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Il teatrino della politica nei consigli comunali siciliani. “Come non si fa”: ministri del niente, consiglieri di plastica!

Sì, piango. Ma le mie lacrime non sono scaturite da una crisi di nervi, né da un dispiacere o da un dolore fisico. Non sono nemmeno lacrime di riso…

No, non piango per una disgrazia o per una sfortuna.

Piango per qualcosa che mi rattrista nel profondo, suscitando in me un pianto vero, amaro e silenzioso: quel pianto che nasce dalla consapevolezza che il teatro della finzione non è più solo al cinema o sul palco di una sala. Ora si è insediato in municipio. E gli attori, ahimè, non sono pagati per recitare, ma per governare.

Mi è capitato di osservare in questi giorni alcuni video – non vi dico per quale Comune, perché l’amico che li stava osservando e che mi hanno incuriosito, mi ha chiesto di tenere l’anonimato, e onestamente non posso dargli torto – e resto quindi lì, immobile, con gli occhi lucidi, come davanti a una tragedia che nessuno ha voglia di ammettere. Una tragedia vestita da farsa, diretta da registi incapaci, interpretata da personaggi che sembrano usciti da un provino fallito, per una parodia del potere.

Non serve nominare i luoghi, perché tanto il copione è identico ovunque. Cambiano i nomi, i cognomi, il colore della giacca, della cravatta, ma il copione è sempre lo stesso: un’opera buffa in tre atti, dal titolo “Come non si fa”, interpretata da chi non sa fare nulla, se non raccomandarsi…

Sono lì non perché hanno studiato, perché hanno idee, perché hanno a cuore il bene comune, no… sono lì perché papà conosce il segretario del partito, perché la zia ha votato per il capo corrente, perché il cugino ha fatto un favore dieci anni fa a uno che oggi ha un cognome importante…

Il loro curriculum? Una rete di raccomandazioni, un’agenda piena di debiti di riconoscenza e zero competenze!

Eppure, ogni settimana, indossano la giacca della serietà, si siedono dietro un tavolo con il gonfalone, accendono il microfono e iniziano lo spettacolo. Mezz’ora di dibattito che sembra una rissa da bar dopo mezzo litro di vino: urlano, si puntano il dito, si accusano di cose che non capiscono neanche loro, mentre fuori, fuori dal palazzo, la città aspetta una strada asfaltata, una scuola riaperta, una ristrutturazione necessaria, un servizio che funzioni. Ma a loro non interessa. A loro interessa chi ha detto cosa, chi ha osato guardare male il capogruppo, chi non ha applaudito abbastanza quando è stato letto l’ordine del giorno numero due.

Le grandi questioni? Le emergenze sociali? Le infrastrutture? I giovani che se ne vanno? Macché. Sono dettagli noiosi, roba da amministratori seri. Loro, invece, discutono su insulti ricevuti, su offese nei social, sui post ingiuriosi pubblicati nel web, su fatti e vicende del tutto personali, sì… ogni tanto s’interessano di regolamenti interni mai applicati, di verbali contestati per una virgola messa male, di mozioni presentate solo per far perdere tempo all’altro schieramento.

Sì… sono maestri nell’arte del nulla, campioni olimpici del burocratese sterile!

E mentre si azzuffano per un posto in commissione o per un incarico a un parente, fuori qualcuno aspetta un’ambulanza, un altro cerca lavoro, un altro ancora non ha la luce in casa. Ma loro non vedono o fingono di non vedere.

Perché tanto, alla fine della seduta, ognuno tornerà a casa con la coscienza a posto: ha fatto il suo dovere, ha difeso il suo clan, ha garantito un posto a un amico, un appalto a un socio, un favore a chi glielo chiederà domani.

Questa non è politica! È un sistema di scambio clientelare travestito da democrazia. È un circo dove i clown pensano di essere ministri e i cittadini sono solo comparse fuori campo. E il pubblico? Il pubblico è stanco, amareggiato, deluso, ma soprattutto, ormai, ironico. Perché ridere di questi personaggi è l’unico modo per non piangere davvero…

Alla fine, la vera riforma non è cambiare le leggi, ma cambiare il casting. Perché finché al potere ci mettiamo gli “amici degli amici”, invece di soggetti capaci e competenti, lo spettacolo continuerà e il sipario non calerà mai…

Raccomandazioni e compromessi: fino a che punto si può cedere?

I raccomandati rappresentano da sempre gli esseri più spregievoli: convinti di sapere tutto, dimenticano di ricoprire quei ruoli non per meriti propri, ma grazie a una spintarella ottenuta da qualche familiare o parente che, a sua volta, ha passato anni a leccare i piedi a politici o dirigenti!!!

Ho sempre rifiutato le raccomandazioni e lo stesso ho insegnato alle mie figlie!!!

Non per un banale orgoglio, ma perché ho sempre creduto che la soddisfazione più grande sia conquistarsi da soli il proprio cammino. 

Posso dire di esserci riuscito, ma devo ammettere che nel corso della mia vita la sfida è sempre stata ardua, ancor più in questi ultimi 15 anni, da quando ho deciso di occuparmi in prima persona di legalità in maniera concreta e ciò comprenderete, in un paese corrotto e soprattutto mafioso, ha destato in molti forte preoccupazione, situazione che ho pagato in prima persona… 

Ma quanto occorso non mi ha minimamente scoraggiato: come ripeto spesso, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e in fondo, affrontare difficoltà maggiori, rende il loro successo ancora più appagante!!!

Si qualcuno va dicendo che nella vita non prevalgono i più forti o i più intelligenti, ma coloro che si sanno adattare. 

Quindi non querce come il sottoscritto, ma giunchi, già… capaci di piegarsi senza spezzarsi. 

Tuttavia, questo adattamento, questa “elasticità“, fino a che punto è una dimostrazione di intelligenza e flessibilità? E quando, invece, scivola – come ormai consuetudine – verso la disonestà?

La linea di confine è sottile… l’elasticità può diventare compromesso, e il compromesso, in alcuni casi, può tradursi in scorrettezza, ma dove si colloca questo limite? Forse nelle esperienze di vita di ognuno, nei valori che scegliamo di coltivare???

In molti casi, credo che il confine venga tracciato dai “precedenti“: quei momenti in cui una piccola concessione all’ingiustizia inizia a pesare più del rispetto per la lealtà e l’onestà.

Di solito, questi precedenti si manifestano quando siamo privati di qualcosa di materiale: denaro, opportunità, o persino dignità, ed è qui che l’elasticità rischia di trasformarsi in un vendersi, in un abbassarsi a compromessi “sporchi“: è il momento in cui un’ambizione – o una necessità – si impone sui nostri valori.

Personalmente, non sono mai sceso a compromessi, sì… la mia autostima, che considero un valore prezioso, non mi ha mai permesso di accettare scorciatoie!!! 

Il sapere di aver ottenuto un qualcosa grazie ad una raccomandazione, piuttosto che per meriti personali, lederebbe profondamente la mia autostima, una forza interiore senza la quale mi sentirei fragile, vulnerabile…

Il sottoscritto di contro vuole essere libero da qualsivoglia coercizione, compromesso, libero soprattutto come faccio in questo mio blog,di criticare, di dire ciò che penso, di mandare a fanculo, di fare la morale a chiunque, senza temere di essere attaccato per eventuali scheletri nell’armadio, di vivere secondo i miei principi, sì… di legalità, onestà e soprattutto integrità.

 E questo è ciò che ho trasmesso alle mie figlie, con orgoglio!!!

Comprendo però che in un Paese corrotto e infetto come il nostro, la tentazione sia grande, soprattutto quando una raccomandazione sembra il modo più semplice – o l’unico – per ristabilire un equilibrio di giustizia. 

Ma è proprio qui che si apre una riflessione importante…

La raccomandazione, o meglio la segnalazione, non è in sé sbagliata…. in altri Paesi ad esempio è uno strumento legittimo per valorizzare i meriti di chi li possiede davvero, una pratica trasparente e rispettabile. 

Solo qui da noi, purtroppo, è stata corrotta, diventando sinonimo di ingiustizia!!!

Da noi, non viene usata per premiare il talento, ma per avvantaggiare chi ne è privo, spesso a discapito di chi lo meriterebbe davvero.

Ecco il vero problema: non è l’elasticità in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene usata. 

Quando pieghiamo i nostri valori alla convenienza, non stiamo più “adattandoci“: no… ci stiamo svendendo!!!

E in quel preciso momento perdiamo qualcosa di più prezioso di qualsiasi vantaggio materiale, già… perdiamo noi stessi!!!

Gratteri: Un esempio di integrità e responsabilità!!!

In un periodo in cui spesso si punta il dito contro la classe politica e dirigente, ma anche nei confronti delle migliaia di funzionari pubblici per sprechi e/o cattiva gestione delle risorse, ecco che con questo post vorrei sottolineare l’esempio di un magistrato (il Dott. Nicola Gratteri) che – per come dichiarato nella  trasmissione di La7 “Otto e mezzo” – nel corso della sua carriera, ha scelto di non utilizzare la tecnologia e i beni messi a disposizione dal Ministero della Giustizia!!!

Egli infatti, con grande senso di responsabilità, ha preferito acquistare di tasca propria tutto ciò di cui aveva bisogno, evitando così di gravare sulle casse dello Stato, un comportamento che denota non solo integrità morale, ma anche un profondo rispetto per il ruolo pubblico e per i soldi di noi contribuenti.

Immaginate per un istante se tutti i nostri uomini istituzionali e di conseguenza i funzionari pubblici e ancora più quei nostri “……..” politici, adottassero per un solo mandato quel simile approccio. 

Non staremmo forse parlando di un Paese improvvisamente più ricco, più efficiente e soprattutto meno incline alla disonestà?

Comprendo perfettamente che si tratta di un gesto semplice, ma potenzialmente simbolico, che dovrebbe far riflettere tutti quei soggetti di cui sopra e fungere da esempio per coloro che oggi ricoprono incarichi pubblici o di grande responsabilità.

Viene quindi spontaneo chiedersi: come potrebbe lo Stato modificare un sistema che spesso concede benefit inutili, sprecando denaro pubblico?

Già… perché molti di questi “gadget” ( tra l’altro costosissimi…) non vengono forniti per migliorare la qualità del lavoro o per rispondere a necessità operative, ma appaiono piuttosto come regalie mascherate, sì… premi destinati a funzionari che nella maggior parte dei casi non evidenziano, né competenza e ancor meno impegno. 

Parliamo di privilegi che anziché valorizzare il merito sembrano favorire molti di quei “raccomandati” e di conseguenza quelle loro inette condotte e, talvolta, persino premiare quei loro comportamenti disonesti.

È ora di invertire la rotta, perché uno Stato che si ritiene (vedasi tutte le dichiarazioni che ogni sera ci vengono “propagandate” dai Tg nazionali) essere virtuoso dovrebbe iniziare a eliminare tutti i benefit non strettamente necessari, mantenendo solo quelli funzionali allo svolgimento del lavoro.

Inoltre, è tempo di premiare il merito in modo trasparente, con incentivi basati sui risultati e non su scelte di “casta” o attraverso concessioni materiali.

E inoltre  fondamentale implementare controlli rigorosi sull’utilizzo delle risorse pubbliche, per garantire che ogni spesa abbia una sua reale giustificazione.

Ed infine, vista la diffusa immoralità che ci relega tra i primi paesi al mondo per livello di corruzione, bisogna ripartire promuovendo una cultura di responsabilità personale, dove chi ricopre incarichi pubblici dia l’esempio, evitando sprechi e privilegi immotivati.

Immaginate solo per un istante il nostro Paese in cui, i fondi risparmiati da queste riforme, vengano investiti in istruzione, sanità, infrastrutture e/o a sostegno alle fasce più deboli della popolazione, un paese dove la trasparenza e l’efficienza sostituiscano gli sprechi e i favoritismi.

Lo Stato e quindi i suoi referenti dovrebbero amministrare la cosa pubblica con lo stesso senso di responsabilità con cui si gestisce una famiglia, non quindi come una risorsa da spremere, ma come un patrimonio da preservare e far crescere per il bene comune… 

Perchè come ripeto spesso: il cambiamento comincia innanzitutto dalle scelte personali!!!

Se non sapete quindi come fare, semplice… potete iniziare prendendo esempio dal Dott. Gratteri!!!

La crisi del "Merito" nel Sistema Pubblico Italiano: Cause e Conseguenze"

Negli ultimi trent’anni, il sistema pubblico italiano – politico, amministrativo e giudiziario – ha mostrato segni di stagnazione, una paralisi che sembra derivare da scelte sbagliate e dall’emergere di un sistema di favoritismi a scapito del merito. 

Questa pratica non solo ha compromesso l’efficacia e l’integrità delle istituzioni, ma ha anche allontanato il Paese da una crescita basata su competenza, trasparenza e responsabilità. 

Al cuore di questo malessere c’è il fenomeno della “casta“: una rete clientelare e immobile di raccomandati, impreparati, spesso incompetenti e, in alcuni casi, persino collusi o corruttibili.

Difatti, in molte aree del sistema pubblico, il principio del merito ha ceduto il passo a una rete di favoritismi, in cui le promozioni e le assegnazioni di incarichi di responsabilità dipendono più da relazioni personali o politiche che da competenze reali. 

Il cosiddetto “sistema di consiglio” ha favorito, nel tempo, una struttura che accoglie individui meno capaci o, nel peggiore dei casi, manipolabili, creando una distorsione che demotiva i talenti e le persone qualificate. Ciò, in ultima analisi, si traduce in una perdita di competitività del settore pubblico rispetto ai sistemi stranieri, dove il merito resta una colonna portante.

Ritengo infatti che l’assenza di meritocrazia non solo limita le capacità di crescita e innovazione del sistema, ma apre anche la porta a forme di corruzione, infatti, l’incapacità di regolamentare in modo efficace e il clientelismo, creano di fatto un terreno fertile per comportamenti devianti e abusi di potere. 

Tanto è vero che la criminalità organizzata, attratta da questi handicap, prova costantemente a inserirsi nelle crepe lasciate dalle istituzioni, attraverso la corruzione di funzionari “compromessi” e favorendo così un sistema di sudditanza per ottenere protezione e vantaggi economici. 

E’ così che questa rete negli anni è riuscita a trasformare le istituzioni in strumenti al servizio di interessi illeciti, danneggiando non solo l’efficienza del sistema stesso, ma anche la fiducia dei cittadini.

Comprenderete quindi quale implicazioni abbiano avuto l’impoverimento delle nostre Istituzioni e soprattutto quali conseguenze sociali abbia con il tempo provocato… 

Difatti, la selezione basata su favoritismi a discapito del merito genera un ulteriore effetto negativo: l’esclusione delle persone più preparate, che scelgono di emigrare o di cercare opportunità fuori dall’ambito pubblico. 

Ciò come abbiamo osservato ha determinato una vera e propria “fuga di cervelli” dal sistema pubblico, impoverendolo di competenze e impedendo il ricambio generazionale. Le istituzioni si ritrovano, così, sempre meno attrezzate ad affrontare le sfide moderne, come la digitalizzazione, la lotta alla criminalità organizzata e le riforme sociali.

Tuttavia, la strada verso un cambiamento positivo c’è anche se richiede innanzitutto un rinnovamento culturale, dove il merito, la competenza e la trasparenza tornino a essere i criteri principali nelle nomine e nelle promozioni all’interno del sistema pubblico. 

La creazione di organi di controllo indipendenti, la protezione dei whistleblower e la digitalizzazione dei processi amministrativi potrebbero inoltre aumentare la trasparenza, riducendo gli spazi per abusi e favori. È indispensabile, inoltre, favorire politiche che incoraggino i talenti e i giovani qualificati a lavorare nel settore pubblico, offrendo loro percorsi di crescita e responsabilità effettiva.

Infine, penso che il nostro Paese sia di fronte ad una sfida decisiva: trasformare il sistema pubblico in un ambiente competitivo e meritocratico, che possa valorizzare le migliori risorse e restituire fiducia ai cittadini. 

Questo cambiamento, però, non può essere solo normativo o tecnico, ma deve investire l’intero sistema di valori che governa il nostro Paese. 

Un futuro migliore richiede istituzioni forti, trasparenti e impermeabili alle pressioni di lobby e criminalità organizzata. 

Ecco perché la rinascita del merito e della competenza, è non solo auspicabile, ma fondamentale per il progresso di questa nostra società!!!

La riforma Nordio??? Sarà una pacchia per i raccomandati!!!

Per il procuratore di Napoli l’abolizione dell’abuso d’ufficio non aiuta la giustizia e soprattutto le persone oneste. 
Già… con la separazione delle carriere “il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto”!!! 

Ed allora a chi farà comodo la riforma Nordio che abolisce l’abuso d’ufficio?

È la domanda che il quotidiano “La Repubblica” ha posto al procuratore di Napoli Nicola Gratteri…

La risposta del magistrato è secca e senza fronzoli: «Sicuramente non alla giustizia, al buon andamento degli uffici e soprattutto alle persone oneste. Essa crea un ingiustificato vuoto normativo su aspetti che non sono coperti da altre fattispecie di reato, legalizzando, in maniera priva di ogni senso, delle prassi assolutamente illecite».

All’atto pratico, dice Gratteri, la riforma «farà gioco ai raccomandati che, grazie all’amico membro di commissione di concorso, vincono un posto di lavoro; farà gioco a coloro i quali possono beneficiare di un permesso di costruire in zona vincolata emesso da un loro congiunto; farà gioco a tutte quelle ditte e imprese che si aggiudicano appalti senza gara, perché non è possibile applicare i delitti di turbata libertà degli incanti e di scelta del contraente; farà gioco ai pubblici ufficiali che con condotte vessatorie cagionino danni a comuni cittadini. E non mi si venga a dire che c’era la paura della firma. L’ultima versione era così restrittiva che risultava impossibile perseguire penalmente il pubblico ufficiale che faceva un errore in buona fede».

Si continua a denunciare ma sarà difficile dare risposte!!!

“Sic stantibus rebus” (una locuzione latina traducibile con “stando così le cose”) in soldoni a rimetterci sarà l’esigenza di giustizia di tutti i cittadini che, volendo denunciare, si troveranno davanti all’incognita se ne varrà la pena o meno… 

Il magistrato assicura che «ad oggi le denunce di cittadini vessati o che assistono a scempi ci sono» ma «chiaramente sarà difficile dare una risposta a queste esigenze di giustizia».

Separazione delle carriere: «Il pm non ragionerà più da giudice ma da poliziotto»

Critico anche il giudizio sulla separazione delle carriere. Un concetto più volte espresso dal procuratore: anche qui si produce un danno alla collettività poiché «il pm perdendo la cultura della giurisdizione e non ragionando più da giudice, non avrà più un approccio oggettivo ai casi da trattare, ma si comporterà ragionando da poliziotto. Con questo non voglio dire che il ragionamento del poliziotto sia sbagliato; ma ci vuole qualcuno che conduca con oggettività il lavoro delle forze dell’ordine, nella fase delle indagini».

Non solo, il pericolo è anche un altro, «un danno all’assetto istituzionale dell’Ordinamento, perché sarà l’anticamera della sottoposizione del pm all’esecutivo, creando un serio pregiudizio al principio di separazione dei poteri».

Le falle nel sistema penitenziario

Per combattere la criminalità questo non è il sistema migliore, un sistema processuale che il magistrato di Gerace definisce «lento e farraginoso»

Arrivare a sentenza sarà molto più faticoso e, in un periodo “caldo” come questo (con continui suicidi e proteste) per il sistema carceri, non poteva mancare una considerazione sulle voragini normative e logistiche di un sistema penitenziario che «non consente la rieducazione di chi dimostra effettivamente di voler intraprendere questo percorso, che non tratta in maniera adeguata i tossicodipendenti e che non garantisce certezza della pena per gli altri detenuti. Sotto questo ultimo aspetto, in alcune carceri comandando i detenuti pericolosi, circolano i telefonini e quindi non si assicura il distacco effettivo tra costoro e l’ambiente esterno».

Leggendo quando sopra mi chiedo: ma lo Stato c’è o ci fa??? Ma quel ministro è posto lì affinchè la giustizia funzioni oppure si sta tentando di incitare i cittadini a fare in modo che sia un sistema a modello “Far West” a primeggiare e cioè che ciascuno – quando occorre – si faccia giustizia da se???

Caro ministro, forse è tempo che si consulti direttamente con chi ogni giorno cerca di farla realmente la giustizia in questo corrotto Paese, senza doversi sottomettere (per propri interessi personali) a quegli stessi referenti istituzionali che li hanno appositamente posti in quel ministero, tra l’altro ricordo parliamo di segretari di quei partiti di governo, che tentano di sostituirsi a quell’apparato chiamato magistratura che dovrebbe far valere quelle regole di diritto per il mantenimento ed il rispetto di ciò che dovrebbe essere considerata – a tutti gli effetti – la nostra cosiddetta “giustizia”!!!     

Apologo sull'onestà nel paese dei truffaldini: indagati in 17 tra poliziotti e militari: accusati di truffa e sostituzione di persona!!!

Un paese disonesto, già… da chi ci gioverna a chi dovrebbe di fatto assicurare il rispetto della legge!!!

Non è la prima volta che scrivo argomenti del genere, mi riferisco a uomini e donne “infedeli” che dovrebbero – attraverso quel loro incarico – far adempiere il rispetto dei principi di legalità!!!

Ed invece ecco che degli aspiranti poliziotti, agenti della penitenziaria, carabinieri, vigili del fuoco,  per superare alcuni concorsi pubblici, hanno preferito trovare alcuni espedienti “illegali” pur di intrappresendere queste professioni di controllo e sicurezza. 

Ora, immaginate quindi con quali presupposti questi soggetti avrebbero potuto operare, già… perchè se queste erano le premesse, c’era da stare tranquilli, sì… l’illegalità in quei loro reparti sarebbe stata certamente garantita o forse no… 

Ora la Procura di Roma ha chiuso le indagini preliminari e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per 17 soggetti, tutti accusati a vario titolo di truffa o sostituzione di persona. 

La coircostanza assurda è che l’inchiesta coinvolgeva oltre cinquanta candidati ma caso fortuito ha voluto che per alcuni di essi, mancassero le prove di colpevolezza e quindi quei casi sono stati archiviati… 

Parliamo di concorsi che si sono svolti dal 2017 al 2021 e ciascuno serviva per entrare a far parte delle forze dell’ordine; è emerso come alcuni di essi non si siano neppure presentati, ma abbiano fatto sedere al loro posto – durante le prove scritte – altri soggetti chissà forse più preparati (sì perchè – vien da ridere – in quanto è emerso che alcuni di essi non abbiano neppure superato l’esame…) ma certamente come i primi, dobbiamo considerarli non meno “impostori”!!!

E così, i nuovi interpreti “Adriano Meis” fingevano d’essere uno di quei candidati, ma il travestimento non è sfuggito alle forze dell’ordine che hanno smascherato alcuni di quei vincitori di concorso, tra cui un allievo carabiniere, un vigile del fuoco, tre agenti della penitenziaria e sei poliziotti…

Per gli altri candidati “truffaldini” la situazione non è stata favorevole anche perché, nonostante l’espediente utilizzato, non hanno superato la selezione, quindi come si dice: oltre al danno… la beffa!!! 

Alla fine il sostituto procuratore romano, Dott. Carlo Villani ha contestato a ciascuno di essi il reato di truffa, in quanto è stata “indotta in errore l’amministrazione pubblica, procurandosi l’ingiusto profitto dato dal superamento della prova concorsuale con successivo arruolamento nel Corpo, al quale – si legge nel capo di imputazione – cagionavano un danno anche patrimoniale: spese concorsuali, di assunzione, indebito stipendio pagato“. 

Viceversa a chinon ha superato le prove scritte è stato contestato il reato di sostituzione di persona. 

Naturalmente tutti coloro che si sono prestati a quello scambio d’identità, sono rimasti per gli inquirente (ad oggi) “ignoti” e cavandosela, anche se ritengo che i loro volti dovrebbero esser stati sicuramente ripresi da qualche telecamera interna, almeno se il concorso fosse stato fatto in maniera seria e soprattutto trasparente…

Ma si sa – ed il motivo per cui non ho mai partecipato viste le metodologie di controllo applicate a quei concorsi pubblici – che queste potessero esser eseguite anche in posti diversi, ad esempio in una località turistica e ancor meglio se adiacenti al mare: già… come nella mia foto!!!

D’altronde se come accade abitualmente – oltre al caso sopra descritto – ci si dedicasse a ricercare anche i soggetti che non hanno alcuna necessità di metter in pratica metodologie ingannevoli per vincere i concorsi, sarebbe già un passo avanti, perché lo sanno tutti che esiste una casta dei “raccomandati” che gode di costanti privilegi, come ad esempio il sapere anticipatamente le risposte corrette!!!

Perche questo si sa… è un Paese marcio e sono molti a fara a gara pur di diventarne interpreti!!!

In Sicilia, il senso della "famiglia", resta ovunque radicalizzato!!!

“La famigghia è nu nzemi di pirsuni uniti d’un rapportu di parintela o macari di affinitati, speci lu nùcliu furmatu di lu patri, dâ matri e di li figghi, ca custituisci la stituzzioni suciali di basi dî sucitati umani”!!!

Già…  ecco che ad una società globalizzata che tende a uniformare e ahimè a umiliare i valori tradizionali della “famiglia”, viceversa questa nostra terra, la nostra bella Sicilia, oppone ad essa una strenua resistenza, ma soprattutto una pertinace speranza…

E si perchè da noi quel concetto di “famiglia” è fondamentale, anzi di più… radicato, ne sa qualcosa anche “cosa nostra“, vedasi ad esempio una frase del boss Tommaso Buscetta che riportava: “Nessuno troverà mai elenchi di appartenenti a Cosa Nostra né attestati di alcun tipo, né ricevute di pagamento di quote sociali”, la cellula fondamentale di cosa nostra è costituita dalla “famiglia”!!!

Sì…perché la “famiglia” rappresenta una struttura che controlla una zona della città o anche un intero centro abitato da cui poi prende per l’appunto il nome: così abbiamo ad esempio, la famiglia di Porta Nuova, la famiglia di Villabate, la famiglia di Palermo Centro e via discorrendo…

La “famiglia” è composta dai suoi familiari, ma anche da soggetti terzi che in un qualche modo si sono uniti a quella famiglia, attraverso ad esempio un matrimonio, un sacramento religioso come può esser l’esser padrino in un un battesimo o in una cresima, ma si piò diventare affiliati a quella famiglia, dimostrando d’esser disponibili a eseguire gli ordini ricevuti, ed ecco quindi i cosiddetti “uomini d’onore” o “soldati”, coordinati dal loro capodecina, tutti ovviamente governati da un capo eletto ed assistito da un vice capo e/o da uno o più consiglieri…

Il capo è quindi il rappresentante della “famiglia” locale che poi s’incontrerà con gli altri capi delle altre famiglie, i quali sottostaranno al “Capo dei Capi” di cosa nostra, l’unico che potrà decidere per tutti, in particolare su come procedere non solo nel proprio territorio di appartenenza, ma soprattutto in quello regionale e nazionale…  

Ed allora, per non esser da meno a quell’associazione criminale, anche i nostri burocrati, imparentati anch’essi con “famiglie” di politici, hanno pensato bene di sfruttare questa situazione e quindi di favorire innanzitutto la propria famiglia e quindi i propri familiari… 

La circostanza più assurda l’ho letta proprio alcuni giorni fa, un episodio che raccontava di un deputato regionale capace di riuscire a sistemare all’interno della pubblica amministrazione, non soltanto la prima, ma anche la seconda moglie: già…questo sì chè è vero amore, premurandosi ovviamente di evitare che finissero nello stesso ufficio!!!

La situazione più assurda è che la maggior parte di queste assunzioni è avvenuta senza che si configurasse alcun reato, sì… è bastato semplicemente usufruire di leggi regionali piene di cavilli impercettibili e apparentemente irrilevanti, per poter sistemare quei raccomandati familiari e parenti…

Ed il merito??? La selezione mediante concorsi pubblici??? Ma quando mai… siete pazzi, se si dovesse realmente passare attraverso quelle corrette procedure quei soggetti, ignoranti e soprattutto incapaci, non potrebbero mai essere asunte, già… neppure per adempiere alle pulizie di quegli uffici, che per fortuna vengono svolte da persone preparate e professionali!!! 

Ma difatti, a cosa interessa loro e soprattutto ai loro figli dimostrare di sapersi distinguersi con le proprie forze e capacità, sapendo a priori quanto la famiglia sia per loro così importante e potendo contare di quel loro parente in politica o inserito in un qualche ufficio istituzionale…

Già… meglio farsi raccomandare, d’altronde questo è il Paese degli incompetenti, ignoranti, arruffoni, ladri e inetti e quindi, chi mai potrà accorgersi della differenza o di averne uno in più nella loro lista??? 

Amministratore giudiziario condannato per aver rubato denaro ad una ditta "sequestrata"!!!

Ma guarda che notizia… 

Incredibile vero, già… nessuno mai potrebbe credere a fatti come quelli descritti nel titolo di apertura.

Infatti, come potrebbe mai venirci in mente che un soggetto scelto dalle Istituzioni per la gestione di una di quelle società sottoposte a provvedimento di sequestro o di confisca, possa pensare di mettersi in tasca del denaro, addirittura quasi 100.000 euro…

Ma no…  non può essere, queste cose si vedono soltanto nei film e non certo possono accadere in questo nostro Paese, già… così “immacolato”, che evidenzia quotidianamente tutta la sua rettitudine, legittimità, giustezza, ma che dico, di più: una costante correttezza nei valori!!!

Peraltro cosa aggiungere su quei suoi referenti, come si potrà tranquillamente costatare, scelti in maniera del tutto casuale, ma soprattutto per l’alto livello professionale e non per come in molti vanno abitualmente sostenendo – permettetemi di aggiungere, senza alcun reale  fondamento – di essere soltanto dei semplici “raccomandati” di quella casta, ma quanto detto si sa… è soltanto invidia, d’altronde basti osservare in quale modi svolgono il proprio operato, in maniera scrupolosa, trasparente, ma che dico… cristallina, ed ancora, mostrando il proprio impegno con temerarietà, senza mai piegarsi ad alcun compromesso o ancor meno evidenziando cedimenti, dinnanzi soprattutto (perché questi ahimè vi sono…) a cogenti pressioni esterne!!! 

Ora (incredibilmente) leggo di una inchiesta coordinata dalla procura di Palermo (che per competenza territoriale aveva trasmesso gli atti ai colleghi di Trapani) – su di un Amministratore giudiziario che avrebbe fatto sparire dalle casse di una società da egli amministrata (ricordo… per nome/conto dello Stato) un bel pò di denaro!!!
Certo, ora che emersa l’appropriazione ha spiegato agli inquirenti che si è trattato di un momento disagevole, pieno di tribolazioni, direi quasi particolare doloroso, d’altronde ditemi, chi al suo posto, dinnanzi a tante difficoltà non avrebbe fatto altrettanto???

Sarà forse colpa dei social o di questi tempi, già… in cui tutti veniamo sottoposti a prove dure che richiedono il dover apparire per ciò che non si è, ancor peggio sfoggiando ricchezza che non si possiede, sarà che queste motivazioni determinano quel forte stress che attanaglia costantemente la maggior parte degli uomini, chissà forse quella necessità di possedere è dovuta ad una donna troppa esigente o anche a figli pretenziosi che non si accontentano mai di nulla, comunque sono certo che la maggior parte di voi, in cuor suo, potrà comprenderne le motivazioni… 

E sì, perché non è giusto ora tirare la pietra su quel soggetto, d’altronde ditemi, non è ciò che fa quotidianamente la maggior parte dei nostri connazionali (certo, chi più, chi meno…), il tutto compiuto in maniera celata e grazie a quella loro posizione, quasi sempre un incarico pubblico su cui hanno avuto la fortuna (e ahimè da allora la “presunzione”…) di stare, si sa… senza alcun merito, certamente non per aver superato un esame in un qualche qualche concorso pubblico, eppure quest’ultimi, direi “ipocritamente” (come se potessero in coscienza farlo…), sì… quando le cose accadono agli altri, si dimenticano quanto viene compiuto volontariamente (e aggiungerei illegalmente) ogni giorno da loro!!!

Non c’è bisogno quindi di essere “amministratori giudiziari” per rubare, non si tratta ne di circostanze  o ancor meno di chissà quale incarico ricevuto, è soltanto una questione di dignità, di voler essere o non essere ladri, già di essere onesti con gli altri, con questo loro Paese, ma soprattutto – permettetemi – con se stessi!!!

Ed allora facciamo un gioco: alzi la mano chi tra voi si sente di essere veramente onesto??? 

Ah… questa sì che è una vera sorpresa: avete avuto quantomeno l’onestà di tenere la mano abbassata…  

La Sicilia a vedersi dalla Calabria è bellissima, ma poi scopri come ad aspettarti c'è Caronte!!!

Sono giunto in Sicilia… una semplice toccata e fuga, ma che bello ammirarla al tramonto, un’isola meravigliosa, come la definì Goethe “chiave di tutto”, luogo di splendore, bellezza, armonia”, ma come poi aggiunse, “allo stesso tempo luogo di povertà, sofferenza, miseria e ingiustizia sociale”!!!

E difatti è proprio di questa ingiustizia sociale che vorrei parlarvi stasera.

Avevo attraversato quella mattina gran parte dell’Italia e senza grandi difficoltà – a esclusione degli ultimi 200 km percorsi in Calabria a corsie alternate, a causa dei lavori ( o dovrei dire dei non lavori…) in corso – ecco finalmente giungere intorno alle 15.00 a Villa San Giovanni.

Come riportavo sopra, nessuna complicanza mi aveva reso quel viaggio problematico, nessun incidente, neppure un ritardo causato da d’interruzioni stradali, quei caselli autostradali dedicati perfettamente funzionanti…  

Ah… Sicilia, sì… mia cara Sicilia, sei bellissima!!! 

Debbo ammetterlo un po’ mi è mancata e nel rivederla, dopo quasi un anno, mi ha dato come sempre una grande emozione; anche il saper di dover giungere ad essa attraversare il traghetto non mi rammarica, anzi posso aggiungere che provo una forte emozione nel vedere a pochi chilometri di distanza quella costa siciliana, si… certo, avrei dovuto dire “italiana”, ma questi due territori non solo non s’incontrano, ma soprattutto possiedono realtà completamente diverse e difatti, più si giunge verso il nord, più cioè ci si avvicina all’Europa, maggiore è la differenza che si avverte!!!

Certo ogni volta che attraverso questo stretto di mare, ricordo quelle immagini che hanno accompagnato il corso della mia vita, i gesti, le risate, le persone impresse nella mia mente, sì… ora tutti preferiscono viaggiare in aereo, volete mettere la la comodità di giungere in maniera celere alla meta, ma poi, quando ci si sofferma un attimo a pensare alla commozione di poter salire e scendere da quella “nave”, ci si sente quasi degli esploratori, non importa quanto quel viaggio duri,  già… poco meno di un’ora o di come quel traghetto non rappresenti una nave da crociera, il solo potersi affacciare su quel mare, il profumo che giunge grazie al vento e che inebria tutto il corpo, ci fa sembrare all’unisono con la natura circostante, quasi come se essa ci voglia accogliere e proteggere.

Ecco quanto sopra rappresenta ciò che ho sempre provato nell’attraversare quel lembo di mare, ma poi come sempre avviene, all’improvviso mi scontro con la realtà, fatti che da sempre combatto, denuncio e rappresentano le motivazioni che mi portano a voler star lontano da questa terra, già perché contrarie a quel pensiero che dice: se si vuole che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi!!!

Comunque, provo a non divagare, eccomi finalmente giunto dinnanzi al terminal per il pagamento e scopro, sono anni che non prendevo il traghetto, che il servizio è stato dotato di Telepass, consentendo di acquistare e ritirare il biglietto utilizzando la pista dedicata e godendo – come riportato nel loro sito ufficiale – “della comodità di non dover scendere dal proprio veicolo ed essere costretti a fare la fila in biglietteria”!!!

Bellissimo, finalmente anche la Calabria e la Sicilia si sono dotati di un sistema informatizzato e moderno, un servizio automatizzato che permette finalmente il transito, senza alcun costo aggiuntivo rispetto a quanto previsto dal canone Telepass…

Ed allora eccomi giungere nella fila dedicata, mi indirizzo verso il semaforo verde, ma questo è stranamente chiuso, sì… da una sbarra di blocco automatica; all’improvviso un addetto mi fa segnale di passare nella corsia adiacente, tra l’altro da lontano l’avevo vista bloccata a causa di un altro automobilista, ma comunque dopo alcuni minuti, mi viene permesso di entrare…

Giungo dinnanzi alla sbarra di uscita, pensando che l’apparato emettesse automaticamente il biglietto da presentare dinnanzi l’ingresso del traghetto, ma così non è; tra l’altro, l’addetto che mi aveva fatto segno con la mano di entrare, si era incredibilmente dileguato (già… era andato insieme ad una collega verso un distributore automatico poco distante…) ed allora mi sono rivolto all’operatore presente nella corsia a pagamento, spiegando di essere in possesso del telepass.

Quest’ultimo, cadendo dalle nuvole e guardandomi quasi fossi un alieno, mi suggerisce di premere sul monitor il pulsante (a tatto) di colore rosso: uscita senza biglietto.

Faccio notare, che l’indicazione ricevuta dovesse essere errata, perché il sottoscritto doveva prenderlo il biglietto, ma egli mi comunica di procedere per come suggerito!!! Beh… premo il pulsante e non accade nulla, la sbarra rimane sempre abbassata!!!

A quel punto, emerge tutta la mia “indignazione” che mi fa pentire di essere lì, già… se solo potessi vorrei girare l’auto e andarmene via, il più lontano possibile!!!

Comprendo che forse sia giunto il tempo che il sottoscritto si riadatti alle condizioni richieste da semrpe da queste terre, intimo immediatamente di aprire la sbarra e di farmi uscire da quello che considero un “sequestro di persona“, chiedo a quale ufficio debba rivolgermi; mi viene indicato quello di fronte, ma come già prevedevo al suo interno non trovo nessuno, ancor meno bussando la porta…

A questo punto nel girarmi, scopro d’aver individuato in lontananza quell’operatore che mi aveva segnalato di entrare, era tranquillo, posto lì a discutere dinnanzi a quel distributore automatico, gli intimo con veemenza di venire immediatamente e quando sopraggiunge, gli chiedo per quale motivo, dopo avermi fatto entrare nella corsia dedicata si era allontanato, pur sapendo che quel sistema telematico “farlocco” non funzionasse, d’altronde la prova mi era stata data dall’automobilista che mi aveva preceduto… 

Egli, quasi fosse sorpreso di quella circostanza (ma d’altronde che dire… non è certo colpa sua, fintanto che le assunzioni nel nostro paese vengono gestite dalla politica e mai per meriti, non cambierà mai nulla e d’altronde permettetemi di aggiungere, ma di quali “meriti” parliamo, la maggior parte non è capace neppure – come diceva mio padre – di fare “zero” con il bicchiere“…) mi chiede di seguirlo, sì proprio in quell’ufficio in cui non vi era nessuno, ed ecco che finalmente, aggiungerei “miracolosamente” viene elaborato da una stampante quel biglietto!!!

E’ passata quasi mezzora, già lo stesso tempo che richiede quella traversata di noi poveri “dannati” residenti, ma questo rappresenta un argomento cui nessun governatore della Regione si è mai interessato, ma d’altronde basti rivedere i loro nomi (e soprattutto quali condanne hanno ricevuto…), auspico quantomeno ora che l’attuale Presidente Schifani, leggendo forse questo post, provi finalmente a trovare una soluzione, senza dover obbligare quei suoi conterranei a pagare 35 euro per poter giungere a casa!!! 

Continuando, percorro (dopo aver atteso una coda, peraltro quest’ultima costituita dai tanti autisti che in quel mio “girovagare” mi hanno di fatto sopravanzato e vorrei rimarcare come il disagio subito, abbia permesso a molti di loro di riuscire a prendere il traghetto antecedente a quello del sottoscritto…) quei pochi metri che mi dividono dall’ingresso al traghetto e mi fermo dinnanzi ad un operatore, posto lì a controllare i tagliandi e nell’osservare quella sua barba bianca ripenso a “Caronte”, sì… con gli occhi circondati da fiamme che minaccia severi castighi ai “dannati” e li fa salire sulla sua barca, battendo col remo le anime di tutti quei miei conterranei che mai hanno pensato di ribellarsi, ma che viceversa hanno preferito adagiarsi sul fondo…

Ho letto stamani un articolo su “Cultura identità” intitolato “Quel ponte sullo Stretto che s’ha da fare”:  https://culturaidentita.it/quel-ponte-sullo-stretto-che-sha-da-fare/ ma ormai sono convinto che sono pochi coloro realmente interessati affinché quel ponte si realizzi!!! 

D’altronde ditemi, perché mai qualcuno dovrebbe rinunciare ad una gestione che porta utili così interessanti e difatti, sembra che questa particolare condizione, apra ad altre ben più gravi circostanze, le stesse peraltro che sono state riportate in un articolo scritto nel febbraio 2021 da Enrico Bellavia e Antonio Fraschilla: https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/02/23/news/mafia_a_bordo_traghetti_e_ndrine-288158288/

Ma quella rappresenta un’altra storia o chissà se forse dovrei dire: sempre la stessa???

I posti nel pubblico dovrebbero seguire (per come accade nella scuola) una graduatoria e non essere spartiti per come avviene oggi, tra familiari e parenti!!!

Un Paese che vuole crescere la propria democrazia deve puntare alla meritocrazia o quantomeno deve creare un sistema equo che permette a tutti di avere eguali possibilità…

In questo momento, ma potrei dire da almeno cinquant’anni, nessuna di queste condizioni viene offerta ai cittadini, sia per ciò che concerne il merito che ancor meno l’ingresso nel mondo del lavoro… 

Difatti, la meritocrazia, vista quale obiettivo per costruire una società libera, dove anche il figlio del metalmeccanico possa competere alla pari con il figlio dell’avvocato, non è minimamente realizzabile, anzi, la struttura sociale dimostra essere non affidabile e certamente iniqua…

Se poi si aggiunge quanto la politica svolge e cioè, raccomandando tutti quei soggetti inutili, gran parte di essi propri familiari e/o parenti, ecco che ciò che oggi abbiamo, sia dal punto di vista parlamentare che nel pubblico è rappresentato – nella maggioranza – da individui poco preparati e/o ancor meno disposti a compiere i propri incarichi con dedizione, ma come osserviamo quotidianamente attraverso le inchieste giudiziarie, la maggior parte si renda colluso con tutti quei sistemi illegali e corruttivi.

Quanto sopra ha permesso quegli spazi alle raccomandazioni determinando numerose fragilità che possiamo rappresentare attraverso una scarsa competitività, seguita da una bassa produttività in particolare nella pubblica amministrazione che si dimostra essere poco efficiente, con una ridotta mobilità sociale e che indirizza – proprio a causa di una assenza di meritocrazia – l’assegnazione dei posti chiave della società, non ai più capaci o più meritevoli, no… proprio ai più scadenti: i raccomandati!!!”

La nostra è di fatto una società non meritocratica, uno stato che no riconosce e premia l’eccellenza di un individuo, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, ma che viceversa, premia proprio coloro che di fatto, sono posti in quei ruoli chiave da generazioni, dai loro padri ancor prima inutili raccomandati e di cui molti di loro si sono dimostrati lestofanti…

Ed allora mi chiedo, non si potrebbe creare una graduatoria on-line, ciascuno iscritto con il proprio livello di competenza, d’istruzione posseduta, di tipologia e via discorrendo, affinché l’ingresso nel pubblico venga verificato da parametri certi e dalla data d’iscrizione e non per come avviene, senza controlli o esami che attraverso concorsi mai realizzati ( e quei pochi compiuti si è visto quanto fossero falsati…) permettano ( a chi lo desidera…) l’ingresso nel settore pubblico, per come d’altronde avviene già nella scuola???

Ecco se il nostro Paese fosse più civile, quanto sopra l’avrebbe già realizzato, sì… attraverso norme precise, ma se ciò non è stato fatto è soltanto perché quei posti di lavoro debbono essere utilizzati quale merce di scambio, un baratto autorizzato a quelle note richieste, mi riferisco a quelle preferenze elettorali utilizzate come scambio di voto… 

E’ tempo quindi di cambiare??? Ma perché mai… fa così comodo questa situazione che la maggior parte dei miei connazionali, non desidera minimamente rinunciarvi!!!

Serve a poco o nulla fare il proprio dovere, quando tutto il sistema ti viene contro!!!

A differenza di quanto si possa pensare, cercare di fare il proprio dovere – anche se ciò va a discapito della propria persona – serve a poco, anzi  oserei dire a nulla, in particolare perché chi dovrebbe di fatto contrastare quelle circostanze illegali di cui si è venuti conoscenza (naturalmente previo ricevimento di un esposto), incredibilmente ne archivia la denuncia…

Se dovessi interpretare (in modo negativo) quelle azioni o i comportamenti messi in atto da quei soggetti, dovrei pensare (sicuramente in maniera errata) – che stiamo parlando d’individui che hanno preferito aderire a quel sistema clientelare/corruttivo per avere forse un ruolo importante o per ottenere privilegi, denaro e/o opportunità all’interno di quei settori istituzionali, delle forze dell’ordine, della magistratura e della politica.

Ma purtroppo quanto sopra non accade soltanto nel pubblico, ma anche e direi soprattutto nel privato, già perché in questi casi le tecniche per insabbiare quanto ufficialmente a conoscenza, diventa motivo per innescare un’immediata protezione di quell’apparato, ancor più quando trattasi di una struttura di notevole interesse e non solo a livello nazionale…
Ecco quindi che gli sbarramenti messi in atto da quei suoi referenti, cui fanno seguire tecniche di condizionamento, ma soprattutto di asservimento, già… in quella veste di burattini ad appannaggio di quei loro superiori che ne dettano le regole e a cui essi devono sottostare…

D’altronde ciascuno di loro è li grazie ad una raccomandazione e quindi pur convincendosi ora di possedere un ruolo che li rende moralmente liberi, essi sono di fatto legati all’obbedienza, ma soprattutto sottomessi alle autorità di chi decide sempre per loro… 

Mi fanno pena, ne incontro tanti, sono uomini e donne che si prodigano (con belle parole…) a far valere principi di legalità, ma di cui hanno solo sentito parlare; provano difatti a convincere i loro interlocutori, ma soprattutto se stessi, di essere dalla loro parte, sì… quella giusta, negando con forza o in maniera convinta che su di essi, possa mai influire un eventuale fattore esterno che determini possibili limitazioni su ciascuna loro azione o ancor peggio che possa esserci la possibilità che circostanze illegali – di cui si è venuti a conoscenza – non abbiano poi successivamente motivi a non emergere…  

Ma è quando si osservano i fatti che si evidenzia come il contrario di ciò che si era detto venga di fatto sopraffatto da quel determinato meccanismo societario che, come riportavo sopra, controlla tutto e tutti, insabbia quelle situazioni che potrebbero danneggiare la struttura piramidale, in particolare coinvolgendo quei suoi dirigenti, e nel far ciò mette in pratica qualsivoglia metodo di assoggettamento o d’induzione, l’importante è che quelle metodologie determinino comportamenti funzionali ai loro scopi. 

Si fa in modo quindi che tutto resti inalterato, d’altronde loro sono altresì fiduciosi di avere nelle istituzioni chi li protegge… 

L’importante è salvaguardare il sistema ad ogni costo e soprattutto impedirne ogni eventuali cambiamenti!!!

Per loro sfortuna esiste ancora in giro qualcuno non  ricattabile, già… qualcuno che sfugge a quelle regole di sottomissione, sono individui che pensano in cuor loro “tutti importanti, ma nessuno indispensabile”, ma soprattutto credono ciecamente che mettendo in pratica principi di legalità e solidarietà, si possa costruire per tutti un futuro migliore e non soltanto per i pochi individui “raccomandati e genuflessi” a quel corrotto sistema a cui ormai da tempo appartengono!!!

Diceva correttamente Leo Longanesi: Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi!!!

CALCIO: già… uno su diecimila ce la fa, mentre gli altri 9.999 restano soltanto degli illusi!!!

E’ dura da digerire lo so, ma questa rappresenta l’unica verità di quel mondo del calcio, da sempre “ovattato”, a cui molti ragazzi aspirano e i cui genitori sperano di ritrovarli, tra mille sacrifici soprattutto economici!!!

Ma la verità è che nessuno di loro vedrà mai realizzare i propri sogni… 

Quella infatti è una strada persa ancor prima d’iniziare e quanto gira intorno ad essa è solo una mera illusione: serve esclusivamente a foraggiare quel mondo parallelo che non porterà mai nessuno di loro dove immagina, sì… in quella cosiddetta “SERIE A”!!!

D’altronde, se non credete alle mie parole, vi basterà fare due semplici calcoli…

Prendiamo le nuove norme che finalmente ora, dopo tanti anni, tendono a favorire l’ingresso dei giovani in quelle categorie…

Esse stabiliscono che per il prossimo campionato le squadre potranno avere una rosa composta da massimo 25 giocatori con più di 21 anni e che inoltre, dei 25 giocatori con più di 21 anni almeno quattro dovranno essere stati “formati” in squadre italiane e altri quattro dovranno provenire dalle  giovanili di quella stessa squadra che li vuole inserire in rosa.

Bene, considerando quindi 25 giocatori per 20 squadre si hanno 500 giocatori, ma sappiamo bene come la metà di essi ( sono ben il 60% ) sono stranieri e quindi se pur dovrei tener conto di un parametro più basso, prendo come riferimento la metà e quindi all’incirca 250 giocatori italiani…

Ora se pensate che nel nostro paese, tra scuole di calcio, pulcini, vivaio, squadre giovanili, serie inferiori, calcetto a 5, etc… a giocare al calcio sono più di 2.500.000 persone, il rapporto è semplice 1: 10.000 riesce a emergere, tutti gli altri continueranno a nuotare in quell’oceano…

Vorrei inoltre ricordare che tra coloro che oggi giocano in quella massima divisione professionistica, vi sono molti “raccomandati“… o meglio dovrei chiamarli con il loro nome “figli di papà“, certo qualcuno dei nostri giornalisti per non offenderli li ha chiamati negli anni… “figli d’arte“, ma vorrei chiedere a quanti altri “artisti di strada” è stata data eguale opportunità???

Ad esempio ditemi, al figlio del metalmeccanico di Torino è stata data la possibilità di giocare in serie A con una delle due squadra della sua città o cosa dire di quelle milanesi, dove potrei fare un elenco di nomi di familiari che da generazioni si alternano in quelle note squadre di calcio, ed ancora, parlando delle romane potrei fare lo stesso, ma d’altronde a cosa servirebbe, quello si sa… rappresenta lo stesso modello “casta” che vediamo ogni giorno nel nostro Paese, dalla politica fino al più banale ambiente lavorativo, non esiste alcuna meritocrazia, ma soltanto una serie di soggetti portati lì grazie ad una pedata nel culo…

Certo, ogni tanto qualcuno emerge, quell’uno su 10.000… l’abbiamo visto con Totti, Cassano, D’Amico ed altri, ma come non ricordare quanti di loro hanno raggiunto la serie A alla fine del loro percorso, dopo aver trascorso per anni la propria carriera nelle serie inferiori…

Pensare che molti altri avevano ben figurato, dentro loro auspicavano quel salto di categoria, ma purtroppo non è mai giunto, chissà forse perché sin da subito non hanno potuto godere dell’amico procuratore un po’ “briccone” o di un familiare che permettesse loro di saltare la fila… che poi rappresenta il reale motivo che ha fatto sì che essi restassero a quel livello inferiore, vedendo sfumare non solo la propria carriera, popolarità e profitto… ma soprattutto quel sogno che avevano conservato sin da bambini!!!

Sì… uno su diecimila ce la fa!!!

Cari genitori pensateci quando mandate i vostri figli in quelle (promettenti) scuole di calcio, perché non state facendo altro che… illuderli!!!   

Festival di Sanremo: per fortuna che tra "influenzer" e raccomandati di turno, si è concluso definitivamente!!!

Il Festival è finito, a vincere “correttamente” ( visti d’altro canto quei loro diretti avversari – se così potremmo definirli…) – sono stati i Maneskin!!! 

Guardavo moderatamente il festival della canzone italiana mentre ero a letto e tra un’azione di calcio sul tablet e uno sguardo alla Tv, ascoltavo quelle canzoni in gara, rimanendo il più delle volte, profondamente basito…

Tralasciando quindi la gara dei giovani ed il suo vincitore Gaudiano che ha meritato quel premio avendo presentato una canzone dal testo impegnativo e molto coinvolgente, ritengo altresì un l’altro concorrente meritevole, Davide Shorty che, con la sua canzone “Regina”, ha interpretato in maniera perfetta quel ruolo, evidenziando una padronanza sul palco dovuta sicuramente  ad anni di gavetta; ma se pur questa fosse una bella canzone, per certi versi – da musicista per passione – quelle note mi ricordavano i Dirotta su Cuba o Sergio Caputo, comunque va detto… entrambi bravi!!!

Ritornando ai cosiddetti “Big”, certo… ci vuole parecchio “fegato” a definirli tali, un titolo questo inappropriato, ma si sa,  siamo in Italia e la meritocrazia non esiste, qualcuno di loro non meritava di partecipare… 

Tuttavia, sin da subito ho pensato che la migliore canzone fosse quella di Erman Meta ( tanto che ha vinto come migliore composizione musicale…), ma ho detto a mio moglie che sarebbe giunto secondo, perché a vincere sarebbero stati i Maneskin e difatti così è stato!!!

Ovviamente, mai e poi mai mi sarei aspettato di trovare al secondo posto Fedez-Michielin, ma ho saputo dalle mie figlie che una mano ai due cantanti è stata data loro dal voto dei social, in particolare dalla moglie del cantante Fedez (che se pur poco apprezzo come “cantante”, ne ho riconosciuto competenza e professionalità in qualità di giudice durante il programma “X-Factor”), definita sul web “influencer”, la quale ha postato un appello su Istagram a tutti i suoi “follower” per sostenere la canzone del marito e quest’ultimi hanno ricambiato mostrando di possedere poca autostima di sé, evidenziando quanto ancora bisogno hanno di qualcuno che gli suggerisca cosa fare, anche per chi votare in una trasmissione banale qual è quella di Sanremo!!! 

Poverini, mi fanno una pena, già… più osservo sul web circostanze come queste, più mi rendo conto che debbo aprire un sito web che non si occupi principalmente di denunciare malaffare, corruzione, illegalità e mafia, ma fare in modo che questi poveri “soggetti… in cerca d’autore“, possano ritrovare grazie al sottoscritto, la necessaria “autostima” mai avuta, eliminando definitivamente l’ausilio di un qualsivoglia pseudo “influencer” che d’altro canto non fa altro che tenere ciascuno di quegli individui (deboli) sottomessi, alla loro volontà, senza portarli mai a crescere in maniera autonoma!!!

Eccoli quindi… una serie di automi che plagiati si piegano alle stupide richieste o per meglio dire agli ordini ricevuti dal quei loro “influencer”, sì… mi sembrano vere e proprie pecore genuflesse che s’incanalano verso precisi suggerimenti per non chiamarli col loro nome: ordini!!!

Sì… sono come tanti cogl…, ma si sa, basti osservare la maggior parte dei miei connazionali, sono eguali a quei follower che vengono costantemente “influenzati” ma loro, non da web, già… essi non hanno bisogno di “influencer”, sono già disponibili ad assecondare quei loro referenti, siamo essi politici, istituzionali, sportivi, ma anche semplici superiori di quel loro posto di lavoro, difatti, sono lì pronti ad accettare compromessi o a svendersi al migliore offerente, sapendo come a il più delle volte, coloro che concedono quei pseudo vantaggi, finanziari o personali, sono individui legati a note associazioni criminali!!!

Ed è il motivo per cui non mi sono meravigliato nel leggere quella definitiva (falsa) classifica oppure di ascoltare tra i “big” personaggi inadatti e totalmente stonati che, neppure il nostro mercato cittadino di Piazza Carlo Alberto, già… la nota “fera ‘o luni” di Catania così tanto famosa nel mondo, vorrebbe averli tra i suoi “urlatori”!!!

Per concludere, un plauso a Fiorello ed Amadeus che insieme agli ospiti, in particolare Ibrahimovic, ma anche alle conduttrici, Matilde De Angelis, Elodie,  Vittoria Ceretti, Serena Rossi, Barbara Palombelli e Beatrice Venezi, hanno fatto sì che il festival potesse avere il consenso ricevuto, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo vivendo… 

Ed infine giusto il Premio “Mia Martini” a Willie Peyote, “Lucio Dalla” a Colapesce e Dimartino e quale “Miglior testo” quello dato a Madame!!!

Per il resto, speriamo che l’hanno prossimo si scelgano i cantanti per i meriti dimostrati sul campo e non perché – come accade finora – vengono appoggiati dai produttori di quelle loro case discografiche!!!

Chi pecora si fa, il lupo se la mangia…

Non riuscirò mai a comprendere perché le persone si comportano come tante pecore…
O meglio… potrei anche provarci – certo, con grande sforzo – a comprendere quei loro comportamenti, ponendoli in un periodo della vita nel quale essi forse sono stati costretti a sottomettersi e a manifestare quel proprio stile di vita “asservito” a causa di qualche grave difficoltà.
Ma quando tale circostanza è stata superata, cosa spinge ancora quei soggetti ad essere parte di quel gregge piuttosto che il pastore che guida le pecore?
Non saprei che dire… sin da ragazzo ho fatto di tutto per essere diverso anche dai miei stessi amici o compagni di scuola. Sono sempre stato un “ribelle”, forse perché già intuivo come loro stessero cercando una sorta di scorciatoia per raggiungere i loro obiettivi prestandosi a tutte quelle forme odiose di adulazione, iniziando a genuflettere quel proprio “Io” alle richieste altrui… 
Difatti, nell’osservare molti di loro, ho scoperto come essi fossero “inquadrati” in quel sistema (lo stesso che quotidianamente denuncio) e di come questi vivono la loro vita barattando moralmente se stessi con banali richieste. 
Una forma di sottomissione, oserei dire prostituzione, alle stesse decisioni dei propri familiari, anch’essi vittime di questo sistema compromesso, “pecore” sottomesse a un mondo che vedeva la politica e i suoi referenti del partito DC, come l’unica possibilità di ottenere la loro massima aspirazione…il cosiddetto posto fisso.
Se solo ripenso al sottoscritto quando venne chiamato a sostenere nella capitale un colloquio presso la “Banca di Roma” – da premettere che la proposta fu fatta soltanto per esigenze aziendali, dal momento che mio padre era in quel periodo ammalato poiché colpito da un infarto cardiaco – ed allora gli proposero di far entrare il sottoscritto al suo posto…
Ah… ricordo ancora quel colloquio, li invitai a dirigersi a “quel paese”. Ci fu un momento in cui dissi a quelle tre menti che il mio stipendio di allora era la somma dei loro tre messi insieme (ero difatti il responsabile dell’impresa “Edilizia Civile ed Industriale” dell’Ing. Emanuele Rimini – il quale era per il sottoscritto come un padre – egli prima di partire per Roma mi disse… ridendo: so già come finirà!!! 
Quei tre raccomandati (deficienti) pensavano che mi stessero facendo un favore, come se nel corso della mia vita, la mia massima aspettativa fosse di entrare in Banca… nulla da togliere a quell’impiego certamente dignitoso e rispettabile, ma in quel momento lontano dagli interessi del sottoscritto, in quanto desideravo poter ampliare i miei orizzonti, in primis nelle regioni italiane e poi oltre i confini alla ricerca di nuovi paesi del mondo.
Sicuramente alcuni di voi non crederanno a questa storia, ma per fortuna non ho mai dovuto dimostrare nulla agli altri, per di più sono sicuro che i figli di alcuni colleghi di mio padre leggendo questo post ricordano quanto accaduto. Qualcun altro come un mio caro amico, non più fra noi, Luca Taffara – che ricordo con piacere in questa circostanza-  da lassù starà sorridendo ricordando l’episodio.
Ma perchè vi ho raccontato tutto questo? Per non dimenticare che nella vita si può sempre scegliere, anche per non doversi pentire successivamente. Non serve a nulla accettare quanto – senza alcun merito – ci viene proposto. La vita ci offre una serie di alternative e di possibilità che forse neppure noi immaginiamo. 
Come ripeto spesso alle mie figlie, si può essere se stessi e distinguersi oppure seguire la massa e adeguarsi ad essa. 
Due comportamenti sicuramente in antitesi ma d’altronde non si può pensare di cambiare la propria indole, dimostrarsi ingestibili, quando si sa di essere una “pecora”!!!
Guardatevi allo specchio, esaminatevi ogni giorno, siate autocritici e ditemi cosa vedete, quale grande traguardo avete raggiunto emotivamente e quale prezzo avete pagato per poter ottenere una qualità di vita migliore, che vi fa sentire così importanti….
se avete dovuto accettare compromessi o dare pugnalate ai vostri colleghi per sopravanzarli…
Ed ancora, quanti di loro – nel profondo – vi reputano delle brave persone oppure vi considerano viscidi lecchini disonesti…
Molti di voi hanno scelto le scorciatoie, certo la strada più facile con meno problemi, poche salite e un percorso ripido e in discesa, ma ciò che vi siete persi non lo saprete mai e sarebbe inutile pretendere di ritornare indietro. 
Continuate quindi ad essere voi stessi, a seguire la massa, a guardare con invidia coloro che mostrano la propria unicità… tanto voi, pur arrivati all’apice di quella scrivania, rimarrete sempre perdenti…
Ma tranquilli, la vostra fortuna è che anche con il “coronavirus“… lo stipendio vi verrà pagato, anche perché non saprei proprio come potreste fare altrimenti…
Probabilmente quanto ho raccontato porterà qualcuno di voi ad odiarmi e a parlare male, ma conta poco, resto dell’idea che o se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli!!!

Università di Catania: "Un sistema squallido"!!!

Sono passati dieci anni da quando scrivevo questo post:
“Ed ancora, come dimenticare tutti i rettori, professori, docenti universitari, presidi ed anche semplici insegnanti di quell’apparato scolastico, che certamente influenzano parecchie di quelle preferenze, sia tra quanti operano nella didattica, che per i molti familiari di quei cosiddetti discenti…”!!!
Le ipotesi di reato sono sempre le stesse: concorso in truffa, abuso d’ufficio, associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta!!!
Ormai, i nomi di quegli abusi li conosciamo a memoria, ma come vado spesso reiterando,  fintanto che le pene prevederanno condanne temporanee e soprattutto “effimere”, senza colpire in maniera decisa quei lestofanti ed anche i loro eventuali familiari, questi reati continueranno imperterriti ad essere sempre compiuti!!!

Sono le leggi d’altronde a favorire e permettere queste situazioni incresciose… d’altro canto, il rischio di venir scoperti, come si dice… in quegli ambienti: “vale a candela…”!!!’

Ma ancor più grave è la convinzione acquisita con il tempo, grazie soprattutto a quelle posizioni prestigiose raggiunte, in quel volersi ergere a modelli da prendere come esempio, professori di vita e di conoscenza che offrono la propria presenza in convegni, riunioni, manifestazioni, ecc… per dare a noi tutti consigli morali, suggerimenti e proposte!!!
La verità è che ognuno di loro in quel ruolo, non fa  altro che danneggiare ciascuno di noi!!!

I peggiori ovviamente restano sempre quegli individui legati classe politica, ma poi si continua verso chi opera in settori chiave della ns. amministrazione, per proseguire verso i loro cari, mogli/mariti, figli ed affini tra cui generi e nuore, che nella maggior parte dei casi, risultano incompetenti e presuntuosi, dimenticando o per meglio dire fanno finta di dimenticare, chi li ha opportunamente collocati lì…e a chi dovranno dire grazie, per tutta la vita, in particolare ogni qualvolta verranno chiamati a compensare chi li ha a suo tempo sostenuti!!!

E difatti nel 2014 uscivo con un post intitolato “i nuovi miserabili”, nel quale riportavo: “Credevate che durante le riunioni con i professori a scuola i Vs. genitori andavano a chiedere sul vostro percorso formativo o forse portavano i saluti di qualche vostro parente o amico comune con i vs. insegnanti??? 
Ed ancora, quando eravate all’Università ricordate chi da dietro le quinte vi sosteneva immeritatamente???
Oppure ditemi, a quel concorso e/o colloquio come siete giunti, con quali meriti, forse con i vostri… o perché eravate semplicemente raccomandati???
Ed infine, potete mettere la vostra mano sul fuoco che nel corso della vostra  professione non avete mai accettato alcun compromesso… in particolare quando ciò serviva a farvi proseguire nella carriera, a scapito di colleghi certamente più bravi di voi???
Ecco, sono questi i nuovi miserabili, gente inutile e viscida che striscia ovunque per creare danni e non mi riferisco ai nostri abituali politici, ma a quanti operano con analoghe metodologie “mafiose”, per far progredire se stessi in campo professionale/sociale e soprattutto i propri figli…
Sono miserabili, dentro e fuori, sotto ogni aspetto e come avrete capito sono i peggiori!!!
Potremmo dire che raggruppano in se molti dei peccati descritti nei gironi dell’inferno di Dante; infatti se li osservate bene, ne vedrete tutte le caratteristiche: lussuriosi, ingannatori, ruffiani, gelosi, ipocriti, ladri, traditori, seminatori di discordia ed infine aggiungerei superbi ed invidiosi!!!
Lo so… avrei dovuto parlare di quanto emerso stamani grazie alla Procura Nazionale di Catania nella persona del Procuratore, Dott. Carmelo Zuccaro (“Beato”… a vita), di quell’inchiesta criminale che vede ora coinvolti nove professori e una università quella etnea… “bandita” e con il proprio rettore sospeso da un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici!!!

Sì… avrei dovuto entrare nel merito della notizia, ma lascio ad altri le specifiche di questa inchiesta, viceversa preferisco riportare quanto da sempre il sottoscritto aveva finora evidenziato e cioè… un presunto sistema delinquenziale universitario ora emerso in tutta la sua gravità, confermando l’esistenza di un’associazione a delinquere che conferiva ai soliti “amici degli amici“, borse di studio, dottorati di ricerca ed anche assunzione di personale tecnico-amministrativo per la composizione degli organi statutari dell’Ateneo ed ancora, l’assunzione e la progressione delle carriera dei docenti universitari!!!

Come sempre accade da noi… tutti sapevano, sì… ma tutti hanno fatto finta di non sapere, proprio come quei sopraddetti “Miserabili“!!!

Uffici di collocamento e Agenzie interinali??? Inutili!!!

In questi giorni mi sono imbattuto in quei servizi interinali che dovrebbero interessarsi nel individuare eventuali richieste di lavoro e quindi proporle ai loro iscritti… 
Innanzitutto facciamo chiarezza e per fare ciò è necessario fare una premessa…
Distinguiamo due categorie: la prima ufficiale e pubblica, mentre la seconda privata, affidate cioè a quelle agenzie interinali per il lavoro (conosciute meglio come ApL) che sono nel nostro paese delle imprese preposte all’attività di collocamento al lavoro…
Iniziando a valutare i primi conosciuti solitamente con il nome di “Uffici di collocamento“, ci si accorge che questi sono serviti negli anni a foraggiare i parenti di coloro che vi operano al suo interno, promuovendo altresì i cosiddetti “amici degli amici”, in particolare i nomi di coloro che vengono suggeriti dagli stessi politici che avevano permesso loro d’inserirsi in quelle strutture, d’altronde vorrei conoscere chi tra loro è vincitore di un qualche concorso…
Bisogna considerare inoltre che la maggior parte delle società che hanno necessità di personale, non si rivolgono a questa struttura, ma affidano quella loro esigenza al passaparola interno, oppure ne fanno richiesta personalmente nei media o attraverso società private… 
Comunque, nel caso in cui questi uffici pubblici ricevono una richiesta esterna, ecco che quell’ufficio – per come strutturato del tutto inutile –  inizia quel suo meccanismo “clientelare” (il sottoscritto si è permesso in questi giorni di far pervenire una segnalazione ufficiale al Ministro del lavoro, On. Di Maio, proprio sulla condizione “ambigua” di questi uffici, in particolare nella nostra regione, a causa di quella mancata graduatoria – impossibile da verificare – appositamente abolita per far si che il sistema dei “favori” politici e personali funzionasse perfettamente a discapito di chi viceversa, ne avesse realmente bisogno!!!) che inizia ad agevolare tutti quei soggetti che rientrano all’interno di quel “cerchio magico”!!! 
Il sottoscritto ad esempio, alcuni giorni fa è riuscito – non sto qui a descrivervi le peripezie che ho dovuto compiere per poter ricevere il documento ufficiale – ad ottenere la propria posizione sia nel pubblico che nel privato, scoprendo – ciò a dimostrazione che quanto riportato non tiene conto della realtà… ma basa quella pseudo “graduatoria” su valori inesistenti e certamente non veritieri – che alcuni soggetti posti in graduatoria prima del sottoscritto risultano disoccupati dal lontano 2004 (premesso che mi è stato possibile esaminare esclusivamente solo coloro che rientrano nelle due pagine al sottoscritto consegnate, ma debbo presumere che vi saranno altrettanti soggetti che saranno posti in quella graduatoria, certamente d’ancor prima…!!!). 
Comunque prendendo il dato di cui sono a conoscenza… sono ben quindici anni che quel soggetto non lavora!!!
Ma secondo voi, questa disastrosa condizione può mai essere veritiera… ???
Non vi è nessuno quindi che sia andato a verificare cosa abbiano fatto quei soggetti in questi lunghi anni??? 
Ma d’altronde chi avrebbe dovuto verificare??? Forse i dipendenti di quell’ufficio pubblico o i suoi dirigenti, sì… ditemi chi??? 
Comunque una cosa è certa!!!
C’è gente che da oltre vent’anni è iscritta in quella graduatoria senza mai aver ricevuto una proposta di lavoro – anche perché nel caso in cui non l’avesse accettata e quindi ricevuta, avrebbe dovuto essere immediatamente depennato – circostanza quest’ultima che per come ho potuto costatare, non è mai avvenuta…
Dimenticavo… grazie a questa particolare condizione, ora riceveranno anche il “reddito di cittadinanza”, dopo aver percepito sicuramente in questi anni, il cosiddetto “reddito d’inclusione”!!!
Peraltro chi ha mai controllato se questi non abbiano svolto la propria professione “abusivamente???
Nessuno!!!
Ecco quindi ambulanti, posteggiatori, agricoltori, manutentori, impiantisti, operai in generi, giardinieri, tutta una serie cioè di soggetti lavoratori a nero che in questi giorni andranno a percepire il reddito a sostegno…
Non entro nel merito dell’evasione che peraltro viene svolta da quasi il 50% della popolazione… e a cui a breve realizzerò un post, su come sia possibile eliminarla, anche se la maggior parte dei miei connazionali, di adottare queste semplici modalità… non ne vuole alquanto sapere!!!
Comunque questa è la realtà che si cerca di celare nella nostra terra… anche perché parliamo di una condizione che fa comodo a molti e di cui si preferisce non parlare… ma a breve sono certo che una nuova inchiesta giudiziaria, farà luce su uno degli aspetti più importanti di cui soffre principalmente questa nostra regione… ed allora sì che qualcuno inizierà a piangere!!!
FINE PARTE PRIMA 

#boigottiamogerryscotty

Dice il detto: ERRARE E’ UMANO… PERSEVERARE E’ DIABOLICO“!!!
Gerry… Gerry… mio caro amico Gerry… vedo che non è servito a nulla averti avvisato che dall’altra parte della tv non ci sono fessi!!!
E dire che il mio post l’hai pure letto… http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/chi-vuol-essere-raccomandato-al.html – tanto d’aver giustificato nella puntata successiva che non vi fosse nulla di sbagliato ad aiutare i concorrenti…
Ed ecco quindi che successivamente, avevo dedicato un nuovo post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/03/jerry-jerry-mio-caro-amico-jerry.html sperando che quanto avevo fatto emergere in precedenza, servisse a farti cambiare rotta e finalmente i tuoi programmi, iniziassero a premiare chi realmente dimostrasse d’essere preparato… 
Ma così non è stato, anzi tutto il contrario ad andare avanti sono sempre i soliti “raccomandati”… ma d’altronde cosa potevamo auspicare, visto che il “Padrone” di quella emittente, ha condotto attraverso quella metodologia tutta la propria vita… e naturalmente anche i suoi “dipendenti” si accodano a quel principio non -meritocratico- ma clientelare!!!
E sì perché la sensazione che si ha, è quella di vedere suddivisi una parte di quei montepremi a tutta una serie di soggetti, parenti, familiari, amici e conoscenti… (solitamente sono sempre gli stessi individui che costantemente si ripresentano, dopo aver partecipato in altri programmi dello stesso gruppo televisivo oppure al loro posto mandano qualche familiare, fateci caso, ma vi assicuro che è così…), come fossero una buonuscita per qualche loro servizio… 
Non si spiega altrimenti… questo modo di condurre, già e difatti per l’ennesima volta, anche molti altri telespettatori hanno capito che quelle sue trasmissioni sono una farsa… 
Per ultimo il programma “Caduta Libera”, seguito solitamente da mia moglie e a cui ho ripetuto – decine di volte – guarda che quel concorrente è raccomandato…lo tengono lì per fare audience!!!
Stamani mia moglie mi ha detto… “avevi ragione” guarda cosa ho letto sul web: “E’ tutta una farsa… il programma ‘Caduta Libera’ presentato da Gerry Scotti è nella bufera per via del campioncino Nicolò Scalfi”.
Ho risposto: Ah… ora mi dai ragione… è una vita che te lo dico!!!
Ed allora scopriamo cosa è accaduto:
Da qualche giorno il  programma a premi di Canale 5 “caduta libera” condotto da Gerry Scotti è finito al centro delle polemiche. Perché??? Sembra -secondo i telespettatori – che la colpa sia da attribuire al campione Nicolò Scalfi, che da oltre 50 puntate è presente nel programma di “Mediaset” portando a casa la bellezza di quasi 400 mila euro.
Osservando però con attenzione il metro utilizzato delle domande, tra egli e gli altri concorrenti, ci si è accorti che le domande poste dal conduttore al campione erano estremamente semplici…
I telespettatori sono inferociti, e sul web in particolare su Twitter, hanno scritto che questo programma è solo una grande farsa e come dargli torto… io lo vado dicendo da una vita!!!
Ho letto alcune dichiarazioni del web che riportano che le domande poste durante la gara allo pseudo  “campione” sono per lo più sono scontate, mentre quelle rivolte agli avversari, iniziano solitamente in modo elementare ma poi, diventano sempre più difficili… fino al farli cadere nella botola. 
Qualche giorno fa, ad esempio, il web non gli ha perdonato la risposta sul “blu di Persia”, un tipo di sale, ritenuta dagli spettatori troppo facile… come un’altra frase che riportava “Mille e non più mille” attribuita a Gesù Cristo!!!
Cosa dire… come per Fabio Fazio forse è venuto il tempo di boigottare certi programmi “fake” e per iniziare purtroppo dobbiamo cominciare con i loro presentatori… 
Caro Gerry…mi dispiace, ma da oggi boicotterò qualsiasi programma televisivo da te presentato e mi auguro che saranno in molti a seguire questa mia proposta!!!
Quindi: #boigottiamogerryscotty

Jerry… Jerry… mio caro amico Jerry: "Only the Brave… raccomandati"!!!

Jerry… Jerry…Jerry… alcuni amici mi hanno telefonato per dirmi che la scorsa settimana, durante il programma, ti sei lamentato della mia email o forse del post “ufficialmente” pubblicato http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/02/chi-vuol-essere-raccomandato-al.html ed anche se non hai voluto pronunciare il mio nome – è l’unico d’altronde che nel web ha preso posizione sul tuo programma o meglio, contro quel modo del tutto italiano di premiare chi, senza alcuna virtù, goda di un successo ricevuto immeritatamente – non cambia nulla… perché per fortuna in molti, hanno condiviso quanto avevo scritto, gli stessi che mi hanno immediatamente scritto per evidenziare quella tua presa di posizione…
La stessa, che per quanto ho potuto vedere durante la stessa puntata, non è stata modificata, se non per l’aver aumentato il livello di difficoltà di quelle domande, che durante le prime puntate erano a livello di… terza media!!!
Quindi, per qualcosa mi consolo, sì… sapere che oggi i concorrenti di quel programma avranno maggiori difficoltà a rispondere alle domande, di cui non conoscono la risposta…
Certo, tu (perdona il tono confidenziale…)  continui sempre imperterrito ad aiutarli in maniera sfacciata, d’altronde rispondendo alla mia critica hai giustamente dichiarato: “che colpa ci sarà mai se posso aiutare i concorrenti a farli vincere un po di soldi… ammettendo di fatto, quanto il sottoscritto aveva evidenziato!!!
Ora però che il gioco si è fatto più difficile, anche per te diventa più arduo far comprendere a quei concorrenti come rispondere, anche se il metodo per superare quell’impasse è abbastanza semplice…
Si… visto che si desidera in tutti i modi aiutare i concorrenti, ad iniziare dalla produzione e di conseguenza passando a te, in quanto come conduttore punti ad avere un audience sempre più alta del programma (che di conseguenza significa avere un maggiore ritorno pubblicitario… ), mi permetto quindi anch’io di consigliare i tuoi prossimi concorrenti…
Ed allora, tralasciando le risposte di cui sono a conoscenza, prendo ad esaminare quelle di cui non sanno la risposta, ma che devono dare, per poter proseguire nel gioco…
Innanzitutto la prima regola seduti in quello sgabello è di stare ”tranquilli”, non bisogna avere fretta di rispondere, peraltro il programma non è a tempo, quindi si può godere di tutto il tempo possibile…
Seconda regola, iniziare a parlare, dando l’impressione di sapere la risposta, sì… di avere tra i cassetti della memoria un qualcosa che vi spinge ad una delle risposte…
Nel far ciò non dovete mai guardare Jerry… come se cercaste conferma, anzi il contrario, dovete guardare dietro il suo viso – prendete un punto fermo e tenere gli occhi fissi lì… nel vuoto,.. restate per qualche istante pensierosi, come se stesse riflettendo sulla risposta da dare. – ma ciò dovrà consentirvi di osservare il viso di Jerry, il quale indirettamente farà un movimento incondizionato con il corpo, le mani, gli occhi, confermando la vostra ipotesi oppure smentendo quella premessa…
Su questo secondo punto ho notato ad esempio che Jerry sposti il viso solitamente verso il basso… e modifichi leggermente lo sguardo in maniera opposto a come posiziona il corpo… fateci caso, in tutte le puntate in cui il concorrente pronuncia la risposta sbagliata, egli si comporta in modo contrariato, quasi fosse infastidito da quella risposta errata…
Viceversa se alla vostra prima risposta buttata lì… egli sembra scherzare con il pubblico, se tocca argomenti che nulla centrano con la vostra risposta, se trascorrendo alcuni minuti e inizia a ricordare che il programma è per i coraggiosi e quindi se ne esce con la sua abituale frase: “Only the Brave”… allora state tranquilli che vi sta consigliando di rispondere!!!
Un ulteriore consiglio – quando non sapete la risposta e dopo aver provato a comprendere i segnali visivi (per come riportato sopra) – non siete riusciti ahimè nell’intento di comprenderli, ecco in questo caso bisogna procedere diversamente: dare una risposta diversa da quella da voi pensata (e quindi ritenuta corretta…) e dichiarare che siete leggermente indecisi se chiamare il pubblico, avendo purtroppo già anticipato la risposta, ed ora, quella annunciata decisione, potrebbe aver influenzato il pubblico; ciò ovviamente porterà Jerry a darvi un consiglio… (è sempre successo così in tutte le puntate, certo ora che scrivo ciò… cambierà modalità o quantomeno proverà a non ripetere quella sua consuetudine), ed ecco l’aiuto insperato che volavate…
Se dichiara… sì al pubblico, potrebbe essere la risposta giusta, significa che quanto avete detto non influenzerà il pubblico, poiché la è risposta corretta, altrimenti consiglierà il 50/50 dicendo che il pubblico a causa della vostra precedente risposta, potrebbe esser stato influenzato negativamente…
Bene… a quel punto scegliete il 50/50 e se tra le due risposte troverete quella che pensavate giusta… pronunciatela, perché avete fatto bingo!!!
Passando agli altri due aiuti… quello di Jerry, potete usarlo all’inizio, farà in modo di farvi andare avanti… d’altronde non ha alcun interesse a mandarvi a casa, la colpa in quel caso sarebbe sua, ed egli non vuole passare per il conduttore “cattivo “ della situazione, anzi il contrario… lo ha pure confermato, parlando contro di me!!!
Ed infine… attenzione all’aiuto che vi siete portati in studio!!! 
Solitamente Jerry in questa situazione dimostra di non essere leale, anzi il più delle volte mi è capitato di vedere quell’amico/a che indicava a Jerry di non essere chiamato e lui fingendo, consigliava il contrario…
Qui deve stare la vostra bravura, ed anche quella del vostro amico/a con il quale avete deciso anticipatamente come comportarsi se conosce o meno la risposta – ad esempio potrà segnalare “furbescamente” a Jerry di non chiamarlo quando è sicuro di conoscere la risposta a quella domanda, oppure poserà il suo sguardo su di voi e in caso contrario, quando cioè non conosce la risposta, guarderà altrove!!!
Difatti, ancor prima di dare una eventuale risposta al presentatore e decidere quindi quale aiuto chiamare, dovete in ogni modo possibile dedicare pochi secondi (preferibilmente distraendo tutti… ad esempio ridendo o raccontando qualche cazzata, che vi eravate già preparati…) per guardare quel vostro aiuto “personale”, posto alle vostre spalle: dal suo sguardo o viceversa dal suo mancato sguardo, potrete comprendere anticipatamente se conosce la risposta o meno, perché viceversa – decidendo di chiamarlo – Jerry… non vi permetterà più di girarvi… e per come sopra riportato, solitamente vi fa chiamare l’aiuto… senza che quello ne sappia realmente qualcosa…     
Allora, spero con questo post d’avervi aiutato o quantomeno di avervi dato alcune dritte… certo avrei voluto farlo di presenza, ma oggi mi sarebbe impossibile… e quindi non posso fare altro!!!
Comunque ripeto… tranquilli, dovete sempre pensare che quello è un programma che vuole farvi giungere al milione, proprio perché così facendo, attirerà in maniera spropositata quel pubblico che in viceversa in quella serata,  si sarebbe diretto verso altri programmi concorrenziali…
Pensate soltanto ai giorni precedenti alla messa in onda del programma, alla pubblicità che verrebbe fatta costantemente per ricordare il concorrente “preparato” e la sua eventuale possibi00000le vincita…

E’ tutto preparato perché lo show faccia faville… e voi siete soltanto il tramite per far salire quell’indice di gradimento!!!

Ah…  proposito, a conferma di quanto avevo scritto, hai portato a vincere il tuo concorrente €. 150.000 euro, sapendo che sarebbe andata a casa alla prima domanda… sì con quella domanda sulla canzone di Mahmood “Soldi”!!!
Nella domanda si chiedeva quale vip fosse citato nel brano tra Bruce Lee, Jackie Chan, Jet Li e Jean Claude Van Damme. Risposta scontata: Jackie Chan. “Secondo me è Bruce Lee”, ha però detto il concorrente, che poi ha chiesto ugualmente aiuto al pubblico, che ha risposto in maggioranza Bruce Lee. “Ho seguito Sanremo e so che Soldi ha vinto il concorso, solo ho un minimo di dubbio perché fra i personaggi famosi che ci sono all’interno delle opzioni dovrebbe essere Bruce Lee quello che dovrebbe essere citato all’interno della canzone”, ha commentato il concorrente.
La risposta era sbagliata come d’altronde l’aiuto del pubblico, ed allora ecco Gerry “L’eroe dei raccomandati”: “C’è una A più alta delle altre, ma è anche vero che li hai influenzati perché hai detto Bruce Lee. Io ero convinto che il pubblico una cosa su Sanremo la sapesse e invece…“!!!
Ahi, ahi, ahi Gerry… questa è la dimostrazione che quel programma premia gli amici, i parenti e conoscenti vari…
Ed allora, come dici sempre: “Only the Brave”… ed io siccome mi sento coraggioso, ho deciso di mettervi alla prova!!!

I problemi più gravi del paese…??? Corruzione e mafia!!!


“La lotta alla mafia e alla corruzione rappresentano il primo vero problema di questo  Paese e in particolare della nostra regione!!!
Un’emergenza che in questi cinquant’anni non è stata affrontata come si doveva…
Già… per come si è visto, la mafia a fatto comodo a molti e non parlo soltanto di quegli abituali politici (che hanno ricevuto voti in cambio di favori), no… parlo di tutti quei cittadini che senza alcun merito – ma grazie per l’appunto a quel clientelismo – sono riusciti a infiltrarsi in quegli enti o in tutte quelle strutture pubbliche, dove era necessaria una raccomandazione…
Difatti, se dovessimo verificare tutti coloro che grazie a quel sistema “mafioso” hanno potuto godere in questi lunghi anni di favore personale, ad esempio un posto di lavoro, beh… credo che almeno il 50% di lor, deve dire grazie alla mafia (o indirettamente a quei signori della politica vincolata ad essa) e tra questi ovviamente escludo quegli individui pagati dalla criminalità organizzata, la cosiddetta manovalanza, altrimenti quella percentuale crescerebbe a dismisura…

Per quanto sopra si comprende come quella percentuale sia, molto ma molo di più di quanto si dice… ma nessuno ne parla, già nessuno dice niente, d’altronde il compromesso che allora hanno deciso d’accettare non possono confessarlo, peraltro è lo stesso che successivamente hanno utilizzato per favorire i loro figli, diventando anch’essi di fatto, succubi di quel sistema: chiamati cioè a prostrarsi tutte le volte necessarie, in particolare con l’avvicinarsi delle votazioni!!!
Certo… a trovare uno soltanto capace d’alzarsi è ammettere: “Sì… sono stato raccomandati da Caio o da Tizio” è certamente impossibile!!!
D’altronde ciascuno di loro è  entrato come si dice “nella parte“, è quindi, nel vantare quotidianamente se stesso in questi anni,  si è talmente convinto di ciò che dice, che ha dimenticato quella sua provenienza o in quali modi è diventato “qualcuno”, se non fosse stato proprio per quel legame “familiare/politico/mafioso”!!!

Ecco perché i giovani, quelli ancora validi, non trovano nessuna opportunità in questo Paese, ancor più in questa terra, dove sono costretti ad allontanarsi, per dimostrare altrove tutto quel loro valore!!!
Perché… a causa di quel loro modo d’essere liberi, nel voler innanzitutto contrastare quel sistema corruttivo e criminale, hanno provato – a differenza dei loro cari – fare a meno di quegli strumenti clientelari mafiosi e per questi motivi, sono sono stati tolti loro, quelle opportunità reali, capaci di valorizzarli e far emergere quel loro talento!!!
Sì… loro, alcuni di loro, no… pochi tra loro, hanno scelto d’incentivare un percorso diverso, quello della legalità ed è per questo… che vengono puniti!!!
Già… perché hanno provato a cambiare dalle fondamenta quel sistema, hanno dirottato verso altre realtà quel loro voto, diverso da quel voto che ha governato e distrutto questa nazione, questa regione, ed ed ora sperano che quanto realizzato, questo nuovo governo Conte, garantisca loro quella meritocrazia ed equità, fin qui mancata!!!
Ecco quindi che per contrastare quella criminalità, per far crescere il paese, chiedono d’intervenire… in particolare nel Sud, con maggiori investimenti e dando soprattutto concrete possibilità di sviluppo e di rilancio occupazionale ed ancora, politiche di contrasto alla corruzione, per ripulire – una volta e per tutte – quei settori “infetti”nei quali si è infiltrata in questi lunghi anni la criminalità organizzata!!!
Lo sanno tutti dove devono cercare… non è qualcosa di celato, anzi, quella presenza viene fatta ogni giorno “pesare“, affinché tutti i cittadini possano comprendere che per far avanzare ogni loro esigenza, devono sottostare a loro e quel marcio sistema!!!
Lo Stato quindi deve farsi sentire… non facendo più “inciuci” con personaggi “schifosi”, bensì lottando ogni giorno e dimostrando a tutti la propria forza, senza dover attendere di volta in volta le notizie dei media o sui i social, ma compiendo quanto di loro pertinenza, dando soprattutto risposte certe e immediate, quando chiamati direttamente in causa, in modo da garantire in maniera chiara ed efficace, la sicurezza dei cittadini, ed una presenza capillare su tutto il territorio!!!
La mafia e la corruzione si possono eliminare, iniziando a colpire l’economia mafiosa e quella illegale, in particolare l’evasione che costituisce la prima causa del blocco dello sviluppo economico e sociale nella nostro Paese!!!

Qualcosa è vero sta cambiando, le misure attualmente adottate dal governo nazionale ed anche regionale, vanno verso quegli indirizzi e chissà se finalmente in maniera celere, riusciremo a eliminare da questo nostro sistema, tutti quei numerosi corrotti!!!
E’ giunto il tempo d’intervenire con misure forti e concrete, e speriamo che presto, sì…molto presto, se ne vedano i risultati!!!
D’altronde quanto riporta oggi il sottoscritto è lo stesso che scriveva in tempi non sospetti Norberto Bobbio: “Questa società italiana appare putrefatta e moralmente fiacca. Tutta, non soltanto il governo e il sottogoverno: tra chi sta dentro il palazzo e chi sta fuori c’è una corrispondenza. La corruzione dei politici e dei loro manager è una costante della vita politica italiana e forse non soltanto italiana: nasce soprattutto dal bisogno di procurarsi l’enorme quantità di soldi che i partiti e le loro correnti divorano, coinvolge tutti o quasi, creando una ragnatela di reciproci ricatti”!!!

Chi vuol essere "raccomandato"… al milionario???

Mai come quest’anno assistere ad un programma televisivo, nel caso specifico quello trasmesso da Canale5, “Chi vuol essere milionario“, presentato da Jerry Scotti, mi ha dato così fastidio…
Ho avuto come la sensazione che avessero deciso di mandarlo in onda, non tanto per il programma in se – a cui va detto, hanno aggiunto e modificati usa serie di “aiutini” non certo indifferenti – ma per quel modo di trasmetterlo, e cioè quasi fosse un programma per contribuire alle finanze un po’ giù di quei suoi concorrenti…
Mi piacerebbe sapere con quali modalità siano stati scelti, perché l’impressione che ho ricevuto è che fossero parenti o affini di qualcuno che opera per quel programma o per quella televisione, a cui… grazie a quei palesi suggerimenti del suo presentatore, si è riusciti “senza alcun coraggio”, a vincere quei premi…
Ecco perché dopo la seconda puntata, mi sono sentito in dovere di scrivere a quella trasmissione, era il 14 Dicembre 2018, perché a sentire quelle banali domande e a vedere con quali e quanti espedienti, quel bravo presentatore era ( forse costretto…) posto lì per suggerire le risposte, mi veniva di proferire parole, che evito di ripetere!!!
Altro quindi “Chi vuol essere milionario”, quest’anno la trasmissione l’avrebbero dovuta chiamare con il suo vero nome e cioè “Chi vuol essere raccomandato”, che visto quanto accade ogni giorno nel nostro paese, mi sembra come titolo più adeguato…
Ed allora mi permetto di condividere la lettera dal sottoscritto inviata, affinché la prossima volta ( se ci sarà una prossima volta…) quei suoi manager, possano cambiare le regole del programma e chissà, farle ritornate per com’erano negli anni scorsi!!!
Pre.mo Casting “Chi vuol essere milionario”,
ho assistito alle prime puntate del Vs. programma “Chi vuol essere milionario” e debbo dire che ahimè in queste puntate, è venuto a mancare quel vero e unico requisito che dovrebbe avere il Vs. candidato ideale e cioè il coraggio: “Only the Brave”!!!
Ma soprattutto quel concorrente dovrebbe possedere quella minima capacità personale a saper rispondere, sia che trattasi di un individuo analfabeta, a modello ragazzo innamorato  “bollywoodiano” (già… come quello del film di Danny Boyle), oppure di un individuo ultra-laureato… che però dimostra di non avere alcuna necessità di ricercare nello sguardo o nel suggerimento di quel presentatore, l’aiuto sfacciato di cui ha bisogno…
Un aiuto talmente evidente…  da dare quasi fastidio, non per quanto concerne la generosità di quel suo presentatore con il quale ha aiutato quei suoi ospiti, ma perché quei suoi concorrenti, sono stati  condotti con la manina ai 30.000 ( e lo sappiamo entrambi, d’altronde basta rivedere il video…) senza alcun merito!!!
Per farvi un esempio, il sottoscritto una di quelle sere, era proprio a cena con degli amici/parenti e per gioco abbiamo iniziato a rispondere… 
Bene, senza alcun aiuto, ma soprattutto, dedicando soltanto 5 secondi per rispondere ad ogni domanda, ( già se avessi usato l’orologio degli scacchisti… per tutte quelle stesse risposte fino ai 70.000, avrei certamente vinto sul tempo, avendo dedicato per tutte le risposte meno di un minuto…)!!!
Un genio…???No, diciamo che sono stato fortunato perché conoscevo tutte quelle risposte… 
Già… anche l’unica di cui non ero sicuro, sì quella su “Istagram” e difatti, pur avendo dei dubbi tra le due prime risposte, avevo scelto la seconda, proprio per quella desinenza “in” e “gram” e cioè chek-in e prenotazioni…
Quindi in un minuto (a cui aggiungo per correttezza questi ulteriori cinque secondi per l’ultima risposta…), sarei giunto alla domanda da 150.000 euro!!!
Ora, non so dirvi se anch’io come quel romantico indiano Jamal del film “The Millionaire”,  si è trovato ad affrontare due manche nelle quali conoscevo tutte le risposte… ma certamente, a differenza di loro, sono sicuro di possedere quell’unico valore aggiunto per poter partecipare a quel programma, una qualità che solo chi l’ha saputa evidenziare nel corso della propria vita, dovrebbe sedere lì: Si chiama coraggio!!!  
Vi ringrazio quindi anticipatamente per l’attenzione dedicatami ed anche se non dovessi venire contattato (cosa di cui sono certo – d’altronde il programma è per i raccomandati ed io sono per mia precisa natura… escluso), continuerò comunque a guardare la vostra trasmissione, perché la ritengo tra quelle poche rimaste, tra le più interessanti, in un panorama televisivo fortemente deludente.
Con affetto, Nicola Costanzo
P.s. Debbo aggiungere che dopo aver inviato la mia email, ho come avuto al sensazione che qualcuno l’avesse letto, in quanto mi è sembrato che le ultime puntate avessero preso un percorso diverso, sì… le domande sono state, leggermente più ardue. 
Ma come sempre, grazie a quel suo presentatore “eroe  mascherato“, ciò che sembrava a quei concorrenti incomprensibile, è diventato improvvisamente chiaro…
Cosa aggiungere… grazie Jerry!!!

Buon natale "Sicila" e auguri ai "Siciliani", in particolare a tutti coloro che si trovano lontano…

Natale è giunto… ed allora anche il sottoscritto, tramite questo suo blog, prova ad essere più buono…

Ho deciso quindi di porgere i miei auguri a tutti i miei conterranei, anche a coloro che non li meritano, perché dimostrano ogni giorno con le loro azioni di non amarla questa loro terra…  
Rivolgo inoltre un particolare augurio a tutti quei siciliani costretti a vivere in altre realtà nazionali oppure all’estero, poiché questa propria terra non ha saputo privilegiare la meritocrazia, ma è rimasta prigioniera di quell’odioso clientelismo…
Ecco quindi che i figli di questa terra, ragazzi che qui svolgevano da precari la loro professionalità, si ritrovano ora lontani a dirigere vere e proprie strutture, mediche, ingegneristiche, universitarie, culturali, ecc…, ricevendo per quel loro profuso impegno, onorificenze e attestazioni, anche per quelle loro innovative ricerche in campo scientifico…
Perché da noi si sa,  tutto deve cambiare per restare immobile… e dove i soliti nomi di quei figli di papà continuano a portarsi avanti, mentre agli altri non resta che guardare o sottostare a quelle regole imposte…
Ma d’altronde, chi non è raccomandato ed ha coraggio… scappa, viceversa tutti coloro che non appartengono a quell’ovattato sistema clientelare/familiare provano a rimanere, senza poter migliorare quella loro posizione e nel frattempo, come tutti, si lamentano… elencando i vari problemi di questa loro regione!!! 
Eccoli quindi enumerare tutti i servizi che non funzionano, a cominciare da quelli pubblici, quei numerosi disservizi della cosa pubblica, poi c’è la voce sprechi, ad iniziare da quelli compiuti in questi anni (grazie a quei noti governatori…) da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, per proseguire con la maggior parte degli enti locali, che dimostrano essere in totale dissesto… 
Naturalmente non poteva mancare la categoria dei giovani, a cui segue per correlazione la parola “disoccupazione”…
Peraltro si sa… da noi non esiste lo Stato, concepito come un qualcosa che favorisce la vita dei cittadini e ridistribuisce le risorse a vantaggio della collettività… 
In Sicilia, i siciliani hanno un rapporto distaccato con quell’apparato e con le istituzioni, visti da sempre come un qualcosa da evitare e il più delle volte da contrastare o certamente con cui non collaborare, perché considerati a livello fiscale delle sanguisuga e a livello personale come qualcosa con cui è meglio non avere a che fare, affinché non si abbiano successivamente problemi o ripercussioni…
D’altronde si sa… i siciliani hanno da sempre badato (in tutti i sensi…) alla “famiglia” e soprattutto alla protezione della “roba“… e non importa se quanto accantonato è stato compiuto in maniera illegale, l’importante è fare in modo che quanto messo da parte in maniera corruttiva, non vada perduto…
Questa è la nostra terra!!!
Questa è la Sicilia in tutte le sue sfaccettature: “Vi è una Sicilia “babba”, cioè mite, fino a sembrare stupida e una Sicilia “sperta”, cioè furba, dedita alle più utilitarie pratiche della violenza e della frode. Vi è poi una Sicilia pigra ed una frenetica; una che si estenua nell’angoscia della roba ed una che recita la vita come un copione di carnevale; ma per fortuna c’è ne una che si sporge da un crinale di vento in un accesso di abbagliato delirio”…
Cosa dire, questa è la nostra terra e questi siamo noi, disponibili sì a superare ogni avversità, ma mai disponibili a lottare per quel necessario e unico cambiamento…  
Per il momento (o dovrei dire… come sempre…) accontentiamoci. Buon Natale a tutti!!!

Con un paese di raccomandati che ha premiato sempre chi non era meritevole, dove si sperava di andare???

Il Pd attacca il ministro Luigi Di Maio per la sua proposta di censire i raccomandati all’interno della Rai: “Ennesima gravissima intimidazione”, ha affermato Michele Anzaldi, a cui a fatto eco eco Teresa Bellanova: “Vogliono schedare tutti. C’è un clima pericoloso, da caccia alle streghe”.
E sì… non è corretto quanto sta accadendo, dire che alla RAI ci sono raccomandati, figli di noti politici o di personaggi illustri è veramente oltraggioso!!!
Come si può dire una cosa del genere, quando si sa benissimo che in quella struttura si entra esclusivamente per meritocrazia, per quelle note capacità professionali e personali dimostrate nel corso della propria vita… 
Quante dicerie… e difatti leggendo quanto sopra, mi sono messo a perlustrare sul web qualche notizia che dimostrasse quanto in errore fosse quel leader pentastellato…
Ma ahimè, a differenza di ciò che credevo, ho trovato precisamente sui social un post che riepilogava quanto segue…
Ora, non so dirvi quanto di vero vi sia di vero in questo elenco riportato ( certo di qualche nome ero ben a conoscenza… ), ma se così fosse, c’è da restare sconcertati… ma il sottoscritto, non lo è affatto, anche perché in un qualche modo quanto ora emerso, evidenzia ciò che da sempre denuncio nel mio blog, per quanto concerne quegli apparati che potremmo definire pubblici…
La cosa assurda è che non vi è mai un soggetto, tra quei “raccomandati”, che abbia il coraggio quantomeno d’ammetterlo!!!
Ed allora quindi, leggiamoli questi nomi di figli di papà ben conosciuti:
Tinni Andreatta, responsabile fiction di Raiuno, figlia di Beniamino, ex-ministro DC.
Natalia Augias, Gr, figlia del giornalista e scrittore Corrado.
Gianfranco Agus, inviato a “La vita in diretta”, nipote dell’attore Gianni.
Roberto Averardi, Gr, figlio di Giuseppe, ex-deputato PSDI.
Francesca Barzini, Tg3, figlia dello scrittore e giornalista Luigi junior.
Bianca Berlinguer, conduttrice del Tg3, figlia di Enrico, ex-segretario del PCI.
Barbara Boncompagni, autrice, figlia di Gianni.
Claudio Cappon, direttore generale, figlio di Giorgio, potente ex-direttore generale dell’Imi.
Antonio De Martino, Gr, figlio dell’ex ministro socialista Francesco.
Fabrizio Del Noce, Tg1, direttore Raiuno, figlio del filosofo Augusto.
Antonio Di Bella, direttore Tg3, figlio di Franco, ex-direttore del “Corriere della Sera”.
Claudio Donat-Cattin, capostruttura Raiuno, figlio dell’ex-ministro democristiano Carlo.
Jessica Japino, programmista regista di tutte le edizioni di “Carramba”, figlia di Sergio, compagno di Raffaella Carrà.
Giancarlo Leone, amministratore delegato di Rai Cinema e responsabile della Divisione Uno, figlio dell’ex-presidente della Repubblica Giovanni.
Marina Letta, contrattista a tempo determinato, figlia di Gianni, già sottosegretario alla Presidenza a Palazzo Chigi.
Pietro Mancini, Gr, figlio del socialista Giacomo.
Maurizio Martinelli ,Tg2, figlio del giornalista Roberto.
Stefania Pennacchini, Relazioni istituzionali Rai, figlia di Erminio, ex-sottosegretario DC.
Claudia Piga, Tg1, figlia di Franco, ex-ministro DC.
Francesco Pionati, notista politico del Tg1, figlio dell’ex-sindaco di Avellino, la cui assunzione, secondo quanto si narra, fu decisa durante una partita a carte di Ciriaco…
Alessandra Rauti, redattore del Gr, figlia di Pino, segretario del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore.
Silvia Ronchey, autrice e conduttrice di programmi, figlia di Alberto, ex-ministro dell’Ulivo ed ex presidente di Rcs.
Paolo Ruffini, direttore Gr, nipote del cardinale e figlio di Attilio, ex-deputato e ministro DC.
Sara Scalia, capostruttura di Raidue, figlia della giornalista Miriam Mafai.
Maurizio Scelba, Tg1, figlio di Tanino, ex-portavoce del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
Mariano Squillante, ex-corrispondente da Londra, ora a RaiNews 24, figlio dell’ex-giudice Renato.
Giovanna Tatò, Raitre, figlia di Tonino, consigliere di Enrico Berlinguer.
Carlotta Tedeschi, Gr, figlia di Mario, senatore MSI.
Daniel Toaff, capostruttura e autore della “Vita in diretta”, figlio di Elio, l’ex-rabbino capo di Roma.
Stefano Vicario, regista preferito di Giorgio Panariello, figlio del regista cinematografico Marco.
Flavio Fusi, TG3, Figlio dello scomparso Torquato, senatore PCI
A quanti sopra, vanno sommati i figli di quella stessa RAI:
Rossella Alimenti, Tg1, figlia di Dante, ex vaticanista Rai.
Paola Bernabei, Ufficio stampa, figlia di Ettore, ex-direttore generale della Rai e proprietario della società di produzione Lux.
Giovanna Botteri, Tg3, figlia di Guido, ex-direttore sede Rai di Trieste.
Manuela De Luca, conduttrice Tg1, figlia di Willy, ex-direttore generale Rai.
Giampiero Di Schiena, Tg1, figlio di Luca, ex-direttore DC del Tg3.
Annalisa Guglielmi, sede Rai di Milano, figlia di Angelo Guglielmi, ex-direttore di Raitre.
Piero Marrazzo, conduttore di “Mi manda Raitre”, figlio dello scomparso giornalista Giò.
Simonetta Martellini, Raiuno, figlia di Nando, storico radiocronista sportivo.
Luca Milano, dell’ufficio contratti, figlio di Emanuele, ex-direttore Tg1 ed ex-vicedirettore generale.
Barbara Modesti, Tg1, figlia dell’annunciatrice Gabriella Farinon e del regista Rai Dore.
Monica Petacco, Tg2, figlia di Arrigo, storico e consulente principe di programmi Rai.
Andrea Rispoli, Raidue, figlio del conduttore Luciano, già alla Rai.
Fiammetta Rossi, Tg3, figlia di Nerino, ex direttore del Gr2, ma anche moglie del potente ex-segretario dell’Usigrai, Giorgio Balzoni, oggi caporedattore al politico del Tg1.
Cecilia Valmarana, figlia di Paolo, uno dei padri del cinema coprodotto dalla Rai (“L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi), segue le orme del papà nella struttura di RaiCinema.
Paolo Zefferi, figlio di Ezio, giornalista e autore di fortunati approfondimenti, è a Rainews 24.
Francesca Orichuia, figlia di Carlo Orichuia (dirigente Rai)
Paolo Di Giannantonio, figlio di un ex onorevole della DC, tale Natalino Di Giannantonio
Alberto Angela, figlio di Piero
Diana De Feo, giornalista TG1, figlia di una dei primi direttori generali Rai e moglie di Emilio Fede.
Avevo letto alcuni giorni quanto riportato dal presentatore Giancarlo Magalli, che in maniera coraggiosa su Vanity Fair aveva detto: “Un censimento dei raccomandati basato sulle delazioni sarebbe molto pericoloso anche perché, se i dirigenti ammettessero di aver assunto un incapace dietro raccomandazione, sarebbe già un inizio!!!”.
Una bella bordata quella del presentatore contro “Mamma Rai“, che ha ricordato di quanto una volta ha dovuto far lavorare una persona perché gli era stata segnalata da “livelli altissimi”: “Sì… la impiegai per quello che sapeva fare: NIENTE!!!“.

Il "Grande Fratello" raccomandato!!!


Solitamente non è mia consuetudine scrivere su argomenti banali, ma ci sono circostanze dai quali non posso esimersi, in quanto denotano ambigui elementi di irregolarità o di equità, che esprimono in maniera palese principi immorali, che attraverso questo mio Blog cerco quotidianamente di evidenziare e quando possibile contrastare e denunciare…

Ed allora, parliamo di questo programma televisivo, condotto su Canale 5 dalla presentatrice Ilary Blasi (moglie del calciatore Francesco Totti), che ha avuto quest’anno uno “share” altissimo di pubblico, grazie soprattutto ai concorrenti scelti, che hanno saputo attraverso quella propria presenza, coinvolgere quanti da casa osservavano il programma…
Il sottoscritto, a differenza di quel alto numero di spettatori, non ha seguito nulla di quella trasmissione effettuata da quella “casa”, contrariamente della propria figlia, che sin dalla prima puntata si è voluta “intestardire” nel volere guardare il programma…
Certo, la presenza di alcuni personaggi come ad esempio Cristiano Malgioglio, hanno migliorato la limitatezza strutturale del programma, in quanto, la sua partecipazione, ha fatto in modo di coinvolgere coloro che si trovavano all’interno di quella casa, attirando su di se, l’attenzione del pubblico.
E’ stato chiamato “Il Grande Fratello VIP”… ma scusate, chi erano questi “Very Importatant Person”??? Cosa hanno fatto di così importante… già, ad esclusione di qualcuno, ripescato sotto il profilo professionale televisivo da “altra vita”, ditemi… il resto dei partecipanti, chi li conosce.
Nomi per lo più sconosciuti… si qualcuno è lì perché la sorella stava con Fabrizio Corona, qualche altro perché moglie di un grande ballerino/coreografo, un’altra nota perché moglie di un nostro defunto giornalista e poi c’è chi è conosciuta per i molteplici mariti famosi, seguono… ex tronisti, corteggiatrici, figli di sportivi e modelle varie… quindi potremmo accostare quei contendenti, al titolo di un programma presentato proprio alcuni anni fa da Daniele Bossari: “Mistero” (uno dei pochi programmi tv interessanti, stranamente soppresso da Mediaset…).
Quindi eliminando questi formalmente sconosciuti, quanti restano dovrebbero far parte di quei cosiddetti VIP; mi riferisco a Cristiano Malgioglio, all’attrice Serena Grandi, al presentatore Marco Predolin e all’attore Lorenzo Flaherty!!!
Quindi, altro che programma VIP… negli Usa, definirebbero lo stesso programma “trash”, ma qui si sa… siamo in Italia, un paese nel quale non viene premiato il merito, infatti ciò che da noi è scadente… può diventare all’improvviso meraviglioso!!!
Non hanno alcuna importanza i propri meriti o quelle proprie capacità,  qui non siamo al programma “Tu si que vales”… ciò che conta è la propria “raccomandazione”, sarà quella a decidere se sei realmente un vip o una pippa…
Comunque ritorniamo alla correttezza del programma e ai voti espressi dagli spettatori…
A detta di mia figlia, in tutte le puntate, Giulia De Lellis risultata vincitrice con il maggiore numero di voti, tanto da passare, alcune settimane dopo, direttamente in finale… 
Ecco che all’improvviso ieri, durante l’ultima puntata, quella finale, nel momento del tele-voto, non si riusciva ad esprimere la propria preferenza; io stesso ho potuto assistere in prima persona, di quanto fosse impossibile per mia figlia votare per la De Lellis: il sistema rifiutava il voto online espresso…  più volte difatti ha provato e sempre con lo stesso esito, fintanto che io steso gli ho detto “prova a votare per Bossari“, ed ecco che improvvisamente il sistema accettava la votazione fatta…
Mia figlia era ovviamente adirata, ma facevo notare lei, che non vi fosse nulla di anormale o di cui cui sorprendersi, d’altronde è la stessa cosa che accade durante le votazioni elettorali: voti per uno e ne sale incredibilmente un’altro!!! 
Ah… che ridere… scherzo naturalmente, ma in fondo, difficilmente sono lontano dalla verità… perché potete starne certi, in quella votazione online, ci sarà stato lo “zampino” della produzione, che avrà fatto in modo di manipolare quel tele voto…
Non mi sorprenderei infatti se a breve, questa polemica finirà –come molte inchieste di questo paese– sul tavolo di un magistrato, che purtroppo, invece di potersi concentrarsi su procedimenti ben più importanti, sarà costretto ad avere a che fare, con questo cosiddetto (perdonate l’abuso del paragone ) “mondo dello spettacolo“!!!
Peraltro, perché meravigliarsi, il sottoscritto aveva già dichiarato in tempi non sospetti alla propria figlia, il nome del vincitore… Daniele Bossari!!!
Lo stesso d’altronde era stato dato per vincente, già alcune settimane prima, sul web, in particolare su “Wikipedia”… 
La sua vittoria d’altronde era stata già preceduta da alcune circostanze che ne avevano aumentato il consenso: vedasi la richiesta di matrimonio espressa alla propria compagna, la figlia che gli regala una stella celeste, oppure quando sentendosi già sconfitto, per lo scontro diretto con la De Lellis… risultava sorpreso d’aver superato quella difficile votazione e come dargli torto, era stata fino ad allora la vincitrice da sempre del tele-voto… qualcuno ne aveva attribuito i meriti a quelle sue fans, meglio conosciute come le “bambine”!!!
Ovviamente, nessuno discute il vincitore, era l’unico d’altronde che meritava – anche secondo mia figlia- quel premio, ma quantomeno, una votazione più regolare,  avrebbe tolto ogni tipo di dubbio…
Io resto sempre dell’idea che la televisione dovrebbe dedicarsi a qualcosa di più importante… ma i nostri faziosi media, hanno più interesse a distrarci… facendoci svagare (“panem et circenses”), che a farci percepire i reali problemi di questo nostro paese!!!

L'Italia fuori dai mondiali!!!


L’ultimo atto di scelte politiche errate…

Cosa centra la politica con la partita appena persa… centra perfettamente, perché è proprio da quelle scelte fatte, dal presidente ormai “Ta-vecchio”, insieme a quei dirigenti posti lì perché raccomandati e da tutti quei commissari scelti negli anni (ad esclusione di Antonio Conte) e via discorrendo…   
La verità è che bisogna ripartire nuovamente d’accapo…
Bisogna puntare come hanno fatto già altri stati, sul calcio giovanile… rilanciare i ragazzini, senza dover inseguire sempre e in ogni circostanza quei calciatori esteri, quasi fossero dei mostri sacri…
Poi ti accorgi vedendoli giocare, che sono peggiori di molti nostri allievi di Lega Pro…
Una squadra, la nostra nazionale, senza alcuna identità!!!
Si è vista già dalle prime partite, non s’è trovata l’amalgama del gioco, è stato il nostro… un calcio basato sul nulla e mi dispiace dire ciò, perché se pur non ero tra i sostenitori di Ventura, credevo che avrebbe fatto – grazie all’esperienza maturata – bene, ed invece mi sono sbagliato…
La verità è che noi ormai siamo fuori da tutto… per ultimo ora il calcio!!!
Siamo fuori dall’economia, dallo sviluppo, dalla ricerca. dagli investimenti, dalle innovazioni tecnologiche, dalle infrastrutture, dai collegamenti… e forse chissà, da un punto di vista pratico, non è male che siamo usciti fuori da questi prossimi mondiali…
Finiremo così di sedare tutte le nostre reali difficoltà dietro una partita di pallone, non abbiamo più alcun motivo di gioire per un goal… poiché stiamo vivendo di fatto una rapida discesa, una serie di auto-goal che in questi anni, ci hanno fatto retrocedere rispetto ad altri paesi, nell’ultima serie, quella a noi più adatta… sì dei dei dilettanti e aggiungerei allo sbaraglio!!!
Ora non abbiamo attenuanti… il sistema va modificato, anzi invertito, iniziando a cacciare a pedate in culo coloro che ci hanno condotto a questo sfacelo e non mi riferisco solo alla parte sportiva del paese… ma a tutti, nessuno escluso tra quelli che siedono in posti dirigenziali, senza averne competenze e professionalità!!!
Basta… basta… sì… basta con un paese fatto da raccomandati!!!
E’ tempo di premiare chi realmente merita, bisogna puntare sulla meritocrazia… e non con quei nomi messi lì per favorire i soliti familiari e amici, perché alla fine, sono questi i risultati che si ottengono!!!
L’arbitro ha ormai fischiato per ben tre volte… e noi ora tutti, siamo ovviamente delusi da quanto è accaduto…
Ma se avessimo questa eguale sensibilità per il nostro paese, per cose ben più importanti, forse oggi non staremo qui a parlare di calcio, ma inizieremo a prendere in mano il nostro paese… come hanno appena fatto in catalogna!!!
Ma tanto lo sappiamo tutti come andrà a finire; tra qualche giorno, appena riprenderà la serie A e/o la Champions League, ci dimenticheremo di quanto accaduto e riprenderemo ad andare nuovamente allo stadio per tifare la nostra squadra del cuore…  
D’altronde, se poi manca il lavoro, se le nostre famiglie sopravvivono, se i nostri figli si ritrovano senza alcuna prospettiva o se non vi è alcun futuro per le giovani coppie… cosa importa, guarda… in questo preciso momento, la mia squadra di calcio ha fatto GOALLLLL!!!

Denuncia di un giovane italiano del Sud… trasferitosi in Svizzera!!!

Ho ricevuto questa missiva con la preghiera di diffonderla poiché riassume il disagio che hanno gli Italiani in cerca di lavoro tra l’Italia e la Svizzera…

Aggiunge inoltre quanto “Non sia importante la sua storia personale, ma quanto il fatto che essa sia una testimonianza accomunabile a quella di altre migliaia di persone che attualmente si trovano nella sua stessa situazione e che vivono quotidianamente lo stesso disagio…
Ragion per cui, ha preferito “non firmare” per esteso la lettera, in quanto credo che in calce alla stessa, ci possa essere aggiunta la firma di molti cittadini, italiani e non solo, senza che cambi affatto la sostanza della denuncia.
Cordialmente, Gaspare (un italiano in Svizzera…)
Ecco a voi la lettera:
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. 
Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). 
Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice.
“Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri. 
Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… 
Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… 
Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
Una doverosa puntualizzazione -per tutti i tastieristi seriali pronti a sparare giudizi come sentenze-: non datemi del “choosy” o “kippers” o “neet”, per favore! 
In primis, perché odio l’esterofilia imperante: quantomeno usiate un epiteto nostrano (“sfaticato”, “fannullone”…); in secundis, poiché non mi sono di certo adagiato sugli allori. 
La laurea è stata un traguardo raggiunto dopo anni di fuori corso, ma al costo di mantenersi a tutti i costi da solo, alternando lavoretti in nero e tirocini “aggratis” (anzi, a proprie spese): per definire al meglio la mia posizione, conierei il neologismo di “diversamente occupato”!
Dimenticavo: oltre ad esser figlio degli anni ’80, sono un figlio del Sud: la medaglia al petto di “sfigato”, dunque, me la sono meritatamente conquistata! 
Cosa vuol dire, per un giovane -non raccomandato e senza un’impresa di famiglia alle spalle- cercare lavoro al Sud? Il più delle volte, un gioco al lotto: con la differenza, in questo caso, di giocare sulla propria pelle!
Arrivati al primo bivio della propria vita (i trent’anni), così, è facile voltarsi indietro ed accorgersi di aver sprecato i propri anni migliori tra cumuli di libri e lavoretti eternamente precari, temporanei, a scadenza… 
Il prezzo necessario da pagare per non essere scavalcati da chi gioca al rialzo nella disperazione!
Si superano i trent’anni, poi, e si scopre d’improvviso di esser troppo presto invecchiati per il mondo del lavoro: bonus a go-go per l’assunzione di under-29, con buona pace per chi non è né tanto giovane né tanto vecchio!
Allora ci si ributta nuovamente a capofitto negli studi, preparandosi per un concorso pubblico. Peccato che, eliminati tutti quelli per i quali vige il solito dolente limite d’età, di corposi ne restano ben pochi. 
E quando per mesi ti prepari per uno dei pochi concorsi a cui aspirare (si veda quello per Assistenti Giudiziari), ti ritrovi a tirare le somme con altri 300 mila candidati per poche centinaia di posti!
Giunge inesorabile, così, il momento di pensare alla fuga, a scappare all’estero! 
Quale meta migliore della vicinissima Svizzera (e dell’italianissimo Canton Ticino)? 
Ripensi ai tanti che ce l’hanno fatta, trovando la loro fortuna tra la Svizzera, il Belgio e la Germania, e molli tutto -gli affetti e le amicizie di una vita- per partire, pronto a sfidare la sorte per un tozzo di pane.
Passano i mesi, e ti rendi però conto che il Paradiso non è di questa Terra… 
Cerchi un lavoro attinente ai tuoi studi? Ben presto ti accorgi che qui la tua laurea è fondamentalmente “carta straccia”! 
Cerchi un qualsiasi lavoro, pur umilissimo, che ti permetta di vivere dignitosamente? 
Nella migliore delle ipotesi, qualora non si richieda il Tedesco Madrelingua (un’oscenità per qualsiasi italiano medio!), o uno dei tanti attestati federali immaginabili (anche per un posto di lavapiatti!) o un permesso di soggiorno (un miraggio senza prima un contratto in mano…), ti rispondono: “ma lei è sprecato per questa posizione…”.
Col morale a terra, continui ancora a cercare la tua strada, tra cartelloni pubblicitari che raffigurano gli italiani come “ratti” e, un po’ ovunque, giornali che sfoggiano titoli a tutta pagina del tipo “Costretti ad emigrare!” (riferiti, stavolta, ai Ticinesi, a causa dell’immigrazione italiana).
Sconfortato, sull’orlo di una crisi di nervi, chiudi gli occhi, e ti accorgi di vivere con un pugno di mosche in mano… ma un tesoro inestimabile attorno: la tua Famiglia, gli affetti più cari, sempre al tuo fianco, comunque pronti a sorreggerti. 
Ed è in questi momenti che un dilemma, come una preghiera, ti scuote brutalmente la coscienza: si può certamente vivere “per” la Famiglia; ma fin quando si può sopravvivere “di” Famiglia???
G.S.
Ovviamente su quanto sopra, non dobbiamo che ringraziare il nostro governo nazionale!!! 
Dall’ultimo… a tutti quelli che in questi vent’anni l’hanno preceduto!!! 

Basta raccomandati e familiari nel NOSTRO Parlamento!!! I Parlamentari li decidiamo NOI!!!


Ho appena firmato la petizione di Change.org (promossa dal Fatto Quotidiano in collaborazione con Change.orge) e vorrei chiedere a ciascuno di Voi di fare altrettanto…

Il link per sottoscrivere la petizione è questo… e se volete, potete fare liberamente -non è obbligatoria- una piccola donazione:
Pubblichiamo l’appello in 5 punti sulla legge elettorale del Coordinamento democrazia costituzionale. 
Malgrado due pronunce della Corte costituzionale, che hanno pesantemente censurato il Porcellum e l’Italicum… ancora una volta una ristretta oligarchia, composta dai capi dei principali partiti, potrà determinare la composizione delle Assemblee parlamentari, assegnando il seggio ai propri fedelissimi ed espropriando gli elettori della possibilità di scegliersi i propri rappresentanti… La volontà degli elettori viene ulteriormente manipolata attraverso una formula che favorisce coalizioni di facciata destinate a sciogliersi dopo il voto, a scapito delle formazioni non coalizzate e della pari dignità dei cittadini elettori… Facciamo appello alle lettrici e agli elettori a mobilitarsi per informare i cittadini… e fare arrivare ai partiti una disapprovazione forte e netta rispetto alle scelte che stanno discutendo in Parlamento.
1. La partita che si sta giocando sulla legge elettorale è una partita sulla Costituzione perché il modello di democrazia consegnatoci dai Costituenti e convalidato dal referendum del 4 dicembre 2016, è fondato sulla centralità di un Parlamento rappresentativo attraverso il quale trova espressione il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo, per cui “tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” (art. 49 Cost.). Un Parlamento che fosse nuovamente eletto con un sistema elettorale incostituzionale e con parlamentari nominati dall’alto non offrirebbe alcuna esistenza ai ricorrenti tentativi di stravolgimento della Costituzione.
2. Malgrado due pronunce della Corte Costituzionale, che hanno pesantemente censurato il Porcellum e l’Italicum facendo sorgere la necessità che il Parlamento  intervenga per far sì che sia restaurato un sistema elettorale omogeneo per le due Camere e coerente con la Costituzione, il disegno di riforma elettorale attualmente in
discussione ripropone il carattere oligarchico e manipolativo della volontà popolare che viziava i precedenti sistemi.
3. Ancora una volta una ristretta oligarchia, composta dal capo o dai capi dei principali partiti, potrà determinare la composizione delle Assemblee parlamentari,  assegnando il seggio ai propri fedelissimi ed espropriando gli elettori della possibilità di scegliersi i propri rappresentanti. Inoltre si potranno tenere fuori dal Parlamento le minoranze sgradite ostacolando la nascita di nuove formazioni politiche. Con il nuovo sistema quasi due terzi dei seggi verranno attribuiti sulla base di liste bloccate, mentre per la quota eletta con il maggioritario, la minima possibilità di scelta insita nel collegio uninominale verrà annullata mediante il meccanismo del voto unico al candidato di collegio e alle liste collegate. La volontà degli elettori, inoltre, viene ulteriormente manipolata attraverso una formula che favorisce coalizioni di facciata destinate a sciogliersi dopo il voto, a scapito delle formazioni non coalizzate e della pari dignità dei cittadini elettori.
4. Chiediamo che siano ricostruite le condizioni di legittimità democratica del Parlamento: che il prossimo Parlamento non sia eletto un’altra volta con una legge elettorale incostituzionale, che sia consentito a tutti i cittadini elettori di scegliersi liberamente i propri rappresentanti, che sia eliminato ogni meccanismo che manipoli la volontà degli elettori (come il voto unico) o che possa alterare la volontà espressa dal voto popolare. Ribadiamo con forza le richieste formulate nella Petizione popolare presentata alle Camere su iniziativa del CDC: abolizione del premio di maggioranza, dei capilista o dei listini bloccati, delle pluricandidature. Occorre quindi un sistema sostanzialmente proporzionale, che può essere compatibile sia con il voto di preferenza sia con i collegi uninominali.
5. Facciamo appello alle elettrici ed agli elettori a mobilitarsi perché siano garantite la scelta libera e diretta dei parlamentari da parte dei cittadini e la rappresentatività delle Camere.
6. Invitiamo a partecipare alla campagna i Comitati territoriali. Promuoviamo la tenuta di incontri pubblici nazionali e locali, nei quali chiedere alle forze politiche e ai loro rappresentanti nei territori di pronunciarsi contro il sistema elettorale in discussione e a favore di un sistema conforme alla Costituzione e pienamente democratico.
Firmiamo tutti per avere un paese più equo e soprattutto più democratico!!!