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Quei commenti scomodi da inviare…

Innanzitutto ringrazio LiveSicilia Catania per avermi permesso di esprimere le ragioni che mi hanno portato a scrivere una lettera aperta alla redazione.
http://catania.livesicilia.it/2016/03/12/incoter-parla-il-direttore-tecnicoal-collasso-per-colpa-riscossione-sicilia_371420/
Inoltre, ringrazio tutti coloro che, attraverso le mie pagine social ed email, hanno voluto dimostrare la loro solidarietà nei miei confronti, sia perché direttamente coinvolti da quanto fatto emergere con la mia nota, che soprattutto, per essersi immedesimati in quel increscioso problema che sta coinvolgendo migliaia d’imprese nella nostra terra.
Altresì noto con rammarico che, quando si tratta di attaccare personaggi politici e/o imprenditoriali, coinvolti in inchieste di collusione e/o malaffare, sono in molti ad affannarsi  per essere tra i primi della fila per commentare e scagliare così quella pietra, attivandosi a realizzare quelle note che il più delle volte definirli “feroci” è di per sé… una decurtazione; quando di contro – come nel caso da me evidenziato –  si vanno a toccare poteri “forti”  prettamente istituzionali, si cade in quella staticità morale, nella quale non solo si nasconde la mano, ma la pietra… viene fatta cadere.  
Accusare le Istituzioni di interventi parziali e insufficienti e proporre una maggiore sensibilizzazione ad opera dei media, mette in evidenza una verità scomoda, quella cioè di fare emergere problemi che si vorrebbero “contenere” da una diffusione incontrollata, evitando così, il proliferare della partecipazione attiva da parte di quegli onesti cittadini.
Dopotutto qui da noi in Sicilia, i comportamenti hanno dimostrato di essere suddivisi in due grandi gruppi: i primi, cercano in modo “omertoso” di stare lontano dai problemi (o di non affrontarli), per evitare di doverne restare coinvolti, mentre i secondi, criticano aspramente con le parole quanto avviene intorno a loro, ma successivamente con le proprie azioni, dimostrano di essersi adeguati, partecipando di conseguenza in maniera attiva, a quel sistema clientelare e corruttivo!
Sono la rappresentano perfetta di quelle radici profonde che celano una “ricamata” ipocrisia, dove si vorrebbe che siano sempre gli altri a fare le battaglie, mentre loro seduti inermi in quelle loro poltrone, stanno ad osservare coloro che attraverso le loro “mancate o puntuali” azioni, condizionano e verificano affinché nulla possa mutare…
Contemporaneamente, mentre le Istituzioni si nascondono con inutili “espedienti” e i cittadini si blindano dietro abituali giustificazioni “non possiamo farci niente, non ci sono adeguate leggi, non cambierà mai nulla…”, nel frattempo, gli affari di quel sistema corruttivo legato a quella criminalità organizzata, continua in quella sua opera di persuasione e distruzione del nostro territorio…

Nella vita ( diceva Rita Levi Montalcini ) non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi…  

PRINCIPIANTI!!!

Sono anni che vado tentanto di dare il mio piccolo contributo alla legalità…
Le motivazioni vanno ricercate in quell’intreccio morale tra ispirazioni di libertà e sentimenti di giustizia, che da sempre mi hanno diversificato… 
Ho sperato infatti che facendo sempre il proprio dovere, avessi potuto dimostrare –non tanto agli altri– ma a me stesso, che quanto stessi compiendo fosse giusto!!!
Gli anni sono trascorsi ed oggi fermandomi un istante a riflettere… mi ritrovo da solo a valutare quel minuscolo contributo dato…
Ho l’impressione che l’estenuante sostegno dato, sia servito solo in minima parte a modificare questo nostro sistema colluso!
La frustrazione nel vedere come il sistema giuridico affronti le problematiche esposte, mi ha fatto comprendere che il contesto nel quale vivo è esclusivamente illusorio e che quell’impronta indelebile volta a comunicare un richiesta di sostegno… si sia scontrata con un muro di gomma che non vuole esser importunato…
La lotta tanto proclamata da questi “paladini della legalità, potrei paragonarli a quelli di una chimera, sì proprio a quell’immagine di mostro mitologico, dove forza e codardia s’incontrano e si scontrano…
Infatti, mentre la testa ed il corpo sono del leone, simbolo di virtù e di qualità positive… forza, maestosità, coraggio e dove, l’identificazione ad esso, produce significati metaforici quali “l’esser coraggiosi come un leone… ” o il “dominare con forza il territorio…“, di contro lo stesso mostro, presenta nella propria struttura fisica, delle parti di altri animali… quali la testa di una capra (io la considererei più di una pecora…) e la coda di un serpente (incarnazione di quel male… paragonabile oggi a quell’associazione mafiosa che tenta in ogni modo d’indebolire l’animo umano…) che, attraverso la rinascita periodica della sua pelle, si rende disponibile a continui mutamenti, che la rendono nel tempo disponibile ai rinnovamenti…
La speranza di coloro che tentano di combatterla… è racchiusa in quel vano tentativo  di tagliarle la testa o in questo caso la coda… che ogni volta però… riesce a ricrescere più forte di prima…
Ogni giorno assistiamo quanto avviene intorno a noi: arresti di centinaia di uomini e donne, associati alla criminalità organizzata e adesso trattenuti in quei penitenziari strapieni a causa proprio dei molteplici reati commessi…
A quanti sopra, si sommano coloro che facevano parte delle istituzioni, ex uomini e donne dello Stato… magistrati, funzionari, dirigenti, dipendenti e politici, che si sono svenduti… accrescendo con le loro azioni, l’innalzamento di quei livelli di corruzione e collusione…
E’ passata la prima, seconda e terza repubblica… abbiamo avuto tangentopoli, le stragi di Palermo, le inchieste sui grandi lavori, ma alla fine sembra che di quel sistema nulla sia cambiato, anzi si è ancor più ampliato e ramificato…
E dire che quand’ero giovane credevo che qualcosa sarebbe cambiato, mi sembrava di riuscire di esser artefice di quel rinnovamento, di poter assaporare quel desiderato cambiamento… ed avrei voluto ringraziarli tutti quei professionisti delle Istituzioni (già li avrei abbracciati uno ad uno…) che grazie a quel coraggio dimostrato ed una dedizione e passione incondizionata, stavano portando avanti quella radicale trasformazione…
Si questo era quello che credevo allora… ma oggi ahimè… mi sono ricreduto!!!
Altro che professionisti della legalità… questi (o meglio la maggior parte di essi ) sono dei “principianti”!!!
Ho compreso tardi come bisognava purtroppo diffidare di questi rappresentanti… perché in essi (o in una parte di essi…), non vi erano quei presupposti, veri principi di giustizia e di legalità…
Era la conferma che nel nostro paese, vi è un momento in cui anche i poteri si arrestano… poiché dovrebbero perseguitare coloro, che di fatto, ne sono stati artefici…

Peccato però… avevamo avuto la possibilità di cambiarlo in meglio questo paese… in particolare questa mia terra, ed invece si è scelto di proseguire, ingannando la maggior parte di noi cittadini…
Già… nessuno tra loro che è venuto a dirci cosa realmente stava accadendo; ognuno di loro, ha barattato quel proprio silenzio per una poltrona e come si dice a poker… a preferito “passar di mano”.

Volevo cambiarlo in meglio questo paese, speravo che tutti coloro che avevano dato la vita per questa terra fossero orgogliosi… di me, di voi, di noi tutti… sapendo che il loro sacrificio non fosse stato invano…
Oggi bensì ripensando a loro, presumo come si sentano traditi!!!
Immagino come osservandoci da lassù… abbiano compreso quanto poco sia cambiata questa nostra regione (con livelli di corruzione che in questi vent’anni non sono diminuiti… ma aumentati) e chissà se ora, di quella loro scelta… non si siano pentiti…
E’ vero… c’è gente che crede ancora di cambiarla questa terra… poche persone… per bene, ma ci sono!!!
Ed è a queste “ultime” che mi rivolgo…
Perché non ha importanza quanto tempo ancora ci vorrà, forse io stesso quel giorno… non ci sarò a festeggiare, ma c’è un desiderio che più di tutti vorrei… oggi per allora: credere che alla fine… ne era valsa la pena!!!

Non cambierà nulla…

Dovrebbe giungere un momento nel quale ognuno di noi, dovrebbe fermarsi e riflettere su quanto avviene intorno… e sentirsi stanchi di questo lascivo sistema, comprendendo quanto difficile sia cambiare la nostra terra ed il perché non si voglia cambiare…
Affidarci ai nostri governanti o a quegli uomini della politica è una follia… credere nelle Istituzioni è diventata anch’essa un’illusione e voler sperare nei cambiamenti morali dei miei conterranei è avere le allucinazioni solo per ingannare la mente, esclusivamente per far si che si acquisisca  una percezione falsata della realtà!!!  
Quindi mentre la storia si va evolvendo in modo celere e mutevole… da noi i cambiamenti non avvengono o se avvengono, quest’ultimi risultano lenti…
Nel frattempo le cose vanno a peggiorate e la gente rimane inerme, continuando semplicemente a lamentarsi… 
Per fortuna che c’è chi si è stancato di questa rilassatezza, di essere preso in giro da questi stupidi politicanti, che sfruttano le debolezze e il disaccordo dei cittadini, per fare egregiamente i loro comodi.
Stando indifferenti o criticando soltanto non si otterrà alcun beneficio, anzi tutt’altro… come non serve pensare di astenersi alle urne o credere di dare il proprio contributo, consegnando il proprio voto a quello della protesta…
Non serve a nulla… già, il vostro voto non serve a nulla… loro hanno già deciso ed andranno avanti senza bisogno di voi… perché Voi… Noi… se pur tantissimi… non facciamo mai sentire la nostra voce… ed allora ecco che divisi… non contiamo nulla, e nessuno mai… ci ascolterà!!!
Basta lamentarsi inutilmente, basta credere che la crisi ci sta limitando, che i politici sono tutti ladri e farabutti, che la mafia ci sta condizionando, e via discorrendo… è ora di dire basta!!!
E’ venuto il momento di muoverci il “culo dalla sedia” e finirla di dare sempre la colpa agli altri… perché la colpa è principalmente nostra…  in quanto non facciamo nulla per cambiarlo questo sistema… continuiamo a stare zitti contro questo massacro non solo finanziario ed economico, ma anche di tragedie personali, fatto di vite umane, che ormai da anni e nel silenzio più tombale, si sta compiendo…
Tutti dicono che vorrebbero cambiarla questa Italia ed in particolare questa nostra regione… ultima tra le ultime… ben sapendo che poi i fatti andranno a contrastare quelle loro “banali” affermazioni, perché proprio grazie a questo stato di cose, essi stessi, sono i primi a beneficiarne…
Nessuno difatti si rende disponibile ad uno sciopero generale… o ad attuare quella dimostrazione di forza e libertà, espressa a modello di quanto in modo non violento esprimeva il grande Mahatma Gandhi… perché come egli riportava “la verità non è mai rivendicata con la violenza” ma soprattutto che “nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso…”.
Ma poi chi dovrebbe cambiare questo paese… i pensionati d’oro che senza aver fatto mai un cazzo… percepiscono pensioni milionarie…, oppure quei nostri passati e e presenti politici che godono di tutti i privilegi loro concessi, ed inoltre, cosa dire di tutte quelle associazioni sindacali e di categoria, che gestiscono quelle rendite finanziarie milionarie e di cui nessuno ne conosce l’eventuale posizione d’investimento e cioè su titoli internazionali queste obbligazioni sono stati depositati…  
E cosa dire di tutti coloro che con questo sistema realizzano ancora oggi… profitti milionari grazie a società illegali che quando scoperti presentano buchi finanziari, evasioni fiscali e riciclaggio, ecc… 
Poi ci sono i burocrati… sono quelli che maggiormente sfruttano questo nostro paese per i propri vantaggi personali e che fanno di tutto affinché vengano frenate quelle politiche dei cosiddetti “riformatori” affinché tutto resti invariato ed immobile, in modo da conservare la loro attuale posizione…
E poi… volete mettere un paese dove primeggia la raccomandazione, dove la meritocrazia è quotidianamente calpestata, dove le connivenze ed il malaffare vengono premiate e mai contrastate…
A chi può interessare modificare questo contesto… a nessuno…  o meglio a nessuno di quegli individui, che ahimè oggi rappresentano di fatto le posizioni chiave del nostro paese…
Ed è forse per questi motivi che in molti si sottraggono dal modificarlo questo paese… sia a quanti appartengono direttamente a quel sistema clientelare e corruttivo… che ai quanti volenterosi, che decidono per non restare stritolati, di non esprimersi stando piegati a 90°!!!

Beni confiscati, la proposta: 'Utilizzarli come alloggi'.

La crisi sociale ed economica sta comportando la perdita di migliaia di posti di lavoro e l’aumento del numero di famiglie che vivono in condizioni di disagio. 
Ovviamente tra i più colpiti ci sono gli anziani, le giovani coppie, famiglie con figli e donne sole, persone che ormai vivono in alloggi di fortuna e nella completa più indifferenza delle Istituzioni…
Di contro invece, ci sono centinaia… anzi migliaia di immobili, sequestrati e confiscati, che restano di fatto inutilizzati o ancor peggio nella disponibilità di coloro a cui erano stati –a seguito del provvedimento giudiziario– sottratti!!!
Ed allora il SUNIA (la principale organizzazione degli inquilini privati e degli assegnatari di edilizia pubblica) ha pensato di stilare un protocollo d’intesa insieme ad altri componenti, quali: i comuni che aderiranno alla proposta… (si perché va detto… che ci saranno tra questi quanti… a questa proposta rifiuteranno d’aderire, chissà… forse perché ancora sottomessi a “logiche mafiose”), il Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo, l’IACP di Catania e la Cgil; tentare quindi di riutilizzare quel parco beni confiscati alla mafia, per fini abitativi…
Lo scopo finale è quello di favorire le famiglie o i soggetti più bisognosi, riconoscendo ad essi, il diritto ad una casa, compatibile con le esigenze di cui sopra, favorendo così non solo la mobilità, ma dando soluzione a tutti quei soggetti che oggi hanno bisogno di un alloggio…
“Si tratta cioè, di riuscire a riutilizzare una massa potenziale di risorse che dopo essere state restituite alla collettività, possono essere impiegate in questa direzione, contribuendo a tamponare una vera e propria emergenza sociale e personale”.
Certo non si hanno ancora chiari i numeri dei beni a disposizione, i dati purtroppo in loro possesso sono obsoleti, in quanto fanno riferimento al 2013… e considerato che in questi anni, alcuni sequestri sono stati dai tribunali annullati, restituendo i beni restituiti ai loro precedenti proprietari, si capisce come quegli stessi dati, non aggiornati, risultano del tutto inutili…
Comunque, ci viene detto che entro un paio di mesi, si giungerà ai primi esiti positivi.
Perdonatemi, ma io conoscendo bene i tempi della burocrazia ci credo poco, anzi, penso che alla fine questa iniziativa –se pur lodevole nei contenuti e nei principi– verrà totalmente frenata… dalle solite futili motivazioni che hanno quale scopo… quello di lasciare invariato lo stato di cose… 
Non bisogna dimenticare che, attualmente molti di questi beni sono occupati da altrettante famiglie bisognose o dove – su questi alloggi – vi è (stranamente) il possesso diretto da parte di familiari o affini, di quanti cioè erano stati oggetto dei provvedimenti interdittivi –vedasi per esempio quanto trasmesso alcune settimane fa da “LE IENE” sulla Città di Palermo – ed ancora, bisogna tenere conto dell’aspetto psicologico, di quella insicurezza emotiva provata di coloro che dovranno andare ad insediarsi in quelle abitazioni, sapendo di fatto a chi appartenevano…
Tutte problematiche non facilmente risolvibili… o meglio non certo con semplici incontri propagandistici o sperando in questa attuale normativa, che fa si, che la confusione, resti dilagante ed ognuno si senta autorizzato a fare ciò che meglio ritiene… fregandosene di quel rispetto di regole o di norme giuridiche…
In Sicilia dimostrare di avere delle idee positive è incoraggiante… ma metterle in pratica… ecco… questo è tutto un’altro discorso…
Per ora mi auguro solo di essere smentito, comunque mi riprometto… di riparlarne tra qualche mese!!!

Ma quali Vicerè… questi sono scassapagghiari!!!

A Catania in questi giorni si è ripreso il tema dei “Vicerè”, il famoso romanzo di De Roberto, ma credo che oggi il paragone risulti di per se spropositato…
Forse il termine più corretto da utilizzarsi è “scassapagghiari” perché in gioco non ci sono i personaggi d’élite descritti nel libro… e neppure nobili declassati, uomini politici o intellettuali banditi, qui ci sono semplici personaggi collusi dove è possibile toccare con mano tutta la loro debolezza… una classe di uomini nota che si è macchiata del più vile cinismo…
In questa vicenda, emerge in tutta la sua gravità la svendita dei valori… quel cedere sempre a compromessi in cambio di speculazioni finanziarie ( come se il denaro rappresentasse l’unico metro da far valere…), carriere rapidi, quel voler appartenere a compagine privilegiate, quel trasformismo quotidiano affinché si giungano ad ottenere i vantaggi personali… tanto ambiti. 
Ed allora  in quelle inchieste, troviamo nomi e cognomi di eclatanti giudici, cancellieri, dirigenti di pubblici uffici, comandanti delle forze dell’ordine, tutti uomini posti all’interno di apparati istituzionali… per poi proseguire verso gli usuali colletti bianchi in cui, dottori commercialisti, avvocati, funzionari di filiali e direttori commerciali danno il meglio di loro, per agevolare i soliti imprenditori e affiliati…. di “casa nostra”…
Non si tratta di rileggere le inchieste o di ascoltare le migliaia d’intercettazioni… ciò che emerge in maniera costante è come il malaffare – lo vado ormai ripetendo da anni è presente ovunque e in tutti i livelli… nessuno escluso!!!   
Non ci sono regole per limitare questa corruzione e neppure la minaccia delle pene severe serve a circoscriverne il fenomeno…
Ormai in questo meccanismo… ci si buttano tutti dentro e riuscire trovare una sola persona onesta tra la massa è diventata quasi una rarità…    
Ma questa situazione come dicevo sopra… piace… serve per mantenere quell’apparato chiamato “lotta alla mafia”, quel modus operandi per la legalità che trova certamente molte parole e tanta propaganda, ma certamente poca concretezza nei fatti (ad esclusione di quanto realizzano le procure), mi riferisco in particolare a quegli interventi necessari da compiere e che non vengono realizzati…
Dopotutto, prendiamo per esempio le ombre che si addensano sulle nostre Associazioni di Categoria (Camera di Commercio, Industriali, Ance) o anche su, Corpo Forestale, Protezione Civile, A.S.T, RFI, abbiamo visto come i loro Presidenti, Commissari, Dirigenti, siano stati tutti arrestati con le aggravanti di reati per associazione mafiosa, concussione, richiesta di tangenti, assunzioni e consulenze date a parenti e affini, per proseguire con l’induzione indebita e la promessa di vantaggi e utilità…
Quindi di cosa parliamo se come si dice nella nostra città “u pisci feti da testa…“!!!
Basta difatti analizzare quanto poco si faccia per allontanare definitivamente da quelle associazioni quelle imprese (e di conseguenza i loro rappresentanti legali), che hanno dimostrato – con i fatti – di essere stati partecipi di episodi gravi, durante la propria gestione imprenditoriale…
Ed inoltre, bisogna far sì che i controlli vengano realizzati con modalità ben più severe di quelle finora adottate: infatti è bastato esclusivamente allontanare ( per dare un segnale di simulato cambiamento all’opinione pubblica) il “capro espiatorio” e poi (partecipando in modo colluso al noto sistema fuorviante) lo si è fatto celatamente rientrare, attraverso la stessa società o di comodo, appositamente intestate al coniuge, figlio, parente di turno… o ancor peggio alla classica “testa di legno” messa lì in qualità di prestanome!!!   
Si tratta effettivamente di mettere in pratica quel cosiddetto “Codice Etico” tanto declamato… ponendo all’apice di ogni azione, quei necessari comportamenti rispettosi propri di quei principi, allontanando radicalmente qualsivoglia connubio criminale e far in modo di non barattare mai la propria influenza sociale, per convogliarla successivamente quando richiesta, ( di solito durante la vicinanza delle urna elettorali), a favore dei propri “amici” politici…
Basta ovvietà… sappiamo bene che non vi è necessità di ribadire per l’ennesima volta il rispetto delle leggi in vigore, quelle ci sono per essere rispettate, ma prima di esse… vi è l’etica della persona e questa non ha necessità di alcuna norma imposta… per essere propria!!!
E’ finito il tempo di utilizzare quell’evanescente parola chiamata “anti-mafia” è ora di ripartire mettendo la fine a questo modo di concepire la lotta al malaffare!!!
Non si può più puntare a favore del banco… bisogna decidere definitivamente da quale parte del tavolo si vuole stare seduti… dalla parte della legalità oppure nel lato opposto, lo stesso con cui finora si è stati avvinti… quello dell’illegalità!!!

Un senso terribile… l'indecisione!!!

Il senso terribile che tutto quel che si fa è storto, e quel che si pensa e quel che si è. Nulla può salvarti perché qualunque decisione tu prenda sai che sei storto e cosi la tua decisione!!!
Non si tratta di dover scegliere ma di essere per una volta… coerenti!!!
A maggior ragione in questo periodo, dove ci troviamo coinvolti con una delle più gravi crisi, non solo economica, ma principalmente morale, che mostrano quanto debole sia la natura umana e così disponibile a trovare scorciatoie o strade poco “chiare”… 
Dopotutto quando ci si trova sulla soglia della povertà o senza più una occupazione, quando non sono soltanto i nostri giovani… ma anche quanti giunti ormai a metà del loro percorso di vita, si ritrovano a dover ricercare un lavoro o sperano di uscire da quella situazione nella quale sono rimasti eternamente legati in quella condizione di precarietà, dopo più di vent’anni di professione… Ciò che manca è quella certezza di un futuro sereno, perché, quando s’inizia a perdere la speranza… ecco che si comincia a credere che quei comportamenti corretti finora tenuti… non siano serviti a nulla e che bisognava puntare –a qualunque costo– al raggiungimento del potere, del successo e dei soldi… 
Sono i traguardi a cui tutti aspirano… a differenza di quella coerenza e rispetto delle regole, che è proprio quanto oggi il nostro Paese avrebbe bisogno… 
Già… quella necessaria chiarezza… fatta non solo a parole, ma concretamente, con i fatti!!!
In particolare questa prerogativa dovrebbe essere applicata principalmente da chi, ha per questo Paese… l’onere di servirlo e non per come si è finora fatto… servirsene!!!
Oggi giorno scopriamo come gli uomini e le donne delle nostre istituzioni, partecipino a complicità e comportamenti inadeguati con quelle cariche rappresentative, che dovrebbero essere totalmente a servizio del cosiddetto “bene comune” e non certo a quello “personale o familiare”, perché ritengo che, più alta è la responsabilità e più si ha il dovere di dare il buon esempio!!!
Continuare a dare al mondo l’immagine (anche attraverso la promozione della nostra filmografia nei festival) di decadenza del nostro paese… fa si, che si pensi che “di tutta un’erba si possa fare un fascio” includendo all’interno di quel gruppo, anche e soprattutto, le tante persone oneste…  
Bisogna che questo governo faccia (non possiamo aspettare il prossimo nel 2018… non c’è più tempo) di tutto per sradicare questo malcostume, operando regole imprescindibili, dove chi sbaglia… paga!!!
Non possiamo più avere nel nostro parlamento inquisiti o condannati che ancora stanno lì seduti su quelle poltrone… non dobbiamo aspettare le loro dimissioni… bisogna cacciarli una volta e per tutte!!!
Dopotutto, si dice che “autorità senza esemplarità non ha alcuna autorevolezza” ed è quindi su questo punto che bisogna dirigere tutte le nostre forze…
Basta con i compromessi politici, finiamola con quella ipocrisia ricamata, che tenta di salvaguardare amici e colleghi dello stesso partito, opportunismi d’interessi che fanno sì… che non si prendano mai quei provvedimenti giusti!
Non può più esistere questa duplice condotta… tra chi, resta all’interno di quelle regole morali, erette su fondamenta di giustizia e onestà e chi di contro, calpestando tutti i principi di etica, insegna ai loro figli… la propensione a valori non di sacrificio, ma a comportamenti produttivi (ritenuti da egli stesso… naturali) ed eguali a quelli finora messi in pratica, come ad esempio… il saper rubare!!!.

Sconfiggere la mafia è cosa nostra… e non esclusivamente di altri!

In occasione della Giornata Mondiale contro la Corruzione, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato: combattere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile  come è alla nostra portata sconfiggere le mafie…

Perché… corruzione, complicità e illegalità sono mali che vanno combattuti insieme, perché contrastano quei fenomeni connaturati con la nostra società civile e sono distanti dalla moralità pubblica e dal senso civico…
Secondo il Presidente, “la corruzione è un furto di democrazia; crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti”
In particolare l’inadeguato sistema degli apparati pubblici e di giustizia, fa in modo che a subire siano proprio le persone più deboli, i disoccupati, i giovani che vengono persuasi da quelle organizzazioni criminali ad inserirsi all’interno di quella associazione malavitosa…
Bisogna sconfiggere le mafie perché ciò è alla nostra portata… sottolinea il capo dello Stato, grazie in particolare ai numerosi “anticorpi” presenti nella società civile, che hanno il volto di cittadini consapevoli delle loro responsabilità, di donne e uomini coscienti dei propri diritti ma anche dei propri doveri, di funzionari pubblici che assolvono ai loro compiti, di volontari che costruiscono reti di solidarietà e di inclusione sociale…
Un ulteriore sostegno viene dalle istituzioni, la Magistratura, le procure, tutte le forze di polizia, che dimostrano ogni giorno con le loro azioni, come i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano, e quando a causa di ciò, emergono notizie su scandali e collusioni, vuol dire che il cancro del malaffare… è stato individuato e colpito!!!
Anche il presidente del “Gruppo di lavoro anti-corruzione” dell’OCSE (l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), Drago Kos, ha lanciato un appello: La lotta alla corruzione è una delle principali priorità dell’OCSE sulla quale sono stati fatti progressi a livello globale; tuttavia questo fenomeno permea e agevola, alcune tra le principali minacce globali del nostro tempo, come il terrorismo, il cambiamento climatico e la crisi dei rifugiati
L’obiettivo è condividere e scambiarsi metodi, moderni ed efficaci di indagine, per costruire reti solide per una futura collaborazione…
Contro le mafie è fondamentale una modifica delle coscienze, perché soltanto erodendo il terreno fertile nel quale striscia questo fenomeno sommerso, si potrà rivendicare con forza, quella speranza di democrazia e legalità, certamente richiesta…
Continuare per come si è finora fatto, limitandosi al proprio orticello, imponendosi di limitare la propria partecipazione sociale, occupandosi esclusivamente dei propri interessi personali, ricattati ormai… da quella percezione generalizzata di luogo comune, sopraffatti vigliaccamente dalla paura o dai meccanismi messi in atto a modello persuasione, ecco che allora difficilmente… si potrà reclamare con forza il diritto di avere una società giusta e
E’ finito il tempo di ricordare quanti hanno sacrificato la propria vita, tra magistrati, forze dell’ordine, politici, amministratori o semplici cittadini per combattere i ricatti delle mafie…
Se si vuole cambiare questo nostro paese… non bisogna più rimanere spettatori, ma cominciare consapevolmente a mettere in pratica quotidianamente, quei principi di rettitudine, onesta e legalità, attraverso spirito di sacrificio e scelte coraggiose…
Perché si sa che nella vita, ci possono essere scelte che, se farai, sai già che ti pentirai, ma se non farai… non ti perdonerai mai!!!

LE IENE: pizzo e mafia a Bagheria…

Pizzo e mafia a Bagheria, così s’intitola la puntata del 9 Novembre de Le Iene… (link http://mdst.it/03v573326/)
Qualche giorno fa, la iena Giulio Golia si è recato nel piccolo comune di Bagheria,  in provincia di Palermo per intervistare alcune delle vittime del racket…
Abbiamo sentito in questi giorni, come quasi tutti i telegiornali avessero esaltato le gesta eroiche di 36 imprenditori palermitani che si erano ribellati al pizzo, ed ora viceversa, si viene a scoprire dalle interviste nella trasmissione, che molti tra loro, non si erano nemmeno presentati alla procura… ma solo perché informati sui fatti, risultavano (secondo le dichiarazioni di un pentito)  essere tra i nominativi elencati… fra coloro che pagavano il pizzo!!!
Capite bene come… una cosa è denunciare, un’altra è dichiarare – quando interrogati – che si paga… per evitare ovviamente di non esser incriminati, per associazione mafiosa…  
La Iena Golia, ha intervistato anche Stefano Lo Verso, ex boss conosciuto come “autista di Provenzano” e ora collaboratore di giustizia a cui è stata tolta la protezione (a seguito di quanto prevede la normativa prevista…), per essere rientrato nel paese di residenza… ma ciò che trovo interessante è quanto ha espressamente dichiarato e cioè: sono i mafiosi che dovrebbero andarsene da questo paese, non io che ho rinnegato con il mio passato!!!
Ora con la sua bicicletta passeggia per le strade di Ficarazzi, a Palermo, quegli stessi vicoli che tante volte attraversava in macchina, con a bordo il capo mafia Provenzano, per il quale prestava servizio, come autista…
Quest’uomo (da collaboratore di giustizia) ha scelto di non scappare più… di ritornare nella sua Sicilia, a casa tra i suoi cari e di lottare contro quella mafia… con cui aveva convissuto…
Ora, confido (e mi dispiace dirlo…), di non essere pienamente persuaso di questo suo pentimento… ma se il tempo dimostrerà, che quel ravvedimento fosse reale… allora certamente sarò il primo a gioire, nel sapere che, anche tra quegli uomini, ci possa essere la concreta speranza, di vederli un giorno rinnovati, non solo nello spirito, ma anche con le azioni.
Non si tratta quindi di rinnegare con il passato, ma di dare in particolare ai giovani un nuovo segnale e cioè, che con quel sistema… non si va da nessuna parte!!!    
Lo Stato però, già… lo Stato…, la sua parte la deve sapere fare… non può solo pretendere collaborazione e poi abbandonare quanti con le loro azioni hanno denunciano e fatto emergere gravi condotte…
Vedasi per esempio l’imprenditore Gianluca Cali, uno dei primi, che circa quattro anni fa, ebbe il coraggio di denunciare il pizzo a Bagheria ed ora, a causa di quanto segnalato… è costretto a girare con un’auto blindata, armato e con un giubbotto antiproiettile!!!
Nell’intervista, racconta delle intimidazioni e vessazioni a cui, lui e la sua famiglia, sono stati costretti, ma soprattutto, come si senta oggi, solo e abbandonato da questo Stato!!!
Il problema in effetti… è tutto in queste ultime sue parole…
Fintanto ci troviamo ad avere personaggi istituzionali, che invece di combatterla quella criminalità o quelle collusioni/corruzioni… continuerà ad andarci a braccetto (per non dire a mare…), ecco… laddove questo sistema resterà interconnesso con quel potere politico/mafioso, qualsivoglia lotta avviata dalle varie procure, avrà quale unico fine, quello sì… di creare qualche intralcio e modificare, equilibri e gerarchie familiari all’interno di quel serrato mondo, ma concretamente, quanto fatto, influirà minimamente sul prosieguo dell’attività stesse, che continueranno a procedere indisturbate come nulla fosse…
   

La mafia c'è e si vede!!!

Innanzitutto, è opportuno tenere ben presente che, quanto ci vogliono finora “dare a bere” e cioè che la Stato, attraverso le istituzioni ed i propri uomini, ha il controllo del nostro territorio, non rappresenta un dato veritiero, ma una credulona propaganda creata a voler tranquillizzare la collettività ed in particolare i suoi concittadini…
Non sto dicendo che la lotta alla criminalità non venga svolta in modo preciso e puntuale, dico soltanto che gli strumenti che permettono a questa di poter essere definitivamente debellata… non vengono attuati o ancor meglio… non esistono!!! 
Non passa giorno infatti, in cui non emergono nuove indagini, queste condotte dalle varie procure dell’isola, e come, si sia giunti a scoprire ulteriori attività illecite, queste realizzate attraverso società legate o associate ad ambienti mafiosi, individui che si offrono a prestanome di organizzazioni affiliate a soggetti latitanti, e via discorrendo…
Partono le denunce, seguono gli arresti, i sequestri e le confische…
Sì… ma poi… il sistema mafioso si riordina nuovamente e riprende come se nulla fosse…
Il giro d’affari è immenso e ciò è dimostrato da tutti quegli interessi a cui essi si rivolgono… 
Sono nuove attività… non più rivolte a specificità illegali di un tempo, come, estorsioni, usura, recupero crediti, gioco d’azzardo o traffico di droga… quelle ci sono sempre…, bensì, oggi punta ad affari più sostanziosi e soprattutto legali, come per esempio quelle attività legate agli appalti (vedasi quanto sta avvenendo con i centri d’immigrazione), alle costruzioni/edilizia, ai trasporti ed allo smaltimento dei rifiuti…
Società di comodo che servono esclusivamente a produrre “cassa” (queste sono infatti di breve periodo e nel giro di pochi anni… cessano l’attività…) ed i cui utili, vengono rinvestiti in nuove società, queste totalmente “cristalline”, affidate a nuovi “colletti bianchi” dal pedigree casto…, che iniziano la loro vitalità, investendo principalmente in attività  finanziarie e immobiliari…
Quindi, realizzato questo primo passaggio e creata la compagine del nuovo “asset societario”, si passa alla programmazione del livello inferiore e cioè, quello di diversificare le attività e soprattutto i rischi (non parlo di quelli economici, ma mi riferisco a quelli di controllo, tentando quindi di limitare, l’operatività di coloro che svolgono i propri incarichi tra le forze dell’ordine… ), nuove scatole cinesi, che ora danni vita ad attività alimentari, d’abbigliamento, bar e ristoranti, hotel e resort…
Ovunque c’è la mafia… e questa dimostra essere strutturata e ben organizzata…
Non sono più i pastori di pecore che scendevano dalle montagne con la coppola di traverso, questa è gente preparata e professionale, a cui ora, sono stati inseriti diplomati e laureati, i quali, mettono la loro esperienza e capacità, al sevizio di questo sistema criminale…  
Un sistema che nel corso degli anni… ha investito negli uomini…, i propri uomini, molti dei quali, sono infiltrati in quelle strutture pubbliche, associazioni, società di servizi, ma soprattutto, nella politica che conta…
Tutto ciò, rappresenta per la nuova mafia, il migliore investimento economico, già quello delle risorse umane è certamente quanto di più “raffinato”, una mente criminale, possa partorire…
Un fiume di denaro considerevole, che, da un lato, fa indirizzare sui propri uomini, quegli incarichi prestigiosi dirigenziali o quei necessari voti…, dall’altro, utilizza gli stessi, per ottenere informazioni riservate, indirizzare appalti, aggiudicazioni, influenzare i mass media, limitare non solo quei processi di cambiamento sociale, ma soprattutto, alimentare quel conflitto mediatico con il quale si tenta sempre più, di allontanare la partecipazione sociale ed il consenso popolare dalle istituzioni…, dopotutto come si dice da noi… con la mafia si mangia e con lo Stato si muore di fame!!!
Finiamola quindi di prenderci in giro…, finitela di raccontarci fandonie… è venuto il tempo d’esser seri, di trovare una nuova metodologia… che non pensi esclusivamente a colpire, ma che diriga il proprio intento, verso quel processo naturale di riconciliazione…, di crescita collettiva nel quale ognuno apporti quanto di meglio sa fare…
E’ finito il tempo di “guardia e ladri”… bisogna cercare di andare oltre… di vedere al di là dei soliti interventi della magistratura,.., bisogna tentare di cambiarla dal di dentro questa “mela marcia”, offrire a quanti lo desiderano, una nuova strada, quella della legalità…
Nuove opportunità di crescita, di sviluppo e d’investimento sono necessarie,…, perché soltanto così, si potrà sperare in quel reale e profondo cambiamento…
Tutto il resto, rappresentano solo belle parole… inconsistenti, perché non porteranno ad alcuna trasformazione culturale e tutto quanto… resterà eguale.
Per favore… non ditemi più che la mafia non esiste… perché questa c’è… e permettetemi d’aggiungere… c’è e si vede!!! 

La solitudine di un numero uno


Sono in molti a dire che intorno a noi qualcosa sta cambiando e che si sono fatti passi da gigante nei modi di concepire le istituzioni ed il potere che essi rappresentano…

E’ quindi tutti a dirci che sul fronte delle lotte alla criminalità sono stati raggiunti dei traguardi importanti, poi, a quale prezzo di vite umane queste lotte sono costate, quello… è tutt’altro discorso!
Va be… diciamo senza alcuna retorica che alcuni cambiamenti si sono verificati, ma quanto questi abbiano realmente modificato le coscienze civili è ancora da vedere… perché nella stra-maggioranza dei miei conterranei è ancora insita quella convinzione per la quale, la legittimità di quel potere “occulto” garantisce lavoro, ordine, una cosiddetta “giustizia” espressa senz’altro in tempi più celeri di quella ordinaria…, possiamo considerarla, una vera e propria auto-legittimazione, che garantiva e garantisce quel consenso di voti ed al stesso tempo permetteva a questo “sistema” l’invisibilità…
Osserviamo nelle cronache di questi giorni come le indagini realizzate da parte degli organi inquirenti, conducano sempre a collusioni e trattative ” enigmatiche” dove da una parte ci sta la mafia e dall’altro un nemico “oscuro” che sta anch’esso dall’altra parte della legalità e cioè il cosiddetto anti-stato. 
Uno “stato” dentro lo Stato… che trama segreti e che influenza a seconda dell’evenienza il potere democratico e civile…
Uno “stato” al cui interno si è ricorso con molta frequenza, per sistemare certe situazioni “equivoche”, che avrebbero dovuto non saltare fuori, che non dovevano emergere e se scoperte, andavano immediatamente insabbiate, in particolare se tra questi ci sono i loro uomini…
Perché se da un lato si crede di aver smascherato quelle possibili connivenze, ancora tantissimo va fatto, per combattere la tendenza di molti settori ampi della politica ed imprenditoria nel considerare ancora la mafia come una risorsa, qualcosa da cui ottenere vantaggi, che sostiene economicamente certe candidature e che risulta essere presente nei momenti decisivi…
Altresì, è altrettanto evidente osservare come alla politica non gliene frega niente di certe manifestazione organizzate de quelle associazioni contro le mafie, infatti stranamente, non si vedono mai… segretari di partito o leader politici, ecco che da tale evidenza, si dimostra come nel nostro paese nulla sia cambiato…
Ed è per questo motivo che ormai il sottoscritto ha una idiosincrasia per queste esibizioni di “legalità” espresse da “taluni” personaggi che si presentano in quelle manifestazioni, più per loro esibizione, che per voler realmente ricordare quegli eroi – uomini dello Stato – che insieme ai propri agenti di scorta, hanno perso la vita…
Ma noi, non abbiamo bisogno di questa “propaganda politica”, noi quelle persone veramente eroiche le abbiamo conosciute ed abbiamo avuto modo di vedere come, nello svolgere i loro incarichi, non abbiano mai esibito se stessi agli altri, anzi, hanno sempre cercato di far credere noi tutti, che stavano avendo una vita normale, c’incoraggiavano a pensare che la lotta alla mafia, fosse una cosa possibile ed a disposizione di tutti… altrimenti si correva il rischio di avere una prospettiva errata della lotta, di poter credere di avere di fronte a dei miti, fama, notorietà e applausi, ma di fatto, scoprire che nulla era cambiato e che un passo avanti non era stato fatto!!!.
La verità è che in molti hanno paura, una paura che nasce dalla consapevolezza di perdere ciò che hanno, infatti, se questo “sistema” iniziasse ad essere smantellato, se “l’impalcato degli incarichi“, iniziasse a scricchiolare, ecco che sarebbero in tanti quelli a cadere…  a perdere quelle posizioni prestigiose o quelle funzioni “immeritatamente” ottenute… 
Ecco perché, quando un semplice cittadino inizia a effettuare quelle azioni di contrasto, tali da scardinare quello strutturato e collaudato sistema, ecco che, nel momento in cui vengono toccati i suoi uomini… inizia una strategia dell’abbandono, la persona indicata inizia ad essere lasciata sola…, non perché egli possieda in tasca chissà quale segreto o un papello prodigioso che possa nascondere un cifrario con i nomi di quanti collusi o appartenenti al sistema, ma soltanto perché la forza ed il coraggio delle sue idee, è capace, da sola, d’incrinare e scardinare un potere ormai diffuso a tutti i livelli, nella nostra isola….
Ed allora cosa avviene…, parte un piano di contrattacco che serve, prima ad intimidirlo e successivamente, ad allontanarlo dal proprio ambito professionale…
Sorgono nuove diffidenze, lo si vede quasi fosse un animale strano… uno di quelli da cui non fidarsi, anche perché impossibile da ammaestrare e quindi alla fine, invece di premiare l’impegno dimostrato, s’iniziano a monitorare le sue azioni, si cerca d’intravvedere un eventuale punto debole o si va alla ricerca si quale scheletro conservato nell’armadio…

Un vero “preoccupante” fastidio si manifesta per quel suo modo d’essere e chissà se forse non rappresenta proprio in ciò, quella avversione personale oggi avviata… quasi s’avesse invidia per quel coraggio finora dimostrato…

Ora, nel sentirsi isolato e circondato, capisce che deve trovare nuovi alleati a lui certamente inconsueti… deve superare quella limitata porzione di silenzi di alcuni uomini dello Stato…, va oltre, guarda, ascolta, si rivolge all’esterno, a quelle figure non ancora compromesse, a quelle associazioni composte da cittadini onesti, a quegli uomini politici che non vengono influenzati dagli interessi del partito ma che sanno farsi carico direttamente dei valori istituzionali, perché questi debbano essere messi sempre al di sopra di tutto…
Ma il potere è sempre lì nell’ombra, invisibile, come qualcosa di superiore, impersonale, ma soprattutto in modo latente va tramandando le proprie ostilità… ed è per questo che alla fine… tutti i numero uno… verranno sempre guardati con tanta sfiducia e molto sospetto!!!

Ma quali dossier segreti possiede il cavaliere???

Non mi spiego come sia possibile, che il nostro paese ed in particolare, i vertici dello stato, tentino di trovare soluzioni alternative, per abrogare o depennare una condanna ricevuta per frode fiscale, un tentativo effettuato per non si sa quale motivo…
Forse per salvare il premier…??? oppure perché bisogna salvaguardare il governo…??? o ancora perché qualcuno fa pressioni ai propri elettori ( o quanti pagati al momento…) per invogliarli a scendere in piazza, iniziando a protestare e creando quei disordini che tutti vorrebbero evitare…
C’è invece chi suggerisce che forse le motivazioni sono altre… e cioè che il cavaliere nei vent’anni che ha gestito il potere, abbia acquisito tali e tante informazioni, su ognuno dei nostri uomini di stato o su tutti quei vari, politici, amministratori, dirigenti, presidenti, magistrati, ecc…, che a seconda delle circostanze, potrebbero essere in un qualche modo ricattati…
Ricordate i famosi dossier del defunto presidente Giulio Andreotti, quelli che nessuno sa più dove siano finiti oppure nascosti in chissà quale cassetta di sicurezza bancaria, ecco il paragone è più o meno analogo… 
Ora quindi, cosa dobbiamo pensare se a qualcuno gli dovesse venire in mente di fare uno sconto sul quella pena??? chissà forse è anch’egli ricattabile??? 
Ed ancora chi è che sta cercando di salvare il cavaliere, gli amici Bush o Putin, il gruppo Bildemberg, chi vuole quindi che il potere torni nelle mani del cavaliere togliendolo di fatto al centrosinistra… già spiegatemelo un po se ne siete capaci…
Ogni tanto mi trovo concorde con Grillo quando dice che  se Berlusconi sarà salvato, moriranno le istituzioni!!!ed io aggiungo… non soltanto quelle.
A forza di tirare la cinghia, vedrete che prima o poi, che questa si spezzerà…, e finalmente così vedremo come andrà a finire…
Io comunque penso di saperlo!!!

Femminicidio…

Per fortuna il volantino è stato ritirato ed anche lo pseudo sacerdote risulta sparito nel nulla e speriamo che non torni più a celebrare messa in altre parrocchie…
La pazzia dell’uomo si manifesta in molte vesti e tra queste c’è anche quella talare, in particolare ciò è quanto successo al parroco della chiesa di San Terenzo a Lerici, che riprendendo una lettera pastorale ” Mulieres dignitatem ” muove dubbi sul “femminicidio”, accusando proprio le donne, che attraverso il loro modo di vivere, di mostrarsi, nei manifestati comportamenti, si sono allontanate dalla virtù e dalla famiglia…
Già la colpa delle donne è quella di provocare, generando attraverso particolari usi e costumi, una forma di violenza estrema, generata questa, sia nel pubblico che nel privato, con maltrattamenti fisici e psicologici, sessuali e familiari, ponendo gli aggressori, il più delle volte impuniti, da regole maschiliste e da Istituzioni disinteressate, accompagnando così la donna violentata e indifesa, a trovare e giustificare, quale unica soluzione a quella ricercata libertà… il suicidio!!!
Ed è così che Pietro Corsi ( chiamarlo ” Don ” mi fa venire il volta stomaco… ) pubblica nella propria bacheca, quanto egli considera corretto, cioè che il comportamento delle donne, debba passare attraverso una autocritica…, dove le responsabilità di quanto possa avvenire all’interno delle case, delle famiglie, sia da imputare ad entrambi le parti ed in particolare alle donne…
Questa autonomia, tanto ricercata da parte delle donne, questa voluta autosufficienza, questo modo libero di vivere i rapporti, questa libertà sessuale manifestata, provoca tensione ed in alcuni soggetti manifestazione di forza, che non sapendosi esprimere, attraverso le parole ed il dialogo, sfocia in reazioni che conducono alla violenza…
E’ quindi, di chi è la colpa se come scrive nel suo volantino, le ragazze o le signore mature, circolano per strada, con quei vestiti provocanti e succinti… e quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre o nei cinema? 
Potrebbero farne a meno…, già costoro provocano negli uomini istinti animaleschi, provocando quando non facilmente percorribile, violenze o abusi sessuali…, quindi alla fine care donne… la colpa è vostra perché ve la siete cercate!!!
Ora quello che disgusta non è credere che una persona, con forti problemi psichici, possa giungere a condividere una qualunque lettera, che nasconde al suo interno un messaggio subliminale, pericoloso e perverso…, ma sapere che coloro che si sentono predestinati a dover trasmettere messaggi d’amore e di pace, manifestano e giustificano, atti criminali che vanno sempre condannati e dove coloro che li commettono, debbono ricevere misure restrittive esemplari, potendo stravolgere le attuali regole carcerarie, ponendo così questi criminali, in Istituti penitenziari a conduzione femminile…
Tollerare ancora, da parte di preti, manifestazioni del genere, palesano logiche di una inespressa mascolinità, trovando conferme in quelle soffocate inibizione per l’altrui sesso e dove passate e represse umiliazioni, nascondono oggi gli effetti della propria omosessualità…  
Preferisco quindi l’amore decantato da padre Vito Lombardo, parroco della chiesa di San Lorenzo, che durante l’omelia, ha dichiarato ai propri fedeli presenti, il proprio amore per un ragazza di Marsala,  che entro quattro mesi gli darà un figlio…
Ecco almeno un uomo, prima ancora che prete…, ha deciso di provare e trasmettere con un gesto, quell’intima manifestazione gratuita d’amore, verso un altro simile…, già, lo stesso messaggio d’amore che c’è stato trasmesso per millenni, dove attraverso l’unione si giunge alla fiducia, alla consapevolezza ed alla responsabilità, non soltanto per noi stessi, ma soprattutto nei riguardi del  nostro partner…