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Ma quale rispetto delle regole… nessuno le vuole osservare!!!


Il buon funzionamento della società, si basa su alcune semplici regole che gli uomini si sono voluti dare, per organizzare e far funzionare al meglio la loro vita comune e soprattutto per garantire i diritti di tutti…

Possiamo dire quindi che, il rispetto è un sentimento fondamentale per costruire insieme agli altri qualcosa d’importante…
D’altronde, il rispetto basa principalmente il suo valore sulla stima e la dignità…
Sin da bambini ci viene insegnato il rispetto verso gli altri, le regole sociali e che la dignità di una persona è un valore universale, che non dipende da noi, ma è connaturale con il nostro essere… 
Ciò implica quindi tutta una serie di regole, che escludono la prevaricazione, l’adulazione, la contraffazione, la macchinazione, la corruzione e tutte quelle possibili manipolazioni illegali, che fanno sì, da violare… quelle regole di convivenza civile.
Crescendo purtroppo, quelle regole vengono dimenticate e inizia a prendere il sopravvento, quella “meschina”… natura umana, dove tutto ha un prezzo e dove tutto viene rimesso in discussione, quando s’intaccano i propri interessi…
E’ quanto sta accadendo in questi giorni al sottoscritto… 
Non posso entrare (in questa sede) nello specifico, ma purtroppo mi accorgo ogni giorno che passa… come tutti esaltano principi di legalità, fintanto che questi non cozzano con il proprio “orticello” e quando ciò accade, mi rivedo in quella frase riportata dai Vangeli:  “Nemo propheta in patria (sua)” e cioè “Nessuno è profeta nella propria patria“…
Sì… mi ritrovo a dover combattere “infidi mentitori”, che operano quotidianamente nella “illegalità”, compiendo tutta una serie di procedure illegali e vorrebbero che, per quelle loro disoneste azioni , si chiudesse un occhio…. anzi tutte due!!!
Mi sento veramente amareggiato, perché a quei noti disonesti, si associano tutta una sfilza di personaggi “miserabili”, che vedendo a rischio i propri interessi, preferiscono che quanto emerso venga celato e passi sotto silenzio…
Anni di abusi e truffe compiute con una semplicità assoluta, anche a danno dello Stato, che secondo molti, quei fatti gravi, dovrebbero restare occultati e non dovrebbero quindi essere fatti emergere…
Ditemi allora… come si fa a compiere il proprio dovere, quando anche nelle cose più semplici e banali, si viene visti come un problema…
La cosa assurda che anche coloro che dovrebbero compiere il proprio dovere, mi riferisco a quella parte di istituzione che con i suoi uomini dovrebbero contribuire a ripristinare la legalità, mediano con tutta una serie di atteggiamenti superficiali, quasi a voler mettere in discussione quanto correttamente compiuto…
Ma la verità è che in questo paese… nessuno vuole fare il proprio dovere e soprattutto non si vogliono avere rotture di coglioni… perché queste comportano il doversi alzare dalla sedia ed andare a fare il proprio dovere!!!
Ma vi immaginate con questo caldo… dover uscire da quel proprio ufficio “fresco” ben condizionato, andare a verificare l’eventuale segnalazione ricevuta da quel rompicoglioni… “ma non aveva nulla che fare stamani… non poteva starsene a letto e poi chissà se è come dice… probabilmente si starà sbagliando e ci costringe ad andare a controllare e soprattutto ad interrompere la chat sul mio social preferito…”!!!
D’altronde si sa… il rispetto un’entità astratta, e quindi ecco il perché la maggior parte non sa neppure cosa sia e se come diceva “Seneca”, l’unico modo per farla conoscere, consiste nella reciproca osservazione dei comportamenti, “gli uomini, mentre insegnano, imparano”, io ho l’impressione che per la maggior parte di essi, non vi sia alcuna speranza… poiché da tempo, hanno perso ogni senso di dignità umana!!!
Un uomo infatti, non dovrebbe mai avere un prezzo o svendere la propria dignità… ciascuno di noi è unico e assoluto e nessuno può servirsene, come nessuno può strumentalizzarci!!!
Ecco perché servono le regole, per sviluppare quella propria personalità e il senso etico, per formarsi come cittadini, perché si è un mezzo per rispettare gli altri e per vivere insieme ad essi, per contribuire al bene di tutti… sapendo distinguere sempre, ciò che si può fare da ciò che è vietato…oppure scegliere di tergiversare!!!
Le azioni devono essere fatte in quanto moralmente corrette e non per la paura di una eventuale autorità sanzionatoria, ricordando sempre e in ogni circostanza, che le regole sono degli strumenti indispensabili per una convivenza civile e non perché debbano essere continuamente trasgredite!!!

L'impegno morale dei cattolici nei confronti della politica…

Questa mattina guardavo RAI 1, dove in diretta si stava svolgendo una messa dal Santuario di “Fatima”…

Papa Francesco si è recato lì per canonizzare i due pastorelli (Francesco e Giacinta) veggenti delle apparizioni cominciate il 13 maggio del 1919, delle quali beneficiò anche la cugina Lucia, diventata successivamente suora (morta nel 2010) e di cui è in corso il processo di beatificazione.
Davanti al santuario per la celebrazione della messa, ha dichiarato “Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli… vengo come profeta e messaggero e come vescovo vestito di bianco ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace”…
Ed oggi, proprio la pace, rappresenta la condizione fondamentale affinché si possano “abbattere tutti i muri per superare ogni frontiera, uscendo verso le periferia del mondo, per manifestare la giustizia e la pace di Dio”.
E’ tempo di aprire la porta a tutti, pregare per le difficoltà nel mondo, affinché Dio possa dare a ciascuno di noi, una propria risposta… poiché senza adorazione, non vi potrà essere la trasformazione del mondo.
Adorare non è un lusso, ma è una priorità… ed è quello che bisogna fare ogni giorno… 
Quando passiamo attraverso una croce… egli c’è già passato prima, perché ha voluto prendere su di se, le nostre sofferenze, così come oggi ciascun cristiano, deve sapere riconoscere i peccati che lo circondano…
Come disse la Madonna ai pastorelli: volete offrirvi a Dio??? E loro (i pastorelli) risposero: Si lo vogliamo!!!
Ecco, questo chiaro messaggio, ci da l’occasione per seguire quella linea, offrirsi al signore, sentirsi partecipi a pieno titolo della missione della chiesa e non solo…
Mai più eloquente è stata l’offerta quotidiana della nostra sofferenza, vista quest’ultima, quale accettazione paziente della nostra condizione, risorsa unica della vita e prezioso tesoro donato alla chiesa…   
Ecco perché oggi più di ieri, vi è bisogno di un impegno unitario da parte di tutti, in particolare dai cattolici, che hanno motivazioni morali certamente più elevate rispetto ad altri, con inclusioni particolari nei confronti della vita pubblica, della giustizia ed anche della politica… 
Mi rivolgo quindi a tutti i cosiddetti “cristiani”, sia a quanti sono chiamati ad esprimere semplicemente il proprio voto, che a coloro che decidono di dedicarsi a quella pratica dell’amministrazione statale, la stessa che in questi anni, ha dimostrato di non intervenire a difesa dei più deboli…
Perché un cristiano che si impegna in politica deve dimostrare di essere fedele all’autorità e alle istituzioni, rifiutando i compromessi e allontanando da se, tutte quelle azioni disoneste che nel corso della propria esperienza istituzionale, potrebbero concretizzarsi…
Bisogna vivere quella propria mansione, come se fosse un opera di misericordia… d’altronde “l’uomo non può separarsi da Dio, né la politica dalla morale”!!!
La promozione secondo cui la dottrina cattolica ha voluto intendere l’autonomia civile e politica, ha permesso a molti di essi, di essere quasi slegali da quella imposizione religiosa, ma di sicuro, non li ha esonerati… da quella morale!!!
Per cui, il voler essere per molti prima laici e poi cattolici, non ha significato esonerarsi dal rispetto delle componenti della società civile… ed è questo motivo che, siano essi laici o cattolici, devono sempre collaborare per il bene comune del nostro paese!!!
E’ tempo quindi di superare le contrapposizioni personali, puntando tutti insieme sui veri valori d’unione, scegliendo cioè sempre, il meglio per ciascun di noi… semplici cittadini.
Perché come ripeto spesso, prima di amare il proprio di partito, bisogna saper amare il partito degli altri, per poter rispettare e condividere questa nostra nazione… 
E questo il reale contributo che ciascuno di noi deve dare, sia per i cristiani che per i laici, apportando quanto c’è di meglio contro questa nostra “dissoluta” politica, partecipando direttamente alla vita “politica” in modo corretto e cioè, dando quel necessario sostegno a tutte le attività sociali, economiche, amministrative, legislative e soprattutto culturali, promuovendo in ogni condizione e circostanza il bene comune, il rispetto della vita umana, la difesa dei principi di pace, ordine, libertà, uguaglianza, giustizia e solidarietà …
Perché soltanto così… si potrà contrastare tutta questa decadenza presente in ogni area del nostro paese: tutto il resto… vi fa (oggi come allora) democristiani” e soprattutto complici!!! 

Gli appalti pubblici e la nuova mafia emergente…

Qualcosa sta per cambiare…
Gli appalti pubblici milionari, rappresentano per la mafia, il primo obbiettivo a cui puntare con le proprie imprese “amiche” e nel caso in cui, questi contratti, dovessero finire in mani differenti e cioè ad imprese private “non affiliate”, allora, si dovrà procedere, con i noti meccanismi estorsivi, affinché i titolari quelle imprese, ahimè “fortunate”, comprendano come sia opportuno adeguarsi alle condizioni e priorità… di quelle cosche. 
In questi anni le indagini condotte dalle forse dell’ordine, hanno dimostrato come dietro quegli appalti, vi sia un grande interesse da parte di quella associazione… definita “cosa nostra”… 
Le nuove imprese sviluppatesi in questi anni e i loro referenti, stanno cercando di sostituirsi a quelle colpite dai provvedimenti giudiziari (sia di sequestro che di confisca) e ai loro rappresentanti societari, giunti ormai sotto la lente d’ingrandimento, da parte delle procure… 
Nuovi scenari quindi, si stanno prospettando… 

Si sono rotti quegli equilibri che garantivano la pax tra i vari affiliati… e che facevano sì che ciascuno governasse in quelle proprie aree di appartenenza, senza mai intaccare quelle degli altri…

Ma ora, con gli arresti eccellenti di quei boss… con il blocco giudiziario degli imperi finanziari dei soggetti “prestanome” legati ad essi, con familiari e parenti blindati da procedure amministrative e indagini penali, ecco che ora, nuovi referenti di quella stessa criminalità e/o opposta, tenta di prendere il potere di quelle aree, rimaste “libere” o quantomeno, non più sotto il controllo, di quei vecchi… certamente superati referenti!!!
Gli interessi economici d’altronde sono troppo alti… e i giovani emergenti legati alla nuova criminalità organizzata, rimasti finora sempre un passo indietro, adesso vogliono ciò che gli compete e passano all’attacco, senza più sottomissioni, imponendo con forza il controllo del territorio ed evidenziando a quanti ancora non vogliono comprendere, che ormai i tempi sono mutati!!!

Per altro, la sensazione che ciascuno di noi ha, leggendo quotidianamente gli avvenimenti riportati, è quella che si stia cercando in tutti i modi, di giungere ad una mediazione e che qualcuno, che ancora gode del “rispetto” di quei gruppi, stia provando una intermediazione tra le parti, cercando d’ottenere una tregua, che eviti di fatto, uno scontro di mafia…
Non va dimenticato inoltre, come da questa possibile conciliazione, non tiene conto di coloro che sono stati esclusi… e che potrebbero reagire, provocando azioni violente che darebbero vita a manifestazioni cruenti…
Ormai sembra certo… ma sono in molti a mettere in discussione le disposizioni giunte dall’alto, in particolare, tra essi, vi è chi sta iniziando a dubitare di quegli ordini (provenienti probabilmente dai penitenziari), che non sempre, rappresentano in maniera equa, le richieste di ciascuno… 
Come diceva Luigi Einaudi: “Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione”!!!

Si sentono "padrini"… ma sono cani sotto padrone!!!

Sabato mattina mi trovavo a fare colazione al centro vicino Piazza Duomo…
Mentre ero seduto al bar a leggere il giornale “La Sicilia” mi sono sentito chiamare da un signore anziano seduto alle mie spalle, il quale chiedeva se poteva avere la seconda parte del mio quotidiano, quella cioè che fa riferimento alle notizie della nostra città…
Sono passati circa una decina di minuti… quando nel restituirmi la parte del giornale prestata si è accorto che avevo sul tavolino accanto a me un libro di Alessandra Dino intitolato: “Gli ultimi padrini – Indagine sul governo di cosa nostra “.
Mi chiese… “possò“… risposi “prego“, ed allora preso in mano… lo sfoglio e aggiunse, “ah… se potessi raccontare io la mia storia”, risposi ” se vuole può raccontarla a me, sempre se le può fare piacere”.

Dissi: “Si accomodi” … “posso offrirle qualcosa”??? 
Mi rispose: “No grazie o già consumato il mio caffè mattutino,  sa… non dovrei abusare con tutte le pillole che prendo, ma non posso farne a meno, comunque… faccia conto che è come se avessi accettato…”.

Vede… potrei dirLe che nel corso della mia vita ho incontrato tante persone, ho visto molti volti interessanti ed ho sentito tante bocche parlare….
La Sicilia è la mia patria, l’ho conosciuta potrei dire… quasi per intero!!!
Non mi sono mai allontanato da essa… già, da questa mia terra…
Lo girata a piedi, con il mulo, a cavallo, con la vespa ed infine con l’auto… con il sole e con il buio, con la pioggia e tra la nebbia, a volta anche sotto la neve!!!

Beh… che dire, mi è piaciuto incontrare persone, sconosciuti di tutte le maniere… tra cui soggetti che professano serietà, etica, ossequio, dignità, insomma tutte quelle virtù che solo un saggio maestro può darti… 

Nello stesso tempo però – ero molto giovane allora – sono stato attratto da altri soggetti…
Alcuni a loro vicini mi dicevano sorridendo: “ma ti pari ca u padruni ie comu l’autri? Ma u sai cu è iddu? non ti scurdari ca pi stari ca… a sapire puttari i causi a longa?”…
Chissà… forse è per aver ascoltato tutti quei proclami che anch’io ho sentito il bisogno di misurarmi o meglio, di verificare fin dove potevo ergermi a quella categoria… che allora credevo fosse… “l’élite” degli uomini!!!
Insomma ho voluto anch’io mettermi alla prova, in fondo pensavo (almeno… in quel periodo) che dopotutto non avrei rischiavo nulla… , 
Anzi tutt’altro, avrei beneficiato di quel mondo e conosciuto personaggi dalle doti carismatiche, sarei potuto stare accanto a gente esemplare, veri e propri leader… dotati di quei principi di serietà e onore… concetti da boss, di quelli che Lei (riferendosi a me… ) legge oggi in questi libri o vede in quei film dove si evocano capi di mafia di un tempo che fu… di quella Sicilia legata al periodo del dopoguerra.

Ma, purtroppo, nel corso di quella mia esperienza e man mano che anch’io salivo di grado… mi sono accorto che molti di quei personaggi conosciuti, sono andati pian piano scomparendo… ma soprattutto che parecchi di essi, avevano tradito quelle stesse regole… che a suo tempo, essi stessi, mi avevano inculcato.

Con il tempo ho compreso quanto essi fossero stati una vera e propria delusione per me, nessuno di loro infatti era riuscito a dare soddisfacenti risultati, anzi con il tempo, quegli stessi… chiamiamoli “uomini”, si erano smarriti, dileguati ed infine nascosti!!!
Vede, quanto sopra mi fa pensare ad una storiella che da ragazzo mi venne raccontata da un vecchio… proprio come io adesso sto facendo con Lei…
M trovavo seduto in cima ad una collina nelle vicinanze di Corleone, ed osservavo quel meraviglioso paesaggio estivo della nostra terra… quando quell’anziano mi disse: 

Un giorno… un cane anziano, che vagava senza meta da una vita, si avvicinò ad una casa molto bella, lussuosa, quasi principesca e vide un altro cane che stava all’interno della villa. 

Il cane della villa lo chiamò e disse al cane vecchio: ehi… vecchio amico, vuoi sentire come abbaio forte? il cane vecchio rispose: si… fammi sentire!!
Il cane della villa allora abbaiò fortissimo: bau… baaaau, baaaaaaaau, baaaaaaaaaaaau!!!
Quindi orgoglioso, aggiunse: hai sentito vecchio amico? Non sono un cane forte?
Il cane vecchio rispose: scusami… potresti abbaiare nuovamente? sai sono vecchio ormai… e non sento tanto bene…
Allora il cane della villa si gonfiò come una mongolfiera e ripresa ad abbaiare: bau… baaaaaau, baaaaaaaaaau, baaaaaaaaaaaaaau. 
Il cane quasi senza più fiato ma orgoglioso, disse: hai sentito come abbaio forte? Dimmi vecchio chi mi può battere? 

Il cane vecchio e sornione, rispose: bravo!!! Ma dimmi… ce la faresti ad abbaiare ancora più forte? 

Il cane allora della villa… sorridendo, disse: certo caro vecchio, ti sembra che sono come tutti gli altri cani… vero? Io sono diverso da loro… perché sono il migliore, ed allora si gonfiò ancora di più e di nuovo iniziò ad abbaiare: baaaaaaaaaaaaau, baaaaaaaaaaaaaaaaaau, baaaaaaaaaaaaaaaaaaau…
Ma, appena finì d’abbaiare si sentì una gran voce furiosa proveniente dalla villa: stupido cane, dove sei, stai zitto!!! Se non la smetti ti lascio a digiuno per tre giorni e ti farò dormire fuori dalla tua cuccia e incatenato al freddo della notte!!!
Il cane vecchio, fece un sorriso e disse: amico giovane, per l’ultima volta dai… fammi sentire come abbai??? 
Il cane della villa, intimorito dalle minacce del proprio padrone, stavolta non abbaiò, anzi come vergognatosi… si avviò verso il suo padrone.
Allora il cane vecchio che si accingeva a ritornare al suo cammino gli disse: ehi… caro stupido amico, non abbaiare mai… se hai un padrone!!!
Ed allora il cane vecchio si incamminò per la sua strada…

Ecco vede caro signore… Lei oggi legge quel libro, ma di quel libro ormai, poco o nulla resta; quei personaggi descritti si sono dissolti nel nulla e quelli che nel corso del tempo li hanno sostituiti, sono oggi come quel cane della villa…

Io, non mi pento delle mie scelte, ma se potessi tornare indietro, Le assicuro… ne farei altre; la vita ha voluto che andasse così… ed io, per quelle scelte… ne ho pagato il prezzo!!! 
Sappia che, la storia che Lei adesso cerca in quel libro… non esiste più; anche le persone più comuni, già… quelle che vede intorno a Lei… si sono svendute, per ottenere quanto desiderano materialmente, un modo come un’altro di farsi mettere una catena al collo!!! 
Io… da lontano l’ho guardata, ho osservato i suoi modi di fare, l’educazione manifestata quando si è rivolto al cameriere, ho visto come ha preso appunti da quel giornale e da tutte quelle azioni ho compreso che Lei rappresenta uno dei pochi “cani sciolti” ancora in circolazione…
Ma vede, tutto ciò, non le servirà a nulla: perché questa terra non merita alcun rispetto, ne il mio e neppure il suo… 
Si è alzato e mi ha detto (sollevando il cappello…) “è stato un piacere parlare con Lei…” e senza aggiungere niente… si è congedato.
Dopo alcuni minuti si è avvicinato il cameriere per recuperare dal tavolino quanto ancora presente di quella colazione; allora gli chiesi: “scusi mi sa dire chi era quel vostro cliente”??? – “Chi… quello seduto vicino a Lei…???” – “Si quello…” – “Ma perché non sa chi è???” – “No!!!” – “Ma come ci ha parlato per mezz’ora…” – “Si ma non so chi è…” – “Ah… ho capito…” – e se ne andato… senza aggiungere altro!!!
Diceva bene Sigmund Freud: E’ impossibile conoscere gli uomini, senza conoscere la forza delle loro parole…

Tra Pupi e Pupari…

C’era un tempo in cui le persone si sceglievano, un tempo nel quale alcuni di essi decidevano d’unirsi in un legame, un periodo nel quale ci si prefiggeva di raggiungere gli stessi obbiettivi, giungendo da percorsi diversi…
Era un momento nel quale esistevano gli “uomini”… ormai quel tempo è finito e sono rimasti solo “ominicchi e quararaquà“!!!
Sì, ricordate quelle citazioni antiche siciliane che esprimevano con una frase la concretezza di alcuni soggetti rispetto ad altri, io ricordo “ci stricunu n’terra“… ecco, se dovessimo raffigurare quel concetto oggi, avremmo difficoltà anche “a  trovarli“…
Sono centinaia (per non dire migliaia…) i personaggi che si vendono per pochi euro… non possiedono alcuna dignità morale/materiale e vivono quelle le loro vite senza alcun rispetto per gli altri, tra ripetuti bluff e continue truffe!!! 
Il bello è che in quella loro certezza, si sono persuasi “ca… ciannacunu“!!!
Sono talmente eccitati da quella loro convinzione, che si muovono ormai con atteggiamenti tipici di chi solitamente viene rappresentato in quegli sceneggiati televisivi, dove i protagonisti sono “nuovi emergenti della mala”.
Non comprendono minimamente che una cosa è la realtà ed un’altra la finzione!!! 
A molti di questi soggetti, piace interpretare quella scena bellissima realizzata nel film “I cento passi” dal bravissimo attore Tony Sperandeo; sì… in particolare rivelano una certa cura d’esercizio, nel voler riprodurre la frase che il boss Badalamenti rivolge a Peppino Impastato: “tu non esisti, tu non ci sei… tu non si nuddu… miscatu cu nenti!!!” 
Ecco, è questa la presunzione che vorrebbero manifestare, quella totale arroganza, in cui cercano di spacciarsi per ciò che non sono!!!
Fa parte di quel caratteristico comportamento infantile, di quella mentalità un po “catanese”: “mbare… tu no sai cu sugnu iu“!
Oppure la più reiterata delle frasi:”mbare… tu non sai cu su i cristiani“!
Ognuna di esse, rappresenta la perfetta manifestazione d’atteggiarsi… 
Quanto sopra infatti, mi fa venire in mente un episodio giovanile: mi trovavo all’ex “Tout Và” di Taormina, quando assistetti ad una lite tra due soggetti; uno dei due aizzava verbalmente l’altro finché quest’ultimo non reagi scaraventandolo a terra… seguirono alcune risate tra i presenti; l’offeso appena rialzatosi, si rivolse in maniera forsennata ed urlò: tu non chi sono io… mio compare è “…..”!!! Ora vado e torno, per te saranno soltanto guai!!! 
Ovviamente l’altro sentendo quelle minacce e vedendo con quale modo furioso stava andando via…  lo richiamò a gran voce (io pensai… forse vuole scusarsi oppure preferisce evitare spiacevoli conseguenze… mi sbagliai… nulla di ciò…); quando l’esagitato torno indietro con atteggiamento di sfida (convinto che quelle sue parole avessero fatto segno sull’avversario… ) ecco, appena giunse vicino al contendete, partirono come un fulmine due ceffoni che lo fecero sobbalzare indietro di quasi due metri, dopo di che… si avvicino e abbassandosi in siciliano gli disse: “non c’è bisognu ca cecchi a nuddu, picchi chiddu ca stai ciccannu… iè ca… di fronte a’ tia!!!
Ecco, quanto raffigurato, rappresenta in sintesi, quanto ultimamente sta accadendo… 
Si sono perse quelle naturali identità: i “pupi” che pretendono di sostituirsi ai “pupari“!!!
L’altra mattina mi trovavo seduto in un bar a parlare con degli amici, quando un signore di una certa età, seduto lì accanto, dopo avermi ascoltato, disse: Lei ha perfettamente ragione; ultimamente qualcuno ha dimenticando il proprio ruolo e non mostra più il rispetto che doveva ai propri superiori; questi difatti da subalterni, hanno tentato con il tempo d’usurpare il posto a chi di dovere… io credo invece, che ognuno di noi, dovrebbe stare al proprio posto, perché il rischio non è quello di finire in pentola… ma di diventare esso stesso l’ingrediente principale!!!
D’altronde, dice bene il boss “Badalamenti”: nella vita… bisogna imparare a non sottomettersi, ed ora, siamo pari di tutto, di debito, di riconoscenza e di rispetto!!! Perché io lo so che “quando uno fa del bene viene odiato…” perché è legge di natura: Voi non mi dovete più odiare, perchè con questo caffè abbiamo chiuso tutti i conti… 

Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva…

Vi ricordate quel giudizio che veniva dato durante il proprio corso di studi???
“Mediocre”…
Stava ad indicare una preparazione tra il carente e la sufficienza, un giudizio che solitamente veniva inquadrato intorno al cinque!!!
Infatti, a fine anno, con quel voto “5”… non si era certi se si veniva promossi o rimandati, in molti restavano in attesa su quel limbo grigio, sperando soprattutto nella magnanimità degli insegnanti…
Crescendo… per ognuno di essi, non è cambiato nulla!!!
Sono rimasti legati a quel livello, in attesa sempre di un sostegno o meglio, di qualcuno che potesse reggerli durante questa loro mediocre vita… perché questi, non sono in grado di camminare da soli e vivono la loro vita di riflesso della luce altrui…     
Si dice che “le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata” o piuttosto tendono a negare anche la stessa evidenza!!!
E’ difatti tipico di questi soggetti, cercare di non non prendere in considerazione un dato, un fatto assodato, l’altrui comportamento “coraggioso” che disturba loro, perché li mette in crisi da propri convincimenti, per i quali, alcune azioni non possono essere mai compiute… forse, perché loro per primi, non saprebbero realizzarle!!! 
In quel loro modo d’essere, sono sempre un passo dietro agli altri, dando di se – a chi li ha ben intesi – un’immagine di superficialità e pressappochismo… 
Gli effetti di questo comportamento sono particolarmente espressi in quegli atteggiamenti sottomessi e asserviti alle disposizioni, anche quando quelle decisioni, sono di per se errate…
Ma loro non alzeranno mai il dito… ma resteranno servili, proprio per evitare di contraddire l’altrui pensiero o di compromettere quella fedeltà dimostrata in tanti anni di rispettoso servizio…
Difficile vedere in loro manifestazioni litigiose o atteggiamenti da prode paladino…
E’ difatti loro… lo scettro della mediocrità, per quel modo personale di vivere la vita e di vedere gli altri…
Basta poco per riconoscerli… si adattano in silenzio a tutte le situazioni, subendo inoltre passivamente, ogni tipo di condizionamento…
Il “mediocre” si adegua e non lotta, preferisce abbandonarsi al luogo comune, critica gli altri per come si comportano, ma egli per primo non si pone mai interrogativi e non ricerca in alcun modo la verità…
Egli fa in modo di sottomettersi a quanto viene richiesto, senza mai domandarsi il perché delle cose e soprattutto (chissà forse per paura), non va mai in fondo, ma resta, il più delle volte (a causa di quella codardia…) coinvolto in collusioni o truffe…
Sono soggetti infantili, che denotano un’estrema povertà interiore, bramano il successo e con quel loro modo meschino di prostrarsi, raggiungono a volte qualche obiettivo, convincendo se stessi, di aver raggiunto un prestigioso traguardo e di essere di conseguenza, qualcuno che vale… ma quanto sopra ovviamente, è una mera illusione!!!
Il “mediocre” illude se stesso, perché non riesce a comprendere come, il valore della nostra vita, non dipende da ciò che gli altri pensano di noi, ma da ciò che noi facciamo per gli altri!!!
Purtroppo e vi capisco… siamo condannati a vivere in questa nostra regione, circondati da un’ingombrante maggioranza, fatta di persone mediocri, che lasciano, in tutto e per tutto trasparire, non solo quella mancanza di professionalità, ma soprattutto di rispetto per le regole sociali e le norme dello Stato. 
Ormai ne sono convinto…
La maggior parte delle persone ha paura della mediocrità, anzi di più… li spaventa, perché di fatto rappresenta l’ombra stessa della loro proiezione sul mondo che li circonda e che ahimè, evidenzia concretamente… la loro stessa mediocrità!!!.

Ed ora, cosa accadrà internamente cosa-nostra con la morte di uno dei due vecchi padrini???

Come si dice: “Morto un papa se ne fa un altro” e difatti da sempre quella organizzazione criminale, ha continuato ad operare in tutti questi anni, sapendo che i loro ultimi due “padrini”(Riina e Provenzano) fossero reclusi ormai per sempre… con l’ergastolo a vita.

Ancor più adesso, diventa fondamentale dover proseguire, sapendo appunto che è venuto a mancare… uno dei due!!!
Ciò che risulta importante è che il sistema possa continuare –sempre ed in ogni circostanza– senza la presenza dei suoi eventuali affiliati…

“Siete tutti importanti e nessuno indispensabile” difatti, nei duecento anni trascorsi, quest’associazione ha dato prova di essersi saputa non solo trasformare, ma anche evolvere, resistendo ad ogni cambiamento e continuando in quell’opera di “infestazione” su tutta la nostra regione, in particolare nelle coscienze dei suoi conterranei, violandone libertà personale e moralità…

Due secoli di colpevoli collusione, in cui politica, imprenditoria e uomini dello stato,si sono legati in quel ginepraio di oscuri interessi, con questa associazione criminale, che è poi la base di quell’illegale meccanismo, nel quale vicende finanziarie vengono interconnesse a condotte sanguinarie, che hanno macchiato di rosso le strade delle nostre città…
Si vorrebbe rilegare la mafia ad una semplice biografia, quasi fossero quelli… personaggi di una fiction… nomi rappresentativi di un sistema, che secondo alcuni portava benessere, ed essi, vengono ora visti, come dei direttori d’orchestra di quella associazione e non per come fossero realmente e cioè degli assassini e delinquenti!!!
La storia… in particolare quella nostra “siciliana” è stata da sempre caratterizzata da una continua e persistente collusione con quella criminalità, intrecciata a filo doppio con una parte di quella classe dirigente… dove sempre più spesso, interessi e dello Stato e convenienze delle istituzioni, hanno trovato in quei professionisti del crimine, un supporto per poter coprire o celare, quelle proprie e dirette partecipazioni… 

Non bisogna dimenticare che la mafia esiste perché lo Stato permette ad essa di poter esistere… perché senza quegli appoggi, quelle connivenze e l’interesse opaco ma sempre presente di un blocco politico e sociale, quanto compiuto non sarebbe possibile… 

Se le istituzioni in tutti questi secoli… avessero voluto la distruzione totale di quell’apparato mafioso, per come per esempio è stato fatto contro il terrorismo (Brigate rosse, Avanguardia nazionale, ecc..), ecco che oggi, non avremmo motivo di parlare di questa organizzazione criminale…

Tutti infatti dicono la stessa cosa: le mafie sono nate, cresciute e hanno prosperato invadendo l’Italia intera, grazie allo scellerato abbraccio (lungo due secoli) con appartenenti allo Stato in ogni sua declinazione…

Ora, la morte di Provenzano, porterà con se tanti segreti… ed altri ancora spariranno per sempre, con l’ormai presumibile prossima dipartita, del amico corleonese… 
Quanto poi accadrà sarà tutto da vedere… e credo che a breve, saranno in molti tra quelle fila… a voler emergere, dopo tanti anni, relegati a posizioni secondarie e sotto l’ombra dei propri capi… 
Scriveva nel libro “Così parlò Bellavista” il grande De Crescenzo: “Il potere non sazia, anzi è come una droga e richiede sempre dosi maggiori” e qui è la stessa cosa!!!
Se la storia insegna… tra qualche anno ci sarà una nuova recrudescenza; lotte tra famiglie mafiose che vorranno avere un maggiore controllo del territorio, di quello a suo tempo loro affidato ed ora troppo limitato… 
D’altronde si dice da quelle parti: “senza piccioli ie rispetto… si nuddu a miscatu cu nenti…” (senza soldi e rispetto sei il nulla mischiato al niente…)!!!

Non ci saranno quindi accordi di pace… vincerà solo il più forte, mentre lo Stato in quel frangente, starà alla larga da quel conflitto e conterà i morti, 

Tutto sommato da Roma diranno: non è cosa “nostra”… ma cosa “loro”!!!
Sono sin d’ora certo… che tra qualche anno ne riparleremo…

Una paese infetto!!!

In molti si sono indignati nel vedere il film “La Grande Bellezza” ed oggi a più di due anni dalla sua uscita, ci si chiede ancora se quanto espresso in quella pellicola, fosse realmente la rappresentazione attuale… del nostro paese.

Le immagini meravigliose della nostra capitale… quegli scorci storici fatti rivivere in quelle scene… inserite come sfondo di una vita ordinaria e decadente, nella quale i suoi personaggi dell’alta società, come politici, intellettuali, nobili decaduti, critici, giornalisti, prelati e attori… si trovavano a fondersi con criminali, ciarlatani, dame (di tutti i colori), truffatori, escort, ognuno di essi, personaggi deprimenti di una città, che accumula in se… tutti i peccati del nostro paese.
Un paese avvelenato… una terra infetta, dove esiste soltanto vanità e corruzione!!! 
Uomini e donne che tentano in ogni modo… di divenire potenti, per poi così, imporre e condizionare… la vita degli altri… 
Questi ultimi percepiti come “giullari” di contorno di quella deprimente esistenza, che ormai li attanaglia… conforto provvisorio di quel loro divertimento, svolto da personaggi penosi, che scivolano tra l’indifferenza generale e che sperano però un giorno… di entrare in quella infida corte…

La fatica di una vita per sembrare ciò che non si è… quell’immagine tanto ricercata, fatua e vanesia, puro divertimento di una semplice e frivola leggerezza di un’anima morta…

E’ come quella pellicola… così è il nostro paese!!!
Sì… come la maggior parte dei suoi conterranei… disincantati e disinnamorati della bellezza di questa terra, di questa vita… marchiata e imbruttita da un sistema, che pretende che tutti, abbiano a partecipare, a quel diffuso meccanismo… fatto di connivenza, illegalità, malaffare, corruzione… in una parola: disonestà!!!
Ormai non si capisce più… dov’è quella netta linea di demarcazione, tra il bene ed il male… ed anche coloro che sino a poco tempo fa, pensavamo incorruttibili, ora dimostrano anch’essi d’essere lestofanti!!!

E’ una realtà che noi -ultime persone perbene- mai vorremmo vedere… che sentiamo non appartenerci… anzi è fortemente lontana da quei principi e da quegli insegnamenti, che proprio nel corso della nostra vita abbiamo sempre voluto tenere a distanza….

C’è chi ha mediato… chi si è pentito e c’è chi, è stato ligio a se stesso, a quella propria deontologia, senza sentirsi obbligato a condotte, regole di comportamento imposte… nel rispetto della legge.
Non esiste una città corrotta, come non vi sono esclusivamente scandali nella capitale… perché il malcostume è ovunque, basta uscire da casa…
Pensateci… quando incontrate un conoscente, quando chiedete un favore a un amico, quando v’informate su qualcosa che potrebbe nascondere il vostro reale interesse, quando accorgendovi di un furto, di una rapina, di un’aggressione o di un qualsiasi abuso, restate lì indifferenti o vi girate dall’altro lato, quando non denunciate… ma aspettate che siano gli altri a farlo, quando partecipate con il vostro silenzio ai raggiri altrui… o quando… già… siete voi stessi a commetterle quelle fregature!!!
Non basta soltanto giudicare gli altri… ma bisogna dimostrare -ogni giorno- con i propri comportamenti, dignità ed onestà, manifestando democraticamente per i propri diritti, ma rispettando sempre i propri doveri!!!
Per ogni comportamento sleale commesso nel corso della propria vita per tutti quei comportamenti ruffiani e servizievoli, per le centinaia di volte in cui avete passato il badge del collega per essere servili, per quell’avanzamento immeritato di carriera che avete in tutti i modi ricercato e voluto, per quelle continue raccomandazioni supplicate presentate per i propri figli a iniziarsi dalle scuole elementari, medie, superiori… per poi continuare con l’Università ed il lavoro, per quelle ingiustizie che sapete già d’aver comesso… ecco per quanto indebitamente fatto… pagherete pegno!!!
Per tutto il resto… potete starne certi… avrete giustizia!
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati… – Gesù di Nazareth

L'Antimafia tra appalti pubblici e privati…

Rappresenta uno dei problemi fondamentali nell’applicazione della normativa antimafia e nella verifica dei concorrenti sia in fase di gara che di stipula del contratto.
Vi è infatti un po’ di confusione tra i due accertamenti e cioè tra il momento di verifica e quello riguardante i requisiti generali ( articolo 38, comma 1, lettera b) – Codice dei contratti pubblici).
E’ possibile infatti che proprio tra i due momenti intervengano cause ostative/interdittive che precludono la possibilità di contrarre contratti con la Pubblica Amministrazione.
Infatti se da un lato, in fase di gara si verificano i requisiti dichiarati dall’impresa, dall’altro e cioè immediatamente alla data antecedente la stipula del contratto, si provvede alla richiesta di acquisizione della comunicazione antimafia, solo e soltanto nei limiti dell’aggiudicatario.

Ovviamente gli accertamenti realizzati sono diversi a seconda dei due momenti per cui:
nel primo cso e cioè durante la verifica alla partecipazione riguarderà unicamente i soggetti quali il direttore tecnico, il titolare e/o i soci e l’amministratore.
L’acquisizione della comunicazione antimafia, oltre ai soggetti di cui sopra, riguarderà ( ai sensi dell’articolo 85 del codice antimafia), anche:
– per le società di capitali, tutti i componenti l’organo di amministrazione ed il socio di maggioranza;
– per tutti gli altri tipi di società, anche i membri del collegio sindacale ( legge n. 231/2001).

Il problema nasce nel caso di una struttura di partecipazioni societarie a catena, in quanto non è neb chiaro dove il sistema di controlli ( esteso ) debba fermare i propri accertamenti e cioè a quale livello della compagine societaria, sia perché tale controllo, prevederebbe tempi lunghi ma soprattutto e certamente poiché oneroso.
Stessa situazione cautelativa in fase di gara, andrebbe presa anche su eventuali familiari conviventi, ma qui l’interpretazione giurisprudenziale diventa talmente estesa, che andrebbe affrontata con un argomento a parte…, certamente diverso è il discorso con riferimento alla informazione prefettizia che ( articolo 85, comma 3, del codice antimafia), prevede espressamente la necessità di estendere la verifica anche ai familiari conviventi e cioè con chiunque conviva con la persona sottoposta ad accertamento.

Quanto sopra vale solo e soltanto per i contratti pubblici, mentre la documentazione antimafia cambia totalmente nel caso di rapporti tra i privati, poiché è impossibile al privato di potersi cautelare da quelle imprese non regolari dalla posizione antimafia.
Non esiste alcuna possibilità per il privato di rivolgersi alle Prefetture per richiedere la documentazione antimafia, analoga situazione se la richiesta viene fatta alla Camera di Commercio nel caso in cui si richiedesse loro, di rilasciare un certificato camerale con la dicitura antimafia.

Come comportarsi quindi???
Qualche ente suggerisce di richiedere:
– la visura delle iscrizioni nel casellario giudiziale, ai sensi dell’articolo 33 del DPR 14 novembre 2002, n. 313 (T.U. delle disposizioni in materia di casellario giudiziale), poiché tale documento, pur non avendo alcuna efficacia giuridica, riporta comunque tutte le iscrizioni contenute nel casellario giudiziale, comprese quelle di cui non è fatta menzione nei certificati rilasciati al privato;
– un certificato dei carichi pendenti, che attesta l’eventuale sussistenza di sentenze di condanna anche non definitive;
La nuova legge anti-corruzione prevede ( art. 1 comma 52/57 ) l’istituzione presso le prefetture, di controlli periodici per quelle imprese che operano in quei settori di attività particolarmente a rischio, in quanto si pongono in quei settori particolarmente interessati, sia dalle aggiudicazioni degli appalti pubblici e quindi interessati dalla criminalità organizzata.
Tra queste abbiamo: 
a) trasporto di materiali a discarica per conto di terzi;
b) trasporto, anche transfrontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto di terzi;
c) estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
d) confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
e) noli a freddo di macchinari;
f) fornitura di ferro lavorato;
g) noli a caldo;
h) autotrasporti per conto terzi;
i) custodia dei cantieri.

I meccanismi di tutela ci sono tutti il problema è farli rispettare.
Assistiamo purtroppo giornalmente, alla conclusione di procedure giudiziarie nelle quali, da un lato vengono escluse quelle imprese che, a causa d’informative “positive” prefettizie, non possono continuare quegli appalti già aggiudicati, mentre di contro, assistiamo all’assegnazione degli stessi lavori ad altre imprese, che in sede di contratto e secondo i cosiddetti ” controlli” vengono considerate limpide, ma che poi successivamente nel corso dei lavori e quasi sempre all’ultimazione degli stessi, vengono invece delegittimate e marchiate quali “affiliate”…
Un doppio scherno per quanti ( dipendenti della prima impresa ) si sono visti soffiare via parte del proprio operato, diminuendo se non perdendo cosi di fatto, oltre alla prospettiva di continuità per la società nella quale si stava operando, anche e purtroppo il proprio posto di lavoro, incredibilmente a scapito di quelle imprese, poi risultate aggiudicatarie, che grazie a chissà quali articolate procedure ( e non entro nei meriti della volontarietà di quei controlli, che visti poi i successivi sviluppi delle indagini, possiamo ben dire, essere stati fatti in maniera molto approssimativa… ), che hanno posto queste cosiddette società come “cristalline”, ma che successivamente si sono dimostrate tutt’altro.
Abbiamo potuto leggere come, nel corso dei lavori, questi abbiano utilizzato manodopera, subappaltatori, lavoratori autonomi e fornitori e/o noli, senza alcun rispetto delle normative previste, anzi, affidando proprio l’intera gestione dell’appalto a soggetti che ora, attraverso le indagini, sono risultate organiche proprio di quel sistema, che tanto sin dall’inizio si era voluto contrastare!!!

Il Nuovo Parlamento: indagati, inquisiti e condannati…

Come si dice…, finché c’è vita c’è speranza!!!
Ed erano in molti a sperare che finalmente si facesse un po’ di pulizia, ed anche se molta se ne fatta, ancora tanta ne resta da fare!!!
Già, infatti siamo passati da 116 indagati ai 46 e non è poco, ma comunque sono sempre tanti, troppi, per avere definitivamente un parlamento limpido!
Ecco quindi che girando sul web, ho trovato l’elenco completo (fonte Il Fatto Quotidiano del 20/03/2013) degli attuali indagati in Parlamento: http://www.stopcensura.com/2013/03/parlamento-pulito-dove-3-condannati-e.html
E’ dire che bastava poco, serviva soltanto chiedere un certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti e si sarebbe risolto il problema…
Ma forse il problema non doveva risolversi, anzi, chissà se era proprio grazie al potersi ripresentare che permette loro di godere dei benefici dell’immunità parlamentare???
Già perché un parlamentare, nel periodo in cui svolge le sue funzioni, è circondato da una garanzia di impunibilità, lo afferma la Costituzione Italiana all’art. 68.
E’ quindi, perché si possa perquisire, arrestare, processare un parlamentare è necessaria una autorizzazione della Camera a cui appartiene.
Se ovviamente l’autorizzazione viene negata, la magistratura non potrà procedere in alcun modo. 
Quindi, avendo perduto durante lo scadere del mandato parlamentare ogni immunità, tornando questi ad essere come tutti i cittadini e quindi perseguibili per i reati a loro contestati, ecco che immediatamente molti, tra quei deputati e senatori, si sono immediatamente attivati, per riprendere quelle poltrone che erano state loro e che adesso sono vacanti… 
Bisogna sin da subito salvaguardare e tutelare se stessi, grazie appunto a quella immunità parlamentare, che in qualità di membri del Parlamento, li ha protetti, garantendo loro quelle libertà e indipendenza, che altrimenti non avrebbero avuto.
Si capisce ancora una volta, che purtroppo la legge non è eguale per tutti…, già la giustizia nel nostro paese, sembra essere telecomandata, funziona attraverso regole che non hanno mai la valenza di essere certe, ma che queste possano essere modificate a seconda delle circostanze…
Due pesi e due misure,  leggi create ad arte per evitare i processi, leggi che per i normali cittadini sono impossibili da attuare…
Come si dice, tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le Leggi…, ma è proprio inverosimile che coloro a cui sono affidate i nostri incarichi pubblici, avendo il dovere di adempiere ad essi, con rispetto e legalità, giungono a trincerarsi dietro una banalissima immunità, sia pure questa, per la sola durata della loro legislatura… 

Quei lavori stradali estivi…

Vi siete mai chiesti perchè i lavori stradali vengono sempre svolti nei mesi estivi…in particolare ad Agosto???
Qualcuno potrebbe pensare che viste le belle giornate, per eseguire tali lavori è preferibile farli d’estate piuttosto che d’inverno…
Altri invece pensano che bisogna far vedere che in Italia si lavora…che c’è lavoro…e quindi che si lavora!!!
Ciò serve in particolare a tutti…
Dai funzionari, ai nostri politici ed anche a coloro che mostrano avere forti interessi personali, nel vedersi appaltare quei lavori urgenti, direttamente alle loro società…
La cosa terribile è che purtroppo ci va sempre di mezzo il povero cittadino che si immette in autostrada…
Non gli viene segnalato alcuna lavoro e quindi nessuna coda…
Ed invece proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco la sorpresa: Lavori stradali!!!
Se poi aggiungiamo che molti di questi interventi vengono compiuti nella assoluta mancanza di sicurezza, alla faccia di quanto previsto con dal Dlg. 81/08, con il rispetto al PSC, POS, ecc…
Ma i controlli scusate dove sono???
Ma qui si parla di enti intoccabili… e guai a toccarne gli interessi!!!
Comunque si sa… questa è la nostra Italia, e questo è ciò che ci meritiamo,restiamo in fila!!!

Piazza Lanza

Vedere in qualla piazza centrale di Catania, ancora quella costruzione fatiscente, una bruttezza da vedersi, sia per i cittadini che per coloro, che in questa struttura dovranno convivere…
Soltanto in certi paesi del Terzo Mondo, le prigioni sono paragonate a dei lager, ma quì da noi, dove ci consideriamo civili, dovremmo cercare almeno di rendere vivibili queste strutture, anche nel rispetto non solo di chi ne è detenuto ma anche di quanti  ci lavorano. Qualcuno giustizialista starà pensando… meglio che soffrono…questo si meritano…ma il problema è la dignita umana, questa deve essere sempre garantita da uno Stato che vuol dirsi civile!!!
Ho saputo che i  detenuti per protestare hanno cominciato a battere con le proprie stoviglie…protesta che oltre che rumorosa per i vicini che già convivono con quella struttura, dovrebbe riuscire a smuovere la nostra  ” lenta ” ( come direbbe Celentano ),  classe politica”.
La rabbia potrebbe trasformarsi… ed esplodere in protesta…anche perchè nulla si fà per risolvere il problema del sovraffollamento, dei malati d’Aids, di poter aumentare gli organici della polizia penitenziaria, la possibilita di una diversa collocazione dei soggetti detenuti in base alle tipologie di reato ed anche a gl’anni di condanna… un ergastolano, non può essere posto con uno che esce dopo qualche mese…
Provate ad andare a Palma di Maiorca e vedrete un penitenziario che sembra un Hotel, non dimentichiamoci che i costi giornalieri per ogni detenuto sono di circa 350 Euro, ( una pensione completa a Rimini/Riccione costa circa 100 Euro converrebbe portarli tutti in vacanza al mare…), troppi sono davvero troppi è impensabile continuare a sopportare costi così elevati, soprattutto tenendo conto che molti di questi dovranno essere sostenuti per tutta una vita…Ecco per quanto riguarda coloro che hanno commesso crimini  tali da essere condannati con l’ergastolo, ecco per questi non posso credere, che una parte delle mie tasse, dovrà mantenerli sempre…

Una soluzione potrebbe essere quella di trasferirli su un’isola, certo potrei sembrare incoerente con quanto sopra e poco amorevole con i principi cristiani ricevuti, ma certamente, oggi ognuno deve ricevere dalla comunità, in maniera proporzionale a quanto ha seminato, ben sapendo che alle proprie scelte saranno commisurate pene severe e dove queste saranno effettivamente scontate… e non sto certamente parlando di saldi…
Ovviamente, per coloro cui purtroppo per cause forse anche accidentali, per scelte errate, a causa del contesto in cui vivono, per parenti e familiari non coerenti con i principi di moralità e correttezza.

Ecco, per questi che si ritrovano a dover convivere con la dura realtà del carcere, a questi si può e si deve dare un’altra possibilità, un’aiuto attraverso gli assistenti sociali e i psicologi, la scuola, l’insegnamento di nuovi mestieri, industriali, artigianali, fino a concretizzarsi attraverso l’utilizzo di strutture esterne che ne possano garantire la completa riabilitazione.
Restare indifferenti non è più possibile, tutti devono unirsi per risolvere i problemi di cui sopra e soprattutto coloro che sono demandati a governare, utilizzino quanto in loro possesso per dare una svolta seria e definitiva, per poter risolvere questo nostro grave problema sociale.

Spero di poter vedere un giorno una bellissima Piazza Lanza, con tanto verde, un parco giochi ed una panchina, dove un nonno seduto, ricorda il tempo lì andato, ed oggi libero, guardare  i suoi nipotini giorcare…