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L'importante è seguire il denaro…

Il 24 Settembre dello scorso anno, avevo scritto che per trovare i ladri… bisognava seguire il denaro!!!
Leggere quindi stamani l’articolo su Live Sicilia Catania (di Laura Di Stefano), relativo all’intervista con il Procuratore del nostro comune, Dott. Carmelo Zuccaro, su quanto c’è da fare per scoprire mazzette e intrecci deviati, mi fa comprendere come in fondo (con quel mio post), non fossi distante dalla realtà…
Diceva il Giudice Antonino Caponetto:  “ la mafia ha come sua specificità un rapporto privilegiato con l’élites dominanti e le istituzioni, che le permettono una presenza stabile nella struttura stessa dello Stato”; La stessa infatti, “ha dilatato la sua ricchezza e la sua forza a tal punto da rappresentare ormai non più un alleato subalterno delle classi dominanti, ma un pericoloso concorrente in grado di battersi per il controllo diretto dello Stato, grazie anche alle collusioni di non pochi rappresentanti delle Istituzioni”.
Si comprende quindi da quanto sopra, che il denaro rappresenta per quella associazione mafiosa, la forza che le permette d’esercitare quel proprio potere…
Difatti, attraverso essa, organizza e pianifica il proprio business, sfruttando ogni ambito d’infiltrazione, sia economico che sociale, riciclando quel denaro sporco prodotto da quelle attività illecite, per rinvestirlo in nuove attività imprenditoriali, grazie a prestanome, che si sottomettono (per una misera parte di quel benessere finanziario) per realizzare quanto loro viene ordinato… 
Man mano che quei meccanismi illeciti sono stati consolidati, si è puntato ad ampliare quella propria sfera verso la rete politico-amministrativa e sociale, sempre disposta (in cambio di vantaggi personali) a costruire nuove complicità con quel sistema mafioso e clientelare…
Ognuno di essi difatti, ricerca per se, quelle opportune amicizie, chi per controllare gli esiti elettorali, chi per modificare il proprio status all’interno della pubblica amministrazione, chi per risalire quelle gerarchie istituzionali ed infine chi, tra quei cosiddetti imprenditori, per soffocare il libero mercato…
La mafia sa che può puntare su un sistema collaudato che è quello di offrire… beni e servizi!!!
C’è chi ha bisogno di un lavoro ed ecco che la mafia si fa impresa, si ha bisogno di denaro ed ecco che essa si presta a finanziare (non è un ente caritatevole… ma ha necessità di riciclare quel denaro sporco… dopotutto potrà sempre appropriarsi in futuro di quell’attività lecita; ed ancora, c’è bisogno di voti ed ecco che compra e corrompe interi quartieri popolari, e per concludere quella sua partecipazione sociale, mette a disposizione dei propri affiliati, una serie di professionisti “collusi”… che in cambio di parcelle a basso costo, si offrono di collaborare…
Ed è grazie a queste azioni che negli anni, l’associazione mafiosa è riuscita a garantirsi un importante consenso sociale, potendo offrire direttamente benefici a quanti… si rivolgono ad essa.
Quanto sopra è stato possibile in virtù di quella penetrazione economica in tutti i settori, a cominciare da quelli economici con le migliaia di attività imprenditoriali e commerciali, per passare anche a quelle culturali, con il controllo di una parte consistente tra media, circoli (e/o club), segreterie politiche, patronati, consultori, corporazioni, fino ad infiltrarsi anche, in quelle associazioni di legalità o anti-racket, per poter conoscere in anteprima eventuali informazioni o per dirottare e influenzare, l’operato stesso degli uomini delle forze dell’ordine…
E’ tempo di comprendere quindi che la mafia esiste… perché offre risposte immediate alle richieste proveniente dalla comunità; se non vi fosse più la “domanda” dei cittadini, l’offerta sarebbe del tutto inutile… e la mafia si ridurrebbe a qualcosa d’insignificante, poiché verrebbe a mancarle la fonte primaria e cioè, il denaro… che poi è lo stesso che ricicla e con il quale ricompra tutti…
Ed allora, con un sistema collusivo e omertoso pressoché globale, che non partecipa a promuovere principi di giustizia e di legalità (anzi, al contrario… nei momenti decisivi, si dissolve come nebbia), diventa fondamentale promuovere una azione preventiva di contrasto, iniziando per l’appunto, esaminando tutti quei patrimoni derivati da attività finanziarie “ambigue” in quanto non collegate ad alcun reddito documentabile… dimostrando di fatto., d’appartenere propriamente a quel sistema… corruttivo!!!

L'importante è seguire il denaro…

Il 24 Settembre dello scorso anno, avevo scritto che per trovare i ladri… bisognava seguire il denaro!!!
Leggere quindi stamani l’articolo su Live Sicilia Catania (di Laura Di Stefano), relativo all’intervista con il Procuratore del nostro comune, Dott. Carmelo Zuccaro, su quanto c’è da fare per scoprire mazzette e intrecci deviati, mi fa comprendere come in fondo (con quel mio post), non fossi distante dalla realtà…
Diceva il Giudice Antonino Caponetto:  “ la mafia ha come sua specificità un rapporto privilegiato con l’élites dominanti e le istituzioni, che le permettono una presenza stabile nella struttura stessa dello Stato”; La stessa infatti, “ha dilatato la sua ricchezza e la sua forza a tal punto da rappresentare ormai non più un alleato subalterno delle classi dominanti, ma un pericoloso concorrente in grado di battersi per il controllo diretto dello Stato, grazie anche alle collusioni di non pochi rappresentanti delle Istituzioni”.
Si comprende quindi da quanto sopra, che il denaro rappresenta per quella associazione mafiosa, la forza che le permette d’esercitare quel proprio potere…
Difatti, attraverso essa, organizza e pianifica il proprio business, sfruttando ogni ambito d’infiltrazione, sia economico che sociale, riciclando quel denaro sporco prodotto da quelle attività illecite, per rinvestirlo in nuove attività imprenditoriali, grazie a prestanome, che si sottomettono (per una misera parte di quel benessere finanziario) per realizzare quanto loro viene ordinato… 
Man mano che quei meccanismi illeciti sono stati consolidati, si è puntato ad ampliare quella propria sfera verso la rete politico-amministrativa e sociale, sempre disposta (in cambio di vantaggi personali) a costruire nuove complicità con quel sistema mafioso e clientelare…
Ognuno di essi difatti, ricerca per se, quelle opportune amicizie, chi per controllare gli esiti elettorali, chi per modificare il proprio status all’interno della pubblica amministrazione, chi per risalire quelle gerarchie istituzionali ed infine chi, tra quei cosiddetti imprenditori, per soffocare il libero mercato…
La mafia sa che può puntare su un sistema collaudato che è quello di offrire… beni e servizi!!!
C’è chi ha bisogno di un lavoro ed ecco che la mafia si fa impresa, si ha bisogno di denaro ed ecco che essa si presta a finanziare (non è un ente caritatevole… ma ha necessità di riciclare quel denaro sporco… dopotutto potrà sempre appropriarsi in futuro di quell’attività lecita; ed ancora, c’è bisogno di voti ed ecco che compra e corrompe interi quartieri popolari, e per concludere quella sua partecipazione sociale, mette a disposizione dei propri affiliati, una serie di professionisti “collusi”… che in cambio di parcelle a basso costo, si offrono di collaborare…
Ed è grazie a queste azioni che negli anni, l’associazione mafiosa è riuscita a garantirsi un importante consenso sociale, potendo offrire direttamente benefici a quanti… si rivolgono ad essa.
Quanto sopra è stato possibile in virtù di quella penetrazione economica in tutti i settori, a cominciare da quelli economici con le migliaia di attività imprenditoriali e commerciali, per passare anche a quelle culturali, con il controllo di una parte consistente tra media, circoli (e/o club), segreterie politiche, patronati, consultori, corporazioni, fino ad infiltrarsi anche, in quelle associazioni di legalità o anti-racket, per poter conoscere in anteprima eventuali informazioni o per dirottare e influenzare, l’operato stesso degli uomini delle forze dell’ordine…
E’ tempo di comprendere quindi che la mafia esiste… perché offre risposte immediate alle richieste proveniente dalla comunità; se non vi fosse più la “domanda” dei cittadini, l’offerta sarebbe del tutto inutile… e la mafia si ridurrebbe a qualcosa d’insignificante, poiché verrebbe a mancarle la fonte primaria e cioè, il denaro… che poi è lo stesso che ricicla e con il quale ricompra tutti…
Ed allora, con un sistema collusivo e omertoso pressoché globale, che non partecipa a promuovere principi di giustizia e di legalità (anzi, al contrario… nei momenti decisivi, si dissolve come nebbia), diventa fondamentale promuovere una azione preventiva di contrasto, iniziando per l’appunto, esaminando tutti quei patrimoni derivati da attività finanziarie “ambigue” in quanto non collegate ad alcun reddito documentabile… dimostrando di fatto., d’appartenere propriamente a quel sistema… corruttivo!!!

Caccia al patrimonio dei boss mafiosi…

Per colpire la mafia e in particolare i suoi associati, bisogna aggredire i patrimoni accumulati…

Quanto sopra, è ben a conoscenza delle Direzioni Investigative Antimafia e rappresenta perfettamente, quanto il giudice Falcone aveva a suo tempo individuato, proprio in una delle principali cause della eccezionale pericolosità di “cosa nostra”; quella cioè dell’enormi ricchezze di cui l’associazione mafiosa disponeva, ma su cui viceversa, vedeva “il vero tallone di Achille a causa delle tracce che lasciano dietro di se i grandi movimenti di denaro connessi alle attività criminali più lucrose…“.
Se si vuole colpire sul serio la mafia con l’obiettivo di debellarla, bisogna aggredire la fonte del suo potere, e cioè quegli immensi patrimoni accumulati illegalmente…
Del resto, diceva l’ex magistrato Antonio Ingroia: questa è la maniera più efficace per combattere anche gli altri due morbi che avvelenano la nostra economia: la corruzione e l’evasione fiscale!!! 
“Spesso (diceva Ingroia…), va a finire che, attraverso qualche prestanome, sono gli stessi mafiosi a riprendersi, per quattro soldi, i beni che gli erano stati confiscati”…
Certamente… una cosa sono le indagini sui patrimoni mafiosi e sul loro riciclaggio… un’altra cosa è la gestione di quel provvedimento di prevenzione, che dovrebbe sottrarre definitivamente il bene al circuito economico di origine, per inserirlo in un altro, esente di condizionamenti criminali che caratterizzano il primo…
In un intervista concessa al quotidiano Giornale di Sicilia, il ministro Alfano  ha dichiarato: ” Per quello che ci riguarda, non ci distraiamo un attimo, seguendo la strada maestra: prendere i latitanti, sottrarre i patrimoni accumulati illecitamente, sostenere e dare coraggio a chi denuncia “…
Sono belle parole, quanto poi ci si riesca in quelle iniziative è tutt’altra cosa, in particolare credo che si è molto lontani nel “saper sostenere e dare coraggio a chi denuncia”.
Vorrei anzi aggiungere che quanto avviene (come direbbe un caro amico comune ingegnere d’Agrigento…) “di fatto e di diritto” è tutt’altra situazione, perché alla fine chi denuncia, da soltanto fastidio!!! 
Ritornando quindi su quanto sopra… aggredire i patrimoni mafiosi, significa per quegli “uomini d’onore”, perdere di prestigio nel loro stesso ambiente, perché li si priva di uno strumento di condizionamento fondamentale della realtà che li circonda, ancor più nella nostra regione… caratterizzata spesso da condizioni di arretratezza economica e culturale.
Ma per fare questo servono magistrati coraggiosi… e quelli che ci hanno provato sono purtroppo morti!!!
Come dimenticare Rocco Chinnici che fu tra i primi ad avvertire la necessità di aggredire i patrimoni dei boss; tra i primi a capire quanto fosse importante che i magistrati condividessero le esperienze accumulate sul campo e lavorassero in pool contro Cosa Nostra; ma soprattutto fu tra i primi a rivolgersi alle nuove generazioni con i suoi consueti incontri nelle scuole per parlare di mafia. 
Per tutte queste ragioni Rocco Chinnici fu un innovatore ma ciò gli costò la vita… 
La verità è che la legalità passa attraverso lo sviluppo di leggi efficaci!!!
A dirlo è stato – durante il convegno su “Obiettivo legalità” – il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti, che ha dichiarato: “aspettiamo con ansia le modifiche al codice antimafia, strumento indispensabile per individuare e aggredire i patrimoni mafiosi, e quelle della giustizia penale, al vaglio del parlamento. L’epoca delle riforme si è aperta, ma sarebbe auspicabile in tempi ragionevoli”… 
La corruzione percepita nel nostro paese è vasta… 
Sì, sono stati fatti progressi enormi nelle azioni di contrasto, eppure la previsione del giudice Falcone, secondo cui le mafie hanno un inizio e una fine, sembra allontanarsi all’infinito, di fronte all’evoluzione delle organizzazioni criminali che sfruttano la vulnerabilità delle istituzioni pubbliche esposte alle infiltrazioni attraverso meccanismi corruttivi-collusivi, lo sviluppo delle tecnologie informatiche, la globalizzazione dei mercati e l’asimmetria dei regolamenti dei governi dei diversi paesi
Perché lo Stato, può vincere solo, se l’azione di contrasto diventa una priorità dell’azione politica… 
È una sfida titanica, ma indispensabile: perché può esistere soltanto un’antimafia che è quella dell’impegno quotidiano… che ognuno di noi deve mettere per ricordare e trasmettere i valori della legalità!!!

Settimo Comandamento: RUBARE!!!

Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti, tra cui non rubare è scritto nel Vangelo di Matteo (19,17-19)…

Ma perché aspettare la vita eterna non rubando, quando intanto… “rubando” ci si gode questa???
E’ quanto pensano la maggior parte dei miei connazionali…
E dire che la maggior parte di essi, dichiara d’essere “cristiani” e come abitudine… va pure la Domenica a messa!!!
Che cazzo ci va a fare… non si capisce, dopo che nei giorni antecedenti, ci si è dedicati, a commettere una serie di comportamenti avversi e continue ruberie…
Ma se parli con ognuno di loro, fanno finta di essere nel giusto…
Dopotutto quest’ultimi… non possiedono alcuna coscienza morale e l’aver rubato, per loro, non fa alcuna differenza…
Ogni tanto ricordarsi dei proverbi non fa male, come quelli che dicono che:  “i quattrini rubati non fanno mai frutto” o ancora che “chi ruba il mantello al suo prossimo, per il solito muore senza camicia…”.
Io personalmente, ho avuto modo di costatare nel corso della mia vita che, coloro che si sono dimostrati nei miei confronti “sleali e infidi“, non hanno avuto il tempo di godersi  i vantaggi di quelle azioni spregevoli…
Sarà che forse, anche per chi come me non crede, esiste una “giustizia divina” che, a differenza di procedere con quel libero arbitrio, ogni tanto… interviene… e non so dirvi il perché, per correggere quelle azioni perpetrate o quelle prepotenze manifestate…  
D’altronde… “il denaro non potrà mai comprare nuovi amici, ma anzi potrà procurare una classe migliore di nemici”!!!
Quindi, oggi il mio messaggio, va a quanti hanno fatto del’ingiustizia il loro “modus vivendi”, operando nel male e approfittando delle debolezze altrui… al solo scopo di raggiungere il massimo profitto economico.
Capisco anche se non giustifico che molti di quei comportamenti sono da addebitare al momento che stiamo vivendo… 
Un periodo nel quale i valori fondamentali sono scomparsi e dove la maggior parte delle persone, dimostra di essersi fatta corrompere, anzi ancor peggio… si presta a partecipare e realizzare quelle collusioni, solo per ricevere dei vantaggi personali…        
Per cui con questa metodologia diffusa, dove l’avere è più importante dell’essere… è ovvio che poter prendere ingiustamente quanto non dovuto o ancora peggio, arrecare con le proprie inadempienze, quei danni sociali che stiamo proprio in questi giorni vedendo nel centro italia, viene considerato da molti… un modello quasi da imitare.
Il furto è ormai consuetudine e non rappresenta più qualcosa di cui vergognarsi… anzi tutt’altro si va fieri di quel “modus operandi” con il quale si è stati capaci di perpetrare quegli abusi…
Quindi, il messaggio che si suole fare passare è: chi più può rubare… deve rubare!!!
Questo quindi è in definitiva il messaggio che sta passando, in particolare quando, attraverso quelle proposte tentazioni, si realizzano i sogni di una vita “mediocri”… che attraverso quei semplici gadget commerciali d’ultima generazione, si crede di superare…
Sì… bastano quelli ( a loro modo…) per salire di livello… non sapendo che il gradino su cui ora si trovano è eguale a quello della fogna, perfettamente allineato a quella propria natura ripugnante, a cui di fatto appartengono… 
Non si tratta di essere laureati o analfabeti… i ladri sono presenti a tutti i livelli!!!
C’è chi ruba perché povero e chi perché troppo ricco…
Poi ci sono i professionisti e gli imprenditori, che mettono in atto tutta una serie di procedure per rubare alla Stato: la scusa è quella che le imposte da pagare… sono troppo alte ed allora ecco la giustificazione che è meglio evadere, creando così quel sottobosco ben conosciuto come “nero”…
Poi ci sono quelli… che ogni giorno s’inventano come poter “fottere il prossimo“: per esempio le banche con la promessa d’investimenti dai vantaggi finanziari eccezionali e quanti propongono con iniziative private, contratti vantaggiosi…
Ognuno di loro… anche se semplici collaboratori di quelle società, sa di commettere una rapina… estorcendo di fatto, quanto quegli ignari risparmiatori, avevano messo da parte e che sono stati illusi da quelle false parole, promesse che alla fine… non verranno mantenute!!!
Si dice che chi si pente e restituisce il maltolto… otterrà il perdono divino.
Beh… a me non interessa quanto verrà compiuto da quanti hanno finora rubato… illudendosi d’ottenere così facendo quella celestiale assoluzione…  a me interessa far pagare oggi quanto compiuto ingiustamente…
Si tratta di far pagare in questa vita il maltolto compiuto… e poi (forse…), solo così, pagando per quelle azioni con la giustizia “terrena”, sì potrà ottenere quel eventuale condono, il resto per quanto mi riguarda… sono soltanto chiacchiere inutili !!!
Sperare in un vero pentimento mi sembra alquanto difficile… come dice spesso mia moglie “chi nasce quadrato… non muore tondo” ed io credo che “chi nasce ladro… difficilmente morirà santo“!!!
Badate quindi di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché alla fine, chi penserà esclusivamente ad accumulare ricchezze… “sara il più povero dei poveri, poiché non sarà mai padrone di se stesso; sì, sembrerà possessore, ma in realtà sarà soltanto posseduto dal denaro”!!!

Grazie ai terremoti… sono stati spesi ben 122 MILIARDI!!!

A dirlo è uno studio di Mediobanca, la quale ha calcolato il costo sostenuto dalle PA per i sismi che si sono succeduti dal terremoto del Belice del 1968 a quello dell’Emilia nel 2012…

Nei 44 anni trascorsi dal sisma del Belice a quello dell”Emilia, sono stati spesi la bellezza di 122 miliardi, la media di circa 3 miliardi l’anno…
Una completa follia… se si pensa che con quei soldi, si sarebbe potuto fare prevenzione e sicuramente si sarebbero potute salvare migliaia di vite…
Ed invece, si è preferito continuare per mezzo secolo nella stessa maniera, affinché quanto probabile a causa della natura ( è previsto un terremoto di magnitudo Richter di 5,5° ogni tre anni…) diventasse business… per quegli “indegni”.
Bisogna ricordare inoltre, che in questi anni sono stati fatti dei tentativi per introdurre una polizza assicurativa obbligatoria contro le probabili catastrofi, ma stranamente queste proposte, non sono state mai definite… e dire che una polizza obbligatoria per ciascun immobile, inciderebbe circa 100€/l’anno, se consideriamo una spesa irrisoria per i proprietari, ma garantirebbe certamente una ricostruzione celere e soprattutto, senza incidere nelle casse dello Stato!!!
Ma come sempre da noi, dopo che le tragedie accadono, ci si ricorda di queste polizze assicurative ed allora tutti quei “geni” seduti lì a Roma… fanno adesso a gara, per ripetere come pappagalli quanto hanno appena scoperto…
State certi comunque che anche con queste eventuali polizze –siamo purtroppo in Italia, dove niente si fa per niente– ci sarà la solita truffa organizzata e qualcuno (o meglio in molti…) con le mani già all’interno di quei gruppi assicurativi, si arricchirà ancor di più di quanto finora non abbia fatto…  
Io resto sempre dell’idea che la prevenzione è l’unica strada veramente sicura…
Si tratta di verificare la messa in sicurezza di tutto il nostro territorio, provvedendo ad adeguare gli edifici -nelle zone più a rischio di sismicità, incentivando -grazie ad opportuni investimento- quei lavori necessari ad adeguare non solo le abitazioni, ma in particolare gli edifici pubblici…
Si poteva fare di tutto per migliorarlo questo paese!!!
Oggi per esempio si potevano cacciare fuori da quel funerale tutti quei “personaggi in cerca d’autore“… seduti lì in prima fila!!! 
Ma da noi si sa… si parla… si parla e si continua soltanto a parlare, senza mai concludere niente o meglio, sperperando inutilmente quei nostri soldi pubblici e lasciando viceversa a noi, la conta di tutti quei morti!!!

SICILIA: la chiamano "ripresa" ma è stagnazione!!!

Ci vuole coraggio a chiamarla ripresa, ed è veramente un quadro poco consolante quello dato da tutti gli osservatori sulla nostra economia e soprattutto sul lavoro…
Ci raccontano che l’economia siciliana è in crescita, certo, più lentamente di quanto previsto, ma non ci viene detto che coloro che raccontano queste frottole, fanno parte essenziale di quel sistema che vuole, a tutti i costi, che si resti in questo stato di fatto…
Soltanto chi guarda i dati reali si accorge come la nostra produttività e competitività sia ai minimi termini, che la disoccupazione non è diminuita anzi tutt’altro e quei nuovi occupati sono da legare esclusivamente a quei cosiddetti buoni di lavoro “voucher” per professionalità occasionali ( non per nulla, i dati sugli occupati rilevati dall’Istat nella nostra regione parlano di circa 33.000 unità, che stranamente risultano molto più alti rispetto ai dati reali INPS che ridimensionano quella nuova occupazione, ufficialmente registrata in 17.800 unità…
Non parliamo d’imprese sempre più in liquidazione o fallimento ed ancor peggio va alle imprese artigianali…
Mancano di fatto gli investimenti sia quelli privati che anche quelli pubblici!!!
Si salvano soltanto i generi di prima necessità… mentre la parte restante di quel proprio reddito va destinata all’abitazione ed alle utenze e a tutte quelle spese obbligatorie di cui non si può fare a meno, come trasporti, comunicazione, cultura, ed anche… sanità.
Il reddito familiare è sempre più in crisi e non basta certamente a sopravvivere… in particolare quando la famiglia è mono reddito…
Ho letto che con questa dinamica… “occorrerebbero circa 3 anni per ridurre di un solo punto il tasso di disoccupazione e sarebbero necessari circa 6 anni per tornare al reddito procapite del 2008″.
Però c’è sempre il deficiente di turno che ci ripete che “siamo in ripresa“!!!
Forse, debbo credere che quei soggetti, fanno riferimento ad un’altra economia… chissà probabilmente ne fanno parte o ne usufruiscono direttamente…
Può darsi che egli si riferisca al mercato nero… all’economia prodotta dalla nota associazione malavitosa, oppure da tutto quel mondo del lavoro sommerso ancora tanto presente ( tanto non c’è nessuno che controlla…), dalla vendita di prodotti e di gadget clonati, di quel mondo parallelo fatto d’evasione che costituisce certamente la faccia nascosta di quell’altra nostra economia…
Un fenomeno… almeno quest’ultimo, certamente in crescita nella regione e che non viene affrontato a dovere, proprio perché permette a tanti, d’usufruire di quei beni o di ricevere in contanti una parte di quel denaro “invisibile”, per far si, che tutto proceda in maniera illegale e disonesta… 
Dopotutto se nella nostra regione lo scarto tra il reddito dichiarato e i beni posseduti (o i consumi privati realizzati) è il più elevato tra tutte le regioni in Sicilia (140%) un motivo ci sarà… 
E’ certo che, fin quando si continuerà a restare in maniera immobile a guardare così gli eventi, senza che la maggioranza dei cittadini riprenda in mano la propria indipendenza “morale” e soprattutto fintanto che non si ristabilisca con le azioni, quei principi di uguaglianza, rispetto e democrazia… non ci potrà essere mai, alcun futuro…
Resteremo bloccati… qui su questa terra, arida e sterile, a riflettere su noi stessi… quasi fossimo quella nave “arenata” sulla spiaggia, in attesa di un’onda che finalmente ci permetta di riprendere… quel viaggio della speranza!!! 

Alla ricerca del "Boss"…

Non bisogna cercare, ma osservare quel territorio… perché chiedere non servirà a nulla..
E dire che tutti sanno dov’è… 
Il trucco sta proprio lì ed è sotto gli occhi di tutti… ma non si vede!!!
Si racconta che in quell’ambiente il “boss” è come un “pastore” che non si allontana mai dalle proprie pecore…
Le accudisce, le tiene sempre sotto controllo, a volte osservandole direttamente e di tanto in tanto… attraverso i propri cani-lupi, quei segugi che negli anni si è cresciuti come figli e che ora ripagano quella fiducia ricevuta….
Ma curiosamente, sono proprio quest’ultimi che il pastore tiene maggiormente sotto controllo…
Ognuno di essi, in quel ruolo ora affidatogli, prende ad avere coscienza della propria forza…
Quel nuovo potere diretto imposto su quelle pecore, lo fa sentire importante… lo eleva a un nuovo rango superiore… sente il profumo del comando e l’attrazione nel predominare…
Il denaro… quello che ora gli viene consegnato fa il resto!!!
Ecco si è passati alla fase successiva quella della “mutazione“…
Inizia a cambiar pelle, da semplice e rilegata posizione di “soldato” si va trasformando in “comandante” ed ora, guarda sempre più in alto… va oltre, punta alla sua nuova preda… il pastore!!! 
Ma quest’ultimo l’aveva preventivato da tempo quel tradimento; sì, quel suo “figlioccio” che tanto spiccava e si distingueva dai propri compagni subalterni, manifestava sin da ragazzo la volontà di primeggiare, eccelleva nel sovrastare gli altri, ma soprattutto dimostrava quanto fosse forte caratterialmente e impossibile da sottomettere, una condizione resa difficile da quella natura non propria domestica… ma bensì d’esclusiva “cattività
Doveva emergere a tutti costi… era solo questione di tempo!!!
Ecco perché il pastore lo teneva sotto controllo… ed ora quel tempo (dello scontro…) è giunto.
Un nuovo giorno è passato, tutto è nuovamente stato… ripristinato!!!
Quel cane lupo… sacrificato.
Per l’ennesima volta qualcuno riprende la ricerca di quel noto “pecoraio“, senza però voler comprendere (o chissà forse fa finta di non voler comprendere) che è lì… che va cercato.
Sì, perché… è dove ci sono quelle pecore… che troverete il vostro pastore!

"Lotta alla mafia" e "Antimafia", sono la stessa cosa???

Mi chiedevo in questi giorni, se chi lotta direttamente (dando il proprio concreto contributo) contro la mafia, può essere paragonato a quanti si dichiarano rappresentanti di quell’antimafia…  
Perché c’è una differenza sostanziale fra chi dice di lottare con le parole e non produce alcun vantaggio a quella lotta… e chi invece non si nasconde ma denuncia dando concretezza alle proprie azioni…
Ma allora perché voler appartenere a quel sistema meglio conosciuto come “antimafia”???
Qualcuno potrebbe credere che sia esclusivamente per riceverne dei vantaggi, quali per esempio notorietà e di conseguenza denaro!!!
Ma la realtà è un’altra…
Questo soggetto infatti, diventa per l’occhio sociale… quasi sacro, un protetto delle istituzioni, inattaccabile e intoccabile!!!
Potrà permettersi d’accusare tutti senza averne conseguenze personali e “stranamente” quelle proprie “filippiche” diventano per l’opinione pubblica inconfutabili (pur non avendo alcuna fondatezza…) e basterà ciò a far sì che quanto espresso (ripeto… per fatti circostanziali) venga amplificato dai media e condiviso su tutti i social…
La verità è che entrare in quel mondo dell’antimafia, non è semplice… come non basta essere stati vittime di mafia o autorevoli rappresentanti di quel potere giudiziario… mentre a volte –inverosimilmente- per entrarci è bastato poco!!!

Abbiamo visto come imprenditori, che hanno denunciato minacce ricevute (inesistenti o quantomeno mai comprovate) siano diventati “paladini” di quella lotta, come difatti quella serie di colleghi che, schermati da incarichi illustri e rappresentativi, si siano “incoronati” essi stessi a “prodi”  di quei principi di legalità, che nei fatti (successivamente emersi a seguito delle inchieste delle procure) si sono dimostrati illusori e inesistenti!!!
Bisogna inoltre aggiungere coloro -che con la scusa di appartenere all’antimafia- celano proprie appartenenze a cosa-nostra e fanno in modo che quanto origliato in quell’ambiente, possa servire ad informare i propri amici…
Ormai sono in molti ad aver compreso che con questa antimafia ci si può “campare” facendo concretamente diventare questa missione, come un vero e proprio mestiere…
Non si è mossi difatti da ispirazioni morali, come non si è pervasi da impulsi civili… qui tutto è stato perfettamente approntato…
La preparazione ha richiesto cura e soprattutto attenzione ai dettagli; colui che è stato scelto per esporsi ufficialmente è stato selezionato affinché quanto andrà a compiere (o denunciare) sembrerà reale e mai premeditato…
Nessuno intorno a lui dovrà comprendere che, nel periodo antecedente questa sua investitura ufficiale, egli si è addestrato e organizzato alla perfezione, affinché non solo lui, ma anche le società rappresentate e gli uomini scelti, saranno agli occhi di tutti, come limpide, incorruttibili e privi di qualunque macchie…
Eccoli quindi ora lì… ben inseriti in quel mondo dell’antimafia, propagandando e inneggiando (quando chiamati) al trionfo della legalità…
Una facciata ben esposta e riprodotta nella propria associazioni di legalità, quest’ultima creata principalmente per raccogliere quei consensi, per indirizzarli ai propri amici “mafiosi” politicanti, sempre disposti a barattare quel misero voto per qualche favore…
Nel frattempo si fa in modo che vengano colpite le società concorrenti (o che non si piegano a quel sistema criminale), insinuando al momento opportuno notizie di sospetti o favoreggiamenti con il crimine organizzato…
Vestiti di slogan efficaci e con dispendio d’informazioni utili (anche per eventuali indagini…) fanno si che in molti inizino ad affidarsi ad essi… 
Ed è proprio così che questi personaggi, ambigui ed opportunisti, avviandosi da lontano tentano (in modo silenzioso) di salire (celermente) i gradini di quella scala dell’antimafia, scavalcando quanti sono da tempo lì dinnanzi, affinché possano giungere a prenderne… il loro posto. 
La chiamano lotta alla mafia… ma quanto realmente si sta tentando di costruire è esclusivamente concepito per raccogliere fondi (e forse per riciclare anche denaro sporco), ma soprattutto consensi elettorali!!! 
Sono più di 2000 le Associazioni per la legalità che, oltre il 5 per mille, ricevono “contributi volontari” dagli iscritti all’associazione e dallo Stato: s’inizia richiedendo l’utilizzo di una parte di quei beni confiscati e successivamente si richiedono fondi di finanziamento per progetti vari…
Centinaia di migliaia di euro, gestiti in modo del tutto arbitrario e di cui nessuno ne conosce l’impiego, visto che la maggior parte di esse, non pubblicano nemmeno i loro bilanci… 
E’ dire che la chiamano lotta alla mafia!!!
 

"Bail in" o "balle in"… quel posto!!!


Ormai è certo che dal 2016 le nuove norme europee prevedano che a pagare, nel caso di “crack” bancaria, saranno nell’ordine a pagare, gli azionisti, gli obbligazionisti ed anche quei poveri depositanti (certo dimenticavo… con una franchigia corrispondente a 100 mila euro).

Siamo alle solite… nessuno che fa bene il proprio dovere… 
Mancano come sempre i controlli e quando poi accadono fatti gravissimi come quello accaduto a un pensionato di Civitavecchia, dove per una “trappola” bancaria (perché solo così si può chiamare quanto avvenuto…) ed avendo scoperto di aver perso tutti i propri risparmi, ha deciso di togliersi la vita…
Ma dov’era la vigilanza bancaria??? Dov’erano gli ispettori della Banca d’Italia? Dormivano tutti o erano tutti complici con quei banchieri???
I controlli sono sempre in ritardo… ed il più delle volte sono quegli stessi impiegati, obbligati dalla propria banca, a influire e consigliare negativamente nelle scelte dei propri risparmiatori, consigliando il più delle volte, avventure finanziarie che poi si dimostrano, come abbiamo più volte visto… fallimentari.
Ed anche se, non si partecipa direttamente ad acquistare titoli d’investimento a forte rischio, su mercati considerati altamente pericolosi, ecco che alla fine… si paga lo stesso, per colpe che non si anno!!!
Basta infatti essere correntisti di una banca e si diventa di fatto soci di essa… partecipando però, esclusivamente ai debiti e cioè a quei danni che potrebbero derivare da operazioni che hanno messo a rischio il patrimonio posseduto…
I banchieri giocano… ed i risparmiatori pagano come tanti fessi!!!
Sono le solite procedure giuridiche, che contrastano continuamente con il buon senso civile…
Sei un azionista ed allora paghi… compri obbligazioni ed allora rischi e perdi tutto e se infine sei un semplice depositante, ed allora ecco che pensi forse di essere tutelato, non hai capito niente… i tuoi risparmi servono a coprire le perdite!!!
Mia nonna una volta diceva che la migliore garanzia… era quelle di conservare i propri risparmi sotto la mattonella e chissà se quelle parole -considerato quanto appena accaduto- non fossero profetiche di una grande verità!!!
Il bello che la nostra costituzione riporta che lo “Stato” incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… peccato che nella stessa frase, non si sia aggiunto, che quella oculatezza servisse esclusivamente per salvare principalmente le banche!!!
Già lo stesso Stato che per questo salvataggio… non ha messo un euro, poiché l’intero onere è stato sostenuto dal complesso sistema bancario italiano, in particolare dai suoi correntisti, che hanno partecipato con i propri contributi, ordinari e straordinari, a quel debito che oggi ammonta a circa 3,8 miliardi di euro!!!
Da domani quindi caro correntista ricordati che anche per te varrà il “Bail-In” e quindi, se la tua banca andrà in crisi per una cattiva gestione, ecco che tu sarai chiamato, con i tuoi titoli o con quei risparmi finora accumulati, a partecipare alle perdite della tua banca…
Diceva Kin Hubbard: il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca…

Ma alla fine i giudici… pagano???

In altri periodi… mai avremmo dubitato dei giudici o che questa figura, potesse essere messa in discussione…

Al solo pensarlo… già… si faceva peccato, era un qualcosa che a priori veniva respinto… non poteva sussistere difatti una tale situazione…
Il “Giudice”, quella figura solenne, quell’arbitro tra le parti, un personaggio biblico!!! 
Il magistrato, quel soggetto a cui viene concesso il valore essenziale dell’indipendenza, quell’individuo cui viene riconosciuta l’imparzialità e la terzietà… proprio perché nelle decisioni non debba mai venire condizionato dalle parti, anzi, dovrà sempre trovarsi in quella situazione d’indifferenza ed equidistanza, rispetto agli interessi di cui esse, siano portatrici…
Quindi… non entrando nei principi che ne costituiscono il nucleo del giusto processo e soprattutto non toccando il “tema” rovente del reclutamento da parte dei componenti del Consiglio di Stato, ciò che m’interessa maggiormente evidenziare e l’aspetto emerso in questi giorni e cioè, le inchieste che hanno coinvolto alcuni nostri magistrati… 
Dover leggere sui vari quotidiani come, alcuni di essi, abbiano potuto commettere –in virtù di quella toga– possibili abusi, dimostra come, anche tra loro, ci possa essere chi abbia attuato, dei perversi meccanismi collusivi e degenerativi, ed è il principale motivo, che ci ha fatto ricredere….
La possibilità di denaro facile, i favori personali, dimostrano come quelle occasioni, fanno gola a tutti… ahimè anche ad una parte dei nostri giudici, che viceversa, dovrebbero rappresentare con le loro azioni, principi di correttezza morale ed esaltazione dei valori della giustizia…
Oggi, tutti noi, ci sentiamo indubbiamente pugnalati… e ci accorgiamo come anche la nostra giustizia, tra tante cose… non funziona!!!
Ed ancora, ciò che dimostra essere vulnerabile… è il dover assistere a come, per quei reati commessi, vengano usati, due pesi e due misure… a differenza di quanto quel simbolo della “bilancia” raffiguri…
Bensì… per quei magistrati ove si è accertato esserci state violazioni durante lo svolgimento del proprio incarichi, ecco che a quei quei soggetti, stranamente, invece di porre in essere quanto previsto dalla legislazione, si attuano procedure “ambigue” (e soltanto in quei casi eclatanti) come trasferimenti, sospensione di carriera, ma mai alcuna effettiva punizione… in particolare quando si è accertato la presenza di gravi violazioni… 
E’ dire che il denaro dovrebbe rappresentare l’ultimo dei loro problemi… perché la normativa prevede già importanti “benefici”…a cominciare dai 27 anni di servizio, che rappresenta il massimo periodo di carriera…
Inoltre, non meno importante… è che per salire di carriera non serve la meritocrazia, in quanto gli scatti sono di per se… automatici e fanno riferimento esclusivamente all’anzianità di servizio!!!  
Dunque una carriera slegata essenzialmente dall’efficienza, ma interconnessa con il tempo… cioè… se paragoniamo con un grafico la carriera, questa tende sempre in alto verso l’asse dell’ordinate (compenso economico) e giunto al 27′ anno (riportato nelle ascisse), la carriera diventa costante… regolare… il che dimostra, come, qualsivoglia incremento del proprio incarico non verrà ulteriormente premiato… e quindi anche lo stipendio resterà per sempre lo stesso… e chissà se forse non è proprio questo limite, a creare in alcuni di essi quei presupposti, quella predisposizione naturale alla “corruzione” che è quanto ormai… va ovunque emergendo???
Dopotutto a chi debbono dare conto… quali particolari esami (nel corso delle loro carriere) debbono sostenere???
Ed ancora… com’è possibile che in tutti questi anni… non ci siano mai state delle bocciature???
E’ dire che la loro retribuzione è rispetto alla media europea la più alta e certamente quanto percepito per l’incarico svolto, può essere paragonato ad un discreto dirigente… diciamo che non ci sarebbe motivo per lamentarsi, anche perché in aggiunta, ci sono ulteriori benefit, auto di servizio, autista, ecc…
E’ vero… possiamo dire che quanto ricevono, compensi l’enormi responsabilità a cui sono sottoposti… e che tale compenso possa in un periodo di grave crisi economica come questo, ritenersi più o meno giusto o meglio… non li fa di certo soffrire…
Ma poi… volete mettere il prestigio personale loro assegnato, in ogni circostanza ed in qualsiasi loro azione quotidiana…     
Quindi, dando il giusto merito… a chi merita, desidero comprendere… a cosa vanno incontro…coloro che hanno dimostrato con le loro deplorevoli azioni di non meritarli quegli elogi…
Verranno prese delle sanzioni disciplinari… o come in molti ormai pensano… verranno di fatto protetti da quella loro stessa “casta” d’appartenenza???
A quale cifra ammontano le azioni disciplinari, seguite alla confermato dell’illecito???
Siamo sicuri che il più delle volte, le denunce presentate alle procure, non sono state archiviate???
Quanti sono stati di fatto destituiti dai loro incarichi senza aver atteso le loro “inopportune” dimissioni???
Quanti di loro, hanno risarcito economicamente per aver commesso errori giudiziari…e quante volte sono state accolte le domande di risarcimento???
Quanti giorni lavorano in un mese… e quanto guadagnano in proporzione…. cioè suddividendo l’importo percepito per i giorni in cui operano???
Sono tutte domande alle quali avrei potuto tranquillamente rispondere… mi sono documentato ed edotto prima di scrivere e quanto ho scoperto mi ha finora lasciato… un po’ sconcertato!!!
Dopotutto si dice che… niente eguaglia la timidezza dell’ignoranza se non la sua temerità. Quando l’ignoranza si mette a osare, essa ha in sé una bussola… quella bussola è l’intuizione del vero, più chiara talvolta in uno spirito semplice che in uno spirito complicato!!!

Roma… Tronca con il passato!!!

Dopo la “disastrosa ” caduta del sindaco Marino, adesso, alla guida della capitale, giunge l’ex prefetto di Milano…
Abbiamo ascoltato della congiura, delle 26 coltellate e dell’unico mandante… che già il prefetto Gabrielli ha provveduto alla nomina, del nuovo commissario per la capitale: Francesco Paolo Tronca!!!
Siciliano, nato a Palermo 63 anni fa, ha guidato ultimamente l’Expo… ed ha dichiarato di essere orgoglioso per essere stato scelto e soprattutto ha dimostrato di non aver avuto tentennamenti e di non aver bisogno di tempo… per riflettere!!! 
Anzi, ha riportato: Quando giungono queste richieste così importanti bisogna fare il proprio dovere!!!
Gli si chiede come affrontare il nuovo incarico ed egli dichiara, che c’è la necessità di trovare nuove metodologie, che sappiano creare efficienza ed efficacia…
Non si tratta quindi di prendere ad esempio il modello Milano, ma di cogliere il meglio di quella esperienza, per adattarla a questa situazione, totalmente differente…
Bisogna prepararci al Giubileo….
La sfida quindi è quella di applicare le esperienze migliori dell’Expo e nel contempo, provare a debellare quella piovra chiamata “mafia” che in questa capitale ( aggiungo io… grazie anche agli appoggi dei propri funzionari “collusi” della pubblica amministrazione) ha saputo esprimere il “peggio” di se!!!
La mafia si può combattere e si possono colpire gli interessi economici in modo duro e secco…” ecco con quali parole interviene il nuovo commissario di Roma.
Si tratta di “troncare” con il passato, e chi meglio (con questo cognome…) poteva essere incaricato a risolvere i problemi di questa città, dopo soprattutto aver assistito in questi anni, a comportamenti violenti e corruttivi, da parte dei suoi politici, amministratori, dipendenti e criminali… tutti uniti e organizzati per quell’unico obbiettivo chiamato:denaro pubblico…
Bisogna ripulire completamente questo sistema… e la scelta di Tronca, secondo quanto di apprende, rappresenta per questa città una speranza, augurando che questa metodologia, possa con il tempo… ampliarsi fino ai confini del nostro paese.
Perché non si tratta di trovare nella capitale, il punto d’incontro di tutti i nostri mali… perché ogni nostra regione, ogni sua città, a finora dimostrato di non essere esclusa da colpe  gravi, dove, soltanto in modo minore… si è compiuto in maniera eguale, quanto di più infamante era possibile…   
Tralasciando quindi immeritati paragoni (che in questi giorni ho dovuto ascoltare…) dove, a quelle solite frasi fatte, esclusivamente dichiarate per farne propaganda… ci si accorge purtroppo, che il sistema “malaffare” continua imperturbabile per la propria strada, dimostrando come la corruzione, continua imperterrita ad essere ovunque dilagante…
Ecco forse è il momento di finirla con le parole, da adesso in poi, a questi nostri governanti, non resta che passare finalmente ai fatti…
Vorremmo evitare, di ritrovarci tra qualche anno ancora qui… per dover scoprire come di fatto nulla si sia fatto e poco si sia modificato…. per accorgerci ancora una volta, che si è stati solo capaci… di sprecare l’ennesima buona occasione!!!

Ancora arresti… ma quanto caz… sono questi ladri???

Arresti… purtroppo ancora arresti “eccellenti” nella nostra cara Sicilia!!!
Questa volta a finire ai domiciliari sono tre funzionari pubblici: il presidente della Rete ferroviaria italiana (presidente dell’Ast ed ex commissario della Camera di commercio di Catania) e due dirigenti del Corpo forestale…
Tutti indagati per concussione e induzione indebita… comunque il solito giro di tangenti ed i soliti favori ricevuti…
Come sempre, partono le perquisizioni, non solo per i tre indagati, ma anche per altri dipendenti, che, secondo gli investigatori, ricoprono importanti cariche pubbliche…
Se proprio volete scommettere… puntate su “over”… perché tanto (e potete starne certi…),  il numero di questi nominativi, andrà sicuramente crescendo… come sono altrettanto certo che tra questi… non mancheranno anche i nomi dei soliti nostri politici…
Secondo gli inquirenti, la “black list” di cui si è in possesso, mostrerebbe un connubio esteso, tra vari soggetti, ognuno di essi, collocati in posizioni chiave, che a seconda delle circostanze, potevano influenzare eventuali decisioni e indirizzare a chi di dovere… i flussi di denaro!!!
Già quel denaro necessario a sovvenzionare anche un livello “istituzionale” affinché tutto si svolgesse possibilmente… nel modo più imperturbabile!!!
Il pubblico ministero, ha parlato di “apparente contiguità di interessi” con i quali questi individui… programmavano le loro relazioni o gli eventuali incontri con soggetti terzi… i quali rivestivano, funzioni rilevanti sul profilo pubblico…
Ovviamente… ora, si scopre esserci dietro a quelle tangenti anche la mafia, già quella nota associazione criminale, che dimostra essere sempre presente, dove c’è giro di denaro…
Comunque, questa situazione sta diventando ogni giorno di più insostenibile… una fase che rischia l’esplosione… anche perché sembra che il sistema, sia costituito principalmente da ladri e conniventi!!!
Come possiamo continuare ad andare avanti con questi ricorrenti scandali o con questo ricercato clientelismo???
Di quante altre truffe abbiamo bisogno, per capire che necessita modificarlo totalmente questo nostro paese… a cominciare da quelle regole che hanno dimostrato essere “fallimentari” e dall’aumento delle pene per quanti hanno dimostrato con le loro azioni, di averle violate… quelle regole.
A chi infatti dimostra, d’aver partecipato in prima persona a quelle azioni corruttive, bisogna provvedere innanzitutto a suo licenziamento e quindi, sequestrargli a titolo di risarcimento l’eventuale fondo previdenziale ed ancora, procedere alla confisca di tutti i suoi beni (mobili ed immobili, intestati anche a familiari… in particolare quando questi non possano essere verificati… o esista la possibilità d’essere stati costituiti attraverso una sperequazione finanziaria…).
Cosa aggiungere, l’ingordigia di questi soggetti… non ha fondo ed è il motivo per il quale, la libertà di questi individui… va esattamente limitata, nella misura in cui, può diventare una minaccia per quella nostra…
E’ evidente a tutti… che non si tratta più di dover cambiare gli uomini, perché quelli che ne prendono il posto… con il passare del tempo, dimostrano sfortunatamente, di essere ancor più farabutti dei loro stessi predecessori!!!
Quindi, non si tratta di coinvolgere chissà quale “paladino della legalità“… ma riuscire a sospendere tutto, cominciare facendo un passo indietro!!!
Sì… partendo dalle regole, sono le prime che vanno cambiate… eliminando sin da subito, la possibilità di governare a vita, ridurre definitivamente questi incarichi politici, istituzionali o rappresentativi!!!
Tutto deve avere un’inizio ed una fine… con un tempo prestabilito massimo di 4 anni e dove, terminato l’incarico… non se ne potrà più riceverne degli altri…
Ed ancora, blindare quel potere decisionale, limitare cioè fortemente –attraverso nuovi costanti controlli– le decisioni, se non autorizzate previo consenso dei propri collaboratori e subalterni, in modo tale che, ognuno di questi responsabili, deciderà e risponderà in prima persona, quanto andrà a consigliare, verificare e confermare…
Perché solo così… mettendo cioè dei precisi “limiti procedurali” si potrà ridurre il dilagare di questo insistente malaffare…
Dopotutto si sa… una cosa è mettere d’accordo due o più ladri per mangiarsi ognuno di essi un fetta di torta…  un’altra cosa, è doversi spartire quel pezzo in dieci o anche più, come si dice… il gioco alla fine… non vale la candela!!!
Io resto della mia opinione… che chi ruba una volta…ladro si chiama!!!

Il prezzo della libertà…

C’è sempre un prezzo da pagare per la propria libertà, sia quando si tratta di una libertà fisica, che, ancor più, quando ad essere compromessa è la propria libertà morale… 
Cosa significa essere liberi?
Quando possiamo essere certi di essere realmente liberi?
Cosa e quanto, si è disposti a rinunciare, per avere la propria libertà?
Alle domande di cui sopra, non sempre è facile dare una risposta, in quanto, proprio l’ambiente nel quale viviamo e ci confrontiamo, difficilmente permette noi… di poter essere totalmente liberi…
Le direttive, gli ordini imposti, le censure richieste, contraddicono il più delle volte con l’autonomia, l’indipendenza e la libertà di pensiero che ognuno di noi possiede… il più delle volte, anzi, questo inebriante comportamento viene visto dagli altri, quasi, come qualcosa su cui porre una certa attenzione, in particolare proprio in un paese, il nostro, dove le regole, scritte e non, diventano un fardello pesante che tenta quotidianamente di schiacciarci…
Mi spiego meglio, innanzitutto nel corso della propria crescita, un individuo deve fare delle scelte precise, capire sin da subito dove vuole stare, se essere corretto o se essere corrotto, se farsi trasportare dai sentimenti onesti o farsi corrompere dal denaro…, idolatrare il dio danaro che, non solo indebolisce se stessi, ma soprattutto degrada il pensiero…
Sono in tanti, moltissimi purtroppo quelli che, si prestano nel farsi corrompere… è dire che un tempo erano pure onesti… ma dinnanzi alla possibilità di trarre qualche profitto, anche soltanto dalla propria posizione professionale, ecco che allora, vendono la propria libertà, per barattarla con l’avidità del denaro!!!
Perché è così che avviene… sin da bambini crescendo, si trasformano quei propri valori positivi per qualcosa che non ci appartiene, che nulla centra con il proprio e necessario… bene interiore.
L’uomo infatti, nel corso della propria vita, a causa delle proprie esperienze personali, va modificandosi, alimentando quei sentimenti acrimoniosi, che di fatto suscitano nell’animo, nuove rabbie, spiacevoli tormenti che con il tempo creano, rivalità, invidie, gelosie, rancori, che alla fine… fanno perdere la propria libertà.
Quando poi ci si mette il denaro, ecco che superbia e vanità prendono il volo…ed allora, i litigi e i conflitti tra gli uomini aumentano in maniera spropositata.
Il denaro corrompe perché possiede una propria seduzione, quella di fare scivolare lentamente verso la perdizione… 
Come si dice… il denaro offre… il denaro toglie…
Come dice Papa Francesco…, all’inizio c’è il benessere…, poi ci si sente importante ed arriva la vanità… quindi dalla vanità si passa alla superbia, ed infine ecco ….l’orgoglio!!!
Sono tre scalini: la ricchezza, la vanità e l’orgoglio… Nessuno può salvarsi col denaro!!!
Ecco, quando ognuno di questi fattori diventa “necessario” nella propria vita, è il momento in cui viene compromessa la propria libertà… 
Non esiste infatti peggiore coercizione esterna, da quella concepita da noi stessi… come, non esiste peggiore violenza di quella che tenta di limitare il proprio pensiero, la morale, la giustizia…
Diceva Oriana Fallaci…, La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere!!!
C’è sempre un prezzo da pagare per la libertà… Voi l’avete pagato???

La Legge non è uguale per tutti.

La magistratura è incontrollata, incontrollabile e ha impunità piena!!!
Con questa frase, il Cavaliere si è presentato durante l’udienza per essere sentito come testimone nel processo che vede Valter Lavitola… imputato per il presunto tentativo di estorsione ai danni della società Impregilo…
Durante l’udienza il Cavaliere, alle domande poste da parte del giudice Giovanna Ceppaluni, rispondeva così: non capisco la necessità di chiedermi queste cose, a cui ha risposto in maniera splendida il Giudice: non è necessario che capisca… l’importante è che Lei risponda alle domande… 
A questo punto il Cav. è partito con la sua solita “arringa” e cioè attaccando la magistratura con le solite frasi, dimenticando nel contempo che, l’affidamento ai servizi sociali è legato alle prescrizioni di evitare frasi offensive nei confronti del poter giudiziario, ma come si è potuto assistere di quelle prescrizioni, il Cav… ( se pur interrotto dal giudice, ricordando che la sua presenza in aula fosse soltanto in qualità di teste ) se ne fregato!!!
Ora, si sta valutando se avviare un procedimento per il reato di oltraggio a magistrato in udienza, ma chissà perché… credo di sapere come andrà a finire…
Il nostro è un bel paese, dove qualcuno può permettersi, potendo godere di quella influenza politico/economica, di dichiarare e fare, ciò che vuole, senza dar conto di quelle regole non soltanto giuridiche ma meglio conosciute come convivenza civile.
Una citazione di Petronio (27 d.C. – 66 d.C.) nel Satyricon – riporta:     
Che possono le leggi, là dove solo il denaro ha potere, | o dove la povertà non ha mezzi per vincere? | Persino quei filosofi, che passano i giorni gravati dalla cinica bisaccia, | finiscono anch’essi col vendere a fior di quattrini i loro assiomi. | Pertanto anche un procedimento legale è merce da mettere a mercato, | e anche il cavaliere che siede in giudizio non sdegna di farsi comperare. 
Che cosa possono farci le leggi, dove il denaro è sovrano, dove la povertà non può trionfarci mai? 
I Cinici, persino, che vivono con il sacco in spalla, tante volte, per i soldi, ci vendono il vero.
La giustizia è una merce, tutta esposta lì in piazza, e il cavaliere che giudica, dà la ragione a chi compera. 

Con 250.000 Euro si sistema il processo…

Ormai, non mi meraviglio più di niente… per cui sentire come il boss dei casalesi, ( divenuto ora collaboratore di giustizia ), descrivere con quali modalità si poteva intervenire per corrompere il giudizio di una sentenza…, viene certamente il dubbio, che se questa è stata la ns. giustizia in questi anni… si capisce perché la lotta al malaffare era totalmente inconcludente…
L’ex boss Antonio Iovine, comincia a fare i nomi di quanti – a suo dire – hanno partecipato ad insabbiare i processi, tra questi spuntano i nomi dell’ex presidente della Corte d’Assise d’Appello Pietro Lignola e dell’ ex parlamentare di An, Avvocato Sergio Cola.
Sembra che lo stesso Avv. del boss ( Santonastaso), suggeriva per il grado d’appello nel ambito del procedimento per le minacce allo scrittore Roberto Saviano, proprio la nomina dell’avvocato S. Cola, in quanto aveva un rapporto con il presidente della Corte d’Appello ( cioè Lignola ).
Lo stesso boss ammette comunque che il proprio Avv., non faceva intendere in maniera chiara quali fossero i passaggi necessari e chi fossero gli eventuali interlocutori che si sarebbero presi la briga di fare eventualmente da intermediari… fatto sta che comunque – come riportato dallo stesso boss: sono stato assolto e ho versato le somme richieste direttamente tramite i miei familiari…
Ora nei verbali, si descrivono diversi processi ed ovviamente parecchi pagamenti che hanno successivamente permesso al boss Iovine , di ottenere un’assoluzione in appello… dopo che era stato condannato in primo grado all’ergastolo, per un duplice omicidio avvenuto nella Provincia di Caserta.
Dopo tanti anni e soprattutto a seguito di questo innato “pentimento”, il boss ha confessato di essere stato lui l’autore dei delitti.
Quanti chiamati in causa ora tentano di difendersi, anche se al giudice Lignola – per un’altra vicenda – gli è stato contestato il reato di rivelazione di segreto e abuso d’ufficio ed è al momento indagato, davanti alla II sezione penale di Roma – i pm inoltre gli contestano, i reati aggravati anche dal vincolo mafioso!!!.
Cosa dire, ormai nel Tribunale di Napoli, era presente una organizzazione corrotta, che permetteva agli inquisiti di aggiustare i processi ai quali erano stati chiamati…
Un sistema corruttivo ben collaudato nel quale più soggetti, apportavano il proprio contributo, per operare quelle modifiche necessarie, tali da permettere l’alterazione dei processi in corso e l’assoluzione degli indagati…
E’ sempre lo stesso problema, a commettere ingiustizia non è più colui che ha fatto qualcosa, ma ora lo è anche colui che deve giudicarlo….
Diceva William Shakespeare,
Guarda come quel giudice inveisce contro quel povero ladro; presta l’orecchio, scambiali di posto è, oplà, chi è il giudice, chi è il ladro? 

Sono un riciclatore pentito: così vengono lavati i soldi sporchi…

Girando su internet, ho trovato un articolo veramente interessante… 
Una spiegazione dettagliata su una particolare modalità che viene utilizzata per  poter trasformare denaro sporco in limpido… 
Tentare di voler capire chi si cela dietro, i soggetti o le banche a cui si ci affida, non è certamente facile, in quanto questi personaggi “insospettabili” non condividono ovviamente le informazioni delle loro attività illecite…
Società registrate in paesi diversi e collegate in complessi modi a “scatole cinesi”, utilizzate come schermo per realizzare frodi, evadere il fisco e per poter riciclare il denaro sporco. 
I modi per operare sono infiniti ed alcuni di questi, sono oltre che originali anche semplici…
Già sembrerebbe assurdo ma in qualche modo, fino a poco tempo fa una strategia molto in voga, era quella di utilizzare il servizio di valuta digitale del Costa Rica, chiamato Liberty Reserve, che convertiva dollari o Euro in valuta digitale chiamata Liberty Reserve Dollars o Liberty Reserve Euros, che potevano così essere inviati o ricevuti in modo anonimo, era infatti uno dei pochi servizi che permetteva l’anonimato e colui che la riceveva poteva convertire questa valuta Liberty Reserve in contanti, pagando soltanto una irrisoria tassa.
Un altro modo utilizzato ed enormemente è quello di utilizzare i giochi online…. 
Grazie a questi giochi è possibile convertire denaro reale in beni virtuali, che successivamente possono essere riconvertiti in cose reali o nuovamente in denaro…
Poi c’è chi vi chiede tramite email di poter trasferire una grossa quantità di denaro sul vostro conto, lasciando Voi una piccola percentuale d’interesse ma con l’obbligo di ritrasferirlo presso un altro c/c… ovviamente essendo quasi sempre fondi o rubati o provenienti da attività illecite, si diventa in prima persona responsabili dei crimini commessi…
Si capisce perfettamente come l’obiettivo principale è trovare interlocutori “puliti”, che possono essere utilizzati quale ” capo-espiatorio ” a schermo di truffe organizzate a scapito di possibili vittime…
Diventa quindi fondamentale, rendere consapevoli, i parenti, gli amici, anche le persone sconosciute, che il rischio è sempre dietro l’angolo, perché i truffatori esistono e sono proprio dietro di voi…
Sono persone disposte a coinvolgervi, solo ed esclusivamente per propri interessi personali, vanno alla ricerca di persone perbene, incapaci di valutare quanto loro sta accadendo e facendoli diventare, prima vittime di questi raggiri e successivamente grazie all’influenza del potere economico esercitato sulla vostra persona, uomini su cui contare per utilizzarvi e coinvolgervi nei loro sistemi di truffe e di riciclaggio.
Voglio darvi un consiglio personale: per evitare di rimanere coinvolti… la prima regola è quella di non fidarvi!!!

Non possono non sapere…

Se si volesse raccontare il “fango” con cui si è obbligati a convivere…, credo che non basterebbero abbastanza pagine per descrivere, quanto in questi anni, se pur ” indirettamente ” ci viene imposto.
Assistiamo quotidianamente a situazioni, che vengono realizzate esclusivamente per compiere azioni disoneste: truffe, raggiri, frodi, evasioni, connivenze, brogli, contraffazioni, ecc…, infatti queste, ormai si svolgono come fossero una consuetudine…
In particolare proprio questa nostra terra, viene continuamente “violentata” da faccendieri che considerano quale unico valore di vita, lo scambio, quello del denaro.

Ecco perché, a differenza di quanto alcuni “soggetti” vogliono farci credere…, la nostra non è una Regione povera, ma anzi inaspettatamente è una di quelle, in cui si genera una grande ricchezza ( ovviamente ad usufruirne sono soltanto in pochi… ), ma essendo questa, realizzata in maniera celata, non appare mai nei testi ufficiali dei dati regionali per i redditi, pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, calcolati in base alle dichiarazioni IRPEF, quelli appunto… che non vengono mai redatti!!!

A dimostrazione che la nostra Sicilia, presenta il minor incremento annuale, soltanto l’1,0%, dimostra che e veramente difficile scoprire l’evasioni anche per le stesse forze dell’ordine, in quanto il sistema è talmente ben collaudato e oleato, che diventa difficile scoprirlo!!!

Ad iniziare dagli appalti pubblici, un sistema talmente sperimentato, che bypassando quelle regole di obblighi e normative di carattere “cartaceo”, trovano si conferme soltanto nella carta e mai nella realtà, con l’unico obbiettivo di frodare la legge. 
Si tenta così di trovare tutte quelle possibili variabili a cominciare dalle modifiche sulla Stima Tecnica ( computo metrico ), sulla modifica delle voci che descrivono le lavorazioni ed infine, sulle forniture oggetto dell’appalto, dove si entra nel merito del contenuto per orientarne l’oggetto dell’appalto per favorire qualcuno a discapito di altri…
E cosa dire di alcuni, Progettisti, Direzioni lavori, Stazioni Appaltanti, R.U.P., Uffici tecnici e quant’altro, interlocutori che spesso adottano propri parametri di giudizio, molto personali, che non trovano conferme nella giurisprudenza vigente ( ampia e ben strutturata ) e che producono giudizi contrastanti tra un Ente ed un altro…, con l’unico obbiettivo da parte di questi responsabili, di volersi porre, sempre ed in ogni circostanza, sopra gli altri, attraverso giudizi e pareri quasi sempre insindacabili…
Arroganza mista ad incompetenza, che produce tensione nei rapporti e che serve esclusivamente a creare difficoltà all’impresa aggiudicataria dell’appalto, per far si che la società amica di turno, soprattutto se seconda aggiudicataria, possa nuovamente rientrare nell’appalto…
Altro che semplici complicità, qua si tratta di collusioni vere e proprie, dove le bustarelle la fanno da padrone…
Ed i controlli dove sono??? Ma scusate, perché Voi li avete mai visti questi controlli…??? Si accadono, ma soltanto una volta su mille e quasi sempre a scapito del più piccolo tra gli imprenditori… qualcuno che certamente con le proprie offerte dava fastidio, che non appartiene a quelle lobby di potere, che detengono gli agganci politici, amministrativi, sindacali, e che rappresentano, simultaneamente a “certe” connivenze, garanzia che questo sistema non fallisca… e che il potere resti sempre nelle loro mani!!!
A questo punto cosa debbo pensare…??? Che forse sono impreparati o non a conoscenza delle leggi??? Oppure che volontariamente l’interpretazione delle normative, sono indirizzate ad uso e consumo dell’amico di turno???
NON POSSONO NON SAPERE… che prima o poi, attraverso questo modo di svolgere il loro operato, potranno essere sottoposti alle decisioni di Giudici che, interpretando il loro esercizio, potrebbero decidere di condannarli con precise azioni individuali di responsabilità…
Dopotutto, i rischi di  denunce sono sempre dietro l’angolo, ed anche coloro che oggi sembrano apparire ( ai Vs. occhi… ) come soggetti deboli, possono, inevitabilmente rovinarvi le carriere, esponendo a chi di dovere, gli abusi effettuati e colpendo con azioni legali e mirate, quelle responsabilità che non sono da ricondursi all’Amministrazione, ma esclusivamente personali, in quanto, risultanti da scelte autonome, soggettive e interpretative, di cui l’Amministrazione ignara, anche se colpita ( come sempre fa ) si tirerà fuori…, lasciandovi in queste circostanze da soli ed in completo abbandono…
Cosa dire: decidete come meglio credete, ma prima di agire valutate “se il gioco vale realmente la candela”… 

Assenza di credito…

E’ evidente notare come le Banche, dopo gli scandali finanziari ed immobiliari, hanno provveduto a chiudere i propri rubinetti a tutti, sia questi essere privati che imprese…
A protezione quindi del proprio sistema, essi non fanno altro, che chiudere il sistema della liquidità e per paura di sbagliare, preferiscono che il denaro non venga quando richiesto, concesso…
La diffidenza è palese e la mancanza sugli investimenti, non permette l’uscita da questa crisi…
Infatti, la deficienza di liquidità, rappresenta il primo sistema di recessione, in quanto porta l’economia a non generare più quegli scambi necessari, tra chi propone l’offerta e chi la domanda…
Oggi il nostro sistema è basato sulle politiche che le Banche Centrali adottano, sia per quanto concerne l’Europa, che gli Stati Uniti e dove queste, concedono alle Banche Nazionali, a tassi d’interesse irrisori, le somme necessarie per poter vviare il cosiddetto credito…

Tralasciando comunque i problemi che tra Banche Centrali e Nazionali esistono e tra quest’ultime e quelle private, ciò di cui si accorge e che nemmeno tra loro vi è fiducia…
Pensavo quindi, visto che negli ultimi 15 anni, le Banche hanno prestato soldi a chiunque li chiedesse… ed abbiamo visto come è andata a finire…, ora mi chiedevo, ma che fine hanno fatto allora tutti quei soldi…, dove sono andati a finire??? Semplice, sono sempre lì, bloccati… nei loro forzieri.
Non si tratta quindi di non avere liquidità da poter affidare alle imprese, ma viceversa non c’è alcuna programmazione da parte delle Banche, in ciò che da sempre rappresenta la loro politica di gestione e cioè prestare denaro in cambio di un tasso d’interesse…
Le Banche come sempre, tentano di voler guadagnare, senza mai però voler rischiare; una posizione questa che non può essere più tollerabile, ed i governi nazionali, dovrebbero cominciare a pensare di creare un nuovo sistema al credito, alternativo a quello bancario, che permetta alle nostre imprese, di poter fare fronte a quelle difficoltà create da questa crisi economica mondiale… e che permetterebbe di ridare nuovamente slancio alle politiche di mercato…

Bisogna ridimensionare il ruolo del sistema bancario, imponendo ad esso regole precise, per continuare ad operare nel nostro paese, ed in caso contrario, se a tali regole non decidessero di adeguarsi…, escluderli, revocando tutte le autorizzazioni necessarie, per poter svolgere nel nostro paese, quanto finora realizzato, continuando a godere di quei privilegi, che hanno permesso loro ed in particolare ai loro banchieri, di accrescere quel loro sostanzioso patrimonio…
In questo debbo dire, che dovremmo prendere esempio dalle Banche Islamiche, al loro modo di gestire il credito, alla mancanza di quei tassi d’interesse a modello usura, alla possibilità del credito senza richieste eccessive su garanzie ed impegni personali, che non debbano poi condurre gli imprenditori, a dover svendere le proprie imprese, perché non riescono più a far fronte ai debiti accumulati con le stesse banche…; queste ultime debbono iniziare a svolgere in maniera coerente, ciò che esse da sempre hanno rappresentano con la loro funzione e cioè quella di svolgere una corretta ed equa intermediazione del denaro…

Ora, che le nostre banche e lo stiamo vedendo con le vicende di questi ultimi giorni, si siano messi a giocare in borsa con titoli, derivati ed investimenti tossici, utilizzando i risparmi dei poveri cittadini e nel momento in cui, si sono accorti che quegli investimenti, avevano concepito risultati fallimentari, hanno  modificato l’orientamento dato, verso la necessaria urgenza di doversi ricapitalizzare, per poter allontanare da essi, un probabile fallimento…
Bisogna quindi ripartire dall’inizio, cioè da quando le Banche provvedevano a finanziare il credito, mentre gli imprenditori si dedicavano a creare con proprie capacità sviluppo, per nuove opportunità di mercati e crescita d’occupazione…
Questa ovviamente, può rappresentare soltanto una possibilità tra le tante per uscire oggi da questa crisi, ma garantirebbe se attuata, non soltanto un vantaggio personale ad entrambi, ma una ripresa economica, di cui potrebbe beneficiare tutto il sistema internazionale…