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Professionisti… che guadagnano meno dei loro dipendenti!!!

Che non esiste un sistema fiscale perfetto è noto a tutti, ma che nel nostro paese, questo si dimostra non solo iniquo ma del tutto inefficace è un dato di fatto a cui sfortunatamente non si riesce a trovare soluzione… (o forse  chissà è più corretto dire che… non la si vuole ricercare)!!!

Già, se analizziamo i dati, vedremmo come questo sistema fiscale, sia risultato negli anni sempre più inefficace, considerato che di contro quel valore chiamato “evasione” è andato crescendo, creando nel contempo una vera e propria discriminazione tra, i lavoratori dipendenti e pensionati, ed i lavoratori autonomi: i primi tartassati da pesanti prelievi alla fonte, mentre i secondi liberi di denunciare autonomamente il proprio reddito…
E’ così abbiamo potuto costatare che, mentre sui lavoratori dipendenti e pensionati grava la maggior parte del “carico fiscale” (da soli infatti, queste due categorie garantiscono l’82%” dell’intero gettito Irpef…) dall’altro i lavoratori autonomi, riescono, se pur l’elevata pressione fiscale a creare dell’altro reddito… grazie a procedure alternative…  meglio conosciute come “nero”!!!
In quale modo??? Semplice, evadendo le tasse, eludendo le imposte e dividendo le fonti di reddito, tra i componenti familiari…
Infatti, per questi soggetti, è difficile accertare il reddito effettivo; inoltre molti di essi scaricano quelle proprie imposte tra cui per esempio l’Iva, anche su beni di uso personale, ed infine c’è chi suddivide il reddito complessivo, sui propri familiari, affinché il livello di reddito di ciascun componente sia più basso di quello effettivo e rientrando così di fatto, in scaglioni Irpef…  inferiori!!!
Come vedete non ci vuole una laurea in Economia e Commercio, per comprendere in quali modi questo 12% riesce ad aumentare quel buco infinito chiamato “evasione”…
La lista di imprese o autonomi è lunghissima e molti di loro nelle ultime dichiarazioni, risultano aver guadagnato dei redditi irrisori… a volte inferiori, ai loro stessi dipendenti!!!
Ci sono casi, in cui le dichiarazioni presentate sono al di sotto dei 20.000 euro… meno di quanto dichiarato mediamente dai loro impiegati!!! 
Sono dati che lo stesso Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, non fa altro che confermare da un bel po di anni… ma a nulla serve per invertire quella rotta…
Il bello è che nel nostro paese, c’è chi, pur avendo importanti attività economiche, riesce a non produrre guadagni… ma bensì perdite: tra queste infatti vi sono, discoteche, sale da ballo, night club, Centri SPA, attivita ricreative o turistiche, dove a fine anno… dichiarano redditi d’impresa, addirittura negativi.
Ma fra tutti, è la categoria degli “Avvocati” che mi preoccupa maggiormente…
Già, pensate, che è stato lanciato un allarme (ripreso dal sito Retenews24) per la revisione della Riforma Forense (Legge 247 del 2012), già chiesta in passato anche dall’ADU (Associazione Difensori d’Ufficio). 
Ho letto sul web che: l’articolo 21, comma 8 che dispone “l’iscrizione agli Albi comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di previdenza e assistenza Forense e quindi l’iscrizione alla Cassa Forense, già prevista obbligatoriamente per tutti gli iscritti agli Albi che esercitino la professione con carattere di continuità – cioè raggiungano prefissati limiti minimi di reddito o di volume d’affari professionali -, viene ora fatta coincidere con il momento dell’iscrizione agli Albi, a prescindere da tali parametri reddituali. Ne consegue che la cancellazione dalla Cassa Forense sarà possibile soltanto nel caso di cancellazione dell’iscritto da tutti gli Albi Forensi”.
Per molti professionisti, quindi, l’Ordine potrebbe valutare l’ipotesi di cancellazione dall’Albo perché non raggiungono il reddito minimo di 10mila euro (15mila di fatturato) annui oggi necessario per iscriversi alla Cassa nazionale di previdenza forense.
Ora sempre dai dati prodotti dall’AIGA: un giovane avvocato con un reddito annuo di 23.000 euro, pari a 1.916 euro mensili tra studio, aggiornamento, banche dati, telefoni, computer, autovettura, contributi versati, dichiara, alla fine, circa 15.000 euro. Tolta l’Irpef si arriva a circa 11.100 € annui a cui si detrarranno i contributi pensionistici e quello di maternità (pari a 132€) per un totale di 2.832€ di versamento facendo rimanere al netto nelle tasche del giovane avvocato 8268 euro netti per ben 689 € mensili.
Di contro ci sono avvocati senior “di grido”… che quelle somme le guadagnano in poche ore, migliaia di euro richiesti a nero e se ne vantano pure con gli amici… che analogamente a loro, approvano quelle metodologie truffaldine!!!
Ora che il fisco italiano sia alquanto vorace, nessuno di noi lo mette in dubbio, dopotutto se pensate che, con una dichiarazione dei redditi superiore la soglia dei 28.000 euro, scatta automaticamente l’aliquota del 38%, per cui, con un reddito superiore ai 2.000 euro mensili (appena sufficiente per vivere in particolare se si hanno più figli a carico) bisogna restituire quasi il 40% del proprio reddito allo Stato… e per avere in cambio cosa… nessun servizio pubblico, ma bensì , l’avere coscienza che quel denaro, serve a mantenere… tutta quella feccia!!!
Leggevo che in Francia, un contribuente che dichiara 55 mila euro di reddito paga soltanto 3.000 euro di tasse sul reddito (da noi sarebbe tenuto a pagare ben 16.000…), mentre in Germania i redditi fino a 52 mila euro scontano un’aliquota del solo 15%, contro un’aliquota del 42% per i redditi superiori (in Italia, invece, entro lo stesso livello di reddito l’aliquota Irpef varia dal 23 fino al 38%)!!!
Una vita che si parla di Riforma fiscale, ma se la si guarda con attenzione… ci si accorge che è sempre lo stesso gruppo che la prende nel c…!!!
Anche perché questa eventuale riforma, nei fatti risulterebbe iniqua e classista, non garantendo il rispetto del principio di “progressività dell’imposta” e soprattutto, non andrebbe a contrastare in modo definitivo quella lotta alla evasione fiscale.
La verità e che è venuto il tempo, di denunciare presso le fiamme gialle, coloro di cui si ha conoscenza d’aver incassato a nero cospicue parcelle… in particolare si tratta di chiedere ufficialmente la verifica di quelle sperequazioni finanziarie: basterebbe ad esempio esaminare la quantità di consulenze svolte e nelle quali si è formalmente inseriti e controllarne la veridicità dei compensi, in particolare tenendo conto, delle medie a livello nazionale, per parimenti procedure…
Bisogna però che le segnalazione che il cittadino rivolge alle autorità giudiziarie, ricevano sempre quell’adeguata rilevanza, anche nei casi in cui, vadano a segnalare alcuni professionisti “intoccabili”…
Questi ultimi infatti, se ispezionati in maniera scrupolosa (a seguito di quegli esposti…), potrebbero risultare non certo estranei a quelle ipotesi di reato attualmente previste, anzi viceversa, grazie proprio a quei controlli, si potrebbe appurare come, questi soggetti, siano stati capaci in prima persona (o attraverso i propri studi) di favorire o alimentare, grazie a quelle proprie consulenze, quel mondo corrotto che oggi ben conosciamo e a cui debbono dire grazie, per aver permesso loro, di beneficiare finanziariamente: migliaia di euro… il più delle volte consegnati a nero, permettendo così di fatto, ciò che definiamo evasione!!!
Vi confido comunque di essere venuto a conoscenza (da fonti giornalistiche…) che a breve, qualche nome importante della nostra città salterà fuori…
P.s.: sì, uno “scoop” importante… che verrà rivelato – state certi – al momento opportuno!!! 

La corruzione è sistemica!!!


Ditemi ciò che volete… ma a me sembra che ovunque rivolga la mia attenzione, scopro un sistema marcio con una presenza sistemica alla corruzione…

Ciò che maggiormente preoccupa è sapere di come ormai quest’ultima, sia interconnessa con la nostra società civile e faccia parte integrante dei nostri costumi…
Certamente a contribuire a questa diffusione, vi sono alcuni fattori fondamentali, quali ad esempio, la convinzione che le nostre normative, in particolari quelli legate ai procedimenti penali, sono di per se inadeguate ed i reati contestati, prescrivono condanne che fanno soltanto ridere ( sempre che, si giunga a definirle…)!!!
Inoltre, vi è da parte di molti soggetti, una vera e propria disponibilità a mettersi all’interno di quei procedimenti illegali, affinché possano compiersi…
Sono come quei “personaggi in cerca d’autore”, si legano a quella cosiddetta “associazione” organizzata, in quanto li mette in stretta correlazione con quelle alte professionalità, necessarie in questa fase per far giungere alla definizione quei procedimenti corruttivi, ma un giorno per poter agevolare i propri scopi…

E’ una cerchia composta da vari soggetti, che operano ognuno di essi, nel proprio campo professionale: imprenditori, politici, assessori, dirigenti delle PA, ingegneri, architetti, geologi, avvocati, notai, geometri, agronomi, commercialisti, periti, amministratori, mediatori, assicuratori, consulenti, ma anche editori e giornalisti, ed ovviamente… non potevano mancare da questa lunga lista i cosiddetti “mafiosi”!!!

Ognuno di essi è nei fatti, complice e connivente di questo sistema ben articolato, nel quale vengono suddivisi, in maniera equa, quei vari incarichi…
Sono legati tra loro in affari ed al rispetto di quei principi d’obbedienza e omertà…

Potremmo paragonarli -nel loro piccolo- ad una loggia massonica, come quella realizzata a suo tempo da Licio Gelli…
Lì ovviamente lo spessore dei numeri e dei personaggi erano ben altro, qui sono – per la maggior parte – soggetti mediocri, sotto ogni punto di vista, sono come in quel cartellone… s’accontentano d’elemosinare a nero, qualche qualche migliaio di euro, per potersi così “pavoneggiare” su un auto lussuosa o per farsi apprezzare maggiormente dal proprio partner, omaggiandola con qualche costoso gioiello (o chissà… forse per pagarsi qualche escort ogni tanto…). 

Ovviamente, a pagarne le conseguenze di quanto realizzato da questo comitato “d’affari”, saranno come sempre i cittadini, che si ritroveranno a subire per quei danni perpetrati, maggiori oneri e soprattutto sprechi sulle risorse destinate per le opere e i servizi pubblici…

E’ evidente che il danno prodotto da quei corrotti e schifosi individui, non è rappresentato soltanto da quei danni volti a depredare i beni comuni e neppure aggiungerei dal tradimento di quel mandato loro assegnato…
Ciò che mi preoccupa maggiormente è l’idea collettiva che si è insinuata in molti e cioè, che tutto e tutti, possono essere oggetto di quella compravendita!!!

Il danno prodotto dalla corruzione quindi, non investe solo il campo economico e finanziario, ma determina una differenza sostanziale fra ricchi e poveri e trasforma le persone perbene, in qualcosa di cui si potrà sempre disporre… basta avere soldi, e poi per ognuno di essi… ci sarà un prezzo!!!
Ecco quindi che si è diventati senza volerlo… ricattabili!!!
Chi per un posto di lavoro, chi per espletare più consulenze, chi per ottenere un prestigioso incarico, chi per incrementare le proprie votazioni politiche, chi per ricevere bustarelle e chi soltanto per essere inserito all’interno di quel sistema e godere di conseguenza, di quelle relazioni personali…
Quanto sopra ovviamente, permetterà a quel mondo “criminale e mafioso” di trovare terreno fertile per coltivare le proprie iniziative illegali, facendo in modo da indebolire e delegittimare questo nostro sistema democratico, alimentando e inquinando quella continua sfiducia nelle istituzioni ed in particolare nei suoi uomini e donne!!!
E’ tempo di recuperare la dignità… 
Mi rivolgo a quanti possono ancora definirsi onesti (o quantomeno dimostrino ora di volersi pentire da quanto finora compiuto…), a quanti desiderano riconquistare quella legittima speranza di intravvedere alla fine… un mondo equo e giusto, ma sopra ogni cosa, che mostrino di non aver paura a contrastare e distruggere quel mondo corruttivo vile e infame, che tenta ogni giorno, di soggiogarci con i suoi preziosi doni…
Più duro ad accettare del riconoscimento della propria mediocrità è solo quello della propria bassezza d’animo: il primo ci suggerisce una certa pietà, l’altro ci forza al disprezzo di noi stessi!!!

Catania: perché si sta tentando di screditare i pentiti???

“Infame”… con questo termine viene definito il mafioso che tradisce la propria associazione a delinquere…
Quanto però avviene a seguito di quelle dichiarazioni, risulta per molti di difficile comprensione…
Difatti, sembrerà strano, ma quando questi soggetti decidono di riferire su fatti e circostanze accaduti in un preciso momento di quella loro affiliazione, quando questi riportano, nomi e cognomi di coloro con cui hanno collaborato nel adempiere quelle azioni violente, quando cioè descrivono in maniera dettagliata gli omicidi compiuti che, fino ad allora, erano rimasti irrisolti o ancora, quando ripercorrono i pestaggi compiuti a seguito delle richieste di racket fatte ad alcuni imprenditori, comunicando i nomi di coloro che si erano sottomessi e di quanti, a quel sistema malavitoso, non avevano ceduto, subendo di conseguenza le ben note intimidazioni personali (e familiari…) in aggiunta alle azioni dolose, ecco, stranamente a quelle dichiarazioni, si da la giusta importanza, in quanto concretizzano le lacune di cui non si aveva certezza…
Al contrario, quando questi stessi pentiti, iniziano a fare nomi e cognomi di personaggi noti ed influenti legati al mondo della  politica, delle istituzioni, di enti pubblici, dell’imprenditoria o anche di semplici professionisti, ecco, appena si concretizzano quelle dichiarazioni, si scatena una vera e propria, caccia alle streghe…,   
Mi chiedo quindi, come sia possibile che un pentito possa dire delle cose vere in talune circostanze ed in altre, quando cioè si tratta di colpire i cosiddetti pesci “grossi”, ecco che all’improvviso, di quelle spontanee dichiarazioni, sono in molti a dubitare…
Dopotutto quale vantaggio avrebbe un pentito di prendersi delle colpe gravi, come per esempio gli omicidi e poi, quando si tratta di riportare riunioni o accordi presi, a cui direttamente si è assistiti, ecco che stranamente, emergono dubbi sulla propria veridicità…
Quest’ultima considerazione evidentemente, rappresenta una strategia preparata a tavolino, anche da alcuni mass-media… che cavalcano l’onda di quelle notizie, in particolare se richieste da una parte politica-imprenditoriale collusa con cosa nostra, la quale cerca di gettare fango su tutti quei “pentiti”, in particolare se testimoni diretti di quegli stessi procedimenti, nei quali sono direttamente coinvolti quei soggetti… ora indagati.
Si tenta in tutti i modi di trovare un caso… per utilizzarlo come “capro espiatorio” affinché lo si possa elevare da caso particolare… a principio generale!!!
Un sistema raffinato elaborato da alcuni difensori, per distruggere le testimonianze di quei pentiti e soprattutto per argomentare tesi improbabili!!! 
Ecco come attraverso quei giudizi artefatti, un pentito poco credibile… finisce per rendere poco credibili tutti i pentiti, tanto da mettere in discussione le stesse sentenza già pronunciate e discreditando di diritto… tutta la magistratura!!!
Certo nessuno mette in discussione che ci sia una parte di quei cosiddetti “pentiti” che utilizzino la procedura di “collaboratore di giustizia”, per godere dei benefici di legge…
Ma non bisogna dimenticare, l’importante impulso alla lotta alla criminalità, che propri questi pentiti hanno dato alle indagini, essendo essi stessi, in possesso di quelle informazioni, in quanto, il più delle volte, direttamente responsabili di quei crimini…
Difatti i giudici Falcone e Scopelliti, intuirono sin da subito l’importanza del fenomeno dei collaboratori di giustizia, ed è a loro che si devono i numerosi provvedimenti volti ad incoraggiare l’utilizzo dei cosiddetti “pentiti” per la risoluzione delle indagini, nonché per la formazione della cosiddetta “prova orale” nel dibattimento processuale. 
Se oggi quindi una riflessione si può e si deve fare e quella sul pericolo che un uso distorto dei pentiti può comportare per la corretta amministrazione della giustizia e per la vita democratica del nostro Paese… 
Chissà perché, ho l’impressione che a Catania, dopo quel generale “magna-magna” che vi è stato, sono in molti a sperare che alcuni di questi pentiti che oggi li accusano, possano ritrattare le proprie dichiarazioni, già come fece per esempio “Dante” (vi ricordate il film Jonny Stecchino…) con quelle sue parole: lo sanno già tutti che mi sono pentito??? Ed allora… io non mi pento più e domani lo voglio scritto sulla prima pagina di tutti i giornali!!! Deve essere scritto grosso: “Dante non si pente più“!!!
Ma il tempo di quei film è finito da un bel pezzo e nessuno di noi, sente il bisogno di un revival…

Quanta gente onesta…

Tu che sei innocente,
tu che non hai fatto niente,
tu che ti lamenti
perché ti hanno imbrogliato…
Allora adesso senti:
Tu andrai in prigione!!!

In prigione, in prigione,
proprio tu, in prigione
e che ti serva da lezione!

Tu che hai rispettato 
le leggi dello Stato,
ti senti sfortunato…

Ti senti perseguitato, offeso,
amareggiato, 
allora:
in prigione, in prigione!…

Tu che hai calcolato,
tu che hai provveduto,
tu che non hai mai sgarrato,
tu che alla giustizia
ci hai sempre creduto!!!

anche tu allora… 
andrai in prigione!

Tu che indaghi sempre
sul conto della gente
e non ti fermi alle apparenze…
ma analizzi, scavi e poi
sputi le sentenze, allora:
In prigione, in prigione!
proprio tu, in prigione
e che ti serva da lezione!


Tu che sei avvocato…
“serio e preparato”,
ridi e scherzi poco,
ma conosci tutte le regole
del gioco…
allora tu… si proprio tu… 
prima o poi… stanne certo…
andrai in prigione, sì… in prigione! 


E a tutti i professori…
a quei medici e dottori,
notabili e avvocati
e tutti i capi
dei sindacati, tutti!
Tutti quanti in prigione!
in prigione, in prigione
e che ti serva da lezione!





Ma quanta “gente onesta”
tutta preparata a festa…
che si avvia verso il mare,
li dovete  bloccare, 
fermare, catturare, 
si…
per mandarli in prigione!
In prigione, in prigione,
tutti quanti in prigione…
e che vi serva da lezione!




In prigione, in prigione
in prigione, in prigione!
E non dò 
spiegazione!

(Coro..) anche tu in prigione
tu vuoi fare il santone,
anche tu in prigione
anche tu in prigione!

No lasciatemi
c’è un errore…
io sono il giudice
lasciatemi, c’è un errore…
no, no, c’è un errore!!!


Quel labile confine tra la giustizia legale e quella morale…


Nel nostro ordinamento giudiziario, ultimamente, si sta assistendo ad una diatriba, tra quanti vorrebbero cancellare il reato di concorso d’associazione mafiosa e quanti invece lo ritengono fondamentale…

Ciò che si sta cercando di fare (ma non nelle sedi naturali…) attraverso emeriti “oratori”, è di riuscire ad ottenere, un cambio di rotta e per far ciò, questi illustri studioso del diritto penale, sfruttano la potenza dei media, per legittimare le proprie ragioni…
Si tenta cioè di spettacolizzare la giustizia, non tenendo in considerazione quel netto confine che esiste tra giustizia “morale”  e giustizia “legale”…
Dopotutto come si può chiedere quanto sopra, quando tra i principi del difensore, ci sono quelli di difendere chi si sa essere colpevole, sostenendone di contro… l’innocenza!!!
Non bisogna difatti mai scordare, quanto stabilisce dall’art. 64 c.p.p. e cioè che permane nel nostro ordinamento, il diritto dell’imputato a mentire e che l’avvocato, può difendere la menzogna, anzi la può anche suggerire: è un diritto del suo assistito e l’avvocato è difensore dei diritti prima che delle persone che li esercitano e può indicare i modi di esercizio del diritto…

Quanto sopra ovviamente va in profondo conflitto con quei basilari principi di legalità… che sono alla base dello Stato di diritto e che rappresentano, elemento fondamentale della moralità…

Tuttavia, è evidente come manchino nel nostro ordinamento, quegli strumenti giuridici che consentano di valutare e tutelare, innanzitutto i principi di condotta morale, ancor prima di determinare l’eventuale responsabilità diretta e di conseguenza, la determinazione della  pena…

Credo che sia tempo che certi “signori”, svolgano onorevolmente le funzioni ad essi affidati dalla nostra Costituzione, evitando, per come sta accadendo, quella indegna strumentalizzazione di singoli casi di cronaca, per creare confusione, istigare processi mediatici, implementare commenti e giudizi sui blog o nei quotidiani di parte, quanto sopra, per voler diffondere il terrore nella società civile… additando rischi e pericoli, da parte di quanti sono designati allo svolgimento di quei procedimenti giudiziari….

E’ ovvio che, se pur certi difensori debbono (visti i congrui compensi ricevuti per quelle prestazioni…) tutelare gli interessi del proprio assistito al meglio e in ogni circostanza (in ossequio oltre che alle norme processuali, alle regole deontologiche), tuttavia non bisogna dimenticare la regola principale che è quella di pervenire alla verità e non creare falsità pur di giungere alla assoluzione del proprio assistito…
Ovviamente, nessuno di noi può chiedere –in virtù del segreto professionale– il mancato rispetto del proprio adempimento, tuttavia ritengo che, tentare di stravolgere a tutti i costi quella verità, utilizzando espedienti di cui si è maestri, non costituisce quanto prevede il proprio codice deontologico, in particolare, nei confronti del dovere di verità…

Difatti, capita frequentemente di trovare dei soggetti che si presentano dall’avvocato indossando le vesti della vittima, ritenendo ingiusto il procedimento in corso per il reato ad egli contestato…

C’è un bellissimo assioma, di un noto concittadino penalista di fama nazionale, l’Avvocato Giuseppe Lipera che dice: “l’imputato colpevole si assiste, l’innocente si difende”!!!
Cosa aggiungere, nessuno può con i propri giudizi, posizionarsi al di sopra della giurisprudenza, in particolare quanti svolgono, la funzione di difensori…
Non per altro che, proprio agli inizi di quest’anno, abbiamo letto di come, l’organizzazione mafiosa della sicilia occidentale, poteva contare sul più insospettabile dei professionisti di Palermo, per gestire le proprie ricchezze…

Questo legale, curava gli affari immobiliari del boss ed infatti, con questa accusa, la Procura di Palermo lo ha accusato di, riciclaggio, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego e peculato, tutti aggravati per aver agevolato e favorito l’associazione mafiosa….

In manette sono finite in ugual modo, altre otto persone, fra cui un ingegnere che frequentava spesso lo studio del legale, un costruttore, un geologo, alcuni familiari del boss e due presunti prestanome…
In alcune circostanze, l’avvocato intercettato, si vantava del suo ruolo di insospettabile complice del boss: “tutti quei signori – diceva dei mafiosi – hanno attinto e attingono da questa minna, che è la mia… come denaro”… 

Le risorse mafiose, furono riversate in società pulite amministrate da stimati soggetti, posti dalla “famiglia” in qualità d’amministratori, che hanno permesso e consentito di avviare contatti imprenditoriali, celando per quelle iniziative i reali interlocutori: grazie difatti alla presenza di insospettabili (come per l’appunto l’avvocato difensore), si è riusciti a concretizzare quelle iniziative che, con molta probabilità, non avrebbero mai potuto essere realizzate, con quei soggetti, di cui si era a conoscenza visti i pregressi di giustizia… 

Altresì… nel corso delle indagini, sono state ricostruite anomale attività, immobiliari e finanziarie, poste in essere dalla “famiglia”, che ha potuto avvalersi della figura e della credibilità del professionista legale…
Oltre a tali aspetti è emerso che “l’Avvocato”, aveva ricevuto già numerosi incarichi in qualità di curatore fallimentare: in tale contesto le indagini hanno fatto emergere come lo stesso, si sia appropriato di somme di denaro derivanti dal fallimento di una società amministrata e le abbia successivamente utilizzate, per gli affari in comune con la famiglia del boss…
Diceva il grande Totò: “gli avvocati difendono i ladri. Sa com’è… tra colleghi…”…

Settimo Comandamento: RUBARE!!!

Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti, tra cui non rubare è scritto nel Vangelo di Matteo (19,17-19)…

Ma perché aspettare la vita eterna non rubando, quando intanto… “rubando” ci si gode questa???
E’ quanto pensano la maggior parte dei miei connazionali…
E dire che la maggior parte di essi, dichiara d’essere “cristiani” e come abitudine… va pure la Domenica a messa!!!
Che cazzo ci va a fare… non si capisce, dopo che nei giorni antecedenti, ci si è dedicati, a commettere una serie di comportamenti avversi e continue ruberie…
Ma se parli con ognuno di loro, fanno finta di essere nel giusto…
Dopotutto quest’ultimi… non possiedono alcuna coscienza morale e l’aver rubato, per loro, non fa alcuna differenza…
Ogni tanto ricordarsi dei proverbi non fa male, come quelli che dicono che:  “i quattrini rubati non fanno mai frutto” o ancora che “chi ruba il mantello al suo prossimo, per il solito muore senza camicia…”.
Io personalmente, ho avuto modo di costatare nel corso della mia vita che, coloro che si sono dimostrati nei miei confronti “sleali e infidi“, non hanno avuto il tempo di godersi  i vantaggi di quelle azioni spregevoli…
Sarà che forse, anche per chi come me non crede, esiste una “giustizia divina” che, a differenza di procedere con quel libero arbitrio, ogni tanto… interviene… e non so dirvi il perché, per correggere quelle azioni perpetrate o quelle prepotenze manifestate…  
D’altronde… “il denaro non potrà mai comprare nuovi amici, ma anzi potrà procurare una classe migliore di nemici”!!!
Quindi, oggi il mio messaggio, va a quanti hanno fatto del’ingiustizia il loro “modus vivendi”, operando nel male e approfittando delle debolezze altrui… al solo scopo di raggiungere il massimo profitto economico.
Capisco anche se non giustifico che molti di quei comportamenti sono da addebitare al momento che stiamo vivendo… 
Un periodo nel quale i valori fondamentali sono scomparsi e dove la maggior parte delle persone, dimostra di essersi fatta corrompere, anzi ancor peggio… si presta a partecipare e realizzare quelle collusioni, solo per ricevere dei vantaggi personali…        
Per cui con questa metodologia diffusa, dove l’avere è più importante dell’essere… è ovvio che poter prendere ingiustamente quanto non dovuto o ancora peggio, arrecare con le proprie inadempienze, quei danni sociali che stiamo proprio in questi giorni vedendo nel centro italia, viene considerato da molti… un modello quasi da imitare.
Il furto è ormai consuetudine e non rappresenta più qualcosa di cui vergognarsi… anzi tutt’altro si va fieri di quel “modus operandi” con il quale si è stati capaci di perpetrare quegli abusi…
Quindi, il messaggio che si suole fare passare è: chi più può rubare… deve rubare!!!
Questo quindi è in definitiva il messaggio che sta passando, in particolare quando, attraverso quelle proposte tentazioni, si realizzano i sogni di una vita “mediocri”… che attraverso quei semplici gadget commerciali d’ultima generazione, si crede di superare…
Sì… bastano quelli ( a loro modo…) per salire di livello… non sapendo che il gradino su cui ora si trovano è eguale a quello della fogna, perfettamente allineato a quella propria natura ripugnante, a cui di fatto appartengono… 
Non si tratta di essere laureati o analfabeti… i ladri sono presenti a tutti i livelli!!!
C’è chi ruba perché povero e chi perché troppo ricco…
Poi ci sono i professionisti e gli imprenditori, che mettono in atto tutta una serie di procedure per rubare alla Stato: la scusa è quella che le imposte da pagare… sono troppo alte ed allora ecco la giustificazione che è meglio evadere, creando così quel sottobosco ben conosciuto come “nero”…
Poi ci sono quelli… che ogni giorno s’inventano come poter “fottere il prossimo“: per esempio le banche con la promessa d’investimenti dai vantaggi finanziari eccezionali e quanti propongono con iniziative private, contratti vantaggiosi…
Ognuno di loro… anche se semplici collaboratori di quelle società, sa di commettere una rapina… estorcendo di fatto, quanto quegli ignari risparmiatori, avevano messo da parte e che sono stati illusi da quelle false parole, promesse che alla fine… non verranno mantenute!!!
Si dice che chi si pente e restituisce il maltolto… otterrà il perdono divino.
Beh… a me non interessa quanto verrà compiuto da quanti hanno finora rubato… illudendosi d’ottenere così facendo quella celestiale assoluzione…  a me interessa far pagare oggi quanto compiuto ingiustamente…
Si tratta di far pagare in questa vita il maltolto compiuto… e poi (forse…), solo così, pagando per quelle azioni con la giustizia “terrena”, sì potrà ottenere quel eventuale condono, il resto per quanto mi riguarda… sono soltanto chiacchiere inutili !!!
Sperare in un vero pentimento mi sembra alquanto difficile… come dice spesso mia moglie “chi nasce quadrato… non muore tondo” ed io credo che “chi nasce ladro… difficilmente morirà santo“!!!
Badate quindi di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché alla fine, chi penserà esclusivamente ad accumulare ricchezze… “sara il più povero dei poveri, poiché non sarà mai padrone di se stesso; sì, sembrerà possessore, ma in realtà sarà soltanto posseduto dal denaro”!!!

La "zona grigia"…

Ormai non si contano più i provvedimenti di fermo nei confronti di amministratori operanti nel settore imprenditoriale…
Le disposizioni emesse, a firma dei Sostituti Procuratori, hanno riguardato tutti quei soggetti che da sempre operano nella cosiddetta “zona grigia”, in virtù di quella ormai consolidata evoluzione che quest’ultimi hanno raggiunto (in sodalizio) con personaggi di note associazioni criminali…
Infatti, utilizzando in modo sistemico la rete e gli agganci a loro disposizione (anche presso gli uffici delle P.A.), riescono a condizionare e alterare gli equilibri di una classe dirigente sempre più sottomessa…
Le  varie Procure hanno da tempo individuato un connubio ben organizzato, tra i componenti di associazioni criminali e questi “variopinti” professionisti…
In particolare, le indagini hanno fatto emergere che quest’ultimi si prestano ben volentieri (in cambio ovviamente di una discreta remunerazione…) ad eseguire quanto viene loro comandato…
Fra questi, spiccano alcuni soggetti che non sono nuovi a situazioni poco chiare, ma che nel corso della loro esperienza professionale… sono stati capaci di curare quegli aspetti necessari al fine di ottenere quanto utile per i loro fini…
Ed è proprio grazie a quelle amicizie e conoscenze, che è stato possibile scoprire dagli organi inquirenti quella fitta rete relazionale, in grado d’influenzare la condotta di alcuni funzionari “perbene”, in virtù di risoluzioni antecedenti, di quelle problematiche familiari che non trovavano soluzione a causa della ben nota crisi occupazionale…
Difatti, senza mai accentuarne quel favore dato, si è stati in grado di condizionarne le decisioni successivamente prese da quegli uomini della PA… facendo leva, proprio su quel “beneficio” a suo tempo concesso… 
Le risultanze emerse hanno consentito d’evidenziare a vario titolo, tutta una serie di reati, quali per esempio: l’associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata all’intestazione fraudolenta di beni per eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale, falso in bilancio, estorsione, concorrenza sleale, pressione sui funzionari delle P.A. per l’assegnazione d’appalti nelle opere di grande rilievo… 
Sul registro degli indagati, figurano  noti personaggi… 
Sono i nomi di “corrotti” amministratori, che mostrano di continuare imperterriti in quelle losche contrattazioni… stando sempre in equilibrio tra un mondo “civile” che li vorrebbe “corretti” ed un’altro “tentacolare” che fa di tutto per renderli “corrotti e disonesti”… sempre assoggettati a quei rapporti con la politica malsana, con le amministrazioni locali, ma soprattutto con quei dirigenti e funzionari pubblici… da troppo tempo collusi.
L’altra notte ho fatto uno strano sogno…
Sì… ero nella mia Catania ed osservavo meravigliato come tutto fosse in regola: già, i politici si dedicavano alle problematiche della città, gli amministratori gestivano in modo regolare le proprie società, i professionisti si dedicavano con passione a quelle proprie consulenze, ed i ladri… facevano i ladri; e non come adesso in cui, i politici fanno i ladri, gli amministratori e i professionisti… rubano ed i ladri, non sanno più che cazzo fare, perché fanno tutto i politici, gli amministratori e i professionisti!

Requiem… per le imprese edili siciliane.

Non ci resta che pregare…

I dati sul dissesto delle imprese edili siciliane sono terribili: tra imprese chiuse, in liquidazione, prossime al fallimento e sottoposte a provvedimenti giudiziari, quelle rimaste ancora in attività, rappresentano di fatto un numero irrisorio e certamente inadeguato…
Continuare a sperare in nuovi investimenti (pubblici o privati) è una mera illusione… ed è basata su fantomatici appigli, allo scopo di mascherarne le reali motivazioni e cioè, che non vi è alcun segnale di ripresa!!! 
La produzione delle costruzioni dimostra come in questi anni sia costantemente diminuita, giungendo agli attuali limiti negativi del -35/40%.
Le condizioni di rilancio non si vedono (e poi mi chiedo… quali “imprenditori” dovrebbero farle…) e gli unici interventi presenti sono quelli relativi ai lavori condominiali dei privati (per manutenzione straordinarie) e qualche “ripescato” progetto di nuova abitazione…
Le prospettive del mercato immobiliare, contrassegnate da questa tendenza negativa, ha sì… iniziato a dare segnali di svolta, ma rappresenta ancora un fattore debole e poco determinante, in quanto, ad ostacolare la ripresa del comparto, ha contribuito la rigidità dei valori immobiliari, rispetto al cambiamento delle condizioni di contesto… per cui, il mercato immobiliare continua a restare di fatto sospeso, nonostante le condizioni creditizie favorevoli ed i tassi d’interesse relativamente bassi… 
Possiamo dire che ci troviamo (come nel libro di Sebastian Junger) in mezzo a una “tempesta perfetta” senza precedenti… e soprattutto non si vede alcuna rotta o via di uscita…
In fondo… fintanto che i controlli di tutti i passaggi della filiera non verranno opportunamente “blindati”, se il contrasto alla concorrenza sleale non verrà definitivamente eliminato, l’incremento alla corruzione e alla illegalità, continuerà (come vediamo ogni giorno) a farla da padrona…
In questa battaglia, proprio le associazioni di categoria dovranno dare una mano… facendo pulizia anche tra quanti, sono a tutt’oggi loro associati… 
Dopotutto… si tratta di fare il proprio dovere o meglio, di far rispettare quel proprio regolamento e quel codice etico tanto decantato… 
Bisogna infatti valutare le aziende su dati concreti e non su elementi cartacei perfettamente riportati,… si tratta di comprendere la loro reale capacità sul campo, puntando a quel valore aggiunto che sarà in grado di saper esprimere… 
Penso innanzitutto a regole morali, a principi di legalità e di rispetto delle normative vigenti, al miglioramento della qualità dei processi organizzativi, all’innovazione e all’investimento di nuove tecnologie e/o alle risorse umane, ed infine, all’utilità concreta che questa ha nei confronti della comunità…
Ha detto bene in questi giorni Celentano a proposito del prossimo ballottaggio per la poltrona di Sindaco di Roma: “prima di giocare a pallone bisogna ripulire il campo da corruzione!!!
Qui, è la stessa cosa…
Bisogna cambiarla questa situazione e per farlo c’è bisogno di tutte le persone oneste… dai politici ai dirigenti, dai “veri” imprenditori ai professionisti competenti, dalle associazioni sindacali a quelle di categoria e per concludere (ma non certamente meno importante…) alla formazione, data da quegli enti paritetici…
E’ tempo di unità e di condivisione, bisogna allontanare da se propri interessi personali, ma guardare ad una collaborazione strategica e importante… per un futuro diverso da quello a cui siamo indirizzati!!!
E un vero e proprio invito  alla “costruzione” (sembra volontario… ma è causale), a quella voglia di cooperare, per scoprire come alla fine, con le buone idee e la voglia di realizzarle, si potrà crescere tutti insieme, non solo per allontanare in tempi rapidi questa crisi… ma soprattutto per dare un futuro migliore ai giovani di questa nostra terra…

PRINCIPIANTI!!!

Sono anni che vado tentanto di dare il mio piccolo contributo alla legalità…
Le motivazioni vanno ricercate in quell’intreccio morale tra ispirazioni di libertà e sentimenti di giustizia, che da sempre mi hanno diversificato… 
Ho sperato infatti che facendo sempre il proprio dovere, avessi potuto dimostrare –non tanto agli altri– ma a me stesso, che quanto stessi compiendo fosse giusto!!!
Gli anni sono trascorsi ed oggi fermandomi un istante a riflettere… mi ritrovo da solo a valutare quel minuscolo contributo dato…
Ho l’impressione che l’estenuante sostegno dato, sia servito solo in minima parte a modificare questo nostro sistema colluso!
La frustrazione nel vedere come il sistema giuridico affronti le problematiche esposte, mi ha fatto comprendere che il contesto nel quale vivo è esclusivamente illusorio e che quell’impronta indelebile volta a comunicare un richiesta di sostegno… si sia scontrata con un muro di gomma che non vuole esser importunato…
La lotta tanto proclamata da questi “paladini della legalità, potrei paragonarli a quelli di una chimera, sì proprio a quell’immagine di mostro mitologico, dove forza e codardia s’incontrano e si scontrano…
Infatti, mentre la testa ed il corpo sono del leone, simbolo di virtù e di qualità positive… forza, maestosità, coraggio e dove, l’identificazione ad esso, produce significati metaforici quali “l’esser coraggiosi come un leone… ” o il “dominare con forza il territorio…“, di contro lo stesso mostro, presenta nella propria struttura fisica, delle parti di altri animali… quali la testa di una capra (io la considererei più di una pecora…) e la coda di un serpente (incarnazione di quel male… paragonabile oggi a quell’associazione mafiosa che tenta in ogni modo d’indebolire l’animo umano…) che, attraverso la rinascita periodica della sua pelle, si rende disponibile a continui mutamenti, che la rendono nel tempo disponibile ai rinnovamenti…
La speranza di coloro che tentano di combatterla… è racchiusa in quel vano tentativo  di tagliarle la testa o in questo caso la coda… che ogni volta però… riesce a ricrescere più forte di prima…
Ogni giorno assistiamo quanto avviene intorno a noi: arresti di centinaia di uomini e donne, associati alla criminalità organizzata e adesso trattenuti in quei penitenziari strapieni a causa proprio dei molteplici reati commessi…
A quanti sopra, si sommano coloro che facevano parte delle istituzioni, ex uomini e donne dello Stato… magistrati, funzionari, dirigenti, dipendenti e politici, che si sono svenduti… accrescendo con le loro azioni, l’innalzamento di quei livelli di corruzione e collusione…
E’ passata la prima, seconda e terza repubblica… abbiamo avuto tangentopoli, le stragi di Palermo, le inchieste sui grandi lavori, ma alla fine sembra che di quel sistema nulla sia cambiato, anzi si è ancor più ampliato e ramificato…
E dire che quand’ero giovane credevo che qualcosa sarebbe cambiato, mi sembrava di riuscire di esser artefice di quel rinnovamento, di poter assaporare quel desiderato cambiamento… ed avrei voluto ringraziarli tutti quei professionisti delle Istituzioni (già li avrei abbracciati uno ad uno…) che grazie a quel coraggio dimostrato ed una dedizione e passione incondizionata, stavano portando avanti quella radicale trasformazione…
Si questo era quello che credevo allora… ma oggi ahimè… mi sono ricreduto!!!
Altro che professionisti della legalità… questi (o meglio la maggior parte di essi ) sono dei “principianti”!!!
Ho compreso tardi come bisognava purtroppo diffidare di questi rappresentanti… perché in essi (o in una parte di essi…), non vi erano quei presupposti, veri principi di giustizia e di legalità…
Era la conferma che nel nostro paese, vi è un momento in cui anche i poteri si arrestano… poiché dovrebbero perseguitare coloro, che di fatto, ne sono stati artefici…

Peccato però… avevamo avuto la possibilità di cambiarlo in meglio questo paese… in particolare questa mia terra, ed invece si è scelto di proseguire, ingannando la maggior parte di noi cittadini…
Già… nessuno tra loro che è venuto a dirci cosa realmente stava accadendo; ognuno di loro, ha barattato quel proprio silenzio per una poltrona e come si dice a poker… a preferito “passar di mano”.

Volevo cambiarlo in meglio questo paese, speravo che tutti coloro che avevano dato la vita per questa terra fossero orgogliosi… di me, di voi, di noi tutti… sapendo che il loro sacrificio non fosse stato invano…
Oggi bensì ripensando a loro, presumo come si sentano traditi!!!
Immagino come osservandoci da lassù… abbiano compreso quanto poco sia cambiata questa nostra regione (con livelli di corruzione che in questi vent’anni non sono diminuiti… ma aumentati) e chissà se ora, di quella loro scelta… non si siano pentiti…
E’ vero… c’è gente che crede ancora di cambiarla questa terra… poche persone… per bene, ma ci sono!!!
Ed è a queste “ultime” che mi rivolgo…
Perché non ha importanza quanto tempo ancora ci vorrà, forse io stesso quel giorno… non ci sarò a festeggiare, ma c’è un desiderio che più di tutti vorrei… oggi per allora: credere che alla fine… ne era valsa la pena!!!

Un paese dedito alla corruzione…

Dire che la corruzione nel nostro paese è a livelli preoccupanti… non rappresenta di certo una novità… anzi tutt’altro…
Il dato però che emerge è che questa, se non contrastata efficacemente con atti concreti, potrà crescere ancora di più!!! 
Vi è la convinzione da parte di tanti, che la corruzione è soltanto quella messa in atto dai nostri politici-amministratori, che, da quelle posizioni di supremazia, possono manovrare una parte fondamentale della nostra economia…
Ma quanto sopra non è vero o almeno è vero solo in parte, perché le inchieste connesse ad episodi di corruzione, dimostrano che stati circa 4 milioni i cittadini coinvolti!
Al di là quindi dei soliti populismi… il problema che emerge, è che bisogna intervenire celermente, in quanto è evidente a tutti, questo sistema di fatto… impoverisce, giorno per giorno, sempre di più, questo nostro paese!!!   
Si calcola infatti che annualmente l’onere sul nostro bilancio pubblico è di circa 55 miliardi di euro l’anno, una vera e propria tassa, pagata in modo “celata” con i soldi di noi cittadini…
Si stima infatti che la perdita di ricchezza causata dalla corruzione è pari a circa €. 170,00 annui di reddito pro capite!!!
Ovviamente colpire la corruzione è fondamentale non solo per quanto sopra esposto, ma soprattutto per disapprovare quel pensar male, che ormai fa parte del nostro modo di vivere…
Mi riferisco alla volontà di molti, di disconoscere le istituzioni, la classe politica e dirigente, quei segnali di degrado morale che dimostrano di premiare sempre, corrotti e corruttori, alimentando così nella popolazione la cultura che soltanto partecipando a quel sistema, si può avanzare di carriera e ci si può permettere di crescere economicamente, alimentando quel potere e quei lussi altrimenti impossibili da realizzare… 
E’ sono quindi le persone più comuni a farsi corrompere… i cosiddetti personaggi della “zona grigia”, quei signori dai colletti bianchi che fanno sì che quei meccanismi “fuorvianti” possano attuarsi…
Dirigenti, impiegati amministrativi e tecnici, professionisti, a cui ovviamente si aggiungono i soliti politici-assessori-consiglieri ecc… che non fanno altro che dilagare quel meccanismo prettamente mafioso del dare/avere, attraverso la richiesta, più o meno velata, di una tangente o di un favore!!!
L’elenco di attività sui quali è possibile intervenire in modo illegale è incredibile; vi è il traffico illecito di raccolta e gestione dei rifiuti, l’abusivismo edilizio (attraverso il rilascio di concessioni illegittime), la gestione illecita negli appalti, i cambi urbanistici con nuove lottizzazioni, la realizzazione di impianti fotovoltaici o eolici, le grandi opere pubbliche e le ricostruzioni causate da cataclismi naturali…
L’elenco è spaventoso e mancando quasi sempre i controlli sul territorio, ci si accorge… sempre dopo, come quelle sistematiche metodologie, vengono di volta applicate, senza che nessuno denunci gli abusi!!!
Un paese dalla “grande bellezza” ma stravolto in questi 40 anni da una infinita corruzione che mediamente, ogni cinque anni, cambia aspetto rigenerandosi…
Un paese che a differenza di quanto ci vogliono raccontare, non ha alcun futuro… poiché questo “cancro” virulento ha prodotto non solo al paese ma anche all’estero, un’immagine negativa, con rischi per la credibilità della nostra economia, per la tenuta sociale, per gli investimenti…
Un Paese il nostro, che ancora oggi presenta forti disuguaglianze, logora con politiche sociali inique, distrugge e inquina sempre più l’ambiente, tiene in ostaggio l’economia e fa si, che non esiste alcuna democrazia!!!
Il tempo delle chiacchiere è finito… e se non vengono attuate tutte una serie di “blindature” chiare e soprattutto severe, in parte presenti nella nuova legge “anti-corruzione” (anche se non mancherà ai ben noti “azzeccagarbugli”, trovare gli eventuali punti deboli, per difendere i loro “corrotti” assistiti…), ecco quindi che a questo nostro paese o ai suoi attuali o futuri governanti, resta poco tempo per riuscire a far in modo, che si possano eliminare tutte queste forme collaborative di corruzione, che in concreto, fanno sì che vengano alimentate ben più note casse… e cioè quella della criminalità organizzata!!!