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Ben venga questo 2025: Anno nuovo, vita nuova!!!

Con il nuovo anno alle porte, accogliamo il 2025 con entusiasmo e speranza. 

Già perché quanto sta per compiersi non è solo un cambio di calendario, ma un invito a credere in un futuro migliore, a sognare un mondo più sereno e privo di conflitti.

Immaginiamo la fine delle guerre, di quelle che dividono popoli e distruggono vite. Aspiriamo quindi ad un mondo dove i giovani possano guardare al domani con fiducia, liberi dalle paure legate a repressioni, dittature o conflitti inter-religiosi. 

Già… un mondo dove non vi siano rischi di guerre civili, ma solo la promessa di pace e cooperazione.

Il 2025 deve essere anche l’anno della consapevolezza ambientale. 

È urgente che i governi di tutto il mondo agiscano in maniera celere e con decisione per contrastare i cambiamenti climatici e preservare l’equilibrio naturale. Non si tratta semplicemente di tutelare il clima, ma anche di garantire che le risorse agricole e gli allevamenti, fondamentali per la nostra sopravvivenza, non siano compromessi. 

La natura è il nostro partner più prezioso, e dobbiamo rispettarla e proteggerla!!!

È giunto il momento per tutta l’umanità di fare un passo indietro, di riconoscere che il nostro compito su questa terra non è quello di distruggere, ma di costruire e migliorare. 

La tecnologia, che tanto ha trasformato le nostre vite, deve essere messa al servizio della natura, non contro di essa.

Ecco perché il 2025 può diventare l’anno in cui scegliamo di agire con responsabilità, solidarietà e rispetto per il pianeta e per le generazioni future. 

Insieme, possiamo creare una civiltà capace di rifiorire, dove il progresso si sposa con la sostenibilità, e la speranza diventa la forza motrice di ogni nostro gesto.

Quindi… ben venga questo 2025! Che sia l’inizio di un viaggio verso un futuro luminoso e condiviso.

Siria nel caos: la fuga di Assad e le mire di Israele e Turchia sui territori strategici.

Le tensioni in Medio Oriente stanno raggiungendo un nuovo picco con sviluppi drammatici che rischiano di ridisegnare gli equilibri geopolitici della regione. 

Nel fine settimana le forze di terra israeliane hanno attraversato la zona demilitarizzata al confine tra Israele e Siria, entrando nel Paese per la prima volta dalla guerra dello Yom Kippur dell’ottobre 1973. 

L’operazione si inserisce in un contesto di rapidi cambiamenti sul terreno: i ribelli siriani hanno preso il controllo di Damasco, costringendo il presidente Bashar al-Assad a fuggire. Fonti locali confermano che Assad avrebbe lasciato il Paese dirigendosi verso un luogo non specificato, presumibilmente protetto da alleati regionali. La caduta di Damasco segna un punto di svolta in un conflitto decennale e apre nuovi scenari di instabilità.

Secondo le fonti citate, le forze israeliane ora controllano la cima del Monte Hermon, sul lato siriano del confine, oltre a diverse altre località strategiche ritenute essenziali per garantire il controllo della regione. Il Monte Hermon rappresenta un punto chiave sia per la sicurezza militare sia per la superiorità territoriale.

Israele, che ha operato segretamente in Siria per anni, giustifica questa mossa come necessaria per prevenire eventuali attacchi del gruppo militante libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran. 

La caduta di Assad, storico alleato di Teheran, potrebbe però indebolire l’influenza iraniana nella regione, creando un vuoto di potere che sia Israele che altre potenze, come la Turchia, sembrano intenzionate a sfruttare…

Nel frattempo, la Turchia osserva attentamente gli sviluppi con l’obiettivo di espandere la propria influenza nel nord della Siria. Ankara potrebbe tentare di approfittare della situazione per consolidare la sua presenza nelle aree contese, sfruttando il caos politico e militare.

Le preoccupazioni per l’integrità territoriale della Siria sono ora più vive che mai, con attori regionali che premono per ottenere vantaggi strategici. 

Ed infine, l’instabilità continua a peggiorare una situazione umanitaria critica, mentre la comunità internazionale osserva con apprensione una crisi che sembra destinata a ridefinire i confini e le alleanze nella regione.

Vedremo in questi mesi come si evolverà la situazione…

Ma se chi deve controllare non controlla e viceversa si rende colluso con le imprese escutrici di quegli appalti…

Già… se il più delle volte accade quanto riportato nel mio titolo d’apertura, come si pensa di voler andare avanti???
Ho letto stamani un post sulla messa in sicurezza di un tratto autostradale – la cui esecuzione dei lavori ha impiegato ben nove anni per essere ripristinata – ed ora “stranamente”, sì… al primo temporale, ha evidenziato tutti i propri difetti, allagandosi in entrambe le corsie di marcia… 
Ricordo che parliamo di un tratto autostradale già interessato nel 2015 da una frana che provocò il distacco di materiale dalla collina sovrastante…
Un altro post del 12 Luglio c.a. – riportato su “La sicilia” dichiarava: «Oggi – commenta Aricò – assistiamo al completamento dei lavori che garantiscono le necessarie condizioni di sicurezza in uno dei punti nevralgici della viabilità regionale, interrotta da diversi anni. Grazie ai fondi del Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana siamo stati anche in grado, attraverso il Consorzio per le autostrade siciliane, di avviare sulla A18 una serie di interventi di messa in sicurezza che, in questi ultimi giorni, dopo tanti anni di disagi consentono di riportare il traffico alla normalità».
Come sempre però le parole non corrispondono ai fatti e ahimè quel tratto autostradale, ma potremmo fare un elenco di tutti i problemi attualmente presenti nell’isola, risulta nuovamente compromesso e noi automobilisti come solitamente accade, dobbiamo subirne le conseguenze!!!
Ed allora ritornando al mio titolo d’apertura: bisogna prendere provvedimenti nei confronti di tutti quegli incaricati alla direzione e quindi ai controlli e ove quei lavori eseguiti dovessero risultare successivamente difformi o quantomeno non in regole rispetto a quanto era stato correttamente riportato nel Capitolato speciale e negli esecutivi, beh… verificato quindi quantro sopra, bisognerà immediatamente intervenire allontanando – una volta e per tutte – quegli infedeli” professionisti e denunciando presso le autorità giudiziarie l’accaduto affinché si possa intervenire con provvedimenti personali (e/o anche familiari… sì perché solitamente le mazzette e le regalie ricevute vengono celate in acquisti intestati a quest’ultimi che vergognosamente si prestano a quella forma di corruzione e soprattutto di ricilaggio…) di sequestro e di confisca dei beni.

Pensare d’altronde di continuare così è del tutto impossibile, perché – come ripeto spesso – la maggior parte di quei “collusi” professionisti, dirigenti, politici e via discorrendo… provano a convicerci che anch’essi vorrebbero quel cambiamento, peccato poi che nei fatti, essi si comportano proprio come quei gattopardiani: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”!!!
 
Già… questo è da semrpe il loro motto: “tutto deve cambiare affinchè tutto resti come prima” e nel frattempo gli appalti vengono per l’ennesima volta ripristinati, ma ahimè… sempre a nostre spese!!!

"La cosa più importante, è da dove nasce… quantomeno da dove nasce tutto“!!!

Nell’ultimo interrogatorio del boss Matteo Messina Denaro (vedasi verbale di cui racconta Lirio Abbate su Repubblica), vi sono il procuratore aggiunto Paolo Guido e i pm Piero Padova e Gianluca De Leo: “Voi magistrati vi siete accontentati che il giudice Falcone sia stato ucciso perché ha fatto dare 15 ergastoli al Maxi processo…”.

Certamente una provocazione, ma che descrive in maniera perfetta quanto tutti sappiamo e cioè che le stragi siano state pilotate da una parte della politica e da uomini infedeli delle istituzioni, come riportava quel boss: “tutto da là parte”!!!

Certo ora con la sua morte (e non solo la sua… in questo 2023), sono svanite le possibilità di sapere cosa sia realmente accaduto in questo paese negli ultimi trent’anni, anche se ormai sia evidente a tutti quanto sia successo, anche se la maggior parte – per evitare ripercussioni personali e soprattutto per essere da tempo compromesso con quel sistema corrotto – non vuole parlarne o quantomeno non ad alta voce… 

Ma d’altronde come ha riportato il boss durante quell’interrogatorio, se le aveva lui quelle perplessità, perché non dovremmo averle noi, forse egli – per come ha dichiarato: “era più intelligente?”.

No… la verità è che la storia e soprattutto noi italiani, non siamo pronti ad accettare quanto accaduto e si è preferito andare avanti, il più delle volte per salvaguardare i propri interessi…

Ma noi tutti sappiamo bene come dietro a certe cose, nessuno sia mai arrivato, perché come detto da quel boss, al sottoscritto sembra fortemente riduttivo credere che dietro l’assassinio del giudice Falcone vi sia soltanto la sentenza del Maxi processo e difatti, se poi alla maggior parte dei miei connazionali sia bastato, già se ciò è servito a renderli “contenti”…  ben venga, sono fatti vostri, ma la base di partenza non è questa… parlo di grandi cambiamenti“

Già quei grandi cambiamenti dal sottoscritto descritti in questi lunghi anni, da cui sappiamo seguì un’inchiesta nota come “Trattativa Stato-mafia” – che ha sollevato inquietanti interrogativi e dei quali però ancora oggi, non abbiamo ricevuto una chiara risposta!!!

Certamente è stata redatta un’ampia documentazione, dalla quale si evidenziava il coinvolgimento della mafia in quelle stragi criminali, ma che ciò appariva come una situabile di un disegno ancor più ampio, laddove interessi macroscopici illeciti, sistemazioni di profitti, gestioni d’intese con altre componenti delinquenziali e affaristiche, sia nazionali che internazionali, emergevano in tutta la loro evidenza!!!

Sono elementi da far sospettare come l’intero progetto eversivo non fosse di esclusiva gestione dei vertici di cosa nostra, bensì che allo stesso potessero aver contribuito altri esponenti di un più vasto potere criminale. 

In particolare l’omicidio del giudice Borsellino dimostrava una chiara anomalia nel tradizionale comportamento mafioso, aduso a calibrare le proprie azioni delittuose sì da raggiungere il massimo risultato con il minimo danno; al delitto, infatti, era stata data una cadenza temporale tale da accelerare – anziché infrenare – l’azione reattiva delle istituzioni, con un conseguente e lapalissiano danno per l’intera organizzazione criminale!!!

Non serve uno speciale intuito per comprendere come qualcuno abbia manipolato affinché si giungesse a riscrivere la storia di questo nostro paese, ed è quindi ragionevole ipotizzare come sin dall’inizio della stagione dei
grandi delitti e delle stragi, si fosse verificata una convergenza di interessi tra cosa nostra, altre
organizzazioni criminali, logge massoniche segrete, pezzi deviati delle istituzioni, mondo degli
affari, dell’imprenditoria e della politica!!!

Cosa aggiungere, forse il fatto positivo che quantomeno molti di quegli uomini “immorali” siano deceduti ed ora finalmente non siano più tra noi…

Perdonate il senso poco caritatevole delle mie parole, ma ciò è dovuto alla poca considerazione che ho di tutti quei soggetti infetti – appartenenti sia alle mafie che (ahimè) alle istituzioni – e che hanno con la loro abietta partecipazione contaminato gran parte del nostro Paese; ed ora quindi, la loro scomparsa, non può che rendermi appagato, anzi auspico – già… questa è l’unica circostanza in cui desiderato da gnostico poter sperare in un intervento divino – che quegli individui debbano finalmente rispondere delle loro azioni “indegne” a qualcuno più in alto!!!

Non resta che sperare e come diceva S. Agostino “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle!!!

Non cambierà nulla…

Dovrebbe giungere un momento nel quale ognuno di noi, dovrebbe fermarsi e riflettere su quanto avviene intorno… e sentirsi stanchi di questo lascivo sistema, comprendendo quanto difficile sia cambiare la nostra terra ed il perché non si voglia cambiare…
Affidarci ai nostri governanti o a quegli uomini della politica è una follia… credere nelle Istituzioni è diventata anch’essa un’illusione e voler sperare nei cambiamenti morali dei miei conterranei è avere le allucinazioni solo per ingannare la mente, esclusivamente per far si che si acquisisca  una percezione falsata della realtà!!!  
Quindi mentre la storia si va evolvendo in modo celere e mutevole… da noi i cambiamenti non avvengono o se avvengono, quest’ultimi risultano lenti…
Nel frattempo le cose vanno a peggiorate e la gente rimane inerme, continuando semplicemente a lamentarsi… 
Per fortuna che c’è chi si è stancato di questa rilassatezza, di essere preso in giro da questi stupidi politicanti, che sfruttano le debolezze e il disaccordo dei cittadini, per fare egregiamente i loro comodi.
Stando indifferenti o criticando soltanto non si otterrà alcun beneficio, anzi tutt’altro… come non serve pensare di astenersi alle urne o credere di dare il proprio contributo, consegnando il proprio voto a quello della protesta…
Non serve a nulla… già, il vostro voto non serve a nulla… loro hanno già deciso ed andranno avanti senza bisogno di voi… perché Voi… Noi… se pur tantissimi… non facciamo mai sentire la nostra voce… ed allora ecco che divisi… non contiamo nulla, e nessuno mai… ci ascolterà!!!
Basta lamentarsi inutilmente, basta credere che la crisi ci sta limitando, che i politici sono tutti ladri e farabutti, che la mafia ci sta condizionando, e via discorrendo… è ora di dire basta!!!
E’ venuto il momento di muoverci il “culo dalla sedia” e finirla di dare sempre la colpa agli altri… perché la colpa è principalmente nostra…  in quanto non facciamo nulla per cambiarlo questo sistema… continuiamo a stare zitti contro questo massacro non solo finanziario ed economico, ma anche di tragedie personali, fatto di vite umane, che ormai da anni e nel silenzio più tombale, si sta compiendo…
Tutti dicono che vorrebbero cambiarla questa Italia ed in particolare questa nostra regione… ultima tra le ultime… ben sapendo che poi i fatti andranno a contrastare quelle loro “banali” affermazioni, perché proprio grazie a questo stato di cose, essi stessi, sono i primi a beneficiarne…
Nessuno difatti si rende disponibile ad uno sciopero generale… o ad attuare quella dimostrazione di forza e libertà, espressa a modello di quanto in modo non violento esprimeva il grande Mahatma Gandhi… perché come egli riportava “la verità non è mai rivendicata con la violenza” ma soprattutto che “nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso…”.
Ma poi chi dovrebbe cambiare questo paese… i pensionati d’oro che senza aver fatto mai un cazzo… percepiscono pensioni milionarie…, oppure quei nostri passati e e presenti politici che godono di tutti i privilegi loro concessi, ed inoltre, cosa dire di tutte quelle associazioni sindacali e di categoria, che gestiscono quelle rendite finanziarie milionarie e di cui nessuno ne conosce l’eventuale posizione d’investimento e cioè su titoli internazionali queste obbligazioni sono stati depositati…  
E cosa dire di tutti coloro che con questo sistema realizzano ancora oggi… profitti milionari grazie a società illegali che quando scoperti presentano buchi finanziari, evasioni fiscali e riciclaggio, ecc… 
Poi ci sono i burocrati… sono quelli che maggiormente sfruttano questo nostro paese per i propri vantaggi personali e che fanno di tutto affinché vengano frenate quelle politiche dei cosiddetti “riformatori” affinché tutto resti invariato ed immobile, in modo da conservare la loro attuale posizione…
E poi… volete mettere un paese dove primeggia la raccomandazione, dove la meritocrazia è quotidianamente calpestata, dove le connivenze ed il malaffare vengono premiate e mai contrastate…
A chi può interessare modificare questo contesto… a nessuno…  o meglio a nessuno di quegli individui, che ahimè oggi rappresentano di fatto le posizioni chiave del nostro paese…
Ed è forse per questi motivi che in molti si sottraggono dal modificarlo questo paese… sia a quanti appartengono direttamente a quel sistema clientelare e corruttivo… che ai quanti volenterosi, che decidono per non restare stritolati, di non esprimersi stando piegati a 90°!!!