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Chiusa l'inchiesta sul "Consorzio rete fognante Taormina"

Ho letto che l’nchiesta sul “Consorzio rete fognante Taormina” è stata chiusa.

La sostituta procuratrice Roberta La Speme, titolare dell’inchiesta sotto la guida del procuratore capo Antonio D’Amato, ha avvisato tutti gli indagati che gli accertamenti sono arrivati al capolinea.

Il provvedimento di chiusura delle indagini conferma in sostanza le ipotesi accusatorie sollevate dalla Procura di Messina, che ora andranno al vaglio del giudice per le indagini preliminari.

Come abbiamo letto nei mesi scorsi è stata la denuncia di uno degli addetti dell’ente a dare il via all’inchiesta di Polizia e Guardia di Finanza, che hanno analizzato i lavori affidati dal Consorzio, dopo il sequestro dell’impianto per inquinamento nel 2021, e i rapporti tra i dirigenti e le ditte incaricate.

 Il sospetto, sollevato anche dalla denuncia di una persona interna all’ente e suffragato, secondo l’Accusa, dalle intercettazioni, è che per gli affidamenti i dirigenti abbiano incassato dei favori. 

Al vaglio altresì le responsabilità negli episodi di inquinamento dell’Alcantara dovuti al mal funzionamento dell’impianto.

Trovate l’articolo completo con i nomi degli indagati al link: https://www.tempostretto.it/news/indagine-sul-consorzio-rete-fognante-taormina-caudullo-non-doveva-essere-sospeso.html

E dire che dal Tribunale di Messina hanno avuto il coraggio di archiviare la mia denuncia per gli sversamenti sul fiume Alcantara. Complimenti… ecco l'esito ottenuto!!

Già… una denuncia presentata dal sottoscritto che è stata archiviata!!!

Mi piacerebbe conoscere ora da quel Tribunale cosa hanno da dire a riguardo… 

Ma d’altronde si sa… quanto sta finalmente accadendo era stato riportato dal sottoscritto nel 2019!!! 

Il post s’intitolava: Foce dell’Alcantara: un tempo oasi naturale, oggi… fogna a cielo aperto!!! Vi basterà leggerlo e vedrete che quanto sta accadendo nell’attuale inchiesta giudiziaria era stata ben evidenziata: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/foce-dellalcantara-un-tempo-oasi.html

Ed allora riporto quanto ho letto ieri nella pagina web di Messina Today: https://www.messinatoday.it/cronaca/fogna-taormina-operazione-guardia-di-finanza-sversamenti-alcantara-sospensione-dirigente.html

Dai liquami sversati nel fiume Alcantara a un sistema di cattiva gestione dell’impianto fognario della fascia jonica messinese. Guardia di finanza e polizia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale che dispone la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di un ex dirigente del Consorzio Rete Fognante di Taormina ed il divieto temporaneo per due imprenditori della provincia di Messina ed un professionista, già dirigente dell’Ente, di contrarre con la pubblica amministrazione.

Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del tribunale peloritano, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva stabilito dall’art. 27 della Costituzione. Agli indagati sono contestati, in concorso tra loro, i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, falso materiale e ideologico, truffa e inquinamento ambientale.

Le indagini, condotte dal commissariato di Taormina e dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, che sono consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, hanno messo in luce l’esistenza di un collaudato sistema di cattiva gestione delle funzioni pubbliche, in totale spregio dei principi di correttezza, trasparenza ed imparzialità che dovrebbero presiedere all’azione amministrativa.

In dettaglio, il sistema illecito ruotava attorno alle figure di due dirigenti, rispettivamente responsabili dell’area tecnica e dell’area finanziaria, che gestivano, in maniera clientelare, i lavori di manutenzione dell’Ente pubblico, inosservanti della vigente normativa sui contratti pubblici, affidandoli arbitrariamente a taluni imprenditori per la realizzazione di scopi personalistici, quali incarichi privati retribuiti ed altre varie utilità economiche. Inoltre, gli investigatori hanno dimostrato che il Responsabile tecnico aveva consentito l’utilizzo dell’impianto di depurazione anche in assenza dell’autorizzazione allo scarico, risultata ormai scaduta, e della manutenzione della struttura, obbligatorie per il trattamento a norma di legge delle acque reflue, arrivando persino ad autorizzare uno degli imprenditori colpiti dalla misura restrittiva, allo scarico reiterato di reflui fognari non depurati nelle acque del fiume Alcantara, in totale inosservanza delle prescrizioni e cagionando un significativo danno all’ecosistema fluviale.

In merito, il Giudice per le Indagini Preliminari, considerati i gravi indizi di colpevolezza ed il concreto pericolo di reiterazione del reato, ha disposto il sequestro dell’automezzo utilizzato per il trasporto illecito di rifiuti e scarico abusivo dei reflui fognari, riconducibile ad una società gestita da uno degli imprenditori indagati. L’impianto gestito dal Consorzio, già sottoposto a sequestro nel corso delle investigazioni, è attualmente affidato ad un amministratore giudiziario e risulta regolarmente operativo, in regola con gli interventi di manutenzione previsti per legge.

L’odierna attività testimonia il perdurante impegno delle forze dell’Ordine e della Procura della Repubblica di Messina nel contrasto ai reati contro la Pubblica Amministrazione, a tutela dell’ambiente ed a presidio della legalità circa la corretta spesa delle risorse pubbliche in favore della collettività. Il provvedimento cautelare è stato adottato nella fase delle indagini preliminari e che, dunque, gli indagati sono da presumersi innocenti sino alla sentenza di condanna definitiva che ne accerti la responsabilità all’esito del giudizio che si svolgerà nel contraddittorio con la difesa davanti al giudice terzo imparziale, giudizio che si potrà concludere anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità.

E poi debbo ascoltare i soliti “pappagalli istituzionali” che ripetono quando intervistati: dovete denunciare!!! 

Vorrei chiedere loro: ma quando uno denuncia e nessuno prende provvedimenti, il cittadino virtuoso cosa può fare??? 

Ma d’altronde ditemi: chi compie quotidianamente quei sani principi di legalità??? Già… sono soltanto esigui cittadini che si contano sulle punta delle dite e vi assicuro come ciascuno di essi, poco o  nulla centrino con quanti abitualmente vediamo commemorare – con la consueta posa di ghirlande – le vittime di questo nostro Paese!!! 

Vi sono novità su quell'impianto di depurazione di Giardini Naxos e sul fiume Alcantara??? Si… basti leggersi il sequestro appena compiuto ed anche il video della seduta del Consiglio comunale!!!

Sembra che si sia iniziato a far luce sui fatti e di conseguenza sui soggetti che hanno provocato danni ambientali sul fiume Alcantara…

Per cui, restando ancora convinto che tanto a tanto ancora bisogna fare per risolvere quel grave problema, qualcosa comunque sembra finalmente essersi messo in atto… 

Difatti, è interessante leggere quanto hanno scoperto i militari della Guardia Costiera di Riposto – link: https://www.gazzettinonline.it/2021/04/01/castiglione-bomba-ecologica-nelle-gole-dellalcantara-operazione-della-guardia-costiera-video_168158.html?fbclid=IwAR0jZ111CQiVpHjxNWRyLAmO3dTo82FkVLMffmqj9jJls-0Y9CtWgBDSmGs–  nel quadro di una indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, che ha evidenziato lo stoccaggio illecito di rifiuti e l’attività di gestione degli stessi non autorizzata – link: https://youtu.be/0EWgPkZqILY

Ora, si resta in attesa sull’esito che le indagine compiute della Guardia di Finanza di Taormina determineranno…

Mi permetto comunque di condividere il video della seduta del Consiglio Comunale e lascio  come sempre a ciascuno di Voi, qualsivoglia riflessione personale: https://youtu.be/8zpu7eu9JH8

Consorzio fognario: si cerca in tutti i modi d'evitare il commissariamento!!! Non è che forse qualcuno si preoccupa del rischio che si potrebbero scoperchiare circostanze alquanto sgradevoli???

Sto leggendo in queste ore sul web tutta una serie d’articoli su quel “Consorzio Rete Fognante”, ed anche su quei 5 milioni di euro dovuti ai mancati trasferimenti da parte dei Comuni, che tra l’altro, sono gli stessi che non hanno provveduto negli anni a mettere in moto quelle necessarie procedure legali affinché affinché i suoi debitori rientrassero in maniera celere delle somme dovute, senza dover attendere le circostanze a cui ora stiamo assistendo. 

Si cerca infatti di capire a chi dare la colpa; il sottoscritto insieme ad alcuni amici aveva segnalato a suo tempo questo problema e chissà se forse qualcuno avesse dato seguito a quelle “segnalazioni”, forse ora non saremmo qui a parlare di questa gravosa situazione!!!

D’altra parte sono passati troppi anni, bastava semplicemente mettere in moto quei necessari provvedimenti, che forse, quel buco di 3-4-5 milioni di euro non ci sarebbe, ma soprattutto non avremmo dovuto coesistere con uno scempio ambientale come quello visto…

Tutti sapevano, sì… anche coloro che oggi scrivono, ma vorrei sapere quanti di loro hanno denunciato questi fatti presso le autorità giudiziarie, ecco… è qui che casca l’asino: nessuno!!!

Ed è il motivo per cui auspico che finalmente su questa vicenda intervenga un commissario sopra le parti, ancor meglio se questo fosse legato alle nostre forze dell’ordine, ad esempio potrebbe essere un funzionario della Gdf , sì… affinché si possa dar seguito ai fatti accaduti e sui quali ritengo vi siano gravi e precise responsabilità!!! 

Poi c’è qualcosa che non comprendo e vorrei che qualcuno di voi mi aiutasse a comprendere…

Il “Consorzio Rete Fognante” è di fatto costituito da quattro Comuni: Taormina, Giardini Naxos, Castelmola e Letoianni; lo stesso Cda ha nominato un Presidente…

Considerato che – da quanto ho potuto comprendere – l’impianto è stato sottoposto a sequestro e la Gdf in queste ore ne sta esaminando i documenti, mi chiedo, perché si è deciso di nominare tre consulenti esterni (tra l’altro quest’ultimi -sembra- interverranno a  titolo gratuito; non capisco perché un professionista dovrebbe imbarcarsi -senza alcun compenso- in una vicenda come quella di cui sopra, dove sono più i problemi che i vantaggi…), perché l’impressione che si riceve, è quella di voler allontanare la “mira” degli organi giudiziari!!!

Già… ho come la sensazione che qualcosa non vada, ad esempio trovo poco convincente quel tentativo di esternalizzare la gestione all’ATI Messinese… 

Difatti, se pur non condivido pienamente l’operato compiuto dell’ex Presidente del Consorzio Raneri, viceversa sono d’accordo con egli sulla necessaria pressione da esercitare sull’operato degli inquirenti, affinché questi possano in maniera precisa, verificare la reale situazione debitoria dei Comuni di cui sopra!!!

Concludo ricordando come a pagarne sempre le conseguenze siano i cittadini, gli stessi soggetti che con solerzia hanno negli anni provveduto ad effettuare il pagamento di quei tributi richiesti, pur tuttavia ritrovandosi in questi anni (in particolare nei mesi estivi), a non poter neppure nuotare in quel loro prospiciente mare, lo stesso che, fino a poco tempo fa veniva considerato da tutti, come uno dei più belli del mondo!!!

Parco fluviale dell'Alcantara e impianti di depurazione

Un impianto progettato per servire i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola, tra l’altro costruito – grazie ad una scellerata politica – in uno dei posti più belli e naturali al mondo, già… all’interno di un’oasi del parco fluviale.!!!

Il sottoscritto ricorda perfettamente quei luoghi, già quand’erano incontaminati, perché trascorrevo lì accanto le mie vacanze estive ed anche qualche settimana invernale…

Mentre ora è tutto inquinato e sono anni che se ne parla, ma non solo, difatti… sia gli organi competenti, che gli Enti preposti, hanno ricevuto denunce formali, il sottoscritto tra l’altro si è ormai stancato di compiere quegli atti… 

Un malfunzionamento e una gestione di manutenzione del trattamento delle acque reflue finito ora in mano alla Procura della Repubblica di Messina…

Come diceva il giudice Falcone, “bisogna inseguire il denaro” e se qualcuno iniziasse a fare questo, troverebbe il reale problema di quell’impianto e di quanti negli anni  ci hanno marciato e cosa dire del danno erariale, così palese che mi meraviglio come sia stato possibile che nessuno – di quella ambigua filiera – se ne sia mai accorto!!

Le carte ci sono, basterebbe semplicemente leggerle o quantomeno che quei funzionari abbiano la volontà di andarle a prendere, perché in fondo, il problema reale è questo, sì… Quella diffusa omertà che viene continuamente perpetra in ogni circostanza!!! 

Tuttifanno finta di non vedere, non so dirvi se per mera complicità o per loro totale incompetenza, ma forse la verità va ricercata altrove, perché nessuno di essi vuole esporsi personalmente, chissà per non restar coinvolti o ancor peggio, per non intaccare quei rapporti personali di cui un giorno si potrebbe avere bisogno!!! 

Ora in questi giorni è stato nominato il nuovo presidente del “Parco fluviale dell’Alcantara”, sì… dopo le dimissioni del suo predecessore, chissà se finalmente qualcosa inizierà a cambiare, vedremo… e speriamo in bene!!!  

Consorzio fognario dell'Alcantara: ma d'altronde se nessuno si legge mai le carte…

La vicenda del consorzio fognario era un qualcosa di previsto e le colpe andrebbero ricercate non tanto nei responsabili dell’impianto o di quanti ne dovevano curare la sua efficienza, no… vi sono altri che andrebbero interrogati, già… coloro che in qualità di organi giudiziari (e non faccio l’elenco, d’altronde vi sono tutti…) hanno ricevuto in maniera ufficiali esposti e non ne hanno tenuto conto o forse chissà tra essi qualcuno – debbo pensare come solitamente accade in questo nostro paese – ha preferito porli in quell’ultimo cassetto… 

Sarà per incompetenza o (forse) per celare eventuali collusioni, ciò di cui sono certo è che nessuno ha voluto prendere in esame in questi lunghi anni, quanto era stato evidenziato in quei documenti ufficiali ed oggi ovviamente se ne pagano le conseguenze!!!

Quando leggo sulle testate web che quell’Ente di Pietre Nere vanta un credito di circa 3 milioni e mezzo non so se debbo ridere o piangere, anche perché se qualcuno si fosse semplicemente letto quei documenti, avrebbe certamente scoperto come alcuni di quei Comuni avrebbero potuto recuperare parte di quelle somme, tributi da destinarsi proprio a quel Consorzio ed allora viene spontaneo chiedersi: perché non si è proceduto???

Nulla è stato fatto, eppure le pressioni e le verifiche compiute da taluni cittadini avevano portato a far emergere quel problema, ma alcuni di quei funzionari/dirigenti hanno preferito soprassedere e fatto in maniera tale che quanto portato a loro conoscenza, non potesse di fatto essere accertato…

In base ai documenti presentati potrei aggiungere che essi, proprio come “Pilato, se ne sono lavati le mani, neppure ci fosse stato il “covid” a preoccuparli!!!

Ed ecco quindi che alla fine siamo giunti dove si sapeva, vi rimando ad un articolo appena pubblicato su BlogTaormina al link: http://www.blogtaormina.it/2020/12/03/le-morosita-dei-quattro-comuni-consorzio-attende-35-milioni/284245/ che descrive perfettamente quanto accaduto, anche se in quella descrizione manca (ma d’altronde non è una loro colpa… il “Blog” non è stato mai portato a conoscenza di tutta questa vicenda parallela…) di quelle circostanze che avrebbero permesso sicuramente di non giungere a questo disastro non solo  finanziario, ma anche ambientale!!!

Comunque, se volete conoscere meglio quanto accaduto, vi rimando ad altri post scritti sull’argomento dal sottoscritto sin dal 2016:

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2016/07/mare-nostrum-no-mare-monstrum.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2017/07/e-dire-che-lo-chiamano-impianto-di.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/tra-lindifferenza-delle-istituzioni-ce.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/quella-tassa-di-depurazione-del-comune.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/10/nominato-il-commissario-per-il.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2019/11/foce-dellalcantara-un-tempo-oasi.html

http://nicola-costanzo.blogspot.com/2020/07/ho-letto-ieri-un-post-pubblicato-su-la.html

In ricordo di Giardini Naxos e Taormina…


Ho letto ieri un post pubblicato su “La Sicilia.it” ( https://www.lasicilia.it/gallery/lo-dico/352053/giardini-naxos-me-le-spiagge-famosissime-per-i-rifiuti.html) dove una lettrice riportava un articolo pubblicato su “Siviaggia.it” che raccontava due realtà quella di Giardini Naxos e di Taormina che ormai da tempo non esistono più, già… neppure sotto il profilo naturalistico!!!

Certo l’articolo https://siviaggia.it/idee-di-viaggio/giardini-naxos-cosa-vedere/161710/ descriveva in maniera emozionante quei luoghi, le sue bellezze archeologiche, la storia, la cultura di un popolo, quel fascino per la natura… 
Ma purtroppo l’uomo o più precisamente la politica (di qualsivoglia colore o schieramento) e soprattutto quei suoi referenti istituzionali, hanno deturpato quanto di bello esisteva ed hanno ridotto a scempio una natura incontaminata e paradisiaca…  
Pensate ad esempio alla follia di far costruire un impianto di depurazione alla foce dell’Alcantara: se questa non è stoltezza, per non volerla chiamare con il suo vero nome “mafia“, ditemi, com’altro si potrebbe chiamare…
Il sottoscritto ricordo quarant’anni fa quei luoghi, sì… ricordo bene quelle spiagge di Recanati e Giardini Naxos in cui ho trascorso la mia adolescenza e tutti quei meravigliosi alberghi nei quali insieme agli amici ci intrufolavamo per fare il bagno in piscina o negli idromassaggi… 
E poi quelle strade piene di locali, discoteche, ristoranti, birreria, paninerie, un turismo frequentato da migliaia di ragazzi che venivano da tutto il mondo, altro che “Lloret De Mar o Ibiza”!!!
Quelli erano luoghi dove insieme agli amici si organizzava ogni sera in un locale diverso, non solo d’estate, già… anche l’inverno veniva vissuto in maniera piena…
Ricordo quando organizzavo al Marabù, Cabana, Tout va, Septimo… posti che ormai non esistono più, sia per inettitudine dei nostri politici che soprattutto per quella propria incapacità di quei cosiddetti “prenditori“, che hanno esclusivamente pensato – forse perché semplici “prestanome” di un meccanismo certamente più grande di loro – ad incassare denaro, sì… in contanti, finché si è potuto, senza pensare a sviluppare intorno a quell’ambiente qualcosa di sano che avrebbe nel tempo realizzato prosperità e benessere per le future generazioni… 
Ma questa è un’altra storia, la nostra – dice bene quella lettrice – è quella a cui assistiamo: menomale che almeno quest’anno non ci saranno né stranieri ne tanto meno turisti, quantomeno non ci si è coperti (per l’ennesima volta) di ridicolo!!!

Tra l'indifferenza delle Istituzioni, c'è chi rischia la propria vita, per salvare gli altri!!!

Mai come quest’anno abbiamo assistito a tanti articoli pubblicati con cadenza mensile sulle testate giornalistiche e sui molti siti web, in particolare sull’inquinamento del mare prospiciente un villaggio che, proprio nel periodo estivo, fa confluire a se, migliaia di condomini e turisti… 
Sembra quasi che abbiano fatto a gara per pubblicare le notizie…  
Tutto era iniziato con un post pubblicato su youtube, intitolato “Viaggio tra i depuratori che rovinano il mare siciliano” il cui link parlava dei depuratori in particolare quello dell’Alcantara: https://www.youtube.com/watch?v=A0VrElziMUQ&feature=youtu.be
Successivamente era uscito un articolo sulla “Sicilia” che rappresentava le proteste di alcuni turisti: 
A quanto sopra si è aggiunta la famosa “Goletta verde”, che aveva fatto un’analisi particolareggiata di questo tratto di mare: 
Tra tutti, credo che bisogna dare ampi meriti ad una testata “Meridionews”, che si è particolarmente occupata d questo problema con vari articoli tra cui: http://meridionews.it/articolo/68451/giardini-naxos-escrementi-a-mare-e-vermi-in-spiaggia-villeggianti-presentano-esposto-meglio-andare-via/
Anche il sottoscritto non si era tirato fuori dal problema, chiamando in causa “Lega Ambiente Sicilia”, che per quanto concerne il problema evidenziato, non ha voluto interessarsi, ne contattandomi e neppure affrontando da soli il problema: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/08/legambiente-sicilia-sveglia.html    

Ed oggi… a dare una mazzata a quel Villaggio, già colpito dai problemi di cui sopra, ecco l’ennesimo articolo – anche se nulla centra con l’inquinamento ambientale – ma fa riferimento indirettamente ad un problema,certamente non meno grave e cioè la sicurezza e la salvaguardia dell’incolumità delle persone… 
Su quanto sopra vorrei aggiungere quanto previsto dalla normativa vigente; mi riferisco ai Piani di emergenza e di evacuazione (D.Lgs. 81/08 artt.18, 43, 46 e del D.M. 10/03/98 art. 5) e a quanto compiuto il 24 aprile di quest’anno, attraverso il Comitato Centrale tecnico-scientifico dei Vigili del Fuoco, che ha approvato una  nuova bozza di regola tecnica che andrà ad integrare il vecchio Decreto del Ministero dell’Interno 16 maggio 1987, n. 246 recante “Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione”, con nuove norme più stringenti per gli edifici di civile abitazione… 
Come molti sanno, la redazione del piano di emergenza ed evacuazione è fondamentale nei condomini, non solo perché deve contenere i dati identificativi, la descrizione dell’edificio e l’attività svolta, ma soprattutto perché deve evidenziare in maniera precisa i luoghi e la posizione nella quale ci si trova con riferimento ad essa, con particolare riferimento ai sistemi antincendio, al posizionamento delle scale, delle uscite di emergenza e ai percorsi di esodo.
Come solitamente avviene, tutti gli impianti vanno controllati periodicamente e tale regola vale anche per gli estintori e le manichette dell’antincendio, come anche per gli eventuali presidi antincendio e di primo soccorso, sia fissi che mobili.
E’ necessario un impianto di allarme che avvisi tutti i condomini su un eventuale incendio, programmando inoltre con essi un giorno, per effettuare le prove di evacuazione, controllando così non solo l’affollamento, ma anche le eventuali problematiche derivate da comportamenti indisciplinati compiuti durante la fuga da parte di alcuni condomini…

Vanno inoltre formati i lavoratori eventualmente esposti a tali rischi, abilitandoli con corsi di formazione quali, addetti all’antincendio, primo soccorso ed evacuazione… e facendo comprendere loro, quali sono le aree operative, gli accessi per i soccorritori e le procedure comportamentali da adottarsi , ed anorca,  quali raccomandazioni compiere in casi d’incendio o di esplosioni…

Infine è utile pubblicare una tabella con i numeri utili ed un elenco nominativo degli addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio e pronto soccorso. 
L’Amministratore dovrebbe inoltre prevedere a pubblicare nei vari piani delle planimetria generali, di quell’edificio con i percorsi di fuga e i presidi antincendio, quadri elettrici, valvole di intercettazione fluidi, ecc..
Leggere quindi stamani il post su quel villaggio, non mi ha sorpreso minimamente:
http://meridionews.it/articolo/68718/giardini-naxos-frigo-a-fuoco-in-complesso-turistico-due-persone-intossicate-sul-posto-i-vigili-del-fuoco/ anzi, mi ha fatto pensare alla tragedia del ponte di Genova, dove tutti sapevano e tutti hanno fatto finta di non sapere!!!

D’altronde quell’analoga circostanza, mi è stata egualmente segnalata oggi da molti condomini, che mi hanno per l’appunto informato su quanto accaduto, inviandomi tutta una serie di foto non solo dell’incidente, ma anche dell’attuale impianto antincendio presente…

Cosa aggiungere, aspettiamo come a Genova che l’edificio crolli, per poi vedere -come solitamente avviene- le nostre autorità vestite in giacca e cravatta e “a lutto per la circostanza“, affinché tutti insieme (appassionatamente…) si possa piangere sulle bare delle prossime vittime!!!
Concludo questo post, ringraziando due uomini coraggiosi… Farò menzione di questo loro eroico comportamento direttamente alle nostre autorità di competenza: mi riferisco ad uno dei portieri, il Sig. Scillipoti Sebastiano che con estremo coraggio si è gettato all’interno dell’appartamento e soltanto con l’ausilio di un semplice estintore ha cercato di spegnere il fuoco all’interno dell’appartamento e un condomino, il Sig. Incognito Gaetano, che dopo aver buttato a terra la porta e entrato nell’appartamento, ed è riuscito ad estrarre dalla cucina la bombola di gas presente (a detta di molti inquilini presenti, già incandescente…) portandola fuori ed evitando che essa esplodesse!!!
Grazie, sì perché grazie a loro se oggi sono qui a raccontare una storia a lieto fine e non come accade ultimamente nel nostro paese, l’ennesima tragedia annunciata!!!
Per tutti coloro che nel nostro paese stanno solo a guardare vorrei dire: Nella vita di un uomo prima o poi arriva un giorno in cui, per andare dove deve andare, se non ci sono porte né finestre, gli tocca sfondare la parete!!!

E dire che lo chiamano… "Impianto di depurazione"!!!

In questi giorni mi sono imbattuto in alcuni problemi strutturali di un impianto di depurazione in località Giardini Naxos – Calatabiano. 
Di una cosa sono certo… (ma questa mia riflessione è stata riportata alcuni giorni fa da “Goletta verde”), che l’impianto di depurazione consortile non funziona in maniera perfetta o quantomeno ottimale…
Ricordiamo che lo scarico doveva prevedere un condotta di allontanamento sottomarino distante circa 500 mt ed invece scarica direttamente tra il litorale ed il fiume Alcantara…
Da qualche parte ho letto che i controlli programmati sullo stesso sono all’incirca di tre l’anno… e quindi certamente pochi per comprendere, cosa potrebbe accadere in tutti quei giorni, nei quali ovviamente nessuno controlla, senza cioè che nessuno di quei responsabili, possa accorgersi di eventuali rischi in quel momento presenti…
Ma d’altronde cosa volete… se le risorse sono limitate cosa si vuole pretendere, sono certo che è così che risponderebbero alle nostre domande…
Va aggiunto inoltre che proprio in questi giorni, l’impianto entra in crisi, avendo per ragioni collegate con la stagione estiva, un aumento sproporzionato del flusso, con un forte carico organico ed è il motivo per cui -in queste particolari condizioni- l’impianto di depurazione ne risente…
Ma d’altronde se si pensa che negli anni avvenire anche altri comuni inviavano i liquami al depuratore, l’impianto oltre a risultare sottodimensionato (non potendo ovviamente ricevere quel sovraccarico), si è costatato d’ulteriori problemi di manutenzione alle condotte fognarie, che hanno creato problemi d’infiltrazione nelle acque bianche…

Una cosa è certa: l’impianto è in grosse difficoltà tecniche e non è in grado più di assolvere a pieno alle sue funzioni!!!
La conseguenza di ciò, è ovvia… a mare giunge di tutto e non basta sicuramente quel segnale di divieto di balneazione a bloccare il flusso dei turisti o dei residenti, i quali, in questo periodo estivo, sono enormemente aumentati…
Il pericolo ambientale è certo… la salute è a rischio, speriamo quantomeno che qualcuno comprenda che forse è tempo di smettere di parlare e cominci ad operare in modo professionale su quel depuratore… una volta e per tutte!!!