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Diventerà Bellissima!!! Sì… come la principessa Zahra Khanom Tadj es-Saltaneh!!!

 

“Il mio obiettivo da Presidente ….. –  è quello di restituire alla gente la bellezza della politica. La mia storia personale è improntata alla coerenza ideale e alla trasparenza. Chi conosce il mio carattere e la mia formazione politica sa bene che non permetto distrazioni”.

Sì… d’altronde chi mai oggi potrebbe mettere in dubbio quelle parole, peraltro dopo cinque anni di quel suo governo non credo si possa obiettare su quanto la Sicilia non sia diventata in fondo “bellissima“!!! 
Già ripensando a quella sublime trasformazione ed a quel profondo radicale cambiamento, ottenuto grazie a tutte quelle sue riforme, ho immediatamente paragonato quel rinnovato spirito di bellezza con qualcosa di altrettanto meraviglioso, unico forse nel suo genere, proprio come la nostra terra, e difatti ho preso a modello la famosa principessa iraniana della dinastia Qajar…

Già, ricordo quanto quel nostro governatore dichiarava… “diventerà bellissima”, difatti la frase riportata su quel manifesto dava per scontato che a breve l’isola sarebbe diventata bellissima!!!


Ma forse riflettendo con quanto accaduto, forse a quella frase mancava un qualcosa, sì… quella frase andava corretta e poi finalmente ho compreso che la colpa era da ricercarsi in quel cartellone stradale ove era riportata la dicitura, sì perché a mancare era un segno tipografico di punteggiatura, posto a lato, che infatti ne avrebbe cambiato totalmente il senso!!!

DIVENTERA’ BELLISSIMA? Ecco cosa mancava, il punto interrogativo, non era quindi un’affermazione, non si voleva quindi illudere i siciliani che un giorno l’isola sarebbe mutata, potenziata, migliorata in tutti i suoi aspetti…

No… nessuno sviluppo era previsto che concerneva produzione, sicurezza, snellimento burocratico, valorizzazione delle risorse, welfare, investimenti, ed infine come non ricordare quel passaggio naturale di contrasto alla criminalità organizzata ed una costante formazione necessaria a far giungere in ogni sede operativa, pubblica e privata, quei fondamentali principi di legalità.

Sì… quella frase non dava alcuna certezza, ma viceversa poneva delle domande e cioè se un giorno questa nostra regione sarebbe potuta diventare bellissima!!!

Quindi se non è accaduto nulla in questi anni non bisogna meravigliarci, perché nulla doveva verificarsi, anzi, per quanto abbiamo potuto costatare si è continuato a proseguire con quanto a suo tempo compiuto dai suoi predecessori, perché alla fine, poco o nulla doveva cambiare!!!  

Si… perdonatemi, ma dopo aver scritto quanto sopra, penso che forse mi dovrei scusare, non certo con chi state pensando Voi, nessun politico mai avrà le mie scuse, no… riflettevo bensì su quella principessa, certamente non bellissima, ma quantomeno “icona” di audacia, sì perché a differenza di molti altri individui (che prima o poi spariranno nell’oblio) quella donna ha dimostrato di avere coraggio, di saper lottare con tutte le sue forze ed energie, sì… per i diritti delle donne!!!
Viceversa abbiamo potuto costatare come chi avrebbe potuto fare o ancor più lottare per questa sua terra, ha preferito lasciarla per com’era, evitando di apportare anche il più piccolo beneficio e decidendo peraltro di abbandonarla (per opportunità che mi riservo di condividere…) per ovvie ragioni personali…
Sì… osservando quanto avviene ogni giorno in questa terra mi vien da dire: un giorno la Sicilia diventerà bellissima, ma non sarà certo merito dei siciliani!!!

Per migliorare la nostra Catania, basterebbe semplicemente che ciascun cittadino si attivasse in maniera concreta!!!

Ho ricevuto stamani i complimenti per quanto segnalato ieri nel mio blog…

I candidati che mi avevano scritto, mi hanno da pochi minuti inviato un messaggio confermandomi come nella vita basta poco per accontentarsi…

Già… piccole soddisfazioni, ma che danno un senso alla nostra vita e se oggi qualcuna di queste è stata realizzata, lo si deve ai vigili urbani e ai responsabili dell’ufficio affissioni di questa città, che hanno dimostrato attraverso le loro azioni, che la legalità vince sempre sulla disonestà!!!

Un ringraziamento va inviato anche alla Dirigente del servizio che appena saputa la notizia di quei comportamenti disonesti, si è immediatamente attivata per intervenire e bloccare quei comportamenti illeciti.

E’ stato infatti verificato come in molte piazze siano state rimosse le affissioni abusive e ove non possibile, i pubblici ufficiali hanno coperto gli stalli utilizzati impropriamente ed emesso sanzioni nei confronti di quei candidati o di chi ne ha effettuato la pubblicazione…

Come ripeto spesso, se ciascuno di noi compiesse il proprio dovere, questa città sarebbe bellissima e non solo sulla carta, – per come qualcuno l’aveva anni fa propagandata, per poi sparire a Roma facendo emergere che quanto “promesso”, avesse esclusivamente fini prettamente personali e non certo collettivi – ma per fortuna… non tutti i catanesi sono eguali!!!

C’è difatti chi non si vende, chi non perde la propria dignità ai compromessi della carriera, c’è anche chi per fortuna contrasta ogni giorno quel loro operato,  evidenziando legalità sempre, in ogni occasione, circostanza, condizione, senza mai piegarsi e – come dissi a quel signore di cui sopra durante una sua manifestazione presso il Porto di Catania – soprattutto rifiutando e contrastando in prima persona quel “pizzo”, perché non è con le parole che si applica il rispetto e si favoriscono i principi, ma bensì è con i fatti che si opera quel necessario cambiamento e di questi purtroppo, il sottoscritto, non lo ha mai visto realizzare in questa terra!!!

D’altronde… da “Siciliano“, ancor prima che da “Catanese” vorrei chiedere ai miei conterranei: in questi lunghi anni, quale governo ha saputo evidenziare attraverso i suoi Presidenti, in maniera chiara e trasparente, quelle azioni di contrasto nel voler combattere la corruzione e la mafia???

CONTINUA… 

Lo Stato chiude gli occhi: già… con il tetto del contante più alto, sarà ancor più facile riciclare!!!

A denunciarlo è il procuratore capo del Tribunale di Bari, Roberto Rossi, durante la presentazione in Senato della relazione conclusiva della commissione Antimafia…

Nel presentare il rapporto tra gioco d’azzardo e mafie il Procuratore ha dichiarato: “Non si può più parlare di infiltrazioni. Quello del gioco è un settore ormai nelle mani della criminalità organizzata“. 

Il sottoscritto tra l’altro nel 2019 aveva scritto un post intitolato: Non è che lo Stato sul gioco, sta favorendo la criminalità organizzata??? link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/01/non-e-che-lo-stato-sul-gioco-sta.html ed ora leggo: “La raccolta di tutte le indagini che abbiamo acquisito ci mostra come la presenza della criminalità organizzata sia diventata pervasiva” (Giovanni Endrizzi, ex senatore M5s, nella scorsa legislatura a capo del IV Comitato della commissione Antimafia. che si è occupato proprio dell’influenza e del controllo della criminalità sulle attività connesse al gioco). 

Continuando: “Con diversi provvedimenti abbiamo verificato come …. il mercato dei videopoker sia in mano alle mafie locali, che li gestiscono e li impongono attraverso imprenditori collusi. Quando siamo andati a vedere gli elenchi dei maggiori vincitori c’erano diversi personaggi della criminalità organizzata, che facevano milioni di puntate. Come è possibile? Semplice, perché si ricicla“!!!

Ma non solo: “Abbiamo trovato poi come molti punti gioco fossero in mano a parenti di malavitosi. Cosa bisogna fare dal punto di vista normativo? Gare per le concessioni, controlli antimafia per chi apre i punti di gioco, tracciabilità per giocatori sia quando versano somme per poter giocare, sia quando vincono”!!!

Secondo i numeri stimati dagli inquirenti e dalla Direzioni investigativa antimafia il volume di affari illegale è cresciuto, un trend confermato e che evidenzia come il confine tra legale e illegale è andato negli anni dissolvendosi; sono circa 130-140 miliardi di euro per quanto riguarda il gioco legale, oltre venti quelli del mercato illegale!!! 

Dinnanzi a  questo Stato cieco, ecco che le mafie riescono sviluppare i propri business, ampliandoli anche verso nuovi  mercati d’investimento tra cui ad esempio criptovalute e bitcoin, nuove conquiste di cui ancora poco si conosce e dei quali sviluppi nessuno è in grado di comprenderne le potenzialità e soprattutto la difficoltà di rintracciarne i reali possessori in quanto coperti da un muro di anonimato!!!

Eppure l’attuale Governo ha deciso d’innalzare il limite del contante e così vedrete, sarà certamente più facile per quelle associazioni criminali poter riciclare!!!

Ma d’altronde questo è un paese in cui la lotta alla illegalità è fatta spesso all’acqua di rose, già… per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la cultura che la sostiene, non a parole, ma con il silenzio dei fatti… 

Peraltro va detto, ai nostri governanti interessa poco contrastare, ad essi interessa trasgredire o ancor peggio modificare o violare le leggi o le prescrizioni vigenti, ma nel compiere quelle azioni sanno bene che per essere responsabili o quantomeno corresponsabili, gli sarà sufficiente far finta di non accorgersi di quanto sta accadendo o ancor peggio, accorgersi e non fare nulla, che è per l’appunto ciò che attuano!!!

E così mentre lo Stato chiude gli occhi, gli altri li tengono viceversa… bene aperti!!!

Auto elettrica? No grazie…

Ho ricevuto dalla Svizzera da mio “fratello” Daniele un post, che mi permetto di condividere:

Da un anno sono possessore di una auto Full Electric di ultima generazione: una Peugeot E-208 con una batteria da 50 KWh. 

Mi sono fatto convincere dalle fandonie raccontate sul fatto che le auto elettriche sarebbero molto più convenienti di quelle con motore termico. 

Ebbene, posso dire con certezza, scontata sul mio portafogli, che le auto elettriche sono una colossale fregatura!!!

L’Unione Europea, non ho ben capito con quale logica e per quale interesse, spinge fortemente per la conversione totale della mobilità dal termico all’elettrico. I principali argomenti per convincere gli utenti a passare all’elettrico sono la scelta ecologica ed il risparmio.

Quanto alla valenza ecologica dei motori elettrici, non ho gli elementi per affermare se sussiste veramente ma ho seri dubbi anche in considerazione dell’enorme problema relativo allo smaltimento delle batterie esauste.

Per quanto riguarda invece la assoluta anti-economicità delle auto elettriche, e problema di non secondaria importanza, la loro faticosissima fruibilità, ebbene qui ho solo certezze, raggiunte dopo un anno di calvario, sia pratico che economico.

Innanzitutto voglio spendere una parola sulla indegna malafede speculativa rappresentata dal costo addebitato all’utente per la energia erogata dalle colonnine pubbliche.

A fronte di un costo medio della energia domestica pari ad € 0,52/KWh, ho dovuto riscontrare che per le ricariche alle colonnine pubbliche viene praticato un costo pari ad euro 0,89/KWh, ovvero quasi il doppio.

Riguardo poi alla non fruibilità delle auto elettriche, faccio presente che i motori elettrici di nuova generazione necessitano di batterie con una capacità di almeno 40kwh, che, a causa della rilevanza di tale capienza, necessitano di essere ricaricate quasi esclusivamente presso i punti di ricarica veloce visto che, con una ricarica lenta, per raggiungere il 100% ci vorrebbero almeno 14 ore.

Quindi il problema della scarsissima disponibilità di punti di ricarica pubblici viene enormemente acuito dalla necessità di accedere esclusivamente ai punti di ricarica veloce, che sono circa il 20% della totalità.

Da ciò deriva che se devi fare un viaggio, o ti prendi due giorni per fare 400 km oppure ti fermi almeno un paio di volte per ricaricare nelle postazioni di ricarica veloce, con una attesa per ogni ricarica di minimo un’ora (purtroppo anche la storia che con 20 minuti si raggiunge l’80% della ricarica è un’altra fandonia: ce ne vogliono almeno 40).

Si aggiunga poi che sulla rete autostradale italiana i punti di ricarica veloce sono rarissimi, il che significa che ogni volta che si ha bisogno di ricaricare si deve uscire dall’autostrada e percorrere a volte diversi chilometri aggiuntivi per raggiungere la postazione.

In sostanza un viaggio che con un motore termico richiederebbe tre ore di percorrenza, con un motore elettrico, se si è fortunati a trovare le colonnine funzionanti e libere, se ne impiegano almeno sei!

Veniamo ora alla tanto sbandierata “economicità” delle auto elettriche.

Mettiamo a paragone una piccola utilitaria con batteria da 40kWh ed autonomia di 170 km (che è la reale autonomia su percorso extraurbano rispettando i limiti di velocità, alla faccia della autonomia di 350 km dichiarata dalla casa), con la stessa utilitaria con motore termico a benzina e Gpl: 

A) un “pieno” di energia effettuato collegandosi ad una utenza domestica costa € 20,80 (€ 0,52 x 40kwh = € 20,80); 

B) un “pieno” di energia effettuato collegandosi alle colonnine pubbliche costa € 35,60 (€ 0,89 x 40kwh = € 35,60);

C) un pieno di 40 litri di benzina costa € 74,40 (€ 1,86 x 40lt = € 74,40);

D) un pieno di 40 litri di Gpl costa € 29,44 (€ 0,736 x 40lt = € 29,44).

Nel paragone va considerato un “piccolo particolare”: con un  pieno di energia si percorrono al massimo 170 km, mentre con un pieno di benzina si percorrono almeno 680 km (considerando un consumo medio di 17 km/l) e con un pieno di Gpl se ne percorrono 560 (calcolando un consumo di 14 km/l).

E qui casca l’asino: 

– costo a km di una ricarica domestica = € 0,122 (€ 20,80 ÷ 170km = € 0,122)

– costo a km di una ricarica pubblica = € 0,217 (€ 35,60 ÷ 170km = € 0,209)

– costo a km di un pieno di benzina = € 0,109 (€ 74,40 ÷ 680km = € 0,109)

– costo a km di un pieno di Gpl = € 0,052 (€ 29,44 ÷ 560km = € 0,052).


Quindi, tirando le somme, un pieno di carica elettrica alla colonnina costa il quadruplo di un pieno di GPL.

Il tutto senza considerare che una auto elettrica costa il 30% in più rispetto ad una pari modello termica e che una auto termica può durare anche 15 anni mentre una auto elettrica all’esaurimento delle batterie o della garanzia sulle medesime(dopo non più di 8 anni) vale zero.

Alla faccia delle “scelte ecologiche” per le quali subiamo pressioni da anni: facile così, tanto paga Pantalone.

A questo punto si può giungere ad una sola conclusione: va bene il Green, il rispetto dell’ambiente, l’etica ambientalista, va bene tutto, ma non a spese nostre, non costringendoci a spendere il quadruplo e soprattutto, non speculandoci sopra!!! 

Baiardo: “Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire”!!! Seconda parte.

L’incontro con Paolo Berlusconi …

Certo, sono d’accordo con quanti riportano “il Baiardo avrebbe potuto riferirlo ai magistrati parecchi anni prima”, ma ciò non toglie comunque che quell’incontro, nel 2011, sia avvenuto, precisamente a Milano e secondo quanto raccontato nella trasmissione presentata da Massimo Giletti, il Baiardo si era rivolto – al fratello dell’allora premier – per chiedere un posto di lavoro…

Ora, i Pm della Dda di Firenze (titolari dell’inchiesta sulle stragi mafiose di Firenze, Roma e Milano del 1993) – secondo quanto riferito dal quotidiano “La Repubblica”(avevano già disposto due anni fa degli accertamenti per controllare la veridicità di quell’incontro), avevano scoperto come questo si fosse realmente concretizzato e a confermare ciò vi sono due testimoni, all’epoca in servizio alla questura di Milano, in quanto facevano parte nel dispositivo di tutela di Paolo Berlusconi.

Ora se qualcuno (in particolare qualche giornalista…) vorrebbe farmi credere che senza alcuna richiesta formale o anche una eventuale istanza ufficiale, si possa ottenere un appuntamento per essere ricevuti (per come raccontato dal Baiardo, era andato lì in quel ristorante per chiedere un posto di lavoro…) all’allora fratello del Premier, beh… scusate, ma al sottoscritto sembra un grande minchiata!!!

Diciamo quindi che il Baiardo fosse conosciuto e nell’ambiente si era a conoscenza che quando egli si presentava, non lo faceva per nome/conto proprio, ma  di qualcuno certamente rilevante, non certo un “pinco pallino”…

Quindi, che il messaggio di quell’ambasciatore fu consegnato è ormai un dato accertato, di cosa trattasse, ecco… questo soltanto due persone possono rispondere (forse anche tre…), ma certamente uno avrebbe quantomeno – per come è stato riportato dal quotidiano – dovuto denunciare alle autorità competenti quella eccezionale  “ambasciata”, ancor più, nel caso in cui questa fosse stata diffamatoria ed allora m viene da pensare, se ciò non è avvenuto, ci saranno stati dei buoni motivi… 

Ed allora viene da chiedersi: perché non si è denunciato??? Ed ancora: cosa accade dopo quell’incontro??? Qualcuno forse non ha mantenuto i patti e si è deciso quindi ai piani alti che era tempo di cambiare???

E difatti qualcosa improvvisamente in quel 2011 accadde, già… qualcosa di drammatico: innanzitutto il nostro Paese e quindi il suo leader si è trovato a dover affrontare una serie di difficoltà che vanno dalla instabilità di governo alle divisioni interne sul ministro Tremonti, dalle prime bocciature delle agenzie di rating all’esplosione della crisi del debito, ma soprattutto sarà l’impennata del differenziale Btp-Bund seguita da un periodo negativo e dalla celebre lettera della Ue che impose al nostro Paese la “cura” anticrisi, circostanze che porteranno alle dimissioni del Cavaliere e alla nascita del nuovo governo Monti…

Ecco, se qualcuno voleva far crollare quel partito di maggioranza e il suo premier, a veder com’è finita, c’è proprio riuscito, debbo aggiungere che qualcuno ci aveva visto giusto, quando in quel periodo dichiarava che fosse in corso un vero e proprio “complotto internazionale” e che questo, doveva condurre all’impeachment del Presidente del Consiglio!!!

Fine seconda parte…

2) Chi ha mandato Baiardo da Giletti per riportare quella “profezia”?

Cosa sta accadendo alle cause civili nel Tribunale di Messina???

Già… sembra che la giustizia civile a Messina non riesca a smaltire in tempi celeri i procedimenti in corso… 

L’allarme è stato riportato nella relazione introduttiva del presidente di corte d’Appello facente funzioni, Sebastiano Neri, che ha fatto emergere tutti i problemi di quel foro, riportando nella propria relazione come il settore penale, soffra meno rispetto a quello civile che viceversa, ha diminuito i propri procedimenti soltanto dello 0,7%… un’inezia rispetto al trend pre-pandemia….

Sui motivi della lentezza della giustizia civile si potrebbe discutere per anni: troppa burocrazia, pochi processi on-line e ancor meno magistrati, rappresentano le cause che vengono citate più spesso. Ecco perché la riforma della giustizia rappresenta una delle priorità del prossimo governo.

Un problema quello che riguarda i tempi della giustizia civile, quella cioè che interessa le imprese e le famiglie; stando alle indiscrezioni quello dei tempi della giustizia civile è una delle priorità del presidente del consiglio Meloni e del ministero della giustizia diretto da Carlo Nordio, che ha già espresso parere sugli enormi problemi dovuti alle differenze territoriali nella capacità di smaltire i procedimenti da parte dei tribunali. 

Nel settore lavoro le cause sono diminuite del 15,1% in un anno, mentre i contenziosi soltanto dello 0.7%. 
Ma l’allarme è per la legge Pinto, ovvero la procedura che consente l’equa riparazione per le lungaggini giudiziarie. A Messina sono aumentate nel 40% – un dato spiega Neri che: “resta tra i più alti in Italia e  fa schizzare in basso l’indice di smaltimento degli arretrati negli uffici”.

Tra l’altro, il 6% delle cause di lavoro – si evidenzia nel dossier – possono durare anche più di 10 anni e il 41,9% dei procedimenti complessivi dura più di 30 anni!!! 

Ecco perché poi diventano numerosissime le domande che fanno riferimento alla Lg. del 24 marzo 2001, n. 89, (c.d. legge Pinto) che prevedono in queste circostanze, il risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, derivanti dall’irragionevole durata del processo, ma non solo, questi ulteriori procedimenti, richiedono a loro volta risorse, quali magistrati e personale amministrativo, che di fatto vengono sottratti alla definizione delle altre cause. 

Insomma, da quanto sopra esposto si comprende come ci si trova nella situazione del “cane che si morde la coda” e purtroppo non si vede nell’immediato alcuna soluzione.

Ed ancora, ai tanti procedimenti di cui sopra ancora da completarsi, vi sono quelli di convalida degli sfratti, un numero enorme che è schizzato in alto nel 2022 a causa della pandemia e che ha nei fatti  aggravato le condizioni economiche di parecchie famiglie… 

D’altronde è ormai condizione consolidata che l’efficienza del sistema giudiziario è fondamentale per
il buon funzionamento del sistema economico nazionale, difatti recenti studi realizzati nell’ambito dell’economia del
diritto, hanno messo in evidenza come, elevati costi della giustizia e
tempi lunghi di risoluzione delle controversie civili, generino ogni anno
alte perdite per l’economia e riducano le condizioni di sopravvivenza
delle imprese di minori dimensioni, alterando in parte le condizioni di
concorrenza dei mercati. 

Ecco perché i ritardi nella conclusione dei processi civili, penalizzano tutte le realtà produttive, sottraendo risorse e minando la
competitività del sistema economico…

Più si decentra il potere in ambito locale, maggiore sarà la possibilità di risolvere i problemi, grazie ai favori di qualcuno che potrà intervenire!

Una cosa è certa, esiste un connubio che lega politica, imprenditoria, massoneria e criminalità organizzata!!!

Certo va detto, alla maggior parte delle persone questi argomenti interessano poco, preferiscono dedicarsi a pubblicare post su Tik Tok o leggere notizie in particolare quelle gossip su veline e calciatori…

La verità…??? Cosa interessa alla società civile se questo nostro Paese sta andando in rovina, se c’è chi non arriva a fine mese (e non perché non possieda un lavoro, ma perché con il solo stipendio a stento si sopravvive…) mentre c’è chi viceversa, gode di una vita da nababbo, grazie agli incassi in mazzette ricevuti ogni mese…  

A nessuno interessa quanto avviene al di fuori del proprio orticello, soprattutto quando nulla di extra in denaro entra nelle loro tasche ed allora, emergere quel pensiero generale: che si fottano, che rubino pure quei nostri politici, al limite il giorno in cui dovremmo avere bisogno, sapremmo dove andare a bussare!!!

Lo stesso dicasi per quella parte d’imprenditoria collusa (e/o affiliata), la stessa che ha accolto per ingordigia il denaro riciclato proveniente da quelle associazioni criminali, d’altro canto è grazie ad esso che ci si garantisce l’utilizzo di manodopera a nero, la riduzione dei costi sulla gestione dell’impresa e nei lavori, l’utilizzo di forniture d’indubbia provenienza, l’uso di prodotti energetici utilizzati per fini diversi da quelli previsti e ancora, lo smaltimento dei rifiuti in maniera irregolare, il mancato pagamento dei tributi, etc… 

Peraltro, nessuno da quel mondo istituzionale dice nulla, d’altronde vorrei ricordare come è proprio grazie a quel denaro che si acquistano pacchetti di voti per i nuovi candidati sindaci, consiglieri regionali ed ahimè parlamentari…

Un abbraccio che lega tutti e che aggiunge alla lista di cui sopra illustri professioni, in particolare quanti possiedono competenze specifiche su economia e gestione aziendali, funzionamento e dinamiche di intermediazione bancaria, nonché capacità personali sui rapporto tra questi ed i mercati internazionali, fornendo quelle necessarie conoscenze (essenziali) anche in ambito giuridico…

Perché si sa, le mafie hanno bisogno di professionisti, soprattutto per riciclare i soldi provenienti da tutte quelle loro attività illecite, perché è grazie a quelle loro competenze tecniche che possono puntare a controllare il mercato, inserirsi negli appalti, impossessarsi dei fondi pubblici, gestire il potere locale che come riportato nel mio titolo, quanto più questo viene decentrato da Roma e trasferito in ambito locale, tanto più le personalità che contano e che controllano il territorio potranno intervenire – quando chiamati – per “risolvere” i problemi…

Ecco perché a differenza della maggior parte dei miei connazionali che preferiscono continuare nell’indifferenza generale, il sottoscritto non sta zitto; d’altro canto loro sono come i nostri governanti, sempre pronti a ricordare in quei particolari giorni della memoria le vittime di questo nostro paese,  ma poi, nulla fanno per contrastare questo sistema colluso e corrotto, anzi, partecipano in quelle collusioni realizzando norme a vantaggio della corruzione e della criminalità organizzata!!!

Tralasciando difatti quanto appena compiuto dall’appena insediato Governo Meloni proprio sotto il profilo giudiziale (di cui a giorni riprenderò l’argomento), vorrei chiedere a ciascuno di voi, cosa ha fatto l’ex presidente Draghi in azioni di contrasto: Nulla… non ha pronunciato neppure la parola ‘mafia’ in un anno e più di governo o meglio è andato un giorno alla  DDA di Milano per leggere due pagine di relazione sullo stato di fatto delle mafie in Italia… 

Ma che cazz… ci interessa sapere di ciò che conosciamo perfettamente!!! 

Era importante viceversa sapere da quel Presidente del Consiglio (che a differenza di tutti gli italiani che ne hanno elogiati virtù… il sottoscritto, sin dal suo insediamento, scriveva post per evidenziare quanto mai e poi mai l’avrei voluto seduto lì al governo…) una sola cosa che avesse messo in atto per contrastare quelle mafie!!!

Come dicevo sopra: Nulla!!!

Già… siamo ancora qui dopo tanti anni, avanzando in modo disordinato e senza alcun indirizzo rigoroso, nel frattempo la criminalità organizzata si è portata a un livello superiore, internazionale, certamente più complesso, sfruttando tutti i cavilli normativi attualmente presenti, non solo nazionali, ma anche europei… 

Ma come riportavo sopra, a nessuno interessa risolvere il problema e nel frattempo la mafia corre, sì corre e va sempre più forte, certamente di uno Stato che dimostra essere allo sbando, d’altronde basti osservare con quali norme appena varate si cerca di contrastarne quelle azioni di malaffare, che dire… non ci vuole un genio per comprenderne l’inutilità, poiché esse non daranno alcun beneficio a quella lotta!!!

Dai, finiamo di prenderci per il culo… diciamolo ad alta voce che questa situazione ci piace e che chi ancora pensa “da solo” di contrastare – quantomeno moralmente – questo schifo è un coglione!!! 

Ma… per fortuna il sottoscritto insieme a molti altri non si sente così: sì, ci provano ad isolarci, a farci sentire soli, ma uno non è mai solo se può contare su se stesso e sulla propria forza, anche se solo morale!!!

D’altronde a cosa servono gli altri, quando soprattutto essi si comportano come pecore; già… non puoi contare su di loro, non puoi fare alcuna battaglia sociale per riportare nuovamente in alto quei valori da troppo tempo persi di democrazia, principi di legalità e solidarietà non più radicati non solo nel nostro ordinamento ma ahimè anche nelle coscienze…

Sì… se nessuno quindi vuol far nulla per cambiare questo sistema e questo stato di cose, mi chiedo, quanto tempo ancora ci resta prima di veder sprofondare nel baratro questo nostro Paese??? 

Ho come la sensazione che la capacita dello Stato di prevenire i reati, non si sia mai evoluta!!!

Non so voi, ma il sottoscritto in questi trent’anni non ha visto alcun cambiamento positivo per quanto concerne la crescita di legalità…
Nel chiarire meglio questo concetto, ho come la percezione che le azioni adottate dalle nostre Istituzioni nei confronti della criminalità organizzata, non abbiano  portato a una concreta riduzione dei reati nel nostro Paese.

Già… quel cosiddetto “contrasto” alla illegalità, non ha determinato nei fatti quel cambiamento radicale tanto desiderato, in particolare nelle coscienze dei cittadini, come d’altro canto potrei dire che le dotazioni tecnologiche poste in campo dalle forze dell’ordine, non hanno minimamente spostato in modo ragguardevole o quantomeno decisivo (a favore proprio di quest’ultimi) gli equilibri posti in campo, dimostrando che quanto utilizzato dalla struttura delinquenziale nell’esercizio delle proprie funzioni, è rimasto inalterato!!!

Viceversa mi è sembrato che con il passar degli anni, i reati siano aumentati ed abbiano coinvolto sempre più settori, anche quelli che prima venivano da quell’associazione criminale scartati; viceversa, posso affermare che vi è stata una rilevante riduzione nel contrasto alla criminalità organizzata, dove – a esclusione del periodo buio vissuto nel periodo delle stragi – ho visto affrontare (dai vari governi nazionali) in maniera certamente labile, quella necessaria intransigenza!!!

Quei fatti gravi, hanno provocato nella società civile un’atteggiamento di sfida e di dissenso, già… quel momento storico ha alimentato un’intensa energia emotiva, la stessa che è stata capace d’influenzare le decisioni del governo, obbligando quest’ultimo a un cambio di rotta, considerato peraltro l’inerzia fino ad allora adottata da tutti i governi nazionali, gli stessi che proprio sulla “giustizia” hanno evidenziato ancora oggi d’aver miseramente fallito!!!

D’altronde fateci caso, i Tg nazionali non aprono più le loro edizioni parlando di reati, di corruzione nella pubblica amministrazione, di tangenti negli appalti, di politici corrotti, nessuno più si preoccupa dei fondi esigui destinati alla sicurezza o al controllo del territorio nel nostro paese… 

Il pensiero generale è quello che: “Va bene così… d’altronde ciò che si può fare si fa, il resto… va da se”!!!

Ok al decreto di salvaguardia per la raffineria siciliana Lukoil di Priolo.

E’ stato approvato dal Cdm il decreto per il salvataggio della raffineria siciliana Lukoil di Priolo, in provincia di Siracusa. Il via libera è arrivato all’unanimità. 

Il decreto prevede una “amministrazione temporanea” per lo stabilimento. Questo permetterà di garantire la continuità operativa, dopo che lunedì scatteranno le sanzioni Ue sul petrolio russo. E’ prevista anche la nomina di un commissario ministeriale che potrà essere incaricato per 12 mesi, prorogabili per altri 12.

Il decreto si compone di due parti: da un lato, viene spiegato, si interviene nel settore degli idrocarburi per ” assicurare continuità produttiva e la sicurezza degli approvvigionamenti” attraverso “le procedure di amministrazione temporanea”. 

Dall’altra si prevedono “misure compensative” che si possono attivare a sostegno delle imprese destinatarie delle misure di Golden Power, sulla base di specifiche richieste.

L’amministrazione temporanea può durare per 12 mesi ed è rinnovabile solo una volta per altri 12. Le disposizioni saranno valide fino al 30 giugno 2023. 

Le richieste potranno essere avanzate entro giugno 2023 ma in assenza di domanda il governo, perseguendo “l’interesse nazionale” potrà disporre comunque l’amministrazione temporanea attraverso un decreto ministeriale del Mimit, Mef e Mase.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “soddisfazione” per l’approvazione del decreto. “Una norma – sottolinea una nota di Palazzo Chigi – con la quale il governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria di Priolo che impiega con l’indotto circa 10mila persone. 

Scopo dell’intervento d’urgenza è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali.

PNRR: l’infiltrazione economico-finanziaria di "cosa-nostra" è già iniziata!!!

Leggo ancora oggi qualcuno parlare di mafia come di un’organizzazione criminale che pretende con l’uso della violenza d’imporre alla società civile la propria forza…

Ascoltando quelle dichiarazioni di taluni esponenti istituzionali, comprendo quanto essi siano distanti dal comprendere quell’oscuro apparato che viceversa, dimostra di procedere in maniera celere e soprattutto rispettata, per essere di supporto a quanti non trovano risposta o ausilio, alle decisioni compiute dal governo nazionale…

Già… perché esso non rappresenta più quel modello sviluppatosi – in negativo – negli anni 90, attraverso una serie di azioni coercitive imposte allora dal capo dei capi corleonesi, il quale pretendeva – dalle diverse organizzazioni criminali – di manifestare ovunque la propria forza…

Oggi “cosa nostra” appare sempre meno legata a quel tipo di dimostrazione brutale, negli anni infatti essa ha rivolto le proprie attenzioni in nuove attività economico-finanziaria, investendo parte dei propri proventi (illeciti) in nuove società dall’aspetto cristallino, raggiungendo in pochi anni, una crescita ragguardevole e un patrimonio interessante. 

E’ tempo quindi per il governo e le forze dell’ordine di cogliere tempestivamente quei segnali che definiscono le linee guida della nuova mafia, affinché le istituzioni ed i suoi uomini più audaci, possano indirizzare verso un livello adeguato quel necessario contrasto, tale da assicurare una protezione efficace definitiva, attraverso metodologie sia preventive che giudiziarie.

Da tale analisi si potranno infatti individuare nuovi sodalizi in atto per consolidare il controllo del territorio, ma soprattutto analizzare quelle strategie d’infiltrazione nel tessuto economico e finanziario del Paese, in particolare in quelle regioni del Sud, interessate ora dai previsti finanziamenti pubblici connessi al PNRR. 

Ecco quindi porre in essere tutta una serie di manovre, per dotarsi di strumenti idonei ad intercettare quei finanziamenti pubblici; si prova attraverso i propri referenti “corrotti” d’inquinare l’economia sana delle regioni, per riuscire in maniera illecita ad accumulare gran parte di quella ricchezza e ponendo di fatto in croce, quel po’ d’imprenditoria ancora presente e sana che, a causa dell’attuale crisi economica, sta ormai implodendo. 

Ecco perché risulta di fondamentale importanza comprendere quali siano gli intrecci che legano quelle organizzazioni mafiose ad una serie d’imprese colluse, dall’immagine legale, già… come riportava quel film “al di sopra di ogni sospetto” e con a capo un mero prestanome che ovviamente nulla ha che perdere…

Parliamo di società che si sono progredite negli anni, d’altro canto va detto come quei loro referenti non ragionano più in maniera parassitaria…

Sì… sono finiti i tempi “mordi e fuggi”, ora si pensa alla grande, si sfruttano nuovi business e ci si infiltra in quel mondo produttivo intrecciando rapporti di collaborazione con professionisti e funzionari “corrotti”, la cui influenza è determinante per massimizzare quelle infiltrazioni e ricavare da quel mondo viziato della politica i maggiori benefici…

Ecco quindi venirsi a creare una concorrenza sleale tra chi utilizza (per la propria crescita societaria) il proprio capitale umano e l’esperienza accumulata nel corso di generazioni e chi viceversa fa uso di finanziamenti esterni (derivanti questi dal reinvestimento dei proventi illeciti attraverso transazioni finanziarie solitamente concluse oltre confine) che entrano a far parte del capitale societario, diventando nuova linfa, per potersi impadronire di quanto in circolazione…

 FINE PRIMA PARTE

Reddito di cittadinanza??? Presidente Meloni: Va tolto subito a chi può lavorare!!! D'altronde ecco cosa succede a chi vuole assumere!!!

Ho letto che il nuovo governo del presidente Meloni voglia estendere i termini del “Reddito di cittadinanza” di ulteriori diciotto mesi, fino al 2024, poi stop per chi è occupabile!!!

Scusate, ma al sottoscritto sembra una cazz…, d’altronde non si capisce perché oggi, chi può lavorare, debba godere di un sussidio da parte dello Stato, pagato quindi proprio da chi, viceversa ad essi, compie ogni giorno il proprio dovere!!!

Da quanto sopra intuisco come la politica e soprattutto i suoi interpreti poco conoscano della quotidianità, già… parlo di quanto accade in quel mondo del lavoro di cui essi, per l’appunto, come quei percettori, non hanno mai frequentato direttamente o se l’hanno fatto è stato soltanto in maniera marginale, avendo avuto chi prima di loro, gli avesse preparato la strada… 

Allora vi racconto come stanno realmente i fatti!!!

Premesso che sto operando in nord Italia e sto cercando in qualità di responsabile di un’impresa degli operai da far assumere nel campo dell’edilizia… 

Bene, qualche mese fa mi sono recato presso vari uffici di collocamento (evito in questa sede di menzionare…), chiedendo agli operatori di sportello di poter parlare con il funzionario di quella sede.

In alcune di queste circostanze non mi è stato possibile parlargli in quanto egli non era presente, ma l’operatore di sportello si è messo subito a disposizione e quindi ho potuto inoltrato ad egli l’esigenze dell’impresa e le figure di cui in quel momento necessitavo. 

Ho chiesto quindi di poter accedere ai nominativi che attualmente risultavano disoccupati e poter leggere così le loro mansioni, affinché io stesso avrei potuto contattarli, direttamente o tramite quell’ufficio del lavoro.

Bene, anzi male… mi è stato risposto che non era possibile, in quanto i nominativi non potevano uscire da quegli uffici!!!

Allora ho chiesto loro di poter consegnare una serie di figure con le relative mansioni di cui necessitavo ed essi, solo dopo aver esaminato quei ruoli richiesti, avrebbero potuto indirizzare quelle figure al sottoscritto per un eventuale colloquio…

Beh, anche in questo caso mi è stato risposto che non era possibile effettuare quella procedura, in quanto ciò che era da me richiesto non era di loro competenza…

Ma allora mi sono chiesto, cosa fa quell’ufficio del lavoro oltre a predisporre i documenti di disponibilità al lavoro??? Non sarebbe importante per quella sua funzione, mettere qualche operatore a disposizione per contattare le imprese del luogo, chiedendo ad esse se hanno necessita di personale??? 

Quanto sopra permetterebbe di scoprire chi tra coloro che oggi risulta adeguato ad essere inserito nel mondo del lavoro e chi viceversa preferisce rinunciarvi per prendere il sussidio del reddito di cittadinanza e continuare – per come d’altronde la maggior parte di essi fa – a lavorare nero in quelle saltuarie o continue prestazioni!!! 

Le imprese diventerebbero attraverso i propri collaboratori delle risorse umane, veri e propri “accertatori” dello stato, tra chi vuole realmente lavorare e chi viceversa preferisce proseguire ricevendo il reddito di cittadinanza!!!

L’impresa potrà così esprimere un giudizio di idoneità alla mansione, manifestando non solo un parere – nel caso in cui il soggetto disoccupato rinunciasse all’assunzione – ma togliendo di fatto la possibilità di percepire le somme erroneamente erogate attraverso quel sussidio.    

Ecco perché è importante dire oggi e non tra 18 mesi “STOP” al reddito di cittadinanza, perché sono più quelli che lo ricevono pur essendo occupabili, che chi realmente ha necessità di averlo!!!

Basta giocare con il reddito per avere in cambio preferenze elettorali, è tempo per quei soggetti di trovarsi un lavoro e provare soprattutto a tenerselo caro, imparare che solo con i sacrifici si può crescere ed impostare il proprio futuro, senza dover aspettare credit card da parte dello Stato, che poi vengono utilizzate per sigarette o gratta e vinci. 

Mi dispiace dirlo, ma per come è stata realizzata, questa misura politica per il lavoro è stato un vero e proprio fallimento, insieme alle migliaia di navigator incapaci di trovare un solo lavoro!!!

Ah dimenticavo, non è che i nomi di quanti cercano lavoro attraverso gli uffici di collocamento non vengono dati perché gli stessi poi finiscono per essere utilizzati da quelle note agenzie interinali del lavoro “private”???

Già… questo è un altro argomento, ma posso anticiparvi che ho già pronto – miei cari lettori – un post!!!

Corruzione??? Un male da contrastare col massimo impegno!!!

Ho letto stamani di un’inchiesta dei giorni scorsi che ha visto coinvolti funzionari della protezione civile della Regione Siciliana e di un imprenditore finito ai domiciliari…

Il tutto sotto gli occhi delle forze dell’ordine che hanno ripreso con delle telecamere i passaggi delle “caramelle”, erano chiamati così i soldi che venivano avvolti in dei pacchetti e che passavano da mano a mano…

Denaro per accelerare quelle procedure amministrativi e gli adempimenti per velocizzazione le pratiche di liquidazione  o per realizzare una delle tante varianti in corso d’opera…

Il nuovo governatore siciliano, Renato Schifani portato a conoscenza di questi gravi fatti ha dichiarato:  “Corruzione è un male da contrastare col massimo impegno. Esprimo il mio massimo apprezzamento per l’inchiesta della magistratura sul presunto episodio di corruzione che sta interessando la Protezione civile regionale. Auspico che si faccia luce il prima possibile su quanto accaduto”. 

“Ribadisco – ha aggiunto il governatore – che la corruzione è un male che contrasteremo sempre con il nostro massimo impegno. Trasparenza e legalità sono i due principi fondanti del mio governo e saremo sempre rigorosi e inflessibili di fronte a qualsiasi situazione di illegalità”.

Tutti noi vorremmo che queste parole si trasformassero in realtà, ma osservando, ciò che è accaduto in questi lunghi anni grazie a molti suoi predecessori, c’è poco da stare allegri e quindi vedremo quale direzione saprà prendere questo nuovo governo regionale.

Intanto questa ennesima inchiesta dimostra quanto fallace sia la nostra amministrazione e in particolare sono proprio i suoi colletti bianchi che dimostrano essere a tutti i livelli ben disponibili a farsi corrompere.

Sì… auspicare non costa nulla, ma pensare che i siciliani siano dei creduloni potrebbe condurre a rischi incontrollabili e che non conviene attuare; vedremo in questi mesi quanto accadrà, ma fintanto che non si blindano tutte quelle procedure burocratiche, si resta limitati in quei tentacoli che obbligano ogni giorno molti imprenditori a dover pagare, quasi che questa consuetudine rappresentasse un “pizzo” obbligato, che si somma a quello a cui già ahimè si è costretti!!!

Bisogna togliere questo potere a quei funzionari, dirigenti, ma anche a quei responsabili dei pubblici uffici, perché solo così forse s’inizierà a fare pulizia e si inizierà a vedere un sistema limpido e soprattutto che funziona, altrimenti continueremo a contare di nuove inchieste che alla fine non producono nulla d’interessante…    

Presidente Meloni, affidi a "Webuild" la realizzazione del Ponte sullo stretto: forse finalmente l'opera verrà realizzata!!!

Credo che sia giunto il tempo di finirla con le promesse, le critiche o le ironie compiute quotidianamente al “Ponte sullo stretto”…

Oggi, abbiamo la fortuna di avere una società capace di realizzare quell’infrastruttura, d’altronde parliamo della stessa impresa che sta compiendo attualmente un opera colossale in Romania, sì… il Ponte di Braila sul Danubio!!!

Due cavi portanti ancorati a una torre alta 180 metri su ciascuna sponda e formati da oltre 18.000 fili d’acciaio intrecciati, per un peso totale di 6.775 tonnellate e una lunghezza cumulata di circa 38.000 chilometri (quasi un giro completo attorno alla Terra).

Il Ponte, ancora prima di essere completato, è già diventato la nuova icona sul Danubio; l’opera, finanziata dall’Unione Europea e realizzata dalla nostra impresa  “Webuild” con un partner in joint venture e sarà il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, con una campata centrale di 1.120 metri e una lunghezza totale di 1.975 metri, e permetterà di ridurre i tempi di attraversamento del grande fiume a soli due minuti, rispetto agli attuali 45 minuti necessari per spostarsi in traghetto da Braila.

Presidente va detto, all’ingresso del 2023 è impossibile continuare a pensare che il trasporto delle merci, come quello degli automobilisti, dipenda ancora dai traghetti (tra l’altro in mano a società private anche se il ministero dell’Economia ha una fetta…), con una perdita in tempo che va da un’ora nei giorni invernali a mezza giornata nei giorni festivi o d’estate, sapere quindi di possedere un’impresa o un pool di imprese che possono compiere l’opera, sarebbe folle non realizzarla… 

Perché va detto, al tempo finora perduto per la sua mancata realizzazione, vanno sommati tutti gli introiti economici che sarebbero derivati dal pagamento dei pedaggi… 

Ed ancora, come non ricordare gli appalti in corso dell’alta velocita e quindi la possibilità di effettuare il collegamento tra l’isola e la penisola in maniera celere su rotaie, un collegamento quest’ultimo che ormai rappresenta un servizio dimenticato, che impiega mediamente 2 ore e un quarto per effettuare quell’attraversata…

Presidente Meloni, nessuno di noi siciliani ritiene che la mobilità rappresenti – attraverso l’opera – la nostra prioritaria esigenza, no… mi creda, non si tratta di risparmiare l”ora di viaggio, a noi, ai turisti che giungono ogni giorno nell’isola o persino al trasporto di merci, no… la maggior parte di noi siciliani continuerà ad utilizzare le navi o ancor più gli aerei per spostarsi, ma è – e Lei – attraverso il partito che rappresenta –  dovrebbe comprenderlo più di chiunque altro – quel senso profondo di distacco che da sempre abbiamo, già… quella mancata condizione di “continuità territoriale” che ci fa comprendere come la Sicilia (e noi siciliani…) non sia di fatto ancorata al resto del paese e ancor meno all’Europa!!!

Il tetto contanti a €. 10.000 farà sicuramente felice gli evasori e gli imprenditori che effettuano pagamenti in nero, ma soprattutto quanti a tutt'oggi percepiscono tangenti!!!

In un Paese rappresentato in parlamento da condannati, imputati ed indagati, pensavate forse che improvvisamente quei fondamentali principi di legalità diventassero prioritari su tutto??? 

Ma chi ha pensato per un momento ciò è stato folle, vedrete – ma non lo dico per parte presa o per indirizzo politico, credetemi.. non me ne frega niente –  se con tanti problemi immensi da affrontare, si pensa come primo punto ha depositare un progetto di legge per alzare il tetto del contante a 10mila euro, comprenderete come l’obbiettivo del Governo Meloni ( e mi dispiace per Lei… ) è quello di far passare leggi e norme che agevoleranno tutti coloro che oggi corrompono, evadono, truffano e via discorrendo…

Già, invece di fare provvedimento che dovrebbero condurre all’abolizione del contante, anche questo governo procede nella direzione di quanto fatto dai governi che l’hanno proceduto!!!

Ma poi mi verrebbe da dire… ma chi cammina oggi in tasca con 10.000 euro in contanti???

Ma finitela di prenderci per il culo… è ovvio che ciò serve a mascherare tutte quelle circostanze che hanno necessità illegali o che favoriscono la criminalità organizzata, che si ritrova ad avere grandi disponibilità di liquidità quotidiana e deve cercare di riciclare e quindi far circolare nuovamente nel mercato legale in breve tempo…

Ma non solo… va ricordato come vi siano enormi patrimoni depositati all’estero in paradisi fiscali che bisogna far rientrare e quale migliore soluzione se non proporre il tetto a 10.000 giornalieri… 

Uno schifo sotto tutti i punti di vista… ma d’altronde è la rappresentazione esatta di questo nostro paese, dove chi ruba e non fa un cazz… viene premiato e chi lavora costantemente viene bastonato e costretto a pagare per mantenere tutta questa inutilità!!!

Ma d’altronde, fintanto che i cittadini vanno a votare invece di scendere in piazza, cosa si pretende… 

Quando nessuno credeva in Giorgia Meloni, il sottoscritto anticipava quanto sarebbe accaduto!!!

Il 9 febbraio dello scorso anno scrivevo un post intitolato: Giorgia Meloni: non sempre ne condivido il pensiero e la sua azione politica, ma questa volta do a Lei e al suo partito FdI – a differenza di tutti gli altri – il merito della “coerenza”!!! 

Lo trovate al seguente link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/02/giorgia-meloni-non-sempre-ne-condivido.html 

Oggi a quasi due anni, quanto avevo previsto è accaduto, a dimostrazione che la politica non è per tutti, ma soltanto per chi riesce a comprendere in anticipo ciò che i cittadini desiderano e non sempre sono certo promesse come “milioni di posti di lavoro promessi o chiù pilu pi tutti” a indirizzare quella loro preferenza!!! 

D’altronde cosa dire, era tempo di uscire da quella situazione stagnante del governo Draghi che si è dimostrato nei fatti – a differenza di quanto riportato da tutti quei suoi “adulatori e lacchè”, inutile e soprattutto fallace, sì… sotto tutti i punti di vista!!!

Per fortuna che il tempo di quei governi tecnici è finito, non se ne poteva più, il nostro Paese peraltro si ritrova nella stessa situazione di recessione di pre-covid, con la sola differenza che questa volta si vuole dare la colpa alla guerra in corso, ai problemi legati all’energia e via discorrendo, senza però che nessuno di tutti quei partiti saliti al governo, si sia mai interessato seriamente a risolverli, l’importante per loro è stato stare seduti in quelle poltrone, già a poltrire!!!

Gli italiani o meglio una parte di essi ha votato, ma non dobbiamo dimenticare che l’affluenza si è fermata al 64%, significa che il 36% dei cittadini non ha votato e al Sud si è giunti anche in taluni comuni al 50%!!! 

Una disaffezione totale verso la politica, ovvia osservando chi ci ha governato e chi purtroppo ancora siede lì lo fa grazie a tutti quei sostegni omaggiati negli anni a quei loro elettori mendicanti, posti quando chiamati in prima fila in quelle segreterie politiche in maniera genuflessa pur di poter ricevere qualche favore personale, per se o per i propri cari, quest’ultimi d’altronde incapaci di riuscire a far qualcosa attraverso proprie capacità, difatti… essi sono perfettamente paragonabili a quei loro benefattori (politici), sterili e infruttuosi in tutto ciò che fanno!!!    

Ed allora vedremo cosa accadrà con questo nuovo governo di centro-destra guidato dalla Meloni e auspichiamo che non ripeta gli errori commessi negli anni da quei suoi due alleati, ridotti tra l’altro entrambi vergognosamente all’8%, in particolare mi riferisco alla Lega e a quel suo segretario che non ha avuto neppure la dignità di dimettersi, visto il vergognoso risultato che ha visto passare quel suo partito dal 34% a una mancata doppia cifra; quantomeno il “cavaliere”, con le sue (caz…) promesse pubblicate su Tik Tok, è riuscito a convincere negli ultimi giorni parecchi elettori a votare per quel suo partito, recuperando un buon 3-4%!!!

Comunque la strada è tutta in salita ed i miliardi donati dall’Europa tra un po’ inizieranno a scemare e se non ci si rimbocca le maniche in maniera seria, il rischio di un crollo finanziario per questo nostro Paese è certamente assicurato… 

Speriamo che qualcuno seduto in quel Parlamento, mi riferisco a tutti nessuno escluso, ritorni a fare finalmente una politica seria per questa sua nazione e per i pochi cittadini che li hanno votati, senza dover pensare sin da subito a realizzare una opposizione dura, ma di dare – seduti da quei banchi d’opposizione – una rappresentanza costruttiva e stabile, che permetta finalmente al nostro Paese di avere finalmente una politica seria!!!

Speriamo che tutti abbiano compreso la lezione, altrimenti la prossima volta, non ci sarà nessuno alle urne a votare, perché non esisteranno in quei seggi né tavolini e neppure sedie in quanto saranno stati dai cittadini per riscaldarsi!!!

Le forniture sono alle stelle e le imprese non sanno più come portare avanti gli appalti aggiudicati!!!

Siamo giunti alla frutta… 

Il caro materiali, la mancanza di forniture, il prezzo dei prodotti petroliferi triplicatisi, stanno mettendo in ginocchio la maggior parte delle nostre imprese che non riescono più ad andare avanti con gli appalti in corso!!!

Sì va detto, il governo ha stanziato 10 miliardi per tamponare la crisi, ma per continuare a realizzare gli investimenti programmati ne servono almeno 50 e certamente non potranno essere prelevati – per come qualcuno fortemente desidera – dai fondi del Recovery… 

Ormai quasi tutte le imprese hanno preferito abbandonare la partecipazione alle gare per gli appalti pubblici, la maggior parte di esse vanno deserte e non solo nei Comuni, ma il momento sta colpendo anche tutte quelle opere infrastrutturali che vanno dalle ferrovie alle autostrade, per passare agli impianti tecnologici, etc… 

D’altronde, la maggior parte dei “prezzari” sono fortemente ridotti rispetto alla economia reale di quasi un terzo e se a questa condizione, si applica l’eventuale ribasso da applicare, non si comprende come facciano talune imprese a realizzare quelle opere in perfetta regola d’arte!!!

C’è poi chi in questi mesi si era pure aggiudicato un appalto ed ora rifiuta di firmare a causa di quanto sopra, d’altronde andrebbero come dargli torto, andrebbero subito in perdita ancor prima d’iniziare i lavori… 

Non ne usciamo, non certo nel breve, l’incertezza di una guerra giunta quasi a cento giorni, si è protratta più di quanto ci si aspettava ed ancora nessuno ne conosce i futuri esiti, beh, in questo clima di indeterminatezza, sono pochi gli imprenditori che pensano di dover affrontare i rischi di un certo fallimento!!!

La verità infatti è che nessuno, dal governo alle regioni, sanno come poter intervenire, tutti si preoccupano nel voler ricevere i fondi, in particolare la nostra burocrazia, che vede migliaia di dipendenti pubblici a breve, se continuerà questo stato di fatto, non percepire più nemmeno un euro, d’altronde se le difficoltà continueranno ad aumenteranno, ditemi, dove troverà lo Stato i soldi per far fronte a tutti quei suoi casermoni???

Una cosa è certa, nessuno racconta delle chiusure che ogni giorno si stanno registrando presso le Camere di Commercio, non si vuole creare il panico nella società civile, ma oggi la situazione è questa ed è ancor peggio di quanto abbiamo superato con la pandemia da Covid-19, ma quantomeno, mentre in quella circostanza, tra malati e ahimè vittime, una cura (provvisoria) si è riuscita a trovare, qui viceversa, in questa particolare situazione, non esiste alcun forma di salvaguardia per il nostro Paese, ne politica e ancor meno economica, che ci potrà permettere di riuscire a sopravvivere da questo totale dissesto finanziario da cui non usciremo in maniera celere!!!

Incredibile, se da un lato le imprese che lavorano stanno chiudendo, viceversa i loro general contractor sopravvivono grazie ad essi…

Sì… è una di quelle tante situazioni subdole che si vengono solitamente a creare nel nostro paese… 
Infatti, se da un lato l’aumento dei prezzi delle materie prime è andato sempre più aumentando, accompagnato tra l’altro dall’innalzamento dell’energia che sta di fatto contribuendo a far chiudere molte imprese, viceversa, proprio coloro che hanno  in questo momento la patata bollente in mano, in quanto titolare dei contratti d’appalto e di conseguenza del rispetto non solo qualitativo ma soprattutto contrattuale (con riferimento ai tempi di realizzo dell’opera), beh… stranamente assistiamoin quei lavori che chi stava operando è quasi giunto al fallimento e chi finora ha guardato gli altri lavorare, prosegue come nulla fosse… 
Purtroppo gli imprenditori coragiosi di quelle imprese lanciano da parecchi mesi le loro richieste d’aiuto, ma chi dovrebbe ascoltarli – non mi riferisco al governo nazionale che dimostra di non sapere che pesci pigliare, in particolare in questo periodo in cui sono presi principalmente dalla guerra – no… mi sono i dirigenti che preferiscono non ascoltare e/o bypassare il problema a quelle imprese che stanno sotto di loro…  
Che siamo giunti ad un nuovo lockdown è sicuro, difatti sono molte le imprese che stanno decidendo se chiudere o restare ancora aperte, ma soprattutto se continuare a rispettare quei contratti a suo tempo firmati che oggi però – a causa di quanto sopra – non possono essere più rispettati!!!

D’altronde come fa un impresa a pagare le bollette, i carburanti e tutte le materie prime, i cui prezzi di sono pressoché raddoppiati ed altri sono schizzati alle stelle…

Basti osservare in particolare quanti risultano praticamente irreperibili, se non a costi insostenibili, come acciao, bitume, alluminio, cemento, calce, inerti e tanti altri ancora e come riportavo sopra, a peggiorare ulteriormente la situazione è il rialzo del carburante e del gas che sta mettendo in difficoltà in crisi non solo chi effettua trasporti, ma anche la gestione stessa delle consegne. 
Ed allora, se un’impresa ogni giorno rimette nel suo operare migliaia e migliaia di euro, come può a fine mese sostenere i costi salariali di quei suoi dipendenti, quando tra l’altro quel suo “indifferente” contractor paga peraltro le fatture dei Sal a 90/120 gg??? 
Scusate, ma forrei fare una semplice considerazione: se in una famiglia ogni giorno il capo va a lavorare per guadagnare 100 euro e a fine giornata per costi sostenuti ne spende 150, mi dite comè fara a fine mese a far quadrare i conti???
La stessa cosa ovviamente vale per le imprese e di conseguenza per lo Stato che vedrete a fine 2022, si ritroverà con un buco finanziario di oltre 40 miliardi di euro!!!

Ed allora mi viene da pensare che anche quelle opere pubbliche sono a rischio, non solo per l’aumento delle risorse necessarie a coprire l’incremento dei prezzi, ma anche per il mancato incremento dei fondi posti a garanzie su di esse che ormai non sono più così certi…

Infatti, prima del Covid-19 eravamo giunti in totale recessione ed ora, dopo una piccola ripresa (grazie ai fondi giunti dall’Europa causa pandemia), siamo ritornati nuovamente in deficit e soltanto un nuovo sostegno dall’Ue potrà salvarci e certamente tutte quelle stime di crescita che si prospettavano intorno al 4%, ora possiamo certamente scordarle… 
Nel frattempo però questo nostro paese dimostra di avere molte analogie con la guerra in corso: difatti, mentre da una parte c’è chi sta morendo, dall’altra… c’è chi sopravvive proprio grazie ad essa, ma vedrete, è solo questione di tempo… 

Attenzione al denaro depositato presso gli uffici bancari e/o postali: le truffe informatiche in corso sui c/c e sulle carte di credito sono in atto a causa proprio di quel loro "fragile" sistema di sicurezza!!!

Sono tantissimi gli italiani che si affidano ai servizi bancari o postali per conti correnti o per ricevere una carta di credito.

D’altronde i servizi da loro offerti sono molteplici e costituiscono ancora i motivi di forza per cui molti utenti preferiscono a loro affidarsi, diversamente dall’utilizzare un conto online o una carta prepagata di quelle che ormai viene rilasciata dalla maggior parte dei negozianti, quest’ultima da utilizzarsi senza alcun problema non solo per compiere i propri acquisti online o fisici, ma anche per effettuare qualsivoglia pagamento su tutto il territorio nazionale che internazionale.

Ora vi starete chiedendo perché sto scrivendo questo post, il motivo è semplice, penso che siamo sotto attacco cibernetico anche se nessuno ufficialmente verrà mai a dircelo, d’altro canto immaginatevi il panico che scatenerebbe una conferma ufficiale sui quanto sopra e difatti, da quei noti apparati  finanziari non trapela nulla e sono tutti pronti a giurare che il loro sistema di sicurezza sia tra i più funzionali e che può resistere a qualunque attacco da parte di hacker malintenzionati.

Eppure mi sento di anticipare che quanto vi sto annunciando sta realmente accadendo, ovviamente non posso entrare nel merito dell’informazione o portare tesi a conferma di ciò, ma vorrei chiederVi: negli ultimi mesi vi è capitato di osservare se sul vostro conto qualcosa non tornava, ad esempio che vi fosse stata addebitata una spesa mai sostenuta, un addebito fuori posto, ma soprattutto quanti di voi sono stati costretti in questi giorni a presentarsi presso quegli uffici bancari per far verificare il proprio c/c, cambiare il bancomat o la carta di credito perché improvvisamente non funzionava, non riconosceva il pin, era stata bloccata, etc…???

La verità è che dietro queste circostanza ambigue si nascondono degli attacchi hacker, forse provenienti da professionisti russi ingaggiati da quel governo con l’obiettivo di mettere in crisi il nostro sistema bancario, ma soprattutto per reagire a quegli attacchi compiuti sul loro territorio da molti programmatori a livello mondiale.

Ovviamente nessuno è in grado di limitarne gli attacchi e soprattutto risulta impossibile conoscere i nomi di quei colpevoli per eventualmente perseguirli; essi operano dall’estero e il raggiro perpetrato sembra così perfetto che risulta difficile anche per gli utenti dimostrarne il contrario…

Peraltro, lo scopo degli hacker non è quello di rubare il vostro denaro, no… a loro interessa creare panico, far comprendere ai cittadini di tutte le nazioni contrarie alle politiche del governo russo che essi possono all’improvviso prelevarvi tutto, spingendo ciascuno di noi a togliere dalle banche quel nostro denaro e determinando così una circolazione reale della moneta e non virtuale, ma soprattutto l’intenzione è quella di porre in crisi il sistema bancario che si ritroverebbe senza alcun deposito, lo stesso che le consente di mettere in pratica quel loro sistema, lo stesso che a quanto pare, sta mettendo in ginocchio le banche russe a causa delle sanzioni applicate contro il governo di Putin..

C’è in corso una campagna di alterazione del web, anche le comunicazioni sono limitate o bloccate, in questi giorni ad esempio il sottoscritto ha provato ad entrare in alcuni siti istituzionali per scaricare dei propri documenti e molti di quei siti risultano in “fase di manutenzione”!!! 

Già… non vi sembra strano, come mai solo ora ed in gran numero stanno accadendo queste circostanze ambigue???

Ho provato alcuni giorni fa anche con alcune app di taluni servizi pubblici ed anche in quei siti mi è stato impossibile effettuare delle prenotazioni on-line, circostanza che mi è stata successivamente confermata da alcuni clienti che si trovavano in treno con il sottoscritto: essi erano senza biglietti in quanto le biglietterie on line e quelle automatiche poste in stazione non funzionavano, difatti, lo stesso controllore, nell’ascoltare quelle loro giustificazioni, passava oltre senza emettere alcuna sanzione economica…

Siamo ingannati e nessuno ci dice nulla, ci chiamano improvvisamente in quelle loro sedi con la scusa di dover verificare le nostre credenziali, ma la verità è che forse dietro quelle richieste si nascondono altre e più gravi circostanze, d’altronde nessuno di noi può sospettare nulla, perché alle nostre richieste quei loro addetti rispondono in maniera perfetta, coerente con quanto loro ordinato ufficialmente da quei piani alti, ed è quanto deve essere riportato a noi comuni clienti… 

Vedrete sarà come per quanto accaduto con il Covid-19: quando ormai ci aveva colpito, quando il danno era stato compiuto, sì… solo dopo che i decessi s’iniziavano a contare, ecco che ci hanno informati sulle terribili capacità di contagio che quel virus provocava e di cui nessuno ne conosceva rischi e pericoli…

Quì sarà eguale, quando non potremmo più avere accesso ai nostri c/c, depositi, etc… ecco soltanto quando le porte di quei loro uffici saranno totalmente sprangate, ecco soltanto allora scopriremo la verità, ma a quel punto saremmo tutti rimasti senza un euro in tasca e soprattutto quelli che credevamo con tanti sacrifici essere posti in sicuro, ci verranno portati via.    

Oggi pomeriggio mi trovavo in Corso Sicilia ed ho ricordato quando al direttore generale di Banca di Roma ( Dott. T…o) dissi: vedrà, di questa banca non resterà nulla e al suo posto in questo palazzo realizzeranno un supermercato o qualche importante negozio d’abbigliamento o di mobili; rispose a quella frase dicendo che fossi pazzo!!! Che ridere quindi quando oggi ho scoperto che al suo posto fosse stato realizzato quanto ora potete vedere nella foto in allegato (tra l’altro quella catena è una delle mie preferite…): sono passate delle ore, ed io sto ancora ridendo a crepapelle!!!

Ma di quanta altra spazzatura hanno necessità i "Catanesi", prima di decidersi a scendere per le strade e protestare???

Che vergogna…

Stamani mentre che attraversavo con l’auto la città provenendo dalla circonvallazione ed entrando su Viale Vittorio Veneto – per proseguire sulla parallela Via Giannotta e quindi Via Borrello, Via Principe Nicola, Piazza Ludovico Ariosto, via Gabriele D’annunzio, Piazza Corsica, Via Cavaliere, Via Corvello,  Via, Malta  e di nuovo a salire verso piazza Michelangelo – ho notato come la spazzatura fosse ovunque…

Montagne di rifiuti buttati senza alcuna logica, già… dove non vi sono neppure i cassonetti, ed ancora, sopra le auto, le panchine, un vero e proprio schifo e non voglio immaginare ciò che accade in quei luoghi durante la notte, con i ratti che sicuramente banchettano trovando tutto quel mangiare…

Altro che Covid-19… qui si è deciso d’infettare la popolazione, perché va detto, tra quei rifiuti si ci trova di tutto… 

Già… non solo umido, ma anche indifferenziata con presenza di rifiuti contagiosi come ad esempio quelli contaminati da sangue o da altri fluidi corporei, campioni diagnostici scartati e anche rifiuti di pazienti con infezioni, vedasi tamponi, bende e dispositivi medici monouso e poi vci sono quelli taglienti come siringhe, aghi, bisturi monouso, etc… 

Se poi si osserva nel dettaglio, sicuramente vi saranno prodotti chimici, solventi, reagenti, batterie, prodotti farmaceutici e vaccini scaduti, un pericolo non solo per la popolazione, ma anche per chi dovrà prima o poi toglierli da quelle strade e non vorrei essere nei panni di quei poveri operatori ecologici…

Ma d’altronde noi catanesi siamo così, indifferenti a tutto ciò che non ci appartiene direttamente, sentiamo la cosa pubblica come qualcosa di estraneo, già come quei rifiuti e non ci preoccupiamo di scendere in piazza e protestare per var valere le nostre ragioni!!!

Eppure la tassa dei rifiuti viene pagata, ma a cosa serve se poi è questo lo scempio a cui dobbiamo assistere!!!

Ma come dicevo sopra, spesso in questa terra si pensa solo ai propri interessi… non si guarda a ciò che avviene intorno e si finisce per preoccuparsi esclusivamente del proprio orticello!!!

I politici, in particolare quanti ci governano, vanno incontrati solo per chiedere loro dei dei favori personali, qualche raccomandazione, un posto di lavoro per i propri familiari, un soluzione a qualche abuso commesso, ma di esporre quanto avviene fuori dalla loro porta, di farsi ciascuno di loro portavoce del propio quartiere, mai… neppure a parlarne, il nulla, già il silenzio assoluto, l’omertà totale, ma si sa: semu catanisi!!!

Per cui, mentre in molte altre regioni queste condizioni vengono immediatamente contrastate… da noi tutto passa in maniera distaccata, apatica, come se quella montagna di rifiuti non fosse lì, nn esistesse, perchè i catanesi negli anni sono divenuti imperturbabili, anzi non vogliono essere minimamente coinvolti!!!

Se ad esempio qualcuno più coraggioso decidesse di pubblicare un post con il quale chiedere a tutti d’incontrarsi ad esempio sotto il palazzo del governo per manifestare contro questa incresciosa situazione, beh credetemi… non servirebbe a nulla, perché nessuno verrebbe, viceversa se qualche politico promuove un incontro con i cittadini in quella stessa piazza per propagandare se stesso alle prossime elezioni, ecco che una folla di gente si recherebbe lì – sì… come tante pecore – ciascuno di loro pronti  ad applaudirlo!!!

Questo siamo e questo ci meritiamo: sì, la spazzatura… sotto tutti i punti di vista!!!

Senza soldi non si canta messa!!!

Senza soldi… già da oltre un anno!!!

Sono rimaste così le imprese edili siciliane che hanno avviato lavori con la pubblica amministrazione, le stesse che tengono bloccati oltre un miliardo di euro destinato a quelle imprese, con la scusante di un’approvazione di bilancio o con l’accertamento dei residui passivi.

Un’impresa senza soldi significa ritardi nei pagamenti fiscali, retributivi nei confronti dei propri dipendenti, fornitori e via discorrendo… ed ancora, aumento dei costi, interessi bancari, procedure legali, nel frattempo le opere dovranno continuare ad essere portate avanti altrimenti s’incappa in sanzioni, penali rescissioni e quant’altro… 

Una vergogna… e dire che dopo il lock down e l’emergenza Covid-19, si sperava che quantomeno da quegli uffici s’iniziasse a procedere in maniera più celere, ma dopo un anno si scopre che nulla è cambiato e che i timori di un tempo sono rimasti ancora oggi eguali!!!

Poi ci si meraviglia che le scuole crollano, che le strade diventano un pericolo per gli automobilisti, che i palazzi del centro storico cadano a pezzi, che le frane determinino frana, somottamenti, gli stessi a cui abbiamo in questi giorni assistito!!!

Parlano tutti in Tv di miliardi dati, in particolare dal governo nazionale che ha posto proprio la nostra isola tra le regioni che riceveranno più di altri… ma quando, già vorrei sapere a quale data fa riferimento il Presidente Draghi… chissà forse nel 2050??? Non è che debbo pensare che il presidente si sia confuso con l’ultimo G20??? 

Ovviamente dal governo nazionale si passa a quello regionale e non si comprende come da quei casermoni pieni d’impiegati, non si riesce a far procedere in manera celere quei documenti amministrativi… 

Nel frattempo tutte le materie sono aumentate di circa il 30-50% come d’altronde le forniture di energia e dei carburanti… 

Le imprese chiuse lo scorso anno sono state più del 40% e quelle che a breve le seguiranno, porteranno  quel numero ad un livello impressionate, determinando un aumento della disoccupazione che risulta essere già di suo, tra il più alto del nostro paese…

Come si dice… “semu pessi”… sotto tutti i punti di vista e se ancora oggi non si comprende che soltanto attraverso il lavoro di può pensare di far crescere questa nostra terra, beh… ecco il motivo per cui non mi meraviglio di quanto poco la nostra regione sia in questi anni effettivamente cresciuta!!!

L'inflazione cresce… e la ripresa post pandemia non si è ancora vista…

Dopo quasi due anni disastrosi a causa della emergenza sanitaria, non solo per l’alto numero di decessi  pagato dal nostro paese, ma anche per il crollo con cui questo ha inciso sulla nostra economia, beh… la speranza di questi mesi era quella di intravedere finalmente nuovi segnali di ripresa…  

Certo tra la speranza e la realtà vi è una forte divergenza e difatti, la previsione di crescita nel nostro paese è data ancora su valori inferiori al 3%. 

D’altronde pensare di tornare ai livelli di crescita antecedenti la pandemia è una follia… anche se in molti prospettano – pur di invogliarci con investimenti ingannevoli – che la nostra economia salirà a dismisura!!!

Peraltro, con una politica di governo stagnante e nessuna riforma seria realizzata da tutti quei partiti di coalizione per apportare sviluppo a questo paese, qualsivoglia auspicio di crescita si scontra con quella sterile impreparazione che da sempre compromettere questa nostra economia.  

Difatti… l’inflazione è sempre qui ben presente, anzi è tornata ancor più incalzante di prima,  in particolare a causa delle nuove politiche fiscali introdotte dal governo Draghi e dalla richiesta di materie prime e trasporti, fortemente aumentati in quest’anno, ma senza i quali non vi può essere alcun sviluppo in quanto rappresentano le risorse indispensabili per la nostra economia…

Stiamo assistendo all’aumento vertiginoso dei prezzi del greggio e del gas, effetti negativi che a breve vedrete si ribalteranno in maniera diretta attraverso rincari sulle bollette che proprio noi cittadini dovremmo andare a subire; sembra incredibile, ma ancora oggi non si vede da parte del nostro governo nazionale alcuna politica seria su energie rinnovabili e alternative, ma si continua ancora con l’utilizzo di quelle provenienti da fossili…

Quindi possiamo dire che rispetto ad altre economie mondiali, la ripresa nel nostro paese sarà lentissima e con un PIL che prima del 2023 non vedrà alcun miglioramento… 

Si certo… i nostri governanti non parleranno mai di questa condizione disastrosa, essi difatti continueranno come sempre ad affrontare le solite problematiche futili o ancor peggio inesistenti, ma perfette per realizzare audience e soprattutto capaci di coinvolgere la maggior parte dei cittadini attraverso i social, già… in banali commenti, il più delle volte solitamente offensivi!!!

Sì… proprio come cantava Ron: e l’Italia che va… 

Recovery plan??? Contestato a Draghi sia il metodo che il merito!!! Noi del Sud non siamo ne piagnoni lamentosi e ancor meno accattoni!!!

«Ho contestato il ritardo con il quale le Regioni sono state coinvolte nel confronto con il governo centrale per l’utilizzo dei fondi del Recovery plan, nel metodo e nel merito. Non ci si aspetti dai governatori del Sud una condotta approntata a sterile rivendicazionismo, un atteggiamento da piagnoni lamentosi e accattoni».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, nel corso del suo intervento durante la Conferenza unificata Stato-Regioni sul Recovery plan con la presenza del premier Mario Draghi e la partecipazione di numerosi ministri e dei rappresentanti di Anci (Comuni) e Upi (Province).

Musumeci ha sollecitato al presidente del Consiglio pari opportunità per ridurre il divario con le aree del Nord Italia e per fare del Sud un polo attrattivo e competitivo nell’area del Mediterraneo. «Vero è che il sistema Italia è diviso in due poli – ha proseguito il governatore siciliano – ma l’uno ha bisogno dell’altro e senza infrastrutture materiali e immateriali si condannano i territori del Meridione alla povertà».

Il presidente della Regione ha chiesto a Draghi cosa il governo centrale intenda fare del Sud in una prospettiva geopolitica a medio termine e come si pensi di aiutarlo a superare la marginalità che da sempre subisce rispetto al continente europeo. 

«Volete gestire voi le risorse? Fatelo pure – ha concluso Musumeci – ma non si può pensare di destinarle a obiettivi che non siano condivisi con le Regioni del Mezzogiorno, come purtroppo fino a ieri si è tentato di fare».

Condivido ogni parola di quanto sopra, d’altronde è evidente a tutti come questo governo guardi esclusivamente di salvaguardare le regioni del Nord, i suoi industriali e soprattutto i suoi cari amici “banchieri” e dimentichi nei fatti, qualsivoglia problematica del Sud!!! 

D’altronde di premier inutili ne abbiamo contati tanti in questi ultimi vent’anni, ma ho l’impressione che continuando per come si è finora fatto, quest’ultimo vedrete – a differenza di quanti in molti oggi sostengono e plaudono entusiasticamente – risulterà il peggiore di sempre!!!

Lo scrivo oggi, affinché si sappia che il sottoscritto non si prenderà mai alcun merito sul quelle sue azioni di governo, sia nazionali che internazionali!!!    

Ma guarda un po'… il vaccino di Astrazeneca è stato (in via precauzionale) sospeso!!!

Come spesso accade nel nostro Paese, dobbiamo sempre attendere che siano gli altri a fare la prima mossa per accodarci poi come pecore!!!

Infatti, dopo che la Germania ed altri paesi europei (per come tra l’altro avevo anticipato in questi giorni) ecco che da anche da noi lo stop blocca quel vaccino… 

Ma poi che sfortuna,  già osservate la coincidenza, proprio quando avevo chiesto http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/03/mi-chiedevo-se-fosse-possibile-testare.html di farlo testare ai nostri deputati ecco che (casualmente) “in via del tutto precauzionale” quel vaccino è stato vietato o quantomeno il suo utilizzo, che poi è la stessa cosa…

Ora valuteranno gli eventi gravi occorsi in questi mesi ad alcuni soggetti, segnalati proprio a seguito di quella vaccinazione, in particolare sulla coagulazione del sangue…

Certo, dispiace costatare che siano sempre gli altri ad accorgersi di quanto accade, mentre da noi  si corre solo dopo che qualcun muore, ed ora mentre si è in attesa del parere dell’Ema, si resta di fatto senza vaccino…

Incredibile dover assistere a vicende come questa, già…mi sembra di essere al circo e aggiungerei che molti di quei clown sono proprio lì nel nostro parlamento, basti vedere come ogni giorno parlano, parlano e parlano, ma poco o nulla di ciò che dicono nella pratica si realizza e proprio questa vicenda lo dimostra pienamente!!!

A certo dimenticavo, ora grazie al nuovo premier e a quel governo “multicolore” dagli effetti strabilianti, tutto si risolverà per il meglio…

Vedrete, sì… vedrete…

Appoggiano Draghi per "senso di responsabilità"!!! Ma vorrei sapere: quando mai ne hanno avuta???

In questi giorni, osservando quanto sta  sopraggiungendo nei palazzi del governo, non so se ridere o piangere…  

Lo hanno definito “alto senso di responsabilità politica“, ma per favore, non sanno neppure cosa sia la parola “responsabilità” ed ora, solo perché stanno giungendo i 209 miliardi dall’Ue, fanno di tutto per appoggiare il nuovo governo del Presidente Draghi…

Ho letto in queste ore che il principio a cui egli desidera ispirarsi, sarà quello della “coesione sociale”,  necessario per superare la crisi economica e sanitaria… 

È un principio cui Draghi ha fatto subito riferimento dopo aver ricevuto l’incarico da Mattarella, ma tra le parole e i fatti vi è molta strada da percorrere…

Tenendo quindi sempre prioritaria l’emergenza sanitaria, ciò che preoccupa maggiormente è la grave crisi occupazionale, le attività imprenditoriali e commerciali sospese, molte delle quali ormai definitivamente chiuse, la ripresa dell’attività scolastica in presenza, la riforma pensionistica, il disagio sociale, senza dimenticare temi come quello dell’immigrazione, della criminalità, etc…

Sono sin d’ora certo che saranno in molti a restare delusi, già… perché difficilmente il nuovo premier costruirà una squadra di governo formata da quei politicanti, ma vedrete, darà incarico a figure certamente rappresentative e soprattutto preparate in quei particolari settori…

Ecco quindi tutti quei partiti uniti appassionatamente, già… europei e sovranisti, separatisti con unionisti, postfascisti e postcomunisti, ex democristiani e radicali, cattolici ed atei, ambientalisti e contrari ecologisti, riformisti e conservatori, giustizialisti e garantisti, populisti e anti-populisti, mafiosi e legalisti, etc… 

Un mix di partiti dalle contrapposizioni più assurde ma che ora devono trovare un’intesa pur di completare questo mandato e giungere così fino alla scadenza e cioè nel 2023… 

Fateci caso… quante chiacchiere hanno espresso in questi anni, quanti veti hanno eternato, ed oggi, come se nulla fosse mai accaduto, si ritrovano insieme appassionatamente… 

Che schifo… vogliono stare tutti lì, a controllare dove vanno a finire quei soldi e soprattutto come bisogna spenderli…  

Ho letto una volta a proposito di responsabilità che gli individui si dividono tra “internals” (coloro che percepiscono in modo maggiore che sono le loro azioni a influenzare i risultati ottenuti) ed “externals” (coloro che attribuiscono a cause esterne i risultati che ottengono). 

C’è una specificità che accomuna tutte queste persone animate dalla convinzione di poter essere arbitri e artefici del proprio destino, superando o aggirando le contrarietà che dovessero frapporsi nel loro percorso… già è quel cosiddetto “senso di responsabilità”!!!

Già… perché una persona responsabile agisce in modo equilibrato e riflessivo, nella piena consapevolezza che i propri comportamenti e le proprie decisioni produrranno delle conseguenze non solo per sé, ma in molti casi anche per gli altri. 

Ciò che però questi nostri parlamentari non comprendono è che una cosa è avvertire la responsabilità quasi fosse una percezione, tutt’altra cosa è assumersi la responsabilità come zione, il che significa avere atteggiamenti positivi e soprattutto attivi!!!

Ecco perché oggi ho forti dubbi sul nostro prossimo governo, perché esso dovrebbe basare il proprio programma su tre fondamentali principi: correttezza, coscienziosità e senso del dovere!!!

Ora, sono pochi coloro che possono permettersi di possedere queste particolari qualità, la maggior parte si è visto come in questi trent’anni abbiano pensato esclusivamente ai propri interessi personali…

“Responsabilità”!!! Già… mi chiedo in quale occasione quei soggetti abbiano utilizzato questa parola, chissà… forse su “Tik Tok“???

Conoscendo i nostri politici, vi è un'alta probabilità che Matteo Renzi verrà battuto in Aula!!!

Ho come la sensazione che taluni nostri politici, in particolare quanti si chiamano “Matteo”, se pur da una vita introdotti in quel mondo della politica, dimostrino ora – attraverso quelle loro azioni – di non conoscerla affatto, altrimenti dovrei pensare che essi amano essere… masochisti!!!

Abbiamo visto come è finita ad esempio alcuni mesi a Matteo Salvini, nel prendere la decisione di uscire dal governo per indire una crisi o con l’auspicio di far saltare il premier Conte: è rimasto fuori dal governo, senza alcuna poltrona per i propri ministri e in una opposizione, sottostando di fatto al “Cavaliere” che, di volta, impone le proprie scelte e decisioni!!!

Ed ora ecco il ritorno di Matteo Renzi che, dopo aver dimostrato a sui tempo il proprio fallimento nell’indire un inutile referendum, riprova una nuova “strategia” politica, provando anch’egli a scalzare il premier Conte, sì… attraverso una serie di giustificazioni – alcune delle quali certamente valide – ma vedrete come quelle sue “imposizioni”, vedrete… alla fine giungeranno ad alcun effetto!!!

Difatti, egli per l’ennesima volta, si ritroverà relegato, fuori da tutto… sia dal governo, che anche da quella parte dell’opposizione!!!
Già, questi due “Matteo”, non vogliono comprendere come quei loro onorevoli colleghi, siano di fatto, veri e propri maghi del “trasformismo”, già… voltagabbana, che pur di stare seduti qualche anno in più in quelle poltrone rosse e vellutate, fanno di tutto, anche tradire i propri colleghi, amici e partiti…

Va aggiunto inoltre che  in un periodo diverso da quello attuale – senza cioè una pandemia in corso – i contrasti politici sarebbero stati visti  a noi cittadini quale giusta conseguenza di una diatriba democratica, viceversa, il risultato oggi di quei contrasti, con una grave situazione di crisi economica e finanziaria, di mercato e occupazionale, viene considerato una bega personale!!!

Già… pensare di ribaltare un governo soltanto per ambire alle proprie mire espansionistiche e completamente da folli, lo sa bene il Presidente Mattarella, il Presidente Conte, e i partiti che appoggiano il governo, ma anche quelli dell’opposizione di centro-destra, l’unico a non saperlo è proprio Matteo Renzi!!!
D’altronde, se alle parole espresse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che ha parlato di “costruttori” e rivolgendosi proprio a quest’ultimi ha chiesto “responsabilità” – non si è dato corso, anzi facendo dimettere i propri ministri, “Italia Viva”, dimostra nei fatti, quanto poca considerazione abbia per le parole espresse dal presidente della Repubblica, evidenzia il tradimento per quel ruolo che a suo tempo aveva dato vita al Conte-bis … 

Difatti ora, alcuni parlamentari sia del suo partito che dell’opposizione, stanno adoperando i richiami del Quirinale, per giustificare la propria decisione di appoggiare in aula il Presidente Conte, dimostrando così non solo audacia, ma soprattutto grande responsabilità, sia per le istituzioni che quanto essi, con quell’incarico ricevuto dai cittadini, rappresentano…

Ecco perché sono convinto -per come tra l’altro avevo scritto alcuni giorni fa: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2021/01/il-presidente-conti-rilancia-all-in.html – il Presidente Conte può tranquillamente rilanciare “All -in“, perché a differenza del senatore Renzi, non ha alcun bisogno di  bleffare per vincere, egli è già in possesso delle carte vincenti che gli permetteranno infatti d’andare in Aula con i numeri necessari, non solo per restare in carica, ma soprattutto per oscurare definitivamente, l’immagine ancora presente di quel suo predecessore!!!

Il Presidente Conti rilancia "All In": crisi di governo??? Sì… ma al buio!!!

Sono in molti a credere che dopo l’approvazione del “recovery” si giungerà sicuramente ad un crisi di governo, con la possibilità di vedere un nuovo rimpasto di ministri ed eventualmente un “Conti-ter”…

Ma il premier (a differenza di molti di loro) non si fida e quindi sta lavorando a due possibili soluzioni…

Egli infatti prevede il completamento del programma e quindi se da un lato prepara un nuovo rimpasto di ministri, dall’altro pensa di andare in aula a rassegnare le proprie dimissioni, sapendo sin d’ora che la garanzia di un suo terzo mandato sia quasi inesistente!!!

Già… perché il nodo da sciogliere è quello dei renziani, che con la scusa d’accelerare le politiche sul Recovery, chiedono delega sui servizi segreti e il cambio di alcuni ministeri chiave, sicuramente per far ritornare in quelle poltrone, alcune di quei suoi fedelissimi a cui proprio l’ex Presidente Matteo (Renzi) deve molto… 

Vi è comunque per il premier Conti un’altra possibilità, quella cioè di rimanere in carica andando alla conta in Parlamento e facendo votare la fiducia, puntando in particolare, sia sul recupero dei voti che appartengono al cosiddetto gruppo misto, ma anche di coloro che con l’arrivo di nuove elezioni – sapendo che quest’ultime comporteranno una diminuzione sostanziale dei parlamentari – rischiano di perdere quella poltrona e quindi oggi sono particolarmente allergici ad eventuali urne…

Ecco perché penso che difficilmente Conte avrà di che preoccuparsi… anche perché prima di qualsivoglia rimpasto si dovranno portare a casa i miliardi dell’Europa con l’approvazione del nuovo “Recovery Plan” che – secondo le parole del capo dello Stato – rappresenta per il nostro Paese il nodo più importante da sciogliere…

Ed infine, quanto desiderato da quei partiti di centro-destra, che vedano in nuove elezioni l’unica alternativa in caso di crisi!!!

Ora, a parte le dichiarazioni che vengono costantemente riportate da quei loro leader (o da quanti sappiamo essere loro lacchè…), gli unici tra quei tre componenti di coalizione a volerle realmente sono la Lega e Fratelli D’Italia… perché viceversa il leader di Forza Italia (attualmente in minoranza e con troppi interessi in gioco, sia personali che societari), preferisce rimane in stallo, offrendo eventualmente la propria disponibilità al premier nel caso in cui venissero a mancare quei numeri necessari in Aula…

Ecco perché Conte punta tutte le sue opzioni e prova a fare “All-in”, perché Egli sa che non vi è nessuno che può fare altrettanto ed anche se qualcuno ci volesse provare, le “fisches” in gioco in suo possesso – essendo di fatto inferiori  – non saranno sufficienti a buttarlo fuori dal gioco!!!

I soldi… (in attesa dei fondi europei) stanno ahimè terminando!!!

Secondo i conti fatti dall’INPS l’emergenza Covid-19 ha prosciugato le casse dell’Istituto e difatti gli esborsi sostenuti finora incidono in maniera grave sulle casse e quanto ora si va sta per prospettare presenta enormi incertezze, con un peggioramento della situazione patrimoniale di oltre 20 miliardi di euro e le stime per la fine del prossimo esercizio saranno negative per ulteriori 6 miliardi… 

Non riuscirò mai a comprendere come si possa in questo nostro Paese continuare a portare avanti situazioni come questa, con Enti, Comuni, Regioni, Presidi Ospedalieri e quant’altro, in totale disavanzo a causa di scelte folli e decisioni prese da soggetti che si sono dimostrati negli anni totalmente incapaci non non  sapere prendere quelle giuste iniziative per ripianare una situazione disastrosa!!!

Ma tanto chi paga c’è… già tutti quei fessi che come il sottoscritto, di volta in volta si apprestano – senza aver mai ricevuto il benché minimo beneficio da questo Stato – a pagare quell’elenco numeroso di tributi fiscali che giungono puntualmente a ogni scadenza…

Sì… forse un giorno anche il sottoscritto beneficerà di quella pensione, ma se continua così ho l’impressione che debbo iniziare a preoccupare… perché non è detto che tra qualche anno, quell’equilibrio tra assicurati e pensionati, sia ancora regolato da un equilibrio…

Ma a leggere i conti mi sembra che il sistema sia in tilt… è dire – cattivamente – che proprio grazie a questa pandemia l’Istituto ha risparmiato questo anno un bel po’ di denaro, tra pensioni, accompagnamenti e quant’altro… 

Ma il sistema sta implodendo e se nessuno provvede a trovare interventi urgenti, sia normativi che finanziari, ecco che a breve, neppure le pensioni verranno assicurate…

Ed allora, invece di pensare di trovare soluzioni efficienti, i soliti dirigenti (d’altronde parliamo di soggetti che tra enormi difficolta del Paese, hanno pensato esclusivamente ad aumentarsi il compenso…), utilizzano quell’abituale metodo e cioè, chiedere un prestito al Governo, il quale già di suo dimostra essere in un altrettanto stato fallimentare…

Ecco perché sono in molti a sperare in quel denaro che dovrebbe entro il 2023 giungere dall’Europa ed il nostro paese, avrà a disposizione 65 miliardi dal Recovery Fund, 43 della programmazione 2014-2020 e altri 10-12 in arrivo da React Eu…

Gran belle somme che però si scontreranno con quella debole capacità di saperle utilizzare o di sprecarle per come è sempre avvenuto sia per quella pubblica amministrazione sia centrale che regionale…

Ho l’impressione comunque che sono in molti oggi a puntare a quei soldi e lo vediamo ogni giorno, basti osservare come alcuni nostri politici stiano facendo a gara per riprendere quel potere andato in questi anni perduto…

Vedremo come finirà, anche quest’altra vicenda, anche se la mia personale sensazione, non è per nulla positiva, ma come ripeto spesso a me stesso: speriamo che mi sbagli!!!  

Sì… il Governo riapre, ma la salute, il lavoro e soprattutto il debito pubblico, restano i gravi temi principali da affrontare!!!


Finalmente è stata concessa una parziale riapertura alla libera circolazione e alle attività commerciali e  seppur ancor limitati da questa emergenza non conclusasi e con gravi rischi di contagio altissimi, osservo sui social la superficialità dei commenti e di come molti miei connazionali non abbiano ben compreso che se le condizioni di sicurezza e le protezioni a tutela della salute non verranno messe in atto, ci potrebbe essere nuovamente un ritorno del contagio e quindi il relativo blocco delle attività!!!

Certo… tutto gira intorno alla ripresa, ma affinché l’economia possa ripartire c’è bisogno che tutti i cittadini vengano posti in sicurezza…
In questo l’attuale governo deve intervenire – sempre che lo facciano restare in carica viste le lotte in corso da parte di quanti si trovano al governo o all’opposizione – principalmente in materia di occupazione, prevedendo altresì il rafforzamento di quelle politiche di uguaglianza, iniziando con le pari opportunità tra uomini e donne, in particolare quest’ultime più danneggiate in quanto rappresentano ufficialmente il 30% della forza lavoro di questo paese (anche perché molte di loro non usufruiscono di alcun contratto, ma sono costrette a subire quegli espedienti irregolari da parte dei molti pseudo imprenditori), a cui va attribuita una particolare importanza, quella della necessità di introdurre ulteriori misure a sostegno per conciliare la vita professionale con quella familiare. 
Il principio dell’uguaglianza tra uomini e donne implica la necessità di compensare lo svantaggio attuale, sia per quanto riguarda le condizioni di accesso che la partecipazione al mercato, a cui vanno sommate le condizione di partecipazione alla vita familiare, derivanti da pratiche sociali che ancora presuppongono il lavoro non retribuito derivante dalla cura della famiglia come responsabilità principale delle donne e il lavoro retribuito derivante da un’attività economica come responsabilità principale degli uomini!!!
E’ tempo quindi di diventare un paese moderno, a modello dei paesi scandinavi… iniziare a pensare a nuove politiche in materia d’interruzione di carriera, congedo parentale, lavoro a tempo parziale e nuove formule flessibili che rispettando il necessario equilibrio tra flessibilità e sicurezza, vadano nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici e di conseguenza anche dei datori di lavoro.
Vanno inoltre corrette le norme sui redditi di sostegno che non possono essere più concessi con le modalità con cui finora sono stati dati, ma vanno inclusi in programmi seri di occupazione per ridare innanzitutto dignità ai cittadini, ma soprattutto per dare a ciascuno una professionalità, solo così facendo si potranno rafforzare quel controlli su tutti i soggetti destinatari di quel reddito, che saranno monitorati e nel caso in cui vi fossero comportamenti di negligenza, perderebbero di fatto quelle concesse agevolazione!!!
D’altronde è corretto verificare che quel denaro vada realmente a chi ne ha bisogno e non per come è finora successo, a tutta una serie di soggetti che si sono dimostrati essere affiliati con la criminalità organizzata oppure beneficiavano di redditi a nero… 
E’ necessario quindi che chi opera da quelle poltrone del parlamento, non realizzi leggi per ottenere consensi alle prossime elezioni, perché serve a poco continuare a concedere liquidità alle famiglie nei modi sopra descritti, è necessario viceversa investire nel lavoro, fissando nuovi criteri di sviluppo e di programmazione, affinché si determinino nuove prospettive occupazionali che comportino un miglioramento della qualità della vita così fortemente ancora a rischio e non solo a causa di questo “coronavirus“!!!
Sì è vero… stiamo ripartendo, ma in quali modi è ancora un mistero, ma d’altronde – come vado ripetendo spesso – chi dovrebbe anticiparci le prossime azioni da mettersi in pratica??? 
Già chi… ditemi, forse taluni nostri sensazionali “politici” che non sanno fare altro che parlare, parlare e continuare a parlare, nel frattempo lasciare il nostro paese economicamente (vedasi immagine allegata) all’ultimo posto per crescita economica!!!
Già… con la scusa del “virus” ci si è dimenticati di come a inizio gennaio 2020, le prime tre agenzie di rating al mondo, “Standard and Poor’s Corporation, Moody’s e Fitch Ratings” ci avevano posto a livello “recessione” ed ora – pur comprendendo quanto vi sembrerà assurdo ciò che sto per anticipare – dobbiamo ringraziare proprio questo “coronavirus” che da un lato ci sta facendo soffrire, ma viceversa,  permetterà al nostro paese di usufruire di quel necessario sostegno economico e finanziario dall’Ue, la quale state certi è a conoscenza che si sta esclusivamente provando a mascherare quelle sovvenzioni “anti covid-19″ con gli enormi buchi di bilancio presenti!!!
Infatti, è questa le reale motivazioni per cui taluni paesi europei – tra cui in primiss la Germania – ha provato in tutti i modi possibili a bloccare quell’enorme flusso milionario di euro che a breve giungerà nel nostro paese…
Esiste per quanto sopra però un enorme problema, ma sembra che a nessuno interessi: come faremo a restituirlo???