Già… i problemi sociali di questa regione vanno principalmente ricercati in quei dissesti economici e occupazionali che di fatto hanno determinato nell’isola un alto grado di povertà, sottosviluppo, ma soprattutto di subalternità nei confronti della parte settentrionale del Paese, che ha preferito favorire gli interessi politici e capitalistici del Nord a scapito di quelli del Sud…
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Già… si passa da un sistema giudiziario e detentivo non adeguato Ungherese a quello totalmente permissivo e indulgente Italiano!!!
Siamo rimasti tutti indignati nel vedere in tv l’attivista italiana antifascista Ilaria Salis – presso il Tribunale di Budapest – legata con catene a mani e piedi…
Un trattamento certamente disumano nei confronti di una persona detenuta, in particolare perché durante l’udienza non vi era alcun rischio di violenza per i presenti e ancor meno vi fosse un pericolo di fuga…
Un sistema giudiziario e detentivo a dir poco barbaro quello ungherese, certamente non adeguato agli standard europei, d’altronde vorrei ricordare come proprio un rapporto di Amnesty International evidenziava come i giudici ungheresi che dimostravano non essere allineati con il governo in carica, avessero subito in questi anni feroci attacchi da parte di alcuni politici e giornalisti, tanto che ormai nel paese, quelli ancora indipendenti sono rimasti in pochi…
Quindi, corretto far emergere da parte del governo e dai nostri media quanto sta accadendo in quello Stato “europeo”, ma nel far ciò non va accantonato quanto ahimè accade viceversa nel nostro, già a casa nostra, dove la giustizia opera in maniera permissiva e soprattutto indulgente nei confronti di chi uccide, tortura, infligge dolore, provoca abusi, ma non solo perché alla fine passano in secondo piano tutte quelle manifestazioni violente che fanno riferimento ad atti di bullismo, furti, rapine, spaccio, etc., reati per i quali non si viene mai condannati o quantomeno con pene effimere!!!
Nel frattempo si chiede all’Unione Europea e alle varie organizzazioni internazionali d’intervenire nei confronti dell’Ungheria, affinché venga migliorato quel sistema giudiziario e le condizioni all’interno di quei loro penitenziari, ma chi viceversa si chiede cosa bisogna fare nel nostro paese affinché chi sbagli paghi???
D’altronde stiamo assistendo proprio in questi giorni a procedimenti penali e all’uso di patteggiamenti, accordi tra pubblici ministeri e imputati affinché si giunga ad una riduzione della pena di quest’ultimi, i quali, il più delle volte non scontano alcun giorno all’interno dei nostri penitenziari!!!
Non entro poi nel merito di chi uccide con crudeltà, basti contare tutti i femminicidi compiuti nel corso dello scorso anno a cui si sommano quelli di quest’anno ed allora ditemi, a chi dare la colpa di ciò se non ad una giustizia totalmente iniqua e malata, con al suo interno tante di quelle leggi che i nostri bravi avvocati utilizzano per fare in modo che i loro assistiti la facciano franca…
Peraltro, ciò produce altresì un ambiguo aspetto e cioè che chi può permettersi di pagarsi un avvocato di fama può sicuramente sperare di venir assolto, viceversa, chi dovrà accontentarsi di uno meno noto, il più delle volte verrà incriminato, d’altro canto diceva l’ex emerito Presidente del Consiglio G. Giolitti: “per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”!!!
Non parliamo poi di prescrizione, burocrazia, tempi lunghi, già… sono solo alcune falle della nostra giustizia, le stesse tra l’altro in cui quei nostri azzeccagarbugli riescono ad insinuarsi facendo in modo che il sistema continui così in modo maldestro!!!
Ma d’altronde si sa… la giustizia non consiste nel dare a tutti lo stesso, ma a ciascuno il suo!!!
L'Italia??? Un Paese sorretto dal denaro sporco!!! Terza parte.
Quindi, continuando, una cosa è stata accertata: ci troviamo circondati da connazionali ben disposti a consumare e lavare tutto quel denaro ricevuto illegalmente!!!
Per far ciò utilizzano non solo se stessi, ma anche i loro familiari e debbo ahimè inserire anche una parte di quei loro amici…
Sono solitamente commercianti, rivenditori, immobiliaristi, negozianti, tutti soggetti ben disposti ad accettare denaro contante in cambio di quelle vendite, compiute il più delle volte in maniera rateale, affinché non venga mai superata la soglia di contante imposta quale limite dallo Stato…
Ecco perché quelle spese vengono opportunamente “indirizzate” verso i loro amici, in quanto quest’ultimi sono fondamentali per questo ruolo, sono essenziali nel procedere con il riciclaggio di quel denaro (già… senza mai dire al loro caro amico, di come sanno bene che quel denaro sia di fatto “sporco”), sapendo tra l’altro che a quegli acquisti, non seguiranno mai domande…
Ed allora ecco trasformarsi quel denaro contante in qualcosa di diverso, ad esempio procedere con l’acquisto di gioielli, la compravendita di lingotti d’oro o di pietre preziose come diamanti, l’investimento in titoli e/o in altre attività simili, c’è poi l’acquisto di auto o di barche lussuose, a cui seguono l’acquisto di beni artistici come opere d’arte…
Inoltre si può procedere con il cambio in valuta straniera, preferibilmente dollari ed il suo successivo collocamento in depositi o cassette di sicurezza, vi è anche l’acquisizione di beni immobiliare con riserva di proprietà per acquistare a rate e senza mutuo, eguale procedimento la costituzione di società di consulenza, già… quest’ultime sembrano esser molto popolari tra quei riciclatori di denaro sporco, come d’altronde il trasferimento di quel denaro, illecitamente ottenuto, su conti esteri, con particolare riguardo verso istituti bancari internazionali, posti come ben sappiamo in noti paradisi fiscali.
D’altronde va detto, la normativa nulla dice sul modus operandi (non vengono infatti disciplinate le varie fasi che costituiscono il riciclaggio, la collocazione, la dissimulazione e integrazione) come è altrettanto indubbia la natura stessa di reato pluri-offensivo.
Ecco perché in questo Paese non cambia mai nulla, perché la maggior parte dei soggetti è legata, anzi incastrata con quel sistema corruttivo e illegale…
Sono tutti sono coinvolti, da Nord a Sud, d’altronde uno Stato che che non governa pienamente sul proprio territorio, ma ottiene quei voti necessari per comandare proprio da quanti illegalmente corrompono, come può quindi questa e soprattutto le sue leggi effimere, dimostrarsi concrete quando finora si sono rivelate sterili!!!
Ecco perché la politica è coinvolta in quel riciclaggio di denaro sporco, peraltro vorrei ricordare la famosa vicenda giudiziaria di tangentopoli che svelò per l’appunto l’esistenza di un sistema corruttivo che legava politica ed imprenditoria, ed allora permettetemi di chiedervi: c’è qualcuno tra voi ancora convinto che quello scempio non sia più presente??? Per favore…
Fine terza parte…
Retrofront sul caso Saguto…
Dopo quanto pubblicato ieri, la Procura generale di Caltanissetta ha ritenuto esecutiva una parte della sentenza emessa ieri dalla Cassazione, che però aveva disposto il rinvio di una parte delle condanne, disponendo un nuovo processo d’appello.
La guardia di finanza quindi su ordine della Procura generale di Caltanissetta, ha arrestato e portato al carcere Pagliarelli l’ex giudice Silvana Saguto ed il marito…
Ho letto sul web che in base alle prime informazioni disponibili, i magistrati nisseni avrebbero ritenuto definitiva e quindi esecutiva una parte della condanna della coppia, che supera i 4 anni e che dunque determina la reclusione.
All’ex giudice Saguto erano stati inflitti in secondo grado 8 anni e 10 mesi mentre al marito 6 anni e 2 mesi, più o meno eguali le condanne per gli altri imputati…
Ovviamente gli ordini di esecuzione hanno sorpreso tutti, compresi gli stessi difensori, perché gli imputati avrebbero potuto essere arrestati già ieri pomeriggio, subito dopo la lettura della sentenza, dopo cioè aver preso visione del complesso dispositivo emesso dalla Suprema Corte, che disponeva comunque per alcuni capi d’imputazione un nuovo processo…
Quindi, sembrava sfumata quantomeno la possibilità che qualcuno finisse in carcere, viceversa la Procura generale di Caltanissetta ha considerato definitiva una parte delle condanne per corruzione, per le quali la pena era stata quindi già determinata.
Ed ecco quindi il colpo di scena, che ha portato all’arresto dell’ex giudice Saguto e di suo marito…
Permettetemi un pensiero, la vicenda beni confiscati in generale, ha rappresentato – lo dico per esperienza diretta – il più grande fallimento dello Stato!!! D’altronde se si esaminassero in dettaglio tutti i procedimenti compiuti in altre realtà non solo regionali, ma anche nazionali, emergerebbe come quel sistema fosse in se corruttivo, clientelare, basato prettamente sulla nozione mercantile di “dare ed avere” e sono pochi i giudici a non aver beneficiato di quella gestione, di quei loro amici incaricati come “amministratori giudiziari”, ma aggiungerei anche molti di quei soggetti “interdetti”, che di fatto, grazie a quegli uomini e donne dello Stato, hanno potuto godere di una gestione di sequestro e/o confisca alquanto ridicola!!!
La Saguto ha rappresentato eventualmente la punta dell’Iceberg, ma la montagna che sta sotto di essa è ancora lì, unita, tutta intera e non prova minimamente a liquefarsi!!!
Lotta all'evasione e alle frodi fiscali
Basterebbe semplicemente intervenire in maniera selettiva su quella cosiddetta “sperequazione finanziaria” per comprendere, senza la necessità di ulteriori incroci finanziari di banche dati fiscali e polizia valutaria, il vero valore economico posto in campo da taluni soggetti e da quei loro familiari…
Il problema di fondo è fare quei controlli, non in maniera saltuaria o a seguito di una qualche inchiesta, no… i controlli vanno fatti indistintamente a tutti e dalle risultanze accertate, far partire immediatamente i provvedimenti giudiziari, in particolare quelli di sequestro e confisca!!!
Ma a differenza di quanto sopra, a pagare per tutti sono soltanto i semplici cittadini, già… ci si accanisce contro di loro per qualche bollo auto non pagato, per una multa non recapitata, una tassa di rifiuti liquidata in ritardo, mentre viceversa ad altri soggetti, individui che devono allo stato milioni e milioni di euro, ecco che tutto procede come nulla fosse ed essi continuano indisturbati le loro attività professionali…
Sì… perché un diffuso fenomeno di illegalità tributaria pervade la nostra nazione, ma invece di pensare di contrastarla e far rispettare le leggi per tutelare l’economia legale, eliminando quella illecita concorrenza derivante dai frodatori del fisco o dai grandi evasori, no… ci si gira dall’altro lato e si discute in quel governo centrale, di misure e soprattutto di provvedimenti che poco interessano il nostro Paese!!!
Poi ci si meraviglia nello scoprire le continue truffe perpetrate, mi riferisco a quelle legate alle pubblica amministrazione, ai reati in materia di imposte dirette e IVA (ad esempio in materia di accise nei carburanti), alla manipolazione di trasferimenti di denaro verso paradisi fiscali e quindi all’illecita detenzione di capitali oltre confine, alla fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di persone fisiche e giuridiche, alle attività d’impresa fittizie, alle piattaforme di commercio elettroniche, alla filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale, alle evasioni fiscali internazionali da esse prodotte, a cui va sommata la moltitudine di soggetti irregolari…
La verità che i controlli se pur esigui ci sono, ma bisogna intervenire alla fonte, prima che quegli illeciti si compiano, in particolare bisogna limitare qualsivoglia acquisto in materia di spesa pubblica, in particolare vanno evidenziate le condotte arbitrarie poste in atto senza controllo e che mettono a rischio la legalità e la trasparenza, connotazione essenziale per l’azione della Pubblica amministrazione, in quanto la sua mancata applicazione determina la scorretta allocazione delle risorse, favorendo per come assistiamo da oltre cinquant’anni, a sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni!!!
Il nostro è un paese corrotto sino al midollo e per estirpare questo cancro bisogna intervenire in maniera decisa, senza timori reverenziali e soprattutto mettendo in campo azioni sinergiche tra forze dell’ordine e fisco, a tutela dei principali flussi di spesa sostenuti quotidianamente da questa indebitata nazione…
Bisogna fare in modo che gli appalti vengano controllati in maniera chiara da un organo esterno alla PA, limitare gli incentivi alle imprese, ispezionare ogni euro erogato per la spesa sanitaria o a carico del sistema previdenziale, accertare che i fondi europei vadano correttamente a chi li merita e non finire nelle mani di associazioni criminali che hanno negli anni determinato un consistente danno erariale di miliardi di euro, nei confronti della Comunità Europea…
Basta inoltre con spese previdenziale e assistenziali che hanno consentito l’indebita corresponsione e/o la richiesta di prestazioni non spettante (vedasi ad esempio l’illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”) per migliaia e migliaia di cittadini che hanno con le loro azioni, determinato frodi per milioni di euro…
Non parliamo poi delle persone denunciate, ormai non si contano più, erano e sono ahimè in ogni ambito strategico di questo paese, ma se andiamo ad analizzare i provvedimenti ablatori eseguiti, vi assicuro che quest’ultimi fanno semplicemente sorridere!!!
D’altronde con un sistema giudiziario che prima d’intervenire e condannare ha bisogno di almeno dieci anni per giungere ad una condanna definitiva, cosa si spera di ottenere da quella condizione d’arresto o da sequestri che non giungono mai a definizione???
Nessuno, nemmeno il sottoscritto, mette in dubbio l’ottimo operato delle forze dell’ordine in particolare quello della Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ma con questo sistema così permissivo e con misure di contrasto semplicemente sanzionatorie, diventa difficile se non impossibile, far pagare a quei responsabili, i reati commessi!!!
Ma d’altronde questo è il Paese che abbiamo voluto o quantomeno quello che – grazie alla politica – ci è stato imposto e difatti, anche i cittadini si sentono stanchi e amareggiati, tanto d’aver deciso da tempo di non lottare più, nemmeno per la propria democrazia, viceversa, la maggior parte di essi ormai, si è talmente adeguata a questo sistema corruttivo e clientelare, che ha cominciato anch’essa a farne parte!!!
Quando si parla di componente massonica in ambito d'associazioni criminali, (come da tempo ripeto…) non si parla quasi mai di massonerie regolari!!!
A dirlo è il magistrato della Dda di Catanzaro, Giuseppe Lombardo, che ritiene questo un dato di particolare rilievo, che necessita di una ulteriore specificazione.
Questo dato non significa che non ci possano essere componenti regolari che si trasformano in componenti deviate, irregolari, per entrare a far parte dei sistemi criminali di tipo mafioso particolarmente evoluti…
La teoria si accompagna tra l’altro ad esempi tratti da inchieste dove nelle intercettazioni citate a più ripetizioni, si tratteggiano sfumature massoniche all’interno di quelle organizzazioni criminali.
Vedasi ad esempio quanto emerso nelle inchieste “Purgatorio” e “Bellu lavuru“, dove l’ascolto di taluni affiliato ha portato a quanto segue: «La ‘ndrangheta gliel’abbiamo lasciata a quattro “storti”. Adesso quelli che contano sono coloro i quali fanno parte della massoneria – ed ancora – «Attenzione, non conta la componente visibile, che è la ‘ndrangheta di base, che deve vedersi, per manifestarsi sul territorio. Quello che conta, io ne faccio parte da qualche anno, è la componente invisibile o massonica»!!!
Il procuratore Lombardo tra l’altro nel sottoporre alla Commissione una serie di elementi, ricorda come questi conducano all’affermazione della esistenza di una sola organizzazione, che in sé racchiude le mafie di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania!!!
Difatti continuando, quando iniziamo a sentire collaboratori di giustizia siciliani ai quali poniamo domande non su Cosa nostra, ma sulla ‘ndrangheta, questi cominciano a raccontare tutta una serie di particolari, che il collaboratore calabrese ovviamente bypassava nel suo racconto…
Un pentito ad esempio rispondendo ai magistrati della Dda di Reggio Calabria nel 2014 la prima cosa che dice è:
“lo sapete che io collaboro dal 1994? Sì. E lo sapete che già in quegli anni io ho parlato di Calabria? Sì. E ci avete messo 20 anni, però, per venire a sentirmi. In questo sistema accanto alla componente tipicamente mafiosa, devono operare altre componenti: istituzioni deviate o infedeli, professionisti al servizio delle grandi mafie, purtroppo anche componenti politiche, mi viene da dire, appartenenti infedeli anche ai servizi di sicurezza. È una costruzione complessa «in grado di interagire con tutti i centri di potere che contano», e “deve” contenere anche «la componente massonica nell’accezione che vi spiegavo prima”!!!
Ecco… si sa tutto di quel sistema massonico, eppure quest’ultimo continua a operare come nulla fosse, d’altronde permettetemi di ricordare come i nostri stessi deputati regionali e i componenti del governo, avrebbero dovuto dichiarare la loro eventuale iscrizione a logge massoniche e non hanno risposto e quindi, cosa ci si può aspettare se non quella abituale inconsistenza prodotta dalla politica e dalle normative poste in campo per contrastare quel sistema corrotto e criminale, quanto poi di fatto si preferisce tenere tutto in piedi???
Con questo sistema giudiziario e detentivo, si può solo arginare le mafie o pareggiare contro di esse le partite!!!
Sarà forse che il procuratore Gratteri, chiamandosi come il sottoscritto, ha intuito quanto da sempre scrivo e cioè che per sconfiggere le mafie, si necessita di un sistema giudiziario, processuale e detentivo, proporzionato a queste realtà criminali, un sistema non conveniente a delinquere ed ancora, tanto da fare sul piano normativo, oltre che su quello sul piano dell’istruzione e quindi della cultura!!!
Trovate l’intervista del procuratore di Catanzaro su Rai News Sicilia al link: https://www.rainews.it/tgr/sicilia/video/2023/04/la-nuova-cosa-nostra-dopo-larresto-di-messina-denaro-c7372b6b-320f-4df7-9fc1-48801b3bba65.html
Cosa dire, non faccio altro che scrivere da 13 anni su questi argomenti, peraltro, quando più volte ho scritto che allo Stato piace giocare con le mafie o con i suoi affiliati, qualcuno sicuramente si sarà sentito offeso, infastidito, ma i fatti dimostrano senza alcuna dubbio che in questi lunghi anni, nel silenzio generale e in quel processo di trasformazione messo in atto dal boss Provenzano ( che cambiò di fatto la mafia dopo l’arresto di Riina, archiviando la stagione stragista e portando in ‘sommersione’ tutta l’associazione criminale), nulla sia cambiato e le mafie sono sempre lì ad imporre il proprio potere!!!
Sappiamo bene da quanto dichiarato dai pentiti che a quegli affiliati fu dato l’ordine di non sparare più, quantomeno non in maniera plateale e difatti dopo quella decisione dall’alto, il business di quell’associazione malavitosa è iniziato a crescere in maniera esponenziale, alimentato notevolmente da quelle attività d’impresa e/o di commercio che a causa della grave crisi economica e dal giungere della pandemia “covid-19”, si sono potute inserire in quei mercati leciti potendo acquistare società in vendita, grazie alla grande disponibilità di denaro proveniente dal riciclaggio di denaro sporco!!!
E come ben sappiamo, con il denaro si compra tutto, in particolare si sovvenzionano associazioni, fondazioni, logge massoniche, segreterie politiche, imprese, attività commerciali, ma anche singoli uomini e donne, inseriti nella politica e nelle istituzioni, ma non solo, anche quei loro figli e/o nipoti vengono corrotti e condotti all’interno di quel sistema corruttivo, una rete clientelare che si amplia attraverso familiari, amici, ma anche conoscenti, il tutto per far si che sistema di malaffare possa estendersi e accrescere!!!
D’altronde la maggior parte dei miei connazionali dimostra con i fatti di essere corrotta, molti di loro sono ahimè fortemente compromessi e quindi di fatto ricattabili, chi più chi meno, qualcuno l’ha fatto per avere più soldi, chi per avere gratis un po’ di coca, chi si è venduto per un rolex o un auto di lusso e chi per pagarsi l’escort, non essendo capace di conquistarsi una donna con le proprie capacità!!!
Altro che “Sodoma e Gomorra”, qui soltanto un intervento di Dio potrebbe risolvere questo problema, già… basterebbe ad Egli trasformare questi soggetti infetti in statue di sale e forse chissà, quei restanti sopravvissuti in quanto “indecisi”, osservando quei soggetti trasformati a statue, lì fissi e sotto il sole, comprenderanno che è giunto il tempo per quel definitivo cambiamento…
Ma ho l’impressione che anche Dio si sia arreso dinnanzi a questo stato di cose e non solo a queste, sì… penso che si sia stancato di combattere con questa inaffidabile natura umana, corrotta e volubile, ed ora chissà se osservando quanto sta accadendo, non stia proprio meditando di compiere una nuova pulizia, già come quanto compiuto attraverso quel “diluvio universale”!!!
Luciano Mirone: La massoneria a Messina…
Sono passati tanti anni, ma l’argomento riportato su “L’Informazione” sembra essere ancora attuale ed è per questo motivo che mi sono in parte riproposto di pubblicare; trovate comunque il post completo al seguente link: https://www.linformazione.eu/2011/12/massoneria-messina/
Fino agli anni Ottanta era considerata la “città babba”, la città non
ancora intaccata dal fenomeno mafioso, la città che, pur attraversata da molte contraddizioni, esprimeva una qualità della vita a dimensione umana.
Anche se non ci sono statistiche né studi che dimostrino il nesso tra le pesanti infiltrazioni mafiose al Comune, al Palazzo di giustizia e all’Università, e la più alta percentuale italiana di iscritti alla massoneria, Messina oggi occupa gli ultimi posti in classifica in diversi settori. Una coincidenza?
In realtà, negli ultimi decenni, la massoneria da fenomeno d’elite si è trasformato in fenomeno di massa. Sessantadue medici, quaranta docenti e funzionari dell’Università, trentotto avvocati, trentacinque dipendenti di enti pubblici, trenta ingegneri e architetti, ventotto imprenditori fanno parte delle svariate logge disseminate in città. Un esercito di professionisti che occupa i posti chiave.
A Messina tutte le famiglie più in vista, secondo un’antica tradizione, hanno almeno un parente massone. Con l’aumento dei diplomi e delle lauree, spiega chi conosce bene il fenomeno, in città ci sono più massoni che persone libere. Senza contare la provincia, dove la percentuale è in nettissimo aumento.
Un numero di massoni che nella città dello Stretto è in continua crescita grazie soprattutto ai rampolli dell’alta borghesia “pervasi da un insopprimibile bisogno di spiritualità”, che vengono “iniziati” all’ombra del Grande Tempio.
A scorrere gli elenchi ufficiali scopri un intreccio incredibile. Ministri, Magnifici rettori, cugini dell’ambasciatore italiano alle Nazioni unite, onorevoli, sottosegretari, ex presidenti di Regione, assessori, presidenti degli Ordini professionali. Insomma una pletora di personaggi che contano, appartenenti soprattutto al partito del Pifferaio.
“La massoneria sana non dispone di alcun potere. L’unico potere che abbiamo ci deriva dall’onestà e dai principi di libertà, di fratellanza e di tolleranza”.
A fare questa dichiarazione è…
Niente più bonus, detrazioni e agevolazioni fiscali alle imprese che evadono o che pagano il pizzo!!!
Serve una legge che renda sconveniente la connivenza, una norma che inibisca l’accesso ai bonus fiscali agli imprenditori che pagano le estorsioni e soprattutto non denunciano perché conniventi direttamente o indirettamente con quelle associazioni mafiose.
Sono passati ben 32 anni dalla “Lettera al Caro estorsore” di Libero Grassi (pubblicata il 10 gennaio del 1991 sulle pagine del Giornale di Sicilia), un periodo vergognosamente troppo lungo per non prendere ancora una posizione chiara, che conduca in maniera definitiva alla fine di quel mondo sommerso ed estorsivo.
Riporta correttamente “Addiopizzo”: “Il tempo impone un’analisi sulla lotta al racket delle estorsioni, sui passi in avanti compiuti e su quanto invece ancora deve essere fatto. Sebbene ci sia ancora chi continua a pagare, va evidenziato che oggi la scelta di opporsi alle estorsioni è possibile e non ha nemmeno bisogno del clamore mediatico a cui fu costretto, suo malgrado, Libero Grassi”.
Secondo alcuni giuristi, il pagamento del pizzo in condizioni di intimidazione non può configurarsi come reato, negare può costituire favoreggiamento, non perché si paga, ma perché non si informano i magistrati sull’estorsione subita.
In ogni caso è corretto non prendere decisioni approssimative in particolare quando promosse da pregiudiziali sociologiche o ideologiche astratte del tipo: quelli che pagano sono tutti vittime o quelli che pagano sono tutti collusi!!!
È necessario quantomeno sotto un profilo giudiziario distinguere attentamente ogni caso in base a concrete circostanze e al contesto in cui esse si manifestano, anche se comprendo quanto sia difficile distinguere quelle situazioni di ambiguità, tra chi in un primo tempo è vittima e in un momento successivo connivente.
Certamente va ricordato come a seguito del periodo di lock-down a causa della pandemia, le mafie abbiano sostituito quel metodo coercitivo con un nuovo trend; sì… hanno acquistato direttamente tutte quelle imprese in difficoltà e così da alcuni anni la richiesta del pizzo ha ceduto il passo all’acquisizione dei bilanci di esercizio per aggiudicarsi parte dei guadagni; il fine ultimo delle organizzazioni non è più quindi commettere reati, ma ottenere vantaggi economici!!!
Serve quindi a poco invitare imprenditori e commercianti a non pagare, bisogna viceversa definire nuove strategie d’interventi, passando da “futili e idealizzati” propositivi, ad azioni concrete di prevenzione, ma soprattutto di “rimozione”, con riferimento particolare a tutte queste ultime società improvvisamente rinnovate.
E’ soltanto attraverso l’uso di specifiche funzione di monitoraggio di quelle attività che si potrà colmare il divario in corso tra lo Stato e quelle società “mafiose”; e così, mentre la magistratura proverà a debellare il malaffare in corso ed eliminare dal circuito di mercato quelle imprese, lo Stato potrà viceversa provare a sostenere quelle imprese (ancora operative se pur tra mille difficoltà) “regolari”, sia in termini di sicurezza, che di bonus, detrazioni ed agevolazioni fiscali!!!
Meloni: stretta sulla giustizia!!!
Sì al carcere ostativo e nuove misure contro i rave party, ma non solo, niente rischio “liberi tutti” per i boss mafiosi che si sarebbe potuto concretizzare l’8 novembre quando, con ogni probabilità, la Consulta si sarebbe riunita per dichiarare definitivamente incostituzionale l’ergastolo ostativo, e cioè il principio giuridico secondo cui un condannato per mafia e terrorismo non può avere accesso ai benefici!!!
Dopo mesi in cui la giustizia non è stata minimamente toccata dall’ex premier Draghi, finalmente questo nuovo Consiglio dei ministri ha approvato quei decreti fondamentali contenenti le misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti di quei detenuti o di quei soggetti attualmente internati, che non hanno mostrato interesse o volontà di collaborare con la giustizia.
Ed allora meglio passare al carcere ostativo, senza più benefici nei nostri penitenziari per i condannati che si sono macchiati di colpe gravi, quali sono i reati di mafia o di terrorismo, anche in assenza di collaborazione con la giustizia o se è avvenuta una “riparazione pecuniaria” del danno alle vittime e se è stata dimostrata la cessazione dei collegamento con la criminalità organizzata attraverso “elementi specifici”…
Pensavo alcuni giorni fa:
se realmente il governo del nuovo Presidente Meloni decidesse di mettesse mano al contrasto dell’illegalità di questo nostro Paese, partendo da tutti quei fenomeni corruttivi dilaganti, proseguendo con quei procedimenti nel pubblico in cui vi è la mano “perversa” della burocrazia, già… se si provasse a tenere sotto controllo quanto avviene in molti tribunali, in particolare in quelli dove vi è una forte presenza massonica e se ancora, si volesse realmente contrastare quei fenomeni mafiosi, sì… se a quanto sopra si provasse definitivamente a colpire l’evasione costantemente perpetrata ponendo sotto la lente d’ingrandimento coloro che ogni giorno evadono a cui si sommano quanti commettono reati sul territorio, ah… se solo si potessero eliminare del tutto quelle imprese affiliate alla criminalità organizzata e – ma solo per concludere – si provasse ad annullare del tutto, quei meccanismi clientelari di cui hanno finora beneficiato molti nostri politici, mi riferisco anche a livello comunale, beh… penso che più del 30% del nostro paese, potrebbe essere deportato in un isola, certamente più ampia di quella di Alcastraz!!!
Sì qualcosa si sta facendo, certo… con molta calma e forse un po’ troppo tempo per rispettare quei tempi della giustizia: si sa… qualcuno pagherà, qualcun altro ahimè la farà franca e qualcun altro ancora appartenente a quell’elité se ne sarà andato precocemente e non sconterà in questa terra mai alcuna pena, non ci resta che sperare in quella divina…
Vedremo… sono piccoli passi, ma meglio del nulla fatto finora, purtroppo è come riportato a suo tempo dal procuratore Gratteri: Questo sistema??? Fa comodo a molti, mi creda”!!!
Siamo ahimè tutti nelle mani di un potere massonico sconfinato!!!
Ma non solo, tra le funzioni ed il potere economico che quelle fondazioni massoniche sono impegnate a gestire, vi è un patrimonio immobiliare immenso, che si occupa non solo della gestione, ma soprattutto la compravendita per poter riciclare denaro sporco di sicura provenienza illegale…
Le associazioni massoniche – diventate in questi anni “Onlus”, possiedono case e palazzi in tutto il territorio nazionale ma non solo, le proprietà sono sono tra le più prestigiose e producono un giro d’affari che muove denaro in maniera impressionante e che serve in particolare per foraggiare la politica ed i suoi referenti, corrompere dirigenti e funzionari di apparati istituzionali, indirizzare i processi, garantire gli appalti e via discorrendo…,
E quando il denaro non riesce a realizzare lo scopo, ecco che si punta sulle debolezze umane o su quelle familiari, si corrompe con il sesso, le belle auto, le regalie, si fa in modo che qualcuno di quei congiunti resti attanagliato in quella elaborata rete, affinché si possa successivamente ricattare e quindi vincolare quel soggetto ancora restio a farsi piegare alle loro determinate condizioni o all’adempimento di quei precisi obblighi imposti!!!
A quanto sopra vanno sommati trust depositati in società nei paradisi fiscali, consulenti finanziari disposti a muovere da Montecarlo, Lussemburgo, Zurigo, Singapore, etc, denaro da banche a banche, a tutto ciò cui si sommano migliaia di marchi registrati per sfruttare tutti i diritti d’immagine sul web che fanno diventare ancor più milionari, capaci di moltiplicare quei già miliardi di euro nelle loro casse!!!
Il sistema funziona alla perfezione e chi vi è dentro cresce e sale di posizione mentre chi viceversa lo contrasta, anche solo se ne parla, finisce per venire attaccato in tutti i modi e quando non ci si riesce, si prova a farlo zittire o ancor peggio sparire!!!
Ah… dimenticavo, che non si pensi minimamente che qualche coraggioso possa prendere in mano questa situazione per provare a metterci un freno: vedrete si sommerà a tutti quei soggetti che ahimè hanno avuto improvvisamente un infarto oppure un incidente stradale!!!
La partita tra magistrati finisce 3-1: ma incredibilmente a vincere è l'ingiustizia!!!
Sig. Costanzo buongiorno,
le scrivo perché penso sia uno dei pochi a cui oggi ci si può rivolgere per far emergere circostanze gravi che evidenziano ancora una volta come la nostra giustizia sia nelle mani di nessuno o quantomeno che chi è preposto per far emergere la verità e dimostri con i fatti come giustizia venga compiuta, non si dimostri viceversa colluso con quel “sistema” malato, di cui abbiamo letto fino a poco tempo fa nelle nostre cronache giudiziarie.
La vicenda che sto per raccontarLe rappresenta qualcosa di assurdo e dimostra come i giudici dei nostri tribunali cambino giudizio a seconda dei magistrati che si occupano di quel nostro procedimento.
Difatti, quanto finora accaduto è diventato per la sottoscritta e soprattutto per molti altri amici, insostenibile!!!
Non si può accettare che dopo ben 3 ordinanze/sentenze emesse dai Giudici del Tribunale di Messina ( ), in un altro procedimento, un’altra Giudice ( ) possa controvertere il giudizio e l’operato fin qui svolto dai suoi precedendi colleghi.
La circostanza inquietante è che quanto finora accaduto si riferisce ai procedimenti in sede civile, ma ciò che rende ancor più grave il contesto, è quanto accaduto in sede penale, dove incredibilmente (con indagini in corso a seguito di denunce presentate dalla sottoscritta alla Gdf e alla Pg) viene improvvisamente sostituito il PM con una collega ( ), tra l’altro già nota alle cronache in quanto citata nel cosiddetto “Sistema Palamara”!!!
Vedasi link:
Questo Magistrato senza tener conto del giudizio precedente dei suo colleghi, è riuscito ad archiviare una parte del fascicolo (anche se in effetti ha tentato di archiviare tutto il fascicolo), vorrei aggiungere una nota gravissima e cioè che al suo interno sono visibili tutte le relazioni della GDF che ha in carico le indagini e la sottoscritta – senza alcuna censura – è riuscita in maniera tranquilla, a causa di un sistema operativo che definirei “superficiale” all’interno di quell’ufficio” del Tribunale di Messina, pagando solo €. 28.00, averne copia (all’incirca 250 pagine), nelle quali erano presenti documenti sensibili, le confermo che si è provveduto a fare un esposto sulle metodologie di archiviazione fin qui adottate.
Ma d’altronde non vi è tanto da meravigliarsi, che il Tribunale di Messina sia uno posto ambiguo dove molti pentiti hanno evidenziato problemi di talpe, massoneria, intrecci gravi, è noto a tutti ed io in questa disamina non aggiungo nulla di nuovo: https://www.youtube.com/watch?v=AJQvHxzAEtc
Tra l’altro (essendo una sua assidua lettrice) vorrei ricordare come anche Lei ne parlò in un suo precedente posto: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/02/la-massoneria-mafiosa-messina-parla.html
Comunque per sintetizzare, la nostra storia inizia da un semplice controllo contabile, per poi scoprire come dietro vi fosse uno scenario inquietante a causa di un “sistema” consolidato con ramificazioni impensabili.
Quanto sopra ha prodotto non solo un enorme danno erariale, ma presenta reati di peculato, frode, raggiro e sottomissione di privati cittadini, parliamo di somme che si aggirano intorno al 1.700.000 euro e che vedono esposti (sin dal 2017) presentati presso Catania e Messina, ma non solo, durante questo periodo è emerso come il “meccanismo” posto in atto, risulti essere esteso anche in altre realtà come la nostra.
Pertanto auspico che il suo Blog Lei ed altri noti programmi televisivi che abbiamo (insieme a Lei) proprio in questi giorni contattato, possano occuparsi in maniera analitica di questa vicenda, affinché ci si incontri, unitamente ai nostri avvocati (civilisti e penalisti), per poterVi fornire tutta la documentazione di cui in questa mia missiva, solo per brevi linee ho accennato.
Siamo un gruppo di cittadini perbene, che vorrebbero ricevere un po’ di giustizia in un sistema che finora si è dimostrato certamente iniquo, se pur va detto, abbiamo sempre fatto i passi corretti e mi riferisco alle procedure richieste sia civili che penali, agli esposti presentati nelle Procure Generali, cui sono seguite vari esposti presso le GDF, i VV.FF., le ASP, vari Comuni interessati alla vicenda, ma tutti, in particolare questi ultimi, hanno evidenziato di preferire metter la testa sotto la sabbia (oppure dovrei malignamente pensare che anch’essi sono parte integrante di quel sistema?).
Chissà se con il Suo aiuto e aspettando quei noti giornalisti a cui sono state mandate a mezzo Pec le nostre comunicazioni, provino finalmente a far emergere quanto in questi anni è accaduto e ancora oggi accade, affinché si possa finalmente mettere la parola fine ad una vicenda che ormai rasenta per la giustizia di questo nostra Paese il ridicolo!!!
Ringraziando, per l’attenzione
Firmato ( ).
Le partecipate sono un serbatoio elettorale!!!
Rappresenta solo l’ultima delle tante relazioni della commissione Antimafia e non c’è da meravigliarsi tanto, basta semplicemente osservare quanto accade ogni giorno…
Ho letto che “I lavori dell’Antimafia sono iniziati dopo l’esito dell’indagine della procura di Palermo, per verificare le responsabilità politiche, dell’amministrazione regionale sulla partecipata che si occupa di trasporto pubblico nell’Isola; l’operazione coordinata dalla procura di Palermo aveva fatto emergere una gestione delle assunzioni che rispondeva ai desiderata della politica”
La partecipata – dalle intercettazioni – sembra stesse diventando un vero e proprio ufficio di collocamento, di un noto partito…
D’altronde un’azienda, per quanto partecipata, per quanto vigilata dalla Regione, possiede un’autonomia gestionale quasi assoluta, tanto da permettersi di sforare il budget di 3,5 milioni ed è veramente assurdo che nessuno fosse a conoscenza di ciò o quantomeno portasse l’informazione di quel “esubero” a chi di dovere…
Comunque, così non è andata e le lacune nella gestione di quelle partecipate sembrano esser tante e sperare che ora finalmente le cose potranno cambiare, con questo sistema colluso, credetemi… è una mera illusione!!!
Su quanto sopra riportato mi permetto di segnalare un post interessante al seguente link: https://www.corrieretneo.it/2021/07/22/il-lato-oscuro-della-regione-dossier-di-sunseri-m5s-denuncia-gli-sprechi-le-partecipate-ci-costano-235-mln/
Peppino Impastato e Aldo Moro: entrambi assassinati per colpa di uno Stato coluso!!!
Desidero commemorare un giorno prima della loro tragica scomparsa, Peppino Impastato e il Presidente Aldo Moro e nel farlo ripropongo quanto avevo a suo tempo scritto in un post, intitolato “Aldo Moro e Peppino Impastato: entrambi assassinati da uno Stato assente!!!: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/05/aldo-moro-e-peppino-impastato-entrambi.html
Domani proverò ad evidenziare come in quel particolare periodo, lo Stato ma ancor più alcuni suoi referenti, si sono dimostrati essere collusi con un sistema trasversale, mafioso e soprattutto illegale, che prediligeva di fatto che tutto restasse così com’era e soprattutto che nessuno provasse a cambiarlo…
Ecco perché questi due uomini furono uccisi, perché ciascuno stava combattendo una battaglia per la legalità che non doveva essere intrapresa, una per ripulire lo Stato da quel marciume politico/economico/finanziario, l’altro per contrastare la mafia che già stava controllando l’intera regione e puntava diretta a sedersi a Roma…
Questa è la storia del nostro Paese e se qualcuno pensa che con gli anni siamo migliorati è un folle, perché la verità è che nulla sia cambiato d’allora e tutto – basta osservare quanto sta accadendo proprio in questi giorni di programmazione alle prossime elezioni – è rimasto inalterato!!!
Altro che Covid-19, altro che guerra in corso, qui il rischio è quello di non vedere mai una via d’uscita, eppure basterebbe semplicemente andare oltre quei quei 100 passi!!!
Serve a poco o nulla fare il proprio dovere, quando tutto il sistema ti viene contro!!!
Se dovessi interpretare (in modo negativo) quelle azioni o i comportamenti messi in atto da quei soggetti, dovrei pensare (sicuramente in maniera errata) – che stiamo parlando d’individui che hanno preferito aderire a quel sistema clientelare/corruttivo per avere forse un ruolo importante o per ottenere privilegi, denaro e/o opportunità all’interno di quei settori istituzionali, delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica.
D’altronde ciascuno di loro è li grazie ad una raccomandazione e quindi pur convincendosi ora di possedere un ruolo che li rende moralmente liberi, essi sono di fatto legati all’obbedienza, ma soprattutto sottomessi alle autorità di chi decide sempre per loro…
Mi fanno pena, ne incontro tanti, sono uomini e donne che si prodigano (con belle parole…) a far valere principi di legalità, ma di cui hanno solo sentito parlare; provano difatti a convincere i loro interlocutori, ma soprattutto se stessi, di essere dalla loro parte, sì… quella giusta, negando con forza o in maniera convinta che su di essi, possa mai influire un eventuale fattore esterno che determini possibili limitazioni su ciascuna loro azione o ancor peggio che possa esserci la possibilità che circostanze illegali – di cui si è venuti a conoscenza – non abbiano poi successivamente motivi a non emergere…
Ma è quando si osservano i fatti che si evidenzia come il contrario di ciò che si era detto venga di fatto sopraffatto da quel determinato meccanismo societario che, come riportavo sopra, controlla tutto e tutti, insabbia quelle situazioni che potrebbero danneggiare la struttura piramidale, in particolare coinvolgendo quei suoi dirigenti, e nel far ciò mette in pratica qualsivoglia metodo di assoggettamento o d’induzione, l’importante è che quelle metodologie determinino comportamenti funzionali ai loro scopi.
Si fa in modo quindi che tutto resti inalterato, d’altronde loro sono altresì fiduciosi di avere nelle istituzioni chi li protegge…
Per loro sfortuna esiste ancora in giro qualcuno non ricattabile, già… qualcuno che sfugge a quelle regole di sottomissione, sono individui che pensano in cuor loro “tutti importanti, ma nessuno indispensabile”, ma soprattutto credono ciecamente che mettendo in pratica principi di legalità e solidarietà, si possa costruire per tutti un futuro migliore e non soltanto per i pochi individui “raccomandati e genuflessi” a quel corrotto sistema a cui ormai da tempo appartengono!!!
Diceva correttamente Leo Longanesi: Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi!!!
We build or not we build: this is the question…
Metropolitane, green buildings, reti ferroviarie, arterie autostradali, ma anche dighe e impianti idroelettrici, grandi infrastrutture complesse in nome della mobilità sostenibile della riduzione dell’impatto ambientale delle aree più urbanizzate del pianeta.
Nata solo due anni Webuild rappresenta un classico esempio di “partenariato pubblico-privato” in forma aziendale.
Già… un caso raro caso tra società a partecipazione pubblica di gruppo con maggioranza delle quote di proprietà privata per progetti in oltre 50 Paesi, con 70mila dipendenti al suo attivo ed un fatturato pari a 6,4 miliardi di euro nel 2020…
Già… “Ey”, una società di consulenza britannica, ben inserita nel contesto finanziario ed imprenditoriale statunitense di cui proprio Donato Iacovone, capo di Ernst & Young Italia, è diventato nel 2020 diventato il presidente del gruppo infrastrutturale Webuild, mentre a novembre 2019 Rodolfo Errore, già partner di Ey, è finito in Sace con il ruolo di presidente.
Certo, avranno la meglio la continuità operativa e l’adesione dimostrata dai contratti alla nuova normalità europeista e ancor più atlantista del Presidente del Consiglio Draghi, su cui i dalemiani puntano molto in quanto prevendono nella volontà del governo in carica, la distribuire a cascata, di posizioni e nomine a loro favorevoli…
Non so dirvi i motivi che mi condicono a certe sensazioni, ma quando osservo imprese così importanti entro in agitazione e in me si manifestano forti preoccupazioni!!!Chissà… sarà forse perchè ripenso a quanto accaduto a suo tempo a quei nostri quattro “Cavalieri del lavoro“: già… come dimenticare i “F.lli Costanzo, Rendo, Graci e Finocchiaro” e le loro rispettve società, finite da un giorno all’altro a gambe levate, comportando la fine improvvisa di centinaia di migliaia di posti di lavoro, non solo di propri dipendenti, ma anche di tutto l’indotto che operava attraverso di esse …
D’altronde a conferma di quanto riportato alcuni giorni fa in un mio post, ecco di poche ore la chiusura settimanale della Borsa che ha visto per l’appunto il titolo di Webuild in calo di ben il 4% (1,614 euro)!!!
Cosa aggiungere, speriamo in bene…
"Lobby & Logge”: il Procuratore Cordova e quell’inchiesta sulle logge massoniche…
S’intitola “Lobby & Logge” il nuovo libro dell’ex magistrato Luca Palamara (dall’ottobre 2020 radiato dall’ordine giudiziario in seguito a un’indagine sul suo ruolo di mediatore all’interno del sistema delle correnti della magistratura).
Palamara (ex Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria), nel suo libro “intervista” racconta molti di quei misteri che secondo un’inchiesta aveva legato insieme imprenditori, faccendieri, politici, alti funzionari statali, uomini delle forze dell’ordine, servizi segreti, giornalisti e ahimè anche magistrati.
Riporta Sallusti: vi è una loggia che attraverso i suoi affiliati decide se avviare o affossare indagini e processi e che usano la magistratura e l’informazione per regolare conti, consumare vendette, puntare su obiettivi altrimenti irraggiungibili, fare affari e stabilire nomine propedeutiche ad altre e ancora maggiori utilità. Per cambiare, di fatto, il corso naturale e democratico delle cose”!!!
Nel libro viene riportato un’inchiesta del Procuratore di Palmi Agostino Cordova che all’epoca dei fatti, siamo intorno agli anni 90′, fece molto scalpore: Egli infatti inviò infatti al Csm e alla Commissione parlamentare antimafia un rapporto con i nomi di oltre cento magistrati iscritti a logge massoniche e di altri ottanta sospettati di esserlo!!!
Siamo nel 1992 e il procuratore Cordova inviò le forze dell’ordine a perquisire sedi massoniche e abitazioni private di centinaia di affiliati o quantomeno presunti tali…
L’ipotesi di Cordova era che la ’ndrangheta si fosse infiltrata nella massoneria per agganciare la politica su tutto il territorio nazionale.
Alla fine – spiega Palamara – dopo ottocento faldoni pieni di documenti e verbali, la procura di Roma avocò a sé l’inchiesta e la archiviò, ma non solo, pochi mesi fa, siamo nel novembre del 2021, “la seconda sezione civile del tribunale di Reggio Calabria ha condannato Agostino Cordova, oggi ottantaquattrenne, a pagare le spese processuali in favore della loggia Grande Oriente d’Italia, che lui stesso aveva querelato”.
A seguito di quanto sopra è stato pubblicato nel sito web “Grande Oriente” un post intitolato “Massoni “fu caccia alle streghe. Condannato il Procuratore Cordova/Voce Repubblicana” https://www.grandeoriente.it/64755/ nel quale vi è riportato un passaggio che dice:“Carissimi Fratelli, questa sentenza – ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi – ci fa gioire perché rende giustizia anche ai tanti Fratelli che in quei lontani ma per tutti noi dolorosi anni ’92 e ’93 si trovarono perseguitati e che subirono la perquisizione notturna delle forze dell’ordine a seguito di quella inchiesta. È per questo che oggi proviamo una gioia particolare di fronte alla sentenza che scrive in modo inequivocabile gli eccessi dell’inchiesta Cordova e che dà soddisfazione al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani anche se non potrà mai sanare e cancellare i danni subiti da tanti nostri cari Fratelli dati in pasto all’opinione pubblica come malfattori”.
A conferma di quanto anticipato, il "Sistema" esiste e difatti 70 magistrati sono ora finiti sotto processo!!!
Nel precedente post avevo parlato di un sistema “collusivo” che lega molti soggetti tra essi e per meglio far comprendere ai miei lettori chi potesse esserci dietro a quei soggetti, avevo esplicitato una serie di categorie poste nei settori chiave della nostra società civile…
Certo, immagino che leggendo qu
el post qualcuno abbia storto il naso, in quanto tra quegli individui, il sottoscritto aveva palesemente inserito (senza particolari timori… d’altronde come ripeto spesso alle mie figlie, quando non si ha nulla da nascondere, non si deve aver paura di affrontare chiunque esso sia…), alcune particolari categorie, poste abitualmente al di sopra delle parti…
E di oggi improvvisamente la notizia che anche all’internod ella magitratura si sia finalmentedeciso di far pulizia… a seguito del noto caso “Palamara”, l’unico magistrato – preso a capro espiatorio – a pagare per tutti, mentre taluni suoi colleghi l’avevano immediatamente abbandonato e si erano andati a nascondere per sottrarsi a eventuali indagini, che raccontavano di raccomandazioni, carriere, favoritismi e miserie di una giustizia andata avanti in maniera indolente…
Ma quanto fatto per proteggersi è servito a poco e difatti – secondo quanto anticipato ieri dal Riformista – una settantina di magistrati starebbero per ricevere il capo di «incolpazione» da parte dei probiviri dell’Anm…
In queste ultime settimane, i probiviri avrebbero esercitato una prima scrematura i quei giudici a seconda delle posizioni occupate, scegliendo chi mettere sotto accusa e cioè quali colleghi sono risultati – da una verifica approfondita – più colpevoli di altri, per avere violato il codice etico dell’organizzazione.
Tra essi vi sono magistrati anche di alto livello, sparsi in tutto il Paese, per i quali ora sarebbe pronta la procedura di incriminazione!!!
Certo, non vi aspettate che i panni sporchi vengano lavati e quindi esposti al pubblico ludibrio, il “Sistema” non può permetterselo, d’altronde il rischio sarebbe quello di vedersi estendere a macchia d’olio i nominitativie gli atteggiamento compiuti negli anni, comportamenti che causerebbero profondo disagio e imbarazzo a molti altri nominativi finora lasciati fuori dall’inchiesta…
Insomma, qualcosa si sta muovendo e qualcuno per evitare guai si sta dimettendo… ma alla fine si sa, qualcuno verrà risparmiato!!!
Certo, tutta la vicenda dimostra quanto fallace sia tutto il nostro sistema e non mi scandalizzerei se ne prossimo giorni, qualcuno di quegli altri soggetti, dal sottoscritto indicati, finiranno nella rete di quelle esigue Procure nazionali, che ancora oggi, grazie a quei magistrati perbene e integerrimi, slegati soprattutto da quei compromessi, correnti, etc., riescono a lavorare in maniera seria, se pur più volte, costretti ad osservare come il loro operato, vada oscurato a seguito dei soliti cavilli legali…
Sono troppi ahimè i soggetti legati a quel sistema a modello massonico!!!
No, le persone di cui a breve racconterò sono persone normali, certo molti di loro si trovano in settori chiave, dalle istituzioni alla politica, dall’Universita alla Sanità, dagli Enti pubblici all’imprenditoria privata, passando ‘per la magistratura, le forze dell’ordine e ahimè anche ad affiliati di “cosa nostra”!!!
Sì lo so, sembra assurdo che in tanti si siano potuti prestare a compiere tutta una serie di collusioni solo perché appartengono a un sistema a modello “massone” che li vincola a quella forma di fratellanza, dove chi ne è partecipe sa di poter chiedere per se e di conseguenza anche per i proprie familiari, ricevendo quanto richiesto ma sapendo di dover restare a disposizione quando chiamati, sí… per quella propria posizione influente e necessaria quando serve, per manipolare decisioni altrimenti negative, condizionando se dovesse essere necessario, anche la posizione di eventuali colleghi…
Non mi è permesso di entrare nei dettagli, ma quanto ho potuto assistere lo scorso anno è qualcosa di scandaloso!!!
Ho assistito a procedimenti che sono stati a seconda dei giudizi ribaltati, fascicoli che sono spariti, dichiarazioni che sono state cambiate più e più volte, mentre altre totalmente costruite in maniera artificosa (e quindi false…) fatte passare per veritiere e chi doveva valutarle per buone incredibilmente le ha prese, non parliamo poi di denunce che sono state archiviate ed altre a cui non sono mai seguite né controlli e ancor meno indagini, ed altre ancora stranamente rigettate…
Il sistema andava protetto, i suoi affiliati altrettanto, la cirscstanza assurda è scoprire che dietro coloro che hanno avuto in mano quei documenti, vi siano proprio i nomi di quanti si ritiene essere legati a quel sistema colluso, anche attraverso proprio familiari, parenti, ciascuno di essi è stato opportunamente inserito affinché garantisce a quel sistema copertura e segretezza…
Come dicevo sopra, sono personalità di primo piano, principalmente inserite nell’amministrazione dello Stato e certamente nessuno di loro (a differenza dei fratelli massoni) interesse a di sovvertire l’assetto socio-politico-istituzionale di questo Paese…
Difatti, per questi soggetti la condizione attuale è perfetta, grazie al proprio ruolo infatti, possono detenere e gestire quel loro potere, plasmandolo a seconda delle esigenze e delle richiedte dei propria amici…
Un vero schifo, sono legati tra essi in maniera indissolubile e non è ammesso in quel “Club dei disonesti” alcun possibilità di scioglimento, rinuciare infatti significa essere declassati, sostituiti, allontanati, niente più carriera, vantaggi professionali ed economici, si viene immediatamente ridimensionati a un ruolo secondario e il tutto verrà compiuto in completo silenzio, senza che l’insorto possa ribellarsi, anzi dovrà essere messo a tacere o – per come accade oggi per il covid – in quarantena…
Certo, sperare che qualcuno di loro si ribelli è un’utopia, già… nessuno di loro rinuncerà a quei vantaggi, ne ora e ne mai, d’altronde non hanno neppure il coraggio di comportarsi come taluni “pentiti”, sì mi riferisco a quei cosiddetti “mafiosi” che nel corso della loro vita decidono di fare un passo indietro, mettendo con quella loro posiziobe a rischio, non solo se stessi, ma anche i propri familiari, perché sappiamo tutti bene come poi agisce quell’ambiente con quanti tradiscono…
Ma i soggetti di cui parlavo sopra non hanno alcuna dignità, già… sono di gran lunga peggiori di quegli stessi delinquenti e ahimè debbo deludervi, nessuno di noi potrà liberarsi di essi o meglio un modo esiste… evitarli,ma così facendo tradiamo tutti i nostri principi di legalità, perché sappiamo bene in coscienza, di non star compiendo il nostro dovere!!!
Ed allora anche per essi esiste una soluzione… mettere in pratica tutta la nostra determinazione e fare in modo che alla prima occazione, per le loro nefandezze, finiscano, proprio come quei lestofanti, in prima pagina!!!
Cambiano gli attori ma il "Sistema" resta immutato!!!
Ogni tanto ho come l’impressione che qualcosa finalmente vada cambiando…
Sembra difatti che a parte le solite critiche di quelle cosiddette malelingue, vi sia ovunque un rinnovamento, positivo… sì nelle coscienze della maggior parte dei cittadini, in particolare di quanti operano in quegli enti pubblici, settori cardini dai quale passa tutta l’economia del paese, ma non solo della regioni, dei comuni, delle città…
Già… mi sento di aggiungere che l’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 abbia in molti individui realizzato una mutazione, un cambio di pelle, come se quell’imposta limitazione, quel non poter uscire di casa, il dover operare in smart-working, abbia dato ora ad essi un nuovo stimolo del fare, dopo anni nei quali si erano fortemente cullati…
Certo, il sospetto che quelle dicerie sulla loro inadeguatezza, su quella mancata professionalità, su quell’essere a volte ambigui o ancor peggio corrotti, potesse generare sospetti, giusti o infondati, era assodato, certamente quanto si è assistito in questi anni, ha permessi che quei malevoli preconcetti trovassero radici profonde su cui crescere…
Se poi a quanto sopra si somma quella mancata meritocrazia, i privilegi di cui questi soggetti hanno goduto grazie a quelle raccomandazioni ricevute, genuflessi atteggiamenti compiuti nei confronti di politici o di quanti hanno all’interno dei palazzi le necessarie influenze da determinare l’ingresso di soggetti come essi, si comprende come vedere finalmente questi individui energicamente più in forma e meno apatici, non può che far piacere…
Si certo, qualcosa sta cambiando… ma quanto è ancora presto per dirlo… d’altronde l’esercito di questi “inutili” è ancora troppo ampio e le vecchie abitudini sono difficili da abbandonare…
Certo… sperare non costa nulla e seppur vedo in quegli attori un cambiamento positivo, sento ancora un forte peso che mi dice come quel sistema imponga a tutti… che nulla vada cambiato!!!
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente!!!
E’ un gioco d’astuzia, proteggono chi interessa loro per vedersi restituire al momento opportuno il favore, si augurano così facendo d’entrare nelle grazie dei propri superiori (uomini già influenti all’interno dell’organizzazione…), affinché pian piano possano anch’essi salire di livello, peraltro hanno scoperto come attraverso l’applicazione di talune metodologie richieste, si possano iniziare a ricevere grandi vantaggi personali e/o familiari…
Sanno bene che quanto stanno per compiere si chiama “reato”, ma d’altro canto… va bene così, in loro vi è particolare predisposizione a compiere quelle riprovevoli azioni di malaffare e corruzione…Università di Catania: "Un sistema squallido"!!!
“Ed ancora, come dimenticare tutti i rettori, professori, docenti universitari, presidi ed anche semplici insegnanti di quell’apparato scolastico, che certamente influenzano parecchie di quelle preferenze, sia tra quanti operano nella didattica, che per i molti familiari di quei cosiddetti discenti…”!!!
Sono le leggi d’altronde a favorire e permettere queste situazioni incresciose… d’altro canto, il rischio di venir scoperti, come si dice… in quegli ambienti: “vale a candela…”!!!’
I peggiori ovviamente restano sempre quegli individui legati classe politica, ma poi si continua verso chi opera in settori chiave della ns. amministrazione, per proseguire verso i loro cari, mogli/mariti, figli ed affini tra cui generi e nuore, che nella maggior parte dei casi, risultano incompetenti e presuntuosi, dimenticando o per meglio dire fanno finta di dimenticare, chi li ha opportunamente collocati lì…e a chi dovranno dire grazie, per tutta la vita, in particolare ogni qualvolta verranno chiamati a compensare chi li ha a suo tempo sostenuti!!!
E difatti nel 2014 uscivo con un post intitolato “i nuovi miserabili”, nel quale riportavo: “Credevate che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse portavano i saluti di qualche vostro parente o amico comune con i vs. insegnanti???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare danni e non mi riferisco ai nostri abituali politici, ma a quanti operano con analoghe metodologie “mafiose”, per far progredire se stessi in campo professionale/sociale e soprattutto i propri figli…Sì… avrei dovuto entrare nel merito della notizia, ma lascio ad altri le specifiche di questa inchiesta, viceversa preferisco riportare quanto da sempre il sottoscritto aveva finora evidenziato e cioè… un presunto sistema delinquenziale universitario ora emerso in tutta la sua gravità, confermando l’esistenza di un’associazione a delinquere che conferiva ai soliti “amici degli amici“, borse di studio, dottorati di ricerca ed anche assunzione di personale tecnico-amministrativo per la composizione degli organi statutari dell’Ateneo ed ancora, l’assunzione e la progressione delle carriera dei docenti universitari!!!
Uffici di collocamento e Agenzie interinali??? Inutili!!!
Non vi è nessuno quindi che sia andato a verificare cosa abbiano fatto quei soggetti in questi lunghi anni???
C’è gente che da oltre vent’anni è iscritta in quella graduatoria senza mai aver ricevuto una proposta di lavoro – anche perché nel caso in cui non l’avesse accettata e quindi ricevuta, avrebbe dovuto essere immediatamente depennato – circostanza quest’ultima che per come ho potuto costatare, non è mai avvenuta…
Nessuno!!!
Ecco quindi ambulanti, posteggiatori, agricoltori, manutentori, impiantisti, operai in generi, giardinieri, tutta una serie cioè di soggetti lavoratori a nero che in questi giorni andranno a percepire il reddito a sostegno…
Comunque questa è la realtà che si cerca di celare nella nostra terra… anche perché parliamo di una condizione che fa comodo a molti e di cui si preferisce non parlare… ma a breve sono certo che una nuova inchiesta giudiziaria, farà luce su uno degli aspetti più importanti di cui soffre principalmente questa nostra regione… ed allora sì che qualcuno inizierà a piangere!!!
FINE PARTE PRIMA
Europee in Sicilia: C'è chi ride e chi piange!!!
D’altro canto se osserviamo talune di quelle preferenze e soprattutto valutiamo chi vi è dietro quei nomi, scopriamo oscuri personaggi che sono da sempre legati a quel sistema politico/clientelare/imprenditoriale e mafioso che si sa, condizionare le competizioni elettorali, indirizzando il voto dei cittadini verso i propri candidati… gli stessi che solitamente scendono in campo per permettere a quei loro referenti di vincere le competizioni elettorali…
Mi riferisco ai due seggi del Pd (dal sottoscritto previsti) e ai restanti due seggi suddivisi tra i partiti di FI e Fdi: il primo ha pagato lo scotto di quella imprevista scissione interna, mentre il secondo ha goduto dei vantaggi di quella separazione, a cui va sommato (per correttezza…) il sostegno ricevuto dagli ex “Autonomisti”…Siciliani chiamati al voto…
Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello. Lo Stato” siamo noi, e la dignità non deve essere in vendita. Oggi sarà una lunga giornata di protesta. Ma questa protesta non deve danneggiare noi stessi ma arrivare lontano, l’Italia ha bisogno della Sicilia e la Sicilia ha bisogno di una Nazione. Che oggi sia una buona “Rivoluzione” per tutti, e che quella matita con la sua croce abbia un significato forte, quando ognuno dovrà fare i conti con la propria dignità!!!”.
Come ripeto solitamente, ciascun individuo può anche decidere di non tener conto delle inchieste giudiziarie emerse, delle condanne pronunciate, di quelle comprovate collusioni con quell’associazione mafiosa, di tutte quelle vicende personali che hanno portato in evidenza comportamenti non etici o quantomeno non lineare con gli incarichi a suo tempo ricevuti…
Ecco perché se chiunque di voi decidesse di scegliere quel “modello” di candidato o – per come si sta concretizzando – attraverso un suo prestanome, sappia che non cambierà nulla… sì… perché vi siete semplicemente allineati – come quelle pecore – al sistema clientelare/mafioso!!!
Motivo per cui, successivamente, ad elezioni concluse, nessuno di voi deve fare come suo solito… e cioè iniziarsi a lamentare!!! Sì… di questa politica, di quei suoi referenti (tra cui… sicuramente ci sarà anche coloro che avete votato e fatto eleggere….), dell’inutilità di quelle pratiche del governo nazionale o regionale, delle amministrazioni pubbliche, di quel mondo che tanto odiate, ma che al momento opportuno avete da sempre foraggiato…
Basta… non voglio più sentire quel vostro inutile “belato”!!!
Quindi, continuate a vivere le vostra vite per come avete finora fatto e cioè comportandovi da “pecore” remissive e sottomesse, ma soprattutto destinate a essere sopraffatte da chi continua da sempre a prendervi per il c…!!!
La mafia ringrazia tutti i suoi simpatizzanti…
Il sottoscritto non si è informato dei comuni nei quali si voterà se non per quelli etnei, e cioè: Aci Castello, Motta Sant’Anastasia, Ragalna, Zafferana…
E si… perché partecipando personalmente a quegli incontri (o a quelle interviste), essi fanno comprendere (a chi di dovere) che sono loro al vertice di questo nostro sistema, tanto da poter influenzare quelle posizioni funzionali… Quattrocchi vìrinu mègghiu di rùi: "pi furtuna…"!!!
Ma come dicevo sopra, “quattro occhi sono meglio di due” e quella visione “3D” ha condotto in questi mesi le nostre autorità ad arrestare decine e decine di soggetti tra professionisti, imprenditori ed anche impiegati pubblici, collegati tutti da una serie di condotte illegali…
Chissà, se potessero contare su un numero maggiore di occhi, forse la maggior parte di quei soggetti disonesti sarebbe rinchiusa in uno dei nostri penitenziari e non farebbe più danno… ma dobbiamo accontentarci e per adesso non possiamo che ringraziare quelle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro che vanno ogni giorno svolgendo.
Quella finta rivoluzione "antimafia"…
Gli interessi prima di tutto…
Un’antimafia utilizzata per colpire i nemici ed uno scudo da mostrare a modello cavaliere dei templari e chi non si piegava a quel “sistema” veniva deliberatamente decapitato da ogni incarico pubblico…
Da quanto emerso ora dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana si comprende come molti sapessero e – pur senza essere parte di quel sistema – abbiano taciuto!!!
A scriverlo è il Presidente della Commissione, Claudio Fava, in una relazione di quasi 120 pagine…
Un sistema quello realizzato dall’ex presidente di confindustria sicilia, Antonello Montante, che grazie anche a quella Associazione degli industriali – sotto mira in altre precedenti circostanze gravi – controllava tutto e tutti…
Come dicevo sopra, un vero e proprio paladino della legalità, sì… di quegli imprenditori che si ribellavano a Cosa nostra, mentre ora la realtà è tutt’altra essendo imputato di corruzione, favoreggiamento, rivelazioni di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico, senza dimenticare l’inchiesta ai suoi danni che ipotizzava all’inizio il concorso in associazione mafiosa!!!
Era stato creato negli anni un governo parallelo per “condizionare processi decisionali, amministrativi e di spesa”!!!
Un’unica cabina di regia che controllava, garantiva favori, realizzava consulenze, premiava le ambizioni dei suoi referenti, decideva chi doveva sedere in quelle poltrone istituzionali e chi no, tanto d’aver convinto un ministro, già il ministro degli esteri Angelino Alfano, a nominare quell’uomo dell’antimafia, direttamente all’Agenzia per i beni confiscati…
Incredibile… l’Antimafia utilizzata per occultare i rapporti con la criminalità…
E dire che il sottoscritto, più e più volte aveva scritto contro quel sistema di facciata chiamato “legalità”, che nulla avesse in se del rispetto di quei basilari principi… già, basta semplicemente scrivere la parola antimafia alla voce “cerca” nel mio blog e vedrete come quanto ora emerso è stato dal sottoscritto riportato e urlato negli anni, a contrasto di quella falsa antimafia da salotto…
Certo ora sono tutti bravi, posti lì a schierarsi contro quel sistema “Montante”, ma dov’erano quei signori quando s’accorgevano che qualcosa non andava, cosa hanno fatto per contrastare quelle forzature nelle procedure burocratiche, quando vi era una sistematica violazione delle prassi istituzionali o quando erano evidenti comportamenti di asservimento della funzione pubblica al privilegio privato…
Già dover’ano tutti quando assistevano all’umiliazione compiuta nei riguardi dei tanti amministratori o quando s’imponeva la presenza fisica di taluni soggetti nei luoghi di governo, quando si assisteva alla persecuzione degli avversari politici e chi non si piegava veniva allontanato attraverso quell’antimafia adoperata a modello ricatto, trasformando quegli esigui ribelli a complici di “Cosa nostra”!!!
Stavano tutti come dicevo alcuni giorni fa… con “due piedi in una scarpa” o ancor meglio adottavano quel sistema omertoso del tutto siciliano del “non vedo, non sento, non parlo“, dove è palese una resistenza morale inesistente e dove quel po’ di coraggio veniva limitato per paura d’essere perseguitati…
Sì… nessuno ha avuto il coraggio di denunciare un potere che non accettava critiche e soprattutto non ammetteva ostacoli, peraltro il motto di quel cerchio magico era: “Chi è contro di noi è complice della mafia”!!!
Se pensiamo d’altronde ai nomi che insieme all’ex leader di Confindustria sono finiti sotto custodia cautelare c’è da rimanere sgomenti: Giuseppe D’Agata, già comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, capocentro della Dia di Palermo e poi appartenente all’Aisi, Marco De Angelis, commissario di polizia Palermo, Ettore Orfanello, comandante del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Diego Di Simone Perricone, ex poliziotto e responsabile della sicurezza di Confindustria e cosa dire degli altri nomi eccellenti indagati come l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito, il capocentro della Dia Gianfranco Ardizzone e via discorrendo…
Se dovessi valutare oggi quel “sistema” Montante, potrei paragonarlo ad una loggia massonica, sì… a un gruppo di potere politico/affaristico che si muoveva attraverso i suoi uomini/donne posti volontariamente all’interno di quegli uffici istituzionali…
Un interscambio di reciproche utilità, finalizzate a interessi economici e finanziari, il tutto ovviamente ottenuto grazie a quella protezione sventolata, da un vessillo chiamato “legalità”.
E’ veramente incredibile… c’è chi ogni giorno – senza grandi clamori – fa in modo che quei principi vengano ovunque perseguiti e chi viceversa utilizza quel concetto di antimafia con grande clamore mediatico, esclusivamente per celare i propri affari…
Se state pensando che finalmente si sia fatta pulizia… siete veramente fuori strada!!!
Credetemi… non passeranno molti giorni prima di dover leggere nuovamente di altri nominativi indagati dalle nostre Procure, perché questa terra è ancora troppo infetta e fintanto che quella gramigna non verrà definitivamente estirpata, tutto ahimè continuerà a ripetersi ed a crescere, con le stesse modalità che abbiamo finora assistito…
I problemi più gravi del paese…??? Corruzione e mafia!!!

“La lotta alla mafia e alla corruzione rappresentano il primo vero problema di questo Paese e in particolare della nostra regione!!!
Un’emergenza che in questi cinquant’anni non è stata affrontata come si doveva…
Già… per come si è visto, la mafia a fatto comodo a molti e non parlo soltanto di quegli abituali politici (che hanno ricevuto voti in cambio di favori), no… parlo di tutti quei cittadini che senza alcun merito – ma grazie per l’appunto a quel clientelismo – sono riusciti a infiltrarsi in quegli enti o in tutte quelle strutture pubbliche, dove era necessaria una raccomandazione…
Difatti, se dovessimo verificare tutti coloro che grazie a quel sistema “mafioso” hanno potuto godere in questi lunghi anni di favore personale, ad esempio un posto di lavoro, beh… credo che almeno il 50% di lor, deve dire grazie alla mafia (o indirettamente a quei signori della politica vincolata ad essa) e tra questi ovviamente escludo quegli individui pagati dalla criminalità organizzata, la cosiddetta manovalanza, altrimenti quella percentuale crescerebbe a dismisura…
Per quanto sopra si comprende come quella percentuale sia, molto ma molo di più di quanto si dice… ma nessuno ne parla, già nessuno dice niente, d’altronde il compromesso che allora hanno deciso d’accettare non possono confessarlo, peraltro è lo stesso che successivamente hanno utilizzato per favorire i loro figli, diventando anch’essi di fatto, succubi di quel sistema: chiamati cioè a prostrarsi tutte le volte necessarie, in particolare con l’avvicinarsi delle votazioni!!!
Certo… a trovare uno soltanto capace d’alzarsi è ammettere: “Sì… sono stato raccomandati da Caio o da Tizio” è certamente impossibile!!!
D’altronde ciascuno di loro è entrato come si dice “nella parte“, è quindi, nel vantare quotidianamente se stesso in questi anni, si è talmente convinto di ciò che dice, che ha dimenticato quella sua provenienza o in quali modi è diventato “qualcuno”, se non fosse stato proprio per quel legame “familiare/politico/mafioso”!!!
Ecco perché i giovani, quelli ancora validi, non trovano nessuna opportunità in questo Paese, ancor più in questa terra, dove sono costretti ad allontanarsi, per dimostrare altrove tutto quel loro valore!!!
Perché… a causa di quel loro modo d’essere liberi, nel voler innanzitutto contrastare quel sistema corruttivo e criminale, hanno provato – a differenza dei loro cari – fare a meno di quegli strumenti clientelari mafiosi e per questi motivi, sono sono stati tolti loro, quelle opportunità reali, capaci di valorizzarli e far emergere quel loro talento!!!
Sì… loro, alcuni di loro, no… pochi tra loro, hanno scelto d’incentivare un percorso diverso, quello della legalità ed è per questo… che vengono puniti!!!
Già… perché hanno provato a cambiare dalle fondamenta quel sistema, hanno dirottato verso altre realtà quel loro voto, diverso da quel voto che ha governato e distrutto questa nazione, questa regione, ed ed ora sperano che quanto realizzato, questo nuovo governo Conte, garantisca loro quella meritocrazia ed equità, fin qui mancata!!!
Ecco quindi che per contrastare quella criminalità, per far crescere il paese, chiedono d’intervenire… in particolare nel Sud, con maggiori investimenti e dando soprattutto concrete possibilità di sviluppo e di rilancio occupazionale ed ancora, politiche di contrasto alla corruzione, per ripulire – una volta e per tutte – quei settori “infetti”nei quali si è infiltrata in questi lunghi anni la criminalità organizzata!!!
Lo sanno tutti dove devono cercare… non è qualcosa di celato, anzi, quella presenza viene fatta ogni giorno “pesare“, affinché tutti i cittadini possano comprendere che per far avanzare ogni loro esigenza, devono sottostare a loro e quel marcio sistema!!!
Lo Stato quindi deve farsi sentire… non facendo più “inciuci” con personaggi “schifosi”, bensì lottando ogni giorno e dimostrando a tutti la propria forza, senza dover attendere di volta in volta le notizie dei media o sui i social, ma compiendo quanto di loro pertinenza, dando soprattutto risposte certe e immediate, quando chiamati direttamente in causa, in modo da garantire in maniera chiara ed efficace, la sicurezza dei cittadini, ed una presenza capillare su tutto il territorio!!!
La mafia e la corruzione si possono eliminare, iniziando a colpire l’economia mafiosa e quella illegale, in particolare l’evasione che costituisce la prima causa del blocco dello sviluppo economico e sociale nella nostro Paese!!!
Qualcosa è vero sta cambiando, le misure attualmente adottate dal governo nazionale ed anche regionale, vanno verso quegli indirizzi e chissà se finalmente in maniera celere, riusciremo a eliminare da questo nostro sistema, tutti quei numerosi corrotti!!!
E’ giunto il tempo d’intervenire con misure forti e concrete, e speriamo che presto, sì…molto presto, se ne vedano i risultati!!!
D’altronde quanto riporta oggi il sottoscritto è lo stesso che scriveva in tempi non sospetti Norberto Bobbio: “Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c’è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l’enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti”!!!








































































