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2024: Quando il mondo ha perso il suo equilibrio.

Nel 2024 che si sta per chiudere, le lacrime del mondo non bastano più…

Piangere sui conflitti che provocano distruzione e morte e sui disastri dei cambiamenti climatici che spazzano via intere città è diventata una triste e macabra routine che sembra non avere fine.

Già… lacrime da versare ce ne sarebbero, e tante, anche per ogni singolo dato che tira le somme di un “Annus horribilis” senza precedenti nel recente passato.

Sì, parliamo di numeri raccapriccianti, vedrete… ogni cifra che segue evidenzia la catastrofe compiuta dalla morale umana: 200.000 persone hanno perso la vita a causa delle guerre in corso e degli stravolgimenti della natura spesso abusata.

Ai numeri di sopra si aggiungono oltre 120 milioni di sfollati, sì, come se tutti gli abitanti di Italia e Francia, messi insieme, fossero costretti a peregrinare senza meta, dopo aver perso tutto a causa di conflitti, guerre civili, fame o siccità estrema.

Ma a lasciare sgomenti è soprattutto il numero dei focolai di guerra: sono oltre 56, una delle cifre più alte dal periodo della Seconda Guerra Mondiale. E non solo, bisogna piangere anche le vittime dei disastri naturali, tra cui terremoti e tsunami, che quest’anno hanno superato il centinaio, una media di uno ogni tre giorni.

Una strage di innocenti. Ricordo come, tra i decessi sul campo, vi siano centinaia di operatori umanitari, osservatori militari e ufficiali di stato maggiore, posti a difesa di quei confini a rischio: nel Medio Oriente, nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sudan del Sud, in Mali, nel Kashmir e nel Sahara occidentale.

Come non evidenziare la carneficina in atto a Gaza, una violenza inconcepibile che ha causato migliaia di vittime e costretto civili e operatori umanitari a vivere in bunker per proteggersi dai continui bombardamenti.

Tutte queste crisi hanno colpito duramente le organizzazioni umanitarie, compromettendo la consegna di beni di prima necessità. In molte circostanze, come a Gaza, i corridoi umanitari sono bloccati, impedendo ai convogli di raggiungere le popolazioni in difficoltà.

Cosa aggiungere? Nel 2024, le aree di conflitto sono aumentate di oltre il 65% rispetto a qualche anno fa, e la superficie complessiva di queste zone è pari a oltre 6 milioni di chilometri quadrati, alimentando il rischio di un conflitto mondiale “a pezzi”.

Tra tutti, ovviamente, l’Ucraina detiene il tragico primato: per ogni nuovo nato, tre persone hanno perso la vita, con un bilancio totale di oltre 37.000 morti. E i bambini sono tra le principali vittime: 3 milioni necessitano di aiuto umanitario e 1,5 milioni soffrono di problemi di salute mentale. Nei territori vicino al fronte, i piccoli hanno trascorso nei bunker un numero di ore equivalente a sette mesi della loro vita.

Eguale condizione a Gaza, dove si è registrato il maggior numero di vittime civili: da gennaio, i morti sono stati 35.000 e i feriti oltre 100.000. Più di 70.000 edifici sono stati distrutti, e in 14 mesi quasi 2 milioni di persone sono rimaste senza casa.

Il 2024 si sta chiudendo con oltre 300 milioni di persone al limite della sopravvivenza, soprattutto in territori dove risulta difficile e pericoloso portare aiuti umanitari.

Non ci resta che sperare nel 2025 e chiederci se l’umanità troverà la forza di fermare questa spirale di distruzione e sofferenza, perché ormai le lacrime, nel frattempo, sembrano essere finite…

Se dovessi scieglere il prossimo Presidente USA??? Tra Trump e la Harris, avrei certamente molti dubbi!!!

Che dire… uno l’abbiamo conosciuto come Presidente degli Usa, l’altra viceversa rappresenta una novità nella politica mondiale…
Ttra l’altro vorrei precisare come la Harris sia stata scelta – visti i tempi ristretti – senza doversi confrontare con i suoi antagononisti di partito.

Certo, la Sig.ra Harris è favorita da un punto di vista sociale, essendo la prima donna che può ambire alla poltrona di Presidente, ma non solo, rappresenta la prima afroamericana/asioamericana a prestare giuramento, ma non solo, è stata la prima donna a diventare procuratrice generale della California!!!

Quindi tutto si può dire di lei tranne che non sia professionalmente preparata, ma se oggi prova a sfidare ufficialmente Donald Trump lo si deve principalmente a causa del  ritiro di Joe Biden e grazie al fatto che il giorno successivo in cui si era assicurata la nomina in pectore, i delegati vinti da Joe Biden nelle primarie popolari avesero dediso di ritirarsi, esprimendo di fatto supporto alla Harris, a differenza dell’unico candidato che poteva (forse) dare un po’ di fastidio, mi riferisco a Tim Walz, problema che però è stato risolto, avendolo ufficialmente candidato alla vicepresidenza.

Quindi della Harris dal punto di vista politico non sappiamo nulla, se non quanto dichiarato durante il dibattito presidenziale contro Donald Trump, ma è in particolar la questione estera che mi lascia alquanto perplesso…

Mi riferisco non solo ai due conflitti Israelo/Palestinese e Russo/Ucraino, ma anche alla situazione che sta per sfociare in Iran a cui va sommata la guerra commerciale con la Cina. 

Sì… entrambi parlando durante la sfida televisiva sono stati un pò vaghi, entrambi difatti hanno ribadito il diritto di Israele a difendersi, ma nessuno dei due ha espresso una possibile soluzione al problema palestinese, come eguale considerazione è stata fatta per l’Ucraina senza fornire mai dettagli su come poter raggiungere la pace con la Russia!!!

Ecco quindi che a poco meno di due mesi dal voto, non sono sicuro su chi tra i due sia da preferire… 

Già… perchè viceversa di Trump sappiamo abbastanza e sicuramente prevedo con egli sarà più facile giungere ad una negoziazione con la Russia, d’altronde va ricordato come egli è rappresenti l’unico presidente in cinquant’anni a non aver iniziato nuove guerre e soprattutto – a differenza di quanti molti nostri giornalisti ripetono in maniera errata – non si è dimostrato debole, già… come il suo predecessore Barak Obama che dopo esser intervenuto in maniera indiretta in Siria, Libia, Iraq e Afghanistan e dopo aver bombardaton Yemen, Somalia e Pakistan, ha lasciato che i poveri cittadini inermi di quei Paesi si ritrovassero ahimè abbandonati, giàsoli a dover affrontare una situazione che si sta dimostrando antidemocratica e soprattutto tirannica!!!

L’uno o l’altra??? Ma avendo visto quanto inconcludenti siano stati in questi cinquant’anni i presidenti degli Usa, uno più o uno meno, non farà certamente la differenza!!!

Il Silenzio degli innocenti!!! Quanti altre morti dobbiamo contare???

Sono oltre 180.000 le perdite dei russi nella guerra in Ucraina a cui si sommano all’incirca 40.000 ucraini; inoltre, nel solo medio oriente sono deceduti quasi 30.000 palestinesi e all’incirca 3.000 israeliani, sì… dal 7 Ottobre ad oggi.

Certamente questi dati sono sicuramente inferiori a quelli dichiarati, si sa… in questi casi, la propaganda politica non riporta mai i numeri reali dei militari caduti, viceversa è più facile avere dati certi sul numero dei civili caduti.

Una cosa è certa, oltre 250.000 persone nel 2024 non ci sono più e quanto sta ancora accadendo è un’offesa a Dio e a tutta l’umanità…

Tra l’altro a morire sono tutti, musulmani, ebrei, cristiani, già.. non vi è alcuna differenza, perché sotto quella terra si diventa eguali; d’altronde, considerata la deprecabile natura umana che dopo 75 anni di pace (per modo di dire… perché non vanno dimenticati tutte le guerre che dalla fine della seconda guerra mondiale hanno visto coinvolti in aspri conflitti nazioni intere, le quali hanno determinato milioni di morti…), era alquanto prevedibile che prima o poi la natura umana ritornasse a quella propria condizione naturale, sì… abietta!!!

Il punto è che da sempre l’uomo prova a distruggere quanto di buono ha provato a fare per progredire, come peraltro serve a poco riconsiderare gli eventi storici che hanno influenzato quei particolari conflitti e soprattutto i crimini che hanno determinato sul lascito morale…

Siamo sempre alle solite, insegnamenti ideologici, politici ma anche religiosi, hanno in questi anni indottrinato generazioni intere, in maniera spietata, già… affinché ciascuna delle parti si convincesse a prendere una posizione, ferma e decisa, contro quei loro stessi fratelli.

E difatti, se andiamo a leggere le posizioni di ciascuno di quei contendenti, possiamo scoprire come dietro quelle loro ragioni vi siano valide motivazioni, sia di carattere civile e/o sociale, territoriale, ma anche militare, mi riferisco ad esempio al voler proteggere i propri confini.

Il problema è che nel voler giudicare in maniera equa quanto si è verificato, se proviamo a riflettere su cosa porre in quella bilancia morale, ci accorgeremo che non basterà soltanto contare il numero delle vittime, si dovrà comprendere anche chi di fatto abbia beneficiato da quei conflitti, mi riferisco in termini di benefici economici e patrimoniali!!!

Difatti, basti osservare i numeri impietosi sopra riportati per evidenziare non soltanto il numero dei caduti e quindi con quelle morti l’espressione della privazione della vita in generale, ma altresì, vanno presi in considerazione le continue repressioni e le gravi ingiustizie compiute nei confronti dei più deboli, di chi è rimasto ancora in vita, intere popolazioni costrette ora a un esodo forzato per causa di azioni politiche nazionalistiche o anche a carattere fondamentalista.  

D’altronde se osservate bene, vi accorgerete che quei leader (violenti) sono simili tra loro; ciascuno di essi prova – in ogni modo possibile – di negare il diritto alla vita, perché ciò che più interessa maggiormente, è non dare alla controparte ed ai loro figli, alcuna opportunità di crescita e quindi un futuro sereno di pace e prosperità!!!

Come scriveva Albert Einstein:  Ad ogni sistema autocratico fondato sulla violenza fa sempre seguito la decadenza, perché la violenza attrae inevitabilmente. Il tempo ha dimostrato che a dei tiranni illustri succedono sempre dei mascalzoni.

Viviamo in un'epoca in cui il destino passa dalle scelte che andremo a fare!!!

Sì… bisogna essere coerenti con quanto sta accadendo nel mondo e di come molto dipenda da quella natura abietta che da sempre ci contraddistingue…

Inoltre, bisogna tener conto di quanto leggiamo sui “social”, di quel loro “governare” influenzando in un modo sibillino tale da far obbedire i cittadini a quei loro messaggi; già, troviamo difatti una schiera d’individui pronti ad evidenziare tutto il loro coraggio pur di promuovere notizie false, divulgate appositamente affinché si dia il via a nuove azioni…

Noto ultimamente come molti attraverso i social sostengono le loro tesi proponendo azioni esecrabili e plagiando molti giovani a seguirli; chiedono difatti loro d’essere fieri di dimostrare la propria determinazione nel seguire quell’unica strada percorribile, evidenziare quindi con le loro scelte d’aver avuto coraggio a raggiungere quell’unica verità e dimostrando (se pur in quelle influenzate circostanze) di essere felici d’aver intrapreso una causa che da loro pace e speranza…

Sono fortemente persuasi a lottare, se pur stanchi moralmente su quanto subito, già… sono impazienti nel vedere che finalmente con il loro contributo qualcosa potrà cambiare, ed ancora, sono risoluti nel portare avanti quel loro sacrificio per difendere finalmente non soltanto i propri interessi, ma soprattutto quelli della comunità cui appartengono, e quindi, se pur intimiditi nel saper di non poter tornare indietro, ecco che in tanti, si lasciano ahimè andare a gesti avventati!!!

Tutta la loro vita va così in fumo e con loro le parecchie menzogne a cui avevano fino a quel momento creduto!!!

D’altronde, basterebbe spogliarsi di quelle parole, da quel guasto misticismo, dal salvaguardare ad ogni costo gli interessi del proprio popolo, sì… perché quando ci si dimentica degli interessi altrui, quando non si vuole condividere ciò che potrebbe essere comune a tutti,  ecco che si favoriscono le menzogne di chi governa nel mondo e di quei pochi potenti, capaci con le loro ingannevoli parole d’illudere e ingannare il proprio popolo, perché là dove regna l’oppressione e manca la democrazia, l’unica parola che esiste è “ubbidienza“, vera e propria sottomissione a cui nessuno può sfuggire!!!

Osservate difatti quanto sta accadendo in tutto il nostro pianeta, contate i molteplici territori che stanno ogni giorno sprofondando nella disumanità e nella violenza, siamo tutti quindi chiamati in causa per chiederci: qual è la vera ragione per cui ci troviamo in queste condizioni???

Sicuramente alcune risposte le abbiamo già, forse nel pronunciarle non ci faremo dei nuovi amici e chissà forse ne perderemo di vecchi, perché il più delle volte fare la scelta giusta diventa difficile, ma se non ci si prova, se non ci si dona con tutto se stessi a quel profondo cambiamento, non ci si può aspettare che il mondo muti o che tutto alla fine si riduca a quella semplice frase: la natura umana è maligna!!!

Perché la malvagità non è qualcosa di sovraumano, è solo qualcosa di meno umano!!! 

Anno 2024: ecco cosa prevedo!!!

Non c’è bisogno di disturbare “Nostradamus” per prevedere quanto potrebbe accadere in questo anno 2024…

Innanzitutto di una cosa sono certo, i conflitti mondiali in corso non si fermeranno, se pur prevedo verso la fine di Dicembre un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina.
Viceversa, per quanto riguarda il conflitto in corso tra Israele e Hamas, penso che quest’ultimo proseguirà senza alcuna indecisione da parte di entrambi, anzi prevedo l’apertura di nuovi fronti di guerra, in particolare nello Yemen, Iran, Libano e Siria…
Prevedo altresì nuove azioni intimidatorie della Corea del Nord nei confronti della “sorella” Corea del Sud ed ahimè anche in prossimità del Giappone…
La Cina viceversa proverà a condizionare le politiche di Taiwan, in particolare se le votazioni di questi giorni dovessero portare ad un leader indipendentista…
Altri paesi nel mondo saranno a rischio guerra civile, mi riferisco ad alcuni paesi africani come Nigeria, Congo, Etiopia, Somalia, Burkina Faso, Sudan dove all’altissimo tasso di povertà devono subire le condotte quotidiane di bande armate fondamentaliste, che hanno provocato finora migliaia di vittime tra uomini, donne e bambini.  
Vi è poi da considerare quanto sta accadendo in America latina e sud America, dove le piazze di Ecuador, Cile, Honduras, Nicaragua, Messico, Argentina e Bolivia si sono in queste anni infiammate, che potrebbero condurre improvvisamente a nuovi colpi di stato!!!
Ed ancora, alcuni noti gruppi terroristici obbligheranno quei ricchi paesi arabi a incentivare finanziariamente e militarmente quella loro lotta, nella cosiddetta “rivolta totale” che dovrebbe – secondo il loro programma – portare alla sollevazione di tutto il mondo arabo, prima contro Israele e successivamente nei confronti dell’occidente; d’altronde, se quelle loro richieste non venissero attuate, prevedo nuovi attentati che potrebbero devastare alcune di quelle ricche città degli emirati arabi, risaltate ultimamente per quei loro hotel lussuosi in altissimi grattacieli, centri commerciali, centri sportivi, etc… 
A causa di quanto sopra ci si deve aspettare aumenti esponenziali nei prezzi, in particolare in quelli del greggio e del gas che subiranno rincari esorbitanti i quali determineranno aumenti nei costi di energia ed il relativo crollo delle borse…
Anche i prodotti agricoli e quindi il consumo di alimenti, subirà notevoli aumenti e a causa di ciò, saranno molti i paesi nel mondo a subire ancor più la fame… , 
Per quanto riguarda alcuni uomini protagonisti tra i più influenti nel mondo, mi dispiace dirlo, ma prevedo che per Papa Francesco sia l’ultimo anno, come eguale contesto vedo per il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden; a rischio anche se nessuno ne parla, vedo il leader della Corea del nord, Kim Jong-un…
Volgendo quindi lo nostro sguardo verso possibili disastri ambientali, beh… prevedo ahimè un terremoto di grado superiore al 7° della scala Ritcher, tra i mesi di marzo/aprile in Malesia, a maggio/giugno in Indonesia ed a ottobre/novembre nelle Filippine; a rischio di un grande terremoto le isole del Giappone e lo Stato della California. 
Inoltre, a causa di una eruzione vulcanica nell’arcipelago delle Hawai, uno importante “tzunami” causerà gravi problemi e danni a navi e imbarcazioni nel pacifico; analoga circostanza colpirà lo stato dell’Islanda, che provocherà ripercussioni in tutto il nord della Scozia e della Norvegia.
Anche il Canada a causa del cambiamento climatico subirà alcune conseguenze: dalla Groenlandia prevedo il distacco di un iceberg che potrebbe andare ad impattare nelle coste di Terranova/Labrador…
  
Ed ancora, una nuova pandemia – meno virulenta rispetto al Covid” – colpirà alcuni Stati del terzo mondo e saranno quest’ultimi a subire le maggiori vittime, anche a causa di nuove carestie…
Per quanto concerne il clima – a causa dell’aumento della temperatura – il pianeta diverrà ancor più arido, mentre all’opposto in altri territori vi saranno grandi inondazioni, ma non solo, il leggero aumento del livello del mare, determinerà gravi problemi a molte città prospicienti il mare…
Ovviamente in cuor mio, vorrei che nulla di queste mie previsioni si verificasse, sì perché a differenza di quanto scritto vorrei vivere in un mondo unito in cui non esistono le disuguaglianze nel mondo, un posto quindi più equo in grado di eliminare il ritardo che intercorre tra il momento in cui un’innovazione arriva nei paesi ricchi e quello in cui raggiunge i paesi poveri, mi riferisco in particolare ai farmaci, il cui sviluppo richiede enormi investimenti. 
Auspico difatti che l’Ai (intelligenza artificiale) possa aiutarci a risolvere questi processi, aprendo le porte alle ricerche di cure per tutte quelle malattie che colpiscono le zone meno abbienti del nostro pianeta.
Ed infine, il problema del clima: non dobbiamo aspettarci che la terra reagisca alle nostre azioni negative, bisogna entrare quindi in una nuova era “verde””, in cui si pensi a piantare nuovi alberi, salvaguardare le foreste, proteggere gli oceani, migliorare l’efficienza energetica, optare per mezzi di trasporto sostenibili, ridurre l’uso della plastica, smaltire correttamente i rifiuti, seguire le tre “R” (ricicla, riutilizza e riduci), investire in fonti di energia rinnovabile, passare dagli allevamenti intensivi per la produzione di carne, uova e latticini a una maggiore alimentazione vegetale, ed infine, adottare accorgimenti “eco-friendly“, in particolare in quelle abitudini che incidono nei consumi. 

Per concludere, so bene che la saggezza consiste non solo nel vedere ciò che ci sta davanti al naso, ma anche nel prevedere ciò che potrebbe accaderci, ma come diceva Confucio: “Studia il passato, se vuoi prevedere il futuro”!!! Ed è proprio ciò che provo a fare…

Addio 2023: ben venga il 2024!!!

Non è stato un anno felice quello appena trascorso, non parlo personalmente, ma per quanto ho dovuto assistere…

Ho deciso allora di ricordare cosa non sia andato bene e ahimè sono troppe le circostanze che dovrò riportare…

Partendo dall’ultimo periodo, dal 7 ottobre 2023 l’organizzazione estremista palestinese Hamas ha deciso di attaccare Israele, uccidendo e prendendo in ostaggio centinaia di civili; come sappiamo ciò ha scatenato l’offensiva militare ancora in corso da parte di Israele che ha portato alla totale distruzione della striscia di Gaza, con oltre 20.000 morti e milioni di palestinesi espulsi dal territorio…

Poco prima, precisamente il 19 settembre 2023, lo Stato dell’Azerbaigian ha dato il via ad un’operazione militare contro il Nagorno-Karabakh, lo stato separatista situato in territorio azero, ma abitato per la maggior parte da persone di etnia armena; un conflitto di cui poco si è parlato nei media e che si è concluso con un bilancio di circa 30mila morti…

Ricordiamo le migliaia di profughi che stanno scappando dai paesi africani, molti dei quali attualmente coinvolti in guerre civili, difatti il 30 agosto in Gabon i militari hanno estromesso il presidente rieletto, Ali Bongo Ondimba, il 31 luglio in Sierra Leone la polizia ha arrestato un gruppo di alti ufficiali dell’esercito che stavano per rovesciare il presidente Maada Bio e il 27 luglio un gruppo di militari hanno preso il potere in Niger…
 
Vanno altresì richiamati alla memoria tutti i profughi dell’Ucraina, un territorio dove si sta ancora combattendo una guerra e che ha segnato un evento particolare, la morte del capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin; a quanto sopra si sommano gli esuli asiatici, ma non solo, anche quelli del centro e sud America, molti dei quali, durante quei viaggi della speranza, hanno perso la vita…
Non dimentichiamoci del clima, del riscaldamento globale, della deforestazione in Brasile, dell’iceberg più grande del mondo distaccatosi dall’Antartide, ed ancora, lo sversamento nell’oceano Pacifico di un milione di tonnellate di acqua contaminata da materiale radioattivo contenute nella centrale nucleare di Fukushima e gli incendi che nel periodo estivo hanno provocato migliaia di incendi giganteschi, gli stessi che hanno bruciato milioni di ettari e il decesso di migliaia di civili.
Il 2023 è stato anche un anno segnato da diverse catastrofi naturali, in particolare il 6 febbraio un terremoto di magnitudo 7.8 registrato in Turchia e in Siria ha provocato oltre 50mila vittime!!!
Abbiamo osservato come anche da noi si sia pagato il prezzo del cambiamento climatico con alluvioni, siccità, roghi, etc…
Ed infine, un pensiero particolare su quanto accaduto in questo nostro “civile” Paese, che ha contato nel 2023 ben 103 donne uccise; una serie costante di omicidi di donne da parte di partner, familiari, ma anche di persona conosciute e/o sconosciuta, tutti omicidi legati a un contesto con motivazione di genere…
A proposito di donne, il 2023 è stato anche un anno segnato dalle proteste delle donne in Iran, un Paese che punisce chi non indossa il velo e che non permette loro di accedere al proprio posto di lavoro, come a scuola o in ospedale. Una protesta che nonostante i pericoli e le restrizioni non si è mai assopita e continua a destabilizzare il regime, in particolare grazie alla sfida delle giovani generazioni, ragazzi e ragazze che chiedono a gran voce la piena libertà per tutte le donne iraniane, molte delle quali ancora barbaramente uccise…
Da quanto sopra avrete compreso come il 2023 non sia stato in fondo un anno di cui andare fieri, ben venga quindi questo 2024; auspico quindi che questo nuovo anno possa essere qualcosa di diverso e soprattutto migliore, già… quantomeno di cui andare fieri.
Concludo prendendo spunto da una frase che ho letto in queste ore sul web da parte di Greta Volpi: “E’ difficile non lasciarsi prendere dallo sconforto e pensare di essere troppo piccoli per cambiare un mondo così complesso. Nonostante questo, però, dobbiamo ricordarci che non siamo soli e soprattutto che non siamo solo individui, ma siamo una comunità ed è proprio la collettività che può portare un potente cambiamento. Io auguro a tutte e tutti di sentirsi parte di qualcosa di grande, come degli ingranaggi fondamentali di un sistema che porterà a migliorare il mondo, di aprire il proprio cuore alla consapevolezza e al dialogo, alla curiosità e alla profondità, rallentando un po’ i ritmi frenetici delle nostre vite e riconnettendosi a sé stessi, agli altri e alla natura.”

Per cui, Buon 2024 a tutti…

Il conflitto in Ucraina? E' una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei!!!

Quella guerra è diventata ormai un vero e proprio business!!!

Già… come avevo riportato a suo tempo per quanto concerneva la pandemia, oggi la guerra in corso in Ucraina, è divenuta una nuova opportunità di business. 

In particolare le organizzazioni criminali mondiali sempre più connesse tra loro, guardano in maniera attiva su quanto accade al di fuori dei loro confini prima locali e poi nazionali…

L’interesse è dove vi sono guerre, siano esse nel vecchio continente che in Africa o sud America…

Non vi sono confini che tengano… l’importante è essere presenti,  investendo in quei conflitti per restare collegati a quei traffici di droga e di armi, ma non solo, vi è anche lo sfruttamento di quei poveri migranti che tentano di scappare da quelle terre violenti, cui si sommano ahimè il sequestro di moltissime ragazzine destinate alla prostituzione…

Ma le mafie non si limitano solo a quello, investono in quei paesi corrotti nello smaltimento di rifiuti tossici, nell’utilizzo di manodopera anche di bambini per la realizzazione di prodotti contraffatti, ed ancora, al ricorso e l traffico di risorse finanziarie come le cripto valute…

Ed infine la circostanza per cui le nostre mafie sono specializzate: il riciclaggio di denaro sporco, che viene reinvestito nel nostro paese, attraverso attività commerciali, imprese di costruzioni, ristorazione, supermercati, alberghi e villaggi turistici, perché dietro quelle mafie vi sono veri e propri professionisti dediti al malaffare, soggetti capaci di infiltrarsi all’interno di quel mondo politico e istituzionale, sfruttando le debolezze umane di quegli individui compiacenti e utilizzando per i loro scopi, amministratori “prestanome” dal pedigree limpido, legati al mondo della finanza e dell’imprenditoria. 

Le mafie sono come un virus, diffondono quella loro pandemia in tutti quegli organismi statali e non adattandosi ai cambiamenti sociali, senza l’uso di dover incidere con atti violenti palesi, ma integrandosi nella società e sfruttando tutte le possibilità che gli vengono offerte, già… in tutti i paese del mondo in cui essa si trovi ad operare!!!

Quando comprenderà l'uomo… che con le guerre, non vi sarà mai pace???

Dopo tanto parlare in questi giorni di politica e rimanendo in attesa della possibile formazione di governo, rivolgo il mio pensiero a qualcosa di ben più importante… 

Sì… a seguito dell’atto terroristico compiuto in territorio francese, desidero esprimere un pensiero e cioè, quanto corretto sia utilizzare azioni violente per far valere i propri diritti…
Viceversa, bisogna comprendere se l’uso della forza e quindi della guerra, possa rappresentare l’unico modo per giungere alla pace…
Se si guardano gli avvenimenti storici, si ha come l’impressione che nulla ad oggi sia cambiato, già… è come se tutto si ripetesse e a nulla servono quegli sforzi internazionali, se non proprio ad alimentare ancor più quei conflitti!!!
L’impressione difatti che si riceve, è che nessuna delle parti voglia rinunciare… anzi ciascuna di esse, prova a imporre la propria forza, quasi a voler far esplodere quella necessaria scintilla… affinché  quel conflitto si espanda, verso il mondo intero…
E’ come se ognuno giocasse la propria partita, imponendo le proprie convinzioni, senza voler mai ascoltare, le ragioni del proprio avversario… 
Ci si tiene a distanza… non si prova minimamente a ricercare un punto di contatto dal quale ripartire, si prova esclusivamente a provocare l’altro, affinché quest’ultimo, possa dare il via alle proprie ripercussioni… 
E’ ovvio che dietro quei leader, vi sono principalmente dei guerrafondai, individui che hanno motivazioni i finanziarie e speculative, le quali tendono principalmente all’uso delle armi!!!
Già, sono loro il problema, importanti holding di produttori d’armamenti, che hanno quale primaria necessità, quella di far uscire tutte quelle armi, stoccate all’interno dei propri magazzini……  
Ed allora dietro finti pacifisti, vi sono loro… gente che dimostra d’avere un interesse diverso da quello della pace, anzi per loro la guerra… rappresenta l’unico mezzo di dialogo!!!
Nessun compromesso, mai un mondo di pace, nessun rispetto per gli altri, neppure per quel patrimonio culturale e religioso, vi è in essi la piena consapevolezza di un mancato rispetto delle  differenti culture, le quali consentono di poter riflettere e avanzare proposte in merito, in relazione ai suoi diversificati valori, nonché ai significati in esso custoditi…   
Ma questi uomini non sono attratti dalla pace, a loro interessa provocare dolore, ovunque essi vadano…
Con quei loro proclami richiedono l’approvazione generale, tendono a giustificare quelle loro azioni violente, come unico mezzo per giungere alla pace… e nel provare a convincere il mondo, dichiarando che si sta operando per il bene comune, alcune nazioni, restano intrappolate in quell’ennesima falsità…
Basti osservare gli ultimi conflitti compiuti sotto il vessillo della “giustizia”: Afganistan, Iraq, Libia, Siria, Kurdistan, in nessuno di quei paese, vi è oggi pace… e soprattutto, le condizioni della popolazione locale, non è minimamente migliorata… anzi tutt’altro!!!
Non esistono quindi guerre giuste e/o necessarie e chi prova a convincerci, è come un venditore di fumo!!!
Ha ragione il Dalai Lama quando dice: Tutti parlano di pace, ma non si può realizzare la pace all’esterno, se si coltivano nel proprio animo la collera o l’odio!!!

Il prezzo della libertà…

C’è sempre un prezzo da pagare per la propria libertà, sia quando si tratta di una libertà fisica, che, ancor più, quando ad essere compromessa è la propria libertà morale… 
Cosa significa essere liberi?
Quando possiamo essere certi di essere realmente liberi?
Cosa e quanto, si è disposti a rinunciare, per avere la propria libertà?
Alle domande di cui sopra, non sempre è facile dare una risposta, in quanto, proprio l’ambiente nel quale viviamo e ci confrontiamo, difficilmente permette noi… di poter essere totalmente liberi…
Le direttive, gli ordini imposti, le censure richieste, contraddicono il più delle volte con l’autonomia, l’indipendenza e la libertà di pensiero che ognuno di noi possiede… il più delle volte, anzi, questo inebriante comportamento viene visto dagli altri, quasi, come qualcosa su cui porre una certa attenzione, in particolare proprio in un paese, il nostro, dove le regole, scritte e non, diventano un fardello pesante che tenta quotidianamente di schiacciarci…
Mi spiego meglio, innanzitutto nel corso della propria crescita, un individuo deve fare delle scelte precise, capire sin da subito dove vuole stare, se essere corretto o se essere corrotto, se farsi trasportare dai sentimenti onesti o farsi corrompere dal denaro…, idolatrare il dio danaro che, non solo indebolisce se stessi, ma soprattutto degrada il pensiero…
Sono in tanti, moltissimi purtroppo quelli che, si prestano nel farsi corrompere… è dire che un tempo erano pure onesti… ma dinnanzi alla possibilità di trarre qualche profitto, anche soltanto dalla propria posizione professionale, ecco che allora, vendono la propria libertà, per barattarla con l’avidità del denaro!!!
Perché è così che avviene… sin da bambini crescendo, si trasformano quei propri valori positivi per qualcosa che non ci appartiene, che nulla centra con il proprio e necessario… bene interiore.
L’uomo infatti, nel corso della propria vita, a causa delle proprie esperienze personali, va modificandosi, alimentando quei sentimenti acrimoniosi, che di fatto suscitano nell’animo, nuove rabbie, spiacevoli tormenti che con il tempo creano, rivalità, invidie, gelosie, rancori, che alla fine… fanno perdere la propria libertà.
Quando poi ci si mette il denaro, ecco che superbia e vanità prendono il volo…ed allora, i litigi e i conflitti tra gli uomini aumentano in maniera spropositata.
Il denaro corrompe perché possiede una propria seduzione, quella di fare scivolare lentamente verso la perdizione… 
Come si dice… il denaro offre… il denaro toglie…
Come dice Papa Francesco…, all’inizio c’è il benessere…, poi ci si sente importante ed arriva la vanità… quindi dalla vanità si passa alla superbia, ed infine ecco ….l’orgoglio!!!
Sono tre scalini: la ricchezza, la vanità e l’orgoglio… Nessuno può salvarsi col denaro!!!
Ecco, quando ognuno di questi fattori diventa “necessario” nella propria vita, è il momento in cui viene compromessa la propria libertà… 
Non esiste infatti peggiore coercizione esterna, da quella concepita da noi stessi… come, non esiste peggiore violenza di quella che tenta di limitare il proprio pensiero, la morale, la giustizia…
Diceva Oriana Fallaci…, La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere!!!
C’è sempre un prezzo da pagare per la libertà… Voi l’avete pagato???