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I raggiri di Ferragosto sono i più esilaranti… peccato non siano una barzelletta!

Ferragosto, si sa, è il periodo della spensieratezza e così, mentre la maggior parte del Paese si gode il sole in spiaggia, il silenzio della montagna o il rumore di una griglia accesa, c’è chi, invece, approfitta di questa tregua collettiva per muoversi nell’ombra…

E no, non sto parlando di fantasmi, ma di raggiri, truffe e abusi che sembrano moltiplicarsi proprio quando gli uffici giudiziari sono ridotti all’osso e le procure lavorano a rilento.

Ho letto alcune notizie in questi giorni sul web che, più che indignarmi, mi fanno sorridere amaramente…

Perché è tutto così prevedibile, eppure nessuno sembra accorgersene. Le forze dell’ordine? Prese tra turni ridotti e emergenze estive. Le procure? Metà in ferie, l’altra metà probabilmente sommersa da pratiche o, peggio, gestita da chi ancora non ha l’esperienza per riconoscere ciò che sta davanti ai suoi occhi.

E difatti, mentre i cittadini credono di vivere in un Paese dove la legalità non va in vacanza, la realtà è ben diversa. Chi vuole agire illegalmente sa benissimo che agosto è il mese perfetto: meno controlli, meno personale, ma soprattutto meno attenzione!

E se per caso qualcuno – già… con il mio stesso acume, ma diversamente da me che non ricopro ruoli istituzionali – si dovesse accorgere di qualcosa che non va… già, cosa fare? Basterà, come al solito, aspettare…

Sì… aspettare che un esposto, magari scritto nei modi e nei tempi imposti dalla Legge Cartabia – quella stessa legge che, guarda caso, sembra fatta apposta per scoraggiare le denunce – giunga sulla sua scrivania. E nel frattempo? Nel frattempo, tutto procede come al solito, con la complicità di chi, invece di vigilare, abbassa lo sguardo o, peggio, finge di non vedere.

Mi chiedo: è davvero solo incapacità? O c’è dell’altro? Perché certe dinamiche sembrano ripetersi con una precisione quasi sospetta. Funzionari compiacenti, pratiche che si perdono nel vuoto, tempistiche che coincidono troppo bene con le assenze dei vertici. E dovrei aggiungere quanto, ahimè, ho scoperto… ma così sarebbe troppo semplice, quantomeno per chi dovrebbe scoprire i raggiri posti in atto.

Continuare ad aiutarli non mi sembra più così corretto: d’altronde, è quello il loro lavoro (sono loro a prendersi le “coccarde”). E quindi, se non sanno compiere bene il proprio lavoro, forse, chissà… dovrebbero cambiarlo!

Già… basterebbe loro ricordare le parole del giudice Borsellino: «A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato».

E così, mentre il sottoscritto scrive questo post, le truffe e i raggiri continuano. E chi si ritrova – da semplice cittadino – a combattere contro questo sistema illegale, resta solo, sì… perché chi dovrebbe proteggerlo, alla fine… gli rema contro.

Ecco perché scrivo. Sì, lo faccio per tutti quei soggetti istituzionali che considerano Ferragosto come il periodo dei bagni, delle grigliate, delle gite al lago o in montagna, mentre invece dovrebbero iniziare a dedicare il proprio tempo a chiedersi cosa succede davvero in questa nostra regione, mentre tutto intorno dorme.

Perché se è vero che la legalità non dovrebbe mai andare in ferie, allora qualcuno dovrebbe spiegare perché, invece, sembra proprio che sia così…

Ovviamente, mi rendo disponibile – come sempre, d’altronde, nei miei ultimi quindici anni – a spiegare a qualche funzionario inquirente cosa sta, ahimè, accadendo. Già… purtroppo sotto gli occhi di tutti. Anzi, no: sotto i loro occhi. Ma forse, ahimè, non se ne sono accorti. O forse – e qui sta il dramma – per muoversi hanno bisogno di un esposto formalmente presentato, altrimenti, di loro iniziativa… non possono agire, già… nemmeno dinnanzi alla più palese delle violazioni!

Ma d’altronde, è questo il Paese che – proprio grazie alla nuova riforma sulla giustizia – si vuole ottenere! Dove ogni denuncia deve superare un percorso a ostacoli degno delle olimpiadi burocratiche, mentre i furbi continuano a fare il bello e il cattivo tempo.

Complimenti vivissimi ai geni che hanno realizzato questo splendido sistema giuridico. Già… che progresso, signori miei… che progresso.

Incantevole osservare come in Sicilia i principi di legalità vengano ovunque rispettati.

Ogni giorno nei Tg nazionali ascoltiamo su inchieste giudiziarie che evidenziano come la criminalità organizzata sia su gran parte del territorio nazionale riuscita a penetrare nel tessuto economico, sociale e produttivo del Paese, viceversa da noi in Sicilia –la regione che ha ricevuto i maggiori fondi del PNRR – non si evidenzia alcun rischio di pervasività in tutti quei grandi progetti attualmente in corso… 

E’ dire che sia gli investigatori che i procuratori hanno avvisato di tenere la guardia alta perchè da quando sono iniziati ad arrivare quei fondi dall’Europa per realizzare i cantieri miliardari previsti nel Pnrr,  la mafia siciliana ha preferito dirottare quelle proprie metodologie puntando sul business invece che continuare ad utilizzare la lupara…

Difatti, malgrado l’assenza di capi mafia “stabili”, già… secondo il sottoscritto (da sempre attento alle evoluzioni di quell’associazione criminale) la cattura di Messina Denaro, ha rappresentato per quell’organizzazione una fase di transizione che sta ora determinando, nelle varie “famiglie” mafiose, una forma di consorteria, dove ciascuna di esse ha preso il comando della provincia cui fa riferimento, senza mettersi di traverso o intralciare il business delle altre (famiglie) presenti… 

In questo contesto non vi è più un soggetto al di sopra delle parti, ma tutti comandano in egual modo all’interno della propria provincia ed hanno – sempre secondo l’opinione del sottoscritto – concordato una forma di pax, tale da non infastidirsi, ma viceversa provando a collaborare… spartendosi il territorio e soprattutto gli appalti che stanno attraversando l’intera isola…

Certo, le attività criminali più remunerative, quelle cioè che portano maggiori utili come il traffico di stupefacenti, usura, estorsione, gioco d’azzardo, etc… continueranno a sopravvivere, in quanto vengono utilizzate per mantenere i costi della manovalanza e tutte quelle famiglie che necessitano mensilmente di un’entrata; viceversa i capi di quelle province, cui fanno riferimento le famiglie al suo interno, hanno preferito modificare quelle “tenaci” strategie adottate nel passato per giungere ora a nuove coercizioni, certamente più “soft”, già… attraverso  l’imposizione delle forniture richieste dal mercato e/o nelle prestazioni da eseguirsi nei vari appalti…

Non si tratta quindi per come accadeva un tempo d’imporre il “pizzo”, no… quella forma di estorsione ora non viene più compiuta o quantomeno non si realizza nelle opere affidate a “General Contractor” monitorate da “Protocolli di legalità”, “whitelist” e quant’altro, intese che come ben sappiamo vengono compiute a prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici e dei relativi subcontratti; ed allora visti gli ostacoli, ecco che si è pensato di bypassati quei controlli con strategie velate, quali ad esempio l’aumento improvviso dei prezzi delle forniture, l’uso indiscriminato dei noleggi, ma anche l’imposizione di talune imprese che si sono trovate ad essere le uniche disponibili ad effettuare quei contratti d’appalto e/o subappalto, visto che la maggior parte delle altre imprese concorrenti, contattate dai Committenti, hanno preferito rinuciare…

D’altronde quest’ultime sanno bene di poter contare su altri e ben più numerosi appalti pubblici negli Enti Locali e difatti, attraverso quell’ormai collaudato meccanismo d’infiltrazione, operano cercando d’intervenire sulle gare pubbliche al momento della stesura del bando e avvalendosi di “infedeli” funzionari e di tecnici: ove  nel caso ciò non riuscisse, si ricorrerà ad altre forme di pressione sugli affidatari dell’appalto, al fine di ottenere così la cessione dei servizi connessi…

Il sistema è così perfetto da ritenersi concluso ancor prima di iniziare e le attività più significative e redditizie restano così di fatto in mano alla criminalità anche se poi quest’ultime, formalmente intestate o per meglio dire gestite dalle solite “teste di legno” risultano, agli occhi delle Prefetture, incredibilmente “limpide”; ma la realtà è che parliamo di società che operano come vere e proprie diramazioni di “cosa nostra“, utilizzate non solo epr infettare il mercato legale, ma tutto il sistema sociale, già… attraverso l’apertura di nuove e differenti attività grazie a investimenti propri, derivati dal riciclaggio di denaro e dall’evasione fiscale.

Ovviamente sospetti – da parte delle forze dell’ordine e della magistratura – ce ne sono tanti, ma quelle imprese affililiate (ben informate da qualcuno che opera all’interno delle istituzioni) quando sentono odor di provvedimenti giudiziari di sequestre, cambiano celermente riferimenti ed a volte anche proprietà, affinchè quei programmati interventi delle forze istituzioni, si dimostrano alla fine del tutto fallaci!!!..

Sì… è veramente incantevole osservare come in Sicilia i principi di legalità vengano ovunque rispettati… 

Riciclaggio, fatture false, reati tributari, bancarotta fraudolenta, auto-riciclaggio: vabbè… siamo alle solite.

Già… siamo alle solite, se da un lato c’è chi quotidianamente cerca di contrastare quel mondo criminale e illegale, dall’altra parte vi è un una parte consistente del paese che s’inventa ogni forma di irregolarità pur di far denaro… 
Sembriamo nel film con Totò e Aldo Fabrizi, “Guardie e ladri”, e difatti da un ladro ci sono loro, quei ladri che costantemente derubano questo loro Paese e dall’altra parte la legalità, con Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia, tutti coordinati dalle varie procure nazionali che provano a contrastarle…
Ed ecco quindi nuovamente una lunga serie di nomi ora arrestati nell’ambito di una maxi operazione in tutta Italia contro reati tributari, false fatturazioni, riciclaggio internazionale e autoriciclaggio, estorsione, bancarotta fraudolenta e via discorrendo…
Come sempre accade in quest casi scattano le perquisizioni, i sequestri, le custodie cautelare in carcere o ai domiciliari, si analizzano le contabilità delle società coinvolte, si scoprono consulenti e funzionari infedeli, collaboratori esterni di quel meccanismo truffaldino e corruttivo che determina solitamente un giro d’affari illecito milionario, denaro che il più delle volte non viene recuperato, perché finito ormai in una di quelle banche offshore o dentro un caveau di qualche stato europeo, solitamente blindato alle verifiche da parte del nostro Stato, mi riferisco a banche della Bulgaria, Serbia e Montenegro, Albania, etc…
Certo, gli investigatori fanno quanto loro possibile, ma il sistema è cosi ramificato ed esteso – solitamente  legato anche ad ambienti della criminalità organizzata – che diventa impossibile comprendere tutte le varie connessioni e infiltrazioni o quantomeno difficili da bloccarle in anticipo e così quelle frodi fiscali, solitamente realizzate per ottenere finanziamenti pubblici o per creare nuovi reati da attività fallimentari, riescono nell’intento!!!
Tra l’altro, il danno più grave non è soltanto quello compiuto nei confronti dello Stato, no… quanto illegalmente realizzato determina ahimè una concorrenza sleale e soprattutto l’alterazione di quel libero mercato, andando così a danneggiare il tessuto economico di una regione…
Forse è tempo che lo Stato inasprisca le pene e soprattutto deve fare in modo che si sequestrino tutti i beni patrimoniali/finanziari a familiari e parenti di quei soggetti, fino alla terza generazione!!!
Sì… forse facendo così, qualcuno inizierà a comprendere che prima di pensare d’iniziare una qualche attività illegale, sarà meglio rifletterci bene!!!  

Baiardo a La7??? Non è vero che non ha detto nulla, anzi ha detto più di quanto si pensi!!!

Massimo Giletti incaz… rimprovera Salvatore Baiardo: “Lei è venuto qui perché doveva fare delle rivelazioni nuove, ma non ha detto nulla”!!!  

Ecco, non sono d’accordo con quell’affermazione, perché ieri sera sono state dette tante cose, forse troppe, il problema è che non si vuol comprendere (in quella trasmissione) che egli non può e soprattutto non deve esibire ogni qualvolta il “jolly”, l’importante d’altronde è che chi deve comprendere quel suo messaggio, lo intenda e lo faccia proprio. 

Egli (Baiardo) rivela con il contagocce le informazioni di cui è in possesso, sa certamente più di quanto dice, ma quel po’ che dice è chiaro, poi c’è chi fa finta di non capirlo (e non mi riferisco a Giletti… ) e si vede bene… come gli giri intorno!!!

Difatti, “la miglior parola è quella che non si dice“, ma tutti in quella trasmissione vorrebbero che egli raccontasse la sua storia (o quantomeno quella che gli è stato concesso di raccontare), per poi sicuramente aspettare per lapidarlo, farlo passare per folle, lestofante, bugiardo, uno che (come è stato detto ieri sera…) “mischia cose vere con cose false”!!!

La verità… è che sono in molti ad avere paura e non certo lui!!! 

D’altronde ditemi, quanti avendo saputo in anticipo che il boss di cosa nostra fosse malato e che si sarebbe reso (forse…) disponibile al suo arresto, l’avrebbero detto così apertamente in una trasmissione televisiva??? Risponde il sottoscritto: nessuno!!!

La verità è che non è facile comprendere quanto sta avvenendo dietro le quinte, peraltro ancora oggi, non dimentichiamolo, ci si sta barcamenando su quanto accaduto in questi lunghi anni, chi fossero i mandanti delle stragi, chi li ha compiuti effettivamente, chi ci ha guadagnato, chi non ha permesso che si prendessero le carte dalla cassaforte di Riina o chi ha protetto per anni la latitanza di quei boss come Provenzano e Messina Denaro??? 

Sono tutte risposte alle quali nessuno ha mai dato risposte concrete, ne magistrati e ancor meno noti giornalista, ma d’altronde come potrebbero, non appartenendo di fatto a quel sistema criminale???  

Ed allora per favore, permetteteci di ascoltare questo pseudo “gelataio“, vediamo cosa ha da dire, ma soprattutto cerchiamo di non frenarlo o ancor peggio di “domarlo”, affinché tenga insabbiate certe notizie che potrebbero dare fortemente fastidio o creare danni irreparabili!!!

Caro Massimo, comprendo come una trasmissione viva di audience e non può permettersi di tenere a lungo il telespettatore in stallo, ma come dice il mio titolo d’apertura, “non è vero che non ha ha detto nulla, anzi ha detto più di quanto si pensi” e quindi a differenza tua o di alcuni tuoi ospiti di ieri sera, il sottoscritto ha realizzato in queste ore alcune pagine (che da domani inizierò a pubblicare…) su quelle comunicazioni sospese o su quelle “parole non verbali“, che dimostrano (la mia è una riflessione del tutto personale…) come egli miri, attraverso quelle sue esternazione più o meno spontanee (espresse ad alta voce…), d’inviare quei messaggi subliminali a chi per l’appunto deve captarli…

Il dialogo d’altronde non costituisce la base della sua interazione, egli sta provando esclusivamente a creare un solco nelle incrinature istituzionali, prova di volta in volta a recapitare attraverso social  o trasmissioni tv, elementi nuovi, a sostegno della sua credibilità, affinché quelle crepe si amplino e diventino lesioni insanabili.,,

Vedrete, da parte sua non vi sarà mai una piena  collaborazione, ancor meno auspicare che egli condivida le informazioni di cui è in possesso con noi telespettatori, già… proprio a differenza di quanto qualcuno vorrebbe, la speranza che egli si renda disponibile a collaborare per far emergere chissà quelle circostanze gravi, compiute forse da taluni uomini politici e/o istituzionali e perché no… sperare che – per come accaduto con il boss da poco arrestato – contribuisca alla cattura di qualcuno d’importante di quella associazione criminale e non certo tra i suoi amici “confidenti”!!!

A domani qundi…

  

Quando il CSM interviene a favore di un magistrato e nega il trasferimento d'ufficio per incompatibilità!!!

E’ una di quelle circostanze che non ho mai compreso, nel senso che ritengo giusto che il Consiglio superiore della magistratura intervenga a difesa nel caso in cui un magistrato finisca sotto i riflettori di una qualche inchiesta giudiziaria o per delle intercettazioni che mettano a rischio la propria indipendenza quale condizione di imparzialità e quindi garanzia di uguaglianza, ma se esiste anche soltanto il dubbio che quanto sopra possa essere viceversa verificato o realmente accaduto, non sarebbe il caso di prendere in ogni caso delle precauzioni, come ad esempio il trasferire quel magistrato in un’altra sede???

D’altronde non si dice che: un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi sono una prova??? 

Ma d’altronde voi aggiungere, chi dovrebbe essere libero dal giudicare??? Abbiamo visto quanto accaduto con lo “scandalo delle nomine”, che ha per l’appunto coinvolto proprio il Csm, già… l’organo che al di sopra delle parti avrebbe dovuto assicurare e garantire indipendenza e autogoverno alla magistratura, supervisionando tra l’altro anche la vita professionale di quei suoi magistrati.

Dimenticate le intercettazioni pubblicate alcuni anni fa su quel noto componente del Csm e presidente dell’Associazione nazionale magistrati, finito sotto indagine per corruzione e dalle cui conversazioni erano emerse informazioni sui modi in cui sarebbero stati pilotati gli incarichi in diversi uffici giudiziari??? 

Quanto sopra ha fatto pensare a molti di noi che quanto compiuto da quel Consiglio non sia stato realizzato in maniera libera “moralmente” (quantomeno permettetemi di averne il dubbio…), ma che esso possa essere stato condizionato anche soltanto da un voto, da uno di quei suoi componenti.

Sono certo che se si potessero controllare tutte le volte in cui ad esempio è stato chiesto il trasferimento a seguito di una proposta – certamente per motivi fondati, rappresentati da) qualcosa di ambiguo o quantomeno controverso – troveremo tutta una serie di decisioni della commissione, dove la maggioranza ha deciso di promuovere e/o bocciare anche solo con un voto contrario e/o favorevole quella istanza.

Ma non solo questo, sì perché basta semplicemente che alcuni di quei consiglieri si astengano per vedere così sfumare ad esempio, quella proposta di trasferimento per incompatibilità!!! 

Siamo alle solite, la politica ed i giochi di potere entrano a gamba tesa nella valutazione di quei particolari uffici non solo dei tribunali, ma anche delle procure, ovviamente il tutto a danno di una giustizia che dovrebbe essere giusta, imparziale ed equa, ma che di fatto si è dimostrata negli anni, discutibile, incerta, ma soprattutto disonesta!!!

Loggia Ungheria: scontro in Procure tra denunce e rivelazione di segreto d'atti d’ufficio!!!

Si tratta della presunta esistenza di una “Loggia” segreta denominata “Ungheria”, un’associazione in grado di condizionare le nomine in magistratura e gli incarichi pubblici.

Sembra di essere in un romanzo di Le Carre, in quelle sue spy story, già… da una prima lettura tutto assomiglia essere collegato a qualcosa di fantasioso, ma… man mano che ci si addentra nelle pagine del libro si scopre come tutto sia realmente collegato…      

Ecco quindi che da Brescia passa la credibilità della magistratura italiana, passa dalla sua Procura alla Sezione disciplinare del Csm, si valuta a porte chiuse trasferimento di Paolo Storari, il pm che accusa il suo capo, Francesco Greco, indagato per aver ritardato l’apertura dell’indagine nata dalle dichiarazioni messe a verbale dall’avvocato Piero Amara. 

Per cui le denunce sono arrivate le contestazioni per rivelazione di segreto d’ufficio e per omissione d’atti d’ufficio nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto falso complotto Eni altrettanto, sappiamo inoltre dell’apertura dell’inchiesta per aver ritardato l’apertura dell’indagine nata dalle dichiarazioni messe a verbale da Piero Amara sulla presunta “Loggia Ungheria”…

Ho letto che nel frattempo si è tenuta davanti alla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura l’udienza (svolta a porte chiuse), per decidere sulla richiesta della Procura generale della Cassazione di trasferimento d’urgenza e cambio di funzioni per il pm milanese Paolo Storari.

Il pg Giovanni Salvi aveva avviato a suo carico l’azione disciplinare per la vicenda della consegna a Piercamillo Davigo, all’epoca togato al Csm, dei verbali non ufficiali di una deposizione di Pietro Amara, che denunciava l’esistenza di una presunta loggia massonica denominata “Ungheria”. 

Nel contempo in questi giorni sono arrivati tanti messaggi di sostegno a Storari da altri suoi colleghi magistrati. 

Cosa dire, un vero casino… e mi sarei aspettato un intervento da parte del Quirinale, ma il Presidente Mattarella oltre a tacere sull’argomento, si è tenuto  lontano da questa storia tanto da decidere che non valesse nemmeno la pena di smentire…

L’udienza disciplinare proseguirà il giorno del mio onomastico, già  martedì 3 agosto, alle 11.30 e sarà nuovamente a porte chiuse, come si dice i panni sporchi si lavano a casa… 

Non so più a cosa credere… 

Ora, che qualcosa in quell’organo istituzionale non andasse perfettamente si era capito già da un po’ di tempo, il sottoscritto nei miei precedenti post avevo avvertito del pericolo e delle funzioni che quegli uomini e donne rappresentavano, già perché prima di essere magistrati sono come noi individui e quindi è logico comprendere come essi sbaglino, involontariamente e ahimè per come stiamo assistendo, il più delle volte deliberatamente!!!
Cosa aggiungere: continuiamo a sperare nella giustizia!!!  

Da Milano a Catania: ci si è dimenticati di quei Giudici, Avvocati, Commercialisti, Professori universitari ed Imprenditori, finiti in manette???

L’hanno già chiamata la Tangentopoli fiscale…

In manette sono finiti giudici, avvocati, commercialisti, professori universitari e imprenditori. 
Nel mirino il commercio sotterraneo di sentenze che in materia di imposte possono spostare, con una sola firma, milioni di euro dal privato allo Stato o come spesso accade, viceversa.
La nuova Tangentopoli riguarda uno dei settori della giustizia – i contenziosi tributari – finora quasi inscalfibile a ogni inchiesta della magistratura e a ogni riforma della politica.
Strutturato su due livelli di commissioni, provinciali per il primo grado e regionali per il secondo, la giustizia tributaria è un sistema di potere fortissimo. 
Una cerchia chiusa di magistrati, in maggioranza privati, onorari, chiamati a decidere su oltre 581mila contenziosi, per un valore globale di 50 miliardi di euro. 
Un tesoro affidato alle decisioni di avvocati, commercialisti, consulenti, ragionieri, persino ad agronomi e professori di liceo. 
Un sistema sul quale indagò anche Antonio Di Pietro, che dopo le inchieste sulla corruzione nei partiti, delle mazzette in valigia o fatte sparire nel water, si convinse di essere stato fermato proprio quando iniziò a scavare nel mondo delle sentenze tributarie. 
E oggi un nuovo grappolo di inchieste sta ripartendo da lì: solo a Milano si indaga su ben venti cause fiscali.
I militari della Guardia di Finanza, travestiti da avvocati, arrestano il giudice della commissione tributaria provinciale di Milano con una busta da 5.000 euro infilata nella giacca. 
Questi, avvocato della Cassazione e docente universitario oltre che consulente “in materia di conflitto di interessi”, aveva appena incassato la prima rata di una tangente da 30mila euro per intervenire su una estero vestizione da svariati milioni…
Ma non è un episodio isolato, perché i pm di Milano Eugenio Fusco e Laura Pedio, un mese dopo, ottengono l’arresto di un altro giudice onorario…
I due giudici accusati di corruzione in atti giudiziari hanno anche pilotato un contenzioso da 14,5 milioni a favore di una società, in cambio di 65mila euro. 
Il gip Manuela Cannavale cita esplicitamente la “spregiudicatezza con cui si muovevano i due giudici, che sapevano di poter fare affidamento verosimilmente anche su altri giudici tributari e funzionari dell’Agenzia delle Entrare, per pilotare ricorsi, influenzare i giudizi dei collegi, sostituirsi nella redazione delle sentenze, a fronte della corresponsione di dazioni illecite da ripartire con i complici”. 
E infatti nell’inchiesta è indagato anche un ulteriore giudice togato, ex presidente del tribunale di Imperia, ex giudice a Monza e presidente della Commissione tributaria provinciale di Milano.
Lo schema non è diverso da quello scoperto anche a Catania dal procuratore Michelangelo Patané e dal pm Tiziana Laudani.
Finisce in carcere, insieme a due imprenditori, un commercialista e un cancelliere e il presidente e giudice della sezione della Commissione tributaria provinciale di Catania. 
Secondo l’accusa il magistrato avrebbe usato per anni le auto della concessionaria di un grosso gruppo industriale etneo, in cambio di decisioni favorevoli, per un risparmio su tasse di 800mila euro. 
Per i pm, il giudice da presidente, da relatore o da estensore era casualmente sempre presente nelle decisioni di quel gruppo…
Gli investigatori non pensano che si tratti di casi isolati, ma che almeno in Lombardia si possa ipotizzare un sistema. 
Qualcosa che riporta alla mente vecchie inchieste, come la celebre P3 che nasceva proprio da oscuri personaggi che si vantavano di pilotare grandi processi tributari. 
“Emerge – dice oggi un investigatore – una rete di relazioni che sopravvive a ogni forma di incompatibilità”. 
Se per legge non può svolgere l’attività di giudice chi esercita attività di consulenza tributaria per “contribuenti, società di riscossione o altri enti impositori”, è vero che il conflitto d’interessi è all’ordine del giorno. 
“Era noto come questi giudici fossero in grado di risolvere i problemi: i commercialisti e gli avvocati che venivano in studio, sapevano di essere in grado di sistemare i processi”, mette a verbale la sua segretaria, svelando come oltre le incompatibilità formali bisogna fare i conti con un contesto di fortissima contiguità tra professionisti. 
Con commissari che sono amici, colleghi, a volte soci dei legali delle aziende coinvolte nelle liti. 
Storture che hanno portato fino al 60% le decisioni che danno ragione al privato e torto allo Stato e “che azzerano – riflette un magistrato – anni di lavoro di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate”!!!
A Milano come a Catania, le inchieste sono destinate ad allargarsi, mentre in altre procure, oltre a quella di Roma, sono ancora agli inizi. 
Quella del capoluogo lombardo fa da apripista, non solo perché i giudici arrestati avevano grande disponibilità di denaro (sono state scoperte cassette di sicurezza e contanti per oltre 250mila euro), ma soprattutto altre buste piene di banconote, con i nomi dei “soggetti erogatori” del denaro: manager, aziende, membri di commissione, funzionari dell’Agenzia delle Entrate!!! 
Che vergogna…

Giustizia: Quando il CSM preferì lasciare sul posto i magistrati corrotti!!

Per lo schifo che ho visto mi sono dimesso dall’ordine giudiziario”!!!

Con queste parole inizia l’intervista a La7 l’attuale Sindaco di Napoli durante la trasmissione “Piazza Pulita”
De Magistris, allora magistrato, racconta quando si è sono imbattuto nel sistema del CSM, manifestando oggi una profonda accusa contro quell’organo di governo: “Quando ero magistrato non sono stato fermato dalla ‘ndrangheta ma dal CSM che mi doveva tutelare” ed ancora proseguendo… “mi bloccarono per lasciare sul posto i magistrati corrotti“!!! 
Descrivere a parole quanto ha dichiarato il Dott. De Magistris è impossibile… 
Già… il sottoscritto non aveva ancora somatizzato lo schifo che in questi giorni stava emergendo dall’inchiesta della Procura di Perugia, ed ecco ritrovarmi ad ascoltare le parole di questo magistrato, che per dignità personale e nei confronti di quell’ordine, ha preferito dimettersi che continuare con quell’incarico deplorevole…
Desidero quindi riproporvi il video di quell’intervista, affinché ciascuno di voi, possa comprendere meglio come vanno generalmente le circostanze in questo Paese, che si dimostrano purtroppo ad ogni livello, corrotte e clientelari!!! 
Potremmo definire quegli atteggiamenti come “mafiosi”, d’altronde quanto compiuto da quei suoi colleghi rappresentano, in tutto e per tutto, comportamenti analoghi con quel sistema, fatto di malaffare fortemente radicati…
Certo, un’offesa nei confronti di quella istituzione, di quanti operano in maniera  onesti all’interno di quel sistema, a tutti coloro che credono nel proprio lavoro, a quelli che si battono ogni giorno contro la corruzione e l’illegalità affinché il buon nome di quella categoria dei magistrati, non venga mai affiancato alla parola “mafia“!!!
Ma come abbiamo sentito, non solo il CSM viene posto sotto attacco… 
Anche il Quirinale di qualche anno fa viene trascinato in fondo: “Napolitano si schierò con i collusi!!! Ora è diverso… credo che il Presidente Mattarella abbia un profilo ben diverso da quello di Napolitano, che invece dieci anni fa, quando si trattò di scegliere tra i magistrati perbene e quelli che colludevano, si schierò con i secondi“!!!
Spero che vi rendiate conto dell’accusa pronunciata da Luigi De Magistris, dove complicità, connivenze e indifferenze l’hanno fatta da padrone all’interno di quell’organo di controllo…
Rimarchevole quanto dichiara in un’altra intervista: “Ci vuole una grande mobilitazione civica e popolare per poter scardinare silenzi, distrazioni e atteggiamenti inaccettabili. L’Italia ha bisogno di grandi investimenti pubblici per risanare, rigenerare e mettere in sicurezza il territorio“. 
E difatti, rispondendo ad una domanda sul caos delle procure, ha aggiunto: “Di un politico ti liberi in cabina elettorale o con una ribellione civile, ma quando ci sono casi di complicità e commistione tra apparati di controllo e politica è molto più grave. Non è un caso singolo, ma un sistema e oggi ci sono tecnologie molto più avanzate. Sono bastati 10 giorni d’intercettazioni ed è uscita fuori questa cloaca, figuriamoci se l’avessero fatto per due anni consecutivi”!!! 
Ed infine De Magistris ha voluto aggiungere un pensiero personale:  son inquietato soprattutto del fatto che a distanza di anni non si ha la capacità dall’interno, e mi riferisco alla magistratura, di mettere in sicurezza i magistrati autonomi e di scardinare questo sistema fatto di convergenze criminali molto forti, tra pezzi di magistratura e pezzi di politica”.
Cosa aggiungere: “De Magistris… sei stato eroico“!!!

A leggere il mensile "S" si resta senza parole!!! Ed allora mi chiedo: "Di quanto altro tempo hanno bisogno i miei conterranei per comprendere che i tempi sono definitivamente cambiati"?

Ci sono delle notizie, che più di altre lasciano senza parole…
Non è facile svelarle, in quanto solitamente non fanno parte delle vita vissuta di ciascuno di noi, ed allora diventa difficile scoprirle e soprattutto comprenderle, perché d’altronde non si ha alcun interesse a ricercarle…
Ed è in questo preciso istante che si commette il più grave errore, quello di lasciare che le cose procedano inalterate…
D’altronde perché volerle cambiare, non è forse demandato ad altri soggetti il controllo del territorio, non è compito della giustizia ripulire questa terra da tutti quegli individui che giorno per giorno, l’avvelenano…

Comodo, certo troppo comodo attendere che siano sempre gli altri a fare la loro parte, mentre noi si resta come al cinema, semplici spettatori che guardano in maniera distaccata uno schermo, sì una storia che ci sembra così lontana, ma che invece è proprio li… vicino a noi!!!
E’ dire che proprio taluni argomenti dovrebbero interessarci, d’altro canto questi episodi dimostrano essere messi in pratica costantemente, in maniera “endemica”, visto che ben il 95 per cento dei miei conterranei, considera la corruzione un fenomeno “dilagante” su tutta la Regione…
Ma come ripeto sempre, “Tutti sanno tutto, ma nessuno fa niente”, già sono in molti a dire: ma perché cosa dovremmo fare noi da soli?
Non comprendono ad esempio, che basterebbe semplicemente non essere collusi con quel sistema corruttivo, fare in modo che quando si viene ricercati per quei loro malaffare ci si rifiuta, non cadere in quelle tentazioni d’arricchimento personale, per impoverire quella già gracile condizione morale…
Alla fine come dico sempre basta poco, si tratta semplicemente… di essere onesti!!!
Certo, comprendo perfettamente le motivazioni che spingono molti a “prostituirsi“!!!
Sì… uso appositamente questo termine così duro, in quanto lo ritengo particolarmente efficace per far comprendere a chi si presta a quelle azioni spregevoli, che si comporta come una prostituta, ma differenza loro, non una che svende se stessa per sopravvivere, no… qui non si tratta di fame, qui a perdere è il concetto stesso di dignità…
A rimetterci qui è anche la famiglia, si perché indirettamente anche i familiari restano coinvolti da quelle indegne decisioni, compiute esclusivamente per ricevere sempre di più quel vile denaro o chissà, forse per una posizione sociale più elevata…
Ed allora ecco a cosa serve leggere mensili come “S”, perché ci fa comprendere come, proprio nel momento in cui si sta provando a compiere quelle azioni corruttive, qualcuno ci sta osservando, sta controllando i nostri telefoni, monitorizza gli spostamenti ed anche le persone che quotidianamente incontriamo, sì… senza saperlo siamo costantemente intercettati!!!

Ecco, se per un momento quei soggetti pensassero che forse dall’altra parte non ci sono soltanto “babbi“… ma individui certamente “sperti“, che utilizzano tutte le loro capacità professionali, sommate ad una moltitudine d’innovazioni tecnologiche per la registrazione ed il controllo di quelle loro azioni… sì, se solo riflettessero un istante, sono certo che molti di quei reati compiuti, non verrebbero neppure iniziati…
Ma si sa… se bastassero le inchieste o le condanne (a cui assistiamo quotidianamente) a far sospendere quegli individui dai loro propositi, se soltanto gli arresti fossero quantomeno di monito per far cessare quelle azioni illegali, già, se anche soltanto leggere un mensile come “S”, potrebbe riuscire in quell’intento, si… questa nostra terra, potrebbe diventare finalmente “bellissima“…
Ed allora consiglio tutti di sfogliare questo nostro mensile, per comprendere come alla fine, tutte le azioni corruttive compiute, portano disgraziatamente sempre verso uno stesso luogo… e come potrete immaginare, non è per nulla piacevole!!!
Ed allora cosa dire: Consiglio tutti… una buona lettura!!!

Scusate, ma alcune volte non riesco a comprendere certe circostanze, come ad esempio, talune richieste di trasferimento…

Gira e rigira tutti i nodi vengono al pettine… e difatti eccoli i cittadini al di sopra di sospetto coinvolti in inchieste giudiziarie: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/che-vi-avevo-detto-alcuni-giorni-fa-nel.html o http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/02/come-dicevo-alcuni-giorni-fa-ci-sono.html 
Dispiace dover assistere che solitamente, i reati giungano sempre prima delle inchieste e mai viceversa; già è come se il nostro sistema non sia in grado di prevenire quanto poi si viene a compiersi con costante frequenza… alla faccia di quei cosiddetti “procedimenti” in materia di anti-corruzione e trasparenza. 
Ho letto ieri che la terza commissione del Consiglio superiore della magistratura ha accolto la richiesta di trasferimento del capo della Procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, alla Procura generale di Catania, come sostituto procuratore generale. 
Se non ricordo male, parliamo dello stesso procuratore che aveva riportato: “non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti, nessun elemento investigativo”…
Il sottoscritto in quella occasione si era schierato a favore del Procuratore Zuccaro – a differenza della maggior parte dei media ed anche di taluni uomini istituzionali –  tanto d’aver riportato: “resto convinto che la Procura di Catania, su questa vicenda non sia in errore… anche se comprendo come questi attacchi mirati, abbiano quale interesse, quello di mettere in cattiva luce e in grande difficoltà, quello stesso ufficio…”.
Ma in questo scontro “titanico”, c’è per fortuna chi… può permettersi d’esprimere valutazioni sull’operato di entrambe e l’idea fatta, non è ahimè identica: di una, non si può che parlarne bene, dell’altra, non ci si può esprimere, in quanto ancora oggi, si attendono delle risposte… 
Speriamo che almeno su questa vicenda, non si compia quanto già si è realizzato e cioè, di preferire quella prassi da noi ormai luogo comune:soffocare tutto!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/05/scontro-tra-procure.html .
Adesso si aspetta il plenum del Csm che si pronuncerà la prossima settimana e in caso di conferma sarà dichiarato estinto il procedimento di trasferimento d’ufficio. 
Lo stesso procuratore Giordano ha chiarito: “Da settimane ho fatto domanda in via principale per essere trasferito alla direzione nazionale antimafia come sostituto procuratore antimafia dove ho esercitato funzioni negli anni 2004/2008, in linea subordinata alla procura generale di Catania come sostituto procuratore generale“.
Il procedimento d’ufficio per incompatibilità ambientale era scaturito in seguito all’esposto di 8 sostituti procuratori che aveva dato vita all’inchiesta sul Sistema Siracusa con l’arresto del sostituto Giancarlo Longo (l’ex pubblico ministero di Siracusa arrestato lo scorso 7 febbraio con l’accusa di associazione a delinquere, falso e corruzione)
Lo ha deciso la giudice per le indagini preliminari di Messina, Maria Ventimiglia, che ha respinto la richiesta del legale del magistrato di sostituire la custodia cautelare in carcere con i domiciliari. 
Per la gip resta l’attualità delle esigenze cautelari visto che l’indagato fino all’ultimo, pur avendo sospettato che a suo carico fosse stata aperta un’inchiesta, «non ha esitato a rimuovere le telecamere e i dispositivi di monitoraggio collocati nel suo ufficio e ha occultato, probabilmente con la complicità di familiari, il cellulare che gli era stato richiesto dagli investigatori». 
Restano attuali, per la giudice, anche il pericolo di inquinamento delle prove, grazie all’aiuto di familiari come il suocero anche lui indagato, e quello di reiterazione del reato.
Difatti, secondo la procura messinese, Longo, che mesi fa è stato trasferito al tribunale civile di Napoli, avrebbe pilotato fascicoli di indagine per favorire i clienti di due avvocati siracusani, Piero Amara e Giuseppe Calafiore, anche loro arrestati. 
Dall’inchiesta, che ha coinvolto in tutto 15 persone, è emerso che Longo in cambio avrebbe ricevuto €. 88.000 e in regalo anche un Capodanno con la sua famiglia a Dubai ed in un altro hotel di Caserta.
Durante l’interrogatorio di garanzia, Longo non avrebbe fornito elementi validi per smentire i suoi rapporti confidenziali con Amara e Calafiore e questo avrebbe rafforzato il quadro indiziario a suo carico. 
La giudice ha anzi definito «risibili» le spiegazioni date dal magistrato sul fatto che, durante la vacanza a Caserta, suo figlio e il figlio di Calafiore avessero preso la stessa camera, prova, per l’accusa, del rapporto intimo tra le due famiglie… 
La giudice ha ritenuto poco credibili anche le spiegazioni date da Longo in merito al viaggio a Dubai che secondo l’accusa sarebbe stato pagato, attraverso una terza persona, dai due avvocati.
Inoltre, secondo quanto scritto dalla gip, Longo avrebbe ammesso di aver conferito incarichi di consulenza nella sua abitazione e non in ufficio. 
Tra le contestazioni fatte all’ex pm c’è quella di aver assegnato a consulenti compiacenti incarichi tecnici per precostituire elementi a favore di clienti di Calafiore e Amara…
Da quanto sopra credo che ci sia poco d’aggiungere…
Ultimamente assistiamo sempre più frequentemente a circostanze ambigue e corruttive, compiute da alcuni soggetti preposti all’interno di quei Tribunali e dalle cui successive indagini, emerge che quell’organo istituzionale, depositario del potere giudiziario, non da prova ahimè sempre… di quel concetto di legalità e giustizia richiesto e al quale certamente dovrebbe esclusivamente attenersi…
Ma d’altronde  si sa… la corruzione dei governanti si irradia a cascata su molti suoi rappresentanti istituzionali, fino a coinvolgere l’ultimo dipendente di quella pubblica amministrazione: E’ un gioco di contro-specchi, di rimbalzi, di sinergie negative, dove la corruttibilità degli uni incoraggia e rafforza quella degli altri!!! Ed allora cosa aspettarci…

Pronto… Pronto…??? Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana??? Boh…


Molto spesso ricevo nell’email di questo Blog, missive da parte di alcuni lettori che mi chiedono di portare alla luce, circostanze ambigue che nel corso della loro esperienza sono costretti a subire…

Il più delle volte – non essendo le note particolarmente dettagliate e soprattutto non ricevendo riscontri oggettivi tali da permettere una migliore individuazione dei soggetti coinvolti – cerco di comprendere quanto accaduto e provo a far emergere quella realtà descritta, in modo generico senza entrare mai nel dettaglio specifico di luoghi e personaggi coinvolti…
Altre volte, le segnalazioni non si celano dietro pseudo nomi (il più delle volte fantasiosi), ma sono accompagnate dalle proprie generalità, dichiarandosi inoltre a rendersi disponibili, non solo ad essere contattati per eventuali chiarimenti, ma bensì anche a denunciare quanto loro accaduto….
Ecco allora, quando ciò accade, mi accingo subito a portarle in evidenza, affinché chi di dovere… sperando che possa leggere il post che lo riguarda, comprenda in maniera definitiva che il tempo delle prepotenze è giunto alla fine…  e che riprenda a fare quanto di sua competenza, per evitare che la circostanza negativa degeneri, con evidenti conseguenze anche a quel proprio incarico…
Eccovi quindi riportata la nota ricevuta: 
Egregio Sig. Nicola Costanzo,
innanzitutto desidero confidarLe di essere un Suo assiduo lettore ed inoltre, mi permetta di esprimerLe il mio personale ringraziamento, per la cordialità e la gentilezza con cui si è reso disponibile nel voler portare in evidenza questa vicenda che, non le nascondo, sta creando al sottoscritto, notevoli problemi professionali.
Ci tengo quindi a segnalarLe che sovente si riscontrano nella pubblica amministrazione regionale, dei funzionari inclini ad un atteggiamento del tutto estraneo al codice deontologico a cui si deve rigorosamente attenere un servitore della “res pubblica”.
Aggiungo, inoltre, che alla violazione dei principi deontologici si accompagna molto spesso una singenetica attitudine a violare anche il codice penale della nostra Repubblica, in altre parole a delinquere nell’ambito della competenze assunte nella pubblica amministrazione.
E’ il caso di un “dipendente” dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia, sito in Palermo, Via Ugo La Malfa, n. 169.
Recandomi spesso in codesto ufficio ho potuto constatare come un “funzionario” di uno dei Servizi assessoriali, è protagonista del cosiddetto fenomeno dell’assenteismo; in pratica ho constatato personalmente che, nel 50% dei casi –durante i giorni previsti di ricevimento– è sempre assente: “Una percentuale sbalorditiva, visto che il signore funzionario percepisce regolarmente il 100% di stipendio, pagato da tutti noi cittadini lavoratori“.
Ovviamente sulla sua cagionevole salute nutro molti dubbi, visto che nelle rare occasioni in cui è presente, manifesta una forma fisica smagliante, che lo porta a frequentare assiduamente il bar di quell’assessorato, salendo e scendendo per le scale da quel suo piano                         in maniera certamente agevole.
Inoltre, ho notato che questo “funzionario” molto spesso non risponde al telefono, pur essendo egli all’interno della propria stanza, vedasi ad esempio un caso nel quale il sottoscritto, posto dinnanzi alla sua porta, ha provato a chiamare con il proprio cellulare quella sua stanza e seppur ne ascoltavo dall’esterno lo squillo, la chiamata non riceveva da quel numero interno alcuna risposta, confermando così in maniera definitiva, quanto già sospettassi.
Motivo per cui, ho pensato che forse egli avesse qualche problema di udito. 
Tuttavia, tale ipotesi fu pochi giorni dopo smentita, in quanto, essendomi recato nuovamente a quel piano, ho potuto constatare visivamente di come quel “funzionario”, nel salutare personalmente alcuni conoscenti dinnanzi al proprio uscio, riusciva perfettamente a sentire squillare il proprio cellulare (posto sulla sua scrivania distante alcuni metri) e difatti, scusandosi con loro per quella improvvisa chiamata, salutava e scattava come un felino subito a rispondere.
Inoltre, le pratiche trattate da questo Sig. “funzionario” tendono casualmente a smarrirsi o peggio ancora, ad essere abbandonate tra gli anfratti della sua stanza. 
Ho pensato che avesse qualche problema di memoria, ma anche in questo caso ho dovuto ricredermi, in quanto, in più di un’occasione, nell’interloquire con egli, ho potuto notare con grande meraviglia, che questo Sig. “funzionario” è dotato di una memoria impeccabile, al punto tale da ricordare a memoria, il numero di giorni di ferie residui da usufruire, le date future con largo anticipo della sua assenza dal posto di lavoro (per godimento delle ferie) e finanche, le date future in cui si sarebbe manifestata una generica malattia che lo avrebbe costretto all’assenza dal posto di lavoro.
A questo punto quindi mi chiedo:
1) Bisogna lanciare un appello disperato al Presidente Musumeci?
2) Bisogna fare una visitina in Procura?
Mi dia una valida indicazione.
Grazie.
                                                
Preg. mo Sig. *************
mi auguro che la pubblicazione di questa sua missiva giunga a chi di dovere…
Non vorrei inoltre che quel “Sig.” ambisca a procedere con quella locuzione (per come d’altronde fanno molti suoi conterranei) che dice “mi spezzò ma non mi piego“!!!
Posso sin d’ora assicurargli, che questa sua eventuale decisione, certamente infelice –elevata al clamore mediatico che sin d’ora le compete o presentata presso quegli organi giudiziari di competenza– risulterebbe per egli… non solo rovinosa, ma fortemente deleteria!!!
Un consiglio quindi che posso dare a quel “funzionario” è di provare a riabilitarsi ed iniziare semplicemente riprendere a fare, il proprio dovere…
Mi dispiacerebbe d’altronde dover leggere quel suo nominativo in qualche testata giornalistica online e dover quindi riportare nel mio Blog… quanto emerso (non solo su Egli… ma anche su altri eventuali colleghi delle PA), a causa di quelle ormai consuete… inchieste giudiziarie.
Per cui Sig. *********** , con l’auspicio di ricevere presto un suo riscontro, mi auguro che quanto compiuto oggi dal sottoscritto, possa dare un contributo positivo a questa sua vicenda personale..
Cordiali saluti
Nicola Costanzo

Governatore Musumeci..??? Dirigenti e presidenti delle partecipate: è tempo di cambiarli!!!

Pochi mesi fa mi sono trovato a Palermo all’interno di un assessorato…

Ero lì per caso…
Alcuni miei amici del nord –consulenti di una compagnia internazionale che opera nella nostra regione– giunti in aereo per interloquire con alcuni dirigenti e funzionari di quel particolare assessorato, sapendo che mi trovavo nel Capoluogo,  mi avevano chiesto se potevo gentilmente accompagnarli…
Ecco quindi che, dopo averli condotti dinnanzi a quei palazzoni, ho sostato all’interno di quel parcheggio in seconda fila… anche se mi era stato chiesto di seguirli, confermando il piano al quale avrei potuto eventualmente raggiungerli… 
Dopo alcuni minuti, si è liberato un posto e così ho potuto parcheggiare…
A quel punto…  mi recai all’interno di quello stabile in cerca di un Bar e quindi, subito dopo, salì al piano indicato… 
Ovviamente non sapevo in quale di quelle numerose stanze fossero, ma soprattutto non avevo alcun desiderio di far parte di quella riunione, ecco perché, trovata al piano una sedia ed una scrivania, mi accomodai…   
Sembravo a tutti gli effetti uno di quegli uscieri che si vedono solitamente nei film… forse un po’ troppo elegante, comunque, più di un soggetto, uscendo dall’ascensore, chiedeva al sottoscritto informazioni su dove dirigersi…
Dopo circa mezz’ora, ecco che i miei amici mi passarono davanti, sorprendendosi di quella mia nuova acquisita “postazione”… 
Già, erano soprattutto meravigliati con quanta naturalezza avessi occupato quel posto; uno di loro mi disse ridendo “vai proprio bene… ” ed un altro… “potresti anche farti assumere“…
Mi chiesero di seguirli, ma declinai l’invito, confermando che li avrei attesi lì…
Rimasi quindi seduto a leggere il quotidiano che avevo acquistato al bar, quando all’improvviso… tre individui si fermarono nell’angolo del corridoio a discutere: a parte il sottoscritto, non vi era nessuno… 
Ecco quindi che all’improvviso li sento discutere animatamente… quasi in maniera polemica…
Senza girarmi, sentivo uno che diceva… “ma quei tre deficienti cosa caz…. vogliono…??? Non sanno qual’è la procedura??? Pensano di venire qui e dare ordini… A 90° gradi si devono mettere”!!!
Un altra voce… “Tu… fai una cosa “rimandali”… prendi tempo, vedrai che a furia di rinviarli inizieranno a capire come funzionano le cose qui dentro…”. 
Ovviamente… non ero certo che parlassero dei miei amici, fintanto che uno non aggiunse: “cumpa… venunu ri’ fora… a scassarici a minc… cà… ie vulissuru cumannare… sti pezzi i cessi pulintuni…“!!! 
Ora… ne avevo avuto la certezza!!! 
Correttamente ho atteso che s’allontanassero e quindi sono andato a cercare i miei amici per confidare loro quanto avevo appena appreso… 
Quindi, per aver conferma che si stesse parlando degli stessi soggetti con cui essi s’erano incontrati, decidemmo di far finta di non conoscerci, dei completi estranei…
Loro contrariamente, mi avrebbero avvisato prima di lasciare quell’ufficio ed io sarei passato loro accanto, affinché potesse riconoscere e confermare quelle loro voci ed anche i loro visi…
E così fu fatto… prima di uscire da quella stanza mi venne fatto uno squillo sul cellulare, ed allora, dopo aver atteso alcuni secondi, sentii alcune voci provenire dal corridoio ed allora presi a percorrere quel lungo corridoio, facendo finta di conversare telefonicamente fino ad incrociarli, avendo così conferma di quanto avevo precedentemente sentito e visto…
Naturalmente… quanto è seguito successivamente a quell’episodio non posso esternarlo in questa sede… ma potete stare tranquilli che a breve, molto prima di quanto pensiate, qualcuno di quei funzionari e/o dirigenti, piangerà amaramente per quei suoi “ambigui” comportamenti!!!
Venir a conoscenza oggi, di quanto abbia intenzione di fare il nostro attuale Governatore, Nello Musumeci… (con riferimento allo “Spoil System”) non può che farmi soltanto piacere… 
Già, finalmente s’inizia a comprendere della necessità di rinnovare per intero quegli uffici e quei manager, posti lì, solo per creare problemi burocratici di fatto inesistenti…
Molti di loro sono senza alcuna competenza professionale o certamente sono stati posti in quegli uffici senza aver dimostrato quella necessaria meritocrazia, ma solo perché erano a suo tempo legati ad un mondo corrotto partitocratico, che ha garantito successivamente, quell’incarico per l’appunto… ricevuto!!!
D’altronde, osservando le lacune emerse in questi anni, sarebbe il caso forse… caro Governatore, che rivolgesse le proprie attenzioni verso altri soggetti – anche esterni – certamente più qualificati di quelli presenti o quantomeno slegati da quel sistema politico/clientelare, che ha dimostrato essere finora molto coercitivo e poco trasparente…  
Sono d’accordo quando dice: “Mi rivolgo a chi è stato fino ad oggi anche in seconda o terza linea, chi è stato defilato, ai dirigenti dei servizi. Si faccia avanti con la propria esperienza, il proprio curriculum, le proprie capacità e le proprie idee e sarà preso in considerazione”.
Aggiungerei però di fare pervenire alla Sua Att.ne, gli eventuali C.v. di tutti coloro che finora hanno diretto – grazie a quegli incarichi ricevuti – quegli uffici pubblici; si potrebbero inoltre pubblicare nei media quelle loro competenze, affinché chiunque, possa comprenderne le loro fattive capacità…

Sono certo fin d’ora che (potendo valutare quella loro esperienza di studi e di carriera…) per molti di loro… ci sarà una bellissima scrivania!!!
Sì la stessa da me occupata abusivamente per pochi minuti il giorno sopra descritto!!!

Peraltro… se fossero stati retribuiti con €. 20,00 per ogni pratica portata a compimento, statene certi… ora, starebbero morendo di fame!!!
Ma si sa… molti di loro hanno ricevuto quell’incarico perché parenti, familiari e/o affini di quei noti politici corrotti o anche perché galoppini di quel sistema politico/clientelare che garantisce voti, in cambio di posti per gli amici… il tutto ovviamente, senza alcuna necessità di valutare competenze o professionalità…
La parola corretta da usare quindi è: “raccomandati”!!!
Mi auguro comunque che questa iniziativa  non finisca come al solito da noi… a “tarallucci e vino”!!!
Sì anche perché Governatore, proprio in questi giorni, mentre Lei sta decidendo sul da farsi… ecco che da quegli uffici, si sta alzando un grido contro di Lei, con questo modo d’agire, con i principi di legalità in programma… iniziative che stanno rompendo a molti… quei cosiddetti “cabbasisi”…
Sono in tanti a credere tra quei funzionari, che sia giunto il tempo che Lei ritorni sui suoi passi, in particolare da quei propositi visti oggi come “fantasiosi”… riconfermando nuovamente tutte le nomine a quei dirigenti e presidenti, gli stessi che da sempre hanno come “despoti”, governato quei loro uffici, con comportamenti autoritari poco professionali e molto equivoci…
Sono certo che con Lei molte cosa ora cambieranno: l’aver già varato il nuovo codice etico per il dipendenti della Regione, rappresenta un bel passo avanti…con cui si spera finalmente, d’eliminare quei comportamenti sconvenienti, abitualmente adottati, nell’accettare regalie o quant’altro… con cui si proverà finalmente a dare un segno tangibile di trasparenza e legalità, ad un apparato burocratico che si è dimostrato finora poco trasparente e il più delle volte… colluso con quel sistema generalizzato, dedito ahimé alla corruzione…
Comunque… per ora un bel passo avanti, anche se dai commenti pubblicati su alcuni testate on-line, mi accorgo di come non sia distanti, da quanto avevo per l’appunto… esposto sopra!!!   

Premonitions: Cave e impianti di frantumazione e betonaggio…

Dicono che prevedere il futuro sia un dono… ma  aldilà della fantasticheria e della credulità popolare, qui di magico, esoterico o anche di una eventuale predisposizione soprannaturale non vi è nulla… 
Vi è soltanto la capacità di comprendere cosa sta per accadere, osservare e interpretare situazioni che a breve potrebbero verificarsi e saperle evidenziare sulla carta – nel mio caso sul web – ancor prima che esse si compiano…
Ecco perché il sottoscritto, alcuni giorni fa (precisamente il 19.12.2017), aveva riportato alla fine di un post riguardante per l’appunto il titolo in testa, quanto segue: “ osservando quanto sta avvenendo in altre realtà produttive della nostra regione, non mi meraviglierei di leggere tra qualche giorno, i nomi evidenziati di qualcuno di quegli addetti -di questo specifico settore- riportati come ormai consuetudine, su tutte le note testate d’inchiesta giornalistiche, a causa di nuovi provvedimenti giudiziari compiuti dalle nostre “puntuali” Procure Nazionali”…  
Ed ora quanto avevo previsto è accaduto; riporto difatti quanto ha pubblicato stamani il quatidiano web meridionenews al link: http://catania.meridionews.it/articolo/62091/mascali-sequestrata-cava-abusiva-in-zona-vincolata-denunciati-titolare-della-ditta-e-gestore-dellimpianto/
Certo sarebbe bello possedere nella pratica quel potere… non solo per poter cambiare il corso di eventi tragici, ma soprattutto per poter modificare alcune circostanze… grazie al semplice fatto, d’averli potuti guardare in anticipo…
Ma purtroppo il mio non è un dono e neppure una benedizione, anzi la definirei quasi una maledizione, perché ciò che immagino che accadrà, ahimè quasi sempre accade… ma ciò dimostra soltanto che forse so soltanto interpretare la realtà, meglio di quanto preveda per il prossimo o immediato futuro…
Ripeto, non la ritengo quindi una virtù e neppure un manifestazione extrasensoriale, ma fa parte della propria esperienza personale e  professionale, di quel mondo che si è avuto modo di conoscere nel corso della propria vita e che ora si rivela utile, per intuire ciò che si sta per concretizzarsi…
Non so quindi se si possa considerare un talento, forse si tratta di una semplice abilità, agevolata più dal fatto di dover vivere in questa terra, dove solitamente i corsi e i ricorsi storici, si ripetono in maniera talmente frequente, da apparirci quasi come fossero dei “dejavu”…
Ecco perché ritengo questa mia abilità extrasensoriale di prevedere il futuro, una semplice casualità… certo, con un’alta probabilità di centrare la previsione, ed è forse per questo motivo che a molti quanto dal sottoscritto profetizzato, non passa inosservato…
Certo se potessi sfruttare in maniera diversa questi presagi, li userei per penetrare in quei portali temporali giusti per modificare il passato ed il presente, quelle scelte fatte e/o subite soprattutto da centinaia e/o di migliaia di cittadini inermi, al fine di sovvertire, il più delle volte, quelle situazioni che avremmo voluto fossero diverse… 
Ma ahimè… quanto appena detto, anche se ne avessi il potere non funzionerebbe, già è questo il problema col futuro: ogni volta che lo si guarda… cambia perché lo si è guardato, e questo ovviamente modifica… tutto il resto!!!

Presidente Musumeci: E' ora di fare "PIAZZA PULITA"!!!

No… non centra nulla il programma di LA7!!!
Caro Presidente… mi rivolgo a Lei, con la speranza di vedere finalmente la mia terra ripulita da tutti quei “corpi estranei”, soggetti che hanno dimostrato di non amare questa terra, ma hanno pensato esclusivamente a deturparla, sfruttandone gran parte di quelle proprie potenzialità…
Oggi, alcuni di quegli individui sono purtroppo lì, accanto a Lei…
Sì… comprendo perfettamente quanto sia difficile la Sua posizione, già dover mediare con ciascuno di loro, con quelle loro pretese… senza poi – in concreto – averne i diritti, mi riferisco in particolare a coloro che non hanno apportato a quel Suo centrodestra alcun voto…
Eppure stranamente sono lì a batter cassa… vorrebbero ricevere un assessorato, ma poi mi chiedo, per farne cosa, amministrare settori dei quali non hanno alcuna competenza e/o professionalità???
Certo, qualcun altro tra loro ha portato alla coalizione un bel po di voti ed oggi è ovvio che pretenda per ciascuna di quelle preferenze, conto e ragione…
Ma se la nostra Sicilia deve andare avanti, già… se deve voltare pagina, deve modificare quel sistema clientelare con il quale finora si è andati avanti, spartendosi di fatto quelle poltrone, d’altronde si è visto negli ultimi 15 anni a quale sfacelo siamo stati condotti… chi per aver dimostrato d’essere stato legato a quella nota associazione criminale e chi – pur avendo alzato vessilli di legalità – per averla assecondata in tutto e per tutto…
Quindi oggi Lei è a un bivio, ma ha dalla sua la forza di poter decidere autonomamente, tanto ciascuno di loro non può far altro che stare “con due piedi in una scarpa”, proprio per evitare di venire da Lei escluso!!!
Ciascuno di loro oggi ha paura… sono certo che anche Lei sente questo silenzio che incombe… nessuno che parla, sì… stanno tutti in silenzio!!!
Sicuramente va aggiunta inoltre la forte preoccupazione d’essere esposti al pubblico ludibrio da parte di qualche quotidiano a seguito delle tante inchieste giudiziarie in corso da parte delle Procure nazionali o a seguito di qualche verifica della Commissione Nazionale Antimafia…
E chissà se forse, non sia proprio il caso – per altro Lei è stato presidente regionale di quella commissione – di farsi coadiuvare proprio dalla stessa, per decidere i nomi di coloro che dovranno far parte del Suo nuovo governo regionale…
Certo, il rischio d’adottare tale scelta, potrebbe condurre Lei a eliminare da quella lista alcuni nomi eccellenti, ma quantomeno eviterà di ritrovarsi tra qualche mese, a dover revocare un assessore selezionato (o forse imposto…)!!!
Il consiglio che posso darle è quello di fare Piazza Pulita… evitando di cadere in quelle trappole, che come ben sa, in politica, sono sempre dietro l’angolo… 
Presidente noi tutti Siciliani – sia chi l’ha votata, che… chi ha preferito fare altre scelte –  hanno egualmente fiducia in Lei, cerchi di non tradirli…  perché sa bene, che quando tra cinque anni finirà questo suo mandato (e probabilmente anche la sua carriera politica…), ciò che resterà sarà la sua persona, la dignità che ha saputo mostrare che farà sì… di ricevere – passeggiando per le vie della sua città – tante persone che, pur non conoscendola, faranno di tutto per venirle a stringere la mano e ringraziarla…
Per altro non è la gioia la più semplice forma di gratitudine…???

Presidente Musumeci: E' ora di fare "PIAZZA PULITA"!!!

No… non centra nulla il programma di LA7!!!
Caro Presidente… mi rivolgo a Lei, con la speranza di vedere finalmente la mia terra ripulita da tutti quei “corpi estranei”, soggetti che hanno dimostrato di non amare questa terra, ma hanno pensato esclusivamente a deturparla, sfruttandone gran parte di quelle proprie potenzialità…
Oggi, alcuni di quegli individui sono purtroppo lì, accanto a Lei…
Sì… comprendo perfettamente quanto sia difficile la Sua posizione, già dover mediare con ciascuno di loro, con quelle loro pretese… senza poi – in concreto – averne i diritti, mi riferisco in particolare a coloro che non hanno apportato a quel Suo centrodestra alcun voto…
Eppure stranamente sono lì a batter cassa… vorrebbero ricevere un assessorato, ma poi mi chiedo, per farne cosa, amministrare settori dei quali non hanno alcuna competenza e/o professionalità???
Certo, qualcun altro tra loro ha portato alla coalizione un bel po di voti ed oggi è ovvio che pretenda per ciascuna di quelle preferenze, conto e ragione…
Ma se la nostra Sicilia deve andare avanti, già… se deve voltare pagina, deve modificare quel sistema clientelare con il quale finora si è andati avanti, spartendosi di fatto quelle poltrone, d’altronde si è visto negli ultimi 15 anni a quale sfacelo siamo stati condotti… chi per aver dimostrato d’essere stato legato a quella nota associazione criminale e chi – pur avendo alzato vessilli di legalità – per averla assecondata in tutto e per tutto…
Quindi oggi Lei è a un bivio, ma ha dalla sua la forza di poter decidere autonomamente, tanto ciascuno di loro non può far altro che stare “con due piedi in una scarpa”, proprio per evitare di venire da Lei escluso!!!
Ciascuno di loro oggi ha paura… sono certo che anche Lei sente questo silenzio che incombe… nessuno che parla, sì… stanno tutti in silenzio!!!
Sicuramente va aggiunta inoltre la forte preoccupazione d’essere esposti al pubblico ludibrio da parte di qualche quotidiano a seguito delle tante inchieste giudiziarie in corso da parte delle Procure nazionali o a seguito di qualche verifica della Commissione Nazionale Antimafia…
E chissà se forse, non sia proprio il caso – per altro Lei è stato presidente regionale di quella commissione – di farsi coadiuvare proprio dalla stessa, per decidere i nomi di coloro che dovranno far parte del Suo nuovo governo regionale…
Certo, il rischio d’adottare tale scelta, potrebbe condurre Lei a eliminare da quella lista alcuni nomi eccellenti, ma quantomeno eviterà di ritrovarsi tra qualche mese, a dover revocare un assessore selezionato (o forse imposto…)!!!
Il consiglio che posso darle è quello di fare Piazza Pulita… evitando di cadere in quelle trappole, che come ben sa, in politica, sono sempre dietro l’angolo… 
Presidente noi tutti Siciliani – sia chi l’ha votata, che… chi ha preferito fare altre scelte –  hanno egualmente fiducia in Lei, cerchi di non tradirli…  perché sa bene, che quando tra cinque anni finirà questo suo mandato (e probabilmente anche la sua carriera politica…), ciò che resterà sarà la sua persona, la dignità che ha saputo mostrare che farà sì… di ricevere – passeggiando per le vie della sua città – tante persone che, pur non conoscendola, faranno di tutto per venirle a stringere la mano e ringraziarla…
Per altro non è la gioia la più semplice forma di gratitudine…???

2 Giugno: festeggiamo questa Repubblica fondata sull'illegalità!!!

C’è una cosa che più di tutte mi da il voltastomaco…

E’ vedere questa ipocrisia nelle facce dei nostri governanti… 
Si presentano dinnanzi alle televisioni nazionali, per propagandare se stessi, simulando di voler esprimere alti valori morali… di cui propriamente manca la nostra democrazia e dove proprio essi, ne rappresentano la personificazione…
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”..
L’articolo 1 fissa in modo solenne il risultato del referendum del 2 giugno 1946: l’Italia è una Repubblica!!!
Ditemi, in quelle due frasi, che cos’è manca…???
Entrambe le condizioni!!!
Nella repubblica la sovranità, come ribadito nel secondo comma dell’art.1, appartiene al popolo, in nome del quale si legifera e si giudica senza che nessuno sia posto al di sopra della legge!!!
Mi sembra di poter dire… che quanto avviene nel nostro paese… è precisamente tutto l’opposto!!!
Infatti, se analizziamo i tratti caratteristici successivi, troviamo:

  • L’elettività…
  • La temporaneità delle cariche pubbliche…
  • L’accesso ad esse non avviene per ereditarietà e per appartenenza dinastica, ma, appunto, per elezione, e la durata in carica non può mai essere vitalizia (se si esclude il caso particolare dei pochi senatori a vita) ma limitata ad un tempo fissato dalla legge, si tratti del Sindaco di un piccolo Comune o del Presidente della Repubblica.

Ora nuovamente, dopo aver letto quanto sopra, ditemi… cosa c’è che non va???
TUTTO!!! 
In ognuno di quei comma, si ripete quel principio, che ciascuno di quegli uomini e donne… fa di questo nostro paese… ciò che vuole!!!
Difatti sono generazioni che, prima i padri, poi i figli ed oggi nipoti… si trasmettono quelle poltrone… sono anni che sono seduti lì e da lì… purtroppo, non se ne vanno… neppure se indagati o condannati!!!
Sono sempre la, in quel palazzone… vivono questo nostro “Stato” come un patrimonio familiare e dinastico, da poter trasmettere ereditariamente… quasi fosse un bene di loro proprietà e non della nostra “repubblica”…
Per cui, invece di sentirsi in quel ruolo “provvisorio” quali nostri servitori, questi signori si sono appropriati, diventando di fatto “proprietari”… chissà, forse gli tocca veramente per diritto, se non divino… quantomeno giuridico… già, avendo da sempre seduto in quelle poltrone, simpotrebbe configurare una forza di “usucapione” e quindi esserne legittimati…😅😅😅😅😅!!!
La chiamano festa della repubblica… ma ciò contrasta con la desinenza della sua parola stessa “res publica”, per l’appunto… una cosa di tutti!!!
Qui da noi invece è diventata una cosa per pochi “eletti”… che neppure sono eletti democraticamente… ma solo grazie alle scelte del partito!!! 
È chiaro quindi che, quel ruolo a loro affidato dal popolo, non può essere esercitato in forma arbitraria o quantomeno serve a varare provvedimenti a favore dei propri partiti o degli amici, grazie a leggi ad personam, per come abbiamo visto accadere in questi anni!!!

Ad esempio, l’aver tolto la sovranità popolare del diritto di voto… non potendo così più scegliere, chi si vuole al governo e chi no, rappresenta perfettamente il paese in cui viviamo; il partito decide per noi… se poi che tra quei soggetti ci sono corrotti, lestofanti, escort… e quant’altro, ecco che questo… non ha alcuna importanza.

L’hanno chiamata “democrazia rappresentativa” ed è diversa da quella cosiddetta “democrazia diretta”, proprio perché a noi, non viene data la possibilità di modificare quella casta “dinastica”… che  come dicevo prima, va tramandata da padre in figlio…
Noi siamo differenti da tutti gli altri paesi nel mondo, almeno quelli delle grandi democrazie moderne, il cittadino lì è rappresentato dagli eletti, qui da noi (paese modernissimo…) è peggiore di quei paesi dove vige la dittatura…
Ma d’altronde possiamo parlare quanto vogliamo… ma non cambierà nulla, perché delle nostre decisioni, loro, se ne fottono!!!
Ed allora eccoli festeggiare questo 2 giugno, il 71° anniversario della Repubblica Italiana… 
Ci sono tutti, dal Presidente ai tanti ministri, insieme alle massime autorità dello Stato… 
In molti comunque hanno preferito tenersi lontano da questa celebrazione, “Noi non facciamo le comparse, in questo Paese, c’è davvero poco da festeggiare con i prefetti che stanno riempendo l’Italia di immigrati”, è quanto ha detto il premier della lega Salvini…
Il sottoscritto si permette d’aggiungere: come si può pensare di festeggiare un paese, quando i suoi uomini (e donne) rappresentanti delle nostre istituzioni, vengono di volta in volta indagati, in quanto coinvolti dalle procure nazionali!!!
Ditemi, cosa dobbiamo festeggiare… la corruzione presente,le collusioni praticate a tutti i livelli, il clientelismo, lo scambio di voti presso effettuato presso quelle segreterie politiche, l’abuso di potere e cosa dire ancora dei livelli di corruzione presso le PA, ormai siamo diventati esperti di terminologie d’uso comune come peculato, concussione, abuso d’ufficio, malversazione, truffe ai danni dello Stato (o dell’Unione Europea), turbativa di gare e concorsi pubblici, mazzette e giro di tangenti… 
Ed allora, chiedo a questi “signori” delle Istituzioni… come pensano di difendersi dagli attacchi in corso da parte di un gran numero consistente di cittadini, che ormai hanno deciso di non credere più nella politica ed in quei suoi uomini??? 
Quale risposta si suole dare a questi cittadini, quando la scena che viene presentata loro ogni giorno… è questa??? 
Non c’è momento in cui i nostri media, non portano in evidenza nuove indagini o la promozione di leggi irrispettose e inique, di codici etici violati e di autorità di controllo e commissioni varie (corruzione e antimafia), che scalfiscono solo in superficie… il dilatare di questi fenomeni…

Si sta cercando ancora una volta… di nascondere la polvere sotto il tappetto, ma ormai di spazio… non c’è ne più!!!

Basta con i soliti slogan… o ancor più chiaramente, con quelle solite cazzate politiche…
Basta millantare riduzione di tasse, tagli di spesa, fantastiche iniziative che dovrebbero far ripartire il paese, quando sappiamo bene che, se andiamo avanti di questo passo, non avremo più nulla…
E’ tempo che questi personaggi inconcludenti e inutili, si facciano da parte… la drammaticità attuale della crisi economica nazionale impone oggi delle riflessioni coraggiose che non possiamo più rimandare…
Per cui, data l’attuale consapevolezza sulla impreparazione di questa attuale classe dirigente (sia pubblica, che privata), ditemi… come possiamo affidarci ancora a queste persone?
Ma forse ha detto bene Roberto Benigni, questi sono soggetti non vanno accusati… ma discolpati… 
D’altronde la politica non è “l’unico mestiere in cui è richiesto di non saper saper far nulla”???

The "Mafia, Corruption and Legality" in Italy, are set "OFF"!!!

Ok… no don’t worry…
I haven’t decided to translate my blog into English, but sometimes I feel that the time has come for me, to address to someone who is wishing to understand!!!
Si come riporto sopra… a volte ho l’impressione di dover cambiare lingua per farmi sentire, perché noto come, continuamente, certe collusioni, vengano ripetute con una cadenza, che sembra quasi programmata…
Già, cambiano soltanto gli attori, ma per il resto, tutto procede sempre nella stessa maniera…  
Se dovessi definire con una immagine la lotta attuale a questo sistema criminale, credo che la foto allegata, rappresenti perfettamente quella condizione: 
Contrasto alla mafia: OFF
Contrasto alla corruzione: OFF
Lotta per la legalità: OFF 
Certamente qualcosa si è fatto: gli arresti sono stati compiuti, molte società confiscate, alcuni politici, amministratori e funzionari pubblici indagati, le associazioni di legalità fanno il loro dovere e danno quel loro contributo, anche se abbiamo dovuto costatare come tra loro, si siano inseriti personaggi che pregiati dal titolo “paladino della legalità”, hanno potuto trarre vantaggi personali, espedienti che sono serviti per inserirsi in politica… ed oggi vivono di rendita!!! 
Per fortuna questi ultimi… sono ostacolati da altri, soggetti che, hanno fatto e fanno… della lotta alla mafia, il loro motivo di vita; mi riferisco ad esempio ai procuratori nazionali, ai sostituti procuratori, agli uomini della DIA ed a quanti sono come sempre, in prima linea!!!
A questi ultimi, vanno sommati naturalmente quei pochi cittadini onesti… soprattutto coraggiosi, gente comune silenziosa, che non ha voluto piegarsi a quelle regole proficue o imposte: mazzette, privilegi, compromessi, ricatti o coercizioni…
Questi sono nel loro piccolo, come quegli uomini valorosi già caduti (per mano di quella associazione criminale) perché continuano ad operare, ma soprattutto a denunciare!!!
Sono soggetti sconosciuti alla maggior parte dei cittadini, personaggi che ha fatto il proprio dovere in totale silenzio, contrastando tutte quelle azioni mafiose ingorde, con cui, ci si è trovati a confrontare… 

D’altronde, l’associazione mafiosa è come una serpente che s’insinua per tentarci, con quel suo copro viscido, striscia e prova a corromperci e quando non ci riesce prova a stringerci… 
Il suo obbiettivo è comandare, sapendo di poter usufruire dei suoi uomini,  posti in questi lunghi anni, all’interno degli uffici pubblici, gli stessi che invece di fare il loro dovere, intimoriti si piegano ai loro referenti mafiosi, al semplice sentir bussare… dietro la loro porta!!!

A differenza di quanti credono che, se non ci fosse l’aiuto prezioso della magistratura e delle forze dell’ordine noi saremmo persi… ecco, il sottoscritto credo che è soltanto con un rinnovamento delle coscienze e con un cambiamento radicale della mentalità, che si potrà modificare questa nostra società, eliminando definitivamente, questa fastidiosa corruzione e criminalità mafiosa… 
D’altronde si sa, la mafia ha paura solo di chi la denuncia: ed è proprio su quella mancata collaborazione… che è riuscita a crescere e diventare più forte, sapendo di poter contare sulla debolezza di una parte delle istituzioni, sul silenzio delle imprese e soprattutto sul “rispetto ossequioso” dei cittadini, che non collaborano e si dimostrano, in quelle proprie circostanze… omertosi!!! 
Concludo con una frase riportata dalla moglie dell’imprenditore ucciso dalla mafia, Libero Grassi: Sono convinta che lo spirito imprenditoriale manchi quasi totalmente…. La gente oggi chiede ancora “il posto”. Non credo che noi siciliani siamo così speciali, forse in senso negativo si! La Sicilia è una regione “difficile”, l’economia è ferma e quindi non vi è crescita. Non possiamo neanche lamentarci della classe politica inefficiente perché siamo noi ad eleggerla… la verità è che dovrebbero essere i cittadini ad essere più consapevoli!!!

Dimmi, dimmi, dimmi, che senso ha… sprecare il nostro voto per questi politici qua…

C’è una ragione che cresce in me… e l’incoscienza svanisce e come un viaggio nella notte finisce…
Dimmi, dimmi, dimmi che senso ha… sprecare il nostro voto per questi uomini qua,  continuare a dar fiducia a questa gente… semplici figli di papà, che non hanno perso sai, che non vanno mai via… povere illusioni dai pensieri banali ma nulla che rimane… 
Per me, per te, per voi… pensare che vivremmo, benissimo anche senza!!!
C’è una ragione che cresce in me e una paura che nasce… l’imponderabile condotta della gente, che confonde la mente, tra una cieca rassegnazione e la più stupida pazienza…
No, io non vedo più la realtà, né quanta tenerezza vi da, quella incoerenza… pensare che vivreste benissimo anche senza…
Dimmi, dimmi, dimmi come si fa… ad ascoltare questi politici “bla bla bla”… gente incapace di fare i nostri interessi, di dedicarsi al loro ruolo, di guardare al futuro…  
Io, non so come riuscite a sopportare quanto ogni giorno ci viene proposto, io ho difficoltà… 
Ad esempio. ho finito di contare le indagini portate a conoscenza quest’anno da parte delle procure nazionali, ed allora vi chiedo, ma come si fa a far finta di niente…???
Si è tutti senza coscienza… io, già io debbo confidarvi che non ce la faccio!!!
Sono esausto dal vedere in Tv quelle trasmissioni politiche, dove vengono ripetute sempre le stesse cose… inutili parole sentite, già non so quante migliaia di volte, che se potreste rivederle “on demaid” tutte, vi accorgereste come sono sempre le stesse parole… 
Cambiano solo le rughe e le pettinature, sì… i capelli sono un po più grigi, ma le “minchiate” dette sono sempre le sesse… 
D’altronde ditemi, in questi anni, quanto si è evoluto economicamente questo nostro paese… o ancor di più, quanto è migliorata la nostra regione???
Non sanno più cosa dire… ormai è stato detto tutto o meglio… niente, perché non solo le loro parole non hanno prodotto nulla, ma soprattutto i fatti, che hanno saputo evidenziare una condizione peggiore di quella che vi era vent’anni fa… 
Sì… ricordate quando c’erano partiti come la Democrazia Cristiana, il PSI e quei “finti” Comunisti che insieme, appassionatamente, governavano questo nostro paese, con il sostegno della mafia che dalla Sicilia al nord italia, raccoglieva i voti necessari per quegli esponenti di partito…
Sono passati gli anni e sono ancora lì… alcuni, hanno ceduto quelle loro poltrone ai figli (altrettanto inutili) ed altri oggi, stanno preparando la strada per la nuova discendenza… 
D’altronde abbiamo visto come non vengono proposte leggi a favore della legalità, i partiti lottano per proporre nuove riforme elettorali che possano successivamente favorirli… e quei politici inquisiti, sono ancora lì, tranquillamente seduti senza che nessuno di loro paghi per i reati commessi… per le tangenti intascate, per lo scambio di voti ricevuti in maniera illecita…
Allora… dimmi, dimmi, dimmi, che senso ha…

Scontro tra Procure…

Questa vicenda dei presunti collegamenti tra Ogn e scafisti, sta facendo incazz… un po tutti!!!
L’ultima notizia è della Procura di Siracusa, la quale ha dichiarato per nome del suo Procuratore Francesco Paolo Giordano, quanto segue: “non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra Ong o parti di esse con i trafficanti di migranti, nessun elemento investigativo”!!!
Stessa smentita è giunta dal Presidente del Copasir, Giacomo Stucchi che ha dichiarato: “con riferimento alle notizie circolate circa l’esistenza di un rapporto (dossier) predisposto dai Servizi segreti italiani e attestante rapporti tra scafisti e Ong per il controllo del traffico dei migranti nel Mediterraneo, dopo le verifiche del caso, alla luce di informazioni assunte, ritengo corretto evidenziare come tali notizie risultino prive di fondamento“… 
In definitiva, sembra che non esista alcun dossier da parte dei nostri servizi segreti su presunti rapporti di traffici umani… anzi per essere più precisi, “nessun elemento investigativo che indichi la possibile esistenza di legami tra le organizzazioni in questione e quei trafficanti”…
Ed allora viene spontaneo chiedersi, perché la Procura di Catania, per nome e per conto del suo Procuratore Carmelo Zuccaro, abbia voluto pubblicamente uscire allo scoperto, con quella denuncia???  
Ancor meno chiaro è l’attacco manifestato da tutti contro queste indagini… sia da alcuni nostri politici, che da una parte di quegli uomini della chiesa, che hanno considerato “atto ipocrita e vergognoso”, quanto compiuto a danno delle Ong, poste a loro parere, lì ogni giorno in mezzo al mare, a salvare vite umane…
Già, l’arcivescovo di Ferrara ha detto “è giusto che la Procura e la Magistratura siano vigili e assumano conoscenze sulla situazione attuale nel Mediterraneo, perché i migranti non siano doppiamente vittime“. 
Certo, viene spontaneo chiedersi come sia possibile che i migranti, abbiano deciso di attraversare su precari gommoni quel canale di Sicilia, partendo unicamente dalla Libia…
Ad esempio, molti migranti provenienti dall’Africa potrebbero giungere in Europa attraverso lo stretto di Gibilterra… la cui larghezza minima è di circa 14 km (tra punta de Tarifa e punta Cires); oppure forzare i posti di blocco tunisini, per arrivare da noi tramite imbarcazioni, partendo da Kelibia e solo dopo pochi chilometri trovarsi a Pantelleria, oppure per quanti vengono dall’est, giungere in Albana e da lì attraversare il mare per spiaggiare in Puglia…
Ciò che voglio dire, è che mi sembra alquanto strano, come tutti questi migranti, giungano esattamente in quei porti libici, dove trovano ad attenderli quegli scafisti che provvedono a requisire loro qualche migliaio di euro, per poi finalmente partire, affrontando un viaggio estremamente pericoloso, che non garantisce alcun esito positivo, ma che visto in questi anni purtroppo morire, migliaia e migliaia di persone…
D’altronde, che da quel lato (africano) qualcuno stia effettuando un grande business finanziario è certo e che però, da questa parte, non vi sia nessuno che ne stia (come sempre) approfittando, lasci almeno il sottoscritto con forti dubbi…  
Ovviamente, sperare (per come ho letto), che qualcuno di coloro che operano all’interno di quelle Ong, denunci o si mostri fortemente collaborativo, nel corso di eventuali audizione o interrogatori, è come dire a tutti i nostri mafiosi, di presentarsi spontaneamente domattina, per dichiarare quanto loro a conoscenza, ecco, potrei scommettere e saprei di vincere, tanto… sono certo, che non si presenterà nessuno!!!
La circostanza secondo cui molte Ong dichiarano di non ricevere alcun centesimo, sia dalle istituzioni europee, che dai quei governi di Paesi membri (a cui hanno manifestato il proprio dissenso per alcune politiche UE), ma che basano quel proprio sostentamento, sulle donazioni dell’8 per mille, mi sembra, dovendo valutare i fatti, alquanto marginale…
Innanzitutto perché, se dovessimo valutare i reali costi sopportati da queste strutture non governative, questi, sommati insieme, danno quale importo, centinaia e centinaia di migliaia di euro, che non possono mai essere compensati, da semplici donazioni o dalla grande disponibilità di quegli esigui volontari…
Il sottoscritto resta convinto che la Procura di Catania, su questa vicenda non sia in errore… anche se comprendo come questi attacchi mirati, abbiano quale interesse, quello di mettere in cattiva luce e in grande difficoltà, quello stesso ufficio…
Ma in questo scontro “titanico”, c’è per fortuna chi… può permettersi d’esprimere valutazioni sull’operato di entrambe e l’idea fatta, non è ahimè identica: di una, non si può che parlarne bene, dell’altra, non ci si può esprimere, in quanto ancora oggi, si attendono delle risposte… 
Speriamo che almeno su questa vicenda, non si compia quanto già (per sopra) si è realizzato e cioè, di preferire quella prassi da noi ormai luogo comune: soffocare tutto!!!

Sicilia: ma dove l'antimafia???

“Antimafia”… una gran bella parola, in particolare quando espressa qui da noi in Sicilia…
Alcuni soggetti, nel pronunciarla quella parola, mi danno l’impressione che è come se… ci si gonfiano i polmoni. 
Si sentono, in quella loro veste di sacralità, quasi fossero rappresentanti divini che intercedono per noi, su questa nostra terra, affinché giunga attraverso loro, quella opportuna protezione…   
Ecco che all’improvviso quindi, personaggi fortemente “collusi” con la politica e con quel sistema clientelare… si ritrovano oggi riciclati nell’antimafia…
Sono divenuti, veri e propri professionisti di questa “antimafia”, cui correttamente, in tempi non sospetti, faceva riferimento proprio Sciascia nei suoi articoli…
Ed allora vorrei sapere: come si diventa paladini dell’antimafia???
Si… forse in questi anni anni ci si è per caso esposti personalmente denunciando fatti o circostanze gravi di cui si era venuti a conoscenza, oppure si è fatto condannare qualcuno affiliato a quel sistema criminale/mafioso o ancora, per non essersi fatti sottomettere da quelle richieste coercitive (ad esempio per non aver pagato il pizzo…), si è subito delle intimidazioni, si è stati a rischio della propria incolumità o di quella dei propri familiari???
Ecco… di quali minacce, estorsioni, ricatti, stiamo parlando, esistono delle pubblicazioni realizzate in questi anni, dalle quali si possono evincere nomi e cognomi di personaggi legati a quel mondo criminale???
Hanno forse subito un lutto in famiglia a causa di una omicidio o di una strage eccellente…???
Per quanto di mia conoscenza, non mi sembra che questi attuali signori dell’antimafia stiano facendo chissà che cosa di rilevante… al limite compiono soltanto (come ogni cittadino siciliano onesto) il proprio dovere… 
Ed allora perché si sono innalzati a paladini della legalità… chi ha concesso loro quella posizione privilegiata, cosa ha determinato quell’ascesa, ma soprattutto, cosa si può fare per determinare quel necessario spartiacque, tra coloro che compiono in maniera coerente quell’opera di antimafia, da chi contrariamente cerca di utilizzarla per propri fini… in particolare se questi elettorali!!!
Già, come si fa a saper riconoscere, i veri dai falsi paladini dell’antimafia?
Perché la vera antimafia è innanzitutto… un fatto di coscienza civile e di moralità!!!
Non bisogna inventarsi nulla, non si deve fare alcuna propaganda, ma soprattutto, non si ha bisogno di demagogia, la strada dopotutto è già stata percorsa da persone, certamente di altro e alto spessore, da quegli “eroi” che hanno sacrificato la loro vita per combattere realmente con i fatti la mafia e non con le parole, ed è a loro che devono questi attuali signori… ispirarsi, poiché tutto il resto è buono per il “cinema”, per l’appunto… per fare esclusivamente nuove scenografia… 
Ricordarsi cosa hanno fatto per noi quegli uomini dello Stato, tutte quelle vittime cadute per mano della mafia come, Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Alfredo Agosta, Cesare Terranova, Ninni Cassarà, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e tutti gli altri in questo scritto non menzionati, insieme ai loro familiari e a tutti quegli uomini e donne delle scorte…. 
Come dimenticare quanto compiuto da quei suoi ragazzi, come ad esempio Emanuele Piazza o Antonino Agostino, insieme ai giornalisti Mario Francese, Giuseppe Fava, Beppe Alfano, Peppino Impastato…   
Sono questi gli uomini che si ha il dovere di erigere ad esempio per tutti, in particolare per i tanti giovani che in questi anni – per fortuna- non hanno dovuto vivere come noi, quel lungo periodo delle stragi, ma proprio per questo, hanno necessità d’avere oggi esempi credibili… e non sciacalli che si presentano in quelle loro scuole, per raccontare “favole”, sul contrasto in corso alla criminalità, in questa loro città… 
E’ tempo di togliere i finanziamenti di qualsiasi tipo… eliminare qualsivoglia contributi per un’attività che deve rappresentare un dovere per i cittadini onesti, facciamo in modo che si è “antimafiosi” con i fatti e non soltanto a chiacchiere…
Sono certo che alla fine di quell’antimafia resterà ben poco… o meglio, continueranno con dedizione quella loro opera, soltanto gli uomini e le donne delle varie Procure e della Dia, senza aspettarsi riconoscimenti o premi per quanto realizzato, mettendo come sempre a rischio le loro vite e soprattutto, senza mai ricevere da parte di questi suoi concittadini ingrati, il benché minimo elogio…
  

Quando i figli seguono le "orme" dei padri…

L’Antico testamento (Esodo 20,2-17) riporta: “Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Chissà… almeno nella Bibbia possiamo  sperare in una vera giustizia, visto che nella vita quotidiana di ognuno di noi, la giustizia etica e quella sociale, non trova per nulla applicazione…
Sì… non bisogna andare lontano, basti per esempio analizzare i genitori di alcuni attuali rappresentanti delle nostre cariche dello Stato, per comprendere da se… come non ci sia alcuna giustizia!!!
Se poi a quei genitori, sommiamo i figli, parenti e vari affini… allora l’immondezzaio è completo!!!
Oggi comunque non parliamo di quei figli… anche perché in questo momento sono più impegnati al “Sì” del referendum e a cercare quegli ultimi voti disponibili!!! 
Ecco il perché parliamo di un’altra corruzione… quella delle grandi opere pubbliche!!!
Parliamo di alta velocità… e chi poteva esserci tra le persone coinvolte, se non i figli dell’ex ministro dei trasporti e quello dell’ex ragioniere generale dello Stato!!!
Incredibile… ma quando mai, sembra ogni volta che si cada dalle nuvole!!!
In tutto sono ventuno gli arrestati nell’inchiesta della procura di Roma ed altri quattordici sono quelli richiesti dai pm di Genova, per un’altra inchiesta ad essa collegata. 
Tra gli indagati per corruzione compaiono Giuseppe Lunardi (figlio dell’ex ministro e attuale responsabile di Rocksoil, l’azienda di progettazione di cui è proprietaria la famiglia Lunardi) e Gian Domenico Monorchio (figlio dell’ex Ragionere generale dello stato) accusato di corruzione, ma non del reato associativo.
In arresto inoltre, sono finiti dirigenti o ex di Cociv, tra cui l’attuale presidente Michele Longo e il vice Ettore Pagani, ai domiciliari, oltre a vari imprenditori. 
Cociv è formata da Salini Impregilo (64%), Società italiana condotte d’acqua (31%) e Civ (5%) ed è il cosiddetto “general contractor” dell’infrastruttura, cioè, l’appaltatore principale a cui sono stati assegnati in dieci anni quasi 4 miliardi di finanziamenti pubblici (deliberati progressivamente dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica) per la realizzazione dell’opera.
Longo è inoltre presidente del consorzio Reggio Calabria Scilla che gestisce il macro lotto della Salerno Reggio Calabria che “dovrebbe” essere inaugurato a fine anno…
Un altro ruolo fondamentale – secondo gli inquirenti – sul meccanismo corruttivo è stato svolto da De Michelis, ingegnere abruzzese che lavora per una grande società di ingegneristica la “Sintel Engeniering” che secondo l’accusa è controllata da Monorchio jr. 
Al centro delle indagini il “Direttore dei lavori” (come ripeto sempre… senza il quale, diventerebbe difficile realizzare certe congiunture criminali…) delle tre opere, che è anche suo socio di fatto, dell’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
L’ingegnere De Michelis e l’imprenditore Gallo sarebbero il punto di contatto tra le inchieste di Roma e Genova.
Giro delle solite tangenti e mazzette, grazie a questi appalti… 
Potrei dire che… sono più di trent’anni che sento sempre le stesse cose, dove, soliti personaggi ed ora anche i loro figli, (dopotutto se i padri sono ladri… cosa ci si potrebbe aspettare dai propri figli…) vengono coinvolti nei soliti reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione… Nient’altro???
Personaggi che, secondo la Guardia di Finanza (in un caso documentato), si sono venduti per una tangente da 10 mila euro: “missione compiuta, secondo indicazioni ricevute“, commentava l’imprenditore intercettato.
Nell’inchiesta della procura di Roma c’è un particolare che riporta perfettamente quanto vado riportando da tempo… (e non mi stancherò mai di ripeterlo…), cioè, di come sia importante la condivisione del sistema, da parte di chi corrompe e di chi viene corrotto. 
Rappresenta quella visione universale, ormai adottata dalla moltitudine… per raggiungere quel medesimo obiettivo e cioè: L’ARRICCHIMENTO ILLECITO!!!
Questo infatti dice uno degli indagati al telefono- si raggiunge, solo e soltanto se… c’è “l’amalgama”, che consente a tutti di poter coltivare il proprio orticello…
E’ inutile farsi la guerra… meglio e più proficua la pace… e De Michelis, aveva ricreato quel cosiddetto “Amalgama”…
Un accordo celato nel quale si faceva fare alle imprese ciò che volevano, ed in cambio quest’ultime… ricambiavano con mazzette…
L’importante è restare tutti amici… per far si che non si creino difficoltà ma soprattutto, che nessuno avesse di che lamentarsi…
Un modo “preventivo” ma efficace di evitare contrasti e lotte interne nel gruppo corruttivo!!!
La verità è che siamo un paese di disonesti, ognuno a modo suo, chi più… e chi meno, non si dice dopotutto: Tali padri, tali figli!!!

Quando i figli seguono le "orme" dei padri…

L’Antico testamento (Esodo 20,2-17) riporta: “Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Chissà… almeno nella Bibbia possiamo  sperare in una vera giustizia, visto che nella vita quotidiana di ognuno di noi, la giustizia etica e quella sociale, non trova per nulla applicazione…
Sì… non bisogna andare lontano, basti per esempio analizzare i genitori di alcuni attuali rappresentanti delle nostre cariche dello Stato, per comprendere da se… come non ci sia alcuna giustizia!!!
Se poi a quei genitori, sommiamo i figli, parenti e vari affini… allora l’immondezzaio è completo!!!
Oggi comunque non parliamo di quei figli… anche perché in questo momento sono più impegnati al “Sì” del referendum e a cercare quegli ultimi voti disponibili!!! 
Ecco il perché parliamo di un’altra corruzione… quella delle grandi opere pubbliche!!!
Parliamo di alta velocità… e chi poteva esserci tra le persone coinvolte, se non i figli dell’ex ministro dei trasporti e quello dell’ex ragioniere generale dello Stato!!!
Incredibile… ma quando mai, sembra ogni volta che si cada dalle nuvole!!!
In tutto sono ventuno gli arrestati nell’inchiesta della procura di Roma ed altri quattordici sono quelli richiesti dai pm di Genova, per un’altra inchiesta ad essa collegata. 
Tra gli indagati per corruzione compaiono Giuseppe Lunardi (figlio dell’ex ministro e attuale responsabile di Rocksoil, l’azienda di progettazione di cui è proprietaria la famiglia Lunardi) e Gian Domenico Monorchio (figlio dell’ex Ragionere generale dello stato) accusato di corruzione, ma non del reato associativo.
In arresto inoltre, sono finiti dirigenti o ex di Cociv, tra cui l’attuale presidente Michele Longo e il vice Ettore Pagani, ai domiciliari, oltre a vari imprenditori. 
Cociv è formata da Salini Impregilo (64%), Società italiana condotte d’acqua (31%) e Civ (5%) ed è il cosiddetto “general contractor” dell’infrastruttura, cioè, l’appaltatore principale a cui sono stati assegnati in dieci anni quasi 4 miliardi di finanziamenti pubblici (deliberati progressivamente dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica) per la realizzazione dell’opera.
Longo è inoltre presidente del consorzio Reggio Calabria Scilla che gestisce il macro lotto della Salerno Reggio Calabria che “dovrebbe” essere inaugurato a fine anno…
Un altro ruolo fondamentale – secondo gli inquirenti – sul meccanismo corruttivo è stato svolto da De Michelis, ingegnere abruzzese che lavora per una grande società di ingegneristica la “Sintel Engeniering” che secondo l’accusa è controllata da Monorchio jr. 
Al centro delle indagini il “Direttore dei lavori” (come ripeto sempre… senza il quale, diventerebbe difficile realizzare certe congiunture criminali…) delle tre opere, che è anche suo socio di fatto, dell’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
L’ingegnere De Michelis e l’imprenditore Gallo sarebbero il punto di contatto tra le inchieste di Roma e Genova.
Giro delle solite tangenti e mazzette, grazie a questi appalti… 
Potrei dire che… sono più di trent’anni che sento sempre le stesse cose, dove, soliti personaggi ed ora anche i loro figli, (dopotutto se i padri sono ladri… cosa ci si potrebbe aspettare dai propri figli…) vengono coinvolti nei soliti reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione… Nient’altro???
Personaggi che, secondo la Guardia di Finanza (in un caso documentato), si sono venduti per una tangente da 10 mila euro: “missione compiuta, secondo indicazioni ricevute“, commentava l’imprenditore intercettato.
Nell’inchiesta della procura di Roma c’è un particolare che riporta perfettamente quanto vado riportando da tempo… (e non mi stancherò mai di ripeterlo…), cioè, di come sia importante la condivisione del sistema, da parte di chi corrompe e di chi viene corrotto. 
Rappresenta quella visione universale, ormai adottata dalla moltitudine… per raggiungere quel medesimo obiettivo e cioè: L’ARRICCHIMENTO ILLECITO!!!
Questo infatti dice uno degli indagati al telefono- si raggiunge, solo e soltanto se… c’è “l’amalgama”, che consente a tutti di poter coltivare il proprio orticello…
E’ inutile farsi la guerra… meglio e più proficua la pace… e De Michelis, aveva ricreato quel cosiddetto “Amalgama”…
Un accordo celato nel quale si faceva fare alle imprese ciò che volevano, ed in cambio quest’ultime… ricambiavano con mazzette…
L’importante è restare tutti amici… per far si che non si creino difficoltà ma soprattutto, che nessuno avesse di che lamentarsi…
Un modo “preventivo” ma efficace di evitare contrasti e lotte interne nel gruppo corruttivo!!!
La verità è che siamo un paese di disonesti, ognuno a modo suo, chi più… e chi meno, non si dice dopotutto: Tali padri, tali figli!!!

Interessa davvero sconfiggere la mafia o si preferisce convivere con essa???

Il problema da analizzare non è più rappresentato dall’interesse o meno di sconfiggere la mafia, in quanto, se si osserva quanto avviene sotto il profilo legislativo, giudiziario, politico, culturale e sociale, si comprende come ci sia una sorta di sorta di rassegnazione generale, chissà quasi condiscendete, per non voler dire arrendevole!!!
Dopotutto il periodo delle stragi è un passato lontano e dei suoi ex boss non se ne parla più (sappiamo come Provenzano se ne sia andato nel totale silenzio e a breve, sicuramente vista l’età, lo seguirà il suo ex socio d’affari)…
Sembra difatti, che non interessi più a nessuno, riprendere quelle lotte a suo tempo compiute dopo le morti dei due giudici (Falcone e Borsellino), delle loro scorte e di tutte quelle vittime innocenti… 
Sembrano essersi messi tutti… d’accordo, come se non bisognasse alzare la tensione…
Anche le indagini sono eseguiti nel profondo silenzio mediatico, il clamore delle notizie non deve essere molto assordante…
Si guardi cosa è avvenuto dopo l’aggressione al Presidente Antoci (Ente Parco dei Nebrodi), non se ne parla più e dire che coloro che hanno compiuto l’attentato, sono a quanto ne so… liberi dal circolare…
Ora, se percorrete le nostre strade, si ha la sensazione (o meglio questo è quanto il sottoscritto avverte…) che il territorio non sia (propriamente) sotto controllo, anzi tutt’altro…
Sarà che, per esperienza personale, posso permettermi di fare un confronto con altri paesi nei quali ho vissuto per anni… 
Parlo della Germania o della Francia, ed ancora, dove la presenza militare e la forza pubblica era di per se quasi soffocante, come per esempio l’Ungheria o l’Ucraina…  
Ma non c’è bisogno di andare così lontano, basta recarsi a Verbania, Bolzano o Sanremo e vi assicuro che lì… sentirete quella presenza dello Stato continuamente ( a tutte le ore del giorno o della notte…) con le forze dell’ordine sempre in vista… ma qui di contro, dov’è quella presenza??? 

Non so se debbo pensare che forse sono in molti a non volere quella presenza tra i piedi… oppure che, gli ordini dall’alto trasmessi ai nostri militari, obbligano quest’ultimi a rimanere all’interno di quelle caserme, invece di pattugliare o realizzare ovunque posti di blocco, in particolare in quei quartieri a luce “rossa” (colore… che ovviamente non ha nulla a che fare con la “red zone” di Amsterdam)!!!

Cosa c’è forse… una pax territoriale???

Si permette alla mafia di continuare a fare i propri affari “illegali” e di contro essa, non alza il tiro contro le istituzioni e i suoi uomini…???
Ecco quindi che tutto resta com’è… i commercianti pagano il pizzo, le imprese si assoggettano al racket estorsivo, i politici per paura di possibili intimidazioni (ma soprattutto per non perdere quei voti) non ne parlano, gli amministratori e i funzionari preferiscono conviverci (dopotutto si fanno interessanti affari percependo belle mazzette)…
Ed ancora, molti cosiddetti “imprenditori” sottostanno alle condizioni loro dettate, le quali d’altronde permettono di crescere economicamente, attraverso gli appalti ricevuti… e chi dovrebbe fare quelle lotte, perlomeno morali, si ferma come sempre, un attimo prima …

Restano le procure… le uniche che non hanno paura d’affrontare lo scontro (certo qualcuno aggiungerebbe che quanto da loro svolto, sia di loro competenza… anche perché se mancassero loro, sarebbe la fine…) e qualche folle isolato che crede ancora, in quei sani principi della giustizia e non ha paura di niente e nessuno… neppure di dover morire!!!

Gli altri… parlo dei miei conterranei, quelli non pensano minimamente a cambiare le loro abitudini “omertose”, oltretutto, pensano che sia corretto non vestire i panni dello sbirro, quello non è compito loro… come si dice nell’ambiente: “sono loro quelli pagati per farlo, che ci pensino quindi a far rispettare la legge… noi cosa c’entriamo???“.

In quell’isolamento finiscono anche le associazioni per la lotta alla criminalità, che vengono additate a veri e propri “circoli” antimafia di facciata… a cui piace propagandare molto, ma nei fatti, si fa concretamente poco o nulla!!!

Il sottoscritto di contro, ritiene che solo e soltanto con l’unione di queste forze morali e sociali, si potrà giungere a stravolgere quella sotto-cultura, tanto presente nella nostra terra… 

Serve però allontanare gli egoismi di ciascuna associazione, per riunire ciascuna di quelle forze intellettuali, morali e culturali, affinché si possa giungere alla vittoria contro quel mondo criminale e corruttivo…
Non si può più avere una visione manichea della lotta alla mafia… perché questa lotta non va soltanto predicata, ma praticata!!!
Bisogna tranciare di netto questa attuale struttura politico/mafiosa/clientelare, che di fatto, collude con la mafia e con il suo sistema affaristico…

Si ha bisogno di gente onesta e non di quelli che oggi, si presentano sui palchi (o con qualche “santino” elettorale), per chiederci il voto!!!

C’è bisogno di buoni politici che vogliono realizzare una sana politica e che dimostrano con i fatti (e non soltanto con le parole…) di combatterla quell’organizzazione criminale, senza sperare di contraccambiare sottobanco, quei voti (da essa) offerti…
Vanno affermati in ogni sede, quei principi necessari di legalità, che permettano sviluppo economico e sociale, tanto indispensabile per la sopravvivenza di questa regione!!! 

La mafia si batte con l’onestà e soprattutto, non vorrei ripetermi con parole altrui: con  la matita, dentro la cabina elettorale!!!

Perché fintanto, esisterà un qualsiasi collegamento tra organizzazione criminale, politica, istituzioni, consenso sociale e corruzione, la mafia, con quella propria capacità “camaleontica” di mutare e adattarsi, continuerà (come finora ha fatto…) a sopravvivere!!!

Una cosa è la mafia, un'altra la mafia dell'antimafia e un'altra cosa è la LOTTA ALLA MAFIA!!!

Già… dice bene Pietrangelo Buttafuoco: “tutti hanno paura di tutti, della mafia, della burocrazia, dei giornalisti…“. 
Tutti in questa terra dimostrano d’aver paura… e aspettano che sia sempre la giustizia a fare il proprio corso, a risolvere i problemi legati alla criminalità e a saper riutilizzare nel sociale, tutti quei beni patrimoniali confiscati, prevedendone l’assegnazione ed il riutilizzo delle ricchezze di provenienza illecita, così come prevede l’applicazione della legge 109/96…
Si tratta cioè di far tornare nuovamente in campo, lo Stato in Sicilia!!!
E’ difatti da un po di tempo che mi sto convincendo, come sono sempre più rari i casi in cui qualcuno faccia il proprio dovere, a cominciare da quei nostri imprenditori, per continuare con un numero elevato di burocrati, ormai conosciuti con l’appellativo di “colletti bianchi”. 
Se guardiamo di seguito la cartina, possiamo vedere come, la nostra regione, supera per provvedimenti di confisca tutte le altre e aggiungerei anche “in modo impressionante”!!!
Qualcosa quindi da correggere c’è… in particolare se rapportiamo questo dato con altre realtà del nord, sicuramente più ricche ma soprattutto maggiormente produttive!!! 

Inoltre, se si esaminano quanti di quei beni sono riutilizzati attraverso le collaborazioni tra Associazioni di legalità, Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, Prefetture, Comuni, ecc… possiamo costatare come, nella maggior parte delle volte, queste, restano di fatto inutilizzati o ancor peggio… nella disponibilità di coloro a cui erano state sottratte. 

Certo, fatta la mappatura ed una analisi dettagliata dei beni confiscati nel territorio, si tratta ora di valutare la corretta pratica sul loro eventuale utilizzo e sulla loro gestione… e lì, abbiamo visto come il più volte… si hanno i maggiori problemi… 
Sappiamo bene come, per contrastare la mafia, bisogna indebolirla… ma per far ciò bisogna realizzare una strategia che punti ad indebolire e a distruggere quel capitale accumulato negli anni e che permette ad essa di ampliare quelle reti di relazioni e collusioni, consentendo di fatto a quella organizzazione criminale, di crescere e rapportarsi in maniera proficua con il contesto economico e sociale…
Cambiandosi di volta in volta abito e usufruendo di quegli uomini disonesti e dai colletti limpidi… traggono sempre più vantaggio da quella loro forza, acquisendo posizioni sempre più ragguardevoli all’interno dei quel mercato economico e finanziario…
Bisogna quindi colpire quei consistenti capitali di cui sono in possesso… per poterne ridimensionare con forza, l’influenza che hanno sui cittadini e soprattutto sulla nostra democrazia!!!
Non bisogna dimenticare che questo è un tema molto temuto da quelle organizzazioni criminali, perché di fatto, intacca il loro reale potere, quello economico e di conseguenza il loro unico interesse…
Lo Stato deve dimostrare la propria forza… anche purtroppo senza l’aiuto della stra-maggioranza dei propri cittadini, che preferisce purtroppo ancora credere… che “grazie alla mafia si lavora”!!!
E’ indispensabile quindi… che non si cada nella trappola (creata appositamente da alcuni appositi soggetti “infiltrati”…) dove, una parte di antimafia delegittimi un’altra antimafia… facendo in modo che si giungano a scontrarsi tra loro, Associazioni di legalità, uomini dello Stato, Procure e confederazioni imprenditoriali, sindacali e di categoria… distraendole così, dal raggiungere quell’unico obbiettivo prefissato, rappresentato nel voler eliminare definitivamente… la mafia da questa terra!!!

La "zona grigia"…

Ormai non si contano più i provvedimenti di fermo nei confronti di amministratori operanti nel settore imprenditoriale…
Le disposizioni emesse, a firma dei Sostituti Procuratori, hanno riguardato tutti quei soggetti che da sempre operano nella cosiddetta “zona grigia”, in virtù di quella ormai consolidata evoluzione che quest’ultimi hanno raggiunto (in sodalizio) con personaggi di note associazioni criminali…
Infatti, utilizzando in modo sistemico la rete e gli agganci a loro disposizione (anche presso gli uffici delle P.A.), riescono a condizionare e alterare gli equilibri di una classe dirigente sempre più sottomessa…
Le  varie Procure hanno da tempo individuato un connubio ben organizzato, tra i componenti di associazioni criminali e questi “variopinti” professionisti…
In particolare, le indagini hanno fatto emergere che quest’ultimi si prestano ben volentieri (in cambio ovviamente di una discreta remunerazione…) ad eseguire quanto viene loro comandato…
Fra questi, spiccano alcuni soggetti che non sono nuovi a situazioni poco chiare, ma che nel corso della loro esperienza professionale… sono stati capaci di curare quegli aspetti necessari al fine di ottenere quanto utile per i loro fini…
Ed è proprio grazie a quelle amicizie e conoscenze, che è stato possibile scoprire dagli organi inquirenti quella fitta rete relazionale, in grado d’influenzare la condotta di alcuni funzionari “perbene”, in virtù di risoluzioni antecedenti, di quelle problematiche familiari che non trovavano soluzione a causa della ben nota crisi occupazionale…
Difatti, senza mai accentuarne quel favore dato, si è stati in grado di condizionarne le decisioni successivamente prese da quegli uomini della PA… facendo leva, proprio su quel “beneficio” a suo tempo concesso… 
Le risultanze emerse hanno consentito d’evidenziare a vario titolo, tutta una serie di reati, quali per esempio: l’associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata all’intestazione fraudolenta di beni per eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale, falso in bilancio, estorsione, concorrenza sleale, pressione sui funzionari delle P.A. per l’assegnazione d’appalti nelle opere di grande rilievo… 
Sul registro degli indagati, figurano  noti personaggi… 
Sono i nomi di “corrotti” amministratori, che mostrano di continuare imperterriti in quelle losche contrattazioni… stando sempre in equilibrio tra un mondo “civile” che li vorrebbe “corretti” ed un’altro “tentacolare” che fa di tutto per renderli “corrotti e disonesti”… sempre assoggettati a quei rapporti con la politica malsana, con le amministrazioni locali, ma soprattutto con quei dirigenti e funzionari pubblici… da troppo tempo collusi.
L’altra notte ho fatto uno strano sogno…
Sì… ero nella mia Catania ed osservavo meravigliato come tutto fosse in regola: già, i politici si dedicavano alle problematiche della città, gli amministratori gestivano in modo regolare le proprie società, i professionisti si dedicavano con passione a quelle proprie consulenze, ed i ladri… facevano i ladri; e non come adesso in cui, i politici fanno i ladri, gli amministratori e i professionisti… rubano ed i ladri, non sanno più che cazzo fare, perché fanno tutto i politici, gli amministratori e i professionisti!

Beni confiscati: perché è impossibile intraprendere azioni di responsabilità nei confronti degli Amministratori giudiziari.

Non passano giorni in cui non emergono gravi e imbarazzanti rapporti sul complesso sistema che ha permesso a molti amministratori giudiziari di ricevere decine d’incarichi in pochi anni, parcelle ricevute per centinaia di migliaia di euro, ma soprattutto, con la distribuzione di favori ad amici e parenti, in cambio di assunzioni, consulenze e quant’altro…
Abbiamo letto tra l’altro come ai nominativi di amministratori giudiziari, siano stati iscritti nel registro degli indagati anche illustri magistrati… tutti accusati a vario titolo di  corruzione, induzione, abuso d’ufficio, violazione di segreto, ecc…
Un sistema clientelare che ha coinvolto molti appartenenti a quella “casta” protetta dove attorno, gravitano tutta una serie di collaboratori esterni che operano di comune accordo: parenti di magistrati, avvocati, militari, dirigenti, cancellieri, che grazie alla gestione di quei beni confiscati, hanno realizzato un modo perverso per incassare denaro in maniera legale, attraverso gli incassi delle vendite dei beni loro affidati…
Non è mia intenzione farvi l’elenco di quei nominativi… basta digitare sul motore di ricerca “google” e vedrete da voi quanti sono i nomi presenti…
Per fortuna che alcune procure (vedasi quella di Caltanissetta) operano meglio di altre o almeno hanno dimostrato di non essere “sottomesse”… facendo emergere quei nomi così imbarazzanti… 
Si parla di un valore complessivo dei patrimoni di oltre 30 miliardi di euro… e di cui quasi la metà sono nella nostra isola!!!
Una ricchezza che in questi anni (in un periodo di forte crisi economica e con una forte riduzione di richieste d’assistenze), ha portato il complesso di quei “consulenti” in dissesto (gli studi chiusi anche a seguito di questi provvedimenti sono migliaia…) a dirigersi verso questo intricato sistema clientelare dei beni confiscati, il quale è riuscito da solo… “a dar da mangiare” ad una grossa fetta di quei soggetti…
Un sistema complesso dove si è tutti interconnessi… dove la gestione di quella ricchezza è ristretta a pochi fedelissimi, anzi potrei aggiungere… sempre agli stessi!!!
Mi chiedevo… se i soci era permesso (avendo scoperto di essere stati posti, all’interno di un meccanismo collusivo) procedere contro quegli amministratori giudiziari “infedeli”, attraverso azioni di responsabilità per danni (previste dagli artt. 2392-2395, c.c.), che dovrebbero di fatto rappresentare il sistema più efficace contro quegli abusi di poteri!!! 
In particolare la legge indica, quali soggetti indicati nel promuovere un’azione di responsabilità (contro quegli amministratori) i soci… gli unici a poter richiedere innanzi al tribunale (nei casi in cui venga dimostrata una gestione “truffaldina”) che quegli amministratori vengano condannati a risarcire i danni causati alla società data loro in gestione… 
Il punto però è comprendere in quali modi l’amministratore abbia compiuto atti di mala gestione o abbia danneggiato il patrimonio della società…???
Inoltre, può essere condannato a risarcire… e con quali beni risponderà per quei danni compiuti, con i propri e se non ne possiede…???
Ed infine, avendo operato per nome/conto dello Stato, non dovrebbe essere quest’ultimo a pagare per quei danni… e successivamente esso stesso valersi sul proprio “collaboratore”???
Certo a questo punto scatta un problema e cioè, quando un’azione di responsabilità può essere promossa…
Possiamo riassumere il tutto in due casi:
– la violazione dei doveri; 
– il danno al patrimonio della società;
Bisogna trovarsi di fronte ad un amministratore che abbia violato gravemente i propri doveri (una situazione alquanto difficile che possa avvenire…) o che abbia danneggiato il patrimonio della società (anche questa difficile da dimostrarsi… le vendite per esempio realizzate nel corso di quella gestione… risultano per esempio, essere necessarie per la continuità gestionale…) e non bisogna dimenticare come in quasi tutte le loro azioni, gli amministratori giudiziari si siano protetti, avendo richiesto all’assemblea dei soci l’autorizzazione a procedere… e quindi alla fine quegli amministratori si ritrovano blindati… da qualsivoglia eventuale azioni di responsabilità…
Tutto considerato, l’amministratore giudiziario è un soggetto nominato dal tribunale, con compiti precisi, che rende conto del suo operato al tribunale (o meglio è ciò che dovrebbe fare…), con l’obiettivo di ripristinare la legalità all’interno della società ad egli affidata….
Inoltre, nel caso specifico in cui questa società è una S.p.A., ecco, in questa particolare tipologia, vi è una ulteriore tutela alle sue azioni…
Mi riferisco alla presenza di un organo -il cosiddetto collegio sindacale- che ha precisi compiti di vigilanza e che possiede la necessaria risolutezza (nei casi di gravi irregolarità degli amministratori o laddove i richiami verso gli amministratori non dovessero avere effetto) per denunciare al tribunale o chiedere allo stesso di revocare l’amministratore nominato o di sostituirlo con un’altro, situazione quest’ultima che il collegio sindacale può operare anche qualora i soci non si attivino o anche quando non esistano soci di minoranza che facciano sentire la loro voce…
Da quanto sopra, si capisce perfettamente, quanto sia difficile trovare notizie dalle quali emergano denunce presentate nei confronti degli amministratori giudiziari… ed anche il perché, in fin dei conti queste… non abbiano mai a realizzarsi!!!

Sorveglianza speciale e sequestri: Le misure di prevenzione

Sorveglianza speciale e sequestri Le misure di prevenzione: il lavoro svolto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione è uno dei capisaldi per il contrasto all’illegalità e al proliferarsi dei patrimoni illeciti.

Cosa dire… l’approfondimento della giornalista Laura Di Stefano è encomiabile, in quanto riporta in modo perfetto le dinamiche che intervengono, dal provvedimento di sequestro a quello della Confisca…
Non è mio interesse entrare nelle misure giudiziarie o dare i giusti meriti alle Procure per l’operato svolto…
Ciò che mi interessa valutare è la capacità concreta e obbiettiva che hanno le Istituzioni nel gestire quel patrimonio milionario e costatare come l’aspetto occupazionale rappresenta oggi, una vera e propria mannaia per tanti dipendenti… tra cui anche il sottoscritto!!!
Vedere in quali modi la vicenda Tecnis sta traghettando… preannuncia certamente per la nostra provincia una catastrofe… non solo occupazionale ma anche esecutiva, vedasi quegli appalti in corso –certamente necessari– e che a seguito della misura di prevenzione, non potranno adesso, rispettare i tempi contrattuali previsti, alimentando nuovi malumori nei cittadini, che vedono ora –in quelle mancate opere realizzate– quei benefici e quelle aspettative di cui avrebbero potuto beneficiare…
Abbiamo compreso come, ad ogni misura di prevenzione patrimoniale, segue la nomina (da parte del Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione) di un amministratore giudiziario, che di fatto, sostituisce il precedente legale rappresentante nella gestione della società, sottoposta adesso al provvedimento di sequestro. 
Il problema difatti nasce proprio lì… e cioè nell’affidare questo incarico così importante ad un uomo solo… che dimostra (se non sulla carta…) una limitata capacità di gestione societaria… dove poco o nulla valgono i requisiti di qualificazione universitari o i master conseguiti, perché la gestione di una società, abbisogna non solo d’inquadrare gli aspetti tecnici o amministrativi in modo lineare, ma necessita di scelte decisioni immediate… che il più delle volte se ritardate, producono gravi conseguenze disastrose o implicazioni civili e/o penali di difficile soluzione, che conducono di conseguenza la stessa società (sotto amministrazione controllata) al fallimento!!!
L’operato quindi dell’amministratore giudiziario non deve limitarsi a ricondurre l’azienda nel circuito della legalità… ma intervenire in tutte quelle problematiche di coordinamento che devono in tempi celeri essere affrontate… con il Tribunale, gli Enti, le SA, i fornitori, i consulenti esterni ed i dipendenti, affinché si concretizzi quella necessaria sinergia, che faccia in modo di garantire la continuità aziendale…
Le nomina finora conferite, il più delle volte, non hanno tenuto conto di quelle giuste prerogative meritocratiche, anzi si sono dimostrate nel corso di quegli anni di “guerra” errate… non tanto perché non si è tenuto conto dei criteri di rotazione… ma perché le scelte adottate sono state basate su amichevoli rapporti. meglio inquadrate in quei meccanismi (tanto di voga nel nostro paese) tra raccomandazioni e determinazioni arbitrarie degli stessi giudici delegati…
Prendiamo come esempio la vicenda dei giorni scorsi, dove due Comitati di “No Discarica“, hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Catania nei confronti dei tre commissari prefettizi della Oikos, nominati dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici dell’azienda con l’inchiesta “Terra Mia” e che hanno il compito di gestire la suddetta discarica… o anche, la scelta prefettizia di Catania, che ha affidato ad una coppia di coniugi (associati tra loro), per inviarli come commissari prefettizi: il marito M. Cassarino per gestire gli appalti Oikos-IPI e la discarica Valanghe d’Inverno (con le indennità che abbiamo ascoltato in questi giorni sulle “Le Iene”…) e la moglie R. Castelli per l’appalto de “La Cascina” al Cara di Mineo.
Il Cv depositato serve a poco, per non dire a nulla… in quanto è necessario prima di assegnare un nuovo incarico ad un amministratore, comprendere come egli abbia operato nelle precedenti gestioni e valutare se quanto realizzato rispondesse a quei canoni di giustizia e legalità… e nel caso in cui avesse dimostrato non solo inadeguatezza personale e professionale ma ancor peggio “collusione”, ecco che a quel punto, chi di dovere, dovrà prendere le giuste distanze, allontanandolo definitivamente!!!
Dopotutto come vado ripetendo… se fossero così bravi professionalmente… non avrebbero necessità di uno stipendio Statale… ma continuerebbero liberamente con la loro professione!!!
In ultima analisi, vorrei entrare nei meriti dei numeri…
Ho già scritto in un mio precedente post della moltitudine di società sottoposte in questi  anni a procedimenti di prevenzione e di come, la maggior parte di esse… siano ormai completamente chiuse!!!
Se quindi prendiamo questo parametro “ufficiale” quale metro di riferimento… possiamo ben comprendere come ci sia stata incapacità -da parte di molti di questi amministratori-,  nella gestione di questi beni che –quando e se… sarà definitivamente fatta emergere dimostrerà il proprio insuccesso in tutta la sua gravità…

Ed infine l’aspetto occupazionale, migliaia e migliaia di dipendenti senza lavoro… e quelli che sono ancora inseriti in queste società, non percepiscono il proprio stipendio da mesi…

In questa nota bisogna fare un plauso a Riscossione Sicilia S.p.a., capace – di bloccare totalmente i conti bancari di una impresa confiscata… non permettendo così ad essa di operare e/o di sopravvivere e nel contempo fa sospendere i pagamenti degli stipendi di quei poveri dipendenti…
Il bello è che quest’ultimi “cristi” e sono tanti… si ritrovano nel contempo ad essere chiamati dalla società di riscossione ad ottemperare alle inadempienze … senza però tenere conto, che proprio a causa di quanto dalla stessa realizzato, quei dipendenti –se pur volessero  ottemperare alle richieste pervenute ne sono di fatto… impossibilitati!!!
Che follia… il cane che si morde la coda… e nessuno che ne parla!!!

In nome dell'Antimafia…

È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell’ignoranza e dell’indifferenza…

A volte penso che sia un bene non comprendere quanto avviene intorno a noi…
Io per esempio, non avrei mai compreso pienamente il concetto di “antimafia” nel senso non di – lotta morale ad un sistema criminale che come un cancro avvelena questa nostra terra – ma di comprendere quella immensa macchina giuridica, che si mette in moto quando intervengono quelle condizioni che dimostrino possibili interessi economici da parte della criminalità organizzata…
Già, se non mi fossi trovato – a causa della mia professione e degli incarichi ricevuti – all’interno di una impresa che, ha seguito dei provvedimenti interdittivi sopraggiunti (nel lontano 2010…) fosse mutata in confiscata… sicuramente non avrei avuto alcun interesse personale di occuparmi di situazioni per lo più fino a quel momento a me estranee… non avendo difatti…  mai avuta nulla a che fare con quel mondo giudiziario!!!
Ricordo cosa mi diceva un mio caro amico ora scomparso: Nicola… il solo fatto che tu non abbia mai avuto a che fare nel corso della tua vita… con Tribunali ed Ospedali, ti rende un uomo fortunato!!!              
In questi anni ho compreso il senso di quelle parole… della difficoltà ad operare all’interno di un sistema a me sconosciuto, in quanto fuori da quelle procedure tecnico-amministrative regolamentate, che sono poi alla base… di chi vuole fare impresa.
E’ ormai evidente, che qualcosa in quel meccanismo definito “antimafia” non funzioni…
In effetti, non è possibile osservare come quasi tutte le imprese, sequestrate o confiscate, nel giro di pochi anni giungano alla chiusura definitiva… chiamasi liquidazione o fallimento… come si dice… “sempre di cocuzza trattasi“…
Non voglio contare i posti di lavoro andati in fumo… perché in quel caso, altro che “job act”… ci vorrebbe una nuova finanziaria per ripristinare quelle occupazioni perdute… e cosa dire di una economia distrutta, sia sul piano commerciale che su quello finanziario!!!

Se esaminiamo quante serrande sono state abbassate, quante società di costruzioni, servizi, cooperative, imprese varie tra loro, ma tutte accomunate dallo stesso provvedimento… quante sono quelle che ormai non esistono più e quante a breve… faranno purtroppo quella stessa fine???
La disgrazia è che poi, la maggioranza di quelle finite nel mirino della giustizia sono per lo più… siciliane!!!
Qualcuno potrebbe obbiettare… “ma dopotutto la mafia non rappresenta una connotazione prettamente della vostra regione…” e come dargli torto… peccato che però i maggiore abusi e illeciti finanziari vengono svolti fuori da questa regione… già… qui si fanno “molliche” mentre da Roma in su le “brioches” sono sul tavolo di chi comanda il paese…
Il problema non è il sequestro o la confisca… ma quanto accade successivamente… e cioè quando queste società, vengono traghettate verso la legalità… attraverso quei propri uomini dello Stato…
Ho letto che su 1.700 imprese sequestrate solo 38 sono ancora attive… (una per fortuna è ancora la nostra…) con una perdita occupazionale di circa 72.000 posti di lavoro!!!

Ora i cosiddetti esperti si esaltano in quelle ricercate cause, che hanno condotto a quegli sfaceli… trovando di dare spiegazioni più o meno logiche (io le considero totalmente illogiche) e cercando di tirar fuori dai loro “cilindri magici”, quelle possibili soluzioni…
Ed allora ecco spiegato che l’impresa “mafiosa” ha goduto di raccomandazioni, corsie privilegiate, agganci politici e amministrativi, inoltre durante la propria gestione avrà utilizzato certamente una doppia contabilità che le ha permesso di evadere, di non rispetta le normative o gli adempimenti, avrà utilizzato personale non in regola e costretto i clienti a sceglierle, allontanando e intimidendo tutti gli eventuali concorrenti…
Sono queste secondo alcuni le potenzialità che ora allo Stato vengono a mancare…
Ma, non si trova nessuno che per una volta ammettesse l’incapacità e l’inefficienza di quel apparato burocratico… già… nessuno… è ovvio… a quanti operano in quell’ambiente, fa comodo così…
Abbiamo visto quanto accaduto al Tribunale di Palermo o già ci siamo dimenticati???
Se chi è scelto affinché quel compito venisse portato avanti… si è dimostrato peggiore di coloro, a cui quel bene è stato sequestrato… dove si vuole andare???
Diciamola tutta la verità… ci sono tutte una serie di problematiche che non vengono affrontate appositamente, per far si che nulla cambi… Vedasi il cosiddetto albo nazionale degli amministratori giudiziari, si prevedeva la sua realizzazione nel 2011 e ancora oggi non vi è nulla… e cosa dire dei criteri di scelta di quei professionisti incaricati a gestirle quelle aziende, ancora nulla… e per quanto concerne la definizione di una tabella nazionale dei compensi da pagare a quegli amministratori… il buio più completo… e tutto continua in modo del tutto arbitrario, attraverso pagamenti di compensi, certamente eccessivi…
Poi tra questi amministratori c’è chi si dimostra onesto e corretto e chi invece di contro, ha fatto e continua ancora a fare lo “scaltro” distruggendo in pochi anni… la totalità di quelle società ad egli affidate…
Le soluzioni ci sono… ma è difficile per chi non appartiene a quel sistema produttivo riuscire ad individuarle… si prova e si riprova, vani tentativi che hanno quale unica prerogativa, quella di prolungarne tempi e modalità… per poter così favorire i soliti amici e parenti… quello scambio di favori, che serve a trovare soluzioni per quanti si trovano indirettamente vicini a quel sistema…   

Quindi, si scopre come queste società, abbiano tentano di dare soluzione ai problemi occupazionali di coloro che erano vicini a quegli uomini e donne… abbiamo visto tutto cos’è successo nel capoluogo… ma si ha paura di parlarne!!!
Incarichi in cambio di favori… richieste da parte di quanti operano all’interno di quel mondo, per proseguire poi verso altri responsabili di quegli ambienti “ovattati”… e per finire con l’usuale lista di amici e parenti che, nelle vesti di consulenti legali, tecnici e amministrativi, ottengono incarichi che danno (il più delle volte) soluzione a proprie incapacità personali e professionali!!!
Come dicevo sopra… le soluzioni ci sarebbero… basterebbe applicarle se c’è ne fosse la volontà… senza dover pensare di adottare solite metodologie italiane, dove si vuole avere “la botte piena e la moglie ubriaca” e come si cerchi sempre di non applicarle quelle regole, ovviamente…per non far male a nessuno… preferendo non solo salvaguardare la propria posizione, ma di conseguenza, anche quella della “casta” e dei loro diretti rappresentanti…
Per evitare di non essere “astratto” ma pratico e concreto, ho preparato delle note che ho trasmesso ufficialmente (a breve ne pubblicherò il contenuto), nelle quali ho tentato d’individuare tutte le possibili criticità che si manifestano appena interviene il provvedimento giudiziario, presentando inoltre, una serie di eventuali correttivi, possibili soluzioni che si potrebbero adottare affinché questa peculiari tipologie d’imprese, possano continuare ad operare, senza che vengano – per come finora accaduto – distrutte!!!

Emergenza ambientale… tutti i veleni che attraversano il nostro paese…

Se ci soffermiamo a leggere le inchieste che stanno coinvolgono gran parte delle nostre regioni, scopriamo come, da nord a sud, le nostre procure sono impegnate principalmente nelle emergenze ambientali e negli interventi di ricostruzione…

Molte le persone arrestate per quei reati, che vanno dal dal traffico illecito di rifiuti al riciclaggio, dal falso in atto pubblico alla truffa aggravata…
I dati inoltre dimostrano come in pari modo, le regioni del nord siano egualmente coinvolte a quelle del sud… infatti se da un lato le grandi industrie delle regioni del nord, attraverso alcuni suoi imprenditori, provino di far sparire i loro prodotti inquinanti, dall’altro la criminalità delle regioni del sud di offre affinché quei prodotti si volatilizzino… 
Un connubio tra imprenditoria e criminalità organizzata, un legame corruttivo che alimenta un business milionario… senza preoccuparsi delle popolazioni locali, vittime di questi intrecci, che a causa di ciò, hanno negli anni subito le conseguenze!!!
Vi è difatti una forte correlazione tra il tasso di mortalità infantile e l’inquinamento ambientale, con un’alta percentuale di malformazioni e decessi…
Il rapporto causa-effetto tra corruzione e morti è evidente, poiché la corruzione non fa altro che distribuire ai corrotti e corruttori, quei fondi che andrebbero destinati al finanziamento per la ricerca, la cura, l’assistenza e la prevenzione… 
Gli attori di questo sistema sono tanti… e non c’è soltanto la mafia… ma veri e propri imprenditori eco-criminali che si avvalgono di consulenti, professionisti e di funzionari pubblici corrotti…
Sono i soliti colletti bianchi, uomini delle istituzioni che si vendono, un vero e proprio apparato burocratico che, chiamato a valutarne il rispetto e la coerenza, nei fatti, si dimostra debole a quelle pratiche corruttive… anzi, di fatto partecipa attivamente a quel business!!!
Vengono violate non solo leggi e le normative, ma anche quel principio di buon senso… dove il rilascio o il diniego di una autorizzazione, viene decisa arbitrariamente da un funzionario o da un gruppo tecnico-amministrativo “colluso”… 
Sono infatti molti, quegli uffici pubblici tecnici, di società partecipate, dipartimenti, che oggi risultano “inquisiti” e dove le forze dell’ordine sono attivate a comprendere se quanto “agevolmente” autorizzato sulla carta, corrisponda effettivamente alla realtà dei fatti…
E’ evidente a tutti come la corruzione ambientale sia divenuta negli anni così predominante rispetto a quegli stessi mercati illegali, poiché la capacità finanziaria che alla fine realizza è elevatissima, con pene sanzionatorie certamente più lievi, a causa di normative non ben definite e che dimostrano essere limitate… lo confermano chiaramente i casi d’infiltrazioni criminali nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, come quello fotovoltaico ed eolico, che ha scontato per lungo tempo l’assenza di una chiara strategia nazionale e di un’adeguata comprensione e repressione dei fenomeni criminali…
A quanto sopra vanno sommate: la gestione legale dei rifiuti, la pianificazione urbanistica, la filiera agroalimentare, la tutela del patrimonio boschivo, il patrimonio dei beni culturali, la gestione delle emergenze, fino a giungere al settore dell’edilizia e delle costruzioni, conosciuto per la sua vulnerabilità alla corruzione, dai movimenti terra, al trasporto e smaltimento dei materiali a rifiuto (pericolosi e non), alla gestione delle cave, fino al controllo nei processi di costruzione, con l’impiego di materiali a volte scadenti che inesorabilmente si ripercuotono sulla capacità di resistenza degli edifici, in presenza soprattutto di eventi sismici…
E’ stato dimostrato come in molti appalti aggiudicati, la rendita per la corruzione è stata superiore al 50% del prezzo pagato, sia per le opere pubbliche, che per i servizi o le forniture… a dimostrazione che l’incidenza della corruzione è inversamente proporzionale ai minori controlli da parte degli ispettori della pubblica amministrazione, contribuendo così facendo, a quella sostanziosa lievitazione dei prezzi, costi maggiori che di fatto, si sono ribaltati sulla comunità!!!
Già, senza un’adeguata attività di prevenzione e repressione, si rischierà di fare sempre il “gioco” delle associazioni criminali e di quei loro “indiretti” collaboratori, permettendo di realizzare non soltanto un danno ambientale ed economico per il nostro paese, ma soprattutto un rischio sanitario, pericolosissimo per la salute e la salvaguardia della sua popolazione…

La Sicilia frana e i siciliani restano a guardare…

Un viadotto sulla A19 ha diviso la Sicilia in due…
Ora sulla Messina-Catania, a pochi chilometri da uno dei posti più belli del mondo (Taormina), un costone adiacente l’autostrada va giù, invadendo la carreggiata nei due sensi di marcia, con un imponente ammasso di detriti, pietre e quant’altro…
Un economia al tracollo, che ora con questo nuovo disastro, porterà in breve tempo alla crisi anche su quei settori che finora avevano aiutato e cioè il turismo e il commercio…
Potete immaginare la difficoltà degli autisti dei Tir, che a causa di quanto sopra (e già da parecchi mesi), sono costretti a scalare tornanti e strade pericolosissime, per trasportare le merci caricate, in particolare quelle necessarie all’approvvigionamento delle derrate alimentari…
E’ un vero schifo…
La più bella terra del mondo, lasciata all’incuria di governatori che hanno in questi anni –almeno nei casi più genuini– soltanto “blaterato”, mentre gli altri (vedasi conferme di condanne), aggravati da situazioni tra cui… favoreggiamento alla criminalità organizzata!!!
Se a questi importanti personaggi, sommiamo quanti tra i dipendenti pubblici e imprenditori “rapaci”, si sono macchiati di associazione per delinquere, corruzione, reati di turbativa d’asta, falso, giro di mazzette, richieste di assunzioni o anche favori personali (tra cui frequentazioni di case d’appuntamento) e soprattutto, l’aggiudicazione illegittima d’appalti a imprese amiche, in particolare nel settore delle costruzioni e di manutenzione…
L’inadeguatezza di quanti operano nel controllo del territorio, rappresenta una situazione non più sostenibile, perché qui, non vi è solo il rischio di vedere sbriciolata la nostra terra… ma soprattutto di assistere direttamente alla propria (e quella dei propri cari…) incolumità, anche nel voler semplicemente svolgere una passeggiata per le nostre strade…
Un incapacità totale del sistema… che non è soltanto da ricercare in quelle costanti calamità naturali, ma bisogna contrastare in maniera decisa, la negligenza dei suoi interpreti… evidenziate quotidianamente, da quelle continue inchieste svolte dalle nostre procure, sature ormai di nomi, cui purtroppo, vanno sempre più incrementandosi… nuovi soggetti!!!
Evitiamo quindi di pensare (per come qualcuno vorrebbe farci credere) che è giunto il momento d’investire sulla prevenzione, su nuovi appalti per collegamenti autostradali o ferroviari, lavori idrici, d’indagine del sottosuolo, impianti di depurazione, ponti e quant’altro…
Perché fintanto non predisporremo a “blindare” perfettamente quelle procedure non derogabili, che hanno quale unica priorità, non soltanto, la realizzazione delle opere, ma in particolare la loro trasparenza e la lotta alla corruzione… ecco che quegli appalti serviranno soltanto a ingrassare ancor più, quel mondo in cui viviamo, fatto di collusioni politico-mafiose!!!
Non è più tempo (per noi siciliani), di continuare a guardare che tutto ci crolli addosso… è finito il tempo di aspettare la cosiddetta “manna dal cielo”…
Sveglia… i problemi vanno affrontati e non si può attendere a braccia conserte, in quella posizione intransigente… che però, non produce alcuna iniziativa…
Già, quanto altro tempo vi occorre… per uscire definitivamente da quelle fila???