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Oltre le cazzate sul Paradiso…

Albert Einstein, quando gli veniva chiesto se credesse in Dio, rispondeva spesso con una frase tanto semplice quanto enigmatica: “Credo nel Dio di Spinoza“.

Per molti, questa risposta potrebbe sembrare poco chiara o addirittura priva di significato, ma in realtà racchiude un intero universo di pensiero, una visione che trascende la religione convenzionale per abbracciare qualcosa di profondamente razionale e naturale. Per comprendere il senso di questa affermazione, dobbiamo immergerci nel pensiero di Baruch Spinoza, filosofo del XVII secolo e figura centrale del razionalismo.

Spinoza, vissuto in un periodo dominato dalla fede e dalla dogmatica religiosa, concepì Dio in un modo completamente innovativo, identificandolo con l’ordine geometrico del mondo, manifestazione suprema della perfezione della Natura. Una delle sue massime più celebri, Deus sive natura (Dio ovvero la Natura), riassume il suo pensiero: Dio non è un’entità separata e trascendente, ma è immanente, presente in ogni aspetto del mondo naturale. Egli è la legge stessa che regola l’universo, la logica che permea ogni cosa.

Immaginando il Dio di Spinoza parlare, potremmo attribuirgli queste parole:

“Smettila di pregare e di batterti sul petto. Divertiti, ama, canta e goditi tutto ciò che questo mondo ti può dare. Non voglio che tu visiti i templi freddi e bui che chiami la mia casa. La mia casa è nelle montagne, nelle foreste, nei fiumi, nei laghi e sulle spiagge. Lì è dove esprimo il mio amore. Non farti ingannare dai testi scritti che parlano di me: se vuoi trovarmi, guarda un paesaggio, senti il vento e il calore sulla tua pelle.

Non chiedermi nulla: non ho il potere di cambiare la tua vita. Tu, però, sì. Non avere paura: non giudico, non critico, non punisco. Non credere a chi mi riduce a un elenco di regole. Quelle servono solo a farti sentire inadeguato, colpevole, e a controllarti. Non pensare al mondo dopo la morte: non è lì che troverai la bellezza. Questo mondo è pieno di meraviglie, e sta a te scoprirle. Non voglio che tu creda in me per fede cieca, ma che tu mi senta sempre in te e intorno a te.

È facile intuire come il pensiero di Spinoza fosse radicale per la sua epoca, e lo rimane tutt’oggi. 

Il Dio che descrive è un Dio di libertà, estraneo alle dinamiche umane del perdono e della punizione, un Dio che non richiede sottomissione ma che invita alla celebrazione della vita. Questo spostamento di prospettiva – dalla paura del giudizio alla valorizzazione della bellezza del mondo – restituisce l’esistenza nelle mani di chi la vive.

E allora, è inevitabile chiederci: quanto delle religioni istituzionalizzate si basa su una narrazione di controllo e paura? Quante dottrine promettono un aldilà glorioso a patto che si rispettino determinate regole, spesso arbitrariamente dettate? Queste idee non sembrano servire tanto a elevare l’anima umana, quanto a vincolarla, a tenerla incatenata al timore di una punizione eterna o alla speranza di una ricompensa ultraterrena.

Ma se, come diceva Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” allora non è più liberatorio pensare che siamo energia in continuo mutamento? Un’energia che non scompare con la morte, ma che si reintegra nel grande disegno dell’universo, proprio come la Natura di Spinoza.

Forse è tempo di abbandonare le cazzate di chi ci promette un paradiso celeste in cambio della nostra sottomissione. 

Forse è tempo di guardare il mondo per quello che è: un luogo straordinariamente bello, ricco di opportunità per amare, gioire e vivere. 

La vera spiritualità non risiede in dogmi e templi, ma nell’esperienza diretta della vita, nel riconoscere il divino in ogni respiro del vento e in ogni raggio di sole.

Ben venga questo 2025: Anno nuovo, vita nuova!!!

Con il nuovo anno alle porte, accogliamo il 2025 con entusiasmo e speranza. 

Già perché quanto sta per compiersi non è solo un cambio di calendario, ma un invito a credere in un futuro migliore, a sognare un mondo più sereno e privo di conflitti.

Immaginiamo la fine delle guerre, di quelle che dividono popoli e distruggono vite. Aspiriamo quindi ad un mondo dove i giovani possano guardare al domani con fiducia, liberi dalle paure legate a repressioni, dittature o conflitti inter-religiosi. 

Già… un mondo dove non vi siano rischi di guerre civili, ma solo la promessa di pace e cooperazione.

Il 2025 deve essere anche l’anno della consapevolezza ambientale. 

È urgente che i governi di tutto il mondo agiscano in maniera celere e con decisione per contrastare i cambiamenti climatici e preservare l’equilibrio naturale. Non si tratta semplicemente di tutelare il clima, ma anche di garantire che le risorse agricole e gli allevamenti, fondamentali per la nostra sopravvivenza, non siano compromessi. 

La natura è il nostro partner più prezioso, e dobbiamo rispettarla e proteggerla!!!

È giunto il momento per tutta l’umanità di fare un passo indietro, di riconoscere che il nostro compito su questa terra non è quello di distruggere, ma di costruire e migliorare. 

La tecnologia, che tanto ha trasformato le nostre vite, deve essere messa al servizio della natura, non contro di essa.

Ecco perché il 2025 può diventare l’anno in cui scegliamo di agire con responsabilità, solidarietà e rispetto per il pianeta e per le generazioni future. 

Insieme, possiamo creare una civiltà capace di rifiorire, dove il progresso si sposa con la sostenibilità, e la speranza diventa la forza motrice di ogni nostro gesto.

Quindi… ben venga questo 2025! Che sia l’inizio di un viaggio verso un futuro luminoso e condiviso.

Ladri ovunque??? Già… "solo chi le pensa poi le cose le fa"!!!

Stamani voglio narrarvi un episodio raccontatomi diversi anni fa da mio padre…

Lavorava in Banca e si trovava ad operare in cassa… 

Allora gli sportelli dei cassieri non erano come quelli di oggi – sappiamo tutti come ormai in quelle Agenzie bancarie non si svolgano quasi più operazioni, poiché la maggior parte di queste vengono compiute direttamente da noi clienti con internet o tramite l’App dedicata – ma a quel tempo l’era digitale non era ancora iniziata e l’abitudine dei clienti era di recarsi personalmente in banca…

L’afflusso in quegli Istituti di credito – per chi lo ricorda – era considerevole, come d’altronde il numero dei cassieri che risultava ragguardevole rispetto ad altri reparti di quel comparto…

Mio padre (secondo qualche collega…) aveva una lacuna, sì – pur risultando tra tutti i colleghi il più produttivo, tanto da ricevere a fine anno il cosiddetto “premio di produzione” – aveva la cattiva abitudine (quando costretto ad allontanarsi dal proprio posto di lavoro), di lasciare il proprio cassetto con il denaro (a vista di tutti) aperto!!!

Ed allora un giorno, un giovane collega gli fece notare questa circostanza, ma mio padre in quella occasione non ne tenne conto…

Analoga situazione si ripeté alcune settimane dopo, ma anche subito dopo quella circostanza – quella “pericolosa” abitudine – continuò come nulla fosse e quel cassetto rimaneva sempre aperto!!!

Passò qualche mese e il collega si fece più insistente: Giuseppe scusami se mi ripeto, ma ti ho spiegato che quel cassetto, con tutti quei soldi a vista, non può essere lasciato così… devi stare attento!!!

Ed allora mio padre a quell’affermazione rispose: sì… hai perfettamente ragione, ho sbagliato in tutti questi mesi a lasciare quel cassetto aperto, ma tu sei ancora troppo giovane ed io l’avevo fatto esclusivamente per metterti alla prova; già… ho sperato in questi mesi che tu comprendessi una lezione e cioè che pur sapendo di poter approfittare del denaro della mia cassa, superassi quella naturale predisposizione che possiede la maggior parte delle persone, sì… una bramosia costante che li divora nel volere sempre di più, anche se ciò significa dover procedere anche in maniera illegale.  Ho sperato quindi che con il passar del tempo tu modificassi quel tuo modo di vedere, che comprendessi finalmente che quel denaro non ti serviva, anche perché non è tuo, come non è mio, ed è peraltro scorretto il solo pensiero di poterlo prendere!!! Cosa dire, mi sono sbagliato, non si può cambiare la natura di ciascuno di noi ed è il motivo per cui da oggi – ogni qual volta che mi vedrai allontanare dalla mia postazione – chiuderò il mio cassetto: perché vedi… “chi le pensa poi le cose le fa” e tu – non ti offendere – non sei diverso dagli altri, già… da tutti quei ladri che ogni giorno provano a rubare in questo Paese!!!

Un insegnamento di vita fondamentale, lo stesso che crescendo ha cercato di trasmettere al sottoscritto!!! 

Difatti, pur senza conoscerli personalmente potrei fare oggi un elenco lunghissimo di quella particolare categoria d’individui definiti “ladri”, che premetto nulla centrano con i semplici manigoldi di bassa lega che vediamo quotidianamente per le nostre strade, già… poveri disgraziati che vanno rubando qualsivoglia cosa gli capiti sotto mano.

No, quelli a cui faccio riferimento sono soggetti al di sopra di ogni sospetto, mi rifierisco a individui con importanti incarichi che percepiscono da noi tutti e quindi dallo Stato, un generoso stipendio, lo stesso che permette loro ed ai loro familiari (altrettanto corresponsabili, sapendo bene la proviennza di quel denaro sporco…) di vivere in maniera agiata…

Ma tutti loro hanno un’indole peculiare, sì… quella caratteristica di voler sempre rubare, graffignare o ancor peggio appropriarsi quanto viene loro offerto.

Ma ancor peggio poi c’è chi tra loro abusa di quella qualità o della loro funzione, costringendo solitamente qualcuno a dare o promettere indebitamente denaro o altre utilità anche di natura non patrimoniale, l’importante è sottrarre a chiunque passi sotto il loro tiro, d’altro canto essi si sentono “forti” perché sanno che nessuno mai denuncerà quel tentativo esplicito di concussione e così nel frattempo il denaro ricevuto (in mazzette…) andrà ad incrementare quel diffuso riciclaggio di provenienza illecita …

Difatti, posso assicurarvi che sono tantissimi i ladri in questo Paese, già… più di quelli che state attualmente immaginando, d’altronde (a conferma di quanto sopra) basterebbe sfidarli – se solo ci fosse qualcuno disposto a obiettare – ma per farlo vi è una condizione e cioè bisogna replicare in maniera “ufficiale”, pubblicando cioè alla fine del proprio commento la propria mail e firmando la nota di contrarietà con Nome e Cognome, città in cui si sta operando, professionalità svolta e soprattutto ufficio di competenza!!!

Sono sicuro che nel giro di pochi giorni, effettuate le opportune verifiche e richiedendo ove fosse necessario informazioni sui social, beh… sono certo che all’improvviso da quell’accertamento, potrebbe emergere tutta una serie d’imbarazzanti indiscrezioni e chissà forse anche compromettenti contingenze che ahimè costringerebbero il sottoscritto a instradare quelle informazioni verso un esentiero rischioso: già… quello dei nostri organi giudiziari!!! 

Gli "europei" di calcio… mettono in standby i veri problemi degli Europei!!!

È bastato un banale campionato di calcio che ci si è dimenticati di tutti i problemi presenti a poche migliaia di chilometri da noi…
D’altronde quanto sta accadendo in questi giorni, grazie a un torneo di calcio, dimostra come a pochi in Europa interessa quanto sta accadendo in nel conflitto in Ucraina…
Difatti, è più importante per l’Europa svolgere una partita di calcio che sospenderla per fare in modo che si evidenzi quel gravissimo problema…
Sicuramente infatti la sospensione del torneo sarebbe potuta servire a dare un segnale importante ai governi nazionali, affinché ciascuno di essi s’impegnasse maggiormente a far raggiungere un accordo alle parti attualmente in conflitto…
Ma come si sa… nulla va per come si vorrebbe, anzi tutt’altro, si preferisce tifare allo stadio o dinnanzi a una TV, invece che scendere in piazza e fare sentire il proprio peso…
Sì… immaginate per un secondo milioni e milioni di Europei che si fermano, chiedendo in modo deciso la fine delle ostilità!!!
Che spettacolo sarebbe, già… quale alto messaggio morale si verrebbe a determinatre compiendo quel gesto di grande umanità ed invece non accade nulla, anzi stanno tutti lì a incitare la propria squadra o a offendere quella avversaria, dimenticando tutto il resto…
Siamo diventati aridi dentro o forse debbo credere che quanto osservo per l’ennesima volta, fa parte di questa abietta natura umana???
Chissà forse un giorno ci ricorderemo di questi “europei” oppure rifletteremo su come abbiamo sprecato l’ennesima occasione per diventare migliori, ma forse quel tempo sarà ahimè passato e a noi non resterà altro che pensare come recuperare quella dignità andata perduta!!!

Comandante dei carabinieri arrestato per corruzione!!!

Stasera un amico mi ha inviato questo link, allegando la frase: “Ormai nulla più mi meraviglia…”!!!

Ho iniziato quindi a leggere la notizia che fa riferimento all’arresto di un comandante della compagnia dei carabinieri con l’accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico…

Debbo dire che sono anni che non mi meraviglia più niente, d’altronde ho semrpe pensato nel corso degli anni che talune circostanze, per potersi concretizzare, avessero bisogno di qualcuno dall’interno, mi riferisco ad esempio alle prolungate latitanze di noti boss mafiosi, ma anche a certi capi della criminalità organizzata del centro e nord del Paese, che hanno potuto godere, grazie a quelle collusioni, di libertà in quelle loro azioni criminali… 

Insieme al militare sono finiti ai domicilairi anche un’imprenditore e il titolare di un’agenzia investigativa, anch’essi accusati di corruzione, difatti, secondo l’accusa, il Comandante si sarebbe messo a disposizione di taluni imprenditori amici, sia italiani che cinesi, accedendo per almeno un centinaio di volte – secondo l’inchiesta – abusivamente al sistema banca dati delle forze dell’ordine per fornire informazioni, in cambio di diverse utilità…

Cosa dire, ciascuno di noi conosce bene il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e sappiamo bene quanto importante sia l’operato svolto da quest’ultimi, rimasti ormai l’ultimo baluardo a salvaguarda della nostra democrazia, ma soprattutto di quanto ancora rimasto della dignità dello Stato…

Per cui, lungi dal sottoscritto fare “di tutta un erba un fascio“, certamente però notizie come quella sopra riportata rappresentano una vergogna per le nostre forze dell’ordine e credo sia giunto il tempo di fermare queste incresciose corruzioni, anche perché si sa… casi come questi non rappresentano certamente qualcosa d’isolato, ma viceversa, quando vengono evidenziati (comprenderete come il più delle volte notizie come queste si cerca di tenerle celate…) dimostrano essere assai frequenti, d’altronde basta semplicemente contare tutti gli agenti infedeli che sono stati in quest’ultimo decennio indagati, rinviati a giudizio o condannati per reati vari!!!

Ma d’altronde… i comportamenti umani sono connaturati all’uomo e questa sua natura travalica anche l’eventuale impiego di una divisa!!!

Viviamo in un'epoca in cui il destino passa dalle scelte che andremo a fare!!!

Sì… bisogna essere coerenti con quanto sta accadendo nel mondo e di come molto dipenda da quella natura abietta che da sempre ci contraddistingue…

Inoltre, bisogna tener conto di quanto leggiamo sui “social”, di quel loro “governare” influenzando in un modo sibillino tale da far obbedire i cittadini a quei loro messaggi; già, troviamo difatti una schiera d’individui pronti ad evidenziare tutto il loro coraggio pur di promuovere notizie false, divulgate appositamente affinché si dia il via a nuove azioni…

Noto ultimamente come molti attraverso i social sostengono le loro tesi proponendo azioni esecrabili e plagiando molti giovani a seguirli; chiedono difatti loro d’essere fieri di dimostrare la propria determinazione nel seguire quell’unica strada percorribile, evidenziare quindi con le loro scelte d’aver avuto coraggio a raggiungere quell’unica verità e dimostrando (se pur in quelle influenzate circostanze) di essere felici d’aver intrapreso una causa che da loro pace e speranza…

Sono fortemente persuasi a lottare, se pur stanchi moralmente su quanto subito, già… sono impazienti nel vedere che finalmente con il loro contributo qualcosa potrà cambiare, ed ancora, sono risoluti nel portare avanti quel loro sacrificio per difendere finalmente non soltanto i propri interessi, ma soprattutto quelli della comunità cui appartengono, e quindi, se pur intimiditi nel saper di non poter tornare indietro, ecco che in tanti, si lasciano ahimè andare a gesti avventati!!!

Tutta la loro vita va così in fumo e con loro le parecchie menzogne a cui avevano fino a quel momento creduto!!!

D’altronde, basterebbe spogliarsi di quelle parole, da quel guasto misticismo, dal salvaguardare ad ogni costo gli interessi del proprio popolo, sì… perché quando ci si dimentica degli interessi altrui, quando non si vuole condividere ciò che potrebbe essere comune a tutti,  ecco che si favoriscono le menzogne di chi governa nel mondo e di quei pochi potenti, capaci con le loro ingannevoli parole d’illudere e ingannare il proprio popolo, perché là dove regna l’oppressione e manca la democrazia, l’unica parola che esiste è “ubbidienza“, vera e propria sottomissione a cui nessuno può sfuggire!!!

Osservate difatti quanto sta accadendo in tutto il nostro pianeta, contate i molteplici territori che stanno ogni giorno sprofondando nella disumanità e nella violenza, siamo tutti quindi chiamati in causa per chiederci: qual è la vera ragione per cui ci troviamo in queste condizioni???

Sicuramente alcune risposte le abbiamo già, forse nel pronunciarle non ci faremo dei nuovi amici e chissà forse ne perderemo di vecchi, perché il più delle volte fare la scelta giusta diventa difficile, ma se non ci si prova, se non ci si dona con tutto se stessi a quel profondo cambiamento, non ci si può aspettare che il mondo muti o che tutto alla fine si riduca a quella semplice frase: la natura umana è maligna!!!

Perché la malvagità non è qualcosa di sovraumano, è solo qualcosa di meno umano!!! 

Fa parte della "natura umana": chiesti trecentomila euro per pilotare una sentenza!!!

Avevo scritto proprio ieri sulla natura umana dei magistrati, della circostanza che essi non fossero dei supereroi, inattaccabile sotto il profilo morale, vero e proprio baluardo della legalità… si belle parole, ma nei fatti uomini e donne restano e come tali si comportano, non tutti per nostra fortuna, ma qualcuno ogni tanto “cade” ed è quanto accaduto in questi giorni ad uno di essi, ora accusato di tentata concussione per aver chiesto 300mila euro a un imprenditore che intendeva costruire un hotel…

Come dicevo, vi sono anche i magistrati retti, quelli che svolgono in maniera corretta la propria professione, anche quando si tratta di dover compiere delle indagini nei confronti di un collega, ed è così che un pm della Procura di Bari, insieme alla Guardia di finanza, ha dato il via – dopo la denuncia dell’imprenditore – ad un provvedimento che si è concluso con la notifica agli indagati.

Come riportavo sopra, la vicenda vedeva un’imprenditore, a cui erano state contestate delle cartelle esattoriali per circa 2 milioni di euro e per le quali aveva si era opposto con ricorsi alla giustizia tributaria, ricorsi accolti ma poi impugnati dall’agenzia delle entrate.

Ecco però che prima dell’appello, qualcuno avrebbe chiesto al costruttore del denaro soldi per dirottare la causa giudiziaria in suo favore, all’incirca 300.000 euro… 

L’imprenditore viceversa si sarebbe rifiutato di pagare e di conseguenza i procedimenti si conclusero con l’accoglimento dell’appello dell’agenzia delle entrate, nel frattempo però le denunce presentate portarono agli arresti del magistrato e di suoi complici, per corruzione in atti giudiziari..

Scriveva Giuseppe Scarpino: “Un uomo è tale se sceglie sempre di entrare dall’ingresso principale”!!!

Quando sembra che quanto compiuto risulti inutile, ecco che la parte sana della "Giustizia" si sveglia e fa il proprio dovere!!!

Tu hai però potuto vedere, in questa circostanza, che qualche volta la giustizia, se non arriva alla prima, arriva, o presto o tardi anche in questo mondo. Va a dormire per ora: che un giorno avrai forse a somministrarcene un’altra prova, e più notabile di questa”!!!

Scriveva così nell’XI capitolo Alessandro Manzoni nel suoi libro “I Promessi Sposi” e come dargli torto…

Già… la giustizia è lenta, a volte anche troppo, ma quando sembra che non si arrivi ad una sua naturale conclusione, ecco che improvvisamente si giunge ad una inaspettata fine e chi di dovere, ne paga le conseguenze!!!

D’altronde penso sempre che anche in quel sistema giudiziario, non tutto sia perduto, d’altronde voler credere che all’interno di quei palazzi di giustizia non vi siano livelli di corruzione è come avere i prosciutti negli occhi…

Quel luogo rappresenta come tutti i posti di lavoro un complesso nel quale si formano legami, coalizioni, vincoli, solidarietà che possono generare anche situazioni al limite della legalità…

No c’è da meravigliarsi, d’altronde parliamo di uomini e donne, ciascuno con le proprie debolezze “umane” e quindi a volte accade che nel rivolgerci ad essa, le nostre istanze, non trovino celermente quelle aspettative che ci saremmo aspettati, anzi ci sono dei momenti in cui sembra di sbattere contro un muro di gomma!!!

Poi improvvisamente accade qualcosa di inaspettato, la nostra caparbietà, il non aver mediato o ancor peggio l’essersi opposti ad eventuali forme coercitive, ha portato a non fermarsi quando qualcuno da quei palazzi ha provato – per ragioni che non sto qui a riportare, ma certamente per proteggere alcuni  interessi personali o di carattere associativi, gli stessi di cui accennavo sopra – a fuorviare la verità, ma non riuscendo nell’intento, ahimè si è stati costretti a rinunciarvi, facendo intervenire su quei nostri procedimenti, colleghi (per fortuna) liberi da qualsivoglia compromesso morale, e difatti, questi ultimi, riescono in tempi rapidi a definire quanto si sarebbe viceversa (da parte di altri loro colleghi…) voluto insabbiare!!!

Ci sarebbero anche le prove per evidenziare come certi meccanismi collusivi, conducano a legami che portino al dover presumere che dietro a quelle rilevanti protezioni, vi sia certamente qualcosa di ambiguo, ben occultato o quantomeno dissimulato dietro una qualche nota associazione, ma di fatto, ciascuno di loro è membro o seguace di una qualche loggia!!!

Comunque, come ho scritto nel titolo di apertura, alla fine la giustizia arriva ed è quanto accaduto in queste ore all’interno di un Tribunale siciliano; certo son passati cinque anni dal primo esposto, ma comunque, la verità finalmente è stata portata alla luce…

A volte mi sento stanco di combattere per questo Paese, per i miei connazionali e soprattutto per i tanti amici e conoscenti, ma poi penso ad una frase di Papa Francesco ed allora riprendo le forze e l’energia per continuare con quanto ritengo essere da sempre una missione: “La vita di ogni comunità esige che si combattano fino in fondo il cancro della corruzione, il cancro dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell’illegalità. Dentro di noi e insieme agli altri, non stanchiamoci mai di lottare per la verità e la giustizia”.

Un "Movimento" al capolinea?

La regola sul limite dei due mandati ha segnato la fine di una stagione politica, azzerando gran parte della classe dirigente storica di un Movimento che, appena pochi anni fa, prometteva di rivoluzionare la politica italiana. Molti esponenti che avevano fatto la storia di questa forza politica si ritrovano ora esclusi, costretti a lasciare le istituzioni e a tornare alle loro vite precedenti.

L’entusiasmo iniziale, che aveva portato un gruppo numeroso e variegato in Parlamento, si è trasformato in frammentazione e crisi interna. In pochi anni, il Movimento è passato da ambiziosi progetti di cambiamento a una realtà politica ridimensionata e spesso percepita come priva di una direzione chiara.

La decisione di applicare rigidamente la regola dei due mandati, un principio fondante, ha però sollevato critiche. Per molti, questa scelta ha comportato l’esclusione di figure esperte, che avevano accumulato un importante bagaglio di conoscenze politiche. Tuttavia, altri ritengono che il rispetto di questa norma rappresenti un segnale di coerenza e un modo per rinnovare la politica.

Ciò che rimane oggi è un panorama complesso: un movimento che si interroga sul proprio futuro, con diversi protagonisti che cercano di ritagliarsi nuovi ruoli, spesso in contrasto tra loro. Mentre alcuni puntano a ricostruire la forza politica dalle fondamenta, altri, più disillusi, abbandonano il progetto originale per cercare nuovi spazi politici.

Sul piano nazionale, il declino del Movimento sembra riflettere un cambio di clima tra gli elettori. La promessa di un cambiamento radicale è stata rimpiazzata da un generale senso di disillusione, mentre il panorama politico si riorganizza attorno a nuovi equilibri e priorità. Tuttavia, il fermento sociale che aveva portato alla nascita del Movimento non è svanito: le frustrazioni, il malcontento e la domanda di maggiore trasparenza e giustizia restano vive, pronte a trovare nuovi sbocchi.

Il futuro è incerto, ma una cosa è chiara: quello che era nato come un esperimento politico rivoluzionario è ora a un bivio, e ciò che accadrà nei prossimi anni sarà decisivo per capire se questa esperienza potrà rigenerarsi o se sarà destinata a dissolversi del tutto.

Italia: un Paese che va contro la meritocrazia!!!

Già… tutti ne parlano e sono in molti a ritenersi sdegnati su quanto accade, ma poi, stranamente, quando nel corso della vita un collega riceve una promozione, quando ad esempio un altrui figlio/a evidenzia particolari virtù o ad esempio viene premiato per meriti dimostrati, ecco che improvvisamente sono molti a manifestare tutta la propria rabbia…   

Già… perché per loro si tratta semplicemente di salvaguardare il proprio di orticello anche se ciò contrasta con principi di equità e correttezza che si vorrebbero sempre far esaltare, mai però se si tratta di mettere a confronto se stessi, i propri figli/nipoti con quegli encomiabili “terzi”, perché in questi casi… esce fuori tutta la propria infida natura!!!  

E dire che dovremmo essere tutti parte di una comunità d’eguali, ed invece lo scopo a cui la maggior parte di essi mira e riuscire a sopravanzare, chiunque, gli altri, pur sapendo di non aver alcun merito…

Quest’ultimi infatti credono erroneamente che avendo ottenuto indegnamente quella posizioni di prestigio, siano diventati – chissà forse per magia – non solo più importanti ma anche migliori!!!

La maggior parte di questi – sono peraltro i più ignoranti – credono che attraverso quell’ingiusto incarico, siano divenuti improvvisamente competenti, già… più colti, capaci quindi di poter dare il loro contributo a questo loro paese, senza alcuna speranza…

Ma d’altronde non sto dicendo nulla di nuovo… lo sapete da voi, molti di quei soggetti li vedete nel corso delle vostre giornate, già alcuni di essi sono pure vostri familiari e voi… già voi che non aspettate altro che prendere quel loro posto o di godere certamente di quelle amicizie così aride per la nostra terra…

Li osservate ogni giorno quei signori, seduti lì in quegli uffici, gente incapace di pensare con la propria testa ma sempre pronti ad approfittare di qualsivoglia opportunità non solo per se, ma anche per i propri cari, sì quei propri figli incapaci di ribellarsi alle ingiustizie ed a quel mondo non meritocratico!!!

Mi dispiace, perché molti di loro sarebbero anche capaci di farlo, alcuni di loro essendo istruiti possono portare avanti le proprie competenze, sviluppare le proprie capacità, il proprio talento, proteggere così le differenze, le relazioni, avendo cura di sviluppare i propri risultati, che dipendano in ultima istanza non dalle altrui spinte, ma principalmente dai loro meriti, superando da se tutte quelle offensive raccomandazioni!!!

Ed allora, rivolgendomi a quanti vogliono ancora salvare questo Paese, sì… a quei promettenti ragazzi dico: andate avanti, ribellatevi, non vi accontentate, c’è un mondo che vi sta aspettando e voi avete tutto il tempo per diventare veri protagonisti!!!

Ma quale rispetto delle regole… nessuno le vuole osservare!!!


Il buon funzionamento della società, si basa su alcune semplici regole che gli uomini si sono voluti dare, per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune e soprattutto per garantire i diritti di tutti…

Possiamo dire quindi che, il rispetto è un sentimento fondamentale per costruire insieme agli altri qualcosa d’importante…
D’altronde, il rispetto basa principalmente il suo valore sulla stima e la dignità…
Sin da bambini ci viene insegnato il rispetto verso gli altri, le regole sociali e che la dignità di una persona è un valore universale, che non dipende da noi, ma è connaturale con il nostro essere… 
Ciò implica quindi tutta una serie di regole, che escludono la prevaricazione, l’adulazione, la contraffazione, la macchinazione, la corruzione e tutte quelle possibili manipolazioni illegali, che fanno sì, da violare… quelle regole di convivenza civile.
Crescendo purtroppo, quelle regole vengono dimenticate e inizia a prendere il sopravvento, quella “meschina”… natura umana, dove tutto ha un prezzo e dove tutto viene rimesso in discussione, quando s’intaccano i propri interessi…
E’ quanto sta accadendo in questi giorni al sottoscritto… 
Non posso entrare (in questa sede) nello specifico, ma purtroppo mi accorgo ogni giorno che passa… come tutti esaltano principi di legalità, fintanto che questi non cozzano con il proprio “orticello” e quando ciò accade, mi rivedo in quella frase riportata dai Vangeli:  “Nemo propheta in patria (sua)” e cioè “Nessuno è profeta nella propria patria“…
Sì… mi ritrovo a dover combattere “infidi mentitori”, che operano quotidianamente nella “illegalità”, compiendo tutta una serie di procedure illegali e vorrebbero che, per quelle loro disoneste azioni , si chiudesse un occhio…. anzi tutte due!!!
Mi sento veramente amareggiato, perché a quei noti disonesti, si associano tutta una sfilza di personaggi “miserabili”, che vedendo a rischio i propri interessi, preferiscono che quanto emerso venga celato e passi sotto silenzio…
Anni di abusi e truffe compiute con una semplicità assoluta, anche a danno dello Stato, che secondo molti, quei fatti gravi, dovrebbero restare occultati e non dovrebbero quindi essere fatti emergere…
Ditemi allora… come si fa a compiere il proprio dovere, quando anche nelle cose più semplici e banali, si viene visti come un problema…
La cosa assurda che anche coloro che dovrebbero compiere il proprio dovere, mi riferisco a quella parte di istituzione che con i suoi uomini dovrebbero contribuire a ripristinare la legalità, mediano con tutta una serie di atteggiamenti superficiali, quasi a voler mettere in discussione quanto correttamente compiuto…
Ma la verità è che in questo paese… nessuno vuole fare il proprio dovere e soprattutto non si vogliono avere rotture di coglioni… perché queste comportano il doversi alzare dalla sedia ed andare a fare il proprio dovere!!!
Ma vi immaginate con questo caldo… dover uscire da quel proprio ufficio “fresco” ben condizionato, andare a verificare l’eventuale segnalazione ricevuta da quel rompicoglioni… “ma non aveva nulla che fare stamani… non poteva starsene a letto e poi chissà se è come dice… probabilmente si starà sbagliando e ci costringe ad andare a controllare e soprattutto ad interrompere la chat sul mio social preferito…”!!!
D’altronde si sa… il rispetto un’entità astratta, e quindi ecco il perché la maggior parte non sa neppure cosa sia e se come diceva “Seneca”, l’unico modo per farla conoscere, consiste nella reciproca osservazione dei comportamenti, “gli uomini, mentre insegnano, imparano”, io ho l’impressione che per la maggior parte di essi, non vi sia alcuna speranza… poiché da tempo, hanno perso ogni senso di dignità umana!!!
Un uomo infatti, non dovrebbe mai avere un prezzo o svendere la propria dignità… ciascuno di noi è unico e assoluto e nessuno può servirsene, come nessuno può strumentalizzarci!!!
Ecco perché servono le regole, per sviluppare quella propria personalità e il senso etico, per formarsi come cittadini, perché si è un mezzo per rispettare gli altri e per vivere insieme ad essi, per contribuire al bene di tutti… sapendo distinguere sempre, ciò che si può fare da ciò che è vietato…oppure scegliere di tergiversare!!!
Le azioni devono essere fatte in quanto moralmente corrette e non per la paura di una eventuale autorità sanzionatoria, ricordando sempre e in ogni circostanza, che le regole sono degli strumenti indispensabili per una convivenza civile e non perché debbano essere continuamente trasgredite!!!

A pensar male si fa peccato… ma quasi sempre ci s’azzecca!!!

Non si conosce l’autore della frase, ma certamente possiamo attribuire ad Andreotti, la paternità per la quale oggi viene frequentemente ripetuta…

Il più delle volte, siamo portati a basarci sulla nostra prima impressione e ci sentiamo dei grandi psicologi, capaci di capire sin da subito chi abbiamo di fronte, mettendo in dubbio, quasi tutto quello che ci viene e raccontato…
Questa convinta capacità la dimostriamo in particolare quando assistiamo a quelle trasmissioni televisive, nelle quali vengono analizzati omicidi, violenze, abusi, ecc… e dove noi, sin da subito, alla visione di quell’immagine presentata, riconosciamo il possibile colpevole… tutti pronti lì a confermare… che la persona incriminata è sicuramente quella!!!
Analoga situazione si ripete, quando guardiamo un film… un “thriller” per esempio, e dove, a seconda della fisionomia degli attori, riteniamo sin da subito, d’aver individuato il criminale… che poi alla fine del film… risulta essere tutt’altro…  e con rammarico ci accorgiamo d’aver sbagliato… 
Ecco… voler catalogare le persone per come ci sembrano, per come parlano, gesticolano ecc.., può essere certamente fuorviante, e ci porta quasi sempre fuori strada…
A volte invece, sono gli elementi meno visibili a dare i segni determinanti su quegli individui… sono proprio quei segni ritenuti poco essenziali, a dimostrarsi invece fondamentali per capire chi abbiamo di fronte…
Non serve quindi leggere libri per capire gli altri…, quella è una dote di natura… la si possiede e basta… 
In questo continua ricerca di capire gli altri, si giunge a non ricevere mai risposte precise alle nostre domande, chiarimenti che il più delle volte non ci vengono forniti, anzi, scoprono omertà inspiegabili, evidenziando in maniera preoccupante quella mancanza di elementi chiarificatori, che consentano non soltanto a noi stessi, ma soprattutto agli altri, di eliminare definitivamente quei dubbi, che si sono insinuati nelle menti di chi adesso, li conosce…
Purtroppo, non si vorrebbe mai avere ragione, se poi, si scopre che quanto pensato corrisponde a verità… che non si tratta di qualcosa di fantasioso e irreale, ma dimostra con assoluta certezza che forse qualcuno aveva provato ad ingannarci…
Certamente, in molti ci dicono, che bisogna ritrovare la voglia di valutare i fatti in maniera costruttiva, discuterne senza esacerbare i toni, moderando le parole, senza che queste diventino accuse, il più delle volte, esageratamente offensive…
Tutto deve essere misurato, ragionato e ponderato… non bisogna avere fretta… perché a volte le situazioni presentate in un modo… possono avere degli sviluppi diversi, opposti anche a quanto si era pensato… ritrovando quelle giuste collocazioni in un puzzle che riordinato, presenta i pezzi a noi mancanti…
Comunque, non so se a pensar male ci s’azzecca,.., ma sapete che vi dico, anche se si fa peccato, a me, non me ne importa nulla di dover ricercare giustificazioni e motivi…
Assisto per il momento, ad una piccolissima vittoria… affermazione di una battaglia in questa grande guerra, contro l’ingiustizia e l’illegalità, che ancora in troppo pochi, andiamo combattendo…
Piccoli passi però per giungere definitivamente verso il traguardo di quella giusta mèta.

Il Paese degli orrori…

In quale paese viviamo???
Un paese nel quale ogni giorno stiamo ad ascoltare avvenimenti di cronaca nera, che definirli illogici è limitativo perché non fanno parte di quei contesti meglio inquadrati con gli squilibri psichici, un tempo associati a comportamenti dissociativi, di alienazione, demenza, pazzia, qui la contraddizione è data nel aver a che fare con soggetti che all’apparenza sono come ognuno di noi….
Vivono la loro vita in modo semplice, possiedono un discreto lavoro, sono impegnati nel sociale, vanno a messa la Domenica, hanno una bella famiglia, dei figli e tutto sembra procedere per il meglio… ed invece qualcosa scatta, come una molla ci si trasforma in Mister Hyde, senza alcun apparente motivo…
Sicuramente nell’inconscio della propria personalità qualcosa non funziona…, come un virus che si annida all’interno di una cellula ed aspetta il momento per scatenarsi… e chissà, se proprio in questo particolare momento in cui scrivo, soggetti esperti tra, psichiatri, psicologi, medici, operatori sociali, non stiano cercando di capire quali motivi hanno giustificato tali orrori… 
Ora, nelle varie trasmissioni televisive e nelle riviste settimanali,  si cercherà di capire cosa possa aver indotto persone definite da tutti ” perbene ” a macchiarsi di questi infamia ed a continuare a sopravvivere all’orrore commesso, come nulla fosse…
Si è superato quel limite di razionalità e si diventa dei mostri, si diventa un essere atrocemente indegno della stessa dignità umana, malvagio sul piano morale e diabolico su quello individuale…
Non c’è amore in questi uomini… ma soltanto la disumana freddezza che li contraddistingue, che li porta a compiere questi delitti, come una qualsivoglia azione quotidiana, fatti con parsimonia, la stessa semplicità che ha avuto negli scorsi giorni quel ” marito/padre “, nel festeggiare i gol dell’Italia, quando soltanto pochi minuti prima aveva sgozzato l’intera famiglia… senza alcuna logica ragione!!!
Cosa dire, qui ora ci fanno vedere le foto di ragazzi felici, di pubblicazioni allegre, di momenti allegri con la propria  famiglia, di commenti gioiosi su Facebook, di sposi sorridenti… ed invece si nascondono dietro a quei volti esultanti, degli assassini sadici, dei  mostri carnefici del proprio sangue…
Gli esami del Dna hanno dato un volto al presunto assassino di una ragazzina di 13 anni… che nulla aveva fatto di male in questo mondo se non sorridere allegra ad un’avvenire che si mostrava pieno di luce e speranza… una desiderio di vita distrutto da un orco, che auguro a nessuno di dover mai incontrare, sperando – per gli insegnamenti ricevuti di perdono e misericordia avuti ai tempi dei salesiani – che possano “finire presto ” nel completo oblio la propria esistenza all’interno dei ns. penitenziari…
Già, mi auguro che almeno in questo la “natura” faccia il suo corso… che almeno essa contro-bilanci quella giustizia divina a volte troppo permissiva e non sempre corrispondente a quei corretti parametri di equità, sarà colpa di quel libero arbitrio o chissà di qualche altro motivo e non sta a me capirlo…., ma se a tutto ciò, aggiungiamo anche una macchinosa e lenta burocrazia giudiziaria, ecco che, sperare di ascoltare dai media, dell’improvvisa scomparsa naturale di questi soggetti, io, ma credo siano in tanti a condividere questo pensiero, non ci rattristeremo certamente…
Qui, non si tratta di casualità, di momenti irragionevoli, di follia istintiva, di momentanea perdita di pensiero, qui non c’è casualità, ma un preciso schema assassino, programmato e progettato in maniera lucida, razionale, che presuppone una freddezza d’animo ed una malvagità interiore…
A nessuno è permesso di perdonare questi soggetti… non può esistere alcun perdono… dopotutto come si può in genere perdonare loro, se essi stessi dicono di non sapere ciò che hanno fatto??? 
Non si ha proprio niente quindi da perdonare….
Ma poi, sa mai un uomo pienamente ciò che fa??? 
E se in questo rimane perlomeno un dubbio, allora gli uomini non hanno mai qualcosa da perdonarsi, e essere clemente è, per il più ragionevole, una cosa impossibile… 
In ultimo, se pur i criminali avessero veramente saputo ciò che facevano – noi avremmo avuto comunque il diritto di perdonare, solo e soltanto se, avessimo avuto il diritto di accusa e di punizione… 
Ma questo Noi… non l’abbiamo!!!