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Un augurio da "Via Cesare Terranova"…

E quando al mattino sorge un sole

che assomiglia a una nube

a una chiazza d’olio che opprime

la voce dell’angelo custode

e muore due volte quel giorno scuro

che nasce sotto la bolla 

d’un temporale accigliato,

che soffoca le ali di chi vola in cielo

con l’abito abbinato scalfito

da mano mafiosa e quel fazzoletto puro

in un angolo ripiegato dal vento

intriso di lacrime e da un velo irritato,

uno sbuffo d’aria afosa si alza in volo

al ritmo dello strazio, o del patimento

col tono del rimbombo e quel fragore

del tuono sulla soglia e un goccio

d’acqua amara sul fiore di una tomba.

“A Cesare Terranova e un fiore a Lenin Mancuso” di Fabio Strinati.

Buon 2023 a tutti…

Buon anno fratello buon anno davvero

e spero sia bello sia bello e leggero

che voli sul filo dei tuoi desideri

ti porti momenti profondi e i misteri

rimangano dolci misteri

che niente modifichi i fatti di ieri

ti auguro pace risate e fatica

trovare dei fiori nei campi d’ortica

ti auguro viaggi in paesi lontani

lavori da compiere con le tue mani

e figli che crescono e poi vanno via

attratti dal volto della fantasia

buon anno fratello buon anno ai tuoi occhi

alle mani alle braccia ai polpacci ai ginocchi

buon anno ai tuoi piedi alla spina dorsale

alla pelle alle spalle al tuo grande ideale

buon anno fratello buon anno davvero…

che ti porti scompiglio e progetti sballati

e frutta e panini ai tuoi sogni affamati

ti porti chilometri e guance arrossate

albe azzurre e tramonti di belle giornate

e semafori verdi e prudenza e coraggio

ed un pesce d’aprile e una festa di maggio

buon anno alla tua luna buon anno al tuo sole

buon anno alle tue orecchie e alle mie parole

buon anno a tutto il sangue che ti scorre nelle vene

e che quando batte a tempo dice andrà tutto bene

buon anno fratello e non fare cazzate

le pene van via così come son nate

ti auguro amore quintali d’amore

palazzi quartieri paesi d’amore

pianeti d’amore universi d’amore

istanti minuti giornate d’amore

ti auguro un anno d’amore fratello mio

l’amore del mondo e quello di Dio…

(Il Testo è ripreso da una canzone di Giovanotti). 

"Io lavoro" e penso a voi…

Ricordate quelle frasi della canzone “penso a te” di Lucio Battisti…

Ecco in questi giorni alcune di quelle parole mi stanno fortemente girando in testa: 

“Io lavoro” e penso a te…

Torno a casa e penso a te

Non so che cosa fai, ma so di certo a cosa stai pensando!!!

Sono al buio e penso a te

Chiudo gli occhi e penso a te

Io non dormo e penso a te…

Ah dimenticavo… non è una persona a cui faccio riferimento o quantomeno non è una soltanto, ma un bel gruppo, sì abbastanza numeroso… 

Non so dirvi per quale motivo ho questa sensazione, ma ho come la certezza che a breve di esso si parlerà molto, anche a livello nazionale e chissà forse potrebbe anche cadere in maniera disastrosa quel castello di carte e sopratutto taluni suoi abili giocatori o forse dovre chiamarli “bari”, veri e propri rivali non solo di quel tavolo, ma se continua così sono certo che a breve resterò qui da solo, già essi non avranno più tempo a disposizione per finire il giro, qualcuno vedrete li farà alzare prima…

 

Premio Nobel per la letteratura a Louise Gluck

Alla poetessa americana Louise Gluck è stato consegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2020, ad annunciarlo  l’Accademia Reale Svedese…

Il premio è stato riconosciuto “per la sua inconfondibile voce poetica che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”. 

Nata negli Usa da una famiglia di immigrati ebrei ungheresi, la poetessa ha pubblicato dodici antologie di poesie, vinto nel 1993 il Premio Pulitzer con la raccolta ‘The Wild Iris’ e nel 2003 è stata insignita del titolo di poeta laureato degli Stati Uniti e nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia.

Oggi insegna poesia all’Università di Yale e i suoi scritti – in particolare la sua raccolta Averno- sono stati pubblicati in Italia dalla libreria Dante & Descartes di Napoli.

Colgo quindi l’occasione per pubblicare una bellissima poesia dell’autrice…

C’era un melo nel cortile 

saranno forse quarant’anni fa  

dietro, solo prati. 

Ciuffi di croco nell’erba umida.

Stavo a quella finestra: fine aprile. 

Fiori di primavera nel cortile del vicino.

Quante volte, davvero, 

l’albero è fiorito nel giorno del mio compleanno,

il giorno esatto, non prima, non dopo? 

L’immutabile al posto di ciò che si muove, 

di ciò che evolve.

L’immagine al posto della terra inarrestabile. 

Che cosa so di questo luogo,

il ruolo dell’albero per decenni preso da un bonsai, 

voci che vengono dai campi da tennis – Terreni. 

L’odore dell’erba alta, tagliata di fresco.

Quello che uno si aspetta da un poeta lirico.

Guardiamo il mondo una volta, da piccoli.

Il resto è memoria…

Tra un Sì e un No… io non mi sento Italiano!!!

Io Gigi… sono nato e vivo a Milano. 
Io non mi sento italiano… ma per fortuna o purtroppo lo sono!!! 
Mi scusi Presidente, non è per colpa mia, ma questa nostra Patria, non so che cosa sia…
Può darsi che mi sbagli, che sia una bella idea, ma temo che diventi, una brutta poesia. 
Mi scusi Presidente, non sento un gran bisogno dell’inno nazionale, di cui un po’ mi vergogno… 
In quanto ai calciatori, non voglio giudicare… i nostri non lo sanno o hanno più pudore. 
Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono!!! 
Mi scusi Presidente, se arrivo all’impudenza di dire che non sento alcuna appartenenza. 
E tranne Garibaldi (per modo di dire…) e altri eroi gloriosi, non vedo alcun motivo per essere orgogliosi. 
Mi scusi Presidente, ma ho in mente il fanatismo delle camicie nere… al tempo del fascismo. 
Da cui un bel giorno nacque questa democrazia, che a farle i complimenti ci vuole fantasia. 
Io non mi sento italiano… ma per fortuna o purtroppo lo sono! 
Questo bel Paese… pieno di poesia, ha tante pretese, ma nel nostro mondo occidentale è la periferia… 
Mi scusi Presidente, ma questo nostro Stato che voi rappresentate… mi sembra un po’ sfasciato!!!
E’ anche troppo chiaro agli occhi della gente… che tutto è calcolato e non funziona niente. 
Sarà che gli italiani per lunga tradizione, son troppo appassionati di ogni discussione. 
Persino in parlamento c’è un’aria incandescente, si scannano su tutto e poi non cambia niente!!!
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono… 
Mi scusi Presidente, dovete convenire che i limiti che abbiamo, ce li dobbiamo dire. 
Ma a parte il disfattismo, noi siamo quel che siamo, e abbiamo anche un passato, che non dimentichiamo. 
Mi scusi Presidente, ma forse noi italiani per gli altri siamo solo spaghetti e mandolini. 
Allora qui m’incazzo, son fiero e me ne vanto, gli sbatto sulla faccia cos’è il Rinascimento. 
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono. 
Questo bel Paese forse è poco saggio, ha le idee confuse ma se fossi nato in altri luoghi, poteva andarmi peggio. 
Mi scusi Presidente, ormai ne ho dette tante, c’è un’altra osservazione che credo sia importante. 
Rispetto agli stranieri… noi ci crediamo meno, ma forse abbiam capito che il mondo è un teatrino. 
Mi scusi Presidente,  lo so che non gioite, se il grido “Italia, Italia” c’è solo alle partite. 
Ma un po’ per non morire, o forse un po’ per celia, abbiam fatto l’Europa, facciamo anche l’Italia. 
Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono. 
Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo, per fortuna o purtroppo, per fortuna… per fortuna lo sono!!!

Solitudine

Fuggire, via lontano

fuggire…

Ha perduto la forza e la vita

l’amore e l’allegria.

Lungo il cielo tenero e dorato

il sole del crepuscolo

si spegne triste…

Vagano i suoi pensieri 

eternamente solitari

ognuno in silenzio

nella malinconia della notte.

Quando conobbe la verità

speranze, desideri, ricordi,

ogni cosa al volo si dileguò,

rimase tradita dal fluire delle cose

s’arrese con grazia alla ragione

e nel piegarsi,

accetto la fine di quell’ormai

lontano amore…

Gli occhi tuoi…

Gli occhi tuoi

sono per me

lo specchio del tuo cuore,

mi basta guardarli

per vedere il tuo amore.

Ogni emozione tua

io la conosco

nella luce dei tuoi occhi

nulla puoi nascondermi,

loro valgono più di mille parole.

Se non li conoscessi

quel giorno non avrei capito che

volevi chiedermi scusa.

Quel giorno gli occhi tuoi

non mentivano come la tua bocca…

Ma se in quel giorno

la mia bocca ti ha perdonato

mentre tu non potevi vederli

gli occhi miei hanno pianto…

Mi ricorderò di te…

imageiMi ricorderò di te

in qualsiasi momento

della giornata

che sia notte o giorno.

Mi ricorderò di te

dei tuoi occhi

delle tue candide manine

e delle dolci parole

che mi sussurravi

all’orecchio.

Mi ricorderò di te

sperando che quest’inverno

che ci tiene lontani

non ti faccia scordare

il nostro amore

che ci ha tenuti legati

per un breve periodo…

Vorrei essere…

Vorrei essere un angelo

per vivere con te

aiutarti nel bisogno

consolarti nel dolore

rallegrarti nella gioia.

Vorrei essere un angelo

per sentire i tuoi pensieri

ascoltare i tuoi respiri

guardarti mentre dormi.

Vorrei essere un angelo

per starti sempre accanto

e quando tu vorrai

portarti via con me

volando liberi

nel cielo azzurro.

Vorrei essere un angelo

proprio come te…

Prigioniero…

Vorrei star sempre

legato a te

in questa prigionia

cosi dolce

in cui le tue braccia

si muovono a stringersi

intorno a me,

se solo potessero

sempre tenermi

felicemente prigioniero.

Amore 

fra le tue braccia intrecciate

rese tremanti dall’amore

quella notte mi attrae

dove i timori non possono turbarci

dove i nostri sogni si sposano

e le nostre anime

s’imprigionano…

Atto d’amore

Quand’era solo un pensiero

riuscimmo a trasformarlo

in atto d’amore…

Aspettammo

che diventasse

il nostro sogno

così che

il tuo cuore

cominciò a battere

insieme al mio

e subito dentro noi

avvertimmo il miracolo

del nostro amore…

L’norme gioia 

che la bellezza 

di quel amore ci diede, 

rappresentarono

un’occasione unica

straordinaria 

irripetibile.

So che m’avevi

donato la vita

ed io soltanto adesso

m’accorgo

di non averti mai detto

Grazie ”…

Voglio rivederti…

Fantastico l’amato vento

che mi ha soffiato

nel sentimento

sotto il ricamo

del desiderio.

Ha profumato

il pensiero di canzone

musicato accanto a me

la tenerezza delle tue note.

La tua passione di risveglio

pittura lo specchio dell’anima

unico fascino del mio canto.

Disegnare vorrei

quell’orizzonte d’intimità

vedere l’emozione in figura.

La foglia del ricordo

che sente il primo ritmo

l’arco di trasparente sorriso

che abbraccia quel sentiero

di tenerezza, voglio rivederti

…coraggio mio!

Tu…

Sei stato il mio sogno

il mio sospiro

ho vissuto per te

tutto il mio amore.

Tu sei ricordo

di desiderio

che per la vita

conservo in cuore.

Tu sei il dolce tempo

dei valori

l’insieme di quelli

che non ci sono più.

Mondo egoista

mondo immorale

che hai tolto amore

aprendolo ad ogni male

tu splendi sempre

degna del passato

mirabile al presente

immortale nel futuro.

Miro nel tuo volto

sempre vivo

e che giammai finirà…

Ripiego…

Un effetto serra

fa da coltre

ai tuoi occhi

per non dover

più soffrire…

Il viso

ormai prosciugato

rende visibili

i segni marcati

di quei passati canali

un tempo fiumi di lacrime…

Ognuno di essi

rappresentante

di gioie e dolori

vive adesso nel…ripiego

di quei raggi rifratti

la cui tenue luce

in nulla si trasforma…

Il tempo delle piogge

è finito

muoiono le stagioni

e l’interno di te stessa

si sconta…vivendo!

Protetta…

Parlerò con te

seguendo

le ali del vento

tra i viali

di azzurri spazi.

Ti sussurrerò

le parole del cuore

e ti farò sentire

note dolci

umane tenerezze.

Ti chiederò

mille volte scusa

non osando di fissare

col mio sguardo

i tuoi occhi innocenti.

Pregherò

affinché riesca

a dimenticare i visi

le cui mani

avare di carezze

non hanno impresso segni.

Voglio immaginarti felice

nei giardini senza tempo

del cielo

cullata dal fruscio dei miei baci

protetta

dallo sguardo del mio

amore.

Ma sì…

image

Ma si…

Provo la felicità

e non ne sento

il gusto

troppe

davvero troppe…

Il sapore

delle loro labbra

dal cui mistero

un tempo

venivo attratto,

assume ora

l’indifferenza

più totale

ed il ricordo

quasi sempre confuso

cancella i segni

di quei perduti amori.

Eppur, per quegli amori

ci si poteva innamorare

la ragione

m’avrebbe aiutato

ad amare..

come ormai 

è consuetudine fare.

L’importante dopotutto

è avere la conferma

di essere amati e rispettati

come se il nostro Io,

relegato da influenze esterne

col tempo cambi e dia di più.

Ma sì…,per sopravvivere

può anche bastare!

Infedele…

La mia vita leggera

insoddisfatta

in una continua ricerca

di piacere

non si cura delle lacrime

ma rapita dall’infedeltà

saluta gli amori

al chiarore dell’alba.

Lei è come l’acqua

scende dal cielo

per poi svanire

nuovamente

risalendo al cielo.

Forse nessuno mai comprenderà

questo mio comportamento

troppo rapido

perché lo si possa

compiangere…

Per quanto ancora…

Non ho mai creduto

di ritornare

dopo essere andato via…

Non nascondo inquiete malinconie

sotto falsi artigli

ne le mie lacrime

affogano dolori…

Vorrei non vedere

quella sporca ipocrisia ricamata

e non udire

impietose bugie

che cercano qualcuno

da impressionare…

Non posso sprecare

parole al mondo

senza un vero entusiasmo

non continuerò ad essere

l’amante di tutte

senza amarne nessuna…

Non ho più complimenti

da perfezionare

nessuno schema

da dover ripetere

un’ultima “ occasione ”

non colmerà  il mio cuore…

Per quanto ancora

braccato dal tempo

cederò ai loro corpi

perdendo così

poco alla volta

il gusto dei sentimenti…