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Emanuela Orlandi: i misteri di una ragazza sparita all'interno del Vaticano!!!

In questi lunghi anni hanno cercato in tutti i modi d’insabbiare la verità su quanto accaduto in quell’enigmatico “Stato” Vaticano…

Già… ci hanno fatto sapere che Emanuela vivesse a Londra, poi hanno inscenato l’allontanamento da Roma per problemi familiari, quindi è stata portata alla luce una lettera anonima nella quale si diceva che la ragazza fosse incinta, ed ancora, quella telefonata anonima che avvisava del suo sequestro in cambio del terrorista Alì Acga, per continuare con un uomo del gruppo di estrema destra sodale con Enrico de Pedis, boss della Banda della Magliana, legato a un cardinale, con cui si ipotizzava un coinvolgimento della banda criminale e soprattutto del Vaticano che a quanto pare fosse a conoscenza di quanto accaduto alla ragazza, a causa del crack del Banco Ambrosiano e della perdita di denaro lì conservato che avrebbe portato prima all’uccisione del banchiere Calvi e poi al rapimento della Orlandi per ricattare lo Stato pontificio affinchè restituisse i soldi in precedenza lì investiti.

Una cosa è certa, qualcuno sin dal primo momento ha celato quanto accaduto all’interno di quelle mura e ciò dimostra che per esser giunti a quella tragica determinazione qualcosa di grave fosse realmente accaduto e bisognava in qualche modo far sparire il corpo della Orlandi!!!

E’ evidente quindi come all’interno del Vaticano qualcuno sapesse e ancora oggi sappia di quella povera ragazza, direttamente o indirettamente è stata coinvolta in qualcosa più grande di lei…

Ha visto forse qualcuno o qualcosa che non doveva??? Ha subito un torto e voleva denunciarlo??? Ed ancora, osservando quanto abitualmente accade all’interno di quelle strutture ecclesiastiche, non mi meraviglierei che forse qualcuno (certamente un togato) abbia potuto…   

Comunque, quella ragazza è sparita e sicuramente il suo corpo va ricercato in quel territorio e con tutti i mezzi possibili, perché non si può più attendere più una verità che ci è stata negata da quel lontano 22 giugno del 1983!!!

Il fratello Pietro Orlandi insiste che la sorella sia nascosta a Santa Maria Maggiore, ed allora mi chiedo: cosa aspetta il Papa ad autorizzare le verifiche all’interno di quella Chiesa, ma non solo, anche in tutti quei luoghi dove sicuramente qualcuno avrà – forse per pulirsi la coscienza – raccontato (chissà se non sotto confessione…), già… su dove potrebbe nascondersi il corpo di quella giovane!!!

D’altronde non è stato proprio Papa Francesco a dire: Occorre la pazienza di preferire una Chiesa che non teme di sporcarsi le mani lavando i panni dei suoi figli,ad una Chiesa invece fatta solo di “puri” che pretende di giudicare prima del tempo chi sta nel Regno di Dio e chi no??? Perché il bene e il male sono talmente intrecciati nel nostro cuore, che è impossibile separarli. Solo Dio può fare questo, nessun altro!!!

Ed allora è giunto il tempo che la giustizia terrena faccia il suo corso, altrimenti cari togati, sarà la “giustizia divina” a colpirvi nuovamente – per come ha già fatto vedere svuotando di tutti i fedeli le sue chiese e rendendole vuote, sì… durante la pandemia da “Covid-19”), poiché questa volta, secondo la tradizione riportata nelle scritture, verrà inviato (nuovamente) quell’Angelo della morte, quindi preparatevi, perchè ad Egli, sapete bene che non potrete sfuggire!!!

E l’Angelo disse:“Ora piangi, urla e implora per la tua vita! Mostrami la disperazione sul tuo viso!!!”.

Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi!!!

Credo che non vi sia alcuna differenza tra Ebrei, Musulmani e Cristiani, già… siamo tutti fratelli e chi prova a incitare attraverso la violenza una parte di essi contro un’altra, sa bene che quel percorso condurrà alle tenebre!!!

Difatti, non esiste un’unica direzione giusta, virtuosa, da intraprendere in modo appropriato e chi afferma ciò, possa essere anche un capo spirituale, sa che non dice il vero, perché in nessun libro sacro vi è scritto di odiare e ancor meno di…uccidere!!!

Per questi motivi sono fermamente convinto che le religioni, così come vengono proposte siano dannose, per lo più quando il messaggio riportato non attiene a quel vero insegnamento trasmesso che parla soprattutto di pace eserenità per tutta l’umanità.
In tal senso mi permetto di condividere una preghiera musulmana intitolata “Pace per la terra della pace”: “Lode a Dio, misericordioso, compassionevole, re, santo, pacifico, fedele, sovrano, prezioso, potente, grandioso, creatore, ideatore, formatore. O Dio, Tu sei pace, e la pace proviene da Te, e a Te la pace ritorna. Tu sei benedetto e Tu sei glorificato, O Padrone di splendore e di onore, ispiraci, O Signore, con la pace e rivelaci la pace e rendici abitatori del regno della pace, fra coloro che non vivono nella paura e nel dolore. O Dio, cerchiamo rifugio in Te dall’ingiustizia e dall’oppressione, dall’illegittima aggressione, e noi Ti chiediamo, Signore nostro, di farci percorrere il retto cammino, di non perderci e di non farci cadere, credendo in Te e confidando in Te. Guidaci, O Signore, alle parole più preferibili, guidaci, O Signore, agli atti più perfetti, guidaci, O Signore, alla morale migliore, perché nessuno al di fuori di Te può guidarci, e Tu sei capace di fare tutte le cose. O Dio, rendici, O Dio, inclini verso tutto ciò che è buono, avversi a tutto ciò che è cattivo. Ti chiediamo di indicarci tutto ciò che è buono e giusto. Donaci, O Dio, sicurezza, pace, tranquillità e fede, per noi e per la nostra gente, le nostre famiglie, i nostri padri e le nostre madri, i nostri figli e le nostre figlie, e per tutta l’umanità e per tutte le nazioni, tutte le creature della Tua grande creazione”. 
Da quanto sopra comprenderete come non abbia alcun senso vivere nella discordia o in eterno conflitto, in quel secolare contrasto che ahimè prova a soffocare il pensiero, soprattutto quello di molti giovani che viene indirizzato in una fanatica ostilità contro coloro che oppongono altri fanatismi!!!
Scriveva Bertrand Russel (premio Nobel ed uno dei maggiori filosofi contemporanei): l’educazione nel rispetto del prossimo dovrebbe mirare alla libertà della mente e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i pericoli dell’evidenza imparziale; il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano”. 

Difatti, da parte mia penso che sia meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male, ecco perché il mondo che auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia!!!

Per cui, pur sapendo che in questi anni, quando si parla di religione capita spesso che al tema si associ il concetto di guerra, non perché i conflitti in corso siano propriamente delle guerre di religione (per come ve ne sono state in passato), ma perché pur combattendosi per tutt’altri motivi, politici, territoriali, economici e finanziari, la religione sembra però avere un ruolo importante!!!
Già… tutti parlano di pace ma nessuno educa alla pace, fateci caso, ogni singola religione si dichiara portatrice di pace, ma alla fine si educa il mondo alla competizione, e la competizione è l’inizio di ogni guerra. 
Quando viceversa si educherà per la cooperazione e per offrirci l’un l’altro solidarietà, ecco finalmente… si starà educando per la pace. 

Affidarsi è difficile… ma sapere di chi fidarsi è ancor più arduo!!!

Come dice il detto: “Dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io”.
Fateci caso, la maggior parte delle volte a tradirvi non è l’estraneo, bensì il vostro amico più caro, un  parente o anche il collega più fidato…
D’altronde ditemi, quando si è trattato di pugnalare alle spalle qualcuno, di chi ci è serviti??? Solitamente a farlo è sempre stata la persona più intima, quella di cui si ha fiducia, il più delle volte un consanguineo, quasi mai un rivale o un antagonista… 
Vi sono in tal senso esempi celebri che ricordano quanto sopra, a iniziarsi dalla mitologia più antica che inserisce il parricidio, il matricidio, l‘infanticidio, il fratricidio, l‘incesto nelle leggende relative alle origini di stirpi o città…. 
Basti ricordare come nel nucleo originario della mitologia greca, la figura del titano Kronòs (Saturno), poi spodestato dal figlio Zeus (Giove), è riconducibile a colui che ha usurpato il potere del padre Urano e divorato la propria prole…. 
Lo stesso Osiride, divinità egizia, era stato ucciso dal fratello Seth e poi riportato alla vita dalla sposa-sorella Iside; Horus, figlio di Iside e Osiride, avrebbe poi ucciso il malvagio zio Seth… 
Sempre un fratricidio, secondo la leggenda, è alla base della fondazione di Roma mentre, nella tradizione giudaica, l’omicidio commesso da Caino nei confronti del fratello Abele costituisce il primo delitto nella storia dell‘umanità… 
Contunuando… la mitologia ci ha raccontato il mito di Oreste, fratello di Elettra e assassino di sua madre Clitennestra, la stessa che si era resa complice dell’omicidio di suo marito Egisto (padre di Oreste…), uno degli eroi della guerra di Troia…
Il re di Micene Agamennone, di ritorno dalla suddetta guerra, fu ucciso proprio da quest’ultimo (suo cugino), che era divenuto l’amante di Clitennestra, quando Oreste era ancora bambino… 
Per questo motivo, e preoccupata per la sorte del piccolo, la sorella Elettra fece sparire il fratello affidandolo allo zio Strofio. Negli anni in cui Oreste fu lontano da Micene, venne invitato più volte dalla sorella Elettra a vendicarsi dell’uccisione del padre, mentre Egisto dominava sulla città, fin che Oreste, ormai adulto, giunse a

Micene e compì la sua vendetta!!!

Passando alla storia, come non ricordare Giulio Cesare ucciso dalle mani del figlioccio Marco Giunio Bruto…
La stessa “famigghia” di cosa-nostra nel commettere gli omicidi dei propri affiliati, non si affida solitamente alla persona più cara di quel “infame“, per poi chiudere il cerchio, mandando successivamente quello stesso incaricato sotto terra per mano di un suo amico??? 
Tutti questi delitti chiamati di famiglia, hanno successivamente preso il termine di “omicidi di prossimità”, in quanto ci si riferisce ad essi, come delitti consumati o tentati nell’ambito di relazioni di vicinanza, siano essi familiari, sentimentali, di vicinanza, di affezione o anche di semplice coabitazione,  che implicano o hanno implicato, legami stabili di carattere affettivo o anche di semplice utilità…
D’altronde va ricordato come qui da noi, in Sicilia, la parola “famigghia” definiva: “Servi, figliuoli che vivono e stanno sotto la podestà paterna; comprende altresì moglie, sorelle e nipoti del padre, tenuti in casa”…
Dalla definizione sopra riportata traspare l’intricato tessuto relazionale posto alla base del concetto stesso di famiglia, che sembra essere saldamente legato all’esercizio della patria potestà e alla co-residenza dei suoi familiari. 
Se osserviamo in maniera dettagliata quali sono i motivi che conducono a quelle azioni spregevoli, possiamo osservare come molti tra essi siano identici con quanto sta accadendo in questi anni, mi riferisco a quelle violenze esercitate sistematicamente sulle donne, chiamate dai media “femminicidi“, spesso provocate dalla volontà del partner femminile nel rivendicare per se una maggiore autonomia o nell’annunciare al marito o al proprio partner la volontà di separarsi; sono questi gli uomini che uccidono la compagna o la ex, perché non accettano d’esser lasciati, certo vi sono anche casi – molto rari – dove è la moglie ha uccidere il marito…
E cosa dire del genitore che uccide il figlio che soffre di un disturbo psichiatrico o il figlio totalmente infermo di mente che viceversa uccide i propri genitori, ed ancora, il fratello che commette il delitto spinto da interessi economici e poi c’è chi si ribella e reagisce alla tirannia paterna ed altri ancora che si ergono a protettori dei valori della famiglia, senza però che nessuno di loro glielo avesse chiesto!!!
Gli avvenimenti riportati dai media sono centinaia, no che dico… migliaia e ognuno di quei delitti si connota per la sua particolare gravità, in quanto viola i vincoli di sangue e chi li commette tradisce gli affetti più naturali, istintivi e fondamentali della specie umana, venendo meno al legame di mutua fiducia che caratterizza gli intimi rapporti di quanti appartengono al medesimo nucleo familiare. 
Ma la fiducia si sa… richiede anni per essere costruita, secondi per essere persa, e per sempre essere riparata. Sì… perché a volte, anche per sempre non è sufficiente a riportare la stessa fiducia nel cuore di qualcuno!!! 

Condannato il blogger Navalny ed il fratello…


Chissà… quanti sono in Italia, quelli che desiderano vedere condannati questa “maledetta” categoria dei Blogger…
Già un gruppo di “maledetti” soggetti, che si permette ” liberamente ” di esprimere le proprie opinioni senza dover essere sottomesso a nessuno… ad alcun finanziatore, editore, senza aver necessità di sovvenzionamenti, una specie rara… già quasi fosse un genere in via d’estinzione…
Riuscire a poter comunicare in maniera indipendente è una conquista che soltanto in pochi possono permettersi… ed è un qualcosa, che non attiene a regole prestabilite, non bisogna guardare lontano… nel mondo, non bisogna difatti andare lontano. perché ciò che si vuole è vicino a noi… è dentro di noi!!!
Quante volte infatti, nel corso delle giornate, si trattengono per i motivi più svariati, tutte quelle riflessioni che vorremmo esternare agli altri, ma che poi, non si riuscono a far emergere… 
Per cui, immaginate quindi che, se non riuscite a fare ciò che volete in un paese, diciamo  “libero e democratico”, cosa potrebbe accadere se vi trovaste in uno di quei paesi, nel quale l’informazione è legata ad un sistema che segue una forma… quella dittatoriale!!! 
E’ per questo che oggi quindi parlo di uomo e di suo fratello, che non hanno alcuna paura di parlare, di scrivere, di gridare ad alta voce quanto avviene nel loro paese… in quella finta “democrazia” chiamata Russia… 

Infatti, per non smentirsi, il tribunale russo ha condannato a tre anni e mezzo di carcere (con sospensione della pena) l’avvocato Alexei Navalny, considerato in questo momento l’oppositore numero uno del Cremlino, ed il fratello, Oleg Navalny, il quale è stato anch’esso condannato, nello stesso processo, a tre a anni e sei mesi da scontare in una colonia penale… chissà forse lo mandano in villeggiatura in Siberia…

Ovviamente il Presidente Vladimir Putin non commenta la condanna, neanche per dichiarazione del suo portavoce il quale ha solo detto: non è argomento da rapportare al Presidente

La sentenza era fissata per il 15 gennaio, ma avendo intuito che la protesta iniziava a farsi sentire anche sui social network, ed avendo già questa campagna in pochi giorni raggiunto numeri considerevoli, ecco che, per evitare eventuali movimento di dissenso e di raduni illegali già previsti per il giorno 15… ecco, grazie ad una iniqua normativa, che equipara un “post” ad un reato, si è provveduto ad anticipare la sentenza, ovviamente predeterminata…

Si… sarebbe stato più facile parlare di un 2014 che sta per finire… avevo già infatti preparato un post su quanto si poteva fare e non si è fatto… ma ho preferito dedicarmi a chi oggi sta perdendo la propria libertà, che non è soltanto quella fisica, ma soprattutto quella rappresentata dalla costrizione, dal silenzio…
Mettere il bavaglio e impedire così loro di poter parlare, privare questi due soggetti di quella libertà di parola, che con la forza oggi, si vorrebbe ridurre al silenzio!!!
Volerli privare di gridare i propri pensieri, equivale di fatto ad una vera e propria censura, dimenticando che da sempre la storia dimostra, che nulla può essere controllato e ancor più imbavagliato… se espresso da parole semplici che vanno in profondo all’anima…   

Anche perché così facendo, si limita un uomo, ma si crea un modello, un’eroe, un martire… che forse è proprio quello che si sarebbe voluto evitare…

Certo, oggi la Russia non fa una bella figura… perché è evidente a chiunque, che tutti i quel paese, possono divenire colpevoli… senza doverlo necessariamente essere… ed è proprio uno dei tanti motivi che oggi, portano l’economia russa in crisi e la propria moneta il il rublo, ad avere perso il 50% del proprio potere d’acquisto!!!
Forse è venuto il momento di cambiare… ormai non basteranno più i carri armati a tenere ancora unito un paese, che ormai… va, pian piano disgregandosi!!!