazioni, troppo comodo ricevere quelle giuste gratificazioni…
Ma siamo sicuri che fra quei soggetti, vi siano individui meritevoli…???
In questi anni potrei fare un elenco di uomini e donne dello Stato che per l’impegno profuso meriterebbero il “nobel per la giustizia”, cosa che non potrei dire per altri, i quali viceversa, per quanto compiuto nel corso della loro esperienza professionale, non andrebbero gratificati neppure con una coccarda di cartone…

Personaggi che si sa essere stati collusi e corrotti, soggetti da “discarica”, gente che la giustizia la compiuta stando a guardare dalla finestra, mentre altri, quelli che le medaglie non le riceveranno mai, sono ogni giorni a combattere al posto loro, denunciando e facendo emergere tutte quelle continue truffe, raggiri, reati ambientali e quant’altro, dando così battaglia, non solo a quei disonesti, criminali, mafiosi, ecc… ma anche a quegli uomini delle “istituzioni” che hanno celato quanto loro fatto pervenire…
Ed allora caro Don Ciotti… in questi casi, cosa si può fare???
Se mi permette, la vorrei suggerire io una soluzione: “Sputtanarli” nei media o nei social!!!
Far emergere i nomi e cognomi di quei personaggi “sterili”, di quella gente posta in prima fila per ricevere i premi… ma poi nei fatti inconcludente!!!
Presidenti di “Associazioni” di legalità o di contrasto alla criminalità dai nomi certamente attraenti, ma soltanto sulla carta, in quanto poi si dimostrano nei fatti… essere inefficaci per non dire inconcludenti!!!
Basta quindi con tutte queste banali manifestazioni, con quegli incontri per promuovere o propagandare quelle associazioni o alcuni loro uomini…
Iniziamo a fare le cose sul serio, ad esempio potremmo far funzionare la nostra amministrazione in modo più “trasparente”… e non come oggi, talmente trasparente che non la si riesce a vedere!!!

Porto un esempio di pochi giorni fa accaduto al sottoscritto: avevo necessita di comunicare telefonicamente o mezzo Pec con un “reparto operativo”, in quanto quello riportato nella loro pagina web ufficiale, era errato e analoga considerazione avevo dovuto costatare per quanto concerneva l’indirizzo Pec…
Non domo… ho chiamato la Sede di Roma, dalla quale ho ricevuto un numero telefonico a cui purtroppo rispondeva esclusivamente un Fax; a quel punto ho chiamato nuovamente quel numero “romano” e mi è stato dato un altro numero, che veniva registrato dalla compagnia telefonica… come “inesistente”!!!
Ho richiamato nuovamente, lamentandomi del disservizio e facendo presente che i numeri in precedenza ricevuti erano tutti inesatti e che di contro tale servizio, avrebbe dovuto essere operante 24 ore su 24, mentre al sottoscritto, quanto accaduto dava l’impressione di una farsa…
Finalmente, dopo alcuni minuti, ho ricevuto quanto avevo necessità…
Per cui, quando sento frasi come quella del convegno… “Prima la giustizia“, mi viene da chiedere: Sì… ma “prima” quando??? Perché ho l’impressione che nel frattempo, prima che essa giunga… siamo morti tutti!!!

Puntano tutti ad ottenere successo, potere e denaro!!!

Che differenza c’è tra quegli uomini della criminalità organizzata e le persone comuni: Nessuna!!!
Puntano entrambi ad ottenere per se, potere, denaro e successo!!!
Alcuni giorni fa avevo preso spunto da un programma televisivo intitolato “Temptation Island” per introdurre un tema, quello delle “tentazioni” in particolare quelle compiute nella nostra terra… 
Ecco perché Papa Francesco durante l’udienza generale ha parlato del “vitello d’oro“.
Per chi non ricorda quel passo della Bibbia: “Mose, durante il suo viaggio verso la terra promessa, si fermò per salire nel monte Sinai a ricevere da Dio le tavole con i Dieci comandamenti, ma dal momento che tardava a tornare, il popolo d’Israele, chiese al fratello Aronne una nuova guida divina… 
Questi, preso dalla paura, raccolse tutto l’oro che il popolo gli aveva donato e lo forgiò in un vitello, ispirandosi agli antichi dei egizi…. 
Mosè avvertito da Dio che la sua gente si era corrotta, scese dalla montagna e vedendo a quale perdizione la sua gente si era indirizzata, infuriato, fece a pezzi le tavole della legge!!!
Ecco perché quel simbolo raccoglie in se, tutti i desideri che danno per l’appunto l’illusione della libertà, mentre nei fatti… la schiavizzano!!! 
Non per nulla, nella Bibbia questo comandamento è posto al primo punto: “Non avrai altro Dio all’infuori di me. Non ti fare nessuna scultura, né immagini delle cose che sono su nel cielo, o sulla terra, o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai”!!!
Ma se di contro, viviamo in un periodo nel quale regnano precarietà e insicurezza, è logico che gli uomini di oggi, come quel popolo del deserto d’allora, rivolga le proprie attenzioni all’idolatria, accontentandosi di quelle misere rassicurazioni e illudendosi che esse potranno garantire quella ricercata fama, potere e  ricchezza…
Fateci caso, ciascuno, chi più chi meno, nel corso della propria vita insegue qualcosa. 
C’è chi cerca gloria nella propria professione, tentando di scalvare gli altri colleghi, c’è chi si batte per diventare famoso ed allora prova ad ottenere quel successo attraverso la televisione o lo sport, c’è chi tenta di raggiungere il potere e si butta nella politica o sfrutta quanto a suo tempo predisposto dai propri familiari…
C’è poi chi vuole ottenere sempre più denaro e fa di tutto per ottenerlo, anche se ciò implica compromessi o far parte di una affiliazione… ahimè mafiosa, mentre c’è chi ha raggiunto tutto, in maniera lecita o anche illegale e vuole ottenere ancor di più!!!
L’importante è “AVERE”… e si fa di tutto per ottenerlo, viceversa, la società insegna che conta poco o nulla l’essere moralmente onesti, corretti o irreprensibili… 
Purtroppo questi valori morali non interessano a nessuno, d’altronde basti ascoltare quotidianamente le notizie nei Tg o nel web, dove si scopre come, da quelle inchieste giudiziarie, nessuna categoria viene risparmiata!!!
Difatti… si passa da quei funzionari e dirigenti di enti pubblici, ai presidenti di associazioni di categorie, dai politici a quella sfilza d’imprenditori e amministratori vari, i quali, solitamente oltre ad essere semplici “prestanome”, gestiscono in maniera fraudolenta quel loro incarico…
Ed ancora, cosa dire di tutti quegli uomini e donne legati al mondo delle istituzioni, a cominciare da taluni magistrati corrotti, per finire con quegli addetti all’interno degli uffici dei tribunali…
E ci sono anche loro, già… i professionisti (sì… del pulito…); categorie dai colletti “grigi”, che si prestano a collaborare affinché quelle attività corruttive vengano celate oppure quando scoperte, si attivano immediatamente, attraverso quei comitati d’affari, affinché si possano limitare i danni, difendendo quei loro clienti presso le opportune sedi giudiziarie: sono uomini di legge, dottori commercialisti, operatori tributari e fiscali, che si alternano a seconda delle circostanze, affinché tutto venga insabbiato o continui a restare impunito… 
E infine, non potevano mancare i semplici cittadini; sono loro i peggiori… perché continuano a partecipare con le loro azioni, a tutta una serie di comportamenti corruttivi…
Uscirne…??? E’ impossibile!!!
Già, fintanto che successo, potere e denaro, avranno ragione sulla morale e sui mancati principi di questa fragile e influenzabile natura umana, vedrete quel “vitello d’oro” sarà sempre lì, trasportato a spalla da tutti quei devoti sopra riportati… gli stessi d’altronde, che lo hanno eletto a proprio idolo!!! 

Comitati d'affari a Messina, ma non solo…

Qualcuno starà pensando (o quantomeno vorrebbe farci credere…) che  quanto accaduto in questi giorni all’interno di quegli uffici istituzionali di Messina, rappresenti un semplice caso isolato…
La verità è tutt’altra, perché il problema del quale stiamo parliamo, configura un meccanismo ben organizzato in quasi la totalità delle realtà comunali, un sistema che prevede la spartizione di voti e poltrone ma soprattutto di denaro, ovviamente il tutto a danno dello Stato!!!   
Basti osservare i personaggi coinvolti: Dirigenti, funzionari, politici, imprenditori, consiglieri, amministratori e manager delle municipalizzate, ecc…
Si tratta di un meccanismo ben collaudato, capace di far ottenere appalti, concessioni, autorizzazioni, in cambio delle solite mazzette… 
Non ha importanza conoscere oggi i personaggi coinvolti in quell’inchiesta giudiziaria peloritana, poiché appena sostituiti questi signori… ne giungeranno di nuovi, altrettanto corrotti, che si comporteranno con il passar del tempo, nello stesso modo di chi li ha preceduti!!! 
È così che va da sempre e così vedrete continuerà ad andare fintanto che le regole di contrasto e le pene previste da parte delle nostre istituzioni, continueranno a essere quelle attuali, che mostrano come sappiamo… essere irrisorie!!!
Peraltro si sa, tutti questi soggetti, partecipano in modo attivo ad oliare gli ingranaggi di questo mondo corruttivo…
Da un lato vi sono imprenditori felici di pagare, perché trovano in quei loro interlocutori, solidi personaggi che garantiscono che le loro pratiche vengano accolte senza problemi e dall’altro funzionari che per amore del denaro, fanno in modo che quegli appalti vengano aggiudicati a quelle loro imprese amiche, il tutto naturalmente a scapito di quella cosiddetta “libera concorrenza”…
D’altronde la gestione della cosa pubblica è vista con unico scopo… quello di produrre denaro!!!
Ecco perché questo sistema amministrativo si presta, grazie a quei suoi infedeli dirigenti e/o funzionari, a compiere quanto viene loro richiesto e affinché si perfezionasse questo sistema illegale, hanno costituito veri e propri “comitati d’affari”, che influenzano gli equilibri sociali, politici, istituzionali, finanziari e imprenditoriali di questo nostro territorio… a cui si scoprono partecipare anche personaggi legati a quelle associazioni mafiose…
Questi comitati si occupano di tutto…
Dalla ricerca di occupazione, ai voti necessari per i propri referenti politici, dalla gestione degli appalti alla risoluzione di quelle pratiche amministrative, per giungere a sistemare alcuni processi che vedono imputati i loro amici, fino a giungere alla definizione di problemi fiscali, il tutto garantito da quel “comitato”… che realizza importanti guadagni e lascia, a tutta una serie di semplici “subalterni”… le solite briciole!!!  
In questi giorni abbiamo visto è toccato alla città di Messina, ma domani vedrete, a farne le spese sarà un’altra città e chissà se forse… non proprio la mia!!! 
C’è da dire purtroppo che alla fine non cambierà nulla, perché questa modalità corruttiva proseguirà con le medesime modalità, poiché questi “comitati d’affari” autonomi, continueranno a muoversi indisturbati, sfruttando e promettendo a quei loro accoliti, carriere, favori ed un sistema capace d’infiltrarsi in ogni ruolo chiave!!! 
Si la speranza è quella di poter assistere un giorno ad un cambiamento… 
Ma fintanto che questi miei conterranei, continueranno ad essere omertosi e lo Stato… si lo “stato”, rappresentato da quei suoi referenti istituzionali legati proprio a quei comitati d’affari, continuerà ad operare a passo da lumaca, valutando (ed il più delle volte… ahimè… “insabbiando”) quelle esigue denunce presentate (da parte di quei pochi coraggiosi cittadini) come fossero “denunce contro ignoti”, quando stranamente vi sono perfettamente riportati, nomi e cognomi dei colpevoli di quei comportamenti illeciti, le cui azioni sono certamente configurabili come “reati”, allora ditemi, come si può credere oggi, che qualcosa cambierà???
Ecco perché oggi ho difficoltà a credere in quel cambiamento, ecco perché non ho fiducia in una parte di quelle istituzioni, poiché ormai –ed è grazie a quelle indagini– abbiamo avuto la certezza di come all’interno di quei palazzi istituzionali, si sia diffuso e sciaguratamente esteso, quel virus della corruzione e della ricattabilità!!!

Comitati d'affari a Messina, ma non solo…

Qualcuno starà pensando (o quantomeno vorrebbe farci credere…) che  quanto accaduto in questi giorni all’interno di quegli uffici istituzionali di Messina, rappresenti un semplice caso isolato…
La verità è tutt’altra, perché il problema del quale stiamo parliamo, configura un meccanismo ben organizzato in quasi la totalità delle realtà comunali, un sistema che prevede la spartizione di voti e poltrone ma soprattutto di denaro, ovviamente il tutto a danno dello Stato!!!   
Basti osservare i personaggi coinvolti: Dirigenti, funzionari, politici, imprenditori, consiglieri, amministratori e manager delle municipalizzate, ecc…
Si tratta di un meccanismo ben collaudato, capace di far ottenere appalti, concessioni, autorizzazioni, in cambio delle solite mazzette… 
Non ha importanza conoscere oggi i personaggi coinvolti in quell’inchiesta giudiziaria peloritana, poiché appena sostituiti questi signori… ne giungeranno di nuovi, altrettanto corrotti, che si comporteranno con il passar del tempo, nello stesso modo di chi li ha preceduti!!! 
È così che va da sempre e così vedrete continuerà ad andare fintanto che le regole di contrasto e le pene previste da parte delle nostre istituzioni, continueranno a essere quelle attuali, che mostrano come sappiamo… essere irrisorie!!!
Peraltro si sa, tutti questi soggetti, partecipano in modo attivo ad oliare gli ingranaggi di questo mondo corruttivo…
Da un lato vi sono imprenditori felici di pagare, perché trovano in quei loro interlocutori, solidi personaggi che garantiscono che le loro pratiche vengano accolte senza problemi e dall’altro funzionari che per amore del denaro, fanno in modo che quegli appalti vengano aggiudicati a quelle loro imprese amiche, il tutto naturalmente a scapito di quella cosiddetta “libera concorrenza”…
D’altronde la gestione della cosa pubblica è vista con unico scopo… quello di produrre denaro!!!
Ecco perché questo sistema amministrativo si presta, grazie a quei suoi infedeli dirigenti e/o funzionari, a compiere quanto viene loro richiesto e affinché si perfezionasse questo sistema illegale, hanno costituito veri e propri “comitati d’affari”, che influenzano gli equilibri sociali, politici, istituzionali, finanziari e imprenditoriali di questo nostro territorio… a cui si scoprono partecipare anche personaggi legati a quelle associazioni mafiose…
Questi comitati si occupano di tutto…
Dalla ricerca di occupazione, ai voti necessari per i propri referenti politici, dalla gestione degli appalti alla risoluzione di quelle pratiche amministrative, per giungere a sistemare alcuni processi che vedono imputati i loro amici, fino a giungere alla definizione di problemi fiscali, il tutto garantito da quel “comitato”… che realizza importanti guadagni e lascia, a tutta una serie di semplici “subalterni”… le solite briciole!!!  
In questi giorni abbiamo visto è toccato alla città di Messina, ma domani vedrete, a farne le spese sarà un’altra città e chissà se forse… non proprio la mia!!! 
C’è da dire purtroppo che alla fine non cambierà nulla, perché questa modalità corruttiva proseguirà con le medesime modalità, poiché questi “comitati d’affari” autonomi, continueranno a muoversi indisturbati, sfruttando e promettendo a quei loro accoliti, carriere, favori ed un sistema capace d’infiltrarsi in ogni ruolo chiave!!! 
Si la speranza è quella di poter assistere un giorno ad un cambiamento… 
Ma fintanto che questi miei conterranei, continueranno ad essere omertosi e lo Stato… si lo “stato”, rappresentato da quei suoi referenti istituzionali legati proprio a quei comitati d’affari, continuerà ad operare a passo da lumaca, valutando (ed il più delle volte… ahimè… “insabbiando”) quelle esigue denunce presentate (da parte di quei pochi coraggiosi cittadini) come fossero “denunce contro ignoti”, quando stranamente vi sono perfettamente riportati, nomi e cognomi dei colpevoli di quei comportamenti illeciti, le cui azioni sono certamente configurabili come “reati”, allora ditemi, come si può credere oggi, che qualcosa cambierà???
Ecco perché oggi ho difficoltà a credere in quel cambiamento, ecco perché non ho fiducia in una parte di quelle istituzioni, poiché ormai –ed è grazie a quelle indagini– abbiamo avuto la certezza di come all’interno di quei palazzi istituzionali, si sia diffuso e sciaguratamente esteso, quel virus della corruzione e della ricattabilità!!!

Certo, dover apprendere che anche all'interno della Prefettura vi siano funzionari corrotti, fa rabbrividire!!!

Mazzette, mazzette e ancora mazzette …
Per fortuna questa volta la corruzione riguarda il responsabile dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia ed anche un titolare di una agenzia di pratiche per stranieri di Guastalla…
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha scoperto un presunto sistema di corruzione per l’ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Secondo le indagini, la funzionaria dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia s’interessava di far ottenere permessi di cittadinanza previo compenso economico… 
Ora, a seguito dell’indagine è stata arrestata dalla polizia e si trova agli arresti domiciliari…
La dottoressa che ovviamente era in partenza per le vacanze, è stata accusata di corruzione per aver chiesto e ottenuto “mazzette” da alcuni stranieri, per agevolare le pratiche di ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Dalle indagini è emerso un sistema corruttivo per il quale sono destinatari di misure cautelari anche due fratelli pakistani (titolari di pratiche di cittadinanza per stranieri), ed anche una donna marocchina (anche lei titolare di uno studio specializzato)
Le intercettazioni video hanno evidenziato il passaggio di banconote (infilate dentro un fascicolo), nell’ufficio della dottoressa…
Oltre alle misure cautelari personali, sono in corso di esecuzione anche misure patrimoniali… 
E stato scoperto che nel corso degli ultimi tre anni sui conti correnti personali della funzionaria arrestata  sono emersi oltre 116.000 euro di versamenti in contanti!!!
Certo ora la Prefettura si è messa a disposizione degli Organi inquirenti, dichiarando: “Affinché vengano definite con certezza le responsabilità”
Peccato che come sempre… nessuno si accorge mai di nulla, ne chi avrebbe dovuto verificare l’operati di quei funzionari e neppure i colleghi, che il più delle volte fanno fonta di non vedere oppure si ritrovano ad essere anch’essi collusi,  nellapplicare quelle metodologie corruttive…
Ciò che maggiormente mi preoccupa è pensare che se questo stesso sistema criminale operato dai nostri funzionari pubblici, fosse stato compiuto anche in tutte quelle altre prefetture nazionali, in particolare dove la richiesta è maggiore – vedasi ad esempio proprio la nostra isola – a causa del maggior numero di presenza di quegli extracomunitari, quanto si è scoperto oggi, potrebbe rappresentare soltanto la punta di un iceberg… il cui fondo sarebbe difficile da vedere!!!
Avevo scritto proprio ieri sulla tentazione che il denaro produce su molti soggetti e mi ha fatto piacere leggere oggi come proprio Sua santità Papa Francesco, ne abbia affrontato l’argomento… 
Già, avevo fatto riferimento a coloro che operano nel settore pubblico… ed ora abbiamo avuto l’ennesima conferma,  di come, il business illegale, avviene ahimè ad ogni livello e coinvolge tantissime persone, soprattutto quelle che non ti aspetti, come ad esempio quei funzionari dello Stato…
Il problema comunque resta e servono a poco le indagini della Polizia di Stato, se pur necessarie a evidenziare la verità e a condurre alla eventuale condanna di quei soggetti coinvolti…. 
Ma quando poi le pene sono così irrisorie, quando tutta una serie di “azzeccagarbugli” riescono ad evitarle… serve a poco aver limitato quella illegalità, perché il business in tutte le sue forme, continuerà a procedere alle medesime condizioni !!!
Bisogna trovare nuove regole di contrasto… perché quelle attualmente in vigore, fanno – secondo il mio modesto parere –  semplicemente ridere!!!

Certo, dover apprendere che anche all'interno della Prefettura vi siano funzionari corrotti, fa rabbrividire!!!

Mazzette, mazzette e ancora mazzette …
Per fortuna questa volta la corruzione riguarda il responsabile dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia ed anche un titolare di una agenzia di pratiche per stranieri di Guastalla…
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha scoperto un presunto sistema di corruzione per l’ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Secondo le indagini, la funzionaria dell’Ufficio cittadinanza della Prefettura di Reggio Emilia s’interessava di far ottenere permessi di cittadinanza previo compenso economico… 
Ora, a seguito dell’indagine è stata arrestata dalla polizia e si trova agli arresti domiciliari…
La dottoressa che ovviamente era in partenza per le vacanze, è stata accusata di corruzione per aver chiesto e ottenuto “mazzette” da alcuni stranieri, per agevolare le pratiche di ottenimento della cittadinanza italiana!!!
Dalle indagini è emerso un sistema corruttivo per il quale sono destinatari di misure cautelari anche due fratelli pakistani (titolari di pratiche di cittadinanza per stranieri), ed anche una donna marocchina (anche lei titolare di uno studio specializzato)
Le intercettazioni video hanno evidenziato il passaggio di banconote (infilate dentro un fascicolo), nell’ufficio della dottoressa…
Oltre alle misure cautelari personali, sono in corso di esecuzione anche misure patrimoniali… 
E stato scoperto che nel corso degli ultimi tre anni sui conti correnti personali della funzionaria arrestata  sono emersi oltre 116.000 euro di versamenti in contanti!!!
Certo ora la Prefettura si è messa a disposizione degli Organi inquirenti, dichiarando: “Affinché vengano definite con certezza le responsabilità”
Peccato che come sempre… nessuno si accorge mai di nulla, ne chi avrebbe dovuto verificare l’operati di quei funzionari e neppure i colleghi, che il più delle volte fanno fonta di non vedere oppure si ritrovano ad essere anch’essi collusi,  nellapplicare quelle metodologie corruttive…
Ciò che maggiormente mi preoccupa è pensare che se questo stesso sistema criminale operato dai nostri funzionari pubblici, fosse stato compiuto anche in tutte quelle altre prefetture nazionali, in particolare dove la richiesta è maggiore – vedasi ad esempio proprio la nostra isola – a causa del maggior numero di presenza di quegli extracomunitari, quanto si è scoperto oggi, potrebbe rappresentare soltanto la punta di un iceberg… il cui fondo sarebbe difficile da vedere!!!
Avevo scritto proprio ieri sulla tentazione che il denaro produce su molti soggetti e mi ha fatto piacere leggere oggi come proprio Sua santità Papa Francesco, ne abbia affrontato l’argomento… 
Già, avevo fatto riferimento a coloro che operano nel settore pubblico… ed ora abbiamo avuto l’ennesima conferma,  di come, il business illegale, avviene ahimè ad ogni livello e coinvolge tantissime persone, soprattutto quelle che non ti aspetti, come ad esempio quei funzionari dello Stato…
Il problema comunque resta e servono a poco le indagini della Polizia di Stato, se pur necessarie a evidenziare la verità e a condurre alla eventuale condanna di quei soggetti coinvolti…. 
Ma quando poi le pene sono così irrisorie, quando tutta una serie di “azzeccagarbugli” riescono ad evitarle… serve a poco aver limitato quella illegalità, perché il business in tutte le sue forme, continuerà a procedere alle medesime condizioni !!!
Bisogna trovare nuove regole di contrasto… perché quelle attualmente in vigore, fanno – secondo il mio modesto parere –  semplicemente ridere!!!

Temptation Island in Sicilia???

L’isola delle tentazioni…
Già… ditemi, quale altra isola, più della nostra, possiede questo particolare requisito??? 
Scusate… mi auguro comunque che non stiate pensando che stavo per scrivere un post su quel programma televisivo, dove alcune coppie hanno deciso di mettere alla prova la loro fedeltà per verificare la forza dei loro sentimenti…
Mi dispiace, ma al sottoscritto interessa poco o meglio nulla… di quanto accade in quel paradiso terrestre!!!
Mi piaceva contrariamente cogliere il significato della parola, dal momento che da noi, in questa nostra bella isola siciliana, l’essere tentati, rappresenta un momento quotidiano nella vita sociale…
Tralasciando quindi quella prima tentazione biblica, nel quale il serpente invitò Eva ad assaggiare la mela per condurci tutti al peccato originale e allontanando da  noi quelle banali considerazioni (per non chiamarle con il loro vero nome… “cazzate”) espresse ( anche dal nostro pontefice…) sulle tentazioni compiute dal demonio, passiamo ad esaminare in maniera concreta, le uniche tentazioni alle quali desideravo fare riferimento o quantomeno in questo post ad una, alla quale i miei conterranei noto con dispiacere, non riescono a fare a meno!!!
Sì… la prima tentazione che mi viene in mente è il denaro!!!
Ora riprendendo la prima lettera di San Paolo a Timoteo – tranquilli non sto frequentando alcuna sala dei Testimoni di Geova… (scherzo ovviamente…) – vi è scritto: “Quelli che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione dell’inganno di molti desideri insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina e nella perdizione”…
Ora, il sottoscritto non è così radicale nel giudicare colui che con grandi meriti, riesce a migliorare la propria posizione finanziaria… 
Quindi qui… non è in discussione se è possibile servire due padroni: Dio o il denaro… 
Al sottoscritto d’altronde interessa poco se vi sia un atteggiamento di fedeltà verso il denaro o se questo conduca ahimè ad allontanarsi da Dio!!!
Ciò che non può essere da me accettato, è certamente meno sacro e più profano, ed è inserito in quel contesto quotidiano di ciascuno di noi, sia per chi opera in quegli enti pubblici, che per chi svolge la propria funzione all’interno del privato…
Certo sono due aspetti che sembrano interagire tra loro in modo equivalente, ma la verità è che vi sono differenze sostanziali che conducono l’una o l’altra a tentare oppure ad essere tentata… 
Bisogna comprendere innanzitutto in quale posto si trova il tentatore oppure colui che si suole tentare; c’è poi da comprendere se egli agisce per conto proprio o se per altri, se è un soggetto disonesto che obbliga anche i colleghi a comportamenti scorretti, oppure se egli è talmente debole dal non saper rifiutare mai una proposta indecente…
Chiamatela come volete ma sempre di “tentazione” si tratta e sono in molti disgraziatamente a partecipare a questo gioco… 
D’altronde il tentatore agisce non solo quando la missione sta per iniziare o quando la missione sta per portare i suoi frutti oppure quando si è conclusa; no… egli agisce sempre!!! 
Quel lusingatore infatti continuerà all’infinito, perché sa che dall’altra parte c’è chi è stato disponibile a vendersi, ad accettare quelle somme di denaro e sa bene che ora, difficilmente l’altra parte vorrà rinunciarvi… 
Quindi, se da un lato troviamo quei tentatori, forti da tempo di quell’altrui sottomissione, dall’altro vi è un vero e proprio “sistema”, ricattato e ricattabile, che ha fatto diventare la maggior parte dei cittadini “collusi”!!!
Ecco perché la nostra isola rappresenta perfettamente il nome di quel gioco…
Perché come in quell’intrattenimento, vi sono da un lato i tentatori e dall’altro tutti coloro che sperano di venire scelti per essere tentati… credetemi, anche in quest’isola vi sono i medesimi giocatori, ma in questo caso rappresentano la maggioranza!!!