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Controllo del territorio in Sicilia: i fatti mi danno ragione!

A inizio anno avevo pubblicato un post in cui esprimevo le mie perplessità sulla mancanza di un serio coordinamento per il controllo del territorio in Sicilia.

In particolare, segnalavo l’evidente facilità con cui enormi quantitativi di sostanze stupefacenti giungano ogni giorno dalla Calabria alla nostra isola senza essere intercettati.

Ora, a distanza di mesi, quanto denunciavo a inizio anno – vedasi link: https://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/controllo-del-territorio-in-sicilia.html – si è purtroppo dimostrato tristemente reale.

Difatti, le recenti indagini della Guardia di Finanza hanno confermato come lo Stretto di Messina rappresenti una cruciale via di transito per il traffico di droga!

Secondo quanto emerso, i corrieri utilizzavano auto a noleggio modificate con sofisticati doppi fondi per trasportare la cocaina lungo la tratta Reggio Calabria-Messina-Palermo; questo sistema, consolidato nel tempo, generava un giro d’affari di oltre 10 milioni di euro all’anno.

Come da me ipotizzato, si è scoperto che i traghetti erano il mezzo preferito dai narcotrafficanti, con le auto che venivano imbarcate e poi scaricate sul suolo siciliano senza alcun controllo efficace.

Avevo a suo tempo suggerito che con misure semplici ma mirate – come l’uso di unità cinofile, controlli a bordo dei traghetti e il rafforzamento della sorveglianza nei principali porti d’accesso – si sarebbe potuto limitare questo flusso. Misure, però, che evidentemente non sono state adottate.

È sconfortante vedere come una strategia tanto elementare sia stata ignorata, permettendo alla criminalità organizzata di prosperare e ampliare il proprio business.

Forse, come avevo già sottolineato, non è solo una questione di disorganizzazione o incompetenza, ma di un sistema che preferisce “voltarsi dall’altra parte“, come tutto ciò che avviene in questa terra “corrotta“.

Già… le mie non erano fantasie, ma riflessioni concrete: il controllo del territorio non è solo un tema astratto, ma una necessità fondamentale per garantire la sicurezza e combattere le attività illecite che avvelenano la nostra “Bedda Sicilia“.

Auspico ora che questa vicenda serva da monito e che le autorità finalmente si decidano a intervenire con determinazione.

Minch… ma quanto deve essere evidente una soluzione perché venga attuata?

Raccomandazioni e compromessi: fino a che punto si può cedere?

I raccomandati rappresentano da sempre gli esseri più spregievoli: convinti di sapere tutto, dimenticano di ricoprire quei ruoli non per meriti propri, ma grazie a una spintarella ottenuta da qualche familiare o parente che, a sua volta, ha passato anni a leccare i piedi a politici o dirigenti!!!

Ho sempre rifiutato le raccomandazioni e lo stesso ho insegnato alle mie figlie!!!

Non per un banale orgoglio, ma perché ho sempre creduto che la soddisfazione più grande sia conquistarsi da soli il proprio cammino. 

Posso dire di esserci riuscito, ma devo ammettere che nel corso della mia vita la sfida è sempre stata ardua, ancor più in questi ultimi 15 anni, da quando ho deciso di occuparmi in prima persona di legalità in maniera concreta e ciò comprenderete, in un paese corrotto e soprattutto mafioso, ha destato in molti forte preoccupazione, situazione che ho pagato in prima persona… 

Ma quanto occorso non mi ha minimamente scoraggiato: come ripeto spesso, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare e in fondo, affrontare difficoltà maggiori, rende il loro successo ancora più appagante!!!

Si qualcuno va dicendo che nella vita non prevalgono i più forti o i più intelligenti, ma coloro che si sanno adattare. 

Quindi non querce come il sottoscritto, ma giunchi, già… capaci di piegarsi senza spezzarsi. 

Tuttavia, questo adattamento, questa “elasticità“, fino a che punto è una dimostrazione di intelligenza e flessibilità? E quando, invece, scivola – come ormai consuetudine – verso la disonestà?

La linea di confine è sottile… l’elasticità può diventare compromesso, e il compromesso, in alcuni casi, può tradursi in scorrettezza, ma dove si colloca questo limite? Forse nelle esperienze di vita di ognuno, nei valori che scegliamo di coltivare???

In molti casi, credo che il confine venga tracciato dai “precedenti“: quei momenti in cui una piccola concessione all’ingiustizia inizia a pesare più del rispetto per la lealtà e l’onestà.

Di solito, questi precedenti si manifestano quando siamo privati di qualcosa di materiale: denaro, opportunità, o persino dignità, ed è qui che l’elasticità rischia di trasformarsi in un vendersi, in un abbassarsi a compromessi “sporchi“: è il momento in cui un’ambizione – o una necessità – si impone sui nostri valori.

Personalmente, non sono mai sceso a compromessi, sì… la mia autostima, che considero un valore prezioso, non mi ha mai permesso di accettare scorciatoie!!! 

Il sapere di aver ottenuto un qualcosa grazie ad una raccomandazione, piuttosto che per meriti personali, lederebbe profondamente la mia autostima, una forza interiore senza la quale mi sentirei fragile, vulnerabile…

Il sottoscritto di contro vuole essere libero da qualsivoglia coercizione, compromesso, libero soprattutto come faccio in questo mio blog,di criticare, di dire ciò che penso, di mandare a fanculo, di fare la morale a chiunque, senza temere di essere attaccato per eventuali scheletri nell’armadio, di vivere secondo i miei principi, sì… di legalità, onestà e soprattutto integrità.

 E questo è ciò che ho trasmesso alle mie figlie, con orgoglio!!!

Comprendo però che in un Paese corrotto e infetto come il nostro, la tentazione sia grande, soprattutto quando una raccomandazione sembra il modo più semplice – o l’unico – per ristabilire un equilibrio di giustizia. 

Ma è proprio qui che si apre una riflessione importante…

La raccomandazione, o meglio la segnalazione, non è in sé sbagliata…. in altri Paesi ad esempio è uno strumento legittimo per valorizzare i meriti di chi li possiede davvero, una pratica trasparente e rispettabile. 

Solo qui da noi, purtroppo, è stata corrotta, diventando sinonimo di ingiustizia!!!

Da noi, non viene usata per premiare il talento, ma per avvantaggiare chi ne è privo, spesso a discapito di chi lo meriterebbe davvero.

Ecco il vero problema: non è l’elasticità in sé a essere sbagliata, ma il modo in cui viene usata. 

Quando pieghiamo i nostri valori alla convenienza, non stiamo più “adattandoci“: no… ci stiamo svendendo!!!

E in quel preciso momento perdiamo qualcosa di più prezioso di qualsiasi vantaggio materiale, già… perdiamo noi stessi!!!

I beni confiscati??? Una cazz… poichè non vengono valorizzati, ma soltanto sfruttati dallo Stato!!!

Ho già scritto decine di post sulla mancata valorizzazione del patrimonio che in questi anni è stato confiscato alle mafie e di quei soggetti legati alla criminalità organizzata…

Società, impianti, attrezzatture, cave, terreni, ville, macchine di lusso, conti correnti con diversi milioni di euro, per finire nelle tasche dei nostri burocrati… 

Già…da quanto abbiamo letto nelle varie inchieste giudiziarie, quest’immensa mole di beni è stata parimenti sfruttata in maniera “delinquenziale”, sì… da tutti quei soggetti “istituzionali” che sono stati preposti alla salvaguardia di quel patrimonio, ma che nei fatti, si sono dimostrati non soltanto corrotti,  ma ahimè collusi con quel sistema mafioso e clientelare, puntando a sfruttare l’occasione, per  favorire familiari, amici e anche colleghi professionisti, raccomandati anche quest’ultimi da taluni referenti legati alla magistratura…

Un patrimonio che a causa di una inadeguata normativa, ma soprattutto a seguito della mancanza di professionisti onesti e competenti, cui si sono sommano tutte quelle lungaggini burocratiche, ha evidenziato nel 99% dei casi,  un totale fallimento!!!

Il sottoscritto (ai tempi dipendente di una di quelle imprese…) potrebbe esser preso ad esempio, per meglio comprendere cosa accade quando lo Stato interviene con quei provvedimenti interdittivi!!!

Già… dopo aver denunciato – durante un periodo di sequestro e successivamente di confisca – tutta una serie di truffe e raggiri che si stavano compiendo sotto “amministrazione controllata” e soprattutto dopo esser stato costretto a procedere – per recuperare parte delle proprie somme – ad un istanza di fallimento (nei confronti della società “interdetta”), beh… ancora oggi, a quasi cinque anni di distanza da quello stato d’insolvenza (che ha condotto al fallimento societario…), si ritrova ahimè a dover attendere un curatore fallimentare che nel frattempo ha sì proceduto ad alcune vendite, ma a tutt’oggi non ha minimamente compensato noi creditori privilegiati: non mi resta quindi che auspicare che nel contempo quelle somme incassate non siano servite a pagar qualcos’altro, di cui comunque entro l’anno qualcuno – posto all’interno di quegli organi giudiziari competenti – mi dovrà in un qualche modo venire a riferire!!!

Comunque, di una cosa sono certo: l’Agenzia per l’amministrazione dei beni confiscati è esattamente l’opposto di ciò che tutti noi crediamo!!! 

Sono comunque felice di sapere che anche un altro mio omonimo “Nicola” la pensi come il sottoscritto, già il procuratore nazionale Gratteri: “L’aggressione ai patrimoni di origine illecita è considerata nelle moderne legislazioni strumento di sicuro impatto nel contrasto alla criminalità organizzata. Se da un lato vi è la piena consapevolezza che strumento fondamentale per la lotta al crimine mafioso ed economico sia l’aggressione ai beni di provenienza illecita, solo in un tempo relativamente recente, si è compresa l’importanza di rimettere in un circuito legale tali proventi, una volta che lo Stato se ne sia appropriato definitivamente”.

Il magistrato spiega: “… l’agenzia nazionale preposta all’amministrazione diretta di tali beni e alla programmazione della loro futura destinazione presenta non poche criticità che di fatto hanno frustrato e frustrano l’obiettivo della sua istituzione. Basti pensare – continua – all’azzeramento per lo più automatico del valore economico dell’azienda e dei beni immobili, all’indomani dei provvedimenti di sequestro. La gestione dei beni confiscati attraverso le procedure e le modalità previste dalla normativa vigente non ha prodotto gli esiti sperati. L’importanza economica che ormai ha assunto il complessivo patrimonio sottratto al crimine e in particolare la sua componente aziendale impone di garantirne quantomeno la salvaguardia, se non la redditività “.

È evidente a chiunque quindi il danno d’immagine che ne è derivato!!!

Lo Stato infatti si è dimostrato totalmente incapace non solo di garantire un perfetto utilizzo di quei beni, ma addirittura si è dimostrato fallimentare nel provvedere anche solo alla loro conservazione…

Come dicevo, quando qualcuno elogia quei provvedimenti di sequestro e/o di confisca dice soltanto cazz… e se qualcuno di quei soggetti istituzionali si volesse raffrontare con il sottoscritto, beh… potrei far un elenco con centinaia (se non migliaia…) di esempi in cui lo Stato si è dimostrato attraverso quei suoi uomini/donne non soltanto fallimentare, ma ahimè fortemente colluso!!!

Ah… proposito, permettetemi nel frattempo di ricordare a tutti coloro che si occupano di monitorare quei beni confiscati che qualcosa – già… proprio sotto il loro naso – si sta compiendo!!!

Sì… un’importante mutamento sta avvenendo in quelle società (a suo tempo sequestrate e confiscate), ma come ripeto assiduamente, le nostre Istituzioni sono talmente poco accorte e ancor meno tempestive nel riconoscere le trasformazioni in corso che purtroppo, per l’ennesima volta, vengono prese per il c…!!!

Ovviamente non sperate che questa volta giunga dal sottoscritto l’ennesima segnalazione, perché finito il tempo degli esposti: d’altronde ho la casa talmente piena che non saprei più dove collocarli!!! 

La verità è che non si può corrompere ciò che è già corrotto!!!

Sapete bene come le statistiche internazionali assegnino al nostro Paese un livello di corruzione molto elevato, tanto che nelle classifiche degli Stati più virtuosi l’Italia è fra gli ultimi posti dei Paesi occidentali, superato tra l’altro da nazioni del terzo mondo…

Ora non voglio dire che si è tutti corrotti o che vi sia rimasta nel Paese soltanto una esigua parte di onesti, perché so bene che per motivi professionali è facile imbattersi in circostanze che per vari motivi ci portano a comportarci in maniera errata, a volte semplicemente per favorire un familiare, un collega, un conoscente o ancor più il classico amico dell’amico…
Ma si sa altrettanto bene che con quelle errate azioni si sta provando ad aggirare le regole e soprattutto si è ben coscienti che nel metterle in pratica si favorisce qualcuno, a scapito di altri…
È chiaro quindi che non è semplice combattere la corruzione e serve a poco quanto solitamente viene detto da parte delle Istituzioni e cioè che bisogna coinvolgere i cittadini, in particllare le nuove generazioni, iniziando con i processi educativi.
D’altronde nessuna legge potrà mai debellare questo fenomeno se non verrà accompagnata da un cambiamento drastico come quello ad esempio che conduce la gran parte dei cittadini a disprezzare quei soggetti corrotti, affinchè essi finiscano i loro giorni alla gogna, perché soltanto così tutti gli altri potranno comprendere quanto sia giusto non emularli…
Sperare viceversa che attraverso nuove forme di prevenzione si possa giungere ad eliminare questo fenomeno negativo, significa non voler prendere atto che una grossa fetta di cittadini non ha alcuna intenzione di barattare i propri privilegi personali con la messa in atto di comportamenti leali per soddisfare principi morali e sociali che secondo loro… rendono sì felici i loro connazionali, ma che tolgono di fatto a loro prestigio e vantaggi finanziari interessanti…    
 
Non si tratta quindi corrompere perché il sistema prevede già che un numero impressionante d’individui abbia scelto da tempo di esser corrotti, pur sapendo che quei loro lesivi comportamenti determinano di fatto una concorrenza sleale ed aprono a nuovi scenari corruttivi!!!
In ogni discorso politico sento parlare di combattere la corruzione, in particolare quella compiuta nelle amministrazioni pubbliche, la cui organizzazione risulta essere a servizio dei poteri forti e mai a favore dei cittadini che viceversa si ritrovano ad essere vessati e sottoposti – ogni giorno – ad ogni tipo di prevaricazione.
Ecco perché sorrido ai vari governi nazionali quando parlano di riforme della pubblica amministrazione, perché nonostante gli annunci propagandistici a cui ogni governo ci ha abituato, alla fine nessuno è mai riuscito a penetrare a fondo in quella sua stessa “manchevole” organizzazione, già… eliminando non soltanto gli elementi infedeli, ma rovesciando definitivamente quel sistema che – per come abbiamo potuto appurare – si è dimostrato esser imperfetto!!!
Sì… basterebbe quanto sopra per veder diminuire la corruzione in questo nostro Paese, ma purtroppo invece di provare a combattere questa diffusa corruzione, la si è di fatto alimentata e sono proprio i nostri governanti ad aver dato il peggior esempio!!! 
Ma d’altronde “ chi nasce quadrato, non può morire tondo” e difatti nessuno può cambiare la propria natura, così come un quadrato non può diventare un cerchio, poiché chi nasce “infetto” e possiede una forma mentale corrotta, difficilmente modificherà sé stesso per diventare una persona perbene e quindi onesta!!!

Oggi come allora, già… siamo come "Sodoma e Gomorra": Signore, farai tu perire il giusto insieme con l'empio?

E Abramo si avvicinò e disse: Farai tu perire il giusto insieme con l’empio? 

Forse ci sono cinquanta giusti nella città; farai tu perire anche quelli… o non perdonerai tu a quel luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono? 

Lungi da te fare una cosa simile! Far morire il giusto con l’empio, in modo che il giusto sia trattato come l’empio!!! 

Lungi da te! Il giudice di tutta la terra non farà egli giustizia?” 

L’Eterno disse: “Se trovo nella città di Sodoma cinquanta giusti, perdonerò a tutto il luogo per amor loro”. 

E allora Abramo riprese e disse: “Ecco, prendo l’ardire di parlare al Signore, benché io non sia che polvere e cenere; forse, a quei cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tu tutta la città per cinque di meno?”

E l’Eterno: “Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggerò”. 

Abramo allora continuò a parlargli e disse: “Forse, se ne troveranno quaranta”. 

E l’Eterno: “Non lo farò, per amor dei quaranta”. E Abramo disse: “Non si adiri il Signore, e io parlerò. Forse, se ne troveranno trenta”. 

E l’Eterno: “Non lo farò, se ne trovo trenta”. 

E Abramo disse: “Ecco, prendo l’ardire di parlare al Signore; forse, se ne troveranno venti”. 

E l’Eterno: “Non la distruggerò per amore dei venti”. E Abraamo disse: “Non si adiri il Signore, e io parlerò ancora questa volta soltanto. Forse, se ne troveranno dieci”. 

E l’Eterno: “Non la distruggerò per amore dei dieci”. 

E appena l’Eterno ebbe finito di parlare ad Abramo, se ne andò. E Abramo tornò alla sua dimora.

Per chi non avesse letto tutta la storia:

Abramo si alzò la mattina di buon’ora e andò al luogo dove si era prima fermato davanti all’Eterno; guardò verso quella citta di Sodoma e Gomorra, ed ancora più lontano fino al vulcano…

Ed ecco che  vide improvvisamente un fumo che si alzava dalla terra, come il fumo di una fornace. 

Così avvenne che quando Dio decise di distruggere la città ai suoi piedi si ricordò di Abramo e mantenne la promessa: fece fuggire da quel luogo -in cui da sempre avevano vissuto- la famiglia di Lot (un uomo giusto agli occhi di Dio), con la moglie e le loro due figlie, avvisandoli di non guardare mai indietro!!!

Ma ahimè la moglie di Lot durante la fuga si voltò a guardare (quel gesto rappresenta in se la fragilità umana di fronte alla tentazione, al peccato, alla disobbedienza…) e fu così che venne tramutata in una statua di sale!!!

Siete onesti o disonesti??? Questo è il dilemma…

Gli Inglesi direbbero: “To be, or not to be, that is the question“!!!
Già… perchè il problema si può riassumere in due parole: essere o non essere; sì… esser onesti oppure non esserlo e quindi sciegliere la disonestà.
Perchè tutti sanno che provare a dare (oppure ricevere) un corrispettivo di valore da una qualsiasi terza parte (inclusi funzionari del settore privato o pubblici ufficiali), per ottenere o mantenere degli affari o ancor beneficiare in altro modo di un indebito vantaggio è un reato e quindi, quando si scieglie una delle due condizioni sopra riportate, s’inizia a essere a tutti gli effetti: “disonesti”!!!
Ma anche chi sta loro accanto diventa membro del “Club dei Disonesti“, perché non è solo chi compie il reato ad essere lestofante, ma anche chi gode direttamente di quelle pratiche corruttive…
Mi riferisco ad esempio ai familiari, già a certe “mogli” che si vedono arrivare in casa denaro contante, regali costosi, pacchetti di viaggio o di benessere, divertimenti di lusso, ma non solo, anche quei loro figli viziati, solitamente incapaci e impreparati che usufruiscono di quei privilegi ottenuti illegalmente da quel capofamiglia “corrotto” e difatti anch’essi ricevono favori, posti di lavoro o se più giovani… didattici!!!
Non so chi sia tra loro più ipocrita, certamente con questa diffusa discendenza il nostro Paese non potrà certo migliorarsi, anzi tutt’altro, perché il malaffare – che già detiene l’egemonia – andrà sempre più ramificando quelle collusioni, ampliando così quei propri legami corruttivi… 
Sì certo la nostra legislazione si è dotata di leggi che vietano pratiche corruttive e prevedono una serie di conseguenze a chi commette quei reati con pene detentive e multe ingenti; ma queste azioni servono a poco o a nulla quando la maggior parte di quegli individui ritiene che il gioco valga la candela… 
A questi “compromessi” individui non interessa neppure l’opinione pubblica, ad esempio il venir menzionati in inchieste giudiziarie, hanno (come si dice in maniera scurrile) “la faccia come il culo” e continuano dritti per la propria strada disonesta pur di ottenere i propri interessi, sì… finanziari senza pensare al giudizio sociale che dalle loro azioni potrebbe derivare…
Essi non possiedono alcuna etica e ancor meno dignità, difatti, invece di denunciare le forme di corruzione o le bustarelle offerte e via disccorrendo, essi viceversa tendono la mano, anzi di più, richiedono per quei loro servizi una tangente, altrimenti tutto resta inevaso!!!
So bene quanti lettori vado ogni giorno perdendo scrivendo questi post, ma non m’interessa, d’altronde non è il numero di pubblico che mi spinge a scrivere, viceversa a suscitare le mie attività è la speranza di un pentimento, già… mi basta redimere anche soltanto un soggetto di quell’ambiente malsano, poiché se sarò riuscito nell’intento, avrò certamente fatto qualcosa di buono per migliorare questo “infetto” Paese!!!

La festa dei corrotti…

Pensavamo di aver risolto il problema con l’inchiesta Tangentopoli, ma quanto accaduto in quel lontano 1992 era nulla paragonato a quanto compiuto successivamente, già… fino ad arrivareai giorni nostri!!!
Parliamo di un sistema corrotto che unisce politici, imprenditori e mafiosi, un sodalizio affaristico nel quale ciascuno riceve qualcosa, chi voti, chi appalti e chi denaro e soprattutto coperture istituzionali per evitare di finire in manette.
Ho letto alcuni minuti fa su “Amazon” di migliaia di prodotti in offerta speciale, mi riferisco a tutta una serie di libri sui corrotti, che vanno da quello scritto da Luiz Scarpelli “Le infiltrazioni delle mafie nello Stato, la sfiducia nelle istituzioni, la cittadinanza attiva” a “Tangenti in Confessione” di Pino Nicotri e continuando con “Operare siu ciò che è stato corrotto” di Caterina Lasagna o anche “I corrotti e gli inetti. Conversazioni su Machiavelli” di Antonio Gnoli e Gennaro Sasso…
Come dicevo sopra sono migliaia i titoli interessanti che con pochi euro possono esser acquistati, consiglio due altri titoli interessante: “STATALI 3 – Gli utili idioti: I servi del potere corrotto, i meschini che aiutano il potere ingiusto” di Arduino Rossi e “Corrotto” di di Tahar Ben Jelloun e E. Volterrani…
Il fine è quello di riuscire a portar a compimento i loro affari sporchi, grazie anche alla maggior parte dei cittadini da tempo inermi, stanchi, avviliti nello spirito, parliamo d’individui che hanno perso consapevolezza e sono da troppo tempo distanti dal partecipare attivamente alla vita politica e alla governance di questo Paese…
D’altronde a venir meno sono stati propriamente quei loro interlocutori, quella classe politica e dirigente che non ha saputo rispettatto quel contratto sociale, consegnato dai cittadini a mezzo delle urne…
Ci hanno raccontato in questi lunghi anni di una serie di strumenti normativi posti in atto per  contrastare la corruzione nella pubblica amministrazione e l’infiltrazione della criminalità organizzata, ma nulla di ciò è stato realmente compiuto, anzi tutt’altro, le radici del male che sarebbero dovute state esser estirpate da tempo si sono diffuse, intrecciate, già… con quella natura umana ed i suoi connaturati difetti. 
In questi trent’anni non si contano gli episodi di corruzione, di cui circa il 46% ha riguardato l’area di rischio dei contratti pubblici, particolarmente esposta ai fenomeni corruttivi!!!
Il sistema è marcio fino al midollo perché tutti vogliono partecipare a quel sistema collaudato che foraggia mensilmente mazzette e difatti nessuno dipendenti coraggioso, meglio conosciuto come”whistleblower”  ha mai segnalano casi di corruzione o malversazione, sia  nel settore pubblico che in quello privato!!!
Dal governo nazionale ci evidenziano – attraverso quelle Tv privatizzate, sia nazionali che non – di tutta una serie d’iniziative messe in atto, già… di obblighi di trasparenza, di leggi spazza-corrotti, di divieto di finanziamenti ai partiti o a fondazioni ad esse legate, ma la verità che nulla si è fatto per inasprire le pene per tutti quei reati di corruzione ogni giorno commessi!!!
In questi giorni ci stanno chiamano al voto, ma vorrei chiedere a ciascuno di loro: perchè dovremmo votarli???

Già… cosa hanno fatto in questi anni da meritare il nostro voto??? Hanno forse dimostrato attraverso quei loro referenti di partito d’esser stati onesti, al sottoscritto non sembra, anzi tutt’altro, vedasi tra l’altro proprio quanto sta accadendo in queste ore, in molte regioni, ma non solo…

Fintanto che saranno questi i nostri interlocutori, posso assicurarvi che non andremo da nessuna parte, sì… potremmo ancora godere per l’anno in corso e per tutto il 2025 dei fondi concessi dall’Ue, dopodichè, auspicando di non entrare in un conflitto armato… obbligati dalla Nato, beh… quel denaro finirà e noi tutti ritorneremo ai dati negativi di rating medio basso, pubblicati a suo tempo da Standard & Poor’s, prima della Pandemia…
Ah… proposito, ho scoperto che tra le offerte in atto per i “corrotti” vi sono anche le cravatte, consiglio quindi vivamente a tutti quei soggetti di acquistarle, già… prima di finire in rovina o come ormai solitamente accade, all’interno di un penitenizario!!!
 

I ladri e i corrotti??? Iddio li fa e poi li accoppia!!!

Già… dice un detto popolare: “Dio li fa e poi li accoppia”!!!

Un modo perfetto che viene usato quando c’è molta affinità tra gli accoppiati di turno, nel caso specifico di quei ladri e corruttori che sotto quell’ombrello politico e mafioso, si sentono protetti, quasi  fosse stato propriamente Dio ad unirli…

Ma d’altronde si dice che le persone si trovano bene tra loro proprio perché accomunate da certe particolarità e nel loro caso specifico sono il potere, il denaro, il controllo del territorio e quindi della società civile, quelle infide caratteristiche che li complementano…

Già… si è come circondati da questi sleali e falsi menzogneri e a quei pochi cittadini “perbene” non resta che rimanere bloccati, sì… quasi fossero impotenti o immersi nelle sabbie mobili; tra l’altro la circostanza più assurda è che non riescono a liberarsi da quella (viscida) viscosità che non varia neppure se si prova a cotrastarla, anzi più quella massa viene sollecitata, maggiore è la sua trasformazione in qualcosa di più melmoso, sì… quasi ci si trovasse nel “fango“!!! 

Ed allora viene da chiedersi perchè Iddio non elimini questa feccia dalla terra, così fortemente legata tra essa direi appassionatamente, ma non solo, continuando a fare danni, gli stessi a cui purtroppo siamo costretti ad assistere quotidianamente!!!

Non so che dire… forse Egli preferisce vedere questi individui attirarsi a vicenda affinchè quel grado malevole e inaffidabile abbia continuità e quindi modo di evolversi??? Ma, sarà che ritiene più stimolante osservare ogni giorno quelle collusioni e scoprire di contro come quel suo popolo “ingenuo” siciliano… soffra!!!

Ma d’altronde viviamo in un mondo ingannevole e ipocrita, difatti quei ladri e corrotti sono perfettamente paragonabili all’immagine riportata di quei corvi: già, siete stati così ingenui ad ammirarli… che neppure questa volta avete dubitato per un istante di quanto anch’essi fossero falsi!!!

Politiche per la prevenzione della corruzione??? Forse è tempo che anche la Prefettura di Catania inizi ad interessarsi.

Certamente sono molte le imprese consapevoli degli effetti negativi che le pratiche corruttive determinano sugli sviluppi economici e sociali, tanto che sono molte tra esse, nell’ambito degli appalti in cui operano a provare ad adottare un approccio fermo e risolutivo nel proibire qualsivoglia forma di corruzione. 

D’altronde ricordo come la prevenzione a quelle odiose pratiche corruttive rappresentino di fatto, oltre che un obbligo di natura legale, uno dei principi morali su cui dovrebbe improntarsi l’agire di un corretto imprenditore!!!

Leggo spesso come in molte imprese, consorzi, holding e via disorrendo, sia presente un “Codice Etico“, lo stesso che dovrebbe definire a quali valori e principi s’ispira quel proprio gruppo di lavoro e di come ciascuno di quei suoi collaboratori, si impegni nel rispettare e perseguire la propria missione.

Vorrei ricordare tra l’altro come esista una norma – UNI ISO 37001 – che prevede un Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione; esso definisce i requisiti e fornisce le linee guida per aiutare un’organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a tutti quei fenomeni di corruzione, conformandosi alla legislazione anti-corruzione ed altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Solitamente le fasi principali dell’iter di certificazione comprendono:

  • ■ definizione dello scopo di certificazione
  • ■ verifica preliminare (su richiesta): analisi delle lacune e valutazione dell’attuale conformità dell’organizzazione ai requisiti normativi
  • ■ verifica di certificazione in due fasi (initial & main): verifica della conformità del sistema rispetto alla norma di riferimento ed emissione del certificato
  • ■ visite di sorveglianza per valutare il miglioramento continuo
  • ■ rinnovo della certificazione dopo 3 anni a seguito di una verifica completa.

Al termine di ogni visita all’Impresa viene consegnato un rapporto chiaro e completo, che consente di migliorare continuamente le prestazioni in materia di gestione della qualità.

Altri tasselli fondamentali richiesti dalla norma sono: l’analisi del contesto interno e esterno, la nomina di un responsabile anticorruzione, il monitoraggio continuo, con lo svolgimento di audit interni periodici ed il riesame finale della Direzione.

Comprenderete quindi come questa norma costituisca un’importante supporto per gli Enti ma non solo, anche per le Società che devono adempiere agli obblighi legislativi previsti in materia di anticorruzione, più in generale, un’opportunità per tutti per divenire concretamente capaci di controllare, nel tempo, i maggiori rischi e i costi legati al fenomeno della corruzione!!!

Certamente quanto sopraddetto ha effetto esclusivamente nel momento in cui quanto certificato nella carta persegua poi nella “pratica”, attuando quindi quei necessari comportamenti anti-corruttivi, non soltanto per evidenziare di essere rispettosi della legge, ma facendo sì che vengano confermati e  adottati quegli strumenti di prevenzione alla corruzione, al fine di accrescere la consapevolezza di tutti sulle regole e sui comportamenti che devono essere osservati, in particolare nei confronti di Dirigenti, Responsabili, Capi Commessa, ma anche di semplici dipendenti, in quanto ciascuno è legato da quell’obiettivo comune, rappresentato ad esempio da un appalto, un progetto, ma anche da un modesto business…

E quindi, nell’applicare quelle regole di trasparenza, è fondamentale proibire qualsivoglia comportamento e/o pratica che possa anche solo apparire illegale o collusiva!!!

Taluni pagamenti ad esempio possano apparire illeciti, come favoritismi, raccomandazioni, sollecitazioni dirette o indirette, vantaggi personali per i propri familiari o di carriera per sé, sono certamente da proibire!!!

Su quest’ultimo punto tra l’altro vorrei aggiungere una nota disdicevolebe presente in questa mia terra, in particolare nella mia provincia di Catania e chissà se forse, proprio l’attuale prefetto, Dott.ssa Maria Carmela Librizzi (una persona che so bene esser particolarmente dedida alla legalità), potrebbe intervenire, ad esempio interessandosi delle metodologie applicate sulle “assunzioni pilotate“, le quali evidenziano per l’appunto, di non seguire alcun criterio di trasparenza o quantomeno nessuna di esse dimostra esser fondate su quella che una volta rappresentava una banale graduatoria che a seconda delle priorità o anche in base alle qualifiche eventualmente ricercate, permetteva a chiunque l’ingresso in quel mondo lavorativo…

Ed invece come tutti sanno, ciò rappresenta per l’appunto il motivo che spinge la maggior parte dei miei conterranei a rendersi “schiavi” per non dire “ridicoli” di quel sistema, lo stesso che premia gli atteggiamenti lacchè ed omertosi e che favorisce tra l’altro la maggior parte di essi, incapaci professionalmente, tanto da dover passare attraverso abituali raccomandazioni (da non confondersi con le cosiddette “presentazioni”) di politici, dirigenti, presidenti di ordini, professionisti, ma potrei ahimé aggiungere anche quegli “amici degli amici“!!!

Mi viene da ridere e già… perchè parliamo di quegli stessi soggetti che poi dovrebbero di fatto controllare e quindi verificare che quelle estese metodologie anticorruttive e collusive non vengano di fatti applicate!!! Ma d’altronde, chi dovrebbe mai denunciarle???

Naturalmente per quanto riportato sopra (se qualcuno riterrà di volermi contattare) mi rendo sin d’ora disponibile ad un incontro, affinchè il sottoscritto possa evidenziare in maniera concreta quanto purtroppo sta accadendo e di cui – basti osservare sul web – la maggior parte dei media (sovvenzionata d’altronde da quegli stessi soggetti sopra-riportati) non scriva minimamente!!! 

Sicilia se pur bellissima, corrotta nell'animo!!!

La Sicilia è uno dei posti più belli del mondo!!!
A dirlo è il sottoscritto che senza offesa un po’ di mondo se lo è girato…
Un’isola naturale meravigliosa, un clima fantastico, un mare cristallino e pescoso, un vulcano attivo tra i più interessanti dell’intero pianeta e poi ovunque girate la testa, storia, cultura, arte, grazie ai primi gruppi di popolazione indoeuropee che penetrarono in Sicilia per fondersi con gli indigeni siculi per dare inizio all’Età del Bronzo, passando poi a civiltà come quella egeo-cretese che sbarcando in questa terra, fondarono città come Erice e Segesta…
Siamo poi passati tra l’XI ed il X secolo ai Fenici che fondarono Solunto, Mozia e Palermo e a seguire i greci, con la fondazione della prima colonia “Naxos” che l’hanno fatta entrare nella storia del Mediterraneo, cui seguirono altre colonie che si svilupparono per diventare vere e proprie città, ricche e ornate di monumenti, vedasi ad esempio Siracusa, Catania, Selinunte e Agrigento, i cui templi e teatri, attirano ancora oggi milioni di turisti da tutto il mondo…
Abbiamo subito quindi la dominazione dei romani, dei barbari, bizantini, arabi, normanni, svevi,  angioini, aragonesi, spagnoli, austriaci, borboni e infine a seguito dell’impresa garibaldina l’isola è stata annessa al regno d’Italia, per poi divenire nel 1946, Regione Autonoma nell’ambito della nuova Repubblica Italiana. Un Parlamento che si riunisce nuovamente nel 1947 nel Palazzo dei Normanni, come già faceva otto secoli prima!!! 
Comprenderete quindi come noi siciliani raccogliamo nel nostro Dna un miscuglio di contaminazioni, dialetti e forme verbali che garantiscono a chiunque venga in questa terra, quel concetto di apertura, incontro e voglia di condivisione…
D’altronde come non ricordare cosa scriveva Goethe: “Non è possibile formarsi un’idea giusta… senza aver visto la Sicilia: qui sta la chiave di tutto”.

Già, ma quando usciamo fuori da quest’isola, quando sostanzialmente constatiamo per cosa e chi veniamo riconosciuti nel mondo, ecco che improvvisamente nulla di cio che ho riportato sopra viene esaltato, sì… improvvisamente diventiamo famosi per tutt’altro!!!
Già… per aver dato vita alla mafia, ma anche per aver propagandato film e serie Tv su cosa-nostra, come il “Padrino” o la “Piovra” e ancora, per aver fatto emergere quello stragismo corleonese e via discorrendo… 
Ora, non credo proprio che i problemi della nostra terra siano legati alla mafia, anzi tutt’altro, la maggior parte dei siciliani non sa neppure cosa sia la mafia; intendo dire che per molti di essi, per quella connanturale divergenza di pensiero, la mafia preferisce tenerla a doverosa distanza e quindi lontano dal loro quotidiano, tra l’altro , molti di essi neppure ne parlano, chissà forse per non subire eventuali intimidazioni o per far prevalere in ogni circostanza quel proprio senso di omerà che da sempre li accompagna!!!
Il sottoscritto però ritiene che un problema nell’animo dei siciliani sia ahimè presente; non so quanta colpa sia da attribuire a quelle contaminazioni di cui parlavo sopra, le stesse che hanno permesso a questa infezione di venirci trasmessa, ma la verità è che il nostro popolo risulta esser ben disposto a farsi corrompere, già… in ogni circostanza e tutti, ripeto tutti, dimostrano di avere un prezzo!!!
D’altronde abbiamo appena visto quanto sta accadendo in quest giorni, mi riferisco agli arresti nei confronti di professionisti (al di sopra di ogni sospetto) che di fatto, premettevano al boss, Matteo Messina Denaro, di restare latitante!!!
Ma lo stesso fanno tutti quei soggetti che – pur non concedendo le proprie credenzialita a boss latitanti – permettono egualmente alla mafia di espandersi, offrendosi come “prestanome” per le loro attività illegali oppure – come fanno molti dirigenti e funzionari nelle PA –  vendendosi, pur di ricevere in cambio compensi o favori, da quei suoi referenti, favorendoli in quelle loro attività imprenditoriali.
Quindi, definire mafiosi i siciliani, quantomeno tutti i siciliani è scorretto e forse anche ingiusto!
La Sicilia non ha nulla a che fare con la mafia, ma certamente se ancora essa vive in questo territorio, se prospera, si sviluppa e cresce a macchia d’olio, beh… la colpa principale è ahimé proprio dei siciliani!!!
Osservate ad esempio i comuni sciolti per mafia, i sindaci coinvolti in inchieste giudiziarie e tutti quei deputati, assessori, consiglieri, appartenenti a giunte di partito, posti oggi sotto processo per aver violato le regole di diritto!!!
Ora, non voglio ergermi a paladino della giustizia, d’altronde chi mi conosce sa che è proprio ciò che faccio quotidianamente, ma comunque la verita, senza alcun tono polemico, è che dietro a questa nostra società vi è un parte consistente di miei conterranei che non fa il proprio lavoro in maniera onesta o che opera costantemente nella illegalità, sì attraverso quella propria funzione, affinchè possa mensilmente ricevere un tornaconto…
Ecco quindi qual è la più pericolosa associazione illegale di questa terra, non la mafia, i mafiosi o i suoi familiari, no… nulla di ciò, sono le persone insospettabili, quelle che conosciamo tutti, le stesse che detengono il potere sociale, economico e finanziario e che rappresentano un vero e proprio cancro per questa terra!!!
Parliamo di una classe dirigente che si fa incantare dalle lusinghe, dalle carriere, dalle promesse di favori e del denaro messo loro a disposizione, lo stesso con cui possono alimentare quel mondo corruttivo!!!
Ai siciliani interessa poco confrontarsi con la mafia, anzi non gli importa minimamente di farne parte, a loro interessa soltanto cosa si può ricevere da essa, approfittare quindi del bisogno di quell’organizzazione per entrare negli appalti pubblici, nei finanzinmenti, nella gestione degli interessi imprenditoriali per ottenere autorizzazioni, concessioni, sfruttando i posti di lavoro offerti, ricevere mazzette, ma anche raccogliere quel voto di scambio ottenuto grazie ai consensi sociali di cui essa gode nel territorio!!!
La Sicilia è bellissima, ma ahimè corrotta nell’animo!!! Non tutti risultano contagiati, ma certamente la maggior parte dei siciliani evidenzia esser da quella bramosia, saldamente soggiogata!!!

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e perseguire i reati; vivecersa quest'ultimi…

Ogni giorno una serie di lestofanti si alzano e sanno che dovranno essere più astuti rispetto a quanti si occupano di prevenire e/o perseguire i reati; vivecersa quest’ultimi… addetti al controllo del territorio, qualunque cosa compiano, anche il non far nulla, sapranno che qualcuno a fine mese, pagherà loro lo stipendio!!!

A fine mese  – diceva Paolo Borsellino – quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato!!! 

Già… ma sapiamo bene che stiamo parlando di un uomo, ancor prima che magistrato, diverso perché di tutt’altra pasta; d’altronde come paragonare egli che ha donato la sua vita per questo Paese, con qualcuno ancora seduto in quelle poltrone istutuzionali; ma d’altronde chi vorrebbe replicare a questa personale affermazione???  

Ciò che non riesco a capire (o forse dovrei dire, è quanto faccio fatica a comprendere…) e come certi contesti, visibili a tutti, quantomeno ai cosiddetti addetti ai lavori, non vengano presi minimamente  in considerazione.

Mi riferisco a quelle attività illegali che quotidianamente avvengono o che sono in procinto di verificarsi ma che, per ragioni del tutto incomprensibili vengono occultate; forse debbo pensare perché i soggetti coinvolti in quei meccanismi irregolari sono gli stessi che evidenziano di avere interessi personali, d’altronde fanno parte di quegli stessi legami con garantiscono il condizionamento della politica e delle istituzioni, sì… mi riferisco a coloro che di fatto dovrebbero imporre quelle funzioni di controllo in tutte le attività economiche/finanziarie che vengono ahimè compiute nel nostro territorio. 

In questi anni, questa definiamola  “struttura”, si è dotata di una particolare valenza; è stata capace di imporre il proprio potere, non con la forze o attraverso metodi coercitivi, no… con la semplice capacità di radicarsi nel territorio, lo stesso che offre oggi notevoli risorse economiche grazie anche ai finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea, miliardi di euro denaro attraverso cui si sta influenzando la vita sociale, politica e istituzionale non soltanto a livello locale e/o regionale, ma bensì anche nazionale, sfruttando quello scambio di voti, che il consenso sociale ha determinato…

Ecco perché quel nucleo organizzativo finalizzato al controllo del territorio, è riuscito grazie a funzionari pubblici infedeli, di stringere rapporti di collusione e complicità con le alte sfere che operano in quegli enti locali, regionali, militari e istituzioni. 

Sono proprio quest’ultime  dinamiche relazionali che hanno permesso d’ottenere per se quelle risorse finanziarie a scapito dei cittadini, quest’ultimi d’altronde si sono accontentati per non dire sottomessi, pur di ricevere in cambio un favore per se o per i propri cari o anche una semplice regalia, preferibilmente in contante…

Potremmo paragonare questi soggetti al “capitale umano”, differentemente da quanto s’intende con questa parola e cioè l’insieme di conoscenze, competenze e abilità, perché in questo caso i soggetti in questione sono abitualmente insignificanti “raccomandati” che grazie a quei rapporti tentacolari, hanno permesso quella presente e diffusa illegalità, la stessa che da sempre persista favoriti anche da coloro che pur essendo preposti a quel contrasto, non fanno nulla, alimentando così ancor più quella rete irregolare, indispensabile per il conseguimento di fini illeciti per i loro amici…

E se qualcuno si sta meravigliando su quanto sopra riportato, mi permetto di ricordare quando dichiarato nel 1998 da un collaboratore di giustizia e cioè: “si cercava di corrompere personalità, come i poliziotti, come i carabinieri, come i magistrati, come i professionisti, per ottenere quello che ci faceva più comodo a noi. Quindi gente addentrata nell’apparato pubblico, amministratori che a noi ci facevano comodo…”.

E’ passato d’allora mezzo secolo, ma mi sembra che d’allora poco o nulla sia cambiato!!!

Piersanti Mattarella: luci e ombre su quell'omicidio!!!

Oggi, 6 gennaio ricordiamo Piersanti Mattarella.

Fu dichiarato nel processo che ad assassinarlo era stata “cosa nostra“, ma forse rileggendo quei documenti processuali si comprenderà come la mafia centri poco in questo delitto, forse nulla…

Già, ci si dimentica o si prova in tutti i modi a far dimenticare alle nuove generazioni, come a quei tempi gli interessi della Dc (Democrazia Cristiana) fossero convergenti con gli affari di quella associazione criminale, per cui non ritengo fosse ragionevole colpire un uomo di quel partito con cui in quel momento si facevano affari!!! 

Va ricordato inoltre che, proprio durante il processo, la moglie di Mattarella (testimone oculare dell’omicidio) dichiarò di riconoscere l’esecutore materiale, sì… nella persona di Giuseppe Valerio Fioravanti, tuttavia per questo crimine, l’ex terrorista italiano esponente del gruppo eversivo “Nuclei Armati Rivoluzionari” d’ispirazione neofascista, verrà assolto in quanto la testimonianza della Sig.ra Mattarella e di altre testimonianze (tra cui quella del pluriomicida Angelo Izzo) non furono ritenute attendibili.

Peraltro, va altresì riportato come in quella circostanza non si tenne conto delle dichiarazioni dello stesso Fioravanti, che fece intendere come l’ordine di uccidere l’ex Presidente della regione siciliana, provenisse direttamente dall’ambiente massonico, affaristico e politico di matrice democristiana…

Esso difatti andrebbe inserito in quei cosiddetti delitti “politici”, iniziati l’anno prima con il segretario provinciale della Dc a Palermo, Michele Reina, proseguito poi con l’uccisione di Mattarella e infine completato con il segretario regionale del Pci, Pio La Torre…

La storia degi omicidi eccellenti come abbiamo potuto assistere, proseguì successivamente con l’assassinio dell’eurodeputato Salvo Lima, assassinato il 12 marzo del 1992 che secondo il killer Angelo Izzo, sarebbe stato il “suggeritore” del pentito catanese Giuseppe Pellegriti il quale indicò in Salvo Lima, il mandante del delitto Mattarella!!! 

Non dimentichiamo che quello era un periodo nel quale i procuratori della Repubblica passavano “informazioni” ai cugini Salvo (due imprenditori esponenti politici aderenti alla Democrazia Cristiana, fedelissimi a Lima e Andreotti, e legati a cosa nostra), i giornalisti di quel tempo mostravano essere vicini ai boss dell’epoca, ed anche taluni funzionari di polizia evidenziavano di fatto esser corrotti. 

Andrebbero sommati poi alcuni Ministri che erano sempre “a disposizione“, seguiti da tutta una serie di personaggi collusi tra cui noti avvocati, consulenti, medici, docenti universitari e i cosiddetti vecchi “nobili”, tutti ovviamente al servizio dei mafiosi. 

Ecco questa era la Sicilia di allora raccontata dai pentiti e chi decise di non piegarsi a quel sistema collusivo/clientelare come ad esempio il giornalista Mario Francese, venne tragicamente ucciso!!!

In quella lista di persone perbene, vanno ricordati anche i giudici Scaglione, Costa e Terranova, anch’essi ahimè barbaramente uccisi!!!

Come abbiamo visto, per molti di quei delitti, lo “stato” (quello con la “s” minuscola) ha preferito attribuire a quella nota associazione criminale tutte le responsabilità dell’omicidio, in questo modo ha potuto continuare indisturbata per un altro ventennio, ampliando quelle necessarie infiltrazioni che le hanno permesso di crescere fino ad oggi all’interno degli apparati statali, collusioni di cui molti sapevano ed ancora oggi sanno, ma che per l’appunto hanno fatto finta d’ignorare…

Bisogna aggiungere comunque, che negli anni seguenti (grazie al sacrificio di uomini e donne che hanno dato la loro vita per questo loro Paese) quel sistema illegale è stato in parte limitato, anche se restano attivi tutti quei legami a suo tempo predisposti, ciascuno intrecciato tra essi nei tentacoli della società civile, difficile – con le metodologie “delicate” finora adottate da una legislazione effimera basata sulle “interpretazioni” –  da essere ahimè ancora oggi debellata!!!

Mi piace ricordare una frase di Carlo Alberto Dalla Chiesa: Quando c’è un delitto di mafia, la prima corona che arriva è quella del mandante!!!

In un Paese di ladri, anche suore e preti si adattano!!!

Alcuni mesi fa ho scritto di un parroco che rubava statue e candelabri per poi immetterli nel mercato della ricettazione, come di un altro collega che aveva fatto sparire i soldi dalla cassa della chiesa, lo seguiva la notizia di prete che rubava al supermercato o come non ricordare quel talare che sta ora  scontando ai domiciliari la pena di 3 anni e 6 mesi, con l’accusa di appropriazione indebita per circa 70.000 euro…

Ecco, sono solo alcuni casi, ma potrei continuare all’infinito, d’altronde la storia ci ha insegnato molto su questi soggetti, sui loro gravi debolezze, siano stati essi nel tempo piccoli curati o anche noti Papi…

Ed oggi invece descriverò di un’altra categoria eguale, ma religiosa al femminile, già le cosiddette “suore” in particolare  di una che per l’appunto, è riuscita a svuotare le casse dell’ente religioso che avrebbe dovuto rappresentare!!!

Lo ha fatto, come fanno la maggior parte degli italiani corrotti, elargendo regali e denaro ai propri familiari, parenti oppure versando ingenti somme su una azienda intestata a suo nome…

Ora che la Procura ha concluso le indagini, ha accusato la suora 68enne di truffa di appropriazione indebita!!!

In pratica la suora gestiva una residenza sanitaria, ma a quanto dimostrato, non le bastava più; già… voleva fare un salto di qualità prendendo in affitto la struttura, ma a quanto sembra, dopo un’iniziale trattativa, la contrattazione non sarebbe andata secondo i suoi piani.

Le altre suore infatti, avendo ravvisato delle anomalie gestionali, si erano rifiutate di concedere in affitto la Società che gestiva la residenza, ma non solo, le avevano altresì anticipato la decisione di toglierle l’incarico… 

Ecco perché l’indagata non arrendendosi, ha provveduto a costituire una nuova società (Srl) e quindi, facendo finta di non aver visto la raccomandata con cui la congregazione le imponeva di porre fine alle trattative per l’affitto, ella stesso, ha firmato senza alcuna autorizzazione un contratto tra la società detentrice del contratto d’ affitto della struttura di ospitalità sanitaria e l’azienda da lei fondata.

Il tutto ovviamente omettendo quanto compiuto sia all’ente ecclesiastico proprietario che alle stesse sorelle, facendo così circolare nei vari conti della sua società ben 340 mila euro, cui sono seguiti altri movimento bancari per un totale di quasi mezzo milione di euro!!!

Incredibile vero??? Ah dimenticavo: Ho un’amica suora, già… di clausura; non ho mai compreso come, col passar degli anni, la sua vita sociale sia stata più intensa e certamente più agiata della mia…

Penso di essere come una calamita: già attiro a me tutta una serie d'individui che vorrei evitare!!!

E’ incredibile: più provo a star lontano e in maggior misura me li ritrovo intorno!!!

Sì… passano gli anni, cambiano gli individui, ma essi sono sempre lì dinnanzi, con quelle loro banalità, giustificazioni, appaiono quasi fossero tutti eguali, potrei aggiungere che sembrano usciti da uno stesso stampo; li osservo e sempre più scopro quanto essi siano conformemente legati, sono falsi, bugiardi, sleali e ingannevoli, opportunisti, ma non solo, essi sono profondamente ladri e imbroglioni!!!

Ma certamente la caratteristica più esilarante è quando vengono scoperti, eccoli quindi impacciati, esprimono in pieno quella loro fragilità, sono come pecore pronte a farsi coraggiose quando (in maniera anonima…) scrivono nei social, per poi viceversa piegarsi alle imposizioni e ai compromessi,  dimostrandosi servili ed adulando chi fa loro comodo, continuando a vivere quella loro sterile vita sempre “sott’acqua”!!!

Chissà, debbo forse presumere per non farsi scoprire??? 

Già… come se chi di dovere non sappia già tutto di loro, di quella loro meschinità, di quel loro essere spregevole; ma non solo, quei soggetti conoscono perfettamente a quale livello di affiliazione appartengano e con quali metodi provano a infiltrarsi in quell’ambiente sano, legale e rispettabile, ben sapendo – nel loro intimo – di non farne parte, perché non vi può essere alcun denaro capace di comprarsi ciò che a loro manca: dignità ed onesta!!!

La loro vita è basata sulla corruzione, nell’applicare costantemente quelle metodologie illegali, nell’obbligare quei loro fragili sottoposti a compiere (al posto loro…) qualsivoglia iniziativa irregolare, e quando ciò non viene realizzato, eccoli mettere in pratica tutta una serie di coercizioni, per giungere all’allontanamento stesso di quel soggetto, dimostratosi poco disposto a compiere quel loro illegale volere…

Ecco perché penso di essere come una calamita, già è come se attirassi verso  me, soggetti che vorrei evitare!!!

Qualcuno potrebbe replicare: ma perché allora non li allontani sin da subito??? 

Certo… facile a dirsi, ma posso assicurarvi che non si tratta minimamente di un volontario comportamento lesivo o ancor meno fa parte di un rituale sadico, quasi a voler sottoporre me stesso all’ennesima sofferenza “preventivata”, no… si tratta di essere in ogni istante equo ed imparziale, evitare di formulare giudizi precostituiti, pur sapendo a priori che, così facendo, mi ritroverò ahimè per l’ennesima volta, ad aver errato!!! 

D’altronde, l’unico momento in cui si può essere certi di qualcosa è quando si è certi di aver sbagliato…

“C’è chi ha costruito carriere sul processo trattativa”!!!

Ho sempre pensato che il giudice Borsellino fosse troppo intelligente per non aver fatto quantomeno una copia di quella sua agenda rossa, avendo già compreso che di li a breve, dopo il caro amico Giovanni Falcone, avesse anch’egli potuto subire un possibile attentato, circostanza quest’ultima che purtroppo è accaduta!!!

E quindi se quei documenti ipotizzando esistono – e non possono che essere stati in questi anni conservati gelosamente in qualche cassetta di sicurezza della famiglia – forse, e ripeto forse, chi ha avuto modo di leggerli, troverà quanto ora accaduto nel merito del processo sulla trattativa tra lo Stato e cosa nostra, qualcosa da ridire, ma forse non è il momento giusto per portare alla luce quelle verità nascoste o forse qualcuno avrà implorato loro di tenerle celate…     

Ho letto in questi giorni quanto dichiarato dalla figlia minore del giudice, Fiammetta Borsellino, che nei giorni scorsi ha incontrato a Bologna migliaia di studenti per parlare del padre, del depistaggio e dei tanti misteri che ancora avvolgono le indagini sulla strage di via D’Amelio..

“Non ho letto la sentenza, quindi preferisco non entrare nel merito del processo trattativa, però una cosa la voglio dire: c’è chi ha costruito le loro carriere su questo processo, immeritatamente”. 

Si comprende da quelle frasi come ella non nasconda la propria amarezza, aggiungendo: “Sa quale è il danno più grande? Questo processo, come altri prima, sono stati celebrati fuori dalle aule di giustizia, prima ancora che si esaurissero nei tre gradi di giudizio. A prescindere dalla innocenza degli imputati”.

La figlia del giudice Paolo Borsellino se la prende, senza mai citarli, con i magistrati dell’accusa che sono stati ospiti in numerose trasmissioni televisive. “L’ho trovato un comportamento scorretto che fa male alla società tutta; è assurdo che tutti conoscano un processo di questo tipo solo perché mediaticamente è stato pubblicizzato, mentre nessuno conosce processi come il ‘Borsellino quater’”. “Io mi soffermo sul fatto che prima ancora che finisse l’iter giudiziario, sono stati pubblicizzati da chi li aveva in carico, ripeto: prima ancora della fine del processo. E’ un atteggiamento che ho sempre criticato”. “Poi, è ovvio che la giustizia debba fare il suo corso, ma è deontologicamente scorretto fare una operazione del genere. Ribadisco che su questo c’è chi ha costruite delle carriere, sul nulla. Su processi che poi si sono dimostrati dei fallimenti. Ne faccio una questione deontologica”.

“E’ un messaggio brutto da dare alla società – aggiunge Fiammetta Borsellino – che alla fine si costruiscono carriere su processi che vengono pubblicizzati prima della fine del processo”

Aggiungendo inoltre: “Ci sono stati anche giornalisti che sono stati complici di operazioni del genere… c’è tutto un sistema che va dietro al potere. Queste persone hanno raggiunto questa fama, che non è fondata su nulla se non sull’autorefenzialità. E il messaggio che si da ai giovani non è positivo. Passa il messaggio che basta scrivere libri o andare in tv per diventare famosi”.

Ed infine concludendo: “Non commento la sentenza ma il comportamento portato avanti in questi anni, lo ripeto. Una operazione altamente scorretta”.

Ma ormai tutti noi da tempo abbiamo compreso quanto è realmente accaduto, sentenze o non sentenze la verità storica è ormai accertata e quanto è accaduto grazie all’appoggio di uno Stato deviato e da complicità politico/militari, non sarebbe stato possibile, se ciascuno non avesse fatto la propria parte!!!

Dispiace solo che i nostri giudici e tutti gli uomini delle scorte, insieme alle centinaia di vittime della mafia, abbiano dovuto pagare un prezzo così alto, per uno Stato che si è dimostrato e ancora oggi evidenzia – almeno una parte di esso – di essere legato e colluso con quelle associazioni criminali, attraverso i suoi politici, mafiosi e soprattutto a quanti affiliati alle varie logge massoniche!!!

Togliete immediatamente le foto dei giudici Falcone e Borsellino dai vostri uffici: non siete degni di rappresentarli!!!

Una vergogna… 

Mi sento veramente avvilito nel vedere con quanta superficialità s’intervenga in tanti nostri uffici istituzionali.

La cosa assurda è che ogni volta che entro vi trovo quelle foto dei nostri due giudici uccisi dalla mafia (e forse da quanto sta emergendo in questi giorni, da una parte deviata dello Stato…), ma non solo essi, anche le altre vittime che hanno sacrificato la propria vita per questo Paese e per quell’incarico rappresentato, tutti lì appesi, già… come se attraverso quella loro costante presenza, si possa manifestare o ancor più rivelare su di essi, quello spirito e quella moralità, vera cultura  di legalità!!!

Ma non accade nulla, giacché quanto quelle foto dovrebbero loro ispirare, quei principi a cui essi si erano immolati, loro sì… vittime di quel sistema colluso (già… vittime, molti al loro posto hanno fatto in modo di cavarsela o certamente si son salvati standosene protetti o alla larga da certe situazioni sconsigliabili e d’altronde sono gli stessi che hanno negli anni protetto, le latitanze di quei noti boss…), lo stesso a cui molti ancora appartengono e difatti quanto accade è palese,  perché quest’ultimi, con le loro azioni, evidenziano d’esser predisposti a disinteressarsi o certamente a disattendere o ancor peggio a rendere sterili le richieste di quegli esigui cittadini ancora onesti.

Peraltro, leggo quotidianamente dalle inchieste effettuate dalle Procure nazionali, il numero di coloro che si rende colluso con quel sistema certamente “ambiguo”, solitamente di carattere massonico/mafioso, ma d’altronde si vede come questi associati (o dovrei chiamarli “adepti”), utilizzino nel loro operato, anche attraverso loro collaboratori condiscendenti, tutta una serie di espedienti per omettere, sabotare, far sparire, stralciare e via discorrendo tutte quei documenti – prove tra l’altro verificate dagli organi inquirenti – per creare confusione e incertezza!!!  

Difatti è grazie a queste macchinazioni, perpetrate all’interno di taluni Tribunali che, molti individui, riescono a non venir mai condannati, perché grazie a quell’appoggio, restano di fatto impuniti e soprattutto liberi di commettere altri e più gravi reati!!!

Quindi ditemi, dov’è quella giustizia tanto proclamata e poi di quale giustizia stiamo parliamo, di quella che non esiste o di quella che appositamente non viene messa in pratica, proprio per favorire i loro “fratelli” massonici???

Mi sento triste nel vedere quelle foto appese in quelle pareti e comprendo perché oggi quegli eroi sono lì e non viceversa con i propri cari 

Già, hanno dedicato la loro vita per questo paese che si è dimostrato essere con loro (già in vita…) “ingrato“, ma ora, come sempre avviene quando si è davanti a un defunto, sono lì tutti a portare rispetto, non con le loro azioni, bensì attraverso quei quadretti appesi, quasi a volerli santificare!!!

Sono poche le persone che si possono permettere di avere un loro foto nella propria stanza, ed il sottoscritto ha avuto l’onore di conoscerli, ma gli altri, tutti quegli altri, sì… se solo si passassero la mano sulla coscienza.

La coscienza… già… la coscienza, ma di quale coscienza parliamo, questa elevata sensibilità loro non la possiedono minimamente, non sanno neppure cosa sia, tanto sono compromessi e ricattabili in quel loro ruolo e se non essi, quei loro familiari, ed è per questi motivi che vivono quella loro professionalità e gli ultimi giorni della loro carriera trascinandola, quasi con noia, peraltro è la stessa avversione che li ha visti negli anni sempre più avviliti, senza ormai alcun interesse per la giustizia che rappresentano, passivi in tutto e indifferenti ai problemi dei cittadini, gli stessi che con grande coraggio si erano rivolti ad essi!!! 

Ma per loro noi non esistiamo, sono talmente irritati da quella loro professione che lo si vede dalla supponenza e l’arroganza con la quale manifestano in quei loro uffici, quella presenza dinnanzi a noi, ma ancor più, sono quei loro collaboratori a dimostrarsi ancor più infastiditi nel riceverci e presentarci o nel dover consegnare quotidianamente nuovi incartamenti, sì… ulteriori documenti da esaminare, che – per quell’avversione a non voler compiere il proprio dovere – si ritrovano sempre più presenti su quell’enorme scrivania, sovrapponendosi tra loro, come pile di grattacieli…

Documenti su documenti, ritardi su ritardi, d’altronde è ciò che essi vogliono, affinché quei procedimenti, quelli che per l’appunto interessano noi tutti, non abbiano mai ad essere definiti in tempi ragionevoli, bensì…. rinviati a tempi indecifrabili, il tutto chissà forse per non giungere mai ad un fine o ancor peggio, per venir stralciati, forse affinché anche noi – come loro – ci si stanchi!!! 

Ma il sottoscritto, come molti altri – permettetemi di aggiungere alcuni stimati ma soprattutto efficienti Pm ed anche i responsabili di taluni uffici inquirenti – siamo qui perché diversi, già… noi siamo proprio come quegli uomini e quelle donne ora ahimè appese in quelle foto, certamente ciascuno con il proprio ruolo e impegno, ma con lo stesso spirito di quelle vittime che non potrà mai morire!!!

Tocca infatti a noi, noi che portiamo dentro quella loro eredità, avere il compito di raccontare la nostra storia e ahimè le pieghe di questa società, provando a trasmettere a tutti, in particolare alle nuove generazioni, il messaggio e la portata di chi si è immolato per il bene e per la giustizia si questo Paese, perché si sa: Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini!!!

L’astensionismo rafforza la classe politica!!!

Una cosa è certa: alla gente della politica e dei nostri politici non frega nulla!!!

La dimostrazione di quella profonda distanza da quell’ambiente, la si avverte quando si è chiamati al voto e difatti, è proprio in quei giorni che si scopre come la maggior parte dei cittadini preferisca l”astensionismo al voto.

Certo, la scelta di non partecipare al voto o di non prendere parte alle attività politiche, rappresenta un problema in quanto compromette la partecipazione democratica e soprattutto la rappresentatività del sistema politico.

Difatti in un sistema che si definisce democratico la partecipazione dei cittadini è essenziale per garantire che le istituzioni rispecchino gli interessi e le esigenze della società, viceversa con l’astensionismo si riduce la legittimità del governo e si mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Sappiamo inoltre come l’astensionismo determini o quantomeno favorisca l’insorgere di gruppi estremisti e di movimenti populisti che tra l’altro è proprio quanto accaduto in questi anni nel nostro Paese, gli stessi che cercando di sfruttare la disaffezione dei cittadini verso la politica, hanno promosso la loro agenda.

Ciò che tuttavia i nostri governanti non vogliono ad oggi comprendere – ed è veramente grave – è che l’astensionismo può diventare un segnale di insoddisfazione o di dissenso nei confronti del sistema politico e quindi dei partiti esistenti, alimentando – come la storia insegna – partiti nazionalisti che evidenziano di saper ascoltare le reali esigenze dei cittadini, creando così quel clima di sfiducia o di insoddisfazione con il sistema politico esistente.

D’altronde, leggere ogni giorno i nomi di quei partiti e di quei loro politici corrotti, fa aumentare ancor più la frustrazione e la delusione nei confronti di essi, seppur va ricordato come questi rappresentino solo una parte del sistema politico e non tutti i politici sono uguali, anche se fortemente si somigliano….

Come accade solitamente vi sono persone In ogni Paese, ci sono politici che lavorano duramente per il bene comune e cercano di migliorare la vita dei cittadini ed altri che non fanno un cazz…. e rubano tempo e denaro!!!

La stessa cosa vale per i politici, vi sono politici che agiscono in modo corretto ed altri viceversa che utilizzano il loro incarico in maniera scorretta, non rispettando i loro dovere e soprattutto quelle loro responsabilità.

È importante quindi per i cittadini – difatti è loro la prima colpa – saper distinguere tra politici onesti e impegnati e quanti di contro agiscono in modo disonesto o che perseguono solo fini propri, per interessi personali; i cittadini, hanno l’obbligo e quindi il dovere di esprimere il proprio dissenso nei confronti di coloro che non li rappresentano adeguatamente e di cercare quindi di eleggere rappresentanti migliori in futuro.

Serve a poco anzi a nulla attaccarli o insultarli nei social oppure come ho visto ultimamente in Tv durante una gara canora, questi atteggiamenti non rappresentano un modo costruttivo per risolvere i problemi del nostro sistema politico, anzi deviano e distolgono, mentre viceversa è importante cercare sempre di promuovere un dialogo costruttivo e lavorare insieme per migliorare il sistema politico e la società nel suo complesso.

Se si vuole quindi migliorare questo nostro paese è fondamentale promuovere una cultura politica che si basi sulla ricerca della verità, sulla trasparenza e sulla responsabilità, e che incoraggi il dibattito aperto e rispettoso tra le diverse opinioni, solo in questo modo si potrà promuovere una politica reale basata sui valori della democrazia e sul  rispetto dei diritti dei propri cittadini…

È vero… ci sono persone che hanno scelto di agire in modo immorale o illecito, ma questo non significa che non ci sia speranza per loro…

Si dice che la speranza sia l’ultima a morire… 

Certo, sperare non costa nulla, ma ahimè il nostro Paese mostra ogni giorno il suo volto più brutto e cioè quello di essere costituito in gran parte da cittadini ricattati, potrei aggiungere tra l’altro che questa non sia una vera e propria condizione sofferta o come qualcuno potrebbe credere “imposta”, sì… con metodi coercitivi, no… quantomeno non sempre, in moti casi vi è in loro una vera e propria  predisposizione a volersi fare ricattare, quasi si vogliano prestare a rendersi disponibili nel compiere volontariamente quelle situazioni che si sa essere illegali o certamente poco trasparenti, il tutto come sempre in cambio di denaro, favori personali e/o familiari, avanzamento di carriere o l’ottenimento di incarichi prestigiosi, senza possederne alcun merito!!!  

La circostanza più assurda è quando sopraggiungono le autorità giudiziarie, quando cioè vengono prelevati da quel loro ambiente ovattato e trasportati presso una qualche caserma… ecco che all’improvviso in pochi secondi vedono attraversare il corso della propria vita, comprendono (soltanto ora…) come l’aver accettato d’esser ricattati o disponibili a compiere azioni illegali (o eticamente discutibili per ottenere vantaggi), non fosse di fatto un comportamento accettabile. 

Certo, giunti ora ai ferri stretti, dal momento che comprendono che quelle loro azioni avranno sicuramente conseguenze negative, ecco… nel momento in cui tutto viene a crollare, ad iniziarsi dalla propria reputazione, carriera, relazioni personali, si comprende come sicuramente sarebbe stato meglio evitarli certi comportamenti e che anzi, si sarebbe dovuto valutare in quei frangenti più attentamente le azioni da compiere e quali non realizzare, pentendosi di non aver agito sempre in modo onesto e legale!!!

Già conto il numero di quanti staranno dicendo che bisogna evitare di generalizzare o di etichettare l’intero paese in modo negativo e quindi che non sia giusto affermare come tutti siano di fatto ricattabili o che la maggior parte di essi, quando messi alla prova, evidenziano di non possedere alcun valore morale.

Già… c’è chi – a differenza del sottoscritto – tende a giustificare quei soggetti ed anche le loro deplorevoli azioni, in quanto – secondo loro – possono esserci parecchie ragioni che spingono  una persona ad essere vulnerabile, ahimè anche al ricatto, come ad esempio la paura o una condizione economica incerta, ed ancora, la mancanza di alternativa e quindi sono queste condizioni, questi stati emotivi a pregiudicare le decisioni di quei soggetti, fino a quel momento moralmente corretti.

Ora, se pur comprendo perfettamente quel loro modo di valutare le situazioni, certamente non le giustifico, ma mi rendo abbastanza indulgente nel voler considerare che nella società odierna vi sia un forte enfasi nell’apparire e soprattutto sull’avere, anche se questo non deve giustificare il comportamento immorale o illecito compiuto.

Scegliere di accettare denaro (o favori illegali), quest’ultimi ottenuti si sa per aver eseguito azioni illecite, significa aver posto se stessi ad esser ricattabili e quindi a dover subire delle conseguenze negative o ancor peggio, macchiare la propria reputazione che verrà vista non più integra.

E’ fondamentale quindi che ciascuno provi a ritornare sui propri passi finché si è in tempo, sviluppando una rinnovata moralità e integrità, anche se ciò potrà costare grandi sacrifici, sapendo di rendersi fastidioso nei confronti di tutti, in particolare dei propri colleghi… 

L’importante comunque è scegliere di seguire sempre le regole e la propria coscienza, agire in modo onesto, perché alla fine saranno più i benefici di cui si potrà godere, che le perdite a cui si verrà costretti, sì… a differenza di quanti ancora si ostinano nel continuare in maniera immorale, ignorando quanto prima o poi accadrà e cioè che perderanno tutto!!!

Un Paese pieno di corrotti e corruttori!!!

Sappiamo bene come la corruzione rappresenti  un fenomeno diffuso nella nostra società, in particolare alcuni cittadini o talune associazioni criminali, fanno sì che il loro potere influenzi o determini benefici illegali, certamente illeciti… 

Potremmo definire corrotti, coloro che accettano mazzette o tangenti oppure ricevono benefici personali, mentre i cosiddetti “corruttori” sono rappresentati da quanti quei benefici li offrono.

La corruzione è dimostrato può avere gravi effetti negativi sulla società, tra cui la distorsione della concorrenza, la riduzione dell’efficienza economica, la perdita di fiducia nei governi e nei sistemi giudiziari, ma soprattutto la diminuzione dello sviluppo socio-economico.

Certo, sono tante le misure che andrebbero adottate per combattere la corruzione, ad esempio, bisognerebbe realizzare nuove norme anti-corruzione, migliorare i processi di educazione e di sensibilizzazione, alimentare quella necessaria trasparenza nella gestione pubblica, incrementando le responsabilità di quei funzionari e infine accrescere le sanzioni per corrotti e corruttori.

Sì… è vero, esistono diverse linee guida realizzate da organizzazioni internazionali, tra cui la OECD e ONU, questi difatti hanno sviluppato dei modelli standard per prevenire e combattere la corruzione, ma finora quanto da loro attuato è rimasto ahimè solo sulla carta…

Ritengo infatti che la lotta alla corruzione sia un compito arduo e complesso, esso va realizzato quotidianamente e richiede l’impegno di tutti, dal governo ai cittadini, perché sono proprio quest’ultimi a dover comprendere come solo attraverso la messa in pratica di azioni rette, che si può creare una società equa e giusta.

Tra l’altro, se analizziamo la differenza principale che esiste tra corrotti e corruttori o il loro ruolo nell’atto di corruzione, possiamo comprendere come i corrotti sono predisposti – per loro natura – ad accettare o ancor peggio a chiedere mazzette, tangenti o altri benefici quali ad esempio regalie personali, il tutto in cambio di far compiere a quei funzionari pubblici una serie di azioni illegali o quantomeno atti che non andrebbero essere realizzati, vedasi ad esempio quanto realizzato da taluni dirigenti o funzionari pubblici che (sappiamo bene…) non compiono in maniera corretta il proprio dovere… 

Viceversa i corruttori sono lì ad offrire tangenti, garantiscono benefici, offrono posti di lavoro, concedono favori, come ad esempio il caso di un imprenditore che offre denaro o concede favori a un funzionario pubblico in cambio dell’aggiudicazione di un appalto o per evitare una qualche sanzione pecuniaria o distruggere o occultare atti pubblici…

Se volessimo descrivere in sintesi questi due gruppi spregevoli, potremmo definire corrotti coloro che accettano tangenti, mentre corruttori coloro che le offrono!!!

Come riportavo, vi sono diverse misure che possono essere adottate per prevenire e combattere la corruzione, alcune delle quali sono:

– Leggi anti-corruzione: leggi che criminalizzano la corruzione, come il sovrapprezzo, il conflitto di interessi, la frode e il riciclaggio di denaro, sono elementi importanti nella lotta alla corruzione.

– Trasparenza e responsabilità: sì… trasparenza nella gestione dei fondi pubblici e responsabilità dei funzionari sono requisiti importanti per prevenire la corruzione. La rendicontazione trasparente delle entrate e delle spese pubbliche, la pubblicazione di informazioni sui contratti pubblici e la rendicontazione delle attività dei funzionari pubblici sono alcune delle misure che possono essere adottate.

– Educazione e sensibilizzazione: la società deve essere consapevole dei danni causati dalla corruzione e comprendere quali modalità possono essere adottate per combatterla.

– Indipendenza della magistratura e dei media: la magistratura e i media debbono restare indipendente, in quanto essenziali per garantire che i corrotti e i corruttori siano perseguiti e puniti.

– Sanzioni efficaci: le sanzioni sono fondamentali, vedasi ad esempio la confisca dei beni, la revoca dei contratti pubblici e la privazione dei diritti civili, sono necessari per dissuadere chiunque dalla corruzione.

Collaborazione internazionale: abbiamo visto come la corruzione sia spesso transfrontaliera, quindi è importante che i vari governi mondiali cooperino per combattere questo abietto fenomeno.

– Cultura della integrità: bisogna incoraggiare una cultura morale di onestà, sia nella società che nella pubblica amministrazione, incentivando l’etica e la legalità, incoraggiando una maggiore partecipazione di tutti e promuovendo infine una maggiore trasparenza.

Ovviamente quanto sopra riportato, rappresenta solo in parte quanto potrebbe essere adottato per contrastare quella diffusa immoralità; è tempo ormai di mettere in pratica quanto necessario, sviluppando anche soluzioni diverse, l’importante è raggiungere in tempi celeri quelle esigenze di legalità di cui ormai da tempo il nostro paese dimostra avere tanto bisogno!!!

I posti nel pubblico dovrebbero seguire (per come accade nella scuola) una graduatoria e non essere spartiti per come avviene oggi, tra familiari e parenti!!!

Un Paese che vuole crescere la propria democrazia deve puntare alla meritocrazia o quantomeno deve creare un sistema equo che permette a tutti di avere eguali possibilità…

In questo momento, ma potrei dire da almeno cinquant’anni, nessuna di queste condizioni viene offerta ai cittadini, sia per ciò che concerne il merito che ancor meno l’ingresso nel mondo del lavoro… 

Difatti, la meritocrazia, vista quale obiettivo per costruire una società libera, dove anche il figlio del metalmeccanico possa competere alla pari con il figlio dell’avvocato, non è minimamente realizzabile, anzi, la struttura sociale dimostra essere non affidabile e certamente iniqua…

Se poi si aggiunge quanto la politica svolge e cioè, raccomandando tutti quei soggetti inutili, gran parte di essi propri familiari e/o parenti, ecco che ciò che oggi abbiamo, sia dal punto di vista parlamentare che nel pubblico è rappresentato – nella maggioranza – da individui poco preparati e/o ancor meno disposti a compiere i propri incarichi con dedizione, ma come osserviamo quotidianamente attraverso le inchieste giudiziarie, la maggior parte si renda colluso con tutti quei sistemi illegali e corruttivi.

Quanto sopra ha permesso quegli spazi alle raccomandazioni determinando numerose fragilità che possiamo rappresentare attraverso una scarsa competitività, seguita da una bassa produttività in particolare nella pubblica amministrazione che si dimostra essere poco efficiente, con una ridotta mobilità sociale e che indirizza – proprio a causa di una assenza di meritocrazia – l’assegnazione dei posti chiave della società, non ai più capaci o più meritevoli, no… proprio ai più scadenti: i raccomandati!!!”

La nostra è di fatto una società non meritocratica, uno stato che no riconosce e premia l’eccellenza di un individuo, indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza, ma che viceversa, premia proprio coloro che di fatto, sono posti in quei ruoli chiave da generazioni, dai loro padri ancor prima inutili raccomandati e di cui molti di loro si sono dimostrati lestofanti…

Ed allora mi chiedo, non si potrebbe creare una graduatoria on-line, ciascuno iscritto con il proprio livello di competenza, d’istruzione posseduta, di tipologia e via discorrendo, affinché l’ingresso nel pubblico venga verificato da parametri certi e dalla data d’iscrizione e non per come avviene, senza controlli o esami che attraverso concorsi mai realizzati ( e quei pochi compiuti si è visto quanto fossero falsati…) permettano ( a chi lo desidera…) l’ingresso nel settore pubblico, per come d’altronde avviene già nella scuola???

Ecco se il nostro Paese fosse più civile, quanto sopra l’avrebbe già realizzato, sì… attraverso norme precise, ma se ciò non è stato fatto è soltanto perché quei posti di lavoro debbono essere utilizzati quale merce di scambio, un baratto autorizzato a quelle note richieste, mi riferisco a quelle preferenze elettorali utilizzate come scambio di voto… 

E’ tempo quindi di cambiare??? Ma perché mai… fa così comodo questa situazione che la maggior parte dei miei connazionali, non desidera minimamente rinunciarvi!!!

La corruzione è peggio di un peccato perché ti putrisce l’anima!!!

Papa Francesco nel parlare dello scandalo che ha travolto alcuni vertici del Parlamento europeo ha dichiarato: “Questo scandalizza. Tutti siamo peccatori. Tutti: tu, io e tutti noi. E dobbiamo chiedere perdono al Signore tutti i giorni per i nostri sbagli. Io mi spavento. Peccatore sì, corrotto mai”.

Ed ancora, nel condannare quanto ahimè accaduto: “Oggi si scivola dal peccato alla corruzione, per cui noi non dobbiamo tollerare questo”. 

“Come mai, – si è domandato il Papa – con il bisogno che c’è in Europa di tante cose, questa gente che è nell’amministrazione scivola in questa maniera nella corruzione? Per me è un criterio. E non dobbiamo peccare, ma sono deboli. Sì, sì deboli. Anche io sono debole, tutti siamo deboli. Ognuno ha il proprio punto più magro, diciamo così, la personalità: uno perché è bugiardo, uno ha un po’ di ira, uno ha un brutto carattere. Ognuno ha la propria. Peccatore sì, ma corrotto no, eh? Corrotto no. Questo che tu mi fai vedere è una corruzione, non è peccato. È peggio perché la corruzione ti putrisce l’anima. Spuzza in lombardo, puzza in italiano”.

Santo Padre, forse è il momento che Lei, per nome e per conto della Chiesa che rappresenta, ammonisca una volta e per tutte, tutti quei soggetti che, dichiarandosi cristiani, si macchiano ogni giorno di corruzione e non solo essi, anche i loro familiari; la Chiesa deve avere la forza – dimostrando di non avere timori reverenziali – di scomunicare questi individui infetti, escludendo anche dal battesimo della comunione questi suoi falsi fedeli, vietandogli in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. 

D’altronde quanto essi compiono presuppone una grave responsabilità morale e quindi un peccato grave, tale da compromettere l’unione con la Chiesa, corpo mistico di Cristo.

Non è possibile permettere ad essi di vivere in modo ambiguo con i principi del Cristo: “Non vi affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano, dove ladri scassinano e portano via. Accumulatevi tesori in cielo, dove tignola e ruggine non consumano, né ladri e scassinatori portano via. Infatti, dov’è il tuo tesoro, lì sarà pure il tuo cuore” (Mt 6, 19-21). Chi ruba, lo fa per procurarsi i mezzi per godere, ma la gioia procurata con mezzi illeciti, genera rimorso ed insoddisfazione nell’anima, inoltre, il denaro procurato ingiustamente, quasi sempre è speso malamente: “Badate di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è molto ricco, la su vita non dipende dai suoi beni” (Lc. 12,15). “Chi accumula ricchezze è il più povero dei poveri, perché non è padrone di se stesso: sembra un possessore, ma in realtà è dal denaro posseduto”.

La Chiesa deve chiudere definitivamente i battenti a questi individui “ladri e corrotti“, iniziando togliendo il battesimo ai loro figli e/o nipoti, proseguendo… questa famiglia non potrà più partecipare ai sacramenti,  gli stessi che d’altronde formano l’identità cristiana, nessuno di loro potrà ricevere l’estrema unzione, come d’altronde nessuna messa postrà essere svolta in suffragio.

Il “NO” della Chiesa deve essere chiaro, senza tentennamenti, esitazioni o titubanze!!!

La ricchezza, quando è disonesta, porta sempre all’insoddisfazione nell’anima e alla rovina del corpo, perché il denaro procurato ingiustamente è sempre speso malamente. Chi ruba, infatti, è destinato a spendere per godere e a non godere ciò che spende. Appare felice, ma in realtà porta il rimorso nell’animo e il disprezzo e lo spreco dei beni, che sono da considerarsi un’offesa a Dio.

Il tempo della disonestà è finito e chi deciderà ancora di voler perseguire per quella strada, dovrà sapere che il corso della propria vita, se compiuta nella illegalità, verrà vissuta nella totale emarginazione e soprattutto senza il sostegnoe l’amore della Chiesa e di Cristo… 

Un popolo che elegge corrotti, impostori, ladri e traditori, non è vittima, ma complice!!!

Non faccio l’influencer, sì… mi da fastidio il solo pensiero che vi sia qualcuno che abbia bisogno di un soggetto terzo per consigliarlo al meglio su quali scelte intraprendere, quindi se qualcuno di voi ha individuato il partito giusto o il referente che merita di essere eletto… votatelo, d’altronde se è ciò che pensate (senza che dietro quella scelta vi sia – come solitamente accade – un secondo fine personale) è giusto farlo!!!

Il sottoscritto viceversa osservando questi nostro partiti o quei loro referenti, non trova in ciascuno di essi nulla di concreto e/o positivo, credetemi non lo dico per essere disfattista, di parte, no… me ne guarderei bene dal farlo, sento realmente dentro me questa sensazione abietta, un vero malessere interiore che mi fa dire: ma Nicola… per chi vorresti votare, non vedi che sono tutti egualmente indegni di rappresentarti e sono posti lì soltanto per fare i propri interessi???

Ma d’altronde ditemi, quanti tra voi farebbero diversamente, pochi già… forse nessuno, è ciò che d’altronde viene compiuto quotidianamente da quasi tutti, nessuno che esce fuori da quegli stereotipi, ciascuno pensa al proprio orticello, a far progredire se stesso (senza alcun merito), a raccomandare i propri figli solitamente incapaci come loro, ah… certo, nessuno genitore vorrebbe sentirselo sentirselo dire, ma quanto esprimo rappresenta la verità, difatti se non ci fosse quella cosiddetta “spintarella” essi mostrerebbero le loro reali incompetenze, difatti soltanto in questo nostra Stato, dove vige la mancata meritocrazia essi possono sopravvivere, viceversa al di fuori di questi nostri confini verrebbero sicuramente cacciati senza alcun riguardo!!!

Ecco perché non mi aspetto dai miei connazionali alcuna libertà di pensiero dinnanzi alle prossime elezioni, perché essi non sono mai stati liberi, sono come quelle pecore che vediamo all’interno dell’ovile, sempre pronte a “belare”, ma mai nessuna di esse capace di allontanarsi da quel recinto e di allontanarsi per protesta!!!

Quindi andate a votare, per chi sapete voi. questo è il paese che tanto desiderate, che amate, che volete, già… proprio per com’è fatto, soprattutto per quei suoi difetti, che sono d’altronde ciò che più di ogni altra cosa volete!!!

Il sottoscritto viceversa vorrebbe un paese più onesto ed equo, sì… auspicherei vedere un benessere generale ad uno ristretto, vedere realizzarsi professionalmente i nostri giovani nello studio e soprattutto nel lavoro, potersi creare senza bisogno di alcun sostegno quella loro indipendenza economica che li porti ad avere un giorno le gratificazioni personali che meritano e perché no, una famiglia e dei figli a cui insegnare e trasmettere quei principi di libertà, democrazia e soprattutto dignità!!!

Ma quanto voglio conta poco, la maggior parte di essi punterà su altri valori, per lo più futili, gli stessi che prima o poi dovranno lasciare su questa terra, già… senza venir ricordati da nessuno, neppure dai propri familiari e ancor meno dai loro nipoti, perché si sa… niente nel corso degli anni hanno seminato e niente mai crescerà da quel loro “infetto” germe!!!