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Baiardo: “Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire”!!! Prima parte.

Una nuova puntata quella andata in onda l’altra sera su La7 nel programma condotto da Massimo Giletti,  “Non è l’Arena”,  con ospite Salvatore Baiardo, l’ex gelataio di Omegna (dopo averlo visto in Tv, mi sono ricordato di quando un giorno entrai in una gelateria – si trovava ad una ventina di metri da casa mia e a poco meno di cinque dal mio primo ufficio – sentii dialogare un uomo in siciliano con una signora – ma non mi fu facile riconoscerne la cadenza locale – tanto che chiesi se Egli fosse delle mie parti e ricevetti come risposta: no… lei è dall’altra parte… chiesi “cioè”, mi rispose…“Lei è dalla parte orientale e io di quella occidentale!!! Vabbè – continuai – “sempre siciliani semu”!!!

Ora scopro che quella persona che ha “profetizzato” la cattura di Matteo Messina Denaro con mesi d’anticipo era proprio lui… (il sottoscritto aveva riportato pochi giorni prima quanto poi è avvenuto, pensando però erroneamente che quel boss si trovasse in un altra isola (che non sto appositamente ad indicare): questa mia riflessione nasceva dal fatto di aver osservato, passeggiando quel luogo spopolato, un considerevole controllo del territorio, tenuto conto del periodo invernale e chissà se forse quella mia intuizione, non preannunci un nuovo arresto…) ed è seduto in quella trasmissione televisiva con di fronte l’ex Procuratore Antonio Ingroia…

In molti si aspettavano – egli stesso l’aveva tra l’altro annunciato sul social Tik-Tok” – nuove rivelazioni, a imitazioni delle parole espresse nel mese di Novembre: “L’unica speranza dei Graviano è che venga abrogato l’ergastolo ostativo” e sul nuovo governo: “Che arrivi un regalino? Che magari presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa per consegnarsi lui stesso per fare un arresto clamoroso?” e sulla trattativa Stato-mafia: ”Non è mai finita”???

Beh… a differenza dei giornalisti presenti che, in fasi alterne, facevano commenti su come il Baiardo non stesse dicendo nulla d’importante, viceversa la sensazione ricevuto è che quel gelataio qualcosa la stesse dicendo, ma come dice il proverbio: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

Già… l’altra sera, ascoltando il programma, l’impressione che ricevevo è quella che, in questo Paese, vi siano dei soggetti con cui è inutile sprecare fiato, perché essi non vogliono ascoltare, in particolare quando l’argomento è fortemente delicato o forse dovrei dire, non di loro gradimento, perché portare alla luce certe argomentazioni che toccano poteri forti, che sono stati artefici di circostanze appositamente “velate”, sì… quando qualcuno può arrecare danni a loro, ai loro amici o ancor più… a eventuali datori di lavoro, è meglio zittirlo!!!

Ed allora esaminiamole quelle mancate rivelazioni del Sig. Baiardo, che non è – per come qualcuno vorrebbe dipingere – uno stupido, anzi tutt’altro; egli difatti conosce perfettamente quel gioco, sa come muovere le pedine di quella scacchiera, far girare le lancette, sospenderne i tempi, ma soprattutto ha  consapevolezza dello spazio in cui si sta muovendo, chi sono gli amici e chi gli avversari… 

Entriamo quindi nello specifico per capire cosa egli abbia detto in quella puntata del 05 c.m.:

1) L’incontro con Paolo Berlusconi. 

FINE PRIMA PARTE 

C'era una volta l'Edilizia!!!

Riguardando l’album dei ricordi, ho rivisto delle foto bellissime… sono reminiscenze che tornano a galla dopo essere state per troppo tempo sepolte…
Ripenso a quando ho iniziato, alla mia professione, alle soddisfazioni che mi ha dato nel corso degli anni… alle persone che ho conosciuto, ai colleghi di lavoro e a tutti quelli che ormai purtroppo non ci sono più…
C’era chi era come un padre, per esempio l’Ing. Emanuele Rimini, altri come fratelli ed altri ancora amici… ma con ognuno di loro, ho diviso esperienze lavorative (in italia e all’estero) che -se pur a volte pericolose- ripeterei…
Ripenso a quanti non ci sono più… a Carmelo Anastasi e alle nostre vicissitudini passate in Ucraina, mi rivedo a Jena (in Germania) con l’affabile “traduttore” Torrisi… e per ultimo l’amico Gaetano Breci…
Poi ci sono quelli con cui eri legato ed ora hai perso ed altri che se pur lontano… ti sono rimasti vicini, penso a Jerry da Omegna, Michele da Rapallo e Claudio da Genova, ed anche altri ben più vicini… come Francesco, Gino e Giuseppe da Lentini, Castel di Iudica e Ramacca; non ha importanza se non ci si vede più, basta il pensiero e poi… c’è sempre Facebook.
Ricordo inoltro con affetto l’Arch. Renzo e l’amico Salvatore… le cose ahimé… non sempre vanno per come vorremmo, a volte al destino piace mettere i bastoni tra le ruote!!!
L’importante penso è avere avuto nel corso degli anni con tutti un rapporto, onesto e corretto… poi le strade si possono anche separare, ma ciò che vi è stato… rimarrà per sempre indelebile!!!
Quanti anni son passati, 25 anni di cantieri…
Da quel mio primo cantiere di Brucoli (Augusta) per quella base residenziale Usa… all’ultimo importante intervento di Porte di Catania… passando inoltre dalla Libia… all’Ucraina, dalla Germania… alla Francia e poi Verbania, Sondrio, Bolzano, Recco… quanti anni trascorsi senza mai una fissa dimora… ma sempre a girovagare dove mi portava il lavoro…
Erano gli anni d’oro… anni nei quali l’edilizia era di traino per tutti i comparti, periodi di agiatezza che in molti ricordano, perché allora si lavorava “TUTTI” e non si sentiva questa attuale crisi!!! 
Sì… la corruzione c’era anche allora… ed i politici e/o gli amministratori corrotti, non erano di numero inferiori a quelli attuali, ma forse chissà… debbo pensare a quei tempi qualcosa si faceva!!!
Oggi invece c’è lo stallo più completo… niente di niente… mancano per di più gli “Imprenditori” quelli con la I maiuscola… e non come mi diceva… proprio alcuni giorni un mio amico: “sti scaurarocculi” ca tanto s’atteggiunu a forma d’appaltaturi…!!!
Il 90 %  di quanti oggi fanno impresa qui da noi in Sicilia… non sono capaci neppure di fare lo “zero con un bicchiere” eppure… grazie a certi “legami” si trovano ad operare nel mondo dell’imprenditoria!!!
Molti di loro sono dei semplici “prestanome”, altri dei piccoli “cottimisti” che sfruttano la propria manodopera (quasi mai regolare ma a “nero“), senza alcun rispetto delle normative vigenti sui contratti di lavoro o su quanto previsto in tema di sicurezza…
E poi cosa aggiungere su tutte quelle procedure devianti dei “subappalti”… 
General Contractor che in qualità di Committenti dei lavori, iniziano sin da subito ad affidare gran parte di quell’appalto alle “abituali” imprese di fiducia… le quali poi successivamente. subappaltano ad altre imprese minori… e via discorrendo… 
E il cosiddetto “subappalto a cascata” che sappiamo bene essere vietato (salvo che per la fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali) ma che poi nella pratica trova mille modi (irregolari) per essere realizzato e risultare lecito!!!
Cosa dire inoltre di tutti quei contratti misti… similari al subappalto, definiti sub-affidamenti o sub-contratti, ecc… relativi a prestazioni che non sono ufficialmente lavori, ma riguardano la fornitura con posa in opera e il nolo a caldo…
Sarebbe fondamentale definire un criterio distintivo in base al quale si stabilisca una volta e per tutte se la prestazione del sub-affidamento sia qualificabile come lavoro o come prestazione diversa, sottratta al regime del subappalto.
La difficoltà maggiore è ovviamente data dalla “fornitura con posa in opera” di materiali per la quali si renda necessario stabilire quando prevale l’elemento fornitura e quando invece la prestazione lavorativa…

La verità è che il sistema (e soprattutto le imposte previste…) fanno si che si mettano in pratica… tutti questi “meccanismi alternativi”, necessari per comprarsi quanti sono designati ai controlli…
Mazzette, tangenti ed assunzioni varie di familiari… che permetteranno così all’impresa di concludere in tempi rapidi e senza ostacoli i lavori in corso, ma soprattutto certi, di aver ottenuto con il minimo sforzo il massimo dei risultati, e cioè quel consistente utile che ora si dovrà tentare di far sparire!!! 

Tutto il resto non ha importanza e non conta come viene realizzata l’opera…
D’altronde se alla base di tutto c’e il cosiddetto “massimo ribasso” (o l’offerta più vantaggiosa) e con la presenza di capitolati e contratti che permettono qualsivoglia “escamotage” e soprattutto, la mancanza di criteri sulle procedure dei controlli sui materiali, sull’identificazione dei lavoratori e dei mezzi in opera, e dove il più delle volte manca la tracciabilità dei fluissi finanziari… di quali regole si sta parlando…   

Infatti, se il settore delle infrastrutture è quello in cui la corruzione degli appalti pubblici risulta più diffusa (il motivo è dato dalle cospicue somme in gioco…) diventa fondamentale aumentare la vigilanza durante la realizzazione dell’opera stessa, soprattutto in sede di controlli della qualità o di completamento dei contratti di opere/forniture/servizi, perché è proprio in questa fase che viene intenzionalmente compromessa l’esecuzione e si da il via a quelle ben note irregolarità… 

E’ vero… c’era una volta l’edilizia… quella sana…
Oggi intorno a me… vedo degli “imprenditori” unicamente “rapaci”…

C'era una volta l'Edilizia!!!

Riguardando l’album dei ricordi, ho rivisto delle foto bellissime… sono reminiscenze che tornano a galla dopo essere state per troppo tempo sepolte…
Ripenso a quando ho iniziato, alla mia professione, alle soddisfazioni che mi ha dato nel corso degli anni… alle persone che ho conosciuto, ai colleghi di lavoro e a tutti quelli che ormai purtroppo non ci sono più…
C’era chi era come un padre, per esempio l’Ing. Emanuele Rimini, altri come fratelli ed altri ancora amici… ma con ognuno di loro, ho diviso esperienze lavorative (in italia e all’estero) che -se pur a volte pericolose- ripeterei…
Ripenso a quanti non ci sono più… a Carmelo Anastasi e alle nostre vicissitudini passate in Ucraina, mi rivedo a Jena (in Germania) con l’affabile “traduttore” Torrisi… e per ultimo l’amico Gaetano Breci…
Poi ci sono quelli con cui eri legato ed ora hai perso ed altri che se pur lontano… ti sono rimasti vicini, penso a Jerry da Omegna, Michele da Rapallo e Claudio da Genova, ed anche altri ben più vicini… come Francesco, Gino e Giuseppe da Lentini, Castel di Iudica e Ramacca; non ha importanza se non ci si vede più, basta il pensiero e poi… c’è sempre Facebook.
Ricordo inoltro con affetto l’Arch. Renzo e l’amico Salvatore… le cose ahimé… non sempre vanno per come vorremmo, a volte al destino piace mettere i bastoni tra le ruote!!!
L’importante penso è avere avuto nel corso degli anni con tutti un rapporto, onesto e corretto… poi le strade si possono anche separare, ma ciò che vi è stato… rimarrà per sempre indelebile!!!
Quanti anni son passati, 25 anni di cantieri…
Da quel mio primo cantiere di Brucoli (Augusta) per quella base residenziale Usa… all’ultimo importante intervento di Porte di Catania… passando inoltre dalla Libia… all’Ucraina, dalla Germania… alla Francia e poi Verbania, Sondrio, Bolzano, Recco… quanti anni trascorsi senza mai una fissa dimora… ma sempre a girovagare dove mi portava il lavoro…
Erano gli anni d’oro… anni nei quali l’edilizia era di traino per tutti i comparti, periodi di agiatezza che in molti ricordano, perché allora si lavorava “TUTTI” e non si sentiva questa attuale crisi!!! 
Sì… la corruzione c’era anche allora… ed i politici e/o gli amministratori corrotti, non erano di numero inferiori a quelli attuali, ma forse chissà… debbo pensare a quei tempi qualcosa si faceva!!!
Oggi invece c’è lo stallo più completo… niente di niente… mancano per di più gli “Imprenditori” quelli con la I maiuscola… e non come mi diceva… proprio alcuni giorni un mio amico: “sti scaurarocculi” ca tanto s’atteggiunu a forma d’appaltaturi…!!!
Il 90 %  di quanti oggi fanno impresa qui da noi in Sicilia… non sono capaci neppure di fare lo “zero con un bicchiere” eppure… grazie a certi “legami” si trovano ad operare nel mondo dell’imprenditoria!!!
Molti di loro sono dei semplici “prestanome”, altri dei piccoli “cottimisti” che sfruttano la propria manodopera (quasi mai regolare ma a “nero“), senza alcun rispetto delle normative vigenti sui contratti di lavoro o su quanto previsto in tema di sicurezza…
E poi cosa aggiungere su tutte quelle procedure devianti dei “subappalti”… 
General Contractor che in qualità di Committenti dei lavori, iniziano sin da subito ad affidare gran parte di quell’appalto alle “abituali” imprese di fiducia… le quali poi successivamente. subappaltano ad altre imprese minori… e via discorrendo… 
E il cosiddetto “subappalto a cascata” che sappiamo bene essere vietato (salvo che per la fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali) ma che poi nella pratica trova mille modi (irregolari) per essere realizzato e risultare lecito!!!
Cosa dire inoltre di tutti quei contratti misti… similari al subappalto, definiti sub-affidamenti o sub-contratti, ecc… relativi a prestazioni che non sono ufficialmente lavori, ma riguardano la fornitura con posa in opera e il nolo a caldo…
Sarebbe fondamentale definire un criterio distintivo in base al quale si stabilisca una volta e per tutte se la prestazione del sub-affidamento sia qualificabile come lavoro o come prestazione diversa, sottratta al regime del subappalto.
La difficoltà maggiore è ovviamente data dalla “fornitura con posa in opera” di materiali per la quali si renda necessario stabilire quando prevale l’elemento fornitura e quando invece la prestazione lavorativa…

La verità è che il sistema (e soprattutto le imposte previste…) fanno si che si mettano in pratica… tutti questi “meccanismi alternativi”, necessari per comprarsi quanti sono designati ai controlli…
Mazzette, tangenti ed assunzioni varie di familiari… che permetteranno così all’impresa di concludere in tempi rapidi e senza ostacoli i lavori in corso, ma soprattutto certi, di aver ottenuto con il minimo sforzo il massimo dei risultati, e cioè quel consistente utile che ora si dovrà tentare di far sparire!!! 

Tutto il resto non ha importanza e non conta come viene realizzata l’opera…
D’altronde se alla base di tutto c’e il cosiddetto “massimo ribasso” (o l’offerta più vantaggiosa) e con la presenza di capitolati e contratti che permettono qualsivoglia “escamotage” e soprattutto, la mancanza di criteri sulle procedure dei controlli sui materiali, sull’identificazione dei lavoratori e dei mezzi in opera, e dove il più delle volte manca la tracciabilità dei fluissi finanziari… di quali regole si sta parlando…   

Infatti, se il settore delle infrastrutture è quello in cui la corruzione degli appalti pubblici risulta più diffusa (il motivo è dato dalle cospicue somme in gioco…) diventa fondamentale aumentare la vigilanza durante la realizzazione dell’opera stessa, soprattutto in sede di controlli della qualità o di completamento dei contratti di opere/forniture/servizi, perché è proprio in questa fase che viene intenzionalmente compromessa l’esecuzione e si da il via a quelle ben note irregolarità… 

E’ vero… c’era una volta l’edilizia… quella sana…
Oggi intorno a me… vedo degli “imprenditori” unicamente “rapaci”…

Un cavaliere dal cuore d'oro…

Miliardari di tutto il mondo… doniamo!!!
Con questa incredibile proposta, due degli uomini più ricchi del mondo, Bill Gates e Warren Buffet, lanciano ai ricchi di tutta la terra una sfida senza precedenti e cioè, devolvere la metà del proprio patrimonio in beneficenza.
Il loro obbiettivo e superare i 500 miliardi di dollari…
Il patrimonio attuale di Bill Gates raggiunge i 54 miliardi di dollari e come dichiara lui stesso… si può vivere bene anche soltanto con la metà…
Mentre i restanti 27 miliardi potrebbero andare a sostenere la fame nel mondo, la povertà, la ricerca per combattere le malattia, incentivare la cultura e migliorare l’ambiente.
Il problema ora è convincere gli altri ricchi del pianeta (sono riportati nella rivista Forbes e sono circa 500…) a devolvere parte del loro patrimonio in opere benefiche sia in vita che anche dopo la morte… attraverso un lascito testamentario…

L’iniziativa è ufficialmente partita e vedremo in quanto tempo si riuscirà nell’intento…
Pensavo… che se quei soldi venissero investiti per salvare il Pil del nostro paese… allora si che ci ritroveremo tra qualche anno ancor più indebitati e senza nuovamente un dollaro… dove andrebbero a finire… lo sapete già, non c’è bisogno di aggiungere nulla…
Ovviamente a questa iniziativa filantropica pensate che da noi qualcuno possa stare con le mani in mano…
Non siamo a quei livelli… ma qualche milioncino da suddividere c’è… meno giocatori…meno vallette… meno politici… o almeno prendere giovani che costano meno… ed il problema è affrontato!!!

Ecco quindi che anche il nostro plurimiliardario – Cavaliere – sta pensando di realizzare una mensa per i poveri… non nella sua Milano… ma per le famiglie in difficoltà della capitale…
La notizia è stata data dall’amico imprenditore Pellegrini a Radio Capital, riportando che il Cavaliere è voluto andare in prima persona in una mensa dove ogni sera cenano centinaia di persone indigenti…
Pellegrini ha dichiarato che: è venuto da me perché ha voluto verificare di persona come funziona il nostro ristorante e mi ha detto che sarebbe suo desiderio realizzarne almeno uno, forse a Roma. Ma mi ha anche parlato dell’idea di aprirne in diverse regioni…
Un gesto importante che, se portato avanti, sarà certamente da tutti apprezzato…
Io avrei anche pensato al nome… “DAL CAVALIERE” mi ricorda quello del mio amico Alfonso di Omegna, portava un titolo simile… e chissà se questo nome non porti fortuna allo stesso presidente…
Certo, ora ci aspettiamo che Renzi ( dopo aver copiato quasi tutto il programma propagandato a suo tempo nel programma presentato da Vespa) rilanci ed accogliendo la proposta… non trovi i soldi per realizzare una mensa… nei capoluoghi di tutta l’Italia, dopotutto questi sì… che sarebbero finalmente soldi spesi bene!!!
Speriamo che almeno questa non diventi anch’essa… un’ennesima illusione!!!