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Che schifo: ministri e sottosegretari (non eletti) di questo governo si aumentano di 7000 euro lo stipendio, mentre chi ha meno deve stringere ancora più la cinghia!!!!

In un paese dove la disuguaglianza sociale cresce ogni giorno, il governo ha appena deciso un aumento di 7.000 euro al mese per ministri e sottosegretari non eletti, già ben retribuiti, ai quali si aggiungono altri 1.200 euro per spese telefoniche e viaggi. 

E intanto…

Le pensioni minime restano ferme, nonostante l’inflazione.

Le tasse aumentano su voli e giochi online, pesando soprattutto sulle famiglie comuni.

Gli strumenti per semplificare la vita fiscale dei cittadini si rivelano inefficaci.

Questa ulteriore decisione del Governo Meloni non è solo uno schiaffo morale, ma è la dimostrazione di un sistema che continua a dare a chi ha già tanto e a ignorare chi ha davvero bisogno.

Il messaggio è chiaro: se appartieni alle classi meno abbienti, puoi solo rassegnarti a un futuro sempre più incerto, mentre se ti trova nei palazzi del potere ti vengono concessi privilegi, bonus e spese da danno della collettività.

Cosa aggiungere, osservando quanto accade ogni giorno in questo nostro “democratico” Paese, non possiamo che sperare in una rivoluzione, già… come quella appena compiuta in Siria!!! 

D’altronde ditemi: fino a quando sarà accettabile tollerare un’Italia così sbilanciata? Non è forse giunto il momento di dire basta a tutte queste indegne ingiustizie?

Prepariamoci ad una inflazione e stagnazione dei mercati!!!

Da un po’ di tempo mi sono dato allo studio del trading e osservando l’andamento generale del mercato azionario e soprattutto i fattori che influenzano i prezzi delle azioni, ho scoperto come le quotazioni delle borse mondiali subiscano a seconda della crescita o meno di alcuni parametri, quelle variazioni di mercato a cui assistiamo; tra i fattori che influenzano in maniera considerevole la crescita economica di uno Stato vi sono: i tassi di interesse, l’inflazione, la disoccupazione, la crescita economica, ma anche la liquidità immessa dalle banche centrali, il clima politico e le condizioni sociali di un paese.

Ecco perché ritengo che a breve, tutti gli stati, potranno ritrovarsi con un periodo buio di “stagflazione“!!! 

In economia, con il termine stagflazione (combinazione dei termini stagnazione ed inflazione) si indica la situazione nella quale sono contemporaneamente presenti nello stesso mercato sia un aumento generale dei prezzi (inflazione), sia una mancanza di crescita dell’economia in termini reali (stagnazione).

In pratica, inflazione e stagnazione economica decretano una crescita zero del Prodotto interno lordo (Pil), con evidenti conseguenze anche sul debito pubblico del Paese.

Difatti, basti osservare i recenti dati economici riportati negli Usa per comprendere come l’inflazione  non stia in questi mesi rallentando, ed il rischio nel breve periodo, potrebbe determinare un declivio pericoloso, già… verso la stagflazione, cui seguirebbe un periodo prolungato d’alta inflazione!!!

Questa visione negativa è certamente in contrasto con molte le attuali previsioni di mercato che hanno – contrariamente al sottoscritto – pronosticato in maniera ottimisticamente come l’inflazione negli Usa si starebbe gradualmente diminuendo, portando così l’economia a crescere…

Ma se si osserva quanto realmente sta accadendo in quella nazione (e di come quindi ciò potrebbe riflettersi da noi in Europa), scopriamo come i i livelli dei prezzi negli Stati Uniti stiano sempre più aumentando a cui si è accompagnata un crescente disoccupazione, che sta determinando una debole crescita economica!!!

Potremmo paragonare l’attuale contesto attuale con quello degli anni 70′, una stagflazione che potrebbe ripetersi e che potrebbe quindi spingere gli investitori a deviare quei loro capitali dalle azioni agli asset a reddito fisso, per ottenere rendimenti più elevati.

Difatti il rischio è che fattori come i deficit fiscali, l’incremento della spesa pubblica, l’incerta evoluzione politica interna, gli elevati tassi d’interesse, la crisi energetica, l’involuzioni commerciali e soprattutto le tensioni geopolitiche, aggraveranno certamente i rischi in quel paese verso l’inflazione!!!

Prepariamo quindi, perché dopo aver superato la crisi pandemica, quanto potrebbe giungere entro l’anno, potrebbe di fatto destabilizzare tutta l’economia mondiale, creando una crisi economica e finanziaria con conseguenze devastanti, ad iniziarsi dalla perdita di potere d’acquisto, dalla mancanza di liquidità e dalla difficoltà di accesso ai finanziamenti!!! 

L'inflazione cresce… e la ripresa post pandemia non si è ancora vista…

Dopo quasi due anni disastrosi a causa della emergenza sanitaria, non solo per l’alto numero di decessi  pagato dal nostro paese, ma anche per il crollo con cui questo ha inciso sulla nostra economia, beh… la speranza di questi mesi era quella di intravedere finalmente nuovi segnali di ripresa…  

Certo tra la speranza e la realtà vi è una forte divergenza e difatti, la previsione di crescita nel nostro paese è data ancora su valori inferiori al 3%. 

D’altronde pensare di tornare ai livelli di crescita antecedenti la pandemia è una follia… anche se in molti prospettano – pur di invogliarci con investimenti ingannevoli – che la nostra economia salirà a dismisura!!!

Peraltro, con una politica di governo stagnante e nessuna riforma seria realizzata da tutti quei partiti di coalizione per apportare sviluppo a questo paese, qualsivoglia auspicio di crescita si scontra con quella sterile impreparazione che da sempre compromettere questa nostra economia.  

Difatti… l’inflazione è sempre qui ben presente, anzi è tornata ancor più incalzante di prima,  in particolare a causa delle nuove politiche fiscali introdotte dal governo Draghi e dalla richiesta di materie prime e trasporti, fortemente aumentati in quest’anno, ma senza i quali non vi può essere alcun sviluppo in quanto rappresentano le risorse indispensabili per la nostra economia…

Stiamo assistendo all’aumento vertiginoso dei prezzi del greggio e del gas, effetti negativi che a breve vedrete si ribalteranno in maniera diretta attraverso rincari sulle bollette che proprio noi cittadini dovremmo andare a subire; sembra incredibile, ma ancora oggi non si vede da parte del nostro governo nazionale alcuna politica seria su energie rinnovabili e alternative, ma si continua ancora con l’utilizzo di quelle provenienti da fossili…

Quindi possiamo dire che rispetto ad altre economie mondiali, la ripresa nel nostro paese sarà lentissima e con un PIL che prima del 2023 non vedrà alcun miglioramento… 

Si certo… i nostri governanti non parleranno mai di questa condizione disastrosa, essi difatti continueranno come sempre ad affrontare le solite problematiche futili o ancor peggio inesistenti, ma perfette per realizzare audience e soprattutto capaci di coinvolgere la maggior parte dei cittadini attraverso i social, già… in banali commenti, il più delle volte solitamente offensivi!!!

Sì… proprio come cantava Ron: e l’Italia che va… 

Altro che ripresa, il rischio è che s'inneschi una nuova inflazione…

Certo non si tratta di un rischio immediato, ma nel medio termine quanto sta ora accadendo potrebbe limitare di fatto quella tanto desiderata ripresa…

Una cosa è certa, stiamo colando a picco e d’altronde con la maggior parte delle attività ormai chiuse, il rischio di una nuova inflazione è dietro l’angolo!!!

L’intera filiera economica è bloccata, dalla produzione ai beni di consumo e ciò sta determinando una vera e propria risalita dell`inflazione…

Vedrete, l’aumento dei prezzi pur non determinando rischi nell`immediato potrebbe introdurre difficoltà nell`ingranaggio della ripresa, peraltro ciò è riportato da alcuni studi di settore che hanno provato ad elaborare l`evoluzione dell`economia del nostro Paese e dei mercati internazionali a seguito dell’epidemia “Covid-19”.

Lo studio evidenzia come tutto stia per aumentare, in particolare le materie prime, che stanno già incidendo sulla filiera dei prodotti interni…

Un aumento che sta condizionando tutti i settori industriali, ad iniziarsi da quello relativo alla produzione di metalli, per passare a quello manifatturiero e meccanico, già in grave crisi a causa del mercato parallelo cinese, sempre più competitivo… 

Difatti, l’offerta inadeguata rispetto allo sviluppo della domanda ha determinato l’insuccesso  di offerta in quegli specifici comparti, che avrebbero dovuto avere un ruolo fondamentale nella ripresa della nostra economia ma così ahimè non è stato… 

Difatti, mentre noi siamo rimasti bloccati, altri – vedasi le economie asiatiche – hanno superato i livelli pre-crisi dell’inizi dello scorso anno, dovuti al contagio del coronavirus…  paese che grazie alle vendite web si sono rimessi in moto, iniziando ad aumentare il presso dei loro prodotti che iniziano a costituire un vero e proprio intralcio alla ripresa verso la “normalità” del nostro paese…

Purtroppo stiamo affrontando ancora un periodo di grande incertezza e la nostra imprenditoria ha paura di dover affrontare un futuro non ancora sotto controllo, di cui ancora oggi non si conoscono le possibili ripercussioni e soprattutto gli eventuali rischi di contrazione…

L’attuale governo Draghi parla di fare uno sforzo comune e di attuare quelle necessarie politiche di ricostruzione, ma non sempre quanto si vorrebbe pianificare può essere attuato razionalmente perché esistono alcune variabili che nulla hanno a che fare con le decisioni degli uomini e la pandemia ne è  una dimostrazione!!!

Per cui, se da un lato molti dei nostri governanti prospettano per il nostro paese una ripresa immediata, il sottoscritto viceversa ritiene ancora fortemente presente il rischio di inflazione e non saranno i miliardi di euro che dovrebbero arrivare dall’Ue a salvarci da questa situazione…

Chissà forse mi starò sbagliando e credetemi… spero in questa circostanza d’essere in errore, perché sarebbe terribile ritrovarsi nuovamente in uno stallo come quello che ahimè stiamo ancora attraversando!!!  

L'ORO… rappresenta oggi l'unico bene di rifugio!!!

Leggendo le notizie che giungono dal mondo, in particolare le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Trump, la crisi economica in atto tra Cina e Usa, le nuove sanzioni annunciate contro l’Iran, il rischio di un possibile conflitto armato e via discorrendo,  viene da pensare come investire in titoli di stato, siano essi anche “Bund” tedeschi, è da folli!!!
L’unico bene di rifugio in questi casi è l’oro e difatti il suo prezzo, stimolato dalle notizie di cui sopra, lo ha fatto salire nuovamente a quasi 1.500 dollari USA per oncia…
Peraltro in questi anni, l’investimento nell’oro ha portato ad un guadagno del 37% e con il rischio molto concreto che il dollaro a breve potrà essere nuovamente colpito da un consistente ribasso, quella percentuale di utile, potrà salire ancor di più…
Morgan Stanley ha sottolineato che nel breve periodo, l’immobilità della Fed sopprimerà la già bassa volatilità e prenderà in considerazione l’aumento di oro e di beni materiali.
E quindi, mentre da noi si sta discutendo di minibot per finanziare il debito pubblico, in Europa, ma non solo, si è alimentato a causa BCE, un sentimento di crescente sfiducia che allontana gli investitori e non fa crescere economicamente i paesi come il nostro, riconducendo il valore del denaro conservato in banca, a carta straccia!!! 
Difatti… riprendendo un articolo di Massimo Amato pubblicato su “valori.it“, l’attuazione di politiche quantitative easing adottate dalla BCE ha creato un elevato aumento di creazione di moneta: “La crisi di liquidità del 2008 è stata curata con iniezioni di liquidità senza precedenti. La quantità di moneta è pressoché triplicata in Europa, eppure il target dell’inflazione del 2 per cento non è stato ancora raggiunto”!!!
E’ evidente a tutti quindi che l’aumento di denaro stampato non condurrà ad alcun rischio di inflazione, non sarà quindi l’espansione monetaria a causare – come accaduto agli inizi del novecento – una grave crisi economica e finanziaria…  
No… oggi il legame tra espansione monetaria e inflazione non esiste, mentre è fortemente concreto il rischio di ritrovarci una montagna di denaro tra le mani che non vale nulla!!! 
Di contro vedrete a breve come, i rischi al ribasso per la crescita economica globale nei prossimi mesi, porteranno ad aumentare le incertezze degli investitori che inizieranno a bypassare i mercati ad alto investimenti, per lanciarsi in quel unico mercato sicuro chiamato: ORO!!! 

Perché il Regno Unito vorrebbe lasciare l'Unione Europea?

Brexit ad ogni costo, già ma perché???
Innanzitutto spieghiamo cosa significa “Brexit”… È una parola usata per dire che il Regno Unito lascia l’UE!!!
Hanno unito le parole “Br” (che sta per Britain) a “exit” per l’appunto uscire”, per ottenere la parola “Brexit”!!!
Ma perché il Regno Unito ha deciso di lasciare l’Unione Europea?
Innanzitutto come ben sapete è stato indetto un referendum (il 23 giugno del 2016), per decidere se il Regno Unito dovesse lasciare l’Unione europea ed ha vinto la brexit con il 51,9% contro il 48,1%, ed un’affluenza di oltre 30 milioni di votanti…
Ma se osserviamo i dati nel suo contesto, si è visto che c’è stata una grande diversità di voto tra Inghilterra (Brexit) e Scozia+Irlanda del Nord (Remain), quest’ultime infatti hanno votato per rimanere nell’UE. 
La Scozia ha sostenuto il Remain con il 62% di voti e l’Irlanda del Nord  ha votato sempre Remain con il 55,8%…
Considerato che restare in Europa ha apporta ad essi dei grandi vantaggi, ad esempio la cooperazione economica, l’idea di mercato unico, libera circolazione di merci e persone, come fossero in un unico paese.
Inoltre si può utilizzare la sua valuta… l’euro, che viene di fatti utilizzata da ben 19 paesi membri, mentre il parlamento europeo, fissa le regole in molti settori, inclusi ambiente, trasporti, diritti dei consumatori e via discorrendo…
Ed allora perché il Regno Unito ha deciso di lasciare l’UE il 29 marzo 2019???
Ovviamente il 10 dicembre 2018 la Corte di giustizia europea ha stabilito che il Regno Unito potrebbe anche annullare il processo “Brexit”, senza il permesso degli altri 27 membri dell’UE e rimanere membro dell’UE alle sue condizioni attuali, a condizione però che la decisione segua un “processo democratico”. 
Ma il primo ministro Theresa May stasera è riuscito a superare la manovra di sfiducia, superando i voti dei parlamentari che avevano pensato di votarle contro…
La verità è che il principale partito di opposizione del Regno Unito, voleva provare a forzare il voto per giungere a nuove elezioni, convinti poi di poterle vincere, ritornando così a Bruxelles per negoziare la loro versione di Brexit…
Ma come abbiamo visto tutto è finito nel nulla e la premier May, ha vinto!!! 
E quindi si va verso l’uscita dall’UE…
Ritorniamo quindi a valutare quell’accordo definito dalla “Brexit”…
Un contratto di 585 pagine che definisce i termini del divorzio del Regno Unito dall’UE, dove sono inseriti i miliardi di sterline che il Regno Unito deve all’UE, ben 39 sono i miliardi…  e soprattutto cosa accade ai cittadini dell’Eu che vivono nel Regno Unito, ed anche ai cittadini del Regno Unito  che vivono nell’UE…
Ed inoltre cosa accade a quei cittadini dell’Irlanda del Nord e soprattutto se si rischia nuovamente un confine fisico con l’Eire (Repubblica d’Irlanda)…
Ed ancora, quali relazione vi sarà tra Regno Unito e l’UE in particolare in quei settori primari tra cui, commercio, difesa e sicurezza…
Certo è strano di come – a differenza di ciò che hanno sempre fatto nel corso della loro storia, mi riferisco all’attenzione con cui hanno guardato l’aspetto economico e finanziario – una circostanza posta sempre in cima all’agenda dei suoi elettori – in particolare durante i periodi di scarsa crescita o di austerità – in questa fase, non s’interessi degli enormi costi che avrà per tutto il regno, questa sua uscita…
Da quanto sopra si comprende che sono altre le motivazioni a spingere verso la Brexit e quali???
Tra queste possiamo annoverare un ritorno alla sovranità nazionale, ma soprattutto a spaventare è il controllo dei confini, in altre parole quel voler limitare il flusso d’immigrazione che tanti problemi sta creando in altre nazioni europee, tra cui la nostra…
Eppure i rischi per quel Regno Unito ci sono tutti: recessione, moneta più debole, inflazione, disoccupazione, svuotamento in molte strutture di quei professionisti e ricercatori con documento d’identità comunitario, e infine quell’impatto negativo che avrà sui loro business…
Vedremo nei prossimi anni, chi avrà avuto ragione…

Una Coincidenza??? Le Profezia della Bibbia parlano di economia, in particolare proprio di quella russa!!!

Ho letto alcuni giorni fa un articolo di un pastore… e parlava di una profezia di Ezechiele sull’invasione dello stato di Israele…

I principali antagonisti di quella guerra saranno secondo la Bibbia… la Russia, l’Iran e la Turchia. 
Oggi incredibilmente quelle stesse nazioni, hanno nuovamente qualcosa in comune, basti osservare come proprio stamani il presidente Erdogan, si è proposto come mediatore tra Russia e Ucraina nell’attuale crisi…
Gli studiosi della Bibbia sono stati a lungo incuriositi dalla guerra descritta dal profeta in cui si descrive che la Russia guiderà una confederazione di nazioni contro Israele. 
Sappiamo oggi che l’invasione non è ancora avvenuta e i due versetti identificano quell’invasione come “gli ultimi giorni”. 
Ora, se riosserviamo quanto accaduto in questi secoli, possiamo rivedere come questi tre Nazioni, siano stati sempre antagonisti tra loro. 
Difatti, se pur l’Iran e la Turchia sono musulmane, la prima è sciita, mentre la Turchia è sunnita, due gruppi che da sempre, sin dal 7° secolo d.C. si sono combattuti l’un l’altro…
Inoltre, anche il resto del mondo (sunnita) odia l’Iran. 
Se guardiamo ora alla Russia, abbiamo visto come per centinaia di anni questa abbia combattuto guerre contro entrambi questi due stati, ma ora… come d’incanto si ritrovano insieme in Siria!!!
Era quanto aveva predetto il profeta Ezechiele 2500 anni fa…
C’è ancora di più, sempre Ezechiele preannuncia che questi tre Stati, avranno una forza trainante nella prossima guerra e quel qualcosa è purtroppo un’economia disastrata… 
Difatti, mentre il nord America, l’Europa, l’Asia e gran parte del Medio Oriente sono nel mezzo di un boom economico, questi tre stati stanno perdendo sempre più terreno nei loro confronti e ciò è dovuto ai comportamenti passati messi in atto dagli stessi, tanto d’aver subito enormi sanzioni economiche da mandare in crisi le loro stesse economie…
Ed allora leggiamo cosa dice la Bibbia…
Riporta che la guerra arriverà perché le nazioni attaccanti saranno avide delle ricchezze della terra di Israele…. Ezechiele (38: 11-12) dice: “Dirai: Io andrò contro una terra di villaggi non allevati; Andrò in una gente pacifica, che dimorerà in sicurezza, che abitano tutti senza mura e che non hanno né sbarre né cancelli “per prendere il bottino e prendere il bottino, per stendere la mano contro i rifiuti che sono ancora abitati, e contro un popolo raccolto dalle nazioni, che hanno acquistato bestiame e beni, che dimorano in mezzo alla terra “.
Secondo alcuni, questi Stati ricchi, hanno un problema economico da risolvere e questo consiste nelle spese eccessive sostenute per le forze armate, ed allora pieni di quei missili stanno cercando di trasformare quella forza militare – in ciò di cui hanno fortemente bisogno e cioè il riappropriarsi di quella ricchezza finanziaria!!!
La Russia in particolare, vede Israele (e quindi tutti coloro che oggi la proteggono…) come una minaccia per la sua economia….
D’altronde l’economia russa è costruita sulla vendita di gas naturale in Europa, ma i massicci giacimenti di gas israeliani scoperti proprio di recente nel Mediterraneo, stanno rappresentando una potenziale minaccia per il monopolio russo del gas naturale in Europa…
A peggiorare le cose, Israele, Cipro e Grecia, stanno costruendo nuovi gasdotti di gas naturale sotto il Mediterraneo in direzione proprio verso l’Italia, per poi diramarsi verso tutta l’Europa!!!
Ed infine l’Iran: nelle ultime settimane tra le strade di Teheran e delle maggiori città iraniane, serpeggia il malcontento. 
Rispetto a quattro mesi fa, il riyal, la valuta locale, si è deprezzato del 50% nei confronti del dollaro e l’inflazione continua a salire, il mercato nero prospera, la corruzione è quasi endemica. 
In alcune regioni si cominciano a vedere limitazioni nell’erogazione dell’acqua ed interruzioni della corrente elettrica. 
Chi possiede i mezzi, sta facendo incetta di oro, un bene rifugio immune alla svalutazione in tempi di crisi. In questi mesi gli acquisti di monete e lingotti, sono saliti ai massimi storici…
Non va dimenticato come da quella sua rivoluzione islamica nel 1979, gran parte della politica interna controllata dagli ayatollah, si sia basata principalmente sulla propaganda contro l’occidente e nei confronti soprattutto di Israele.
Ecco quindi che oggi, gli iraniani provano a usare la rabbia della Russia e della Turchia contro le sanzioni imposte oltre a loro, anche a questi due Stati, affinché si possa consolidare questa loro alleanza contro gli Stati Uniti e quei loro alleati…
Cosa aggiungere, speriamo che la profezia della Bibbia sia errata…