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Truffe allo Stato: 15 miliardi sottratti dal 2020, con il 50% causato da danni erariali

Dal 2020 ad oggi, le truffe ai danni dello Stato hanno comportato un danno complessivo di 15 miliardi di euro. Più della metà di questa cifra, circa 8 miliardi, è legata a danni erariali causati da dipendenti della pubblica amministrazione, che hanno sottratto fondi pubblici attraverso il loro ruolo. 

Le frodi sono particolarmente concentrate nel settore degli appalti pubblici, dove sono stati sottratti circa 6 miliardi, di cui oltre 887 milioni provenienti da gare sanitarie, un settore particolarmente vulnerabile durante la pandemia. 

Un altro settore critico è quello del bilancio nazionale e comunitario, dove le frodi ammontano a circa un miliardo di euro. 

Il settore previdenziale e assistenziale ha visto frodi per 269 milioni, includendo illeciti come falsi invalidi, indebiti percettori di pensioni e bonus, con famiglie che hanno incassato aiuti senza averne diritto. 

Inoltre, nel caso del reddito di cittadinanza, sono stati truffati 217 milioni di euro, di cui 127 milioni percepiti illegalmente da persone che non ne avevano diritto, come evasori fiscali o appartenenti ad associazioni criminali. 

Nonostante la pandemia e la chiusura di molte attività, il numero di truffe nella spesa pubblica non è diminuito, anzi, è rimasto alto, con un impatto significativo sui fondi statali destinati a politiche sociali e servizi pubblici. 

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno portato all’arresto di centinaia di persone, con l’apertura di oltre 12.000 fascicoli d’indagine da parte della magistratura. 

Questo dimostra la portata del fenomeno e l’impegno delle autorità nel contrastare le frodi, anche in un periodo di difficoltà economica e sanitaria.

Collusioni e corruzione negli appalti pubblici!!!

Gli appalti pubblici sono dei processi attraverso i quali le amministrazioni pubbliche affidano lavori, forniture o servizi ad aziende private. 

Tuttavia, in questo particolare settore si verificano spesso fenomeni di corruzione e illeciti che minano l’efficacia e la trasparenza del processo di assegnazione degli appalti.

Uno dei reati più comune è la collusione, che si verifica quando le imprese partecipanti alla gara d’appalto si mettono d’accordo per fissare i prezzi o per allocarsi i lavori in anticipo. 

Questo comportamento, ovviamente anti-concorrenziale, impedisce ad altre imprese di partecipare alla gara e di offrire un prezzo migliore.

E’ dire che questi appalti sono regolamentati da leggi e norme che prevedono sanzioni severe per coloro che commettono reati in questo settore, ma quest’ultime, se pur possono riguardare sia le imprese che i funzionari pubblici infedeli, nella maggior parte dei casi però questi non giungono mai ad una condanna certa, quanto mai in tempi celeri.

Certo, le conseguenze per le imprese possono includere l’esclusione dalle future gare d’appalto, il pagamento di multe e la revoca dei contratti già assegnati, ma a superare l’empasse ci vuole poco, anzi nulla, d’altronde chi opera in questo settore sa bene quali stratagemmi dover adottare in questi casi. 

Sì… qualcuno potrebbe obiettare che l’immagine e/o la reputazione dell’impresa e quindi di quei suoi referenti potrebbe venir gravemente danneggiata, quantomeno influenzare negativamente la fiducia dei clienti e/o dei fornitori con cui si era fino a quel momento operato; ma anche questa circostanza posso assicurarvi potrà essere superata, assicurando a ciascuno di essi la volontà di continuare, dimostrando soprattutto di essere nelle medesime condizioni finanziarie precedenti alle inchieste giudiziarie e quindi, di poter rispettare gli impegni da prendere per il prossimo futuro… 

Viceversa per i funzionari pubblici le conseguenze possono essere più gravi, in quanto, oltre alle sanzioni finanziarie, essi possono essere sospesi dai loro incarichi o addirittura condannati a pene detentive (si… questo è quanto prevede la legge, ma  fatemi conoscere il nominativo di qualcuno che sia stato posto all’interno di un qualche penitenziario.). 

Comunque, la corcostanza peggiore tra tutte è che la corruzione e la collusione nei contratti pubblici mina di fatto la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e compromette l’efficacia della pubblica amministrazione!!!

Quindi, per contrastare tutti quei reati – che ogni giorno (sì… perchè la verità è questa…) – si realizzano in quegli appalti pubblici, è fondamentale promuovere principi la trasparenza e blindare l’efficienza di quei processo di assegnazione degli appalti e ciò può avvenire soltanto garantendo la partecipazione di un numero sufficiente di imprese qualificate e non per come finora si è fatto, attraverso quel subdolo sistema di migliorie, che nel corso dei lavori e grazie a direzioni disattente non vengono neppure compiute o certamente non per come si era in principio dichiarato!!!

E’ necessaria quindi una maggiore collaborazione tra le istituzioni pubbliche, le forze dell’ordine e la magistratura, per individuare, perseguire e punire tutti coloro che commettono reati negli appalti pubblici, perché solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile garantire trasparenza, efficienza e  legalità in questo settore così cruciale per lo sviluppo economico e sociale del paese.

Collusione e corruzione negli appalti pubblici…

Sappiamo bene come gli appalti pubblici costituiscano il processo attraverso il quale le amministrazioni pubbliche affidano lavori, forniture e servizi ad aziende private. 

Tuttavia, questa struttura rappresenta ahimè uno di quei settori nei quali si verificano la maggior parte dei  fenomeni di corruzione e illeciti che minano l’efficacia e la trasparenza del processo di assegnazione degli appalti.

Difatti, uno dei reati comunemente perpetrato è la collusione che si verifica quando alcune le imprese partecipanti alla gara d’appalto, si mettono d’accordo per fissare i prezzi o per allocarsi i lavori in anticipo. Questo comportamento anti-concorrenziale impedisce ad altre imprese di partecipare alla gara e di offrire quindi un prezzo migliore.

Il bello è che questi appalti pubblici sono regolamentati da leggi e norme severe che prevedono sanzioni per coloro che commettono reati, ma come si, fatta la legge trovato l’inganno e poi in un paese “infetto” come il nostro, dove la maggior parte dei cittadini sa che il gioco vale la candela (d’altronde nessuno mai paga realmente per i reati commessi), ecco che la lista si fa ogni giorno più lunga e comprende sempre più imprese e funzionari pubblici, ciascuno di essi coinvolto in quel meccanismo perverso che li lega in quelle corruzioni e/o collusioni.

Sì… qualcuno pensa che le possibili conseguenze per le imprese possono fermare quei farabutti “prenditori” o quei loro “prestanome”; pensare da parte dello Stato che escludendoli dalle future gare d’appalto o limitare quei loro rappresentati legali o ancora far pagare loro sanzioni e/o revocare i contratti già assegnati, possa rappresentare un problema, è veramente da sciocchi, perché vi è subito pronta un’altra impresa (appartenente a quella stessa “famiglia” ora colpita dai provvedimenti giudiziari…) che immediatamente la sostituisce e riprende a partecipare e quindi ad aggiudicarsi i nuovi appalti da realizzarsi!!! 

Peraltro, ci viene raccontato altresì dalle nostre Istituzioni l’enorme frottola che i funzionari pubblici infedeli possono subire gravi conseguenze, ad esempio attraverso sanzioni finanziarie, sospensione dal loro incarico o addirittura condanne con pene detentive!!!

Ma quando mai, ditemi un solo nome in questo Paese che ha visto coinvolto un dirigente e/o un funzionario che poi si sia fatto un giorno in penitenziario!!! 

La verità è che in questo Paese si raccontano soltanto cazz… perchè basta avere un “discreto” (non dico ottimo…) legale e mai nessuna conseguenza verrà applicata a seguito di queste nostre sterili normative… 

C’è un solo modo per contrastare questa serie infinita di reati che vengono perpetrati costantemente nei nostri appalti pubblici!!!

E’ necessario abilitare particolari meccanismi di trasparenza, dove chiunque può controllare in qualunque minuto l’efficienza dei processi di assegnazione degli appalti, le reali capacità organizzative e finanziare delle imprese che decidono di concorrere, controllare le qualifica possedute non solo sulla carta, bensi quelle reali, adottando procedure di gara non solo competitive, ma limitando la stessa partecipazione, affinchè tutti, nel corso dell’anno solare, possano aggiudicarsi un numero sufficiente di lavori, senza appropriarsi del mercato e soprattutto creando subdoli meccanismi di affidamenti che celano di fatto una serie di raggiri come la cessione del contratto di appalto, subappalti mascherati, sub affidamenti, distaccamenti illeciti di manodopera all’interno del cantiere, noleggi (a caldo), etc…  

E’ ovvio quindi a tutti che a seguito del giro di mazzette cui abitualmente si assiste, non vi è di fatto alcuna collaborazione tra quegli uffici pubblici e le forze dell’ordine (e di conseguenza la magistratura…) per individuare, perseguire e punire coloro che commettono reati negli appalti pubblici (d’altronde provate a chiedervi quante sono state finora le denunce di “Whistleblowing” presentate attraverso quegli apparati statali…)!!!

Si parla tanto di anticorruzione, già… l’ANAC che rappresenta l’Ente preposto a prevenire la corruzione e a promuovere la trasparenza e la legalità, ditemi cosa ha fatto in tutti questi anni??? Il sottoscritto può certamente riportare l’elenco di migliaia e migliaia di truffe e raggiri compiute in tantissimi appalti pubblici, ciò a dimostrazione dell’inefficace sistema posto in atto che non garantisce alcuna trasparenza, efficienza e soprattutto legalità, in un settore cruciale per lo sviluppo economico e sociale del paese.

Ma sarà – come riporto spesso e non mi stancherò mai di ripeterlo – che questo sistema illegale e soprattutto corruttivo fa comodo a tutti, anche a coloro che proprio da quei pulpiti, solitamente manifestano, ogni qual volta chiamati (più per propagandare se stessi che per altro…), di voler contrastare la criminalità di impresa, promuovendo principi di legalità e comportamenti etici!!!

Già… come riportavo sopra: sono tutte caz…!!!

Dissesto idrogeologico in Sicilia: arrestato per corruzione e posto ai domiciliari il commissario!!!

Ho appena letto due articoli pubblicati su https://www.glpress.it/ a firma di Giuseppe Lazzaro ed un’altro scritto dalla  redazione di Catania su https://livesicilia.it/.

Ambedue trattano l’inchiesta che ha visto coinvolto il commissario per il dissesto idrogeologico in Sicilia

GL PRESS – trovate l’articolo completo su:

https://www.glpress.it/messina-inchiesta-e-appalti-oltre-allarresto-per-corruzione-di-croce-coinvolto-anche-il-sindaco-di-maletto/

In sintesi,

Maurizio Croce (già candidato a sindaco e consigliere comunale di Messina) è stato arrestato ieri per corruzione e posto ai domiciliari.

Inoltre – nel medesimo articolo – viene riportato l’arresto di Francesco Carmelo Vazzana, imprenditore calabrese, anche lui ai domiciliari ed è indagato Giuseppe Capizzi, sindaco di Maletto (CT), colpito da un’interdittiva della capacità di contrarre con la Pubblica amministrazione. 

Ieri mattina, la Guardia di Finanza di Messina, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei tre, indagati, a vario titolo, per una serie di fatti corruttivi nell’ambito dell’aggiudicazione e dell’esecuzione di appalti, promossi dal commissario di governo contro il dissesto idrogeologico per la Regione Sicilia. L’indagine scaturisce dal controllo disposto dal Prefetto di Messina, nel cantiere dei lavori di “riqualificazione ambientale e risanamento igienico dell’alveo del torrente Cataratti-Bisconte e opere varie nel Comune di Messina”.

Ulteriori novità nel servizio con i nomi di tutti gli altri indagati, per un totale di 11, di cui 9 persone fisiche e 2 persone giuridiche, a cui si sommano altri sei indagati, di cui 2 tra questi ho letto essere pubblici ufficiali; alla fine dell’articolo comunque sono riportati tutti i nomi coinvolti nell’inchiesta ed anche le Società iscritte ora nel registro degli indagati.  

LIVE SICILIA: – trovate l’articolo completo su:

https://livesicilia.it/inchiesta-sugli-appalti-a-messina-indagato-il-sindaco-di-maletto/?refresh_ce

In sintesi, 

Maletto(CT) – C’è anche il sindaco di Maletto, l’architetto Giuseppe Capizzi, tra gli indagati dell’inchiesta messinese che ha coinvolto il commissario per il dissesto idrogeologico in Sicilia, Maurizio Croce. Croce, si ricorda, è stato arrestato oggi per corruzione e posto ai domiciliari.

Assieme a lui è stato posto agli arresti domiciliari anche Francesco Carmelo Vazzana. Nessuna misura cautelare, va sottolineato, riguarda il sindaco, che invece è stato destinatario di una interdittiva della capacità di contrarre con la Pubblica amministrazione.

Vazzana, secondo l’impianto accusatorio, sarebbe stato l’intermediario tra Croce e Capizzi. Capizzi, dal canto suo, è rappresentante dell’impresa che si è aggiudicata i lavori per la messa in sicurezza del torrente Cataratti-Bisconte.

Intanto Croce è stato sospeso da Forza Italia. Lo ha comunicato il coordinatore regionale Marcello Caruso. “Sono assolutamente fiducioso e rispettoso del lavoro svolto dalla magistratura, che è soltanto all’inizio del proprio iter – ha dichiarato Caruso – così come auspico che la vicenda possa essere al più presto risolta e che il consigliere comunale Croce possa chiarire la propria posizione”.

Intercettazioni??? Sono pubbliche e a disposizione di tutti: il problema consiste nel portarle in evidenza!!!

Molti non sanno che (nella maggior parte delle inchieste giudiziarie) all’interno del fascicolo, sono presenti (quando compiute) le intercettazioni ambientali delle nostre forze dell’ordine.

Sì… sono tutte lì, uno potrebbe credere che queste siano secretate, che nessuno possa mai leggerle, ma non è così, la maggior parte di esse solo libere da vincoli, basta semplicemente recarsi in Tribunale, chiedere in cancelleria la consultazione del fascicolo oppure richiedere (ovviamente pagando…) copia di quell’atto giudiziario ed il gioco è fatto!!!

Ora, ottenuto quei documenti, si stratta di leggerli e scoprire come dietro quella falsa immagine di professioni impeccabili si nascondano individui sleali, dirigenti e funzionari ipocriti, personaggi che dimostrano attraverso quelle loro frasi e/o quei commenti “intercettati”, d’essere quanto di più spregevole e ingannevole la natura umana possa creare… 

Difatti, attraverso quelle trascrizioni (telefoniche e/o ambientali) si può comprendere come dietro quella facciata di persone perbene e/o di fidati compagni, vi sono dei soggetti ingannevoli che provano in ogni modo possibile d’incul…. i propri colleghi di lavoro, cercando con quei “lunghi coltelli” d’approfittare di quella spiacevole situazione, sì… di quella spiacevole circostanza che ha posti quei loro pari grado in cattiva luce; eccoli quindi pronti a promuovere se stessi, la propria immagine, pur di cercare disperatamente di prenderne il posto!!!

Sono tutti profondamente meschini, sia coloro che hanno compiuto quelle scorrette azioni nell’esercizio delle loro funzioni, ma ancor più quei loro colleghi o sottoposti, che dimostrano essere altrettanto menzogneri e bugiardi!!! 

Ho ricevuto in questi mesi da parte di amici, conoscenti, ma soprattutto da estranei (attraverso il pulsante “Denuncia” posto in alto sulla destra all’interno della pagina principale del mio blob) molti documenti (la maggior parte devo ammettere in forma anonima…) su procedure e/o inchieste giudiziarie concluse (o ancora in corso) e dalla cui lettura di quelle pagine si possono comprendere i discorsi riportati dalle intercettazioni, ai quali – credetemi – si resta “basiti”, quasi a non credere che quanto vi sia trascritto possa essere veritiero!!!

Scorrere con gli occhi quei commenti, provare a concentrarsi su quei messaggi “criptici” relativi quasi sempre al passaggio di contanti, quel “dire/non dire” per non far comprendere a terzi quanto si stia facendo, già… riuscire a decodificare quelle frasi tendenti a nascondere le mazzette ricevute, è veramente un lavoro certosino ben compiuto dalle nostre forze dell’ordine. 

Ma non solo, non bisogna tralasciare la codifica anche dei video, ripresi furtivamente, dai quali si evince l’uso di segnali gestuali “ermetici” che fanno comprendere come dietro a quei meccanismi corruttivi/clientelari e mafiosi, vi siano essi, con le loro agevolazioni, approvazioni e quant’altro…

Sì… perché non si tratta soltanto di ricevere denaro per quel loro immorale comportamento, tale da determinare una serie di azioni che portano a beneficiare soggetti o imprese che ne fanno richiesta, no… quei pubblici ufficiali – incaricati di effettuare le dovute verifiche o ancor più addetti a quei previsti controlli – dimostrano di far ancor di più e cioè, di prestarsi a consigli, suggerimenti, consulti, ma si offrono anche come consulenti, suggerendo sistemi alternativi per limitare o ancor più ostacolare il lavoro degli organi inquirenti…

Mi chiedo quindi, perché non far emergere quanto si è scoperto: si tratta semplicemente di pubblicare quei documenti (a disposizione di tutti); in essi vi sono i nomi e cognomi di coloro che hanno partecipano attivamente a quell’abituale malaffare e dai quali emergono circostanze gravi, tali quantomeno da determinare provvedimenti disciplinari per poterli  allontanare definitivamente da quei “sensibili” pubblici uffici!!!

Ma d’altronde, in un Paese dove il Ministro di giustizia ha dichiarato le “Intercettazioni spesso inutili, strumento micidiale di delegittimazione”, verso quale strada della “legalità”, siamo tutti noi indirizzati???

Catania: dopo due anni di assenza scopro come i lavori a suo tempo iniziati, sono rimasti inalterati!!!

Sono passati oltre due anni da quando mi sono recato per lavoro in Toscana, ma incomprensibilmente tutte le volte che faccio ritorno mi accorgo (mi dispiace dover aggiungere che ho come la sensazione di essere il solo ad osservare quanto sto per scrivere, già… tra oltre un milione di miei conterranei nella sola provincia di Catania) che gli appalti a suo tempo iniziati, sono ancora lì, già… dove li ho lasciati, ahimè incompiuti!!!        

So bene – appartenendo da oltre trent’anni a quello specifico settore – di come può accadere che, nel corso dell’esecuzione dell’appalto, il committente richieda all’appaltatore variazioni sul progetto in corso e quindi, per questi giustificati motivi, quel termine di consegna e la conseguente penale prevista per l’eventuale ritardo venga meno, proprio per effetto del mutamento dell’originario del cronoprogramma, determinando di fatto lo slittamento del nuovo termine dei lavori…

Ma allora mi chiedo: può essere mai che tutti i lavori subiscano queste modifiche oppure debbo pensare che vi sia un accordo bonario, tra chi esegue i lavori e chi dovrebbe di fatto controllarli, che fa si, quest’ultimo, che tutto proceda senza alcun rispetto della normativa vigente???  

Tra l’altro vorrei ricordare che solo nei casi in cui l’appalto è stato aggiudicato con l’offerta tecnica migliorativa, è prevista che una delle condizioni può essere modificata, come ad esempio il caso specifico, essendo il cronoprogramma (presentato dai concorrenti unitamente all’offerta) uno degli elementi variabili in relazione all’oggetto del contratto; difatti, in questo particolare caso, i concorrenti elaborano il progetto ed offrono altri elementi variabili, tra i quali per l’appunto il tempo di esecuzione.

Ed allora – non volendo in questa sede verificare se anche i nuovi termini di ultimazione siano stati nel frattempo rispettati –  mi chiedo, ma per tutti gli altri appalti, quel termine di ultimazione stabilito dagli atti di gara è stato di fatto rispettato oppure ha subito incomprensibili proroghe ingiustificate, quantomeno inadempienti??? 

Difatti, tutti coloro che appartengono a quel mondo degli appalti infrastrutturali, sanno bene come il programma esecutivo può divergere dal cronoprogramma, ma quest’ultimo deve essere conforme al termine di ultimazione contrattuale, permettendo così al direttore dei lavori di effettuare controlli puntuali circa eventuali ritardi da parte dell’appaltatore stesso.

Tralasciando quindi eventuali contestazioni su aspetti tecnici insorti tra il direttore dei lavori e l’appaltatore – dissensi che come sappiamo la disciplina assegna al responsabile del procedimento, il quale, dopo aver sentito le ragioni di entrambi, assume le sue deliberazioni circa la corretta impostazione del programma esecutivo dei lavori e alla cui decisione, l’appaltatore dovrà uniformarsi (salvo il suo diritto di iscrivere riserva nel registro di contabilità) – quali altri motivazioni determinano quei ritardi???

Viene inoltre spontaneo chiedersi: tutti i lavori che da oltre due anni vedo ancora in esecuzione, sono stati di fatto (tutti) prolungati a seguito di provvedimenti autorizzativi oppure debbo pensare che sono stati sospesi per motivi che sconosco o ancor peggio, che questi sono in forte ritardo e ahimè nessuno conosce a tutt’oggi, i reali termini per quel loro completamento???

Già… c’è qualcuno che sta controllando quanto sta accadendo in quegli appalti oppure debbo credere che tutto prosegua con quell’abituale atteggiamento del tutto “siciliano“, di chi si mostra ironicamente distaccato e/o quantomeno indifferente a ciò che gli appartiene, in particolare se trattasi degli incarichi a suo tempo ricevuti??? 

E sì perché nel frattempo mentre da noi resta tutto così… immutato, con una serie infinita di lavori non portati a compimento (tra l’altro, determinando in questi anni profondi disagi a tutti quei miei conterranei), ecco che viceversa in altre realtà si vola!!! 

Posso difatti confermare come a differenza di quella nostra invariata e passiva metodologia – vivendo in Toscana – ho potuto verificare come nello stesso periodo 2020-2023, molte opere pubbliche in appalto, siano state portare a completamento, ad esempio: la SS1 “Aurelia”, i lavori tra Donoratico e S. Vincenzo (LI), il raccordo autostradale Siena-Firenze, ed ancora nello stesso periodo, è stata inaugurata la variante SR429 da Empoli a Castelfiorentino (giunta in prossimità di Certaldo) ed il raddoppio della ferrovia con l’apertura della galleria di Serravalle, un’ulteriore intervento di completamento si è avuto nei lavori di ripristino della ferrovia Siena-Grosseto ed in quella di Porrettana, sì… credetemi sulla parola, potrei proseguire ancora con una lista lunghissima…   

Sì, perché mentre nei nostri appalti si alimentano costantemente problemi, determinando così non solo ritardi ingiustificati, ma anche una lievitazione dei costi previsti, come riportavo, in altre realtà come quella sopra descritta, i problemi si cerca di risolverli, soprattutto si fa in modo che quando quest’ultimi insorgano non causino (quantomeno) ritardi nei termini previsti di consegna!!!

Cosa dire: due modi opposti, non solo nell’affrontare i problemi, ma nel provare celermente a risolverli!!!

Permettetemi altresì di aggiungere una nota personale: “il mio pensiero non è legato soltanto a quel mondo degli appalti, no… da siciliano, va ben oltre”!!! 

Certuni… "si meritassuru a testa scippata"!!!

Ritengo che non vi sono più giustificazioni sul piano istituzionale, sociale e civile, di fronte alle continue attività giudiziarie e alle abituali inchieste da parte della magistratura e organi di polizia, su collusioni e corruzioni di pubblici funzionari, politici e imprenditori svenduti a quelle organizzazioni criminali…
Ciascuno di loro – con approcci e livelli di coinvolgimento diverso – si è prestato e ahimè continua ancora oggi a prestarsi a compiere tutta una serie di azioni illegali, pur di beneficiare di quei vantaggi personali e/o societari, a scapito di quella parte ancora onesta della collettività.
In quel calderone vi si ritrovano in molti, sono individui che hanno venduto la propria dignità per qualche euro da mettere in tasca, ricevuto solitamente all’interno di una bustarella.
Viceversa, la presenza di quelle associazioni criminali celate all’interno di molte imprese (la maggior parte di questa tra l’altro ben conosciute dalle Procure nazionali, ma incredibilmente ancora operanti nel mercato…) ha quale fine strategico quello di penetrare in maniera legale in tutte quelle attività imprenditoriali, che vanno dai pubblici esercizi alla gestione degli appalti.

Si tratta certamente di un metodologia migliorata ( in questi ultimi vent’anni) che si è dimostrata flessibile e che combina soggetti professionisti con individui dalle consistenti potenzialità finanziarie, determinando di fatto, un accrescimento sia della qualità teorica che della quantità economica.

Difatti, possiamo affermare di come si sia sviluppato negli anni, un patrimonio di conoscenze che ha portato a indirizzare al meglio il proprio “lavoro”, sia dal punto di vista territoriale, che a livello nazionale… di una continua spinta e capacità espansiva, nonostante – va detto – le dure sconfitte subite e il deciso contrasto compiuto da parte dello Stato!!!

Ma nonostante le batoste ricevute – che come si è visto, hanno provocato negli anni, periodi di ripiegamento, anche dal punto di vista sociale, tenendo conto dei cicli a volte intensi di ostilità e rifiuto compiuti dalle fasce più giovani del Paese – purtroppo, i meccanismi d’infezione, frutto di quelle collaudate debolezze morali di molti miei connazionali, ha determinato l’evolversi di un processo di colonizzazione o per meglio dire di conquista da parte di quelle organizzazioni illegali e mafiose, dissimulate ora all’interno di cosiddette società “regolari“, che attraverso i mezzi finanziari a loro disposizione, provano a impossessarsi di quel territorio su cui operano, promuovendo tra l’altro azioni d’accrescimento per quanto concerne il consenso sociale, incentivo adoperato al fine di mascherare il reale controllo monopolistico, ma soprattutto, la gestione di quella propria attività economica attraverso anche l’inserimento in società concorrenti, il tutto (ahimè) favorito da quegli apparati della politica corrotta e all’assoggettamento di collusi dirigenti e funzionari delle amministrazioni e/o dei servizi pubblici… 

Osservando quindi il potere attualmente in mano a quei soggetti, alle loro organizzazioni societarie, ai referenti celati (appartenenti alla criminalità organizzata), si comprende senza alcun dubbio quanto noi tutti siamo oggi come quel Davide dinnanzi all’imponente Golia e quindi per resistergli e sopravvivere, dobbiamo iniziare a pensare di combatterlo, salvando ciò che ancora resta della nostra libertà e dignità, ma soprattutto per quel po’ che resta dei valori di democrazia.

Ecco perché penso che vi è soltanto un modo per fare pulizia: sì…. bisognerebbe fare come nella foto in allegato: scippargli la testa a tutti!!!

L'Infiltrazione mafiosa??? Semplice, basti controllare gli appalti ed i subappalti!!!

Il settore degli appalti e dei sub appalti rappresenta uno di quei settori difficili da monitorare, in quanto appartiene ad un sistema ben collaudato e che protegge non solo quelle imprese “affiliate“, ma anche quei corrotti funzionari posti in quelle amministrazioni pubbliche…

D’altronde i meccanismi per aggirare quelle imposte procedure di controllo, sono facilmente individuabili se solo quegli addetti posti a quegli accertamenti svolgessero il loro compito con diligenza, ma osservando le continue inchieste giudiziarie, possiamo comprendere come questi siano del tutto inesistenti…

Peraltro, le imprese indagate hanno da tempo raggiunto numeri impressionanti a cui si sommano tutte quelle altre imprese a cui sono stati concessi in subappalto una fetta ampia di quegli appalti, che vengono di fatto utilizzati per favorire in maniera illecita i “cartelli” di quelle imprese, i cui titolari risultano essere semplici “prestanome“, gli stessi che in talune circostanze, s’impegnano a non partecipare in concorrenza, lasciando ad agli altri affiliati di quel loro cartello, i lavori… in cambio di una quota sulla commessa.

Sembra una cosa semplice a dirsi, ma posso assicurarvi che dietro quel meccanismo mafioso/corruttivo e soprattutto clientelare, vi è una struttura di professionisti esterni ben preparati, atti a svolgere con capacità tecnica e organizzativa quanto necessario, sia per indire in maniera chirurgica quelle predisposte migliorie tecniche che per far aggiudicare alle loro imprese amiche quegli appalti pubblici. 

Comunque osservando quanto appena accaduto con le votazioni nazionali e soprattutto regionali, sono certo che ora tutti punteranno, per come avevo già a suo tempo preannunciato, a quei 200 miliardi dei fondi del PNRR  di cui 122 di prestiti e 69 di sovvenzionamenti a fondo perduto. 

Ed ora ditemi: pensate realmente che quel denaro non finirà sprecato (per come da sempre avviene in questa nostra terra) in mazzette, corruzione, ma soprattutto per sostenere tutte quelle attività soggiogate da infiltrazioni mafiose???

E' dire che "Matematico" aveva preannunciato un "terremoto" nel settore cave…

“Oggi ho uno strano presentimento… già, è come se il tempo dei soprusi sia finito!!!
Sono convinto che a breve qualcuno – all’interno di quegli uffici pubblici – avrà un’amara sensazione, quella di sperimentare su se stesso, la violenta preoccupazione che si ha quando vi è in corso… un terremoto!!! 
Se potrà consolare sappia che scappare… non servirà a nulla!!!”.
Terminava così… lo scorso anno un mio post, intitolato: “Terremoto in Sicilia??? Dove??? Agli assessorati Energia, Ambiente & Territorio, Distretti minerari!!!”, cui poco tempo dopo, avevo fatto seguire: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/04/a-gesu-ne-sono-serviti-12-al.html
Comunque… la circostanza più incredibile è quella ricevuta nel mese di Marzo 2018 da un mio lettore “Matematico“, che secondo proprie fonti, aveva preannunciato un imminente “terremoto” nel settore cave, in particolare per alcuni colletti bianchi che operano all’interno di quelle amministrazioni regionali…
Ebbene, secondo quella segnalazione, emergeva uno spaccato inquietante sulla gestione del settore cave, pur sottolineando che la maggior parte degli esercenti e dei funzionari addetti ai controlli, risultavano essere ligi al proprio dovere e al rispetto delle normative previste e dei codici deontologici esistenti per la materia…
Il “Matematico” peraltro anticipava nella sua missiva che alcuni funzionari regionali, sarebbero stati colpiti da provvedimenti giudiziari, per aver realizzato, nell’esercizio delle proprie funzioni vantaggi patrimoniali, in contrasto con le norme di legge o di regolamento. 
D’altronde si sa… il bene giuridico è tutelato dal buon andamento e dall’imparzialità della pubblica amministrazione, oltre che dalla trasparenza dell’azione amministrativa.
Lo stesso inoltre riferiva: “Sarebbe opportuno, che all’interno di quell’ufficio il funzionario responsabile venisse provvisoriamente allontanato, nelle more degli accertamenti giudiziari…
Altrettanto inquietante era quanto emergeva dal cosiddetto conflitto d’interesse, ovvero quando quei dipendenti pubblici – addetti al controllo delle cave – attraverso propri componenti familiari, gestivano affari commerciali con taluni esercenti di cave…
E’ come se un finanziere, fosse ordinato dal proprio superiore di controllare una attività commerciale, del quale il subordinato sa essere intestata al suocero del proprio figliolo… 
Nulla di male ovviamente, non è messa in discussione l’integerrima professionalità del finanziere, ma quantomeno egli sarebbe tenuto a segnalare il conflitto d’interesse al proprio superiore, perché se non lo facesse, sarebbe di fatto una grave omissione!!!  
Comunque, come un sisma viene preceduto qualche giorno prima da piccole scosse telluriche premonitrici di un evento catastrofico, così quanto sta per accadere all’interno di quegli uffici, non rappresenterà una semplice scossa d’assestamento, ma bensì un terremoto di magnitudo 10!!!
Gli effetti sono imprevedibili come le violente scosse che seguiranno e difatti vedrete che quest’ultimi, avranno sviluppi di cui ancora non è in grado di valutarne gli esiti, ma qualcuno già – all’interno di quel settore – ipotizza uno squarcio talmente grande da inghiottire a breve un gran numero di soggetti, ritenuti fino a questo momento, irreprensibili e onesti!!!

C'era una volta la lotta alla mafia… oggi soltanto complicità!!

C’era una volta la mafia, quella delle stragi compiute, quella che ha dato corso negli 70 e 80 alle “guerre di mafia”, quella che ha provocato la morte di circa 500 persone, vittime innocenti e affiliati vari…
Uno scontro cruento che come sappiamo ha determinato la soppressione della prima mafia legata ai boss Bontate, Inzerillo, Cavataio e Buscetta, terminata quindi con la presa del potere da parte di Riina e Provenzano…
Abbiamo in questi anni letto di tutto e conosciuto in maniera più chiara quel fenomeno mafioso, la sua struttura articolata, i suoi interpreti e soprattutto le modalità con cui hanno determinato quelle stragi plateali…
Soltanto con il passare degli anni si è compreso che quella organizzazione, non era soltanto una associazione criminale dedicata alle attività illegali, no… grazie ai pochi uomini coraggiosi delle nostre istituzioni, si è riusciti a comprendere che Cosa Nostra non era solo criminalità, ma anche vita quotidiana, con una presenza sul territorio costante, ed ancora, una forte interazioni con i cittadini, con quel mondo della politica, dell’economia, una progressiva infiltrazione all’interno di quegli apparati statali e militari…
La mafia, grazie a quei suoi nuovi uomini si è legata a filo diretto con le istituzioni, ne ha compreso i processi, ed ha saputo leggere in anticipo quelle sue mosse, una organizzazione esterna che di fatto ha controllato quanto accade all’interno di quegli uffici pubblici… un interscambio di comunicazioni tra quella cerchia di associati…
Ecco perché scoperti quei celati collegamenti, si è iniziato a prendere i necessari provvedimenti per limitare quanto evidenziato, ostacolando l’operato di quei dipendenti infedeli e le informazioni da essi poste in circolazione…
A seguito di ciò Cosa Nostra, ha deciso quindi d’attuare una strategia diversa, proteggendo i suoi uomini posti all’interno di quegli apparati, consigli regionali e comunali, enti pubblici e quant’altro, limitando quello scambio d’informazioni e trasformando la loro presenza in maniera più invisibile, tanto da far credere a molti che la lotta alla mafia stia per giungere alla fine…
Sì… vi è stato un momento in cui la lotta alla mafia è stata realmente compiuta… ma oggi, quell’associazione non è più qualcosa di distante, separato, disgiunto… no, essa – grazie ai suoi uomini infiltrati – fa parte integrante del sistema e risulta impossibile comprenderne i confini, riconoscerne gli interpreti, vi è condizione speculare     

Leggere i quotidiani nel nostro Paese, rappresenta ormai un abitudine superata…

Di una cosa ero già convinto, e cioè che molti nostri quotidiani – in base a ciò che scrivono su quelle loro testate – danno conferma di rappresentare perfettamente quanto a suo tempo aveva scritto Giampaolo Panza in un suo libro intitolato “Carta straccia”!!! 
D’altronde molti di essi sono lì per scrivere sotto dettatura di quei loro padroni o ancor peggio di quei partiti che fanno sì che essi vengano finanziati, affinché possano successivamente – a seconda delle circostanze – trasformare quell’editoriale in un vero e proprio attacco alla libertà di stampa…
Soldi pubblici buttati al vento, soprattutto se si pensa che nel leggere quei giornali, ci si accorge di come le stesse notizie, vengano di volta in volta ritoccate… 
Va inoltre ricordato che quelle stesse testate, oltre ad usufruire dei finanziamenti pubblici, utilizzano quei loro fogli (55×40) per incassare altro denaro proveniente dalla vendita della pubblicità e di quant’altro… 
Ecco perché ritengo più corretto quanto sta accadendo negli Usa, dove la maggior parte dei cittadini, preferisce ricevere le notizie dai social media, piuttosto che acquistare i quotidiani…
Non si tratta di voler risparmiare, anzi tutt’altro, ciascuno paga per ricevere on-line il quotidiano che maggiormente preferisce leggere, senza intaccare con quella propria scelta, le casse dello Stato!!! 
Così, in maniera concorrenziale viene premiato il merito e solo chi è capace di attirare a se il pubblico con notizie interessanti e soprattutto veritiere, potrà continuare, agli altri, senza più alcun finanziamento pubblico, non resterà che chiudere!!!
D’altro canto, anche da noi è ormai evidente che i siti Web di notizie e le radio, stanno conquistando sempre maggior pubblico, mentre la carta stampata, viene letta esclusivamente al bar, in particolare per le notizie sportive…
Infatti, riprendendo nuovamente un indagine svolta negli Usa, è stato riscontrato che fino allo scorso anno, le notizie venivano solitamente suddivise in egual maniera tra i quotidiani e i social media, mentre da quest’anno le notizie sul web, hanno superato di gran lunga, quelli della carta stampata…
Certo, entrambi restano distanti dalla televisione che rimane ancora oggi il mezzo più popolare per ricevere le notizie, tanto che più del 50% le ascolta, mentre il 25% preferisce ancora la radio…
Ma d’altronde nel nostro Paese, decidere di passare dalla “carta straccia” alla Tv e come voler passare dalla “differenziata” alla “indifferenziata”, sempre di spazzatura si tratta!!!
E sì… perché se qualcuno vorrebbe farmi credere che i nostri notiziari, non siano altrettanto manipolati come quelli dei nostri quotidiani – in particolare quando trattano argomenti politici e economici – significa che non ha ancora compreso nulla di questo suo Paese…     
Certo so cosa state pensando e cioè che, ad esclusioni di quelle pagine dei “freelance” e di quelle note testate on-line, il restante mondo del web, in particolare quello delle pagine social più popolari, sta diventando il mezzo ideale per diffondere false notizie… 
Questi cosiddetti “Troll” stanno infettando il web, tanto che sono state scoperte vere e proprie società specializzate in campagne di disinformazione, che pubblicano ogni giorno nei vari social come Twitter, Facebook, Istagram, Whatsapp, ecc…  centinaia e centinaia di notizie false, affinché si creino quei necessari presupposti, tali da influenzare negativamente le politiche attuali dei vari stati mondiali…
Difatti, anche nel nostro caso specifico, sta accadendo ciò, vedasi ad esempio le notizie “fake” pubblicate in questi giorni sulle politiche approvate dall’attuale Governo Conte e soprattutto su quanto dichiarato da quei suoi due Ministri, segretari altresì di quei due partiti di maggioranza: Lega e M5Stelle!!!
Mai come quest’anno, abbiamo subito un attacco mediatico così potente e suggestionabile, tale da non far comprendere più ai cittadini, quali siano le notizie vere da quelle false… così facendo infatti, si sta provando a plagiare le loro menti, ma soprattutto, si tenta d’influenzare negativamente quelle valutazioni positive, che ciascuno si era fatto, durante l’ultima campagna elettorale… 

CATANIA: A.A.A. CERCASI FONDI URGENTEMENTE!!!

Il nostro Comune ormai, non è più in grado di assolvere a quelle funzioni alle quali è chiamato, ma non solo, a causa di questa condizione economica finanziaria disastrosa, non può fornire quei servizi indispensabili ai propri cittadini…

Inoltre, vanno sommate quelle società terze che hanno confronti dell’ente crediti da esigere, ma che per l’appunto, a causa del dissesto finanziario, non si riesce a far fronte…
Potremmo paragonare questo crollo finanziario al fallimento di una società privata, con la differenza però che l’Ente non può cessare di esistere, in quanto deve assicurare la continuità di esercizio…
Quindi da un lato vanno tutelati i creditori, dall’altro i privilegiati (dipendenti e/o lavoratori) che dovranno essere garantiti…
Ecco quindi che da un lato si pensa a realizzare un piano di estinzione, con il quale s’azzera la situazione che ha provocato il deficit, mentre dall’altro, s’inizia una nuova vita finanziaria attraverso l’uso di proprie risorse finanziarie…
Ora per far ciò, si dovrà intervenire prevalentemente in tutti quei cosiddetti sprechi e il risanamento inizierà non solo adeguando tutte le imposte nella misura massima prevista dalla legge, ma ridimensionando ahimè anche l’organico del personale dipendente…
Si dovrà altresì dialogare con tutti i creditori per indurli ad accettare una eventuale transazione… una situazione quest’ultima che non garantisce immediatamente il pagamento concordato, ma ahimè costringerà essi ad attendere il deposito del piano di estinzione dei debiti presso il Ministero degli Interni e solo successivamente all’approvazione dello stesso, si potrà incassare…
Mentre i creditori che non firmeranno la transazione non riceveranno nulla e s’inizierà ad affrontare quei loro crediti, solo ad approvazione del piano di estinzione..
Ovviamente questo tipo di azioni, scoraggiano quasi tutti i creditori, in quanto ciascuno penserà che l’amministrazione dell’Ente difficilmente provvederà a pagare la parte debitoria e gli eventuali interessi, ma si dedicherà principalmente a pagare le priorità per dar continuità …
Ed infine come pensare di allontanare (per dieci anni…) tutti quei soggetti che hanno di fatto partecipato a quel dissesto???
Certo credere oggi che quanto previsto dalla legge potrà essere applicato è sicuramente un’utopia, ma d’altro canto non è possibile continuare per come si è fatto finora, trascurando le più semplici regole di trasparenza dei nostri conti pubblici…

Perché ci meravigliamo se tutto funziona così: "Do ut des"!!!

La definizione va ricercata nel diritto romano..
In italiano può essere tradotta in senso letterale con “do affinché tu dia” e può intendersi come il cedere qualcosa in cambio di qualcos’altro…

Certo, ultimamente questi scambi hanno superato i limiti del lecito, per indirizzare quel concetto verso ciò che produce maggior profitto e quindi cioè che risulta certamente illecito…
La cosa peggiore è che tutti sanno… ma fanno finta di non sapere!!! 
Ma… ciò che non riesco a comprendere, è il comportamento manifestato dalla maggior parte di molti miei conterranei, che dopo aver ascoltato, quanto avviene ogni giorno, mi riferisco a quelle abituali inchieste giudiziarie, non s’indignano minimamente, ed anzi contrariamente, proseguono come se nulla fosse, partecipando quando chiamati, a favorire quelle azioni corruttive e anche criminali…
Serve a poco veder crescere il numero degli imputati o assistere agli arresti di quei loro colleghi ora trasferiti in custodia cautelare… d’altronde loro dormono sereni, perché essi, non hanno mai accettato mazzette e quindi – come si dice – ciascuno paga per quanto si è commesso!!!
Però, nell’esprimere quel pensiero, ci si dimentica che durante la propria professione – pur avendo dimostrato di non essere mai scesi a patti con comportamenti corruttivi – non si è avuto il coraggio di andare oltre… e cioè, si ci è limitati a compiere quanto era naturale fare, dimenticando nel contempo di denunciare quel corruttore… 
Quest’ultimo, potrà proseguire quell’opera di persuasione corruttiva, rivolgendo ora le proprie attenzioni, verso altri colleghi, pubblici ufficiali, che con la promessa di denaro e di altre utilità, compierà quei necessari atti richiesti, che si sa essere contrari all’esercizio di quel ufficio…  
Ma, volendo riesaminare i comportamenti di quei soggetti, che hanno saputo dimostrare di resistere a quelle azioni corruttive, ciò di cui però dimostrano successivamente di scarseggiare è costituito dal mancato processo di crescita culturale… 
Serve a poco difatti non prendersi la mazzetta, quando successivamente si è lì a richiedere favori personali, come far assumere un familiare, dare una mano alla carriera dei figli, e via discorrendo…
Ecco perché oggi il nostro paese è malato di corruzione… perché sia i nostri politici, ma anche i nostri imprenditori, sanno benissimo che nulla si ottiene in cambio di nulla e che per creare consenso, bisogna concedere favori…
Quanto sopra, dimostrano di saperlo ancor di più una parte degli elettori, che votano spesso proprio per quei soggetti collusi, per avere così in cambio, i favori richiesti…
E’ un intero sistema quindi a non funzionare… non importa chi viene arrestato, chi viene condannato, quali nomi cambieranno e se ne verranno di nuovi, il meccanismo resterà inalterato ed anzi non cambierà, perché lo si proteggerà a tutti i costi!!! 
D’altronde perché cambiarlo quando nessuno ci scorge più nulla di sbagliato o di anomalo??? 
Peraltro, sono pochi oggi ad ammettere che “do ut des” rappresenti in sintesi la parola “corruzione”!!!
La maggior parte ddi essi direbbe che non c’è niente di male in quel concetto, anzi… nulla di cui indignarsi!!!
D’altronde, la corruzione – secondo a maggior parte delle persone – va perseguitata dalla giustizia e non dai cittadini, che non vedono in quelle palesate azioni dei comportamenti da condannare, in quanto profondamente distanti dal quella loro etica civile…
La cosa peggiore difatti per il sottoscritto, è dover osservare questi miei indifferenti conterranei, ascoltare quel loro cinismo per il quale tutto è comunque marcio e non esistono innocenti, perché in un modo o nell’altro… tutti sono colpevoli, ed allora cosa importa se uno in più ruba, cosa può cambiare???
Si racconta che nel formulare giudizi, gli antichi Re erano perfetti, perché facevano dei principi morali il punto di partenza di tutti i loro impegni e la radice di ogni cosa che era utile. Questo principio, però, è qualcosa che le persone oggi di intelletto mediocre non afferrano e non afferrandolo, mancano di consapevolezza… e mancando di consapevolezza, inseguono esclusivamente il profitto!!! Ma mentre inseguono quel profitto, è assolutamente impossibile per loro essere certi di raggiungerlo…

Se un Presidente Antimafia è indagata per mafia… "semu pessi"!!!

Sì… di una cosa ormai sono certo: “SEMU PESSI“!!! 
D’altronde, se un Presidente della commissione antimafia del Consiglio regionale della Campania, viene indagata dalla Procura di Salerno per voto di scambio politico elettorale di tipo mafioso, significa una sola cosa… che in questo paese, non si salva nessuno, neppure le Istituzioni!!!
Monica Paolino, consigliere regionale di “Forza Italia” ed anche “Presidente regionale della Commissione Antimafia”, è stata stamani indagata: Dia e carabinieri hanno perquisito l’abitazione di Scafati (Salerno) dove vive con il marito, Pasquale Aliberti, sindaco della città, anch’egli indagato…
Perquisizioni inoltre sono state effettuate all’interno dell’ufficio della Paolino, nella sede del Consiglio regionale della Campania, al Centro direzionale di Napoli. 
L’accusa nei suoi confronti è in relazione alle ultime elezioni regionali dello scorso maggio quando è stata rieletta per la seconda volta in Consiglio. 
L’indagine è condotta dal pm Vincenzo Montemurro della Dda di Salerno. 
Con il sindaco Aliberti sono indagati il fratello e altre due persone dello staff per associazione di tipo mafioso, concussione e corruzione…
Nella sede del Comune di Scafati (Salerno) è stata sequestrata tutta la documentazione relativa all’aggiudicazione degli appalti pubblici, tra cui quello relativo alla realizzazione del Polo scolastico comunale dell’importo di circa 6 milioni di euro, al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell’Ente e alle determinazioni inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale presso lo stesso consesso amministrativo.
L’attività rientra nell’indagine che vede per l’appunto indagati i soggetti di cui sopra, a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale avvenuto lo scorso Novembre a Scafati, dinnanzi l’abitazione dei coniugi Cuomo-D’Alessandro, rispettivamente cognato e sorella del Legale V. D’Alessandro, consigliere comunale di minoranza dello stesso comune…
Quell’episodio, a dire dei militari dell’arma, ha consentito di focalizzare l’attenzione su alcune aggiudicazioni di appalti pubblici che si ipotizzano illegittime…
Questa mattina quindi i  carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore e il personale della Dia (Sezione Operativa di Salerno), hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di cinque indagati, tra i quali per l”appunto, il sindaco Aliberti e la moglie Paolino…
Sono coinvolti inoltre anche la segreteria generale del Comune di Scafati, nonché una società operante nel settore della consulenza aziendale e sicurezza dei luoghi di lavoro di cui è amministratore unico (casualmente) il fratello del primo cittadino. 
I rilievi, a vario titolo, sono di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concussione, corruzione e abuso d’uffici…

Sequestro alla Lega: sono rimasti senza un euro!!! Per equiparazione quindi… dovrebbero seguirla a breve, Pd e Forza Italia…

Alcuni giorni fa vicino Roma, precisamente a Frascati, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante la festa dell’Unità  parlando della Lega aveva detto: “Hanno rubato i soldi ai contribuenti è fanno la morale… i leghisti si sono trovati bene a Roma… tutti i giorni la Lega fa la morale a Roma “ladrona” ma nessuno che dica che c’è un partito che ha rubato i soldi dei contribuenti… la Lega deve dare 48 milioni di euro… e nessuno ne parla. Il suo leader Salvini è tutti i giorni sui talk show, dappertutto tranne che a Bruxelles, e nessuno che gli chieda conto di quei soldi… “. 
Ieri, quasi fosse stato programmato, il Tribunale di Genova ha provveduto a sequestrare alcuni conti correnti della Lega, sulla base di una sentenza di primo grado!!!
Il provvedimento è senza precedenti… ed è il motivo per cui oggi, gli esponenti di quel partito parlano di “bavaglio”…
Secondo il leader del carroccio infatti, “si vuole imbavagliare il dissenso”… confermando comunque che “La manifestazione di Pontida in qualche modo si farà!!!
Chissà… se ora attraverso quella manifestazione, non si cercherà d’intimidire questo nostro Paese, minacciandolo di secessione…
Con quali modi, non so dirlo… ma i rischi di propaganda ci sono tutti, anche se se nessuno per il momento prova ad affrontare ufficialmente l’argomento!!! 
Ritornando ai c/c bloccati: ieri pomeriggio, ho ascoltato la notizia in diretta su RAI24 News, dalla Camera; il gruppo del carroccio ha spiegato che alcune banche, in Emilia, Liguria, Bergamo e Trento, hanno negato l’accesso ai conti correnti di dirigenti locali della Lega chiamati per l’appunto in questi giorni a dover sostenere le spese per la manifestazione di Pontida, in vista anche dei referendum da svolgersi in Lombardia e Veneto. 
Quindi, senza soldi non si potranno pagare i fornitori, quanti dovranno predisporre quelle strutture e via discorrendo… anche perché, come dice il leader Salvini: noi non abbiamo un euro!!!
Certo, egli contesta il provvedimento di sequestro cautelativo in corso, in quanto l’attuale partito (che d’altronde rappresenta la continuazione di quello di prima… infatti è cambiato soltanto il leader ed il gruppo ristretto a modello Cda…) è chiamato a rispondere di mala-gestione dei fondi pubblici, di quel periodo del cerchio magico, con quella gestione Bossi-Belsito & Co. 
Secondo Salvini quanto compiuto “è un attacco alla democrazia, una vera follia, ma se pensano di spaventarmi, si sbagliano di grosso… stanotte andrò a letto ancora più arrabbiato e combattivo”!!!
Non avendo potuto leggere i documenti che hanno condotto a quel sequestro, non posso affermare che quanto compiuto dalla magistratura sia corretto… ma certamente, quanto a suo tempo fatto emergere da quella inchiesta (Bossi & Co.), ha rappresentato per tutti i leghisti una vergogna, in particolare per quanti credevano nella legalità di quel partito…
Ma ora, noi cittadini ci aspettiamo che anche altri Tribunali inizino a valutare le posizioni contabili di tutti gli altri partiti, a cominciare da quelli di governo, ad esempio dal Pd (ma analoga considerazione va fatta per il partito del Cavaliere…).
Non mi sembra infatti che le vicende di questi anni, abbiano avuto le stesse conseguenza applicate adesso contro la Lega…
Mi riferisco ad esempio alle inchieste sul nostro sistema bancario o alla perdita dei risparmi di molti cittadini o ancora, vorrei leggere quelle lettere secretate di Bankitalia inviate negli anni a quelle banche indagate…
Potrei aggiungere anche i casi delle società pubbliche Consip o della Cpl Concordia, ed ancora, cosa dire dello scandalo Mose, Expo, a cui vanno sommate le inchieste sulle spese pazze che proprio in Liguria, hanno toccato quasi la metà del Consiglio regionale…
Veri e propri interessi della “politica e imprenditoria rossa” con giri di (presunte) tangenti e con quei suoi imputati indagati per associazione a delinquere finalizzata a reati contro la Pubblica amministrazione…

E solo per finire… (ma è un modo eufemistico per voler concludere…), cosa dire di quegli esponenti del Pd, sindaci, governatori, consiglieri ed esponenti del partito sul territorio, coinvolti in inchieste giudiziarie…???

Ora, non per voler difendere Salvini (che ha dichiarato Renzi si vergogni…. al Pd non succede nulla perché evidentemente ha più amici dentro la magistratura…), ma certamente quanto accaduto finora, non rappresenta per il nostro paese, un equo modello di democrazia!!! 
E’ dire che proprio loro, la chiamano “questione morale“!!! Già, ci vuole coraggio…

NO all'ANAC… SI alla corruzione!!!

E’ quanto ha deciso il Governo Gentiloni… pardon Renzi bis, che con un atto irresponsabile ha deciso di alimentare ancor di più, la già dilagante corruzione negli appalti pubblici…
Infatti, ha deciso di sopprimere il secondo comma dell’art. 211 del D.Lgs n. 50 del 2016, che prevedeva il ruolo “deterrente” dell’ANAC al fine di arginare sul nascere le fonti della corruzione. 
Una norma che prevedeva non solo di eliminare tutti quei vizi di legittimità degli atti nelle gare pubbliche (a seguito di pareri vincolanti emanati dall’ANAC), ma anche l’emanazione di sanzioni pecuniarie e segnalazioni sulla reputazione e sulla valutazione delle stazioni appaltanti.
In questo modo, dunque, il Governo, disattendendo la volontà del Parlamento, che soltanto lo scorso anno aveva approvato il nuovo “Codice degli Appalti”, elimina di fatto il controllo preventivo e cautelativo dell’ANAC sugli atti illegittimi e rimette tutto nelle mani della giustizia ordinaria…
Questo significa che i soldi pubblici, anche nei casi di illegittimità delle gare, continueranno ad essere gestiti da chi si rende responsabile di queste condotte riprovevoli e che gli appalti pubblici, anche laddove siano inficiati da atti di corruzione in corso, non potranno essere fermati in via preventiva ed in autotutela, ma verranno rimessi alla successiva valutazione della giustizia ordinaria.
Cioè viene tutto lasciato alla lentezza dei processi civili e alla conseguente prescrizione dei processi penali. 
Senza, dunque, alcuna conseguenza per i responsabili del malaffare, che troveranno così terreno fertile per continuare a compiere quanto finora hanno fatto…
Un atto gravissimo,l’ennesimo compiuto da parte di questo governo, dopo la riduzione e la limitazione dell’utilizzo delle intercettazioni come mezzo di ricerca della prova che va in un’unica direzione: coprire corrotti e corruttori!!!
Povero Presidente Cantone… immagino in questo momento il suo stato d’animo!!!
Ma d’altronde lo sappiamo… l’Italia è questa, un paese dove nessuno vuole davvero la legalità, ma dove la maggior parte dei cittadini e purtroppo dei suoi governanti (che danno l’esempio…), preferisce continuare con questo sistema, lo stesso che alimenta corruzione, criminalità e malaffare…
Ora… sono tutti felici e contenti!!!

Guai a voi ipocriti…


“Guai a voi ipocriti, che pagate la decima e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà…
Guai a voi, ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre all’interno questi… sono pieni di rapina e d’intemperanza. 
Guai a voi ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume…. così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità…
Razza di vipere e serpenti, come pensate di scampare dalla vostra condanna???”. 
Queste frasi dette più di duemila anni fa, sono magnificamente adeguate e confacenti a questo periodo, dove la maggior parte dei miei conterranei, manifestano quel caratteristico atteggiamento di chi non possiede alcun vincolo morale, quando poi nei fatti, dimostra quel senso di sudditanza, in particolare nei confronti di chi ha il potere…
Mi riferisco a quella sottomissione morale, nei riguardi dei politici, ma anche a tutti gli uomini illustri che, per nome e conto delle Istituzioni o delle PA, riescono con il conforto ricevuto da quegli “ipocriti”, ad abusare il più delle volte, di quell’autorità ricevuta…
Poi c’è chi ancor peggio, preferisce prostrarsi dinnanzi ai cosiddetti uomini “d’onore”, i quali inginocchiandosi ad essi in segno di sudditanza, ne diventano di fatto “affiliati”…
Ma i peggiori sono tutti gli altri,  quelli che seppur non direttamente “legati” a quel sistema mafioso, mostrano, attraverso ogni loro gesto, tutti i segni di devozione e di rispetto, attraverso comportamenti omertosi e palesando atteggiamenti di acquiescenza… esternati con un profondo rigetto per lo Stato ed i suoi rappresentanti…
Ed è proprio grazie a questa proficua collaborazione dei suoi cittadini “corrotti”, da tempo inseriti in quei settori nevralgici della politica, dell’amministrazione pubblica e dell’economia, che la nostra criminalità organizzata si è potuta arricchire, non solo (come riportavo ieri) attraverso quelle tradizionali attività illecite ben conosciute, bensì, intercettando una grossa fetta di quei fondi pubblici, per mezzo dei suoi referenti prestanome, ora improvvisati imprenditori… personaggi influenti e ben inseriti all’interno di quelle associazioni di categoria…
In questa loro crescita, vengono sostenuti dai soliti politici collusi, gli stessi che di fatto, rappresentano il territorio, non solo con il potere pubblico comunale e/o regionale, ma anche statale ed europeo…
Ormai le radici sono state infettate… e l’infezione ha colpito tutti, sia quelle regioni note per la loro criminalità, ma anche le altre, finora immuni… mi riferisco ad esempio ad alcune regioni del Nord Italia, da tempo ormai votate alla corruzione, grazie al sostegno dato dai suoi imprenditori, operatori finanziari ed esponenti politici compiacenti!!!
Fiumi di denaro ottenuti, grazie alla realizzazione di quelle “grandi opere”, vedasi ad esempio i lavori dell’Expo 2015 o quelli ancora in corso come la Tav, per finire con nuovi progetti di realizzazione per gli scali portuali di Genova, Savona, Venezia, Trieste, Livorno…

Chiaramente, per tutti quegli appalti già ottenuti e per quelli di cui si è ancora in lista, si provvederà a tempo debito, di destinare le opportune tangenti concordate a chi di dovere ed inoltre, si farà in modo di raccogliere i voti necessari al partito o al candidato di riferimento, lo stesso d’altronde che ha permesso a quella organizzazione “malavitosa”, di ricevere le commesse da destinarsi agli “amici degli amici”…
Per tutti gli altri, che hanno partecipato a quel business “illecito”, come sempre, andrà… una parte interessante di quei profitti!!!
Ed il gioco continua…

C'era una volta la mafia… ma ora la mafia siamo noi!!!

Sì… c’era una volta la mafia, quella dedita al controllo del territorio, ai traffici illeciti, al contrabbando di sigarette e d’alcolici, per proseguire con l’escalation della droga, prostituzione, gioco, pizzo e tutti coloro che non si sottomettevano a quell’imposizione, sono stati giustiziati…

Ora, se pur quelle attività illegali continuano ugualmente a compiersi, il loro andamento, è stato in questi anni, dirottato verso altri gruppi minoritari, alcuni di questi sono extracomunitari, africani e dell’est europeo…
Quest’ultimi, effettuano per nome e per conto di quella antico apparato criminale, tutte le necessarie procedure, affinché il meccanismo funzioni alla perfezione, trattenendo per essi (“come giusto che sia d’altronde per l’operato effettuato”, lo dico per chi non dovesse comprenderlo… con profonda sarcasmo), la parte pattuita in precedenza… a seguito di quegli accordi determinati.
Sì… la mafia guadagna e non rischia nulla, in particolare nessuno dei suoi affiliati dovrà rispondere penalmente per atti coercitivi o uso di armi…

Viene da chiedersi ma perché questa evoluzione…???
Semplice si è scoperto che vi sono business molti più redditizi!!!
Si tratta di un nuovo metodo affaristico, un sistema di potere che s’intreccia con la politica ed i suoi esponenti appartenenti ciascuno di essi a quella schiera di partiti, partitini e liste civiche, a cui seguono, uomini delle istituzioni, della pubblica amministrazione, dell’imprenditoria e vari professionisti dai colletti bianchi…  

Un fenomeno sistemico politico/mafioso complesso… che fa in modo di saccheggiare tutto il denaro pubblico messo a disposizione, ricambiando al momento opportuno, con i voti elettorali…  
Basti osservare tutte quelle leggi regionali di spesa della nostra “ARS”, per giungere a Roma con una serie di riforme nazionali che hanno permesso d’ingrassare ancor più quel sistema…
Si è permesso negli anni di moltiplicare la spesa pubblica, penso ad esempio a tutti quegli stanziamenti a fondo perduto, definiti “straordinari” e per il sostegno del mezzogiorno, sapendo già a priori a quali gruppi questi sarebbero affluiti…
Già, direttamente nelle casse della “moderna” mafia, difatti è stato dimostrato come non esistevano alcun reale progetto economico per quei fondi, ma soprattutto, chi avrebbe dovuto controllore, ha nei fatti, partecipato a quella milionaria corruzione…
Alla faccia della legalità o delle libera concorrenza tra le imprese… ad aggiudicarsi quegli investimenti sono sempre loro… quelle abituali imprese in odor di mafia, il cui fetore, si sente a migliaia di chilometri, ma da noi stranamente, nessuno sente mai niente!!!

La cosa assurda è che tutti sanno ciò che avviene, lo dicono le costanti inchieste delle procure, l’enorme numero dei provvedimenti di sequestro e confisca, le varie commissioni, antimafia, anti-corruzione, “anti” qualunque cosa… ma alla fine siamo sempre qui… a parlarne!!!

Si parla d’appalti, di riciclaggio, di paradisi fiscali, di sommerso ed evasione, di spartizioni e tangenti, di collegamenti con le bande dei migranti, di scandali continui, di banche corrotte e potrei continuare all’infinito, basti contare le inchieste o i rinvii a giudizio…
Ma poi, quando si tratta di accertare le responsabilità personali, ecco che il più delle volte, a quel giudizio, non si giunge mai… sembrerebbe quasi che la magistratura, preferisca sottrarsi a pronunciare quei giudizi di colpevolezza… e tutto quindi, ricomincia d’accapo!!!
Osservate quanto accade ai nostri politici… un numero impressionante di avvisi di garanzia e arresti, e poi… il nulla, sì ciascuno di essi, ritorna nuovamente, come se nulla fosse, incredibile…
Ed anche i media in questo hanno le loro colpe…
Il più delle volte quest’ultimi, finito lo scoop giornalistico, non seguono più la vicenda, che nel frattempo a stemperato quel suo impatto mediatico o ancor peggio, la notizia viene censurata da direttori delle testate, in quanto, il più delle volte, sommessi ai loro proprietari!!!

Ecco il perché oggi è molto più difficile sconfiggere la mafia, rispetto ad alcuni anni fa… in quanto questa ormai non esiste più, non come la conoscevamo, non governata da quei boss fantasma per decenni latitanti e neppure come una entità separata e distaccata dal mondo cosiddetto civile…
Essa ormai, è parte integrante di questo sistema… chiamato Stato, già, lo stesso che negli anni  non ha avuto il coraggio di fare quelle scelte giuste e rigide, certamente impopolari, ma soprattutto, non è riuscita a limitare in alcun modo, quell’apparato politico/clientelare, il quale è riuscito a crescere e ad eclissare a noi tutti la verità, adombrando ancor più dubbi ed evitando di disseppellire quanto avvenuto con la propria complicità, domande (storiche) imbarazzanti, che non troveranno mai alcuna risposta…
Sì, è vero: c’era una volta la mafia… ma ora la mafia siamo noi!!!

Gli appalti pubblici e la nuova mafia emergente…

Qualcosa sta per cambiare…
Gli appalti pubblici milionari, rappresentano per la mafia, il primo obbiettivo a cui puntare con le proprie imprese “amiche” e nel caso in cui, questi contratti, dovessero finire in mani differenti e cioè ad imprese private “non affiliate”, allora, si dovrà procedere, con i noti meccanismi estorsivi, affinché i titolari quelle imprese, ahimè “fortunate”, comprendano come sia opportuno adeguarsi alle condizioni e priorità… di quelle cosche. 
In questi anni le indagini condotte dalle forse dell’ordine, hanno dimostrato come dietro quegli appalti, vi sia un grande interesse da parte di quella associazione… definita “cosa nostra”… 
Le nuove imprese sviluppatesi in questi anni e i loro referenti, stanno cercando di sostituirsi a quelle colpite dai provvedimenti giudiziari (sia di sequestro che di confisca) e ai loro rappresentanti societari, giunti ormai sotto la lente d’ingrandimento, da parte delle procure… 
Nuovi scenari quindi, si stanno prospettando… 

Si sono rotti quegli equilibri che garantivano la pax tra i vari affiliati… e che facevano sì che ciascuno governasse in quelle proprie aree di appartenenza, senza mai intaccare quelle degli altri…

Ma ora, con gli arresti eccellenti di quei boss… con il blocco giudiziario degli imperi finanziari dei soggetti “prestanome” legati ad essi, con familiari e parenti blindati da procedure amministrative e indagini penali, ecco che ora, nuovi referenti di quella stessa criminalità e/o opposta, tenta di prendere il potere di quelle aree, rimaste “libere” o quantomeno, non più sotto il controllo, di quei vecchi… certamente superati referenti!!!
Gli interessi economici d’altronde sono troppo alti… e i giovani emergenti legati alla nuova criminalità organizzata, rimasti finora sempre un passo indietro, adesso vogliono ciò che gli compete e passano all’attacco, senza più sottomissioni, imponendo con forza il controllo del territorio ed evidenziando a quanti ancora non vogliono comprendere, che ormai i tempi sono mutati!!!

Per altro, la sensazione che ciascuno di noi ha, leggendo quotidianamente gli avvenimenti riportati, è quella che si stia cercando in tutti i modi, di giungere ad una mediazione e che qualcuno, che ancora gode del “rispetto” di quei gruppi, stia provando una intermediazione tra le parti, cercando d’ottenere una tregua, che eviti di fatto, uno scontro di mafia…
Non va dimenticato inoltre, come da questa possibile conciliazione, non tiene conto di coloro che sono stati esclusi… e che potrebbero reagire, provocando azioni violente che darebbero vita a manifestazioni cruenti…
Ormai sembra certo… ma sono in molti a mettere in discussione le disposizioni giunte dall’alto, in particolare, tra essi, vi è chi sta iniziando a dubitare di quegli ordini (provenienti probabilmente dai penitenziari), che non sempre, rappresentano in maniera equa, le richieste di ciascuno… 
Come diceva Luigi Einaudi: “Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione”!!!

Catania e la sua ennesima frode…

Chissà perché… ma quando c’è da far “girare” tanti soldi, la nostra città è sempre al primo posto!!!

In particolare, ciò che m’incuriosisce è scoprire da quelle inchieste come, la maggior parte di quel denaro, siano per lo più proveniente da… fondi pubblici.
Nel gergo giuridico il reato è “malversazione e distrazione in danno dello Stato” (ex art. 316 c.p.), ma la verità è che di quel denaro, si conosce sin dal principio l’esatta destinazione… ancor prima di averlo iniziato a movimentare. 
Infatti quei fondi, passano di società in società, da banca in banca, per finire quasi sempre in quei conti esteri cifrati, riconducibili solitamente a familiari…
Il fine è sempre quello… la truffa: si cerca di realizzare con il minimo sforzo, il massimo tornaconto finanziario… riuscendo a destinare tutte quelle somme di denaro derivanti dai contributi pubblici, per fini diversi da quelli, per i quali erano stati concessi…
Ma dopotutto perché meravigliarci… se contiamo le cronache dell’ultimo decennio, vedremo che il numero di truffe e imbrogli, compiute nella sola provincia di Catania (non solo a scapito della comunità europea, ma di molti Enti Pubblici), sono centinaia, anzi sarebbe più corretto dire migliaia; storie dove imprenditori e liberi professionisti senza scrupoli, sono disposti a tutto… pur di realizzare dei guadagni illeciti. 
Per cui leggere oggi l’inchiesta della Procura di Catania, sulla vicenda legata al ex Hotel di Capomulini “La Perla Ionica” e sull’utilizzo di quei concessi finanziamenti pubblici, utilizzati successivamente per altri scopi e soprattutto in altri territori, non mi meraviglia minimamente!!!
Rappresenta d’altronde, l’ennesimo provvedimento di sequestro a società, in questo caso, alla Waste Italia (già Kinexia S.p.a.) e alla Volteo Energie S.p.a, rispettivamente aventi sede a Milano; d’altronde le due società, sono legate di fatto tra esse:  La Volteo (impresa nel settore delle fonti di energia rinnovabili) è inserita nel gruppo societario Waste Italia S.p.a.. 
Per cui, 5,7 milioni di euro (grazie ai propri amministratori) sono stati rivolti a finalità diverse, invece di essere destinati alla crescita del nostro territorio, ma tanto di far crescere questo territorio, non importa niente a nessuno… o meglio l’unica cosa che interessa, a molte di quelle società che operano nella nostra terra è esclusivamente: “fregare”!!!
Quindi con la scusa della crescita economica del settore turistico, la società acquirente (la Item Srl) ha potuto beneficiare di uno dei contratti di sviluppo promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzati alla concessione di finanziamenti europei a fondo perduto…
Nel frattempo il complesso alberghiero, aveva attratto l’interesse della famiglia reale di Abu Dabhi, che proprio attraverso un diretto familiare ne aveva acquistato (al prezzo di 33 milioni di euro) la società partecipata italiana, la “Item Capomulini S.r.l.”, con l’obiettivo di costruire l’hotel “Hilton Capomulini”, un investimento totale di circa 80 milioni di euro: opera che prevedeva la conclusione alla fine del 2015… 
Quindi  nel 2014, la Item Srl affida alla Volteo Energie Spa i lavori di ristrutturazione ed una volta ottenuto da Invitalia s.p.a. un anticipo sul finanziamento, di circa 7 milioni di euro, incredibilmente, lo gira per intero nelle casse della società appaltatrice (Volteo Energie s.p.a.) per l’esecuzione dell’opera, che aveva evidenziato costi per il cantiere fino a quel periodo,  tra forniture, servizi e manodopera, per non più, di circa un milione di euro…

Gli altri 6 milioni sono stati destinati per altre finalità, in particolare per pagare altre imprese appartenenti al Gruppo Waste Italia, non certo impegnate nella realizzazione dell’opera ed infine circa 1,8 milioni, è servita per l’acquisto di una foresteria a Londra…

Adesso il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro di denaro e beni pari all’ammontare del finanziamento pubblico “distratto”, chissà se alla fine di questa penosa vicenda, riuscirà a tornare come si dice “a casa”!!!
Comunque, in questi giorni, il proprietario della struttura alberghiera, figlio maggiore dello sceicco di Abu Dhabi (Ahmed bin al Hamed), ha visitato l’area ed i lavori in corso d’opera…
Certo, l’aver letto di questa vicenda, fa sì che non ci si possa sentire minimamente fieri per quanto accaduto, sapendo per l’ennesima volta, di come si riusciti a collegare il nome di questa nostra meravigliosa città con l’ennesima truffa.
Ma come riportavo all’inizio del post, non c’è da meravigliarsi…
Sono certo infatti che a breve, potrò scrivere su una nuova inchiesta, la quale avrà come sfondo paesaggistico la maestosità dell’Etna, per protagonisti i soliti noti (e meno noti) “affiliati e collusi” personaggi della politica, dell’imprenditoria e della mafia (di cui, per ognuno di essi, nessuno di noi catanesi, va certamente fiero…), quale cronaca l’abituale vicenda corruttiva e clientelare, ed infine come location, questa nostra sempre più vessata, città di Catania…   
Come sempre, si ringraziano anticipatamente, tutti coloro che a breve vi parteciperanno…

La corruzione negli appalti??? Fa parte del sistema!!!

E’ evidente a tutti, come nel sistema dei lavori pubblici vige un meccanismo di corruzione ben collaudato!!!
Ci partecipano tutti… chi più chi meno, il denaro rappresenta un perfetto incentivo, per porsi in quelle condizioni favorevoli nel volersi fare comprare…
A quanto sopra, bisogna aggiungere che le stesse norme, fanno sì che quanto avviene sia facilitato da esse e dove, quei controlli necessari – in particolare nelle grandi opere – dimostrano il proprio fallimento…
La chiamano anti-corruzione…  ma questa si dimostra – almeno dalle indagini svolte dalle procure quest’anno – di essere lontano dalla realtà dei fatti, dopotutto quanto appena riportato, è confermato dalle inchieste per corruzione su appalti e subappalti…
Certo ora ci vengono a dire che il nuovo codice degli appalti è uno strumento innovativo e soprattutto utilissimo per cambiare quella errata direzione…
Vedrete, come tra qualche mese, verrà dimostrata la propria inefficacia… 
Ci si dimentica di tutti coloro che sono specializzati “furbescamente” a eludere quanto prevede la legge, anche perché, il più delle volte si gioca sull’interpretazione letteraria di quella legge, che permette di eluderla senza porsi al di fuori della stessa, tale da rimanere all’interno di quel confine che determina il concetto di “illegalità”….
Si tratta di rimanere sul filo sottile che lega chi ha promulgato la legge, a tutti coloro che la legge sono tenuti a rispettare… ricercando nuovi spiragli a quella interpretazione, certamente non previsti dal legislatore, raggirando il significato di quanto scritto nella legge, senza per questo cadere nell’illegalità.
Nella pratica quindi, sono sicuro che questo codice fallirà miseramente… anche perché sono dell’idea che per fare delle norme che colpiscano realmente questo sistema marcio, c’è bisogno di uomini che conoscano tutti quegli espedienti, che permettono a quelle imprese di poter commettere continuamente quegli illeciti…
Quindi, chi tra loro, avendo sempre fatto parte di un sistema pubblico e/o istituzionale, possiedono quelle capacità intuitive realizzate per fini disonesti???
Loro non sanno nulla di malaffare… o meglio ne sono sempre stati all’oscuro, sono situazioni che disconoscono o per meglio dire conoscono soltanto dopo che queste sono avvenute… e ne prenderanno atto, le studieranno, certamente le approfondiscono… ma non le sapranno mai anticipare!!!
Per cui, caro presidente Cantone, se pur evidenzio l’importanza dell’operato fatto finora dall’ANAC per limitare la continua corruzione e ruberia, tanto presente nel nostro paese, mi lasci dire…non è con la “filosofia del nuovo codice” che si riuscirà a debellare questo marciume… ma blindando la responsabilità di tutti quei soggetti che sono adibiti all’interno della pubblica amministrazione, nella gestione dell’appalti…
Sono questi i principali attori che, permettono a quelle società (affiliate a quelle associazioni criminali…) di poter effettuare quei continui “intrallazzi” e dividendosi  mazzette per chiudere gli occhi su lavori eseguiti in maniera non conformi al progetto (questo il più delle volte gonfiato a dismisura o programmato affinché si limiti la partecipazione, a poche imprese di fiducia… ancor meglio se legati a quei progettisti… che il più delle volte, rappresentano di fatto, la D.L.), con materiali scadenti, senza il rispetto di tutte quelle opportune procedure, sia sulla sicurezza che sulla qualità, e facendo lievitare i costi di quelle opere pubbliche…
Una drammaticità che viene espressa dai numeri… 
Si pensi che in Italia la percentuale di appalti pubblici, con probabili turbative d’stata è del 10% ovvero il triplo della Francia ed è di ben 10 volte superiore… il dato dell’Olanda!!!
Quindi, caro Presidente, come volermi dare torto per quanto scrivo, visto che la nostra nazione oggi, è al primo posto in Europa… per corruzione negli appalti pubblici!!!

Gli appalti pubblici (ed anche quelli privati…) nelle mani della mafia!!!

Finalmente… lo si è capito!!!
Secondo quanto riportano dai pentiti vi è una tariffa imposta… che varia a secondo dell’importo aggiudicato (dallo 0,5 al 5%).
Un’estorsione, che però viene giustificata (da quegli stessi ricattatori) quasi fosse una assicurazione a 360° per le imprese che così otterrebbero una totale protezione contro furti o atti vandalici e che diventa implicitamente una vera e propria… sorveglianza.
Dopotutto è ormai dimostrato come vi sia –da parte di quelle associazioni criminali– un particolare interesse e di come queste ultime abbiano esteso i loro tentacoli su tutti quelle aggiudicazioni pubbliche e non solo… anche in quelle private…
Ritengo che questa prassi, presenti per l’associazione mafiosa una facilitazione non indifferente e cioè quella di ottenere del denaro illecito, compiendo sì un atto criminale, ma catalogato tra quei reati giudiziari minori e difficili da dimostrare proprio perché gli organi inquirenti hanno grande difficoltà a trovare collaborazione in quanti sono stati ricattati… 
Inoltre questo denaro, non è legato a quelle abituali attività illegali come per esempio i sequestri di persona, la commercializzazione della droga, la prostituzione o il contrabbando… tutti introiti che si sa… dovranno essere successivamente ripuliti… 
Qui l’incasso imposto è costituito da soldi puliti, che vengono riutilizzati in acquisizioni immobiliari o esercizi pubblici e che servono per essere posti in garanzia per gli istituti di credito, affinché si possa dare vita ad imprese “cristalline” (amministrate da prestanome), le quali, inserendosi nelle procedure di partecipazione a quelle gare d’appalto, tendono di aprirsi un varco nell’economia legale, riciclando così enormi capitali guadagnati illecitamente…
Lo dimostra la presenza di tutte le numerose società presenti presso le stazioni appaltanti (ad oggi le società iscritte nel registro imprese sono circa 6 milioni… cioè una ogni 10 abitanti) a cui vanno vanno sommate quelle lacune normative che regolano proprio gli appalti pubblici: la suddivisione dei contratti ed il ricorso eccessivo al subappalto, tutti meccanismi che rendono di fatto difficile… per non dire impossibile i controlli da parte delle forze dell’ordine…
Un’altra anomalia è rappresentata dal problema del “massimo ribasso“… sono anni che se ne parla, si conoscono i danni che produce, ma non si fa nulla per cambiarlo…
Poi ci si meraviglia dell’uso di personale dipendente “non registrato”, dell’utilizzo di materiali non di qualità, non certificato o ancor peggio depotenziato, senza considerare che il più delle volte, non si rispettano tutte quelle norme previste sulla sicurezza nei luoghi di lavoro…
Inoltre, bisogna ribadire che mancano i controlli… difatti, in questi anni abbiamo visto come coloro che erano demandati a verificare le procedure previste… hanno omesso di fatto… di controllare, partecipando anzi direttamente e attivamente a quelle collusioni!!!
Così pian piano le imprese oneste chiudono… mentre quelle “infiltrate” si aggiudicano gli appalti!!!
L’avvenimento comunque più grave, si concretizza con il consenso sociale ed il controllo del territorio!!!
Sono in molti a non comprendere che un’impresa legata alla criminalità organizzata, produce agli occhi dei cittadini dei benefici… 
Questo tipo di imprese difatti: permettono l’ingresso dei giovani nel mondo lavorativo, garantisce e implementa i livelli occupazionali, investe e promuove iniziative sociali nei luoghi in cui opera, s’insinua e sviluppa rapporti confidenziali proprio con quegli uomini che operano nelle pubbliche amministrazioni, esercita una influenza verso il potere politico presente nei luoghi, orientandone le scelte e condizionando il voto (interviene sui propri dipendenti… i quali a seguito dei benefici personali si sentono in obbligo di ripagare quanto finora ricevuto e si impegnano soprattutto a ricercare e ampliare quel consenso attraverso propri familiari e/o amici) per indirizzarlo verso chi si ritiene essere “legato o associato” a quel sistema o che possa dare –grazie all’eventuale incarico ricevuto– un concreto apporto… 
In fin dei conti è noto che l’attività mafiosa (volta costantemente agli illeciti e parassitari arricchimenti) non potrebbe perdurare senza la permanente collusione col pubblico potere!!!

Anche per i dipendenti pubblici vale l'art. 18 e cioè… potranno essere licenziati!!!

Il lavoro mi piace, mi affascina… potrei starmene seduto per ore a guardarlo!!!
Prendendo questo motto a modello… parecchi dipendenti pubblici in questi decenni, hanno fatto si, che le loro giornate, trascorressero senza alcuna fatica, permettendogli di giungere anche alla pensione!!!
Usciti loro, sono entrati ovviamente i loro figli… ancor più inutili dei padri… e li scopriamo oggi a passeggiare per le vie della città, avendo chiesto ai colleghi presenti, di firmare al posto loro i propri badge…
Siamo stanchi di sopportare personaggi che si assentano ripetutamente dal lavoro o che, ancor peggio, entrati nelle loro stanze d’ufficio, si occupano di attività personali, che nulla centrino con quanto prevede il loro incarico…
Sono i soliti (ignoti) che durante l’orario di lavoro, stanno a discutere per ore al bar, c’è chi va a fare la spesa, chi svolge un secondo lavoro in nero, veri e propri assenteisti cronici, che lasciano quasi sempre quegli uffici pubblici vuoti… e con le pratiche sulla loro scrivania che vanno a sovrapporsi!!!
Nel 2012, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 4693, aveva già rigettato il ricorso proposto da alcuni dipendenti di un’azienda, per aver (in più di un’occasione), controfirmato la loro presenza sul posto di lavoro, mentre erano di fatto assenti… ma in quella circostanza, i dipendenti operavano nel privato…
Ora, finalmente, l’art. 18, come riformato dalla legge Fornero e più di recente dal Jobs Act, ha deciso che la norma, vada applicata anche ai lavoratori della P.A.

A stabilirlo finalmente, è la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24157/2015, estendendo in ritardo, anche a quella categoria del pubblico impiego, la riforma dell’art. 18!!!
Dopotutto non se ne poteva più di vedere gente che prendeva ingiustamente lo stipendio, che dicono di soffrire continuamente per una salute cagionevole, che li obbliga a rimanere assenti dal lavoro, per mesi…
Era corretta e soprattutto necessaria, una presa di posizione  che riportasse finalmente in equilibrio, in quella disparità di trattamento, tra chi opera nel privato e chi nel pubblico…
Alla base della decisione, spiegano i giudici, c’è l’art. 51 del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.lgs. n. 165/2001) che prevede che lo statuto dei lavoratori, con le sue s.m.i., si applichi anche alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti…. e che quindi l’art. 18, vada esteso anche al pubblico impiego!!!
Le implicazioni di tale decisione, com’è evidente, sono notevoli. 
La riforma più importante prevede che l’art. 18, esteso ora al pubblico impiego, vada a collegarsi con le ultime modifiche apportate dal recente Jobs Act…
Per cui, anche i dipendenti pubblici, potranno essere licenziati senza obbligo di reintegra (ad esclusione dei casi previsti per licenziamenti discriminatori e/o disciplinari)…
Qualora però si verifichi un licenziamento per ragioni economiche, si prevede che il reintegro possa avvenire soltanto se il fatto su cui è stata fondata la decisione risulti palesemente infondato, stabilendo in tal caso un risarcimento al massimo di 12 mensilità.
Ovviamente l’articolo 18 va esclusivamente applicato al pubblico impiego “contrattualizzato”, vale a dire per tutti i dipendenti statali e locali, ad eccezione fatta per magistrati,  professori e militari.

Basta che ognuno faccia il suo dovere!!!

Già, basterebbe poco per vivere in una società civile…
Servirebbe solo… che ognuno facesse il proprio dovere, senza mediare con il proprio tornaconto.
Questo è sicuramente un periodo difficile e non mi riferisco alla crisi economica in corso, ma a quella mancanza di valori che sempre più sta realizzando un profonda modifica  etica delle coscienze…
La mancanza di valori, ha difatti dato origine a tutta una serie di preoccupanti cambiamenti, prima personali e quindi sociali…
La mancata certezza di un lavoro, di un reddito costante, le difficoltà a dare un senso a questa vita, i problemi familiari, la precarietà dei giovani, l’abuso di sostanze stupefacenti, l’aumento di atti violenti… concorrono a realizzare azioni irresponsabili, come quelle di commettere purtroppo, anche atti delittuosi, comportamenti che trovano giustificazione.. in nome di una libertà senza regole.
Ed ancora, contrasti ideologici scanditi da alternate conflittualità sempre meno politiche e sempre più partitiche, ed infine, quella sfera religiosa, sempre più lontano ai bisogni reali dell’uomo…

Adesso, quell’uomo, con la propria intelligenza, individualità e capacità, non è più centro assoluto, bensì, ignoto personaggio di un sistema, che ora impone modelli a cui aspirare…

Quindi, ecco quella corsa verso la popolarità, quel voler esser famosi a tutti i costi, anche solo per non aver fatto nulla, l’importante è esserci…
C’è chi allora pur di emergere prova di tutto…
Chi inizia cantando, chi si sente il grande Rudol’f Nureev, chi tenta di fare la comparsa come attore o attrice in una fiction, chi vuole di fare carriera politica ed allora si offre quale escort a qualche personaggio politico, chi spera di andare in un isola per poi (purtroppo) ritornare e chi invece si chiude in un casa per mesi… e alla fine ahimè… esce.
Poi c’è chi tenta di etichettarsi “Dott.” comprandosi una laurea e chi spera di dare un calcio al pallone per divenire il nuovo “CR7” e c’è chi tra tante donne, vorrebbe essere (anche solo per pochi giorni) la compagna che verrà fotografata…
Ognuno a modo loro, tenta di divenire quel personaggio pubblico, anche se loro, dentro sanno di non valer nulla… ma l’importante comunque è esserci, perché è lì che girano i soldi… e con quelli ci si può permettere tutto… 

Lussuose abitazioni, bellissime auto, affascinanti uomini/donne (a seconda delle preferenze…), e poi gioielli preziosi, vestiti eleganti, pranzi e serate passati tra amici, fans e conoscenti, inviti a manifestazioni e cerimonie, nelle quali l’unico ospite d’onore siete proprio voi…, sì, quel “momentaneo” personaggio pubblico a cui in molti, vorrebbero emularsi…

E quindi, se i modelli a cui ispirarsi sono questi, quando l’apparire è diventato più importante dell’essere, ecco che sono in molti a voler tentare di divenire come essi…
Ed ecco quindi che anche quanti oggi vivono la loro vita in modo semplice e dignitoso, senza grandi manifestazioni e sperperi, per raggiungere (anche solo momentaneamente) quei piaceri a cui solitamente non sarebbero accessibili, sono più propensi, quando corrotti, a rendersi disponibilità…
Non credo si tratti di essere nell’animo, ladri o onesti, ma uomini/donne… con quei naturali difetti insiti nella natura umana, in quel cercare sempre di voler ottenere per se, quanto più si può, anche se ciò debba avvenire a scapito degli altri…
Si desidera ciò che che non si può ottenere, si vuole per se o per i propri cari, quello che in pochi hanno e che può rappresentare qualcosa da invidiare…

A proposito d'associazioni antiracket…


Ne avevo parlato proprio qualche giorno fa… precisamente il 2 di giugno ” Urlano tutti…si… ma a bassa voce” ed ora come d’incanto si scopre che ad una società di costruzione, iscritta a quelle cosiddette associazioni antiracket, sono stati sequestrati oggi, beni per un miliardo e seicento milioni…
E’ dire che, lo stesso imprenditore di Marineo, aveva con le denunce presentate, fatto arrestare cinque presunti estorsori….
Una società che producendo calcestruzzi, grazie all’inserimento tra le liste di quelle società con il bollino bianco… aveva ottenuto di fatto, quella corsia preferenziale, che le aveva permesso di vincere alcuni appalti… e quando quel sostegno non le era bastato – secondo l’ipotesi d’accusa – avrebbe ottenuto quegli stessi appalti, grazie alla eventuale appartenenza del solito sistema corruttivo…
E’ dire che uno di questi imprenditori antiracket, aveva in questi anni, avuto il sostegno di importanti associazioni, quali, Addiopizzo, Libero Futuro e Fai…
Ciò dimostra quanto da sempre vado ripetendo… e cioè che i parametri d’iscrizione a queste associazioni sono troppo semplicistici, basate su elementi e dati, che non garantiscono alcuna certezza sulla loro validità, perché mancano propriamente di quelle verifiche e di quei riscontri, che non si debbono limitare alla presentazione di un certificato carichi pendenti libero il quale dopotutto attesta l’eventuale esistenza di procedimenti penali in corso o non ancora definiti a carico di una persona, ma verificare quel soggetto o i vari soci, con tutte una serie d’informazioni parallele, basate principalmente sulle attività svolte negli anni e confrontate nell’attuale contesto reale…
E’ bastato all’imprenditore presentare numerose denunce contro il racket delle estorsioni e ci si è trovati catapultati tra i nuovi paladini della legalità…
Se non ricordo male anche da noi… c’è stato alcuni anni fa… un imprenditore che dichiarò di essere stato minacciato telefonicamente, ma poi, le indagini successive – almeno finora – non ne hanno mai dimostrato la veridicità…, ma come sempre da noi, tutto è ormai… passato nel “dimenticatoio”…. 
Dalle indagini realizzate, sembra certo che nel tempo, questi imprenditori, siano riusciti a sviluppare il cosiddetto metodo “Siino”, consistente nel riunire all’interno di un unico “cartello” molti di essi, pilotando così l’aggiudicazione  degli stessi appalti…
Sembra un’avvenimento eclatante, una notizia inaspettata… ma non è vero… rappresenta solo l’ennesima beffa a cui ormai da molto tempo andiamo assistendo…
Certo alla fine il sequestro c’è stato, ma quante imprese oneste hanno dovuto chiudere in questi anni, per far sopravvivere quelle affiliate…è tutto che dire!!!
Io sono dell’idea che bisogna fermarle prima…, non si dovrebbe mai giungere a questo punto… anche perché, quanto si scopre oggi, rappresenta solo la punta di un iceberg di denaro, che oggi in piccola parte viene recuperato alle forze dell’ordine… ma il resto che fine ha fatto… a chi è ancora intestato, in quale paradiso fiscale è stato portato???
Tutte domande che non troveranno da subito alcuna risposta…, dopotutto non dimentichiamoci che da noi esiste ancora quel regalo del cosiddetto “scudo fiscale”, che permette proprio ai nostri evasori ed a quanti…, di riportare nel ns. paese, tutto il denaro, che nel corso di questi anni si è saputo realizzare… ovviamente in maniera illecita!!!

Report… e quel sistema dei "lavori pubblici"

In questo paese non tutti sono ladri, già, ci sono anche persone perbene…
Tra questi possiamo annoverare il Prof. Ing. Donato Carlea.
Vi starete chiedendo chi è?
– Provveditore alle opere pubbliche per la regione Lombardia – Umbria – Trentino Alto Adige;
– Dirigente generale del Ministero dei lavori pubblici;
– Commissario straordinario per le grandi opere strategiche per le regioni Lazio – Abruzzo e Molise
– Direttore generale del servizio di vigilanza dell’autorità di vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
– Provveditore interregionale alle opere pubbliche per le regioni lazio, Campania, Abruzzo, Sardegna e Molise;
Docente dei corsi:
– “Legislazione lavori pubblici e lavori” presso la Facoltà di Ingegneria di Perugia;
– “Cantieri per il restauro e conservazione dei beni architettonici” di Roma;
Si è occupato inoltre, della ricostruzione dell’Aquila fino al mese di Settembre 2013;
Tutto procedeva alla perfezione fintanto non sono iniziati gli impedimenti per certe decisioni, che contrastavano con quei gruppo di potere molto vicini agli amici di Bertolaso e Balducci
Come sempre nel nostro paese, quando non si realizza, ciò che viene detto, si viene esclusi ed è il principale motivo per il quale il prof. non è stato più riconfermato, una esclusione decisa direttamente dall’ex ministro delle Infrastrutture… quel Maurizio Lupi che di lì a poco più di un anno… sarà coinvolto dagli scandali personali e di alcuni suoi familiari…
Il Prof. viene sostituito da Roberto Linetti e trasferito ad un ruolo minoritario…, tutto ciò, esclusivamente per mere ragioni politiche e per non essersi piegato a quel sistema collusivo, che dirottava gli appalti verso quelle imprese facenti parte della cricca dei “destinatari”…
Come ha riportato il Prof.: invece di premiarti ti mettono da parte… ( si un po’ mi ha meravigliato questa sua affermazione, già, è come se – da quella propria esperienza – non avesse ben compreso la storia umana di questo paese e in quali modi, vengano incanalate certe disposizioni…)
Ora il prof si è rivolto alla trasmissione di Report e da lì ha ricostruito tutto il sistema degli appalti e cioè che nulla veniva realizzato, senza che ci fosse una contropartita in cambio!!!
Tangenti, tangenti ed ancora tangenti…  finiti nella maxi inchiesta che ha portato agli arresti di, Ercole Incalza.(per la parte relativa alle Grandi Opere) e Balducci ( per quella parte di riferimento relativa alla protezione Civile) e dove tutti… sapevano tutto!!!
Non vi è nulla di nuovo, un’altra storia che si aggiunge a quelle già riportate ed a quelle prossime a venir fuori…
Gli appalti nascono per creare fondi neri, per tutti, per ogni livello, rappresentano un sistema talmente perfetto e collaudato, che diventa difficilissimo sradicare…
Partecipano tutti, ognuno di essi viene oleato da quelle bustarelle, che fanno diventare un po’ meno sgradevole e più agiata la propria vita, ed ognuno di essi, corrotti da quella prima volta, non possono, ma soprattutto non desiderano… più rinunciarci!
Per i soldi, sono in molti quelli che venderebbero le loro madri…, le mogli ( se gradevoli… ) quelle ormai le hanno barattate con la carriera…,  un vero schifo e sono in molti quelli che fan finta d’indignarsi, ma che di fatto si sono resi disponibili!!!
Ovviamente quando s’incontra uno inflessibile…, ecco che certi equilibri saltano ed iniziano i problemi, gli stessi che inizia ad avere il Prof. Carlea, per voler rispettare quei propri princìpi morali….
Si manifestano le prime ritorsioni, perché intransigente…, irremovibile e per certi versi anche insensibile…, non capisce che con quei suoi modi di fare, mette tutti in difficoltà, incrina quel sistema clientelare che ora inizia a sgretolarsi, partono le denunce alla procura e vengono raccontate le corruzioni…
Il proprio dovere per avere quale ricompensa, quella di venire definitivamente allontanato da tutti!!!
Rilasciare quell’intervista alla trasmissione di Report è stata come lanciare su quella collaudata metodologia, una bomba atomica…, infatti, pur avendo in molti, provato a bloccarla, la trasmissione è andata lo stesso in onda ed il ministro Lupi è stato tra quelli che ne ha pagato di più le spese, dovendo annunciare le proprie dimissioni!!!
Certo che se anche i nostri ministri sono corrotti… di chi possiamo fidarci???

"Lupi" negli appalti pubblici…

Un’altra inchiesta, le solite tangenti, mazzette che girano, corruzione e fiumi di denaro che transitano da una mano a un’altra…, abituali indagati, politici, amministratori, funzionari, imprenditori… 
Ora i legali avranno il loro da fare per difendere i loro assistiti, dopotutto ( e rappresenta il bello della loro professione), sia che quest’ultimi siano stati più o meno ladri, sia che verranno condannati o assolti…, alla fine… finiranno sempre per pagare… in tutti i sensi…
La chiamano inchiesta sulle Grandi Opere… .
Ovviamente anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Renzi, dovrà chiarire quanto accaduto… e soprattutto tentare di convincere il Parlamento, che durante il proprio mandato in qualità di ministro, ha sempre operato nella massima legalità e trasparenza…
Ovviamente il segretario del partito Alfano, difende il suo uomo dichiarando: non si è mai pensato alle sue dimissioni!!!
Ciò nonostante comunque, ieri la contestazione in Aula, in particolare del Movimento 5 Stelle, ha alzato le tensioni, soprattutto quelle urla…”vergogna” non hanno accolto il ministro, nei migliori dei modi…
Si stanno valutando le intercettazioni,  i documenti, in particolare gli eventuali collegamenti avvenuti con il ministro e con i suoi familiari…
E’ palese ormai da tempo, che il nostro paese mostra al mondo certamente la parte peggiore di se, e difatti, proprio in virtù della quotidianità con cui vengono pubblicate, tali notizie, non sono più tenute in considerazione…
Una costante vergogna, e non si tratta di voler capire chi, possa essere più colpevole di altri… ma di chiedersi il perché, certe situazioni continuino a ripetersi!!!
Ed inoltre, cosa aggiungere sui costi – che vengono dopotutto sostenuti da noi… soliti fessi – non solo per l’accrescimento che subiscono gli importi degli appalti…, ma per le indagini e per tutto il sistema giudiziario, che si deve mettere in moto per contrastare tali abusi…
Cambiano i nomi, variano i partiti, ma i ladri restano sistematicamente sempre gli stessi…
Nuovi filoni d’inchieste per rappresentare un paese malato e corrotto, dove soggetti inaffidabili, operano in maniera sleale, per ottenere vantaggi personali… come se, senza tali particolari benefici, la loro vita non potesse continuare in modo limpida, onesta e perbene…
No… non la si vuole così, perché si suole vivere in maniera putrida, infetta e deteriorata!!! 
Il bello è che ci si vende per poco, per nulla, per pochi euro… si perde la propria dignità per avere in cambio qualche favore, per una crociera, per un orologio prezioso, per un’auto, per sesso, perché non si sa dire di no!!!
Non dico di dover rifiutare un pensiero, non si tratta di respingere un regalo, non bisogna rimandare indietro una buona bottiglia di vino per una collaborazione svolta e non si tratta di declinare un’invito a cena o rimandare al mittente  un cestino di Natale o una colomba pasquale…
Qui si tratta di non accettare tangenti…, di non incidere in modo negativo sull’espletamento dei propri compiti, nel voler ritardare appositamente quelle procedure che invece, andrebbero proprio accelerate…
Non m’interessa ascoltare l’annuncio del ministro o le sue dimissioni… non voglio conoscere le spiegazioni e neppure le circostanze per cui avvengono, qui si tratta di eliminare, una volta e per sempre, che certe situazioni abbiano a ripetersi, perché è di questo che parliamo… perché ormai,  non possiamo più accettare che tutto continui a procedere sempre nella stessa maniera…, si ha bisogno di un radicale e definitivo cambiamento e soprattutto che chi sbaglia… deve pagare… non restando eternamente impuniti!!!
Sento parlare di scuse… ma cosa ce ne può fregare delle scuse fatte a posteriori… noi non le vogliamo… non le accettiamo… e soprattutto le rifiutiamo!!!
Prima di tutto c’è sempre l’onesta… perché non si è trattato di mettere le “mani nella marmellata” e poi quando scoperti come i bimbi… ci si scusa…
Qui le mani sono sporche di compromessi, di quella necessaria irreprensibilità che mai si è saputa dimostrare, di un comportamento svolto in modo disonesto ed illegale…
Un modo d’operare mai chiaro, ambiguo, irregolare, proibito, ma che persevera da molti ad essere continuato, a causa di quella personale convinzione, che alla fine non si verrà mai scoperti in quanto sicuri d’essere protetti, dai soliti “amici degli amici“, anch’essi appartenenti al Fan Club ” Lestofanti & Co“…
Ma gli amici veri, sono quelli che consigliano correttezza, che tendono sempre al bene, che aiutano nei momenti di difficoltà a scegliere la strada giusta, che non chiedono mai niente, ma soprattutto, che sono coerenti con i loro principi, non inducono in errore e non permettono la propria adesione a strategie che hanno quale unico fine, quello della corruzione…
Basta lupi tra noi… finiamola qui…, finitela… una volta e per sempre, prima che per voi… sia definitivamente troppo tardi!!!