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Quella mancata giustizia per Denise Pipitone…

Già… sono passati 20 anni da quando quella bimba è stata rapita ed ancora oggi di Lei non si sa nulla…

Ma d’altronde – come spesso accade in questo paese omertoso – nessuno ha visto nulla, anzi la maggior parte dei miei connazionali invece d’interessarsi a far emergere anche solo un sospetto, preferisce il più delle volte girarsi dall’altra parte e farsi i propri cazz… 

Poi c’è altresì chi preferisce criticare, sì… le altrui iniziative (vedasi il commento in allegato) come quelle (più volte) compiute dal sottoscritto nei suoi post, quando ad esempio ho inviato un messaggio di speranza, già… a quella cresciuta Denise, provando in un qualche modo a raffigurarla ed auspicando che in quell’immagine ella potesse intravvedere una qualche somiglianza.

Ma purtroppo ad oggi quel miracolo non è accaduto, ma come si dice “la speranza è l’ultima a morire” e in cuor mio sono certo che un giorno accadrà quell’insperato ritrovamento!!!

Ed allora riporto quanto scritto alcuni giorni fa dalla famiglia:  “nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia!“. 
Sì… è quanto hanno scritto sul proprio profilo social Piera Maggio insieme a Pietro Pulizzi, i genitori di Denise Pipitone, nell’anniversario della scomparsa della bimba, avvenuta il 1° settembre 2004, mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo.

Già… “Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia – prosegue – non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni”.

Hanno ragione i genitori di Denise quando riportano “questo caso è una delle vergogne italiane: il fallimento assoluto dei poveri d’animo e di senso umano. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità. Come non dimenticheremo le cattiverie subite: non tutti hanno una coscienza”.

Concludo con quanto Piera Maggio e Pietro Pulizzi, il padre naturale della bimba, scrivono ancora: “la nostra Denise è diventata figlia di tutta Italia, siamo convinti che prima o poi i colpevoli pagheranno per il male procurato, sia una pena terrena che divina. I minori scomparsi vanno cercati, non dimenticati”
E’ giunto il tempo che lo Stato si dia una mossa, perché non debbano passare altri vent’anni per ritrovare una persona scomparsa!!! 

Forse… bisogna cambiare questo stato di fatto, ad esempio, si potrebbe imporre a tutti i cittadini di questo Paese, la creazione di una banca dati con il proprio DNA; in questo modo, sarebbe certamente più facile individuare tutti i soggetti finora spariti e mai ritrovati che, per chi non lo sapesse, sono dal 1974 ad oggi – secondo quanto riportato dal Ministero dell’Interno – oltre 64mila, già… perché di un terzo delle 1600 persone che ogni mese spariscono nel nostro Paese, ahimè…  non se ne sa più nulla!!!

Gesù e quel suo essere ebreo!!!

Premesso che nessuno tra i suoi familiari ed anche tra i discepoli, avesse previsto che quel profeta morisse in quel modo e difatti furono tutti presi alla sprovvista da quell’azione celere dei romani, istigati come sappiamo dai sommi sacerdoti… 

Com’era possibile che quell’uomo indicato dalle scritture come il messia, discendente della stirpe di Davide, fosse morto in quel modo, già com’era possibile che Dio lo avesse permesso, dov’era Egli mentre suo figlio pativa la croce???

D’altronde, cosa aveva fatto di male quell’uomo con le sue parole e con le sue opere di taumaturgo, un uomo che aveva sempre rispettato le leggi della Torah: ricordiamoci sempre che Gesù fosse ebreo e non cristiano!!!

Basterebbe riflettere su quest’ultimo punto per comprendere come duemila anni d’efferati crimini compiuti sotto il nome di “Cristo”, non sarebbero dovuti neppure esistere; già… millenni di separazione e di allontanamento ostile tra giudaismo e cristianesimo hanno permesso di compiere agli uomini azioni brutali e spregevoli, tanto ignobili che viene difficile il solo pensiero di descriverli.

Gesù era ebreo!!! Questo non si può cancellare, anche se qualcuno nei secoli ci ha provato!!! 

Sì… da piccolo venne circonciso, leggeva la bibbia in ebraico, rispettava il giorno del Sabbath e si recava in pellegrinaggio tre volte l’anno a Gerusalemme (come prescritto dalla Torah…); osservava difatti a primavera la Pasqua ebraica, all’inizio dell’estate la festa delle primizie e in autunno era in città per la festa dei Tabernacoli; crebbe quindi in un mondo religioso e culturale impegnato a seguire quella parola di Mose e dei profeti, ed ancora, ciò che ci è stato successivamente riportato è stato compiuto esclusivamente per determinare quell’antisemitismo che fu alla base della formazione della prima cristianità, ma che incise profondamente nella coscienza di tutto l’occidente nei secoli a venire!!!

D’altro canto, quanto detto fino ad oggi manca totalmente di fondamento storico, ma ciò è stato dovuto affinché si giungesse a dividere quell’uomo dal suo contrassegno “ebreo“, lo stesso a cui sin dalla nascita egli apparteneva; d’altronde tutta la vita di Gesù è indirizzata affinché la sua missione fosse anticipata dai testi sacri, che preannunciavano l’arrivo di figure chiave nell’atteso ruolo di annunciare il regno di Dio…

Lo stesso Giovanni Battista è partecipe a quel compito di annunciatore e difatti quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme i sacerdoti ed i leviti ad interrogarlo presso la cittadina di Betània, al di là del fiume Giordano, dove Giovanni stava battezzando, alle domande: «Chi sei tu?». Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».  Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No». Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore; «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo». 

Da quanto sopra anche quindi suo cugino rispondeva attenendosi ai testi sacri e citando i profeti Iasaia e Malachia; vorrei difatti ricordare quanto sia sottile la linea che fa credere che una profezia predichi una certa sequenza di eventi ed il cercare in un qualche modo di pilotare quegli stessi eventi, in quanto già predetti nella profezia stessa!!!

Gesù era morto e nessuno dei presenti era preparato a quell’evento!!! Necessitava quindi trovare immediatamente un sepolcro (temporaneo) per quel corpo affinché gli fosse risparmiato di restare solo su quella croce, abbandonato da tutti e con il rischio di venir divorato nella notte dagli animali, ma soprattutto evitando alla famiglia l’onta della vergogna!!!

Ed allora vediamo in quali modi si giunse a quella “temporanea” sepoltura e cosa accade (realmente o quantomeno sforzandosi di operare entro i parametri di una visione scientifica delle realtà…) al corpo di Gesù??? 

Preparateci, perché un’impervia salita vi aspetta…

Tomba di Gesù: le conseguenze per la fede sarebbero disastrose!!!

Prima di riprendere il post pubblicato ieri https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/non-e-che-la-tomba-di-gesu-e-stata.html vorrei fare una premessa che potrebbe far comprendere come il più delle volte la verità non possa esser manifestata, in quanto causerebbe situazioni inimmaginabili…

Con quanto sopra voglio dire che non sempre la verità dei fatti – anche quando opportunamente accertata e verificata – viene da tutti accolta, anzi la maggior parte delle persone dinnanzi ad una evidenza preferisce girarsi dall’altra parte, non ascoltarla, peggio… reagisce rifiutandola, sì perché contraddice con quanto finora si era fermamente creduto, evidenziando quindi con questo atteggiamento di non esser pronta a ricevere quel nuovo messaggio.

Difatti, ponete il caso su quanto avevo riportato ieri e cioè che il ritrovamento della tomba di Gesù sia in se reale e che i fatti (e quindi che le analisi compiute sul Dna di quello scheletro con alcuni suoi presunti familiari, di cui in questi giorni parlerò…) dimostrassero come quell’uomo non fosse diverso da noi e quindi che non vi fu allora alcuna “resurrezione“, ma non solo, egli morì su una croce come migliaia e migliaia di uomini e donne che nel corso dei secoli l’avevano preceduto e che per i susseguenti trecento anni lo hanno ahimè seguito; d’altronde parliamo di una tortura, quella della crocifissione, che i romani avevano appreso dai Cartaginesi e che veniva per l’appunto utilizzata per infliggere il massimo del dolore, pratica abolita definitivamente nel IV secolo dall’imperatore (ormai… cristianizzato) Costantino.

Peraltro vorrei ricordare come su quell’accaduto vi siano parecchie discrepanze, ad esempio i “Testimoni di Geova”, considerano Gesù morto non su una croce, ma legato ad un palo: questi difatti fanno riferimento alla circostanza che nel Nuovo Testamento si usò la parola greca σταυρός (stauròs) con il significato di “palo di tortura”; ma anche Luca impiegò un sinonimo, ξύλον (xylon), che significa “legno” e quindi i Testimoni di Geova sostengono che con tali termini gli evangelisti designassero un singolo palo verticale.

Gli stessi musulmani, che considerano Gesù (non il figlio di Dio) ma un grande profeta, nelle loro scritture riportano che egli ascese direttamente al cielo, senza patire in croce. 

Se quindi si escludono le fonti cristiane che da sempre parlano della “croce“, possiamo costatare come tutte le altre fonti, quelle cosiddette indipendenti, non dicano molto o quasi nulla su quell’episodio: ad esempio, gli scrittori romani Tacito e Svetonio, nel 116 e nel 117 d.C. citando Gesù dissero solo che fu giustiziato, senza spiegare come. Giuseppe Flavio, autore intorno al 75 d.C. di Antichità Giudaiche, è l’unico “indipendente” ad attestare la croce con queste parole: “Gesù fu uomo saggio se pure conviene chiamarlo uomo, infatti egli compiva opere straordinarie (…) dopo che Pilato lo condannò alla croce, non vennero meno coloro che fin dall’inizio lo ebbero amato (…)”. 

Va detto comunque che la maggioranza degli studiosi accetti parzialmente quest’ultimo scritto, attribuendo ad esso interpolazioni e manomissioni compiute dai “cristiani“, in particolare ci si riferisce ad alcune affermazioni che hanno di fatto migliorato un resoconto negativo di Gesù, togliendo e quindi modificando le frasi realmente riportate nel testo originale!

Ritorniamo quindi all’inizio…

Poniamo per un momento che si confermasse che quello scheletro ritrovato all’interno di una tomba, potesse appartenere realmente al corpo di Gesù, ditemi: ma veramente pensate che gli ebrei, dopo quanto hanno passato a causa di quell’accusa di “deicìdio” e cioè d’aver fatto crocifiggere Gesù Cristo, tema principale divenuto a partire dal 300 d.c. motivo dell’antisemitismo cristiano, possano far trapelare una notizia del genere???

Sono anni che il mondo intero, dopo quanto accaduto a partire dalla seconda metà del XX secolo a causa della Shoah (il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista ma anche i loro alleati e di cui anche la chiesa cristiana, in particolare quella cattolica, ha evidenziato gravi colpe per quei suoi “silenzi assordanti”…), ha provato a ricucire un rapporto con gli israeliani ed ora quest’ultimi, dopo millenni di “antisemitismo” subito (lo stesso tra l’altro che si sta in questi giorni ripetendo a causa del conflitto in corso nella Striscia di Gaza contro l’organizzazione fondamentalista di Hamas, a scapito quindi della popolazione palestinese che come stiamo assistendo sta subendo numerose vittime, senza che nessuno ahimè sia in grado di fermare questa assurda guerra..), già… ora che finalmente ha iniziato ad avere relazioni diplomatiche con gran parte del mondo, in particolare con quel mondo cristiano e quindi con il Vaticano, pensate voglia ritornare al passato???

Già… vorrei altresì aggiungere di quanto gli israeliani siano felici per non dire “appagati”, mi riferisco al profilo economico/finanziario, per essere custodi di quel turismo “cristiano” (e non solo…) che da sempre si reca in quella terra santa, fonte di business e di guadagni per tutti coloro che quotidianamente attendono nuovi fedeli per far visionare loro quei descritti luoghi sacri, centinaia di migliaia di pellegrini che ogni giorno per fede provano a recarsi in quelle presumibili mete religiose.

Credetemi ma sono convinto che poco importa alla maggior parte di coloro che si occupano di quel settore turistico/religioso dell’aspetto spirituale dei fedeli; ciò che interessa maggiormente è il flusso milionario che da quel settore si ricava, quantificabile in milioni e milioni di euro che vengono quindi suddivisi tra enti, confraternite, accompagnatori spirituali, tour operator, agenzie di viaggio, guide,  assicurazioni, servizi di autotrasporti, cui seguono i ticket d’ingresso dinnanzi a quei luoghi sacri, a cui si aggiungono tutte quelle attività di compravendite tra reliquie e oggetti sacri, venduti in ogni angolo di strada da ambulati, commercianti, negozianti, etc…

Ed ancora, come non evidenziare le migliaia strutture di accoglienza create appositamente da privati e da enti religiosi, ubicate in posizione strategiche: ricordo tra l’altro che stiamo parliamo di luoghi sacri per tutti i credenti delle tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam!!!

Immaginatevi quindi quanto sia ora penalizzante quel conflitto armato che ha determinato su tutto il territorio un crollo improvviso di presenze e che purtroppo prevede di continuare così ancora per molti mesi, incidendo negativamente sull’economia turistica di quell’area; credete quindi che gli israeliani desiderano – dopo quanto sta già loro accadendo – di rimanere altresì coinvolti in un qualche ritrovamento che possa accendere nuove controversie religiosi o dibattitti teologici sulla eventuale possibilità che uno scheletro possa appartenere a Gesù??? Ma per favore, non ci pensano minimamente!!! 

Domani comunque riprenderò a parlare di quella tomba di famiglia scavata appena fuori la città vecchia di Gerusalemme, provando così a dare un senso non solo a quel remoto passato, ma soprattutto a quanto in questi lunghi anni, mi è stato intenzionalmente insegnato… 

Non è che la tomba di Gesù è stata trovata e appositamente non rivelata???

Sì… sarebbe qualcosa di sconvolgente!!! 
Credo difatti che se il sepolcro del Cristo fosse stato in questi  anni ritrovato, cadrebbe uno dei principi fondamentali su cui è fondata la fede cristiana, per l’appunto la “risurrezione“!!!

Partiamo dall’inizio…

Sono secoli che in quelle terre si scava – in particolare da quando la popolazione ebraica, dopo la seconda guerra mondiale, ha deciso di far ritorno e stabilirsi definitivamente in quella regione che, secondo il Tanakh e la Bibbia, fu promessa da Dio ai discendenti di Abramo – il tutto per realizzare nuove costruzioni ed infrastrutture, necessarie dopo il 1948, anno di fondazione dello Stato d’Israele…

Come dicevo, in questi decenni, sono stati ritrovati, durante i lavori di scavo, migliaia e migliaia di urne/ossario, quasi tutte tumulate in maniera simile, difatti – come pochi di voi certamente sapranno, durante il periodo in cui visse Gesù, all’incirca 2000 anni fa, la sepoltura veniva eseguita in due fasi ben contraddistinte compiute nel corso dell’anno…

Difatti, il defunto che era da poco venuto a mancare veniva innanzitutto trasportato in un locale per essere lavato, quindi veniva unto e cosparso di olii e fragranze per poi essere quindi avvolto in un lenzuolo funebre; il corpo quindi veniva portato e deposto all’interno di una nicchia scavata nella roccia, il cosiddetto “loculus“, affinché il corpo iniziasse ad essiccarsi e decomporsi… 

Dopo circa un anno, i familiari accompagnati dagli addetti all’inumazione, ritornavano in quel luogo per riaprire il sepolcro e raccogliere i resti delle ossa, i quali venivano deposti all’interno di un’urna di pietra, su cui abitualmente di lato, veniva inciso il nome del defunto e nel caso in cui l’urna fosse già stata utilizzata in precedenza per altri defunti, si aggiungeva semplicemente il nome a quelli già presenti…

Questa quindi era la tipologia di ossario utilizzata nei pressi di Gerusalemme ai tempi di Gesù e difatti le urne riportate alla luce a seguito di scavi archeologici o edili, evidenziano tutti la stessa similitudine; le ossa infine dopo il ritrovamento, vengono a sua volta raccolte per essere consegnate alla comunità ortodossa ebraica, la quale s’incarica di seppellirle nuovamente…

Ora come tutti sappiamo, Gesù fu posto disteso in un sepolcro avvolto in un sudario, poi leggendo i vangeli “ufficiali” è stato evidenziato di come all’interno di quella tomba il corpo non fosse più presente e quindi s’iniziò a parlare (non certo subito) di “resurrezione” – circostanza di cui parlerò in maniera più dettagliata nei miei prossimi post – e comunque, di questa particolare circostanza siamo tutti d’accordo, d’altronde il corpo non fu mai ritrovato!!!

E così passano gli anni, i secoli si sovrappongono l’un l’altro e la religione cristiana cresce, si diffonde nel mondo conosciuto, diventa religione di stato per i romani e via discorrendo fino ad arrivare ai giorni nostri; con essa si sviluppa la sua chiesa e i suoi dogmi divengono parte integrante di quell’insegnamento… 

Tutto potrebbe continuerebbe in maniera idilliaca fintanto che le cose restassero immutate, ma ecco che improvvisamente qualcosa è accaduto!!!

Siamo intorno all’anno duemila e durante dei lavori di scavo è emerso che una delle tombe sulle quali si stava operando era stata da poche ore depredata, sicuramente  da qualche tombarolo; mi permetto di ricordare che in Israele esiste una task forse armata per vigilare e proteggere le opere dell’antichità e l’eventuale profanazione di un millenario sepolcro viene condannato come crimine e punito da leggi severe.

Comunque… la tomba non era stata del tutto profanata, ma solo il livello più in alto presentava qualche danno; pian piano quindi che passano le ore e in presenza delle autorità israeliane gli archeologi intervenuti procedettero nei lavori all’interno di quel sito funebre per comprendere in maniera più dettagliata quanto ci fosse sottoterra per scoprire di lì a poco di come quella tomba risultasse posta su più livelli, precisamente vi erano tre camere sovrapposte e al livello più profondo, la presenza di una nicchia scavata nella roccia con dei resti umani…

Ora, riprendendo quanto sopra anticipato, in questa circostanza qualcosa immediatamente stupisce gli archeologi, sì perché non vi è alcun contenitore contenente ossa, sì… questa volta all’interno di quel “loculos” non si presenta la consueta urna (solitamente rettangolare lunga 50cm e alta 30cm, sufficiente per contenere la lunghezza di un femore e l’altezza di un teschio…), no questa volta in tutta la sua lunghezza vi è uno scheletro intero, ancora avvolto nel suo sudario!!!

E’ il primo e unico caso di inumazione diversa da tutti gli altri, ovviamente per fugare ogni dubbio fu deciso di datare quelle ossa con il test del “carbonio-14“, l’unico in grado scientificamente di poter confermare i dubbi che ormai iniziavano a circolare anche tra gli addetti ai lavori e difatti pochi giorni dopo, un campione di quel sudario era in viaggio per gli Usa, presso uno dei più importanti laboratori mondiali di spettrometria, (parliamo della stessa struttura che esaminò la “Sacra Sindone”, datandola nel periodo medievale tra il 1200 e il 1300…).

Finalmente, dopo alcune settimane arrivò la telefonata, cui segui a mezzo fax una relazione nella quale veniva riportato che il tessuto in questione oggetto d’analisi (la cui provenienza non era stata al laboratorio appositamente rivelata…) apparteneva alla prima metà del I secolo, confermando quindi di essere dello stesso periodo in cui era vissuto Gesù…

Gli scienziati quindi, dopo aver appreso le datazione di quel sudario, oggi conosciuto con il nome di “Akeldamà”, si dedicarono all’individuo avvolto su quel telo, scoprendo come egli fosse un uomo di età adulta e probabilmente di origine aristocratica…

Facendo quindi riferimento alla sepoltura descritta nel “Nuovo Testamento“, dove è stato riportato che il corpo di Gesù fu lavato, cosparso di olii e aromi, avvolto in un sudario composto da due pezze di lino e deposto in una tomba scavata nella roccia all’esterno delle mura vecchie della città di Gerusalemme, si osservò che anche l’uomo del sudario ora ritrovato coincidesse perfettamente a quella descrizione: già era vissuto e morto nello stesso periodo e chissà se come membro aristocratico poteva esser stato testimone degli eventi che condussero agli ultimi giorni del Nazzareno…

Ed allora, mancava un ultimo tassello per risolvere l’enigma e cioè scoprire se il corpo ritrovato fosse quello del Cristo oppure no e l’unico modo per riuscirci era effettuare da quelle ossa un test genetico del Dna!!! 

Vi starete chiedendo: con chi??? Semplice, con un suo diretto familiare…     

CONTINUA

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

Comprendo bene che nello scrivere alcuni miei post non incrementerò nuovi follower, ma d’altronde non è per attirare nuovi lettori che dedico il mio tempo a questo blog, viceversa redigo quotidianamente i miei post affinché chi si trovi a leggerli e si trovi ahimè in ambigui contesti, mi riferisco a quelli cosiddetti “illegali”, provi a fare uno sforzo, a redimersi, d’altronde la mia priorità sta nella prevenzione, nel cercare in tutti i modi di convincere chi ancora non è entrato in quel meccanismo corrotto di rifiutare l’offerta che gli è stata proposta, dimostrando di saper esser forte, estraniandosi proprio da coloro che a differenza sua, ormai da tempo ne fanno parte.

Certo… di una cosa nel corso degli anni mi sono convinto e cioè che la maggior parte dei miei connazionali sono di fatto corrotti, non certo più di altri presenti in altri luoghi sulla terra, ma sicuramente non sono di meno… 

Ora che si tratti di un qualcosa che appartiene al DNA o che dipenda da un profondo decadimento culturale, non so dirlo, certamente esso evidenzia in maniera chiara di esser indifferente a qualsivoglia principio di moralità, mi riferisco al non saper distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male…
Già… è quel contesto che fa in modo di privilegiare sempre e in ogni circostanza se stessi ed il proprio tornaconto, al benessere dei proprie familiari ( come se gli mancasse qualcosa…), scadendo – pur di beneficiare di quelle ragioni strettamente personali – in comportamenti immorali o certamente illegali, tendenti – come si può abitualmente osservare – a privilegiare il proprio orticello, senza mai provare a occuparsi dei problemi sociali!!!

Già… è evidente in loro quella scarsa
cultura civica, aggravata inoltre dal quel peso culturale derivato dalla matrice cattolica, che contrappone alla messa in pratica dei reati, una serie di concetti distorti che vanno dal condono al perdono.. 

Peraltro, non condivido minimamente l’idea che le tangenti ricevute siano necessarie al sistema per alimentare un mercato parallelo e che in fondo, quanto accade illegalmente nel nostro paese, costituisca di fatto un surplus finanziario che poi, alla fine, rientra nel mercato legale…
Qualcuno di quei soggetti corrotti, è convinto che quei benefit ricevuti sotto forma di bustarelle, rappresentino il giusto compenso per aver assolto ad un gravoso problema, già… aver dedicato parte del proprio tempo a risolvere quanto lo Stato e in particolare la sua burocrazia crea ogni giorno, in particolare ai suoi cittadini e ancor più agli imprenditori…

Cosa aggiungere… da tempo ormai non credo – per come in molti dalle Istituzioni vorrebbero farci credere – al mito in cui la maggior parte della società civile sia onesta, no… il marcio non si trova per come vorrebbero farci credere soltanto nella politica, in quelle logge affaristiche o dipende dalla diffusa criminalità organizzata, no… è proprio la società civile ad evidenziare con i propri comportamenti la propria disonestà, perché questo in fondo: è un paese di corrotti!!!

Voler credere quindi che la corruzione sia un qualcosa di estraneo o distante è errato, questo malaffare è ovunque e si
combatte soltanto con un altro sistema, di
cui la società civile seppur in minoranza, è parte!!!

Certo, la lotta alla corruzione è una funzione complessa e presenta tante incognite e variabili, lo dimostra il fatto che tutto ciò che è stato compiuto fino ad oggi non sia servito a nulla o quantomeno non abbia funzionato!!!

E’ tempo di reinvestire nella cultura della legalità, perché solo così, con una nuova società civile, si potrà ripartire, facendo in modo che quel business milionario che tanto attrae i miei connazionali, lo stesso che foraggia in maniera consistente la corruzione di questo paese, possa finalmente arrestarsi!!!

D’altronde vorrei ricordare come proprio quest’ultimo, quando fatt emergere dalle forze di polizia, rappresenta solo una minima parte rispetto alla consistente parte che resta sommersa; si parla infatti di circa 60 miliardi, ma il suo recupero non deve essere inteso come semplice lotta all’evasione fiscale, bensì, come un rivalorizzazione del nostro Paese, in particolare delle amministrazioni pubbliche…

Già… come sempre ripeto, ciò che va avversato è il contesto sociale, perché esiste da tempo un diffuso pensiero confuso che evidenzia non solo una bassa sensibilità su questo gravissimo problema, ma manifesta una forte rassegnazione generale, in particolare nei giovani che ormai credono che in questo loro Paese non vi sia alcun futuro…

Per sconfiggere la corruzione è necessario sconfiggere la
cultura che la sostiene e ciò può essere realizzato non con sterili parole, ma con i fatti!!!

E infine permettetemi di ricordare che esiste un deficit tra etica pubblica e privata e che questa va colmata; i miei connazionali debbono iniziare a riconciliarsi con la cosa pubblica, prendendo coscienza che tra le vittime della corruzione vi sono anche quanti operano in maniera onesta per conto dello Stato, perché anch’essi sono suoi cittadini e provano tra mille difficoltà ogni giorno a difendersi, non solo dai corruttori, ma da quel loro Stato, già… che ha permesso e soprattutto ha premiato in questi lunghi anni, la cultura dell’indifferenza e dell’illegalità!!!   

Il senso dell'onore é il coraggio!!! Ma ahimè… è da troppo tempo che non se ne vede più!!!

Come sappiamo l’onore può assumere diversi significati a seconda delle culture e/o dei territori ove essa si manifesti. 

Abbiamo visto tra l’altro come l’onore venga spesso associato alla virtù dei forti, al coraggio e alla capacità di perseguire con i propri ideali quei valori morali di eguaglianza e democrazia, nonostante le difficoltà poste in campo a causa di chi esercita costantemente pressanti influenze negative al fine d’imporre proprie regole di vita, per ottenere quanto essi vogliono a tutti i costi…  

Ritengo comunque che l’importanza dell’onore sia negli anni andata scemando, sí… diminuita, certamente rispetto al passato e ciò si evince dalla mancanza di coraggio nella società civile, in particolare in quei suoi comportamenti, sia individuali che collettivi…. 

D’altronde pensare che l’onore possa in taluni soggetti determinare coraggio è qualcosa di errato, non sempre accade, anzi solitamente si verifica propriamente il contrario, non esiste infatti alcuna correlazione che promuova benessere a giustizia, per il raggiungimento di una società più equa e rispettosa dei diritti altrui, infatti, vediamo come abitualmente si viene a manifestare quasi sempre un’esigua solidarietà o ancor peggio una mancanza di empatia… 

Auspicare quindi che in questo Paese i cittadini possano per una volta provare a difendere i propri diritti o contrastare le ingiustizie presenti, è qualcosa certamente di meraviglioso, ma utopistico, quanto appena espresso infatti non appartiene al nostro e quindi, mancando di fatto di queste cinbesse esperienze, sarà impossibile alla maggior parte di essi, che un qualche gene del coraggio, risvegli in loro la capacità di agire con determinazione!!!

D’altro canto va detto, le condizioni imposte dai governi con le loro politiche, mettono a dura prova la capacità di lottare per i propri diritti o per portare avanti quelle giuste idee e sono proprio queste condizioni che determinano nei cittadini le tante paure, le stesse che impediscono di agire in modo coraggioso e proattivo.

Ma si sa, il coraggio non è una virtù innata, essa potrà se voluta, esser coltivata attraverso l’esperienza e con una continua ricerca di quei valori morali, unici principi fondamentali per divenire finalmente audaci. 

Solo in questo modo potremmo creare una cultura unica, solidale e rispettosa nei confronti degli altri e sarà grazie a quel possibile cambiamento che vedremo emergere quella forza interiore e soprattutto quel coraggio, da troppo tempo oppresso e reso muto!!!

Quante cazz… si sentono ogni giorno su questo "coronavirus"!!!

Che il coronavirus sia qualcosa di terribile questo è certo, che le nuove varianti non permettono a nessuno di noi di poter stare tranquilli è altrettanto sicuro, ma da ciò, a passare alle informazioni che stanno circolando sul web, in questi giorni di ripresa della pandemia, ce ne vuole…. 

Per favore, ma come si fa a credere a tutte le cazzate che ogn giorno girano sul web??? L’ultima ascoltata ieri dal sottoscritto riportava che il vaccino provoca il cancro!!!

Abbiamo sentito di tutto, quacosa sicuramente di vero c’è… ma sicuramente molto ed altro ancora, è creato atificiosamente!!!

Certo, all’interno di quel laboratorio di Wuhan si stavano sperimentando virus capaci di eliminare gran parte dell’umanità presente, questò è un dato di fatto, d’altronde questo non è il primo virus creato appositamente e vedrete, non sarà l’ultimo… 

Che si sia manipolato questo “coronavirus” con inserti di altri virus come ad esemepio l’HIV, l’Epatite, etc, potrebbe essere il motivo per cui questo virus abbia avuto una così alta diffusione e rapidità di contagio, ma soprattutto non permette a quelle case farmaceutiche di trovare un vaccino definitivo che lo blocchi per sempre e che non costringa per i prossimi anni tutti noi a dei richiami semestrali… 

Certo in molti diranno che quanto sopra riportato non è dimostrato e certamente il sottoscritto – non avendone le competenze – mai pernserebbe di immergeresi in studi di sequenze genetiche o in modificazioni della struttura, ma di una cosa sono certo, né i vaccini a vettore virale, né quelli a Rna sono in grado di alterare i geni del nostro genoma, poiché non possiedono gli enzimi necessari per farlo!!!

Ed allora quindi, in un momento così difficile nel quale diventa incomprensibile capire dove sta la verità, qualcosa bisogna fare e non è certo stando con le mani in tasca che ci si può salvare…
Tutti sappiamo come il virus può condurre alla morte, per come peraltro ha già fatto, viceversa il vaccino – per quanto mancano certezze assolute sulla sua completa e sicura funzionalità – permette quantomeno di sopravvivere…
Ciascuno comunque è libero di fare ciò che ritiene più giusto, l’importante è che nel decidere quale scelta fare, se rimanere no-vax o farsi la terza dose, si valuti sempre di salvaguardare non solo se stessi, ma soprattutto chi sta loro vicino!!!

Una cosa è certa: la mafia è ovunque!!!

Non si può dire che lo Stato stia a guardare… anzi, se pur con poco dinamismo, si è riusciti in questi anni a effettuare arresti eccellenti e molti di quei prestanome e/o affiliati a quel sistema, sono stati arrestati ed anche condannati…
Ma la mafia si sa… ha continuato ad espandere le proprie ramificazioni e ad ogni potatura, ne ha accresciute di nuove… 
Ed è questo il quadro per l’anno 2016, rappresentato in questi giorni al Senato, dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) per nome del Procuratore nazionale Franco Roberti e dalla Presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi…
Dalla relazione prodotta, emerge quanto è stato compiuto lo scorso anno, tra successi investigativi e processuali, ma purtroppo, le mafie storiche, hanno saputo dimostrare di non subire arresti…. anzi, si sono evolute, per meglio adattarsi ai vuoti provocati per l’appunto da quegli arresti e/o da quelle condanne… un vero e proprio cambio di quella strategia di controllo del territorio, ora certamente meno violento, ma più efficace.
La mafia investe nella società… cerca di condizionare l’opinione pubblica, i processi economici e culturali, ristabilendo quell’autorità che lo Stato, di fatto, fa mancare…
Si punta principalmente ad un metodo ormai collaudato “corruttivo e collusivo”, infiltrando i propri uomini, in quei settori amministrativi ed economici, non più privati, ma soprattutto pubblici… affinché si possa pian piano acquisire il controllo, per poi utilizzarlo illegalmente, per favorire le imprese amiche (mafiose) loro “affiliate”… 
Si punta a tutto, in particolare ai finanziamenti pubblici!!!
Si tenta in ogni modo, di aggiudicarsi tutte le gare degli appalti pubblici in programmazione, tentando attraverso la corruzione prima e la coercizione dopo, di acquisire quegli appalti… Questi difatti, vengono sin dalla loro progettazione, realizzati da professionisti esterni, appartenenti a quel sistema colluso (d’altronde gli uffici amministrativi pubblici, spesso non sono neppure in grado tecnicamente di poterlo redigere…) i quali, s’impegnano nella elaborazione degli stessi, progettandoli affinché nei bandi di gara, vengano imposte tutta una serie di condizioni e requisiti, che fanno in modo di escludere, la maggior parte delle imprese partecipanti… 
Ecco che, alla fine… il nome del vincitore è lo stesso della ditta (affiliata), che aveva prima fatto finanziare l’opera e che poi, aveva impostato il bando di gara, affinché potesse aggiudicarselo…
Ed è per questi motivi che la mafia si è dimostrata – se pur la lotta ferrea da parte dello Stato – capace di rimanere presente su tutto il nostro territorio regionale, operando in ciascun settore, quel metodo d’infiltrazione nei settori principali, quali quello economico e finanziario, consentendo alla stessa, il reinvestimento di tutti i proventi illeciti…
La mafia come si visto, in questi anni si è trasformata in una società per azioni… e si presenta oggi, come una vera e propria ordinata organizzazione, fortemente radicata nel territorio, lo stesso  che ne riconosce, attraverso i suoi sottomessi e omertosi cittadini, quella autorevolezza, che non viene nei fatti, riconosciuta allo Stato, vista ormai quest’ultima, come un’entità assente e distante, dai problemi quotidiani di cui soffrono i cittadini…
La mafia di contro lusinga, garantisce lavoro, offre protezione, sostiene le nuove attività imprenditoriali e interviene perfino nei problemi più comuni dei cittadini…
Così facendo, ha potuto acquisire negli anni quel consenso necessario, che le ha permesso, non solo di aver un controllo economico/finanziario, ma anche politico, amministrativo e sociale… discendendo ancor più nello specifico, in quello individuale…
Il proprio impegno d’altronde, è orientato a risolvere le esigenze dei cittadini, i quali sono sempre pronti lì ad elemosinare un favore personale, che verrà successivamente ricambiato (a quegli stessi uomini “affiliati”) nel momento delle votazioni!!! 
Dice il detto: Dove parla il favore tace la giustizia!!!

Ecco… questa è la lista di quanti sono ricattabili!!!

Di notte… già, come quella prima notte, comparve l’Angelo…

Disse: “Perché chiedi aiuto quando sai cosa devi fare, hai tutto con te, si tratta di continuare a far applicare la legge, sapendo però a priori, con chi hai da fare…”.
Qui la giustizia se tu… non ci troviamo in uno di quei paesi assolutisti, qui da noi, non vi sono dittatori a cui dover dar conto, noi siamo un paese democratico, il più liberale e garantista che esiste al mondo!!!
Certo c’è una sostanziale differenza con molti altri, tra cui ad esempio alcuni europei, come l’Italia… 
Lì la giustizia ha un modo tutto suo di procedere…
Si crede che attraverso quei tre gradi di giudizio, si riesca ad ottenere un corretto procedimento, sentore di quella equità tanto ricercata… 
La verità e che si fa soltanto confusione e nel contempo, si ribaltano le sentenze a proprio piacimento o meglio a seconda dell’indagato…
Il motto da loro è… “più soldi, meno pene”, infatti sono tutti contenti: politici, imprenditori, editori, professionisti e mafiosi, e soprattutto quanti operano per quella “ingiustizia”… no, il mio non era un lapsus… 
Tutti sanno che se non hanno commesso efferati delitti, difficilmente andranno in gattabuia, anzi tutt’altro, al limite qualche anno ai domiciliari…
Ma da noi qui la giustizia è diversa e soprattutto giusta: non dimenticarlo… perché sarai tu a decidere!!!
Se non saprai cosa fare, se non troverai le giuste risposte nei tuoi fascicoli, in quelle prove documentali presentate, ricordati… potrai sempre aprire il “libro”…
Sappiamo bene di quanto tu sia deluso nell’aver letto quei nomi, tanti nomi che non ti aspettavi, che credevi di conoscere bene, insospettabili colleghi, amici, conoscenti, ma anche parenti e familiari, certamente sono in tanti, ma ci sono quelli che non si sono fatti corrompere…
Pochi lo sappiamo… ma è per quei pochi che bisogna fare la cosa giusta; non puoi abbandonare tutto, non devi lasciarti andare nell’amarezza e nello sconforto, come, non è il momento di fuggire, bensì si tratta di provare e mutare l’indirizzo preso da questa corrotta città… 
Fai riferimento quindi alle persone oneste, circondati di quanti puoi fidarti e allontana coloro che sai essere collusi e ricattabili…
Non dare loro giustificazioni, non devi darne… allontanale e basta, capiranno da se… in caso contrario, dovrai esclusivamente attendere il momento in cui dovrai giudicarli!!!
D’altronde, non si può cambiare il mondo, come non si può sperare che le persone mutino quelle loro disdicevoli abitudini…
Sono così da sempre, da quando sin da piccoli rubavano ai propri compagni la merenda, adulatori e lacchè con i più forti e chissà forse… per le tante botte prese, sono diventati crescendo così…  arroganti e presuntuosi.
Se si è così da piccoli, crescendo si diventa peggio; dopotutto ciò che si è ricevuto, è quanto tramandato da generazioni, quel “dna” scadente, inetto, vorrei (ma non posso) dire… inferiore!!!
Si tratterà di colpirli ad uno a uno… farli cadere  da quel piedistallo nei quali erano stati posti… finti personaggi in cerca d’autore senza alcun merito, professionisti che usano le parole per nascondere fatti illeciti che da sempre hanno compiuto e che ancora oggi continuano a realizzare…
Sanno solo rubare… nient’altro, si vendono come prostitute per poche briciole e pur apparire in ciò che non sono, s’inerpicano tra collusioni e interessi personali, rivolgendosi a chiunque possa loro fare favori, subendo di conseguenza quei ricatti successivamente imposti!!!
Non saranno mai rinomati, se non per quegli eventi negativi, vedrà Sig. giudice come questi soggetti… verranno piano piano cancellati, fino ad essere completamente emarginati da tutti, vittime dimenticate di quei loro modo d’essere e alla fine, stia tranquillo… ci sarà quel SUO giudizio!!!
L’indomani mattina alle sei, il giudice, era già arrivato… 
Si era parcheggiato con la sua utilitaria dinnanzi a quel Palazzo di Giustizia e finalmente aveva compreso come tutta la sua vita, era stata improntata, per stare proprio lì…
Lì era iniziato tutto e sempre lì… avrebbe terminato la sua opera!!!
F I N E
P.s.
Si precisa che ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

Pm Antonino Di Matteo: c'è chi ha paura della mafia e chi no!!!

Ci sono volte che non comprendo certi organi di rilievo del nostro ordinamento di governo… 
Per esempio il CSM… meglio conosciuto come Consiglio superiore della magistratura, che ha tra le sue funzioni quella di assegnare incarichi, promuovere ed anche trasferire, quest’ultimo punto difatti, rappresenta quanto è stato proposto (per ragioni di sicurezza) al Pm, Antonino Di Matteo…
Il magistrato che sta indagando sulla trattativa “Stato-mafia”, è stato oggetto di attenzioni da parte dell’ex capo di cosa nostra, Totò Riina, il quale è stato ascoltato durante una intercettazione nel cortile del carcere milanese, mentre dialogava (nell’ora di libertà) con Alberto Lorusso (esponente della Sacra Corona Unita)…  
In quel video l’ex boss disse: “A Di Matteo lo faccio finire peggio del giudice Falcone”; un chiaro ed esplicito messaggio di proposito di morte diretto proprio al Pm Nino Di Matteo… 
Innanzitutto non si riesce a comprendere come un messaggio così “delicato” venga reso di pubblico dominio… dando la possibilità (trasmettendo indirettamente quel video) di comunicare quella propria sentenza di morte a chi di dovere tra i propri affiliati, 
Non si capisce inoltre come ad un soggetto condannato al regime d’isolamento, possa essere permesso non tanto di manifestare quei propri pensieri, ma certamente di divulgarli in modo così semplice…
Anche lo stesso soggetto con il quale predispone le proprie passeggiate d’aria da parecchi anni… non si poteva scegliere un altro certamente meno influente o quantomeno quelle passeggiate perché non fargliele fare da solo… 
Debbo pensare quindi, che forse vi è una ulteriore motivazione celata, che ha permesso a quel video di poter essere trasmesso…
Ma chi aveva maggiore interesse che quella notizia trapelasse… l’ex boss, oppure qualcuno di quei servizi deviati, che a causa proprio delle indagini in corso da parte del Pm, potrebbero condurre a tesi inaspettate o certamente non desiderate ai forse qualcuno teme risvolti preoccupanti(dopotutto… conosciamo già alcuni di quei nomi probabili che erano coinvolti…).
Abbiamo visto infatti in questi anni, come molti di quei documenti siano stati segretate o distrutti, di come si è ritenuto opportuno non divulgare certe intercettazioni telefoniche, offuscando quegli intrecci politico-mafiosi, che proprio alcuni uomini dello Stato avevano concluso con personaggi di cosa nostra (tra cui molto probabilmente Vito Ciancimino).
Mi chiedo, quantunque fosse reale nelle intenzioni… il messaggio pronunciato dal boss corleonese, (sì… avrebbero potuto suggerirglielo, dopotutto mi chiedo, ma come fa a sapere egli del PM di Matteo, quando sono più di vent’anni che gli è stato vietato qualsivoglia rapporto di comunicazione con l’esterno??? Dobbiamo forse credere che nella quotidianità non è proprio così???)…
Certo la circostanza si fa alquanto curiosa…  
Comunque, il Pm Di Matteo, ha rifiutato il trasferimento… dimostrando con questo suo gesto, quel coraggio personale che a volte non viene dimostrato dalle stesse Istituzioni…
D’altronde, accettare quel trasferimento avrebbe costituito un grave segnale di debolezza dello Stato, che non è capace di difendere i suoi uomini (situazione innegabile e reale, a cui purtroppo, abbiamo dovuto assistere nel corso degli anni passati…), ma che preferisce ancora oggi arrendersi, all’ordine di un uomo solo…
Hanno parlato di “trasferimento d’urgenza”, ma se così fosse… dovremmo essere in molti a doverci trasferire da questa isola e non soltanto il Pm…
Ma tra l’altro mi chiedo… per andare dove??? Forse qualcuno da quei piani alti pensa realmente che cosa-nostra non sia nelle condizioni di colpire al di fuori della Sicilia??? 
Perché se così fosse, se pensano realmente ciò, siamo veramente rovinati!!!
Comunque… sempre per aumentare i miei dubbi sulle vere ragioni di quel trasferimento, gli sono state proposte altre soluzioni, che egli ha sempre rifiutato… anzi va detto che lo stesso Pm ha alzato il tiro, presentando domanda di partecipazione al concorso ordinario per sostituto della Direzione Nazionale Antimafia…
Sto cominciando a credere che anch’egli, abbia intuito, che questo rappresenti il migliore momento per battere il ferro… certamente “rovente” e che forse sono in molti a preferire di raffreddarlo velocemente!!!
Certamente, ascoltare il presidente della terza commissione che manifesta la sua forte preoccupazione per la vicenda, mi fa comprendere come ancora oggi si è lontani dalla nostra realtà e sperano che la lotta alla mafia possa essere vinta… stando seduti a tavolino!!!
Come sempre si preferisce lasciare ad altri quel rischio di dover andare a combattere e tra questi troviamo ovviamente alcuni Pm, ma anche rare persone comuni…  
Sì, quelli dei palazzi romani d’altronde resteranno esclusivamente ad ammirare i gesti di questi pochi coraggiosi e dai loro uffici attenderanno l’esito del conflitto, escludendo di fatto qualsivoglia loro partecipazione; si presenteranno soltanto alla fine o soltanto nei casi malaugurati, nei quali qualcuno di quei combattenti, dovesse venir a mancare: allora sì che saranno come sempre in prima fila, per presenziare alle commemorazioni… (in fin dei conti… un modo come un altro, per ripulire la propria coscienza)!!!
Socrate diceva che non si deve ubbidire all’imperativo del costume, ma a quello della propria coscienza, ecco perché il potere cerca di conformare la coscienza degli “asserviti” al modello che più gli fa comodo…

Pm Antonino Di Matteo: c'è chi ha paura della mafia e chi no!!!

Ci sono volte che non comprendo certi organi di rilievo del nostro ordinamento di governo… 
Per esempio il CSM… meglio conosciuto come Consiglio superiore della magistratura, che ha tra le sue funzioni quella di assegnare incarichi, promuovere ed anche trasferire, quest’ultimo punto difatti, rappresenta quanto è stato proposto (per ragioni di sicurezza) al Pm, Antonino Di Matteo…
Il magistrato che sta indagando sulla trattativa “Stato-mafia”, è stato oggetto di attenzioni da parte dell’ex capo di cosa nostra, Totò Riina, il quale è stato ascoltato durante una intercettazione nel cortile del carcere milanese, mentre dialogava (nell’ora di libertà) con Alberto Lorusso (esponente della Sacra Corona Unita)…  
In quel video l’ex boss disse: “A Di Matteo lo faccio finire peggio del giudice Falcone”; un chiaro ed esplicito messaggio di proposito di morte diretto proprio al Pm Nino Di Matteo… 
Innanzitutto non si riesce a comprendere come un messaggio così “delicato” venga reso di pubblico dominio… dando la possibilità (trasmettendo indirettamente quel video) di comunicare quella propria sentenza di morte a chi di dovere tra i propri affiliati, 
Non si capisce inoltre come ad un soggetto condannato al regime d’isolamento, possa essere permesso non tanto di manifestare quei propri pensieri, ma certamente di divulgarli in modo così semplice…
Anche lo stesso soggetto con il quale predispone le proprie passeggiate d’aria da parecchi anni… non si poteva scegliere un altro certamente meno influente o quantomeno quelle passeggiate perché non fargliele fare da solo… 
Debbo pensare quindi, che forse vi è una ulteriore motivazione celata, che ha permesso a quel video di poter essere trasmesso…
Ma chi aveva maggiore interesse che quella notizia trapelasse… l’ex boss, oppure qualcuno di quei servizi deviati, che a causa proprio delle indagini in corso da parte del Pm, potrebbero condurre a tesi inaspettate o certamente non desiderate ai forse qualcuno teme risvolti preoccupanti(dopotutto… conosciamo già alcuni di quei nomi probabili che erano coinvolti…).
Abbiamo visto infatti in questi anni, come molti di quei documenti siano stati segretate o distrutti, di come si è ritenuto opportuno non divulgare certe intercettazioni telefoniche, offuscando quegli intrecci politico-mafiosi, che proprio alcuni uomini dello Stato avevano concluso con personaggi di cosa nostra (tra cui molto probabilmente Vito Ciancimino).
Mi chiedo, quantunque fosse reale nelle intenzioni… il messaggio pronunciato dal boss corleonese, (sì… avrebbero potuto suggerirglielo, dopotutto mi chiedo, ma come fa a sapere egli del PM di Matteo, quando sono più di vent’anni che gli è stato vietato qualsivoglia rapporto di comunicazione con l’esterno??? Dobbiamo forse credere che nella quotidianità non è proprio così???)…
Certo la circostanza si fa alquanto curiosa…  
Comunque, il Pm Di Matteo, ha rifiutato il trasferimento… dimostrando con questo suo gesto, quel coraggio personale che a volte non viene dimostrato dalle stesse Istituzioni…
D’altronde, accettare quel trasferimento avrebbe costituito un grave segnale di debolezza dello Stato, che non è capace di difendere i suoi uomini (situazione innegabile e reale, a cui purtroppo, abbiamo dovuto assistere nel corso degli anni passati…), ma che preferisce ancora oggi arrendersi, all’ordine di un uomo solo…
Hanno parlato di “trasferimento d’urgenza”, ma se così fosse… dovremmo essere in molti a doverci trasferire da questa isola e non soltanto il Pm…
Ma tra l’altro mi chiedo… per andare dove??? Forse qualcuno da quei piani alti pensa realmente che cosa-nostra non sia nelle condizioni di colpire al di fuori della Sicilia??? 
Perché se così fosse, se pensano realmente ciò, siamo veramente rovinati!!!
Comunque… sempre per aumentare i miei dubbi sulle vere ragioni di quel trasferimento, gli sono state proposte altre soluzioni, che egli ha sempre rifiutato… anzi va detto che lo stesso Pm ha alzato il tiro, presentando domanda di partecipazione al concorso ordinario per sostituto della Direzione Nazionale Antimafia…
Sto cominciando a credere che anch’egli, abbia intuito, che questo rappresenti il migliore momento per battere il ferro… certamente “rovente” e che forse sono in molti a preferire di raffreddarlo velocemente!!!
Certamente, ascoltare il presidente della terza commissione che manifesta la sua forte preoccupazione per la vicenda, mi fa comprendere come ancora oggi si è lontani dalla nostra realtà e sperano che la lotta alla mafia possa essere vinta… stando seduti a tavolino!!!
Come sempre si preferisce lasciare ad altri quel rischio di dover andare a combattere e tra questi troviamo ovviamente alcuni Pm, ma anche rare persone comuni…  
Sì, quelli dei palazzi romani d’altronde resteranno esclusivamente ad ammirare i gesti di questi pochi coraggiosi e dai loro uffici attenderanno l’esito del conflitto, escludendo di fatto qualsivoglia loro partecipazione; si presenteranno soltanto alla fine o soltanto nei casi malaugurati, nei quali qualcuno di quei combattenti, dovesse venir a mancare: allora sì che saranno come sempre in prima fila, per presenziare alle commemorazioni… (in fin dei conti… un modo come un altro, per ripulire la propria coscienza)!!!
Socrate diceva che non si deve ubbidire all’imperativo del costume, ma a quello della propria coscienza, ecco perché il potere cerca di conformare la coscienza degli “asserviti” al modello che più gli fa comodo…

E' la mafia che ha preso dai siciliani o sono i siciliani che hanno preso dalla mafia?

Quando si parla di mafia nel mondo… si pensa sempre a noi siciliani…

E’ difficile individuare con questo termine un reale significato, perché l’argomento ed il fenomeno che ne rappresenta, unisce al suo interno, una molteplice e varia tipologia d’eventi, che è difficile comprenderle in una sola parola… appunto la parola “mafia”…
Ciò di cui invece siamo sicuri è a chi appartiene questo termine… ed ecco che qui, entriamo in ballo, proprio noi siciliani…
Secondo alcuni studiosi, la parola Mafia, deriva da un modo di intendere noi siciliani, cioè di comprendere con una frase quei modi propri, quegli atteggiamenti che sono insiti negli individui che appartengono ad questo territorio….
Siamo nel 827 e da lì inizia la conquista islamica della Sicilia, attraverso lo sbarco a Mazara del Vallo che dura fino al 902, anche se l’ultima città bizantina a cadere fu Rometta nel 965… 
Ecco, in quel periodo, gli arabi, avendo modo di conoscere i siciliani, li definirono “Ma-Hias” cioè spacconi, anche se altri studiosi, hanno riconosciuto, la parola mafia, in un’altro atteggiamento dei siciliani, in quella loro predisposizione (sempre e ovunque), di saper aiutare gli altri, in particolare coloro che sono in difficoltà, ed ecco quindi che la parola mafia, tradotta in arabo Mu’afak, ha come riferimento quello di saper proteggere i deboli…
In tempi più moderni, intorno al 1282… (durante la conquista del regno angioino), alcuni ribelli (vedasi mio post del 12.11.2011 – Sicilia e i Vespri siciliani), gridano in battaglia la parola “mafia” che significava “morte” ai francesi…
Ed ecco quindi giungere al 1863…, dove per la prima volta, la parola mafia è legata al soggetto, al mafioso, a colui cioè… che è uomo d’onore, che con il suo coraggio si contrappone alle istituzioni…
Qualche anno dopo, la mafia, unisce tutti questi uomini d’onore “mafiusi” in una associazione… la mafia…
Quindi, abbiamo visto come c’è una corrispondenza biunivoca, tra i siciliani e la mafia e viceversa…
La mafia, seppur se ne dica… è dentro ognuno di noi… è quell’atteggiamento proprio, metaforico, è rappresentativo della nostra indole, che ovunque vada… non ha paura, non si tira indietro, coraggioso anche quando è solo!!! 
Il siciliano è un modello raffigurativo, a volte emblematico, che con i suoi modi ha catturato e trasmesso negli altri… quel senso di superiorità…
Egli rappresenta quel soggetto, che se pur perennemente soggiogato, ha dimostrato di non essersi mai sottomesso, ha conservato quella propria dignità che ha sempre voluto esprimere, facendo valere le proprie ragioni, a tutte quelle potenze che nel corso dei secoli l’hanno conquistato…
Possiede quell’unico mix di Dna, caratterizzato dalla mescolanza storica, provenienza di quelle molteplici culture… determinate dalle continue invasioni, dai greci ai fenici, dai romani ai vandali, dai bizantini agli arabi, dai normanni agli angioini e quindi aragonesi, spagnoli, piemontesi, austriaci, borboni ed infine Garibaldi e la sua unità d’Italia…per giungere ai tempi nostri… 
Questo esempio diventa esportabile ed ecco quindi che i nostri conterranei, emigrano, verso gli stati uniti, nei paesi latino americani, in sud america… e da lì tentano “riuscendoci”la scalata economica al potere…
Sono gli stessi boss siciliani, “incarcerati” negli Stati Uniti, che vennero contattati dalla CIA, durante la seconda guerra mondiale, per favorire lo sbarco degli Alleati ed il controllo della stessa… e da lì inizio nuovamente quel potere, che era andato scemando nel periodo fascista, con il prefetto Mori… 
Negli anni i veri valori  – quelli diciamo “giusti”(rispetto, cultura, famiglia), sono andati pian piano scomparendo, fino a trasformarsi, annullando anche quei valori, su cui era stato impostato l’impianto della mafia… come l’onore, la segretezza, la lealtà, il rispetto dell’amicizia, delle altrui  mogli, ecc… divenendo sempre più una cozzaglia di criminali, nel quale, l’unico valore è rappresentato dal dio denaro… con cui si pensa di comprare, tutto e tutti…, e dove per ottenere ciò che si vuole, non ci si pone limiti… omicidi, furti, sequestri, prostituzione, gioco e droga, diventano regole fondamentali, del nuovo uomo d’onore…
Violenza che produce altra violenza… una continua evoluzione con l’alternarsi di nuovi proseliti, che trova sempre ed ovunque, soggetti disposti a piegarsi alle regole del malaffare e della corruzione…, una società dentro la società civile… che vive in simbiosi con essa, trasformando quei principi di legalità, quella promozione delle istituzioni, come qualcosa da contestare, su cui non si può contare… perché è proprio con lo Stato o con i propri rappresentanti, che non si riesce più ad interloquire, un rapporto sempre più distaccato che ha condotto allo scontento popolare…, ed è proprio su questo, che il fenomeno mafioso, creare il suo punto di forza…  …
Quindi, mi chiedo, ma come pensano le nostre istituzioni, i ns. governanti, i detentori della cultura, quanti di fatto influenzano con le loro scelte il nostro paese, ecco, quali metodi verranno attuati per combattere definitivamente questo fenomeno???
Come si può pensare di cambiare questa cultura, che per quanto sopra esposto, ha dimostrato d’essere “intrinseca” con la nostra stessa natura…
In quale modi o con quale “effetti magici” si potrà eliminare questo nostro cancro, che ha sviluppato i propri tentacoli, anche in quei soggetti che finora hanno mostrato d’essere onesti??? 
Mi sto convincendo ogni giorno di più… che diventa difficile credere, per la maggior parte di noi uomini siciliani, – di poter estirpare, ciò che da sempre appartiene organicamente al dna della nostra vita…, accettato nei secoli, dal corpo e dalla mente… potrei dire… metaforicamente… che è ormai… una “cosa nostra”!!!

Il Paese degli orrori…

In quale paese viviamo???
Un paese nel quale ogni giorno stiamo ad ascoltare avvenimenti di cronaca nera, che definirli illogici è limitativo perché non fanno parte di quei contesti meglio inquadrati con gli squilibri psichici, un tempo associati a comportamenti dissociativi, di alienazione, demenza, pazzia, qui la contraddizione è data nel aver a che fare con soggetti che all’apparenza sono come ognuno di noi….
Vivono la loro vita in modo semplice, possiedono un discreto lavoro, sono impegnati nel sociale, vanno a messa la Domenica, hanno una bella famiglia, dei figli e tutto sembra procedere per il meglio… ed invece qualcosa scatta, come una molla ci si trasforma in Mister Hyde, senza alcun apparente motivo…
Sicuramente nell’inconscio della propria personalità qualcosa non funziona…, come un virus che si annida all’interno di una cellula ed aspetta il momento per scatenarsi… e chissà, se proprio in questo particolare momento in cui scrivo, soggetti esperti tra, psichiatri, psicologi, medici, operatori sociali, non stiano cercando di capire quali motivi hanno giustificato tali orrori… 
Ora, nelle varie trasmissioni televisive e nelle riviste settimanali,  si cercherà di capire cosa possa aver indotto persone definite da tutti ” perbene ” a macchiarsi di questi infamia ed a continuare a sopravvivere all’orrore commesso, come nulla fosse…
Si è superato quel limite di razionalità e si diventa dei mostri, si diventa un essere atrocemente indegno della stessa dignità umana, malvagio sul piano morale e diabolico su quello individuale…
Non c’è amore in questi uomini… ma soltanto la disumana freddezza che li contraddistingue, che li porta a compiere questi delitti, come una qualsivoglia azione quotidiana, fatti con parsimonia, la stessa semplicità che ha avuto negli scorsi giorni quel ” marito/padre “, nel festeggiare i gol dell’Italia, quando soltanto pochi minuti prima aveva sgozzato l’intera famiglia… senza alcuna logica ragione!!!
Cosa dire, qui ora ci fanno vedere le foto di ragazzi felici, di pubblicazioni allegre, di momenti allegri con la propria  famiglia, di commenti gioiosi su Facebook, di sposi sorridenti… ed invece si nascondono dietro a quei volti esultanti, degli assassini sadici, dei  mostri carnefici del proprio sangue…
Gli esami del Dna hanno dato un volto al presunto assassino di una ragazzina di 13 anni… che nulla aveva fatto di male in questo mondo se non sorridere allegra ad un’avvenire che si mostrava pieno di luce e speranza… una desiderio di vita distrutto da un orco, che auguro a nessuno di dover mai incontrare, sperando – per gli insegnamenti ricevuti di perdono e misericordia avuti ai tempi dei salesiani – che possano “finire presto ” nel completo oblio la propria esistenza all’interno dei ns. penitenziari…
Già, mi auguro che almeno in questo la “natura” faccia il suo corso… che almeno essa contro-bilanci quella giustizia divina a volte troppo permissiva e non sempre corrispondente a quei corretti parametri di equità, sarà colpa di quel libero arbitrio o chissà di qualche altro motivo e non sta a me capirlo…., ma se a tutto ciò, aggiungiamo anche una macchinosa e lenta burocrazia giudiziaria, ecco che, sperare di ascoltare dai media, dell’improvvisa scomparsa naturale di questi soggetti, io, ma credo siano in tanti a condividere questo pensiero, non ci rattristeremo certamente…
Qui, non si tratta di casualità, di momenti irragionevoli, di follia istintiva, di momentanea perdita di pensiero, qui non c’è casualità, ma un preciso schema assassino, programmato e progettato in maniera lucida, razionale, che presuppone una freddezza d’animo ed una malvagità interiore…
A nessuno è permesso di perdonare questi soggetti… non può esistere alcun perdono… dopotutto come si può in genere perdonare loro, se essi stessi dicono di non sapere ciò che hanno fatto??? 
Non si ha proprio niente quindi da perdonare….
Ma poi, sa mai un uomo pienamente ciò che fa??? 
E se in questo rimane perlomeno un dubbio, allora gli uomini non hanno mai qualcosa da perdonarsi, e essere clemente è, per il più ragionevole, una cosa impossibile… 
In ultimo, se pur i criminali avessero veramente saputo ciò che facevano – noi avremmo avuto comunque il diritto di perdonare, solo e soltanto se, avessimo avuto il diritto di accusa e di punizione… 
Ma questo Noi… non l’abbiamo!!!