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Gratteri: Un esempio di integrità e responsabilità!!!

In un periodo in cui spesso si punta il dito contro la classe politica e dirigente, ma anche nei confronti delle migliaia di funzionari pubblici per sprechi e/o cattiva gestione delle risorse, ecco che con questo post vorrei sottolineare l’esempio di un magistrato (il Dott. Nicola Gratteri) che – per come dichiarato nella  trasmissione di La7 “Otto e mezzo” – nel corso della sua carriera, ha scelto di non utilizzare la tecnologia e i beni messi a disposizione dal Ministero della Giustizia!!!

Egli infatti, con grande senso di responsabilità, ha preferito acquistare di tasca propria tutto ciò di cui aveva bisogno, evitando così di gravare sulle casse dello Stato, un comportamento che denota non solo integrità morale, ma anche un profondo rispetto per il ruolo pubblico e per i soldi di noi contribuenti.

Immaginate per un istante se tutti i nostri uomini istituzionali e di conseguenza i funzionari pubblici e ancora più quei nostri “……..” politici, adottassero per un solo mandato quel simile approccio. 

Non staremmo forse parlando di un Paese improvvisamente più ricco, più efficiente e soprattutto meno incline alla disonestà?

Comprendo perfettamente che si tratta di un gesto semplice, ma potenzialmente simbolico, che dovrebbe far riflettere tutti quei soggetti di cui sopra e fungere da esempio per coloro che oggi ricoprono incarichi pubblici o di grande responsabilità.

Viene quindi spontaneo chiedersi: come potrebbe lo Stato modificare un sistema che spesso concede benefit inutili, sprecando denaro pubblico?

Già… perché molti di questi “gadget” ( tra l’altro costosissimi…) non vengono forniti per migliorare la qualità del lavoro o per rispondere a necessità operative, ma appaiono piuttosto come regalie mascherate, sì… premi destinati a funzionari che nella maggior parte dei casi non evidenziano, né competenza e ancor meno impegno. 

Parliamo di privilegi che anziché valorizzare il merito sembrano favorire molti di quei “raccomandati” e di conseguenza quelle loro inette condotte e, talvolta, persino premiare quei loro comportamenti disonesti.

È ora di invertire la rotta, perché uno Stato che si ritiene (vedasi tutte le dichiarazioni che ogni sera ci vengono “propagandate” dai Tg nazionali) essere virtuoso dovrebbe iniziare a eliminare tutti i benefit non strettamente necessari, mantenendo solo quelli funzionali allo svolgimento del lavoro.

Inoltre, è tempo di premiare il merito in modo trasparente, con incentivi basati sui risultati e non su scelte di “casta” o attraverso concessioni materiali.

E inoltre  fondamentale implementare controlli rigorosi sull’utilizzo delle risorse pubbliche, per garantire che ogni spesa abbia una sua reale giustificazione.

Ed infine, vista la diffusa immoralità che ci relega tra i primi paesi al mondo per livello di corruzione, bisogna ripartire promuovendo una cultura di responsabilità personale, dove chi ricopre incarichi pubblici dia l’esempio, evitando sprechi e privilegi immotivati.

Immaginate solo per un istante il nostro Paese in cui, i fondi risparmiati da queste riforme, vengano investiti in istruzione, sanità, infrastrutture e/o a sostegno alle fasce più deboli della popolazione, un paese dove la trasparenza e l’efficienza sostituiscano gli sprechi e i favoritismi.

Lo Stato e quindi i suoi referenti dovrebbero amministrare la cosa pubblica con lo stesso senso di responsabilità con cui si gestisce una famiglia, non quindi come una risorsa da spremere, ma come un patrimonio da preservare e far crescere per il bene comune… 

Perchè come ripeto spesso: il cambiamento comincia innanzitutto dalle scelte personali!!!

Se non sapete quindi come fare, semplice… potete iniziare prendendo esempio dal Dott. Gratteri!!!

Trattasi di semplice acquisizione documentale quella compiuta dalla Gdf presso il "Consorzio Stabile SIS".

Le Fiamme Gialle – oltre alle due sedi della società del gruppo Fs – si sono presentate negli uffici del “Consorzio Stabile Sis”, dove – a quanto riportato – è stata compiuta una semplice acquisizione di documenti (della società concessionaria del tratto autostradale tra Brescia Ovest e Padova Est).

Nell’inchiesta in corso ho letto dal web che sono state indagate nove persone, di cui uno attualmente manager di Anas e gli altri due usciti per dar vita a un sociertà di costruzioni, anch’esso perquisita dalla Gdf.

Oltre ai soggetti di cui sopra, sono state indagate altre persone ad essi legate che hanno avuto (o ancora hanno) procedimenti giudiziari, tra cui un ex funzionario Anas, ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture, imputato per il crollo del ponte Morandi.

Le accuse a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio.

“Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c’è qualcuno che ha sbagliato che paghi“: è stato il commento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Dal canto suo l’Anas, con una nota, ha espresso “piena fiducia nell’operato della Magistratura e sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità“.

Con l’operazione di oggi, inquirenti e investigatori sono andati a caccia di carte e dispositivi informatici per trovare riscontri alle loro ipotesi, un presunto sistema che avrebbe fatto beneficiare di “ingenti somme” e/o appalti. 

In questa sede non entro negli episodi su cui si stanno concentrando gli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziario della Guardia di Finanza, ci tengo a riportare quanto precisato dal “Consorzio Stabile Sis” e cioè che “né la società né alcuno dei propri dirigenti e/o amministratori risultano indagati, né tantomeno, gli uffici societari sono stati interessati da alcuna perquisizione o sequestro da parte di organi di polizia giudiziaria, che, viceversa, hanno provveduto esclusivamente all’acquisizione di documentazione aziendale, anche contabile pertinente all’indagine in corso, ai sensi dell’art. 248 cpp“.

In attesa di veder premiata la legalità…

Sì… verrà il giorno in cui potrò non dover leggere notizie su corruzione, peculato, concussione, malversazione, abuso d’ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, istigazione alla corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, e via discorrendo…

Ormai non si contano più i dirigenti, funzionari e i dipendenti pubblici che operando all’interno di quegli Enti condizionano oppure favoriscono  individui ritenuti vicino ad ambienti di “cosa nostra”, sì… quella nota associazione criminale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, usura, truffa, prostituzione, riciclaggio e ricettazione.

Ecco perché ormai non mi sorprendo di leggere quanto compiuto dalla Direzione Investigativa Antimafia e dei provvedimenti di esecuzione di confisca di beni emessi dai Tribunali dell’isola nei confronti di quei soggetti infedeli…

Tra l’altro leggevo in queste ore come si sia giunti a quei provvedimenti grazie alla verifica dei tenori di vita sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati, che si sono – come più volte riportato dal sottoscritto parlando di “sperequazione finanziaria” – incentivati durante il periodo pandemico “Covid19” e che hanno visto ahimè molti imprendori svendere le proprie attività per non finire – a causa dei debiti – sotto il mirino della criminalità ed in particolare dell’usura…

Scriveva Falcone: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

Sì concordo con l’idea di quel giudice, ma nell’attesa che tutto questo marciume finisca, il sottoscritto – stanco delle continue battaglie per riportare legalità dove essa non esiste – ha deciso per un momento di riposarsi, sì… solo un istante in questa comoda poltrona proverò ad attendere con ansia che qualcosa realmente muti e che la giustizia abbia finalmente il sopravvento contro questo diffuso malaffare!!!

Ah… nel leggere questo post, prego cortesemente ciascuno di voi di destarmi, sì… nel caso in cui (durante quella fiduciosa attesa…) mi fossi qualora addormentato…

Sesso in cambio di favori: il Pm condannato a 11 anni!!!

Ogni giorno c’è ne una…
La cosa assurda è che ormai si assiste ad una globale immoralità, anche da parte di chi dovrebbe essere garante di comportamenti esemplari o quantomeno decorosi…
Ed invece, contrariamente a ciò, sempre più frequente scopriamo di come certi individui, grazie a quel loro potere, facciano uso in maniera distorta e aberrante, di quel ruolo…
Per fortuna che la giustizia giunge anche per loro!!!
Difatti dopo più di 14 ore di camera di consiglio, una sentenza ha condannato un ex pm della Dda romana a 11 anni di reclusione… 

Le accuse sono gravissime: corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico e detenzione di materiale pedopornografico!!! 
Secondo le accuse il Pm, avrebbe consumato rapporti sessuali con donne (ed anche transessuali…) posti sotto indagine, anche presso il proprio ufficio, concedendo favori in cambio di prestazioni intime… 
Ecco perché la Procura di Perugia, aveva chiesto a carico dell’ex Pm, la condanna a 10 anni e 6 mesi, contestando anche la concussione…
Certo, dal suo arresto – avvenuto nel 2013 – sono passati cinque anni e qualcuno ancora oggi ricorda quando i carabinieri si presentarono a casa del magistrato e perquisirono anche il suo ufficio, dove erano state piazzate dalle forze dell’arma, cimici e telecamere nascoste. ..
Lo scandalo era emerso nel corso di un’inchiesta sulla prostituzione nella capitale e la prima ad accusare il Pm, era stata proprio una transessuale. 
Ovviamente i documenti dell’inchiesta erano stati immediatamente “secretati” e trasmessi alla Procura di Perugia, competente nell’indagare sui magistrati romani.
Il Pm fu accusato di avere avuto rapporti con alcuni transessuali e di avere concesso loro in cambio, permessi di soggiorno temporanei… 
In ufficio avrebbe avuto anche un incontro intimo con la compagna di un boss noto della criminalità romana; in cambio per quella prestazione, il Pm si sarebbe impegnato a dare parere favorevole ai domiciliari a carico dell’uomo, che si trovava in quel momento in carcere. 
Per questa vicenda, la donna del boss ha patteggiato un anno e 10 mesi di reclusione.
Desideravo infine commentare questa spregevole vicenda, ma nel far ciò, preferisco utilizzare i commenti pubblicati nel web, da chi meglio del sottoscritto – ha avuto modo di conoscere direttamente quel cosiddetto “magistrato”:
– “Finalmente e’ stato ritenuto colpevole di vari reati che probabilmente aveva già perpetrato in varie altre procure tipo Trieste: vedasi suo allontanamento per lettera di garanzia ad un certo “———-” condannato per pedofilia. Il tutto dovuto al suo atteggiamento strafottente e a quel senso di onnipotenza che lo hanno sempre accompagnato. Gli si ritorce contro il suo comportamento. Speriamo che qualche anno in carcere gli facciano capire la vita”!!!
– “Sono stato vittima di questo….PM mi piacerebbe sapere se la giustizia alla fine abbia fatto il suo lavoro e che abbia condannato questo sporco bastardo”.

Ecco… questa è la lista di quanti sono ricattabili!!!

Ieri sera, guardavo un film in streaming…

Raccontava di un uomo, precisamente di un giudice, che improvvisamente veniva contattato da un “angelo”… sì, proprio da un messaggero celeste!
Era stato incaricato da Dio, per dargli manforte in quella sua missione, in particolare gli veniva chiesto, di ripulire quella sua città, da troppo tempo corrotta… quasi fosse una moderna “Gomorra”…  
L’Angelo, dopo avergli parlato, posò sul tavolo un voluminoso libro… conteneva i nomi non solo di quanti appartenevano a quel luogo, ma di tutti coloro con cui avrebbe, di li a poco, avuto un qualche rapporto…
Proferì inoltre, che egli avrebbe dovuto (durante quel suo operato) esaminarlo, per cercare i nomi di quanti fossero indagati in quei suoi procedimenti…
In questo modo Dio, permetteva ad egli, di discernere quanto fosse giusto da quanto errato, esercitando su di esso un’influenza positiva decisionale e corretta, sapendo quanto quel proprio giudizio, avrebbe di fatto permesso l’assoluzione o la condanna…
In quelle pagine vi erano i nomi di tutti… di chi aveva da sempre dimostrato d’essere stato profondamente onesto (capace con il proprio impegno di raggiungere quegli obbiettivi perseguiti con sacrificio…), da chi contrariamente, era stato in tanti anni… disonesto (questi ultimi, aveva difatti dimostrato con la loro condotta, di privilegiare qualsivoglia azione scorretta, il più delle volte coercitiva, pur d’ottenere quei propri scopi).
L’angelo sparì ed egli si ritrovò nuovamente solo… si alzò da quel  letto e andò ad esaminare il libro…
Con stupore notò, sfogliando le pagine, che alcuni di quei nomi, fossero evidenziati in grassetto e con un colore diverso dal nero… 
Già, erano di un colore scuro, precisamente rosso…
Sembrava quasi che quelle parole, fossero state scritto col sangue, chissà forse in un qualche modo avevano attinenza con le proprie azioni, l’intensità… sì l’intensità del colore ne evidenziava in un qualche modo le possibili ruberie, tutte quelle corruzioni e tradimenti, attuati nel corso di quella propria vita…
Ancor più strano era ravvisare come quel colore, fosse di tonalità sempre più scuro, quanto maggiori e disdicevoli erano state quelle sue azioni, viceversa, si presentava marginale… quanto minori sembravano essere… quelle sue colpe.
Alcuni di loro (forse perché in una fase di pentimento…), presentavano quel proprio nome e cognome, di un colore chiaro, all’incirca sul rosa…
In quella lista erano ben catalogati per lettera tutti quei cittadini, nessuno era stato escluso… molti di loro… nel cambiare pagina, li conosceva personalmente, dopotutto la città era di dimensioni limitata ed egli, per tanti anni, ne era stato altresì il Sindaco…
Bruscamente, quasi fulminato da una rivelazione, si fermo a riflettere… e quindi, cominciò a sfogliare quel libro in modo agitato, era all’improvviso divenuto inquieto nel ricercare quel cognome e nome, che ora gli era venuto in mente…
Eccolo… sì, nato il… città di…  nome e cognome dei genitori … perfetto… trovato!!!
Leggendo quel nome, era ovviamente il suo, tornò nuovamente sereno… 
Già, si sentiva come “la quiete dopo la tempesta“…
Rileggendo quel proprio nome, aveva notato come quest’ultimo, fosse diverso dagli altri, era stato scritto appositamente con un tipo di carattere diverso, più elegante… 
Inizio a leggere quanto si riportava della sua vita, si sentiva sprofondare in quel racconto e più scorreva con gli occhi quelle parole e maggiormente rivedeva se stesso, una storia… che d’altronde egli conosceva perfettamente…    
Alla fine comprese… (non voleva in alcun modo peccare di presunzione), sì… intuì perché Dio avesse scelto proprio lui… 
In quelle parole non vi era macchia… la sua, era stata una vita candida, niente e nessuno era riuscito a sporcarla…
Aveva dimostrato in ogni occasione d’essere stato una persona onesta, dotata di grande integrità morale, una persona della quale ci si poteva fidare… 
Riflettendo tra se… “ormai nel mondo, sono pochi coloro che riescono a mantenere la parola data, le promesse fatte, i contratti stipulati, non solo con gli uomini, ma anche con Dio” e chissà se non è stato questo a farlo da lassù, notare ed apprezzare…    
Finalmente aveva compreso quel messaggio ultraterreno… ma parimenti, sapeva che fino ad allora, era stato capace di fare a meno di possibili ausili esterni, soprattutto di quelli soprannaturali… era felice di poter godere di quel libero arbitro concesso agli uomini… e per dimostrare a se stesso ciò, decise di provarci subito. 
Si diresse verso l’armadio, prese la giacca da camera, andò nel suo studio a raccogliere quell’ultimo fascicolo, posto sulla scrivania… 
Iniziò a sfogliare voracemente quelle pagine, rilesse i nomi di quanti fossero indagati e cercò di trovare possibili collegamenti tra essi… 
Non era di certo un compito semplice, l’indagine era complessa e articolata ed ognuno di quei nomi, risultava estraneo o quantomeno slegato dagli altri, nessuna correlazione, o qualsivoglia legame associativo…
Dopo circa tre ore di lettura, nulla aveva migliorato quella sua ricerca, non era stato capace di trovare un solo cavillo… una possibile argomentazione che li accomunava, in concreto… non vi era alcuna complicità!!!
Quasi rammaricato da quell’esito negativo (anche se in cuor suo era felice d’essersi sbagliato… e chissà se forse non era proprio questo suo atteggiamento onesto e al di sopra delle parti, che l’aveva visto gratificare dal cielo… ), decise di prendere quel pesante libro dalla stanza da letto e di comprendere in quali modi quell’oggetto, avrebbe potuto sostenerlo e dare quelle risposte ricercate…
Rimase sorpreso… i nomi erano tutti lì… di un bel color rosso “fiamma”…
FINE PRIMA PARTE