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La Sicilia frana…

Povera regione, non esiste più una zona, che può ritenersi sicura… un territorio distrutto che va ovunque franando!!!

Strade interrotte, viadotti crollati, piazze che sprofondano, fiumi di fango e detriti che scendono, neanche fossimo attraversati dal Rio delle amazzoni…
Ed invece è proprio così… bastano poche ore di pioggia e tutto si ripete con il solito rituale e dimostra come, la prevenzione e la messa in sicurezza sia del tutto inesistente!!!
Se consideriamo che mercoledì 21 c.m. con un ciclone preavvisato anche in alcuni canali satellitari stranieri, la nostra protezione civile non ha nemmeno emanato l’allerta meteo, con scuole che sono rimaste aperte… ed hanno obbligato i ragazzi a presentarsi… e i genitori costretti a prenderli anticipatamente, rimasti bloccati in mezzo a quell’alluvione…  
Poi, ovviamente a danno compiuti, escono fuori i nostri grandi esperti professioni, messi tutti lì in fila… a guardare i danni ed a commentare “cazzate” nei vari Tg regionali!!!
La verità è che questi, dovrebbero innanzitutto preoccuparsi di controllare, non dovrebbero approvare piani regolatori senza vincolarli ai rischi incombenti sul territorio, mettere in sicurezza le zone più a rischio idrogeologico, verificare quelle concessioni edilizie, date il più delle volte con molta superficialità, bloccare eventuali tentativi sul nascere di costruzioni abusive, preoccuparsi che le manutenzioni vengano realizzate, ed infine, chiedersi quali soprattutto cause stanno determinando tali smottamenti…
Una Sicilia dissestata, da ripristinare… iniziando affidando quegli appalti necessari per i primi interventi e successivamente valutare quali opere debbano essere con urgenza attenzionate, utilizzando criteri di logicità (non per dover fare cassa… e scoprire successivamente, con quali modalità questi fondi sono stati suddivisi…), verificare geologicamente il sottosuolo, applicare quelle necessarie operazioni idrauliche o nuovi sistemi di drenaggio, provvedere all’apertura di tratti viari per eventuali piani di evacuazione, monitorare durante tutto l’anno il territorio, utilizzando quei sistemi informatici, per poter rilevare in modo capillare, quanto sta avvenendo e preparandosi così a possibili catastrofi…
Bisogna rivedere il territorio partendo da zero…, eliminare quelle costruzioni che oggi stanno creando problemi sulla sicurezza, sia per la loro ubicazione, che per le modalità adottate durante la loro realizzazione…
Quindi, bisogna intervenire immediatamente negli alvei dei torrenti, nei canali di scolo, nei collegamenti ferroviari bloccati a causa degli allagamenti nei binari, nelle viabilità interrotte dalle esondazioni che hanno creato, gravi problemi agli automobilisti, rimasti bloccati senza via di fuga!!!
Sono anni che se ne parla… e nulla è cambiato, si sono spesi centinaia e centinaia di migliaia di euro, per redigere consulenze, evidenziare criticità e carenze, progetti di messa in sicurezza ed alla fine ciò che emerge è una regione martoriata, da un continuo dissesto idrogeologico…
Una storia che si ripete, che costringe i cittadini, non solo al dover assistere ad anni di lavoro buttati o al dover gettare via quei propri beni strumentali ed affettivi (anni di storie familiari…), ma soprattutto, dover contare il prezzo anche in vite umane!!!
Siamo sott’acqua…  e la scarsa considerazione dimostrata dal solito balletto di quegli incapaci “irresponsabili”, bravi soltanto ad allontanare da se… quelle proprie responsabilità e competenze, dimostra come nulla sia cambiato e purtroppo nulla cambierà fintanto questi rimarranno seduti lì su quelle sedie… fino alla prossima emergenza!!!
I cittadini sono lì… abbandonati, senza alcun piano d’emergenza ed evacuazione… inermi… attendendo inconsapevoli i prossimi rischi ambientali a cui sono già di fatto… predestinati!!!
Certo, considerato che dal dopoguerra ad oggi, nulla o poco si è fatto per salvaguardare questo nostro territorio… adesso che facciamo i conti con quanto si è seminato… ci si accorge purtroppo, di stare raccogliendo i frutti di quella totale incuria!!!

La Sicilia frana e i siciliani restano a guardare…

Un viadotto sulla A19 ha diviso la Sicilia in due…
Ora sulla Messina-Catania, a pochi chilometri da uno dei posti più belli del mondo (Taormina), un costone adiacente l’autostrada va giù, invadendo la carreggiata nei due sensi di marcia, con un imponente ammasso di detriti, pietre e quant’altro…
Un economia al tracollo, che ora con questo nuovo disastro, porterà in breve tempo alla crisi anche su quei settori che finora avevano aiutato e cioè il turismo e il commercio…
Potete immaginare la difficoltà degli autisti dei Tir, che a causa di quanto sopra (e già da parecchi mesi), sono costretti a scalare tornanti e strade pericolosissime, per trasportare le merci caricate, in particolare quelle necessarie all’approvvigionamento delle derrate alimentari…
E’ un vero schifo…
La più bella terra del mondo, lasciata all’incuria di governatori che hanno in questi anni –almeno nei casi più genuini– soltanto “blaterato”, mentre gli altri (vedasi conferme di condanne), aggravati da situazioni tra cui… favoreggiamento alla criminalità organizzata!!!
Se a questi importanti personaggi, sommiamo quanti tra i dipendenti pubblici e imprenditori “rapaci”, si sono macchiati di associazione per delinquere, corruzione, reati di turbativa d’asta, falso, giro di mazzette, richieste di assunzioni o anche favori personali (tra cui frequentazioni di case d’appuntamento) e soprattutto, l’aggiudicazione illegittima d’appalti a imprese amiche, in particolare nel settore delle costruzioni e di manutenzione…
L’inadeguatezza di quanti operano nel controllo del territorio, rappresenta una situazione non più sostenibile, perché qui, non vi è solo il rischio di vedere sbriciolata la nostra terra… ma soprattutto di assistere direttamente alla propria (e quella dei propri cari…) incolumità, anche nel voler semplicemente svolgere una passeggiata per le nostre strade…
Un incapacità totale del sistema… che non è soltanto da ricercare in quelle costanti calamità naturali, ma bisogna contrastare in maniera decisa, la negligenza dei suoi interpreti… evidenziate quotidianamente, da quelle continue inchieste svolte dalle nostre procure, sature ormai di nomi, cui purtroppo, vanno sempre più incrementandosi… nuovi soggetti!!!
Evitiamo quindi di pensare (per come qualcuno vorrebbe farci credere) che è giunto il momento d’investire sulla prevenzione, su nuovi appalti per collegamenti autostradali o ferroviari, lavori idrici, d’indagine del sottosuolo, impianti di depurazione, ponti e quant’altro…
Perché fintanto non predisporremo a “blindare” perfettamente quelle procedure non derogabili, che hanno quale unica priorità, non soltanto, la realizzazione delle opere, ma in particolare la loro trasparenza e la lotta alla corruzione… ecco che quegli appalti serviranno soltanto a ingrassare ancor più, quel mondo in cui viviamo, fatto di collusioni politico-mafiose!!!
Non è più tempo (per noi siciliani), di continuare a guardare che tutto ci crolli addosso… è finito il tempo di aspettare la cosiddetta “manna dal cielo”…
Sveglia… i problemi vanno affrontati e non si può attendere a braccia conserte, in quella posizione intransigente… che però, non produce alcuna iniziativa…
Già, quanto altro tempo vi occorre… per uscire definitivamente da quelle fila???