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A caccia dei fiancheggiatori del boss Messina Denaro

Ora che si è conosciuto il mezzo di trasporto con il quale il boss di cosa nostra si muoveva in questi lunghi anni per le strade siciliane, credo diventi per le forze dell’ordine agevole comprendere i luoghi e soprattutto le persone che egli ha incontrato… 

D’altronde quando parlo di una condizione “fattibile”, per non dire certamente comoda, è perché paragono questa attuale situazione a quella proposta in un film del 1998 interpretato da Gene Hackman e Willy Smith, intitolato – vedasi la coincidenza – “Nemico Pubblico”!!! 

Già… in quel film furono memorabili alcune scene tra cui le riprese satellitari, già… con le quali era possibile pedinare dall’alto gli spostamenti delle persone monitorate.

Parliamo di molti anni fa, ma ciò che sembrava allora fantascienza è diventato da un po’ di anni realtà, difatti tra satelliti, cimici, microfoni, controlli telefonici e verifiche incrociate di telecamere stradali (le cui memorie ricordo sono solitamente conservate in archivi backup “iCloud”), diventa elementare utilizzare quelle fonti per processare in maniera “inversa” i vari spostamenti che quel boss ha compiuto, ma soprattutto – visto i luoghi in cui si è recato – gli eventuali soggetti con cui di fatto si è incontrato!!!

Certo ora si tratta di voler portare a compimento quanto iniziato dopo la sua cattura e difatti sono attualmente in corso tutta una serie di perquisizioni – disposte della Dda di Palermo – che vanno da Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazzara, etc., per individuare la rete dei fiancheggiatori del  boss di cosa nostra.

Come in quel film si stanno provando a ricostruire gli spostamenti di quel capomafia nei mesi precedenti all’arresto e soprattutto determinare la disponibilità di immobili e covi segreti di cui soltanto egli era a conoscenza… 

D’altronde nel giorno del suo arresto sono state trovate alcune chiavi e come in quel film si sta cercando tramite le immagini satellitari, celle telefoniche, tabulati del cellulare e videocamere piazzate in diversi punti della provincia Trapanese, di determinare dove e chi abbia incontrato in quei giorni quel boss.

Difatti è grazie a quella sua “Alfa” – l’auto con cui il boss latitante si spostava tranquillamente, che gli investigatori stanno verificando gli spostamenti, scoprendo dove si recava e non solo per la gestione di quelle sue attività fraudolente…

Si stanno quindi provando le chiavi sequestrate verificando se qualcuna di quelle apra qualche appartamento, garage, locale tecnico o quant’altro a prima vista insignificante, il tutto celato in complessi immobiliari poco appariscenti, ma luoghi nei quali egli si è sicuramente recato!!! 

Chissà se proprio oggi – data di commemorazione del Giudice Borsellino e della sua scorta – non venga improvvisamente ritrovata, già… in uno di questi covi, la nota Agenda Rossa, a suo tempo prelevata dagli uomini di quel suo capo, Totò Riina, per poi – immagino – esser stata conservata in quella cassaforte, la stessa che ahimé il “Capitano Ultimo” non ha mai potuto aprire (il sottoscritto conoscendomi… – sono certo – al suo posto avrebbe sicuramente disobbedito ad un ordine così scellerato…) già… a causa di un comando trasmesso da un superiore posto nei “piani alti”!!!

Già… ritrovarla ora sarebbe una bella impresa e aggiungerei un bel regalo per tutte le vittime della mafia!!!

Ovviamente va detto… sempre che poi si decida da parte delle nostre Istituzioni di pubblicarne il contenuto: sì… perché comprendere come questa decisione potrebbe rappresentare ancora una volta, l’inizio di una nuova peripezia!!!

SANREMO: Decide il voto dei "gilet" infiorati"!!!

Una vittoria di contestazione… il pubblico ha deciso per tutti!!!

Per un istante una esibizione canora si è trasformata in una ressa partitica, dove il pubblico – ad iniziare da quello presente al Teatro Ariston – ha deciso, con fischi e urla, che quella classifica fosse falsata!!!
Difatti tutti gridavano vincitrice Loredana Bertè ed anche Franceso Renga, a cui seguivano Simone Cristicchi e Daniele Sivestri che quantomeno sono stati premiati rispettivamente con la migliore interpretazione/composizione musicale e come migliore testo, premi Mia Martini e Lucio Dalla.
“Ultimo” riceve il premio “TIM” ed anche il televoto…
Ma allora com’è possibile che a vincere la competizione canora sia stato Mahmood???
Semplice… 
Stando ai dati ufficiali, le percentuali del televoto avevano stabilito che i risultati fossero i seguenti:
Ultimo: 46.5% dei voti
Il Volo: 39.4% dei voti
Mahmood: 14.1 % dei voti  
Se osservate Ultimo ha preso ben tre volte i voti di Mahmood… ed allora cos’è accaduto affinché quel risultato si sia potuto trasformare in qualcosa di diverso??? 
Ripeto… semplice, gli spettatori erano incazzati!!!
D’altronde si era già visto durante le precedenti serate, erano lontani da quei modi rispettosi degli anni passati, si quando il pubblico era lì ad ascoltare in maniera ossequiosa…
Ora sono lì a partecipare a modello “xfactor” o “italia’s got talent”, sono un pubblico partecipe e dove la volgarità è sempre presente, proprio come quei programmi in cui taluni suoi presentatori, danno il meglio di loro… 
Ecco perché il pubblico ha cambiato quella prima percentuale, contestando a gran voce il voto delle altre due giurie e cioè della sala stampa e della giuria d’onore, premiando l’unico tra i tre che non avrebbe mai vinto!!!
Ovviamente non ho nulla contro quel ragazzo che anzi, con la sua canzone ha portato una musicalità coinvolgente ed un testo in cui è presente un messaggio importante!!!
nel rivotare quindi per decidere il vincitore, tra quei tre finalisti qualcosa è cambiato, e si è deciso di premiato il voto di contestazione, già quella canzone “Soldi” che si era classificata prima con solo il 38.9% dei voti!!!
Mentre Ultimo al secondo posto ha ricevuto il 35.6% dei voti ed infine  Il Volo, terzi classificati, hanno ottenuto il restante 25.5% dei voti!!!
La somma quindi di tutti i voti hanno stabilito che le percentuali finali che hanno decretato la vittoria di Mahmood con il 63,7%, ecco quindi il motivo di quella vittoria legittima.
Certo, se avessero fermato il voto – com’era giusto fare – a quell’ultima percentuale finale tra tutti i contendenti, a vincere sarebbe stato certamente “Ultimo”…
Rirìtengo difatti che questa vittoria gli sia stata “strappata”, non tanto da una altra canzone migliore o la cui interpretazione è stata eseguita in maniera migliore, no… purtroppo come sempre accade in questo nostro Paese, la decisione passa da una sensazioni di antipatia o simpatia, che conduce solitamente a favorire non sempre i più bravi, ma quelli più simpatici…
D’altronde al pubblico poco importa se essi siano meritevoli oppure no, perché si sa… a loro interessa che vinca uno come “loro” o che abbia a che fare con i “soldi“!!!
Peraltro, perché meravigliarsi: “Non sono questi i reali motivi per cui i più bravi in questa nazione… restano sempre così come sono e cioè… ULTIMI”???

Grazie Capitano, mio Capitano!!!

Se pensiamo ad un ufficiale che incarna lo spirito della lotta alla mafia… senza togliere meriti a nessuno, in particolare proprio a quanti hanno sacrificato la loro vita, il primo nome che mi viene in mente si chiama Sergio De Caprio, ufficiale dei carabinieri e noto all’opinione pubblica come “Capitano Ultimo“…
Fu il suo nucleo scelto dell’Arma che nel 1993 riusci dopo ventiquattro anni di latitanza, ad arrestare il boss Totò Riina… il “Capo” di cosa nostra, che grazie alle protezioni istituzionali/politiche e soprattutto mafiose, riusci a comandare quest’isola per mezzo secolo…
Ora, se pur riconosco che le modalità coercitive di quella associazione criminale siano andate in questi anni affievolendo, pensare che quei soggetti “affiliati” siano diventati improvvisamente “virtuosi”, la ritengo una vera e propria follia e certamente mi sembrerebbe alquanto imprudente da parte dello Stato, abbassare la soglia di pericolo…
D’altronde si sa… la mafia non perdona e come ho più volte scritto, possiede una memoria a lungo termine e non dimentica certamente quegli uomini che hanno saputo infliggerle un grave smacco…

E’ logico che con queste premesse, Sergio de Caprio, non può vivere sonni tranquilli… anzi tutt’altro!!!
Non si comprende quindi, come sia stato possibile che – nel giorno dell’anniversario dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’autista Domenico Russo – all’ex Capitano (ora Colonnello) Sergio Di Caprio, venga revocato il diritto all’uso dell’auto blindata…
Incredibile, anche ai por… hanno dato in questi anni l’auto blindata, senza che nessuno di loro la meritasse, ma soprattutto senza aver mai ricevuto la benché minima minaccia e ad uno, uno dei pochi a cui non andrebbe mai tolta – anche solo per ciò che è stato capace di fare a differenza di molti – gli viene di fatto negata!!!

Certo… m’immagino cosa avrà pensato e quanta amarezza ci sarà in cuor suo sapendo d’aver dedicato la propria vita per questo paese, il nostro, che non premia chi merita, ma anzi viceversa li calpesta…
Intervistato l’ex Capitano ha commentato: “Sono un soldato, non ho il diritto di entrare nel merito di questa decisione”, aggiungendo, “chiaramente la vicenda legata alla mia sicurezza riguardava ciò che alcuni collaboratori di giustizia, tra cui La Barbera, spiegavano sul killer Bagarella, che in un’occasione aveva offerto un miliardo di lire a chi avesse fornito indicazioni su di me”, concludendo “se questa è la decisione la rispetto“!!!
A sentire queste notizie, si resta senza parole… ma d’altronde coloro che oggi tolgono ad egli quell’auto blindata, sono gli stessi che permettono a Messina Denaro di continuare a vivere in maniera indisturbata e quindi cosa dire, forse è giusto così…
D’altronde da noi si sa, vi è un certa predisposizione a lasciare sole le persone che combattono la criminalità, l’elenco è lunghissimo ed in quella lista non vi sono soltanto magistrati o militari, ma anche molti cittadini, che si sono voluti ribellare…

Persone perbene che credono nella giustizia, che non si fanno piegare dal sistema, ma che lottano contro tutto il marcio presente, anche all’interno di quegli uffici istituzionali, soggetti che fanno di tutto affinché le prevaricazioni vengano debellate, siano quest’ultime commesse da quella associazione criminale o se compiute da una lunga schiera di soggetti che a modo loro, si vorrebbero ergere a paladini della legalità… senza aver mai presentato una formale denuncia!!!
Ma “Ultimo” non sarà mai solo, perché con lui ci siamo Noi…
Colonnello De Caprio, quanto da Lei compiuto non sarà mai legato ad un solo istante o per meglio ad un “attimo fuggente“, ma resterà per sempre “eterno”: Grazie Capitano, mio Capitano!!!

Chi fu a contattare il capo di "Cosa Nostra" Toto Riina, per effettuare le stragi?

Forse allo Stato servo per parafulmine!!!”.

Con questa frase, il “Capo dei capi” Totò Riina, ha voluto esprimere, durante un processo, una riflessione, riferendosi al periodo delle stragi di quegli anni…
Ieri, ho ascoltato una trasmissione interessante su Radio 24, presentata da Gianluca Nicoletti, con ospite d’eccezione il Presidente del Senato, Pietro Grasso…
Per chi volesse ascoltarla, riporto di seguito il link della puntata: http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/melog/trasmissione-giugno-2017-130246-gSLAfB2GLC
La puntata si apre parlando del libro appena pubblicato dal Presidente del Senato, sulla storia della guerra alla mafia.
D’altronde il magistrato, fu in prima persona protagonista di quel periodo, essendo stato designato, giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra…
L’intervista comunque esamina anche le vicende di questi giorni, il dibattito scatenatosi dopo la sentenza della Cassazione sulla carcerazione a causa delle gravi condizioni di salute del capo mafia, Totò Riina.
Del resto, dopo il grande clamore sul suo arresto, del boss, non se ne più parlato… vent’anni di silenzi in cui tutti abbiamo saputo, che era rinchiuso in quella cella, nel carcere di Opera.
All’improvviso, in questi ultimi anni, qualcosa è cambiato… 
Difatti… alcune intercettazioni sono state portate a conoscenza dei media: quelle frasi denigratorie nei riguardi dell’ex amico Bernardo Provenzano (considerato da Riina, un “giuda”, in quanto aveva permesso l’individuazione del rifugio ove era nascosto), le minacce verbali nei confronti del giudice Di Matteo, frasi criptiche che celano i segreti della nostra storia recente, che soltanto egli conosce…
Quella vergognosa pagina della trattativa tra Stato e mafia, i “papelli” presentati e poi dichiarati falsi… quelle frasi riportate “io non cercavo nessuno, erano loro che cercavano me”… 
Ma loro… chi??? Già, chi erano questi uomini che trattavano con il boss corleonese???
Abbiamo letto d’inchieste ufficiali sui Ros, sui rapporti con l’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, abbiamo avuto modo di ascoltare il figlio Massimo e la sua versione dei fatti…
Ed ancora, cosa dire di tutte quelle circostanze ambigue… 
Come dimenticare la mancata perquisizione del covo del boss, subito dopo il suo arresto, quella villa lasciata lì… abbandonata… per tre giorni, affinché gli uomini di quella associazione (o chissà gli uomini dei servizi segreti…), potessero recuperare tutti quei documenti nascosti all’interno della cassaforte, sì… e cosa dire dell’Onorevole Mancino che alcuni giorni prima, aveva dichiarato di essere a conoscenza del suo arresto…
D’altra parte, come classificare quelle strane circostanze, dove i servizi segreti appaiono (e scompaiono), da quelle stragi imputate alla mafia, vedasi ad esempio Via dei Georgofili, della quale nessun mafioso ha mai parlato… oppure dell’omicidio di Borsellino, siamo sicuri che è stata la mafia, oppure dietro quella bomba non ci siano stati i servizi deviati… e che fine ha fatto… quell’agenda rossa che il magistrato portava sempre con se e non lasciava mai???
Certamente dice bene l’ex Procuratore di Palermo Pietro Grasso: ” Non dobbiamo dimenticare che Riina è ancora il capo di Cosa Nostra e che la legge può dare la possibilità di interrompere il regime del 41bis, basta che collabori!!! Riina potrebbe ottenere la cessazione delle misure facendoci sapere chi erano quelle persone importanti che lo hanno contattato prima di fare delle stragi”…
Ma il sottoscritto alcuni giorni fa, avevo riportato “nessuno ha interesse a far uscire il boss, anzi sono tutti d’accordo per tenerlo lì… messo a tacere per sempre e ridotto al completo silenzio!!!”.
Sperare quindi ora (per come molti chiedono…) che il boss di cosa nostra, possa convincersi a parlare, mi sembra alquanto irreale; di contro, sarà perché sono stato condizionato dei libri letti di Forsyth e Le Carrè, ma su questa circostanza, non so perché… ho uno strano presentimento: la notizia in prima pagina, della sua fulminea scomparsa!!!   

31 Dicembre 2016: fine di un anno fallimentare!!!

Per fortuna questo 2016 se ne sta andando… per sempre!!!
Mai anno fu così doloroso, almeno per il sottoscritto… 
Per il resto, mi consolo sapendo che probabilmente, le situazioni andate male quest’anno, volgeranno diversamente nel 2017 e chissà se proprio alcune di quelle circostanze, potrebbero…  completamente ribaltarsi!!!
Comunque, so di non essere il solo in questa mia litania e se sono ancora qui a parlarne, posso ritenermi più fortunato di quanti, ahimè, non ci sono più…
Per cui… tralasciando i miei problemi personali, vorrei esaminare con Voi, quest’anno appena trascorso, evidenziando quanto accaduto al nostro paese, in modo del tutto imparziale… 
Ovviamente, inizio con quanto mi sta più a cuore… e cioè con quella corruzione che ci ha resi, dopo il film “Il Padrino”, i più famosi (in senso negativo…) nel mondo, superati anche da quei paesi che negli anni, erano ai primi posti in quella sciagurata classifica!!!   
Siamo come dicevo sopra, il paese con la più alta percentuale di corruzione, mi riferisco in particolare agli appalti pubblici: le nostre opere subiscono “solitamente” un aumento esponenziale dei costi e soprattutto dei tempi… alla faccia dei “controlli” e di quella inconcludente agenzia “anticorruzione”…
Ho letto che per gli appalti di oltre 100 milioni di euro si “impiegano non meno di 15 anni ed il 42% di questo tempo è passato, senza che sia stata messa una pietra“!!!
Se poi aggiungiamo, tutti quei soggetti che a causa d’inchieste per corruzione, abuso d’ufficio, truffa, falso in atto pubblico, ecc… ecco che per questi procedimenti, sono più i soggetti inquisiti che quelli moralmente onesti…
Non parliamo poi dei “politici”… quella è una categoria che dovrebbe chiamarsi ormai in un altro modo, ma parlarne oggi, occuperebbe tutto il mio post; mi riservo quindi tutto il 2017 per dedicarmi con maggiori attenzione su quanto da loro compiuto: L’Italia comunque, è lo Stato con il maggior numero di parlamentari indagati…
L’Italia ha il record delle auto blu: tra stato, regioni, province, comuni, enti pubblici e società miste pubblico-private, sono oltre mezzo milione ed inoltre vanta la compagine ministeriale più numerosa, circa un centinaio fra ministri, vice ministri e sottosegretari…
Passando alla Giustizia: siamo lo stato europeo con i maggiori processi pendenti; si pensi che, soltanto quelli penali, raggiungono la considerevole cifra di un milione e cinquecentomila, con una efficienza dichiarata per qualità e per “indipendenza” tra le peggiori d’Europa: per risolvere un semplice procedimento civile occorrono mediamente tre anni… 
Per quanto concerne la famiglia ed in particolare i minori, è stato censito che su dieci milioni di quest’ultimi, un milione e mezzo, vive in condizioni di povertà assoluta… il nostro paese infatti si trova all’ultimo posto, superata anche da Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria…
Siamo superati da tutti anche dal punto di vista scolastico, con dati Istat che dimostrano l’abbandono da parte dei ragazzi tra i 15/16 anni, della scuola pubblica e con il record d’abuso di tabacco, alcol e stupefacenti in età giovanissima… 
Agli insegnanti non va meglio; oltre a risultare i più anziani, sono i meno pagati d’Europa, con contratti mai rinnovati e scatti base all’anzianità di servizio, ogni circa sei/sette anni… 
Per quanto concerne il sociale: siamo il paese con il più alto debito pubblico in rapporto al PIL, ogni Italiano nato… possiede un debito di circa 30.000 euro… e comunque siamo sempre all’ultimo posto nel rapporto tasse pagate/servizi ricevuti e sempre primi tra i paesi con maggiore evasione fiscale!!!
La disoccupazione sale ogni anno ed il nostro paese è ultimo in Europa nel sostegno alle famiglie, mentre i giovani, sono senza occupazione, costretti a emigrare, in particolare la categoria femminile, che presenta il maggior tasso di inattività tra i 18/35 anni, come restiamo in fondo alla classifica, anche per il numero di laureati e per i salari loro concessi, certamente tra i più bassi d’Europa… in particolare nel numero dei ricercatori… rispetto alla popolazione.
I nostri giovani italiani laureati, sono quelli che contano di meno in Europa, sia dal punto di vista sociale, economico, demografico, ma soprattutto politico, avendo il minor peso elettorale di tutta Europa…
Non parliamo poi di pari opportunità… la meritocrazia non esiste… e vanno avanti come sempre i “cretini” raccomandati!!!
Non parliamo dell’ambiente, dello smog e delle discariche, siamo il paese che ne produce più di tutti, quasi il 40% dell’immondizia finisce in discarica, con un giro d’affari (in particolare per quelle associazioni criminali), di miliardi e miliardi, con reati che superano le decine di migliaia… 
Siamo inoltre il paese che rilascia al suolo più diossine e furani di chiunque altro, primi anche per l’emissioni di gas serra: nella classifica delle 30 città europee siamo quelli con la peggiore qualità dell’aria e di queste 20 sono italiane.
Siamo inoltre ultimi in Europa per sviluppo e innovazioni, come per qualità della connessione a banda larga o per numero di famiglie connesse a internet, e per nuove tecnologie…
Non parliamo di quella cosiddetta “imprenditoria”; il nostro Paese presenta il maggiore calo del lavoro da non dipendente, per quel ricorso ad orari flessibili e per le poche imprese che utilizzano quale modello, la partecipazione agli utili da parte dei lavoratori… mentre la Banca Mondiale ha conferito all’Italia, lo scettro per il sistema più gravoso di prelievo fiscale sulle imprese non solo di tutta Europa ma anche nel mondo… 
Nessuno infatti viene più ad investire da noi, acquistano i nostri marchi e svolgono la produzione altrove… anche per colpa della burocrazia e della sua regolamentazione!
D’altronde l’Italia è l’unico paese che a fronte di una pressione fiscale fra le più elevate, offre servizi ed infrastrutture da terzo mondo, dimostrando d’essere la peggiore nei rapporti costi/benefici…
Siamo l’economia europea meno cresciuta, con un tasso medio annuo (irrisorio) pari allo 0,1%, contro l’1,3% dell’Unione Europea… 
L’ex potenza industriale e manifatturiera è stata abbondantemente superata da altri stati e le nostre imprese, non sono più considerate, tra le migliori nel mondo…
Tra i record negativi, vi sono inoltre anche i ricorsi della Commissione in Corte Ue di Giustizia, per la mancata esecuzione di precedenti condanne della stessa Corte e siamo lo Stato membro dell’Ue che ha subito maggiori procedure d’infrazione al diritto comunitario…
Come avete potuto leggere, quanto sopra rappresenta soltanto una parte di quei record negativi, numeri di cui nessuno ovviamente fra i nostri governanti… vuole parlare!!! 
D’altronde vedrete come già questa sera, prima dell’inizio dell’anno, qualcuno verrà a raccontarci dinnanzi alle Tv nazionali, di come sia andato meravigliosamente quest’anno… che i problemi in corso sono da legarsi a quanto avviene nel mondo, a quelle problematiche internazionali legate alle guerre o al terrorismo, che vi è una grossa e persistente crisi finanziaria, ma di questa nostra politica inconcludente di governo, degli sprechi che non si riescono ad eliminare, di quelle indennità a cui non si pone alcun limite “morale” e che ricade sulla nostre tasche, ecco, invece di parlare di questo meraviglioso paese naturale e dei suoi cittadini, perché non si cerca di realizzare un programma concreto, che dia ripresa di sviluppo ad un paese in completo dissesto???
Ma come vado da un bel po ripetendo… sono sempre le stesse parole…
Riguardate quei discorsi fatti negli anni passati e vi accorgerete come nulla da allora sia cambiato… niente… neppure quelle loro inutili facce!!!
Mi ero riservato per ultimo il nostro “Sud Italia”, in particolare la nostra isola Sicilia… ma forse chissà, è stato meglio così; sì, d’altro canto ho scoperto che l’avremmo vinta proprio noi “siciliani” quella maglia nera, già, per esserci classificati primi come la regione più povera d’Europa!!! 
Cosa aggiungere, non ci resta che sperare (come sempre) nell’anno  nuovo… e quindi, 
I MIGLIORI AUGURI “A TUTTI ” – BUON 2017!!! 

Valentino… ecco perché sei il vincitore morale del titolo 2015!!!

Un Motomondiale falsato… qualcuno aggiunge di “cartone”…
Sono un’estimatore di Valentino da quando correva nella 125, però a differenza di molti suoi tifosi, ho avuto anche parole di elogio in questi anni per Jorge Lorenzo, che ritenevo ( ma ritengo ancora oggi… ) un gran pilota…
Il problema non è infatti lui… forse indirettamente non è nemmeno esistito il complotto del “biscotto”o meglio da parte sua, sicuramente non c’è mai stata una richiesta di “sostegno”  al proprio conterraneo Marc…
Sarà stata certamente una iniziativa propria… quella di Marquez… forse per invidia o per quant’altro accaduto in precedenza ( vedasi per esempio… la caduta in Argentina o la vittoria di Valentino ad Assen, che ha escluso allo spagnolo, la possibilità di poter competere per questo mondiale ), di certo c’è… che nel circuito prima di Sepang e successivamente quello di Valencia, Marquez  abbia dato il meglio di se per favorire Jorge…
Non sono io a dirlo…  ma le telemetrie che sono state in questi giorni analizzate… dimostrano, ma si vedeva bene già… osservando la corsa, che il pilota spagnolo, non avesse minimamente ostacolato nella penultima gara il sorpasso di Jorge e poi di contro, dopo averlo fatto andare via, si sia posizionato a protezione… contro il nostro Valentino.   
Quella miriade di sorpassi e contro sorpassi, fatti in condizioni al limite di regolamento, sarebbero dovute essere state limitate, già allora, dai giudici di gara… che di fatto invece non intervenendo, hanno messo a grave rischio l’incolumità dei due piloti… 
Successivamente, quando Valentino, lo ha… per l’ennesima volta superato, l’accosta… in quel suo gesto di forza (quel momento resterà per sempre nella storia del motociclismo…), sicuramente un gesto eclatante di superiorità (ben peggiore di un qualunque schiaffo si possa ricevere nel corso della propria vita…)  ed ecco quindi che in quell’istante… Marquez… provando qualcosa d’innaturale ( per il sottoscritto voleva reagire… a me a dato l’impressione che volesse colpirlo con il casco…) scivola rovinosamente!!!     

Se poi analizziamo l’ultima gara, dove sin dall’inizio si piazza a protezione di Jorge e dove durante la gara, se pur più veloce… non tenta mai il benché minimo sorpasso (forse solo se Lorenzo fosse uscito di strada l’avrebbe passato… per poi chissà, farsi raggiungere e quindi ripassare…) sempre lì a seguito… come una “cagnolino” con il proprio padrone e soltanto quando il proprio compagno Pedrosa lo raggiunge… lo supera… ( ecco è qui che si evidenza il complotto… i tempi infatti tra le due moto della Honda… sono diversi, Pedrosa a cominciare da circa 15 giri alla conclusione della gara, recupera circa 10 secondi ai due fuggitivi… quasi un secondo a giro fino a giungere aggrappato a Marquez e Lorenzo…) e si lancia verso Lorenzo… ecco a quel punto… l’insicuro scudiero e guardaspalle, si sveglia dal sonno nel quale si era destato e all’improvviso… si trasforma in un coraggioso e impavido combattente… effettua un sorpasso pericolosissimo, rischia di urtare con la propria moto quella del compagno Pedrosa… che proprio a seguito di ciò… sarà costretto a rallentare, allargarsi e quindi, trovarsi distaccato da Jorge… mancano soltanto due giri al termine e purtroppo non c’è più tempo per recuperare… 

Primo Jorge… secondo Marquez, terzo Pedrosa… ma soprattutto quarto, dopo essere partito ultimo il grande Valetino Rossi!!!
Il primo riceve dei timidi applausi e qualche fischio, il secondo soltanto insulti… a Pedrosa va meglio con degli applausi… ma per il resto… tutti quanti al suo ingresso nel paddock… (anche i meccanici dei team avversari) sono a proclamare vincitore morale… Valentino Rossi!!!  
Una grande manifestazione d’affetto e di apprezzamento, che avrebbe voluto vedere uno spettacolo differente, difatti a Sepang, si poteva prendere la decisione (da parte di quei “cosiddetti” giudici), di valutare quanto accaduto… dopo la gara spagnola. 
Ciò avrebbe portato ad avere sin dalle prove libere di Valencia, un reale confronto tra questi due grandi piloti, che avrebbero egualmente meritato di gareggiare ad armi pari… per vincerlo questo titolo mondiale (non bisogna dimenticare o sminuire, quanto finora fatto dal pilota spagnolo Jorge Lorenzo) il quale meritava anch’egli, insieme al nostro Valentino, di poterlo vincere questo mondiale…
Quindi si trattava di avere un giudizio più riflessivo… dopotutto è stato successivamente dimostrato che non vi fu alcun comportamento disonesto da parte dell’italiano, vedasi per esempio la tanto proclamata pedata… ma soltanto la volontà con quel gesto eclatante, di richiamare l’esuberante ragazzino Marquez ad un comportamento più sportivo…
Alla fine della gara di Valencia, i Giudici si sarebbero potuti con calma riunire, valutare tutte le possibili prove, televisive, telemetriche e quant’altro, ascoltare le posizioni a difesa dei due piloti e soltanto allora, avrebbero potuto esprimere con serenità il loro giudizio… penalizzando anche, se fosse stato necessario Valentino e quindi, dopo quelle valutazioni, riformulare la nuova classifica con l’applicazione delle penalizzazioni, così che… solo a quel punto, avremmo saputo chi meritava il mondiale.
Così non è stato fatto ed è per questo che la moto mondiale ha perso una grande occasione ed una gara finale, sicuramente più entusiasmante di quella vista, ad esclusione certamente da quanto fatto, dai piloti Rossi e Pedrosa… 
Ora che però è tutto è finito… iniziano per i due piloti spagnoli i loro reali problemi: già, Jorge Lorenzo, è stato piantato dal proprio sponsor Sector (società brand d’orologi sportivi, famosi in tutto il mondo) ed ora è venuta ad interrompersi anche la collaborazione tra lo sponsor Gas e Marc Marquez…
Per ognuno di essi, i fati accertati hanno dimostrato come, siano venuti meno, quei valori fondamentali di espressione della sportività, sfida e sana competizione e quindi, proprio per la mancanza di quei valori e con quanto accaduto nelle ultime settimane, hanno deciso di rescindere con i due piloti, i contratti in essere… 
Infine l’azienda di Valentino – la VR46 – che gestisce il merchandising di venti piloti per un fatturato di milioni di euro l’anno, molto probabilmente interromperà  il proprio rapporto commerciale con Marc Marquez…
Si alla fine… Jorge e Marc, avranno –ognuno a modo loro– vinto, ma con il tempo queste vittorie, dimostreranno essere soltanto… delle vittorie di Pirro!!!

Non più "Ultimo"… ma "Primo" tra i primi!!!

In modo assolutamente segreto, nei giorni d’Agosto ( quando cioè la maggior parte dei cittadini si gode il periodo feriale ed è poco attenta dal seguire le notizie…), ecco, avvalendosi di queste particolari circostanze, il Comando generale dei carabinieri, trasmette all’ex Capitano “Ultimo”  oggi Colonnello Sergio De Caprio, una comunicazione, nella quale lo informa di ridimensionarlo dalla guida operativa dei suoi duecento uomini del Noe…

Sono uomini addestrati a perseguire reati ambientali, ma soprattutto individui capaci di scovare quelle attività di malaffare e di corruzione, preparati nel saper riconoscere quei reati legati alla circolazione di denaro per il pagamento di tangenti, concussioni, traffico, ecc…
La lettera è a firma del generale Tullio Del Sette, il più alto in carica dell’Arma e stabilisce che il colonnello De Caprio non svolgerà più funzioni di polizia giudiziaria, pur mantenendo il grado di vicecomandante del Noe…
E’ ovvio che di fatto, gli vengono tolti “casualmente ” quei necessari compiti operativi!!! 
Lo definiscono “avvicendamento” ma serve solo a smembrare il reparto, suddividere in più livelli… ciò che fino ad oggi era unico per rientrare in quel complicato meccanismo fatto di gerarchie e competenze, che amplifica ancor più quei “limiti” delle mancate o celeri  comunicazioni…
Abbiamo appena visto come quanto sopra, ha rappresentato in questi giorni, il punto debole del nostro sistema informatico e comunicativo tra le istituzioni, permettendo infatti ad una qualunque organizzazione, di bloccare per un funerale una parte della città, attraverso cortei da interpretazioni cinematografiche (erano presenti circa 600 auto), banda musicale,  utilizzo di elicottero  e quant’altro, come se la capitale fosse propriamente “cosa loro”… ed il prefetto di Roma Gabrielli, a propria difesa dichiara: le informazioni c’erano ma non hanno raggiunto i vertici!!!
Ma vi rendete conto… se invece di gettare da li sopra “petali di rosa”, qualche “pazzo” affiliato a qualche “pseudo” gruppo terrorista, decidesse di gettare un paio di bombe nelle nostre bellissime piazze, causerebbe non solo un danno alle nostre meravigliose opere d’arti monumentali, ma certamente provocherebbe un numero di morti enormi tra i cittadini ed i turisti presenti… e tutto ciò perché… qualcuno attende le informazioni!!!
Per cui se da un lato c’è chi opera in maniera professionale – mettendo a rischio anche la propria incolumità – l’aver arrestato Toto Riina non è cosa da poco – di contro c’è invece chi fa finta di non sapere nulla… che attende…, che non prende alcuna iniziativa… mi auguro che nel realizzare tale omissione, non nasconda quell’evidente atteggiamento meglio conosciuto come “codardia”…
Ed allora il Colonnello va via… non prima di trasmettere una lettera di commiato ai suoi reparti, ringraziando quanti hanno collaborato con lui e definendo “servi sciocchi” coloro che oggi, abusano “delle attribuzioni conferite” per poter prevaricare e calpestare il lavoro di quelle persone che di contro dovrebbero sostenere…
Da sempre l’ex ” Capitano Ultimo ” ha dimostrato di non essere in sintonia con le decisioni prese dalla gerarchia dell’Arma… ma è proprio grazie a quello spirito indipendente e intraprendente …, a quell’essere fuori dalle regole della disciplina e dell’obbedienza, al sapersi assumere in prima persona quelle iniziative necessarie ad assolvere e risolvere le problematiche che nel corso delle indagini, vengono a manifestarsi…, che gli hanno permesso di raggiungere quegli obbiettivi strategici, ai quali molti – per un ventennio – hanno preferito non partecipare… evitando così possibili ripercussioni non solo personali ma soprattutto familiari… 
Non dimentichiamo, quale fine hanno fatto uomini “giusti” come i Giudici Falcone e Borsellino e tutti quelli che li hanno preceduti… uccisi da quegli stessi uomini che hanno riservato in questi anni al capitano Ultimo… la propria condanna a morte!!!
Si era già provato a colpirlo con quell’indagine sulla mancata perquisizione del covo del boss, dal quale, fu assolto insieme con l’allora comandante Generale Mori… seguì poi quella vergognosa azione di togliergli la scorta, poi riassegnata a seguito della rivolta dei suoi uomini, che valorosamente (almeno loro…) per proteggerlo, avevano preferito raddoppiarsi i turni di lavoro….
Ed ecco quindi che dalle sue indagini in questi anni verranno scoperte la maggior parte delle inchieste importanti 
Dai milioni di euro del “cerchio magico” della Lega Nord di Bossi & Co. alle tangenti di Finmeccanica, ed ancora “Roma Capitale” con l’arresto di Bisignani e di tutti quei politici e uomini della finanza, ed ancora quei controlli sulla Banca del Vaticano per reati sul riciclaggio o sul tesoro nascosto di Massimo Ciancimino, fino alle ultime recenti su Roberto Maroni, Presidente di Regione Lombardia, accusato di abuso d’ufficio… 
Cosa dire delle inchieste sulla Cpl Concordia, una potente “Coop rossa” che incassava appalti e distribuiva mazzette in consulenze… e dalle ahimè… sono state intercettate le telefonate tra Renzi e il generale della Gdf Adinolfi, nella quali l’allora leader del Pd svelava l’intenzione di spodestare Enrico Letta… 
C’è poi anche poi una ulteriore intercettazione nel quale durante un pranzo, discutevano, il generale Adinolfi, Nardella ( allora vicesindaco di Firenze), Casasco (presidente dei medici sportivi) e Vincenzo Fortunato (il superburocrate già capo di gabinetto del ministero dell’economia) e dove si faceva riferimento a dei possibili ricatti attorno al presidente Napolitano per problematiche legate al figlio Giulio…
Da quanto sopra… è evidente che il suo reparto ha certamente lavorato è bene…, ed è forse per questa reale motivazione che viene allontanato!!!
Come sempre, si adottano le solite strategie, per allontanare soggetti fastidiosi “indottrinabili” e certamente incorruttibili… ed in un paese come il nostro, dove il potere è corruzione e dove le raccomandazioni premiano gli incompetenti a danno della meritocrazia è logico per non dire evidente… che un Sig.re ( in tutti i sensi ) come il Colonnello De Caprio non può trovare posto…
Colonello De Caprio… sarà pure stato denominato per operatività “Ultimo”… ma per il sottoscritto (e non solo…) resterà sempre per questo paese “primo tra i primi”!!!

Procuratore aggiunto indagato perché accusato di essere una “talpa”…

 Ho appena finito di leggere un libro che racconta la storia di un uomo… passato alla storia con il nome di “ultimo”… un Capitano che grazie alla sua tenacia, riusci a catturare il capo dei capi di “Cosa nostra” Totò Riina…

Ciò che molti hanno dimenticato o che forse è stato volontariamente fatto passare in modo “distratto”, chissà forse perché era meglio eclissare su quanto avvenuto e cioè che proprio un procuratore aggiunto aveva tentato durante le proprie indagini di bloccarlo, lo stesso procuratore aggiunto, che poi fu indagato in varie inchieste, in quanto accusato di essere la “talpa” che informava faccendieri e funzionari pubblici delle inchieste sul G8 e sui Mondiali di Nuoto. 
Infatti, per ben due volte, il capitano Ultimo chiese al Procuratore aggiunto, l’autorizzazione per intercettare i telefoni degli imprenditori e dei funzionari delle opere pubbliche, finiti poi in manette, tra cui Diego Anemone, Angelo Balducci, Fabio Desantis e Mauro della Giovampaola… stranamente però le sue richieste non ebbero mai risposta!!!
Anzi…, come sempre succede da noi quando si rompono i coglioni…, il capitano fu esautorato dall’inchiesta, che per competenza passò così alla Procura di Roma. 
Per fortuna che la vicenda proseguì in gran segreto presso un’altra procura, precisamente quella di Firenze, dove furono svelati gli affari della cricca del G8…, anche perché ci si accorse che, le indagini in corso a Roma dalla Guardia di Finanza, erano “controllate” da un maresciallo “corrotto”, che si scoprì essere al “servizio” di Diego Anemone ( nelle indagini si scoprì che aveva assunto la moglie in una delle sue società… ), informandolo sempre delle attività in corso dalla Guardia di Finanza…. ed ancora, durante una perquisizione presso il proprio ufficio, Anemone informato che gli è era stato preso il proprio computer personale – nel quale era conservata tutta la contabilità delle sue società – dichiarava nell’intercettazione… “c’è questo e l’altro mondo”, ma per sua fortuna… la sua segretaria lo rassicurò: “da quello che sono riuscita a vedere stampavano solo gli elenchi del personale, dei lavori, ste’ cose qua, poi hanno spento il computer e se ne sono andati”.
Quando successivamente i carabinieri del Ros faranno successive perquisizioni, sicuri di ritrovare quel computer… non trovarono più nulla… il computer era scomparso.
Certamente per i colleghi del Ros, verificare e successivamente confermare quegli incontri, scoprire chi erano le talpe, non sarà stato molto piacevole e sicuramente si saranno sentiti fortemente imbarazzati e addolorati per quel disagio, nello scoprire la reale vicenda… ma almeno loro, il proprio compito l’hanno fatto bene!!!
Comunque… alla fine sono stati tutti condannati… mentre l’ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, ha patteggiato 8 mesi di reclusione, con pena sospesa, per il reato di rivelazione di segreto di ufficio nell’ambito dell’inchiesta sul G8 e sui cosiddetti “Grandi Eventi”….
Una infame accusa quella per l’ex procuratore, già sapere di essere stato accusato per aver rivelato notizie su un procedimento trattato presso il suo ufficio, non è proprio quanto di meglio uno si aspetti di finire la propria carriera… un futuro macchiato, ma soprattutto quell’onore perso…
I legali – ma quella giustamente è la loro professione – hanno dichiarato che la scelta del patteggiamento “non è un’ammissione di colpa ma una scelta processuale”…, ma non esiste ( per come essi stessi hanno spiegato ) alcuna scelta nel patteggiare… neanche se fatta fatta “per mettere fine ad una brutta storia“… perché la storia non finisce mai, finché la propria coscienza non trova pace con se stessa, dimostrando sempre ed ovunque la propria innocenza!!!
Ma per essere innocenti… bisogna per prima cosa essere onesti… e purtroppo in questo nostro paese, non ci si può più fidare di nessuno… nemmeno di quanti dovrebbero rappresentare quelle fondamenta…veri principi d’onestà!!! 
La verità è che in fondo non serve nessuna lezione morale da certi “uomini di legge“, infatti, poter agire secondo giustizia… permetterà sempre noi, non soltanto di sorprendere costoro… ma soprattutto di poter stupire tutti gli altri!!!
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Quell’ultimo bacio…

image

Quell’intima e diversa sera…

Il ritratto del segreto

lontano ma vicino ricordo

mio solitario ricordo!

Una stretta di mano

un sorriso

poi quell’ultimo bacio

vero, ma ormai svanito

e misterioso dal ritrovare

in un cuore nuovo che abbraccia

un raggio di verità.

Il suo volto ormai proibito

nel verso di quell’adulta

non potrò dimenticare.

E’ arrivato il classico traguardo

della maturità

e vive sempre in me

quell’indefinito specchio

ultimo e indimenticabile bacio!

Una società confiscata ma… controllata.

Incredibile da leggersi… proprio l’altro ieri nel giornale La Sicilia, ho letto di una società che sottoposta prima ad Amministrazione controllata e quindi confiscata, durante tale gestione, si ritrova ad un passo dal fallimento…
L’impresa, entrata in una inchiesta per associazione mafiosa, comincia a subire tutta una serie di provvedimenti restrittivi, vengono arrestate varie persone, si ipotizza il reato di truffa e vengono sequestrati beni per oltre 30 milioni di euro, comunque alla fine la società sta per chiudere per problemi finanziari…
La cosa che sconvolge è che la Società pur essendo sotto controllo, secondo le ultime indagini della Procura, continuava tranquillamente ad essere gestita direttamente da un familiare che dal carcere impartiva gli ordini, indicava quali strategie si dovevano adottare, manteneva i contatti e via discorrendo… quando si dice che gliel’hanno fatta veramente sotto il naso, soprattutto a coloro che erano demandati a controllare…
Le indagini hanno accertato, come venivano svolti gli accordi con le società concorrenti, per la conquista di nuove fette di mercato, dove attraverso regalie di vario tipo, venivano intensificati i rapporti collaborativi, si provvedeva all’assunzione di parenti e amici ed infine continuava come niente fosse una circolazione di denaro, parallela a quella regolare… ed ovviamente nessuno si accorgeva di nulla!!!
Continuare a voler parlare e raccontare episodi di  Mafia, racket, pizzo, non so più a cosa possa portare, fin quando la responsabilità individuale non prevale su quella collettiva, allorquando non si assiste ad una imposizione ferrea, ad un impegno coerente dello Stato, con regole forti e decise, le persone semplici, i cittadini comuni assisteranno sempre in maniera distaccata a quanto avviene loro accanto, le coscienze resteranno nel letargo e le collaborazioni sperate non saranno mai seguite dalle denunce, resteranno come sempre una utopia, chiuse non per paura o per quella mentalità che da sempre la Storia ci vuole attribuire, ma nell’aver compreso come lo Stato in Sicilia oltre che essere assente, non permette a coloro vogliono lottare di poterlo fare…
Hanno ragione quei dieci studenti universitari statunitensi, che incontrando altri ragazzi del movimento Addiopizzo ed affrontando proprio quel tema sulla legalità, hanno risposto che credevano che la mafia fosse un film…., perché infatti solo e soltanto nelle pellicole, ci fanno vedere e credere, che questa viene sempre contrastata e finalmente sconfitta, mentre nella realtà, mi accorgo ogni giorno di più che nulla cambia, anzi volendo riprendere ad esempio proprio un film… mi sento in questa lotta sempre più solo e ” Ultimo “…

Una società confiscata ma… controllata.

Incredibile da leggersi… proprio l’altro ieri nel giornale La Sicilia, ho letto di una società che sottoposta prima ad Amministrazione controllata e quindi confiscata, durante tale gestione, si ritrova ad un passo dal fallimento…
L’impresa, entrata in una inchiesta per associazione mafiosa, comincia a subire tutta una serie di provvedimenti restrittivi, vengono arrestate varie persone, si ipotizza il reato di truffa e vengono sequestrati beni per oltre 30 milioni di euro, comunque alla fine la società sta per chiudere per problemi finanziari…
La cosa che sconvolge è che la Società pur essendo sotto controllo, secondo le ultime indagini della Procura, continuava tranquillamente ad essere gestita direttamente da un familiare che dal carcere impartiva gli ordini, indicava quali strategie si dovevano adottare, manteneva i contatti e via discorrendo… quando si dice che gliel’hanno fatta veramente sotto il naso, soprattutto a coloro che erano demandati a controllare…
Le indagini hanno accertato, come venivano svolti gli accordi con le società concorrenti, per la conquista di nuove fette di mercato, dove attraverso regalie di vario tipo, venivano intensificati i rapporti collaborativi, si provvedeva all’assunzione di parenti e amici ed infine continuava come niente fosse una circolazione di denaro, parallela a quella regolare… ed ovviamente nessuno si accorgeva di nulla!!!
Continuare a voler parlare e raccontare episodi di  Mafia, racket, pizzo, non so più a cosa possa portare, fin quando la responsabilità individuale non prevale su quella collettiva, allorquando non si assiste ad una imposizione ferrea, ad un impegno coerente dello Stato, con regole forti e decise, le persone semplici, i cittadini comuni assisteranno sempre in maniera distaccata a quanto avviene loro accanto, le coscienze resteranno nel letargo e le collaborazioni sperate non saranno mai seguite dalle denunce, resteranno come sempre una utopia, chiuse non per paura o per quella mentalità che da sempre la Storia ci vuole attribuire, ma nell’aver compreso come lo Stato in Sicilia oltre che essere assente, non permette a coloro vogliono lottare di poterlo fare…
Hanno ragione quei dieci studenti universitari statunitensi, che incontrando altri ragazzi del movimento Addiopizzo ed affrontando proprio quel tema sulla legalità, hanno risposto che credevano che la mafia fosse un film…., perché infatti solo e soltanto nelle pellicole, ci fanno vedere e credere, che questa viene sempre contrastata e finalmente sconfitta, mentre nella realtà, mi accorgo ogni giorno di più che nulla cambia, anzi volendo riprendere ad esempio proprio un film… mi sento in questa lotta sempre più solo e “ Ultimo ”…