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Il cerchio magico??? Meglio chiuderlo definitivamente!!!
Come ci si può fidare delle forze dell'ordine, quando poi leggiamo notizie come queste???
Una coincidenza alquanto inquietante, in particolare se si pensa a quanto compiuto dai quei solitari coraggiosi di quest’isola che – a differenza della maggior parte di quei loro conterranei – provano in ogni circostanza a far emergere il malaffare di cui vengono a conoscenza!!!Quella finta rivoluzione "antimafia"…
Gli interessi prima di tutto…
Un’antimafia utilizzata per colpire i nemici ed uno scudo da mostrare a modello cavaliere dei templari e chi non si piegava a quel “sistema” veniva deliberatamente decapitato da ogni incarico pubblico…
Da quanto emerso ora dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana si comprende come molti sapessero e – pur senza essere parte di quel sistema – abbiano taciuto!!!
A scriverlo è il Presidente della Commissione, Claudio Fava, in una relazione di quasi 120 pagine…
Un sistema quello realizzato dall’ex presidente di confindustria sicilia, Antonello Montante, che grazie anche a quella Associazione degli industriali – sotto mira in altre precedenti circostanze gravi – controllava tutto e tutti…
Come dicevo sopra, un vero e proprio paladino della legalità, sì… di quegli imprenditori che si ribellavano a Cosa nostra, mentre ora la realtà è tutt’altra essendo imputato di corruzione, favoreggiamento, rivelazioni di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico, senza dimenticare l’inchiesta ai suoi danni che ipotizzava all’inizio il concorso in associazione mafiosa!!!
Era stato creato negli anni un governo parallelo per “condizionare processi decisionali, amministrativi e di spesa”!!!
Un’unica cabina di regia che controllava, garantiva favori, realizzava consulenze, premiava le ambizioni dei suoi referenti, decideva chi doveva sedere in quelle poltrone istituzionali e chi no, tanto d’aver convinto un ministro, già il ministro degli esteri Angelino Alfano, a nominare quell’uomo dell’antimafia, direttamente all’Agenzia per i beni confiscati…
Incredibile… l’Antimafia utilizzata per occultare i rapporti con la criminalità…
E dire che il sottoscritto, più e più volte aveva scritto contro quel sistema di facciata chiamato “legalità”, che nulla avesse in se del rispetto di quei basilari principi… già, basta semplicemente scrivere la parola antimafia alla voce “cerca” nel mio blog e vedrete come quanto ora emerso è stato dal sottoscritto riportato e urlato negli anni, a contrasto di quella falsa antimafia da salotto…
Certo ora sono tutti bravi, posti lì a schierarsi contro quel sistema “Montante”, ma dov’erano quei signori quando s’accorgevano che qualcosa non andava, cosa hanno fatto per contrastare quelle forzature nelle procedure burocratiche, quando vi era una sistematica violazione delle prassi istituzionali o quando erano evidenti comportamenti di asservimento della funzione pubblica al privilegio privato…
Già dover’ano tutti quando assistevano all’umiliazione compiuta nei riguardi dei tanti amministratori o quando s’imponeva la presenza fisica di taluni soggetti nei luoghi di governo, quando si assisteva alla persecuzione degli avversari politici e chi non si piegava veniva allontanato attraverso quell’antimafia adoperata a modello ricatto, trasformando quegli esigui ribelli a complici di “Cosa nostra”!!!
Stavano tutti come dicevo alcuni giorni fa… con “due piedi in una scarpa” o ancor meglio adottavano quel sistema omertoso del tutto siciliano del “non vedo, non sento, non parlo“, dove è palese una resistenza morale inesistente e dove quel po’ di coraggio veniva limitato per paura d’essere perseguitati…
Sì… nessuno ha avuto il coraggio di denunciare un potere che non accettava critiche e soprattutto non ammetteva ostacoli, peraltro il motto di quel cerchio magico era: “Chi è contro di noi è complice della mafia”!!!
Se pensiamo d’altronde ai nomi che insieme all’ex leader di Confindustria sono finiti sotto custodia cautelare c’è da rimanere sgomenti: Giuseppe D’Agata, già comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, capocentro della Dia di Palermo e poi appartenente all’Aisi, Marco De Angelis, commissario di polizia Palermo, Ettore Orfanello, comandante del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Diego Di Simone Perricone, ex poliziotto e responsabile della sicurezza di Confindustria e cosa dire degli altri nomi eccellenti indagati come l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito, il capocentro della Dia Gianfranco Ardizzone e via discorrendo…
Se dovessi valutare oggi quel “sistema” Montante, potrei paragonarlo ad una loggia massonica, sì… a un gruppo di potere politico/affaristico che si muoveva attraverso i suoi uomini/donne posti volontariamente all’interno di quegli uffici istituzionali…
Un interscambio di reciproche utilità, finalizzate a interessi economici e finanziari, il tutto ovviamente ottenuto grazie a quella protezione sventolata, da un vessillo chiamato “legalità”.
E’ veramente incredibile… c’è chi ogni giorno – senza grandi clamori – fa in modo che quei principi vengano ovunque perseguiti e chi viceversa utilizza quel concetto di antimafia con grande clamore mediatico, esclusivamente per celare i propri affari…
Se state pensando che finalmente si sia fatta pulizia… siete veramente fuori strada!!!
Credetemi… non passeranno molti giorni prima di dover leggere nuovamente di altri nominativi indagati dalle nostre Procure, perché questa terra è ancora troppo infetta e fintanto che quella gramigna non verrà definitivamente estirpata, tutto ahimè continuerà a ripetersi ed a crescere, con le stesse modalità che abbiamo finora assistito…
Membro della commissione antimafia (nella scorsa legislatura), indagato dalla procura di Caltanissetta!!!
Tra gli altri indagati ci sono anche Dario Lo Bosco ed Emanuele Nicolosi, rispettivamente ex presidente ed ex direttore generale dell’Ast (Azienda siciliana trasporti).Antonello Montante: L'uomo della svolta "antimafia"!!!
Indagato a piede libero il Prof. palermitano Angelo Cuva, accusato di aver fatto da tramite con l’ex Presidente Schifani…Intercettazioni, cimici e appostamenti vari, il tutto per controllare gli eventuali nemici da ricattare…
Peraltro… rivedendo quanto è accaduto in questi anni, non mi meraviglio più di certe inchieste mai proseguite oppure di alcune sentenze, totalmente ribaltate…
Altro che sceneggiatura di spionaggio, qui non vi è nulla di “mission impossible“, poiché tutto era possibile!!!
In questo momento si stanno leggendo i dossier e ascoltando quelle intercettazioni, quanto verrà fuori è presto da dire e molto probabilmente di quei documenti imbarazzanti, noi tutti sapremo poco, forse nulla, perché la maggior parte vedrete, verrà segretata!!!I Love Sicilia: i 100 potenti della Sicilia!!!
Dopotutto in un qualche modo, questo mensile dovrà pure mantenersi e quindi… ben venga la pubblicità… quando serve a questo scopo!!!
Il nome che oggi vado a prendere in considerazione è quello del vicepresidente nazionale di Confindustria, Ivan Lo Bello. Sembra incredibile ma quella frase sul “navigare”… sembra quasi anticipare le vicende giudiziarie che l’hanno visto coinvolto…
E’ dire che nei tempi d’oro, proprio Montezemolo in persona, lo volle giovanissimo a capo degli industriali siciliani… e poi, vogliamo dimenticare quelle sue “lotte” a suo tempo compiute contro la mafia, ed i suoi associati (certamente mai indirizzate verso la parte ad egli amica…).
Ricordate quella lotta contro l’ex presidente Lombardo, legato (secondo lui) ad imprese colluse…
Io me lo ricordo come fosse ieri… perché c’era pure l’impresa nella quale operavo… mentre di contro, quelle con cui egli andava a braccetto, ecco quelle sì che di contro fossero perfette, ben inserite in confindustria, tutte ligie al dovere, a contrasto dell’illegalità e soprattutto lontano da qualsivoglia schema corruttivo: l’abbiamo visto infatti negli anni seguenti come… tutte quelle imprese, siano di fatto finite nel mirino delle procure… interdette e/o sottoposte a confisca, ed i loro stimati titolari… denunciati!!!
Complimenti, anche e soprattutto a chi, avrebbe dovuto in quegli anni controllare… ma chissà forse anche lì tra qualche anno, scopriremo del marciume…
Ricordo l’articolo pubblicato su “Adnkronos”: Il presidente Lombardo mi sembra un novello Forrest Gump che cammina per la Sicilia e incontra mafiosi scambiandoli per politici. Così, il vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello risponde a distanza al presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo che oggi, durante il festival della legalità ha duramente criticato l’industriale sostenendo che “non è un imprenditore, è, un’anomalia della Sicilia”… – Lombardo continua a dire delle falsità. Lui non conosce affatto il mondo dell’impresa perché incontra solo i vari Basilotta… Concludeva dicendo: “Sono tanti i danni che Lombardo ha fatto in Sicilia spero che i siciliani si siano accorti che devono chiudere questa stagione politica”.
E difatti l’hanno chiusa… almeno con lui!!!
L’ipotesi di reato ipotizzata dei magistrati di Potenza è quella di associazione a delinquere, che lo vedrebbe come “partecipante”, insieme ad altri (per esempio… il suo ex socio Gianluca Gemelli, imprenditore e compagno della Ministra Guidi) a quel sistema corruttivo…
Ma dopotutto se pensate che proprio il sistema al quale era legato… “garante proprio di quei principi di legalità” non riusciva a far dimettere un presidente, quello di Confindustria (Antonello Montante), già sotto indagine da due anni a Caltanissetta, per concorso esterno in mafia, è tutto che dire… e per fortuna che quell’auspicato passaggio di consegne, non si realizzò… considerato che era proprio a favore di quel Sig. Ivan Lo Bello…
Ora comprendiamo meglio il perché in Sicilia, quelle “false” campagne moralizzatrice di ordine e pulizia, hanno da sempre rappresentato nella sostanza… la sintesi di una “farsa”!!!
Riprendendo nuovamente quella classifica… ho notato come egli, nel 2014, fosse posizionato al 12′ posto… e se pensate che l’anno prima Antonello montante fosse al 1° posto… capite bene, indirettamente in quale “rovinosa” posizione… siamo tutti noi!!!
Quindi nel 2013 era 11′, nel 2012 10’… tanto per non cambiare… l’ex Presidente Lombardo era 1°, certo oggi molte di quelle posizioni andrebbero riviste o almeno la prossima volta… spero che i colleghi… prenderanno maggiori informazioni presso le varie procure/prefetture/tribunali, ecc…
L’anno prima 2011 era 12′ con Alfano e Lombardo a litigare per la prima poltrona e nel 2010 addirittura 2°… battuto sempre dall’acerrimo nemico Lombardo!!!
P.s.: Chissà forse era per questo che l’aveva a morte con lui…???
Non vi scandalizzate… questo non è nulla rispetto agli altri nominativi di cui vi parlerò le prossime volte, lì… la situazione è ancor peggiore di quanto sopra riportato… e credetemi, non vi servirà a nulla piangere!!!
Ora ho la sensazione (chissà forse mi sto sbagliando…) che su questa vicenda si sia abbassato il sipario…
Dopo giorni in cui si dispensavano notizie nazionali sulla vicenda giudiziaria, all’improvviso (potete controllare da voi sul web…) nessuna notizia, il silenzio più assoluto… e come se tutto debba rimanere segretato…
Ma perché… chi c’era dietro a quella vicenda??? Quali altri nomi si celano dietro all’inchiesta…??? Chi sapeva e non ha parlato??? Non è che forse si sta cercando di coprire qualcuno troppo in alto???
Dopotutto non dimentichiamoci che il giro di miliardi (e non di milioni…) d’euro transitati per quella vicenda sullo stoccaggio del greggio… avranno favorito tanti…
Per quelle autorizzazioni, concessioni e permessi, di porte se ne saranno dovute bussare… e chissà quindi se nel salutare (e/o ringraziare…), qualche borsa involontariamente sia stata lasciate lì… su quelle sedie, senza che mai nessuno successivamente, sia tornato a reclamare…
L’hanno definita “l’allegra brigata” e ci credo… con tutti quei soldi in circolazione c’era sicuramente da stare allegri… molto allegri!!!
Ma come diceva lo scrittore francese, premio Nobel, Albert Camus: “gli errori sono allegri… la verità sarà infernale”!!!
Il "quartierino" magico…
Da quanto riportato… non si può che restare sbigottiti, senza parole, con (aggiungerei) un unico avvertimento: non bisogna leggerlo tutto d’un fiato…
“Indaco, che è l’uomo di Bianco, che bada è incandidabile e Delrio, il nuovo che avanza l’ha rimesso come Commissario, cioè che non potrebbe farlo, perché è pensionato, perché è in conflitto di interessi”, aggiunge Cozzo nella conversazione con la ‘Gazzella’, cioè Gianluca Gemelli.
Lo stesso Montante il 25 febbraio di due anni fa, in un incontro con la Giunta comunale di Catania, seduto accanto al sindaco Enzo Bianco, aveva dichiarato che la burocrazia era peggio della mafia!!!











