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Sistema Sicilia…


La storia sembra ripetersi, come se in questa terra il tempo non scorresse… ma girasse in tondo, lasciando impronte sempre uguali ma su strade diverse, quasi a volerci ricordare che nulla cambia veramente.

Già… proprio come in passato, oggi ritroviamo nuovamente Totò Cuffaro al centro di un nuovo scandalo – interrogato dal Gip con accuse pesanti quali: associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta. Ho letto che mentre si presentava in Tribunale avrebbe detto ai giornalisti di avere “fiducia nella giustizia“.

Una frase che suona come un ritornello familiare, il refrain di un sistema che non ha mai davvero cambiato pelle. Come sapete non condivido nulla di quel sistema che da sempre condanno con tutte le mie forze, ma resto altresì convinto che le sue dimissioni da segretario della Dc e la rimozione degli assessori a lui vicini, siano solo la punta dell’iceberg, sì… le prime onde di uno scandalo che scuote il palazzo, ma non ne mina le fondamenta.

Perché il sistema, quello vero, è molto più grande di un solo uomo. Dietro l’ex Presidente della regione, si nasconde una rete di relazioni che si estende in ogni angolo dell’isola fino a giungere a Roma, coinvolgendo figure istituzionali come ex ministri e attuali deputati. 

Ho letto inoltre di consorzi di imprese che esistono più nei documenti che nei cantieri, già… quest’ultimi sono riusciti a ottenere decine di appalti pubblici grazie a quelle relazioni giuste. Come sapete, non entro nel merito dei nomi specifici – non m’interessano né quelli e ancor meno i cognomi dei loro referenti – ma è evidente come queste entità, muovendosi con sorprendente agilità tra commesse milionarie e relazioni politiche di alto livello, abbiano costruito imperi che ora rischiano di sgretolarsi, come molti di quelli che abbiamo visto in questi anni crollare su se stessi, sì… credo che sia solo questione di tempo!

E cosa dire della sanità, di quel settore che dovrebbe essere sacro e invece è diventata la cassaforte della corruzione, il luogo dove si decidono destini e fortune? Gare pilotate, concorsi truccati, punteggi modificati in silenzio, tutto avviene alla luce del sole, senza vergogna, come se fosse la norma. La novità, come riportavo alcuni giorni fa, è che oggi la corruzione non si manifesta più solo attraverso le classiche buste marroni con mazzette di banconote, ma attraverso scambi di utilità più sottili, già… più socialmente accettabili, che creano dipendenze destinate a riproporsi nel tempo.

Non è più solo il denaro, ma la capacità di distribuire opportunità, di creare reti di potere, di controllare la burocrazia. Mentre i cittadini comuni faticano a ottenere un visto, un permesso, un servizio pubblico, chi sa muoversi tra le pieghe dell’opacità ottiene tutto con una semplice telefonata e di queste telefonate, ogni giorno, se solo potessimo ascoltarle, ve ne sono a centinaia… 

Già, ciascuna di esse potrebbe realizzare quella storica pubblicità della “SIP” con protagonista l’attore Massimo Lopez e quel celebre slogan: “il telefono allunga la vita“, aggiungendo oggi: “non solo quella, ma anche il potere“.

Sì, il denaro non conta più nulla, ciò a cui tutti ambiscono è la promessa di un posto di lavoro, l’aggiustamento di un punteggio, la nomina a un incarico prestigioso, quello scambio silenzioso tra un politico e un imprenditore, tra un funzionario e un professionista, tra una personalità istituzionale che ha il potere e chi lo cerca.

E così, mentre la politica regionale cerca di assestarsi dopo questo terremoto, con vertici di maggioranza rinviati e nomine bloccate, ciò che resta è la sensazione amara che alla fine, nulla cambi veramente. La nostra Regione Siciliana è tornata a essere un luogo di mera intermediazione, dove tutto si fa “alla luce del sole, senza vergogna“.

Mentre il “sistema” Sicilia continua ad essere un intreccio inestricabile di potere, affari e silenzi, che prospera nell’ombra, resistente a ogni scandalo, a ogni inchiesta, a ogni promessa di cambiamento. La mafia, pur non essendo più il regista, rimane comunque la prima beneficiaria collaterale, sempre pronta a intercettare gli effetti economici di quei flussi illeciti. E sì, perché nonostante tutto, nonostante le inchieste, nonostante gli arresti, quell’infezione continua a diffondersi, silenziosa, implacabile, inevitabile. Perché la corruzione, quando diventa “Sistema”, non conosce fine!!!

E forse, proprio per questo, non conoscerà mai fine, perché in questa terra, dove la linea tra legale e illegale è così sottile da diventare invisibile; chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato? Chi decide chi deve restare e chi deve andare? Chi decide chi merita una seconda possibilità e chi no?

Nello scrivere queste parole ho ripensato alla fiction “Il Capo dei capi” interpretata dal bravissimo attore Claudio Gioè, nella parte del boss di “cosa nostra” Toto Riina, mentre discute con l’amico di sempre Binnu (Bernardo Provenzano): “I Corleonesi nunn’ hanno bisogno ru stato! Ave trent’anni che mettiamo le leggi senza bisogno di scriverle e siamo noi che le facciamo rispettare, siamo noi che decidiamo qua va a crepare e qua va a vivere, qua va a pigliare gli appalti e chu resta morto de fame, chi se ne deve andare a Roma e chu resta cu u’ culo pe’ terra… hann’a trattare cu’ mia, Binno! Qui lo stato sono io!”

Consentitemi di uscire per un istante dalla serietà di questo post, aggiungendo come a tal proposito – senza togliere meriti all’interpretazione di Gioè – molti miei amici che hanno potuto osservare alcuni anni fa, quella stessa parte realizzata (ovviamente per scherzo) dal sottoscritto, con la collaborazione di una delle mie figlie – un video modificato attraverso un filtro se non ricordo male del social “Tik Tok” – dichiaravano che ero da Oscar…

Riprendendo per concludere: la risposta è semplice… sono sempre loro, quelli che siedono ai tavoli del potere, quelli che controllano le chiavi del sistema. E finché non cambierà questo “sistema“, ogni inchiesta, ogni arresto, ogni dimissione, non sarà che l’ennesima goccia nel mare di un male che, come ripeto e scrivo da 15 anni in questo Blog: è diventato “cosa nostra“, di conseguenza parte del Dna di questa terra!

Il Film della "iena" Ismaele La Verdera e quel suo presunto "scoop" sui compromessi della politica…

La mia amica Romj Crocitti alcuni giorni fa, precisamente il 26 novembre, ha insistito per andare a vedere in prima visione il film “Il Sindaco – Italian Politics 4 dummies” con protagonista l’attuale giornalista delle Iene, Ismaele La Verdera…
“Romj credimi… sarà la solita minchiata!!! Non perdiamo tempo in cose che conosciamo bene… ti prego, poi proprio di lunedì sera, mi sembra tra l’altro che ci sia una partita di “Serie A”; Nico… ascoltami vedrai sarà interessantissimo e poi ci sono le registrazioni video, che ancora nessuno ha visto, tranquillo… non te ne pentirai!!! Ok, facciamo come dici tu… andiamo a vederci questo film/documentario, ma alla fine vedrai… sarà la solita minchiata”!!!
Ho saputo che a breve il film verrà riproposto su una rete nazionale, ed allora preferisco scrivere ora ciò che penso, affinché si possa comprendere non tanto il mio punto di vista, ma bensì le inesattezze che sono state fatte emergere in quel video, imprecisioni che – agli occhi di attenti osservatori – erano perfettamente evidenti, ma delle quali si è preferito soprassedere!!!
Ripartiamo quindi dalla trama iniziale del film (perché solo nei film succedono queste circostanze… ), qualcuno chiama La Verdera al telefono, per proporgli di presentarsi con una propria lista e candidarsi a Sindaco di Palermo!!!
Il messaggio che quel film avrebbe dovuto suscitare in noi un qualche interesse, ma soprattutto un forte imbarazzo, era quello d’evidenziare come funziona la politica in questa nostra terra, per dimostrare a noi tutti, quanto in questi anni siamo stati ciechi… 
Sì… ecco finalmente giungere a noi “Ismaele” (figlio di Abramo e della schiava Agar…), che come “Paolo di Tarso” recandosi da “Gerusalemme a Damasco”… pardon da “Capaci a Palermo”, per organizzare la lotta e liberare quella sua città oppressa, venne improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì le voci dei politici siciliani che gli urlavano: “Ismaele, Ismaele…  perché ci perseguiti?”.
E noi tutti ora, grazie a questo evangelista della legalità e dell’anti-corruzione, abbiamo finalmente riacquistato la vista…
Ma per favore, ma quante minchiate abbiamo sentito in quel film, dove a parlare erano la maggior parte di quei politici ormai spariti dalla vera politica, gli stessi che provano ancora oggi ad annaspare (attraverso meccanismi mafiosi e clientelari) pur di restare a galla… (si come gli “str…i”)!!!
Vorrei evidenziare alcuni punti critici, dei quali non si fa riferimento in quel video… 
Premesso che ho valutato sin da subito in buona fede la sua decisione di effettuare i video in maniera nascosta e che questa sua decisione fosse stata imposta ancor prima di dare seguito alla sua candidatura, qualcosa però in quel racconto non mi ha convinto, sarà stato forse il successivo montaggio, sì… è come se si stia stato manipolata la realtà o quantomeno la sua temporalità… 
Ad esempio vedasi l’incontro con Matteo Salvini…
Mi è stato confermato da amici della Lega che nessuno giunge ad egli con tanta semplicità, neppure i suoi più stretti amici padani!!!
Dal racconto viceversa sembrerebbe che egli fosse stato invitato in quel fortino leghista, per discutere con i suoi uomini più importanti (ricordo… gli stessi che oggi siedono nel governo nazionale), per affrontare la valenza (per come si vorrebbe far passare in quel film) di quella sua candidatura, sì… il peso della sua forza politica, con la quale avrebbe potuto barattare ciascun suo (ipotetico) voto… 
Peraltro, di quali voti stiamo parlando, non vi è alcuna precedente esperienza con cui effettuare un qualsivoglia paragone, nessuna candidatura e quindi come si e fatto a valutare in termini elettorali questo signore??? Quanto era popolare in quel suo territorio…???
Difatti, la risposta al mio quesito ci verrà offerta alla fine dell’elezioni: “Il Sig. Ismaele La Verderà risulterà ultimo, con un numero talmente esiguo di voti, da non prendere neppure un seggio!!!”.
Quindi riprendendo la scena nella quale discute con l’attuale ministro degli interni, è evidente che egli non è stato invitato in quella sede padana, ma bensì… il candidato Ismaele aveva certamente richiesto un incontro, per poter essere ascoltato da loro, per prospettare una eventuale disponibilità… tutto il contrario che aveva di fatto propagandato, durante quella sua candidatura!!!
Ecco quindi che alla fine ha accettato di diventare referente della Lega!!!
D’altronde, il premier Matteo Salvini sa bene che in Sicilia conta quanto il due di coppe nella giocata a briscola, non per nulla i voti raccolti da quei suoi delfini in questi anni… sono stati totalmente deludenti… (e premetto che con quest’andazzo lo saranno nuovamente…)!!!
Ed allora cosa fa, come si dice a Catania ” ogni figateddu i musca è sustanza“, prova a raccogliere ciò che viene e quindi, anche se Ismaele La Verderà dovesse porterà alla cassa Lega 300 voti… saranno sempre… meglio di niente!!!
Poi il film continua con l’intervento di altri politici…
Ecco quindi giungere Giorgia Meloni che in quel video non fa altro che portare avanti quelle sue convinzioni… e poi a seguire una serie d’individui preistorici della politica, della sinistra, del centro e della destra…
Dall’ex presidente della Regione Rosario Crocetta che si dichiara pronto a sostenerlo pur fare uno sgarbo al suo premier Renzi…
Quindi Mister 61-0,  sì… il Sig. Gianfranco Micciché di Forza Italia, che fa comprendere al futuro giornalista, cosa accadrà di lì a breve… (su questo punto mi permetto che farò una precisazione…), fino a dialogare con l’altro ex governatore della Sicilia, condannato per favoreggiamento a cosa nostra, Dott. Totò Cuffaro, che a quanto sembra (ma d’altronde lo sanno tutti a Palermo…) non si muove foglia che lui non sappia… un po’ con quanto avviene a Catania, dove nella città etnea c’è ancora chi muove le fila, è rappresenta per molti un punto di riferimento… (d’altro canto, ha detto bene alcuni mesi fa un mio caro amico, che lo conosce personalmente: “Caro Nicola, se ogni giorno circa 100-200 persone, fanno la fila per andarlo a trovare a casa, un motivo ci sarà…”).
A dimenticavo… c’è pure nel video l’appuntamento con un boss, che offre di vendere a questo giovane candidato i voti di ben 300 famiglie, circostanza non solo rifiutata, ma che La Verdera ha immediatamente denunciato alla Squadra Mobile (mi sembra però che nel video non se ne parli…).
Sono certo che a breve quelle trecento famiglie (per non dire mille, duemila, tremila, ecc…) appena vedranno domani sera quel film in tv, decideranno sicuramente di esprimere diversamente quella loro preferenza di voto… 
Ma per favore, ma chi vogliamo prendere in giro, si sa come vanno in Sicilia le cose… “tu aiuti me ed io aiuto te…“!!!   
Alla fine ha vinto quella competizione elettorale (come tutti sapevano… chi aveva i numeri!!!)  il Sindaco Orlando che è stato nuovamente riconfermato dai suoi concittadini… mentre viceversa il Sig. Ismaele la Verdera, come si dice a Palermo, è rimasto con una mano davanti ed una di dietro: “nuddu ammiscatu cu nenti“!!!
Mi dispiace dirlo, ma alla fine del film, quella convinzione che mi ero fatto inizialmente sulla sua sincera volontà di giornalista, di far emergere il cancro della politica regionale, mi ha fatto ricredere, anzi, non credo neppure che egli abbia voluto fittiziamente candidarsi a Sindaco per poter girare il film documentario, no, credo viceversa che egli abbia provato in tutti i modi a trovare una fenditura partitica nella quale infiltrarsi… e quando tutti quei marpioni della politica l’hanno scaricato, se ne uscito con la storia del documentario che gli ha fruttato la possibilità di diventare protagonista all’interno del programma “Le iene”!!!
Sì…perché vede caro La Verdera, Lei avrebbe potuto anche premeditare di realizzare una trama come quella che poi abbiamo visto in quel suo video, ma avrebbe semplicemente dovuta condurla nel massimo riserbo, denunciandola agli organi giudiziari, i quali, avrebbero istruito da quei video una eventuale inchiesta – sempre se le prove presentate fossero state fondate (e già… perché considerato quanto è poi successo e cioè che tutti i soggetti intervistati in quel suo video, hanno proseguito come nulla fosse, a godersi la propria vita senza alcun intralcio giudiziario, debbo pensare che in fondo, in quel suo video, non vi fosse nulla di eccezionale o quantomeno nessuna circostanza che esprimesse carattere penale) e lei, avrebbe salvaguardato il proprio anonimato ed anche quello dei suoi più stretti familiari e amici…!!!
Ma la verità è che sin dall’inizio si è premeditato di realizzare il video per avere – nel caso in cui le cose fossero andate male – una seconda chance e che forse proprio quel qualcuno, le ha garantito ancor prima di cominciare… ( spiegherò meglio nel mio prossimo post cosa intendo… ma è talmente semplice che ho trovato parecchi amici/e di Palermo, che mi hanno già confermato telefonicamente, questo mio pensiero).
Condizione quindi che difatti è poi avvenuta, tanto che lei oggi professa per “Mediaset”!!!
Ah… “se mi consente“, visto che ora svolge la sua opera di giornalista per il programma de “Le Iene”, potrebbe iniziare a preparare una serie di dossier su quel suo datore di lavoro, per ultimo ad esempio, quanto dichiarato dal legale Verzini sui cinque milioni di euro intascati dalla signorina “Rubi rubacuori”… 
Ma forse quella è una storia troppo scottante da descrivere e certamente non si può raccontare lavorando lì dentro…
Sì… meglio fare come fanno tutti… salvaguardiamo il proprio orticello e nel frattempo, continuiamo a fare film (prodotti casualmente sempre da quello stesso gruppo – datore di lavoro)  e a sparare minchiate!!!

Ah dimenticavo… nel film non tutto è da buttare, qualcosa di meraviglioso c’è: Sì… la signora che interpreta sua madre (non so se sia realmente Lei o un’attrice…), certamente a differenza sua, per come recita… merita l’Oscar!!!  

Cuffaro, Lombardo, Crocetta… ed ora Musumeci??? Mi auguro di sbagliarmi… ma la strada intrapresa sembra la stessa!!!

Caro Presidente, 

debbo anticiparle che scrivere questo post, mi è stato alquanto difficile, poiché (in quei pochi incontri in cui ho avuto modo di ascoltarla) pur non condividendo i partiti di centrodestra che la sostenevano (e in particolare due dei suoi tre leader), ho sempre pensato che Lei poco centrasse politicamente con loro, ma soprattutto con quelle metodologie clientelari attuate da quelle loro formazioni…
Sapendo altresì quanto da lei dichiarato e cioè,  che questa sua carriera politica, si concluderà alla fine di questo suo mandato, in cuor mio ho pensato, no… ho sperato che, questa sua premessa, fosse di auspicio per il suo operato q che questo risultasse nei fatti, antitetico rispetto a chi l’avesse preceduta… 
Ma soprattutto, è stata quella sua nomina a Presidente della regione, che mi ha dato un’altra volta quella fiducia nella politica siciliana che avevo da tempo perso, ma che grazie a Lei avevo riacquistato, sperando assistere finalmente ad un cambiamento positivo per questa nostra isola, una terra che ha differenza del sottoscritto, le ha dato i natali…
Ed allora, cosa dovrebbe fare un “Presidente dei Siciliani”, che grazie al suo slogan “#diventerà bellissima” ha ricevuto i voti dei suoi conterranei, ritrovandosi ora a gestire un territorio meraviglioso e dalle grandi potenzialità???
Ma soprattutto, di chi dovrebbe circondarsi durante quel proprio mandato???
Ora, per quanto concerne la prima domanda, Le ho già scritto due lettere aperte, elencandole tutte le problematiche e permettendomi di suggerirle alcune soluzioni… 
Sulla seconda… mi auguravo che Lei non continuasse con la strada clientelare intrapresa dai suoi predecessori:”http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/12/presidente-musumeci-completo-con-questa.html
Ed ecco il motivo per cui ancora una volta Le scrivo… 
Sì… ho pensato che forse qualcosa di quanto avevo riportato nei miei precedenti post non Le fosse chiaro… 
E dire che il sottoscritto scrive in maniera spontanea, semplice, ma soprattutto facilmente comprensibile… fintanto che uno abbia voglia di comprenderlo quel messaggio, altrimenti diventa ahimè del tutto inefficace…  
Mi riferisco alla nomina dei nuovi 27 dirigenti generali!!!
Ho letto quanto lei ha dichiarato: Nella scelta abbiamo seguito il criterio della competenza e del rapporto fiduciario, così come prevede la legge. La nuova quadra di dirigenti generali comprende volti nuovi e dirigenti già collaudati. Ogni dirigente sarà messo alla prova e, tra un anno, opereremo una verifica dei risultati, specie per quanti si occuperanno di gestione della spesa. Sul trattamento economico, è stata inoltre decisa la riduzione del venti per cento sulla parte variabile dello stipendio”. 
Mi scusi, ma per quanto concerne quel principio chiamato “legalità”… cosa mi dice???
Non sarebbe stato corretto valutare di quei signori, anche i cosiddetti carichi pendenti ed i casellari giudiziari???
Oppure verificare se durante quelle loro esperienze professionali, siano stati coinvolti in inchieste giudiziarie o se hanno fatto parte di un’amministrazione le cui successive inchieste, hanno portato quei loro referenti ad essere condannati???
E cosa dire di quegli eventuali rapporti familiari certamente discutibili, non mi sembra che rappresentano perfettamente quel criterio fiduciario a cui Lei sembra essere così ispirato…  
Caro Presidente, per questa volta non mi trovo concorde con le scelte da Lei compiute, non parlo dei singoli soggetti, ma del metodo utilizzato per quelle nomine!!!
Mi dispiace, ma non posso dover aspettare un anno, per accorgermi che quanto da Lei deciso, potrà risultare fallimentare!!!
Ecco perché mi trovo unanime con quanto scritto dall’ex assessore Antonello Cracolici (che premetto, non conosco personalmente…): “Un repulisti! Hanno voluto ‘punire’ funzionari integerrimi per ragioni politiche, ascrivendo ad alcuni di essi un’appartenenza politica per il solo fatto di essere stati nominati dal precedente governo, senza che mai si fosse manifestata da parte loro alcuna ‘fedeltà’ se non quella all’amministrazione regionale ed alle istituzioni: è questo il criterio seguito dal governo Musumeci. Una brutta pagina che consegna le nomine dei dirigenti generali, a prescindere dalle qualità dei singoli, al principio di fedeltà ad una maggioranza che non c’è e che esercita le sue funzioni con arroganza e settarismo. Buon lavoro, presidente Musumeci”…
Già, buon lavoro… 

Perché Berlusconi evita la Sicilia…


Ho letto ieri che il Cavaliere non sarà a Catania per sostenere il suo candidato: Nello Musumeci.

Una notizia quest’ultima… che d’altronde non mi sorprende minimamente!!!
Se guardate i post scritti in questi anni su questo signore… scoprirete come egli, si sia sempre tenuto alla larga dall’isola per non pestare i piedi ai suoi uomini/donne (Miccichè, Prestigiacomo…) ed anche a quegli alleati con cui da sempre è stato legato (vedasi Alfano, Schifani ed anche lo stesso Cuffaro…).
Però, la circostanza di andare a Palermo e non a Catania, fa ovviamente riflettere e forse il motivo va ricercato verso situazioni che poco centrano con la mia città, poiché vanno ricollocate in quel contesto “gattopardiano” a cui da sempre il Cavaliere ha fatto riferimento…

Tutti per altro sanno che a Palermo c’è chi comanda… e sono proprio quegli uomini politici di riferimento, che rappresentano ancora oggi quell’élite che conta a livello sociale e soprattutto perché raccoglie voti… 

Inoltre ciò che interessa ad egli principalmente e che i consensi vadano confluiti verso il suo partito e non verso altre liste, affinché “Forza Italia” possa contare maggiormente…
D’altronde più voti permetteranno più seggi, con i quali poter barattare le proprie richieste, in particolare, ai governi regionali e nazionale…
L’importante è avere quei propri uomini seduti lì, in quelle poltrone, affinché possano in ogni momento, salvaguardare le imprese di famiglia…
Ed allora…  ecco definirsi la reale motivazione che spinge il cavaliere a non venire a Catania… 

Poiché la sua presenza, favorirebbe ancor più la lista del candidato presidente #diventeràbellissima, data già vincente nella provincia di Catania…

Va aggiunto inoltre che proprio il delfino del cavaliere, Gianfranco Miccichè, non vede di buon occhio l’ascesa che sta avendo nell’isola il candidato scelto del centrodestra, sia perché non è stato lui ad averlo scelto… ma per non aver ancor digerito l’imposizione della coalizione…
Ma ciò che teme maggiormente è quell’indipendenza morale finora dimostrata, l’esasperazione del concetto di legalità espresso anche in questi giorni, con quelle liste pulite!!!
Il rischio è di avere un governatore, che appena eletto, stravolga i patti precostituiti… 
Sono in molti a temere quella sua indole di persona perbene e onesta, anzi per dirla tutta o meglio per dirla con le parole del senatore Bruno Alicata da fastidio: “quel atteggiamento di finta e spocchiosa superiorità morale… preso dal delirio giustizialista”…
Sono in molti infatti ad avere gongolato in questi giorni, per la notizia riportata sui problemi giudiziari di quel candidato inserito nella lista del presidente Musumeci: “Allora non siamo soltanto noi quelli brutti, sporchi e cattivi”, ha commentato proprio uno dei componenti del partito del cavaliere… 
D’altronde lo stesso Cuffaro, si era definito “il peggiore nemico” del candidato presidente dichiarando: “Sono molto diverso da Musumeci per storia politica, culturale e personale. Ma gli auguro di fare almeno un terzo delle cose buone che ho fatto io da presidente della Regione”…
Mi auguro che alla fine tutto questo tumulto si concretizzi con la vittoria di due soggetti: Cancelleri o Musumeci…
Ma chissà perché… mentre del candidato Grillino mi attendo una probabile rivoluzione, di contro, dal candidato presidente Musumeci ho la convinzione che saprà effettuare un profondo solco… tra ciò che si ci aspetta e ciò che di contro egli saprà fare: vedrete a cose fatte… saranno in molti di quei suoi colleghi di coalizione a restare delusi!!!

Il sostegno di Cuffaro a Sgarbi…

Pur non potendo votare… esprime legittimamente il proprio pensiero politico: “Se potessi, sceglierei Sgarbi, consiglierò il voto disgiunto“!!!
Ecco quindi che arriva la nota di sostegno dall’ex governatore alla candidatura di Vittorio Sgarbi e a quel suo movimento “Rinascimento”…
D’altronde, riprendendo quella sua carriera politica (ex Dc…) ha dichiarato: “Resto un uomo di centro che crede nei valori del popolarismo liberale e i miei tanti amici che ancora fanno politica prediligono come me questa parte del campo“.
Quindi per le prossime elezioni… si distanzia dal “Centrodestra” del Cavaliere e del suo paladino, Nello Musumeci e propone per le prossime regionali il voto disgiunto, con Sgarbi Presidente!!!
Certamente sorride a certi nominativi proposti dal critico d’arte, in qualità di assessori, vedasi Morgan, Chiambretti, Luxuria, ecc… e se pur riconosce in quei nomi professionalità, esprime simpatia e sostegno morale per quelle sue iniziative un po’ estreme…
Sicuramente, se potesse consigliare alcuni nominativi siciliani (anche se non lo dice pubblicamente…) lo farebbe certamente, d’altronde personaggi di alto spessore la Sicilia è piena…
Ma purtroppo da noi, questi validi soggetti, hanno difficoltà ad emergere, in quanto solitamente vanno avanti soltanto i soliti nomi di quei figli di papà, classici raccomandati e banali “quaraquaquà“… speriamo che almeno questa volta, la lista premi la meritocrazia!!!
Ovviamente per confermare quella sua volontà, ripete… “se non fossi impossibilitato a votare… lo voterei…”!!!
Potremmo definirlo un bel gesto di stima e di fiducia, difatti conclude ribadendo: “Consiglierò il voto disgiunto: Sgarbi presidente e lista Cantiere popolare”.
Per altro, proprio alcuni giorni fa lo stesso critico d’arte, dopo aver ufficializzato la sua candidatura a governatore, aveva rivolto un invito agli ex elettori di Cuffaro, dichiarando: “Io non mi vergogno di lui perché lo ritengo una vittima”…
Se sia una vittima o meno, non sta a me dirlo, certamente a differenza di tutti i suoi colleghi, ha saputo pagare personalmente, dimostrando audacia nel non utilizzare tutti quegli espedienti normativi politici e legali, per evitare quella commisurata detenzione… 
Già, almeno egli, a differenza di quei suoi colleghi “condannati”, ha avuto il merito di decidere di non sedere più, su quelle poltrone di governo!!!  
Ed è il motivo per cui oggi, a differenza di quanti molti dicono, gode ancora di un influente potere e soprattutto di quella grande fiducia espressa dai suoi ex elettori, che hanno avvertito in questi anni, un profondo disagio a causa di quella loro posizione di favore e giudicati da molti, quali complici “infetti ” di quel sistema clientelare e corruttivo, ed ora finalmente, dopo questi anni, vogliono finalmente fare sentire quel loro disagio, non avendo trovato in questi anni di governo Crocetta, soluzione ai loro problemi…
Ecco perché, pur non svolgendo più attività politica, ha voluto affermare come tanti dei suoi tanti amici (che a differenza sua fanno ancora politica), guardano con entusiasmo questa discesa in campo del critico d’arte… ed aggiunge: “Mi auguro che la Sicilia possa avere presto un governo all’altezza dei problemi che la attanagliano: speravo potesse essere guidato dal professore Lagalla e sostenuto dal mio amico di sempre Saverio Romano, ma cosi purtroppo non è stato… godranno comunque sempre del mio affetto, del mio sostegno e della mia amicizia”.
Proseguendo sulla stessa linea, Vittorio Sgarbi, dopo aver difeso l’amico Cuffaro, ha  attaccato Rosy Bindi, Presidente della Commissione antimafia del Parlamento, per la vicenda dell’ex ministro Clemente Mastella!!!
Lo stesso, dopo quasi un decennio tra fango e accuse, è stato infatti assolto insieme alla moglie, Sandra Leonardo. 
Ed infine, solo di poche ora fa, un attacco nei riguardi della Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini che è stata dal critico definita: “non è Nilde Iotti, ma solo una poveretta senza cultura, votata grazie a un accordo tra i Cinquestelle e Bersani”…
La strada di questo “Rinascimento” siciliano è ripida, ma se riesce a trovare i voti di quanti sono scontenti di quei candidati del centrodestra e/o centrosinistra, ma soprattutto, se convince quel 40% di astensionisti ad andare a votarlo, ecco che allora, quel suo movimento, potrà iniziare a creare non pochi problemi a quella predisposta lista “confezione regalo“, preparata per noi siciliani…
Vorrei aggiungere, osservando quanto sta accadendo intorno a noi, come non mi dispiacerebbe veder saltare tutti quei piani approntati, per provare finalmente a vedere la mia Sicilia… totalmente rinnovata da quei suoi abituali interpreti!!! 

Regionali in Sicilia: Tanta fudda e mala vinnita!!!

Si sono messi tutti insieme, appassionatamente… 

Pur di dividersi le poltrone fanno di tutto, potrei dire che dopo essersi gettato addosso in questi anni il fango… ora c’è il rischio che si amino davvero!!!
Almeno in questo Mr. Cuffaro dimostra una propria coerenza… e difatti, prende le distanze da questo mix shakerato del centro-destra, dal gusto misto e con al suo interno ogni tipo d’ingrediente politico…
Mi piace la frase espressa da Sgarbi: “La Sicilia  merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari. L’Isola vuole gli Dei“… aggiungendo inoltre “basta con l’esaltazione della mafia per perpetuare l’antimafia dei privilegi e degli affari, umiliando l’isola e i suoi abitanti“!!!
E difatti l’ex governatore, avrebbe espresso il proprio veto su Nello Musumeci, considerato troppo di destra e poco di quel centro moderato, e questo porterà al momento opportuno ad una vera e propria spaccatura… che costringerà nella migliore delle condizioni, ad andare al ballottaggio… 
Certo, con una sinistra senza un vero leader e un centro-destra (il 5 Novembre) ancora diviso… vedrete, ci potrebbe essere la sorpresa di Giancarlo Cancelleri e di quel Movimento 5 Stelle… 
In questo contesto confusionario, ci mancava l’arrivo del critico d’arte, Vittorio Sgarbi, che ha lanciato un messaggio chiaro (ma altresì “subliminale”) all’ex Presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro: “Egli ha subìto un processo ingiusto, in nome di un’antimafia che si è fatta controparte politica. Un processo che non ha colpito solo un uomo, ma ha criminalizzato la Sicilia intera. Ritengo che Cuffaro sia stato un buon presidente, non a caso votato dalla stragrande maggioranza dei siciliani. Oggi la mia candidatura riparte dalla sua vicenda umana e politica per ribadire che è possibile un progetto di riscatto culturale in nome della verità e contro ogni impostura, giudiziaria e politica”. E aggiunge: “Non chiedo contropartite a Cuffaro, cui do il mio sostegno morale in nome di Marco Pannella e di chi ha combattuto e combatte per la giustizia giusta“.
Si avverte una grande confusione e aggiungerei anche… parecchia tensione. 
E’ come se si avesse paura, nessuno che si vuole sbilanciare, il terrore di poter perdere e quindi condizionare l’elezioni nazionali è palpabile… lo stesso Salvini alcuni giorni fa aveva detto: “Se in Sicilia ci sono Alfano e Cuffaro non c’è la Lega… Chi ha votato le riforme di Renzi fino a ieri, non può essere nostro alleato, penso ad Alfano ma anche a Tosi“!!!
Quindi come si può vedere c’è parecchia confusione e lo stesso Musumeci nel cercare di far quadrare quei numeri… ci mette del suo, passando da uomo politico, coerente e incorruttibile, a mediatore/negoziatore con soggetti, che da sempre aveva preferito tenere lontano da se… 
Ma oggi ahimè servono i voti, perché è con quelli che si vince e si governa!!!
Riprendendo quindi quanto avevo scritto ieri… il nuovo leader del centro-destra, in questa nuova veste di “procacciatore”, porta in dote al suo schieramento Roberto Lagalla (già assessore di quel governo Cuffaro), con delega alla Sanità…
Se avete letto quel mio post, avrete compreso cosa è accaduto, da allora ad oggi, alla nostra sanità siciliana: anni e anni interi per ricostruirla (o per distruggerla… a seconda dei punti di vista…), corsa ai primariati… e nomi suggeriti che negli anni si sono sprecati, poltrone che se non c’erano sono state create, sempre per i cosiddetti “amici degli amici“. 
Ho letto alcuni giorni fa a proposito di Lagalla che egli non è nuovo alla politica, ed è anche cognato di Mimmo Fazio, l’ex candidato a sindaco di Trapani, arrestato per corruzione e successivamente raggiunto da un divieto di espatrio, proprio mentre stava organizzando la sua fuga/partenza per la Tunisia… 
Ora, per un candidato Presidente che ha fatto della legalità (e di quel “pizzo”…) la propria battaglia personale, mi sarei aspettato quantomeno un programma serio, a modello “protocollo di legalità“…
Ma soprattutto, avrei voluto vedere filtrati quei suoi intimi sostenitori, applicando quella semplice regola di dimostrare la propria limpidezza giudiziaria, ad esempio, presentando i propri certificati casellario e carichi pendenti… 
Ecco chissà… se avesse fatto questo, già ora, avrebbe certamente iniziato a contare le perdite di un gran numero di quei “convogliati” elettori, ma di contro, avrebbe guadagnato non solo il voto di questa parte di siciliani onesti e certamente non ricattabili, ma soprattutto, avrebbe salvato la propria dignità politica!!!

La gestione della sanità in Sicilia: Ricordando la storia…

La terra è sempre quella e la storia pure…

Ha radici profonde e comincia con un signore dall’aspetto perbene, già un medico… il Dott. Michele Navarra!!!
Era lui in quegli anni 40′ a capo della mafia e fu sempre lui ad “affiliare” quei due picciotti contadini: Toto Riina e Bernardo Provenzano!!!
A guadarlo nessuno avrebbe pensato che un soggetto così, con quel viso rassicurante, era a capo della più importante organizzazione criminale del mondo…   
Potremmo considerarlo un precursore di molti nostri attuali politici, difatti, prima gridava al separatismo, poi alla secessione e dopo lo sbarco degli alleati, entrò a far parte della Dc per promuovere l’Autonomia…

Comprese per primo quanto fosse importante la sanità e sfrutto difatti a pieno quel suo ruolo di medico, prima quale Presidente della cassa Mutua (amministrava pensioni e invalidità) ed anche quale Direttore d’ospedale, per favorire e raccomandare così quei familiari e conoscenti, degli “amici degli amici”…    

Egli incarnava da solo il potere, sì quel potere costituito da Sanità, politica e mafia…
Certo, nessuno si sarebbe mai aspettato, quantomeno egli, che proprio un suo uomo, Luciano Liggio, tentò di prenderne il posto… ecco quindi che venne decretato da egli l’omicidio di quell’infame…
Le cose però andarono diversamente e l’agguato non riuscì; anzi contrariamente avverrà l’opposto alcuni anni dopo, nel 1958, quando egli fu trivellato dai colpi di mitragliatrice proprio da quei “picciotti”… gli stessi che successivamente, daranno una svolta epocale a quella mafia, con una escalation che condizionerà per quarant’anni la nostra isola…

Si c’era una volta la Sicilia, quella terra dei gattopardi, sostituita… con quei burocrati della Dc. 

Loro con quel 60% comandavano tutto, in particolare quel servizio sanitario e quella loro gestione degli appalti: dalle infrastrutture alla logistica, dalle forniture alle manutenzioni, dalla gestione del personale medico e ausiliare, per giungere ai rapporti dei consulenti esterni…
Le lezioni del maestro Navarra erano servite… in particolare colui che intuì per primo quanto stava per accadere fu il geometra dell’Anas, Pino Lipari, un uomo dai modi signorili, eleganti, frequentava i circoli della Palermo che contava, guidava auto d’epoca di lusso e trascorreva le ore di spensieratezze con gli amici, nella sua esclusiva barca a vela… 
Era lui a spostare i capitali di quelle nuove “famiglie” , dagli appalti stradali e dai cantieri edili, a quelle cinque appena costituite “Unità Sanitarie Locali”… suddivise tra i capi di quella corrente democristiana che di fatto, appartenevano a cosa nostra: Vito Ciancimino, Salvo Lima, Rosario Nicoletti, Giovanni Gioia e Franz Gorgone.
Se da un lato c’è lo Stato con queste strutture, dall’altro c’era la mafia, con i suoi familiari prestanome, gli stessi che aprivano nuove società per fornire quanto necessitava in quelle strutture: dai macchinari alle semplici forniture mediche d’uso quotidiano, quali bisturi, siringhe, lastre, ecc… per giungere a costituire quei laboratori convenzionati, necessari a compiere qualsivoglia genere d’analisi…      
Ci si accorge però che le “USL” non realizzano quei profitti desiderati ed allora, quei “collusi” dirigenti, con la giustificazione che il servizio sanitario pubblico, non copre l’esigenze di tutti i siciliani, danno vita alle strutture private, in particolare a tutte quelle che hanno necessità di cure costose…
Ecco venire alla luce reparti di oncologia, per quelle terapie innovative contro i tumori o nuove residenze assistenziali per anziani ed anche per malati terminali, per finire quindi con quelle strutture camuffate da strutture termali, ma vere e proprie lussuose beauty farm, per amici politici, dirigenti, e mafiosi vari… 
Attraverso questo illecito sistema, ci si è arricchiti in maniera sproporzionata, grazie al numero di prestazioni compiute, che venivano di volta in volta gonfiate, il tutto a scapito ovviamente, della collettività!!!
D’altronde con quel giro di denaro e tutti che ci mangiavano… nessuno contestava, come nessuno oggi si lamenta; dopotutto la sanità nella nostra isola fa girare circa 8 miliardi di euro l’anno, di cui tre servono a pagare i 60.000 dipendenti e a questi vanno aggiunti tutti i disagi ed i servizi scadenti offerti, che costringono molti di noi siciliani, a recarsi al centro/nord per farsi curare… con ovviamente ulteriori costi persi!!!
Se riprendiamo a parlare nuovamente di laboratori diagnostici, nella sola isola si contano più di quelli che si hanno a livello nazionale…. ben 1.800!!! 
Non parliamo di case di cura accreditate, ogni anno ne nascono di nuove… e molte di queste usano quella loro influenza per portare avanti in politica, i propri familiari… ma questa è un’altra storia!!!
Si comprende quindi da se, quale notevole interesse e influenza, hanno avuto sui cittadini queste strutture sanitarie; in particolare mi riferisco proprio a coloro che dal loro interno, hanno potuto beneficiare di quella propria posizione, dispensando assunzioni, incarichi ed anche posti letto…
Favori che successivamente, sono stati ricambiati da molti di quei cittadini… visti esclusivamente quali elettori, da cui poter attingere quel voto!!! 
Ah… dimenticavo, anche i nostri precedenti Presidenti della regione siciliana erano medici: il primo, Salvatore Cuffaro detto Totò, laureato con 110 e lode in medicina e chirurgia, il secondo ( ma solo in quanto successore…) Raffaele Lombardo, laureato anch’egli in medicina e chirurgia e specializzato in psichiatria forense…
Sarà certamente un caso… ma come si dice… “se un indizio non fa una prova, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi sono una prova!!!”.

Crocetta: ha salvato la nostra isola ed è giusto che si ricandidi…

I sondaggi dicono che vincerò io… ho salvato la Sicilia, mi candido“, (bravo… bravo… partono gli applausi…)!!!
Di chi si parla…??? 
Ma del nostro Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta…
La nuova lista sembra che si chiamerà “Riparte Sicilia“!!!
Ma mi chiedo… perché in questi anni, si era mossa???
Aggiunge durante la conferenza stampa: “io non vorrei fare una corsa solitaria. Il Pd comprenda che il mio non è né un distacco né un divorzio. Ho buoni sondaggi. Il mio consenso è superiore a quello degli altri presunti candidati. Da solo mi danno tra il 22 e il 24 per cento“. 
Avevo sperato e l’ho scritto in un mio precedente post, che l’attuale Presidente del Senato Pietro Grasso, avesse deciso di candidarsi… 
Ma successivamente, passato l’entusiasmo, mi sono detto: ma perché dovrebbe tornare in questa sua terra… per lottare contro quei sistemi politici e clientelari, per fare quelle necessarie riforme contro la mafia, per cosa poi… per farsi ammazzare???
A differenza dei suoi colleghi è riuscito ad andarsene via, a rimanere vivo, ed ora, noi siciliani, dovremmo augurarci che egli ritorni qui… per fare quanto nessuno dei Presidenti finora succedutisi, in questi tre mandati, è riuscito a compiere…???
Ma per favore… egli d’altronde sta bene dov’è, li a Roma, tranquillo e soprattutto lontano da questa terra infetta… 
Lasciamo i problemi ai siciliani, continuiamo a farli convivere con questo sistema “collusivo e corruttivo“, tanto alla fine c’è sempre chi non vede nulla e si ripropone per l’ennesima volta a noi, chissà, forse per lasciare le cose invariate…
Aggiunge Crocetta… “non vado bene ad alcuni perché non faccio fare gli affari a qualcuno”… ma perché, c’è ancora qualcuno che cerca d’influenzare la politica regionale???
Siamo alle solite o meglio, al solito gioco del “levati tu… ca mi ci mettu iu“!!! 
Infatti, c’è ancora qualcuno che forse pensa, che si stava meglio con Cuffaro o Lombardo, perché quelli “spartivano”. Chi parla del mio cerchio magico cosa intende? Quali affari avrei fatto io?”.
Siamo sempre alle solite… si discute di ciò che si potrebbe fare, di ciò che potrebbe essere la nostra terra, ma mai, di ciò che non si è fatto!!!
Si parla di politica buona, ma di quale politica si parla… scusate forse non c’ero, perché… cosa si è fatto di concreto, mi dica…
Sì, vorrei sapere come è cambiata positivamente in questi anni la Sicilia, il suo livello occupazionale, già, di quanto è migliorata la sicurezza nel nostro territorio e come è stato affrontato il problema immigrazione, quali iniziative sono state fatte per portare nuovi investitori… 
Ed ancora, quali infrastrutture sono state sviluppate, quali incentivi sono stati concessi ai nostri agricoltori, allevatori, pescatori, commercianti e cosa dire di quel settore alimentare, turistico, artistico e culturale, abbandonato a se stesso…??? 
Sono solo alcune delle domande che noi tutti ci poniamo… sì vorrei sapere cosa si è fatto in questi anni del suo governo, io non vedo alcuna differenza, anzi vedo una terra ancor più degradata… e senza futuro!!!

Il problema reale è che invece di pensare ai fatti concreti, si è pensato esclusivamente a raccogliere voti, a tagliare le gambe ai “grillini”, a cercare alleanze con gli uomini del cavaliere… sempre disponibili a barattare se stessi, per una poltrona in più… oppure a farsi la guerra all’interno della stessa coalizione, e via discorrendo…

Altro che politica buona… quanto sopra è lo schifo della politica e noi cittadini purtroppo, ci troviamo nel mezzo…
Quindi, se proprio vuole farci un regalo, non si candidi… e non perché chi verrà dopo di Lei, sarà migliore, ma perché in quella prossima scelta, conserviamo la speranza, sì… di avere finalmente un Presidente che faccia gli interessi di questa isola!!!
Prometto e credo anche a nome di molti miei conterranei… che se farà questo, verremmo tutti a Palermo, sì… in quel palazzo dell’ARS, per attribuirLe una “Standing ovation“!!!

Scommetto di poter individuare oggi, il nome del futuro Presidente della Regione Sicilia!!!

Non mi sono dato alla magia… e neppure possiedo la bacchetta magica di “Harry Potter”, ma sono particolarmente certo di poter individuare con un’alta probabilità, chi vincerà le prossime elezioni regionali in Sicilia!!!
Innanzitutto vediamo quali nomi sono attualmente in lista per quella poltrona… 
Tra gli aspiranti a quella carica possiamo certamente annoverare l’attuale Presidente Rosario Crocetta: sono certo che farà di tutto per ripresentarsi, anche se non riesco a coglierne i meriti, visto quanto poco egli abbia fatto in questi suoi anni di governo… 
Va aggiunto inoltre che, proprio nell’abito di provenienza e cioè quello di centro-sinistra, vi sono altrettanti personaggi importanti quali Bianco, Faraone e Ferrandelli e dal momento che ciascuno di loro vorrà puntare a quel ruolo, vedrete come alla fine di quella corsa, nessuno di loro si aggiudicherà quella poltrona!!!
Guardiamo ora a destra… chi abbiamo???
Allora, il primo che mi viene in mente è Musumeci… ma su di egli, ho già scritto in alcuni miei precedenza post e credo che ormai, si può paragonare la sua storia politica, al nostro attuale giro d’Italia e cioè che sia passato il tempo per quel ruolo di figura vincente e possa soltanto aspirare ad una figura da gregario…
Del resto, abbiamo visto come egli manchi di una posizione netta, avendo in questi anni contrastato, ma soprattutto rinnegato alcuni personaggi politici, con i quali sembra ultimamente… andare a braccetto!!!
Poi abbiamo Giancarlo Miccichè, che come un vero “burattinaio” manovra nell’ombra i suoi fili, dando l’impressione a tutti quegli aspiranti e antagonisti politici, di aver scelto da tempo (per il proprio gruppo), l’uomo che li rappresenterà… come ad esempio Musumeci (dopo che proprio quattro anni fa, Miccichè stesso eliminò da quella poltrona l’amico, scegliendo di promuovere se stesso verso la presidenza e consegnando così facendo… la vittoria a Crocetta), ma forse la verità e che a tutt’oggi, non si vuole esprimere la linea del partito (a cui appartiene…), anche perché qualcuno dice che, dietro quelle sue silenti manovre, vi sia la figura dell’attuale Ministro degli Esteri, Angelino Alfano… 
Certo, quanto sopra contrasta con quanto mi ha raccontato alcuni giorni fa un mio caro amico di Palermo e cioè, che lo stesso (Micciché), fosse a cena, in un noto albergo della città, indovinate con chi… con Roberto Schifani, lo stesso che nel 2016 si dimise in qualità di capogruppo di Area Popolare al Senato, in rottura proprio con le scelte centriste di Alfano e rientrato nelle liste di Forza Italia.
Mi viene quindi da chiedere… su chi si sta puntando realmente il centro-destra…???
Non è che forse la scelta condivisa è sul deputato europeo Salvo Pogliese…???
Attualmente egli (primo eletto di FI nella circoscrizione dell’Italia insulare) dovrebbe lasciare l’incarico europeo, per andare a governare la Sicilia; ma il sottoscritto,  ci credo poco, anche perché credo che egli sappia sin d’ora di non aver i numeri per poter vincere!!!
Passiamo quindi ad uno dei favoriti… l’uomo del Movimento ★★★★★: Giancarlo Cancellieri!!!
Si è già presentato quattro anni fa e non aveva vinto, se pur in quella occasione, aveva raccolto a se un gran numero di consensi… 
Ora… ci vorrebbe riprovare: dalla sua si ritrova il partito con il maggior numero di consensi, questo è quanto riportano molte società che si occupano di sondaggi e intenzioni al voto, che riportano per l’appunto come, il M5S sia attualmente (in Sicilia) in testa nelle intenzioni con il 27,9% con un incremento dello 0,4% rispetto alla settimana scorsa, mentre è pressoché stabile il Pd, che scende dal 26,5% al 26,4%; Forza Italia, intanto ha superato la Lega Nord (12,8% a 12,2%) e sale ancora, anche se solo dello 0,1%, il Movimento Democratico e Progressista, che raggiunge il 4,3% (anche se bisogna dire che questo è un dato a livello nazionale…); aggiungo comunque che egli (o chi verrà scelto per quel movimento) non credo riuscirà a battere i suoi concorrenti al primo turno ed in questo caso, nel caso in cui si dovesse andare al ballottaggio… difficilmente uscirà quale vincitore, l’uomo scelto da Beppe Grillo!!!
L’investitura ufficiale del M5stelle non è stata ancora dichiarata e potrebbero esserci delle sorprese, proprio perché si vuole puntare su un nome nuovo… ed io – senza nulla togliere a Cancellieri – preferirei vedere un altro nome, uno di quelli che abbia dimostrato in questi anni, di aver lottato concretamente per rendere più onesta e pulita… questa nostra terra “infetta”!!! 
Passiamo agli indipendentisti…
Quelli siciliani si presenteranno con un proprio candidato (potrebbe essere Massimo Costa) ma ancora nulla è certo se non quanto riportato nella loro pagina web e cioè che: “se dovesse venire eletto il loro rappresentante, questo, aprirà un contenzioso con l’Italia, disdettando l’accordo “truffa” stipulato tra Crocetta e Renzi, e chiedendo l’attuazione di tutti i diritti previsti, dallo statuto originario e oltre”. 
Mentre quelli della Lega con Salvini, non hanno ancora deciso chi presentare e nel frattempo, sta per giungere anche Sgarbi con il suo nuovo partito “Rinascita”!!! 
Passiamo agli ultimi referenti… il primo è l’Avv. Gaetano Armao, sostenuto da quel partito dell’autonomia siciliana di Raffaele Lombardo…
Questa presentazione ufficiale, è una situazione alquanto difficile da comprendere, almeno per il sottoscritto che vive la politica in maniera disinteressata, ma certamente sa riconoscere i contorni annebbiati, quando questi vanno delineandosi, soprattutto se non sono chiari o leali…
Cosa voglio dire: in questo momento se dovessi presentarmi per la prima volta in politica, farei o direi tutt’altro, rispetto a quanto vanno dichiarando a noi… i nostri abituali esponenti. 
Quindi, in questa mia personale riflessione, provando cioè a rappresentare quelle loro azioni, non posso che ripetere quei gesti, promuovendo nuove alleanze e raccogliendo il maggior numero di consensi…
Nel far ciò però, dovrei stare attento a scegliere quanti mi dovranno collaborare, mi riferisco agli amici e/o conoscenti, che a causa di problemi giudiziari personali, potrebbero in un qualche modo, danneggiare questa mia nuova immagine politica, perché è evidente che verrei da tutti… associato anch’io a loro… 
Ed allora cosa dovrei fare??? Rinunciare a quei numerosi consensi??? No, si tratterà di fare in modo, che tutto passi senza grandi clamori, operando in maniera celata e soltanto alla fine si faranno i conti…
Ora, in questa preciso momento, mi sembra che stia avvenendo il contrario…
Ho l’impressione che si pensi di noi siciliani… come dei fessi, gente senza memoria oppure debbo pensare che questi signori sono certi, che al momento opportuno, i cittadini baratteranno quel loro voto… per qualcosa in cambio e forse questa seconda ipotesi, non è poi, così tanto errata, anzi mi dispiace dirlo… ma risulta molto concreta…
In ogni caso, non credo che basteranno quei numeri per farlo vincere; sì… forse potranno servire per ottenere una poltrona!!!  
Infine, c’è il “Re di denari”, quello che prende tutto… Totò Cuffaro che a differenza degli altri, non ha bisogno di alcuna alleanza!!!
E’ sempre lo stesso… “Mister Vasa Vasa“, nulla è cambiato, dove va ci sono abbracci e baci… e come se i siciliani gli abbiano perdonato tutto, anzi se potessero, cancellerebbero pure quell’interdizione dai pubblici uffici per vederlo ricandidato a quel ruolo… 
Sembra incredibile lo so, già… come si può dimenticare, eppure è così!!!
Comunque, egli sa bene che quanto sopra non è possibile, ed ha preparato le contromisure… da dietro quella regia sta per preparare il nome nuovo da lanciare verso la poltrona direzionale… ho sentito dire, da alcuni amici giornalisti ben informati, che un nome potrebbe essere quello di Roberto La Calla… 
Il sottoscritto comunque, in questo preciso momento, ha una doppia difficoltà che deriva, non tanto dal non sapere chi votare, ma soprattutto dalle motivazione che spingono verso quel voto: già il solo pensiero, mi fa venir voglia quel giorno… di starmene disteso nel divano!!!
Non so dirvi se mi senta più deluso o rassegnato, come non credo si tratti di possedere su di se quel pessimismo “leopardiano”, ma è il vedere come, in questa nostra terra, nulla cambi… 
A cosa serve d’altronde sentirsi profondamente siciliani, voler credere nell’indipendenza, sperare che presto giunga la ripresa, combattere in tutti i modi la mafia, i suoi uomini e quelle ramificazioni, quando poi ti accorgi che cambiano i suonatori, ma la musica resta sempre eguale… e non mi si venga a dire che “chi ben comincia è a metà dell’opera“, perché qui con questa attuale e sterile condizione economica e  politica, non si va da nessuna parte!!
Ah, dimenticavo… il nome del vincente??? Dovete pazientare qualche altro giorno… in quanto a breve, avremo modo di vedere delle belle sorprese!!!

Crocetta… impresentabile e Catania… irrecuperabile!!!

A scriverlo è l’Avv. Enzo Trantino, che ha deciso di analizzare il quadro politico siciliano ed i suoi attuali amministratori, da Crocetta fino a Bianco, passando ad alcuni dei suoi referenti politici, ben disposti a cambiare casacca senza alcun ritegno… 
Quanto sta accadendo dichiara, è una vera e propria “truffa parlamentare, occorre un codice etico”!!!
Ho letto l’intervista pubblicata su “SUD” e mi permetto di riprendere alcune sue considerazioni sul governo del presidente Rosario Crocetta e sull’amministrazione del Sindaco Enzo Bianco…
E’ interessante il giudizio che da sui nostri politici e sul rispetto delle regole: “hanno interesse che siano truccate, vale a dire c’è una schiera di manigoldi pronti a tutto che sono quelli che fanno i salti tripli, quadrupli. Pensi che in questa legislatura vi sono persone che guidano il gruppo più importante per numero dell’Ars e hanno fatto sette passaggi all’interno di una sola legislatura, il che per me diventa una specie di incubo. Prima queste cose erano impensabili, io vengo da un mondo dove il salto della quaglia impediva persino il saluto, non perché qualcuno ce lo insegnasse, ma perché non era agevole parlare con uno che aveva disatteso i principi etici del mandato parlamentare. Oggi la depressione istituzionale arriva nel momento in cui si è persa la qualità della politica!!!”.
Si passa quindi al nostro governatore “delle due Sicilie”, Rosario Crocetta: “io sono un siciliano e sono un suo amministrato: trovo un grande disagio a sapermi amministrato da Crocetta perché è un soggetto impresentabile. Avrà problemi suoi personali o di salute, o qualcosa che lo spinge a questi continui sbalzi di umore sicché passa dall’euforia alla depressione ed esalta situazioni che sogna che siano così come le rappresenta. Queste cose, se in letteratura potrebbero farne un personaggio, in politica ne fanno una macchietta istituzionale”.
Per quanto concerne alcuni giudizi dati, in particolare quelli su Toto Cuffaro, non mi trova concorde…
Ritengo che non vi sia alcuna giustificazione per chi come egli, si sia macchiato di colpe gravi, ed anche se, per quelle colpe ha successivamente pagato con la giustizia, difficilmente avrà il perdono morale, di noi cittadini “siciliani” onesti… Volendo reinterpretare Avv. una sua frase: “è ormai marchiato a fuoco”!!!
Sono d’accordo quando dice “I siciliani sceglieranno come vogliono ma se si sceglie perché non c’è altro, ad un certo punto è come una minestra riscaldata o come la presentazione di un piatto mai provato solo perché quello che abbiamo provato non è più gradevole”: mi permetta d’aggiungere che, se continuiamo a puntare sempre su quegli stessi cavalli, gli stessi che da più di vent’anni ci siamo trovati dinnanzi… ecco che questo gioco finisce, per non piacere più!!!
Passando infine a quel meschino comportamenti di molti nostri politici, deputati nazionali e regionali, che a seconda delle circostanze, badano a cambiare casacca, fa parte proprio di quel mal costume del tutto italiano e di quella poca moralità dei suoi uomini, pronti sempre a vendersi al migliore offerente…
Il problema, riporta l’Avv. Trantino, “è che manca un impegno etico costituzionale da sottoscrivere per tutti i candidati sul divieto di passaggio all’altra sponda quale che sia, non importa a questo punto il distintivo perché la “mala parte” é sempre “mala parte” da qualunque zona d’ombra venga fuori. Il divieto dovrebbe precedere la costituzione, nel senso che questa non può fondarsi su un illecito perché sarebbe una truffa parlamentare. E’ come in tribunale: nel momento in cui io scelgo di difendere un imputato, non posso disinvoltamente trovarmi alla difesa opposta, perché ci sono sanzioni penali e deontologiche”.
Bellissima la domanda su chi gettare dalla torre: Su una torre ci sono Lombardo, Cuffaro, Miccichè e Romano. Lei chi salva tra questi? L’Avv. risponde: Non salgo sulla torre!!!
Io di contro, li butteri tutti giù da quella torre… preferibilmente vivi!!! 
Infine, si giunge a parlare di Catania: “un aggettivo per definire questa nostra città?”.
“Irredimibile!!! L’aggettivo non è mio, l’ho preso in prestito da Sciascia anche senza il suo consenso! La confusione, la corruzione, il mal governo, il malaffare vengono criticati da tutti, ma piacciono a tanti, perché nel torbido si pesca. Con questo voglio dire che la situazione di Catania è di complicità tra il cittadino che si erge a giudice, ma nello stesso tempo si sottomette a suddito quando c’è qualcuno che offre di più. Catania oggi ha bisogno di cure da cavallo e non c’è ottimismo che tenga e quello che io rimprovero alle amministrazioni, tutte quelle che si susseguono, è che si adopera una politica degli annunci non seguiti dai fatti.
Il sottoscritto vorrebbe aggiungere, qualcosa in più…  
C’è bisogno di giustizia, di pene certe, di legalità, in particolare di debellare quel voto di scambio politico-mafioso, di contrastare quelle associazioni e/o affiliazioni mafiose-imprenditoriali e scoprire finalmente come, quei colpevoli, paghino per i propri reati…
Comprendo quindi il perché, quanto ora annoverato dal sottoscritto, non rientri tra le regioni sopra espresse dall’Avv. che rappresenta oggi, uno dei più noti penalisti del nostro paese…
E’ evidente a tutti, come alcune particolari espedienti (o per meglio dire “trucchi del mestiere”), rappresentino nei fatti, quei fuorvianti stratagemmi ai quali da anni, si orientano i nostri avvocati penalisti, cercando per l’appunto attraverso di essi, di giungere ad una serie di circostanze, che fanno in modo… di poter assolvere quei propri assistiti (che rappresentano nella sostanza, i loro principali e certamente più facoltosi clienti…).
Abbiamo visto negli anni, alcuni espedienti: allungamento dei processi con rinvii delle udienze, disciplina delle notifiche che appesantiscono in modo a volte anacronistico l’andamento di un processo durante le varie udienze a causa di vizi o irregolarità delle stesse, quest’ultime dovute quasi sempre al disservizio dell’ufficio preposto, il tema importante della prescrizione, l’impugnazione nei vari gradi di giudizio, il patteggiamento, il rito abbreviato, ecc…, rappresentano solo alcune, di quelle metodologie applicate…
D’altronde è scritto: “l’avvocato, non deve porsi il problema se il suo cliente sia colpevole o innocente: l’avvocato è legittimato nel suo ruolo perché deve garantire al suo cliente, nella dialettica che poi porta alla sintesi della sentenza, un processo giusto!!!”.
Ed anch’io credo che il compito dell’avvocato, nei limiti della legalità, sia questo: un ruolo dotato di enorme potere che va usato con la massima cautela e moderazione, anche nell’ambito delle proprie convinzioni, altrimenti non avrebbe senso farlo quel mestiere, perché sarebbe tutto scontato, tutto deciso, la legge data… e il caso risolto!!!
D’altronde comprendo bene, come ciascuno di essi, sia legato ad un dovere ben più alto… quello deontologico e cioè di dare sempre la massima assistenza al proprio cliente, anche quando si è perfettamente a conoscenza che il reato è stato (dal proprio assistito) commesso… 
Ed allora riprendendo quanto sopra… mi chiedo: come si fa a scegliere tra essere “cittadino o suddito“, quando la scelta è tra il rinunciare ad un mandato (economicamente vantaggioso) e il non volersi occupare del caso???
Al punto in cui siamo forse, occorrerebbe coraggiosamente interrompere questo circuito vizioso, per concentrarsi tutti (senza faziosità), sulle misure pragmatiche da mettere in pratica, indispensabili per ritrovare quella perduta coscienza morale, scongiurando nei fatti, quanto sta ormai da troppo tempo accadendo e cioè, che il collasso del nostro sistema giudiziario penale, possa trasformarsi in un disastro, capace d’alimentare sempre più la sfiducia dei cittadini nei riguardi di tutte le istituzioni: da quelle politiche a quelle amministrative!!!

Giochi di potere: stanno tentando di spartirsi la Sicilia!!!

Se pensate per un istante che, i nostri politici, si stanno dando da fare per noi…siete degli illusi!!!
Ciò che importa loro è non perdere il potere di cui godono!!!
Ecco quindi che attraversando da Palermo a Catania, si sta cercando di trovare soluzione, affinché si possa spartire equanimamente, l’elettorato siciliano o quantomeno una parte di esso…
Ecco quindi ritornare in auge tutti quei nomi che ben conosciamo e di cui faremo certamente a meno…
Da quanti legati al centro-destra, per giungere a quelli ormai prossimi alla scissione del centro-sinistra; nel mezzo i cosiddetti centristi (udc, udeur, dc, pid, pdl, ppi e chi più ne ha… più ne metta…) che non sanno dove posizionarsi e che si spostano come banderuole al vento, pur di ottenere una qualsiasi poltrona…
Ed allora riecco da Palermo Totò Cuffaro… ( si l’ex presidente della nostra regione… quello che ha appena finito di trascorrere cinque anni a Rebibbia…), impegnato ad incontrare Saverio Romano e tutta una serie di amici…
Comunque l’importante e prepararsi a conquistare quella presidenza della regione, da togliere definitivamente dalla mani del presidente Crocetta…
Proprio l’attuale governatore ormai in procinto di essere spodestato (non mi meraviglio, considerato quanto non ha realizzato in tutti questi anni, in particolare sulla lotta alla criminalità e alla corruzione… che d’altronde doveva essere il suo cavallo di battaglia e che tutt’altro – vista l’attuale condizione “mafiosa” in ogni apparato del nostro territorio – quella sua azione politica è sembrata di fatto… andarci proprio a braccetto con quel sistema…), ed ora tenta la carta di nuovi accordi: ecco quindi che l’hanno visto andare a cena, niente poco di meno che… con Gianfranco Miccichè… Mister 61-0, il il delfino del cavaliere “oscuro” di Arcore… 
Viene da chiedersi ma cosa hanno in comune un uomo del Pd con uno del Pdl??? A prima vista nulla… nessun collegamento, eppure erano a cenare come vecchi amici…
Ma forse un collegamento esiste ed è (per quanti lo conoscono personalmente e lo ritengono un esperto tessitore delle file politiche) Riccardo Gallo Afflitto, anch’egli seduto a banchettare a quel tavolo, chissà forse per trovare quel giusto compromesso che vada bene a tutti…
Non dimentichiamo che Afflitto è stato delfino di Dell’Utri ed è amico di Alfano, quindi si comprende come possieda quelle particolari capacità di unire gruppi diversi… sotto lo stesso uomo.
La regola per tutti è battere il M5Stelle ed ovviamente il loro referente alla presidenza, d’altronde con quanto sta avvenendo all’interno del Pd i giochi iniziano a diventare sempre più fragili e proprio il centro-destra da questa situazione potrebbe avvantaggiarsene…
Ovviamente dall’altra parte della sicilia… non si dorme!!!
Già a Catania qualcuno comincia a tremare… parlo di quella sicilia che secondo Nello Musumeci… un giorno… “#diventeràbellissima” sempre se riuscirà a vincere le primarie di questo centrodestra ancora in cantiere…
Ed infine come pensare di dimenticare Don Raffaè… 
L’ex presidente della regione (e del movimento per le autonomie Mpa) Raffaele Lombardo, pensate forse che in questi giorni sai stato distaccato nell’osservare tutti quegli intrecci che si stanno tentando di realizzare in questo mondo politico siciliano, che da sempre egli ha saputo – in maniera silenziosa – controllare, muovendo e tranciando le fila di quanti a modo loro, hanno provato ad eliminarlo politicamente…
Oggi… nessuno di coloro che desiderano candidarsi a quella presidenza, può permettersi il lusso di fare a meno dei voti di quanti  “di fatto” governano la nostra isola… e non saranno certamente quei deputati siciliani (trasferiti da un bel pezzo a Roma) a fare da noi la differenza, anzi tutt’altro: dovranno piegarsi alle volontà di chi a differenza loro, è rimasto qui in quest’isola, cercando – seppur non ne condivida a pieno le azioni – quantomeno a provare di migliorarla…
Certamente non ci si è riusciti e molto di questo fallimento va ricercato in quelle politiche di governo regionale e locale ed in quegli uomini che ora provano a presentarsi come “salvatori” della nostra patria… la SICILIA per l’appunto!!! 
Non serviranno più le Vs. promesse infami… come non basterà provare a barattare quel nostro voto per un posto di lavoro o una busta del supermercato… 
Dieci… cento e mille volte meglio morire di fame, che vedere ancora per una volta quelle vostre (inutili) facce su questa nostra terra, per l’ennesima volta… ad umiliarla e distruggerla!!!

Regione Sicilia: Operazioni Immobiliari "d'Oro"…

C’è ne fosse una soltanto di cose che vada bene in quest’isola…
Intendo dire, che non presenti quelle consuete truffe, di cui credo, ormai tutti siamo perfino stanchi dal contare… 
Vero… potremmo aggiungere che è da troppo tempo che noi siciliani ci sentiamo snervati, indeboliti e abbattuti…
Perché questa è la nostra attuale condizione… l’espressione esatta di come ci sentiamo, perché diciamola tutta questa verità… siamo quasi infastiditi dal leggerle quelle notizie, già, tutte quelle inchieste, che di volta in volta, ci vengono raccontate… senza che poi alla fine, si abbia un miglioramento o quel desiderato, cambio di rotta!!!
E quindi, per l’ennesima volta, ecco saltare fuori, da parte di una Procura… quella di Palermo, il millesimo fascicolo di raggiro, su operazioni immobiliari realizzate negli anni dei governi Cuffaro…
Sono interventi che hanno comportato alla nostra Regione Sicilia, uno spreco di milioni e milioni di euro!!!
Come sempre in queste situazioni, affiorano come di consueto, società estere con sede nei paradisi fiscali, nel caso specifico poste in Lussemburgo e Cipro, 
Riprendiamo dall’inizio, la Regione Sicilia, vende nel 2007 per circa 200 milioni di euro, i propri immobili, sede degli assessorati, alla Società Pirelli Re…
Il giorno dopo… (già, casualmente… soltanto un giorno dopo) questi vengono affittati alla stessa regione, che pagherà per quegli stessi uffici, circa 20 milioni l’anno!!!
Cosa dire… all’ARS sono dei veri geni!!! 
In questi dieci anni, quel costo d’acquisto è stato totalmente ripagato e nel frattempo oltre a non essere più proprietari, quegli stessi immobili, hanno di fatto perso valore, non essendo stati ovviamente  “valorizzati” anzi tutt’altro, non vendo ricevuto quelle adeguate manutenzioni necessarie…
Ora, dopo che la “minchiata” è stata fatta… (qualcuno ha dichiarato che quei soldi servivano per ripianare il debito della sanità… già, come si dice: spoglia a Cristo e veste a Maria“) si vorrebbero riacquistare quei beni…
Il piano del governo Crocetta, prevede di comprare tutte le quote del Fondo ex Pirelli Re (Fiprs), che nel frattempo però (stranamente…) ha subito alcune modifiche all’interno di quella compagine societaria…
Viene inoltre da chiedersi… ma con quali soldi si vorrebbe effettuare l’acquisto, dal momento che la nostra regione, sta rischiando il “default”???
Semplice… (secondo loro…), l’acquisto dovrebbe avvenire tramite il “Fondo-Pensioni”, per l’esattezza, attraverso un quindicesimo di quel suo patrimonio, pari a 60 milioni di euro, necessari ad acquistare le quote dei privati nel Fiprs. 
D’altronde il 35% di quelle stesse quote, sono già di proprietà della Regione, mentre la parte residua è suddivisa tra società per azioni, inserite tutte all’interno di scatole cinesi con sede legale all’estero, poste tra di esse a modello cascata, dove alla fine di quel complesso organigramma, non si comprende più nulla…
Inoltre, sempre in quel periodo, non contenti di quanto scorrettamente realizzato (siamo sempre all’interno del governo Cuffaro), qualcuno si è inventato il “censimento degli immobili“: questo contratto è stato aggiudicato da una società mista Spi (attualmente in liquidazione) ed è costato oltre 80 milioni di euro (ma cosa sono… bruscolini… cioccolatini???).
Denaro che come si è saputo, è finito nelle mani della “Finanziaria Bigotti“, a sua volta detenuta per il 45 per cento dalla una società “anonima”, la Lady Mary II, che ha sede… indovinate un po, anch’essa in Lussemburgo!!! 
Cosa dire, debito più… debito più, non cambia nulla, saremo sempre noi fessi “siciliani”, a pagare per tutti…
Ed allora mi chiedevo, visto l’inutilità di quelle strutture, non potremmo iniziare a pensare almeno di raggrupparle???
Non sarebbe opportuno trasferirne una parte (di quegli uffici amministrativi) in stabili attualmente propri, così da non pagare più inutili canoni d’affitto milionari???
In ogni caso, sarebbe opportuno rinegoziare quei canoni d’affitto, ma soprattutto, far pagare le tasse di quelle società, direttamente qui in Italia… e non per come sicuramente sta avvenendo… all’estero!!!
Ditemi quindi… come potrà mai migliorare questa nostra terra, quando chi dovrebbe gestirla, con la diligenza del buon padre di famiglia, non solo ne sfrutta le potenzialità economiche e finanziarie, ma perdi più ne sfrutta personalmente gli utili, per sperperarli a prostitute e champagne…???
Già, d’altronde è vero… qual’è la differenza??? 
Sì, nessuno di loro vuole cambiare mestiere, al massimo… cambiano palazzi o marciapiedi!!!

La mafia oggi è esattamente quella che era 5 anni fa e alle prossime elezioni regionali serve un candidato nuovo!!!

A dirlo è stato Totò Cuffaro… (ex presidente della regione Sicilia) intervistato alcuni giorni fa, da Sudpress…

Nel video sono stati toccati tanti argomenti…
Si è parlato di politica, di mafia, delle condizioni disumane dei detenuti e dei rapporti familiari… 
Un racconto che partendo da lontano… tenta di rivolgersi ai nuovi giovani “costruttivi” di questa terra…
Sulla parete… c’è un enorme crocifisso e posto a fianco della sua scrivania, tra foto e libri ovunque…
Ha voluto evidenziare il problema della gestione carceraria… per poi passare al suo argomento principe, lo stesso per il quale, ha dovuto scontare la pena… 
Riporta l’ex presidente: “ho sbattuto contro la mafia, credo di essere nella mia coscienza assolutamente sincero quando dico di non aver voluto favorire la mafia; per me la mafia oggi è esattamente quello che era 5 anni fa un fenomeno criminale, schifoso, dissacrante, pericolosissimo che fa pagare alla sicilia e ai siciliani un prezzo altissimo, non soltanto in termini di vite umane ma anche in termini di cultura, di immagine ed economici”!!!
Continuando… “se quasi tutti i presidenti siciliani hanno avuto qualche problema con la mafia bisogna porsi un interrogativo, la mafia cerca di infiltrarsi e bisogna trovare il vaccino giusto, gli anticorpi giusti; gli uomini della mafia utilizzano i volti puliti per fare i loro affari”!!!
Il pensiero prosegue quindi sull’attuale presidente della Regione Siciliana… Rosario Crocetta, che, pur riconoscendogli il merito di essere persona onesta, non ne condivide la gestione, in particolare quanto compiuto sulla vicenda dei termo-valorizzatori… che secondo molti, dovrebbe far superare l’emergenza rifiuti…
Il sottoscritto se pur condivide in parte quella soluzione (oggi ci sono difatti sistemi più innovativi ed ecologici…), ritiene comunque che quest’ultima soluzione, per poter essere realizzata, deve essere “blindata” e controllata da una struttura autoritaria e fuori da controlli politici o privati, ma vigilata quotidianamente da militari, per non permettere con i fatti alla mafia di mettere le mani…perché altrimenti – con l’attuale condizione – è meglio abbandonare sin da subito l’idea…)!

Quindi ad un Crocetta inadeguato e “burattino”… con qualcuno che dietro di lui ne muove le fila… vi sono altri due pretendenti, Musumeci e Miccichè, che ad oggi non sono mai stati scelti dai siciliani, in quanto chissà, non ritenuti all’altezza di essere le persone giuste… dopotutto se il 51% dei siciliani non si è riconosciuto in loro… non è certamente per protesta, ma perché volutamente indifferenti a quei candidati!!!
Ora affinché la parte moderata vuole ritornare a vincere… bisogna che trovi un candidato credibile… e soprattutto onesto!!!
Su quest’ultimo punto ho dei forti dubbi…

Trovare un soggetto che non appartenga a quegli schemi politici, incorruttibile, senza scheletri nell’armadio e che negli anni si sia dimostrato integerrimo, aggiungerei, senza tessera elettorale e se possibile, senza alcuna averlo visto in qualche foto compromettente… non sarebbe male…
Certo… il problema è trovarlo (già… come trovare “un ago in un pagliaio“)!!!    
Infine… ricorda che (se pur interdetto dai pubblici uffici), non gli è vietato continuare a fare il dirigente in un partito o di poter esprimere giudizi di pensiero…
Dopotutto se pensiamo a tutti quei soggetti che, se pur condannati o con processi a loro carico, fanno parte ancora di quei partiti… come dargli torto.
Io certamente da quel partito starei molto lontano, come mi guardo da stare distante da quei suoi giudizi di merito, tanto inutili e di cui sono sicuro… poterne fare a meno.
Non mi convinceva allora e non mi sembra oggi, quella persona adeguata dalla quale avrei potuto prendere consigli, dopotutto per come egli stesso dice… “la politica o la si fa o la si subisce“!!!

Ecco… nel suo caso specifico dovrà subirla e dovrà subire anche l’atteggiamento repulsivo e distaccato di chi… proprio come me, da sempre, tenta di combattere quelle schifose collusioni e quei modi infidi e criminali, che hanno di fatto permesso a pochi soggetti ignoranti… di distruggere fino ad oggi, questa nostra terra…
La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine: Lei… e tutti quelli come Lei (siete purtroppo ancora in tanti…) fa ormai parte dell’inizio, sì l’INIZIO DI QUELLA FINE!!!
So che abbiamo molto da fare, ma vedrà… alla fine, questa terra verrà ripulita!!!

2° puntata dei "Cento potenti di Sicilia": Gianfranco Miccichè

E’ stato definito “Mister 61:0”!!!

Fu chiamato così… perché riusci nel 2001 da Coordinatore in Sicilia di Forza Italia, a far vincere il suo partito in tutti i collegi uninominali, che precisamente erano proprio 61… (per fortuna parliamo di tempi passati…)!!!
L’hanno anche definito il grande “traditore”… perché prima portò avanti quale candidato del Pdl (al palazzo della regione) Nello Musumeci e poi all’improvviso decise di candidare se stesso… stringendo un patto con quel Movimento per l’Autonomia dell’ex governatore Lombardo…
La famosa classifica lo poneva lo scorso anno al 87′ posto… certamente lontano da quel podio che nel 2010… lo vedeva terzo!!!

Il cavaliere… ormai in Sicilia con quel suo “partitino” conta “meno del 2 di coppe quando la giocata è a oro…”, ed ora prova quale ultimo tentativo, ad affidare le redini del carro siciliano… a quel suo ex “amico”… sperando in un qualche sorta di miracolo, che dai risultati delle ultime elezioni regionali… si è visto come non esserci stato!!!

Ho letto sul web (LiveSicilia) un’interessante articolo di Pietrangelo Buttafuoco, s’intitola: ” Riecco la congrega dei “traditori”, Alfano e Micciché ancora insieme“!!!
Già il titolo non fa presagire nulla di buono… ed è strano che riparlando di “traditori”, torni nuovamente alla ribalta il nome di “Mister 61“!!!
Mi chiedo… ma veramente c’è ancora qualcuno che pensa che noi siciliani siano così stupidi, da seguire chi finora li ha totalmente delusi???
Mi riferisco proprio a quel 61 a zero… a quando cioè la Sicilia era nelle mani del centro-destra e cosa fece per essa… nulla, l’ha completamente abbandonata a se stessa o meglio, l’ha lasciata nelle mani di quei politici corrotti e dei loro amici mafiosi…
Perché in fin dei conti di questo si è trattato: di un vero e proprio scambio di favori, tra chi raccoglieva voti e chi si aggiudicava gli appalti!!!
Che poi sono le stesse imprese che in questi anni, sono state colpite da provvedimenti giudiziari, che hanno saputo fare emergere, collusioni, malaffare ed i soliti giochi di potere…
Si… ciò che nessuno però (tra questi partiti) vuole dire è che tacitamente, si stanno cercando i voti della mafia…
Sì… proprio di quella associazione che da sempre –certamente qui da noi in Sicilia– ha indirizzato in maniera sostanziale le preferenze elettorali… 
Oggi però (non bisogna essere degli investigatori per capirlo) quella associazione criminale… dimostra (dalle intercettazioni…) che non ha ancora deciso con chi schierarsi, o meglio, trovandosi quali interlocutori, inconcludenti picciotti a modello “pisciabrori”, preferisce stare immobili… ed osservare gli eventi!!!

Dopotutto… il Pd di Crocetta ha completamente deluso… sul M5Stelle non si può contare quello si sa… è per la legalità, sul partito del Ministro di Giustizia, Angelino Alfano, neppure…
Abbiamo visto come in questi anni abbia portato avanti una lotta ferrea alla mafia e come proprio attraverso le riforme sulla giustizia, si sia ancor più inasprito il carcere duro cagionando un grave colpo a quell’associazione del malaffare…
D’altronde, egli stesso da sempre ha riportato: la lotta alla mafia è un credo ideologico del mio agire politico, bisogna sin da subito dimostrare ai giovani, che lo Stato è vincente ed i boss perdenti!!!

Io comunque mi immagino i dialoghi di quegli esponenti mafiosi che staranno dicendo: a chistu… nenti voti!!! 
Matu a scusari… (continua a parlare il boss…), vulissi riri na cosa… pi’ ora, iè megghu ca aspittamu, ie pi’ fauri… non ni parramu chiù!!! 
Ma comu…; “boss”… cinnè ancora unu, comu cu arristau… u signor Miccichè!!!    
Ma picchi quannu mangiamu… iammu a parrari di pulitica…??? 
Ie poi… quanti voti vaia diri ca “u pisci a bruoru” mi piaci sulu a duminica, mentr n’da l’autr’iorna, mi piaci fattu ‘ndo folcularu???
Ma… scusate, chistu… non è chi chiddu ca fumava e pigghiava ddroga quann’era carusu… minchia… pi’ faureddu, vu ricu nautra vota… assicutatulu!!!!!
Molto probabilmente il “boss” si rifà ad una intervista ascoltata su Radio24 nel programma “La zanzara” nella quale l’allora deputato, si lasciò andare ad alcune confidenze sulla sua gioventù: “da giovane ho fumato qualche canna, ma una volta mi andò via la testa a tal punto da spaventarmi quindi dissi basta; da allora fumo solo sigarette, ma sono a favore della legalizzazione delle droghe leggere“… al che, il conduttore si spinse un po’ più in là: “Ma lei ha mai provato droghe pesanti?“. Risposta di Miccichè: “Da giovane sì, mentre quella storia che uscì fuori quando ero al ministero (fu accusato di farsi recapitare periodicamente della cocaina presso gli uffici del ministero delle Finanze, in cui all’epoca ricopriva il ruolo di viceministro, ndr ) risultò completamente falsa… 
Parliamo della stessa persona che solo pochi giorni fa, intervistato, ha dichiarato: Crocetta è colpa della mafia, i siciliani lo hanno votato solo per paura di Cosa nostra, ed ecco il risultato. Non prendo il kalashnikov perché non sono un terrorista…
Meno male, con tutti i terroristi che ci sono in giro ci mancava soltanto lui… ma a proposito, spero che qualcuno (viste le sue parole) sia andato in casa sua a controllare che non possedesse realmente qualche arma… anche perché dalla sua frase, non è esclusa la possibilità che l’avesse!!!
Non vi dimenticate inoltre anche di quell’altra intervista sul cavaliere (il quale l’aveva escluso con il suo partito “Grande sud” da qualsivoglia intesa elettorale, proprio a causa di quel tradimento…) disse: “Io non ci sono mai andato ad escort, Berlusconi invece qualche volta credo di sì”!!!  
Un amore conflittuale quello con il “cavaliere”, quasi fosse un elastico… ci si allontana e ci si riprende a seconda delle circostanze e soprattutto delle convenienze… ma forse l’ex presidente del consiglio (ed è la sua terza volta…) crede che grazie a lui, possano confluire “alcuni” voti… 
Comunque nel 2009 era 13′,  11′ nel 2011, 16′ nel 2012 e 91 nel 2013 e fuori dai cento più potenti nel 2014!!!
In questi giorni mi chiedevo… con quali criteri o con quali meriti, è stata stilata questa particolare classifica…
Anche perché… se prendo i nomi che dal 2009 ad oggi sono stati elencati, questi sono stati in questi anni, inquisiti, arrestati, posti ai domiciliari o ancora sotto processo in vari gradi di giudizio…
Sì… di quei cento nominativi, più volte ripetuti negli anni (dal 2009 ad 2015), di onesti e perbene… chissà forse se ne contano a stento… una ventina!!!
Non auguro a nessuno entrare in una speciale classifica come quella pubblicata, piena di persone di ……..
Al sottoscritto per esempio basta alimentare quella fiaccola di speranza, augurandomi un giorno di poter vedere questa mia Sicilia svincolata da questi suoi figli “indegni”, provando finalmente a respirare in modo libero… un’aria completamente rinnovata!!!
Come ripeto sempre: chi nel corso della propria vita ha acceso anche soltanto una luce… nell’ora buia di qualcuno non è vissuto invano”!!!

Crocetta: la sicilia muore e lui fa shopping!!!

Vorrei conoscere -uno per uno- tutti quei cittadini che l’hanno votato!!!
Dopo esserci liberati di Cuffaro e Lombardo ci ritroviamo in questi anni un Governatore “incomprensibile” ed aggiungerei “indecifrabile” e soprattutto “enigmatico“…
Incomprensibile perché se non ricordo male, proprio a fine anno per chiudere il bilancio la Regione siciliana aveva tagliato circa 400 milioni di spesa e ne aveva congelato altrettanti per precari e comuni, in attesa di definire la trattativa con lo Stato sul trasferimento delle entrate fiscali…
Indecifrabile perché pur sapendo che le casse regionali sono sempre più vuote, gli stipendi vengono pagati in ritardo, molti dipendenti degli enti controllati non li ricevono da mesi e la maggior parte dei cittadini dell’isola è disoccupata… Egli ed i componenti politici dell’Assemblea continuano a governare questa terra con oligarchia, avendo maggior interesse verso se stessi, che nei riguardi della regione che amministrano…
Enigmatico perché con i fatti ha dimostrato essere tutto l’opposto di quanto aveva dichiarato all’atto del proprio insediamento; ricordo per esempio l’annuncio di una politica di rigore per i conti della Regione… ed inoltre  in campagna elettorale ed anche durante il mandato in corso, si è fatto portavoce della necessità di combattere “cosa nostra”… autodefinendosi “uomo antimafia” per eccellenza… 
Ma abbiamo visto in questi anni quanto poco abbiano contribuito le sue iniziative  a debellare questo sistema criminale… lo si vede dalle continue inchieste delle Procure Siciliane, che dimostrano come quel sistema mafioso/clientelare si sia ampliato ed ingrassato… in particolare grazie proprio a quelle gare d’appalto di opere pubbliche ed alla collusione d’impiegati molto vicini a personaggi mafiosi.
Ed oggi… per dare conferma a quei modi “oscuri” di governare ha deciso (vista l’agiatezza delle casse della Regione) di acquistare oltre 220 mila euro per due nuovissime e fiammanti auto blindate, precisamente n. 2 Volkswagen modello Passat Variant 2.0 BiTdi Blu Motion Technology dal valore di 110 mila euro ciascuna…
Ovviamente è partita l’indignazione generale tra cui quella dei sindacati (Marcello Minio e Dario Matranga, segretari generali del Cobas-Codir) che dopo aver appreso la notizia hanno dichiarato: il governo regionale manda allo sbaraglio decine di testimoni di giustizia (neo assunti) presso l’ufficio di Roma, senza garantire alcun tipo di salvaguardia della loro incolumità, ma trova i soldi per acquistare altre auto blu blindate da destinare alla propria sicurezza… l’ennesimo spettacolo indecente offerto da questi imbonitori della politica siciliana!!!
L’evidenza è che quanto sopra ricade sempre su quei “pecoroni” siciliani che invece di far si che che questa terra migliori… si assoggettano a quei modi perversi di farsi condizionare… svendendo quel loro voto in cambio di una promessa personale…
Qui ventum seminabunt et turbinem metent” chi semina vento raccoglie tempesta ed oggi si raccolgono i comportamenti di ciascuno… di quanti l’hanno votato insieme ai suoi scudieri… che dimostrano nei fatti, di non farsi portavoce dei problemi dei loro conterranei, ma continuano esclusivamente a beneficiare di quel perverso sistema, fatto di migliaia e migliaia di euro al mese…
Altro che massimo rigore… 
Le persone stanno soffrendo la fame, sì… penso che tra un po molti di loro non avranno più necessità dei servizi igienici… ah… già a proposito di bagni… non scegliete quelli del palazzo della regione, perché lì  a quanto sembra (sono parole dell’Assessore al Bilancio…) manca la carta igienica!!!

Trattativa Stato-mafia


Certo, sarebbe stato bello poter ascoltare le intercettazioni telefoniche… non so se ricordate… ma l’anno scorso il gip di Palermo, Riccardo Ricciardi, ha “distrutto” ( almeno così si dice… ) le conversazioni nel carcere dell’Ucciardone, dove erano conservati i file, dando seguito su quanto ordinato dalla Cassazione che ha ritenuto “inammissibile” la richiesta di Massimo Ciancimino di poter ascoltare le telefonate…, ed invece ora che quegli importanti “colloqui” sono stati distrutti… ecco oggi, siamo qui ad ascoltare ( come sempre dopotutto nel nostro paese…) una “limitata e parziale” verità…

In molti hanno ritenuto “folle” la decisione della Corte d’assise di Palermo che ha consentito ad un rappresentate legale di un capomafia di poter interrogare il nostro Presidente… la più autorevole istituzione dello stato… 
Già, ma quanto da noi sembra assurdo… in altri paesi è lecito… prendiamo ad esempio quanto accaduto negli USA con gli ex Presidenti Nixon e Bill Clinton… 
Non m’interessa quindi entrare nei meriti delle dichiarazioni “gentilmente” concesse, tanto la storia è ben conosciuta e non è importante sapere se una eventuale trattativa ” con bacio o senza bacio” ci sia mai stata, ma ciò di cui siamo certi è che lo Stato ha lasciato soli… i suoi migliori uomini…, i Giudici Falcone e Borsellino e che successivamente si sia trovata a dover gestire un vero e proprio conflitto con la mafia, fatto di continui attentati ed a cui non si riusciva a porre fine…
Era evidente che gli attentati avessero quale unico fine quello di voler intavolare con lo Stato una trattativa tale da per modificare quel provvedimento duro del 41 bis, ecco, quello ha rappresentato un primo passo per cercare d’iniziare una mediazione… se non si vuole usare quella parola “offensiva” meglio conosciuta come… trattativa!!!
Infatti, la storia ha dimostrato che le bombe hanno avuto successivamente l’effetto desiderato… ed infatti nei cinque anni che andranno dal 1989 ed il 1994, assisteremo a continue stragi che avranno come effetto quello di giungere ad accordi e patti, certamente non scritti, ma che hanno avuto l’esito ricercato e cioè quello di fermare le stragi… 
Per cui, volerci fare credere che lo stato ( o una parte di esso… ) non sia sceso a “bassi” compromessi con quella cosiddetta associazione criminale è qualcosa a cui nessuno crede e non servono testimonianze di sorta, per di più, fatte a quasi 20 anni di distanza… sono soltanto inutili!!! 
Gli stessi servizi segreti avevano avvisato Napolitano di un possibile attentato alla sua persona ed a quella di Spadolini…, non per nulla gli attentati alle chiese romane, davano un segnale preciso e cioè quello d’indirizzare proprio a questi due soggetti i prossimi attentati… difatti, le chiese sono intitolate a due santi… che portano “casualmente” gli stessi nomi di battesimo…
Ovviamente non ci verranno mai ufficializzati i rapporti dei nostri servizi segreti, quelle note redatte dal Sismi e dal Sisde… resteranno coperte dal timbro “Top Segret” per almeno i prossimi cent’anni… e forse chissà, soltanto sperando di trovare un nuovo Julian Assange ( fondatore di WikiLeaks ) si potrà conoscere la verità su quel periodo violento, nel quale il ns. Stato è stato posto sotto assedio…
I segni sono ancora visibili… autostrada uscita Capaci, via d’Amelio a Palermo, via Palestro, a Milano, via dei Georgofili a Firenze e le due autobombe di Roma, in piazza San Giovanni in Laterano e davanti alla Chiesa di San Giorgio al Velabro…
Lasciamo perdere quindi misteriosi papelli, baci in bocca e stronzate varie… ma una cosa è certa le stragi finirono attraverso il nuovo boss Provenzano ( applicando una nuova strategia, sicuramente meno violenta… rispetto al suo predecessore Riina ) continuando comunque nel frattempo a portare avanti i propri “affari di famiglia” da quella masseria della sua Corleone, fino all’arresto del 1996, dopo oltre quarant’anni di latitanza, già da quel lontano 1963 in cui iniziò la propria clandestinità…, nascosto e protetto da quei tanti appoggi che non vanno ricercati soltanto in quegli ambiti mafiosi, ma indubbiamente in quelli deviati dello stato… 
Non bisogna infatti dimenticare che, proprio in un locale attiguo alla masseria dove egli si nascondeva, furono trovati dei volantini propagandistici delle elezioni politiche appena svolte qualche giorno prima … ( precisamente il 9/10 aprile), che facevano riferimento ” casualmente” al presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, candidato al Senato per l’Udc… una strana coincidenza visto che è stato successivamente condannato definitivamente a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra…

Governatori di quale Sicilia…


Agli inizia degli anni sessanta, la nostra Regione fu al centro di una rinascita imprenditoriale, era questa una fase politica che poneva al centro di tutto, accordi instaurati tra i partiti di allora. chiamati a gestire particolari iniziative industriali…
Tra queste vi era la Sofis, prima società finanziaria pubblica costituita in Italia, in cui la Regione Sicilia acquisiva quote ed azioni di società, fuori da naturali logiche d’investimento, poiché si trattava di aziende in grandi difficoltà economiche e fuori mercato, e che proprio attraverso questa, si vedevano erogati finanziamenti senza alcun controllo…
Nella stessa metà degli anni sessanta, si decise di istituire anche quattro enti economici regionali, quali, l’Ente Minerario Siciliano, l’Ente siciliano per la promozione industriale, l’AZASI e l’Ente di Sviluppo Agricolo…

Non dobbiamo inoltre dimenticare, che questi sono anche gli anni in cui si parla d’investimenti da parte dell’ENI in Sicilia tramite l’Ing. Enrico Mattei, che solo per ricordarlo, il 27 ottobre 1962, morì mentre era in volo su un jet privato, tornando a Milano proprio da Catania; l’aereo, precipitò nelle campagne di Bascapè e le indagini allora svolte dall’Aeronautica Militare Italiana e dalla Procura di Pavia – su una eventuale ipotesi d’attentato – si chiusero “ come sempre da noi “ con un’archiviazione perché “il fatto non sussisteva”; in seguito però, precisamente nel 1997, il ritrovamento di reperti, analizzati con nuove tecnologie, fecero riaprire le indagini giudiziarie, dalle quali emerse che l’aereo venne dolosamente abbattuto, attraverso la deflagrazione di una bomba stimata in 150 grammi di tritolo, posta dietro al cruscotto dell’apparecchio, che si sarebbe attivata proprio durante la fase iniziale di atterraggio, si pensò, a causa dall’accensione delle luci di atterraggio o dall’apertura del carrello.

Sono anni in cui i Presidenti della Regione vengono eletti direttamente dall’ARS e dove nomi eccelsi come il Presidente Piersanti Mattarella ( 1978-1980 ) uomo politico della Democrazia Cristiana – ma che certamente rappresentava qualcosa di scomodo per l’allora sistema, ecco che allora, il 6 gennaio del 1980, fu assassinato dalla mafia…

Sono anche gli anni della grande speculazioni edilizia, di una espansione insensata, promossa con il tacito accordo tra mafia e politica, nomi quali Ciancimino, Salvo Lima e l’emergente mafia corleonese di Toto Riina… daranno così inizio a quella escalation economica e criminale, che condurrà a quelle stragi eccellenti, che avranno come vittime il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino…

L’autonomia data alla ns. Regione, sarà sempre combattuta in vicende più o meno tacite e illecite, fino a giungere alla tangentopoli siciliana, che vedrà – siamo intorno agli anni 1992/1995 – inquisiti oltre la metà dei 90 deputati dell’Assemblea, tra cui il Presidente della DC in Sicilia, Rino Nicolosi e quello dell’Ars, Paolo Piccione …
Il periodo si sussegue con continui ribaltoni tra coalizioni di centrodestra e centrosinistra, fino a giungere nel 2001 alla prima elezione diretta del presidente della Regione, che vedrà quale nuovo presidente Salvatore Cuffaro; questo però nel 2006 viene rinviato a giudizio per favoreggiamento alla mafia – rieletto nuovamente in maniera discutibile – già, superando Rita Borsellino ( sorella del giudice Paolo assassinato dalla mafia ), durerà fino al 2008 quando, dovrà nuovamente dimettersi, per la condanna definitiva a sette anni di reclusione, per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttori; attualmente, sta scontando dal 2011 la pena nel carcere romano di Rebibbia. 

A Cuffaro, il 14 Aprile 2008 è seguito Raffaele Lombardo – 57° Presidente del governo della Regione – leader di quel partito “ormai scomparso” autonomista, l’MPA, quando ( e siamo nel luglio 2012), Lombardo si dimise dinanzi l’Assemblea regionale siciliana dalla carica di Presidente, con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista per l’aprile 2013.

Oggi è Indagato per concorso esterno e per voto di scambio politico-mafioso presso la Procura della Repubblica di Catania, per dei rapporti con alcuni esponenti di Cosa Nostra.
Il 19 febbraio 2014 il giudice dell’udienza preliminare di Catania lo ha condannato in primo grado a sei anni e otto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed a un anno di libertà vigilata. 
Ecco, siamo giunti infine all’ex “ dipendente ENI in aspettativa…”che proprio il 28 Ottobre 2012, venne eletto – con il 30 % dei voti – Rosario Crocetta del PD.

Cosa dire, da quanto sopra appare evidente la volontà da parte dei ns. Governatori di trattare questa nostra isola come terra di conquista e soprattutto di omertà, dove non si viene soltanto per villeggiare o per godere delle ns. bellezze naturali culturali e artistiche, ma si viene per investire e riciclare denaro, per infiltrare ed infiltrarsi, attraverso i propri uomini, in posti di comando, settori fondamentali strategici dell’economia e della politica.

Un legame ben strutturato, capace di stabilire e determinare le sorti della nostra economia ed in particolare dei suoi cittadini 
Sono d’accordo con chi dichiara di voler applicare una Royalty sull’estrazione del greggio dal nostro territorio, sicuramente cinque volte superiore a quella modesta attuale, come concordo sulla vicenda MUOS e ENI o sul PetrolChimico di Gela, che dimostra per l’ennesima volta, come il ns. territorio e stato “ usato “ da queste grandi compagnie per inquinarlo con una serie di “ brutture “ costruite in parchi e oasi, che hanno distrutto quel meraviglioso e incontaminato patrimonio naturale, che oggi, per essere ripristinato, avrà necessità oltre che di investimenti milionari, soprattutto di un periodo previsto tra i trenta ed i cinquant’anni…

Augusta, Milazzo, Termini Imerese, Gela, Melilli, e le varie piattaforme offshore a 12 miglia al largo di Pozzallo, sono soltanto alcuni esempi di scempi realizzati nella ns. terra, che soltanto ora, si stanno scoprendo essere causa di morti, per tumori e/o malformazioni genetiche. 

Il problema non è soltanto l’aria totalmente inquinata, ma soprattutto la matrice ambientale, cioè l’inquinamento delle falde acquifere, nei terreni, in cui sono presenti sostanze chimiche che hanno avvelenato non solo gli ortaggi ma anche il bestiame…
I morti per queste cause, non vengono volontariamente evidenziati – da parte dello Stato ed in particolare dal nostro Governo Regionale, proprio per non voler mettere in allarme le popolazioni attigue, che continuano ad essere ignare sui pericoli che hanno finora corso e su quelli cui quotidianamente vanno incontro, è non parlo delle attuali generazioni, ma di quelle che ancora dovranno venire…

Con la promessa di nuovi posti di lavoro e prosperità per l’intera comunità, si è potuto illudere quei poveri siciliani “ ignoranti “, a credere che attraverso quel consensuale baratto, si potesse ridare una svolta a questa terra, modifica epocale di una territorio che a quei tempi, soffriva di una profonda miseria e che certamente necessitava di sostegni celeri… 

Cosa dire abbiamo visto come il consenso politico dei cittadini, abbia permesso di nominare “soggetti” che dai fatti sopra riportati, nulla avevano con il desiderio e la volontà di far progredire e sviluppare questa nostra Regione…
Un consenso politicamente corrotto, che vede allora, come oggi, il prezzo di un pagamento troppo alto, espresso purtroppo in termini di vite umane, non soltanto le loro ( quelle di questi infami governanti e dei loro cari…), ma, disgraziatamente anche le nostre, dei nostri figli e chissà malauguratamente forse… dei nostri futuri nipoti!!!