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Buona pasquetta a tutti…

In questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro dove Gesù era stato seppellito dopo la Crocifissione
Possa quindi la risurrezione pasquale essere un invito per superare i nostri limiti e a credere nell’impossibile, in particolare per una pace globale e definitiva per il mondo intero.

Auguri…

La verità il più delle volte è "banale": già… da quel sepolcro si è semplicemente trafugato il corpo!!!

Sappiamo bene quanto ci è stato insegnato sin da piccoli e cioè di come Gesù sia resuscito e di come quel telo avvolse per pochi giorni il suo corpo, conosciuto come “Sacra Sindone” per poi  scoprire crescendo che quel tessuto conservato a Torino fosse semplicemente un falso, sì… a differenza di quanto i vangeli canonici ci avevano convinti e quindi di come quel reperto fosse una prova reale della “resurrezione”, elemento fondamentale per confermare quella scomparsa misteriosa…

Ora che si è dimostrato che la Sindone non appartenesse ad alcuna reliquia del Cristo, ma rappresenti esclusivamente un oggetto di venerazione (tra l’altro come riportavo sopra “falso”, come molti altri in circolazione nel mondo), beh… ora che finalmente il C-14 ha collocato la data di quel tessuto esaminato fra il 1250 e il 1400 (d’altronde, non a caso, la prima notizia certa su questo tessuto risaliva al 1357, quando venne esposto a Lirey in Francia, il sottoscritto d’altronde ha sempre sostenuto che a realizzare quell’incisione fu un genio, un qualche studioso che conosceva bene quanto fosse accaduto durante quella crocifissione, i tessuti dell’epoca, il tipo di piante di quei luoghi, le ferite riportate, l’utilizzo per quella tortura di chiodi e punte di armi, ed ancora dove porre le macchie di sangue, ma soprattutto fu capace di creare quella cosiddetta tridimensionalità, in un tempo in cui questa non esisteva, utilizzando la tecnica del bassorilievo…), una parte di “verità” è iniziata finalmente a circolare!!!

Ma ciascuno di noi sa bene che per poter credere in qualcosa di sovrannaturale vi è bisogno della fede, perché quest’ultima ad alimentare la credenza!!!

E difatti l’apostolo Paolo si dimostrò bravissimo in ciò, tanto d’aver indirizzato in maniera rilevante il cristianesimo del primo secolo su cui Gesù aveva basato i propri insegnamenti, modificando quel messaggio in qualcosa di diverso, sì… in una religione dissimile da quella cui il profeta si era ispirato e difatti attraverso quelle sue 13 lettere, riuscì ad affermare che la vittoria di Cristo sulla morte fosse più importante della sua lotta contro l’allora potere costituito!!!

Come ho scritto ieri, i discepoli colpiti inaspettatamente dal lutto del loro maestro avevano fretta di seppellire il suo corpo, se pur lasciando intuire che a causa del Sabbath (nella consuetudine giudaica è il giorno di preparazione alla festività del sabato o di altra festività), non avevano altre alternative se non depositarlo in una fossa comune oppure porlo celermente in una tomba privata senza alcuna unzione (sappiamo bene come di sabato, men che mai quel giorno che era un sabato di Pasqua, si potesse pensare di lavorare o ancor meno entrare nei sepolcri…) e difatti, fu proprio questa difficoltà a rendere inaccettabile l’intervento dei discepoli o quantomeno quest’ultimi si dimostrarono nei fatti codardi nel compiere quell’azione; viceversa, cosi è scritto, a compiere la sepoltura furono le donne, quelle stesse che poi successivamente andarono qualche giorno dopo a togliere l’enorme masso posto all’ingresso della tomba (e così ad una enorme fandonia si rimediò aggiungendone un’altra ancor ancor più grossolana…).

È curioso notare infatti come nel vangelo di Marco quelle stesse donne siano consapevoli delle difficoltà da superare e di come nonostante tutto, decidano egualmente di recarsi al sepolcro per completare quella sepoltura: per fortuna – permettetemi di aggiungere – la provvidenza toglierà loro da quell’imbarazzante situazione, facendo trovare la pietra posta all’ingresso… già spostata!!!

Si comprende quindi come quel concetto di “resurrezione” rappresenti più un’interpretazione teologica che un fatto storico: la scomparsa di un cadavere!!! D’altronde, se dovessimo pensare che ad ogni cadavere scomparso vi sia una corrispondente resurrezione, beh… credo che ci sarebbero milioni e milioni di resuscitati, così tanti che nel cielo non ci sarebbe più un posto libero!!!  

Ed allora, riprendendo quella sepoltura temporanea, abbiamo letto dai vangeli che Giuseppe di Arimatea accorse dal governatore Ponzio Pilato per poter rimuovere il corpo dalla croce e insieme ad un seguace di Gesù di nome Nicodeno, garantirgli una collocazione provvisoria, già… in un sepolcro scavato lì vicino nella roccia…

Nessuno ha mai saputo a chi appartenesse quella tomba, ma si adattava perfettamente alla situazione d’emergenza, con l’intesa che dopo il giorno del Sabath e le festività della Pasqua (giorni nei quali, come ho scritto sopra, nessuno poteva far nulla…), i familiari di Gesù sarebbero tornati per completare le tradizionali esequie funerarie.

Ecco perché il corpo fu velocemente avvolto in un telo di lino, cosparso di olii aromatici, aloe e mirra, disteso su una lastra di pietra e infine chiusero il sepolcro facendo scivolare un masso contro l’entrata…

Come dicevo sopra, nessuno ha mai saputo la posizione esatta di quel luogo, ma nel frattempo un nuovo e designato sito, è diventato il luogo più santo della cristianità, tanto da averci edificato sopra una chiesa chiamata “Santo Sepolcro”…

Un luogo venerato da quando nel IV secolo d.C., la madre dell’imperatore Costantino, Elena, da poco convertita alla nuova fede, dichiarò che quello era senza alcun dubbio, il luogo sacro della sepoltura del Cristo!!!

Ed allora…

CONTINUA

Fedez attaccato nei social da quell'abituale vile ipocrisia che preferisce colpire in maniera spietata chi evidenzia generosità, a differenza di quanti viceversa mostrano egoismo e promozione personale!!!

Fedez mangiato dall’ipocrisia di questo Paese“!!!

E’ questo il titolo che ho dato al quadro esposto accanto, perché rappresenta perfettamente molti miei connazionali… 

Già… sono tutti a chiedere evidenti manifestazioni di generosità ai nostri calciatori, celebrità, cantanti, politici, uomini dello spettacolo ma poi, quando si tratta di dimostrare essi in prima persona di essere generosi, ecco che improvvisamente vien fuori quella manina corta, escono a giustifica tutta una serie di argomentazioni, si palesano esigue possibilità economiche e via discorrendo… 

La verità è che non si è generosi con gli altri, non si tratta di essere taccagni, no… quella è un’altra cosa, qui parliamo di saper dare al prossimo e in ogni momento della propria vita, non quando ci viene chiesto in Tv o per una partita di pallone, ma sempre!!!    

Ci sono persone che mostrano di essere altruiste, concedono senza volere nulla in cambio o nel caso in cui potrebbe anche verificarsi un guadagno personale, questo non deve essere il fattore motivante per scatenare un putiferio, d’altronde non è dovuto che essi manifestino ad ogni costo quella propria generosità e quindi, prima di valutare le azioni altrui, ancor prima di fare loro i conti in tasca, sarebbe bene dimostrare in primis cosa si è fatto nel corso della propria vita, quanto si è concesso, in termini non solo economici ma anche e soprattutto affettivi… 

Ho letto in queste ore la polemica sui social sulle  uova di Pasqua sponsorizzate da Fedez… finite – come sempre accade in questi casi nel nostro Paese – al centro di una polemica a causa di eventuali proventi finiti in una fondazione…

Ora, invece di ringraziare quel rapper che grazie alla sua beneficenza ha raccolta mezzo milione di euro, no… ci si sofferma su quanto eventualmente egli abbia incassato da quella sponsorizzazione… 

Vorrei sapere quanti di coloro che oggi scrivono contro Fedez, abbiano inviato anche semplicemente una piccola somma per la costruzione di un centro di ricerca oppure riabilitativo come quello ora preso di mira, per bambini e bambine con problematiche neurologiche complesse. 

Già quanti… inviatemi i vostri nomi e cognomi che mi riprometto di pubblicarli in questo mio blog, non importa che mi confermate la somma donata, anche solo 10 euro vanno bene, ma l’importante che dimostriate il pagamento effettuato con il vostro nome e cognome, potete cancellare con un pennarello quanto devoluto, d’altronde la persona generosa non si espone mai personalmente e non dice agli altri cosa ha donato e quanto ha fatto nel corso della propria vita, solitamente lo si scopre solo dopo la morte ed esempi ne abbiamo per fortuna tanti… 

Ora viceversa sono diventati tutti ragionieri, “con i soldi degli altri ovviamente”: quale fosse la reale cifra che è stata devoluta in beneficienza, se questa è di fatto proporzionale alle vendite, oppure se fosse già stabilita una percentuale!!! Minch… ma che sono diventati tutti ufficiali della Gdf, tutti che vogliono sapere le cifre o come funzionerà questa operazione….

Ho letto che Fedez abbia donato 60.000 euro, una gran bella cifra e gli fa onore, ma anche se avesse donato semplicemente 500 euro avrebbe dimostrato lo stesso di essere una persona generosa, perché non è la quantità che fa di un uomo il suo essere migliore, bensì è quanto si disposti a dare in maniera sincera, sforzandosi sempre di raggiungere con il proprio scopo, quel sostegno nei confronti degli altri più deboli, mai smettendo di dare – anche dinnanzi a critiche feroci – il proprio contributo, in tempo, energia e in questo caso… denaro!!!

Sarebbe opportuno che quel gesto di Fedez venga in tutto e per tutto copiato da coloro che per loro fortuna possono permettersi di vivere oggi una vita agiata; così facendo contribuiranno a rendere più felici molte persone tra cui donne e bambini, ma soprattutto renderanno certamente migliore questo mondo…

Il sottoscritto proverà nel suo piccolo a fare in modo per Pasqua di acquistare – trovandole… sì perché l’auspicio è che queste vadano tutte a ruba – quelle uova tanto “incriminate“, mettendo così in concreto un po’ di aiuto, ma soprattutto quella necessaria pace che più di ogni altra cosa, in questo tragico momento storico, abbiamo tutti fortemente bisogno!!! 

Bravo Fedez…   

Auguri di Buona Pasqua a tutti: sia agli onesti che ai disonesti…

Sono in giorni come questi, nei quali sei quasi obbligato a scrivere un augurio, che un senso di tristezza, di delusione e di amarezza… mi prende.
Già, sono troppe le parole false espresse, le frasi fatte per dire quello si dovrebbe sentire nel profondo e che invece resta vacuo, a livello superficiale…
Messaggi social, fotografie, video, baci e abbracci che sembrano cambiare il mondo, ma che in fondo non cambiano nulla; perché non vogliamo cambiare nulla!!!
Per altro… passato quel giorno, non modifichiamo le nostre abitudini, non cambiamo i nostri comportamenti, non ci ribelliamo alle ipocrisie e ai silenzi, a quelle consuetudini a cui da troppo tempo siamo legati…
La verità è che si vuole stare comodi, senza problemi, disinteressandosi di quanto accade fuori, di ciò che non ci riguarda personalmente, viviamo protetti al riparo, all’interno delle proprie mura, comodi e imperturbati…
A pensare tutto ciò un’angoscia mi prende e mi stringe il cuore…
Si dovrei sentire quella presenza trascendente… quella speranza interiore, che come un sole che sorge, dovrebbe rischiarare i sentimenti di tutta l’umanità…
Ma non è così… non la sento quella  voce che grida nel deserto, che chiama ciascuno di noi verso il cambiamento, io vedo soltanto intorno a me… indifferenza!!!
Diversamente, ciò che desidero realmente è vedere negli altri quella perduta speranza, quell’auspicato cambiamento di mettere in pratica quel rinnovamento che trasformi finalmente le coscienze… 
D’altronde come si dice: “i cambiamenti sono possibili… solo quando vengono attuati!!!
E allora mi chiedo perché non cominciare… cosa si sta aspettando, basta iniziare compiendo un primo passo… provare a indirizzare se stessi verso quel miglioramento morale desiderato, un cammino senz’altro possibile, se lo si vuole compiere…
Non c’è quindi bisogno d’aspettare un segno sovrannaturale, la speranza è qui ora, su questa terra, è presente, sì…  è data a tutti la possibilità di ricominciare, anche per chi si è perduto, anche per chi adesso è sfiduciato…
Vedrete che la rotta scelta sarà quella giusta… porterà ciascuno di noi verso un paese libero, dove la pace sarà una costante, dove la giustizia primeggerà e dove la democrazia non verrà limitata o plagiata dai pochi… perché questa è una cosa che ti riguarda, sì… che riguarda anche te!!!
Ed allora per la prossima volta, pensaci… prima di dire Buona Pasqua!!!

Pesach…

La Pasqua è andata e oggi è mia intenzione ricordarla prendendo spunto non dalla nostra religione e cioè quella “cristiana” con la celebrazione della resurrezione di Gesù, ma voglio riprendere il concetto di Pasqua “ebraica”, meglio conosciuta come “Pesach”, che celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosè ed è rappresentata nei due riti: dell’immolazione dell’agnello e del pane azzimo.
Mi rifaccio a questa definizione ebraica poiché “pesach” significa “passar oltre” e riporta alla decima piaga che colpi i figli d’Egitto: il racconto nel quale l’angelo di Dio, vide il sangue dell’agnello sulle porte delle case degli israeliti e “passò oltre”, colpendo così solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone…
Ecco in questi giorni anch’io ho deciso di “passar oltre”, di superare quelle altre porte… anch’esse macchiate di sangue da coloro che in queste abitazioni dimorano e che con la loro violenza hanno saputo infliggere la morte a coloro che che per amore di giustizia e legalità, avevano tentato di contrastarli esponendosi e perdendo perciò anche la propria vita.
Oggi appunto vorrei tentare di perdonare… (sinceramente quanto sto provando a fare mi viene difficile da compiere, ma ho deciso di provarci…) sia coloro che attraverso i propri comportamenti hanno deciso di allontanarsi dalla strada impervia dell’illegalità, che per quanti (e sono i più… ) che invece quella strada la continuano a percorrere in modo convinto…
Nel far ciò… ci si dimentica che l’essere cristiano (o sentirsi credente anche di un’altra religione) è principalmente… aver rispetto per gli altri!!!

Pensare o sperare di essere degni di entrare nelle grazie di Dio o credere di essere prescelti dopo aver commesso delitti nei riguardi di un’altro essere umano, preclude di fatto, qualsivoglia possibilità di farne parte!!!
Nessun martire sarà mai premiato da Dio… come nessun omicida potrà mai essere perdonato… per quanto anche la nostra “Chiesa” vada riportando attraverso il perdono!!!
Non ci potrà mai essere alcun seme di speranza per coloro che si sono macchiati di gravi colpe… come non c’è Vangelo o manifestazione cristiana che tenga, che possa condonare i crimini di quanti si sono vocati alla logica e alla prepotenza mafiosa…
Non basta quindi schierarsi contro il male… la mafia, non è una lotta ideologica, ma rappresenta con le proprie azioni quel contrasto al forte senso della dignità umana…
Vi è in corso una sfida, tra chi tenta di assoggettare a se quei soggetti più deboli, giovani vittime che vivono di sopravvivere in questa terra “impestata” dall’illegalità, contagiati da generazioni da quel morbo infame…
Da qui nasce l’esigenza spirituale di un discernimento che ci impegna a saper “andar oltre”, a opporsi fino in fondo a quella forma brutale e devastante che è oggi la mafia, quel modo diseducativo in cui la cultura e la teologia vengono viste (esse) come rappresentazione drammatica del male, mentre il messaggio che si tenta di avversare è quello del rifiuto ai precetti di verità cristiana…
Oggi c’è bisogno di sostenere con forza e coraggio, quell’unico messaggio, impegno e rispetto dei principi morali dell’uomo, che sono alla base dei segni di disciplina: obbedire a Dio prima che agli uomini!!!

Si tratta di avere chiarezza dei propri gesti… perché non si possono servire due padroni… non si può servire Dio e la ricchezza, ed occorre tracciare una netta linea di chiarezza, confine tra fede e l’illegalità…

E’ tempo di “pesach” di andare oltre… perché in ognuno di noi vi è quella necessaria forza di resistenza alle tentazioni, a quelle continue provocazioni fatte di collusioni e compromessi, a quei modi coercitivi d’imporre i propri messaggi illegali, tutti sistemi mafiosi che tentano di corrompere l’animo umano… ben convinti che per per ognuno di noi, basterà un prezzo da pagare.
Dopotutto si dice che “ogni uomo ha il suo prezzo” – anche se questo non è vero… ma si trova bene per ognuno un’esca a cui non può non abboccare.
Così, per guadagnare talune persone a una causa, è necessario soltanto dare alla cosa lo splendore della causa e dell’abnegazione (e a quale causa non lo si potrebbe dare?), esso è lo zuccherino della loro anima; per tutti gli altri vi sono altre esche!!!