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"Iddu, l'ultimo padrino"!!!

A meno di un anno dalla sua morte (25 Settembre) ecco che esce un film con interprete Elio Germano nel ruolo di Mattia Messina Denaro.

Il cast è costituito anche da Toni Servillo, nel ruolo di Catello, l’uomo che lo avrebbe cresciuto, un ex politico che uscito di prigione per mafia cerca di recuperare il tempo perduto, collaborando coi i servizi segreti per catturare l’ultimo grande latitante…

Il film diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza si intitola “Iddu – L’ultimo padrino” e verrà tra qualche giorno presentato in Concorso a Venezia alla 81ª Mostra Internazionale del Cinema.

Il racconto inizia quando i servizi segreti chiedono a Catello aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo Messina Denaro, ultimo grande latitante di mafia in circolazione e da lì inizia un racconto fantasioso che secondo il sottoscritto poco o nulla abbia con la realtà dei fatti…

Difatti, quel boss – per come stanno evidenziando le investigazioni delle forze dell’ordine – in questi anni ha potuto godere della massima libertà, sia attraverso una serie di soggetti che si sono offerti di prestargli la propria identità, ma non solo, egli ha avuto la protezioni da parte di uomini politici e istituzionali, che hanno garantito trent’anni di latitanza…

Infatti tutti ne parlavano, ma nessuno aveva intenzione di arrestarlo, per ovvie ragioni in quanto ago della bilancia di molte trattative, ma soprattutto garante di una pax territoriale e di quello scambio di voto richiesto da molti suoi amici politici… 

Sappiamo tutti che per Messina Denaro era giunta ormai la fine, i suoi medici gli avevano concesso meno di un anno ed egli – nelle condizioni di latitante – non avrebbe potuto mettere a posto e quindi ordinare quanto doveva in maniera celere compiere, in particolare recuperare quel rapporto con la figlia, certamente sua unica erede… 

Certo a pagarne le spese sono stati tutti coloro che si sono prestati in questi anni ad assecondarlo e da quanto stiamo leggendo la lista è molto lunga, ma ormai il suo tempo era giunto e qualcuno – già… proprio da quell’associazione criminale – in procinto delle nuove elezioni nazionali, ha deciso di venderlo per compiacere qualcuno appartenente a quella coalizione, affinché si evidenziasse a tutti noi cittadini che questo nuovo governo fosse diverso dai precedenti e la cattura del boss latitante da trent’anni ne era l’esempio…

Ci si dimentica che in quei lunghi trent’anni non è stata la “Sinistra” o il “M5Stelle” al governo, ma bensì proprio un partito il cui fondatore è stato condannato nel 2014 a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (difatti… ne ha scontati 4 in carcere e uno ai domiciliari) essendo stato riconosciuto mediatore tra “Cosa Nostra e Silvio Berlusconi”!!!

Ma si sa… nei film si preferisce raccontare storie fantastiche invece che rappresentare in maniera coerente quanto realmente accaduto e allora accogliamo questa ulteriore pellicola cinematografica su quei padrino di “cosa nostra” come l’ennesima opera di fantasia…

Ma d’altronde si sa… tutto ciò che viene quotidianamente rappresentato in questo Paese non è altro che qualcosa d’immaginario e aggiungerei anche di utopistico, ma ai miei connazionali – ahimè – va bene così!!! 

Aeroporto Falcone e Borsellino? No, aeroporto Silvio Berlusconi…

Matteo Salvini ha deciso di annunciare di voler intitolare lo scalo di Malpensa al fondatore di Forza Italia e così dopo aver dovuto tollerare quell’indegno “Funerale di Stato”, ecco che ora un nostro ministro – esclusivamente per distogliere l’attenzione dai reali problemi di questo Paese – pensa di voler cambiar nome ad un aeroporto…

Quante cazz… dobbiamo sentire e la circostanza più assurda è che proprio questo ministro dimentica come lo scomparso Presidente del consiglio non abbia mai manifestato una particolare attenzione nei suoi rigurdi, avendolo il più delle volte relegandato – in particolare lo si è visto durante le dichiarazioni ufficiali – a figura subordinata, già… di semplice “vassallo”…

Ed ora però stranamente si ricorda di uno dei due fondatori di quel partito “Forza Italia“, ed allora viene spontaneo affermare che sarebbe quantomeno corretto (mio caro ministro), dedicare quell’areoporto di Malpensa ad entrambi, non le sembra???

Ho letto tra l’altro in questi giorni delle numerose proteste che questa decisione ha provocato nel Paese, in particolare tra i giovani democratici della Lombardia che hanno promosso su Charge.org una petizione chiedendo alle istituzioni di non intitolare lo scalo a Berlusconi e da quanto ho potuto leggere sul quel sito web, la mobilitazione è stata numerosa, sì… con oltre 10.000 firme in poche ore!!! 

Ed ancora, Pierfrancesco Majorino, capogruppo Dem nel Consiglio regionale lombardo ha proposto d’intitolare a Luca Attanasio l’aeroporto, sì… a quell’ambasciatore ucciso nel Congo in circostanze poco chiare; il sottoscritto tra l’altro fu tra i primi a sollevare forti dubbbi su quell’omicidio e soprattutto sulle cause che avevano condotto a quella sua eliminazione: ricordo come l’ambasciatore si distinse per il suo forte impegno in progetti umanitari e soprattutto a sostegno delle persone in difficoltà…

Sono certo che un giorno la storia di questo Paese verrà riscritta e tanti di quei contesti ambigui come quelli che in questi 40 anni ci sono stati opportunamente indottrinati, finalmente verranno alla luce, in particolare sono certo che emergererà come dietro a quello “Stato legale”, vi ci sia stato di fatto un sistema parallelo e deviato che ha condotto alle gravi contingenze cui abbiamo ahimè assistito!!!

Quel giorno vedrete non ci saranno commemorazioni da ricordare e ancor meno dediche da formulare, perché saranno in molti coloro che rinnegheranno tutto, iniziando da queste attuali bizzarre idee, ma non solo, sconfesseranno di essere stati l’ideatori di quegli sconclusionati progetti che in questi mesi ci stanno proponendo – già… quasi fossero qualcosa da bere – gli stessi che vedrete, si riveleranno del tutto fallimentari!!!

"Cinque anni a rompere la minc…": iniziano gli scontri politici in Sicilia!!!

Con queste parole scende in  campo Gianfranco Miccichè contro Musumeci: “Un fascista catanese e mai più con lui”!!!

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ad un quotidiano ha dichiarato: “Cinque anni fa subimmo un’imposizione. Ma a condizione che non si ricandidasse”. Cosa è successo poi? “Cinque anni a rompere la minchia. Palermo è troppo nobile e intellettuale per il fascismo”!!!

Ecco quindi che alla vigilia delle comunali e a pochi mesi delle regionali in Sicilia, Gianfranco Micciché rompe definitivamente i rapporti col governatore della Sicilia. ricordando di come il Presidente Musumeci abbia trasformato gli assessori in “Ascari”. 

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana ricorda: “a me ne ha tolti tre su quattro. Un episodio esemplare: un nostro consigliere comunale chiede un favore per la moglie. Il direttore della Regione mi dice: non è possibile. Dopo dieci giorni il favore viene fatto e il consigliere passa con Musumeci. Ma come: distruggi i nostri partiti e poi ci chiedi i voti?”!!!

Certo, leggere ancora una volta – senza voler entrare nel merito delle richieste più o meno legittime – di favori personali, cambio casacche, etc…. mi fa convincere sempre di più, come la politica in questa nostro Paese, in particolare nella nostra regione, sia qualcosa di esecrabile, un qualcosa di spregevole e ripugnante, perché basa tutto sugli interessi personali e mai su quelli collettivi…

Ancor più quando si sentono certe parole, quando ad attaccare il presidente Musumeci, sia proprio il delfino di quel partito Forza Italia, fondato nel lontano 29 giugno 1993 da due soggetti, Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi, lascio a ciascuno di Voi ogni ulteriore considerazione…

Già ci vuole coraggio a parlare degli altri: “Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”!!!

Dopo quanto è stato riportato dai media, ecco dichiarare da altri esponenti politici (tra l’altro parliamo di oggetti che grazie alla politica hanno da sempre “campato“, prima da raccomandati grazie ai propri familiare ed ora provando a voler inserire i loro inutili figli…) che l’intervista è stata travisata, peraltro “mai esponente politico cosciente (e non disturbato) avrebbe potuto sottoscrivere quel testo contrario ad ogni logica umana e politica”.

Ecco, da questo abituale dietro front comprenderete quanto vergognosa sia questa nostra politica o per meglio dire, la maggior parte di quei suoi referenti, che come vedete, non fanno altro che pugnalarsi alla spalle pur di detenere quel po’ di potere che ancora, grazie a questo sistema colluso, mafioso e corrotto, permette loro di stare seduti seduti in quelle poltrone.

Ma fintanto che i Siciliano continuano a ragionare come essi, le cose ahimè non cambieranno mai, in particolare fintanto che gli elettori non spezzeranno quel legame diretto che hanno con quei loro referenti politici, gli stessi a cui finora si sono rivolti, ogni qualvolta hanno avuto bisogno di un favore personale o familiare!!!

 Questa è la terra contaminata che ci meritiamo e questi difatti i nostri “autorevoli” rappresentanti!!! 

Ah… mi raccomando: continuate a votarli… 

Silvio… ma tu cosa ne puoi sapere!!! Meglio vivere onestamente, magari pulendo tutta la vita cessi, piuttosto che essere complice dei mafiosi!!!


Mi permetto di riprendere quanto ho letto sul web, in merito ad una dichiarazione espressa dall’incandidato  Silvio Berlusconi, sui rappresentanti al parlamento del M5Stelle: “E’ gente che non ha mai fatto nulla nella vita: nella mia azienda li prenderei per pulire i cessi“. 

Soltanto in questo paese, un soggetto condannato si può permettere ancora di esprimere giudizi durante un comizio, quello per l’appunto di Casacalenda in Molise!!!
Se fosse stato in Giappone, come minimo gli avrebbero concesso una katana… per poter fare harakiri, ma come sappiamo, qui siamo in Italia e tutto è permesso, tanto che, invece di essere limitato dal punto di vista quantomeno politico, viene per di più invitato al Quirinale…
Ma..  per fortuna che qualche suo ex socio è stato condotto in un nostro penitenziario e chissà se forse un giorno, quando la giustizia inizierà a fare finalmente il suo corso – senza sottostare a compromessi e/o metodologie collusive e certamente ambigue – potremmo finalmente, non sentire parlare più questo individuo…

Ecco, quando dice sul leader del M5stelle, Luigi Di Maio: “Ha una buona parlantina, non posso negarlo, ma non ha mai combinato niente di buono per sé, per la sua famiglia, per il Paese. Non possiamo affidare l’Italia a gente come lui”… mi consenta, ma vorrei proseguire questo suo pensiero… 

Vede, pur ammettendo quella sua premessa per la quale, il Sig. Di Maio, nel corso della propria esperienza professionale, non abbia concluso nulla di buono per sé o per la sua famiglia… ma a questo punto la sua frase va terminata, in particolare quando parla del paese, già… di questo non possiamo incolparlo… la sua esperienza politica e soprattutto quella eventuale di governo non è ancora iniziata, questo sua valutazione andrebbe fatta eventualmente fra cinque anni, nel caso in cui egli dovesse diventare per questo paese, il nuovo Presidente del Consiglio!!!

Ma lei invece… che di contro lo è stato per ben quattro volte, lei che ha condotto allo sfacelo questo paese, lei che è stato in grado di distruggere la “BUONA SCUOLA”, lei che ha fatto aumentare a livelli intolleranti la corruzione ed il malaffare, lei che ha avuto rapporti diretti con alcuni affiliati noti di quella criminalità organizzata e con la quale è sceso a patti – basti vedere dove si trova quel suo fondatore di partito o quanto espresso subito dopo la sentenza sulla trattativa Stato-mafia dal PM Nino Di Matteo – lei che ha utilizzato quegli anni di governo, per far crescere a dismisura le sue società… valutate in percentuale oggi… grazie a quel suo personale interessamento, migliaia e migliaia di volte in più, rispetto a quel valore iniziale ed ancora…

Come dimenticare il suo essere inserito in quella massoneria meglio conosciuta come P2, del venerabile e pluri-condannato maestro Licio Gelli, oppure di quelle sue strette amicizie con il suo testimone Bettino Craxi, finito come sappiamo a trascorrere quei suoi ultimi giorni in Tunisia…
Ecco dopo quanto sopra… cosa dovremmo dire su di lei e su quanto ha fatto in maniera negativa, a questo NOSTRO paese???
Ma lei come può permettersi, dopo quanto ha a saputo compiere nel corso della sua vita – non sto qui a ripetere quanto ho già scritto ampiamente sulla sua persona – di guardare la pagliuzza che è nell’occhio di quel suo fratello… Luigi Di Maio e non si accorge della trave che è nel suo occhio?
Come può giudicare Di Maio o quei suoi colleghi del M5Stelle o ancora, tutti coloro che hanno votato quel movimento, che ricordo – visto che con l’età inizia forse a soffrire di demenza senile… – rappresenta il 32,5% degli italiani!!!

Mi consenta… lei guarda la semplice pagliuzza nell’occhio dei “pentastellati” e non vede la trave che è nel suo? Ipocrita, tolga prima la trave dal suo occhio e allora forse potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza …
Vede, lei in tutti questi anni di politica non ha compreso nulla!!!
Avesse quantomeno, preso esempio da alcuni suoi predecessori, penso ad esempio a Benedetto Croce o meglio ad una sua frase: Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta!!!
“Onesta”… riporta il vocabolario”: La disposizione d’animo e il comportamento, spec. abituale, di chi è onesto, nelle varie accezioni dell’agg.: uomo di grande, provata, specchiata, rara, integerrima; l’onestà di un politico, di un funzionario, di un commerciante, di un pubblico ufficiale, di un collaboratore; con senso più generico, riferito a soggetto astratto, il fatto di essere onesto: di vita, di costumi; operare con onestà, propositi; sono certo dell’onestà delle sue intenzioni. 

Nell’uso ant., anche decoro, dignità: atti ornati di tutte onestà di gentilezza, nobiltà d’animo: modestia, cioè compostezza e riservatezza nel contegno…
E’ strano… ma rileggendo quanto riportato in quel vocabolario, non vedo alcuna correlazione con quanto compiuto nel corso della sua vita… anzi, ravviso tutt’altro!!!  

Ed allora mi viene spontaneo esprimerle questo pensiero: “Meglio vivere onestamente per cent’anni, magari pulendo ogni giorno cessi, che pensare di sostituir un sol giorno della nostra vita, per essere paragonato a lei!!!

Dell’Utri, tramite tra Cosa nostra e Berlusconi – Mancino assolto sicuramente per difendere Napolitano!!!


Avevo scritto ieri una provocazione “Tutti assolti perché il fatto non sussiste…“, ma completavo il mio post dicendo che “si fosse scelto di passare alla trattativa e ceduti al ricatto lo Stato si era messo nelle mani della mafia!!!“.

A differenza di quanto solitamente accade nelle ultime sentenze politico – mafiose, questa volta una parte di verità ci è stata confermata… la restante ahimè, intaccava interessi troppo alti che prendevano di mira le nostre istituzioni, dal ministro Mancino all’ex presidente della Repubblica Napolitano  e con l’attuale condizione incerta di governo, era preferibile non fare emergere verità scottanti, che minassero le fondamenta stesse della nostra repubblica!!!
Ecco perchè l’ex Ministro Mancino è stato assolto e di contro Marcello  Dell’Utri e quel suo partito Forza Italia, insieme al suo co-fondatore Silvio Berlusconi, sono stati accostati a quella nota trattativa ed a quei legami mafiosi intavolati con l’allora boss di cosa nostra, Totò Riina…
Il giudice Di Matteo ha parlato chiaro nell’intervista subito dopo il verdetto, collegando quei fatti gravi delle stragi e la sua evoluzione in quella nota trattativa, nel nome di Forza Italia e di quel suo leader… che ancora oggi dichiara di essere sceso in campo – alla sua veneranda età – per salvarci!!!
Certo oggi da quel partito si dichiara che “Ogni atto politico e di governo” del presidente Berlusconi, di Forza Italia nel suo complesso e di ogni suo singolo esponente è sempre andato nel senso di un contrasto fortissimo alla criminalità mafiosa”…. peccato che la storia abbia finora detto altro e che proprio quel suo co-fondatore, si trovi attualmente detenuto nel penitenziario di Rebibbia…
Ovviamente quanto dichiarato sull’assoluzione di Nicola Mancino, da parte del presidente emerito Giorgio Napolitano e cioè “L’assoluzione del senatore Mancino da grossolane accuse”, conferma quanto conclusivamente chiarito già dalla Corte costituzionale nel conflitto di attribuzione tra me e la procura di Palermo e sono ben lieto che finalmente gli sia stata restituita personale serenità e solennemente riconosciuta la correttezza del suo operato”, trova una sua collocazione – per come dicevo sopra – con quanto sta accadendo in questa fase di mancato governo… d’altronde come dimenticare le intercettazione telefoniche fatte sparire… o meglio distrutte, da parte di entrambi, perché???
Se non ci fosse stato nulla da nascondere, perché non farle ascoltare e lasciare quindi a noi la  valutazione e interpretazione di quelle registrazioni??? 
La verità è che forse erano proprio lì le prove di quelle collusioni, che si è deciso d’insabbiare…
Peraltro, il “Silenzio degli innocenti del Pd” e quella dichiarazione rilasciata dalla deputata  Laura Garavini “La sentenza stabilisce alcuni punti fermi, ma lascia anche ancora molti dubbi su tutto il periodo prima e dopo le stragi del 92-93…”, esprime in maniera chiara ed inequivocabile, di come la storia di quel periodo non è stata ancora completamente riscritta!!!
Fateci caso… si è aspettato che il Boss Totò Riina fosse morto per giungere ad un verdetto parziale… che si raccontasse una parte di verità e chissà forse un giorno, alla morte di qualche altro personaggio, questa volta istituzionale, ci verrà fatto sapere cosa realmente è accaduto in quegli anni…
La cosa assurda di questa vicenda che ancora non comprendo è perché… Massimo Ciancimino, il figlio del politico democristiano Vito Ciancimino, legato in maniera diretta alla cosca mafiosa di Salvatore Riina e Bernando Provenzano, con un ruolo chiave in questo processo… è stato condannato a sei anni per calunnia, per aver incolpato falsamente l’ex funzionario del Sisde Lorenzo Narracci, d’aver avuto un ruolo di intermediario tra suo padre Vito e il boss Bernardo Provenzano e quel fantomatico «signor Franco»…
Anche qui qualcosa non quadra; non è che si vuole a tutti i costi oltraggiare quella sua figura, per mettere in discussione una verità scomoda in  quanto legata direttamente a quanto da egli vissuto dall’interno, e che potrebbe ancora una volta incrinare la figura di coloro che hanno, di fatto, partecipato a quella incresciosa  vicenda???
Ed allora – pur comprendendo i rischi che correrà nel mettere in pratica questo mio consiglio – sono a chiedergli:  Massimo… è giunto il tempo di far pubblicare ad un quotidiano, tutte le carte in tuo possesso!!! In attesa di un tuo cortese riscontro, anticipatamente ringrazio…  

“Berlusconi ha agito per corrompere”!!!

Silvio Berlusconi, “è un corruttore con assoluta coscienza e volontà di corrompere”!!!
A dirlo non è il sottoscritto, che in più di un occasione a messo in risalto circostanze dubbie, cui molti miei lettori hanno dimostrato coi loro commenti non gradire… 
Eppure, a pensarla così è anche il Presidente della Corte d’Appello di Napoli Patrizia Mirra ed il giudice estensore Andrea Rovida, che nelle pagine della motivazioni depositate il 12 ottobre, hanno suggellato di fatto, una compravendita di senatori…
Documenti che riportano: Berlusconi è un corruttore che circa dieci anni fa si comprò il senatore Sergio De Gregorio, e l’ha fatta franca solo grazie alla prescrizione!!! 
Come abbiamo potuto leggere, ad aiutare quel “cavaliere” di Forza Italia, ci penso il faccendiere Valter Lavitola, che venne successivamente incriminato, ma che riusci a godere anch’esso di quella nota “prescrizione”… 
Nelle motivazioni si fa riferimento all’iniziativa dell’offerta e della promessa di denaro, decisione presa direttamente da Berlusconi e non certamente da De Gregorio, al cui incontro comunque si accordo nella piena consapevolezza…
Per cui, concludendo: “Berlusconi ha, pacificamente, agito come privato corruttore e non certo come parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni”!!!
Ora comprendo ancor più quest’ultimo suo particolare interesse a rientrare in politica, nelle vesti di “regista” di questo prossimo governo nazionale…
Chissà, forse era a conoscenza che a breve i magistrati si sarebbero diretti verso di egli, per portare definitivamente a compimento, quanto non si era riusciti a fare in tutti questi anni, a seguito di quelle leggi “ad personam” fatte approvare nel corso dei suoi governi, proprio per permettergli di far decadere quella accuse a suo nome…
Ho l’impressione che questa volta però… gli finisce come a quel suo caro amico Bettino… 
Avrete modo di vedere come alla prima occasione, proverà a trasferirsi in qualche paradiso naturale (ed anche fiscale…), uno di quei paese che protegge da una eventuale richiesta di estradizione…
Ritornando alla sentenza… i magistrati di secondo grado hanno ribadito che Berlusconi ha corrotto con fiumi di denaro (sono all’incirca 3 milioni di euro) per l’ex senatore De Gregorio (Italia dei Valori), per fargli cambiare casacca e farlo passare così con il centrodestra, affinché potesse cadesse il governo Prodi. 
Purtroppo però la Corte d’appello non ha potuto far altro che sancire la prescrizione maturata già nel 2015… già, se non ci fosse questa norma, credo che più del 20% nel nostro paese oggi… sarebbe dentro!!!
E difatti, è proprio grazie ad essa che è stato impossibile confermare la condanna a tre anni, che l’allora Tribunale di Napoli aveva inflitto l’8 luglio del 2015 sia a Berlusconi che a Lavitola!!!
Lo ripeto sempre… “fatta la legge trovato l’inganno”!!!
Ovviamente i legali avevano provato a far passare la tesi di riqualificare il reato in “finanziamento illecito“… ma l’ipotesi della difesa è decaduta immediatamente. anche perché in ogni caso, non si cancellava il reato di corruzione…
Infine i suoi avvocati hanno provato a sostenere la tesi che quanto compiuto non avesse forma di dolo, anzi ne era priva…  ma i magistrati hanno bocciano anche questa tesi… rispondendo: “È del tutto pacifico che Berlusconi abbia agito con assoluta coscienza e volontà di corrompere un senatore della Repubblica”!!!
Ho la netta sensazione che a breve non sentiremo più parlare di questo “incandidabile” individuo, certamente non più in quell’aula di parlamento… ma credo con molta probabilità, in un altra aula: quella del Tribunale!!!

Forza Italia: un partito nato dalla trattativa Stato-mafia!!!

A dirlo fu Massimo Ciancimino, figlio di Vito Alfio Ciancimino, politico e mafioso siciliano, appartenente alla Democrazia Cristiana, condannato in via definitiva per associazione mafiosa e corruzione…
“Mio padre – a parlare è Massimo Ciancimino – mi diceva che il partito di Forza Italia era nato grazie alla trattativa e che Berlusconi era il frutto di tutti quegli accordi”. 
Rispondendo alle domande del pubblico ministero Antonio Ingroia, il figlio dell’ex sindaco ha ripercorso il contenuto di un pizzino consegnato ai magistrati di Palermo.
Pochi sanno che Massimo Ciancimino nel 1994 riceve un incarico dallo sconosciuto Ing. Lo Verde (ben più famoso con il nome di Bernardo Provenzano, capo mafia insieme all’amico Totò Riina), il quale gli consegna una lettera destinata… indovinate a chi…??? A Dell’Utri e Berlusconi!!! 
Immediatamente Ciancimino Jr. la portò al padre che all’epoca soggiornava presso lo Stato o meglio in un suo penitenziario… e nel leggere quella lettera comprese che si voleva richiamare Berlusconi e Dell’Utri, perché ritornassero nei ranghi…. d’altronde quel partito… “Forza Italia”, era nato proprio grazie alla trattativa Stato-mafia e che il Cavaliere, era parte attiva di quell’accordo…
Purtroppo di quella lettera… è rimasta soltanto una parte (almeno questo è quanto riportato), eppure, prima della perquisizione fatta dai carabinieri nel 2005 a casa di Ciancimino Jr. (nell’ambito di un’altra indagine), il documento era intero… cosa sia successo dopo… non si sa!!!
Sembra rivivere quanto accaduto dopo l’arresto di Toto Riina, con il mistero della perquisizione effettuata dopo 18 giorni: difatti, dal 15 gennaio al 2 febbraio del ’93, i suoi uomini “d’onore”, ripulirono la villa di Via Bernini… ed ebbero persino il tempo… d’imbiancare le pareti!!!
Se osservate bene, tra le righe del documento qui allegato, potrete leggere: “… posizione politica intendo portare il mio contributo (che come potremmo vedere successivamente, vista l’ascesa politica del “Cavaliere” non sarà certamente di poco conto…) perché questo triste evento non abbia a verificarsi. 
Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive”. 
Si comprende come il cosiddetto “triste evento” faceva riferimento ad un atto intimidatorio nei confronti del figlio di Silvio Berlusconi… 
Ciancimino Jr. ha spiegato che: “Provenzano voleva una sorta di consulenza da parte di mio padre: questo concetto di mettere a disposizione le reti televisive l’aveva suggerito proprio lui a Provenzano, qualche tempo prima. Mio padre si ricordava di quando Berlusconi aveva rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica. Diceva che se un suo amico fosse sceso in politica lui non avrebbe avuto problemi a mettere a disposizione una delle sue reti”!!! 
La lettera di Provenzano, fu poi rielaborata da Ciancimino (Padre) e indirizzata a Marcello Dell’Utri (Co-fondatore di Forza Italia) e per conoscenza fu consegnata all’allora Presidente del consiglio Silvio Berlusconi… il figlio Massimo nel frattempo… venne incaricato di riportarla al boss Bernarso Provenzano… che fine poi abbia fatto quella lettera e se venne consegnata, non si sa… 
Vi starete chiedendo in quali modi la trattativa fra Stato e mafia, durante le stragi del 1992 avrebbe coinvolto il cavaliere e il suo partito….???
Bene… quella cosiddetta trattativa, avrebbe avuto una “terza fase” – a dirlo è il figlio dell’ex sindaco di Palermo: “A Vito Ciancimino difatti nei rapporti con Cosa nostra, si sarebbe sostituito Marcello Dell’Utri”, aggiungendo “Mio padre mi disse che fra il 2001 e il 2002 Provenzano aveva riparlato con Dell’Utri”!!! 
Nella cosiddetta “bozza” di Ciancimino Jr. c’è un passaggio importante mai emerso… rispetto al documento sequestrato nel 2005 e fatto sparire!!! 
Vi è scritto nella parte finale: “Se passa molto tempo e non sarò indiziato del reato di ingiuria sarò costretto ad uscire dal mio riserbo che dura da anni e convocherò finalmente una conferenza stampa“. 
Ed allora il Pm Nino Di Matteo intervenendo chiede: “Ma cosa mai… sua padre minacciava di svelare???”. 
Ciancimino Jr.: “L’origine della coalizione che aveva portato in politica Silvio Berlusconi” e che risaliva al 1994-1995″.
Comprenderete come qualcosa in quell’indagine non sia andata per come si doveva… e forse una parte dei nostri servizi segreti (certamente “deviati”…) hanno soffocato tutta la vicenda, che potremmo dire ha inizio con le stragi di Falcone e Borsellino… con i documenti del giudice lasciati all’interno degli scatoloni e abbandonati nei piani interrati di qualche archivio o come quell’agenda rossa improvvisamente scomparsa!!!
Lo stesso Cianciminino Jr. dichiarò di essere stato personalmente contattato da uno di loro, che lo invitò caldamente a tacere e a non parlare più di certe vicende, perché tanto non sarebbe stato mai  coinvolto e non sarei mai stato chiamato a deporre… circostanza che effettivamente avvenne, visto che negli anni successivi e fino al 2008, dal momento in cui aveva deciso di collaborare con i magistrati, nessuno lo interrogò più…
Analoga circostanza accadde durante gli arresti domiciliari, nei quali Massimo Ciancimino avrebbe ricevuto una visita “particolare”: Già… un capitano dei carabinieri che lo invitò a non parlare più della trattativa e soprattutto dei rapporti con il Silvio Berlusconi!!!
D’altronde se durante la perquisizione del 2005 nella sua villa di Mondello, nessuno dei carabinieri presenti, chiese ad egli di aprire la cassaforte ben visibile nella stanza del proprio figlio… fa intuire come qualcosa di strano ci fosse in quella investigazione… e dire che proprio lì dentro, era ben conservato il famoso “papello” ed altri documenti riservati, che avrebbero messo a repentaglio la democrazia di questo nostro paese…
Infatti.. di lì a poco… Ciacimino Jr. ricevette una intimidazioni ben visibile sul parabrezza della sua auto, nella quale era riportata la frase: “neanche i magistrati di Palermo ti potranno salvare”.
Ora, da quanto sopra espresso, qualcuno tra voi potrebbe pensare che il sottoscritto ha un unico intento, quello di mettere in cattiva luce questo partito “Forza Italia” e soprattutto i suoi principali esponenti… tra cui per l’appunto il “Cavaliere”… 
Ma se andate a ritroso nel mio blog, potrete vedere come il sottoscritto, un tempo, aveva dato fiducia a quel leader e ne sosteneva con il proprio voto “libero” quel suo partito… senza essersi mai iscritto o andare ad una loro manifestazione, senza mai richiederne la tessera, evitando di andare ad ogni loro invito a quei convegni o in quelle apposite segreterie… libero ero allora… e libero sono rimasto oggi!!!
Purtroppo in quel periodo fui preso come molti alla sprovvista… 
L’Italia dopo il fallimento di “Mani Pulite” andava ricostruita ed il “Cavaliere” sembrava… già sembrava… la persona giusta a cui poterci affidare!!!
Mai scelta fu così infausta per il nostro Paese!!!
E quindi oggi, dopo aver compreso attraverso la pubblicazione di “documenti ufficiali” e non per come molti suoi “lacchè” vorrebbero farci passare, indicandoli come “fake news“, beh… ho finalmente compreso, chi fosse in realtà quel mio interlocutore… lo stesso che per l’ennesima volta si presenta a noi tutti, quasi fosse il “salvatore della nazione“!!!
Quindi non mi chiedete di far finta di nulla… anche se siete in molti a desiderare una sua vittoria alla prossime competizioni elettorali del 4 Marzo, un partito di cui sono certo, raggiungerà una soglia percentuale molto alta, che permetterà ad egli di essere convocato dal Presidente Mattarella, per far nascere –in collaborazione di molti suoi amici del centro-sinistra– il nostro prossimo governo nazionale!!!
Ma ciò non toglie comunque che egli… è quel suo partito, resteranno agli occhi del sottoscritto, una macchia indelebile di questo nostro paese che non potrà mai essere cancellata!!!
Chissà forse fra trent’anni, i miei nipoti avranno la possibilità di conoscere un’altra storia, quella vera, certamente diversa da questa finora proposta!!!    

Forza Italia: un partito nato dalla trattativa Stato-mafia?

A dirlo fu Massimo Ciancimino, figlio di Vito Alfio Ciancimino, politico e mafioso siciliano della Democrazia Cristiana, condannato in via definitiva per associazione mafiosa e corruzione. “Mio padre” raccontava Massimo, “mi diceva che il partito di Forza Italia era nato grazie alla trattativa e che Berlusconi era il frutto di quegli accordi.”
Queste parole furono pronunciate durante un interrogatorio con il pubblico ministero Antonio Ingroia. Il figlio dell’ex sindaco di Palermo ripercorse il contenuto di un pizzino consegnato ai magistrati di Palermo. Pochi sanno che nel 1994 Massimo Ciancimino ricevette un incarico da un certo “Ing. Lo Verde” – meglio conosciuto come Bernardo Provenzano, capo mafia insieme a Totò Riina. Quel pizzino era destinato… indovinate a chi? A Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi.
Ciancimino Jr., all’epoca, portò immediatamente la lettera al padre, che si trovava in un penitenziario. Leggendo quel documento, Vito comprese che si voleva richiamare Berlusconi e Dell’Utri “nei ranghi”. Dopotutto, quel partito – Forza Italia – era nato proprio grazie alla trattativa Stato-mafia, e il Cavaliere era parte attiva di quell’accordo.
Purtroppo, di quella lettera oggi resta solo una parte. Prima della perquisizione fatta dai carabinieri nel 2005 a casa di Ciancimino Jr. (nell’ambito di un’altra indagine), il documento era intero. Cosa sia successo dopo? Nessuno lo sa. È difficile non pensare a quanto accaduto dopo l’arresto di Totò Riina: dal 15 gennaio al 2 febbraio del 1993, i suoi uomini “d’onore” ebbero tutto il tempo di ripulire la villa di Via Bernini, persino imbiancando le pareti.
Se guardate bene tra le righe del documento allegato, potete leggere: “… posizione politica intendo portare il mio contributo (che, come vedremo, vista l’ascesa politica del ‘Cavaliere’, non sarà certamente di poco conto…) perché questo triste evento non abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive.”
Il “triste evento” faceva riferimento a un atto intimidatorio nei confronti del figlio di Silvio Berlusconi. Ciancimino Jr. spiegò che Provenzano voleva una sorta di consulenza da suo padre. Questo concetto – “mettere a disposizione le reti televisive” – era stato suggerito proprio da Vito a Provenzano, qualche tempo prima. Ricordava quando Berlusconi aveva rilasciato un’intervista al quotidiano Repubblica , dicendo che se un suo amico fosse sceso in politica, lui non avrebbe avuto problemi a mettere a disposizione una delle sue reti.
La lettera di Provenzano fu poi rielaborata da Ciancimino Sr. e indirizzata a Marcello Dell’Utri, co-fondatore di Forza Italia, con conoscenza a Silvio Berlusconi. Nel frattempo, Massimo Ciancimino venne incaricato di riportarla al boss. Che fine abbia fatto quella lettera e se venne effettivamente consegnata, resta un mistero.
Vi starete chiedendo in che modo la trattativa Stato-mafia, durante le stragi del 1992, avrebbe coinvolto il Cavaliere e il suo partito. Secondo Ciancimino Jr., ci sarebbe stata una “terza fase” della trattativa. “A Vito Ciancimino nei rapporti con Cosa nostra,” disse, “si sarebbe sostituito Marcello Dell’Utri.” E aggiunse: “Mio padre mi disse che tra il 2001 e il 2002 Provenzano aveva riparlato con Dell’Utri.”
Nella cosiddetta “bozza” di Ciancimino Jr., c’è un passaggio importante mai emerso rispetto al documento sequestrato nel 2005 e poi fatto sparire: “Se passa molto tempo e non sarò indiziato del reato di ingiuria, sarò costretto a uscire dal mio riserbo che dura da anni e convocherò finalmente una conferenza stampa.”
Il pm Nino Di Matteo intervenne chiedendo: “Ma cosa mai… suo padre minacciava di svelare?”
Ciancimino Jr.: “L’origine della coalizione che aveva portato in politica Silvio Berlusconi,” risalente al 1994-1995.
Comprenderete come qualcosa in quell’indagine non sia andato come doveva. Forse una parte dei nostri servizi segreti – certamente “deviati” – ha soffocato tutta la vicenda, che inizia con le stragi di Falcone e Borsellino. Documenti lasciati negli scatoloni, abbandonati nei piani interrati di qualche archivio, come quell’agenda rossa improvvisamente scomparsa.
Lo stesso Ciancimino Jr. dichiarò di essere stato personalmente contattato da uno di loro, che lo invitò caldamente a tacere: “Non sarai mai coinvolto, non verrai mai chiamato a deporre.” E così accadde: dagli anni successivi fino al 2008, nessuno lo interrogò più.
Analoga circostanza accadde durante gli arresti domiciliari, quando Massimo Ciancimino ricevette una visita “particolare”: un capitano dei carabinieri che lo invitò a non parlare più della trattativa e soprattutto dei rapporti con Silvio Berlusconi.
D’altronde, se durante la perquisizione del 2005 nella sua villa di Mondello nessuno dei carabinieri presenti chiese di aprire la cassaforte ben visibile nella stanza del figlio, fa intuire come qualcosa di strano ci fosse in quella investigazione. Proprio lì dentro era conservato il famoso “papello” e altri documenti riservati che avrebbero messo a repentaglio la democrazia di questo nostro Paese.
Di lì a poco, Ciancimino Jr. ricevette un’intimidazione ben visibile sul parabrezza della sua auto: “Neanche i magistrati di Palermo ti potranno salvare.”
Ora, da quanto sopra espresso, qualcuno potrebbe pensare che il mio intento sia quello di mettere in cattiva luce Forza Italia e i suoi principali esponenti, tra cui il “Cavaliere.” Ma se andate a ritroso nel mio blog, troverete che un tempo ho dato fiducia a quel leader e ho sostenuto con il mio voto “libero” quel suo partito. Senza mai iscrivermi, senza mai partecipare a manifestazioni o convegni, evitando ogni invito ufficiale. Libero ero allora, e libero sono rimasto oggi.
Purtroppo, in quel periodo fui preso alla sprovvista come molti altri. L’Italia, dopo il fallimento di “Mani Pulite,” andava ricostruita, e il “Cavaliere” sembrava… già, sembrava… la persona giusta a cui affidarci. Mai scelta fu più infausta per il nostro Paese.
Oggi, dopo aver compreso attraverso la pubblicazione di “documenti ufficiali” – e non per come molti suoi “lacchè” vorrebbero farci credere, indicandoli come “fake news” – ho finalmente capito chi fosse realmente quell’interlocutore. Lo stesso che, per l’ennesima volta, si presenta a noi tutti come il “salvatore della nazione.”
Quindi non chiedetemi di far finta di nulla. Anche se siete in molti a desiderare una sua vittoria alle prossime elezioni del 4 marzo, un partito di cui sono certo raggiungerà una soglia percentuale molto alta, permettendogli di essere convocato dal Presidente Mattarella per formare – in collaborazione con molti suoi amici del centro-sinistra – il prossimo governo nazionale.
Ma ciò non toglie che egli e il suo partito resteranno, agli occhi del sottoscritto, una macchia indelebile di questo nostro Paese che non potrà mai essere cancellata.
Chissà, forse fra trent’anni i miei nipoti avranno la possibilità di conoscere un’altra storia, quella vera, certamente diversa da questa finora proposta.

L'ultimo bluff di Berlusconi e Renzi!!!

Non ci vuole molto a comprendere cosa stia accadendo…

Da un lato abbiamo Berlusconi… prossimo con la propria coalizione del Centrodestra a raggiungere il 35/37 % (secondo i sondaggi) e poi c’è il M5Stelle, attualmente sotto attacco (vedasi lo scandalo in corso sui falsi rimborsi di alcuni suoi esponenti, attraverso bonifici fatti e poi annullati dagli stessi…), che non dovrebbe superare quota 30%, pur essendo il primo partito (e quindi il più votato), ma senza poter raggiungere quella fatidica soglia del 40%, resterà sicuramente in opposizione… a meno che, il Sig. Matteo Salvini, non comprenda finalmente che per avere una chance per diventare premier…  dovrà necessariamente allearsi con il Sig. Di Maio, ed allora sì… che ci sarebbe da ridere e tutti questi attuali partiti la prenderebbero definitivamente in quel posto!!!

Ma si sa… le poltrone vengono prima degli uomini e soprattutto ancor prima delle esigenze dei cittadini… e quindi, mettiamoci il cuore apposto, e subiamo sin d’ora le conseguenze scellerate di tutti quei nostri connazionali!!!
Ritorniamo quindi al Cavaliere e al suo amico del cuore Matteo Renzi (o forse dovrei dire Gentiloni).
Si… perché il “Cavaliere“, pur di non perdere quel potere finalmente acquisito, potrebbe riconfermare Gentiloni quale premier (d’altronde è come parlare con Renzi in persona…) e così facendo, salvaguardare le proprie società, in particolare quelle televisive, attualmente sotto attacco del partner francese Vivendi, il quale in questi giorni è uscito allo scoperto, dopo aver annunciato d’aver messo le mani sul 12,3% del Gruppo del Biscione…
Va ricordato inoltre che il gruppo francese controllato da Bolloré, punta ormai deciso verso il 20% con un’operazione certamente non gradita al gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi, che possiede il 38,266%, ovvero il 39,775% sul capitale con diritto di voto… 
Serve quindi una mano e questa può essere data soltanto dal nostro Presidente del Consiglio, molto amico del Presidente Emmanuel Macron, il quale è secondo alcune fonti, in profonda amicizia proprio con il Bollorè…
Inoltre, non dimentichiamoci dell’incandidabilità del “Cavaliere” e dei processi in corso al quale deve ancora rispondere… con una magistratura togata, fortemente di sinistra e incline a non vedere di buon occhio, quanto compiuto in tutti questi anni dallo stesso imprenditore…
Il rischio quindi per il “Cavaliere” è quello di dover veder ripercorrere la strada fatta a suo tempo dall’amico del cuore e testimone di nozze, Bettino Craxi, e recarsi così “obbligatoriamente presso qualche paese ove non esiste l’estradizione… (se mi consente “presidente”… sconsiglierei il Libano, visto quanto accaduto al suo amico e socio Marcello Dell’Utri…)!!!
Ecco quindi il colpo di genio… 
Ciascuno di essi parte in quella competizione in modo separato, se poi, con la propria coalizione si raggiunge il 40% allora si governa… altrimenti ci si rivede in altra sede (preferibilmente ad Arcore…) e si prova a trovare l’inciucio… ehm… volevo dire l’intesa!!!
Per evitare ovviamente di demotivare gli elettori, considerato che il 40% si asterrà dalle urne… ecco che si finge di essere in contrasto su tutto, sui programmi, sui contenuti, su quanto compiuto reciprocamente durante i propri governi, ma soprattutto si prova a non far saltare le proprie coalizioni, sempre messe a repentaglio dagli altri segretari di partito…
Comunque… tranquilli, i giochi sono stati già fatti a tavolino… e le poltrone sono state già assegnate con i relativi incarichi di governo!!!
Quindi… tutti seduti e contenti… e a noi danno l’impressione –con quel voto espresso– di scegliere il partito e/o il candidato desiderato…
Sperare infine nel Quirinale…  è come voler sperare che esistano i miracoli!!!
Io comunque ci credo: sì… il sottoscritto ci crede che un giorno in questo nostro paese… la “rabbia impotente dei suoi onesti conterranei”… farà quel miracolo necessario!!!

L'appunto dimenticato di Falcone: “Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano“

Come può essere che un appunto così importante, resti per trent’anni dimenticato. 
Sembra che l’appunto facesse parte di un block-notes utilizzato forse durante un interrogatorio e poi, chissà per quale motivo è rimasto lì… disperso tra tutte quelle carte che stranamente non sono andate ancora distrutte…
Vi starete chiedendo cosa vi fosse scritto in quell’appunto di così rilevante…
Ecco, c’è scritto: “Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano“!!!
La calligrafia sembra essere proprio quella del giudice Giovanni Falcone e sono state trovate all’interno di quello che è stato proprio l’ufficio del magistrato, nel palazzo di giustizia di Palermo, una stanza che è diventata ormai da tempo… un vero e proprio un museo… 
A fare la scoperta, è stato proprio uno dei suoi più stretti collaboratori del magistrato, Giovanni Paparcuri, che dopo essere andato in pensione, accoglie in quel “bunker” del pool antimafia, proprio i visitatori…
Nel fare ciò, alcuni giorni fa, stava sfogliando alcuni scritti di Falcone, conservati come riportavo sopra in quel museo, contenevano vecchie dichiarazioni del pentito Marino Mannoia… all’improvviso, si è imbattuto in quell’appunto che parla di Berlusconi!!!
Veramente assurdo che nessuno se ne  fosse accorto prima… ecco quindi che Paparcuri ha immediatamente informato la Procura. 
Quelle frasi scritte, non fanno altro che dare seguito a quanto più volte, proprio il sottoscritto ha evidenziato e cioè confermano quanto già emerso, nel processo al co-fondadore  Marcello Dell’Utri, condannato in via definitiva, a sette anni di carcere, proprio per concorso esterno a Cosa nostra… 
Difatti, proprio recentemente, i Sig.ri dell’Utri (che proprio stamani ha minacciato lo sciopero della fame…) insieme al “Cavaliere”, sono stati nuovamente iscritti dalla Procura di Firenze, quali indagati per le stragi di mafia del 1993, come possibili mandanti occulti, per gli attentati di Firenze, Roma e Milano…
D’altronde come dimenticare quanto dichiarato dal defunto “capo dei capi” di cosa nostra, Totò Riina, che più volte ha negato quelle stragi, dichiarando di sentirsi un “parafulmine”, già un “capro espiatorio” per coprire i veri mandanti, probabilmente da ricercare in altri ambienti, diversi da quella associazione criminale…
Ma ritorniamo all’appunto… chi è Gaetano Cinà, indicato “in buoni rapporti con Berlusconi”???
E’ certamente un mafioso, sembra essere stato molto amico di Dell’Utri; è l’uomo che nel 1987 annuncia proprio all’amico per telefono, l’arrivo al capoluogo milanese di una enorme cassata… con sopra il simbolo della Fininvest. 
Analoga situazione è quella di Gaetano Grado, affiliato a “cosa-nostra” e frequentemente presente negli anni 70′ nella regione lombarda, dove come sappiamo, era presente il noto mafioso e “stalliere” Vittorio Mangano, divenuto fattore della villa di Arcore… 
Nulla di nuovo, sono elementi già a conoscenza di tutti, se non fosse che lo stesso pentito, si sia poi astenuto -quando interpellato- di riferire sul cavaliere, già… “non ricordo, sono anziano e malato… e poi non posso rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa” e nel processo Dell’Utri, lo stesso pentito, si è avvalso della facoltà di non rispondere!!!
Dai documenti emersi nei procedimenti sembra che il boss Stefano Bontate, capo di Francesco Mannoia, avesse incontrato nei primi anni 70′ proprio Berlusconi, grazie alla mediazione di Dell’Utri… e difatti la Cassazione riconobbe che Berlusconi stipulò un patto di protezione con quella associazione criminale, per scongiurare eventuali sequestri di persona a se o ai suoi familiari, ed anche per evitare danneggiamenti ai ripetitori tv posti in Sicilia…
Lo stesso boss Totò Riina, intercettato in carcere dichiarava: “A noi altri ci dava 250 milioni ogni sei mesi”!!!
Una cosa è certa… su quel periodo c’è ancora molto da scoprire… e certamente qualcuno è riuscito ad approfittare di quel periodo e certamente di quell’allora particolare condizione politico-istituzionale…
Chissà forse, in quel periodo di terrore, qualcuno ha utilizzato quelle bombe in maniera precisa e puntuale, affinché si generasse in ciascuno di noi, l’opinione che gli uomini di quel nostro Stato, fossero non solo deboli, ma anche collusi con quel sistema deviato e criminale e che ci fosse quindi bisogno, di un totale cambiamento… 
Circostanza quest’ultima… che di lì a poco, è propriamente avvenuta, con l’eliminazione politica di gran parte di quei partiti e di molti suoi interlocutori e con l’avvento quindi di nuovi cosiddetti “paladini” e/o “cavalieri“, che si sono posti, agli occhi degli Italiani, come gli unici capaci di guidare questo nostro paese e di contrastare la criminalità organizzata…
Quanto accadrà successivamente, servirà esclusivamente ad occultare quanto realmente accaduto… Già… tutto finirà per essere sepolto nel dimenticatoio, come peraltro quest’ultimo appunto del giudice Falcone…
Chissà, non è detto che un giorno possa anche riaffiorare l’Agenda rossa del collega Borsellino…  

Berlusconi e quel viaggio tra i "buchi neri"…

Un viaggio negli abissi: quello che (forse) non si è voluto far emergere…
Dicevamo ieri. O forse no. Forse è meglio ricominciare da capo, perché certe storie, se le racconti male, rischiano di sembrare finzioni. E invece no: sono più vere della verità che ci hanno venduto.
Prendete due giornalisti come Marco Travaglio e Peter Gomez. Hanno speso anni a scavare, a incastrare pezzi, a seguire tracce che altri preferivano ignorare. Il risultato? Una biografia alternativa dell’uomo che tutti conoscono come ex presidente del Consiglio, ma che prima di allora… beh, prima di allora era già qualcos’altro. Un self-made man? Forse. O forse no.
Perché la vita di Silvio Berlusconi, al di là delle agiografie patinate, è un puzzle con pezzi mancanti. Domande senza risposta. “Buchi neri”, appunto. E allora proviamo a ripercorrerne alcuni, senza pretese di completezza—solo per farci due domande.
1. Gli inizi misteriosi (e i soldi che non si sa da dove arrivano)
1963: nasce la Edilnord Sas, la società con cui Berlusconi costruirà Milano 2. Soci accomandatari? Lui e alcuni collaboratori. Soci accomandanti? Un banchiere (Carlo Rasini) e un avvocato d’affari (Renzo Rezzonico), rappresentante di una finanziaria svizzera di cui nessuno conosce i reali proprietari.
Domanda ovvia: perché affidare capitali enormi a un ventisettenne senza un passato imprenditoriale di rilievo? E soprattutto: chi c’era dietro quei soldi?
2. La banca Rasini e gli amici di Cosa Nostra
La Rasini è la banca dove lavora Luigi Berlusconi, padre di Silvio, da impiegato a direttore generale. Nel 1985, Michele Sindona—banchiere, piduista, riciclatore di soldi mafiosi—rivela al giornalista Nick Tosches che la mafia usa, a Milano, “una piccola banca in piazza Mercanti”.
Esatto: la Rasini.
E chi aveva i conti lì? Narcotrafficanti e mafiosi siciliani, come Antonio Virgilio e Salvatore Enea, legati a Vittorio Mangano—lo stesso che, qualche anno dopo, diventerà il “fattore” (o “amministratore”, a seconda delle versioni) di Berlusconi ad Arcore.
3. La selva di società (e i prestanome svizzeri)
Berlusconi scompare e riappare dietro una cortina di sigle incomprensibili. Società intestate a parenti, finanziarie svizzere dai proprietari ignoti, capitali che sembrano materializzarsi dal nulla.
Italcantieri, ad esempio, nasce nel 1973 grazie a due fiduciarie ticinesi: una legata a un finanziere vicino a massoneria e Opus Dei, l’altra amministrata da un uomo di estrema destra più volte inquisito per riciclaggio (anche con i narcos colombiani).
4. I soldi che puzzano (e le domande senza risposta)
Tra il 1978 e il 1985, secondo la Procura di Palermo, almeno 113 miliardi di lire (250 milioni di euro oggi) finiscono nelle società di Berlusconi. In parte in contanti. In parte con assegni “mascherati”.
La Procura dice: soldi della mafia (Stefano Bontate, per la precisione).
La difesa dice: autofinanziamento.
Peccato che nessuno abbia mai spiegato da dove saltassero fuori tutti quei soldi.
5. Villa San Martino: l’affare (troppo) perfetto
1973: Berlusconi compra la lussuosissima Villa San Martino ad Arcore da Annamaria Casati Stampa, ereditiera minorenne. Il prezzo? Irrisorio. Il pagamento? In azioni di società immobiliari non quotate—che, quando la Casati tenta di monetizzare, si rivelano carta straccia.
Il pro-tutore della ragazza? Cesare Previti, amico di Berlusconi e figlio di un suo prestanome.
Una coincidenza? Forse.
6. Vittorio Mangano: il fattore (mafioso) di Arcore
1973: Berlusconi assume Vittorio Mangano, mafioso palermitano già condannato per reati gravi, come “fattore” della villa. Mangano resterà lì due anni, fino a quando non verrà sospettato di aver organizzato un sequestro.
Più tardi, condannato per narcotraffico e omicidio, finirà all’ergastolo. Ma per due anni è stato l’uomo di fiducia di Berlusconi.
7. La tessera P2 (e gli amici giusti al posto giusto)
26 gennaio 1978: Berlusconi entra nella P2, presentato da Roberto Gervaso. Tessera n° 1816.
I vantaggi? Finanziamenti, crediti facili, collaborazioni con giornali come il Corriere della Sera (allora diretto dal piduista Franco Di Bella). Tutto casualmente utile per un uomo che di lì a poco avrebbe costruito un impero mediatico.
8. Le ispezioni (troppo) frettolose della Guardia di Finanza
1979: tre finanzieri ispezionano l’Edilnord. Berlusconi si presenta come “semplice consulente”. I militari chiudono l’indagine in fretta, nonostante le anomalie.
Poco dopo, il capo della pattuglia, Massimo Maria Berruti, lascia la Finanza e va a lavorare per… la Fininvest.
Uno dei suoi colleghi? Risulterà iscritto alla P2.
9. Le indagini (troppo) scomode
1983: la Finanza intercetta Berlusconi in un’inchiesta sul narcotraffico. Un rapporto lo indica come “finanziatore di un intenso traffico di stupefacenti dalla Sicilia”.
L’indagine? Archiviata nel 1991, senza spiegazioni.
10. Le televisioni (troppo) fuorilegge
1984: tre pretori bloccano le trasmissioni nazionali di Berlusconi, illegali per legge. Lui lancia lo slogan “Vietato vietare”, scatena l’indignazione popolare e ottiene un decreto ad personam da Craxi.
Due dei tre pretori riprovano a sequestrare le attrezzature. Craxi fa un secondo decreto. Alla fine, la legge Mammì legalizzerà il monopolio.
Morale?
Certe storie, se le guardi da lontano, sembrano complotti. Se le guardi da vicino, sono solo fatti.
E i fatti, a volte, sono più inquietanti di qualsiasi teoria.

Berlusconi? Non dimentichiamo che Dell’Utri è in galera”!!!

Ecco cosa ha dichiarato alcuni giorni fa il pentito Gaspare Mutolo: “Io non immagino una politica senza mafia. Berlusconi? Non dimentichiamo che Dell’Utri è in galera
Gaspare Mutolo, ex mafioso, fedelissimo e autista personale di Salvatore Riina, è tra i pentiti più importanti della storia di Cosa nostra…..
Ricorda, “negli anni 70′ mi era stato detto insieme ad altri, di rapire Berlusconi, manco sapevo che si chiamava così, ci avevano detto è quello di Milano 2…
Eravamo in diciotto, c’era nel gruppo di commando anche Totuccio Contorno… 
Poi all’improvviso arrivò il contrordine dell’allora Capo Mafia, Gaetano Badalamenti… e così, per evitare che si potessero creare nuove iniziative personali, in particolare dai cosiddetti “canisciolti” di quella associazione criminale, si è pensato d’inserire tra i dipendenti del Cavaliere della sua Villa, un certo Mangano… si Vittorio Mangano, meglio conosciuto come lo “stalliere di Arcore”, lo stesso che secondo il pentito Gaetano Grado “portava fiumi di miliardi a Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi”!!!
Riprendendo le dichiarazioni di Mutolo: “Riina era un uomo carismatico, per me è stato un papà. 
Siamo stati in galera insieme e lì è nata una profonda amicizia… 
Lui era un personaggio carismatico, non era prepotente, conquistava le persone con le belle parole… 
Non abbiamo mai litigato, solo che a un certo punto ognuno ha preso la sua strada”!!!
Nel giorno della morte di Toto Riina, il collaboratore di giustizia, ha voluto partecipare ad un incontro con alcuni corrispondenti della stampa estera.
Con il viso incappucciato, ha raccontato che dietro l’arresto di Luciano Liggio ci fosse proprio Totò Riina, in quanto se pur fino al 1973/74 era stato ai suoi ordini, Liggio aveva pensato di estrometterlo ed allora Riina, lo fece arrestare a Milano, prendendo il suo posto…
Secondo Mutolo, quel posto doveva andare a Provenzano, ma egli era diverso da Riina, era – sono le parole usate – un… “bonaccione“!!!
Quindi dà una sua personale interpretazione sulla guerra di mafia scatenata dallo stesso capo dei capi: “Riina, arrivò a costruire questo sistema che induceva le persone a lui affezionate, a tradire i loro capi. 
Lui ha fatto uccidere i suoi migliori amici perché a un certo punto era diventato pazzo e aveva sempre paura di essere tradito a sua volta”.
Eccolo infine entrare nel vivo dei rapporti mafia/politica. 
Dentro cosa-nostra, c’erano anche i cugini Salvo che con Salvo Lima detenevano le redini…. tutti sapevano quanto fossero amici  di Andreotti ed infatti, in quel periodo tutti i voti andavano verso la democrazia Cristiana, che con oltre il 40% deteneva  il potere e dominava l’isola… 
La mafia d’altronde era ben accettata, anche dai cittadini, poiché garantiva lavoro e benessere… il tutto ovviamente, finché non s’è messa contro il governo. 
In quella nostra terra, in ciascuno dei quei paesi d’altronde comandavano tre persone: il prete, il mafioso e il maresciallo. 
Ma il maresciallo si sa… non perseguitava il mafioso, perché egli non era un criminale come gli altri e così, quell’uomo d’onore era libero di circolare tranquillamente, anzi, influenzava con il suo carisma politico/dirigenziale i voti dei suoi concittadini e nel contempo, comandava i suoi “scaloppini” dando gli ordini da eseguire…
Ed ecco quindi che nel descrivere i rapporti recenti tra mafia e politica, il pentito Mutolo, tira in ballo anche Silvio Berlusconi: “Sì… anche Berlusconi, non dimentichiamoci per altro chi è l’amico intimo del Cavaliere, sì… il Sig. Dell’Utri, attualmente residente presso il penitenziario di Rebibbia, oppure vogliamo forse far scomparire anche questo? 
Ma di ciò… ho già scritto dettagliatamente nei miei precedenti post:

Bisogna crederci, chi ci crede supera ogni ostacolo e chi ci crede… vince!!!

Il Cavaliere è gasato… 
Carica i suoi uomini (che parola orribile “suoi”… mi sentirei -se fossi al loro posto- “meschino” e non come persona ma proprio come uomo…) per le prossime regionali, dichiarando… “Prevediamo una grande vittoria”!!!
Aggiunge… “Bisogna crederci, chi ci crede supera ogni ostacolo, chi ci crede vince” ed il sottoscritto difatti vorrebbe credere nel coraggio dei siciliani, già, in quel voler cambiare una volta e per tutte, questo nostro sistema clientelare…
Non dico per chi votare… non chiedo d’indirizzare quella loro scelta verso un partito… desidero soltanto avere la certezza che ciascuno di loro, abbia votato con estrema libertà, senza alcuna coercizioni e soprattutto senza aver dovuto barattare quel proprio voto per una eventuale promessa…
Al sottoscritto non interessa quale Presidente dell’Ars vinvcerà oppure quale di quei candidati sia giusto promuovere, l’importante è non sentire lamentare nessuno… nei prossimi cinque anni…
Sì perché… cari miei conterranei, io vi conosco bene… parlate sempre, anzi forse anche troppo, ma quando si tratta di metterci la faccia, ma che dico la firma (su un qualunque foglio, in particolare se legale…), ecco che all’improvviso, ci si volatilizza… 
Di contro, quando c’è qualcosa che può condurre a vantaggi personali e/o economici, eccoli lì… pronti a metterci il proprio nome e cognome!!!
Sono d’accordo con l’ex premier, quando parlando della prossima stagione politica, dice: “Ci troviamo davanti a un anno importante, in cui tra regionali e politiche si deciderà il futuro dell’Italia”!!!
Infatti, ecco perché diventa fondamentale decidere bene, perché probabilmente questa potrebbe essere l’ultima volta che andremo a votare… 
Già, continuando così, ci potrebbe essere un vero e proprio ritorno al passato… dove la parola “democrazia”, verrà ricordata dai posteri come qualcosa di fantastico, non più reale… sì, sembra una follia, ma un potere autocratico potrebbe a breve imporsi su noi cittadini…
Basti guardare cosa sta accadendo in Europa… 
Le forze di estrema destra e/o sinistra, stanno guadagnando sempre più seggi, rappresentando in questo momento la terza forza politica di alcune nazioni europee, dimostrando ampi margini di miglioramento…
I dati infatti emersi, mostrano come questi partiti indipendentisti, sono costantemente in aumento, ma soprattutto che quei valori nazionalisti stanno prevalendo su quelli europei, con sentimenti xenofobi e razzisti sempre più in evidenza…
Oggi quindi…anche un semplice voto regionale, diventa importante, in particolare viste le gravi incognite e le preoccupazioni che i cittadini di quest’isola hanno, a causa dei problemi derivati dall’immigrazione e dai continui sbarchi…
Ecco il perché bisogna crederci… perché chi crede supera ogni ostacolo e soprattutto perché chi ci crede, alla fine vince!!”

Ed allora chiedo ai miei conterranei, come potete pensare di stare lì ad ascoltare ancora quell’anziano (tra pochi giorni) 81’enne… tra l’altro “condannato” (a seguito di una sentenza) e che vuole per di più discutere del futuro di questa mia terra,  presentandosi celato, dietro quei “suoi” uomini… mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà… esponendo quel suo programma politico, da uomo onesto, integro, contribuente leale…

Scusate, ma ho il dubbio di essermi perso vent’anni di storia del nostro paese oppure chissà, mi trovavo forse da tutt’altra parte???
Ciò nonostante… è meglio che mi dedichi a leggere quel libro, come quella ragazza nella foto… sì, riprendo da dove avevo sospeso!!!

Berlusconi: 41 milioni di lire al mese da consegnare alla mafia di Toto Riina!!!

L’intercettazione va ovviamente presa con il beneficio d’inventario, dopotutto  non c’è modo di verificarne la fondatezza su quanto racconta l’ex “capo dei capi“…

Dopotutto, è difficile credere solo in parte a ciò che una persona dice… non avendo di contro un eventuale riscontro… 
Certo, se le forze dell’ordine intervenute nell’arresto a casa Riina, avessero preso quei documenti posseduti all’interno della cassaforte a casa del Boss, forse oggi avremmo avuto un maggiore riscontro oppure avremmo potuto dimostrare che quanto riportato nelle intercettazioni,non è altro che il frutto di una fantastica ricostruzione…
Certo, Riina discutendo con il compagno d’aria (il pugliese A. Lorusso) dimostra di conoscere tante notizie… ed è strano, perché molte di quelle circostanze sono avvenute dopo il suo arresto e non si comprende in quali modi – con regime carcerario duro come quello del 41bis – sia stato in condizioni d’apprenderle quelle notizie… così dettagliate e aggiornate… 
Difatti, parlando del cavaliere, racconta dei suoi festini, di Ruby e poi ancora di come negli anni 80, consegnava alla sua associazione criminale 250 milioni di lire ogni sei mesi, circa 40 milioni di lire al mese!!!
L’intermediario era ovviamente il senatore Dell’Utri (oggi detenuto) che temeva a suo tempo per la sua persona (credeva infatti di poter essere sequestrato) o che potessero colpire i suoi ripetitori in Sicilia…. 
Dichiara Riina: “È venuto, ha mandato là sotto ad uno, si è messo d’accordo, ha mandato i soldi a colpo, a colpo, ci siamo accordati con i soldi e a colpo li ho incassati”; quello… è venuto il palermitano… mandò a lui, è sceso il palermitano ha parlato con uno… si è messo d’accordo… dice vi mando i soldi con un altro palermitano. Ha preso un altro palermitano, c’era quello a Milano. Là c’era questo e gli dava i soldi ogni sei mesi a questo palermitano. Era amico di quello… il senatore”…
Il “palermitano” è Tanino Cinà, lo stesso che negli anni Settanta suggerì a Dell’Utri di mandare Vittorio Mangano come stalliere ad Arcore quando Berlusconi cercava “protezione”…
L’ex boss definisce Dell’Utri, “una persona seria”; dopotutto, se pagava (per come riportato) nei modi precisi e puntuali, è logico pensare che non si può… che parlarne bene!!!    
Contrariamente andò a Catania… dove il “Cavaliere” non voleva pagare la cifra richiesta… ed allora… gli bruciarono la Standa”: sì, gli hanno dato fuoco alla Standa… minchia aveva tutte le Stande della Sicilia… – ma non vuole pagare – e allora gli ho detto: bruciagli la Standa”.
A differenza di Dell’Utri, i giudizi sul cavaliere sono pieni di sdegno, è considerato difatti dall’ex boss, un “buffone disgraziato” e poi continua con la figlia Barbara e su come abbia messo “ko” il giocatore Pato ed infine, parla di quel “disgraziato” d’Angelino Alfano…
Certo non sapremo mai, quanto di quelle dichiarazioni siano veritiere e chissà se forse, un giorno, qualcuno, farà emergere quei documenti riservati che comproveranno non solo le sue dichiarazioni, ma che in quel preciso periodo, la trattativa “Stato-mafia” (tanto successivamente dibattuta), non era frutto di una fantasia, ma purtroppo qualcosa di concreto e reale!!!
Un giorno la storia della nostra Sicilia verrà riscritta e forse quel giorno, s’inizierà a dare le giuste risposte a tutte quelle domande mai espresse (o volontariamente taciute…), per fare sì che non si possa mai giungere alla verità!!!
D’altronde è quanto hanno deciso per noi siciliani: se alzi la mano e fai una domanda, sarai sciocco per cinque minuti…. ma se non alzi la mano e non chiedi mai, resterai sciocco tutta la vita!!!

Berlusconi: spero di potere essere ancora utile all’Italia e agli italiani!!!

Si… credo anch’io sia così!!! 
Basta semplicemente che Lei si ritiri dalla scena politica e nell’allontanarsi… porti con se quegli esponenti del suo “staff” (chiamarlo partito sarebbe oltraggioso…).

Già, dalle sue ultime parole, comprendo come non ci sia peggior sordo di chi non vuol comprendere…
Oggi il problema non è per Lei quel (odioso) M5Stelle e neppure deve preoccuparsi sul sistema elettorale da realizzare per sconfiggerli… perché alla fine, se dovranno vincere, vinceranno lo stesso!!!
Caro “Cavaliere” ciò che Lei dovrebbe porsi è il perché… non si sia fatto nulla, negli anni dei suoi governi, periodo nel quale Lei, ne era direttamente il leader!!! 
Vede noi…  non vogliamo affidare il nostro destino a nessuno… quanto meno a Lei (dovrebbe già da tempo stare in ciabatte ad Arcore a godersi la pensione…) o a suoi quattro lacchè… gente che ha vissuto e ahimè continua a vivere… sulle nostre spalle, cittadini onesti di questo “ingrato” paese!!!
Con la sua politica corruttiva Lei non ha fatto altro che distruggerlo… non dico che, chi ci fosse prima di Lei fosse migliore, anzi tutt’altro… 
Come poter dimenticare quei mafiosi della Dc… o quei lestofanti del PSI, il tutto condito da quella condiscendenza della sinistra ipocrita…
Si sono gli stessi politici che in questi anni si sono andati riciclandosi, all’interno di nuovi schieramenti e liste civiche, e di cui ogni tanto, qualcuno riemerge… già come un fungo, aggiungerei velenoso… 
Ma in ogni caso…  anche Lei allora di quel sistema, ne faceva parte, non per nulla (si può vedere dalle foto…) cenava insieme a loro!!!
Non si dimentichi che, proprio il suo partito (quanto mi pento d’averlo votato per ben tre volte…) era a quei tempi quasi maggioritario, ma non ha fatto nulla per migliorarlo questo Paese, se non incrementare finanziariamente le centinaia d’aziende di famiglia, gioielli che ora tenta di salvaguardare per poterle tramandare ai suoi discendenti…
Ma i corsi storici dicono che per tutto c’è un inizio e ci sarà una fine, quindi vedrà… finirà così… anche per le sue proprietà!!!
Chissà… un giorno passeggiando per quelle strade e guardando di lato, vedremo soltanto ciò che resta di quelle strutture… delle semplici targhe a ricordo di quelle sue società, ormai distrutte ed inservibili… 
Perché così è la vita… viene e va, da è toglie… e quindi Le consiglio, per questi ultimi anni che ancora le restano, si dedichi a cose più importanti… ai suoi familiari, ai nipotini e perché no… anche a questa sua nuova compagna…
Noi, può stare tranquillo… andremo avanti lo stesso, senza di Lei e (speriamo presto…) senza molti di quelli che ancora siedono in maniera “indegna”, su quelle poltrone rosse …
Il contributo a questa nazione… da parte Sua… c’è già stato!!!
Ha permesso infatti che in Sicilia la mafia continuasse a governare… che in Campania la criminalità avvelenasse i suoi figli, che in Umbria ed in quasi tutto il paese, la corruzione negli appalti dilagasse… 
Inoltre, ha fatto in modo che il suo partner del nord “Padano”, infettasse con collusioni e tangenti, quelle terre da sempre produttive…
Cosa dire inoltre della libera informazione… totalmente censurata o quantomeno non compiuta in modo imparziale… 
Mentre ai suoi amici, quelli dei grandi gruppi industriali e bancari, ha permesso loro di evadere liberamente e grazie al suo “scudo fiscale”, hanno potuto usufruire di quella “lavatrice”… per ripulire tutto il denaro riciclato… proveniente da attività illegali!!!
Ha inoltre partecipato ad accrescere al decadimento di quelle regole morali, fondamentali per la convivenza civile e sociale… e potrei ancora continuare quasi all’infinito… ma mi creda, mi sento come tutti quegli italiani perbene… stanco!!!
Vede, è vero, Lei è stato utile all’Italia e soprattutto agli italiani… 
Si, in particolare a tutti quegli italiani disonesti, di cui Lei in questi anni si è circondato e che grazie a leggi “ad personam…”, hanno potuto godere d’escamotage, che hanno permesso loro di compiere qualsivoglia reato… senza passare nemmeno un giorno in carcere!!!
Grazie “Cavaliere” per quanto ha fatto per questo paese… veramente… grazie di cuore!!!
Mi consenta però un ultima richiesta: faccia noi un grande regalo, si tolga dalle……….!!!
*******

Infine, ha conferma dell’Impero posseduto, ho trovato (un post di Chiara Manetti) sull’elenco delle imprese di proprietà della famiglia Berlusconi ( non so quanto sia aggiornato… ma comunque è bene dargli un’occhiata…), resterete certamente senza parole: 

A. ME. R. SRL – MILANO PUBBLICITA’
ACI MONDADORI S.R.L. EDITORIA
ACTION GROUP EDITORIA
AD EDITORIA
AGENZIA LOMBARDA DISTR. GIORNALI E RIVISTE S.R.L. 50% EDITORIA
ALBA SERVIZI AEROTRASPORTI – MI SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
ALBACOM (TELEFONIA FISSA E INTERNET) TELEFONIA
ALIGHIERI SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
AMATORI RUGBY MILANO MEDIOLANUM SRL – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
AMBROSIANA VITA SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
AME PUBLISHING LTD EDITORIA
ANFRI IMMOBILIARE SRL – SEGRATE (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
ARAM SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
ARNOLDO MONDADORI DEUTSCHLAND GMBH EDITORIA
ARNOWEB S.A. EDITORIA
ARTES GRAFICAS TOLEDO S.A. EDITORIA
ASSOFIN SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
ATHENA FINANZIARIA S.R.L. EDITORIA
AUDITEL SRL – MILANO TELEVISIONE
AUTO OGGI EDITORIA
AUTOMOBILE CLUB EDITORIA
BAMBI EDITORIA
BANCA ASSICURAZIONE PRODOTTI FINANZIARI ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
BANCA FINANZA GIORNALE ASSICURAZIONI EDITORIA
BANCA MEDIOLANUM SPA – MILANO 3 BASIGLIO (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
BLOCKBUSTER CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
BLU TELEFONIA
BOL BOOKS ON LINE S.P.A. EDITORIA
BONOMI E PAGANI – BOPA SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
BROKERS FIVE SRL – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
BULL LTD – BRITISH VIRGIN ISLANDS SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
CALCIO 2000 EDITORIA
CANALE 5 MUSIC SRL – MILANO TELEVISIONE
CANTIERI RIUNITI MILANESI SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
CASA EDITRICE FELICE LE MONNIER S.P.A. EDITORIA
CASA EDITRICE POSEIDONA S.R.L. EDITORIA
CASA FACILE EDITORIA
CASA IDEA EDITORIA
CASA VIVA EDITORIA
CASABELLA – ALMANACCO ARCHITETTURA EDITORIA
CEMIT INTERACTIVE MEDIA S.P.A. EDITORIA
CENTRO COMMERCIALE MILANO 3 SRL – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
CHI EDITORIA
CIAK EDITORIA
CINEMA 5 GESTIONE SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
CINEMA 5 SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
CIP & CIOP EDITORIA
COLORA DISNEY EDITORIA
COLORA WINNI THE POOH EDITORIA
CONDE’ NEST EDITORIA
CONFIDENZE EDITORIA
CONSORTIUM SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
CONSORZIO AEROMOBILI FININVEST (CAFIN) – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
CONSORZIO ELICOTTERI FININVEST (CEFIN) – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
COSMOPOLITAN EDITORIA
CREARE CON CASAVIVA EDITORIA
CUCINA MODERNA EDITORIA
DANIA FILM SRL – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
DELTA SRL – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
DISNEY ENIGMISTICA EDITORIA
DISTRIB. EXCL. GRIJALBO S.A. (COLOMBIA) EDITORIA
DONNA IN FORMA EDITORIA
DONNA MODERNA EDITORIA
E. I.S. SRL – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
E.BIS MEDIA S.R.L. EDITORIA
E.I.S. PROGETTI SRL – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
E.I.S. ROMA SRL – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
ED. E FINANZIARIA LE MONNIER S.P.A. EDITORIA
EDICIONES MUSICALES CINCO S.A. – MADRID TELEVISIONE
EDILNORD 2000 SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EDITORIAL GRIJALBO S.A. (CILE) EDITORIA
EDITORIAL GRIJALBO S.A. (MESSICO) EDITORIA
EDITRICE PENTA SRL – MILANO EDITORIA
EDITRICE PORTORIA S.P.A. EDITORIA
EDIZIONI DI COMUNITA’ S.R.L. EDITORIA
EDIZIONI EL S.R.L. EDITORIA
EDIZIONI ELECTA BRUNO MONDADORI S.R.L. EDITORIA
EDIZIONI FRASSINELLI S.R.L. EDITORIA
EGEO ’82 SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EINAUDI EDITORE EDITORIA
ELECTA NAPOLI EDITORIA
ELEMOND EDITORIA
ELEMOND S.P.A. EDITORIA
ELETTRONICA INDUSTRIALE SPA – LISSONE (MI) TELEVISIONE
ESERCIZIO SCHERMI ITALIANI SRL – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
ESPANSIONE EDITORIA
ESSELUNGA GRANDE DISTRIBUZIONE
ESSETICI SRL (SERVIZI TEATRALI E CINEMATOGRAF. SRL) – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EUROLOTERIE GIBILTAR LTD – GIBILTERRA SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EUROLOTERIE S. A. – LUSSEMBURGO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EUROMOBILIARE SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
EUROPA AGENCY LTD – MALTA SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
EUROPA INVEST S. A. – LUSSEMBURGO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
EUROPE 5 S. A. – PARIGI TELEVISIONE
EUROPE 5 S. A. IN LIQUIDAZIONE – PARIGI TELEVISIONE
EUROSET (TELEVISIONE/KIRCH MEDIA) TELEVISIONE
FIBANK INVERSIONES S.A. – (BARCELLONA) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
FIED SPA – MILANO EDITORIA
FINEDIM ITALIA SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FINGROSS SRL – FINANZIARIA GROSSISTI DI PARTECIPAZIONI – ROMA SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FININTEL SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FININVEST COMUNICAZIONI SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FININVEST FIDUCIARIA SPA – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
FININVEST ITALIA SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
FININVEST LTD – LONDRA TELEVISIONE
FININVEST SERVICE S. A. – MASSAGNO – SVIZZERA SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FININVEST SERVIZI SPA – SEGRATE (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FINMEDIA SRL – MILANO TELEVISIONE
FINSIMAC SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
FIVE INTERNATIONAL SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FIVE VIAGGI SRL- MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
FOCUS EDITORIA
FOCUS EXTRA EDITORIA
FORZA MILAN EDITORIA
FUTURA FINANZIARIA SRL – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
G. & G. ELECTRIC SRL – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
G. R. T. – GESTIONI RADIO TELEVISIVE SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
GAMAX BROKER POOL A.G. – LEVERKUSEN (GERMANIA) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
GESTEVISION S. A. – MADRID TELEVISIONE
GESTIONE FONDI FININVEST SPA – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
GESTIONE IMPIANTI MILAN SRL – SEGRATE (MI) CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
GESTIONI ESTERE SPA – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
GESTIONI INTERNAZIONALI SPA – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
GIULIO EINAUDI EDITORE S.P.A EDITORIA
GLAMOUR EDITORIA
GO – PANORAMA TRAVEL EDITORIA
GQ EDITORIA
GRAND GOURMET EDITORIA
GRANDI EVENTI SRL – MILANO PUBBLICITA’
GRAZIA EDITORIA
GRAZIA ACCESSORI EDITORIA
GRAZIA CASA EDITORIA
GRIJALBO EDITORIA
GRIJALBO EDITOR S.A. (URUGUAY) EDITORIA
GRIJALBO MONDADORI S.A. EDITORIA
GRIJALBO S.A. (ARGENTINA) EDITORIA
GRIJALBO S.A. (VENEZUELA) EDITORIA
GRUPPO A. M. E. – MILANO EDITORIA
GRUPPO STANDA GRANDE DISTRIBUZIONE
GRüNER UND JAHR MONDADORI S.P.A. EDITORIA
H & A MOTIVATION SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
HARLEQUIN MONDADORI S.P.A. EDITORIA
HEARST MONDADORI EDITORIALE S.R.L. EDITORIA
HOCKEY CLUB DEVILS MEDIOLANUM MILANO SRL – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
HOCKEY CLUB DIAVOLI MEDIOLANUM MILANO SRL – COMO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
I CLASSICI DEL GIALLO EDITORIA
I CLASSICI DISNEY EDITORIA
I CLASSICI URANIA EDITORIA
I GRANDI CLASSICI DISNEY EDITORIA
I ROMANZI EDITORIA
IL CODICE DELLA CUCINA ITALIANA EDITORIA
IL GIALLO MONDADORI EDITORIA
IL GIORNALE EDITORIA
IL TEATRO MANZONI SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
IMMOBILIARE BRISEIDE SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE BUONAPARTE I SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE CARBONOLO SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE CORIASCO SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE IDRA SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE LURATE CACCIVIO SRL – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
IMMOBILIARE PERSEO SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
IMMOBILIARE VERROCCHIO II SRL – SEGRATE (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
INDUSTRIE ALIMENTARI RIUNITE SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
INFRASTRUTTURE IMMOBILIARI SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
INTERNAZIONALE EDITORIA
INTERNAZIONALE EDITORIA
INTERNI EDITORIA
INTERNI ANNUAL BAGNO EDITORIA
INTERNI ANNUAL CUCINA EDITORIA
INTIMITA’ EDITORIA
IO COLORO TOPOLINO EDITORIA
ISIM – ITALIANA SVILUPPO E INVESTIM. MOBILIARI SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
ISTIFI ESPANA S. A. – MADRID SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
ISTIFI SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
JACK EDITORIA
JONIO ’82 SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
JUMPY INTERNET & NEW MEDIA
KIRCH MEDIA TELEVISIONE
KMP – KABEL MEDIA PROGRAMMGESELLSCHAFT MBH – MONACO DI BAVIERA TELEVISIONE
L’ENIGMISTICA DI MINNI EDITORIA
L’UOMO VOGUE EDITORIA
LA CUCINA ITALIANA EDITORIA
LA MACCHINA DEL TEMPO EDITORIA
LE MONNIER EDITORIA
LEOPARD COMMUNICATIONS LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
LIBRA COMMUNICATIONS LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
LIBRA UK COMMUNICATIONS LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
LION COMMUNICATIONS LTD – MALTA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
LOVE STORY EDITORIA
MACH 3 VIDEO SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MACH 5 DISCO SPA – MILANO TELEVISIONE
MARIE CLAIRE EDITORIA
MEDIADIGIT TELEVISIONE
MEDIASET TELEVISIONE
MEDIASET INVESTMENT TELEVISIONE
MEDIATRADE (PRODUZIONE FICTION TELEVISIVE) TELEVISIONE
MEDIOLANUM ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM ASSICURAZIONI SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM BORSA SIM P. A. – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM COMMISSIONARIA SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM CONSULENZA SIM P. A. – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM FACTOR SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
MEDIOLANUM GESTIONE FONDI ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM GMBH – MONACO DI BAVIERA PUBBLICITA’
MEDIOLANUM INTER. FUNDS LIMITED (DUBLINO) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM PRIVATE S.A.M. – MONACO (FR.) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM SPORT SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MEDIOLANUM STATE STREET ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDIOLANUM VITA SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
MEDUSA DISTRIBUZIONE SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MEDUSA FILM CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MEDUSA VIDEO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MEGA 3000 EDITORIA
MEN’S HEALTH EDITORIA
MILAN A. C. SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
MINNI AMICA DEL CUORE EDITORIA
MONDADORI EDITORIA

MONDADORI FACTOR SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE

MONDADORI FRANCHISING S.P.A. EDITORIA
MONDADORI INFORMATICA EDITORIA
MONDADORI INFORMATICA EDITORIA
MONDADORI INFORMATICA S.P.A. EDITORIA
MONDADORI INTERNATIONAL S.A. EDITORIA
MONDADORI PRINTING EDITORIA
MONDADORI PRINTING S.P.A. EDITORIA
MONDADORI PUBBLICITA’ S.P.A. EDITORIA
MONDADORI PUBBLICITA’ EDITORIA
MONDADORI RETAIL S.R.L. EDITORIA
MONDADORI RODALE S.R.L. EDITORIA
MONDADORI SOLE 24 ORE S.P.A. EDITORIA
MONDADORI.COM S.P.A. EDITORIA
MONDADORI.COM U.S.A. INC. EDITORIA
MONDATORI HEARST EDITORIA
MONDATORI RODALE EDITORIA
MONDOLIBRI EDITORIA
MONDOLIBRI S.P.A. EDITORIA
MOUSE/TOPOLINO EDITORIA
N. T. S. SRL – NUOVE TECNOLOGIE DI SICUREZZA – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
NETWORKING INTERNET & NEW MEDIA
NEWMEDIA INVESTMENT – 100% INTERNET & NEW MEDIA
NEWS ALERT INVESTORS LLC EDITORIA
NEWS AND SPORT TELEVISION LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
NEWS AND SPORT TIME LTD – MALTA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
NEWSPAPER MILANO EDITORIA
NUOVE INIZIATIVE ROMANE SRL IN LIQUIDAZIONE – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
OLIMPYA SPA – SEGRATE (MI) CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PAGINE ITALIA ANNUARISTICA
PAGINE UTILI ANNUARISTICA
PALLAVOLO MEDIOLANUM GONZAGA MILANO SRL – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PANINI EDITORIA
PANORAMA EDITORIA
PANORAMA NEXT EDITORIA
PANORAMA TRAVEL EDITORIA
PANORAMA WEB EDITORIA
PAPERCOLOR EDITORIA
PAPERINIK EDITORIA
PAPERINO EDITORIA
PARKING MILANO 2 – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
PARTNER TIME ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
PC PROFESSIONALE EDITORIA
PENTA (UK) INTERNATIONAL LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTA AMERICA COMMUNICATIONS INC – LOS ANGELES CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTA AMERICA PICTURES LTD – LOS ANGELES CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTA ENTERTAINMENT LTD – ANTILLE OLANDESI CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTADISTRIBUZIONE SRL – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTAFILM MUSIC SRL – ROMA TELEVISIONE
PENTAFILM SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PENTAVIDEO SRL – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PK EDITORIA
PK2 EDITORIA
PRINCIPAL COMMUNICATIONS LTD – BRITISH VIRGIN ISLANDS CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PRINCIPAL FINANCE LTD – BRITISH VIRGIN ISLANDS SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
PRINCIPAL NETWORK LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
PROGETTO TRADE SRL – MILANO GRANDE DISTRIBUZIONE
PROGRAMMA ITALIA INVESTIMENTI SIM P. A. – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
PROGRAMMA ITALIA SPA – SEGRATE (MI) ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
PROMETEO EDITORIA
PROMOSERVICE ITALIA SRL – SEGRATE (MI) PUBBLICITA’
PUBLIESPAÑA (RACCOLTA PUBBLICITARIA TELECINCO) PUBBLICITA’
PUBLIEUROPE INTERNATIONAL LTD – LONDRA PUBBLICITA’
PUBLITALIA 80 SPA – MILANO (RACCOLTA PUBBLICITARIA RETI MEDIASET) PUBBLICITA’
QUADRATUM EDITORIA
QUINTA COMMUNICATIONS S.A. – NEVILLY SUR SEINE CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
R. T. I. SPA – ROMA (RETI TELEVISIVE ITALIANE: CANALE 5, ITALIA 1, RETE 4) TELEVISIONE
R. T.I. U.S.A. INC – DELAWARE (USA) TELEVISIONE
R.T.I. EDITORIA
R.T.I. MUSIC SRL – MILANO TELEVISIONE
RADIO E RETI SRL – MILANO TELEVISIONE
RADIO FIVE SRL – SEGRATE (MI) TELEVISIONE
RENONCINO SRL – SEGRATE (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
RESID. IMMOBILIARI SRL – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
RETE 10 SRL – MILANO TELEVISIONE
RETE 2000 SPA – MILANO PUBBLICITA’
RETEINVEST HOLDING S. A. – LUSSEMBURGO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RETEITALIA LTD – LONDRA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RETEITALIA PRODUCTION SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RETEITALIA SPA – MILANO CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RETEUROPA B. V. – AMSTERDAM CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RETEUROPA N. V. – ANTILLE OLANDESI CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
RICCARDO RICCIARDI EDITORE S.P.A. EDITORIA
ROM PK EDITORIA
S.A.G.E. – SEREGNI AZ. GRAFICA ED EDITORIALE SPA – MILANO EDITORIA
S.E.L. – SOCIETA’ EDITRICE LOMBARDA SPA – MILANO EDITORIA
S.E.L. SRL – SESTO SAN GIOVANNI (MI) SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
S.G.N. – SOCIETA’ GRAFICA NOVARESE SPA – MILANO EDITORIA
S.I.E.S. – SOCIETA’ ITALIANA EDITRICE STAMPATRICE SPA – MILANO EDITORIA
S.T.S. – SOCIETA’ TIPOGRAFICA SICILIANA SPA – CATANIA EDITORIA
SAFIN COMMUNICATIONS SPA – ROMA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
SAIRE SRL – MILANO EDITORIA
SALE E PEPE EDITORIA
SAVOY PICTURES ENTERTAINMENT INC – NEW YORK CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
SCANEMORE LTD – MALTA CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
SEGRETISSIMO EDITORIA
SILBERCO ESPANA S. A. – MADRID CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
SILVIO BERLUSCONI EDITORE SPA – MILANO EDITORIA
SILVIO BERLUSCONI ENTERTAINMENT LTD – LONDRA TELEVISIONE
SILVIO BERLUSCONI FINANZIARIA S. A. – LUSSEMBURGO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
SILVIO BERLUSCONI HOLDING EDITORIALE SPA – MILANO EDITORIA
SIMAC S. A. IN LIQUIDAZIONE – PARIGI CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
SOCIETA’ EDITRICE IL MULINO S.P.A. EDITORIA
SOCIETA’ EUROPEA DI EDIZIONI S.P.A. EDITORIA
SOCIETA’ EUROPEA DI EDIZIONI SPA – MILANO EDITORIA
SORIT SPA – SOC. ROTOCALCOGRAFIA ITALIANA SPA – MELZO (MI) EDITORIA
SORRISI E CANZONI TV EDITORIA
SORRISI GIOCHI EDITORIA
SORRISI SALUTE EDITORIA
SPECIALE SCOOTER AUTO OGGI EDITORIA
SPECIALI AUTO OGGI EDITORIA
SPERLING & KUPFER EDITORIA
SPERLING & KUPFER EDITORIA
SPERLING & KUPFER EDITORI S.P.A. EDITORIA
SPORT IMAGE INTERNATIONAL LTD – BRITISH VIRGIN ISLANDS CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
STARBENE EDITORIA
STOP EDITORIA
TELE ORIONE 1 – MILANO TELEVISIONE
TELE TORINO SPA – TORINO TELEVISIONE
TELECINCO – SPAGNA TELEVISIONE
TELEUROPA SPA – NAPOLI TELEVISIONE
TOP GIRL EDITORIA
TOPOCOLOR EDITORIA
TOPOLINO EDITORIA
TRAVELLER EDITORIA
TRICORN S. A. – PARIGI CINEMA, SPETTACOLO, SPORT
TUTTO EDITORIA
TV SORRISI E CANZONI EDITORIA
UNITEL SPA – MILANO SERVIZI DI GRUPPO E DIVERSIFICATE
URANIA EDITORIA
VACANZE ITALIA SPA – MILANO ASSICURAZIONI E SERVIZI FINANZIARI
VELENO S.P.A. EDITORIA
VERA EDITORIA
VIAGGI E SAPORI EDITORIA
VIDEOTECNICA SRL – MILANO TELEVISIONE
VIDEOTIME SPA – MILANO (PRODUZIONE PROGRAMMI TELEVISIVI) TELEVISIONE
VILLE GIARDINI EDITORIA
VOGUE BAMBINI EDITORIA
VOGUE GIOIELLO EDITORIA
VOGUE ITALIA EDITORIA
VOGUE PELLE EDITORIA
VOGUE SPOSA EDITORIA
WALT DISNEY (FUMETTI) EDITORIA
WEBMOND S.A. EDITORIA
WINNI THE POOH EDITORIA
WINNICOLOR EDITORIA
WITCH EDITORIA
YOND INTERNET & NEW MEDIA
ZERO UNO EDITORIA
ZIO PAPERONE EDITORIA

Gianfranco Miccichè… commissario in Sicilia…

Gianfranco Miccichè commissario in Sicilia, per decisione del presidente di Forza Italia…

Dopo aver nominato altri commissari in Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata ecco che per la Sicilia è stato scelto  “Mister Sixtyone-zero – 61 a 0” perché da coordinatore di Fi nell’isola, fece vincere al suo partito tutti i collegi uninominali…

Il leader del partito ha dichiarato “Forza Italia in Sicilia sarà il partito anti Crocetta per eccellenza per poter risarcire alla Regione il prezzo che ha pagato in questi anni“… è l’unica cosa giusta a detta dal Cavaliere in questi ultimi anni…
Sperare però che attraverso un po di Bostik, si possano rincollare i cocci rotti non solo di un partito ma soprattutto di una regione…  ecco… di lavoro c’è ne sarà da fare.
E’ ovvio che la scelta di voler affidare questo delicato ruolo, nasce dall’esigenza del premier di ottenere quei voti, che nel corso dei mandati lo hanno sempre sostenuto… ma quello era un’altro periodo, e certamente egli godeva a quel tempo… di un prestigio personale che in molti – ad iniziare dal sottoscritto – gli avevamo riconosciuto.
Ma come dicevo sopra, quelli erano altri tempi… ed oggi la volontà di far ripartire questa nostra terrà non può passare certo da Forza Italia o dai suoi uomini…

Dopotutto, la stessa mafia, per voce dei suoi interpreti (o attraverso le intercettazioni realizzate), ha dichiarato di aver chiuso definitivamente con l’ex gruppo Dell’Utri & Co. e quindi sperare che oggi certi posizioni, possano tornare a convivere è quanto meno di difficile… attuazione!!!

Certamente anche “cosa-nostra” sa che per continuare ad avere quella necessaria influenza, dovrà canalizzare da qualche parte quei voti… e certamente non saranno la sinistra di Renzi o il M5Stelle di Grillo i suoi migliori interlocutori, anzi tutto il contrario…

Ma sperare che il tempo abbia fatto dimenticare ad essi, quali e quante procedure siano state adottate da questi ultimi governi, per contrastare tale associazione malavitosa o i suoi affiliati, ecco ritengo che a tutt’oggi, non sia passato quel necessario tempo, ma soprattutto non si sono alternati quei suoi sbiaditi interpreti, affinché qualcuno potesse sperare… che quelle sgradevoli circostanze, possano essere superati, da interessi certamente ben più sostanziosi… 
Ora sento parlare di personaggio “simpatico” o di programmi per per far ripartire la nostra splendida regione… ma dico… possiamo ancora sperare che giudizi così banali possano influenzare positivamente le nostre coscienze… e poi perché quando c’erano le condizioni per farlo… si è scelto di rimanere seduti a Roma???
Qui non si tratta di battere il Pd, Crocetta o quanti governano oggi la nostra terra… qui si tratta di dare risposte certe, di dire da quale parte si sta… 

Innanzitutto dichiarando a gran voce che con la mafia non ci si vuole avere a che fare… e che anzi, saranno adottate tutta una serie di azioni e di politiche a contrasto, verso quella criminalità organizzata, dando così un netto taglio a quel contributo in termini elettorali e promuovendo di contro azioni  a favore della legalità…

Inoltre si dovrebbe cercare in tutti i modi, di promuovere iniziative sociali, culturali ed economiche, che permettano così quel necessario sviluppo imprenditoriale, affinché la morsa della disoccupazione, che da troppi anni attanaglia la nostra regione, possa invertire finalmente la propria rotta…
Procedere quindi verso l’assistenza delle famiglie più disagiate, dei pensionati e soprattutto di tutti quei giovani, che hanno dovuto arenare i propri sogni, attraverso quel necessario sostegno all’imprenditoria giovanile, alla concretizzazione professionale e quindi autonomia economica, alla possibilità data loro di poter acquistare casa (grazie ad incentivi statali che permettano la restituzione di mutui con pagamento d’affitti ragionevoli) e giungere così anch’essi, a quel coronamento naturale, rappresentato nel distacco definitivo dai propri cari per iniziare quel percorso personale con la propria famiglia…  
Ed ancora, migliorare le scuole, far si che i ragazzi disagiati, possano giungere anch’essi al conseguimento di un titolo di studio, sostegno necessario per quella adeguata ricerca professione ed inoltre, premiare con borse di studio fino all’università, quanti tra essi, dimostrano di esserne meritevoli…  
Ed infine quel necessario sostegno al motore finanziario, attraverso politiche rinnovate che intervengano in quel concetto di libera concorrenza…
Perché vede… a noi siciliani, non c’è ne frega niente di rinnovamento, aggregazioni politiche di centrodestra, di lotte intestite all’interno del suo partito o di egoismi personali…
Quello che ci interessa vedere, non sono i programmi annunciati o i milioni di posti di lavoro o la realizzazione del ponte sullo stretto, di cazzate finora ne abbiamo sentito abbastanza… Il suo Presidente, che tanto dice di credere in questa terra… dia un segnale preciso, venga ad investire una parte di quel suo patrimonio miliardario in Sicilia, cominci a far vedere che lui per primo di chiunque altro ci crede… e poi… dopo i fatti ne possiamo parlare!!!
In caso contrario… a costo di dover morire di fame… non troverete un benché minimo Siciliano “dignitoso e onesto” che baratterà il proprio onore, per un pezzo di pane gettato al pari di un cane… 
Poiché… è soltanto a quei soggetti, che oggi lei può rivolgersi… sono gli stessi che da sempre vi vengono dietro, che elemosinano quel po di cibo dato, sempre pronti ad essere richiamati con un fischio… pur di saltare e abbaiare felici sulle sulle vostre gambe, dandovi così quella convinzione, d’essere importanti…
Tranquilli, il giorno che non riceveva più quei bocconcini e capiranno d’essere stati nuovamente ignorati… ecco quel giorno, il primo morso lo riserverà proprio a Voi!!!

Dell'Utri – Parte seconda

Come previsto nel mio recente Post, l’ex senatore Dell’Utri, lì è… e li resta!!!

Era evidente che i tempi di estradizione sarebbero stati no lunghi… lunghissimi, e che la data della sentenza della Cassazione per il 22 Febbraio era fallace…
L’udienza per la convalida dell’arresto da tutti annunciata come imminente è stata rinviata a data da destinarsi… direttamente dal procuratore generale libanese che ha così deciso che l’ex senatore del Pdl sarà sentito soltanto dopo il deposito della richiesta di estradizione da parte dell’Italia…

Vi immaginate ora i tempi e le lungaggini burocratiche prima che tutta la documentazione venga riprodotta, fatta pervenire in libano, tradotta in arabo, messa a disposizione del procuratore…
Come minimo passeranno anni!!!

Nel contempo, l’ex senatore continuerà a vivere la sua “triste” esistenza, nella lussuosa suite del Hotel Phoenicia, tra i più belli della città, 
Il Procuratore generale del Libano, Samir Hammoud che rappresenta la massima autorità giudiziaria del Paese, avrebbe dovuto decidere sulla eventuale estradizione….e poi si dovrebbe passare dal governo…
Mi chiedevo, ma come si è potuto farlo partire???
Perché il Ministero degli Interni non ha prontamente avvisato le autorità doganali sulla possibile fuga???
Ed ancora perché non gli è stato ritirato il passaporto???  
E’ dire che sin dal 2013 si era venuti a conoscenza di una possibile fuga… ma come sempre non se ne fatto niente o meglio non si doveva fare niente!!!

Il bello che proprio durante l’intercettazione si è scoperto che nei dialoghi si stesse valutando quale potesse essere il luogo sicuro per per poter sfuggire ad una eventuale conferma della sentenza da parte della Cassazione che lo condannerebbe a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa!!!
Cercare gli eventuali complici è ormai impossibile…erano in troppi a far finta di non sapere…
Certamente Forza Italia non fa proprio una bella figura, visto che proprio il suo fondatore adesso, se ne scappato con il solito gruzzolo!!!
Adesso quando il Cavaliere parla difendendo l’amico fraterno… quanti sono presenti, pur pensandola in maniera opposta al proprio leader, non hanno ha avuto il coraggio di contraddirlo….
Comunque sono certo che a breve… appena possibile l’ex senatore tenterà di scappare verso paesi dove non esiste l’estradizione, come la Cambogia che se pur con un’alta corruzione, presenta una vita economica poco costosa ed una grande disponibilità dei suoi uomini a farsi corrompere!!!
Ancor meglio se andate alle Seychelles, lì dopotutto l’Ambasciata Italiana manca e quindi la nostra giustizia farebbe un gran buco nell’acqua…
Stessa cosa per le isole Mauritius!!!
Restano ancora gli Emirati Arabi Uniti con Abu Dhabi e Dubai in testa…
Per cui non mi sorprenderebbe che fra qualche anno, verrò a sapere di un suo trasferimento che pian piano porterà a farci perdere le tracce…
Nel frattempo lo Stato ha sopportato spese per processi, indagini, ecc.. che alla fine come sempre non hanno portato ad un bel nulla!!!

Ci sono voluti 20 anni… forse…

Sono passati vent’anni da quando si è iniziato a parlare del Senatore Dell’Utri!!!.
Tutto è iniziato nel lontano 1994 con l’iscrizione nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il procedimento, continuato con la condanna in appello… a subito un’ulteriore stop con il rinvio da parte della Cassazione; quindi, un’ulteriore condanna a sette anni nell’appello Bis ed ora forse finalmente si giunge al giudizio definitivo da parte della Cassazione!!!
 Certo alla vigilia di questo nuovo processo, l’indagato che fa??? Vola casualmente all’estero per curarsi… 
In Libano per esattezza dove da poche ore è stato fermato in attesa dell’estradizione.
Secondo l’inchiesta le collusioni, sono ad ogni livello, dalla politica a cosa nostra!!!
In particolare sembra che proprio il suo intervento abbia garantito al leader di Forza Italia ed al Suo partito, quei voti e quelle “particolari ” protezioni.
Centinaia e centinaia di dibattimenti e udienze, pentiti, testimoni, fino alle attuali condanne.
,Come avevo preannunciato al cavaliere in un mio post, tutto inizia a crollare e la barca su cui si reggeva tutto, pian piano affonda ed i topi scappano… 
Dell’Utri ricercato, il Cavaliere affidato ai servizi sociali, gli ex amici si allontanano, Alfano, Cicchitto, Lupi, Bonaiuti, Letta tutti saldi negli ex tre governi del Cav. ed ora come fratelli di Giuda l’abbandonano!!!!
L’assurdo è che ora hanno la faccia tosta di riproporsi a noi…
Ormai è certo il giochino dei due “grandi” partiti sta iniziando a saltare ed anche la coalizione messa insieme con forza dal Centro-Destra… farà certamente un buco nell’acqua!!!

Gli elettori sono stanchi di questi giochetti e di personaggi che hanno distrutto – ahimè purtroppo anche e soprattutto con i ns. voti – questo nostro meraviglioso Paese!!!

Ma non pensiate comunque che la vicenda giudiziaria di Dell’Utri sarà definitiva!!!
Già perché martedì 22 c.m. la Cassazione, dopo che verrà pronunciato il verdetto e nel caso in cui dovesse giungere una condanna (senza dimenticare che Dell’Utri è ancora all’estero)  l’ex senatore, potrebbe ancora richiedere un nuovo processo il cosiddetto appello-ter!!!
Come si dice la “Storia Infinita”… prosegue!!!

Replica a Servizio Pubblico…

Chissà se domani sera, nel programma presentato da Santoro, ci sarà il Procuratore Capo di Torino, Giancarlo Caselli, ormai infuriato per quanto dichiarato dal neo Presidente del Senato Pietro Grasso…
Io devo dire, che avendo ascoltato l’ex procuratore durante la trasmissione – Piazza Pulita, ho scritto sul loro Twitter il seguente messaggio: avevo dei dubbi… ora soltanto certezze!!! 
Già perché a sentire le vicende raccontate in quel suo monologo, mi sono reso conto, che in un qualche modo, quella presenza invisibile definita ” mafia ” aleggiava su tutti i personaggi descritti, come fosse una essenza odorosa difficile da togliere, sottile presenza di trasformazione dei comportamenti umani, portati a variare quel loro naturale percorso, anelando così dubbi su eventuali trattative, accordi, papelli…, come se si volesse nascondere qualcosa o qualcuno e comunque, che alla fine la verità non debba mai venire fuori…
Dopo le accuse che il giornalista Travaglio, aveva manifestato durante la trasmissione di giovedì scorso, ora anche  l’ex collega G. Caselli, ha denunciato il comportamento di Grasso in una lettera al Csm dichiarando che ” sono state prodotte allusioni suggestive, con il risultato di prospettare in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la sua attività di magistrato “, e quindi chiede oggi di essere adeguatamente tutelato nei suoi diritti ed immagine”, in particolare là dove si insinua che il suo operato sarebbe stato caratterizzato dalla tendenza a promuovere e gestire processi che diventavano gogne pubbliche, ma che restavano senza esiti…

Il magistrato aggiunge inoltre che in tutta la sua esperienza professionale, si è sempre e soltanto ispirato alla osservanza della legge, al rispetto dei presupposti in fatto e in diritto necessari per poter intervenire e alla rigorosa valutazione della prova… ed inoltre che il comportamento in oggetto risultava, sempre a suo giudizio, ancor più delegittimante nei suoi confronti perché tenuto nel giorno stesso in cui veniva pronunziata dalla Corte d’appello di Palermo, lsentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell’Utri, relativa ad un procedimento avviato dalla Procura quando appunto il magistrato ne era a capo…
Speriamo finalmente di scoprire cosa è avvenuto soprattutto nel 2005, quando l’ex Procuratore Grasso,  fu nominato dal Csm Procuratore Nazionale Antimafia. 
Alla fine sembra che le deposizioni fatte da Massimo Ciancimino, nella trattativa Stato-Mafia, non erano poi del tutto campate in aria, ma anzi, cominciano a trovare quelle giuste collocazioni, che per chissà quali motivi, certamente ancora da scoprire, erano state tramutate in calunnie…
Domani certamente assisteremo ancora una volta ad una nuova puntata di veleni e denunce…, ma chissà se alla fine così facendo, certe coperture poste a scudo e a salvaguardia, inizieranno a sgretolarsi, giungendo finalmente così a chiarire, quell’unica verità storica da tutti noi auspicata!!!

Dell’Utri… Assolto!!!

Un processo lungo…??? Noooooo… lunghissimo!!! Circa 15 anni… ed è arrivato ai giorni nostri!!!
Qualcuno voleva ancora rinviare, si…, si attendeva la dichiarazioni di Massimo Ciancimino… purtroppo questa deposizione è stata ritenuta dalla Corte d’Appello, assolutamente non necessaria, perché il padre Vito, non ha mai avuto alcun rapporto diretto o indiretto con Dell’Utri…, almeno dimostrabile. 
Dopo la condanna a nove anni di reclusione in primo grado e la successiva richiesta a 11 anni ( erano già trascorsi sei anni dalla sentenza di primo grado ) ecco che finalmente si arriva in Cassazione… 
In tutti questi anni si sono aggiunte nuove prove, nuovi elementi investigativi, nuove dichiarazioni, ulteriori elementi che provano in maniera inconfutabile l’accusa di avere per 30 anni scambiato rapporti con la mafia… 
Marcello Dell’Utri in questi anni, non si è perso una sola udienza, in tutti questi anni, egli ha aspettato la fine di un processo che riteneva ingiusto….
Ecco che finalmente la Prima Corte d’Appello di Milano, presieduto dal Giudice Marta Malacarne, si esprime: il senatore del Pdl, Marcello Dell’Utri è assolto perché il fatto non sussiste, dall’accusa di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose. 
Quello appena conclusosi è il terzo processo d’appello sulla stessa vicenda e le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni. La cassazione infatti nelle scorse settimane aveva annullato con rinvio una precedente sentenza della corte d’appello con la quale i giudici avevano riqualificato l’accusa in minacce gravi e avevano dichiarato la prescrizione. 
In precedenza, ancora, la cassazione aveva annullato la condanna a 2 anni per estorsione, rimandando il giudizio sempre alla corte d’appello. 
L’assoluzione di Dell’Utri è una sentenza vergognosa, sono deluso, ma come cittadino ed ex parlamentare ( repubblicano ) devo avere fiducia nella giustizia… questo è quanto dice Vincenzo Garraffa, l’imprenditore vittima secondo l’accusa della tentata estorsione. La difesa della parte civile farà ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione. E’ stato annunciato dall’avvocato Giuseppe Culicchia, difensore dell’imprenditore Vincenzo Garraffa, parte civile nel processo. È una sentenza sorprendente, ha dichiarato il legale, sostenendo che fino a ora, i fatti erano stati riconosciuti accertati e Garraffa considerato un testimone attendibile, mentre con questa sentenza, saremmo costretti a tornare a discuterne. 
Pensavate che finalmente la vicenda si era conclusa, no… ancora ne vedremo delle belle… chissà se per altri 15 anni… 
Ecco, forse l’idea e la necessità dei processi breve, non è poi così malvagia, soprattutto quando assistiamo a situazioni come quella di cui sopra…
Non è possibile assistere a processi che iniziano per le ragioni più assurde e si concludono con un nulla di fatto… scusate ma alla fine chi paga???
Chi paga per gli errori commessi??? per le tutte quelle vite rovinate??? per le loro famiglie??? non parlo del danno economico subito e neanche dal rimborso che lo stato concede per il maltorto, discuto del danno morale, quello che neanche dopo tanti anni verrà mai…purtroppo ripulito…

Il sistema processuale italiano attuale non prevede, infatti, specifici meccanismi di adeguamento alle indicate decisioni della Corte Europea mentre la Corte di Cassazione ha affermato che «… la prolungata inerzia dell’Italia corrisponde alla trasgressione dell’obbligo previsto dall’articolo 46 della Convenzione di conformarsi alla sentenza definitiva della Corte europea e, quindi, costituisce una condotta dello Stato italiano qualificabile come flagrante diniego di giustizia».

Oggi, per i magistrati, esiste una responsabilità civile “indiretta” ovvero il cittadino vittima a parer suo di un’ingiustizia, può fare causa allo Stato e solo dopo lo Stato può rivalersi sul magistrato… 

Accade però che, mentre le denunce solo lo scorso anno sono state più di 1300 e lo Stato nell’ultimo decennio ha sborsato più di 400 milioni di euro, nello stesso periodo di 10 anni, solo l’1,3% dei giudici è stato colpito da gravi illeciti disciplinari e solo 7 negli ultimi 3 anni. Ciò vuol dire: che i magistrati, non sbagliano mai o sbagliano raramente e quindi alla fine hanno poco da preoccuparsi, eventualmente basterà coprirsi di una polizza assicurativa; oppure che alla fine dei tanti soldi sborsati dallo Stato, i diretti responsabili non pagheranno mai; 
Come sempre in Italia!!!

Dell'Utri… Assolto!!!

Un processo lungo…??? 
Noooooo… lunghissimo!!! Circa 15 anni… ed è arrivato fino ai giorni nostri!!!
Qualcuno voleva ancora rinviare, già, si attendeva le dichiarazioni di Massimo Ciancimino… ma purtroppo questa deposizione è stata ritenuta dalla Corte d’Appello, assolutamente non necessaria, perché il padre Vito, non ha mai avuto alcun rapporto diretto o indiretto con Dell’Utri…, quantomeno dimostrabile. 
Dopo la condanna a nove anni di reclusione in primo grado e la successiva richiesta a 11 anni (erano già trascorsi sei anni dalla sentenza di primo grado ) ecco che finalmente si giunge in Cassazione… 
In tutti questi anni si sono apportate nuove riscontri, nuovi elementi investigativi, nuove dichiarazioni ed ulteriori elementi che provano in maniera inconfutabile all’accusa di avere per 30 anni avuto rapporti con la mafia… 
Marcello Dell’Utri in questi anni, non si è perso una sola udienza, in tutti questi anni, egli ha aspettato la fine di un processo che riteneva ingiusto….
Ecco che finalmente la Prima Corte d’Appello di Milano, presieduto dal Giudice Marta Malacarne, si esprime: il senatore del Pdl, Marcello Dell’Utri è assolto perché il fatto non sussiste, dall’accusa di tentata estorsione aggravata dalle finalità mafiose. 
Quello appena conclusosi è il terzo processo d’appello sulla stessa vicenda e le motivazioni saranno depositate tra novanta giorni. 
La cassazione infatti nelle scorse settimane aveva annullato con rinvio una precedente sentenza della corte d’appello con la quale i giudici avevano riqualificato l’accusa in minacce gravi e avevano dichiarato la prescrizione. 
In precedenza, ancora, la cassazione aveva annullato la condanna a 2 anni per estorsione, rimandando il giudizio sempre alla corte d’appello. 
L’assoluzione di Dell’Utri è una sentenza vergognosa, sono deluso, ma come cittadino ed ex parlamentare (repubblicano) devo avere fiducia nella giustizia… questo è quanto dice Vincenzo Garraffa, l’imprenditore vittima secondo l’accusa della tentata estorsione. 
La difesa della parte civile farà ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione. 
E’ stato annunciato dall’avvocato Giuseppe Culicchia, difensore dell’imprenditore Vincenzo Garraffa, parte civile nel processo. 
È una sentenza sorprendente, ha dichiarato il legale, sostenendo che fino a ora, i fatti erano stati riconosciuti accertati e Garraffa considerato un testimone attendibile, mentre con questa sentenza, saremmo costretti a tornare a discuterne. 
Pensavate che finalmente la vicenda si era conclusa, no… ancora ne vedremo delle belle… chissà se per altri 15 anni… 
Ecco, forse l’idea e la necessità dei processi breve, non è poi così malvagia, soprattutto quando assistiamo a situazioni come quella di cui sopra…
Non è possibile assistere a processi che iniziano per le ragioni più assurde e si concludono con un nulla di fatto, scusate ma alla fine chi paga???
Chi paga per gli errori commessi??? Per le tutte quelle vite rovinate??? Per le loro famiglie??? non parlo del danno economico subito e neanche dal rimborso che lo stato concede per il maltorto, discuto del danno morale, quello che neanche dopo tanti anni verrà mai…purtroppo ripulito…
Il sistema processuale italiano attuale non prevede, infatti, specifici meccanismi di adeguamento alle indicate decisioni della Corte Europea mentre la Corte di Cassazione ha affermato che «… la prolungata inerzia dell’Italia corrisponde alla trasgressione dell’obbligo previsto dall’articolo 46 della Convenzione di conformarsi alla sentenza definitiva della Corte europea e, quindi, costituisce una condotta dello Stato italiano qualificabile come flagrante diniego di giustizia».
Oggi, per i magistrati, esiste una responsabilità civile “indiretta” ovvero il cittadino vittima a parer suo di un’ingiustizia, può fare causa allo Stato e solo dopo lo Stato può rivalersi sul magistrato… 
Accade però che, mentre le denunce solo lo scorso anno sono state più di 1300 e lo Stato nell’ultimo decennio ha sborsato più di 400 milioni di euro, nello stesso periodo di 10 anni, solo l’1,3% dei giudici è stato colpito da gravi illeciti disciplinari e solo 7 negli ultimi 3 anni. Ciò vuol dire: che i magistrati, non sbagliano mai o sbagliano raramente e quindi alla fine hanno poco da preoccuparsi, eventualmente basterà coprirsi di una polizza assicurativa; oppure che alla fine dei tanti soldi sborsati dallo Stato, i diretti responsabili non pagheranno mai; 
Come sempre in Italia!!!

P1, P2 o P3???

Società Segreta P1, P2 oppure P3 quale ” accendiamo “????
Il senatore Marcello Dell’Utri e il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino sono indagati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere nei giorni scorsi Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino, e nella quale è indagato anche il cordinatore del Pdl Denis Verdini.
A iscrivere i due politici nel registro degli indagati è stato il pubblico ministero Rodolfo Sabelli ( nella foto quello a destra ) al quale è affdata l’indagine stralcio dall’inchiesta sull’eolico.I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere semplice e violazione degli Articoli 1 e 2 della legge Anselmi che vieta la ricostituzione delle società segrete. Cosentino è indagato per l’episodio della candidatura sostenuta dal gruppo di Carboni alla presidenza della regione Campania e per la diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Tra gli episodi contestati anche le pressioni alla corte di Cassazione per anticipare l’udienza in merito alla misura cautelare emessa nei confronti di Cosentino dalla procura di Napoli. Pressioni esercitate per conto della presunta associazione segreta da Lombardi nel tentativo di salvare la candidatura di Cosentino alla presidenza della regione Campania.
A Dell’Ultri è contestata, tra l’altro, la partecipazione alla cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, a Roma nel settembre dello scorso anno. Incontro a cui presero parte, oltre al gruppo Carboni, il sottosegretario Giacomo Caliendo, il magistrato, Antonio Martone, il capo degli ispettori del Ministero della Giustizia, Arcibaldo Miller. Le posizioni di questi ultimi sono ora al vaglio degli inquirenti romani.
Il nome di Dell’Ultri compare anche tra coloro che avrebbero preso parte a riunioni, svolte a Roma e in Sardegna nel dicembre scorso, con Carboni, Verdini e il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per gli appalti sull’energia alternativa.
Cosentino: ” ancora una volta apprendo dalle agenzie di stampa di essere sotto inchiesta da parte di qualche procura per aver commesso qualcosa “. Questa volta mi pare si tratti di una sorta di ” banda del torchio“, dal sapore davvero surreale. Mi chiedo quando e se si finirà di usare la magistratura per altri fini… così, in una nota, il sottosegretario Nicola Cosentino commenta l’inchiesta che lo vede coinvolto.
Berlusconi ritiene che ci sia stata una certa leggerezza da parte di alcuni esponenti del partito sulla quale si dovrà fare chiarezza, riferiscono esponenti del Pdl cercando di riassumere lo stato d’animo del Cavaliere.
Resta comunque la consapevolezza, spiega un altro esponente del Pdl dopo aver parlato con Berlusconi, che l’intera vicenda è “figlia dell’ennesimo caos mediatico: è chiaro infatti che il tutto è stato ingigantito dalla stampa”. L’inchiesta sulla cosiddetta «P3» è solo una «vergognosa montatura» alimentata dai media. Lo sostiene il premier Silvio Berlusconi che ancora una volta ha scelto la via del messaggio al sito dei Promotori della Libertà per dire la sua sui temi più caldi che animano il dibattito politico. «Loro ed i loro giornali – ha detto Berlusconi evocando l’opposizione – continuano con le chiacchiere, gli insulti, le calunnie, i falsi teoremi per cercare di infangare e di indebolire un governo che lavora, concretamente e bene, nell’interesse di tutti gli italiani». «Abbiamo vinto tutte le sfide elettorali, degli ultimi due anni – ha aggiunto -. Siamo quindi il pilastro portante del governo, e nella realtà e nei numeri non ci sono ipotesi diverse di governo. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo della sinistra di ribaltare per via giudiziaria il risultato delle urne, siamo di fronte all’eterna pretesa e all’eterno sogno della sinistra di far diventare maggioranza la minoranza, con un gioco di prestigio».
« VOGLIONO DELEGITTIMARCI » – Già in mattinata, Berlusconi aveva invitato gli esponenti dell’esecutivo, riuniti in Consiglio dei ministri, ad andare avant, nonostante i tentativi di delegittimazione. Non c’è da essere preoccupati, occorre continuare a lavorare con tranquillità. Dobbiamo concentrarci sulle cose concrete, parliamo dei fatti e dei risultati che abbiamo raggiunto, si tratta solo di «chiacchiere che non ci scalfiscono. C’è un disegno per delegittimarci. Noi andiamo avanti per la nostra strada».

BERSANI: «SI RIPOSI DI PIU’» – Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, da New York dove si trova invia al leader del Pdl un invito ironico: «Chissà, forse se si riposasse un po’ di più, avremmo meno guai tutti» ha detto intervistato dal Tg3. Quanto alle inchieste, il segretario dei democratici ha rilevato che «c’è un problema non solo di singolo malaffare, di malcostume, ma anche di meccanismi ai quali mettere mano. Berlusconi invece di minimizzare dovrebbe venire in Parlamento a dire cosa pensa di tutto questo, per la prima volta in due anni».

DI PIETRO: «FACCIA DI TOLLA» – «Berlusconi è proprio una faccia di tolla – ha detto invece senza mezzi termini il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro -. Solo così si spiega la spudorataggine con la quale attribuisce a sé i risultati ottenuti a Milano dai carabinieri, dai magistrati e dalle forze dell`ordine proprio grazie al sistema delle intercettazioni che lui stesso vuole abrogare».

IL SISTEMA PUO’ REAGIRE» – Sempre in mattinata era intervenuto anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, parlando da Bruxelles: «Abbiamo una certezza: che il sistema-giustizia ha dentro di sé tutti gli anticorpi per reagire». E ancora: «Non si può fare di tutta un’erba un fascio e non si può dare la caccia alle streghe. Ciascuno faccia il proprio dovere, sia dal punto di vista inquirente che da quello dei diritti di chi è chiamato a difendersi».

«IL PREMIER NON SAPEVA NIENTE» – Sull’inchiesta e sulle indiscrezioni emerse dai verbali negli ultimi giorni è intervenuto anche il deputato Pdl e avvocato del premier, Niccolò Ghedini. «L’interpretazione data negli atti di indagine che “Cesare” sarebbe riferibile alla persona del presidente Berlusconi oltre che inveritiera è ridicola» ha spiegato il legale. «In relazione agli articoli apparsi in questi ultimi giorni su alcuni quotidiani, tendenti a far ritenere che vi fosse una consapevolezza da parte del presidente Berlusconi di attività antigiuridiche di terzi, si deve ribadire – ha aggiunto – come tali prospettazioni siano del tutto inveritiere e contraddette dagli stessi atti processuali». «Ancora una volta, con la parziale pubblicazione di atti di indagine, in palese violazione di legge, si tenta di gettare discredito nei confronti del presidente Berlusconi» ha concluso, annunciando che «saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso».

FORMIGONI: «IO NON C’ENTRO» – Sulle inchieste che ruotano attorno all’eolico in Sardegna e alla cosiddetta P3 è tornato a dire la sua anche Roberto Formigoni, chiamato in causa da una informativa dei carabinieri, secondo la quale sarebbe il «mandante» delle pressioni del gruppo per la riammissione della sua lista alle ultime elezioni regionali. «Ovviamente non ho dato un mandato a nessuno» ha detto il governatore della Lombardia. «Non c’è nessun coinvolgimento né presunto né reale» ha aggiunto Formigoni, rispondendo ai giornalisti e dicendo che quelle uscite finora sono «tutte notizie false e infondate».

Iniziativa del procuratore generale Esposito nei riguardi del presidente della Corte d’Appello di Milano il cui nome compare nelle intercettazioni dell’inchiesta sulla cosiddetta P3. Marra sarà inoltre ascoltato lunedì prossimo dalla prima commissione del Csm che ha avviato nei suoi confronti la procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale.

ROMA – Il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito ha avviato l’azione disciplinare nei riguardi del presidente della Corte di Appello di Milano, Alfonso Marra, il cui nome compare nelle intercettazioni dell’inchiesta sulla cosiddetta P3. Esposito – titolare, così come il ministro della Giustizia, dell’azione disciplinare – ha informato oggi il Csm della sua iniziativa. Marra, inoltre, sarà ascoltato lunedì prossimo dalla prima commissione del Csm che ha avviato nei suoi confronti la procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità ambientale dopo gli sviluppi dell’ inchiesta sulla P3. Lo accompagnerà, nella veste di assistente tecnico, Piercamillo Davigo, ex pm del pool di Mani Pulite, oggi consigliere di Cassazione.

Ma l’avvio dell’azione disciplinare è una nuova tegola che si abbatte sull’alto magistrato milanese. Due gli addebiti che gli vengono mossi: il primo, di essersi rivolto all’ex giudice tributario Pasquale Lombardi per esercitare pressioni su componenti del Csm al fine di favorire la sua nomina alla presidenza della Corte di Appello di Milano; il secondo, il suo presunto intervento, sollecitato da amici di Lombardi, a valutare con attenzione particolare il ricorso del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni contro l’esclusione della sua lista dalle elezioni regionali.
Il sovrapporsi della procedura amministrativa e di quella disciplinare potrebbe essere oggetto di valutazione già nei prossimi giorni da parte della Prima Commissione, dal momento che i fatti contestati sono gli stessi. Nella comunicazione delle contestazioni approvata oggi a larga maggioranza con cui ha deciso la convocazione, la Prima Commissione ipotizza che Marra “non possa più esercitare con la dovuta imparzialità e indipendenza la sua attività giurisdizionale”. Il motivo va ricercato proprio nelle intercettazioni telefoniche dell’inchiesta condotta dalla procura di Roma dalle quale risulta che Marra si sarebbe rivolto a Lombardi, uno degli arrestati, perché intercedesse su componenti del Csm per facilitare la sua nomina, e il fatto che, una volta nominato, amici di Lombardi gli abbiano chiesto il favore di verificare al meglio il ricorso del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni sull’ esclusione della sua lista dalle elezioni regionali.

Marra nei giorni scorsi ha detto di essere contento della iniziativa del Csm: “Così si chiarirà la sua posizione”.

Marra è solo la toga principale su cui si sta concentrando l’attenzione della Commissione: all’autorità giudiziaria sono stati chiesti gli atti che riguardano altri magistrati citati nell’ordinanza del Gip. Uno di questi è il presidente della corte di Appello di Salerno, Umberto Marconi, che ha chiesto al Csm di essere trasferito perché non più sereno nel suo ruolo per le notizie che lo coinvolgono nell’attività di dossieraggio ai danni dell’attuale presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Accertamenti potrebbero riguardare anche il sostituto procuratore generale di Milano Gaetano Santamaria Amato, il procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato; i procuratori Giovanni Francesco Izzo (Nocera Inferiore) e Paolo Albano (Isernia).
Un’altra ” società segreta ” è stata portata alla luce… dimostrazione ulteriore che in Italia se si appartiene ad una cosiddettà ” casta “,  si gode di benefici, vantaggi, potere, dove tutto viene spartito, gestito e diretto in favore degli iscritti,  che viene certamente e sempre tolto a chi…giusti meriti ne avrebbe diritto!!! Aspettiamoci fra qualche anno la nuova P4!!! (…e non è un’arma. ).