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Quando la mafia si insinua nei Comuni: il rischio di perdere lo Stato!

Il prefetto di Catania ha disposto, su delega del ministro dell’Interno, l’accesso ispettivo al Comune di Paternò per «verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso».

La Commissione si è insediata il 31 gennaio e, come previsto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, dovrà concludere gli accertamenti entro un massimo di sei mesi. Questa indagine amministrativa è fondamentale per verificare se l’attività del Comune sia stata condizionata da interessi illeciti, minando la legalità e la trasparenza dell’ente.

Ciò che m’interessa evidenziare o quantomeno far comprendere è cosa significa, concretamente, un’infiltrazione mafiosa all’interno di un Comune!

Innanzitutto partiamo dal controllo del territorio attraverso la politica e la burocrazia…

L’inchiesta che ha portato all’accesso ispettivo parte da un’operazione condotta dai carabinieri nell’aprile del 2024, che ha fatto emergere presunte infiltrazioni mafiose nella gestione delle aste di terreni e immobili. Complessivamente, sono 49 le persone indagate, tra cui esponenti politici locali, imprenditori e affiliati a un clan mafioso.

Tra le accuse più gravi vi è lo scambio elettorale politico-mafioso, un meccanismo che consente ai clan di ottenere favori e potere all’interno delle amministrazioni pubbliche. Secondo l’accusa, in occasione delle elezioni comunali del 2022, sarebbero stati garantiti voti in cambio dell’assunzione di soggetti vicini alla criminalità organizzata in un’azienda che opera nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti.

Comprenderete bene come un simile sistema non si limita a garantire il successo elettorale di determinati candidati, ma permette alla mafia di entrare direttamente nella gestione del Comune, influenzando appalti, assunzioni e decisioni strategiche.

Il vero pericolo si concretizza quando la mafia prende il posto dello Stato, controllando le istituzioni e spegnendo la democrazia.

Difatti, quando la criminalità organizzata riesce a infiltrarsi in un’amministrazione comunale, i danni per la comunità sono enormi e questi si manifestano ahimè su più livelli:

Innanzitutto ad essere distrutta è proprio la democrazia: il voto perde il suo valore reale e la rappresentanza politica viene distorta, favorendo solo gli interessi di gruppi criminali invece che quelli della collettività.

Ed ancora, una gestione illecita delle risorse pubbliche: i finanziamenti destinati al miglioramento dei servizi per i cittadini vengono dirottati per arricchire gruppi mafiosi e imprenditori compiacenti. Strade, scuole, servizi sociali vengono trascurati perché il denaro pubblico viene utilizzato per alimentare clientele e reti di potere.

C’è poi il condizionamento degli appalti pubblici: le gare d’appalto vengono pilotate per favorire aziende vicine ai clan, escludendo imprese oneste e creando un mercato drogato in cui a vincere non è chi offre il miglior servizio, ma chi è più vicino alla mafia. Questo porta a lavori di scarsa qualità e all’aumento dei costi per la collettività.

A ciò si aggiunge il sistema delle raccomandazioni e delle assunzioni pilotate, non solo nelle imprese affiliate, ma anche nel settore pubblico: quando i clan riescono a far entrare loro uomini negli uffici comunali o nelle società partecipate, hanno accesso a informazioni riservate, possono rallentare o favorire pratiche burocratiche e bloccare controlli su attività illecite. In questo modo, il Comune diventa un ingranaggio della macchina mafiosa.

Tutto ciò determina un’evidente crescita dell’illegalità e quando i cittadini vedono che le istituzioni sono controllate dalla mafia, aumenta purtroppo la sfiducia nello Stato e si rafforza l’idea che rivolgersi ai clan sia l’unico modo per ottenere favori, lavoro o sicurezza. 

Ed è questo che genera quel maledetto circolo vizioso in cui la mafia diventa sempre più forte e difficile da sradicare.

Ecco perché sono fondamentali le indagini condotte dalle forze di polizia, perché solo attraverso di esse si può cercare di ancora avere una forma di vigilanza democratica: denunciare, vigilare e pretendere trasparenza sono gli strumenti più potenti per difendere la nostra democrazia e impedire che il crimine organizzato soffochi il futuro delle nostre comunità.

Perché solo grazie alle verifiche condotte nei Comuni della nostra regione che si può tentare di comprendere se le amministrazioni sia realmente condizionate dalla criminalità organizzata e nel caso in cui emergessero elementi concreti, si potrebbe arrivare allo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose, come già avvenuto in passato in altri nostri comuni siciliani.

E quindi, se da un lato le istituzioni devono rimanere vigili per evitare che la criminalità si impossessi delle strutture pubbliche, dall’altro è fondamentale che i cittadini prendano coscienza della gravità del problema e pretendano trasparenza e legalità da chi governa le loro città. 

Solo così si può spezzare il legame tra mafia e politica e restituire ai comuni il loro vero ruolo: essere al servizio della collettività, e non di interessi criminali!!!

Potere e omertà: La politica nelle mani della mafia.

Di poche ore è l’ennesimo processo con rito abbreviato relativo all’inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose e casi di corruzione in un Comune alle falde dell’Etna.

In particolare, la Procura ha chiesto la condanna dell’ex sindaco per voto di scambio politico-mafioso e per alcuni presunti episodi di corruzione.

Come già avviene da tempo nelle pagine del mio blog, non intendo entrare nel merito delle inchieste giudiziarie, quelle competono ai Tribunali e ai siti web dedicati alla cronaca. 

Viceversa, come studioso dei comportamenti umani, e in particolare delle condotte che emergono quando fenomeni politici si intrecciano con soggettività mafiose, mi soffermo sugli effetti e sulle gravi conseguenze che tali dinamiche producono non solo nel territorio amministrato, ma anche nella società civile.

Non bisogna mai confondere la posizione di coloro che ricoprono incarichi istituzionali e, al tempo stesso, giustificano il proprio operato infedele attribuendolo a fattori esterni, come le organizzazioni mafiose. Questo atteggiamento permette a tali organizzazioni di stabilire e consolidare un rapporto capace di estendere i propri tentacoli verso la sfera politica e le istituzioni pubbliche.

In questo modo, l’associazione mafiosa acquisisce un carattere di autonomia e sovranità, elevandosi a una posizione di parità rispetto allo Stato. Ciò le consente di imporre le proprie regole, escludendo quelle statuali, e di affermare una logica di dominio che si concretizza nell’accumulazione di ricchezza. Tale ricchezza, a sua volta, le permette di agire come un soggetto sovrano, capace di legare a sé (alcuni) uomini politici o persino intere organizzazioni di potere, come i partiti.

Nel corso degli anni, l’associazione mafiosa ha strutturato un sistema a doppio binario che opera su due fronti paralleli. Da un lato, vi è la manovalanza, impegnata nei traffici illeciti; dall’altro, vi sono i cosiddetti “colletti bianchi”, che si occupano di politica, preferenze elettorali, appalti, raccomandazioni e gestione della manodopera. Si tratta di una struttura dotata di regole, procedure e sanzioni proprie, un vero e proprio ordinamento giuridico parallelo.

Affrontare un problema di tale portata si rivela estremamente complesso… 

Non mancano esempi di illustri studiosi, uomini politici e magistrati che, nonostante anni di impegno e tentativi, non sono riusciti a scardinare questa rete pervasiva. Le continue inchieste giudiziarie sui rapporti tra mafia e politica, regolarmente depositate dai sostituti Procuratori nazionali, rappresentano un drammatico promemoria della profondità e della resilienza di questo sistema. Tuttavia, tali inchieste sono anche un segno che la lotta non è ferma, e che la consapevolezza è il primo passo per costruire un futuro in cui legalità e giustizia possano prevalere.

La libertà di un Paese passa con il voto!

Purtroppo, nel nostro Paese, e in particolare nella mia regione, la Sicilia (ma potrei dire lo stesso per molte altre…), quel voto è diventato merce di scambio. Sì, principalmente per interessi personali!

Non dico che sia sbagliato esprimere una preferenza, ma quando ciò accade senza alcun senso di responsabilità o come mero atto di scambio, si finisce per tradire l’essenza stessa della democrazia. E allora, a che serve quella “X” nell’urna? A cosa porta, se non all’indifferenza generale verso i partiti, i candidati e, cosa ancora più grave, l’intero sistema Paese?

Si va avanti così, tra apatia e opportunismo, ignorando deliberatamente le conseguenze delle decisioni prese nei palazzi del potere. La politica diventa un campo sterile, dove tutto si riduce a un ciclo perverso: il cittadino baratta il proprio voto per un tornaconto personale, e in cambio alimenta un sistema corrotto che soffoca ogni possibilità di cambiamento.

Le cronache sono piene di scandali, inchieste e amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose. È un copione tristemente noto: un “patto” elettorale tra candidati e criminalità organizzata, costruito sulla compravendita del consenso.

La criminalità utilizza metodi ormai collaudati: dal pagamento in contanti per ogni voto garantito, allo scambio in natura, come buoni spesa o favori lavorativi. A questo si aggiungono le pressioni esercitate da chi, con il ruolo di datore di lavoro, impone ai propri dipendenti una preferenza elettorale in cambio della promessa di sicurezza occupazionale.

È chiaro che il cosiddetto “voto di scambio” rappresenta un reato grave, codificato come scambio elettorale politico-mafioso, punito con pene dai 4 ai 10 anni di reclusione. Ma quanti candidati temono davvero questa legge? Quanti si preoccupano delle conseguenze? Pochi, pochissimi. Perché, in fondo, sanno di agire in un contesto dove la complicità e l’omertà garantiscono l’impunità.

Ed allora come possiamo invertire questa rotta?

Già… se vogliamo davvero spezzare questo circolo vizioso, servono non solo azioni concrete, ma un profondo cambio di mentalità:

Ad esempio, bisogna ripartire con l’educazione civica e la sensibilizzazione: Le scuole devono tornare a essere il luogo dove si educa al valore del voto come strumento di partecipazione e cambiamento. Solo cittadini consapevoli possono rifiutare le logiche corrotte.

Ed ancora è necessaria più trasparenza e soprattutto un corretto monitoraggio; ad esempio si possono rafforzare i controlli durante le campagne elettorali e garantire la trasparenza nei finanziamenti ai candidati e ai partiti.

Implementare eventuali sistemi di segnalazione anonima sia per chi subisce pressioni, ma anche per chi viene intimidito, affinchè quel voto risulti libero da coercizioni e grazie a questi nuovi meccanismi si riesca a proteggere gli eventuali denuncianti.

Ed ancora, pene più severe e certe, perché non basta che il reato esista soltanto nel codice penale e poi come vediamo spesso nessuno paga!!! E tempo che le pene vengano applicate con rigore, afficnhè la società civile possa esser pronta a chiedere conto ai responsabili.

Ed infine è necessario incentivare la partecipazione attiva!!! La politica non deve essere percepita come un mondo distante o corrotto, ma come uno strumento nelle mani dei cittadini. Favorire una maggiore partecipazione ai processi decisionali, attraverso piattaforme digitali o incontri pubblici, solo così si può far riscoprire il senso di appartenenza.

In definitiva, il voto non è solo un diritto: è un dovere morale verso noi stessi e le generazioni future.

Se continueremo a svenderlo al migliore offerente, tradiremo ogni speranza di riscatto per la nostra terra. Solo con un impegno collettivo e una rinascita della coscienza civile potremo davvero riconquistare quella libertà che oggi appare sempre più compromessa.

IRAN: vince il riformista…

Naturalmente come avevo riportato in precedenza, i nuovi poteri del presidente Massoud Pezeshkian saranno ora sottoposti al controllo vigile della Guida Suprema Ali Khamenei e delle sue guardie rivoluzionarie, ma forse chissà potrebbero esserci dei cambiamenti nella politica estera ed una minore repressione interna…

Comunque la circostanza che a vincere sia stato un riformatore è già un passo avanti… quantomeno la sua vittoria ha suscitato nella parte di popolazione iraniana femminile la speranza che qualcosa possa iniziare a cambiare per passare ad un sistema più democratico e soprattutto meno radicale.

Ora il problema è comprendere se il nuovo Presidente riuscira ad attuare quanto ha detto durante le elezioni o per meglio dire se gli permetteranno di compere quel passo fondamentale per riportare maggiore democrazia dove attualmente manca…

Certamente più moderato dei suoi contendenti si è dimostrato poco allineato con la politica ultra conservatrice del regime iraniano, ed ora certamente proverà a riaprire un dialogo a favore dell’Occidente, cercando di diminuire le sanzioni mondiali e il blocco posto in atto, ma non solo, proverà ad allegerire la posizione rigida prevista di indossare l’hijab, il velo utilizzato dalle donne musulmane per coprire la testa e il collo, che come sappiamo, ha provocato parecchie morti, in particolare tra molte ragazze adolescenti. 

Credo che siano state queste aperture a far ritornare al voto una parte degli elettori, in particolare molte donne che avevano di fatto boicottato le elezioni, sì…  per non legittimare il regime!!!

Credo però che anche dal governo centrale si sia compreso che fosse giunto di limare certe posizioni, altrimenti il rischio di una rivolta popolare era pronto a scatenare una guerra civile, ed è il motivo che ha spinto il governo centrale a ridurre le attuali politiche di controllo e soprattutto di repressione…

Nel mio ultimo post, parlando dell’incidente occorso all’ex Presidente Raisi, avevo riportato che qualcuno poteva avere un qualche interesse affinchè si verificasse…

Innanzitutto dall’estero, perché la morte di Raisi e le nuove elezioni hanno certamente modificato lo stato di fatto e creato ora un’alternativa, poi… quanto positiva quest’ultima possa divenire nel tempo non lo sappiamo, ma certamente allo stato attuale un cambiamento vi è stato!!!

Dall’interno non sappiamo cosa è realmente accaduto, ad esempio qualcuno poteva aver provato a prendere il posto dell’ex Presidente, ma poi per motivi che non conosciamo, ha dovuto soprassedere, come d’altronde potrebbe essere che il Presidente Raisi avesse improvvisamente deciso di realizzare dei cambiamenti con nuove aperture democratiche, ma quest’ultimi, non essendo stato approvati dal Consiglio dei guardiani, hanno determinato quanto abbiamo visto…

Certo sono tutte ipotesi che a prima vista non possiedono alcun fondamento, già “campate in aria”, ma chissà se poi è realmente così. Mi sembra di rileggere il “Rapporto Pellican” di John Grisham.  

IRAN: Accident or murder? That is the question!!!

L’elezione in Iran (convocata per sostituire il presidente morto Ebrahim Raisi) è provvisoriamente terminata con il ballottaggio tra il riformista Pezeshkian e il fondamentalista Jalili…

L’affluenza al voto ha registrato una partecipazione di appena il 40%, ma forse ora a seguito del ballottaggio saranno in molti coloro (gli stessi che si sono astenuti, in particolare la maggioranza delle donne) che proveranno a far vincere il riformista Massud Pezeshkian a scapito del candidato appoggiato dal governo o dovrei dire dal Consiglio dei Guardiani!!!

Vedremo a giorni come andrà a finire, sempre che non emergeranno brogli elettorali…

Certamente queste nuove elezioni (dovute alla morte del presidente Raisi) hanno lasciato sul sottoscritto forti dubbi…

Già… incidente o omicidio? Questo è il problema!!! 

Sappiamo per certo – da quanto abbiamo potuto ascoltare dai Tg – che non è stata una bomba a far precipitare l’elicottero del presidente Iraniano!!!

Come d’altronde non è stato un missile straniero a colpire quell’aeromobile e difatti, sin dalle prime notizie iraniane è stato riportato che si è trattato di un incidente.

Ora… se pur certo che le informazioni iraniane corrispondessero al vero, d’altronde non sono stati trovati segni d’esplosivo nei rottami recuperati, possiamo accettare il giudizio che non vi sia stato alcun attentato dinamitardo e/o missile che abbia fatto esplodere quel veicolo aereo… 

Ma se viceversa dietro a quella sciagura fosse accaduto dell’altro, pur volendo considerare la buona fede dei periti chiamati a suffragare quel mancato intervento esterno o l’eventuale attacco militare, qualcosa resta da scoprire…

Vi starete chiedendo: ma Costanzo dove vuol arrivare??? 

Allora… poniamo il caso che esista un modo per far precipitare quell’elicottero senza l’utilizzo di armamenti convenzionali, mi riferisco ad esempio a quelli attualmente a conoscenza della maggior parte delle forze armate; ecco… chiunque analizzasse un veicolo precipitato a seguito di un tipo di arma come questa ipotizzata, non troverebbe nulla per suffragare l’idea di un attentato, come d’altronde a conferma di questa ipotesi, possono esser riprendere le comunicazioni intercorse prima dell’incidente, le quali non hanno evidenziato alcun problema tecnico.

E quindi siamo tutti concordi che quell’elicottero è caduto improvvisamente, senza comunicare anomalie, disfunzioni, guasti, etc…

Cosa fare quindi in questa circostanza se non certificare che si è trattato di una disgrazia…

Ma come dice il detto: “a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina”!!!

Ed allora provo ad instillare in ciascuno di voi un dubbio, lo stesso che dal primo istante, appena ascoltata la notizia, mi ha assillato…

Mettiamo il caso che esista un arma capace di colpire a distanza un qualsiasi mezzo meccanico, in particolare un veicolo aereo; questo sistema innovativo, sconosciuto ancora alla maggior parte dei militari, è capace di mandare in tilt l’intero impianto elettrico e di conseguenza bloccare le parti meccaniche di un veicolo, motori, pale, etc…

Quindi ipotizzando che esista quest’arma, se vi fosse un mezzo in volo da colpire, quest’ultimo si bloccherebbe immediatamente, già… su sé stesso e quindi non potrebbe far altro che precipitare…

Mayday, mayday” tuonerà certamente il radiofonista ed un segnale internazionale d’aiuto verrà così lanciato nell’etere, sì perché nel frangente di salvare quanti a bordo, il pilota proverà prima di precipitare di avvisare la base indicando la posizione e l’eventuale punto d’impatto!!!

Sì… una richiesta di aiuto che però non troverà alcun ascoltatore, perché come ho riportato sopra, tutto l’impianto elettrico è fuori uso e quindi anche quel messaggio non verrà mai trasmesso…

E difatti a conferma di ciò, le stesse squadre di ricerca iraniane hanno perduto ore e ore per comprendere dove fosse caduto quel veicolo, a conferma che nessun messaggio di avaria, fosse stato (stranamente) inviato dal pilota…

Vien ora da chiedersi: come avrebbe fatto ad esempio quell’organizzazione militare (diciamo avversa al governo iraniano) ad abbattere l’aeromobile???

Ah… ora che avete iniziato ad intuire cosa potrebbe essere accaduto, mi permetto di lanciare un sospetto!!!

Si è trattato di un raggio laser, non so dirvi se inviato da terra o da una nave militare posta al largo delle coste iraniane oppure da uno di quei droni dotati a grande autonomia in grado di compiere missioni di sorveglianza ad alta quota e nel caso specifico, capace di intercettare, mirare e quindi bloccare tutti i sistemi di un veicolo attraverso un raggio laser modificato per l’occasione…

Penso che si tratti di una arma militare ancora in fase sperimentale, già come taluni cannoni laser che proprio in questi giorni abbiamo letto esser stati provati, mi riferisco al nuovo potentissimo laser portatile anti drone in possesso dell’esercito australiano.

Quest’arma segreta avrebbe un raggio d’azione piuttosto ampio ed una precisione davvero elevata, con la certezza di riuscire a centrare l’obiettivo anche a lunga distanza e quindi capace di accecare e bloccare senza alcuna difficoltà qualsivoglia strumento in movimento e con la garanzia di colpire il bersaglio prescelto in modo certo…

Difatti il suo raggio laser potrebbe essere utilizzato per accecare i sistemi elettrici, danneggiando completamente la funzionalità dei veicoli nemici in movimento… 

Quindi, mettendo – per ipotesi – che si sia trattato di un attentato, resta ora da chiarire quale fosse il movente e soprattutto chi poteva avere interesse – non solo all’estero, ma anche nel proprio Paese – che l’ex Presidente Raisi, venisse improvvisamente a mancare…

Ho pensato quindi a due possibili soluzioni, tra qualche giorno ne parlerò, molto dipenderà anche da come finiranno queste elezioni presidenziali… 

Iran: verso le elezioni presidenziali…

Il Consiglio dei Guardiani ha finalmente deciso i nomi dei candidati, dando così il via alle elezioni presidenziali in una democrazia che non esiste essendo il Paese sottomesso alle decisioni di una dirigenza ultraconservatrice!!!
 
Difatti, sono stati approvati soltanto 6 candidati su 80, ovviamente tutti conservatori e con forti posizioni contro l’occidente. 
Tra quei sei candidati comunque ci sarebbe un candidato “riformista”, già… il parlamentare Masoud Pezeshkian, l’unico a promuovere legami più stretti con l’Occidente e che spinge affinchè si possano superari i dissidi attualmente in atto dalla comunità internazionale  e fare in modo di revocare le sanzioni che come ben sappiamo soffocano l’economia iraniana!!! 
Tra coloro che non sono stati designati dal Consiglio vi sono  anche l’ex presidente conservatore Mahmud Ahmadinejad e l’ex presidente del Parlamento Ali Larijani, considerato dai “guardiani” troppo moderati…

Masoud Pezeshkian si definisce – a causa dei lutti familiari che lo hanno colpito – “marito, padre e nonno” e finalmente, dopo che si era già presentato alle votazioni del 2021 – a cui il Consiglio dei Guardiani aveva respinto la sua candidatura – ecco che finalmente il medico è stato autorizzato a potersi candidarsi a queste elezioni presidenziali, accelerate come ben sappiamo dalla morte in elicottero del presidente Ebrahim Raisi (incdente del quale ho avuto sin da subito forti dubbi e di cui parlerò a giorni in un mio prossimo post…).

Comunque… sono le donne le prime a voler votare per Pezeshkian, molte di loro infatti non si sarebbero neppure recate alle urne senza questa candidatura, anche se va detto che è egli rappresenta lo “specchietto delle allodole“, in quanto sappiamo bene che a decidere su tutti quei candidati sara sempre il “Consiglio dei Guardiani” e quindi, alla maggior parte degli iraniani, non resterà altro che subire ancora per molto quel totalitarismo, lo stesso che ha determinato in questi lunghi anni una grave inflazione, accompagnata da crisi economica e da una elevata disoccupazione, fattori negativi che hanno portato all’attuale recessione e al deprezzamento della valuta nazionale!!!

Ovviamente il malcontento è palpabile e se non fosse che tutte le manifestazioni pubbliche finora compiute sono state represse militarmente, quel governo fortemente autoritario e attualmente in carica, non durerebbe un giorno in più… 

Comunque una cosa è certa, queste votazioni sono considerate da molti come un qualcosa di artificioso, già… di falso, truccato, servono a ingannare il popolo e soprattutto a tenerlo a bada, ma quantomeno potrebbero rappresentare la svolta ad un cambiamento …

Le previsioni degli esperti prevedono però che ci sarà una bassa affluenza, già… inferiore al 50%, considerata anche l’opera di boigottaggio posta in atto da coloro che non hanno potuto partecipare a questa competizione, definendola in una parola “illegale”!!!

Ecco perché non credo che un uomo da solo potrà mutare questo stato di fatto, perchè ritengo che fino a quando questa dirigenza resterà al governo, nulla di buono potrà mai accadere e difatti, l’eventuali richieste formulate oggi dalla popolazione in particolare da quelle donne coraggiose, di poter godere di una maggire democrazia, vedrete… ahimè verranno – per come finora fatto – soppresse con l’uso della forza!!!

Ma la storia insegna ed il motivo per cui non bisogna arrendersi!!!

D’altrinde è solo questione di tempo: perchè si sa: un’ingiustizia fatta all’individuo è una minaccia fatta a tutta la società!!!

Nel capoluogo etneo ha votato solo il 24,61%!!!

Già… a differenza del 75% dei miei conterranei – basti osservare la mia scheda –  non ho mai perso l’occasione di andare al voto!!!
Il bello è che proprio quel 75% rappresenta il siciliano medio, lo stesso che non fa altro che lamentarsi su quanto non vada nel proprio territorio, ma poi, in quell’unica occasione in cui potrebbe far valere le proprie ragioni, preferisce non votare, demandando quindi a quell’esiguo 25% di rappresentarlo…
Astensione” è questa la parola preferita dalla maggior parte dei siciliani e ciò non è dovuto – per come in molti vorrebbero farci credere – a causa di una chiara compromissione della fiducia dei cittadini, no… il vero problema è che, a una larga maggioranza di quei siciliani, questa situazione va più che bene, d’altronde sono gli stessi che poi elemosinano quanto possono racimolare per se stessi o per i propri cari, fottendone viceversa di questa sterile politica regionale, in particolare nel verificare l’utilizzo di quel denaro pubblico e quindi di quella mala-gestio delle risorse!!!
Poi c’è chi crede di non esser più in grado di incidere nella vita reale, ed è il motivo per cui non esiste più un’identità di voto politico o di appartenenza a quel determinato partito, ma ci si lascia influenzare nella scelta di quel candidato da fattori diversi, il più delle volte slegati anche dalle proprie ideologie…
Ma d’altronde passato l’esito elettorale, a nessuno più interessa della Sicilia e del suo voto…
Già… si può dire che già da mercoledì c.m. s’inizierà a parla di tutt’altro e difatti, vedrete… i miei conterranei – che già di loro evidenziano di non brillare per spirito di partecipazione – non s’interesseranno più di politica, sì… per i prossimi mesi!!! 

Il voto rappresenta l'unico sano investimento per migliorare questo paese!!!

Votare è importante, d’altronde è soltanto attraverso le urne che si rafforzano i rapporti relazionari con i cittadini, ma non solo, quel voto diventa fondamentale per organizzare un buon governo, sia esso nazionale che regionale o come in questi giorni… Europeo.

Esso contribuisce in modo notevole al rafforzamento di quel cosiddetto “senso civico” e soprattutto alimenta la fiducia nei confront della pubblica amministrazione e la qualità della democrazia.

Difatti, con il nostro voto si legittimità le decisioni di quei poteri pubblici, ma nello stesso tempo si può ribaltare lo stato di fatto, già… attraverso il voto, in questo caso…  contrario, anche perché i cittadini comprendono quando i loro sforzi vengono ignorati, ad esempio non venendo celermente informati o come ad esempio escludendoli di partecipare attivamente al processo politico…

Perchè ciascuno di essi ha bisogno di comprendere cosa sta accendo non solo nel proprio territorio di apparenenza, ma anche a livello regionale e nazionale, attraverso una informazione completa, obiettiva, affidabile e soprattutto facile da comprendere…

Ecco perché la politica deve dedicare tempo, risorse, energia, per sviluppare adeguati strumenti normativi e far di tutto per coinvolgere i cittadini nei processi decisionali delle politiche pubbliche….

C’è quindi necessita di rispondere alle esigenze degli elettori, evidenziando da parte delle amministrazioni una maggiore trasparenza e soprattutto mostrando responsabilità nelle decisioni, considerando che non solo il pubblico, ma anche i media, guardano con particolare attenzione le azioni compiute e ahime, anche tutte quelle inchieste giudiziarie che naturalmente, quando emergono, provocano un evidente perdita di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni…

Ecco perchè bisogna soddisfare le attese dei cittadini, già… è fondamentale esser presenti sul territorio, toccare con mano le difficoltà di quest’ultimi che desiderano semplicemente essere ascoltati e trovare così quel giusto riscontro alle loro esigenze…

L’informazione è diventata ormai un punto fondamentale della politica ed è grazie ai social se oggi si può rimanere in contatto con i propri elettori, ma anche con chi ha preferito – per ragioni diverse – demandare il proprio voto a chi opera all’opposizione…

Facebook, Istagram, X (ex Twitter), Bluesky, Tumblr, Testate Web, Blogger, WordPress ed altri, permettono oggi a chiunque di quei politici di dialogare con i cittadini ed è grazie a questi social che sono aumentate quantità e qualità delle informazioni di quei suoi referenti istituzionali…

Questa nuova tecnologia rappresenta una parte importante di questa dinamica, in quanto permette l’interscambio dell’informazione e della comunicazione; quest’ultima infatti non consiste nel dare ai cittadini l’ingannevole illusione di poter partecipare a grandi decisioni, ma viceversa, permette a ciascuno di essi di elaborare proposte e controllare i modi in cui viene esercitato il potere, affinchè ci si possa eventualmente organizzarsi, ahimè per ribalate un sistema ritenuto malauguratamente, sterile o inconcludente…

Già… perché c’è un’azione peggiore di quella di togliere il diritto di voto al cittadino, e consiste nel togliergli la voglia di votare!!!

Cartelloni a Catania??? Sì… per stimolare (inutilmente) gli elettori al voto!!!

Mi fa piacere osservare come dopo aver scritto ieri un post su alcuni cartelloni pubblicitari di Forza Italia e Berlusconi – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/04/berlusconi-anche-da-defunto-la-sua.html – anche altre testate web, come ad esempio quella assai conosciuta di “Live Sicilia”, abbia preparato stamani un articolo analogo o quantomeno basato sullo stesso tema e cioè l’utilizzo di una foto sullo sfondo dove si vede un comizio tenuto da Silvio Berlusconi su un palco azzurro e circondato da parecchi partecipanti in festa…
L’intenzione del partito del defunto “Cavaliere” è quella di arrivare al 10%, certo non è propriamente facile raggiungere questo traguardo, ma comunque ci si sta provando per poi auspicare successivamente di ottenere un 20% alle politiche nazionali!!!
Forza Italia proverà in questi mesi a riunire nuovamente tutte le forze centriste del Paese, visto che ormai i voti di destra continueranno ad essere di dominio della Meloni e quindi del suo partito FdI, mentre gran parte delle preferenze del Nord, rimarranno saldamente nelle mani della Lega…  
Come ho scritto ieri, fintanto che non si cambia questo sistema clientelare e corruttivo e difficile far ritornare alle urne tutti quegli aventi diritto che da troppo tempo non si recano più alle urne; un trend che ha evidenziato essere costantemente in calo e che ha causato in oltre il 50% dei cittadini una totale alienazione dalla politica e una generale diffidenza in quei suoi referenti, molti dei quali hanno già evidenziato essere non soltanto impreparati, ma ahimè… fortemente legati a metodologie illegali che li vedono accomunati anche a quelle note associazioni criminali!!!!
Quindi… per il momento, meglio lasciar perdere!!!

Siciliani… non basta essere "cives" (cittadini) per essere “società”!!! E' tempo di far seguire alle parole i fatti!!!

Il problema della democrazia in questo Paese e in particolare nella mia isola, è propriamente rappresentato dai suoi cittadini, sì… perché sono loro ad essere custodi di questa terra, del bene comune e della promozione del senso civico, evidenziando quel necessario contrasto alla illegalità…

Ed è il motivo per cui ritengo del tutto inutile parlare di “società civile“, un’espressione che potremmo definire superata in quanto non basta essere “cives” e quindi cittadini, per essere “società!!!

Ciò che bisogna mettere in evidenza ed è ciò che bisogna insegnare ai propri figli, è essere sempre ed in ogni circostanza, cittadini onesti e responsabili!!!

Serve a poco scaricare le proprie responsabilità su altri individui, come ad esempio le forze dell’ordine, la magistratura, le associazioni di legalità, oppure dare sempre la colpa di quanto avviene in questa terra a quella presenza capillare chiamata “mafia”, dimenticando tra l’altro che essa basa tutta la propria forza su questa presenza debole, ben rappresentata dai suoi omertosi conterranei!!!

Se quella associazione criminale si è così perfettamente inserita nel mercato legale e nel sistema economico e politico, lo si deve principalmente a quei suoi attori, mi riferisco innanzitutto ai cittadini, ma soprattutto a quei cosiddetti imprenditori affiliati a cui si somma la complicità di tutti quei professionisti esterni di cui si avvalgono ogni qualvolta le circostanze lo richiedono…

D’altronde vorrei ricordare come quei soggetti criminali, mancano di fatto delle capacità e delle competenze tecniche e/o informatiche necessarie per muoversi in quei business, gli stessi che utilizzano finanziamenti pubblici e fondi dell’Ue, che sono per l’appunto quelli che oggi garantiscono alla mafia i maggiori profitti!!!

Difatti in questi anni, la nuova “Mafia 2.0” è riuscita a riciclare gran parte del denaro proveniente dalle classiche attività  di business, come il traffico di droga, l’usura, il racket, la prostituzione, la tratta dei migranti, in attività legali, le stesse che ora garantiscono crescita finanziaria e permette altresì un controllo capillare del territorio, già… attraverso nuovi legami politici e soprattutto l’elargizione di posti di lavoro.   

Ecco… è questo il legame che bisogna interrompere, sapere di poter fare a meno di quei favori, rompendo qualsivoglia collaborazione anche indiretta e soprattutto evitare di girarsi dall’altro lato, evidenziando omertà, complicità, omissioni e silenzi!!!

In questi giorni passeggiando per la mia città, Catania, ho modo di ascoltare molti miei concittadini, gli stessi che manifestano atteggiamenti di disgusto su quanto sta accadendo nella nostra politica regionale, sì… tutte forme di corruzione e di potere che mettono in risalto una politica collusa con certi ambienti mafiosi, politici che con i fatti dimostrano – ad esclusione di qualche eccezione – una mancata coerenza, già… nel voler combattere quell’infezione!!! 

Siciliani, è tempo quindi di fare valere chi siete e cosa siete, iniziando ad esempio dalla cabina elettorale nelle prossime elezioni europee!!! 

Basta quindi con i ricatti, dite “ALT” allo scambio di voto in cambio di 50 euro, non barattate il vostro diritto per una busta alimentare, perché è venuto il tempo di rompere con tutta questa politica marcia e soprattutto con quei suoi referenti “immorali“, ma non solo, allontanate da voi quei procacciatori di voto che come sappiamo sono legati alla criminalità organizzata, è quindi giunto il tempo di rompere il silenzio, ma per farlo non dovete parlare come abitualmente accade e cioè a vanvera, ma far seguire alle parole finalmente… i fatti!!!

Ed allora, mi rivolgo a chi urla ogni giorno dichiarando di essere “SICILIANO”: sì… è venuto il tempo di dimostrarlo, altrimenti siete eguali a tutti quei personaggi che vedo atteggiarsi nei vari social, già… veri e propri “pisciabriodi”!!!   

Per trenta (milioni…) denari, non si tradisce!!!

Ho letto di un post che conferma pienamente quanto ho riportato in questi anni e cioè che la campagna stragista sia servita per creare quelle necessarie condizioni per l’affermazione di una nuova forza politica…

Gli investigatori della Dia di Firenze e di Milano stanno in questi giorni perquisendo alcune abitazioni, nell’ambito dell’inchiesta sui mandanti delle stragi di mafia del 1993: Fonti della procura confermano l’attività in perquisizioni, ispezioni e sequestri.

Gli agenti avrebbero ispezionato anche vari uffici sequestrando elementi utili alle indagini, certo non credo proprio che documentazioni così “pericolose”, possano ancora circolare o essere presenti all’interno di un qualche armadio o cassaforte, viceversa ritengo che se queste non siano state ancora distrutte, è perché attraverso di esse, si può pensare di ricattare chi di dovere… 

Secondo la procura di Firenze vi sarebbe stato di fatto una vera e propria istigazione a cosa nostra, sollecitando l’allora boss Graviano ad organizzare e attuare una campagna stragista e, comunque, a proseguirla, al fine di contribuire a creare le condizioni per l’affermazione di una nuova forza politica,  nel quadro di un accordo, consistito nello scambio tra l’effettuazione, prima, da parte di Cosa nostra, di stragi, e poi, a seguito del favorevole risultato elettorale effettivamente ottenuto, la promessa di indirizzare la politica legislativa del Governo verso provvedimenti favorevoli a Cosa nostra in tema di trattamento carcerario, collaboratori di giustizia e sequestro di patrimoni, ricevendo altresì da Cosa nostra l’appoggio elettorale in occasione delle elezioni politiche…

Sembra di scoprire l’acqua calda, ormai questa è una storia che conosciamo bene e quando il Sig. Baiardo ha dichiarato di essere in possesso di una foto dinnanzi a un bar, che ha poi esibito al giornalista Massimo Giletti, possiamo essere certi, che questa esiste, come esistono i documenti che dimostrano quanto accaduto…

Certo quanto sopra ha un costo, ma d’altronde, per non tradire, trenta denari non bastano più!!! 

E difatti, abbiamo letto in questi giorni a quanto ammonta quel richiesto silenzio e chissà se prima o poi quella verità verrà fuori: già… perché molto dipenderà da un’unica circostanza e cioè se la somma a suo tempo promessa, gli verrà prima o poi versata oppure no!!!

CATANIA – Via S. Sofia: un calvario per i pazienti delle autoambulanze e per gli automobilisti!!!

Sono rientrato da pochi giorni nuovamente a Catania e mi accorgo ahimè come nulla sia cambiato, anzi posso affermare senza alcun dubbio che questa mia città, ogni anno che passa, vada sempre più peggiorando!!!

Già… sono passati cinque anni da quando nel 2018 avevo scritto delle problematiche presenti sulla Via S. Sofia, ma a quanto vedo nessuno delle amministrazioni che hanno in questi anni governato la città è stato capace di porvi rimedio e la situazione come si può vedere dalle foto in allegato, è andata sempre più peggiorando… 

Difatti, basti rileggersi quanto avevo scritto: 18 Novembre apre il pronto soccorso del Policlinico: “Ma qualcuno ha fatto le prove di viabilità su questo tratto di strada”??? Io penso proprio di no!!! – link http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/11/18-novembre-apre-il-pronto-soccorso-del.html ed anche “Catania: “Stress test” al Policlinico…” – link http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/11/catania-stress-test-al-policlinico.html per vedere, come la situazione sia rimasta inalterata!!!

In quei post avevo tra l’altro proposto alcune soluzioni per risolvere il problema della viabilità in un tratto stradale di fondamentale importanza visto che rappresenta anche l’unico ingresso per il Pronto Soccorso del Policlinico, eppure si è continuato ad ignorare la problematica pur sapendo che a volte bastino solo pochi minuiti, per far sopravvivere o provocare il decesso di un paziente posto su quelle autombulanza, per riuscire a raggiungere nel più breve tempo possibile l’eventuale sala operatoria…

Ecco perché non si riesce a comprendere come ogni giorno, quella corsia riservata al mezzo di emergenza venga occupata da una fila di automobilisti che incivilmente la occupa, ma non solo,, questa corsia si riunisce a poche centinaia di metri, con l’altra adiacente, i cui autisti – sapendo di provenire dalla corsia corretta – precedono di diritto limitando l’accesso a chi viceversa proviene dalla corsia riservata di destra e a loro vietata, provocando di fatto su quest’ultima il totale rallentamento e quindi determinando una coda che giunge quasi all’ingresso con la circonvallazione!!!

Di conseguenza, tutte le autombulanze che si dirigono verso il “Pronto Soccorso” restano anch’esse bloccate e perdono almeno 15 minuti prima di riuscire “zigzagando” a giungere all’ingresso di quel presidio ospedaliero, il più delle volte debbo credere, con il paziente deceduto!!!

Consentitemi altresì di aggiungere che in questi anni, non ho mai visto su quel tratto di strada un solo vigile urbano, ed allora pur volendone giustificare l’eventuale assenza con la carenza di personale mi chiedo, perché non fare quanto ho visto in questi mesi in Toscana, dove la corsia di emergenza adiacente un ospedale era bloccata da un dissuasore azionato da un telecomando o da un operatore posto a distanza, affinché si limitasse l’ingresso a chi non fosse autorizzato: per chi non sapesse di cosa sto parlando, basterà osservare la foto accanto.

Così facendo si libererà la corsia riservata e gli autisti indisciplinati, verrebbero obbligati (perché sappiamo bene come da noi i cittadini vadano “costretti”, altrimenti quella propensione all’ineducazione verrebbe sempre palesemente evidenziata…) a proseguire nell’unico percorso regolare!!!

Ma non solo di dissuasori si ha bisogno su quella Via S. Sofia, ma anche di eliminare quello spazio  posto dinnanzi all’ingresso del Pronto soccorso, utilizzato da molti automobilisti quale parcheggio”, il più delle volte per non recarsi in quelli autorizzati – a pagamento – posti nella stessa strada!!!
Questa situazione non solo limita la corsia ad una carreggiata, ma molti automobilisti trovando quell’area occupata, parcheggiano le loro auto in doppia fila, creando di fatto una condizione che blocca la circolazione o quantomeno ne limita in maniera vergognosa il proseguo di tutte le auto poste già da tempo in fila… 

E’ evidente come tutto quel percorso così come progettato sia errato, d’altronde non ci voleva mica un genio per comprenderlo,  ma forse il problema reale va ricercato sulle circostanze che questi problemi trattano servizi sociali e di conseguenza della collettività e e da noi – come ben sappiamo, anche si i miei concittadini fanno finta di non saperlo –  – ci si muove solo e soltanto quando vi è un interesse personale, quando ci si riferisce al proprio orticello, quando si può incassare una regalia o una mazzetta, quando vi è un tornaconto, altrimenti… non gliene fotte niente a nessuno, anzi ci si gira dall’altra parte affinché non si venga coinvolti, ‘altronde vorrei ricordare come le elezioni siano appena terminate e le preferenze sono state appositamente suddivise e quindi cosa importa dei problemi dei cittadini: già… se ne potrà riparlare tra cinque anni!!! 


Catania: Sì… vedrete, un giorno diventerà bellissima!!!

Catania si sta preparando per le votazioni??? Sì… sono indeciso e chissà se forse osservando le affissioni potrò decidere per un eventuale candidato…

Ho scritto in questi giorni sulle affissioni a Catania e proprio in queste ore mi sono giunti a mezzo mail alcuni video da parte di alcuni cittadini che hanno voluto evidenziarmi quanto sta accadendo in alcuni quartieri…
Certo, ad osservare le immagini allegate – che rappresentano solo una parte di quanto stia realmente accadendo – si resta basiti…
Ma d’altronde, perché meravigliarsi, siamo abituati a scene del genere e permettetemi, anche di peggiori, e quindi cosa fare se non attendere pazientemente (senza mai protestare…) che tutto – tra pochi giorni – finisca, perché sappiamo bene che questi vergognosi contesti finiranno, anche se poi nei fatti, queste ed altre eguali condizioni, nei i prossimi cinque anni, resteranno come sempre: inalterate!!!

E sì… so bene che dovrei aggiungere che queste immagini finiranno anch’esse nel dimenticatoio, come tutto il resto d’altronde, perché é così che va, ed è così che si vuole (da sempre) che vada!!!
Già…: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”!!!

Catania: se la legalità viene in questi modi disattesa, ditemi… chi stiamo votando???

Mi sono giunte delle mail da alcuni candidati relative alle prossime elezioni comunali…
Questi Sig.ri mi hanno gentilmente inviato delle foto di come i manifesti infissi negli stalli loro assegnati, siano stati coperti da altri contendenti…
Sappiamo bene come l’affissione dei manifesti elettorali può essere effettuata solo negli appositi spazi autorizzati, ma se da un lato ciascun candidato ha diritto all’assegnazione di quegli stalli tramite un sorteggio, dall’altro non dovrebbe subire la beffa di pagare un servizio del quale non potrà correttamente  beneficiare…
Mi permetto infatti di ricordare come i manifesti collocati al di fuori di quei suddetti spazi o ancor peggio affissi in stalli loro non assegnati, andrebbero immediatamente oscurati e la Polizia Municipale dovrebbe provvedere a comminare le relative sanzioni ai trasgressori…

Il problema difatti è quello di far rispettare quanto sopra e per far ciò bisogna ovviamente fare in modo di verificare costantemente quei luoghi pubblici!!!

Così come hanno fatto quei candidati che mi hanno scritto che per l’appunto, nel percorrere le strada cittadine, hanno scoperto e di conseguenza evidenziato al sottoscritto quanto segue: 

Viale Mario Rapisardi, piazzetta angolo Via Stazzone: i manifesti sono stati coperti da altri manifesti di diversa lista politica…

Eguale circostanza in piazza Trento occupato indebitamente… 

Analoga situazione in Piazza Borgo e Piazza Europa… 

In questa totale giungla elettorale la confusione dei manifesti è palese; alcuni candidati sono presenti tra l’altro con posizioni politiche diametralmente opposte: già… in un consiglio comunale sono rappresentati politicamente con il centro-destra ed in un altro Comune si stanno presentando con quello del centro-sinistra; un mistero per il sottoscritto comprendere come questi siano riusciti nel loro intento…  

Dalle foto inoltre è emerso che in molti hanno utilizzato più e più volte gli altrui stalli, senza minimamente preoccuparsi delle eventuali sanzioni amministrative previste!!! 

Ho saputo altresì che chi è posto a quei controlli è stato in questi giorni posto a conoscenza dell’accaduto, ma non solo, sono state effettuate delle denunce nei confronti di chi ha asportato e/o coperto illegittimamente quegli affissi…

Ho ringraziato i candidati che a mezzo mail mi hanno contattato (sapendo del mio impegno nei confronti di quei contrastanti principi di legalità…), tanto da essermi offerto dall’accompagnarli al fine di evidenziare chi si è reso responsabile di quelle affissioni abusive; in questo modo, oltre a prendere contezza di chi sia il soggetto beneficiario di quella indebita propaganda elettorale, sarà possibile provvedere all’individuazione del committente solidalmente obbligato con il materiale esecutore dell’affissione…

Va tuttavia precisato che tale prassi non può costituire una soluzione definitiva in quanto non risolve il problema e non assolve al ripristino delle condizioni di parità, ragione per cui sarà  necessario che gli uffici comunali preposti, provvedano quanto prima con interventi di ripristino definitivo!!! 

È inoltre stato eccepito come in taluni casi – ove una tale prassi sia stata posta in essere – un danno d’immagine lamentato dai beneficiari del materiale abusivamente affisso che, disconoscendo la paternità del gesto, lamentavano la possibilità che tale condotta potesse essere stata posta in essere da correnti avversarie proprio al fine di recare danno. 

Ecco perché in tale ottica è importante la presenza sul campo di tutti, perché sarà maggiormente utile sincerarsi che gli operatori tecnici autorizzati ai controlli, non dilunghino le tempistiche di quei loro interventi!!!

Certo comunque che se sono questi i principi di legalità con cui alcuni di quei candidati si stanno presentando… 

Prossime elezioni: fare di tutta un'erba un fascio? Forse è sbagliato, forse no…

Si, fare di tutta un’erba un fascio sarà sbagliato, ma a volte nel pensarlo ci si indovina!!!

Ormai sono tutti lì in Tv, nei social, nelle pagine dei quotidiani a ricordarci come soltanto loro potranno salvare questo nostro Paese dal fallimento, tra l’altro dimenticando come siano stati proprio loro a portarci a questa condizione…

Chi più chi meno ha colpe su questo sfacelo, ma nessuno di loro ammetterà mai le proprie responsabilità, sono viceversa molto bravi ad attribuire agli altri gli errori commessi!!!

Ho saputo che ultimamente anche Tik Tok  è stato preso di mira e difatti le cazz… sono aumentate in maniera considerevole!!!

Ho letto della realizzazione del ponte sullo stretto ( sì… ritorna di voga ad ogni nuova elezione, peccato che se ne parli soltanto…) ed a quella frase esternata dal Cavaliere ho pensato immediatamente di aggiungere “chiu pilu pi tutti“!!!

Sì… votare loro e come votare per “Cetto La Qualunque“, è la stessa cosa, d’altronde ditemi quale sarebbe la differenza???

Ma poi mi chiedo, ma perché nessuno di loro ha voluto mai una legge che prevedesse un mandato e siedono lì da anni e anni ed i loro familiari prima di loro!!!

Abbiamo visto cos’è accaduto agli iscritti al gruppo del M5Stelle, appena hanno compreso i vantaggi di stare seduti lì si sono venduti al migliore offerente ed ora si ripresentano – per fortuna sotto le insegne di altri partiti – quasi fossero limpidi da colpe e con quelle facce d’angelo ci chiedono di votarli!!!

Mi viene il voltastomaco, sono senza alcuna dignità, ancor peggiori da chi frequenta quelle camere da una vita, ma vedrete qualcuno li voterà, sempre per le stesse ragioni che spingono la maggior parte dei miei conterranei a credere che prima o poi si potrà chiedere loro un qualche favore personale!!!

Uno schifo sotto tutti i punti di vista, d’altronde si sa l’Italia è divisa tra persone che mantengono il Paese e gente che continua a non fare un cazz… ma che viene incredibilmente premiata da un sistema che dimostra essere iniquo, corrotto ma soprattutto che non premia la meritocrazia!!! 

E quindi cosa aggiungere, andiamo avanti con questa massa d’ignoranti e incapaci, individui rapaci che pensano solo ai propri interessi, mi consola pensare che prima o poi quest’ultimi dovranno lasciare su questa terra quanto rubato: sì… almeno la giustizia divina compensa quella terrena!!!

Alla fine, vedrete l’astensionismo evidenzierà – se ancora qualcuno avesse die dubbi – che gli Italiani sono stanchi, per non dire nauseati anche al solo vederli e d’altronde come dargli torto, vedete dove ci hanno condotto con quelle loro politiche nazionali e soprattutto estere totalmente scellerate!!!

Cosa aggiungere, la grande ammucchiata si è definitamente divisa ed ora ciascuno di quei partiti cercherà di prendere per se quanti più voti possibili per ottenere quel potere tanto desiderato…

Chissà se poi tanta ingordigia farà loro (finalmente) male!!!

Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima, ma complice!!!

Non faccio l’influencer, sì… mi da fastidio il solo pensiero che vi sia qualcuno che abbia bisogno di un soggetto terzo per consigliarlo al meglio su quali scelte intraprendere, quindi se qualcuno di voi ha individuato il partito giusto o il referente che merita di essere eletto… votatelo, d’altronde se è ciò che pensate (senza che dietro quella scelta vi sia – come solitamente accade – un secondo fine personale) è giusto farlo!!!

Il sottoscritto viceversa osservando questi nostro partiti o quei loro referenti, non trova in ciascuno di essi nulla di concreto e/o positivo, credetemi non lo dico per essere disfattista, di parte, no… me ne guarderei bene dal farlo, sento realmente dentro me questa sensazione abietta, un vero malessere interiore che mi fa dire: ma Nicola… per chi vorresti votare, non vedi che sono tutti egualmente indegni di rappresentarti e sono posti lì soltanto per fare i propri interessi???

Ma d’altronde ditemi, quanti tra voi farebbero diversamente, pochi già… forse nessuno, è ciò che d’altronde viene compiuto quotidianamente da quasi tutti, nessuno che esce fuori da quegli stereotipi, ciascuno pensa al proprio orticello, a far progredire se stesso (senza alcun merito), a raccomandare i propri figli solitamente incapaci come loro, ah… certo, nessuno genitore vorrebbe sentirselo sentirselo dire, ma quanto esprimo rappresenta la verità, difatti se non ci fosse quella cosiddetta “spintarella” essi mostrerebbero le loro reali incompetenze, difatti soltanto in questo nostra Stato, dove vige la mancata meritocrazia essi possono sopravvivere, viceversa al di fuori di questi nostri confini verrebbero sicuramente cacciati senza alcun riguardo!!!

Ecco perché non mi aspetto dai miei connazionali alcuna libertà di pensiero dinnanzi alle prossime elezioni, perché essi non sono mai stati liberi, sono come quelle pecore che vediamo all’interno dell’ovile, sempre pronte a “belare”, ma mai nessuna di esse capace di allontanarsi da quel recinto e di allontanarsi per protesta!!!

Quindi andate a votare, per chi sapete voi. questo è il paese che tanto desiderate, che amate, che volete, già… proprio per com’è fatto, soprattutto per quei suoi difetti, che sono d’altronde ciò che più di ogni altra cosa volete!!!

Il sottoscritto viceversa vorrebbe un paese più onesto ed equo, sì… auspicherei vedere un benessere generale ad uno ristretto, vedere realizzarsi professionalmente i nostri giovani nello studio e soprattutto nel lavoro, potersi creare senza bisogno di alcun sostegno quella loro indipendenza economica che li porti ad avere un giorno le gratificazioni personali che meritano e perché no, una famiglia e dei figli a cui insegnare e trasmettere quei principi di libertà, democrazia e soprattutto dignità!!!

Ma quanto voglio conta poco, la maggior parte di essi punterà su altri valori, per lo più futili, gli stessi che prima o poi dovranno lasciare su questa terra, già… senza venir ricordati da nessuno, neppure dai propri familiari e ancor meno dai loro nipoti, perché si sa… niente nel corso degli anni hanno seminato e niente mai crescerà da quel loro “infetto” germe!!!

    

No Draghi??? No Party!!!

Se qualcuno pensava ra i miei connazionali che alla caduta del Presidente del Consiglio non avessero seguito una serie di manovre di ritorsione da parte dall’Eu, evidenzia non aver compreso le dinamiche internazionali che vi sono dietro a certe decisioni politiche già da tempo intraprese…

Vedrete, a breve tutto si ritorcerà contro di noi e a seconda delle scelte che verranno definite anche con le prossime elezioni politiche, si vedrà se il nostro paese potrà ricevere i fondi programmati previsti oppure se viceversa verranno create tutte una serie di difficoltà sia burocratiche che amministrative, che porteranno verso difficili variabili impossibili da poter valutare e quantificare oggi.

Peraltro fateci caso, appena saputa la notizia che il governo Draghi stesse per cadere ecco innalzarsi lo Spread, a cui sono seguite tutta una serie di dichiarazioni di Presidenti che avvertivano sui possibili rischi che quella scelta avrebbe determinato… 

Quindi ecco subire una serie di manovre di speculazioni di mercato e di rischi d’inflazione a cui si preparano dei meccanismi che potrebbero bloccare quei fondi programmati dell’Ue, d’altronde va ricordato come le istituzioni europee siano tenute a regolare tutti i governi nazionali allo stesso modo, a prescindere dai partiti che li sostengono. da colori, dalle loro posizioni internazionali, etc…

Ora se pur la decisione di mandare a casa Draghi possa essere risultata per taluni esponenti dell’Ue infelice, questa scelta non può essere considerata motivo di ricatto per quei fondi Ue già destinati al nostro paese e mi riferisco ai finanziamenti previsti dal Recovery fund: 68,8 miliardi di sussidi e 122,6 miliardi di prestiti… 

Sì… stiamo giocando una partita delicata e a seconda delle mosse che di qui a breve i nostri governanti faranno, si decideranno le sorti del nostro Paese…

La mafia vuole accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro!!!

Preparatevi, d’altronde l’avevo anticipato in un mio precedente post http://nicola-costanzo.blogspot.com/2022/05/draghi-rivolge-le-sue-attenzioni-al-sud.html, ma ora iniziano ad esserci i primi riscontri.

Basti osservare quanto sta accadendo, sì… nella nostra regione. 

Guardate i nomi dei candidati oppure chi alle ultime elezioni è stato eletto…

Ed ancora chi a breve siederà in quelle poltrone così importanti e chi viceversa sembra stare nascosto; poi c’è chi è uscito allo scoperto, eppure non dovrebbe parlare visti i suoi trascorsi inquietanti per quanto scontato come pena definitiva a causa di quei suoi rapporti con quelle associazioni mafiose ed infine dovremmo contare quanti sono stati in questi mesi arrestati e/o o accusati di scambio elettorale politico-mafioso. 

A breve comunque avremmo le nuove elezioni, ma non solo, dovrebbero iniziare ad arrivare un bel po’ di miliardi, grazie a quel famoso Pnrr….

E c’è chi ha già una sua strategia su come impossessarsi di quel denaro pubblico e parlo di un’organizzazione chiamata “cosa nostra”, che ha già messo in moto i suoi politici, le imprese affiliate e  tutta l’organizzazione costituita da veri professionisti, che si occupano di smistare sui vari comparti quel flusso di denaro.

Il messaggio che si vuole far passare è che quel sistema collaudato “democristiano“, sta nuovamente ritornando, d’altronde come dimenticare il messaggio che circolava allora: con la mafia si lavora, mentre con lo Stato si muore di fame!!!

I cittadini d’altronde dimostrano con molte loro azioni di aver bisogno di fare affidamento su questi individui, gli stessi d’altro canto a cui offrono la loro preferenza e a cui poi chiedono qualcosa in cambio, già questi particolari miei conterranei sono più vomitevoli di quei personaggi corrotti o mafiosi da cui siamo ahimè circondati. 

Qualcosa si sa non va, ma in molti siciliani ahimè c’è ancora forte la convinzione che è proprio grazie a quel sistema clientelare/imprenditoriale/mafioso che si potrà iniziare a stare nuovamente bene e a produrre ricchezza, principalmente per se stessi, più che per il proprio territorio…

Già… in quante cazzate si spera, non capendo che si continuerà a morire di fame fintanto che si resterà succubi di certi personaggi inadeguati e soprattutto rapaci, compromessi moralmente e legati a quel sistema criminale!!!

Ma d’altronde se i miei conterranei preferiscono il reddito di cittadinanza al lavoro cosa si vuole aggiungere, già… quando in molti c’è la convinzione che lo Stato è qualcosa di estraneo, di astratto, un semplice contenitore da cui prendere o rubare, senza dar mai nulla in cambio…

Lo stesso peraltro fa proprio quel meccanismo perverso che proverà attraverso i suoi uomini (più o meno affiliati) ad accaparrarsi il controllo di quegli 82 miliardi di euro (il 40 per cento dei 235 miliardi destinati al nostro Paese) che proprio il Pnrr, quel Piano nazionale di ripresa e resilienza, è pronto a far giungere nel Sud e di cui la quota più consistente verrà destinata alle imprese che operano nel settore delle costruzioni e infrastrutture…

Speriamo che le nostre istituzioni e soprattutto le procure nazionali intervengano prima che quei fondi finiscano in mani sbagliate, almeno così potremmo auspicare che qualcosa di profondamente diverso possa in questa nostra terra essere finalmente compiuto!!!  

La DC è tornata, torna anche tu!!!

La politica nel nostro Paese ha veramente un qualcosa di paradossale.

Già, son bastati alcuni anni e ci si è dimenticati di quanto è accaduto o forse debbo credere che qualcuno sta tentando di alterare gli eventi storici che hanno colpito quel partito, lo stesso che  per oltre cinquant’anni aveva dominato la nazione e che poneva il potere e il suo mantenimento, dinnanzi ad ogni altro fine!!! 

Qualcuno però ora ha pensato di voler ritornare a quel partito, sì quella nota Democrazia Cristiana ed allora forse è giusto ricordare le inchieste che l’hanno vista coinvolta, insieme a quei suoi indegni referenti, un partito che venne definitivamente sciolto nel 1994, lasciando però molti di quei suoi referenti continuare all’interno di nuove formazioni politiche, costituitesi in maniera celere in tanti piccoli gruppi politici che hanno nel corso dei successivi anni di prenderne (in vario modo) l’eredità.

Tralascio i motivi che portarono alla crisi politica del partito a iniziarsi dalla costituzione della Lega che determinò un deciso cambiamento di rotta del tradizionale elettorato democristiano nelle regioni del nord Italia, in particolare Lombardia, Piemonte e Veneto, comportando la perdita di milioni di voti a favore del nuovo partito a tinte “separatiste” guidato da Umberto Bossi…

Seguì se ricordate il movimento referendario di Mariotto Segni e poi le famose “picconate” del Presidente Francesco Cossiga, ma ciò che determino in maniera decisiva la fine del partito fu l’indagine “Mani pulite” che scoperchiò un sistema di corruzione e di finanziamento illecito di tutti quei partiti di governo, determinando uno sfacelo politico nel quale per l’appunto molti leader e dirigenti di quel partito furono arrestati e condannati, è dire che, fino a pochi mesi prima, erano ancora lì a discutere della elezione al Quirinale o dell’incarico a Palazzo Chigi… 

Quanto sopra, in particolare l’inchiesta giudiziaria, allontanò definitivamente gli elettori di quel partito e da quei suoi referenti, che nel frattempo si erano mimetizzati all’interno di nuovi partiti come il Partito Popolare, cui seguì la scissione con CDU e Popolari, ed ancora, Udeur, Cristiani Democratici, Rinascita, Unione dei democratici, Rifondazione Dc e via discorrendo… 

Come si dice, gira e rigira la sostanza non cambia, ma il sottoscritto preferisce quel detto che dice: alla fin fine, gira e rigira, finisce sempre che ci rimetto io!

Comprendo perfettamente l’uso forviante che si sta compiendo provando a resuscitare quel vecchio partito; sperano questi suoi “candidati” – vista l’attuale confusione che in questo momento pervade la nostra politica – di convincere nuovamente i cittadini che soltanto attraverso un ritorno al passato e in particolare a quel partito, si potrà beneficiare dei vantaggi “clientelari” che nel passato si era riusciti ad ottenere ed è su quest’ultima considerazione che essi proveranno a far presa… 

D’altronde i miei connazionali ed in particolare i miei conterranei sono portati solitamente a scusare gli errori commessi dai nostri politici attraverso quattro modalità: minimizzandoli, considerandoli ahimè come inevitabili, concentrandosi sulle cause che li hanno determinati, ma la circostanza peggiore è che cercano nuovamente di trovarne i lati positivi per poter tornare a ripeterli!!!

Ricordate: l’unico vero errore è quello da cui non impariamo nulla. 

"Cinque anni a rompere la minc…": iniziano gli scontri politici in Sicilia!!!

Con queste parole scende in  campo Gianfranco Miccichè contro Musumeci: “Un fascista catanese e mai più con lui”!!!

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ad un quotidiano ha dichiarato: “Cinque anni fa subimmo un’imposizione. Ma a condizione che non si ricandidasse”. Cosa è successo poi? “Cinque anni a rompere la minchia. Palermo è troppo nobile e intellettuale per il fascismo”!!!

Ecco quindi che alla vigilia delle comunali e a pochi mesi delle regionali in Sicilia, Gianfranco Micciché rompe definitivamente i rapporti col governatore della Sicilia. ricordando di come il Presidente Musumeci abbia trasformato gli assessori in “Ascari”. 

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ricorda: “a me ne ha tolti tre su quattro. Un episodio esemplare: un nostro consigliere comunale chiede un favore per la moglie. Il direttore della Regione mi dice: non è possibile. Dopo dieci giorni il favore viene fatto e il consigliere passa con Musumeci. Ma come: distruggi i nostri partiti e poi ci chiedi i voti?”!!!

Certo, leggere ancora una volta – senza voler entrare nel merito delle richieste più o meno legittime – di favori personali, cambio casacche, etc…. mi fa convincere sempre di più, come la politica in questa nostro Paese, in particolare nella nostra regione, sia qualcosa di esecrabile, un qualcosa di spregevole e ripugnante, perché basa tutto sugli interessi personali e mai su quelli collettivi…

Ancor più quando si sentono certe parole, quando ad attaccare il presidente Musumeci, sia proprio il delfino di quel partito Forza Italia, fondato nel lontano 29 giugno 1993 da due soggetti, Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi, lascio a ciascuno di Voi ogni ulteriore considerazione…

Già ci vuole coraggio a parlare degli altri: “Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”!!!

Dopo quanto è stato riportato dai media, ecco dichiarare da altri esponenti politici (tra l’altro parliamo di oggetti che grazie alla politica hanno da sempre “campato“, prima da raccomandati grazie ai propri familiare ed ora provando a voler inserire i loro inutili figli…) che l’intervista è stata travisata, peraltro “mai esponente politico cosciente (e non disturbato) avrebbe potuto sottoscrivere quel testo contrario ad ogni logica umana e politica”.

Ecco, da questo abituale dietro front comprenderete quanto vergognosa sia questa nostra politica o per meglio dire, la maggior parte di quei suoi referenti, che come vedete, non fanno altro che pugnalarsi alla spalle pur di detenere quel po’ di potere che ancora, grazie a questo sistema colluso, mafioso e corrotto, permette loro di stare seduti seduti in quelle poltrone.

Ma fintanto che i Siciliano continuano a ragionare come essi, le cose ahimè non cambieranno mai, in particolare fintanto che gli elettori non spezzeranno quel legame diretto che hanno con quei loro referenti politici, gli stessi a cui finora si sono rivolti, ogni qualvolta hanno avuto bisogno di un favore personale o familiare!!!

 Questa è la terra contaminata che ci meritiamo e questi difatti i nostri “autorevoli” rappresentanti!!! 

Ah… mi raccomando: continuate a votarli… 

La politica ripiega sul nome di Mattarella…

Nello scrivere la scorsa settimana sulle elezioni del Presidente della Repubblica avevo concluso “…non vedo comunque in quei parlamentari, uno solo degno di potermi rappresentare come Italiano!!!” e quindi vedere ieri nuovamente il nome di Mattarella, non può che darmi sollievo, perché a osservare i nomi che si desideravano proporre, veniva il…

Ovviamente con questa scelta la politica, tutta nella sua interezza, ha dimostrato di non avere alcuna alterativa e quindi ora dobbiamo credere che tra quei senatori e deputati, nessuno meriti in pieno di poter ambire a quel ruolo così importante!!!

Cosa dire… una vergogna, certo mi dispiace per il Presidente Mattarella, che forse desiderava in cuor suo di riposarsi mentre invece si ritrova a dover subire ancora una volta quest’impegno istituzionale per altri sette anni, ma soprattutto immagino cosa penserà quando sarà costretto a rivedere nuovamente quei leader di cui sono sicuro farebbe certamente a meno… 

Di positivo c’è che tutto è rimasto invariato, il Presidente della Repubblica in quel suo ruolo e soprattutto – ma non per importanza – quello del Consiglio, Mario Draghi, affinchè egli possa continuare con le politiche finora intrapprese da quel suo governo, non certo totalmente positive o quantomeno non de ltutto perfette, già mi sembra di essere tornati ai tempi degli antichi romani, quando nel tentare d’ingraziarsi la benevolenza dei cittadinim si dava loro quel “Panem et circenses“, oggi ben rappresentato da: “ristori et liberi tutti“… 

E difatti, se non fosse stato eletto il Presidente Mattarella, oggi al suo posto avremmo avuto certamente Draghi al suo posto (ed in quel suo attuale ruolo, una sua persona di fiducia… non scelta da quei leader di partito e ciò non poteva essere più consentito ) ma non solo, vi era anche il rischio di nuove elezioni e quindi, moti di quei Parlamentari, intuendo ciò – vista anche la riduzione che si avrà nelle prossime elezioni – hanno preferito optare per l’attuale presidente, conservando così per ancora un’altro anno, la propria poltrona!!!

Siamo alla frutta… ed assistere a quel teatrino è stato veramente disgustoso!!!

Ma d’altronde cosa pretendiamo, questo è il paese delle commedie e dei buffoni di corte ed allora, facciamoci quattro risate!!!

Il Presidente Conti rilancia "All In": crisi di governo??? Sì… ma al buio!!!

Sono in molti a credere che dopo l’approvazione del “recovery” si giungerà sicuramente ad un crisi di governo, con la possibilità di vedere un nuovo rimpasto di ministri ed eventualmente un “Conti-ter”…

Ma il premier (a differenza di molti di loro) non si fida e quindi sta lavorando a due possibili soluzioni…

Egli infatti prevede il completamento del programma e quindi se da un lato prepara un nuovo rimpasto di ministri, dall’altro pensa di andare in aula a rassegnare le proprie dimissioni, sapendo sin d’ora che la garanzia di un suo terzo mandato sia quasi inesistente!!!

Già… perché il nodo da sciogliere è quello dei renziani, che con la scusa d’accelerare le politiche sul Recovery, chiedono delega sui servizi segreti e il cambio di alcuni ministeri chiave, sicuramente per far ritornare in quelle poltrone, alcune di quei suoi fedelissimi a cui proprio l’ex Presidente Matteo (Renzi) deve molto… 

Vi è comunque per il premier Conti un’altra possibilità, quella cioè di rimanere in carica andando alla conta in Parlamento e facendo votare la fiducia, puntando in particolare, sia sul recupero dei voti che appartengono al cosiddetto gruppo misto, ma anche di coloro che con l’arrivo di nuove elezioni – sapendo che quest’ultime comporteranno una diminuzione sostanziale dei parlamentari – rischiano di perdere quella poltrona e quindi oggi sono particolarmente allergici ad eventuali urne…

Ecco perché penso che difficilmente Conte avrà di che preoccuparsi… anche perché prima di qualsivoglia rimpasto si dovranno portare a casa i miliardi dell’Europa con l’approvazione del nuovo “Recovery Plan” che – secondo le parole del capo dello Stato – rappresenta per il nostro Paese il nodo più importante da sciogliere…

Ed infine, quanto desiderato da quei partiti di centro-destra, che vedano in nuove elezioni l’unica alternativa in caso di crisi!!!

Ora, a parte le dichiarazioni che vengono costantemente riportate da quei loro leader (o da quanti sappiamo essere loro lacchè…), gli unici tra quei tre componenti di coalizione a volerle realmente sono la Lega e Fratelli D’Italia… perché viceversa il leader di Forza Italia (attualmente in minoranza e con troppi interessi in gioco, sia personali che societari), preferisce rimane in stallo, offrendo eventualmente la propria disponibilità al premier nel caso in cui venissero a mancare quei numeri necessari in Aula…

Ecco perché Conte punta tutte le sue opzioni e prova a fare “All-in”, perché Egli sa che non vi è nessuno che può fare altrettanto ed anche se qualcuno ci volesse provare, le “fisches” in gioco in suo possesso – essendo di fatto inferiori  – non saranno sufficienti a buttarlo fuori dal gioco!!!

Europee: Quei bocciati e un sistema elettorale disuguale che premia i candidati "siciliani" a discapito dei "sardi"!!!

Quanto accaduto in queste ultime elezioni europee è veramente incredibile!!!
Continuando quindi con quanto avevo scritto ieri sera… sto ancora ridendo, vedendo i nominativi di quei cosiddetti “trombati” sia a livello nazionale che regionale…
La lista è lunga…  e aver letto di alcuni nomi rispetto ad altri, mi ha fatto “godere” (potrei dire volgarmente quanto una ” _______ “)
Ecco quindi quei nomi: Daniela Santanché, Cecile Kyenge, Elisabetta Gardini ed Alessandra Mussolini!!!
Poi naturalmente vi è la categoria maschile, dove si contano parecchi nomi eccellenti… anch’essi “trombati”…
Fuori quindi i “Comunisti per sempre” Marco Rizzo e Paolo Ferrero, resta fuori Pippo Civati, candidato per “Europa Verde”, fuori anche Nicola Fratoianni e Corradino Mineo di “La Sinistra”
Non promosso Francesco Alberoni (meglio perché lo preferisco come scrittore…) come restano a casa alcuni esponenti di destra, Simone Di Stefano di “CasaPound” e Roberto Fiore di “Forza Nuova.”… 
A proposito di destra… va aggiunto il nome dell’escluso (pronipote…) Caio Giulio Cesare “Mussolini”, ed ancora Pippo Civati e Federico Pizzarotti….
Mi dispiace per Emma Bonino… una donna che certamente meritava d’andare a Bruxelles… ma purtroppo quelle sue battaglie per il sociale, l’ambiente ecc…, non godono pienamente di quel consenso popolare, che mira esclusivamente ai propri d’interessi e non a quelli collettivi…
Passando alla nostra regione (Sicilia) e ricordando il consistente astensionismo, scopriamo come taluni nomi eccellenti, non sono riusciti a superare lo scoglio delle preferenze e difatti tra quei nomi troviamo, Antonio Brunetto, Michela Giuffrida, Matteo Iannitti, 
Passiamo infine alla porcata compiuta con le circoscrizioni e soprattutto con quei nominativi (solitamente segretari dei partiti ) posti a candidati, pur sapendo che non sarebbero andati a ricoprire quell’incarico europeo per i quali si sono proposti!!!
Questa modalità va certamente eliminata, soprattutto perché il voto – per come si è visto – non è singolo, e quindi chi ha votato per quei candidati leader di partito, ha trascinato di conseguenza alcuni suoi uomini e/o donne, nelle altre due possibili preferenze e nel caso specifico della Lega ad avvantaggiarsi sono state per l’appunto le due donne, risultate in sicilia 2° e 3°. 
D’altronde la tipologia di votazione prevedeva che al voto maschile, doveva seguire la preferenza obbligatorie su due candidate femminili (certo… era previsto anche la possibilità di votare due uomini ed una donna, ma alcuni studi sulle preferenze, hanno dimostrato che solitamente gli elettori, dopo aver specificato il nome del candidato maschile ( soprattutto se è il leader del partito…), sono portati a esprimere in percentuale… due nominativi femminili) e quindi a pagarne le conseguenze sono tutti coloro che non hanno potuto godere del voto di trascinamento… 
Se avessimo potuto esprimere la nostra preferenza ad un solo candidato, molti dei nominativi risultati vincitori in queste ultime elezioni, non sarebbero stati certamente eletti… 
D’altro canto basta fare una somma matematica… 
Nell’Isola gli elettori chiamati alle urne sono stati quattro milioni e 700mila, se pensate che gli elettori recatisi al voto sono stati il 37,6% quindi… un milione e settecentosessantasettemiladuecento!!!
Ora se andate sommando tutte le preferenze date ai candidati (la scheda come riportavo sopra, prevedeva al massimo tre nominativi…) ecco se sommate tutti i numeri di ciascun candidato, vedrete come viene superata abbondantemente il valore reale di 1.767.200… 
Si comprende da ciò che il valore espresso è solo virtuale… infatti la somma di tutti i voti validi espressi sono quasi duemilioni (per l’esattezza 1.955.895) a cui andrebbero sommati le schede nulle e astenute… 
Cosa dire, forse a qualcuno andava bene così… e difatti si è visto!!!    
Ed infine, un’ulteriore considerazione va fatta per quella procedura che ha riunito le preferenze in cinque circoscrizioni: Nord Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria), Nord Est (Trentino, Friuli, Veneto, Emilia Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria) e Isole (Sicilia; Sardegna), che hanno evidenziato un sistema elettorale diseguale e scorretto!!!
Infatti… vedasi quanto accaduto nella nostra circoscrizione “Isole”, dove la Sicilia ha fatto incetta degli otto seggi messi a disposizione… e la Sardegna è rimasta con i propri candidati a bocca asciutta!!!
Altro che latte versato per strada… se fossi oggi uno di quei candidati Sardi (sarei certamente incazz… una bestia inferocita…) farei di tutto per separarmi da questo paese che – attraverso questo sistema elettivo “clientelare” – non ha permesso ad un solo suo referente di essere eletto per sedere in Europa…
D’altronde mi chiedo: Chi dovrebbe fare ora gli interessi di quella regione Sarda… forse i nostri referenti Siciliani??? 
Già… i nostri politici, che in tutti questi lunghi anni non hanno minimamente soddisfatto le esigenze dei loro conterranei ed ora qualcuno vorrebbe farci credere (o quantomeno far sperare loro… ai Sardi), che questi nuovi eletti candidati europei (siciliani), dedicheranno le loro energie per soddisfare le esigenze dei cittadini di quell’isola prospiciente… 
Ma per favore, ma chi mai potrebbe crederci??? Soltanto un folle…
Ma d’altro canto… i primi folli non siamo noi che continuiamo a credere che la politica possa realizzare le nostre istanze??? 

Europa senza maggioranza!!!

In Francia Le Pen è in testa,  Orban trionfa in Ungheria, a Malta, i laburisti di Muscat si confermano al 55%, mentre in Austria vincono i popolari di Kurz…
Vi è un’altro dato importante e cioè l’affluenza al voto che è la più alta negli ultimi venti anni…
Già secondo le stime diffuse dal portavoce del Parlamento europeo per i 27 Paesi si avvicina al 51% altro quindi che rivoluzione, questa volta i cittadini sono scesi… non per protestare nelle strade, ma dentro le cabine elettorali!!! 
E’ come se abbiano deciso di riprendersi quel potere finora lasciato nelle mani di quei superati deputati, vedrete infatti che difficilmente a elezioni concluse, le forze elettorali che in questi trent’anni hanno governato l’Europa, riusciranno a trovare ancora i numeri per realizzare una maggioranza…
Volano i partiti “populisti”, i verdi ed anche i partiti nazionalisti di destra… 
In Olanda i laburisti del PvdA di Frans Timmermans ottengono il 18,10%, ma il partito populista di destra “Forum voor Democratie” è all’11%…
In Italia, solo in tarda serata sarà possibile sapere cosa è successo e come sono andate le elezioni… Ma anche se da noi queste votazioni non condurranno a chissà quali grandi cambiamenti, il voto globale europeo porterà certamente ad una trasformazione…
Una cosa difatti è certa, questi nuovi partiti comparsi per la prima volta sulla scena politica, vogliono ridisegnare l’Europa, a iniziare dalle politiche monetarie, presentando quella voglia di cambiamento con soluzioni radicali rispetto a quelle dei partiti che finora hanno governato, come risposta alternativa alle esigenze dei cittadini e alle nuove sfide dell’Unione…
Nessuno più vuole quelle politiche create per proteggere banche e lobby, individui che hanno creato politiche d’austerità – con quello che hanno comportato in Paesi come il nostro – e con la creazione di governo tecnico fantocci di centro-sinistra, mai votati dai cittadini, ma soprattutto lasciando nel contempo isolato il nostro paese nell’affrontare tutti quei problemi derivanti dalla crisi migratoria…
Il tempo dell’establishment… è terminato!!!
Il sottoscritto aveva anticipato quanto sta ora accadendo in un suo post:  “Una cosa è certa: i cittadini non si fidano più delle vecchie forze politiche e di quei loro antiquati interlocutori!!!” – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/05/una-cosa-e-certa-i-cittadini-non-si.html
Ed è il motivo per cui questa preferenza faranno cambiare il nostro prossimo modo di vivere l’Europa… e difatti a breve,  ne vedremo i risultati!!!

Una cosa è certa: i cittadini non si fidano più delle vecchie forze politiche e di quei loro antiquati interlocutori!!!

I responsabili di quei partiti sanno bene della disaffezione dei cittadini ad andare al voto e non vedono al momento contromisure da adottarsi per cambiare questo trend…
Certo, qualcuno ha provato a cambiare gli interpreti, ma la musica alla fine è rimasta invariata e come dicevo sopra, i cittadini non sono stupidi ed oggi a differenza di ieri, non si fidano più delle promesse, ma vogliono fatti concreti e non parole!!!
D’altronde una cosa è evidente a tutti, la politica non è un qualcosa che viene svolto per migliorare la società civile, bensì serve a quei politici per portare avanti i propri interessi (personali e/o familiari), ma soprattutto ha dimostrato di avere come unico scopo quelli di sviluppare meccanismi collusivi e clientelari…
Disgraziatamente su quanto appena detto non esiste alcun antidoto e comunque molti di quei soggetti, continuano imperterriti a compiere quei loro comportamenti disdicevoli, senza preoccuparsi di poter restare coinvolti in una delle tante inchieste giudiziarie… 
Non vi è in loro alcuna dignità, come peraltro mancano totalmente di quei necessari valori, già… d’altronde essi per primi non hanno alcun riferimento ideologico ma solo orientamenti partitici e non vi è in loro alcun interesse a sviluppare temi rilevanti… a loro interessa esclusivamente sedere i quelle poltrone… il resto saranno soltanto chiacchiere!!!
Perché la sfida oggi non è più tra l’anti-politica e i partiti, non sono più quei suoi referenti ad essere messi in discussione, come non è un nome rispetto ad un altro che farà la differenza…
No… oggi si è stanchi di ciò che rappresenta la politica in tutte le sue sfaccettature e non solo sul piano dell’organizzazione, ma su ciò che esprime ancora oggi l’ideologia e la cultura politica!!!
Provare a recuperare la fiducia di cittadini è ormai difficile, perché ciascuno di essi si pone in maniera distaccata e considera la politica come un qualcosa di distante… 
Ma il cambiamento è ormai in corso, in particolare in quelle nazioni dell’Europa che dimostrano di possedere una profonda coesione sociale, e difatti questo stravolgimento emergerà in tutta la sua forza dopo il voto del 26 c.m. e non basteranno più quei superati partiti a limitare i cambiamenti già in corso…
E’ veramente strano: “la storia sta evolvendo e loro sono ancora qui a chiederci il voto”… 
Non comprendono che quella preferenza tra un po’ non servirà più a nulla… perché tutto sta cambiando verso una nuova democrazia, un periodo dove l’uomo non è più isolato, ma al primo posto insieme agli altri: il resto vedrete… verrà da se!!!

Lo spread è tornato a salire!!! Sì… qualcuno in procinto di elezioni europee ha deciso di scommettere contro l'Italia…

Alcuni mesi fa avevo letto un post sulla politica fiscale italiana e sull’aumento dello spread…
Redatto da Francesco Papadia e Inês Gonçalves Raposo aveva come titolo: “Il maggior rendimento sui titoli di stato italiani potrebbe presto essere un peso per l’economia reale“.
In quel post si documentava una questione molto semplice: l’aumento dello spread tra titoli di stato italiani (BTP) e quelli tedeschi (Bund), causato dal programma fiscale del governo italiano, che avrebbe prima ancora, influenzato il settore privato, rendendo il credito più costoso e scarso, compensando così, in parte o in toto, l’impulso espansivo derivante dall’allentamento fiscale. 
Quella previsione si basava sull’esperienza vissuta durante gli anni più acuti della crisi, in cui l’aumento disordinato dello spread aveva aumentato il costo del credito bancario e ridotto la sua disponibilità…
Da quel post, due nuovi sviluppi hanno avuto luogo, uno buono ed uno cattivo!!!
Il buon sviluppo è che il governo italiano – a differenza delle paure generalizzate – sembrava capire la pericolosa direzione in cui aveva messo la sua politica fiscale e ha deciso di modificarla, riducendo il deficit programmato dal 2,4% all’incredibile cifra precisata del 2,04%. 
Tanto è bastato alla Commissione europea, di ritenere quella correzione alquanto sufficiente per non avviare una procedura per i disavanzi eccessivi, anche se si è impegnata a “continuare a monitorare la situazione, a partire dall’adozione e attuazione delle misure concordate“.
Mentre lo sviluppo negativo è che le condizioni del credito in Italia hanno iniziato a deteriorarsi, infatti gli standard di credito alle imprese si stanno ora stringendo, dopo essere stati dal 2014 allentati…
Ciò ovviamente è in contrasto con l’evoluzione dell’area dell’euro, come indicato nella relazione della BCE, “Standard di credito per i prestiti alle imprese sono rimasti sostanzialmente invariati dal quarto trimestre del 2018 ad oggi”. 
Dati i ritardi con cui il rendimento dei titoli di stato influiscono sul costo dei prestiti bancari – come si è visto durante la crisi – non vi è ancora un effetto su questi ultimi… e in ogni caso, l’impatto avrebbe dovuto essere inferiore, causa la riduzione dello spread!!!
Per cui, se da un lato la BCE mantiene la sua politica molto accomodante (come dimostrato dal tasso OIS ancora negativo), le imprese italiane vedono a tutt’oggi un inasprimento delle condizioni del credito…
E difatti… lo spread improvvisamente è tornato a salire… sembra che dai mercati asiatici di Hong Kong e Singapore, una banca o un fondo d’investimento, abbiano cominciato a scommettere contro il nostro Paese, vendendo i nostri titoli pubblici e facendo schizzare in alto di cinque punti, il differenziale fra Btp italiano e tedesco!!!
Il rischio non è tanto quello di continuare a comprare un titolo che potrebbe venir bocciato da un’agenzia di rating, ma quello di ritrovarsi un titolo “spazzatura” difficile poi da vendere… 
Certo qualcosa di strano comunque vi è… ed è la tempestività con cui è giunto inaspettatamente questo aumento, già mentre il nostro paese si sta preparando ad una campagna elettorale europea così importante, sia per le sorti dell’Europa che per l’economia mondiale…
Qualcuno confida che dietro queste manovre economico/finanziarie vi sia la volontà di taluni poteri “forti” a far si che alcuni paesi invertano quelle loro forme di governo, viste un po’ troppo radicali…
Tra quegli stati vi è anche il nostro, ed è attraverso l’innalzamento dello spread che si sta provando quindi a contrastare quell’unione populista affinché il nostro governo possa entrare nuovamente in crisi…
D’altronde a loro va bene tutto, sia che si ritorni ad un governo tecnico (ovviamente senza la Lega), oppure sperare in una nuova alleanza fra il Partito democratico e i Cinque Stelle…
Naturalmente il rischio di queste logiche di mercato non tengono conto di quanto i semplici cittadini realmente desiderano e che non ha nulla a che fare con un’eventuale aumento di spread, ma con la volontà di voler decidere per se stessi e per la propria libertà!!!