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Adolescenti uccisi e nessuno interviene!!!
Giovani cadaveri trovati massacrati a coltellate da amici, conoscenti, ma anche familiari…
Si sommano altresì i casi in cui non esiste alcun movente, già… neppure l’ipotesi di una rapina, ma si muore perché qualcuno non ha un cazz… da fare e in quella stato mentale, certamente alterato, non riesce a distinguere il bene dal male!!!
Ormai chiunque tra i ragazzi (ma non solo essi…), può diventare vittima di una violenza che può trasformarsi in tragedia!!!
Il più delle volte si scopre come a commettere quelle aggressioni sia qualcuno all’interno del proprio ambito familiare, già… parenti e persone vicine alla vittima che tra l’altro, nel corso delle indagini e soprattutto dinnanzi alle interviste compiute da abituali giornalisti televisivi di cronaca nera, evidenziano comportamenti estrefatti nel non saper dare alcuna giustificazione a ciò che abbia potuto determinare quel delitto (di cui proprio loro ne sono gli artefici…).
Ecco quindi esprimersi tutta una serie di ipotesi formulate da psicologi, conduttori televisivi, opinionisti, cronisti, etc., che provano a indagare sulle cause che hanno potuto determinare quel delitto, il movente o cosa l’abbia provocato…
Una serie di congetture che iniziano dalla inadeguata normativa vigente, la stessa che alimenta questa diffusa violenza, per proseguire con la mancata sicurezza del territoro, passando dalla scuola, sì… perché non riesce a intervenire in maniera corretta in quella nella fase adolescenziale, sì… così fortemente a rischio, in quanto si sa, quell’età rappresenta un momento particolare in cui ciascun giovane inizia a costruire la propria identità, riorganizzando totalmente il concetto di sé.
Parliamo di ragazzi che a causa di pressioni esterne manifestano disagi, in particolare provocando i loro coetanei, anche di sesso opposto, sì… un confronto che non semrpe risulta sereno.
In particolare, ogni qual volta che questi ragazzi sentono di esser inadeguati nel riuscire a sostenere i propri obiettivi di crescita, possono – quando quest’ultimi non vengono raggiunti – dare sfogo a manifestazioni di esclusione e/o d’isolamento, oppure permettono a gruppi esterni, solitamente violenti, di assoggettarli affinchè possano manifestare con essi il proprio disagio, una rabbia che si palesa quindi con atteggiameni di bullismo, minacce, insulti, aggressioni, attacchi omofobi e sessismo, fatti talmente gravi che determinano a molti loro coetanei, crisi depressive, ansia, disturbi alimentari (bulimia e/o anoressia), ma anche dipendenza da stupefacenti, internet, con la conseguenza quindi che molti di loro, non solo si allontanano dalla realtà, ma anche di dar seguito a comportamenti deliberati quali il suicidio…
Ma credo che prima di tutti, ad avere le maggiori colpe siano – su quanto sta accadendo – proprio i genitori, sempre disponibili ad assecondare ogni richiesta dei figli, anche quelle più errate, sì… pur di compiacerli o chissà forse dovrei dire, per non dover subire indirettamente quei loro disagi e difatti, invece che tentare di aiutarli e quindi di affrontarli insieme, ci si gira dall’altro lato e si fa finta di non vedere…
Difatti, sono molti i gentitori che vivono il rapporto con i loro figli quasi fosse un fastidio, sì… come se quel disagio adolescenziale possa in un qualche modo interferire nella loro vita, in particolare quando quest’ultimi si sono resi “indipendenti” o quantomeno slegati da quel concetto di coabitazione in famiglia, in quanto da tempo hanno proceduto ad una netta separazione che li ha di fatto, allontanati da quel focolare domestico…
D’altro canto bisogna comprendere che se uno (o entrambi i genitori) iniziano una nuova esperienza con un nuovo partner, si provoca indirettamente nei figli (anche se in modo naturale) un disagio che devono non solo subire, ma certamente superare (non parlo in questa sede del profilo finanziario…), già… a causa di quell’improvvisa modalità chiamata “famiglia allargata“, che il più delle volte determina (anche nel caso in cui il rispetto tra ciascun familiari non sia messo in discussione o quantomeno si dimostra rispettoso) un’atteggiamento ambivalente, sì… se non d’indifferenza, quantomeno discutibile.
Peraltro quanto sopra determina in ciascuno di quei soggetti un diverso concetto di libertà e di responsabilità, certamente difforme da quello espresso nella consuetudine dai loro coetanei, in particolare questi giovani provano a sperimentare autonomamente su di essi nuove responsabilità, emozioni che s’alternano anche attraverso l’ausilio di nuovi rapporti interpersonali, i quali però possono provocano (in molti casi…) veri e prori sensi di colpa, vergogna, rimorsi, ingratitudine, ma anche ahimè… rabbia, noia e disprezzo.della vita, non solo per se stessi, ma anche per quella degli altri…
E’ tempo quindi di riprendere il dialogo con i figli, altrimenti si è responsabili anche di tutti quei loro possibili fallimenti!!!
Il traffico degli stupefacenti giunge nell'isola… via mare!!!
Quando a metà gennaio di quest’anno ho scritto un post intitolato “Controllo del territorio in Sicilia??? Manca – secondo il sottoscritto – un serio coordinamento!!! – link: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/01/controllo-del-territorio-in-sicilia.html avevo preso ad esempio il trasporto degli stupefacenti attraverso lo stretto e precisamente grazie ai traghetti marittimi che ogni giorno conducono migliaia di persone dalla penisola alla nostra isola…
Ecco quindi che proprio ieri ho letto sul web un articolo che riportava di un controllo dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro; nel post si faceva riferimento al fermo di un’auto appena sbarcata presso uno degli imbarchi dei traghetti, proveniente da Villa San Giovanni…
L’ispezione ha fatto emergere un carico di circa 2 kg di marijuana ed una cospicua somma di denaro, il tutto nascosto all’interno di una scatola al di sotto di uno strato di agrumi e frutta…
Naturalmente quanto sopra costituisce uno dei tanti spostamenti che quotidianamente sviluppano quel cosiddetto traffico illegale e che vede transitare attraverso quei traghetti privati e statali, centinaia di chilogrammi di stupefacenti, tutti diretti verso la nostra regione…
Come avevo scritto allora, basterebbero poche decine di agenti per limitare in maniera considerevole quel traffico ma forse dal governo nazionale si preferisce che quanto in modo abituale accada, continui senza alcuna logica, forse perché non lo si vuole fermare!!!
Non so… forse debbo pensare che da quella vendita illegale sono in molti a goderne e quindi debbo credere che qualcuno di quei soggetti (istituzionali) posti a intervenire per constrastare questa “libera” diffusione (d’altronde… se di fatto non si limita in maniera decisiva questa riprovevole espansione, come la si vorrebbe chiamare se non con il suo nome: “libera”…) forse ne fa un uso personale e quindi non ha alcuna utilità a doverne limitarne lo spaccio…
Peraltro, sappiamo bene quanto l’aumento esponenziale del traffico di stupefacenti stia portando in questi ultimi anni a nuovi clienti; in particolare sono proprio le giovani generazioni ad esser maggiormente a rischio; difatti i numeri riportati dai presidi ospedalieri confermano come vi sia una vera e propria “moda” da parte di quest’ultimi adolescenti nell’assumere droghe, provocando quale rischio, quello di ritrovarci nei prossimi anni, migliaia e migliaia di giovani vittime!!!
Difatti, i giovani tra i 15 e i 24 anni che hanno fatto uso di droga sono stati oltre 18 milioni, nel particolare i maschi sono stati il 22% e le femmine il 12,%!!!
Il tutto a causa di uno Stato debole e ahimè inefficace, già… nel contrasto alla criminalità organizzata!!!
Come i "social media" stanno riprogrammando il cervello umano!!!
E’ da tempo che si parla di disturbi provocati dai social network, di quegli alti livelli di stress che provoca negli adolescenti e che provoca in molti casi di essi forti disturbi sulla personalità, come ansia, depressione e gesti autolesionistici estremi che possono condurre ahimè anche al suicidio…
La maggior parte di quei ragazzi, iniziano ad avere difficoltà nel dormire o nel rilassarsi dopo aver passato in rassegna taluni siti social e quella costante connettività determina su essi una condizione di spossatezza e debilitazione… che va sempre più intensificandosi, con le ore trascorse su quelle piattaforme tecnologiche…
Alcuni di quei giovani purtroppo, provano a superare quella sensazione di depressione, ricorrendo ad altre dipendenze quali alcool, fumo, droghe ed anche il gioco d’azzardo…
Scherzando… ripeto spesso alle mie figlie (quando le vedo trascorrere una parte del loro tempo dinnanzi a quegli smartphone) di prepararsi a quanto sta per accadere: “Sì…perché alcuni scienziati, prevedono in tempi celeri una tempesta solare che bloccherà qualsivoglia tecnologia informatica basata su frequenze radio, tra cui ad esempio il wi-fi, il che riporterà l’umanità al medioevo”!!!Non è che lo Stato sul gioco, sta favorendo la criminalità organizzata???
Sembra assurdo ma la parola “gioco legale”, stava nella denominazione sociale della società attenzionata dalla Commissione Antimafia!!!Non si spiega altrimenti, ma se lo Stato permette quanto sopra, significa che i suoi uomini o una parte di essi, hanno grande interesse economico, affinché tutto resti inalterato…
Cercasi legalità!!! Accettasi anche se compiuta in forma esigua…
L’esigenza cioè di educare i giovani sin dall’adolescenza al senso di responsabilità, al rispetto degli altri e di ciò che rappresenta la cosa pubblica…
Ciascuno di questi laboratori di vita, devono saper condurre alla formazione culturale e alla crescita di quell’individuo…
Il sistema è come ho scritto ieri “infetto” è quest’infezione ha colpito tutti, le famiglie, la scuola, il mondo del lavoro, sia quello pubblico che quello privato, lo sport, ecc…Tutti quegli strumenti hanno dimostrato d’aver fallito, perché “l’avere ha preso il sopravvento sull’essere”!!!
Ci vuole coraggio a definirsi… "magistrato"!!!
Ma come può aver fatto ciò… un vero schifo!!!
Ma cosa saranno mai quei miserabili euro, paragonati a quanto accaduto… ma si sa, alla fine da noi pagano sempre i soliti fessi!!!
La professione degli insegnanti è a rischio!!!

Studenti che feriscono i docenti con coltelli, ragazzi che picchiano a scuola i professori, altri che li aspettano fuori per vendicarsi del voto negativo ricevuto ed altri ancora che “stolkerano” quei loro insegnanti con telefonate, messaggi, foto e video postati su social…
A quanto sopra vanno aggiunti gli scontri tra “baby gang” o quelle azioni violente compiute dai “bulli” e dai loro succubi compagni, sempre disponibili ad assecondare gli squilibri di quel loro capo… con una serie di squallide azioni, prevalentemente compiute nei confronti dei più deboli o nei riguardi dei propri compagni disabili…
Condizioni disagiate, la mancanza di un capo famiglia, l’inadeguata o la debole personalità dei genitori il più delle volte disponibili ad assecondare i figli, un ambiente familiare che ha avuto ripercussioni giudiziarie, manipolazione dei figli da parte di un genitore per condizionarli negativamente verso l’altro, volontà di compiacere quest’ultimi, attirandoli verso se ed esaudendo ogni loro richiesta, abituali comportamenti accondiscendenti che fanno in modo di far sentire quei ragazzi, autorizzati a far ciò che vogliono…
Docenti quindi… considerati non solo istitutori, bensì “psicoterapeuti” posti lì in quelle aule per svolgere una nuova funzione, quella sì di trasmettere le cognizioni di materia a quei loro discenti, ma soprattutto, comprenderne le vulnerabilità a cui essi sono costantemente soggetti… Le problematiche di questi ragazzi, devono ritornare ad essere ricondotti alla famiglia o quantomeno ai loro genitori… i quali al limite, potranno richiedere il supporto di un psicologo…
La scuola deve ritornare a fare ciò per cui era stata predisposta, portando avanti tutti quei ragazzi che hanno desiderio d’apprendere… e allontanando una volta e per tutte, coloro che usano quei luogo per manifestare il proprio disagio…Non sono più tollerabili azioni di coercizioni nei confronti dei loro compagni, non è corretto pensare di utilizzare quei luoghi per spacciare o consumare stupefacenti o ancor peggio per minacciare i propri insegnanti, che dopo tanti anni di sacrifici e precariato, si ritrovano in quell’ambiente a dover subire impotenti le aggressioni di questi adolescenti…
E in tutto ciò dov’è il nostro Stato “buonista”??? Uno Stato che giustifica e tollera sempre chi aggredisce e non tutela gli altri… quelli che vivono nella scuola, per strada ed anche nelle proprie abitazioni!!!
Gli adolescenti… si danno alla politica!!!
Ospite d’onore il Ministro degli interni, Angelino Alfano, insieme ai suoi collaboratori più stretti… che con il suo intervento, ha voluto precisare che è giunto il momento di costruire un nuovo soggetto politico, moderato, liberale e popolare…
Ma i ragazzi, alla loro età, non hanno ancora di quei problemi… e diventa raro quindi… vederli discutere di politica o di quanto avviene intorno ad essi…
Un momento importante della loro vita… che li avvicina alla loro prima votazione, quel momento delle elezioni, di cui finora hanno fatto a meno…
Quindi… come dargli torto a questi giovani che vedono oggi la politica, come qualcosa di sporco… una casta in cui regna la corruzione e gli interessi personali e dove si assiste ad una totale strafottenza dei problemi della gente… Adolescenti…
Ora che l’adolescenza sia caratterizzata da grandi trasformazioni fisiche e psichiche è ormai un dato scontato, e che i caratteri sessuali, ovvero gli organi riproduttivi, modificano oltre che i caratteri distintivi del fisico anche quelli psichici con profondi cambiamenti del comportamento è ormai anch’esso dimostrato!!!.
Questa ansia genera due tipi di conflitti; il primo legato dal passaggio dal controllo dei genitori all’autonomia, mentre il secondo è legato alla consapevolezza della propria maturazione sessuale…
Certamente l’emancipazione dal controllo dei genitori e dalla loro dipendenza emotiva dipende dall’atteggiamento assunto dai genitori stessi durante l’infanzia; se la famiglia ha abituato il ragazzo/a ad una certa autonomia ed il controllo è avvenuto attraverso il convincimento e l’affetto, è più probabile che l’adolescente sviluppi un maggiore atteggiamento di fiducia in se stesso, mentre se al contrario una famiglia si è dimostrata autoritaria, può più facilmente, produrre un adolescente meno equilibrato e propenso al conflitto… infatti è stato dimostrato che la ribellione con il seguente rifiuto dell’autorità parentale è il problema più diffuso per i ragazzi/e.
Le relazioni con ragazzi/e della stessa età aiutano l’adolescente ad emanciparsi dalla famiglia. Si vengono a formare dei gruppi con dei valori comuni, a questo punto l’adolescente, aderendo al gruppo, soddisfa il proprio bisogno di sicurezza e di identità con un modello che può essere diverso, anche solo in parte, da quello proposto dai genitori.
Ovviamente c’è una forte distinzione e consapevolezza tra chi è dentro e chi è fuori dal gruppo, anzi molte volte essere esclusi dal gruppo, abbassa l’autostima del giovane e lo porta sempre più ad isolarsi…
In realtà essi mantengono sempre un certo senso critico, anche se non lo manifestano. Generalmente le ragazze vivono il gruppo in modo differente dai maschi; mentre questi ultimi lo vedono come sostegno ad un senso di ribellione che sentono dentro all’autorità dei genitori, le femmine lo vivono più come un mezzo per allacciare relazioni personali e sentimentali anche importanti…
La trasformazione fisica che si verifica, può diventare motivo di orgoglio, ma anche di imbarazzo, infatti anche in questo caso, gioca un ruolo importante l’atteggiamento che hanno avuto i genitori nei riguardi del sesso nei loro anni precedenti…
Se i genitori hanno trattato questo tema con imbarazzo invece che con naturalezza, può svilupparsi nell’adolescente un analogo imbarazzo ed una certa insicurezza, in ogni caso comunque è sempre il giovane a decidere il proprio comportamento sessuale…
L’adolescente, nella fase di passaggio dell’autonomia, nel volersi liberare dal controllo emotivo dei genitori, cerca per raggiungere questo risultato, un sostegno dal gruppo che diventa una sicurezza a vincere quelle invisibili barriere emotive di resistenza che spesso i genitori erigono. Oggi invece i genitori debbono cercare di vivere i naturali conflitti, come una normale fase di sviluppo dei figli verso l’autostima e l’autonomia, cedendo piano piano il controllo, in funzione della maturità acquisita dall’adolescente.
Certo, il problema sta nel fatto che il giudizio su tale maturità si basa su una percezione personale del genitore che risulta sempre influenzata da proprie barriere emotive, che indirettamente vengono trasmesse a livello inconscio ai propri figli…
I genitori non debbono mai dimenticarsi, di essere stati a loro volta adolescenti, di avere avuto anch’essi gli stessi problemi che oggi hanno i loro figli, che forse, sono stati vissuti in maniera diversa, a volte superati con maggiori o minori difficoltà, celando o manifestando i propri comportamenti, ed ovviamente scontrandosi o evitando qualsivoglia dialogo con i propri genitori…
Oggi comunque i genitori debbono stare più attenti ai propri figli, non bisogna mai fargli mancare la nostra presenza che deve essere vista come qualcosa di complementare alla propria crescita e non qualcosa che li faccia soffocare… e soprattutto dialogare, dialogare sempre, di qualunque argomento, anche quelli ritenuti tabù…, avere un rapporto dove tutto è messo in mostra, anche ciò che forse da genitori vorremmo non ci fosse raccontato…, ma è proprio lì che alla fine avremmo conquistato la fiducia dei nostri figli e dimostrato a noi stessi di essere degni, di poterci chiamare genitori!!!
Adolescenti…
Ora che l’adolescenza sia caratterizzata da grandi trasformazioni fisiche e psichiche è ormai un dato scontato, e che i caratteri sessuali, ovvero gli organi riproduttivi, modificano oltre che i caratteri distintivi del fisico anche quelli psichici con profondi cambiamenti del comportamento è ormai anch’esso dimostrato!!!.
Questa ansia genera due tipi di conflitti; il primo legato dal passaggio dal controllo dei genitori all’autonomia, mentre il secondo è legato alla consapevolezza della propria maturazione sessuale…
Certamente l’emancipazione dal controllo dei genitori e dalla loro dipendenza emotiva dipende dall’atteggiamento assunto dai genitori stessi durante l’infanzia; se la famiglia ha abituato il ragazzo/a ad una certa autonomia ed il controllo è avvenuto attraverso il convincimento e l’affetto, è più probabile che l’adolescente sviluppi un maggiore atteggiamento di fiducia in se stesso, mentre se al contrario una famiglia si è dimostrata autoritaria, può più facilmente, produrre un adolescente meno equilibrato e propenso al conflitto… infatti è stato dimostrato che la ribellione con il seguente rifiuto dell’autorità parentale è il problema più diffuso per i ragazzi/e.
Le relazioni con ragazzi/e della stessa età aiutano l’adolescente ad emanciparsi dalla famiglia. Si vengono a formare dei gruppi con dei valori comuni, a questo punto l’adolescente, aderendo al gruppo, soddisfa il proprio bisogno di sicurezza e di identità con un modello che può essere diverso, anche solo in parte, da quello proposto dai genitori.
Ovviamente c’è una forte distinzione e consapevolezza tra chi è dentro e chi è fuori dal gruppo, anzi molte volte essere esclusi dal gruppo, abbassa l’autostima del giovane e lo porta sempre più ad isolarsi…
In realtà essi mantengono sempre un certo senso critico, anche se non lo manifestano. Generalmente le ragazze vivono il gruppo in modo differente dai maschi; mentre questi ultimi lo vedono come sostegno ad un senso di ribellione che sentono dentro all’autorità dei genitori, le femmine lo vivono più come un mezzo per allacciare relazioni personali e sentimentali anche importanti…
La trasformazione fisica che si verifica, può diventare motivo di orgoglio, ma anche di imbarazzo, infatti anche in questo caso, gioca un ruolo importante l’atteggiamento che hanno avuto i genitori nei riguardi del sesso nei loro anni precedenti…
Se i genitori hanno trattato questo tema con imbarazzo invece che con naturalezza, può svilupparsi nell’adolescente un analogo imbarazzo ed una certa insicurezza, in ogni caso comunque è sempre il giovane a decidere il proprio comportamento sessuale…
L’adolescente, nella fase di passaggio dell’autonomia, nel volersi liberare dal controllo emotivo dei genitori, cerca per raggiungere questo risultato, un sostegno dal gruppo che diventa una sicurezza a vincere quelle invisibili barriere emotive di resistenza che spesso i genitori erigono. Oggi invece i genitori debbono cercare di vivere i naturali conflitti, come una normale fase di sviluppo dei figli verso l’autostima e l’autonomia, cedendo piano piano il controllo, in funzione della maturità acquisita dall’adolescente.
Certo, il problema sta nel fatto che il giudizio su tale maturità si basa su una percezione personale del genitore che risulta sempre influenzata da proprie barriere emotive, che indirettamente vengono trasmesse a livello inconscio ai propri figli…
I genitori non debbono mai dimenticarsi, di essere stati a loro volta adolescenti, di avere avuto anch’essi gli stessi problemi che oggi hanno i loro figli, che forse, sono stati vissuti in maniera diversa, a volte superati con maggiori o minori difficoltà, celando o manifestando i propri comportamenti, ed ovviamente scontrandosi o evitando qualsivoglia dialogo con i propri genitori…
Oggi comunque i genitori debbono stare più attenti ai propri figli, non bisogna mai fargli mancare la nostra presenza che deve essere vista come qualcosa di complementare alla propria crescita e non qualcosa che li faccia soffocare… e soprattutto dialogare, dialogare sempre, di qualunque argomento, anche quelli ritenuti tabù…, avere un rapporto dove tutto è messo in mostra, anche ciò che forse da genitori vorremmo non ci fosse raccontato…, ma è proprio lì che alla fine avremmo conquistato la fiducia dei nostri figli e dimostrato a noi stessi di essere degni, di poterci chiamare genitori!!!
Morire nell’indifferenza generale…
Di tutto avrei voluto scrivere, soprattutto quando si trascorre una bella giornata come quella di Ferragosto…
Ecco che noi uomini duri, vissuti, cercavamo di impressionare le nostre coetanee, illuderle di avere a che fare con ragazzi tosti…mi sentivo un po’ come John Travolta nel film “ Greease ”, e poi la musica con quello “ Stereo” così si chiamava, mezzo scassato e la chitarra che non mancava mai per suonare le canzoni del gruppo dei REM e di quelle un po’ passate di Baglioni e Battisti…
Morire nell'indifferenza generale…
Si trattava di andare in cerca della legna, raccoglierla il giorno prima in tutti quei casolari diroccati, procurarci il necessario affinché quanto compiuto potesse rappresentare una festa bellissima; l’obiettivo era fare in modo che il nostro fuoco potesse essere visto anche da lontano, raccogliere il fondo cassa per acquistare di tutto, panini, carne, salsiccia e soprattutto bevande per tutti… in particolare birra ed ammetto anche qualche bottiglia di whisky, anche se il sottoscritto è da sempre astemio…
E poi, c’era il momento di tenerezza, si cercava di trovare un posto più coperto, bastava anche soltanto appartarsi dietro un ombrellone, per scambiarsi effusioni e baci, sentirsi drogati d’amore… si era l’ormone dell’adrenalina che dal corpo iniziava a farsi sentire, eravamo inebriati ed eccitati senza aver fatto uso di sostanze stimolanti…Bastavamo noi e la nostra personalità per rendere tutto così incredibilmente bello, ed ancora, il bagno a mezzanotte, tutti in costume a giocare, scherzare, abbracciarsi e a volte ad approfittare di quel buio per far l’amore…
Sì… alla fine giungeva l’alba e un po’ distrutti rientravamo al residence, nei propri appartamenti per addormentandoci pensando a cosa avremmo trovato l’indomani… già, un nuovo amore!!!
Voler festeggiare il Ferragosto in questo modo, è un crimine per tutti noi!!!
Ovviamente quando è giunto il 118 il giovane era già deceduto e subito dopo sono giunti i militari dell’Arma…
Già…vorrei aggiungere come per tutta la serata, quantomeno fino alle due di notte non si è vista neppure l’ombra della polizia, ne in strada dove le macchine avevano creato due file interminabili, ne sulla spiaggia…Sarebbe bastato un semplice controllo, con alcuni cani antidroga e state tranquilli che forse non avremmo trovato gli “spacciatori” ma certamente avremmo salvato una vita!!!
Ma ciò che nessuno vuole dire è che durante il tentativo di rianimazione, attraverso un massaggio cardiaco, prima da parte degli amici e quindi dagli operatori del 118, i bambini che transitavano insieme ai genitori per rientrare nel nostro villaggio, hanno assistito in diretta a quella tragica circostanza e mi è stato raccontato da alcuni amici e parenti, che molti di loro hanno avuto paura a dormire la notte…
E la festa in spiaggia, pensate che si è conclusa…??? NO… tranquilli è continuata come se nulla fosse accaduto…
































