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La pandemia del Covid-19 è stata elaborata per determinare un business miliardario!!!

Ovviamente questo mio post non deve incrementare nei lettori il messaggio (ormai in voga sul web) di non vaccinarsi!!!

Il sottoscritto infatti – se pur non totalmente convinto della validità del vaccino – ritiene però che quanto finora prodotto dalle case farmaceutiche rappresenti l’unica soluzione per limitare quel virus, ma soprattutto è grazie ad esso che si contrastano gli effetti gravi che hanno condotto molti soggetti ahimè in terapia intensiva… 

E’ difatti questo il motivo che mi ha spinto ad effettuare le due dosi previste e a breve, continuare con il richiamo della terza dose, perché bisogna comprendere che un virus, qualunque esso sia, soprattutto se modificato in laboratorio – non può essere sconfitto con parole o una semplice aspirina, altrimenti si muore!!!  

Ciò comunque non toglie che dietro questo coronavirus vi sia stata la mano dell’uomo, quanto volontaria o involontaria sarà la storia e gli eventuali dossier di cui un giorno si leggerà a fare comprendere cosa sia accaduto in questi anni, ma oggi dobbiamo accontentarci di provare a contrastare quel virus e soprattutto, sopravvivere alle prossime mutazioni!!! 

Ed allora per ben comprendere cosa sia realmente accaduto, proviamo ad analizzare – non tanto ciò di cui abbiamo saputo nel 2020 su quel laboratorio di Wuhan – ma quanto è stato deciso alcuni anni prima, sì… da quegli apparati finanziari che di fatto controllano l’economia mondiale e quindi ciascuno di noi…

Come sappiamo, quando scoppia un’emergenza sanitaria, tutti i costi necessari per farvi fronte, come ad esempio il personale medico, gli assistenti, il riordino delle strutture ospedaliere esistenti e quelle nuove da realizzarsi, gli strumenti tecnologici, ma anche la ricerca e la produzione dei vaccini, risultano comprenderete smisurati per qualsivoglia paese, in particolare per quei paesi in via di sviluppo…

Ecco quindi che diventa necessario l’intervento della Banca Mondiale, affinché essa possa sostenere chi più ha bisogno…

Ma purtroppo anche per la Banca Mondiale quanto sopra può risultare oneroso e difatti i casi di Ebola l’hanno dimostrato; per questo motivo, dopo che tra il 2014 e il 2016 questo virus aveva causato più di 11.000 vittime nella sola Africa, la Banca Mondiale ha messo in moto un nuovo meccanismo di sostegno…

Ci tengo a ribadire che siamo ancora nel lontano 2017, ben 3 anni prima della pandemia generata dal virus “Covid-19″!!!

Ed allora, ecco cosa è accaduto:

La Banca mondiale (nel 2017) emette due bond, per un totale di 320 milioni di dollari, ciascuno con  scadenza 15 luglio 2020…

Questi titoli promettono una sostanziosa ricompensa, ma solo se si avverano alcune condizioni e cioè che prima della scadenza di metà 2020 scoppi nel mondo una o più pandemie; bene i detentori di quei titoli (banche e gestori) si vedranno rimborsare mensilmente una percentuale interessante sull’investimento effettuato!!! 

Analizziamo quindi questi due bond della Banca Mondiale…

Il primo da 225 milioni di dollari (Isin XS1641101172) era connesso alla condizione che si manifestasse una pandemia da influenza o coronavirus, ed affinchè si potesse usufruire del rimborso era indispensabile un numero di vittime di almeno 2.500 in una nazione ed altre 20 in un’altra. 

Il secondo bond di 93 milioni di dollari (Isin XS1641101503) prevedeva una categoria di virus più ampia e in questo casi, il rimborso scattava quando le vittime accertate erano almeno 250. 

La differenza tra i due bond era che il primo – meno rischioso per chi ci aveva investito – pagava un tasso di interesse pari al + 7,5%, mentre il secondo, certamente più rischioso rilasciava un interesse del + 12,%,  ripeto sempre per chi non avesse ben compreso: rimborso del tasso d’interesse: “mensile”!!! 

Riepilogando, la Banca Mondiale prende i soldi avuti in prestito dai bondisti e li mette in un fondo destinato a finanziare eventuali pandemie (il cosiddetto PEF – Pandemic Emergency Financing Facility), proprio per evitare di dover ricorrere a prestiti complessi con i paesi “ricchi”, viceversa gli investitori che acquisteranno quei bond, otterranno un’interesse milionario, a condizione che, si verifichino le condizioni previste nel contratto e cioè un’emergenza sanitaria a modello pandemico…

Il fondo quindi raccoglie il denaro attraverso la vendita dei bond, ma  anche grazie ai contributi dei Paesi ricchi o direttamente da organismi come l’OMS…

Ovviamente la Banca Mondiale non possiede fondi illimitati e soprattutto non può pensare di pagare interessi a vita a quel ricco settore finanziario che li ha acquistati ed allora cosa fa, stipula un forma di assicurazione!!! 

Già… la Banca Mondiale paga ogni anno il costo della polizza, all’incirca il costo sui bond rilasciati, in cambio, il gruppo assicurativo, garantisce che in caso di un’emergenza sanitaria, sarà quest’ultima a pagarne i costi, a quei gruppi finanziari che detengono i titoli.

Spero di avervi fatto comprendere in maniere semplice ciò che è stato ragionato, che rappresenta quanto di fatto sta accadendo!!!

Difatti… se la pandemia non è “attestata“, la Banca Mondiale non restituisce il capitale ai detentori delle obbligazioni, viceversa, nel caso in cui l’emergenza sanitaria dovesse realizzarsi, ecco che dovranno essere valutati tutta serie di fattori che faranno alzare o abbassare le percentuali previste in contratto, tra cui ad esempio il tipo di virus, il tasso dei contagi, i Paesi coinvolti, le vittime, la distribuzione nel mondo, si comprende, da quanto sopra, come tutti stiano guadagnando!!!

Dalle banche gestori dei bond (grazie agli interessi incassati) ai gruppi assicurativi (attraverso il pagamento delle polizze), perfino la Banca mondiale, che non dovrà rinunciare a un solo dollaro delle somme ricevute in conto capitale per i bond rilasciati!!!

Come vedete… ci guadagnano tutti ed è come se tutti sapessero o per meglio dire si aspettassero che una pandemia sarebbe scoppiata !!!

In definitiva questi gruppi mondiali hanno puntato il proprio denaro sulla “sfiga“, già… sulla certezza che un virus colpisse noi tutti, le nostre famiglie, i nostri familiari, i nostri amici e non solo, ma la cosa assurda è che alla fine sono riusciti a vincere!!!

Ma non crediate che tutto sia finito o quantomeno che si continui con quanto sopra per ancora altri anni, no… il rischio infatti è che a breve, quando le condizioni sanitarie torneranno a modello prepandemico, questi gruppi finanziari rimettano quei loro titoli ormai inservibili nuovamente in gioco, sì… in un qualche fondo, comune, derivato, etc., già… uno di quelli noti, sì… che hanno distrutto la vita di molti risparmiatori!!!

Dimenticavo, se qualcuno fosse interessato ad acquistare le cedole di quei due “pandemic bond” quotati in borsa, sappiate che essi non sono negoziabili (ma guarda un po’…), se non attraverso taluni operatori specializzati che però, si guardano bene… dal cederli!!!

Un disastro finanziario sta per colpire il mondo!!!

Le borse mondiali ed anche quelle europee sembrano migliorare, eppure, se osserviamo quotidianamente quei valori percentuali,  ci accorgiamo che questi non danno segni di crescita, bensì evidenziano andature altalenanti, in particolare a seconda delle notizie che vanno di volta in volta emergendo…   

Come in molti sanno, non sono un agente di borsa e neppure un consulente di mercati finanziari, ma possiedo la capacità d’intuire – a volte prima di altri – quanto sta per accadere… 
Sarà forse perché tra le mie passioni vi è quella di scorrere sul web informazioni di quel settore che riguarda gli “investimenti”, oppure in semplice soffermarmi a leggere quotidiani specializzati, come ad esempio il nostro “Sole 24 Ore”, che fa si che s’acquisisca con il passar del tempo, una discreta conoscenza (per non dire preparazione…) di quel mondo monetario, che può a seconda delle circostanze, garantire compenso interessanti oppure una percentuale alta sui guadagni… 
Quanto però nessuno vi dirà mai è che a livello internazionale si sta sviluppando una condizione destabilizzante la quale a breve, metterà in profonda crisi tutto il sistema bancario, già fortemente indebitato e che potrebbe implodere mostrando la propria fragilità…
Non c’è da meravigliarsi d’altronde se in quest’ultimi anni, le nostre banche (nomi importanti nel panorama internazionale) siano andate sempre più in crisi, avendo dovuto richiedere l’intervento diretto del nostro Stato, che si è dovuto fare carico di quei debiti, a scapito come abbiamo visto dei suoi cittadini, che per l’appunto avevano investito in quei titoli “trash”!!!    
In maniera più ampia, potremmo estendere questo scenario ad altre realtà, un disastro economico e finanziario che a breve colpirà la maggior parte delle nazioni mondiali…
Perché se da un lato l’economia sembra essere in ripresa, dall’altro restano tutti quei problemi che ben conosciamo e presenti non soltanto da noi, ma in tutte le realtà planetarie…
Tassi di disoccupazione sempre più crescenti, una continua mancanza di sicurezza e di prospettiva a causa di una diffusa “precarietà”, un flusso migratorio che in molte nazioni sta creando forti contrasti sociali…
Ed ancora, guerre di mercato per l’acquisizione e il trasferimento di marchi celebri, a cui seguono conflitti tecnologici per proteggere le proprietà intellettuali… 
Va inoltre aggiunto uno squilibrio commerciale tra quelle grandi potenze come USA, Russia e Cina a cui vanno sommati Paesi tecnologicamente avanzati come l’Inghilterra, la Germania e il Giappone… mentre alle altre nazioni (noi compresi), non restano che le briciole…
D’altronde cosa possiamo fare noi con la nostra influenza limitata in quel settore dell’esportazione e restando viceversa, fortemente dipendenti di tutte quelle politiche monetarie e di settori indispensabili come quelli energetici???
Per cui, senza alcun reale cambiamento delle politiche internazionali, tutti i Paesi nel mondo, alzeranno a breve un muro di difesa, che porterà sicuramente ad un aumento prolungato dell’inflazione e ad una diminuzione dei rendimenti obbligazionari…
Quanto sopra vedrete creerà inevitabilmente un indebolimento della domanda nei mercati del lavoro ed anche di quei loro prodotti, con una crescita esponenziale dei rischi di recessione!!!
Forse la migliore soluzione per proteggere i vostri investimenti sarà ritirare immediatamente il denaro attualmente depositato presso la vostra banca e convertirlo in oro… 
Certo se pensate di chiedere consiglio ad uno dei vostri amici funzionari, quest’ultimo vi dirà certamente che quanto scritto dal sottoscritto, rappresenta un’assoluta follia, perché che non vi alcun motivo di prestare attenzione a suggerimenti come i miei o di altri soggetti, ben più esperti 
Ma si sa, molti di loro rappresentano quegli stessi impiegati che consigliavano alcuni anni fa di acquistare titoli fallaci (vedasi bond “Upper Tier”) che come ben sappiamo, hanno messo in ginocchio, migliaia e migliaia di nostri risparmiatori… 

Un paese illegale dove nessuno vigila: Bankitalia e Consob!!!

Come sempre ora si va alla ricerca delle responsabilità… 
Di chi fossero, di chi avrebbero dovuto intervenire, se c’era qualcuno che era stato informato, oppure che sapeva… e ha fatto finta di non sapere affinché potesse accadere ciò!!!
In questo nostro paese va sempre così… si va a caccia delle streghe ed alla fine di tutte quelle inchieste, non c’è mai nessuno che paghi!!!
Ora, a fatto compiuto si passano quella palla “infuocata” della consapevolezza, tra Bankitalia e Consob…
Già, chi è che non ha vigilato sulle banche, come può essere che non vi sia ancora oggi, un sistema di controllo che tuteli il risparmiatore…???
Cosa resta ora a quei poveri correntisti dei propri soldi… purtroppo nulla!!!
 Il bello è che si parla sempre di trasparenza, di regole… fateci caso quando provate ad aprire un c/c i documenti pretesi e le firme da apporre, sembra quasi che ci facciano un favore… 
E dire che i soldi sono i  nostri, loro non rischiano nulla, eppure quel mondo così formale e riservato, dimentica poi d’applicare quelle minime regole di controllo generale, sul sistema bancario!!!
Per cui alla fine… possiamo concludere: nessuna protezione sostanziale per il risparmiatore.
Il quadro è desolante e chi ci va di mezzo è il cittadino che si è fidato della sua banca… D’altronde con autorità che non si parlano e che si trincerano dietro a cavilli procedurali per difendere quel proprio operato, scaricando sull’altra autorità le responsabilità di quanto sarebbe potuto accadere ed è accaduto… come pensavate si potessero superare tutte quelle falle emerse sui controlli???
Quasi quasi, conviene tenere – come diceva mia nonna – i soldi sotto la mattonella… già almeno lì sono al sicuro e nel caso di un furto, si potrà individuare l’eventuale ladro… 
Qui di contro, non si saprà mai chi ha rubato o chi è stato negligente ed ha permesso che tutto ciò accadesse…
Come sempre soltanto ora si sprecano tutte quelle ipocrite dichiarazioni sulla trasparenza, si formano commissioni per verificare le procedure adottate (certo ci sarebbe da mettere in discussione anche la scelta di questi soggetti incaricati ad “ispettori”), ma in Italia si sa come vanno queste cose… c’è da proteggere innanzitutto il sistema bancario e vedrete come alla fine nessuno, ci spiegherà come mai, i problemi di quelle banche “venete” siano venuti alla luce soltanto quando la Banca Centrale Europea ha assunto la vigilanza su quegli istituti!!!
La verità è che tutti sapevano ed hanno volontariamente ingannato i risparmiatori, facendo comprare loro obbligazioni subordinate o derivati, prodotti finanziari di cui altre banche europee, già ne sconsigliava l’acquisto… 
Ho sentito dire che nel 2001 era stata presentata una denuncia, la quale per anni è rimasta nel cassetto del magistrato competente, prima di essere definitivamente archiviata!!! 
Come ripeto continuamente, nulla si compie se non vi è l’appoggio di tutti e d’altronde proprio questa tipologia di soggetti, vengono di volta in volta inseriti in questo meccanismo perverso, in quanto perfettamente consapevoli di adattarsi a quel loro ruolo, affinché si possa compiere saltuariamente, quella classica sceneggiata all’italiana!!!

"Bail in" o "balle in"… quel posto!!!


Ormai è certo che dal 2016 le nuove norme europee prevedano che a pagare, nel caso di “crack” bancaria, saranno nell’ordine a pagare, gli azionisti, gli obbligazionisti ed anche quei poveri depositanti (certo dimenticavo… con una franchigia corrispondente a 100 mila euro).

Siamo alle solite… nessuno che fa bene il proprio dovere… 
Mancano come sempre i controlli e quando poi accadono fatti gravissimi come quello accaduto a un pensionato di Civitavecchia, dove per una “trappola” bancaria (perché solo così si può chiamare quanto avvenuto…) ed avendo scoperto di aver perso tutti i propri risparmi, ha deciso di togliersi la vita…
Ma dov’era la vigilanza bancaria??? Dov’erano gli ispettori della Banca d’Italia? Dormivano tutti o erano tutti complici con quei banchieri???
I controlli sono sempre in ritardo… ed il più delle volte sono quegli stessi impiegati, obbligati dalla propria banca, a influire e consigliare negativamente nelle scelte dei propri risparmiatori, consigliando il più delle volte, avventure finanziarie che poi si dimostrano, come abbiamo più volte visto… fallimentari.
Ed anche se, non si partecipa direttamente ad acquistare titoli d’investimento a forte rischio, su mercati considerati altamente pericolosi, ecco che alla fine… si paga lo stesso, per colpe che non si anno!!!
Basta infatti essere correntisti di una banca e si diventa di fatto soci di essa… partecipando però, esclusivamente ai debiti e cioè a quei danni che potrebbero derivare da operazioni che hanno messo a rischio il patrimonio posseduto…
I banchieri giocano… ed i risparmiatori pagano come tanti fessi!!!
Sono le solite procedure giuridiche, che contrastano continuamente con il buon senso civile…
Sei un azionista ed allora paghi… compri obbligazioni ed allora rischi e perdi tutto e se infine sei un semplice depositante, ed allora ecco che pensi forse di essere tutelato, non hai capito niente… i tuoi risparmi servono a coprire le perdite!!!
Mia nonna una volta diceva che la migliore garanzia… era quelle di conservare i propri risparmi sotto la mattonella e chissà se quelle parole -considerato quanto appena accaduto- non fossero profetiche di una grande verità!!!
Il bello che la nostra costituzione riporta che lo “Stato” incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme… peccato che nella stessa frase, non si sia aggiunto, che quella oculatezza servisse esclusivamente per salvare principalmente le banche!!!
Già lo stesso Stato che per questo salvataggio… non ha messo un euro, poiché l’intero onere è stato sostenuto dal complesso sistema bancario italiano, in particolare dai suoi correntisti, che hanno partecipato con i propri contributi, ordinari e straordinari, a quel debito che oggi ammonta a circa 3,8 miliardi di euro!!!
Da domani quindi caro correntista ricordati che anche per te varrà il “Bail-In” e quindi, se la tua banca andrà in crisi per una cattiva gestione, ecco che tu sarai chiamato, con i tuoi titoli o con quei risparmi finora accumulati, a partecipare alle perdite della tua banca…
Diceva Kin Hubbard: il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca…

Imprenditori (amministratori)… fortemente rapaci!!!

Quando si parla di dissesti societari, di crisi economica, d’imprenditori non più capaci di assolvere alle proprie obbligazioni o a quella interminabile lista di pagamenti… tra Stato (contributi, imposte, tasse varie..), pagamenti vari (banche, utenze, forniture, spese) o personale dipendente (impiegati e operai), ecco che il più delle volte…, per molte di queste società, questa è una condizione alla quale essi per primi, preferiscono indirizzarsi, un collaudato meccanismo nel quale la prima regola è “non pagare” e procedere così verso la chiusura societaria…
In particolare, nel far ciò, ci si dimentica di coloro, che nel corso degli anni, hanno permesso proprio a queste società di poter crescere…
A causa di quanto sopra, anche i cosiddetti indotti… sono tra i primi a pagarne le conseguenza… e purtroppo, il più delle volte (a causa dei debiti realizzati per soddisfare le commesse richieste), sono costrette a fallire…
Ciò che in molti infatti non dicono è che il più delle volte, questi fallimento o eventuale richieste di ammissione alla procedura di concordato preventivo, costituisce una iniziativa preparata a tavolino…, che da atto a quella procedura d’incamerare la maggior parte dei fondi e dirottarli così verso ben noti paradisi fiscali o reinvestiti in nuove società (quasi sempre intestate a prestanome), appositamente costruite per realizzare, nuove ed insolite, metodologie illecite…
Per cui, nei casi più frequenti, il tracollo finanziario, non è da attribuirsi ad una errata gestione o a scelte squilibrate da parte dell’amministratore (o dei suoi soci…), ma, ad una irregolare tenuta delle scritture contabili, che hanno realizzato negli anni, costi fittizi, canalizzando di fatto la società verso periodi più o meno lunghi e tra difficoltà economiche, frutto di quelle premeditate procedure gestionali, che dovevano realizzare cospicue perdita del capitale sociale con la conseguente determina, del crack societario…
Si dice sempre che l’amministratore dovrebbe avere comportamenti conformi alla diligenza del buon padre di famiglia, dovrebbero gestire cioè la propria società, con oculatezza, intervenendo quando necessario in maniera tempestiva e contrastando quelle crisi a cui l’azienda dovesse trovarsi… e soprattutto avendo quale unico obbiettivo, quello di salvaguardare sempre la continuità aziendale… e non, come di solito viene realizzato, esclusivamente per ottenere il massimo profitto,
E’ onere quindi degli amministratori, vigilare affinché l’andamento della gestione, garantisca tutte quelle misure atte ad impedire o a contenere, eventuali perdite patrimoniali della società stessa…
Belle parole certo…, ma la verità e tutt’altra… e chi ha avuto modo di approfondire (attraverso gli incarichi professionali ricevuti), quanto avviene all’interno di una di queste società, ecco che allora sa benissimo di cosa parlo…
L’irregolare tenuta delle scritture contabili, sommate alla mancanza di adeguati controlli, rappresenta la prima faccia di quella collaudata medaglia, che porta al declino delle società, mentre la mancanza di pene severe sommate all’esiguo e inefficace risarcimento richiesto all’amministratore ( per aver tenuto gli atti contabili in modo sommario) rappresenta la seconda faccia di quella medaglia, a cui proprio alcuni gli studi, commercialistici e legali, sanno di poter contare…
Per cui succede che, gli adempimenti obbligatori previsti dalla legge a carico degli amministratori di una società, mi riferisco in particolare alla tenuta regolare e completa tenuta delle scritture contabili (secondo principi di chiarezza e veridicità), il più delle volte, non viene vista come una violazione, anzi proprio nei casi in cui la società dovesse giungere al fallimento, farebbe sembrare del tutto legittimo, la valutazione per la quale, non esista una vera e propria responsabilità da parte dell’amministratore della fallita, soprattutto qualora l’incompletezza contabile sia tale da assurgere ad una vera e propria omissione, rendendo di fatto impossibile anche per il curatore fallimentare, fornire la prova del nesso di causalità tra il danno e la condotta dell’ex amministratore…
La maggior parte delle volte infatti, lo sbilanciamento patrimoniale di una società insolvente, ha cause riconducibili al comportamento illegittimo degli amministratori, conseguenza diretta della loro condotta inadempiente.
C’è inoltre da aggiungere quelle responsabilità che sono – nei casi di società di capitali – imputabile ai sindaci, per aver omesso i necessari controlli su operazioni illegittime o irregolarità, nella contabilità, occultamenti, ecc…, sfociate quindi nell’assoggettamento della società a procedura di liquidazione o concorsuale, per mancato accertamento “colposo” della totale erosione del capitale sociale in ragione di perdite totalmente “fittizie”.
Il più delle volte infatti, questi cosiddetti amministratori, pur conoscendo o potendo conoscere la perdita del capitale, sono i primi a non adottare quei necessari adempimenti, affinché si compiano quelle operazioni necessarie che permettano il proseguimento dell’attività… ma preferiscono ( per finalità che non sto qui a spiegare… ma che sono ben chiare ai cosiddetti operatori nel settore… ) dedicarsi alla mera conservazione dell’integrità o del valore del patrimonio.
Per cui, in linea generale, ne deriva che il più delle volte, il dissesto societario, sia causato da comportamenti colposi degli amministratori, determinato da un’attività distrattiva sistematica, che ha avuto come finalità, quella di erodere il patrimonio sociale…

In questi giorni, ho letto che qualcuno si sia offeso, nel sentire affibbiare quell’aggettivo “rapace” alla propria professionalità…, ma forse debbo credere che quest’ultimo, operi al di fuori dal contesto nel quale è inserito… e non conosce perfettamente la realtà di quel sistema… o forse debbo pensare, che non voglia prendere coscienza, di quanto sta avvenendo proprio intorno a questi gruppi per le continue inchieste giudiziarie, cui proprio la categoria degli imprenditori si trova in quest’ultimo periodo, a causa della “stretta” osservazione, da parte degli organi inquirenti…
Recita un vecchio proverbio popolare… “tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare…” che significa che a volte si ha tendenza a parlare molto senza costrutto ovvero… sapendo di dire cose che poi nella realtà, si sa, non verranno mantenute….
I latini sintetizzavano il concetto in “Aliud est dicere, aliud est facere“, altro è dire, altro è fare… e chissà… forse è giunto il momento che questi cosiddetti “rapaci” imprenditori, invertano questo loro modo di condurre le aziende ed incomincino a fare sul serio…, sempre…, se ne sono capaci!!!

Roberto Vassalle ospite a Servizio Pubblico…

L’Avv. Roberto Vassalle, descrive in maniera precisa, durante la puntata di ieri sera di Santoro ” Servizio Pubblico”, gli interessi finanziari ed economici delle nostre Banche, che insieme al potere politico, hanno in questi 30 anni, gestito in maniera comune, una ed unica classe dirigente, che ci ha portato in questa situazione fallimentare!!!   
Non c’è ne destra e ne sinistra, passando dal centro sono tutti d’accordo a sostenere l’interesse delle Banche…, ed oggi proprio Monti ne rappresenta l’apice di questo sistema…
Infatti, chiamato da tutti coloro che avevano interesse a proteggere i loro privilegi ed interessi, sostenuto da tutti dalla maggioranza dei partiti, ha iniziato a tassare a sangue gli Italiani, per salvare quelle Banche che invece dovevano essere dichiarate fallite, avendo così tutti i provvedimenti approvati e organizzando un sistema, dove ogni azione è indirizzata a favore delle banche, vedasi l’obbligo dei conti bancari per i pensionati, l’obbligo dei pagamenti con le carte di credito, dando così la possibilità alle Banche, d’incassare una percentuale su ogni c/c aperto e sui movimenti che vengono realizzati attraverso l’uso delle carte di credito…
Bisognava incamerare nuove entrate, in quanto le Banche avevano fatto operazioni scellerate, speculazioni assurde, hanno nominato loro uomini a protezione di questo potere politico/economico, nominando controllori e responsabili della Banca d’Italia e della Consob, hanno venduto titoli che mai  sarebbero dovuti entrare nel mercato Italiano, obbligazioni argentine, fino a passare alle aziende, circa 100.000 sono state coinvolte nella truffa dei derivati, tutti soldi dei contribuenti andati persi…e senza che nessuno sia mai intervenuto a difesa!!!
Una responsabilità collettiva, di cui tutti ne sono responsabili e nessuno è escluso…, avendo vissuto in questo sistema corrotto, condividendone le scelte e godendo di quei privilegi che questa situazione dava, senza mai protestare e soprattutto senza mai dimettervi, continuando a percepire lauti stipendi e permettendo purtroppo quanto è accaduto…
Qualcosa comunque sta cambiando, proprio in queste ore il Giudice Unico del Tribunale di Messina, Antonino Orifici, ha condannato l’Unicredit( per la prima, volta ) ad un risarcimento danni per omessa ed errata informazione nell’ambito dell’attività di collocamento dei titoli Lehman Brothers, la spregiudicata Banca d’affari americana che ha poi dichiarato bancarotta nel 2008 e che ha segnato l’inizio della crisi finanziaria che travolto il sistema bancario mondiale.
A vincere la causa, un  piccolo risparmiatore, che  assistito dai legali  Fiorillo e Sammartano, ha permesso che la banca venisse condannata, come meglio spiegato nella sentenza  ”per avere rappresentato al consumatore, la sicurezza di un investimento, poi rivelatosi fallimentare”
La Banca, aveva venduto una polizza assicurativa con garanzia della Lehman Brothers, assicurando al proprio cliente che ” il capitale investito sarebbe stato comunque protetto “, cosa che invece non si è dimostrata, avendo il risparmiatore perso tutto il capitale investito, che rappresentava i risparmi di una vita!!!
Questa decisione, anche se rappresenta un piccolo passo, può essere di sostegno per le numerose  cause ancora in fase di procedimento, per tutti quei risparmiatori, che volutamente ingannati, hanno ceduto alle lusinghe della Banca e dei suoi promotori finanziari…