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E' guerra fratricida all'interno della "Massoneria"

Sì… sembra che all’interno di quei “liberatori muratori italiani” sia in corso una lotta interna per prendere il potere…

Parliamo della principale associazione nazionale di massoneria, quel “Grande Oriente d’Italia” che da sempre fa parlare di sé e che sta provando a modificare le principali cariche poste a capo di quella piramide…

Non si tratta quindi di far fuori le vecchie fila o quantomeno di mandarle in pensione, qui il gioco si è fatto duro e a pagarne le spese sono principalmente gli avversari politici di ogni ordine e grado, già… da semplice apprendista a compagno e quindi maestro…

Ed allora ecco che si è provato ad attingere a fratelli iscritti ad altre obbedienze, circostanza che è espressamente vietata dall’articolo terzo della costituzione del GOI (Grande Oriente d’Italia), anche perché non si comprendere a quale ordine e quindi loggia, questi nuovi fratelli dovrebbero dare obbedienza, avendo giurato ad entrambi “fedeltà e devozione”, sì… durante quel cosiddetto “rito d’iniziazione“!!!

La verità è che gira parecchio denaro, grazie soprattutto al patrimonio fin qui accumulato e sul quale in molti vorrebbero mettere le mani e difatti, proprio alcuni anni fa, è stata costituita una “Fondazione” (onlus) con lo scopo di conferire gradualmente tutti gli immobili.

Parliamo di un patrimonio immobiliare stimato intorno ai trecento milioni di euro e chi non può gestirlo sta ricattando l’organizzazione passando con altre fazioni di confratelli, viceversa a goderne sono quanti rimasti, già… altri massoni di livello inferiore che ora – grazie alle epurazioni – sono stati elevati di grado!!!

Certo, in questi mesi si è provato a lavare i panni sporchi in casa, ma la situazione non è propriamente riuscita, anzi possiamo dire che sono molti quei grembiulini rimasti ora macchiati di sangue, sì… di quei loro fratelli, visto che hanno preferito il tradimento a quei principi di lealtà, fedeltà, onestà!!!

Ma d’altronde parliamo di soggetti non certo integri, la maggior parte di loro negli anni si è venduta al miglior offerente, dimostrandosi in tutto corrotta e quindi compromessa… 

Già… all’interno di quella loggia non vi è alcuna fedeltà, attaccamento, dedizione e ancora meno devozione per una realtà che evidenzia altro, parliamo di soggetti senza dignità, legati alla politica corrotta e deviata, ma non solo, questi soggetti hanno evidenziano aver legami anche con taluni affiliati del crimine organizzato e di gruppi terroristici…

Ho letto il mese scorso nel web un articolo dell’Espresso che faceva riferimento alla testimonianza di un professionista siciliano che dichiarava: La mentalità mafiosa è qua, dentro le colonne. È dentro le telefonate di minaccia, con cui si cerca di sapere chi c’è in una chat. È dentro quelle ispezioni che non hanno né capo né coda. Questa è mafia, fratelli, è mafia e abuso di determinate posizioni per incutere timore. I fratelli hanno paura e quanti messaggi devo continuare a leggere di fratelli che mi dicono “non vengo perché il giorno dopo mi tormenterebbero”, in Sicilia e in Calabria e non altrove. Parlando di accostamento mafia massoneria, che ci importa se si parla di masso mafia? L’istituzione va bene perché illuminiamo campetti di calcio. Questa vi assicuro è la realtà. È necessario ribadire che non avere condotto una ferma condanna del fenomeno mafioso con iniziative importanti ha alimentato l’uso di un termine che è un’offesa per tutti noi e di chi ci ha preceduto fra le colonne”!!!

Già…

Resteremo ciò che siamo, perennemente divisi tra il bene e il male, anche per le prossime generazioni a venire…

Già… resteremo ciò che siamo, perennemente divisi tra il bene e il male, anche per le prossime generazioni a venire!!!

Si ripeterà tutto uguale come sempre, fino a che tutto durerà c’è chi giocherà la parte del bene e chi quella del male, a cui si sommeranno anche coloro che si muoveranno nell’ambiguità, già… come al solito. 

Non ci resta quindi che sperare, ma non aspettiamoci nulla di diverso, nulla di migliore di quanto sia possibile immaginare.

D’altronde la gente non parla, quella falsa… insinua. 

Fateci caso… non conversa, spettegola, non elogia, adula, non desidera, brama. non chiede, esige!!!

Sono individui senza sorriso, mostrano solo i denti…

Questi soggetti sono falsi, poveri di spirito, non camminano… strisciano, sabotando la felicità altrui. 

La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama e così finisce per non vivere, esiste appena…

Eccoli quindi… una schiera d’impiegati che si permette – attraverso il denaro illecitamente ricevuto – di condurre una bella vita, d’altronde ditemi, chi mai dovrebbe indagare su di loro??? 

Già chi, a volte sono ahimè gli stessi soggetti che appartengono a quel sistema “colluso”, molti di loro, in particolare i loro superiori, risultano iscritti in qualche “celata” associazione o forse dovrei dire che sono propriamente membri (già… come adepti) di una qualche loggia massonica…

A osservarli si scopre come essi siano legati da quel degrado umano, se fate attenzione li si riconosce subito, già… “puzzano” tutti in egual maniera, hanno su di essi quell’odore sgradevole che ha la corruzione, sono difatti permeati di quella sostanza ripugnante che è propria del denaro!!!

In effetti, se provate ad annusare qualche banconote, sentirete su quella carta il rivoltante odore lasciato dalla sudorazione o dovrei dire dal contatto del passaggio di mani, lo stesso che forma su quella ruvida superficie una caratteristica “patina”, la stessa velatura fastidiosa che ritrovate su quei soggetti “riciclatori“!!!

Non bisogna mai dimenticare che nel corso della propria vita, chi non fa del bene si rende complice di chi fa il male, perché, non facendo nulla che controbilanci il male, si lascia ai malfattori campo libero e li s’induce a convincersi che, non essendoci (quasi) nessuno ad ostacolarli, essi possono diventare pressoché onnipotenti, facendo aumentare di fatto la loro audacia, la loro sfera d’azione e anche disgraziatamente – a causa di una giustizia iniqua – la loro impunità!!!

Un muro di gomma: logge e massoneria!!!

Nel processo per rivelazione d’atti d’ufficio a carico di Davigo, l’aggiunta milanese Laura Pedio ha dato la sua versione dei fatti sul caso dei verbali consegnati da Storari al Csm: «Mandare quei verbali al Consiglio superiore che, nell’ipotesi di Amara, era l’organo che la Loggia segreta voleva condizionare, avrebbe significato distruggere l’indagine»

Prosegue a Brescia il processo contro l’ex consigliere del Csm, Piercamillo Davigo, imputato di rivelazione di segreto d’ufficio in merito ai verbali di Piero Amara sull’esistenza della presunta Loggia Ungheria.

Il processo, per cui Davigo ha scelto il rito ordinario con l’esatta intenzione di rendere pubblico il dibattimento, sta facendo emergere il quadro delle posizioni interne alla magistratura in una vicenda ramificata e complessa.

Da una parte Davigo e il pm milanese Paolo Storari, che gli ha consegnato i verbali per sollecitare un’accelerazione dell’inchiesta; dall’altra la procura di Milano con gli aggiunti Fabio de Pasquale e Laura Pedio che invece ritenevano di procedere in altro modo.

Fino ad oggi è emersa soprattutto la posizione di Storari e quella dei consiglieri del Csm, che hanno raccontato la loro versione dei fatti e il passaggio di mano dei verbali. Ora però, durante il processo, ha preso la parola come testimone l’aggiunta Laura Pedio, raccontando come la vicenda è stata vissuta dall’interno della procura meneghina.

Pedio ha parlato per circa un’ora e mezza nell’aula di Assise del tribunale di Brescia, presieduta dal giudice Roberto Spanò e ha raccontato il clima di quei mesi a cavallo tra il 2019 e il 2020.

Pedio ha spiegato perché nell’ufficio non era emersa alcuna intenzione di trasmettere i verbali al Csm, cosa che Storari invece ha fatto di sua iniziativa perché, secondo lui, l’inchiesta era ferma e si ritardavano le iscrizioni nel registro degli indagati.

«Perché mai avremmo dovuto trasmettere i verbali al Csm? Non c’era alcun motivo. Mandare quei verbali al Consiglio superiore che, nell’ipotesi di Amara, era l’organo che la Loggia segreta voleva condizionare, avrebbe significato distruggere l’indagine», è stata la versione di Pedio. 

Amara, infatti, aveva indicato alcuni componenti del Csm come possibili membri della loggia, oltre che numerosi magistrati. «Nessun collega era stato iscritto – ha spiegato Pedio con riferimento alla prassi che vuole il Csm a conoscenza dei giudici finiti sotto indagine – e nessuno è stato mai iscritto neppure dalla Procura di Perugia», infatti «c’erano 47 magistrati indicati come appartenenti alla Loggia eppure Perugia non ha iscritto nessuno, esattamente come non ha mai trasmesso durante la fase di indagine i verbali al Csm». E «anche quando quel Consiglio li ha chiesti, il procuratore Cantone ha opposto il segreto istruttorio».

L’ipotesi di Storari era che si ritardasse la partenza dell’indagine sui verbali per tutelare Amara, che era teste chiave nel processo Eni-Nigeria e una sua eventuale iscrizione nel registro degli indagati per calunnia ne avrebbe minato la credibilità.

Pedio, però, ha negato qualsiasi timore: «Erano dichiarazioni delicate in cui si faceva riferimento a più di cento persone delle più alte cariche dello Stato, civili e militari. Non ho una storia di timore nell’affrontare le indagini, quello che più mi preoccupava era che si trattava di dichiarazioni un po’ vaghe e quindi di capire se avessero contenuti per procedere alle iscrizioni. La natura delle dichiarazioni induceva a una prudenza tecnica».

Quanto al momento in cui il giornalista del Fatto Quotidiano Antonio Massari arriva in procura a consegnare la copia senza timbri dei verbali di Amara, che aveva ricevuto in plico anonimo, Pedio ha raccontato di essersi «molto spaventata e ho pensato che ci fosse stato un accesso abusivo al sistema informatico, l’ho chiesto a Storari, eravamo assieme, lui pensava che non ci fosse stato ma che fossero i verbali in pdf che erano stati modificati. Mi disse di non preoccuparmi, era convinto che quella circolazione fosse imputabile ad Amara o ad Armanna che in qualche modo se ne fossero appropriati».

Invece, come si scoprirà in seguito, i verbali erano gli stessi che Storari stesso aveva consegnato a Davigo e che poi vennero inviati anonimamente a due quotidiani e al togato del Csm, Nino Di Matteo. «Non ho mai sospettato di Storari all’epoca – ha detto Pedio – Abbiamo cominciato a chiederci chi li aveva, se nella stampante magari era rimasto qualcosa in memoria e se c’era stato un accesso abusivo».

Pedio ha anche risposto in proposito del “muro di gomma” che Storari aveva detto di aver trovato dentro la procura di Milano, quando aveva sollecitato di agire rispetto alle notizie contenute nei verbali di Amara. «Tutto il disappunto, il contrasto insanabile, il “muro di gomma” che Storari ha riferito sono venuti fuori dopo il 9 aprile 2021, quando è emerso che era stato lui ad aver consegnato i verbali e ha raccontato queste storie», con «spiegazioni date dopo che è partita l’indagine sulla consegna dei verbali».

Nella ricostruzione temporale, Pedio ha detto che la mail che Storari le ha mandato in cui predisponeva le iscrizioni sul registro degli indagati è «successiva alla consegna dei verbali a Davigo. E’ il primo, se vogliamo, riscontro documentabile che poteva esserci un contrasto». Tradotto: Storari si sarebbe mosso per manifestare l’intenzione di accelerare le indagini solo dopo aver dato i verbali a Davigo e non prima. «E’ possibile che, avendo consegnato i verbali, si sia sentito di dover fare pressioni maggiormente sulle iscrizioni nel registro degli indagati».

Quei particolari saluti giunti dai rappresentanti delle istituzioni alla Gran Loggia "Oriente d'Italia"…

Anche quest’anno, rappresentanti delle nostre Istituzioni, sia nazionali che locali, hanno inviato messaggi di saluto e di augurio alla Gran Loggia “Oriente d’Italia”.
Ovviamente risulta impossibile citarli tutti e quindi darne lettura, ma possiamo certamente citarne taluni tra i tanti pervenuti
Dal Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Sen. Maria Elisabetta Alberti Casellati e dalle Segreterie del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sen. Matteo Salvini, del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Sen. Paolo Zangrillo, del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Sen. Luca Ciriani, del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, On. Raffaele Fitto.
Ed ancora, della Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, On. Eugenia Maria Roccella, del Ministro per le Disabilità, On. Alessandra Locatelli, del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Francesco Lollobrigida, del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, On. Nello Musumeci.

E’ il segno dell’apprezzamento per il nostro lavoro e li ringraziamo per aver voluto partecipare, anche se solo “virtualmente” al nostro incontro.

Ma guarda un po': non può essere celebrato a Messina il processo sulla gestione del condominio…

Già… non potrà essere il Tribunale di Messina a dover trattare il procedimento a carico di alcuni amministratori per la gestione di due condomini accusati a vario titolo di appropriazione indebita, truffa, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, sostituzione di persona, minaccia. 

Sembra infatti che tra gli inquilini parte lesa, via sia anche un magistrato in servizio al Tribunale peloritano, a stabilirlo è il giudice per le indagini preliminari che accogliendo l’eccezione di incompetenza sollevata dai difensori, ha disposto che il fascicolo venga trasmesso a Reggio Calabria e saranno i giudici reggini ad occuparsi della vicenda.

Certo incuriosisce questo aspetto, proprio nei miei ultimi post avevo parlato di “ricusazione” nei confronti di alcuni giudici che si macchiano di gravi colpe ed oggi questa vicenda mi fa comprendere come a volte, ad esempio in questa circostanza, non vi siano le condizioni serene affinché si possa procedere con un processo giusto… 

Ancora più grave quanto accaduto successivamente e cioè “La decisione del Gup di dichiararsi incompetente ai sensi dell’art. 11 cpp su invito delle difese degli imputati” che avrebbe dovuto essere già assunta dall’Ufficio di Procura nella fase dell’espletamento delle indagini.

Consentitemi di ricordare che art. 11 cpp prevedono quanto segue:

1. I procedimenti in cui un magistrato assume la qualità di persona sottoposta ad indagini, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, che secondo le norme di questo capo sarebbero attribuiti alla competenza di un ufficio giudiziario compreso nel distretto di corte d’appello in cui il magistrato esercita le proprie funzioni o le esercitava al momento del fatto, sono di competenza del giudice, ugualmente competente per materia, che ha sede nel capoluogo del distretto di corte di appello determinato dalla legge.

2. Se nel distretto determinato ai sensi del comma 1 il magistrato stesso è venuto ad esercitare le proprie funzioni in un momento successivo a quello del fatto, è competente il giudice che ha sede nel capoluogo del diverso distretto di corte d’appello determinato ai sensi del medesimo comma 1.

3. I procedimenti connessi a quelli in cui un magistrato assume la qualità di persona sottoposta ad indagini, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato sono di competenza del medesimo giudice individuato a norma del comma 1.

Ed è quanto la polizia giudiziaria aveva rilevato e cioè di come tra le persone offese e danneggiate dal reato vi fosse un magistrato svolgente funzioni nel distretto di corte di Appello di Messina.  

L’inchiesta nasce da una serie di denunce incrociate tra amministratori e condomini ma posso assicuravi che non è la sola denuncia attualmente presentata in quel Tribunale o presso gli uffici di competenza giudiziaria di quel particolare capoluogo, difatti, in quegli altri procedimenti che sono tra l’altro pubblici, sono celati altri soggetti coinvolti per reati ancor più gravi – che non riguardano semplicemente azioni di di mala-gestio da parte di amministratori, ma si parla di uomini e donne che se pur incaricati nei propri uffici istituzionali, sono legati e sottomessi ad un sistema parallelo posto a protezione dei propri “confratelli” ed è così che dall’interno di ciascuno di quei loro uffici, provano a condizionare quei procedimenti giudiziari, proteggendo in tutti i modi, leciti e non, coloro che fanno parte di quella loro appartenenza per non chiamarla con il suo nome: loggia!!!

Vedrete, non passera molto tempo prima di leggere in una nuova inchiesta giudiziaria, anche i loro nomi…  

Fuga di notizie dalla Gdf???

Ho letto alcuni giorni fa una notizia sconvolgente, già riguardava uno dei capi della “Loggia Ungheria”, che per anni ha ricevuto in anteprima le informative della guardia di finanza che lo riguardavano…

Certo se quanto riportato fosse vero sarebbe qualcosa di veramente scandaloso, ma d’altronde la clamorosa circostanza sembra venir fuori dal processo in corso a Perugia, proprio per la presunta rivelazione di segreto di atti d’ufficio (trovate i due articoli completi pubblicati sul “Fatto Quotidiano” e la “Verità” ), a seguito di un esposto al Csm nei confronti dell’allora procuratore di Roma.

Rispondendo alle domande dei difensori degli imputati, il maggiore del Gico della guardia di finanza di Roma, ha ammesso che le informative redatte da egli stesso e dai suoi sottoposti, prima ancora che in Procura venivano consegnate all’indagato principale del procedimento, le cui indagini per l’appunto gli erano state delegate.

Anche il comandante della seconda sezione del Gico di Roma ha dichiarato che qualcuno o più militari sorroposti, avessero consegnato numerose informative “prima ancora che quest’ultime venissero depositate all’autorità giudiziaria”, quanto sopra in cambio di somme di denaro… 

Oltre 800 pagine che comprendevano gli elementi a carico raccolti nei confronti dell’indagato che quindi ha avuto modi e tempi di predisporre le più adeguate misure difensive.

Fra le notizie anticipate vi sono anteprime le perquisizioni che dovevano essere eseguite, seguiva l’informativa di oltre 800 pagine e per finire la notizia dell’imminente esecuzione di perquisizioni personali e domiciliari nei confronti degli indagati..

Cosa dire, una situazione certamente paradossale e chissà se si riuscirà prima o poi a far luce su una vicenda che ha posto in cattiva luce una parte di quei servitori dello Stato, e chissà se anche il Csm si deciderà prima o poi a fare luce su questa annosa vicenda.. 

Massoneria a Messina: parte terza

Facendo seguito su quanto riportato nei giorni precedenti, concludo il racconto del pentito Virgiglio sulla massoneria peloritana:  

L’iniziazione come le attività criminali e la morte profana. Il Virgiglio s’inerpica anche sui riti che afferiscono l’ingresso in questa “loggia coperta”. «Per fare una sintesi, voi lo sapete meglio di me, ma tutto ci si lega, in questi sistemi, ad una forma di giuramento, ma non è un giuramento come lo si pensa, è una forma di timore, perché nella ritualità si dice… si viene prima bendati, poi si toglie la benda, dopo due ore di riflessione e gli si dice: “tutti quelli che ora sono bendati, ti hanno conosciuto, ora tu ti bendi e loro tolgono le buffe, e sappi che loro daranno la loro vita per proteggerti, aiutarti ed esserti fratello, allo stesso modo diventeranno cattivi contro di te”. 

Quindi è quella forma… un po’ diciamo è come quel senso d’iniziazione che viene fatta nelle attività criminali, ok? Quando c’è il santino che si brucia, alla fine è questo, se sbagli… e la massoneria aveva lo stesso sistema». Virgiglio sottolinea come Vibo Valentia fosse una delle logge più pesanti, «una che ha il rito più antico, integralista», la cosiddetta “morte profana”. Che cos’è? Sentite il pentito: «Viene fatta in un gabinetto di riflessione dove tu rimani seminudo per diverse ore, come lo stesso era quello che facevamo a San Marino con ugilini… addirittura lì sì… avevano la facoltà di farli morire al mondo profano nella rocca di San Leo, sono le massonerie più integraliste, rispetto al Goi, che il Goi invece è una struttura per lo più economica, basti pensare che un gran maestro arriva a prendere anche 20mila euro al mese».

La nascita dei Templari in Calabria e il fee nella residenza di Gelli. Il pentito Virgiglio prosegue il suo racconto citando il medico Franco Labate, il quale avrebbe avuto un ruolo importante per la nascita dei Templari in Calabria, i “Poveri cavalieri di Cristo”,, di cui Labate era gran maestro a livello centrale. Virgiglio racconta come Labate «aveva ricevuto, quando quasi morante, diciamo, un fee di ingresso a Villa Wanda dal vecchio defunto Peppino Piromalli, tramite il nipote di Piromalli, Luigi Sorridente». I pm chiedono se Villa Wanda sia la residenza di Licio Gelli, la risposta è positiva.

Gelli non ha mai smesso. Nemmeno da morto. «Gelli – spiega il pentito – non ha mai smesso, neanche oggi ha mai smesso, con tutto che è morto, di gestire una bella parte di potere occulto del nostro bel paese, al di là di quelle che sono le pubblicità che si dicono in giro. Al di là della P2, quando questo Franco Labate scalpitava, era sponsorizzato anche dai Barbaro della costa jonica, tra le altre cose, scalpitava per entrare in questo sistema di potere. Lui (Labate, ndr) era intimo amico di Nino Molè, perché lo curava, era intimo amico di Peppino Piromalli perché lo curava, era intimo amico di questi Barbaro perché lo curavano, al “Circolo velico” si muoveva bene”». Il riferimento è al circolo velico che il pentito definisce «quello del medico, del dermatologo Colella». L’ambizione di Labate era enorme: «Voleva prendere il posto di Gelli».

Le mire sul Vaticano. Sembra quasi incredibile, ma Labate riesce ad ottenere l’incontro con Gelli, sempre tramite Luigi Sorridente, e il “venerabile”, racconta Virgiglio, dice: “Sì, facciamo questo… dobbiamo arrivare al Vaticano”. Era il periodo in cui Giovanni Paolo II stava per terminare la sua vita terrena. «Dice: “Arriviamo al Vaticano perché una volta che arriviamo al Vaticano legalizziamo tante cose che loro volevano…». Anche qui una pagina di omissis infarcita di nomi e circostanze. Di certo c’è che quel progetto di far entrare all’interno della Chiesa quell’ordine dei Templari, riesce perfettamente.

Gli obiettivi della ‘ndrangheta. Ma cosa volevano le cosche in tutto ciò, partendo dal ruolo di Sorridente e poi da quello dei Piromalli? Virgiglio è netto: «Dai templari? Soldi… riciclare soldi. (…) Tanti soldi erano andati a finire negli Stati Uniti e questi soldi dagli Stati Uniti li doveva portare in Italia un certo De Nofa, che era un imprenditore che era negli Stati Uniti. I soldi erano già lì, i soldi della mafia, dovevano essere riciclati qui in Italia, e quindi li volevano fare canalizzare attraverso questo gruppo di templari».

Ugolini aveva in mano i servizi. Sono parole pesantissima quelle di Virgiglio, condite da ovvi omissis della Dda, perché il suo narrato coinvolge personaggi di spessore. Il pentito ricorda di aver conosciuto Licio Gelli, però «alla fine ultimamente si era… aveva il suo piccolo gruppetto, ma non aveva il gruppo grosso che aveva invece Ugolini, il gruppo grosso era Ugolini, perché aveva in mano il Sismi, il Sisde… “omissis”».

Campana, l’uomo che ottenne potere da Gelli. «L’unica persona a cui Gelli onestamente dava riferimento, cioè aveva dato potere, parlo ai tempi di Franco Sensi, era Antonio Campana di Cosenza. (…) Calabria, tutta la Calabria, Antonio Campana all’epoca arrivava dappertutto».

L’articolo come avevo riportato a inizio dei miei post è del giornalista Consolato Minniti e se pensate che molto di ciò che è stato riportato è stato in gran parte secretato, comprenderete come tutto il sistema che finora abbiamo vissuto, sia stato totalmente infetto da queste collusioni e nessuno, già… nessuno ahimè è stato immune da quelle colpe, sì… neppure quanti avrebbero dovuto di fatto garantire a questo nostro Paese, una corretta democrazia, ma soprattutto una giustizia equa e giusta: https://www.lacnews24.it/cronaca/templari-servizi-segreti-vaticano-vero-potere-gestito-calabrese-gotha-massoneria_24781/?fbclid=IwAR0isDQo_zD01cyF5hLfxzHkEFfs5caQ2VAoZkf5sB20jKVdmlUiWsYx92c

Iniziarsi alla massoneria: parte seconda

«Vengo ad essere preso nelle grazie di Franco Sensi, che all’epoca in Calabria lui aveva un grande interesse, quello di sezionare quelli che erano i suoi depositi di idrocarburi sul porto di Vibo e portarseli su Gioia Tauro, che poi, su mia insistenza, gli dissi io di non venire perché doveva passare tramite l’avallo della criminalità organizzata, ma lui mi sembrava determinato, anche perché già aveva trovato un avallo a Vibo, con altre famiglie… e da lì lui mi disse: “Ti devo portare a Roma”, cioè il “Sacro Sepolcro” a Roma, perché Messina era come “Sacro sepolcro”, ma il vero ordine, “L’ordine equestre del Sacro Sepolcro” era a Roma, il “core business” diciamo, di tutta la struttura».

«Li conosco il mondo sotterraneo, il vero potere, la persona chiave che era Nino Gangemi che voi conoscete di sicuro perché era il nipote di Nino Molè. 

A Roma vengo a scoprire che lui era stato sempre il catalizzatore di quel mondo perverso a Roma ed il suo riferimento era proprio il figlio di… del presidente Leone, Mario Leone, che era avvocato all’epoca… ma anche lui in quel periodo era in subbuglio». 

Il pm Lombardo, allora, chiede un chiarimento a Virgilio: ma cosa intende per mondo perverso? 

Il pentito non ha dubbi: «’Ndrangheta, intendo la ‘ndrangheta». 

E poi la precisazione: «Quando io parlo di massoneria non parlo di Goi o di Gran Loggia o di Garibaldini, o delle varie obbedienze, parliamo di massoneria per parlare del mondo di potere, quindi… in questo mondo di potere, all’epoca, faceva parte una fascia dell’Ordine equestre del Sacro Sepolcro, dove a capo c’era il vescovo Montezemolo, che era amico del grande Ugolini, Giacomo Mario Ugolini di San Marino, nonché gran maestro della “Loggia di San Marino”, nonché grande capo della loggia “Titano”, la discussa “Montecarlo”, ed il vescovo, che poi diventò cardinale, Montezemolo, era stato nunzio apostolico in Nicarague, dove c’era Robelo, un altro nostro gran maestro, che era pure lui ambasciatore presso la Santa Sede, e poi fu anche nunzio apostolico a San Marino, quindi era una persona molto importante, questo Montezemolo. 


Quindi decidono di fare questa tornata, tornata lontana da occhi indiscreti, perché nel ’93 il mondo qui in Italia si stava un poco sconvolgendo, e cioè c’erano stati i cambiamenti con le stragi, cambiamenti con la grande attività investigativa di Milano, “Mani pulite”, il Goi era saltato per via di quella vicenda… tanti soldi…». 

Da qui in poi arrivano i primi lunghi omissis dell’interrogatorio, dove probabilmente Virgiglio fa i nomi di personaggi assai importanti che entrano nelle vicende da lui narrate e su cui la Dda vuole mantenere riserbo massimo per le indagini in corso…

CONTINUA

Per iniziarsi alla Massoneria? Semplice… basta recarsi a Messina!!!

Ho ritrovato sul web un bellissimo articolo del giornalista Consolato Minniti, a cui allego – a conferma di quanto ora vado a riproporre – l’audizione dell’interrogatorio, alla presenza dei pubblici ministeri…

Faccio altresì presente che essendo l’argomento fin troppo ampio, mi permetto di completare il suddetto post nei prossimi giorni…  

Innanzitutto, ha parlare è il pentito Virgiglio, il quale come potrete ascoltare direttamente dalla sua voce, ha svelato tutti i retroscena della loggia massonica, tirando dentro esponenti di primo piano sia della Chiesa che delle cosche, ricordando anche il noto “Maestro venerabile” della loggia massonica P2, Pietro Gelli, che secondo egli: anche da morto gestisce un enorme potere!!!

Ed allora leggiamo di quel resoconto – trovate la registrazione audio presso il link: https://www.facebook.com/watch/?v=656858658890266&extid=NS-UNK-UNK-UNK-AN_GK0T-GK1C&ref=sharing .

«Dato che dovevo rimanere riservato, vengo sacrato cavaliere all’interno della chiesa di Sant’Anna, all’interno delle Mura del Vaticano. (…) Su di me avevano altri progetti, cioè Franco, non avendo figli maschi, aveva deciso… Franco chi? Franco Sensi, l’ex presidente della Roma».

Ho avuto frequentazioni molto “alte” – dice il collaboratore di giustizia Cosimo Virgiglio – e lo mette nero su bianco nel suo interrogatorio alla presenza dei Pm Giuseppe Lombardo e Stefano Musolino…

Ed allora partiamo da quei suoi inizi a Messina:

Vengo iniziato la prima volta agli inizi degli anni ’90 a Messina, presso il “Grande Oriente d’Italia”.  Il tempio si trovava nella zona alta di Messina, precisamente nella zona Papardo. 

I miei presentatori, definiamoli così – spiega il pentito delle cosche della Piana di Gioia Tauro – l’allora preside della Facoltà di Economia e Commercio, Caratozzolo, e il figlio Marcello, quest’ultimo era colui che aveva, all’epoca, i principali agganci a livello nazionale, sia con la parte buona che con la parte non buona». 

Virgiglio racconta di essere entrato prima in un “Rotary club” e poi nel “Sacro Sepolcro”, meglio individuato come “Ordine equestre del Sacro Sepolcro” di Messina. 

All’interno del Rotary Club – chiarisce – figuravano le più importanti figure cattedratiche, quindi tutti i professori universitari sia della mia facoltà che principalmente della facoltà di Giurisprudenza, ed anche medicina. 

Virgiglio, dunque, arriva nella sede di via Nino Bixio, a Messina, dove incontra Mimmo Borgese «all’epoca proprietario dell’hotel Mediterraneo” sulla Statale 18, l’oggi defunto Mimmo Piromalli, meglio conosciuto come il padre “dell’orbo”. 

Si chiamavano “compari” con Marcello Caratozzolo, e la presenza di questo Piromalli, che arrivò a bordo di un’Alfa 164 verde»…

FINE PRIMA PARTE

Quella finta rivoluzione "antimafia"…

Gli interessi prima di tutto…
Un’antimafia utilizzata per colpire i nemici ed uno scudo da mostrare a modello cavaliere dei templari e chi non si piegava a quel “sistema” veniva deliberatamente decapitato da ogni incarico pubblico…
Da quanto emerso ora dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana si comprende come molti sapessero e – pur senza essere parte di quel sistema – abbiano taciuto!!!
A scriverlo è il Presidente della Commissione, Claudio Fava, in una relazione di quasi 120 pagine…
Un sistema quello realizzato dall’ex presidente di confindustria sicilia, Antonello Montante, che grazie anche a quella Associazione degli industriali – sotto mira in altre precedenti circostanze gravi – controllava tutto e tutti…
Come dicevo sopra, un vero e proprio paladino della legalità, sì… di quegli imprenditori che si ribellavano a Cosa nostra, mentre ora la realtà è tutt’altra essendo imputato di corruzione, favoreggiamento, rivelazioni di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico, senza dimenticare l’inchiesta ai suoi danni che ipotizzava all’inizio il concorso in associazione mafiosa!!!
Era stato creato negli anni un governo parallelo per “condizionare processi decisionali, amministrativi e di spesa”!!!
Un’unica cabina di regia che controllava, garantiva favori, realizzava consulenze, premiava le ambizioni dei suoi referenti,  decideva chi doveva sedere in quelle poltrone istituzionali e chi no, tanto d’aver convinto un ministro, già il ministro degli esteri Angelino Alfano, a nominare quell’uomo dell’antimafia, direttamente all’Agenzia per i beni confiscati…
Incredibile… l’Antimafia utilizzata per occultare i rapporti con la criminalità…
E dire che il sottoscritto, più e più volte aveva scritto contro quel sistema di facciata chiamato “legalità”, che nulla avesse in se del rispetto di quei basilari principi… già, basta semplicemente scrivere la parola antimafia alla voce “cerca” nel mio blog e vedrete come quanto ora emerso è stato dal sottoscritto riportato e urlato negli anni, a contrasto di quella falsa antimafia da salotto…
Certo ora sono tutti bravi, posti lì a schierarsi contro quel sistema “Montante”, ma dov’erano quei signori quando s’accorgevano che qualcosa non andava, cosa hanno fatto per contrastare quelle forzature nelle procedure burocratiche, quando vi era una sistematica violazione delle prassi istituzionali o quando erano evidenti comportamenti di asservimento della funzione pubblica al privilegio privato…
Già dover’ano tutti quando assistevano all’umiliazione compiuta nei riguardi dei tanti amministratori o quando s’imponeva la presenza fisica di taluni soggetti nei luoghi di governo, quando si assisteva alla persecuzione degli avversari politici e chi non si piegava veniva allontanato attraverso quell’antimafia adoperata a modello ricatto, trasformando quegli esigui ribelli a complici di “Cosa nostra”!!!
Stavano tutti come dicevo alcuni giorni fa… con “due piedi in una scarpa” o ancor meglio adottavano quel sistema omertoso del tutto siciliano del “non vedo, non sento, non parlo“, dove è palese una resistenza morale inesistente e dove quel po’ di coraggio veniva  limitato per paura d’essere perseguitati…
Sì…  nessuno ha avuto il coraggio di denunciare un potere che non accettava critiche e soprattutto non ammetteva ostacoli, peraltro il motto di quel cerchio magico era: “Chi è contro di noi è complice della mafia”!!!
Se pensiamo d’altronde ai nomi che insieme all’ex leader di Confindustria sono finiti sotto custodia cautelare c’è  da rimanere sgomenti: Giuseppe D’Agata, già comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, capocentro della Dia di Palermo e poi appartenente all’Aisi, Marco De Angelis, commissario di polizia Palermo, Ettore Orfanello, comandante del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Diego Di Simone Perricone, ex poliziotto e responsabile della sicurezza di Confindustria e cosa dire degli altri nomi eccellenti indagati come l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, l’ex direttore dell’Aisi Arturo Esposito, il capocentro della Dia Gianfranco Ardizzone e via discorrendo…

Se dovessi valutare oggi quel “sistema” Montante, potrei paragonarlo ad una loggia massonica, sì… a un gruppo di potere politico/affaristico che si muoveva attraverso i suoi uomini/donne posti volontariamente all’interno di quegli uffici istituzionali…
Un interscambio di reciproche utilità, finalizzate a interessi economici e finanziari, il tutto ovviamente ottenuto grazie a quella protezione sventolata, da un vessillo chiamato “legalità”.
E’ veramente incredibile… c’è chi ogni giorno – senza grandi clamori – fa in modo che quei principi vengano ovunque perseguiti e chi viceversa utilizza quel concetto di antimafia con grande clamore mediatico, esclusivamente per celare i propri affari…
Se state pensando che finalmente si sia fatta pulizia… siete veramente fuori strada!!!
Credetemi… non passeranno molti giorni prima di dover leggere nuovamente di altri nominativi indagati dalle nostre Procure, perché questa terra è ancora troppo infetta e fintanto che quella gramigna non verrà definitivamente estirpata, tutto ahimè continuerà a ripetersi ed a crescere, con le stesse modalità che abbiamo finora assistito…

Nomi e cognomi dei "MASSONI" (italiani e stranieri), che detengono il potere!!!

Ecco i nomi e cognomi di chi detiene il potere nel nostro paese e non solo…
Rappresenta un elenco sintetico di eminenti personalità affiliate a quelle cosiddette logge massoniche, ed è stato fornito da Marco Moiso sul blog del Movimento Roosevelt e desunto dal libro di Gioele Magaldi “Massoni”…
Certo ora leggendo quei nomi, si comprendono meglio i motivi che hanno spinto la nostra politica e quella internazionale, ad adottare tutta una serie di provvedimenti, affinché si orientasse le riforme e la finanza, verso quelle iniziative che hanno di fatto garantito esclusivamente le banche, le holding e questi suoi uomini, a scapito ovviamente dell’indipendenza degli Stati e della democrazia:

Ed allora leggiamoli questi nomi e cognomi: 

  • Mario Draghi (classe 1947, presidente della Banca centrale europea dal 2011, affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Pan-Europa”, alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”, alla “Three Eyes” e alla “Der Ring”).
  • Giorgio Napolitano (classe 1925, già presidente della Repubblica italiana, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Massimo D’Alema, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”. Mario Monti (classe 1943, economista, senatore a vita e presidente del Consiglio italiano dal 2011 al 2013, affiliato in forma più o meno coperta alla United Grand Lodge of England e alla Ur-Lodge “Babel Tower”).
  • Fabrizio Saccomanni (classe 1942, banchiere, economista, già direttore generale della Banca d’Italia dal 2006 al 2013, dal 2013 al 2014 è stato ministro dell’economia del governo Letta, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum” e alla “Edmund Burke”).
  • Pier Carlo Padoan (classe 1950, economista, dal 24 febbraio 2014 ministro dell’economia nel governo Renzi e nel governo Gentiloni, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Gianfelice Rocca (classe 1948, tra i più importanti imprenditori italiani, presidente di Techint e di Assolombarda, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Domenico Siniscalco (classe 1954, economista, banchiere, già ministro dell’economia dal 2004 al 2005, affiliato Padoan, Draghi e Viscoalla “Edmund Burke”).
  • Giuseppe Recchi (classe 1964, top manager, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Marta Dassù (classe 1955, saggista, già sottosegretaria e viceministra degli affari esteri, attualmente nel cda di Finmeccanica, affiliata alla “Three Eyes”).
  • Corrado Passera (classe 1954, banchiere, manager, politico, già ministro dello sviluppo economico dal 2011 al 2013 nel governo Monti, affiliato alla “Atlantis-Aletheia”).
  • Ignazio Visco (classe 1949, economista, governatore della Banca d’Italia dal 2011, affiliato alla “Edmund Burke”).
  • Enrico Tommaso Cucchiani (classe 1950, banchiere e top manager, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Alfredo Ambrosetti (classe 1931, economista, fondatore e presidente emerito di The European House-Ambrosetti, affiliano alla “Pan-Europa”).
  • Carlo Secchi (classe 1944, economista e politico, affiliato alla “Three Eyes”, alla “Pan-Europa” e alla “Babel Tower”).
  • Emma Marcegaglia (classe 1965, imprenditrice e top manager, affiliata alla “Pan-Europa”). Matteo Arpe (classe 1964, banchiere e top manager, affiliato alla “Edmund Burke”).
  • Vittorio Grilli (classe 1957, economista, direttore generale del ministero del Tesoro dal 2005 al 2011 e ministro dell’economia con il governo Monti, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Giampaolo Di Paola (classe 1944, ammiraglio, ministro della difesa dal 2011 al 2013 con il governo Monti, affiliato alla Al-Baghdadi“Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Federica Guidi (classe 1969, imprenditrice, già ministro dello sviluppo economico del governo Renzi, affiliata alla “Three Eyes”).

Ora passiamo anche ad un elenco di massoni internazionali.

  • Angela Merkel (classe 1954, politica, cancelliera tedesca dal 2005, affiliata alla “Golden Eurasia”, alla “Valhalla” e alla “Parsifal”).
  • Vladimir Putin (classe 1952, attuale presidente della Federazione Russa, affiliato alla “Golden Eurasia”).
  • Christine Lagarde (classe 1956, avvocatessa e politica francese, direttrice del Fondo Monetario Internazionale, affiliata alla “Three Eyes” e alla “Pan-Europa”).
  • George W. Bush (classe 1949, presidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009, affiliato alla “Hathor Pentalpha”).
  • Michael Ledeen (classe 1941, giornalista, intellettuale e politologo statunitense, affiliato alla “White Eagle” alla “Hathor Pentalpha”).
  • Condoleezza Rice (classe 1954, politica, affiliata alla “Three Eyes” e alla “Hathor Pentalpha”, già esponente di punta dell’amministrazione Bush).
  • Abu Bakr Al-Baghdadi (classe 1971, terrorista iracheno, leader dell’Isis e Califfo dell’autoproclamato Stato islamico, affiliato alla “Hathor Pentalpha”).
  • José Manuel Durão Barroso (classe 1956, portoghese, docente universitario, politico, presidente della Commissione Europea dal 2004 al 2014, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Parsifal”).
  • Olli Rehn (classe 1962, politico finlandese, già vicepresidente della Commissione Europea, affiliato alla “Pan-Europa” e alla “Babel Tower”).
  • Tony Blair (classe 1953, premier britannico dal 1997 al 2007, affiliato alla “Edmund Burke” e poi alla “Hathor Pentalpha”).
  • David Cameron (classe 1966, premier britannico dal 2010, affiliato alla “Edmund Burke” e alla “Geburah”).
  • Pedro Passos Coelho (classe 1964, primo ministro del Portogallo dal 2011, affiliato alla “Three Eyes”, alla “Edmund Burke” e alla “White Eagle”).
  • Mariano Rajoy (classe 1955, primo ministro della Spagna dal 2011, affiliato alla “Pan-Europa”, alla “Valhalla” e alla “Parsifal”).
  • Antonis Samaras (classe 1951, politico, già primo Mariano Rajoyministro della Grecia, affiliato alla “Three Eyes”).
  • Jean-Claude Trichet (classe 1942, economista e banchiere francese, presidente della Bce dal 2003 al 2011, affiliato alla “Pan-Europa”, alla “Babel Tower” e alla “Der Ring”.
  • Bernard Arnault (classe 1949, imprenditore francese, dominus della Louis Vuitton Moët Hennessy, affiliato alla “Three Eyes” e alla “Edmund Burke”).
  • Nicolas Sarkozy (classe 1955, politico, presidente della Repubblica francese dal 2007 al 2012, affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Geburah”, alla “Atlantis-Aletheia”, alla “Pan-Europa” e alla “Hathor Pentelpha”).
  • Manuel Valls (classe 1962, già primo ministro francese, iniziato a suo tempo nel Grand Orient de France e poi affiliato alla “Edmund Burke”, alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum” e alla “Der Ring”).
  • Christian Noyer (classe 1950, banchiere, attuale governatore della Banca di Francia, affiliato alla “Pan-Europa”, e alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”).
  • Mark Rutte (classe 1967, primo ministro dei Paesi Bassi dal 2010, affiliato alla “Three Eyes” e alla “Pan-Europa”).
  • Ben van Beurden (classe 1958, top manager olandese, ceo della Royal Dutch Shell, affiliato alla “Geburah” e alla “Der Ring”).
  • Wolfgang Schäuble (classe 1942, Massoni, il libropolitico, attuale ministro delle finanze tedesco, attuale maestro venerabile della “Der Ring”, affiliato alla “Joseph de Maistre”).
  • Peter Voser (classe 1958, top manager olandese e ceo della Royal Dutch Shell, affiliato alla “Pan-Europa”).
  • Bill Gates (classe 1955, imprenditore statunitense fondatore della Microsoft, affiliato alla “Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum”). Fonte – tratto da Stopeuro

La massoneria a Catania??? Ma guarda un po'…


Non ricordo più quante volte ho parlato nei miei post di “massoneria”, in particolare proprio di quella nostra “Catanese”!!! 

Già, proprio alcuni giorni fa, rivolgendomi al nostro Governatore Musumeci, ho ricordato questo sistema criminale che lega tra loro personaggi a prima vista certamente irreprensibili, ma che nei fatti opera – direttamente o indirettamente – affinchè si possano compiere affari prettamente illegali… 
E’ un sistema “celato” che unisce le potenzialità di ciascun iscritto alla loggia, in cambio di benefici personali o collettivi…
Sono uomini e donne ben inseriti all’interno di quegli uffici istituzionali oppure sono professionisti che operano all’interno di noti studi legali, a cui si aggiungono molti provenienti dal mondo accademico e per finire gli esperti… specializzati nel settore dei servizi, quali ad esempio quello delle consulenze di amministrazioni societarie, contabilità, dichiarazioni fiscali e quant’altro, metodologie utilizzate solitamente per eludere il sistema tributario…
A quel connubio partecipano inoltre abituali personaggi legati a quel mondo imprenditoriale, di cui molti di loro si è visto nel tempo essere semplici “prestanome”, che operano sottostando agli ordini ricevuti… 
Si uniscono, ma quelli si sa non mancano mai, i politici e quanti rappresentano all’interno di quei consigli comunali, la parte componente dell’organo esecutivo…
Ciascuno di loro inter-scambia favori, riporta notizia, favorisce gli amici, insabbia documenti scottanti e avvisa su eventuali indagini in corso da parte delle procure…
Il sistema si potrebbe definire marchiato… e chi appartiene a quella massoneria è come fosse marchiato con il fuoco…
Uno schifo… sì perché la cosa assurda è che tutti sanno di questo mondo clientelare e cosa incredibile è che molti di quei seguaci, sono convinti d’appartenere a chissà quale gruppo eletto… a modello “Bilderberg”, senza comprendere di essere stati semplicemente inseriti in una società massone, che non da loro alcuna capacità, ne personale e ancor meno… divina!!!
Come d’altronde servono a ben poco, anzi direi a nulla, quei titoli del caz… di “gran commendatore, sublime principe, cavaliere dell’ascia reale, gran pontefice, capo del tabernacolo, prevosto e giudice, ecc…”, attraverso i quali ci si vorrebbe atteggiare a chissà quali personaggi illustri… 
Peraltro è lo stesso atteggiamento utilizzato dal loro gran maestro, un emerito ignorante che si ritiene essere stato “illuminato” (sì forse da qualche lampada… ), ma la cui aurea purtroppo non è ben visibile e difatti, quei suoi stessi referenti (d’altrettanta bassezza culturale),  non comprendono minimamente nulla di quanto egli espone in quelle convocazioni…
La cosa comunque che più di tutte mi fa sorridere, è vederli così, già legati tutti “appassionatamente”, sapere di vivere quelle loro vite in maniera “simbolica”, con la convinzione di essere, veri e propri “eletti“… 
In quel loro mondo auto-celebrativo, dimenticano però che ci sono regole da rispettare, ed ogni tanto capita anche a loro di scontrarsi con la giustizia (quella terrena…), sì… proprio quella che tanto professano, ma che poco rispettano…
Ma d’altronde si sa… una persona incompetente alla guida di una Loggia è come un falco in volo dal quale tutti gli uccelli inferiori s’affrettano a sfuggire e lo lasciano come il solo inquilino del cielo. Allo stesso modo un tale Maestro Venerabile farà sì che la Loggia sia disertata dai suoi membri ed egli resterà solo nella sua gloria…

La massoneria a Catania??? Ma guarda un po'…


Non ricordo più quante volte ho parlato nei miei post di “massoneria”, in particolare proprio di quella nostra “Catanese”!!! 

Già, proprio alcuni giorni fa, rivolgendomi al nostro Governatore Musumeci, ho ricordato questo sistema criminale che lega tra loro personaggi a prima vista certamente irreprensibili, ma che nei fatti opera – direttamente o indirettamente – affinchè si possano compiere affari prettamente illegali… 
E’ un sistema “celato” che unisce le potenzialità di ciascun iscritto alla loggia, in cambio di benefici personali o collettivi…
Sono uomini e donne ben inseriti all’interno di quegli uffici istituzionali oppure sono professionisti che operano all’interno di noti studi legali, a cui si aggiungono molti provenienti dal mondo accademico e per finire gli esperti… specializzati nel settore dei servizi, quali ad esempio quello delle consulenze di amministrazioni societarie, contabilità, dichiarazioni fiscali e quant’altro, metodologie utilizzate solitamente per eludere il sistema tributario…
A quel connubio partecipano inoltre abituali personaggi legati a quel mondo imprenditoriale, di cui molti di loro si è visto nel tempo essere semplici “prestanome”, che operano sottostando agli ordini ricevuti… 
Si uniscono, ma quelli si sa non mancano mai, i politici e quanti rappresentano all’interno di quei consigli comunali, la parte componente dell’organo esecutivo…
Ciascuno di loro inter-scambia favori, riporta notizia, favorisce gli amici, insabbia documenti scottanti e avvisa su eventuali indagini in corso da parte delle procure…
Il sistema si potrebbe definire marchiato… e chi appartiene a quella massoneria è come fosse marchiato con il fuoco…
Uno schifo… sì perché la cosa assurda è che tutti sanno di questo mondo clientelare e cosa incredibile è che molti di quei seguaci, sono convinti d’appartenere a chissà quale gruppo eletto… a modello “Bilderberg”, senza comprendere di essere stati semplicemente inseriti in una società massone, che non da loro alcuna capacità, ne personale e ancor meno… divina!!!
Come d’altronde servono a ben poco, anzi direi a nulla, quei titoli del caz… di “gran commendatore, sublime principe, cavaliere dell’ascia reale, gran pontefice, capo del tabernacolo, prevosto e giudice, ecc…”, attraverso i quali ci si vorrebbe atteggiare a chissà quali personaggi illustri… 
Peraltro è lo stesso atteggiamento utilizzato dal loro gran maestro, un emerito ignorante che si ritiene essere stato “illuminato” (sì forse da qualche lampada… ), ma la cui aurea purtroppo non è ben visibile e difatti, quei suoi stessi referenti (d’altrettanta bassezza culturale),  non comprendono minimamente nulla di quanto egli espone in quelle convocazioni…
La cosa comunque che più di tutte mi fa sorridere, è vederli così, già legati tutti “appassionatamente”, sapere di vivere quelle loro vite in maniera “simbolica”, con la convinzione di essere, veri e propri “eletti“… 
In quel loro mondo auto-celebrativo, dimenticano però che ci sono regole da rispettare, ed ogni tanto capita anche a loro di scontrarsi con la giustizia (quella terrena…), sì… proprio quella che tanto professano, ma che poco rispettano…
Ma d’altronde si sa… una persona incompetente alla guida di una Loggia è come un falco in volo dal quale tutti gli uccelli inferiori s’affrettano a sfuggire e lo lasciano come il solo inquilino del cielo. Allo stesso modo un tale Maestro Venerabile farà sì che la Loggia sia disertata dai suoi membri ed egli resterà solo nella sua gloria…

Mistery a Catania…

Messaggi inviati per errore… che hanno la misteriosa capacità d’individuare – con una approssimazione del 100% – l’indirizzo esatto del mittente, nel caso specifico dell’attuale segretario generale della regione…
Neanche i software abilitati a trasmettere spam alle varie email mondiali, possiedono questa puntuale capacità operativa d’elaborare nomi virtuali omni comprensivi di probabili numeri e segni, con la precisa individuazione dello stesso provider…
Incredibile sapere che ciò che non può accadere nel mondo… da noi a Catania può realizzarsi!!!
Ora ci viene raccontato che è stato un errore… non vorrei per l’ennesima volta ripetermi: neppure se provassero a ripetere l’invio di una email, ad un indirizzo virtuale, creato appositamente in modo casuale, potrebbero in questa loro vita (ma neppure sommando a questa… le altre prossime mille…) individuare con esattezza il mittente!!!
Ho letto nel mensile “S” l’articolo e non sto qui a riportare quanto fatto in maniera magistrale, ma mi sorprendo nel leggere di questo mondo esoterico che pervade la nostra città ed alcuni suoi interpreti…
Sono certo che neppure John Ronald Reuel Tolkien avrebbe mai immaginato un’opera cosi fantasiosa come quella appena ambientata alle pendici del nostro vulcano…

Gran maestri che controllano con il loro poteri quanto avviene in questa terra e chissà se anch’essi sono in possesso di anelli magici, di quegli stessi doni che possedeva “Sauron” affinché potesse dominare su tutti e soprattutto gli permetteva di acquisir sempre di più potere… 

Logge piene di segreti, di enigmi, dove eventi inspiegabili accadono e dove l’oscurità e la segretezza ne fanno l’ambito perfetto per nuovi intrecci e complotti…
I suoi “affiliati” appena iniziati, diventano fratelli di quel patto di sangue etico-morale, che si propone di cambiare quanto avviene in questa terra…
Altro che “Codice da Vinci”… qui nella nostra città, per crittografare quelle attività massonica non basta neppure il Prof. Robert Langdon… sì… ricordate l’esperto internazionale di simbologia religiosa, perché qui… i segreti in atto, sono difficili da individuare… il “segreto” difatti resta limitato a quel dovere insito nella cultura massonica e cioè di non rivelare mai all’esterno, ciò che viene svolto nel “tempio” della loggia…

Siamo in presenza di una nuova P2???

Un nuova alleanza tra nuova massoneria, politica, imprenditoria e organizzazione mafiosa???
Al di là dei riferimenti di similitudine con la loggia presieduta dal gran maestro Licio Gelli e pur riscontrando inequivocabili procedure più o meno similari, mi sembra che, questa nostra conterranea, manchi di quell’attività massiccia di proselitismo, che per l’appunto coinvolgeva qualla più famosa a livello nazionale, costituita da centinaia di persone, per lo più di rango e cultura di livello superiore… 
Qui ho l’impressione che il livello sia leggermente inferiore e i propri adepti non mi sembrano neppure troppo lucidi…
Già, forse chiamarli “iniziandi” mi sembra un po esagerato, sarebbe meglio definirli “moribondi”, dopotutto se non comprendono più quali gesti fare… inviando sbadatamente email a indirizzi di poste elettroniche istituzionali… e tutto che dire!!!
Infatti qualcuno l’aveva definita cospirazione… ma no, per favore… non riescono nemmeno a consegnare la loro posta… e dire che c’era persino il loro indirizzo scritto sopra!!!

Muore Licio Gelli ed i suoi segreti…

Aveva la “venerata” età di 96 anni  l’ex capo della loggia P2… 

Era stato condannato a 10 anni per calunnia al processo per la strage di Bologna del 1980 e 12 anni per la bancarotta dell’Istituto Banco Ambrosiano di Roberto Calvi… ed ancora il suo nome era stato inserito nelle indagini per gli attentati sui treni in Toscana, fino a quelle di tangentopoli…
Diciamo che con lui se ne vanno pagine segrete della nostra Repubblica, dal mancato golpe Borghese al caso Moro, da quell’omicidio Pecorelli fino alla trattativa Stato-mafia…
I personaggi “istituzionali e non” inseriti nella lista P2 erano talmente tanti che alla fine si decise d’insabbiare tutto… ed il Sig. Gelli… si prese soltanto una condanna condanna a otto mesi per essere in possesso di documenti riservati dei servizi segreti, Sid e Sismi.
Per la strage fu assolto definitivamente da quella accusa di associazione eversiva…  mentre per il 
Banco Ambrosiano venne condannato a 18 anni di reclusione… pena poi ridotta a 12 anni e di lì a poco si rese irreperibile, avendo dovuto scontare la condanna definitiva…
Venne arrestato in Francia a Cannes… ma nel Maggio 2009 il procedimento sul banchiere assassinato… venne archiviato!!!

Poi si scopri avere rapporti con Craxi e Claudio Martelli su trasferimenti di denaro nell’ex Psi… ma anche lì… la cassazione annullo la condanna…
Era definito il “gran maestro” ed è stato capace d’intrecciare rapporti con la politica, gli affari e la mafia, riuscendo secondo le inchieste a “sistemare” anche alcuni processi in Cassazione a presunti mafiosi…
Dopotutto, bisogna ricordare che nella famosa lista della loggia segreta, c’erano nomi importanti della magistratura e delle forze delle forze dell’ordine,
Un uomo che aveva in tutti i settori le mani in pasta… in quei collegamenti tra banche con il riciclaggio di valuta, con esponenti noti di associazioni criminali, nel traffico internazionale di armi, con servizi segreti stranieri…
Un uomo dal patrimonio finanziario inestimabile, difatti, si permetteva di tenere lingotti d’oro nelle fioriere di casa…
Quanto ai segreti… che porterà con sé nella tomba, come la lista completa di quella famosa Loggia Massonica o l’omicidio di Aldo Moro da parte delle “brigate rosse” ed ancora, cosa sapeva su quelle stragi o sulla morte del Presidente Calvi???
Secondo quanto dichiarato dal suo Avv. nulla… non porta con sé alcun segreto, anzi la sua eredità cartacea… adesso è diventata di dominio pubblico…
Ora, se c’era qualcuno che aveva paura di quelle carte… adesso “forse” potrà stare finalmente tranquillo…
Chissà se prima o poi, qualcuno o qualcosa, farà tornerà nuovamente alla luce quei documenti ed allora finalmente scopriremo cosa è realmente accaduto in quegli anni bui nel nostro paese…