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Sindaco Trantino, basta rattoppi! Mi consenta una soluzione definitiva per tutte queste nostre buche stradali.

In questi giorni ho notato alcune squadre di operai impegnate a riparare le numerose buche che hanno devastato l’asfalto di molte strade cittadine. 

Come spesso accade, queste riparazioni vengono giustificate attribuendo la colpa al maltempo e soprattutto alle forti piogge, già… come quelle che recentemente hanno colpito la nostra isola e in particolare la città di Catania.

Sindaco Trantino, mi consenta di sottolineare come il problema non risiede negli eventi climatici imprevedibili, anche se questi hanno di per sé una loro responsabilità, bensì ad una manutenzione stradale inadeguata e, purtroppo, in interventi di riparazione che durano appena il tempo di qualche passaggio di veicoli.

Sappiamo tutti come il materiale utilizzato per queste riparazioni, chiamato “asfalto a freddo“, viene solitamente impiegato per riempire buche in zone già asfaltate o per ripristinare piccole superfici, evitando così di rifare l’intero processo di asfaltatura, ma se pur negli ultimi anni questo prodotto sia stato di gran lunga migliorato grazie all’inserimento nel composto di elementi innovativi, lo stesso risulta ahimè essere non particolarmente resistente e ancor meno durevole, rendendo il più delle volte, quelle operazioni di manutenzione, uno spreco di tempo, manodopera e soprattutto denaro.

E il denaro, anche se è pubblico e quindi non direttamente percepito come un problema da chi lo gestisce, viene comunque da noi cittadini, che meriterebbero quantomeno una gestione più oculata e professionale. 

Ed è quindi con questo spirito che vorrei offrire un consiglio pratico per migliorare la qualità e soprattutto la durata degli interventi di manutenzione stradale.

Suggerisco di considerare l’acquisto di un’attrezzatura chiamata “Thermobox”: un container termico per asfalto dotato di coclea di scarico, che mantiene caldo e quindi facilmente lavorabile l’asfalto prodotto a caldo (non quello a freddo) dai moderni impianti di conglomerato bituminoso. 

Questa tecnologia consente di garantire una distribuzione ottimale del calore all’interno del container, grazie a un bruciatore che si attiva automaticamente quando la temperatura scende sotto un valore predefinito (solitamente tra 140° e 160°). Al suo interno, una tramoggia a “V” permette all’asfalto di convergere verso il fondo per essere distribuito con precisione sulla superficie da riparare.

L’acquisto di un Thermobox rappresenta non solo un investimento contenuto per le casse comunali, ma garantirebbe interventi di manutenzione di gran lunga più durevoli rispetto a quelli attuali, riducendo il numero di riparazioni necessarie e migliorando la sicurezza stradale. 

Difatti, realizzare riparazioni a caldo significa assicurare una qualità che può durare anni, a differenza delle soluzioni temporanee che dopo poche ore vengono compromesse, come purtroppo si è già verificato.

Sig. Sindaco, concludo augurandomi che questo suggerimento possa essere preso in considerazione, nella speranza di vedere presto una squadra ben organizzata, composta da pochi elementi (solitamente cinque), dotata di questa attrezzatura efficiente, impegnati a risolvere in modo definitivo uno dei problemi più evidenti della nostra città.  

Grazie quindi per l’attenzione e per l’impegno che vorrà dedicare a questo post, perché vede, non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di restituire ai cittadini strade più sicure e di dimostrare una gestione più responsabile delle risorse pubbliche.

 

SP102 II per Castel di Judica: Assessore Aricò… molto bene, abbiamo fatto 30, ora facciamo 31?

Quel detto popolare in napoletano rende ancor meglio: “Amma fatt 30 facimm pur 31!!!”

Sì… mi rivogo all’Assessore delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, Dott. Alessandro Aricò, perché ho potuto costatare come proprio in questi giorni – la SP 102 II – è stata oggetto di quella necessaria manutenzione…

Infatti, come potete vedere dalle foto allegate, gli scalini presenti in ben 4 posizioni (di altezza vairiabile tra i 10/15 cm ) che in modo ortogonale interrompevano l’intera carreggiata – costringendo tutti gli autisti a doversi fermare non solo per evitare di forare un pneumatico, ma soprattutto per non distruggere le sospensioni della propria auto – beh… debbo sperare che dopo aver letto il mio post del 7 giugno – http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/forse-e-tempo-che-quellassessorato.html – si è deciso da parte di quell’Assessorato di realizzare gli interventi richiesti dal sottoscritto.

Premesso che non ho alcun interesse a prendermi meriti, d’altronde come ripeto spesso, i cittadini devono sempre fare quanto necesario per aiutare chi ci governa, collaborando in ogni occasione affinchè si facciano emergere i reali problemi del territorio…

Serve poco, già… a volte bastano semplicemente due righe, anche scritte nella propria pagina social per esser d’aiuto, viceversa, demandare sempre agli altri quanto possiamo fare da noi, è certamente qualcosa di errato!!!

Stessa circostanza dovrei dire per tutti quei comportamenti esacrabili, mi riferisco all’essere omertosi, al girarsi sempre dall’altro lato, a ripetere continuamente “non so, non c’ero, non mi riguarda, non ne voglio parlare, chiedete ad altri, e via discorrendo…”, per poi lamentarvi costantemente con i vostri familiari, amici ed anche conoscenti, sì… mentre siete seduti in quel bar cittadino.

Se si vuole qualcosa bisogna chiederla, gentilmente, ma facendo comprendere a chi di dovere, quali circostanze gravi possono condurre le loro mancanze…

Sarà che il sottoscritto da 30 anni svolge incarichi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e quindi possiede una particolare predisposizione nel riconoscere anticipatamente eventuali rischi e pericoli, difatti, percorrendo quella strada ho deciso immediatamente di denunciarne le condizioni critiche, in particolare ho voluto evitare ad un eventuale motociclista (non del luogo) – viste le precedenti condizioni stradali – di perdere la vita per una semplice banalità, sì… non me lo sarei potuto perdonare!!!

Ecco perché ringrazio l’Assessore Aricò – che non conosco personalmente – per aver dato prova di prontezza, nell’affrontare e risolvere in maniera celere una situazione che avrebbe comportato certamente forti rischi.

Ed allora, ritorno a quel detto popolare: “Amma fatt 30, facimm pur 31!!!”

Assessore Aricò, sono quindi a chiederLe un’altro favore ed auspico che leggendo quest’ulteriore richiesta, Lei non paragoni il sottoscritto a quel detto che dice: “Se dai un dito, si prendono il braccio!”

No… le assicuro che non è il mio caso, d’altronde posso confermare che questa mia ulteriore richiesta non è certamente personale…

Il sottoscritto difatti risiede a Catania e quindi con la cittadina di Castel di Judica ha poco o nulla a che fare; sì… forse ne avevo un tempo passato – momenti che conservo ancora con particolare affetto – ma ahimè quel periodo è andato… ma per fortuna restano ancora tantissimi amici, gli stessi che sapendo del mio Blog, mi hanno chiesto personalmente d’intervenire in loro aiuto…

Quindi, riprendendo da dove avevo lasciato e cioè da quella strada che da Franchetto porta a Castel di Judica – vedasi quanto avevo pubblicato nel post intitolato “Caro Ministro delle Infrastrutture” (Matteo Salvini) & Co. (Meloni e Tajani): prima di parlare di ponte sullo stretto o presenziare in questi giorni per chiederci il voto, ascoltate ed osservate quanto richiesto a gran voce dal Sindaco Ruggero Strano!!! – link:http://nicola-costanzo.blogspot.com/2024/06/caro-ministro-delle-infrastrutture.html dalle cui foto pubblicate, Ass. Aricò, avrà avuto modo di costatarne le terribili condizioni…

Debbo anticiparLe che qualcosa di provvisorio è stato realizzato nelle scorse settimane, ma gli interventi eseguiti non sono definitivi (già… è stato semplicemente posato dello stabilizzato o misto di cava in alcune buche presenti e in taluni avvallamenti), in quanto non sono stati completati per tutto il tratto di strada e quindi come potrà costatare, sono ancora presenti molti avvallamenti “pericolosi”; d’altronde si tratta semplicemente di far depositare non più di 2/3 autocarri di materiale inerte, spianare il tutto con un bobcat e in mezza giornata il problema è risolto… 

Poi naturalmente, se si avrà capacità di realizzare quanto compiuto nei giorni scorsi nella SP102II con la posa del bitume, certo… questa diverrebbe la condizione ideale, ma comunque questa fase –  provvisoria – potrà certamente per alcuni mesi bastare…

Per quanto concerne la fornitura del materiale, quest’ultimo potrà esser prelevato da alcune società poste di lì a breve distanza (in quanto titolari di cave); non vorrei sbagliare… ne ho contate almeno quattro e vedrà che il problema potrà esser da Lei risolto, anche con una semplice telefonata, le consiglio eventualmente di contattare il Sindaco di Castel di Judica, Ruggero Strano, che ho potuto valutare esser una persona fattiva e di grande disponibilità… 

Cosa aggiungere, nel ringraziarLa anticipatamente per quanto è stato in questi giorni compiuto e certo sin d’ora della disponibilità che Lei vorrà accordare a questa mia domanda, resto in attesa di assistere agli interventi ora richiesti e mi riprometto di scrivere nuovamente un post appena i lavori verranno eseguiti, completi ovviamente di documentazione fotografica.

Assessore Aricò, Le auguro buon lavoro… 

Catania: se la legalità viene in questi modi disattesa, ditemi… chi stiamo votando???

Mi sono giunte delle mail da alcuni candidati relative alle prossime elezioni comunali…
Questi Sig.ri mi hanno gentilmente inviato delle foto di come i manifesti infissi negli stalli loro assegnati, siano stati coperti da altri contendenti…
Sappiamo bene come l’affissione dei manifesti elettorali può essere effettuata solo negli appositi spazi autorizzati, ma se da un lato ciascun candidato ha diritto all’assegnazione di quegli stalli tramite un sorteggio, dall’altro non dovrebbe subire la beffa di pagare un servizio del quale non potrà correttamente  beneficiare…
Mi permetto infatti di ricordare come i manifesti collocati al di fuori di quei suddetti spazi o ancor peggio affissi in stalli loro non assegnati, andrebbero immediatamente oscurati e la Polizia Municipale dovrebbe provvedere a comminare le relative sanzioni ai trasgressori…

Il problema difatti è quello di far rispettare quanto sopra e per far ciò bisogna ovviamente fare in modo di verificare costantemente quei luoghi pubblici!!!

Così come hanno fatto quei candidati che mi hanno scritto che per l’appunto, nel percorrere le strada cittadine, hanno scoperto e di conseguenza evidenziato al sottoscritto quanto segue: 

Viale Mario Rapisardi, piazzetta angolo Via Stazzone: i manifesti sono stati coperti da altri manifesti di diversa lista politica…

Eguale circostanza in piazza Trento occupato indebitamente… 

Analoga situazione in Piazza Borgo e Piazza Europa… 

In questa totale giungla elettorale la confusione dei manifesti è palese; alcuni candidati sono presenti tra l’altro con posizioni politiche diametralmente opposte: già… in un consiglio comunale sono rappresentati politicamente con il centro-destra ed in un altro Comune si stanno presentando con quello del centro-sinistra; un mistero per il sottoscritto comprendere come questi siano riusciti nel loro intento…  

Dalle foto inoltre è emerso che in molti hanno utilizzato più e più volte gli altrui stalli, senza minimamente preoccuparsi delle eventuali sanzioni amministrative previste!!! 

Ho saputo altresì che chi è posto a quei controlli è stato in questi giorni posto a conoscenza dell’accaduto, ma non solo, sono state effettuate delle denunce nei confronti di chi ha asportato e/o coperto illegittimamente quegli affissi…

Ho ringraziato i candidati che a mezzo mail mi hanno contattato (sapendo del mio impegno nei confronti di quei contrastanti principi di legalità…), tanto da essermi offerto dall’accompagnarli al fine di evidenziare chi si è reso responsabile di quelle affissioni abusive; in questo modo, oltre a prendere contezza di chi sia il soggetto beneficiario di quella indebita propaganda elettorale, sarà possibile provvedere all’individuazione del committente solidalmente obbligato con il materiale esecutore dell’affissione…

Va tuttavia precisato che tale prassi non può costituire una soluzione definitiva in quanto non risolve il problema e non assolve al ripristino delle condizioni di parità, ragione per cui sarà  necessario che gli uffici comunali preposti, provvedano quanto prima con interventi di ripristino definitivo!!! 

È inoltre stato eccepito come in taluni casi – ove una tale prassi sia stata posta in essere – un danno d’immagine lamentato dai beneficiari del materiale abusivamente affisso che, disconoscendo la paternità del gesto, lamentavano la possibilità che tale condotta potesse essere stata posta in essere da correnti avversarie proprio al fine di recare danno. 

Ecco perché in tale ottica è importante la presenza sul campo di tutti, perché sarà maggiormente utile sincerarsi che gli operatori tecnici autorizzati ai controlli, non dilunghino le tempistiche di quei loro interventi!!!

Certo comunque che se sono questi i principi di legalità con cui alcuni di quei candidati si stanno presentando… 

Ponte sullo stretto di Messina: i cinesi lo realizzerebbero subito, ma qualcuno viceversa preferirebbe metterci le mani…

Abbiamo l’esperienza e le competenze giuste per realizzare l’opera”!!! 

Con queste parole, Pei Minshan, deputy della società GM, terzo big mondiale in campo di costruzione di Ponti, ha deciso di scendere in campo!!!

Una società con un portfolio importante, attualmente impegnata nella costruzione del ponte sul mare da 54,7 chilometri per collegare Hong Kong e Macao. 

La China Communications Construction Company (CCCC) è una società nata dalla fusione di China Harbor Engineering Company (CHEC) e China Road and Bridge Corporation (CRBC) con le gru di ZPMC e dopo il periodo del “Covid-19” ha ripreso pienamente la propria attività, in particolare con la realizzazione di ponti…

Ecco perché si è offerta a realizzare l’opera da dieci miliardi di euro sullo Stretto di Messina: “abbiamo appreso che il decreto del 16 marzo del Consiglio dei ministri italiano è stato firmato, il che consente l’immediata ripresa della progettazione e costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Sappiamo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano ha emesso un avviso in cui si afferma che il progetto del ponte utilizzerà il piano tecnico del 2011 e realizzerà il ponte strallato (cioè sospeso, con l’impalcatura retta da una serie di cavi ancorati a piloni di sostegno, ndr) più ampio al mondo, ben 3,2 chilometri”.

Un opera che abbiamo interesse di realizzare, utilizzando i più recenti standard tecnologici e di progettazione e costruzione, ma non solo, anche di sicurezza ed ambientali, speriamo quindi di poter utilizzare la nostra tecnologia già collaudata nella costruzione di altri ponti simili per contribuire a promuovere lo sviluppo economico e l’integrazione tra il Sud e il Nord dell’Italia.

Va ricordato come la CCCC è sempre stata da sempre molto interessata a cooperare con l’Italia ed i Paesi della Ue nella costruzione di infrastrutture come i porti; già nel 2017, ha fornito una soluzione di consulenza progettuale basata sul BIM (build information modeling, ndr) per il nuovo progetto del porto offshore in acque profonde a Venezia e nel 2019 ha fornito 4 gru di banchina, 14 gru a cavalletto su rotaia automatizzate e 7 attrezzature per il Cantiere per il porto di Vado a Genova, oltre a ricambi e servizi di manutenzione full life cycle per il porto di Vado, facendone il primo porto italiano con terminal automatizzato. 

Certo, ciascuno di noi, un po’ forse per nazionalismo, vorremmo vedere l’opera realizzata da una nostra grande impresa, ad esempio come “WeBuild”, ma bisogna fare in modo che la sua realizzazione non duri più di quanto necessario – la progettazione esecutiva è prevista in 8 mesi, mentre il tempo necessario per la costruzione del ponte sarà di poco più di 6 anni – perché altrimenti ci ritroveremo con l’ennesima opera incompiuta di questo Paese, in un territorio che presenta già di suo, rischi idrogeologici e sismici… 

Va altresì ricordato come altre opere – ancora fatiscenti o fortemente in ritardo – dovranno essere portate a compimento, mi riferisco a quelle di collegamento e di potenziamento della rete stradale e ferroviaria sui versanti siciliani e calabresi, cui vanno sommati gli innumerevoli interventi di riqualifica di quei territori…

Certo, il volano di crescita economica previsto a seguito della costruzione del ponte rappresenta qualcosa di importante, non solo per la mano d’opera coinvolta, ma anche per l’intero indotto, ma ciò non deve diventare – per come abitualmente accade bel nostro paese – motivo di baratto per le forze nostre forze politiche o per quei suoi referenti…

No… ciò che è importante è il benessere dell’Italia, senza i soliti sprechi, ruberie, favori, scambi di voto, speculazioni e tutto lo schifo che in queste circostanze si mette in atto, meccanismi illegali e criminalità organizzata che si sarà già messa in moto per non farsi scappare l’occasione d’oro, a cui va sommato il contributo dato dalla maggior parte dei miei corregionali, gli stessi d’altronde che continuano a favorire quel sistema illegale e che fanno finta di non saper quanto accade nel loro territorio…

Sono certo che se il ponte sullo stretto venisse iniziato dai cinesi, tra qualche anno sicuramente potremmo anche percorrerlo!!! Viceversa, se per come accade la nostra politica inizierà a discuterne, vedrete… il sottoscritto sarà passato a miglior vita e molti di coloro che oggi sono seduti lì a parlarne, saranno ancora lì ( se non loro, forse i loro figli…) a valutarne l’eventuale sua realizzazione!!!

Chissà perché… ma tra i due mali, scelgono sempre il peggiore!!!

Il termine più esatto sarebbe “l’insostenibile leggerezza dell’essere umano“…
Una scadente personalità di chi manifesta quel proprio imbarazzo nel dover decidere… ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato!!!

Sono sempre loro, te ne accorgi dai loro comportamenti… li senti man mano che si avvicinano… hanno addosso quell’odore di vecchiume, fateci caso, sembra di essere in quelle vecchie cappelle cimiteriali, dove ci sentiamo circondati da quell’odore acre e fastidioso, che ci costringe ad uscire immediatamente da quella sala…
Sono come gli ormai decrepiti “democristiani”, personaggi che hanno vissuto quelle loro vite sul filo del compromesso, del ricatto, del favoritismo, alimentando così nel paese, corruzione e malaffare…

Ciò che mi ha sempre incuriosito di questi soggetti e che hanno manifestato esternamente nel corso degli anni un comportamento neutrale ed una profonda esibizione di rispetto per l’altrui libertà di pensiero… ma nei fatti, con quel loro “savoir faire“, vogliono di fatto condizionare gli altri…
D’altronde essi si sono già schierati, hanno scelto il carro su cui aggrapparsi, quasi sempre quello più comodo… dell’illegalità o meglio quello che alla fine  garantisce loro sicuri vantaggi…  

Infatti, messi di fronte alle scelte della vita, optano sempre per quella che può risultare più semplice o quantomeno, che non presenta conseguenze personali…
D’altronde, per loro, tutta la vita si riduce a questo: una estenuante ricerca del male minore!!! 

Loro non si espongono, non decidono ciò che è giusto, per loro la lotta si riduce a ciò che è male e ciò che è peggio… e difatti al peggio non c’è mai fine!!!

Già, ci sono loro!!!
Durante quei loro “imbarazzanti” interventi, si dicono predisposti al cambiamento… ma il dubbio di poter sbagliare li assilla…
Per loro cogliere la veridicità delle cose, analizzarle con la dovuta responsabilità è qualcosa che non li aggrada… perché a loro non interessa approfondire, mancano infatti di quella estrema capacità di giudizio equo e indipendente…
Loro non provano neppure ad andare oltre o per lo meno, non provare minimamente a farlo… la loro è una esistenza all’insegna della rinuncia!!! 
Così, malgrado i numerosi tentativi da parte di molti coraggiosi, amici e/o conoscenti che vorrebbero far aprire loro gli occhi, essi restano e resteranno sempre, a supporto di questo sistema sociale, inutili individui… pronti a barattarsi in ogni circostanza, per quella propria sopravvivenza…

Essi infatti dimostrano di odiare l’azione e di conseguenza, odiano tutti coloro capaci di fare quelle azioni, gente che crede di invertire il pensiero di questa terra faziosa, individui che portano nuove idee e obbiettivi pratici che sono alla portata di tutti, soggetti che credono nella legalità e non accettano alcuna forma di compromesso…
Ma purtroppo i sogni come ben sappiamo, si scontrano con la realtà… con coloro che, per l’appunto, tra questi soggetti, preferiscono non agire…
Ecco la “puzza” di cui parlavo… quel dover a volte stare lì ad ascoltare personaggi, che hanno basato tutta la loro esistenza sul profitto, la coercizione ed il denaro!!!
Ciò che non vogliono comprendere è che scegliere un male, non è altro che la maniera migliore di volerlo prolungare…
Infatti… non lo si elimina, non si devia da quella strada, ma si prosegue sempre nella stessa maniera, quella cioè di accettare quanto di più è sbagliato, perseguendo quindi verso l’unica via conosciuta, quella conservatrice…
Passano dal male minore in male minore, accumulando anni in quella logica di sottomissione, riflettendo quotidianamente su quale male scegliere… e decidere incredibilmente sempre tra due mali…il peggiore!!!

D’altronde la differenza tra un grande uomo e uno mediocre è che il primo teme di peggiorare e il secondo non pensa neanche lontanamente a migliorare!!!
Diceva Jean Rostand: Ciò che temi non succederà, succederà di peggio…