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CGIL Fillea Catania – Quando si dice: "a servizio dei lavoratori".

Questi ultimi anni sono stati complessi per il mondo del lavoro… 

Sono molti gli eventi che hanno segnato questo periodo: dalla crisi economica mondiale alla pandemia “Covid-19” con le sue molteplici conseguenze, a un aumento esponenziale dei flussi migratori vero il nostro Paese, per passare ad una guerra in Ucraina che ha colpito sanguinosamente da oltre un anno il cuore del vecchio continente, determinato l’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime, in particolare di quelli dell’energia…

Ed ecco quindi che anche quel mondo del lavoro si è trovato in grave difficoltà, rimasto per lungo tempo come sospeso e perdendo tra l’altro alcuni suoi eroi, lavoratori che si sono immolati operando all’interno di quelle strutture sanitarie, militari e istituzionali, sacrificando purtroppo le loro vite per il bene di questo Paese…

E’ tempo quindi di riprendere nuovamente in mano il nostro destino e in questo, proprio le rappresentanze sindacali, costituiscono gli unici corretti tavoli istituzionali capaci di gestire ed affrontare tutte quelle delicate questioni rimaste ancora inevase.

Proprio la “CGIL”, attraverso i suoi Segretari ed i responsabili, si sta promuovendo sul piano locale per affrontare il delicato tema del lavoro – in particolare nella nostra Sicilia – provando a riorganizzarsi per trasformare quella fase di emergenza occupazionale, in qualcosa di diverso e soprattutto produttivo, in particolare grazie ai fondi del PNRR che stanno per giungere nella nostra regione… 

E’ tempo quindi che tutti gli iscritti alla CGIL si uniscano per far sentire la loro voce, perché alla crisi in corso è tempo di rispondere con il lavoro e con la democrazia, sviluppando quell’ampio dibattito che negli ultimi cinquant’anni l’ha saputa contraddistinguere, costruendo quelle politiche di sostegno per tutti coloro che oggi rischiano il proprio posto di lavoro, per quanti a causa dei problemi di cui sopra l’hanno perso, per i giovani che ancora non riescono a trovarlo, ma anche per gli over 50 anni e a quanti sono da tempo pensionati, ma che evidenziano d’aver bisogno non solo di un’assistenza sanitaria, ma anche di un sostegno morale ed affettivo…

Va dato merito alla CGIL, in particolare alla Fillea di Catania, di essere da sempre presente sul territorio con la sua intera organizzazione; difatti in questi ultimi anni a differenza di altri, essa si è posta in controtendenza rispetto a quanti hanno preferito appoggiare una politica sterile e urlata a quella concreta, che come si è visto, poco o nulla s’è occupata della crisi e ancor meno delle condizioni dei lavoratori, pensionati e disoccupati, bensì viceversa coloro che avrebbero dovuto dimostrare interesse per il loro Paese, hanno evidenziato voler salvaguardare soltanto le proprie poltrone!!! 

E’ giunto il momento quindi per la CGIL di continuare a fare, dimostrando d’esser presente quando occorre ed esser capace di affrontare questo periodo emergenziale, proponendo nuove politiche e soluzioni per far uscire il Paese da questa profonda crisi che ahimè, anche a causa delle problematiche sopra esposte, ci vede tutti coinvolti…

C’è bisogno di riprogettare il futuro e dare soprattutto nuova speranza!!! 

Basta quindi con futili schieramenti o antagonismi, è tempo di occuparsi dei reali problemi del Paese, bisogna riunire tutte le forze del sindacato per riconquistare il terreno perduto, in particolare mi riferisco ai temi quali quelli dei diritti e delle retribuzioni, una proposta fiscale più equa, nuova solidarietà che diventi collante, capace di restituire pari dignità a tutte le categorie dei lavoratori. 

E’ tempo che il governo nazionale della Meloni decida per una nuova concertazione che tenda ad a operare quelle scelte economiche necessarie tali da garantire le fasce più deboli, tutti insieme così potremmo far riemergere nuovamente quel forte impulso democratico e pluralista, che garantisca attraverso la politica nuove riforme e un migliore percorso di vita che punti a realizzare quella grande controriforma del sistema contrattuale, che ritengo – visto il suo completo fallimento – debba essere totalmente ripensato…

Superbonus, l'appello in lacrime: "Siamo rovinati, lo Stato ci aiuti".

Avevo avvisato sui rischi del “Superbonus” ed ora ahimè, ne se vedono le conseguenze!!! 

Ho letto un articolo sul web della redazione “Il Fatto Quotidiano”, un appello in lacrime di Paola che riporta: “Siamo rovinati, abbiamo perso tutto. Stato, mettiti una mano sul cuore e aiutaci”!!!

Lo Stato li ha ingannati… 

Lavori fermi, case sventrate, fatture non saldate, debiti da pagare e crediti che non si incassano. 

Le testimonianze inviate alla redazioneweb@ilfattoquotidiano.it da chi tra famiglie, imprese e professionisti, è rimasto incastrato nel meccanismo della maxi detrazione fiscale per la riqualificazione energetica: “Siamo economicamente e psicologicamente distrutti e non so per quanto ancora saremo in grado di affrontare tutto”. I pensionati: “Affronteremo la vecchiaia senza soldi”.


“Quando telefoniamo ci dicono dal numero verde che la cessione del credito sarà accolta e i soldi arriveranno, ma noi non ci possiamo più fidare. La notte non riesco più a dormire, mi sto rovinando la salute”. Andrea è un pensionato che sul Superbonus ha investito i risparmi di una vita, quelli messi da parte per passare una vecchiaia serena. Non solo: ha anche convinto il figlio a puntare tutto sulla riqualificazione energetica del proprio appartamento. Da quattro mesi vive in un limbo stretto tra debiti e crediti: la sua pratica di cessione del credito alle Poste è in lavorazione da novembre, è tra gli ultimi che avevano fatto domanda prima della chiusura delle compravendite dei crediti fiscali da parte del gruppo del ministero dell’Economia. La prospettiva, lo sa, non è comunque rosea: “Anche nell’ipotesi ottimistica che le Poste mantengano i propri impegni, riusciremo appena a pagare i debiti contratti con le imprese, ma non quelli contratti con la finanziaria Findomestic, ci troveremmo ad affrontare la vecchiaia senza più un euro da parte e con risorse molto ridotte”, sintetizza.

La testimonianza di Andrea è solo una delle tantissime che ci sono arrivate e che ci arrivano quotidianamente all’indirizzo mail redazioneweb@ilfattoquotidiano.it dopo gli articoli de ilfattoquotidiano.it sulle storie degli “incastrati” dal Superbonus. Ci sono coppie giovani con bambini piccoli che come Andrea e la moglie pensavano di rientrare dai debiti con i crediti e oggi si trovano schiacciati dalle rate da pagare. Ci sono professionisti e imprese che non sono stati pagati, ma non hanno neanche i crediti fiscali perché hanno lavorato per conto di un General contractor. Altra categoria, le famiglie che hanno visto i ponteggi svuotarsi causa fallimento dell’impresa a sua volta strozzata dal mancato incasso del corrispettivo dei crediti fiscali incamerati in cambio dei lavori. E così ci sono pratiche aperte, lavori lasciati a metà e tanta paura che qualcuno venga a chiedere degli altri soldi. 

Infine quelli che si sono affidati a gruppi come Casazero poi finiti sotto inchiesta e che si ritrovano nel migliore dei casi con lavori incompiuti, cassetti fiscali svuotati e tanta paura di essere chiamati in causa per l’operato altrui.
Se volete raccontare anche voi la Vs. esperienza, vi consiglio di scrivete all’indirizzo redazioneweb@ilfattoquotidiano.it, indicando “Superbonus” nell’oggetto della mail.

A conferma di ciò che avevo scritto sui "sindacati": guardatevi questo video!!!

Dando seguito su quanto avevo riportato solo pochi giorni fa sui sindacati: http://nicola-costanzo.blogspot.com/2018/12/i-sindacati-dopo-anni-di-completo.html
desidero portare oggi alla vostra attenzione un video inviatomi dal mio amico Claudio di Genova, che descrive perfettamente quanto è accaduto in questi anni, grazie proprio a quei soggetti all’interno dei sindacati, si sono presi gioco di tutta la classe dei lavoratori!!!
Ho ritenuto, dopo aver visto l’intero video pubblicato da La7, che non vi sia da parte mia nulla d’aggiungere…
Peraltro, quanto riportato in questo video, segue perfettamente quel concetto di raccomandazione, clientelismo, collusione e affari sporchi, già a suo tempo descritti in un mio precedente post del 2013: 
Andate, sì… lavoratori, pensionati, scendete in piazza per protestare, comportatevi come veri e propri ruffiani, fate il loro gioco, tanto alla fine a pagarne le conseguenze, sarete solo e soltanto voi!!!

IL futuro degli Italiani… in mano ancora a quattro decrepiti!!!

Scusate… ricordo male… ma dopo 67 anni nel nostro paese non si dovrebbe andare in pensione???
La motivazione peraltro –oltre quella di aver raggiunto il limite contributivo– non dipende forse dal fatto che da quell’età… s’inizia ad essere pian piano inadeguati o certamente inattuali???
Ed allora mi chiedo… come mai, in politica, dopo più di un ventennio, ritroviamo ancora oggi quei soliti attempati???
Ma quando decideranno di levarsi dai piedi e di lasciare spazio ai giovani di questo paese???
Mi sembrano come dei “polpi”… attaccati con quelle loro ventose da quelle poltrone da cui non vogliono distaccarsi…
Sono come “Matusalemme”… deputati e senatori che stanno lì da sempre… con lauti stipendi e pochissime presenze…
Chissà forse questi nostri politici credono di essere come quella vecchia nobiltà francese che riteneva di essere unta da Dio, ma forse dimenticano come si è evoluta quella storia… 
Già, restano lì in maniera eterna… potremmo dire finché “Dio non se li porta via”…
A 65 anni debbono andarsene a casa e fare largo finalmente ai giovani… e per giovani non intendo figli, familiari, parenti vari e amici intimi!!!
Ma gente comune… cittadini che non hanno mai avuto incarichi politici e soprattutto che dopo due mandati concludano quella loro esperienza… e non per come accade oggi, dove fanno di tutto per sedersi e rimanere, affinché possano successivamente  trasmettere per eredità… quella poltrona da sempre posseduta!!!
Non ci resta che sperare che qualcuno da lassù, preferibilmente prima del 4 Marzo… provveda a compiere quanto i cittadini in tutti questi anni… non sono riusciti finora a realizzare!!!

Professionisti… che guadagnano meno dei loro dipendenti!!!

Che non esiste un sistema fiscale perfetto è noto a tutti, ma che nel nostro paese, questo si dimostra non solo iniquo ma del tutto inefficace è un dato di fatto a cui sfortunatamente non si riesce a trovare soluzione… (o forse  chissà è più corretto dire che… non la si vuole ricercare)!!!

Già, se analizziamo i dati, vedremmo come questo sistema fiscale, sia risultato negli anni sempre più inefficace, considerato che di contro quel valore chiamato “evasione” è andato crescendo, creando nel contempo una vera e propria discriminazione tra, i lavoratori dipendenti e pensionati, ed i lavoratori autonomi: i primi tartassati da pesanti prelievi alla fonte, mentre i secondi liberi di denunciare autonomamente il proprio reddito…
E’ così abbiamo potuto costatare che, mentre sui lavoratori dipendenti e pensionati grava la maggior parte del “carico fiscale” (da soli infatti, queste due categorie garantiscono l’82%” dell’intero gettito Irpef…) dall’altro i lavoratori autonomi, riescono, se pur l’elevata pressione fiscale a creare dell’altro reddito… grazie a procedure alternative…  meglio conosciute come “nero”!!!
In quale modo??? Semplice, evadendo le tasse, eludendo le imposte e dividendo le fonti di reddito, tra i componenti familiari…
Infatti, per questi soggetti, è difficile accertare il reddito effettivo; inoltre molti di essi scaricano quelle proprie imposte tra cui per esempio l’Iva, anche su beni di uso personale, ed infine c’è chi suddivide il reddito complessivo, sui propri familiari, affinché il livello di reddito di ciascun componente sia più basso di quello effettivo e rientrando così di fatto, in scaglioni Irpef…  inferiori!!!
Come vedete non ci vuole una laurea in Economia e Commercio, per comprendere in quali modi questo 12% riesce ad aumentare quel buco infinito chiamato “evasione”…
La lista di imprese o autonomi è lunghissima e molti di loro nelle ultime dichiarazioni, risultano aver guadagnato dei redditi irrisori… a volte inferiori, ai loro stessi dipendenti!!!
Ci sono casi, in cui le dichiarazioni presentate sono al di sotto dei 20.000 euro… meno di quanto dichiarato mediamente dai loro impiegati!!! 
Sono dati che lo stesso Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, non fa altro che confermare da un bel po di anni… ma a nulla serve per invertire quella rotta…
Il bello è che nel nostro paese, c’è chi, pur avendo importanti attività economiche, riesce a non produrre guadagni… ma bensì perdite: tra queste infatti vi sono, discoteche, sale da ballo, night club, Centri SPA, attivita ricreative o turistiche, dove a fine anno… dichiarano redditi d’impresa, addirittura negativi.
Ma fra tutti, è la categoria degli “Avvocati” che mi preoccupa maggiormente…
Già, pensate, che è stato lanciato un allarme (ripreso dal sito Retenews24) per la revisione della Riforma Forense (Legge 247 del 2012), già chiesta in passato anche dall’ADU (Associazione Difensori d’Ufficio). 
Ho letto sul web che: l’articolo 21, comma 8 che dispone “l’iscrizione agli Albi comporta la contestuale iscrizione alla Cassa Nazionale di previdenza e assistenza Forense e quindi l’iscrizione alla Cassa Forense, già prevista obbligatoriamente per tutti gli iscritti agli Albi che esercitino la professione con carattere di continuità – cioè raggiungano prefissati limiti minimi di reddito o di volume d’affari professionali -, viene ora fatta coincidere con il momento dell’iscrizione agli Albi, a prescindere da tali parametri reddituali. Ne consegue che la cancellazione dalla Cassa Forense sarà possibile soltanto nel caso di cancellazione dell’iscritto da tutti gli Albi Forensi”.
Per molti professionisti, quindi, l’Ordine potrebbe valutare l’ipotesi di cancellazione dall’Albo perché non raggiungono il reddito minimo di 10mila euro (15mila di fatturato) annui oggi necessario per iscriversi alla Cassa nazionale di previdenza forense.
Ora sempre dai dati prodotti dall’AIGA: un giovane avvocato con un reddito annuo di 23.000 euro, pari a 1.916 euro mensili tra studio, aggiornamento, banche dati, telefoni, computer, autovettura, contributi versati, dichiara, alla fine, circa 15.000 euro. Tolta l’Irpef si arriva a circa 11.100 € annui a cui si detrarranno i contributi pensionistici e quello di maternità (pari a 132€) per un totale di 2.832€ di versamento facendo rimanere al netto nelle tasche del giovane avvocato 8268 euro netti per ben 689 € mensili.
Di contro ci sono avvocati senior “di grido”… che quelle somme le guadagnano in poche ore, migliaia di euro richiesti a nero e se ne vantano pure con gli amici… che analogamente a loro, approvano quelle metodologie truffaldine!!!
Ora che il fisco italiano sia alquanto vorace, nessuno di noi lo mette in dubbio, dopotutto se pensate che, con una dichiarazione dei redditi superiore la soglia dei 28.000 euro, scatta automaticamente l’aliquota del 38%, per cui, con un reddito superiore ai 2.000 euro mensili (appena sufficiente per vivere in particolare se si hanno più figli a carico) bisogna restituire quasi il 40% del proprio reddito allo Stato… e per avere in cambio cosa… nessun servizio pubblico, ma bensì , l’avere coscienza che quel denaro, serve a mantenere… tutta quella feccia!!!
Leggevo che in Francia, un contribuente che dichiara 55 mila euro di reddito paga soltanto 3.000 euro di tasse sul reddito (da noi sarebbe tenuto a pagare ben 16.000…), mentre in Germania i redditi fino a 52 mila euro scontano un’aliquota del solo 15%, contro un’aliquota del 42% per i redditi superiori (in Italia, invece, entro lo stesso livello di reddito l’aliquota Irpef varia dal 23 fino al 38%)!!!
Una vita che si parla di Riforma fiscale, ma se la si guarda con attenzione… ci si accorge che è sempre lo stesso gruppo che la prende nel c…!!!
Anche perché questa eventuale riforma, nei fatti risulterebbe iniqua e classista, non garantendo il rispetto del principio di “progressività dell’imposta” e soprattutto, non andrebbe a contrastare in modo definitivo quella lotta alla evasione fiscale.
La verità e che è venuto il tempo, di denunciare presso le fiamme gialle, coloro di cui si ha conoscenza d’aver incassato a nero cospicue parcelle… in particolare si tratta di chiedere ufficialmente la verifica di quelle sperequazioni finanziarie: basterebbe ad esempio esaminare la quantità di consulenze svolte e nelle quali si è formalmente inseriti e controllarne la veridicità dei compensi, in particolare tenendo conto, delle medie a livello nazionale, per parimenti procedure…
Bisogna però che le segnalazione che il cittadino rivolge alle autorità giudiziarie, ricevano sempre quell’adeguata rilevanza, anche nei casi in cui, vadano a segnalare alcuni professionisti “intoccabili”…
Questi ultimi infatti, se ispezionati in maniera scrupolosa (a seguito di quegli esposti…), potrebbero risultare non certo estranei a quelle ipotesi di reato attualmente previste, anzi viceversa, grazie proprio a quei controlli, si potrebbe appurare come, questi soggetti, siano stati capaci in prima persona (o attraverso i propri studi) di favorire o alimentare, grazie a quelle proprie consulenze, quel mondo corrotto che oggi ben conosciamo e a cui debbono dire grazie, per aver permesso loro, di beneficiare finanziariamente: migliaia di euro… il più delle volte consegnati a nero, permettendo così di fatto, ciò che definiamo evasione!!!
Vi confido comunque di essere venuto a conoscenza (da fonti giornalistiche…) che a breve, qualche nome importante della nostra città salterà fuori…
P.s.: sì, uno “scoop” importante… che verrà rivelato – state certi – al momento opportuno!!! 

LA SICILIA: "Un Siciliano su due sfiora la povertà"!!!

Questa mattina… come quasi tutte le mie mattine, ho iniziato osservando in tv i Telegiornali, quindi in auto ho proseguito ascoltando in radio i notiziari ed infine ho dato lettura ad alcuni quotidiani…
Ecco che uno di questi, precisamente il nostro quotidiano regionale ” LA SICILIA” a pagina 8-9, ha pubblicato la notizia sopra riportata…
Siamo a rischio povertà… ma i siciliani come vado ripetendo ormai da un bel po’, vivono le loro vite, in modo del tutto spensierato!!!
Non si chiedono nulla, attendono… non si comprende cosa, forse chissà sperano che possa giungere il politico di turno (visto quasi fosse un messia…) a risolvere quei loro problemi in modo del tutto miracoloso…
Sono circa tre milioni i soggetti che vivono da troppo tempo, ai margini della società… anziani pensionati, disoccupati e una sfilza di giovani senza alcun futuro, a cui vanno aggiunti tutti questi immigrati ed extracomunitari…
Stiamo per esplodere…
Guardate quanto accaduto stamani in un palazzo romano, dove atteggiamenti xenofobi hanno minacciato una famiglia del nord africa, allontanandola a gran voce e con spintoni, realizzando infine barricate contro le forze dell’ordine…
Ormai sono in tanti a dire: se non c’è per noi… come possiamo pensare a loro???
Siamo la regione con il dato più alto e preoccupante, ma nel frattempo una grossa fetta dei miei conterranei, grazie a questa attuale situazione, sta sempre più arricchendo…
Sono coloro che da sempre non dichiarano correttamente i propri redditi; questi soggetti, se fossero controllati regolarmente, evidenzierebbero forti sperequazioni finanziarie… in particolare mi riferisco a quelle dei propri familiari, che misteriosamente risultano per di più… “nullatenenti”.
Ci si deve astenere a tutto… in particolare occorre mettere di lato, qualcosa di quel misero salario per coprire le spese impreviste e guai a parlare di ferie o vacanze, i soldi servono per pagare gli affitti, il mutuo, le bollette, i consumi, i bolli, le tasse, ecc…
Bisogna rinunciare anche a qualcosa d’irrinunciabile… come per esempio gli alimenti, i farmaci o il riscaldamento…
Ci sono persone che ormai fanno un solo pasto al giorno… e la situazione perdura ormai da un decennio!!!
Ma come riportavo sopra, i siciliani sono contenti,  anzi di più… allegri, beati, appagati, felici, gioiosi, soddisfatti, sereni e in quel loro buonumore, si incontrano al bar sorridenti… sperando che qualcuno offra loro il caffè…
Siamo “persi”… ma come vado ripetendo, mai nessuno che si lamenta o scenda in piazza a protestare quel proprio disagio…
“Armiamoci e partite”… ecco questa frase rappresenta perfettamente la nostra identità, un’espressione proverbiale che meglio di chiunque altra sottolinea in modo realista l’atteggiamento della maggior parte di noi siciliani, di chi cioè si sottrae ai rischi di un’azione, a chi si esclude a priori da qualsivoglia coinvolgimento personale… e difatti, basti osservare tutta quella serie di comportamenti omertosi oppure l’esiguo numero di denunce, presentate alle autorità competenti…
Sconforta soprattutto costatare come nelle altre regioni, il problema è stato affrontato ed in questi anni infatti, si sono visti i risultati, con un recupero graduale di crescita, mentre di contro da noi, il dato di povertà oltre a non essere rimasto invariato, è aumentato in maniera considerevole!!!
Ma d’altronde chi dovrebbe risolvere i problemi attuali di questa nostra terra, coloro che sono stati insediati in quegli uffici dai loro “amici degli amici” e che oggi a loro… devono tutto!!!
Soggetti legati a doppia maglia da compromessi, collusioni, favoritismi, interessi personali, ma soprattutto da evidenti ricatti…
Ed allora ecco che ognuno di essi, si muove in “punta di piedi”, senza mai esporsi o impegnarsi in qualcosa di rischioso che potrebbe rivoltarsi contro… ed in quella completa inutilità, portano avanti quegli interessi richiesti ed a volte anche quelli personali, continuando nel contempo a percepire quell’immeritato stipendio dal nostro Stato!!!
Se qualcuno di voi… (abituato a verificare le prestazione e/o produzione), avesse la possibilità di trascorrere con essi una intera giornata lavorativa, controllando quanto realizzato in concreto durate quell’orario di lavoro, ecco che, potremmo comprendere in maniera chiara… il perché, oggi, ci troviamo ancora in questa situazione disastrosa!!!
Fintanto che la situazione resterà immutata, state certi che non avverrà alcun cambiamento…
Io comunque credo ( e forse spero…) ai corsi e ricorsi storici e sono certo che verrà un giorno in cui, potrò assistere ad una ribellione delle coscienze, ma soprattutto potrò finalmente accertare quel recupero della dignità morale, da troppo tempo ormai… disonorata e calpestata!!!  

Salire da Catania all'Etna per poi nuovamente scendere a Catania e buttarci così… tutti a mare!!!

Si vede che siamo in procinto d’elezioni!!!

Ogni volta che si avvicina quella competizione elettorale, iniziano i proclami (e aggiungerei le cazzate…)!!!
Ed allora non sapendo cosa inventarsi si riprendono dall’armadio progetti urbanistici “impolverati” di cui certamente oggi la città non ha bisogno, ma di cui neanche fra vent’anni avrà necessità!!!
Ed allora pur di convincerci a votare, ma soprattutto nel voler indirizzare quel nostro voto verso una particolare direzione, tentano d’illuderci… comprando i nostri voti…
Come…???
Facendoci sapere che a breve diventeremo ricchi!!!  
Sì… ho letto che saranno 700 milioni gli euro previsti per la nostra Città e 12 Miliardi –si avete letto bene- (l’hanno chiamato “Patto per la Sicilia” ed è un accordo che farà arrivare queste somme nelle casse della Regione) per l’intera Sicilia!!!
Sono le puntuali promesse che dopo le elezioni vedrete non si concretizzeranno in nulla di fatto!!!
Nessuno vuole capire o fa finta di non capire, che siamo ormai in totale crisi… non solo sociale ma anche economica e imprenditoriale, con un mondo lavorativo inesistente, lasciato ormai in balia a quelle esigue iniziative coraggiose di pochi privati…
E dire che di questo sfacelo sono ben a conoscenza… difatti dimostrano di sapere alla perfezione di quali problemi soffre la nostra città e difatti nelle loro conferenze ne parlano apertamente: rilancio occupazionale, viabilità, sicurezza, rischi idrogeologici, impianti, depuratori, metropolitana, viabilità, porto, aeroporto, opere incompiute, turismo e quel contrasto alla illegalità che non riesce ad essere debellato, ma poi stranamente non si riesce a far nulla di concreto!!!
Siamo con l’acqua alla gola… e loro pensano a realizzare un percorso turistico… si potremmo utilizzarlo in futuro per qualche rally… ma per favore, si pensi per prima cosa a sostenere tutte quelle famiglie bisognose, quei poveri pensionati… i giovani senza alcuna occupazione e poi forse ci si potrà dedicare a realizzare opere “fantasiose”… che comunque, se stessero lì dove sono state finora… sarebbe certamente meglio!!!
Povera Catania… posta in classifica tra gli ultimi posti delle città più vivibili d’Italia… una città allo sfacelo… ma che vorrebbero farci passare quale esempio da imitare… da chi poi… resta certamente un mistero!!!
Sì… è lo stesso mistero che non ci permette di comprendere a quali propositi e iniziative questi signori sono ispirati per i prossimi anni… pretendendo comunque di voler continuare a governare (per come finora fatto…) questa nostra città!!!

La Sicilia??? In totale recessione!!!

Non capisco… se sono soltanto io ad accorgermi di quanto sta avvenendo in questa mia terra oppure sono i miei conterranei che preferiscono non vedere!!!
Osservo nei loro modi, un lassismo generale… una rilassatezza pericolosa perché non vuole comprendere o ancor peggio preferisce ignorare, lo sfacelo che ormai ci sta travolgendo…
Qualcuno può obbiettare che sono un disfattista… ed allora evidenziamo concretamente con esempi reali…
Quelle poche imprese che ancora operano… in questo preciso momento, stanno preferendo chiudere l’attività -forse riapriranno sotto un altro nome- (o prestanome…) per non dover affrontare il cosiddetto trimestre “nero” fiscale e cioè quel periodo Aprile-Giugno in cui ricadono la maggior parte dei pagamento dei tributi…
A queste vanno aggiunte le imprese sequestrate e confiscate che ormai sono completamente distrutte…
E quindi, imprese che assumono (a differenza di quanto ci racconta il premier Renzi) non c’è ne… 

Di eventuali appalti privati da mettere sul piatto… mancano di finanziatori, quegli pubblici sappiamo bene in quali modi e da chi sono gestiti e dove il rispetto delle regole risulta inadeguato, determinando enigmatiche aggiudicazioni e sospetti sulle metodologie adottate…

Non parliamo poi dei controlli su quelle opere, di quei requisiti minimi previsti mai applicati che vanno, dal mancato rispetto dei CCNL ad una inadeguata per non dire inesistente sicurezza sui luoghi di lavoro… e poi stranamente ci si meraviglia di come accadano continuamente gli incidenti!!! 
Le famiglie risultano ormai totalmente indebitate… non parliamo dei poveri pensionati… i giovani ormai il lavoro hanno smesso di cercarlo… i negozianti hanno chiuso bottega (vedevo l’altro giorno Via Etnea: dall’incrocio di Via Umberto a risalire è un deserto e non parliamo del tratto successivo con l’incrocio di Via XX Settembre… sono più i negozi chiusi (con i cartelli “affittasi”) che quelli aperti!!!
Denaro in circolazione non c’è ne… quel poco residuo non viene minimamente investito in operazioni finanziarie e soprattutto viene tenuto lontano dalle stesse banche, per un eventuale rischio del “bail-in”…   
Siamo in totale recessione… ma i nostro governanti non ne parlano, anzi propagandano un periodo in arrivo pieno di benessere sociale per tutti… lo definiscono un vero miracolo economico!!!  
Credo ché sarà più facile per noi incontrare in questa vita nuovamente Gesù, che sperare che queste “inutilità” si trasformino in dei veri e propri geni dell’economia!!!
Ovviamente c’è un motivo perché tutto è stato messo in stasi: paralizzato in attesa delle votazioni regionali!!!
Già, bisogna dare atto che su una cosa, i nostri politici primeggiano, sì, nelle furbizie!!!
Stanno aspettando le votazioni regionali, sanno che i siciliani hanno bisogno e il bisogno richiede una mano… ed allora “una mano lava l’altra” tu dai qualcosa a me (il tuo voto) ed io successivamente – quando sarò stato eletto– mi ricorderò di te e delle tue richieste… 
Ma dai Nicola… ormai a queste situazioni non crede più nessuno… 
Voi dite… vedremo in quel periodo; conteremo insieme tutte le pecore che si metteranno in fila dinnanzi quelle “segreterie” politiche (celate sotto altri nomi…) e dove, presentandosi con in mano qualche omaggio personale si potrà svendere la propria dignità e sperare in una elemosina…
Sembrerà d’essere in quei confessionali delle chiese… staranno tutti buoni in fila e in attesa del proprio turno per essere ricevuti… 
Viene allora da chiedersi: ma se tutti stanno male perché nessuno si lamenta???
Allora bisogna precisare che non tutti stanno male, la parte meno produttiva… quella cioè che sopravvive sopra l’operato degli altri, ecco quella “disgraziatamente” sta bene!!!
Dopotutto in tutti questi anni… non hanno mai rischiato nulla: nessun investimento personale nell’imprenditoria, nel commercio o nel turismo, non hanno personale a proprio carico, non devono pagare alcun affitto per uffici o depositi e non hanno costi diretti d’utenze ed anche se non compiono quanto dovrebbero… vengono pagati lo stesso!!!
Ecco il perché… sono tutti quegli uomini e donne che all’interno di quei “casermoni” non si sa cosa facciano… quali e quante pratiche svolgono durante la propria giornata, quante ore concretamente dedicano al lavorare e quante invece a discutere, telefonare, passeggiare, prendersi un caffè con i colleghi e via discorrendo… tanto non c’è nessuno che controlla o meglio, chi dovrebbe controllare è ancor peggio i loro, come si dice da noi: quannu u pisci feti ra testa
A tutto ciò andrebbero aggiunte le solite aggravante, poste sempre dietro l’angolo: corruzione, induzione, concussione, che fanno si che i livelli d’immoralità e dissolutezza, abbiano di fatto il sopravvento su ordine e rigore.
Ecco il perché di questa tolleranza, di questo permissivo atteggiamento, fanno parte tutti della stessa squadra… sono come quei parassiti che vivono sulle spalle (o sulle disgrazie) degli altri!!!
A loro non frega niente di come va questa terra… anzi più male va e meglio è per loro, proprio perché queste situazioni li avvantaggiano, creano quei necessari presupposti affinché essi abbiano ad esistere: infatti aumentano i disagi personali e familiari, crescono le infrazioni, accrescono i reati, si moltiplicano gli abusi e le violenze e i crimini la fanno da padrona!!!
Se a quanto sopra si apporta quel “contributo” ( in termini negativo) dato dalla mafia… allora abbiamo in prospettiva un futuro strabiliante di cui andare orgogliosi…   
Ma io comunque non voglio abbattermi anche se mi sento su quest’isola… come Napoleone all’Elba che ripeteva in quel periodo d’esilio a se stesso: non c’è un’isola più piccola di questa. Mi conviene tentare di nuovo; tanto peggio di così non può andare!!!

Sognando la pensione…

Mi sono andato a leggere le ultime novità riforme sulla riforma pensionistica ed allora stasera ne ho fatto un collage, sperando comunque di non aver commesso errori…  
Per cui… sino al 31 dicembre 2011 l’accesso al pensionamento di vecchiaia per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica era consentito per i lavoratori uomini con almeno 65 anni di età; per le donne il trattamento era conseguibile al perfezionamento di 61 anni di età, se lavoratrici del pubblico impiego, e 60 anni se appartenenti al settore privato. 
Per tutti era necessario, di regola, avere almeno 20 anni di contributi.
La riforma Fornero, DL 201/2011 ha inasprito in generale i requisiti di accesso fissandoli a 66 anni per gli uomini (dipendenti ed autonomi) e per le lavoratrici del pubblico impiego; la riforma ha anche innalzato gradualmente i requisiti con riferimento alle lavoratrici del settore privato, con l’obiettivo di parificare l’età pensionabile tra uomini e donne entro il 2018 (anno in cui i requisiti saranno uguali per tutti). 
Tra le novità c’è anche una buona notizia: le finestre mobili sono andate in soffitta. 
La pensione dal 2012, pertanto, può essere conseguita il primo giorno del mese successivo al perfezionamento dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti.
Vediamo dunque di riassumere le condizioni attualmente vigenti per l’accesso alla pensione di vecchiaia:
– La Pensione di Vecchiaia nel sistema retributivo o misto
– La deroga per i quindicenni
– La Pensione di vecchiaia nel sistema contributivo
– La decorrenza
La Pensione di Vecchiaia nel sistema Retributivo o Misto
I lavoratori che possono vantare contribuzione al 31 Dicembre 1995 e che, quindi, sono al 31 Dicembre 2011 nel sistema retributivo o misto possono accedere alla prestazione di vecchiaia al perfezionamento di 66 anni e 7 mesi (dal 1° gennaio 2016). 
Tale requisito è richiesto anche alle lavoratrici del settore pubblico. 
Alle lavoratrici dipendenti del settore privato sono richiesti requisiti leggermente inferiori (pari a 65 anni e 7 mesi, sempre dal 1° gennaio 2016) ma in graduale e lento innalzamento al fine di raggiungere la parità tra uomini e donne dal 2018. 
Alle lavoratrici del settore autonomo sono richiesti invece 66 anni e 1 mesi (dal 1° gennaio 2016).
Dal 1° gennaio 2018, comunque tutti i lavoratori e lavoratrici accederanno alla prestazione di vecchiaia al perfezionamento di 66 anni e 7 mesi di età.
Stima di vita – I requisiti anagrafici utili per l’accesso alla pensione di vecchiaia sono oggetto dell’adeguamento alla stima di vita Istat a partire dal 1° gennaio 2013. 
Il primo aumento è stato di 3 mesi, il secondo aumento, pari ad ulteriori 4 mesi, è scattato il 1° gennaio 2016. 
Per effetto delle modifiche introdotte dalla Riforma Fornero e dall’applicazione della stima di vita la pensione di vecchiaia potrà essere conseguita al perfezionamento delle età anagrafiche indicate nella seguente tabella.
Il Requisito contributivo – Unitamente al requisito anagrafico i lavoratori devono vantare, congiuntamente, almeno 20 anni di contribuzione. 
Ai fini del raggiungimento di tale requisito è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato.
I Quindicenni
Resta salva la possibilità per alcuni lavoratori di accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi. 
L’Inps, con la Circolare Inps 16/2013, ha chiarito infatti che resta in vigore, anche dopo la Riforma Fornero del 2011, la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi in deroga alla disciplina vigente che, come detto, chiede almeno 20 anni di contribuzione accreditata. 
Si tratta dei cd. lavoratori quindicenni, per lo più donne, e lavoratori con attività discontinue (servizi domestici e familiari, lavoratori agricoli, lavoratori dello spettacolo).
Sono interessati alla deroga in parola: a) i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno perfezionato 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992; b) i lavoratori dipendenti ed autonomi che sono stati autorizzati ai volontari entro il 31 dicembre 1992; c) i lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare; d) i lavoratori dipendenti che abbiano maturato al 31 dicembre 1992 un’anzianità assicurativa e contributiva tale che, anche se incrementata dei periodi intercorrenti tra il 1°  gennaio 1993 e la fine del mese di compimento dell’età per il pensionamento di vecchiaia, non consentirebbe di conseguire i 20 anni di contributi nell’anno di compimento dell’età pensionabile.
Per i lavoratori del pubblico impiego (ex-inpdap) la deroga è riconosciuta solo se risultano soddisfatte le condizioni indicate nei punti a) e d). 
Per gli iscritti al fondo ex-enpals la deroga è riconosciuta limitatamente alle fattispecie indicate nei punti a), b) e d). 
Per i lavoratori iscritti al soppresso fondo Poste la deroga è riconosciuta solo per il punto d). 
La deroga non interessa i lavoratori iscritti al fondo speciale di previdenza dei lavoratori dipendenti delle Ferrovie dello Stato.
L’età per la pensione è quella Fornero. 
Gli interessati alla deroga devono tuttavia perfezionare il requisito anagrafico previsto dalla Legge Fornero. 
Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio 2016, i lavoratori interessati potranno conseguire la pensione di vecchiaia compiendo un’età pari a: 65 anni e 7 mesi per le lavoratrici dipendenti; 66 anni e 1 mese per le lavoratrici autonome; 66 anni e 7 mesi per i lavoratori dipendenti, le lavoratrici dipendenti del settore pubblico, i lavoratori autonomi.
La Pensione di Vecchiaia nel sistema Contributivo
I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, possono ottenere la pensione al perfezionamento dei medesimi requisiti anagrafici previsti per i lavoratori nel sistema retributivo o misto. 
Tuttavia, a differenza di costoro, per conseguire il diritto alla pensione di vecchiaia, oltre alla presenza del requisito contributivo di 20 anni e del requisito anagrafico, devono ulteriormente soddisfare il requisito di avere un importo della pensione superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.
In caso contrario possono accedere al trattamento di vecchiaia al compimento dei 70 anni di età e con 5 anni di contribuzione “effettiva” (cioè obbligatoria, volontaria e da riscatto) – con esclusione della contribuzione accreditata figurativamente a qualsiasi titolo – a prescindere dall’importo della pensione. 
Il requisito anagrafico di 70 anni è soggetto agli adeguamenti in materia di stima di vita (dal 2016 sono quindi necessari 70 anni e 7 mesi di età).
Pertanto, alla luce di quanto detto, i lavoratori in parola possono accedere alla prestazione pensionistica al perfezionamento dei requisiti indicati nella seguente tabella.
La Decorrenza
Per effetto della disapplicazione delle finestre mobili operato dalla Riforma del 2011 la pensione di vecchiaia, come la pensione anticipata, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l’assicurato ha compiuto l’età pensionabile.
Com’è noto ai fini del conseguimento della prestazione pensionistica è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. 
Non è, invece, richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratore autonomo.
Comunque i documenti delle circolari sono i seguenti: Circolare Inps 35/2012; Circolare Inps 37/2012.

Famiglie Siciliane sempre più povere!!!

Oltre metà delle famiglie siciliane precisamente il 53,2% è povera: sono 1 milione e 71 mila!!!
Oggi la famiglia, stranamente, si trova a vivere una situazione incredibile, perché da un lato, è tra le poche istituzioni che gode d’elevata fiducia da parte dei cittadini, ma nello stesso tempo, risulta essere di scarso interesse per quanto concerne le istituzioni…
Lo Stato infatti, non garantisce quelle politiche di sostegno, necessarie non soltanto per poter sopravvivere, ma soprattutto, per dare speranza a tutte quelle coppie giovani, che vorrebbero realizzare una famiglia…
Ed invece, manca il lavoro, quel poco che si possiede basta a stento per sopravvivere, per sostenersi, per pagare tasse e spese obbligatorie… tutto quanto necessita per poter andare avanti…
Si vive in uno stato di privazione, niente divertimenti, nessuna vacanza, nessun acquisto considerevole, si trascurano anche le necessarie cure mediche, ed il più delle volte, si ha difficoltà a pagare il mutuo, l’affitto, le bollette e le rate di eventuali finanziamenti…
Il denaro decurtato dalle spese di cui sopra – sperando sempre di non dover incappare in spese impreviste – viene utilizzato principalmente per l’acquisto di generi alimentari,  sempre meno e certamente limitati!!!
Si parla di più di 300 mila famiglie che ormai si trovano in condizione di povertà… in particolare  le probabilità di cadere in stato di povertà sono maggiori proprio per alcuni tipi di famiglie, come quelle composte da più figli minori o quelle esclusivamente da anziani…
Le sopraddette circostanza dimostrano quindi, come, i soggetti più fragili, sono proprio quelli a cui non sono state indirizzate quelle necessarie politiche di sostegno… ed è evidente che, queste particolari tipologie, siano state totalmente abbandonate!!!
Già, invece di realizzare politiche fiscali che garantiscano in maniera equa, i parametri da adottarsi con riferimento al patrimonio personale, da noi la politica è quella di “togliere al povero per darlo al ricco“… chissà forse ci vorrebbe al governo un Robin Hood…
Ma dopotutto a chi interessa una coppia d’anziani… che forse non riesce nemmeno ad uscire di casa ( per andare a votare…) o una famiglia con tanti piccoli  che però… non possono esprimere alcuna preferenza???
Ed ecco quindi creare l’inganno… puntare nei giovani, in quella falsa promessa di un lavoro stabile, nella trasformazione delle tipologie di contratto, che portino definitivamente quell’odioso precariato in un tempo indeterminato…, il desiderio di altri ottanta euro…che cadono come manna dal cielo ed a cui non si può certamente rinunciare… non sono elemento secondario…
La famiglia, un tempo fonte essenziale per il paese e per le generazione future… adesso è stata presa di mira ed abbandonata a se stessa…
Ciò che è assurdo comunque, è assistere a questa tranquillità generalizzata, a questo “modus operandi” dove ognuno attende la propria sorte, senza lamentarsi e soprattutto senza far sentire il proprio disagio…
Si spera sempre che qualcosa cambi, che qualcuno possa risolvere i problemi, ed è proprio su questo che puntano i ns. politicanti e cioè… nel sapere che c’è sempre qualcuno che è disposto a barattare quel suo unico misero voto… per chissà quale favore personale.
Migliaia di richieste… per migliaia di suppliche, una lista di persone in fila a chiedere ( a quei quattro lestofanti… ) i soliti favori… 
Si preferisce, continuar a morire di fame e perdere la propria dignità…, che pensare, di poterla migliorare questa nostra terra!!!
 “La legge è uguale per tutti” è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar la uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria…

Il Paese delle continue sanatorie…

L’Italia rappresenta perfettamente il modello dell’ambiguità, dove si cerca di trovare sempre una via intermedia, dove la legge non viene mai applicata, ma utilizzata a seconda delle circostanze o dei soggetti coinvolti…
Un modo imperfetto di gestire le regole, di modificarle, un patto “concordato” e realizzato per lasciare impuniti tutti, sia per quanti hanno per evidenti ragioni difficoltà a procedere ai propri pagamenti erariali, sia per quanti appartengono alle categoria dei cosiddetti evasori…  
La sanatoria con scadenza per il 28 Febbraio, riguarderà il pagamento del bollo dell’auto e le multe per la violazione del codice della strada, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva, mentre resteranno esclusi i debiti Inps e Inail.
Secondo quanto prevede questa sanatoria, i contribuenti hanno la possibilità di pagare a Equitalia, in un’unica soluzione senza interessi di mora, tutte quelle cartelle ricevute entro il 31 Ottobre 2013.
Sono esclusi i contributi dovuti per effetto di sentenze di condanna ( Corte de Conti ) richieste dagli enti previdenziali quali Inps e Inail, i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi…
L’agevolazione è applicabile anche in presenza di rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari.
Tutti i cittadini eventualmente interessati dovranno valutare la loro situazione agli sportelli di Equitalia e scegliere se voler aderire; il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 28 febbraio 2014 e fino al 15 marzo resterà sospesa la riscossione dei debiti interessati dalla definizione agevolata. Equitalia entro il 30 giugno provvederà a comunicare l’avvenuta estinzione del debito.
Si potrà pagare in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite il bollettino F35 ( preferibilmente completo di codice fiscale ) e riportando obbligatoriamente nel campo –Eseguito da- la frase “Definizione Ruoli – L.S. 2014“. 
Si capisce perfettamente che il nostro Paese da un po’ di tempo è in cerca di fondi… e come sempre invece di utilizzare sistemi corretti per riscuotere i miliardi persi, attacca il denaro di quei poveri cittadini, in particolare di quanti hanno la busta paga o la pensione, senza pensare invece minimamente di provare ad abbassare i costi della politica, tutte quelle spese superflue e non necessarie, ma soprattutto, basterebbe riscuotere quello che gli evasori non pagano, che da soli rappresentano la più grossa fetta della nostra economia…
Invece di cercare di farsi pagare quelle multe del caz… o quella ridicola tassa sull’auto, perché non si realizza una patrimoniale giusta, perché non si parla mai di tutti gli quegli studi medici/legali/tecnici che giornalmente incassano a nero, migliaia e migliaia di euro…e  che rappresentano da soli i miliardi di euro mancanti dalle nostre casse… 

Se in Italia si provvedesse ad attuare le leggi, a farle definitivamente rispettare in maniera severa e dove, quando accertate le responsabilità personali dell’evasione, si possa procede a sequestrargli tutto…
Costringendo loro ed i loro famigliari a vivere come poveri, che poi è come vive oggi la gran parte dei milioni di italiani, vedrete che alla fine, colpito il primo… tutti inizieranno ad essere ligi nel rispetto delle regole…

Purtroppo quanto sopra riportato è ciò che si dovrebbe realizzare…, ma tutto ciò contrasta con la gretta ispirazione umana, che preferisce sempre indirizzare il proprio operato su logiche di convenienza personale, escludendo a priori benefici collettivi…
Squallidi uomini che trovi a tutti i livelli…

Ed intanto si muore…

Di questi tragici argomenti, ne avevo già discusso nei miei precedenti post,  ma purtroppo cercare di evidenziarne i problemi, serve a poco… se alla fine chi dovrebbe prendere i provvedimenti necessari, perde il proprio tempo, tra discussioni sterili, accordi e soluzioni inconcludenti…
Un Paese che aspetta e dipende da 10 Saggi…!!!
Che non riesce a sedersi ad un tavolo per iniziare a fare le giuste riforme…, che non sa proprio da quale parte iniziare…
Il problema infatti sta proprio alla base…
Molti di quelli che sono ancora seduti in quelle poltrone, non hanno mai lavorato in vita loro, non conoscono la parola “responsabilità”, le loro mansioni, quegli incarichi, sono stati dati loro per amicizia e raccomandazione, non certo per meriti…
Questi credetemi…, non sono capaci di disegnare uno O ( zero ) con un bicchiere, e Voi sperate che ci portino soluzioni per risollevare il nostro Paese… ” chi di speranza vive… disperato muore…“.
Gente inutile, incapace, non voglio fare del “populismo…”, non mi appartiene, ma esamino con occhi coerenti quanto vedo ormai da anni!!! 
Questi sono personaggi che non hanno mai fatto sacrifici nella loro vita, molti sono i cosiddetti ” figli di papà…”, di qualche ex politico anch’esso inadeguato, inadatto ed a noi tutti è stato completamente inservibile…, che ha trasmesso, quasi fosse un diritto ereditario, il proprio posto al proprio figli anch’esso inadeguato, sotto qualunque punto di vista…
Non hanno personalità, ripetono come scimmie quanto loro gli viene ordinato, seguono in maniera cieca il loro padrone…, vanno avanti leccando il c….. e poi vorrebbero rifarsi su coloro, che altrettanto miserevoli si rivolgono loro!!!
Ma sono così tanto stupidi e sciocchi, da non capire che sono in molti quelli che, li prendono soltanto per il culo…
Già quando li incontrano, fanno loro quei gesti di riverenza, che sono quanto loro vogliono ricevere, cortesie artefatte, per far sentire quanto desiderano…, ma appena ci si allontana e si gira l’angolo, ecco che per prima cosa… ci si pulisce le mani!!!
Io comunque a questi, preferisco il sottoscritto…, che esprime subito la propria opinione… e dove la critica non è mai fine a se stessa, ma che tenta di realizzare proposte, di condividerne soluzioni e dove, se incontra persone capaci ( ed ultimamente se ne trovano…), si confronta, si apprezzano i differenti contenuti, se ne discute e dove le idee contrastanti… possono anche convergere ad un punto comune…
Di questi politici Io ( ad esclusione e per correttezza di quanti per la prima volta sono stati appena eletti ), non mi fido…
Non posso fidarmi di persone che continuano a sperperare il denaro pubblico nei ” gratta e vinci “, di gente poco onesta e raccomandabile che svolge questa missione… come fosse una professione, con l’unico interesse di realizzare soltanto profitti personali…
Non posso credere in persone che sovvenzionano Banche e Aziende degli amici e nel contempo fanno morire le persone comuni…
Non voglio credere a quanti promettono e poi non mantengono, gente che sta lasciando a casa migliaia di lavoratori, che non pensano ad aiutare le giovani coppie, che non realizzano i desideri dei ragazzi, iniziando a non dover gravare più all’interno della famiglia, iniziando così quel processo di crescita, d’indipendenza sia economica che morale, necessaria e fondamentale per non doversi sempre sentire umiliati o ancor peggio chiamati ” Bamboccioni…“.
Quanti altri ” sacrifici ” sono ancora necessari perché cominciate a comprendere che il vs. tempo, il nostro tempo…, è finito???
Per quanto ancora pensate che si potrà resistere???
Non vi sorge il dubbio che forse il nostro grado di sopportazione è giunto ormai al limite???
Credetemi, non avere il polso della situazione, rifiutare di toccare i problemi quotidiani dei cittadini, ignorare i disagi e le richieste dei disoccupati, pensionati, giovani, cassaintegrati, precari ed imprenditori sul lastrico, porterà purtroppo il nostro Paese a dover ripetere quanto già accaduto in tensioni sociali, di cui tutti noi oggi, vorremmo fare a meno!!!

Lunedi 12 Dicembre: Sciopero generale

La CGIL prepara lo sciopero generale di quattro ore, per lunedì 12 dicembre!!!
Il sindacato guidato da Susanna Camusso sin da oggi sarà in piazza in tutta Italia con i presidi davanti alle Prefetture, con il coinvolgimento dei Comuni, delle Province e Regioni contro una manovra, proposta dal Governo, che contiene nessuna novità positiva e soprattutto molte parti gravi che non la configurano come una manovra equa…, e che, avverte la Confederazione, “grava su lavoratori e pensionati, già colpiti dalle precedenti manovre”. 
Vedere ancora oggi i sindacati divisi e non uniti per difendere i diritti di noi lavoratori, non fa certamente piacere, vorrei che per un momento, invece di fare gli interessi politici, facessero quelli pratici di noi cittadini che siamo poi quelli che li paghiamo…
Oggi a queste riforme bisogna dire NOOOOOO!!!!! Gridando ad alta voce e mobilitandosi verso uno sciopero generale non soltanto di 4 ore… ma di giorni, settimane e mesi se necessario, fino a quando le regole vengono cambiate e modificate una volta per tutti…

Basta privilegi per pochi e tasse per tutti… ci siamo rotti!!!
Non ci saranno voti da comprare… nessun posto di lavoro da barattare, non vogliamo più una politica fatta soltanto per il clientelismo, ma basata solo e soltanto per la crescita del nostro paese…
Oggi non vi serve più avere quella tessera di partito che tenete nel portafoglio quasi fosse una carta di credito…, un santino,  quella che tenete con tanto orgoglio, oggi rappresenta per voi ed ancor di più per i vostri figli una carta a debito che non estinguerete mai…

Svegliatevi, qui se non ci si da una mossa, crolla tutto come la torre di Babele ma non per punizione divina, ma per quella incoscienza nel voler sempre attendere che altri, sempre gli altri facciano qualcosa per noi…
E’ giunto il tempo che ognuno di noi, faccia i propri passi e come diceva il Presidente americano J. F. Kennedy: ” Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese…” .
Non ci sono più scuse, ogni giorno che da oggi perderemo con il nostro immobilismo, rappresenterà un giorno   perso che non potremmo più recuperare!!!