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L'associazione mafiosa non è solo quella composta da affiliati criminali, ma anche ahimè…

Vi è la generale convinzione da parte di molti miei conterranei che la definizione di “associazione” in particolare “criminale”, includa esclusivamente individui mafiosi o suoi affiliati e/o sostenitori, che si occupano costantemente di malaffare o attività illegali ad essa connesse…

Ebbene, vi è un altro gruppo di delinquenti, che se pur camuffati da persone perbene, come diceva quel film, “cittadino al di sopra di ogni sospetto“, si sono riuniti per consolidare e realizzare anch’essi una diversa, ma parallela, forma di controllo, avendo tra l’altro dalla loro parte, quella propria funzione, in quanto quest’ultimi sono professionisti ben inseriti nel sociale, anche perché in molti appartengono a organi dello Stato!!!

Possiamo dire quindi che in questi lunghi anni, si sia sviluppata una vera e propria metamorfosi, dove per l’appunto quei soggetti “perbene” (per così dire…), si prestano ( o si son prestati…) a compiere qualsivoglia azione corruttiva, di collusione e di controllo del territorio, contendendo quindi, proprio a quella associazione criminale, il business economico e finanziario della nostra regione…

Ma non solo, essi sono riusciti a ottenere negli anni il controllo sociale e organizzativo, grazie in particolare a quel mondo degli appalti, agli appoggi ricevuti dalla politica, di organi esecutivi tra cui taluni Enti territoriali, una vera e proria criminalità organizzata che opera nel territorio, imponendo non solo i suoi uomini e quei loro ruoli, ma anche un contropotere “antistato”, di fatto legato a filo doppio con quel terzo livello…

È bene precisare che il tutto si compie nella massima invisibilità, anche se vi è – da parte della popolazione – la percezione che tutto passi in maniera trasparente, poichè con il passar del tempo, ci si è assoggettati a questa obbligatoria condizione, in particolare proprio in questo periodo di emergenza sanitaria, dove la rassegnazione e l’adattarsi a questi individui è diventata ancor più palese!!!

Un sistema organizzativo perfetto, in contrasto formale con quel potere mafioso, ma con il quale ogni tanto s’intreccia, se pur restando slegata da esso o dai suoi affiliati, per evitare di restare coinvolta – causa quei collegamenti ambigui e certamente pericolosi –  ma indirizzando le proprie azioni, sulla competizione finanziaria, l’unica ricchezza a cui d’altronde essi sono realmente interessati, perché si sa, il denaro favorisce capacità di crescita individuale, ma ciò potrà agire di riflesso per sviluppare un potere ancora più ampio, economico, politico e sociale, indispensabile per farsi largo nei piani alti di chi comanda il Paese!!!

Ed è proprio grazie a questa loro metodologia che essi impongono ai cittadini il loro peso, fanno sì che essi sentano e soprattutto subiscano quella coercizione morale, affinchè comprendano che il sistema è fragile e non si può contare sulle istituzioni, evidenziando quindi che senza il loro appoggio nessuno potrà raggiungere i propri scopi o quei risultati desiderati, viceversa assoggetandosi ad essi, accettando quindi quelle pratiche diffuse di illegalità e complicità, si potranno ottenere in breve tempo benefici per se e per i propri cari… 

Come riportavo sopra, altro che mafia, questi soggetti impongono sulla vita quotidiana di ciascun cittadino una sorta di condizionamento “dittatoriale” di gran lunga peggiore da quanto compiuto da quei mafiosi… 

Peraltro, mentre gli affiliati a quell’associazione criminale reinvestono i propri profitti illeciti sul territorio, attraverso imprese e attività commerciali capaci di adattarsi al contesto ( se pur tutto ciò sappiamo bene come rappresenti qualcosa di estremamente negativo e pericoloso) di fatto questi contribuisce a garantire una forma di reddito alle tante famiglie che si affidano ad essa, anche se sappiamo bene quanto ciò costituisca un ostacolo allo sviluppo del territorio e al futuro delle nuove generazioni…

Viceversa, quei soggetti “perbene” operano esclusivamente per se stessi e/o per chi sta loro vicino, per la società non fanno nulla, sono come un cancro, difatti con le loro azioni favoriscono un’economia illegale (legalizzata…) in cui troppo spesso s’intersecano e convivono situazioni che poi diventa difficili per chiunque – anche per le forze dell’ordine – distinguerle, in quanto fanno parte di quelle dinamiche di accumulazione e potere, dalle quali solo essi e come dicevo quei loro “amici” beneficiano, mentre tutti gli altri, ahimè, ne subiscono ogni giorno i torti e le prevaricazioni!!!

Non ci resta quindi che sperare in uno di quei tanti magistrati onesti ancora rimasti, affinchè siano essi a dere il via ad una nuova inchiesta giudiziaria che possa determinare l’allontanamento definitivo di questi disonesti, anche solo… dal nostro campo visivo!!!

Quel "proprio dovere"…

“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”!!!
Sono molti i luoghi in cui vedo riportata questa frase del giudice Falcone… ma osservando quanto poi accade ogni giorno, scoprire quella totale corruzione che ha penetrato l’animo umano, valutare con quanto assoluto menefreghismo vengano esternati quegli incarichi professionali… mi fa pensare quanto lontano si sia da quel messaggio…

Già… avvertire in quali modi vengano calpestate quelle competenze, il più delle volte sottoposte al giudizio di un sistema che non tenta di premiare i meritevoli, ma che viceversa impone proprio a quest’ultimi, regole prestabilite affinché si adeguino a quella’ormai consuetudine… 
Nessuno che protesta e ancor meno coloro che si ribellano… ecco quindi che ciascuno s’allinea, preferendo sottostare a quelle regole, pur di non apparire ribelle…
Ma nel far ciò… purtroppo, si viene meno al proprio dovere!!!
Perché il più delle volte nel provare a fare ciò che è giusto, si ci deve scontrare con quel sistema… non si può girare intorno o far finta di niente, come non si deve sottostare a quel proprio superiore o alla società per la quale si opera, perché altrimenti ci si comporta come codardi!!!
Perché si sa, sono quest’ultimi a condizionare le vostre vite, anche se la maggioranza non avrà mai mai il coraggio di ammetterlo, sono loro che pretendono la vostra negligenza, che preferiscono la vostra inoperosità, a quel vostro essere scrupolosi…
Non c’è nulla da meravigliarsi se poi i viadotti crollano…
Ma d’altronde nessuno può ritenersi “retto” dal poter scagliare la pietra, in quanto la maggior parte dei miei connazionali non è “senza peccato”… anzi tutt’altro, in quanto ripetono in maniera identica quelle azioni che solitamente o meglio “ipocritamente”, criticano negli altri!!!

Sì… è vero, basta poco per essere persone perbene, l’importante è che ciascuno faccia il proprio dovere: Sì… facile a dirsi… ma difficile dal compiere!!!

Già… uno strano paese il nostro…

In questi giorni sta girando in maniera virale su Whatsapp questa nota “Uno strano paese”: 
L’Italia è davvero uno strano Paese: ogni anno spedisce a Londra migliaia giovani laureati per fare i lavapiatti e mantiene i clandestini a vivere in albergo. 
E’ un Paese che lascia i propri concittadini colpiti dalla tragedia del terremoto a dormire nei container, ma ospita i profughi in centri di accoglienza come quello di Villa Camerata, che ho visitato lo scorso settembre: una villa rinascimentale immersa nel verde a due passi dal centro storico di Firenze. 
A Rapallo gli immigrati dimorano presso l’Istituto delle Orsoline, una struttura residenziale di lusso, e hanno a disposizione: spiaggia privata, campetto da calcio, palestra, wi-fi e il pocket money per affrontare le spese di tutti i giorni. Poi il Governo non trova i soldi per sistemare gli esodati, lasciati senza lavoro e senza pensione.
L’accoglienza dei clandestini costa alla collettività 4 miliardi di euro all’anno, ma queste sono solo le cifre ufficiali. 
Quelle reali non le conosce nessuno, ma sono molto più alte. 
Il Governo provvede alle spese della Marina Militare e della Guardia di Finanza per le operazioni in mare, di cui non è dato conoscere il costo. 
Sappiamo però che questo stesso governo non trova le risorse per pagare la manutenzione e la benzina per le auto dei carabinieri. 
Si distaccano migliaia di poliziotti per le operazioni di identificazione, con costi non irrisori, mentre la Mafia spadroneggia in Sicilia e la ‘Ndrangheta nel Nord. 
Non si conoscono nemmeno i costi aggiuntivi affrontati dal sistema sanitario nazionale per la gestione dell’emergenza migranti: in compenso i pronto soccorso degli ospedali sono al collasso.
Non c’è più da meravigliarsi di nulla in un Paese dove i padroni sono tenuti a raccogliere gli escrementi dei loro cani, mentre gli stranieri ospiti cagano sui marciapiedi!!!
Enrico Montermini
Cosa aggiungere, ciascuno di noi con i propri mezzi, cerca di fare il possibile per mettere in guardia i propri concittadini su quanto sta accadendo… non è facile ed il più delle volte, sorge spontaneo chiedersi, se realmente quanto compiuto, serva a qualcosa…
D’altronde, questo sistema “corrotto”, tenta di far passare, il messaggio opposto e cioè che far emergere le notizie, denunciare fatti e circostanze di cui si  a conoscenza diretta e/o indiretta, non porterà a nulla, in quanto quegli esposti, non verranno presi sul serio o quantomeno verranno archiviati… 
Purtroppo quanto sopra a volte è vero… ed anche al sottoscritto viene il dubbio di mollar tutto e fare quanto i miei familiari e amici mi consigliano…
Ma poi avverto dentro me una forza interiore che mi dice di continuare, poiché mi ripete di essere nel giusto; a conferma di ciò, nei giorni successivi, mi accorgo di come i miei post, dimostrano avere in talune circostanze più risolutezza o quantomeno si dimostrano più tempestivi, degli stessi provvedimenti giudiziari… 
Sento… d’aver fatto bene: ad esempio alcuni giorni fa, a seguito della pubblicazione di un post, un funzionario… all’interno di un assessorato regionale, ha richiesto al proprio dirigente il trasferimento d’ufficio… e anche vedere come alcune mie “dubbie” segnalazioni, ad esempio su cave del nostro territorio o su impianti di calcestruzzo e betonaggio, trovino qualche giorno dopo risalto nelle inchieste delle Procure nazionali o da parte di note testate giornalistiche nazionali… 
Ecco che allora comprendo di essere nel giusto, che bisogna continuare a pubblicare e a denunciare questo sistema corruttivo e clientelare, ma soprattutto mafioso, a cui purtroppo in molti ancora oggi, disgraziatamente partecipano…

Ma per fortuna questo paese è fatto anche da persone perbene e oneste… e noi in questo scontro, a volte anche personale non siamo mai lasciati soli, perché ho l’impressione che da lassù ci siano loro, sempre pronti a sostenerci e a proteggerci: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Boris Giuliano, Giuseppe (Joe) Petrosino, Lorenzo Panepinto, Giorgio Gennaro, Mario Pancari, Francesco Gebbia, Emanuele Notarbartolo, Emanuela Sansone, Luciano Nicoletti,  Andrea Orlando, Pietro Vasta, Mariano barbato, Giorgio Pecoraro, Bernardino Verro, Giovanni Zangara, Costantino Stella, Giuseppe Rumore, Alfonso Canzio, Nicola Alongi, Paolo Li Puma e Croce Di Gangi, Paolo Mirmina, Antonino Scuderi, Giovanni Orcel, Giuseppe Monticciolo, Stefano Caronia, Giuseppe Zaffuto, Gaetano Circo, Calogero Faldetta, Carmelo Minardi,Salvatore Varsalona, Pietro Ponzo, Vito Stassi Giuseppe Cassarà e Vito Cassarà, Giuseppe Compagna, Domenico Spatola, Mario Spatola, Pietro Spatola e Paolo Spatola, Sebastiano Bonfiglio, Antonino Ciolino, Antonio Mancino, Santi Milisenna,  Andrea Raia, Calogero Comajanni,  Filippo Scimone, Calcedonio Catalano, Nunzio Passafiume, Agostino D’Alessandro, Calogero Cicero, Fedele De Francisca Michele Di Miceli, Mario Paoletti, Rosario Pagano, Giuseppe Scalia, Giuseppe Puntarello, Gaetano Guarino, Tommasa Perricone, Pino Camilleri, Nicolò Azoti, Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto, Giuseppe Letizia, Calogero Cangelosi, Giuseppe Biondo, Salvatore Carnevale, Giuseppe Spagnolo, Pasquale Almerico, Vincenzo Di Salvo, Cataldo Tandoy, Cosimo Cristina, Paolo Bongiorno, Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell’esercito Pasquale Nuccio e il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia, Giuseppe Piani,  Mauro De Mauro, Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo, Giovanni Spampinato, Gaetano Cappiello, Giuseppe Russo, Filippo Costa, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, Salvatore Castelbuono, Carmelo Di Giorgio, Filadelfio Aparo, Mario Francese, Michele Reina, Carmine Pecorelli, Giorgio Ambrosoli, Calogero Di Bona, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Piersanti Mattarella, Emanuele Basile, Gaetano Costa, Giuseppe Inzerillo, Vito Jevolella, Sebastiano Bosio, Alfredo Agosta, Pio La Torre, Rosario Di Salvo, Gennaro Musella, Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri, Antonino Burrafato, Paolo Giaccone, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, e Domenico Russo, agente di polizia, Calogero Zucchetto, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Mario D’Aleo, Pietro Morici, Giuseppe Bommarito, Mario Trapassi, Salvatore Bartolotta, Stefano Li Sacchi, Salvatore Zangara, Giuseppe Fava, Mario Coniglio, Pietro Busetta, Roberto Parisi, Giuseppe Mangano, Piero Patti, Giuseppe Spada, Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna. Giuseppe Montana , Ninni Cassarà, Roberto Antiochia, Graziella Campagna, Claudio Domino, Giuseppe Insalaco, Natale Mondo, Alberto Giacomelli, Antonino Saetta, Stefano Saetta, Mauro Rostagno, Giuseppe Montalbano, Pietro Polara, Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi. Vincenzo Miceli, Giovanni Trecroci.

Emanuele Piazza, Nicola Gioitta, Gaetano Genova, Giovanni Bonsignore, Rosario Livatino, Giovanni Salamone, Nicolò Di Marco, Sergio Compagnini Antonino Scopelliti Libero Grassi Serafino Ogliastro Salvo Lima Salvatore Colletta e Mariano Farina Giuliano Guazzelli, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Vincenzo Napolitano, Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio); Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Agostino Catalano. Rita Atria, Giovanni Lizzio, Paolo Ficalora, Gaetano Giordano, Giuseppe Borsellino, Beppe Alfano, le bambine Caterina Nencioni e Nadia Nencioni, Angela Fiume, Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, Alessandro Ferrari, Moussafir Driss, Pino Puglisi, Serafino Famà, Giuseppe Montalto, Antonio Barbera, Antonino Polifroni, Giuseppe La Franca, Giulio Giuseppe Castellino, Gaspare Stellino, Domenico Geraci, Stefano Pompeo, Filippo Basile. Sultano Salvatore Antonio, Hiso Telaray, Vincenzo Vaccaro Notte, Salvatore Vaccaro Notte, Attilio Manca, Giuseppe D’Angelo e tutti gli altri di cui mi scuso, se non conosco i nomi….

Come leggere i numeri delle votazioni regionali siciliane…

Riprendendo i dati definitivi pubblicati e riassunti su quasi tutte le testate online (per evitare di farci i conti sui report ufficiali del sito della regione siciliana), ci si accorge di come sono andate realmente le elezioni…
Innanzitutto mi preme dire che i dati riportati non sempre coincidono, ad esempio su un totale di aventi diritto di 4.661.111 elettori, vedo riportare che l’affluenza al voto è stata del 46.76% per cui il numero dei votanti dovrebbe essere 2.179.536…
Ma se proviamo a sommare i voti delle varie liste, vediamo che queste sommano 1.924.602… mancherebbero nei numeri ben 254.939!!!
Certo, possiamo giustificare questi voti mancanti, come parte di quei voti errati oppure lasciati in bianco e quindi ecco perché mancano da quelle lista…  
Se proviamo inoltre a togliere i voti di quelle liste che si sono presentate al di fuori delle coalizioni, troviamo che queste incidono per voti 656.542 (mi riferisco al M5Stelle, Cento passi per la Sicilia, e Siciliani Liberi)… restano esclusi i voti delle due coalizioni di centrodestra e centrosinistra con 1.298.060 voti, di cui rispettivamente,  809.121 per il Centrodestra con il 42,04% e 489.939 per il centrosinistra con il 25,40%…
Ora, osservando questi ultimi dati si comprende come il presidente Nello Musumeci abbia avuto 21.7000 voti in più rispetto alla somma delle sue liste (significa che molti, pur avendo votato per altre liste differenti, hanno scelto egli come candidato presidente), mentre di contro, 100.053 sono i voti mancanti dirottati dal centrosinistra verso altri candidati, voti che sarebbero dovuti andare al proprio candidato e cioè il Prof. Micari…  
Diversamente il candidato del M5stelle Cancelleri, ha avuto rispetto alla propria lista ben 209.196 voti in più, analoga situazione per Claudio Fava che ha avuto 27.574 in più e lo stesso candidato di Siciliani liberi, Roberto La Rosa, ha avuto una maggiore preferenza di 2.056 voti…
Desidero fare un’ulteriore riflessione, questa vorrei definirla “fantasiosa”, perché ovviamente non vuole peccare di presunzione, non avendo alcun riscontro reale, ma tiene conto di quelle cosiddette dicerie di piazza, riportate su quelle cosiddette “liste pulite”…
Già, per molti amici e conoscenti con cui mi sono in queste ore confrontato, il dato che emerge (ma è d’altronde quanto in questi mesi quasi tutti i partiti hanno propagandato…) è che all’interno degli schieramenti e quindi delle coalizioni, vi fosse all’incirca un buon 50% di voti “condizionati”, ovviamente da fattori esterni, che non sto qui ad elencare…
Ed allora, riprendendo nuovamente i numeri di cui sopra e togliendo la percentuale di quei votanti, determinati da cosiddetti “impresentabili“, ritroviamo un centrodestra con 404.561 votanti ed un centrosinistra con 244.470…
Questo ci dice che su un totale di voti spontanei, definiamoli per comodità “liberi“, si hanno 649.030 voti che rappresentano i cosiddetti votanti “limpidi“, una percentuale sul numero dei votanti del 33,72%  mentre si riduce al 13.92% sul totale dei diritti al voto…
Se poi esaminiamo che ad aver vinto è soltanto la lista del centrodestra, con Presidente Nello Musumeci, ecco che allora la percentuale sul numero dei votanti scende al 21% e quella sul numero totale dei diritti al voto… raggiunge l’8%…
Significa quindi che questo prossimo governo, dovrà tutto a questi unici voti ricevuti, da parte di coloro che possiamo sicuramente definire slegati da compromesso politici o da imposizioni esterne, distanti da logiche di potere e soprattutto da quegli interessi personali e/o clientelari, mi riferisco quindi a quel 8% di siciliani moralmente “perbene“, che hanno permesso ora al Presidente Nello Musumeci, d’iniziare a governare questa nostra regione…
Sì… è a questi cittadini, che il Presidente dovrà dare risposte!!!
Gli altri…??? Dovranno aspettare il loro turno o meglio… che si rivolgano a coloro, cui hanno promesso il voto!!!

Cara Romj, sono certo che con te, la mia Catania… #diventerà bellissima!!!

Cara Romj,
ho avuto modo nel corso di quest’anno, di vedere quanto impegno metti in qualunque cosa fai…
Sì lo so, secondo alcuni anche “troppo” ma si sa… per fare le cose per bene, bisogna dare tutto se stessi ed oggi, coloro che provano a criticare, sono gli stessi “codardi” che da sempre si camuffano dietro “paraventi”, evidenziando d’essere parte integrante di quel raggruppamento “arido”, che non vuole minimamente vedere migliorata… questa loro terra!!!
Ti confido (ma basti leggere quanto vado pubblicando quotidianamente in questo mio blog), di essere profondamente deluso dalla politica e di tutti quei suoi inutili referenti e quindi, come molti miei conterranei, non avendo riscontrato in questi anni alcun esponente affidabile, mi ero ripromesso d’attendere fino all’ultimo, per scoprire i nominativi di queste liste regionali e scegliere di conseguenza, quantomeno il nome, che  ritenevo essere moralmente onesto e preparato… 
Ecco perché oggi pomeriggio, leggendo i nominativi posti in quelle liste all’interno dei vari gruppi, riflettevo sulle motivazioni che spingono molti miei concittadini, a volersi astenere dal voto del 5 novembre prossimo…
D’altronde, come non comprendere quel profondo disagio… anche il sottoscritto a tutt’oggi manifesta eguale sentimento e se non fosse che considero il diritto al voto, un momento fondamentale e irrinunciabile, ammetto che avrei anch’io, le loro stesse difficoltà…
Ma, contare sulla certezza di manifestare la propria volontà, assaporare quell’unico momento offerto di vera libertà e democrazia, ecco quanto sopra, ripaga di tutti quei supplizi che di volta in volta ci vengono inflitti dalla classe dirigente di questo Paese, che mostra essere, ogni giorno di più autocratico, rilegando quei suoi cittadini a semplici subalterni… 
Vedere quindi a sorpresa quel tuo nome riportato lì… in quella lista, mi ha veramente sorpreso ed anche reso felice, perché in un qualche modo ha ridato speranza a tutti quei desideri che vorrei per una volta, vedere esauditi per questa mia terra, ma che ormai erano considerati dal sottoscritto… un’utopia!!!
Sai benissimo conoscendomi, quanto poco incline sia a sviolinate o leziosità, soprattutto quando si tratta di dover promuovere qualcosa o qualcuno, in particolare se questo qualcuno rappresenta un personaggio pubblico e ancor più se questo, è un politico…
Ma questa sera, mentre stavo preparando un post “sull’evasione fiscale”… ho sentito che dovevo scrivere qualcosa su di te e mi dispiace se forse non sono riuscito a manifestare in queste mie poche righe, l’emozione che sento dentro… 
Già… è come se all’improvviso fosse rinata in me un’insperata fiducia, che grida… sì grida ad alta voce: “Niente è perduto per sempre… niente che non possa essere ritrovato”!!!
Quindi… auguri Romj Bellante, sono certo che se ti verrà data la possibilità, farai – a differenza di quanti negli anni ti hanno preceduto – sicuramente bene!!!
Io ci credo… 

In ricordo di una persona perbene: Sebastiano Bucca.

Questa mattina ho ricevuto una triste notizia: un mio caro amico ed anche collega è venuto a mancare…

Desidero pubblicare questo post, per quanti hanno avuto modo di conoscerlo e non sono oggi a conoscenza della sua prematura scomparsa…
Sembra che Dio, abbia una predisposizione particolare per prendere accanto a se, anticipatamente, le persone migliori e Sebastiano era difatti una di queste…
Ho avuto il piacere di conoscerlo nel 2010, durante i lavori per il raddoppio ferroviario SIS di Palermo e in quegli anni, abbiamo avuto modo, insieme ai tanti colleghi e dipendenti della In.Co.Ter Spa (e della SIS SCPA), di trascorrere quella interessante esperienza lavorativa…
Sapere che ora non c’è più, mi ha dato una grande tristezza ed è il motivo per cui, voglio ricordarlo… 

Durante la nostra vita, non sempre si è fortunati d’incontrare persone speciali, che sappiano trasmettere agli altri, naturali qualità morali di bontà e rettitudine…

Un’anima pura, che ha preferito vivere, non per aver vantaggi personali, ma aspirando continuamente a fare qualcosa per gli altri…
Sebastiano era così, sempre pronto al dovere, ad aiutare gli altri, in particolare i colleghi e i lavoratori di cui, molti di essi, ragazzi, hanno potuto condividere i tanti momenti allegri, ricevendo nel contempo i suoi consigli, quasi fosse stato per loro, un secondo padre…
Una persona perbene e onesta, un uomo che ha saputo affrontare in silenzio tutte le difficoltà sopraggiunte, senza mai trasmettere agli altri, emozioni di tristezza o di sconforto…
Ci siamo incontrati la scorsa estate, quando insieme a mia figlia Emanuela, sono andato a trovarlo a casa sua, presso Barcellona Pozzo di Gotto ed egli era felice di quel inatteso incontro, manifestando ad entrambi, tutto il suo calore umano e la gioia indescrivibile per quella visita…
So che in questi anni mi seguiva sul blog… ogni tanto mi scriveva qualche messaggio via email o sulle pagine social, il più delle volte, quando leggeva qualche mio articolo un po’ troppo “risonante”, mi consigliava di lasciar perdere, scrivendomi: “Nicola… questo terra non ti merita…”!!!
Chissà forse aveva ragione… ma io penso che sono i piccoli gesti, a fare di un uomo la sua grandezza… sono le piccole azioni, le cose dette, quelle che permetteranno ad egli di vivere sempre nel ricordo degli altri, anche di coloro che non si conoscono, parole che resteranno eterne nella memoria…
Io mi ricordo ogni secondo passato insieme, quelle giornate in cantiere, le colazioni della mattina ed anche le risate a cena… in quella nostra Palermo che ci ha saputo accogliere (noi per lo più catanesi), con grande affetto e simpatia…
Cosa dire dei quartieri nei quali abbiamo operato, considerati da molti “pericolosi”, ma non per noi, dove senza mai alcun problema, abbiamo trascorso quegli anni, accolti con benevolenza dai suoi concittadini…
Sebastiano… so che non è giusto, se non altro, non così presto, questa è per noi tutti, in particolare certamente per i tuoi cari, un’inattesa perdita…
Io stesso… mentre sto scrivendo queste righe, non ci voglio credere, mi sento come smarrito, penso tra me…  “… no, non può essere vero, non voglio crederlo, non posso accettarlo“!!! 
Dicono che “il tempo guarirà le ferite“, ma il tempo ora, almeno per il sottoscritto, sembra essersi fermato… 
Nulla sarà più come prima… non potrò più vederti, ascoltare la tua voce al telefono, non avrò più i tuoi messaggi sul mio cellulare, non riuscirò a fare colazione con te e ridere di quando abbiamo vissuto insieme, ma io so che da lassù… tu, sarai sempre vicino ai tuoi cari, a me, a chi sai ti ha voluto bene, aiutando ciascuno di noi a reagire nei momenti difficili, consigliandoci sulle scelte importanti da fare e allontanando le sofferenze di questa vita…
Caro Sebastiano grazie, per tutti i momenti trascorsi insieme… 

Il Giudice era fan di "Vasco": "Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa ( e tribunale)"…


Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…

Durante lo svolgimento del proprio incarico, avrebbe chiamato al telefono il proprio spacciatore per chiedere della cocaina…
Ovviamente le forze dell’ordine, in particolare la squadra narcotici, stavano intercettando il “pusher” ma non sapevano a chi avrebbe dovuto consegnare la “roba”…
Mai avrebbero pensato che quella polvere bianca era destinata proprio ad un magistrato!!!
Gli agenti allora iniziano a seguire i movimenti dello spacciatore e senza farsi accorgere gli stanno dietro, anche perché il delinquente si muove con circospezione ed è molto prudente, si gira e si rigira, cambia stradine continuamente, si inoltra nella confusione e tra i ragazzi della cittadina… sa quello che deve fare A.D.B….
Ecco quindi che intorno alla mezzanotte, il giudice telefona tre volte allo spacciatore per avere un appuntamento…
Riporto quanto ho letto sulla intercettazione “Compare dove sei?” ripete… “Sono in via Mazzini”, gli dice il pusher; è davanti ad un pub, uno dei locali più gettonati delle notti palermitane; lo spacciatore e il giudice si salutano, si scambiano qualche parola. È un attimo…. arriva la narcotici!!! 
Certo quanto accade dopo mi insospettisce non poco… anche perché sarebbe bastato a quegli agenti ripetere quanto si vede nei film americani polizieschi o in qualche nostro casereccio sceneggiato “orribile”, per vedere come, solitamente, si attende il passaggio della refurtiva o della droga, prima di procedere all’arresto…
Ma da noi… “STRANAMENTE” avviene il contrario… e cioè “i ragazzi della Narcotici piombano sull’insolita coppia. DB ha 25 dosi di cocaina in tasca, evidentemente sperava di fare grandi affari ed invece, si ritrova in manette; l’uomo che è accanto a lui (IL GIUDICE) non ha alcuna droga, ne in mano e neanche in tasca!!!
Ma guarda un po’… non è che forse qualcuno (di quelli che danno gli ordini all’interno di quelle reparto), avendo compreso che l’acquirente era proprio un giudice, ha pensato bene… (si fa per dire… ) di fare sì. .. il proprio dovere, ma con quella operazione attuata casualmente in anticipo, si è permesso al magistrato di poter godere di una possibilità, che sicuramente, con la droga in suo possesso non avrebbe potuto avere giustificare…????
Certo, immaginatevi la vergogna della notizia… che già così – visto che esistono le intercettazioni – evidenzia qualcosa d’incredibile, ma che per lo meno, può sempre permettere al giudice di giustificarsi, dicendo che voleva incontrare l’amico… ma che non sapeva di quanto egli svolgesse… dopotutto le nostre forze dell’ordine sono state così brave nel loro compito…
Certo basterebbe fare due analisi di laboratorio… ma ve lo immaginate, un Giudice che si sottopone di sua spontanea volontà… e poi in Italia… ma per favore, ma chi vorrà mai crederci…
Un qualunque cittadino che non ha problemi di droga lo farebbe immediatamente… ma non credo che sarà questo il caso… 
Già, mi sembra di rivedere quell’azione di polizia compiuta dopo l’arresto di Toto Reina, nella sua abitazione, una villa che per tre giorni è stata lasciata abbandonata dalle forze dell’ordine, affinché venisse ripulita di tutti quei documenti compromettenti conservati all’interno della cassaforte…  
Comunque… riprendendo, il giudice appare nervoso e con molta “nonchalance“, espone (certamente per quell’atteggiamento di superiorità…) il proprio tesserino: “Sono un giudice“…  quasi a voler dire in maniera ostentata “cosa volete… come vi permettete“… 
Serve a poco, i poliziotti della Mobile di Palermo. seguono la procedura (non certo quella corretta…), comunque qualcuno ha scritto nel web… “si segue la legge“, ma, io resto legato ai miei dubbi!!!
Comunque, ora c’è il nome di un giudice nella lista dei clienti eccellenti degli spacciatori della cosiddetta “Palermo bene”…
Sì perché in quella lista di cosiddette persone perbene troviamo tutta una serie di professioni, in particolare vi sono 15 avvocati (se facessero i controlli che periodicamente verifichiamo noi agli autisti, il sottoscritto insieme al medico competente, ha svolto a Catania non so quanti controlli… ecco, se facessero a campione questi controlli su molti nostri professionisti… ah… sono certo, ci sarebbe da rimanere sconvolti…) assistenti di volo, noti ristoratori del centro della città, dentisti, assicuratori… ecc… come dicevo prima, tutte persone perbene e amanti delle “bollicine”!!!
Bevi la coca cola che ti fa bene
Bevi la coca cola che ti fa digerire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Coca cola si, coca cola me mi fa morire
Coca cola si, coca cola a me mi fa impazzire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Piccolo spazio pubblicità…

Il Giudice era fan di "Vasco": "Coca cola si, coca cola, coca, casa e chiesa ( e tribunale)"…


Si tratta di un giudice, di 35 anni, in servizio al tribunale penale di Agrigento…

Durante lo svolgimento del proprio incarico, avrebbe chiamato al telefono il proprio spacciatore per chiedere della cocaina…
Ovviamente le forze dell’ordine, in particolare la squadra narcotici, stavano intercettando il “pusher” ma non sapevano a chi avrebbe dovuto consegnare la “roba”…
Mai avrebbero pensato che quella polvere bianca era destinata proprio ad un magistrato!!!
Gli agenti allora iniziano a seguire i movimenti dello spacciatore e senza farsi accorgere gli stanno dietro, anche perché il delinquente si muove con circospezione ed è molto prudente, si gira e si rigira, cambia stradine continuamente, si inoltra nella confusione e tra i ragazzi della cittadina… sa quello che deve fare A.D.B….
Ecco quindi che intorno alla mezzanotte, il giudice telefona tre volte allo spacciatore per avere un appuntamento…
Riporto quanto ho letto sulla intercettazione “Compare dove sei?” ripete… “Sono in via Mazzini”, gli dice il pusher; è davanti ad un pub, uno dei locali più gettonati delle notti palermitane; lo spacciatore e il giudice si salutano, si scambiano qualche parola. È un attimo…. arriva la narcotici!!! 
Certo quanto accade dopo mi insospettisce non poco… anche perché sarebbe bastato a quegli agenti ripetere quanto si vede nei film americani polizieschi o in qualche nostro casereccio sceneggiato “orribile”, per vedere come, solitamente, si attende il passaggio della refurtiva o della droga, prima di procedere all’arresto…
Ma da noi… “STRANAMENTE” avviene il contrario… e cioè “i ragazzi della Narcotici piombano sull’insolita coppia. DB ha 25 dosi di cocaina in tasca, evidentemente sperava di fare grandi affari ed invece, si ritrova in manette; l’uomo che è accanto a lui (IL GIUDICE) non ha alcuna droga, ne in mano e neanche in tasca!!!
Ma guarda un po’… non è che forse qualcuno (di quelli che danno gli ordini all’interno di quelle reparto), avendo compreso che l’acquirente era proprio un giudice, ha pensato bene… (si fa per dire… ) di fare sì. .. il proprio dovere, ma con quella operazione attuata casualmente in anticipo, si è permesso al magistrato di poter godere di una possibilità, che sicuramente, con la droga in suo possesso non avrebbe potuto avere giustificare…????
Certo, immaginatevi la vergogna della notizia… che già così – visto che esistono le intercettazioni – evidenzia qualcosa d’incredibile, ma che per lo meno, può sempre permettere al giudice di giustificarsi, dicendo che voleva incontrare l’amico… ma che non sapeva di quanto egli svolgesse… dopotutto le nostre forze dell’ordine sono state così brave nel loro compito…
Certo basterebbe fare due analisi di laboratorio… ma ve lo immaginate, un Giudice che si sottopone di sua spontanea volontà… e poi in Italia… ma per favore, ma chi vorrà mai crederci…
Un qualunque cittadino che non ha problemi di droga lo farebbe immediatamente… ma non credo che sarà questo il caso… 
Già, mi sembra di rivedere quell’azione di polizia compiuta dopo l’arresto di Toto Reina, nella sua abitazione, una villa che per tre giorni è stata lasciata abbandonata dalle forze dell’ordine, affinché venisse ripulita di tutti quei documenti compromettenti conservati all’interno della cassaforte…  
Comunque… riprendendo, il giudice appare nervoso e con molta “nonchalance“, espone (certamente per quell’atteggiamento di superiorità…) il proprio tesserino: “Sono un giudice“…  quasi a voler dire in maniera ostentata “cosa volete… come vi permettete“… 
Serve a poco, i poliziotti della Mobile di Palermo. seguono la procedura (non certo quella corretta…), comunque qualcuno ha scritto nel web… “si segue la legge“, ma, io resto legato ai miei dubbi!!!
Comunque, ora c’è il nome di un giudice nella lista dei clienti eccellenti degli spacciatori della cosiddetta “Palermo bene”…
Sì perché in quella lista di cosiddette persone perbene troviamo tutta una serie di professioni, in particolare vi sono 15 avvocati (se facessero i controlli che periodicamente verifichiamo noi agli autisti, il sottoscritto insieme al medico competente, ha svolto a Catania non so quanti controlli… ecco, se facessero a campione questi controlli su molti nostri professionisti… ah… sono certo, ci sarebbe da rimanere sconvolti…) assistenti di volo, noti ristoratori del centro della città, dentisti, assicuratori… ecc… come dicevo prima, tutte persone perbene e amanti delle “bollicine”!!!
Bevi la coca cola che ti fa bene
Bevi la coca cola che ti fa digerire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Coca cola si, coca cola me mi fa morire
Coca cola si, coca cola a me mi fa impazzire
Con tutte quelle, tutte quelle bollicine
Piccolo spazio pubblicità…

Altro che Ora legale e Ora solare, qui da noi, chiù scuru di mezzanotti… non po fari!!!


Ieri sera ho visto il film di Ficarra e Picone, “L’ora Legale“…

Nel vederlo si è praticamente materializzato in una sola sceneggiatura, quanto in tutti questi anni… vado ripetendo!!!
La rappresentazione di noi siciliani in quel film è perfetta e nel dire questa frase… mi dispiace, perché so anche di quante persone perbene è costituita questa nostra terra…
Ma purtroppo, anche molti di essi, quando si tratta di rinunciare ai propri interessi per quelli della collettività, sembrano entrano in crisi, è come se scattasse in loro, una scintilla di perfida invidia…
Non so dirvi da cosa dipende, sarà forse per quel concetto tutto nostro di vera e propria “sopravvivenza”, sarà colpa di questa attuale condizione disperata, che ci porta forse ad essere, così come siamo…
Vorrei farvi un esempio, proprio di alcuni giorni fa…  
In un canale Tv, veniva trasmesso un programma piacevole; è presentato da Alessandro Borghese e si occupa di promuovere e quindi premiare, un ristorante scelto tra quattro, in un determinato luogo caratteristico: vince chi ottiene il maggiore punteggio…
I punti vengono dati a turno da ogni ristoratore ed il presentatore (che è anche un ottimo chef…) si riserva di dare l’ultimo voto, premiando così, con un importo di €. 5000,00 (da spendere nella propria attività), il ristorante che avrà raggiunto il punteggio migliore…
Vi starete chiedendo… ma cosa centra questo con il film di cui sopra??? 
A prima vista, si potrebbe pensare che si stia parlando di due argomenti distaccati ed invece, provo a mostrarvi come il ragionamento calzi perfettamente e di come questi due esempi siano tra essi collegati…
Difatti, la trasmissione prendeva a caso, quattro ristoratori, indovinate un po’… proprio di Catania!!!
Ora, mi verrebbe di dire… non sempre si ha la fortuna di godere di una pubblicità come questa, aggiungerei per di più gratuita, una gran bella vetrina… non c’è che dire (mi ricorda tanto un mio caro amico “chef” Sergio, che alcuni anni fa collaborava su La7, in una delle prime trasmissioni sulla cucina… “chef per un giorno”; era quella trasmissione nella quale venivano invitati alcuni ospiti dello spettacolo, per preparare loro – aiutati dagli esperti presenti- alcuni propri piatti, i quali venivano successivamente valutati da tre importanti giudici…), non capita spesso d’essere “famosi” anche soltanto per un giorno e poter lasciare così, un marchio indelebile, di quella propria esperienza…
Una importante iniziativa che potrà apportare certamente, a ciascuno di essi (dal vincitore all’ultimo arrivato di quella classifica), una discreta popolarità, ancor più del premio messo in palio…
Verrebbe a chiunque di noi da pensare che questi quattro ristoratori, sono stati fortunati ad essere stati scelti, considerati i tanti colleghi presenti in città… e potendo certamente aggiungere a fine competizione: “è stato bello partecipare“!!!
Ed allora, il primo pensiero che ognuno di essi avrebbe dovuto avere (non per voler essere fazioni) era quello quantomeno di provare ad essere corretti, a giudicare quanto fatto dai loro colleghi “concorrenti” in maniera obbiettiva, suggerendo eventuali critiche di miglioramento, ma riconoscendone anche i meriti per quell’impegno profuso e per la dedizione con la quale operano presso le loro location, sapendo soprattutto ( essi stessi), a quante difficoltà si è costretti, pur di tenere aperti una attività di ristorazione, in una città come questa nostra…
Inoltre, tra siciliani, verrebbe spontaneo pensare di gratificare quegli stessi colleghi, con i quali certamente si avrà modo d’incontrarsi, e chissà, in un prossimo futuro, ci si potrà confrontare o realizzare insieme manifestazioni culinarie, ecc., ampliando e indirizzando così verso ciascuno di essi, quel consenso che in questo momento è fortemente diversificato a causa dei tanti gestori presenti…
Quindi, pronunciarsi a favore di ciascuno di quei diretti antagonisti, non avrebbe fatto altro, che influenzare positivamente noi telespettatori, verso ognuno di quelle realtà, anche solo per provarle una volta… in quanto novità.
Ed invece, ecco emergere quel nostro “essere” siciliani, già, quel volersi interessare del proprio orticello, premiando primi di tutti se stessi e poi forse… chissà… anche quello degli altri!!!
Ognuno di essi ha cercato con astuzia ed in ogni occasione, di tirare acqua al proprio mulino, attraverso giudizi al di sotto della sufficienza, cercando così facendo, con quelle loro azioni, di limitare e/o disapprovare quanto compiuto dai rispettivi (tre) concorrenti, analizzando quelle pietanze in maniera irrispettosa e infierendo sulle rispettive attività, già duramente colpite… sia dalle numerose imposte dello Stato che dalla grave crisi economica e chissà se a quanto sopra,  non va sommata altresì… quella cosiddetta “mano occulta”!!!
Se dovessi giudicare ognuno di loro da quella trasmissione, credetemi… ho difficoltà a sceglierli, eppure, sono convinto che ognuna di quelle attività, togliendo quei limitati giudizi espressi, meriti un 10 pieno, solo per il fatto… che ci stanno provando!!! 
Ecco, spero con quanto sopra, di essere riuscito a trasmettervi questo mio rammarico…
Il punto, è che non si può pensare sempre di farsi i fatti propri, sperare che ci sia chi faccia la propria parte, mentre di contro noi… restiamo a guardare gli eventi…
Sperare come fa “Ficarra” nel film… di salire sul carro dei vincitori, per poterne come sempre approfittare, comprendete da Voi quanto non sia giusto e neppure corretto, perché essere persone perbene, significa esserlo sempre ed in ogni circostanza… 
Non si possono cambiare le lancetta dell’orologio, portarle una volta sull’ora legale ed un’altra volta sull’ora solare, a seconda delle circostanze o di come si viene coinvolti nei propri interessi personali…
D’altronde, dovreste sapere perfettamente come le persone di quel film, quelle di cui avete così tanto riso, sono l’esatta rappresentazione di ciascuno di “Voi” poiché riproducono esattamente tutte quelle azioni che quotidianamente andate compiendo e credetemi… vi è poco da ridere!!!

Si chiamano… "Vittime della mafia"!!!

Se cercate su Wikipedia la voce “Vittime della mafia” vi è riportato: “questa categoria raggruppa biografie di persone vittime della mafia e di organizzazioni simili – La categoria non include i mafiosi (o simili) uccisi da organizzazioni criminali”!!!
Questo secondo passaggio è interessante… perché esclude di fatto, coloro che facenti parte di quel sistema, hanno collaborato o svolto interessi, per nome di cosa nostra…
Per cui, a parte le considerazioni morali, ciò che bisogna comprendere è in quali modi, quei soggetti si pongono nelle condizioni di dare all’organizzazione criminale… quanto loro richiesto…
Decidere quindi di sottomettersi ad una estorsione, non può essere accettato, neanche nei casi in cui si viene costretti con la forza, attraverso quelle ben note azioni coercitive, realizzate  dai solito “affiliati” che richiedono,  per nome e conto di quella associazione criminale, il pagamento di somme mensili o ancor peggio, una percentuale sugli utili d’impresa realizzati, in cambio di quella  cosiddetta “protezione”…
Ovviamente sono di contro esclusi, coloro che, decidono spontaneamente (sicuramente per un proprio tornaconto), di schierarsi volontariamente a quel sistema mafioso, predisponendosi a concedere,  quella propria intera struttura logistica!
Sono certo che avrete compreso come, i due casi sopra riportati, sono emblematicamente diversi: da un lato c’è chi subisce incondizionatamente (per paura di ritorsioni) e dall’altro c’è chi, con quella associazione, criminale, si presta ad andare a braccetto…
Ed allora, diventa fondamentale comprendere… chi sia stato la vittima della mafia e chi NO!!!
In relazione a quanto sopra detto, c’è da considerare che, molti di quegli imprenditori, giustificano il sostegno dato a quel sistema mafioso, come fosse una discolpa a causa della crisi in corso e soprattutto, motivano quelle loro scelte, per aver provato a salvare la propria impresa, i dipendenti e tanti anni di sacrificio…  
D’altronde, se chiedete ai siciliani cosa pensano realmente della mafia, risponderanno che “non è cosa buona” ma che almeno negli anni passati con essa “si mangiava”, mentre ora con questo Stato, “si muore di fame”…
Sappiamo tutti come la crisi genera disoccupazione e la disoccupazione genera disperazione!!!
È su questo punto che la mafia trova terreno fertile…  al punto che oggi, sei cittadini disoccupati su dieci, sarebbero disposti ad accettare un posto di lavoro in un’attività che possa essere gestita da cosiddetti “mafiosi”…
Non dimentichiamoci che molti miei conterranei, sono di loro ben disponibili – se non predisposti – al compromesso o di sicuro, ad accettare incondizionatamente quanto loro dettato… e difatti… l’associazione mafiosa, può contare su un numero enorme di questi soggetti disposti a qualunque cosa, pur di garantirsi un posto di lavoro… 
Quest’ultimi unfatti,  dimostrano d’essere disposti a partecipare con quegli imprenditori, mettendo in pratica tutte quelle truffe necessarie, affinché si possano realizzare ingenti profitti e soprattutto si creino quelle condizioni necessarie, per realizzare fondi a nero, da destinare successivamente a quell’associazione criminale o a quei politici corrotti, con cui di fatto sono in affari, in quanto, facenti parte di quel sistema corruttivo…
Per cui, alla luce di quanto sopra, dove dovremmo inserire questo gruppo “sacrificale”, costituito da quei poveri dipendenti???
Erano obbligati a fare quanto gli si era chiesto oppure si sono resi complico e quindi collusi… con i propri datori di lavoro???
Come si fa quindi a inserire in quel gruppo “vittime della mafia” costoro…???
Dopotutto qualcuno potrebbe obbiettare che essi stessi abbiano di fatto voluto partecipare a quelle collusioni… e come si fa a dirlo…
Ma poi… cosa vi hanno guadagnato…???
Hanno salvaguardato rispetto ad altri il proprio posto di lavoro??? 
hanno ricevuto del denaro sottobanco??? 
Hanno goduto di assunzioni per i propri famigliari o forse speravano di godere su un migliote prestigio personale???
Vedete… è facile dire “vittime della mafia”, soprattutto quando poco si conosce di quel sistema…
 Si discute… tanto per parlare.
C’è chi parla per quanto vede in quegli sceneggiati in Tv o per la cronaca su un telegiornale ascoltato, per una notizia letta sul web… e via discorrendo, tutti ormai si fanno divulgatori di quel pensiero criminale, di quelle metodologie applicate senza averci mai convissuto, ma soprattutto, senza aver mai dato segni di essere contrari, per esempio denunciato… 
Eppure sono lì a mettersi in alto su quel soppalco, quasi fossero ambasciatori di quel sistema, che ora vorrebbero, con i loro ragionamenti dotti… scagionare!!!
Ed allora mi chiedevo… come chiamiamo coloro che hanno deciso di non essere partecipativi con quel sistema collusivo???
Che si sono differenziati, non partecipando in alcun modo a quelle azioni corruttive???
Che non hanno mai ricercato per se o per i propri cari, alcun vantaggio personale???
Che hanno cercato in tutti i modi, di non affidarsi a quel sistema clientelare politico e mafioso???
Che a differenza di molti, hanno avuto il coraggio di denunciare, di fare il proprio dovere, di sacrificare la propria vita, che non hanno mai accettato di piegarsi a quelle coercizioni o a quelle operative richieste, sì, come possiamo definire questi soggetti… ovverosia, non dovrebbero essere soltanto loro (non solo per lo Stato ma soprattutto per  l’opinione pubblica) gli unici… a potersi definire “VITTIME DELLA MAFIA“???
Ed allora per favore, per quanti – con le proprie azioni – non vi hanno mai fatto parte: chiamateli con un altro nome!!!

Si chiamano… "Vittime della mafia"!!!

Se cercate su Wikipedia la voce “Vittime della mafia” vi è riportato: “questa categoria raggruppa biografie di persone vittime della mafia e di organizzazioni simili – La categoria non include i mafiosi (o simili) uccisi da organizzazioni criminali”!!!
Questo secondo passaggio è interessante… perché esclude di fatto, coloro che facenti parte di quel sistema, hanno collaborato o svolto interessi, per nome di cosa nostra…
Per cui, a parte le considerazioni morali, ciò che bisogna comprendere è in quali modi, quei soggetti si pongono nelle condizioni di dare all’organizzazione criminale… quanto loro richiesto…
Decidere quindi di sottomettersi ad una estorsione, non può essere accettato, neanche nei casi in cui si viene costretti con la forza, attraverso quelle ben note azioni coercitive, realizzate  dai solito “affiliati” che richiedono,  per nome e conto di quella associazione criminale, il pagamento di somme mensili o ancor peggio, una percentuale sugli utili d’impresa realizzati, in cambio di quella  cosiddetta “protezione”…
Ovviamente sono di contro esclusi, coloro che, decidono spontaneamente (sicuramente per un proprio tornaconto), di schierarsi volontariamente a quel sistema mafioso, predisponendosi a concedere,  quella propria intera struttura logistica!
Sono certo che avrete compreso come, i due casi sopra riportati, sono emblematicamente diversi: da un lato c’è chi subisce incondizionatamente (per paura di ritorsioni) e dall’altro c’è chi, con quella associazione, criminale, si presta ad andare a braccetto…
Ed allora, diventa fondamentale comprendere… chi sia stato la vittima della mafia e chi NO!!!
In relazione a quanto sopra detto, c’è da considerare che, molti di quegli imprenditori, giustificano il sostegno dato a quel sistema mafioso, come fosse una discolpa a causa della crisi in corso e soprattutto, motivano quelle loro scelte, per aver provato a salvare la propria impresa, i dipendenti e tanti anni di sacrificio…  
D’altronde, se chiedete ai siciliani cosa pensano realmente della mafia, risponderanno che “non è cosa buona” ma che almeno negli anni passati con essa “si mangiava”, mentre ora con questo Stato, “si muore di fame”…
Sappiamo tutti come la crisi genera disoccupazione e la disoccupazione genera disperazione!!!
È su questo punto che la mafia trova terreno fertile…  al punto che oggi, sei cittadini disoccupati su dieci, sarebbero disposti ad accettare un posto di lavoro in un’attività che possa essere gestita da cosiddetti “mafiosi”…
Non dimentichiamoci che molti miei conterranei, sono di loro ben disponibili – se non predisposti – al compromesso o di sicuro, ad accettare incondizionatamente quanto loro dettato… e difatti… l’associazione mafiosa, può contare su un numero enorme di questi soggetti disposti a qualunque cosa, pur di garantirsi un posto di lavoro… 
Quest’ultimi unfatti,  dimostrano d’essere disposti a partecipare con quegli imprenditori, mettendo in pratica tutte quelle truffe necessarie, affinché si possano realizzare ingenti profitti e soprattutto si creino quelle condizioni necessarie, per realizzare fondi a nero, da destinare successivamente a quell’associazione criminale o a quei politici corrotti, con cui di fatto sono in affari, in quanto, facenti parte di quel sistema corruttivo…
Per cui, alla luce di quanto sopra, dove dovremmo inserire questo gruppo “sacrificale”, costituito da quei poveri dipendenti???
Erano obbligati a fare quanto gli si era chiesto oppure si sono resi complico e quindi collusi… con i propri datori di lavoro???
Come si fa quindi a inserire in quel gruppo “vittime della mafia” costoro…???
Dopotutto qualcuno potrebbe obbiettare che essi stessi abbiano di fatto voluto partecipare a quelle collusioni… e come si fa a dirlo…
Ma poi… cosa vi hanno guadagnato…???
Hanno salvaguardato rispetto ad altri il proprio posto di lavoro??? 
hanno ricevuto del denaro sottobanco??? 
Hanno goduto di assunzioni per i propri famigliari o forse speravano di godere su un migliote prestigio personale???
Vedete… è facile dire “vittime della mafia”, soprattutto quando poco si conosce di quel sistema…
 Si discute… tanto per parlare.
C’è chi parla per quanto vede in quegli sceneggiati in Tv o per la cronaca su un telegiornale ascoltato, per una notizia letta sul web… e via discorrendo, tutti ormai si fanno divulgatori di quel pensiero criminale, di quelle metodologie applicate senza averci mai convissuto, ma soprattutto, senza aver mai dato segni di essere contrari, per esempio denunciato… 
Eppure sono lì a mettersi in alto su quel soppalco, quasi fossero ambasciatori di quel sistema, che ora vorrebbero, con i loro ragionamenti dotti… scagionare!!!
Ed allora mi chiedevo… come chiamiamo coloro che hanno deciso di non essere partecipativi con quel sistema collusivo???
Che si sono differenziati, non partecipando in alcun modo a quelle azioni corruttive???
Che non hanno mai ricercato per se o per i propri cari, alcun vantaggio personale???
Che hanno cercato in tutti i modi, di non affidarsi a quel sistema clientelare politico e mafioso???
Che a differenza di molti, hanno avuto il coraggio di denunciare, di fare il proprio dovere, di sacrificare la propria vita, che non hanno mai accettato di piegarsi a quelle coercizioni o a quelle operative richieste, sì, come possiamo definire questi soggetti… ovverosia, non dovrebbero essere soltanto loro (non solo per lo Stato ma soprattutto per  l’opinione pubblica) gli unici… a potersi definire “VITTIME DELLA MAFIA“???
Ed allora per favore, per quanti – con le proprie azioni – non vi hanno mai fatto parte: chiamateli con un altro nome!!!

Io sono soltanto uno. Ma comunque sono uno…. Non posso fare tutto, ma comunque posso fare qualcosa, e il fatto che non posso fare tutto non mi fermerà dal fare quel poco che posso fare!!!

E’ ormai certo, che tutti coloro che tentano di promuovere principi di legalità, subiscono dal sistema in cui sono immersi e circondati, un forte isolamento. 
Possiamo paragonare l’attuale sistema, ad alcuni territori del “Far West”, dove,  completamente isolati, venivano costruiti dei fortini per contrastare gli attacchi di quei nativi “pellerossa” e qui oggi da noi… la situazione è totalmente analoga.
Da un lato vi è l’esigenza di contrastare i continui attacchi provocati da chi fa parte del sistema collusivo e corruttivo, da coloro che operano radicati con la malavita organizzata, da quanti si sottomettono a quei soggetti politico/mafiosi e di contro c’è chi, contrasta ogni giorno quel mondo corrotto e combatte contro quell’isolamento, nel quale lo si vorrebbe collocare…
Si tratta quindi d’ostacolare quell’area “grigia”, composta da una serie di professionisti e non, che sono in diretto collegamento con soggetti “affiliati”, ai quali permettono, di continuare a gestire i loro affari in modo illegale… 
Certo per quel povero soldato, chiuso in quel fortino, armato del proprio coraggio e di quell’unico fucile posseduto, diventa difficile poter far valere la propria forza, soprattutto perché se non lo si può eliminare, lo si costringe a vivere rinchiuso… isolato!!!
Ma quel soldato possiede una forza interiore tenace… perché crede in ciò che fa e soprattutto con impegno è riuscito a costruirsi una ulteriore base, totalmente distaccata da quelle “radici” e su di essa, ha posato i nuovi principi di legalità…
Per far ciò… ha bisogno d’aiuto, di modificare le coscienze di quei compagni di viaggio…
Deve incontrare altri soggetti disposti al cambiamento, entrare nel vivo della città, confrontarsi con le associazioni di legalità, presentare le proprie idee e fare proprie le loro…
Perché in questa lotta c’è bisogno di tutti, certo non è facile intuire come queste persone siano; a volte ci si lascia guidare dall’istinto, ma non è detto che l’istinto ci guidi sempre bene… anzi il più delle volte, ci si accorge che quelle persone scelte… erano sbagliate!!!
Anche i media devono fare qualcosa (è esclusa ovviamente quella particolare stampa che finora non ha rappresentato la realtà in modo obiettivo…), in particolare sono i giornalisti perbene (e non corruttibili…) che devono far sentire la propria voce, perché rappresentano per quella lotta una grande risorsa… 
Che ci sia ancora una parte buona, non vi è alcun dubbio… ma purtroppo la parte marcia rappresenta la stra-maggioranza, è dappertutto e soprattutto ha coinvolto tutti i settori!!!
Certo il quadro a cui assistiamo quotidianamente è desolante… in particolare è avvilente la politica, i suoi interlocutori, quei dirigenti delle PA che, invece di porsi da filtro rispetto alle illegalità, spingono affinché quest’ultime si possano coronare…
L’obiettivo fondamentale, è quello di far comprendere a tutti come sia possibile uscire dal quel sistema clientelare, da quell’ossequioso atteggiamento codardo, da quei comportamenti omertosi con cui si è finora convissuti, predisponendo se stessi a non consentire più quelle connivenze e demolendo, giorno per giorno, quel potere tentacolare, che ha consentito alla criminalità non solo d’innalzarsi sempre più, ma di mantenere quel radicamento sul territorio e d’utilizzare quella forza coercitiva per intimorire le persone…
D’altronde, chiedere ai cittadini siciliani di denunciare è oggi quantomeno difficile… il perché, sicuramente è da ricercare in quella mancata fiducia che in molti hanno nei confronti dello Stato, delle istituzioni, ma soprattutto dei suoi rappresentanti…
In molti, abbiamo potuto costatare direttamente, come ci siano state, in questi ultimi anni, persone che hanno operato al limite della legalità o addirittura nell’illegalità… ed erano persone che di fatto e aggiungerei di diritto, appartenevano a quelle Istituzioni!!!
E’ chiaro a tutti che, chi deve fare una denuncia, vuole principalmente che il suo interlocutore sia una persona “limpida”, che non faccia trapelare niente e che si muova esclusivamente per garantire chi denuncia e non certo per andargli, per come poi avviene… contro!!! 
Restare fuori dai compromessi, da quei legami associativi, da quel sistema clientelare e servile è certamente difficile… ma riuscire nel proprio piccolo a fare ciò, rende sicuramente fieri di poter continuare a vivere in maniera dignitosa… questa propria vita!!!  
Nella vita ci sono due generi di persone: i cattivi e i buoni; i secondi nascono per dare esempio.
Rocco Chinnici