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Quell'Assessorato Regionale "inesistente"…

Egr. Sig. Costanzo, anche oggi, quel nostro funzionario dell’assessorato territorio ambiente non ha deluso. 

Per l’ennesima volta, in giornata di ricevimento, il signor funzionario, era assente!!!


Ebbene si, sono diventato un veggente perché la sua assenza l’avevo prevista già con largo anticipo ed ero certo che oggi, avrei trovato la sua porta chiusa a chiave, sentendomi dite da un suo collega, come al solito: mi spiace ma il signore oggi è assente.

Chissà debbo pensare che probabilmente sarà stato colto da un malessere. 
Già, peccato pero che quel malore non sia di fatto  permanente!!!  
Ma come le avevo in precedenza comunicato: non demordo!! 
Qualcuno tra i suoi lettori si chiederà stupito: ma perché non chiama prima per confermare l’appuntamento??? 
Come mai non contatta telefonicamente quel funzionario? 
Magari si risparmierebbe di fare tanti km inutili!!

Ebbene, vorrei rispondere a ciascuno di loro, se pur profondamente imbarazzato, provo a rispondere: non ci riesco! Non ne sono capace!! Ma come? Sì, non ci riesco, ma non perché non sappia usare il cellulare, ma solo perché il signore funzionario non risponde mai! 



Anzi, per la verità, durante un precedente incontro fortuito, lui stesso mi ha riferito che non ha tempo per rispondere perché è sempre molto impegnato!!!


Bene, a questo punto mi arrendo, desisto, ammetto la sconfitta, ho fallito e quindi… quindi non mi aspetta che una sola strada, inizia la caccia, già  quella caccia implacabile che avrà un solo obiettivo: Giustizia!!! 
Mi permetta di aggiungere alla sua comunicazione, una nota personale: speriamo che non finisca come al solito… e cioè con una sanzione amministrativa o con quell’inconcludente richiamo da parte del proprio dirigente, che nel tempo, non riuscirà ad apportare a quel proprio dipartimento, alcun reale concreto e positivo cambiamento…

Pronto… Pronto…??? Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana??? Boh…


Molto spesso ricevo nell’email di questo Blog, missive da parte di alcuni lettori che mi chiedono di portare alla luce, circostanze ambigue che nel corso della loro esperienza sono costretti a subire…

Il più delle volte – non essendo le note particolarmente dettagliate e soprattutto non ricevendo riscontri oggettivi tali da permettere una migliore individuazione dei soggetti coinvolti – cerco di comprendere quanto accaduto e provo a far emergere quella realtà descritta, in modo generico senza entrare mai nel dettaglio specifico di luoghi e personaggi coinvolti…
Altre volte, le segnalazioni non si celano dietro pseudo nomi (il più delle volte fantasiosi), ma sono accompagnate dalle proprie generalità, dichiarandosi inoltre a rendersi disponibili, non solo ad essere contattati per eventuali chiarimenti, ma bensì anche a denunciare quanto loro accaduto….
Ecco allora, quando ciò accade, mi accingo subito a portarle in evidenza, affinché chi di dovere… sperando che possa leggere il post che lo riguarda, comprenda in maniera definitiva che il tempo delle prepotenze è giunto alla fine…  e che riprenda a fare quanto di sua competenza, per evitare che la circostanza negativa degeneri, con evidenti conseguenze anche a quel proprio incarico…
Eccovi quindi riportata la nota ricevuta: 
Egregio Sig. Nicola Costanzo,
innanzitutto desidero confidarLe di essere un Suo assiduo lettore ed inoltre, mi permetta di esprimerLe il mio personale ringraziamento, per la cordialità e la gentilezza con cui si è reso disponibile nel voler portare in evidenza questa vicenda che, non le nascondo, sta creando al sottoscritto, notevoli problemi professionali.
Ci tengo quindi a segnalarLe che sovente si riscontrano nella pubblica amministrazione regionale, dei funzionari inclini ad un atteggiamento del tutto estraneo al codice deontologico a cui si deve rigorosamente attenere un servitore della “res pubblica”.
Aggiungo, inoltre, che alla violazione dei principi deontologici si accompagna molto spesso una singenetica attitudine a violare anche il codice penale della nostra Repubblica, in altre parole a delinquere nell’ambito della competenze assunte nella pubblica amministrazione.
E’ il caso di un “dipendente” dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia, sito in Palermo, Via Ugo La Malfa, n. 169.
Recandomi spesso in codesto ufficio ho potuto constatare come un “funzionario” di uno dei Servizi assessoriali, è protagonista del cosiddetto fenomeno dell’assenteismo; in pratica ho constatato personalmente che, nel 50% dei casi –durante i giorni previsti di ricevimento– è sempre assente: “Una percentuale sbalorditiva, visto che il signore funzionario percepisce regolarmente il 100% di stipendio, pagato da tutti noi cittadini lavoratori“.
Ovviamente sulla sua cagionevole salute nutro molti dubbi, visto che nelle rare occasioni in cui è presente, manifesta una forma fisica smagliante, che lo porta a frequentare assiduamente il bar di quell’assessorato, salendo e scendendo per le scale da quel suo piano                         in maniera certamente agevole.
Inoltre, ho notato che questo “funzionario” molto spesso non risponde al telefono, pur essendo egli all’interno della propria stanza, vedasi ad esempio un caso nel quale il sottoscritto, posto dinnanzi alla sua porta, ha provato a chiamare con il proprio cellulare quella sua stanza e seppur ne ascoltavo dall’esterno lo squillo, la chiamata non riceveva da quel numero interno alcuna risposta, confermando così in maniera definitiva, quanto già sospettassi.
Motivo per cui, ho pensato che forse egli avesse qualche problema di udito. 
Tuttavia, tale ipotesi fu pochi giorni dopo smentita, in quanto, essendomi recato nuovamente a quel piano, ho potuto constatare visivamente di come quel “funzionario”, nel salutare personalmente alcuni conoscenti dinnanzi al proprio uscio, riusciva perfettamente a sentire squillare il proprio cellulare (posto sulla sua scrivania distante alcuni metri) e difatti, scusandosi con loro per quella improvvisa chiamata, salutava e scattava come un felino subito a rispondere.
Inoltre, le pratiche trattate da questo Sig. “funzionario” tendono casualmente a smarrirsi o peggio ancora, ad essere abbandonate tra gli anfratti della sua stanza. 
Ho pensato che avesse qualche problema di memoria, ma anche in questo caso ho dovuto ricredermi, in quanto, in più di un’occasione, nell’interloquire con egli, ho potuto notare con grande meraviglia, che questo Sig. “funzionario” è dotato di una memoria impeccabile, al punto tale da ricordare a memoria, il numero di giorni di ferie residui da usufruire, le date future con largo anticipo della sua assenza dal posto di lavoro (per godimento delle ferie) e finanche, le date future in cui si sarebbe manifestata una generica malattia che lo avrebbe costretto all’assenza dal posto di lavoro.
A questo punto quindi mi chiedo:
1) Bisogna lanciare un appello disperato al Presidente Musumeci?
2) Bisogna fare una visitina in Procura?
Mi dia una valida indicazione.
Grazie.
                                                
Preg. mo Sig. *************
mi auguro che la pubblicazione di questa sua missiva giunga a chi di dovere…
Non vorrei inoltre che quel “Sig.” ambisca a procedere con quella locuzione (per come d’altronde fanno molti suoi conterranei) che dice “mi spezzò ma non mi piego“!!!
Posso sin d’ora assicurargli, che questa sua eventuale decisione, certamente infelice –elevata al clamore mediatico che sin d’ora le compete o presentata presso quegli organi giudiziari di competenza– risulterebbe per egli… non solo rovinosa, ma fortemente deleteria!!!
Un consiglio quindi che posso dare a quel “funzionario” è di provare a riabilitarsi ed iniziare semplicemente riprendere a fare, il proprio dovere…
Mi dispiacerebbe d’altronde dover leggere quel suo nominativo in qualche testata giornalistica online e dover quindi riportare nel mio Blog… quanto emerso (non solo su Egli… ma anche su altri eventuali colleghi delle PA), a causa di quelle ormai consuete… inchieste giudiziarie.
Per cui Sig. *********** , con l’auspicio di ricevere presto un suo riscontro, mi auguro che quanto compiuto oggi dal sottoscritto, possa dare un contributo positivo a questa sua vicenda personale..
Cordiali saluti
Nicola Costanzo

I controlli nelle attività estrattive…

Il mese scorso ho pubblicato un post intitolato l’attività estrattiva in Sicilia ed il ruolo fondamentale del Direttore tecnico dei lavori: http://nicola-costanzo.blogspot.it/2017/12/lattivita-estrattiva-in-sicilia-ed-il.html e con mia sorpresa, questo post è salito per visualizzazioni, tra quelli più letti nel mio blog…
Ed allora visto l’alto interesse per l’argomento, mi permetto di entrare nuovamente nel merito di quella particolare attività, analizzando questa volta, i controlli previsti dalla legge…
Come molti sanno, l’attività estrattiva rappresenta un tema dai contenuti tecnici oggettivi, ma comunque condizionati da leggi e regolamenti di settore, vigenti nei vari e specifici territori. 
Ciò che oggi m’interessa evidenziare, è l’aspetto della vigilanza mineraria… 
Non volendo entrare nello specifico delle leggi, desidero valutare quali sanzioni sono previste nei casi d’infrazione e cosa si può fare soprattutto per evitarle…
Innanzitutto vi sono quelle di carattere amministrativo, certamente gravose per chi eserciti un’attività estrattiva senza autorizzazione e perciò del tutto svolta in modo abusiva…
Tali irregolarità sono classificate in due gruppi: il primo riguarda i casi di mancato rispetto dei contenuti dell’autorizzazione a riguardo del tipo e/o della quantità dei materiali di cava di cui è consentita la coltivazione, ovvero il mancato rispetto dell’estensione e della profondità massima prevista dal medesimo atto, con riferimento a specifici punti fissi di misurazione; mentre il secondo gruppo riguarda tutti gli altri casi d’inosservanza dei contenuti prescrittivi dell’autorizzazione convenzionata…
Quindi da quanto sopra, possiamo comprendere come la normativa parli chiaro e forse potremmo anche entrare nei meriti di quelle previste sanzioni, dei loro esigui importi e se esse da sole, rappresentano un energico deterrente al non compiere quei reati, ma qui come si sa… si entra nel campo legislativo, che lascio volentieri a chi di competenza…  
D’altronde, ciò che mi interessa sviluppare in questa analisi e se le funzioni di vigilanza vengono svolte correttamente da quell’Ente di controllo, in particolare quando, proprio nel nostro territorio, vi sono condizioni che limitano in maniera decisa quelle stesse ispezioni, a causa di Esercenti che di fatto, non consentono neppure l’accesso a quei funzionari per i previsti controlli, oppure quest’ultimi evitano di fornire dati, notizie o chiarimenti richiesti da quegli stessi ispettori…
Già, in questa analisi non va dimenticato di come, quegli addetti alla vigilanza, non appartengono alle forze dell’ordine, ma sono semplici dipendenti, che provano con impegno a svolgere il proprio compito con professionalità e non possono certamente esporsi personalmente, ad eventuali circostanze a volte violente…
Già, perché non bisogna mai dimenticare, che dietro quell’attività estrattiva, si muovono notevoli somme di denaro ed una parte di esse, è proprio derivata dalla mancata presentazione di quelle reali misurazioni dei volumi dei materiali estratti, che rappresentano per altro i corretti valori propedeutici al pagamento delle imposte previste, riportate nel cosiddetto tariffario… 
Difatti, la gestione dell’attività estrattiva, deve tenere conto di una serie di regole che vanno dalla materializzazione dei perimetri di scavo, dalla cartellonistica, dalle profondità massime di scavo, dall’obbligo di regimazione delle acque di corrivazione superficiali, dalla garanzia fidejussoria per gli obblighi convenzionali, dalla gestione delle eventuali varianti agli atti progettuali, ecc…, ma soprattutto, deve tenere conto delle misurazioni che  stabiliscono di fatto i lineamenti generali della metodologia del controllo volumetrico, ma anche “geometrico” nel senso delle conformità fra le geometrie di progetto e quelle realizzate in cava…
Tuttavia si sa, sia per l’inevitabile genericità delle indicazioni fornite in fase progettuale, sia per il fatto che si tratta di dati generici previsti in un documento-tipo per l’attuazione dell’attività, ecco che ci si trova di fatto, senza una vera e propria forma d’obbligatorietà dinnanzi alla quali, emergono comportamenti difformi, sia sul piano dell’esercizio dell’attività, che sui pagamenti previsti per quella concessione…
Come si può vedere da quanto sopra, il controllo delle attività estrattive è di per se un argomento complesso, che coinvolge diversi campi d’intervento e di conoscenza, che vanno dalla geologia, alla topografia, l’ingegneria geotecnica e naturalistica, alle scienze agronomiche, naturalistiche e forestali. 
E’ inoltre quest’ultimo è anche un settore d’intervento in cui molto deve essere fatto e ripetuto, per individuare in ogni diversa circostanza, le migliori soluzioni… poiché in questo campo, non si può pensare d’improvvisare, ed è bene che tutti coloro che sono addetti alla concessione di quella attività d’esercizio estrattiva, abbiano perfetta conoscenza del sito nel quale dovrà realizzarsi la cava, della verifica del progetto presentato, di chi dovrà svolgere quell’attività e dei controlli che dovranno essere svolti in maniera precisa e puntuale, fin dalle primissime fasi di pianificazione, passando successivamente a tutte quelle valutazione necessarie, quali impatti ambientali, istruttoria degli atti progettuali, stesura della convenzione e dell’autorizzazione, per poi completarsi nel corso dei lunghi anni in cui si svilupperà l’attività estrattiva ed il contestuale previsto riassetto del sito, una volta esaurita l’attività estrattiva…
Ecco perché il tema della vigilanza e del controllo sulle attività estrattive, seppur tiene conto di alcuni essenziali elementi legislativi, deve essere principalmente garantito da tutti coloro che sono oggi incaricati dal verificare e attuare quelle previste norme, poggiando le loro valutazioni, non su arbitrarie considerazioni personali, ma bensì, su elementi progettuali chiari,  redatti con in mente l’attuazione sul campo del progetto, accompagnata dove prevista, da una ricercata metodologia di controllo codificata, semplice da attuarsi e condivisa anche dai tecnici dell’Esercente, basata quindi sulle migliori tecnologie disponibili oggi quali: G.P.S., Laserscan in acquisizione, modelli matematici digitali in restituzione e calcolo, adeguate ed aggiornate strumentazioni per il controllo ambientale, ecc…
Ecco quindi la ragione fondamentale che deve indurre quegli addetti ai controlli, ad essere frequentemente più presenti in cava, al fine di poter capire per tempo, le situazioni che vanno via via formandosi e per poter svolgere quel compito di prevenzione a possibili danni ambientali che, pur non essendo esplicitamente previsto dalla legislazione vigente, diventa nel contempo, una funzione qualificante anche per l’Ente pubblico. 
Bisogna quindi, che tali operatori addetti ai controlli, siano in grado di guadagnarsi la fiducia, nei termini di un franco rispetto tecnico e professionale, dei responsabili della sicurezza e dei lavori (e talvolta anche dei sorveglianti e delle maestranze) per poter discutere apertamente dei problemi che possono emergere in corso d’opera e trovare così, nuove soluzioni che consentano all’Esercente -per quanto possibile- di non interrompere la coltivazione, realizzando contestualmente eventuali operazioni di messa in sicurezza, di riassetto e di monitoraggio. 
Il controllore non deve essere visto come l’ispettore “spietato“che passa ogni tanto e a cui interessa esclusivamente prescrivere sanzioni di “circostanza”,  perché queste azioni, hanno di per se una scarsa efficacia, anzi di contro, generano un vero e proprio desiderio di rivalsa…
va ricordato comunque che quei funzionari, possono certamente far poco (in ciò non vi è alcun dubbio…), non potendo essi –per ragioni contingenti previste dall’Ente– mettere in campo una vera e propria sorveglianza continua in loco,  meccanismo che come abbiamo visto negli anni, ha realizzato un solo sconfitto: L’AMBIENTE!!!

Basterebbe un'inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno!!!

C’è un silenzio strano in città, già… troppo silenzio, quasi che ci si aspetti, da un momento all’altro, un arresto imminente…
Nessuno che parla, sono pochi coloro che si sbilanciano, ancor meno sono le previsioni, non quelle meteorologiche… ma quelle giudiziarie!!! 
Qualche anno fa c’erano i cosiddetti delinquenti, quelli sì che facevano notizia…
Bande criminali armate che si fronteggiavano, mafiosi che di volta in volta cadevano sotto i colpi degli avversari, una serie di omicidi eccellenti… oggi di contro (e aggiungerei per fortuna…), c’è soltanto “silenzio”… ed è grazie ai “politici” indagati, che si tiene ancora alta, la voce della comunicazione…
Se non fosse per loro, non ci sarebbe di cosa scrivere… quel giornalismo d’inchiesta andrebbe a morire… mentre così, grazie a quegli indagati –come una “soap opera” televisiva – ci si appassiona nel leggere di quelle inchieste, dei vari processi e via discorrendo….
Ciascuno di essi difficilmente riuscirà a rientrare nuovamente in quell’ambiente politico… ormai, li si è fatti fuori… e sono stati i compagni di quel viaggio, ad averli abbandonati e che ora, nel momento di difficoltà… li hanno lasciato soli!!!
Si… ogni tanto, di quei politici, se ne incontra qualcuno…
Al sottoscritto ad esempio è capitato di vederne qualcuno… sembrano dei “clochard”, non so… forse per come erano malamente vestiti o per quanto fosserro smagriti, comunque limpressione che mi hanno dato, è di avere di fronte dei vagabondi che si muovevano con lo sguardo assente rivolto in basso e nell’assoluta indifferenza generale… 
E dire che un tempo, si facevano le fila dietro quei loro studi… ed ora, di contro, quegli uffici sono stati chiusi, dimenticati…anche da quei finti amici!!!
Lo so, vederli ora quei politici… fanno quasi tenerezza, sembra che vivano quelle loro vite a modello di “semilibertà”, già, in quel loro tormentato portamento, si evidenzia la frustrazione di questa attuale esistenza…
E’ come se ogni notte dovessero tornassero in galera… ma loro questo problema non lo hanno, anzi, possono rientrare tranquillamente in casa propria…
Ma forse è proprio quella casa a pesargli di più… la stessa che da tempo non sentono propria, quelle quattro mura in cui si sentono dei veri e propri estranei, dove sanno di non godere più, neppure della stima familiare… 
E’ evidente… hanno perso tutto, i familiari, gli amici, quei conoscenti che, proprio nel vederli si chinavano per salutarli, ma ormai è finito tutto e nessuno più ricorderà, tutte le cose positive fatte negli anni passati… 
Sì… ormai nella memoria di ciascuno, ci sarà posto soltanto per le inchieste, gli arresti e quelle eventuali condanne!!!
Molti di quei politici ormai non ci sono più… e per molti cittadini questa è una cosa positiva, visto quanto “socialmente pericolosi” siano stati…  e per quanti ancora rimasti, ecco… la fortuna vuole che molti di essi, abbiano perso quella loro influenza politica e sono ormai fuori da quel giro e nessuno vuole ricordarli più…..
Comunque pian piano, qualcosa… grazie a quelle inchieste è stata fatta, mentre qualche altra azione, andrebbe ancora fatta…
Ma come dice il proverbio: “basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno” e noi… sappiamo che a volte, bisogna accontentarsi!!! 

Basterebbe un'inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno!!!

C’è un silenzio strano in città, già… troppo silenzio, quasi che ci si aspetti, da un momento all’altro, un arresto imminente…
Nessuno che parla, sono pochi coloro che si sbilanciano, ancor meno sono le previsioni, non quelle meteorologiche… ma quelle giudiziarie!!! 
Qualche anno fa c’erano i cosiddetti delinquenti, quelli sì che facevano notizia…
Bande criminali armate che si fronteggiavano, mafiosi che di volta in volta cadevano sotto i colpi degli avversari, una serie di omicidi eccellenti… oggi di contro (e aggiungerei per fortuna…), c’è soltanto “silenzio”… ed è grazie ai “politici” indagati, che si tiene ancora alta, la voce della comunicazione…
Se non fosse per loro, non ci sarebbe di cosa scrivere… quel giornalismo d’inchiesta andrebbe a morire… mentre così, grazie a quegli indagati –come una “soap opera” televisiva – ci si appassiona nel leggere di quelle inchieste, dei vari processi e via discorrendo….
Ciascuno di essi difficilmente riuscirà a rientrare nuovamente in quell’ambiente politico… ormai, li si è fatti fuori… e sono stati i compagni di quel viaggio, ad averli abbandonati e che ora, nel momento di difficoltà… li hanno lasciato soli!!!
Si… ogni tanto, di quei politici, se ne incontra qualcuno…
Al sottoscritto ad esempio è capitato di vederne qualcuno… sembrano dei “clochard”, non so… forse per come erano malamente vestiti o per quanto fosserro smagriti, comunque limpressione che mi hanno dato, è di avere di fronte dei vagabondi che si muovevano con lo sguardo assente rivolto in basso e nell’assoluta indifferenza generale… 
E dire che un tempo, si facevano le fila dietro quei loro studi… ed ora, di contro, quegli uffici sono stati chiusi, dimenticati…anche da quei finti amici!!!
Lo so, vederli ora quei politici… fanno quasi tenerezza, sembra che vivano quelle loro vite a modello di “semilibertà”, già, in quel loro tormentato portamento, si evidenzia la frustrazione di questa attuale esistenza…
E’ come se ogni notte dovessero tornassero in galera… ma loro questo problema non lo hanno, anzi, possono rientrare tranquillamente in casa propria…
Ma forse è proprio quella casa a pesargli di più… la stessa che da tempo non sentono propria, quelle quattro mura in cui si sentono dei veri e propri estranei, dove sanno di non godere più, neppure della stima familiare… 
E’ evidente… hanno perso tutto, i familiari, gli amici, quei conoscenti che, proprio nel vederli si chinavano per salutarli, ma ormai è finito tutto e nessuno più ricorderà, tutte le cose positive fatte negli anni passati… 
Sì… ormai nella memoria di ciascuno, ci sarà posto soltanto per le inchieste, gli arresti e quelle eventuali condanne!!!
Molti di quei politici ormai non ci sono più… e per molti cittadini questa è una cosa positiva, visto quanto “socialmente pericolosi” siano stati…  e per quanti ancora rimasti, ecco… la fortuna vuole che molti di essi, abbiano perso quella loro influenza politica e sono ormai fuori da quel giro e nessuno vuole ricordarli più…..
Comunque pian piano, qualcosa… grazie a quelle inchieste è stata fatta, mentre qualche altra azione, andrebbe ancora fatta…
Ma come dice il proverbio: “basterebbe un’inchiesta al giorno… per togliere un po di ladri di torno” e noi… sappiamo che a volte, bisogna accontentarsi!!! 

Catania: Uomini che promuovono principi di legalità, per mascherare tutta una serie di azioni illegali!!!

Che vi sia la necessità di dover denunciare… è una cosa vera, ma saper scegliere quali  persone vanno poste ad emblema o a “paladini” di quella cosiddetta legalità, ecco questa è una cosa su cui ultimamente si sta fallendo…
Ma i fatti frequenti dimostrano di come esiste un vero e proprio “camaleontismo” che fa si che il mafioso, si camuffi da anti mafioso, il corrotto si vesta o si camuffa da anti-corrotto, per questo bisogna stare attenti alle semplificazioni”, a dirlo, è il nostro Procuratore Capo di Catania e come non riconoscere in quelle sue parole, la manifesta azione che ne consegue nei confronti dei cittadini onesti, con azioni e comportamenti sleali, intimidatori, nei riguardi di coloro che non si vogliono associare a quel sistema collusivo e criminale…
Dice giustamente il Generale della Guardia di Finanza, Antonino Quintavalle Cerere, quando parlando della società “Pubbliservizi” di Catania, dichiara: “vi era una gestione ‘totalitaristica’ sia interna alla società… perché, chi non voleva entrare a far parte di quel “cerchio magico” veniva penalizzato e con riferimento alla posizione ricoperta all’interno di quella società… veniva retrocesso o sostituito con persone vicine al “cerchio magico” stesso, mentre, per quanto riguarda la gestione esterna, era una gestione che andava contro i principi costituzionali, della trasparenza, della correttezza, del buon andamento della pubblica amministrazione, favorendo imprese vicine ai soggetti che sono stati coinvolti nelle indagini e penalizzando imprenditori onesti, i quali, sostengono spese, pagano regolarmente le tasse, ma purtroppo vengono meno nel momento delle entrate da parte della pubblica amministrazione, a beneficio di chi invece, illegalmente ne beneficia… a cui si aggiunge l’ulteriore aspetto negativo legato alla collettività, che si ritrova a non beneficiare di quei servizi, come nel caso specifico, garantire la manutenzione del verde pubblico, delle strade e delle scuole, e chiaramente in qualche episodio, ciò non veniva fatto a regola d’arte”…
Cosa aggiungere… le due autorità intervistate, descrivono perfettamente quanto il sottoscritto va quotidianamente ripetendo… 
Devo purtroppo aggiungere, che a volte, anche per noi semplici cittadini, è veramente difficile porsi dalla parte della legalità, denunciando abusi o violazioni di cui si viene a personalmente a conoscenza…
Ad esempio, proprio il sottoscritto, alcuni giorni fa, ha fatto (più volte) espressa comunicazione a mezzo Pec di una grave violazione, ma stranamente, ad esclusione di quanti erano posti p.c. (i quali hanno immediatamente risposto, protocollando la segnalazione), chi di contro, per competenza avrebbe dovuto dare immediato riscontro, non l’ha fatto (premetto che mi riferisco ad un corpo Istituzionale, che fa riferimento funzionalmente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale opera opera principalmente in regime di dipendenza funzionale per alcuni importanti dicasteri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio​ e del mare, e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), peccato che però ad oggi… nessuno mi ha risposto (molto probabilmente avranno pensato… “un’altra rottura di coglioni”…)!!!
Quanto sopra ovviamente dimostra, quale sia la collaborazione e la trasparenza amministrativa, da parte di alcuni nostri uffici pubblici…
Ma il sottoscritto, in questi anni ha compreso che a volte, il procedimento giusto, non è quello di recarsi immediatamente presso le nostre Procure (le quali – per dover di cronaca – parlo a livello personale, si sono immediatamente attivati a tutti i livelli, mettendosi in atto per accertare quanto dal sottoscritto denunciato…), ma credo che a volte (già, in talune circostanze), quando si tratta di far emergere situazioni che coinvolgono e influenzano negativamente, alcuni di quegli uomini e donne “istituzionali” (gli stessi che dimostrano non solo negligenza, ma anche comportamenti “approssimativi e superficiali”), ecco che, in questi casi specifici, è molto meglio, segnalare pubblicamente quanto emerso, su quotidiano on-line o su alcuni programmi televisivi d’inchiesta… 
D’altronde ciò servirà, non solo a fare in modo che la vicenda non venga “insabbiata”, ma soprattutto, permetterà –grazie a quel clamore mediatico– che certi soggetti, vengano di fatto declassati o quantomeno avvicendati, da colleghi ben più preparati!!!

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle!!!

E proprio cosi… nella vita bisogna decidere da che parte stare….

Se affrontare i problemi che ci circondano oppure restare immobili, evitando così d’esporsi e lasciando far fare agli altri, il cosiddetto “lavoro sporco”…
In molti ormai hanno deciso di rimanere nell’anonimato… non alzano la voce, non chiedono con forza i propri diritti e quando discutono sulle problematiche della loro città o del quartiere nel quale risiedono… non vanno oltre le classiche lamentele!!!
La colpa, la danno a tutti, in particolare a quei loro interlocutori, a quel sistema che si è dimostrato ovunque, collusivo e corruttivo e che da troppo tempo, a loro modo… li soffoca!!!
Per gran parte devo ammettere che hanno molta ragione, perché alla fine si è preso coscienza che pur cambiando i suonatori, la musica resta sempre la stessa…
D’altronde, andando nel pratico… il quartiere dove si vive è da anni sempre lo stesso, anzi… il degrado ne ha aumentato i problemi…
Di contro le istituzioni negli anni, si sono sempre più allontanate, abbandonando di fatto interi quartieri alla disponibilità della criminalità organizzata o a quei pochi coraggiosi residenti “intraprendenti” che tentano con la loro opera, di rendere vivibile quel quartiere…
Sono persone semplici che non hanno secondi fini… in particolare propositi personali, ma esprimono quel loro disagio, attraverso l’amore per il proprio rione… cercando di migliorarne le condizione presenti e tentando di rendere più vivibile quell’ambiente, offrendo in particolare ai giovani nuove opportunità relazionali e investendo nell’ambito morale, culturale e formativo…
Come dice il titolo, c’è sempre una scelta nella vita da fare; si tratta di prendere la decisione giusta, di puntare su nuove idee piene di speranza e che si facciano carico (con i fatti e non come sempre avviene qui da noi soltanto a… parole) della voce dei propri concittadini, speranze d’idee che attendono da sempre… risposte.
Perché ormai… di quei politici che promettono e non mantengono non abbiamo cosa farne, anzi bisogna allontanarli definitivamente, puntando su persone oneste e nuove, che dimostrano di aver capacità e sono lontane da quel modo perverso di ragionare, raccogliendo voti, attraverso noti meccanismi clientelari o ancor peggio, direttamente della mafia…
Ognuno di noi, deve fare di tutto per cambiarla questa terra, affinché si possa insieme beneficiare da quanto in comune si possiede, puntando verso una legalità concreta che passa dalla lotta alla corruzione e proseguendo con il contrasto deciso alla criminalità; bisogna puntare su nuovi progetti alternativi e tecnologici, propositi che tendono a sviluppare nuove energie rinnovabili, diminuendo di conseguenza, quelle soglie d’inquinamento presenti e rendendo così l’ambiente sempre più pulito…

Bisogna cominciare a riqualificare quelle zone degradate e recuperare tutte le aree dismesse…

Occorre ridare slancio alla nostra economia, puntando principalmente sul turismo e rilanciando nel mondo la bellezza del nostro territorio, della nostra fascia costiera e di quei territori adiacenti, sviluppando quelle strutture ricettive, che fanno sì… che la clientela, venga dirottata da noi e non altrove.
Certo, bisogna lavorare, lavorare e ancora lavorare… al fine di poter ricucire quel “gap” realizzato da tutti quegli incompetenti e collusi imprenditori che in questi  40 anni… non hanno pensato al bene di questa terra, ma esclusivamente ai propri…  
E’ giunto il tempo di cambiare… ed allora anche tu (mio caro conterraneo…), hai l’occasione di poter essere artefice di questo cambiamento, iniziando a decidere radicalmente… libero da coercizioni, sin dalla prossima tornata elettorale!!!
Non si può scegliere il modo di morire… e nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora!!!

Rovinato per aver fatto il proprio dovere!!!


Questa mattina mentre mi recavo a lavoro ho ascoltato su Radio Capital una intervista inquietante (erano le 7.40) e precisamente al tenente della polizia provinciale Giuseppe Di Bello… da sei anni “silurato” a custode del Museo di Potenza… con la motivazione di aver disonorato la propria divisa!!!
https://www.dropbox.com/s/94j0d3lnmg319lt/Radio%20Capital.mp4?dl=0

Ecco questo accade nel nostro paese… l’abbiamo visto con il capitano di fregata Gregorio De Falco della capitaneria di Porto di Livorno (è il capitano che intimò con tono perentorio al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino di risalire a bordo della nave) oppure con il colonnello Sergio De Caprio (meglio noto con il nome di capitano Ultimo) sollevato dal comando del Noe (per le indagini nell’ambito dell’inchiesta di Napoli sulla Cpl Concordi dove emergevano i nomi di Renzi, Napolitano e D’Alema…) ed oggi per ultimo con il tenente Di Bello per aver denunciato nel 2010 alla magistratura (già… a proposito di magistratura… vedasi quanto ho scritto proprio ieri) la presenza di forti concentrazioni di metalli pesanti, tutti derivati da idrocarburi dagli stabilimenti ENI.

Riporta il Tenente: tutto inizia quando mi accorgo che la ghiaia dell’invaso del Pertusillo si tinge di un colore opaco… l’acqua da trasparente diventa marrone e affiora qualche pesciolino morto…

L’invaso serve a distribuire l’acqua in gran parte della regione Puglia ed inoltre viene utilizzata per l’irrigamento dei campi agricoli…
Decido così di procedere a miei spese con le analisi chimiche… evitando di far fare i prelievi all’Arpab (l’Azienda regionale che tutela la salute, perché non ho fiducia nel suo operato) la quale ha da sempre dichiarato che tutto è in ordine ed all’interno dei parametri previsti dalla legge…
Ma io so che non è così…
L’Eni pompa petrolio nelle proprie tasche e lascia ai lucani i suoi veleni!!!
Mi rivolgo quindi ad un centro terzo imparziale il quale analizzati i prelievi… confermano i miei sospetti e cioè che vi è traccia robusta di bario ed una enorme concentrazione di metalli pesanti, tutti derivati da idrocarburi. 
Essendo in gioco la salute dei miei concittadini decido di denunciare quanto emerso… ma scelgo di non consegnare i miei documenti in mano alla “corrotta” burocrazia perché sono certo (MA E’ COSI… IL SOTTOSCRITTO NE SA QUALCOSA…) che verrebbero insabbiati oppure casualmente persi, celati o anche rubati…
Perciò affido le analisi a Maurizio Bolognetti, segretario dei radicali lucani, affinché divulghi in modo celere quanto emerso…
Decido inoltre di denunciare i fatti alla “MAGISTRATURA” accludendo sia le analisi che avevo realizzato con quelle precedenti e ufficiali dell’Arpab molto più ottimistiche e tranquillizzanti ma comunque anch’esse costrette a rilevare delle anomalie…
Stranamente… (certo oggi visto quanto sta accadendo con l’ex Ministro dello sviluppo economico -Federica Guidi e Co.- ci si accorge come di strano c’era poco per non dire niente… ed anche il premier Renzi nel suo social riporta: NON ACCUSO I MAGISTRATI MA LI SOLLECITO A CORRERE!!!) alla magistratura si rivolge anche l’assessore regionale all’Ambiente che mi denuncia per “procurato allarme”
Inoltre lo stesso allora Presidente della Regione, attuale sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, dichiara pubblicamente che serve il pugno duro… e così sarà…
I “giudici” ( sempre loro…) fanno perquisire l’abitazione di Bolognetti alla ricerca delle analisi, che divengono “corpo di reato”
Io vengo denunciato per violazione del segreto d’ufficio, sospeso immediatamente dall’incarico e dallo stipendio (il prefetto inoltre mi revocherà per “disonore” la qualifica di agente di pubblica sicurezza) nel contempo l’invaso del Pertusillo si colora improvvisamente di rosso, con una moria di pesci incredibile…
Al termine dei due mesi di sospensione vengo “obbligato” a consumare le ferie!!!
Parte il procedimento disciplinare, mi contestano la lesione dell’immagine dell’ente pubblico e mi pongono davanti a un’alternativa: andare a fare l’addetto alla sicurezza del museo o attendere a casa la conclusione del processo!!!
E’ di per se… un decreto di umiliazione pubblica… ma non mi conoscono e difatti non sanno cosa farò…
Infatti se da un lato accetto l’imposizione di andare al museo ad osservare il nulla…  nel frattempo (nel mio tempo libero) continuo a fare quello che facevo prima e cioè: costituisco un’Associazione insieme a una geologa, una biologa e a un ingegnere ambientale e procedo nelle verifiche volontarie; Mi dirigo con il canotto sotto il costone che ospita il pozzo naturale dove l’Eni inietta le acque di scarto delle estrazioni petrolifere… sono in linea d’aria circa cento metri di dislivello… insieme ai colleghi facciamo le analisi dei sedimenti, la radiografia di quel che giunge sul letto dell’invaso ed ovviamente troviamo l’impossibile: 
Idrocarburi pari a 559 milligrammi per chilo!!!
Alluminio pari a 14500 milligrammi per chilo!!!
Manganese, piombo, nichel, cadmio a livelli impressionanti!!!

E’ ormai evidente che il pozzo dove l’Eni inietta i rifiuti non è impermeabile… anzi il contrario… a volerla dire tutta è un colabrodo!

La striscia di contaminazione giunge fino a Pisticci (novanta chilometri a est) e tracce di radioattività molto superiori al normale e molto pericolose sono rintracciate nei pozzi rurali da dove i contadini traggono l’acqua per i campi, per dissetare gli animali quando non proprio loro stessi. 
La risposta delle istituzioni è la sentenza con la quale vengo condannato a due mesi e venti giorni di reclusione, che in appello sono aumentati a tre mesi tondi. 
Decido di candidarmi alle regionali, scelgo il Movimento Cinquestelle… sono il più votato nella consultazione della base, ma Grillo mi depenna perché sono stato condannato, ho infangato la divisa, sporcato l’immagine della Basilicata… 
La Cassazione annulla la sentenza (anche se con rinvio, quindi mi attende un nuovo processo)…
Il procuratore generale mi stringe la mano davanti a tutti. 
La magistratura lucana soltanto ora si accorge del disastro ambientale e sigilla il Costa Molina!!! Nessuno che però interroga chi di dovere: chi avrebbe dovuto controllare e non ha visto o ha fatto finta di non vedere, chi sapeva e ha taciuto!!!
Questo è il nostro paese… questo è quanto ci meritiamo e ciò che fa più male è avere la conferma che (pur sapendo che la verità prima o poi verrà a galla) per tutti quei reati non ci sarà mai nessuno che pagherà seriamente!!!
O meglio… qualcuno ha pagato e profumatamente, qualcuno ha intascato e qualcun altro ha sicuramente suddiviso… 
Ecco forse è proprio in quegli anelli di questa lunga catena, che bisogna ricercare chi… non può permettersi di rinnegare il piatto del quale finora aveva goduto!!!

Emergenza ambientale… tutti i veleni che attraversano il nostro paese…

Se ci soffermiamo a leggere le inchieste che stanno coinvolgono gran parte delle nostre regioni, scopriamo come, da nord a sud, le nostre procure sono impegnate principalmente nelle emergenze ambientali e negli interventi di ricostruzione…

Molte le persone arrestate per quei reati, che vanno dal dal traffico illecito di rifiuti al riciclaggio, dal falso in atto pubblico alla truffa aggravata…
I dati inoltre dimostrano come in pari modo, le regioni del nord siano egualmente coinvolte a quelle del sud… infatti se da un lato le grandi industrie delle regioni del nord, attraverso alcuni suoi imprenditori, provino di far sparire i loro prodotti inquinanti, dall’altro la criminalità delle regioni del sud di offre affinché quei prodotti si volatilizzino… 
Un connubio tra imprenditoria e criminalità organizzata, un legame corruttivo che alimenta un business milionario… senza preoccuparsi delle popolazioni locali, vittime di questi intrecci, che a causa di ciò, hanno negli anni subito le conseguenze!!!
Vi è difatti una forte correlazione tra il tasso di mortalità infantile e l’inquinamento ambientale, con un’alta percentuale di malformazioni e decessi…
Il rapporto causa-effetto tra corruzione e morti è evidente, poiché la corruzione non fa altro che distribuire ai corrotti e corruttori, quei fondi che andrebbero destinati al finanziamento per la ricerca, la cura, l’assistenza e la prevenzione… 
Gli attori di questo sistema sono tanti… e non c’è soltanto la mafia… ma veri e propri imprenditori eco-criminali che si avvalgono di consulenti, professionisti e di funzionari pubblici corrotti…
Sono i soliti colletti bianchi, uomini delle istituzioni che si vendono, un vero e proprio apparato burocratico che, chiamato a valutarne il rispetto e la coerenza, nei fatti, si dimostra debole a quelle pratiche corruttive… anzi, di fatto partecipa attivamente a quel business!!!
Vengono violate non solo leggi e le normative, ma anche quel principio di buon senso… dove il rilascio o il diniego di una autorizzazione, viene decisa arbitrariamente da un funzionario o da un gruppo tecnico-amministrativo “colluso”… 
Sono infatti molti, quegli uffici pubblici tecnici, di società partecipate, dipartimenti, che oggi risultano “inquisiti” e dove le forze dell’ordine sono attivate a comprendere se quanto “agevolmente” autorizzato sulla carta, corrisponda effettivamente alla realtà dei fatti…
E’ evidente a tutti come la corruzione ambientale sia divenuta negli anni così predominante rispetto a quegli stessi mercati illegali, poiché la capacità finanziaria che alla fine realizza è elevatissima, con pene sanzionatorie certamente più lievi, a causa di normative non ben definite e che dimostrano essere limitate… lo confermano chiaramente i casi d’infiltrazioni criminali nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili, come quello fotovoltaico ed eolico, che ha scontato per lungo tempo l’assenza di una chiara strategia nazionale e di un’adeguata comprensione e repressione dei fenomeni criminali…
A quanto sopra vanno sommate: la gestione legale dei rifiuti, la pianificazione urbanistica, la filiera agroalimentare, la tutela del patrimonio boschivo, il patrimonio dei beni culturali, la gestione delle emergenze, fino a giungere al settore dell’edilizia e delle costruzioni, conosciuto per la sua vulnerabilità alla corruzione, dai movimenti terra, al trasporto e smaltimento dei materiali a rifiuto (pericolosi e non), alla gestione delle cave, fino al controllo nei processi di costruzione, con l’impiego di materiali a volte scadenti che inesorabilmente si ripercuotono sulla capacità di resistenza degli edifici, in presenza soprattutto di eventi sismici…
E’ stato dimostrato come in molti appalti aggiudicati, la rendita per la corruzione è stata superiore al 50% del prezzo pagato, sia per le opere pubbliche, che per i servizi o le forniture… a dimostrazione che l’incidenza della corruzione è inversamente proporzionale ai minori controlli da parte degli ispettori della pubblica amministrazione, contribuendo così facendo, a quella sostanziosa lievitazione dei prezzi, costi maggiori che di fatto, si sono ribaltati sulla comunità!!!
Già, senza un’adeguata attività di prevenzione e repressione, si rischierà di fare sempre il “gioco” delle associazioni criminali e di quei loro “indiretti” collaboratori, permettendo di realizzare non soltanto un danno ambientale ed economico per il nostro paese, ma soprattutto un rischio sanitario, pericolosissimo per la salute e la salvaguardia della sua popolazione…

Un paese dedito alla corruzione…

Dire che la corruzione nel nostro paese è a livelli preoccupanti… non rappresenta di certo una novità… anzi tutt’altro…
Il dato però che emerge è che questa, se non contrastata efficacemente con atti concreti, potrà crescere ancora di più!!! 
Vi è la convinzione da parte di tanti, che la corruzione è soltanto quella messa in atto dai nostri politici-amministratori, che, da quelle posizioni di supremazia, possono manovrare una parte fondamentale della nostra economia…
Ma quanto sopra non è vero o almeno è vero solo in parte, perché le inchieste connesse ad episodi di corruzione, dimostrano che stati circa 4 milioni i cittadini coinvolti!
Al di là quindi dei soliti populismi… il problema che emerge, è che bisogna intervenire celermente, in quanto è evidente a tutti, questo sistema di fatto… impoverisce, giorno per giorno, sempre di più, questo nostro paese!!!   
Si calcola infatti che annualmente l’onere sul nostro bilancio pubblico è di circa 55 miliardi di euro l’anno, una vera e propria tassa, pagata in modo “celata” con i soldi di noi cittadini…
Si stima infatti che la perdita di ricchezza causata dalla corruzione è pari a circa €. 170,00 annui di reddito pro capite!!!
Ovviamente colpire la corruzione è fondamentale non solo per quanto sopra esposto, ma soprattutto per disapprovare quel pensar male, che ormai fa parte del nostro modo di vivere…
Mi riferisco alla volontà di molti, di disconoscere le istituzioni, la classe politica e dirigente, quei segnali di degrado morale che dimostrano di premiare sempre, corrotti e corruttori, alimentando così nella popolazione la cultura che soltanto partecipando a quel sistema, si può avanzare di carriera e ci si può permettere di crescere economicamente, alimentando quel potere e quei lussi altrimenti impossibili da realizzare… 
E’ sono quindi le persone più comuni a farsi corrompere… i cosiddetti personaggi della “zona grigia”, quei signori dai colletti bianchi che fanno sì che quei meccanismi “fuorvianti” possano attuarsi…
Dirigenti, impiegati amministrativi e tecnici, professionisti, a cui ovviamente si aggiungono i soliti politici-assessori-consiglieri ecc… che non fanno altro che dilagare quel meccanismo prettamente mafioso del dare/avere, attraverso la richiesta, più o meno velata, di una tangente o di un favore!!!
L’elenco di attività sui quali è possibile intervenire in modo illegale è incredibile; vi è il traffico illecito di raccolta e gestione dei rifiuti, l’abusivismo edilizio (attraverso il rilascio di concessioni illegittime), la gestione illecita negli appalti, i cambi urbanistici con nuove lottizzazioni, la realizzazione di impianti fotovoltaici o eolici, le grandi opere pubbliche e le ricostruzioni causate da cataclismi naturali…
L’elenco è spaventoso e mancando quasi sempre i controlli sul territorio, ci si accorge… sempre dopo, come quelle sistematiche metodologie, vengono di volta applicate, senza che nessuno denunci gli abusi!!!
Un paese dalla “grande bellezza” ma stravolto in questi 40 anni da una infinita corruzione che mediamente, ogni cinque anni, cambia aspetto rigenerandosi…
Un paese che a differenza di quanto ci vogliono raccontare, non ha alcun futuro… poiché questo “cancro” virulento ha prodotto non solo al paese ma anche all’estero, un’immagine negativa, con rischi per la credibilità della nostra economia, per la tenuta sociale, per gli investimenti…
Un Paese il nostro, che ancora oggi presenta forti disuguaglianze, logora con politiche sociali inique, distrugge e inquina sempre più l’ambiente, tiene in ostaggio l’economia e fa si, che non esiste alcuna democrazia!!!
Il tempo delle chiacchiere è finito… e se non vengono attuate tutte una serie di “blindature” chiare e soprattutto severe, in parte presenti nella nuova legge “anti-corruzione” (anche se non mancherà ai ben noti “azzeccagarbugli”, trovare gli eventuali punti deboli, per difendere i loro “corrotti” assistiti…), ecco quindi che a questo nostro paese o ai suoi attuali o futuri governanti, resta poco tempo per riuscire a far in modo, che si possano eliminare tutte queste forme collaborative di corruzione, che in concreto, fanno sì che vengano alimentate ben più note casse… e cioè quella della criminalità organizzata!!!

La Sicilia, tra disastri ambientali e infrastrutture fatiscenti…

Messina senz’acqua, l’autostrada Catania-Palermo chiusa dal mese di Aprile nel tratto compreso tra Tremonzelli e Scillato a causa della frana che ha riguardato il pilone del viadotto Himera…

A quanto sopra, si sono aggiunti tutti i temporali di forte intensità che in questi giorni hanno messo in ginocchio non solo la nostra modesta economia, ma soprattutto, ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini…
Rischi idrogeologici in tutto il territorio, torrenti in piena che hanno provocato danni enormi, nelle abitazioni, nelle scuole, negli ospedali, ed ancora, alberi sradicati caduti tra le auto posteggiate, un’agricoltura ridotta al collasso e il commercio “spento” a causa delle difficoltà nei collegamenti non solo stradali ma anche aerei.
Frane… registrate ovunque, Letojanni, Campo Italia, Capo Scaletta… dove lo smottamento ha bloccato la carreggiata impedendo qualsiasi collegamento sulla Statale 114,
E cosa dire delle forti mareggiate che hanno investito tutte le cittadine che si affacciano sul mare, distruggendo anche quei pochi metri di costa residui, che proteggevano quei palazzi… ora completamente allagati…
Svincoli autostradali fondamentali a sensi alternati, o chiuse in entrambe le direzioni… difficoltà nella viabilità, sia nei Comuni prospicienti le coste, sia nelle province centrali dell’Isola…
Ad Enna per esempio, ha ceduto un costone e i vigili del fuoco hanno dovuto evacuare cinque famiglie, mentre a Nicosia una frana ha bloccato l’unico collegamento con l’ospedale,..
Di raggiungere le isole Eolie, neanche a parlarne… in questi giorni sono rimaste isolate…
L’elenco degli interventi necessari è lunghissimo… un vero disastro e la cosa assurda è dover assistere a questo silenzio generale!!! 
Già, ci si lamenta e si scende a protestare, solo quando c’è il rischio di vedere saltare il proprio posto di lavoro ed allora si spera che intervenga una qualche “leggina” che vada a finanziare provvisoriamente quanto finora dovuto… con l’incertezza di proseguire per chissà quanti altri mesi… poi si vedrà, oppure si sciopera per imporre un aumento della propria retribuzione o ancora si critica l’operato del nostro governatore Crocetta e della sua giunta… si pretende che egli possa intervenire in tutte le situazioni… (chissà forse con la bacchetta magica…) ma quando poi si tratta di destituirlo… di farlo cadere quel governo… ecco tutti svaniscono, sanno buoni e  messi in fila… a votare quella fiducia di governo… (dopotutto perché dovrebbe rinunciare a quella poltrona…)!!!
Quindi, che le nostre infrastrutture sono per lo più inutilizzabili è chiaro… basta osservare come le pavimentazioni stradali sono da rifare, quindi, la sostituzione o l’adeguamento delle barriere stradali non più a norma e che sono effetto di conseguenziali gravi incidenti mortali, in particolare per quanti viaggiano sulle due ruote, il mancato adeguamento di tutti gli impianti tecnologici, non solo nei tratti aperti, ma soprattutto in quelli al chiuso, come nelle gallerie, che il più delle volte rilevano il mancato funzionamento dei sistemi di illuminazione o di ventilazione…
C’è poi la segnaletica in disuso in quasi tutti i tratti e la mancata eliminazione di quei cartelloni pubblicitari, posti in corrispondenza degli svincoli, che oltre a provocare uno scempio al paesaggio naturalistico, invitano alla distrazione degli automobilisti…
Se a quanto sopra, dobbiamo sommare, tutte quelle opere -attualmente danneggiate o deteriorate- che già sono in quelle condizioni di dover ricevere immediatamente interventi di ripristino, come ad esempio i manufatti realizzati in calcestruzzo armato… dopo anni di mancate o inadeguate manutenzioni…
Conglomerati cementizi e acciai da troppo tempo ammalorati ( vedasi travi precompresse, appoggi, spalle, pile, pulvini, solette, ecc… ) e quanto necessario in rifacimento, come giunti, installazione di pluviali, rifacimento dell’impermeabilizzazione e successiva pavimentazione…
Se andate ad osservare attentamente… vedrete che un buon 85% della nostra viabilità ha necessità d’interventi urgenti…
Non mi meraviglio più… quando all’improvviso in televisione, fanno vedere come in Sicilia un’auto sprofonda in una voragine… o come una frana mette in ginocchio la viabilità tra Catania e Messina, lasciando chiuso (in entrambi i sensi di marcia) uno dei percorsi più belli del nostro paese e cioè il tratto autostradale tra Giardini Naxos e Roccalumera!!!
Della ferrovia poi… non ne parliamo, dopotutto di cosa dobbiamo parlare… di ciò che non esiste??? 
Siamo una regione allo sfascio generale ed una delle più importanti potenzialità che poteva salvarci e cioè il turismo e l’arte… è stato, a causa di quanto sopra fortemente penalizzato!!!
Infatti… con una situazione generale di grave crisi internazionale (a causa delle destabilizzazioni politiche e delle guerre in corso…) i flussi turistici, hanno modificato le loro destinazioni in particolari quelle estive, puntando principalmente verso quei paesi che ora… risultano essere più tranquilli.
Tra questi paesi… ovviamente, ci poteva essere la Sicilia… anzi ci doveva essere la nostra regione che invece, a causa di questa situazione disastrosa, ha influenzato negativamente quelle potenzialità, facendo in modo che, preferissero dirigersi verso Malta o le isole spagnole come le Baleari…
Due posti bellissimi… ma che certamente hanno poco a che competere con la nostra terra… perderebbero in ogni competizione, da quella culturale a quello enogastronomica, da quella paesaggistica a quello storica-artistica, dalla promozione di attività teatrali e musica folcloristica… sotto i colori di un vulcano unico al mondo e come sfondo il nostro mare cristallino…

Eppure i numeri dicono il contrario… perdiamo pure nei confronti della Grecia che ha visto su di se dirottare… tutti quei turisti che fino a poco tempo fa… si dirigevano in Tunisia.

Se ne parla sempre… ma alla fine siamo qui sempre a commiserarci… 
Riflettendoci è un vero peccato…
Sì… per colpa di pochi ci troviamo a soffrire… è una vita che soffriamo, prima i nostri antenati, quindi i nostri genitori ed oggi noi… e la cosa assurda e che così facendo… cioè niente… faremo in modo di far soffrire in futuro, anche le nostre prossime generazioni!!!
E dire… che sarebbe bastato poco… 

e le chiamano… "energie rinnovabili"

Questa dell’energie rinnovabili ha rappresentato l’ennesima bolla di sapone…

Già, erano in tanti a promettere risparmi energetici e soprattutto vantaggi economici, quest’ultimi, derivanti dalla produzione di fornitura elettrica attraverso pannelli solari o pale eoliche…
Per cui, quanti hanno realizzato dei piccoli impianti ad uso domestico per la propria abitazione, si ritrovano adesso istallati dei pannelli superati tecnologicamente e con una produzione reale, molto inferiore rispetto a quella dichiarata dai produttori…
Invece, quanti si erano dedicati a concedere in affitto i propri terreni (per la realizzazione di tali impianti), si ritrovano adesso a non essere stati pagati (speravano infatti d’incassare fino a 30 mila euro l’anno ad ettaro) e non solo, avendo un contratto con queste società – quasi tutte estere – non possono, per il periodo prestabilito (di solito minimo di 10 anni), provvedere al riutilizzo del proprio fondo…

All’inganno quindi… la beffa, infatti, alla fine del ciclo, questi cosiddetti moduli… (la loro capacita di produzione va difatti ogni anno sempre più diminuendo), dovranno essere rimossi, presso una discarica autorizzata (poiché fanno parte di quei rifiuti definiti “speciali”) che oggi però non esistono e soprattutto avranno costi di smaltimento sicuramente esosi…

Si, a garanzia di questi interventi… sono state concesse delle fideiussioni (che ora però sono buone per essere utilizzate come “carta igienica”) e quindi se non si provvederà a rimuoverli, ci dovranno pensare sicuramente i comuni, che poi provvederanno ad addebitarne i costi…
Nel frattempo, paesi come la Svizzera o il Lussemburgo e la stessa Germania, si sono arricchiti con l’energia rivenduta “gratuitamente” a loro, e noi in Italia, siamo rimasti con questi pannelli di cui già non godiamo di alcun beneficio ed a breve non sapremo nemmeno dove smaltirli……

Bisogna aggiungere inoltre che, tra coloro che sono stati truffati, non ci sono soltanto i proprietari terrieri, ma anche quanti con le loro società, hanno provveduto a fornire e realizzare i lavori per la messa in opera degli impianti (fornitori, appaltatori e subappaltatori) ed anche liberi professionisti, tecnici necessari alla redazione ed alla presentazione di tutte quelle documentazioni occorrenti le necessarie autorizzazioni  da parte dei Comuni… 

Ed ora quindi, nel trovarci a passeggiare, non vediamo più quei panorami a cui eravamo un tempo abituati, ma assistiamo al proliferare di nuovi strutture artificiali, dove, alle distese di prati (più o meno verdi), laghetti naturali e vette di colline/montagne, vi sono ora… pannelli solari e pale eoliche, il più delle volte “statiche”, ma soprattutto fastidiose e deleterie, non solo per l’emissione di suono a bassa frequenza generata, ma soprattutto, per le collisioni prodotte con gli uccelli migratori…

Certo se questi incentivi statali, fossero stati dati ai cittadini, v’immaginate cioè se lo Stato avesse permesso gratuitamente o con costi minimi per la realizzazione di quest’impianti a livello domestico, rendendo così possibile l’utilizzo di questa energia pulita ed eventualmente l’eccedenza restituirla al sistema energetico nazionale…

Bellissimo… già sarebbe un’utopia fantastica se quanto sopra. fosse stato concretamente realizzato, minore costi per il nostro paese, in particolare per l’acquisto di forniture, quali carbone, petrolio e gas e minori tasse per i cittadini, nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto, un’ambiente più pulito!!!
Ed allora, per quale ragione i nostri governanti o chi manovra loro (industriali “rapaci”), ha preferito adottare politiche quali la realizzazione di grandi impianti industriali (per farne beneficiare a quei pochi gruppi…), a differenza di propositi alternativi, cui di contro, avrebbero potuto beneficiare tutti???
Ci risiamo… come sempre vi è il solito movente… il denaro, quello con il quale corrompere… la politica, i suoi uomini, amministratori della cosa pubblica che si rendono sempre più complici, di quel “sistema” ormai ben conosciuto, chiamato…. malaffare.
Ah… riflettendo… mi viene da aggiungere che dopotutto, questi personaggi “collusi”, sanno sempre da che parte “tira il vento”!!!

Per paese… un colabrodo!!!

Sì… dal punto di vista del rischio idrogeologico, abbiamo un Paese che è un colabrodo!!!

Ora se da un lato – è vero – siamo il Paese che possiede le più basse tariffe d’Europa, nello stesso tempo però, siamo il Paese che spreca più acqua di tutti, enormi quantità… a causa proprio dei nostri acquedotti ormai, obsoleti e insufficienti…, anzi per correttezza debbo dire non tutti inadeguati, ci sono alcuni che funzionano ancora bene e precisamente quelli quelli lasciati a noi dall’Impero Romano…
Se a questi poi aggiungiamo i problemi derivanti dalle acque reflue o di scarico, meglio conosciute come acque nere… allora come si dice… è non v’è eufemismo più indicato… siamo nella merda!!!
Un’Italia in contrapposizione perché se da un lato spreca appunto queste enormi quantità d’acqua, dall’altro però si ritrova completamente allagata…
La cosa assurda è che ci sono territori – in particolare in aree del meridione – nei quali i disservizi determinano per la popolazione, continue interruzioni d’erogazione… senza considerare che nello steso tempo, si spende annualmente per l’acqua potabile in bottiglia, più di ogni altro nel mondo…, proprio perché, in primo luogo, non ci si fida a bere quella del rubinetto ed anche perché si ritiene quella delle fontanelle pubbliche… non potabile!!!
Assistere, direttamente o tramite i media, a quanto sta avvenendo proprio in questo periodo di grandi piogge, a come le nostre acque reflue… stanno per essere smaltite direttamente nei mari, nei fiumi, nei laghi, senza alcuna depurazione, inquinando non solo l’ambiente con quanto ancora resta di quella fauna naturalistica, ma soprattutto aumentando i rischi della salute di quei poveri cittadini inermi… che a causa dell’altrui negligenza hanno perso tutto!!!

Un vero è proprio colabrodo questa nostra Italia… che ha ovunque necessità d’interventi economici rilevanti e che non si sa, da dove prenderli quei soldi… ( se non dalle solite tasche di noi poveri fessi… ), sprechi che nel corso di questi 40′ anni sono stati continuamente perpetrati… ad iniziare dagli uomini di quella collusa Democrazia Cristiana ( che di cristiano nulla possedevano… ) continuando con i vent’anni scellerati portati avanti dal Cavaliere, fondatore di quella Forza Italia (  casualmente lo stesso slogan a cui si era ispirato nella campagna elettorale la Democrazia Cristiana nel 1987 ) che oltre ad avere quale proprietario Silvio Berlusconi, aveva al suo interno nomi “prestigiosi” tra cui Marcello Dell’Utri, Antonio Martino, Gianfranco Ciaurro, Mario Valducci, Antonio Tajani, Cesare Previti e Giuliano Urbani… ( su di essi si può oggi verificare sul web, quanto loro accaduto…).
E cosa dire in tutti questi anni degli alleati… ve li ricordate… tutti uniti in quella ex “Casa delle Libertà”( d’altrui… libertà ) come Alleanza Nazionale, Centro Cristiano Democratico, Cristiani Democratici Uniti, Partito Repubblicano Italiano, Nuovo PSI, ed ancora la Lega nel nord ed il Movimento per l’Autonomia nel meridione, ed altri ancora che non ricordo… e non possiamo dire che con il Centro-Sinistra in questi anni, le cose siano migliorate… anzi tutt’altro!!!

Certamente ora abbiamo il nuovo segretario Renzi ed i suo proclami positivi nei quali i cittadini debbono pensare ad un nuovo “clima” sereno e tranquillo… quasi vivessimo una seconda Pax romana con il cavaliere che l’appoggia da dietro le quinte…
Già peccato però che il clima non è così “sereno e tranquillo”, anzi tutt’altro- e non mi riferisco alle probabili allerte meteo, ma a continue esasperate situazione che stanno conducendo i cittadini a rivoltarsi…
Ormai non vi è giorno in cui… la popolazione non si faccia sentire… e non manca occasione nella quale ogni scintilla diventa pretesto di rivolta…
Speriamo che questa “miccia” non prenda fuoco e soprattutto che non rappresenti l’inizio di quanto in cuor nostro speriamo non accada e cioè che questi primi segnali preoccupanti, possa trasformarsi in una guerra civile…
Però, – e non si tratta di voler essere funesti o mal-augurare ancora disgrazie a questo seviziato paese – fintanto continueremo a credere tutti, che questo nostro Paese – perché dopotutto, per quanto ne possano dire questi signori al potere… è ancora il nostro di paese – possa, grazie a questi soggetti, lì inutilmente seduti a gestire quel potere, ripristinare quanto finora perpetrato e distrutto… è come voler credere che oltre la “colomba” ricevuta con gli 80′ euro…, per Natale verrà rimborsato a mo’ di panettone… quanto finora perso a causa delle alluvioni…