Archivi tag: profitto

Rifiuti: business illegale con le abituali complicità e distrazioni dello Stato.

La gestione dei rifiuti rappresenta, oggi più che mai, uno dei settori più appetibili e preoccupanti sotto il profilo dell’illegalità, sì… un vero e proprio “banchetto” imbandito, a cui ovviamente la criminalità organizzata non ha potuto resistere, già… per ovvie ragioni di profitto.
E quindi, in questi anni, ci hanno messo le mani sopra, costruendo un sistema “velato” fatto di imprese affiliate o quantomeno compiacenti, perfettamente oliato, per compiere ogni tipo di operazione fraudolenta.

Questo meccanismo perfetto funziona grazie anche ad una rete di collusioni che spesso include chi, per quieto vivere, per interesse o per pura negligenza, si astiene dal verificare scrupolosamente quei previsti documenti, accettando in tal modo quei predisposti formulari, con un’acquiescenza che sa più di “complicità” che di distrazione.

Forse – ed è questo il dubbio più amaro – perché anche loro fanno parte di quel malaffare, di quel circuito che permette a troppe imprese di intascare migliaia e migliaia di euro in maniera del tutto illegale, avvelenando il territorio e il mercato.

Proprio in questo contesto già torbido, dal 9 agosto 2025, è entrato in vigore il decreto n. 116/2025, che ha cambiato in maniera significativa le regole del gioco. Le nuove norme, sulla carta, mirano a colpire duramente le illegalità con sanzioni così severe da poter mettere in ginocchio intere aziende.

Ma viene da chiedersi se questo inasprimento punitivo sia davvero finalizzato a ripulire il settore o se, in un modo perverso, rischi di alimentare ancora di più il giro d’affari illecito, spingendo gli operatori disonesti a trovare stratagemmi sempre più sofisticati per eludere i controlli, magari corrompendo chi quei controlli dovrebbe farli.

Il punto focale è l’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali, che non è più una mera formalità ma un requisito essenziale, con sanzioni che vanno dalla sospensione dell’attività alla cancellazione con divieto di reiscrizione per due anni, il che equivale a una condanna a morte per un’impresa.

Le conseguenze si fanno ancor più personali e gravi quando si parla di documenti. Omissioni o errori nella compilazione di registri e formulari non sono più tollerati e si pagano con multe salatissime, mentre i conducenti rischiano la sospensione della patente.

Il trasporto di rifiuti pericolosi senza la corretta documentazione diventa addirittura un reato che prevede fino a tre anni di carcere e la confisca del mezzo. È proprio qui che il sospetto si fa più forte: tutta questa trafila burocratica, così rigida e punitiva, non potrebbe essere sfruttata proprio da quel sistema criminale per creare un mercato parallelo di documenti falsi impeccabili, venduti a peso d’oro a chi vuole evitare la galera, arricchendo ancor di più le stesse organizzazioni che il decreto vorrebbe combattere?

Il decreto ha anche inasprito le pene per il trasporto illegale, portando la reclusione fino a cinque anni, e ha esteso le sanzioni persino a comportamenti prima considerati banali, come gettare un mozzicone di sigaretta dal finestrino, rendendo ogni azione potenzialmente sanzionabile attraverso un controllo telecamere sempre più pervasivo.

Il messaggio ufficiale è chiaro: mettersi in regola o essere spazzati via!

Quindi la domanda che rimane, insistente e provocatoria, è: chi trarrà il vero vantaggio da questa selva di regole? Forse proprio coloro che, dall’ombra, offrono la “protezione” per navigarvi dentro, sì… garantendo formulari compilati “a dovere” per qualcuno che – di fatto – non ha poi alcuna intenzione di verificare, perpetuando così quel circolo vizioso di illeciti e corruzione, iniziato da decenni e che sembra non finire mai…

Il messaggio ufficiale – come ormai consuetudine da questo governo nazionale, “persuasivo e propagandistico” – è di compiere una pulizia esemplare (sì come la riforma realizzata sulla “giustizia”…). Ma è un’ironia amara, perché è proprio questo business sporco – grazie alle montagne di denaro che genera – ad offrire loro, la migliore opportunità di ripulirsi. Perché, con quei soldi, si può comprare tutto: il silenzio, i documenti, la distrazione di chi controlla e soprattutto il consenso dei miei connazionali!

Quel denaro è un sapone così potente e profumato che, chi dovrebbe vigilare, impregnato fino al midollo da quelle banconote profumate, non riesce più a vedere lo sporco che ha sotto gli occhi. Resta talmente abbagliato dal lucente riflesso del “sapone” che, ahimè, non distingue più il rifiuto dalla tangente.

Sì… alla fine, l’unica cosa che viene veramente lavata via, è la loro vista!

Uomini a un bivio…

E’ un periodo particolare, sì molti soggetti sembrano essersi arenati, quasi fossero giunti ad un bivio ed ora debbono decidere se continuare con quanto finora svolto o abbandonare tutto e tutti passando  dall’altra parte della barricata…

Ma d’altronde come si fa a cambiare se stessi, quella propria indole, quando si è stati abituati sempre nella stessa maniera o quantomeno continuando a compiere quanto gli è stato loro richiesto, inseguendo in ogni circostanza il mero profitto…  

Li osservo, so bene la loro origine e conosco perfettamente i trucchi del mestiere per non comprendere appieno quali motivazioni hanno condotto negli anni taluni a salire ed altri scendere, so bene chi c’è dietro di loro o quantomeno chi ci potrebbe essere, chi li finanzia e dove quest’ultimi prendono il denaro per portare avanti quei business, ma come ripeto sempre, se lo sa il sottoscritto, lo sanno anche altri soggetti ben più preparati sull’argomento, d’altronde quello rappresenta di fatto la propria professione!!!

E’ l’odore del denaro, già basta seguire quell’odore come diceva Falcone, sì… esso trasuda di profitto ed aggiungerei, anche di molto altro… 

Ma abbiamo visto in questi anni come sia bastata una semplice parola per far crollar tutto, già quella raccontata ad esempio da un pentito che pur di barattare la sua condanna ed anni e anni di penitenziario, prova parlando a salvarsi, già raccontando tutto ciò che sa!!! 

Vedrete, come sempre accade in queste circostanze non serviranno prove, basterà a quei magistrati affidarsi alla loro memoria, nessuna pen-drive celata in qualche buca sotto terra verrà presentata, come d’altronde nessun video compromettente uscirà fuori da qualche celato locale inaccessibile, no, questi soggetti non possiedono alcun documento fotocopiato, l’unica loro prova è quella ripresa con gli occhi, ascoltata attraverso le orecchie e quindi memorizzata nella testa. 

Si sale e si scende, ma d’altronde anche questo è stato previsto, peraltro fanno tutti parte dello stesso mazzo di carte, ma alla fine, è solo il mazziere a decidere come sostituirli!!!

Perché ci meravigliamo se tutto funziona così: "Do ut des"!!!

La definizione va ricercata nel diritto romano..
In italiano può essere tradotta in senso letterale con “do affinché tu dia” e può intendersi come il cedere qualcosa in cambio di qualcos’altro…

Certo, ultimamente questi scambi hanno superato i limiti del lecito, per indirizzare quel concetto verso ciò che produce maggior profitto e quindi cioè che risulta certamente illecito…
La cosa peggiore è che tutti sanno… ma fanno finta di non sapere!!! 
Ma… ciò che non riesco a comprendere, è il comportamento manifestato dalla maggior parte di molti miei conterranei, che dopo aver ascoltato, quanto avviene ogni giorno, mi riferisco a quelle abituali inchieste giudiziarie, non s’indignano minimamente, ed anzi contrariamente, proseguono come se nulla fosse, partecipando quando chiamati, a favorire quelle azioni corruttive e anche criminali…
Serve a poco veder crescere il numero degli imputati o assistere agli arresti di quei loro colleghi ora trasferiti in custodia cautelare… d’altronde loro dormono sereni, perché essi, non hanno mai accettato mazzette e quindi – come si dice – ciascuno paga per quanto si è commesso!!!
Però, nell’esprimere quel pensiero, ci si dimentica che durante la propria professione – pur avendo dimostrato di non essere mai scesi a patti con comportamenti corruttivi – non si è avuto il coraggio di andare oltre… e cioè, si ci è limitati a compiere quanto era naturale fare, dimenticando nel contempo di denunciare quel corruttore… 
Quest’ultimo, potrà proseguire quell’opera di persuasione corruttiva, rivolgendo ora le proprie attenzioni, verso altri colleghi, pubblici ufficiali, che con la promessa di denaro e di altre utilità, compierà quei necessari atti richiesti, che si sa essere contrari all’esercizio di quel ufficio…  
Ma, volendo riesaminare i comportamenti di quei soggetti, che hanno saputo dimostrare di resistere a quelle azioni corruttive, ciò di cui però dimostrano successivamente di scarseggiare è costituito dal mancato processo di crescita culturale… 
Serve a poco difatti non prendersi la mazzetta, quando successivamente si è lì a richiedere favori personali, come far assumere un familiare, dare una mano alla carriera dei figli, e via discorrendo…
Ecco perché oggi il nostro paese è malato di corruzione… perché sia i nostri politici, ma anche i nostri imprenditori, sanno benissimo che nulla si ottiene in cambio di nulla e che per creare consenso, bisogna concedere favori…
Quanto sopra, dimostrano di saperlo ancor di più una parte degli elettori, che votano spesso proprio per quei soggetti collusi, per avere così in cambio, i favori richiesti…
E’ un intero sistema quindi a non funzionare… non importa chi viene arrestato, chi viene condannato, quali nomi cambieranno e se ne verranno di nuovi, il meccanismo resterà inalterato ed anzi non cambierà, perché lo si proteggerà a tutti i costi!!! 
D’altronde perché cambiarlo quando nessuno ci scorge più nulla di sbagliato o di anomalo??? 
Peraltro, sono pochi oggi ad ammettere che “do ut des” rappresenti in sintesi la parola “corruzione”!!!
La maggior parte ddi essi direbbe che non c’è niente di male in quel concetto, anzi… nulla di cui indignarsi!!!
D’altronde, la corruzione – secondo a maggior parte delle persone – va perseguitata dalla giustizia e non dai cittadini, che non vedono in quelle palesate azioni dei comportamenti da condannare, in quanto profondamente distanti dal quella loro etica civile…
La cosa peggiore difatti per il sottoscritto, è dover osservare questi miei indifferenti conterranei, ascoltare quel loro cinismo per il quale tutto è comunque marcio e non esistono innocenti, perché in un modo o nell’altro… tutti sono colpevoli, ed allora cosa importa se uno in più ruba, cosa può cambiare???
Si racconta che nel formulare giudizi, gli antichi Re erano perfetti, perché facevano dei principi morali il punto di partenza di tutti i loro impegni e la radice di ogni cosa che era utile. Questo principio, però, è qualcosa che le persone oggi di intelletto mediocre non afferrano e non afferrandolo, mancano di consapevolezza… e mancando di consapevolezza, inseguono esclusivamente il profitto!!! Ma mentre inseguono quel profitto, è assolutamente impossibile per loro essere certi di raggiungerlo…

Chissà perché… ma tra i due mali, scelgono sempre il peggiore!!!

Il termine più esatto sarebbe “l’insostenibile leggerezza dell’essere umano“…
Una scadente personalità di chi manifesta quel proprio imbarazzo nel dover decidere… ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato!!!

Sono sempre loro, te ne accorgi dai loro comportamenti… li senti man mano che si avvicinano… hanno addosso quell’odore di vecchiume, fateci caso, sembra di essere in quelle vecchie cappelle cimiteriali, dove ci sentiamo circondati da quell’odore acre e fastidioso, che ci costringe ad uscire immediatamente da quella sala…
Sono come gli ormai decrepiti “democristiani”, personaggi che hanno vissuto quelle loro vite sul filo del compromesso, del ricatto, del favoritismo, alimentando così nel paese, corruzione e malaffare…

Ciò che mi ha sempre incuriosito di questi soggetti e che hanno manifestato esternamente nel corso degli anni un comportamento neutrale ed una profonda esibizione di rispetto per l’altrui libertà di pensiero… ma nei fatti, con quel loro “savoir faire“, vogliono di fatto condizionare gli altri…
D’altronde essi si sono già schierati, hanno scelto il carro su cui aggrapparsi, quasi sempre quello più comodo… dell’illegalità o meglio quello che alla fine  garantisce loro sicuri vantaggi…  

Infatti, messi di fronte alle scelte della vita, optano sempre per quella che può risultare più semplice o quantomeno, che non presenta conseguenze personali…
D’altronde, per loro, tutta la vita si riduce a questo: una estenuante ricerca del male minore!!! 

Loro non si espongono, non decidono ciò che è giusto, per loro la lotta si riduce a ciò che è male e ciò che è peggio… e difatti al peggio non c’è mai fine!!!

Già, ci sono loro!!!
Durante quei loro “imbarazzanti” interventi, si dicono predisposti al cambiamento… ma il dubbio di poter sbagliare li assilla…
Per loro cogliere la veridicità delle cose, analizzarle con la dovuta responsabilità è qualcosa che non li aggrada… perché a loro non interessa approfondire, mancano infatti di quella estrema capacità di giudizio equo e indipendente…
Loro non provano neppure ad andare oltre o per lo meno, non provare minimamente a farlo… la loro è una esistenza all’insegna della rinuncia!!! 
Così, malgrado i numerosi tentativi da parte di molti coraggiosi, amici e/o conoscenti che vorrebbero far aprire loro gli occhi, essi restano e resteranno sempre, a supporto di questo sistema sociale, inutili individui… pronti a barattarsi in ogni circostanza, per quella propria sopravvivenza…

Essi infatti dimostrano di odiare l’azione e di conseguenza, odiano tutti coloro capaci di fare quelle azioni, gente che crede di invertire il pensiero di questa terra faziosa, individui che portano nuove idee e obbiettivi pratici che sono alla portata di tutti, soggetti che credono nella legalità e non accettano alcuna forma di compromesso…
Ma purtroppo i sogni come ben sappiamo, si scontrano con la realtà… con coloro che, per l’appunto, tra questi soggetti, preferiscono non agire…
Ecco la “puzza” di cui parlavo… quel dover a volte stare lì ad ascoltare personaggi, che hanno basato tutta la loro esistenza sul profitto, la coercizione ed il denaro!!!
Ciò che non vogliono comprendere è che scegliere un male, non è altro che la maniera migliore di volerlo prolungare…
Infatti… non lo si elimina, non si devia da quella strada, ma si prosegue sempre nella stessa maniera, quella cioè di accettare quanto di più è sbagliato, perseguendo quindi verso l’unica via conosciuta, quella conservatrice…
Passano dal male minore in male minore, accumulando anni in quella logica di sottomissione, riflettendo quotidianamente su quale male scegliere… e decidere incredibilmente sempre tra due mali…il peggiore!!!

D’altronde la differenza tra un grande uomo e uno mediocre è che il primo teme di peggiorare e il secondo non pensa neanche lontanamente a migliorare!!!
Diceva Jean Rostand: Ciò che temi non succederà, succederà di peggio…

I nostri soldi…

C’è un meccanismo che mi ha molto colpito e vorrei condividerlo con voi…

Si definisce Signoraggio il profitto che nasce dalla differenza tra il valore nominale della moneta (cioè il valore numerico scritto sopra) e i costi sostenuti per produrla.

I profitti del signoraggio, o rendita monetaria, li prende chi emette moneta. Se pensi che questi proventi siano ridistribuiti alla collettività come sarebbe giusto … ti sbagli di grosso!
Storicamente, la parola “signoraggio” trae origine dal ricavo, goduto dal “signore del feudo”, proveniente dall’emissione di moneta avente valore nominale superiore al valore intrinseco. Il “signore” otteneva un guadagno dalla sovranità sulla moneta.
Oggi il “signore del feudo” non c’è più. Ma il signoraggio continua ad essere riscosso dalle Banche Centrali, per realizzare e prolungare una frode colossale nata e cresciuta a causa di ignoranza, censura, disinformazione, connivenza, collusione e corruzione. Una truffa che provoca direttamente il più grande trasferimento esistente al mondo di ricchezza pubblica (e quindi di potere) in mani private.
Proprio come nel medioevo, ancora oggi la ricchezza resa dal signoraggio, viene ottenuta sottraendo a tutti gli onesti cittadini i frutti del proprio lavoro.

Tutti i proventi del signoraggio vanno purtroppo nelle tasche di una ristretta cerchia di privati. Ma la potente combriccola ha pure, nel frattempo, escogitato un’altra truffa ancora peggiore per tenerci tutti soggiogati.
Il MONOPOLIO dell’emissione della cartamoneta Euro (€) appartiene alla Banca Centrale Europea, la quale, a differenza di quanto comunemente si crede, è di fatto una Società per Azioni con scopo di lucro che, dietro il pretesto istituzionale di “preservare il potere d’acquisto dell’euro” (cosa sulla quale ogni cittadino europeo avrebbe da ridire), cerca di trarre dall’emissione di carta-moneta il MASSIMO PROFITTO POSSIBILE per i suoi azionisti (cosa che, come vedremo tra poco, fa fin troppo bene).
E chi sono gli azionisti della BCE?
Gli azionisti sono le singole Banche Centrali Nazionali che si dividono i profitti secondo le percentuali che detengono. In mezzo ci sono pure la Banca d’Inghilterra, di Svezia e di Danimarca, che, senza nemmeno essere entrate nella moneta unica, percepiscono il signoraggio, pagato dagli inconsapevoli cittadini delle nazioni che adottano l’euro.

Quasi tutte le Banche Centrali Nazionali sono a loro volta, più o meno segretamente, possedute da altre banche e società private. Lo stesso accade per Banca d’Italia.
Ma da dove arrivano i profitti degli azionisti della BCE?
PROPRIO DAL SIGNORAGGIO!! Ecco cosa succede: la banca centrale privata stampa la carta-moneta e LA PRESTA per l’importo pari al VALORE NOMINALE CHE C’È SCRITTO SOPRA agli Stati nazionali in cambio di titoli di debito pubblico gravati di interesse annuo deciso dalla stessa in modo arbitrario. In questo modo la restituzione di una banconota da 100 Euro costata alla BCE 0,03 Euro viene a costare allo Stato 100 Euro, con un profitto per gli azionisti della BCE di 100 – 0,03 = €99,97 …e se è pagato dopo un anno il costo per la comunità nazionale arriva a 102,5 Euro con un tasso di interesse del 2.5%. Con questo tasso, che sembrerebbe irrisorio, il debito costituito da tutte le banconote emesse in uno Stato (ovvero tutte le banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro) raddoppia ogni 29 anni!!
Gli Stati membri dell’Unione Europea, per conto dei banchieri, fanno pagare ai propri cittadini questo debito fittizio tassandoli sempre più per pagare il cosiddetto “debito pubblico” che potrà solo aumentare e MAI estinguersi, essendo pari al valore nominale di TUTTA LA CARTA-MONETA emessa + interessi pregressi e, come se non bastasse, gravato da un interesse a scelta della BCE!
Il “debito pubblico”, per pagare il quale il nostro patrimonio e il nostro reddito, faticosamente guadagnato, viene tassato con IVA, IRPEF, ILOR, ICI, accise, una tantum, etc.. e per il quale VIENE SVENDUTO IL NOSTRO PATRIMONIO STATALE, nasce proprio da questa pratica fraudolenta, usuraria, immorale e devastante.

Ecco che cosa guadagnano e si spartiscono gli azionisti delle Banche Centrali!!!
Ma non è tutto! La BCE (con le varie banche centrali nazionali), nello Stato Patrimoniale del suo bilancio, apposta il valore delle banconote emesse come voce PASSIVA, ossia le tratta come se fossero un debito per la banca, mentre non lo sono assolutamente. E si tratta di oltre 500 miliardi di Euro! Inoltre, nel Conto Economico, non apposta come profitto le nuove emissioni (in tutto circa 40 miliardi di Euro l’anno).
Come se il presidente di una squadra di calcio, dopo aver ordinato ad una tipografia la stampa dei biglietti per l’ingresso allo stadio, nel momento della consegna e del pagamento, invece dei pochi centesimi per biglietto, si senta avanzare dal tipografo due sconcertanti richieste: di corrispondere come pagamento il valore nominale da lui stampigliato sui biglietti d’ingresso ed inoltre di ricevere un interesse (scelto arbitrariamente e senza appello) sul valore nominale di ogni biglietto consegnato!
In più a fine anno il tipografo, per non pagare tasse e rivalersi sul suo cliente, iscriverebbe a bilancio la stampa effettuata come perdita di un costo pari al valore nominale dei biglietti stampati e venduti!!
È un sistema incostituzionale che viene gestito dalle maggiori banche centrali private del mondo e, per quel che ci riguarda, dalla Banca Centrale Europea, la quale delega per l’Italia il suo azionista locale, Bankitalia SpA.

La BCE e le altre banche centrali nazionali stampano banconote non coperte da oro né danno diritto, al loro portatore, di convertirle in oro o in altri beni. Per questo le banconote non costituiscono affatto un debito per la banca che le ha emesse. Sono pura e semplice carta stampata e numerata!
Del valore di questa carta, la BCE si attribuisce in modo unilaterale la proprietà e la fornisce alle sue condizioni, ignorando che chi dà valore a della carta in quanto mezzo di scambio è la comunità che la riconosce e l’accetta, motivo per cui la proprietà della moneta spetta alla comunità e non a banchieri e banche private a scopo di lucro.
I PROVENTI DEL SIGNORAGGIO SONO SOTTRATTI ALLE COMUNITÀ NAZIONALI E VENGONO DIVISI TRA BANCHE PRIVATE CHE ACCRESCONO LA LORO RICCHEZZA IMPOVERENDO GLI ONESTI CITTADINI
Ma ciò che è ancor più sconvolgente è che, per di più:
LE BANCHE CENTRALI, ISCRIVENDO AL PASSIVO DELLO STATO PATRIMONIALE IL TOTALE DELLA MONETA EMESSA E NON ISCRIVENDO NEL CONTO DI GESTIONE IL PROFITTO DI EMISSIONE (OVVERO IL SIGNORAGGIO), OCCULTANO GRAN PARTE DEL LORO PATRIMONIO E DEI LORO PROFITTI, ELUDENDO COSÌ IL DOVERE DI RIMETTERLO ALLO STATO E COSTRINGENDO COSÌ LO STATO A SPREMERE DAI CITTADINI SEMPRE PIÙ TASSE!!
Praticamente i proventi del signoraggio ci vengono tolti per ben 2 VOLTE !!!
In conclusione:

LE BANCHE CENTRALI
SI APPROPRIANO INGIUSTAMENTE
DEL SIGNORAGGIO E, FACENDOCI PAGARE UN DEBITO INESTINGUIBILE CHE NON DOVREBBE ESISTERE, C’ESPROPRIANO SEGRETAMENTE DEI FRUTTI DEL NOSTRO LAVORO RENDENDOCI SCHIAVI ATTRAVERSO DEBITO PUBBLICO E TASSE!!
E adesso ..rispondimi! Vuoi permanere nella condizione di SCHIAVITÙ o intendi lottare per la tua dignità, riappropriandoti della Sovranità Monetaria Popolare per liberarti e liberare i tuoi simili dall’oppressore?
PENSACI!
Soltanto rimpossessandosi del potere dell’emissione monetaria diretta, in nome e per conto dei cittadini, lo Stato evita di regalare i proventi del signoraggio al sistema bancario e di spremere i cittadini mediante tasse inevitabilmente crescenti. Lo Stato Italiano SOVRANO potrebbe così finalmente riappropriarsi della possibilità di poter svolgere un’ autonoma politica economica, proprio per il fatto di poter rilanciare l’economia senza accrescere l’indebitamento pubblico.
L’indebitamento pubblico, infatti, accresce in modo proporzionale il potere dei creditori nei confronti dello Stato stesso.

La fattibilità della Sovranità Popolare della Moneta si basa su un semplice quanto solido ragionamento: se lo Stato è solvibile quando emette propri titoli del debito pubblico e le monete metalliche, lo è certamente anche quando emette la propria moneta cartacea. Con l’essenziale vantaggio che non si indebita e non paga interessi. In altre parole accresce il patrimonio della comunità invece di lasciare che tale patrimonio venga tacitamente sequestrato da una ristretta cerchia di banchieri.

I nostri soldi…

C’è un meccanismo che mi ha molto colpito e vorrei condividerlo con voi…

Si definisce Signoraggio il profitto che nasce dalla differenza tra il valore nominale della moneta (cioè il valore numerico scritto sopra) e i costi sostenuti per produrla.

I profitti del signoraggio, o rendita monetaria, li prende chi emette moneta. Se pensi che questi proventi siano ridistribuiti alla collettività come sarebbe giusto … ti sbagli di grosso!
Storicamente, la parola “signoraggio” trae origine dal ricavo, goduto dal “signore del feudo”, proveniente dall’emissione di moneta avente valore nominale superiore al valore intrinseco. Il “signore” otteneva un guadagno dalla sovranità sulla moneta.
Oggi il “signore del feudo” non c’è più. Ma il signoraggio continua ad essere riscosso dalle Banche Centrali, per realizzare e prolungare una frode colossale nata e cresciuta a causa di ignoranza, censura, disinformazione, connivenza, collusione e corruzione. Una truffa che provoca direttamente il più grande trasferimento esistente al mondo di ricchezza pubblica (e quindi di potere) in mani private.
Proprio come nel medioevo, ancora oggi la ricchezza resa dal signoraggio, viene ottenuta sottraendo a tutti gli onesti cittadini i frutti del proprio lavoro.

Tutti i proventi del signoraggio vanno purtroppo nelle tasche di una ristretta cerchia di privati. Ma la potente combriccola ha pure, nel frattempo, escogitato un’altra truffa ancora peggiore per tenerci tutti soggiogati.
Il MONOPOLIO dell’emissione della cartamoneta Euro (€) appartiene alla Banca Centrale Europea, la quale, a differenza di quanto comunemente si crede, è di fatto una Società per Azioni con scopo di lucro che, dietro il pretesto istituzionale di “preservare il potere d’acquisto dell’euro” (cosa sulla quale ogni cittadino europeo avrebbe da ridire), cerca di trarre dall’emissione di carta-moneta il MASSIMO PROFITTO POSSIBILE per i suoi azionisti (cosa che, come vedremo tra poco, fa fin troppo bene).
E chi sono gli azionisti della BCE?
Gli azionisti sono le singole Banche Centrali Nazionali che si dividono i profitti secondo le percentuali che detengono. In mezzo ci sono pure la Banca d’Inghilterra, di Svezia e di Danimarca, che, senza nemmeno essere entrate nella moneta unica, percepiscono il signoraggio, pagato dagli inconsapevoli cittadini delle nazioni che adottano l’euro.

Quasi tutte le Banche Centrali Nazionali sono a loro volta, più o meno segretamente, possedute da altre banche e società private. Lo stesso accade per Banca d’Italia.
Ma da dove arrivano i profitti degli azionisti della BCE?
PROPRIO DAL SIGNORAGGIO!! Ecco cosa succede: la banca centrale privata stampa la carta-moneta e LA PRESTA per l’importo pari al VALORE NOMINALE CHE C’È SCRITTO SOPRA agli Stati nazionali in cambio di titoli di debito pubblico gravati di interesse annuo deciso dalla stessa in modo arbitrario. In questo modo la restituzione di una banconota da 100 Euro costata alla BCE 0,03 Euro viene a costare allo Stato 100 Euro, con un profitto per gli azionisti della BCE di 100 – 0,03 = €99,97 …e se è pagato dopo un anno il costo per la comunità nazionale arriva a 102,5 Euro con un tasso di interesse del 2.5%. Con questo tasso, che sembrerebbe irrisorio, il debito costituito da tutte le banconote emesse in uno Stato (ovvero tutte le banconote da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro) raddoppia ogni 29 anni!!
Gli Stati membri dell’Unione Europea, per conto dei banchieri, fanno pagare ai propri cittadini questo debito fittizio tassandoli sempre più per pagare il cosiddetto “debito pubblico” che potrà solo aumentare e MAI estinguersi, essendo pari al valore nominale di TUTTA LA CARTA-MONETA emessa + interessi pregressi e, come se non bastasse, gravato da un interesse a scelta della BCE!
Il “debito pubblico”, per pagare il quale il nostro patrimonio e il nostro reddito, faticosamente guadagnato, viene tassato con IVA, IRPEF, ILOR, ICI, accise, una tantum, etc.. e per il quale VIENE SVENDUTO IL NOSTRO PATRIMONIO STATALE, nasce proprio da questa pratica fraudolenta, usuraria, immorale e devastante.

Ecco che cosa guadagnano e si spartiscono gli azionisti delle Banche Centrali!!!
Ma non è tutto! La BCE (con le varie banche centrali nazionali), nello Stato Patrimoniale del suo bilancio, apposta il valore delle banconote emesse come voce PASSIVA, ossia le tratta come se fossero un debito per la banca, mentre non lo sono assolutamente. E si tratta di oltre 500 miliardi di Euro! Inoltre, nel Conto Economico, non apposta come profitto le nuove emissioni (in tutto circa 40 miliardi di Euro l’anno).
Come se il presidente di una squadra di calcio, dopo aver ordinato ad una tipografia la stampa dei biglietti per l’ingresso allo stadio, nel momento della consegna e del pagamento, invece dei pochi centesimi per biglietto, si senta avanzare dal tipografo due sconcertanti richieste: di corrispondere come pagamento il valore nominale da lui stampigliato sui biglietti d’ingresso ed inoltre di ricevere un interesse (scelto arbitrariamente e senza appello) sul valore nominale di ogni biglietto consegnato!
In più a fine anno il tipografo, per non pagare tasse e rivalersi sul suo cliente, iscriverebbe a bilancio la stampa effettuata come perdita di un costo pari al valore nominale dei biglietti stampati e venduti!!
È un sistema incostituzionale che viene gestito dalle maggiori banche centrali private del mondo e, per quel che ci riguarda, dalla Banca Centrale Europea, la quale delega per l’Italia il suo azionista locale, Bankitalia SpA.

La BCE e le altre banche centrali nazionali stampano banconote non coperte da oro né danno diritto, al loro portatore, di convertirle in oro o in altri beni. Per questo le banconote non costituiscono affatto un debito per la banca che le ha emesse. Sono pura e semplice carta stampata e numerata!
Del valore di questa carta, la BCE si attribuisce in modo unilaterale la proprietà e la fornisce alle sue condizioni, ignorando che chi dà valore a della carta in quanto mezzo di scambio è la comunità che la riconosce e l’accetta, motivo per cui la proprietà della moneta spetta alla comunità e non a banchieri e banche private a scopo di lucro.
I PROVENTI DEL SIGNORAGGIO SONO SOTTRATTI ALLE COMUNITÀ NAZIONALI E VENGONO DIVISI TRA BANCHE PRIVATE CHE ACCRESCONO LA LORO RICCHEZZA IMPOVERENDO GLI ONESTI CITTADINI
Ma ciò che è ancor più sconvolgente è che, per di più:
LE BANCHE CENTRALI, ISCRIVENDO AL PASSIVO DELLO STATO PATRIMONIALE IL TOTALE DELLA MONETA EMESSA E NON ISCRIVENDO NEL CONTO DI GESTIONE IL PROFITTO DI EMISSIONE (OVVERO IL SIGNORAGGIO), OCCULTANO GRAN PARTE DEL LORO PATRIMONIO E DEI LORO PROFITTI, ELUDENDO COSÌ IL DOVERE DI RIMETTERLO ALLO STATO E COSTRINGENDO COSÌ LO STATO A SPREMERE DAI CITTADINI SEMPRE PIÙ TASSE!!
Praticamente i proventi del signoraggio ci vengono tolti per ben 2 VOLTE !!!
In conclusione:

LE BANCHE CENTRALI
SI APPROPRIANO INGIUSTAMENTE
DEL SIGNORAGGIO E, FACENDOCI PAGARE UN DEBITO INESTINGUIBILE CHE NON DOVREBBE ESISTERE, C’ESPROPRIANO SEGRETAMENTE DEI FRUTTI DEL NOSTRO LAVORO RENDENDOCI SCHIAVI ATTRAVERSO DEBITO PUBBLICO E TASSE!!
E adesso ..rispondimi! Vuoi permanere nella condizione di SCHIAVITÙ o intendi lottare per la tua dignità, riappropriandoti della Sovranità Monetaria Popolare per liberarti e liberare i tuoi simili dall’oppressore?
PENSACI!
Soltanto rimpossessandosi del potere dell’emissione monetaria diretta, in nome e per conto dei cittadini, lo Stato evita di regalare i proventi del signoraggio al sistema bancario e di spremere i cittadini mediante tasse inevitabilmente crescenti. Lo Stato Italiano SOVRANO potrebbe così finalmente riappropriarsi della possibilità di poter svolgere un’ autonoma politica economica, proprio per il fatto di poter rilanciare l’economia senza accrescere l’indebitamento pubblico.
L’indebitamento pubblico, infatti, accresce in modo proporzionale il potere dei creditori nei confronti dello Stato stesso.

La fattibilità della Sovranità Popolare della Moneta si basa su un semplice quanto solido ragionamento: se lo Stato è solvibile quando emette propri titoli del debito pubblico e le monete metalliche, lo è certamente anche quando emette la propria moneta cartacea. Con l’essenziale vantaggio che non si indebita e non paga interessi. In altre parole accresce il patrimonio della comunità invece di lasciare che tale patrimonio venga tacitamente sequestrato da una ristretta cerchia di banchieri.