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Quando l’onestà paga: Stefano Milone.


Ci sono storie che meritano di essere raccontate non solo per i fatti in sé, ma per la luce che gettano su ciò che conta davvero.
Penso a quanto l’onestà possa sembrare, a volte, una strada in salita, un principio scomodo che mette alla prova il carattere di una persona.

Eppure, oggi voglio parlare di quando l’onestà paga, non in moneta sonante, ma in qualcosa di infinitamente più prezioso: la dignità.

Tutto prende forma nella notte del 17 agosto, in una stanza d’albergo, alla vigilia di una partita di calcio giovanile.

Un giovane arbitro, Stefano Milone, si trova di fronte a una scelta che ne avrebbe messo alla prova l’anima più che la competenza.

Due persone gli si presentano con un’offerta chiara e indecente: tremila euro per piegare il corso del gioco a un risultato prestabilito. È in quel preciso istante, in quel silenzio carico di implicazioni, che il mondo sembra fermarsi in attesa della sua risposta.

E la risposta di Stefano Milone arriva, netta e senza esitazione. È un no. Un rifiuto che non rimane confinato tra quelle quattro mura, ma che diventa subito denuncia, parola data al designatore, primo mattone di un’indagine che avrebbe svelato un sistema corrotto che minava le fondamenta dello sport più amato. Quel “NO” non è stato solo un gesto di rifiuto, è stato un atto di costruzione, la prova che una sola persona, con il suo coraggio, può diventare un argine.

Quel gesto di straordinaria lealtà ha avuto una risonanza che va ben oltre l’episodio di cronaca. Nelle scorse ore, a Roma, Stefano Milone è stato premiato con il riconoscimento “Rispetto e Legalità”, un tributo a chi dimostra che lo sport può e deve essere ancora una scuola di valori. La sua sezione, l’AIA di Reggio Calabria, ha espresso un orgoglio che va oltre l’appartenenza associativa, toccando il cuore di una comunità che ha ritrovato in lui un esempio di purezza morale.

Questa vicenda ci ricorda che la tentazione del silenzio è spesso più comoda, più facile da digerire. Ma ci mostra anche, con limpida chiarezza, che quando una persona sceglie di essere incorruttibile, alla fine non ha che da guadagnarne. Non in denaro, certo, ma in stima, in rispetto, in quella certezza interiore che è la sola vittoria che nessuno potrà mai contestare.

Il suo nome, Stefano Milone, brilla oggi come un promemoria necessario: la vera vittoria non è quella segnata sul tabellino, ma quella che si conquista ogni giorno difendendo i propri valori, senza sconti e senza compromessi.

Il Boss scappa, grazie ai servitori "infedeli" dello Stato!!!

Un altro capitolo penoso si aggiunge a quelli letti in questi giorni…
Una nuova inchiesta investigativa sulle fughe di notizie da parte di alcuni servitori dello Stato (marchiati ora come “infedeli”), che coinvolge la regione Campana, uomini che hanno fatto emergere notizie riservate e coperte da segreto…
Non si riusciva infatti a comprendere come in talune azioni di contrasto, le procedure messe in campo nei confronti di quelle organizzazioni criminali… fallivano, a causa di circostanza ambigue… 
Ad esempio, vedasi quelle condotta contro alcuni esponenti di un clan che decisero improvvisamente di non dormire nella propria abitazione, perché di lì a poche ore, sarebbe scattato un blitz nei loro confronti o come quella riportata alcuni giorni fa, dove una presunta madrina della camorra ha beffato tutti giocando in anticipo e cioè lasciando la propria abitazione alcune ore prima della retata…
La successione di detti avvenimenti era alquanto strana e qualcuno all’interno di quegli uffici istituzionali ha iniziato a insospettirsi, dando il via a quel filone investigativo che ha portato a scoprire la fuga di notizie…

Le successive intercettazioni hanno infatti confermato la presenza di contatti proibiti tra esponenti di spicco della camorra napoletana e non meglio specificati esponenti delle forze dell’ordine, soggetti che evidentemente erano a libro paga della camorra. 
Riporta un magistrato dell’inchiesta: “Uno degli aspetti più inquietanti dei gruppi camorristici è rappresentato dalla contiguità con servitori infedeli dello Stato, siano essi esponenti delle forze di polizia o di uffici giudiziari” – ed ancora – “durante la presente attività investigativa venivano captate conversazioni relative a tale preoccupante aspetto”!!!
Stando alla ricostruzione della Procura, uno dei boss della criminalità era a conoscenza di essere finito al centro di un servizio di appostamento, tanto infatti è bastato per attivarsi immediatamente con un’altra fonte (anch’egli servitore “infedele” dello Stato), che naturalmente al telefono confermava i suoi dubbi…
Infatti… è proprio grazie ad un’altra soffiata che quei criminali vengono avvisati di un blitz imminente; nell’intercettazione si sente dire: “entro 48 ore ci arresteranno tutti quanti”!!!
A confermare i rapporti proibiti con quegli esponenti delle forze dell’ordine, viene di lì a poco intercettata una discussione nella quale si ricorda il messaggio ricevuto che aveva permesso per l’appunto la fuga del boss: “La guardia ci disse di avvisarla che in serata l’andavano ad arrestare…”!!!
Ora sono oltre 140 i presunti affiliati alla camorra di Secondigliano arrestati e decine i sopralluoghi delle forze dell’ordine in quelle abitazioni popolari nelle quali si pensano possano nascondersi altri pericolosi latitanti…
Certo però che fino a quando ci saranno a proteggerli quei cosiddetti “infedeli” servitori dello Stato, la partita sarà sempre a loro favore, già di quella squadra di casa… e sì, perché loro giocano in 15 contro 7!!!
Ah dimenticavo: hanno pure l’arbitro a favore!!! 

Il Boss scappa, grazie ai servitori "infedeli" dello Stato!!!

Un altro capitolo penoso si aggiunge a quelli letti in questi giorni…
Una nuova inchiesta investigativa sulle fughe di notizie da parte di alcuni servitori dello Stato (marchiati ora come “infedeli”), che coinvolge la regione Campana, uomini che hanno fatto emergere notizie riservate e coperte da segreto…
Non si riusciva infatti a comprendere come in talune azioni di contrasto, le procedure messe in campo nei confronti di quelle organizzazioni criminali… fallivano, a causa di circostanza ambigue… 
Ad esempio, vedasi quelle condotta contro alcuni esponenti di un clan che decisero improvvisamente di non dormire nella propria abitazione, perché di lì a poche ore, sarebbe scattato un blitz nei loro confronti o come quella riportata alcuni giorni fa, dove una presunta madrina della camorra ha beffato tutti giocando in anticipo e cioè lasciando la propria abitazione alcune ore prima della retata…
La successione di detti avvenimenti era alquanto strana e qualcuno all’interno di quegli uffici istituzionali ha iniziato a insospettirsi, dando il via a quel filone investigativo che ha portato a scoprire la fuga di notizie…

Le successive intercettazioni hanno infatti confermato la presenza di contatti proibiti tra esponenti di spicco della camorra napoletana e non meglio specificati esponenti delle forze dell’ordine, soggetti che evidentemente erano a libro paga della camorra. 
Riporta un magistrato dell’inchiesta: “Uno degli aspetti più inquietanti dei gruppi camorristici è rappresentato dalla contiguità con servitori infedeli dello Stato, siano essi esponenti delle forze di polizia o di uffici giudiziari” – ed ancora – “durante la presente attività investigativa venivano captate conversazioni relative a tale preoccupante aspetto”!!!
Stando alla ricostruzione della Procura, uno dei boss della criminalità era a conoscenza di essere finito al centro di un servizio di appostamento, tanto infatti è bastato per attivarsi immediatamente con un’altra fonte (anch’egli servitore “infedele” dello Stato), che naturalmente al telefono confermava i suoi dubbi…
Infatti… è proprio grazie ad un’altra soffiata che quei criminali vengono avvisati di un blitz imminente; nell’intercettazione si sente dire: “entro 48 ore ci arresteranno tutti quanti”!!!
A confermare i rapporti proibiti con quegli esponenti delle forze dell’ordine, viene di lì a poco intercettata una discussione nella quale si ricorda il messaggio ricevuto che aveva permesso per l’appunto la fuga del boss: “La guardia ci disse di avvisarla che in serata l’andavano ad arrestare…”!!!
Ora sono oltre 140 i presunti affiliati alla camorra di Secondigliano arrestati e decine i sopralluoghi delle forze dell’ordine in quelle abitazioni popolari nelle quali si pensano possano nascondersi altri pericolosi latitanti…
Certo però che fino a quando ci saranno a proteggerli quei cosiddetti “infedeli” servitori dello Stato, la partita sarà sempre a loro favore, già di quella squadra di casa… e sì, perché loro giocano in 15 contro 7!!!
Ah dimenticavo: hanno pure l’arbitro a favore!!! 

MADRID: Ladra sia con la Juve, che con la Catalonia!!!

La partita è finita…
Un Arbitro ha deciso a Madrid il risultato: 1-3 a favore del Real!!!
Un Magistrato ha deciso a Madrid per la mancata Indipendenza della Catalonia!!!
Innanzitutto… desidero precisare che in questo post non voglio essere di parte, quindi proverò ad esaminare in maniera equa quanto accaduto l’altra sera…
Partiamo dall’inizio… dagli errori commessi durante la partita d’andata, ripresi nella mia nota del 4 Aprile 2018: “http://nicola-costanzo.blogspot.it/2018/04/perche-noi-siamo-la-juve.html“…
Stranamente, sembra che Mister Allegri si sia letto quanto avevo riportato, perché questa volta ha messo in pratica ogni mio consiglio… anche se a lasciato in campo Alex Sandro, dal sottoscritto posto nella nota di cui sopra, fuori rosa… e chissà, se avesse seguito in pieno il mio suggerimento, forse CR7 non avrebbe colpito di testa quel ultimo passaggio di testa… per noi tanto sciagurato!!!  
Da quanto sopra si comprende perfettamente come il primo grande errore è stato realizzato in quella partita di Torino… certamente sfortunata e con qualche disattenzione da parte di un altro arbitro che, oltre ad avere ammonito ingiustamente Dybala, non ha concesso un rigore su Quadrato,  certamente chiaro ed evidente, anch’esso sviluppatosi nell’ultimo minuto…
La storia come abbiamo visto, si è ripetuta a parti inverse nella partita di ritorno e come abbiamo potuto costatare… in questa seconda circostanza, è stato usato un altro metro di valutazione!!!
Passiamo alla partita disputata a Madrid… la Juve ha stravinto e il rigore concesso dall’arbitro, ha solo un valore numerico… perché il campo ha dimostrato che il Real ha fatto totalmente schifo… e difatti, l’unica possibilità che ha avuto per superare la Juve durante la stessa, è stata quella di affidarsi completamente a Cristiano Ronaldo, che incredibilmente ad ogni “toccatina da dietro“, si scioglieva e cadeva a terra… come una “femminuccia”…     
Ricordo che quando il sottoscritto giocava a pallone, nessuno riusciva a buttarmi a terra neanche se erano stati in due a colpirmi… di contro, questi giocatori di oggi, sembrano delle showgirl e si atteggiano come soubrette…
Ah… si, dimenticavo, ha voglia di mostrare i muscoli ai suoi tifosi… ma dentro di se… si vede quanto sia donna… ha in se, tutti quegli atteggiamenti effeminati, d’altronde se non fosse così… saprebbe resistere ad una semplice “spintarella“… non so dirvi ol perché, ma ho un dubbio: non è che forse gli piace??? 
Comunque riprendiamo ad analizzare la partita… 
La Juve passa in vantaggio, la prima e la seconda volta… il Real cerca di segnare, ma soprattutto prova a far trascorrere inesorabilmente il tempo, sperando prima o poi di segnare o quantomeno di perdere per 2-0… e passare il turno.
A otto minuti dalla fine… arriva l’evento imprevedibile, la Juve segna il terzo gol: il Real è fuori!!! 
A quel punto, dopo aver perso tempo durante tutta la partita… ecco che iniziano a correre per recuperare quei secondi ancora disponibili, Zidane d’altronde ha già compiuto le tre sostituzioni e non può più farne altre, quindi considerando che non vi erano state sospensioni, ed i secondi previsti dalla regola per tre sostituzioni sommavano 90”… come è possibile che si sia giunti a tre minuti??? 
Ora… quanto sopra avrebbe avuto un senso, nel caso in cui la partita stesse per finire, ma sapendo che c’erano ancora 30′ di supplementari… e più eventuali rigori, il più delle volte l’arbitro preferisce fischiare immediatamente la fine del gioco o al massimo concede 1′ minuto…
Qui stranamente l’arbitro ne ha concessi tre… quasi per voler premiare la squadra che ha saputo perdere più tempo e precisamente quel Real!!! 
Ho detto immediatamente a mia figlia… “questo ci darà il rigore contro!!! Non speriamo di no papà…  mi ha risposto”… 
Sappiamo tutti com’è andata!!!
Un’ulteriore considerazione… solitamente, durante una partita così importante –come può essere ad esempio una semifinale durante i mondiali – l’arbitro è messo in grande esibizione, d’altro canto quel momento rappresenta un’occasione unica, nel quale farsi “ammirare” da tutto il mondo… peraltro non sono molte le occasioni in cui un arbitro viene chiamato a dirigere partite così importanti… 
Per cui, avere egli 30 minuti in più di visibilità a cui andrebbe sommato il tempo per gli eventuali rigori, rappresenta sicuramente qualcosa di cui finora in pochi, hanno saputo rinunciare, nel corso della propria esperienza professionale…  
Invito ciascuno di voi, a riguardare le partite degli ultimi 50 anni… nei quali gli arbitri sono giunti ai tempi supplementari ed osservate in quali modi si sono comportati… vedrete che è andata sempre, per come ho riportato sopra, fanno proseguire la partita…
Quest’arbitro giovanissimo… che nessuno conosce, ha preferito di contro uscire immediatamente, da lì… da quella scena importante, ed in quale modo, regalando di fatto, una semifinale alla squadra di casa e chiudendo chissà… forse per sempre, quella propria carriera professionale, d’altronde chi vorrebbe mai avere come direttore di gara, un soggetto del genere 
Non entro nel merito di quanto ha detto in un momento di sfogo il capitano Buffon… d’altronde egli era legittimato a parlare essendo per l’appunto il capitano della squadra, ma questo arbitro “professionale”, stranamente si è dimenticato, forse… appositamente??? Chissà… 
Già forse ha preferito buttarlo fuori per evitare che potesse parare quel rigore concesso, d’altronde tutto è possibile…
Comunque, con la VAR in campo, avremmo visto due partite diverse, sia all’andata che al ritorno…
Non discuto a differenza di molti miei amici tifosi il rigore… quello ci poteva anche stare; la Juve d’altronde doveva essere più coraggiosa, andare avanti e segnare il 4 e anche il 5 gol… cosa che avrebbe potuto fare tranquillamente, ma il nostro allenatore, come avevo scritto nel mio post precedente, manca di quella necessaria audacia, che lo avrebbe contraddistinto da molti suoi colleghi… sì… perché come dico sempre: “meglio un giorno da leoni che centro da pecora”!!!
C’è stato un errore ed è stato rappresentato da quella mancata capacità di comprendere cosa realmente fosse successo e cioè se il difensore della Juve Benatia, è andato a colpire la palla (che è quanto si vede in replay) oppure viceversa, ha colpito il giocatore Vasquez… il quale, ha causa di quel contrasto, cade (o si butta…) immediatamente a terra!!!
L’arbitro non era in condizione di vedere nulla e neppure il suo collega di porta ha saputo aiutarlo  in quella sua difficile decisione… (peraltro è stato dimostrato di come in questi anni, quest’ultimo conti nulla nel corso di una partita in quanto non influenza mai con le proprie considerazioni, le decisioni del suo collega direttore di gara… potrei aggiungere che ciascuno di essi non mostra mai alcuna personalità, sono di fatto, totalmente inservibili)!!!
Soltanto la VAR avrebbe potuto sciogliere quel dubbio, ma qualcuno tra quei “boss”… ha preferito non averla in campo, affinché tutto si potesse compiere per come si voleva… 
Abbiamo visto difatti i troppi errori commessi nelle altre partite ed allora, viene il dubbio, che quanto compiuto da quei dirigenti UEFA, facesse parte di un piano prestabilito, ancora prima di giocare, affinché andassero avanti quelle società di calcio, che si preferiva per l’appunto privilegiare…
Non dimentichiamoci dei miliardi in gioco in questa competizione… che fanno certamente la differenza sostanziale, tra chi deve andare avanti e chi deve uscire!!!
Ma come ho scritto su Fb al mio amico Salvo (interista)… noi siamo la Juve!!!
Riproveremo nuovamente… l’anno prossimo, l’importante dopotutto è aver dimostrato ancora una volta, che la Juve è sempre tra le squadre più forti di sempre!!!
Ed infine, vorrei augurare un forte augurio alla Roma, che ha saputo darmi l’altra sera -contro il grandissimo Barcellona di Messi- una grande gioia… (certo ora comprendo meglio la sofferenza testimoniata per quell’indipendenza richiesta con il voto, sicuramente legittima e tanto desiderata dalla stragrande maggioranza dei suoi cittadini, i quali purtroppo ancora una volta subiscono una prevaricazione da parte di Madrid, peraltro la stessa metodologia coercitiva e psicologica applicata all’arbitro contro la Juve, sempre lì a Madrid, due sere fa, nello stadio Bernabeu).
Comunque, parliamo del futuro: Sarà stupendo poter assistere in diretta all’innalzamento di quella “coppa con le orecchie” al cielo… soprattutto se ad alzarla sarà il capitano della nostra squadra italiana: FORZA ROMA!!!

In discussione il ruolo della "Commissione Nazionale Antimafia"!!!

Quanto avevo già espresso, sulla pubblicazione di quei nomi “impresentabili” (a tempo scaduto) da parte della Commissione antimafia, ha ora risvegliato le reazioni di quei diretti interessati, che proprio da quelle accuse, sono stati finora fortemente ostacolati…   
Ecco quindi che i sei deputati siciliani “impresentabili”, si sono infuriati contro quella Commissione, in particolare il deputato regionale di Messina, Cateno De Luca, ha espresso, attraverso il proprio legale, Carlo Taormina, il proprio disappunto, dichiarando: “È difficile comprendere in base a quale disposizione, una Commissione Antimafia, possa certificare l’impresentabilità di cittadini ad una competizione elettorale, quando sotto nessun profilo emergano coinvolgimenti in fatti di mafia”!!!
Certo, l’aspetto giuridico ha dimostrato tutte le proprie debolezze, presentando di fatto ancora oggi forti lacune e naturalmente, non può essere giudicato corretto, il giudizio dato da una commissione, se basato esclusivamente su fattori di massima o soltanto etici…
Bisogna fare affidamento a delle regole precise, a normative certe ed ove queste non siano presenti, bisogna far sì che queste lacune legislative… vengano in maniera celere colmate!!!
D’altronde dice bene l’Avv. Taormina: se oggi la legislazione non prevede neppure poteri di inclusione per i mafiosi, prevedendo misure di prevenzione e divieto di voto… ecco, fino a quando ciò non si verificherà, anche i coinvolti in fatti di mafia avranno diritto di voto e quindi sono di fatto elettorato passivo…  
Quanto sopra, secondo il legale di De Luca, dimostra “l’abusività racchiusa nella categoria degli impresentabili, inventata dalla commissione antimafia ed impostasi per le condizioni di degrado in cui versa la classe politica, perciò incapace di reagire...  
Lo stesso deputato regionale, aveva diffidato la Commissione antimafia dall’includerlo nella lista degli impresentabili, fornendo documentazione delle sue assoluzioni e i proscioglimenti rispetto al processo cui era sottoposto, nonché i provvedimenti di totale annullamento delle misure cautelari di arresto e di sequestro dei beni, da parte prima del giudice delle indagini preliminari e poi del Tribunale della libertà, entrambi a distanza di pochi giorni dal suo arresto, eseguito solo due giorni dopo la sua elezione a deputato regionale…  
Un percorso affrontato quello dell’On. De Luca, che dimostrava, attraverso quei documenti trasmessi alla Commissione, di come egli fosse estraneo a condizioni di “impresentabilità”, ma così non sono stati considerati quei documenti a propria difesa, ed il giudizio finale della Commissione antimafia… è ben noto a tutti!!! 
Ecco perché l’Avv. Taormina, ritiene quanto compiuto dalla stessa Commissione, “gravemente lesiva della sua reputazione e fonte di responsabilità non solo penali ma anche di tipo risarcitorio, ragione per la quale il deputato si rivolgerà all’autorità giudiziaria per ottenere la punizione dei colpevoli e il ristoro dei danni”!!!
Il Deputato regionale messinese intende inoltre chiedere alla magistratura, la verifica dei poteri della commissione antimafia, per conoscere se essa sia investita del potere di affibbiare qualificazioni, come ad esempio quella della “impresentabilità”…
Secondo il De Luca, la Costituzione Italiana è fondata sulla presunzione di innocenza e da una normativa, che stabilisce tassativamente i presupposti per presentarsi o meno ad una competizione elettorale e sono per l’appunto i parametri utilizzati dallo stesso, nell’ultima competizione regionale…
Non si comprende quindi, a quale ruolo, la Commissione Antimafia faccia riferimento, elevandosi a ruolo di “arbitro”, nella scelta dei candidati… 
Certo, il tema è di difficile soluzione, anche perché l’esclusione di quegli “impresentabili”, in una vera democrazia, avrebbe dovuto condurre all’eliminazione dei voti scrutinati e non per come è accaduto,  inseriti nelle varie coalizioni, stravolgendo di fatto, la scena politica della nostra regione… 
Ma da noi si sa… l’inganno è sempre dietro l’angolo, ed è il motivo per cui nessuno pensa a realizzarle quelle necessarie normative, affinché tutto possa restare… così com’è!!!

MAFIA: noi alla giustizia ci crediamo!!!

C’è chi crede alla giustizia e chi no… la mafia ci crede!!!
In una intervista Adriana Musella (Presidente del Coordinamento Nazionale Antimafia) ha detto: “La giustizia è una parola vuota perché il più delle volte la giustizia non esiste, non c’è, la rincorriamo, ma non c’è. La legge non è uguale per tutti così come si scrive. La Giustizia in questo Paese resta un’utopia” …
Condivido pienamente quanto sopra, in particolare da quando ho potuto comprendere come questa nostra società, dispregia coloro che fanno il proprio dovere,  anzi di più… e apprezza quanti come loro, non hanno mai mosso un dito per quei principi di legalità, ma contribuiscono quotidianamente con i propri gesti, a sviluppare quella cultura mafiosa… 
Ed è per questi motivi che la mafia si dedica con particolare attenzione anche alle piccole cose… 
Insinua quei suoi tentacoli ovunque, anche nei riguardi di quegli individui che sono posti in opportune sedi, proprio per tutelare la giustizia o essere quantomeno garanti di quella legalità e che a volte si scopre essersi macchiati di gravi reati, alimentando di consequenza, quel clima di sospetto, in cui la corruzione è tangibile e su cui aleggia quel fetore di ricatto e di compromesso…
Certo, osservando quanto sta avvenendo nel nostro paese, in particolare in questa nostra terra, si comincia a dubitare che la giustizia esista…
Quantomeno, questa riflessione volutamente provocatoria,  da atto a quanto sta accadendo in questi giorni e fornisce spunti d’analisi per comprendere cosa per l’appunto non funziona nel nostro sistema giudiziario…
Non si può continuare a vedere mortificata la nostra giustizia, con sentenze che ribaltano continuamrnte gradi di giudizio, passando da estreme colpevolezze, ad assoluzioni piene…
Così facendo quei giudici dimostrano di umiliare l’incarico al quale erano stati assegnati… e alimentano il convincimento generale nell’opinione pubblica, che quanto si sta perpetrando, dipenda principalmente dal cattivo funzionamento di quelle strutture pubbliche, come i Tribunali, chiamati principalmente ad applicare le leggi e non a dover esprimere concetti o convincimenti strettamente personali… 
Il diritto d’altronde va inteso, quale unico strumento indispensabile per garantire la giustizia!!!  
Occorre quindi che i giudici, nei vari gradi di giudizio previsti dal nostro ordinamento, nell’esercizio delle loro funzioni, operino sempre ed in ogni circostanza, affinché non tradiscano mai i compiti istituzionali ai quali sono chiamati, applicando sempre quanto previsto dalla norma, senza fare uso di alternative interpretazioni legislative che comportano di fatto, a esiti tra di loro se non differenti… certamente opposti, scoprendo successivamente come, ove si credeva vi fossero principi di legge, vi era esclusivamente l’arbitrio del legislatore…
Ed è per i sopra detti motivi che si finisce con il dover evidenziare come, nel tentare di compiere in modo corretta quella giustizia… si finisce per compiere alla fine, una vera e propria ingiustizia!!! 
Sono questi difatti i motivi che spingono oggi i mafiosi a credere sempre più nella giustizia, giungendo altresì a dichiarare in maniera ottimistica, come proprio quei giudici… rendono finalmente “giustizia” con le loro decisioni.!!!
Le sentenze non sono più rappresentate da un modello generale in cui la norma costituisce l’azione predominante, ma l’impressione data è che il risultato di quella giustizia nasca, non dall’esito dei procedimenti, bensì da valutazioni di diritto, espressamente interpretate da quei giudici…
E’ sono precisamente questi i motivi che spingono oggi, quegli esponenti associati a cosa-nostra… a credere sempre più… nella giustizia!!!