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E' guerra fratricida all'interno della "Massoneria"

Sì… sembra che all’interno di quei “liberatori muratori italiani” sia in corso una lotta interna per prendere il potere…

Parliamo della principale associazione nazionale di massoneria, quel “Grande Oriente d’Italia” che da sempre fa parlare di sé e che sta provando a modificare le principali cariche poste a capo di quella piramide…

Non si tratta quindi di far fuori le vecchie fila o quantomeno di mandarle in pensione, qui il gioco si è fatto duro e a pagarne le spese sono principalmente gli avversari politici di ogni ordine e grado, già… da semplice apprendista a compagno e quindi maestro…

Ed allora ecco che si è provato ad attingere a fratelli iscritti ad altre obbedienze, circostanza che è espressamente vietata dall’articolo terzo della costituzione del GOI (Grande Oriente d’Italia), anche perché non si comprendere a quale ordine e quindi loggia, questi nuovi fratelli dovrebbero dare obbedienza, avendo giurato ad entrambi “fedeltà e devozione”, sì… durante quel cosiddetto “rito d’iniziazione“!!!

La verità è che gira parecchio denaro, grazie soprattutto al patrimonio fin qui accumulato e sul quale in molti vorrebbero mettere le mani e difatti, proprio alcuni anni fa, è stata costituita una “Fondazione” (onlus) con lo scopo di conferire gradualmente tutti gli immobili.

Parliamo di un patrimonio immobiliare stimato intorno ai trecento milioni di euro e chi non può gestirlo sta ricattando l’organizzazione passando con altre fazioni di confratelli, viceversa a goderne sono quanti rimasti, già… altri massoni di livello inferiore che ora – grazie alle epurazioni – sono stati elevati di grado!!!

Certo, in questi mesi si è provato a lavare i panni sporchi in casa, ma la situazione non è propriamente riuscita, anzi possiamo dire che sono molti quei grembiulini rimasti ora macchiati di sangue, sì… di quei loro fratelli, visto che hanno preferito il tradimento a quei principi di lealtà, fedeltà, onestà!!!

Ma d’altronde parliamo di soggetti non certo integri, la maggior parte di loro negli anni si è venduta al miglior offerente, dimostrandosi in tutto corrotta e quindi compromessa… 

Già… all’interno di quella loggia non vi è alcuna fedeltà, attaccamento, dedizione e ancora meno devozione per una realtà che evidenzia altro, parliamo di soggetti senza dignità, legati alla politica corrotta e deviata, ma non solo, questi soggetti hanno evidenziano aver legami anche con taluni affiliati del crimine organizzato e di gruppi terroristici…

Ho letto il mese scorso nel web un articolo dell’Espresso che faceva riferimento alla testimonianza di un professionista siciliano che dichiarava: La mentalità mafiosa è qua, dentro le colonne. È dentro le telefonate di minaccia, con cui si cerca di sapere chi c’è in una chat. È dentro quelle ispezioni che non hanno né capo né coda. Questa è mafia, fratelli, è mafia e abuso di determinate posizioni per incutere timore. I fratelli hanno paura e quanti messaggi devo continuare a leggere di fratelli che mi dicono “non vengo perché il giorno dopo mi tormenterebbero”, in Sicilia e in Calabria e non altrove. Parlando di accostamento mafia massoneria, che ci importa se si parla di masso mafia? L’istituzione va bene perché illuminiamo campetti di calcio. Questa vi assicuro è la realtà. È necessario ribadire che non avere condotto una ferma condanna del fenomeno mafioso con iniziative importanti ha alimentato l’uso di un termine che è un’offesa per tutti noi e di chi ci ha preceduto fra le colonne”!!!

Già…

Lo Stato Parallelo…

Lo Stato parallelo. 
La loggia massonica P2.
Quarant’anni dopo è stato il secondo panel in programma della 1° edizione del Festival Internazionale dell’Antimafia. 

Intitolata “l’Impegno di tutti“, questa prima edizione si è svolta da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2023 presso Anteo Palazzo del Cinema, col patrocinio di Fondazione Falcone e il contributo di Fondazione Cariplo.

In questo panel l’ex-magistrato Gherardo Colombo ha parlato della P2, presentando il podcast “Lo Stato Parallelo“, pubblicato in esclusiva su RaiPlay Sound. Lo ha intervistato Lea Orifici di Torcha. 

Sia RaiPlay Sound sia Torcha sono stati media partner di questa prima edizione del Festival.

PER SAPERNE DI PIU’ SUL FESTIVAL: https://www.festivalantimafia.org

Lettera aperta di un lettore: vi è forse un conflitto d'interesse???

Egr. Sig. Costanzo, 
mi permetto di inviare questa mia nota, in quanto ritengo il suo blog (a differenza di testate giornalistiche certamente più note), tra i pochi siti web “liberi”, ove opinioni e notizie circolano in piena libertà e senza condizionamenti.
Ho letto stamani un articolo https://catania.livesicilia.it/2019/07/03/piazza-in-conflitto-di-interessi-decadenze-allordine-dei-medici_501391/ nel quale è stato evidenziato un conflitto d’interesse…
Leggendo l’articolo mi sono chiesta: se dovesse decadere dall’Ordine dei Medici l’attuale Presidente Piazza, chi dovrebbe sostituirlo, forse la sua vice, Dott.ssa Catalano???
Ecco il motivo per cui trasmetto Lei quanto a suo tempo avevo anticipato a quelle testate “on line“, dove rappresentavo il conflitto d’interessi ricoperto dal “Vice Presidente” di quell’Ordine dei Medici con la carica politica da Ella ricoperta e precisamente quella di Coordinatore Provinciale di Catania del movimento #diventerà bellissima, del Presidente Nello Musumeci (“partito politico italiano di orientamento autonomista e meridionalista, attivo in Sicilia, ispirato ai valori cristiani e sociali della civiltà europea e mediterranea” – nota Wikipedia ). 
La prego quindi ove possibile, di pubblicare la seguente nota trasmessa, a conferma di quelle mie personali titubanze:
Preg.mo *****************
desideravo portare a conoscenza sulla nomina a Coordinatore Provinciale di Catania del movimento politico “#diventeràbellissima“, Dott.ssa Catalano, sia per quanto concerne la procedura di elezione, ma soprattutto per quanto dichiarato dall’Autorità Anticorruzione (ANAC), precisamente sulla incompatibilità dei Presidenti degli Ordini con incarichi politici.
Facendo seguito quindi su quanto riportato dall’Agenzia, Le trasmetto copia dello Statuto della “Fondazione dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Catania”, che specificatamente, all’art. 2 – Scopi Istituzionali – dichiara: “la fondazione non ha scopo di lucro ed è apartitica ed apolitica“.
Quanto sopra è di facile intuizione, in quanto avendo la stessa tra i propri fini quello di sostenere l’attività dell’ordine, ma soprattutto gli Enti pubblici e privati che agiscono nel campo degli studi finalizzati al miglioramento della salute, si comprende come quel doppio agire, possa costituire una conflittualità, in particolare per gli interessi economici che vengono a determinarsi tra le parti, in particolare con le strutture private. 
Desideravo inoltre ricordare come durante il congresso svoltosi dal movimento #diventeràbellissima presso l’Hotel Nettuno, nessuno tra gli iscritti di Catania, avesse votato per la Dott.ssa Catalano, a dimostrazione di ciò posso confermare che non vi è stata alcuna votazione e/o verifica dei tesserati presenti.   
Inoltre, posso dichiarare che altri soggetti presenti a quella riunione si erano proposti per quell’incarico, ma sono stati immediatamente “bloccati” dall’Assessore Razza, che per “acclamazione” (pochissimi applausi, in particolare compiuti da soggetti che risultavano estranei in quanto non iscritti), ha deciso per tutti i tesserati, nominando “Coordinatore Provinciale di Catania”, la Dott.ssa Catalano. 
Mi dispiace, ma ritengo che quanto accaduto in quella sede, rappresenti qualcosa di veramente disdicevole in quanto non ha garantito i principi di voto e di democrazia, cui certamente ciascuno dei suoi iscritti aveva diritto.
Ringraziando per l’attenzione, mi permetto d’allegare i documenti sopra esposti, con l’auspicio che sin d’ora, chi dovrà valutare eventuali avvicendamenti, possa decidere in maniera corretta.
Distinti saluti
***********

Lettera aperta di un lettore: vi è forse un conflitto d'interesse???

Egr. Sig. Costanzo, 
mi permetto di inviare questa mia nota, in quanto ritengo il suo blog (a differenza di testate giornalistiche certamente più note), tra i pochi siti web “liberi”, ove opinioni e notizie circolano in piena libertà e senza condizionamenti.
Ho letto stamani un articolo https://catania.livesicilia.it/2019/07/03/piazza-in-conflitto-di-interessi-decadenze-allordine-dei-medici_501391/ nel quale è stato evidenziato un conflitto d’interesse…
Leggendo l’articolo mi sono chiesta: se dovesse decadere dall’Ordine dei Medici l’attuale Presidente Piazza, chi dovrebbe sostituirlo, forse la sua vice, Dott.ssa Catalano???
Ecco il motivo per cui trasmetto Lei quanto a suo tempo avevo anticipato a quelle testate “on line“, dove rappresentavo il conflitto d’interessi ricoperto dal “Vice Presidente” di quell’Ordine dei Medici con la carica politica da Ella ricoperta e precisamente quella di Coordinatore Provinciale di Catania del movimento #diventerà bellissima, del Presidente Nello Musumeci (“partito politico italiano di orientamento autonomista e meridionalista, attivo in Sicilia, ispirato ai valori cristiani e sociali della civiltà europea e mediterranea” – nota Wikipedia ). 
La prego quindi ove possibile, di pubblicare la seguente nota trasmessa, a conferma di quelle mie personali titubanze:
Preg.mo *****************
desideravo portare a conoscenza sulla nomina a Coordinatore Provinciale di Catania del movimento politico “#diventeràbellissima“, Dott.ssa Catalano, sia per quanto concerne la procedura di elezione, ma soprattutto per quanto dichiarato dall’Autorità Anticorruzione (ANAC), precisamente sulla incompatibilità dei Presidenti degli Ordini con incarichi politici.
Facendo seguito quindi su quanto riportato dall’Agenzia, Le trasmetto copia dello Statuto della “Fondazione dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Catania”, che specificatamente, all’art. 2 – Scopi Istituzionali – dichiara: “la fondazione non ha scopo di lucro ed è apartitica ed apolitica“.
Quanto sopra è di facile intuizione, in quanto avendo la stessa tra i propri fini quello di sostenere l’attività dell’ordine, ma soprattutto gli Enti pubblici e privati che agiscono nel campo degli studi finalizzati al miglioramento della salute, si comprende come quel doppio agire, possa costituire una conflittualità, in particolare per gli interessi economici che vengono a determinarsi tra le parti, in particolare con le strutture private. 
Desideravo inoltre ricordare come durante il congresso svoltosi dal movimento #diventeràbellissima presso l’Hotel Nettuno, nessuno tra gli iscritti di Catania, avesse votato per la Dott.ssa Catalano, a dimostrazione di ciò posso confermare che non vi è stata alcuna votazione e/o verifica dei tesserati presenti.   
Inoltre, posso dichiarare che altri soggetti presenti a quella riunione si erano proposti per quell’incarico, ma sono stati immediatamente “bloccati” dall’Assessore Razza, che per “acclamazione” (pochissimi applausi, in particolare compiuti da soggetti che risultavano estranei in quanto non iscritti), ha deciso per tutti i tesserati, nominando “Coordinatore Provinciale di Catania”, la Dott.ssa Catalano. 
Mi dispiace, ma ritengo che quanto accaduto in quella sede, rappresenti qualcosa di veramente disdicevole in quanto non ha garantito i principi di voto e di democrazia, cui certamente ciascuno dei suoi iscritti aveva diritto.
Ringraziando per l’attenzione, mi permetto d’allegare i documenti sopra esposti, con l’auspicio che sin d’ora, chi dovrà valutare eventuali avvicendamenti, possa decidere in maniera corretta.
Distinti saluti
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In ricordo di Elena Fava…

A pochi giorni dalla commemorazione del papà Pippo, vorrei dedicare un mio pensiero alla figlia Elena…

Una donna segnata da una profonda lacerazione, tragica esperienza personale vissuta silenziosamente insieme al fratello, che soltanto chi ne ha patito eguali sofferenze, può comprenderne l’intimità di quei momenti difficili…
Acuta indagatrice dei cambiamenti della vita e di questa sua amata terra, di quella eredità culturale ricevuta dal padre, che la condotta a volersi impegnare personalmente, nel diffondere quei principi di legalità e di senso civico…
Moralità e giustizia, hanno rappresentato difatti due punti fondamentali della propria esistenza, una dedizione che le ha permesso di proseguire quegli insegnamenti di vita tramite la fondazione dedicata al padre…
Insegnamenti di onestà che cercava di trasmettere ovunque si trovasse, in particolare nelle scuole quando invitata, impegnava tutta quella propria energia interiore, per diffondere ai ragazzi quella cultura del diritto e della giustizia, unica lotta di contrasto ad una presente e diffusa mentalità mafiosa…
Era fondamentale per lei recarsi nelle scuole, per parlare con quei ragazzi, far conoscere a tutti la propria esperienza personale, la storia di suo padre e di tutte le vittime della mafia, mostrando i rischi a cui s’incorre, accettando facili tentazioni che nel corso della crescita (in particolare per quanti fossero residenti nei noti quartieri disagiati della città) potevano presentarsi…  
Insegnava a saper dire di no, allontanando quell’immagine “comoda” di finto benessere… contrapponendo a questa agiatezza, la propria dignità, portata avanti con sacrificio, privazioni e duro lavoro, cercando in modo comune, di realizzare una società più equa e solidale…
Elena amava Catania, senza però esimersi dal criticarla quando era necessario… senza mai tirarsi indietro, ma tentando sempre e in ogni luogo, di far emergere la verità…
Una donna che in questi anni, insieme al fratello Claudio, ha lottato affinché questa propria terra, rinnegasse definitivamente quel “sistema” che ancora oggi lega certi ambienti criminali, alla politica e all’imprenditoria…
Un sistema fatto di clientelismi, privilegi, raccomandazioni, favori, regalie, un intreccio dare/avere già a suo tempo analizzato dal padre e che vede ancora oggi, più o meno, gli stessi analoghi protagonisti… 
Da un lato ci sono i cittadini che posti in ginocchio sono lì a chiedere… dall’altro quanti grazie alla loro posizione privilegiata ne condizionano quelle loro richieste e nel contempo, per quel loro “interessamento” ne pretendono il voto, consolidando così… quella loro posizione…
Elena Fava queste cose le sapeva bene… e conosceva perfettamente i metodi adottati dagli associati di quel gruppo criminale, che ha tentato, nel corso degli anni, attraverso propri paladini della legalità… d’infangare il suo operato e la memoria stessa del padre… e scoprendo successivamente… come questi fossero in combutta con gli stessi mafiosi…
La Sicilia… Catania ahimè… dimostra essere ancora indietro su questo fronte… e se pur encomiabile in Sicilia l’operato delle procure, delle associazioni di legalità, di alcuni giornalisti coraggiosi e di una parte onesta dell’opinione pubblica, è evidente ancora a tutti come purtroppo… si è lontani dal voler considerare questa nostra terra… libera!!!
Ma non dobbiamo scoraggiarci… dobbiamo prendere quanto di buono ci ha trasmesso Elena e proseguire tutti insieme con le parole di suo padre: a che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare!!!

5000 Euro per cenare con Renzi…

Bastano poche migliaia di euro per partecipare ad una cena con il Premier…
Si chiama fondazione “Open” il nome è tutto un programma… già aperti a cosa… certamente per ricevere fondi, per farne cosa…???
Allora, è scritto che la Fondazione non ha fini di lucro e non ripartisce utili e ha per scopo quello di:
– promuovere, supportare ed elaborare ricerche, analisi, studi e proposte (di natura normativa, amministrativa, istituzionale, organizzativa) volte a rinnovare la società italiana, in particolare nei settori dell’economia, dell’attività amministrativa, della rappresentanza, della ricerca e dell’innovazione, dell’educazione scolastica ed universitaria, della giustizia;
– promuovere strumenti di collaborazione effettiva delle persone alle decisioni politiche e amministrative che le riguardano, in particolare elaborando e diffondendo modalità partecipative che utilizzino appieno le potenzialità della rete;
– suggerire, definire e promuovere modelli di organizzazione, specie nelle città e nei luoghi di lavoro, intesi a favorire prosperità economica, sostenibilità ambientale e inclusione sociale di identità diverse. 
Sarebbe curioso capire in quali modi questi suggerimenti, supporti ed elaborazioni possano realmente promuovere quanto viene nel sito riportato… ma poi mi chiedo, con tutti quegli organismi statali, parastatali, ecc… che si occupano di realizzare analoghe ricerche… mi sembra un po… come buttare ulteriori soldi al vento…
Anche coloro che hanno partecipato a finanziare la fondazione non li capisco…. 
Con un patrimonio iniziale irrisorio di €. 20.000, grazie ai finanziamenti ricevuti, si è giunti a circa. 2.000.000,00 di euro…  con versamenti anche cospicui da parte di alcune società con cifre superiori ai 100.000 euro… qualcuno addirittura con €. 175.000… neanche stessimo finanziando l’AIRC cioè la fondazione italiana per la ricerca sul cancro…
Qualcosa non mi convince…,, anche perché non è consuetudine nel ns. paese, dare qualcosa… per non ricevere nulla!!!
Il loro motto è “Non si ferma il vento con le mani”, io aggiungerei nemmeno con le parole…
Ecco perché non mi meraviglia sapere che tra i versamenti ricevuti vi fossero anche quelli di Salvatore Buzzi… re delle cooperative… e dei suoi compari, che discutevano su come erano organizzati per la cena e sulla loro dislocazione nella sala…; ora che sono tutti “forzatamente” ospiti del “RESORT SPA” offerto gratuitamente dal nostro stato…  chissà di cosa stanno parlando…

Mi piace inoltre, la causale del versamento, “erogazione liberale”, che avveniva appena si ricevevano notizie del buon esito delle proprie operazione in corso… strana procedura…
Ora che son partiti gli arresti… tutti cercano di scagionarsi le proprie colpe agli altri… come sempre…
Anche il Premier si è reso conto che la legge sulla privacy a tutela di quanti finanziano i movimenti e le fondazioni politiche, vengono spesso usate per coprire i reali benefattori… alla faccia della trasparenza ed è grave che proprio lui parli…, visto che attraverso le proprie fondazioni, ha ricevuto milioni e milioni di euro e di cui le sue stesse fondazioni, dichiarano di non conoscere, per la maggior parte, la provenienza dei sostenitori…,, ma dopotutto anche la Svizzera, San Marino, Montecarlo, ecc… da sempre fanno lo stesso,  ma come riportavo sopra… e sono gli stessi motivi per cui queste fondazioni sono chiamate “OPEN”!!!

Caro Etnageo…

Anonymous – 27 gennaio 2013 12:55
Caro Costanzo, mi può delucidare sul MPS? 
Quali erano i vantaggi di comprare AntonVeneta? 
E Bersani pensa di sbranare chi lo accusa di complicità! magari sbranassero tutti quelli che ci hanno portato a fare un prestito di 3,9 miliardi di euro al MPS!
Etnageo


Caro Etnageo, 

leggo con piacere il suo commento, provo quindi a rispondere alle Sua richieste; La prego inoltre di perdonarmi se nel voler ricostruire la vicenda, attraverso quanto ho trovato in Web, posso aver commesso qualche errore… ( sin d’ora ringrazio tutte le varie fonti… ).

Iniziamo quindi dall’inizio:

Nel 1995 il Monte Paschi di Siena, venne privatizzato e la maggioranza ( il 55% ) passò alla Fondazione MPS attraverso i rappresentanti del Comune, presenti con membri quasi tutti dell’area PD.

La Fondazione fonda il proprio sostegno, soltanto sui dividendi mentre le sue quote, pian piano vengono cedute a vari personaggi ( Caltagirone – Gnutti – ecc… ). 
Nel contempo, per remunerare gli azionisti, inizia a vendere anche le sue proprietà, immobili quali la tenuta di Fontanafredda ed i palazzi Monte Mario a Roma, partecipazioni Bancarie di San Paolo e Generali e cede anche la Cassa di Risparmio di Prato…

Ora, è ovvio che chi ne gode sono i nuovi azionisti, perché si ritrovano a gestire i risparmi di tutti quei poveri  Senesi, che adesso non hanno più una Banca Pubblica solida ( e che… esisteva da più di 500 anni), ma una Banca privata, quotata in Borsa e immersa in speculazioni finanziarie…

Infatti, il valore prima della privatizzazione era di circa 20 Miliardi di euro, mentre oggi ne vale poco meno di 2, con un titolo in totale caduta libera, ogni giorno che passa…
Inoltre la Fondazione, si ritrova oggi a non essere più maggioranza e con circa 10.000 dipendenti che rischiano il proprio posto di lavoro…

Storia di un saccheggio ( dal Blog la ” Rete del Grillo “ riporto quanto segue… )
– Banco Santander compra Antonveneta per 6, 6 miliardi di euro
– Banco Santander si accorge di aver fatto un pessimo affare, scorpora Interbanca da Antonveneta, valutata 1,6 miliardi, e cerca un compratore, il valore della banca reale è di circa 3 miliardi
– Monte dei Paschi compra Antoveneta per 10,3 miliardi pochi mesi dopo
– MPS si accolla anche il passivo di Antoveneta per 7,9 miliardi
– MPS valeva all’epoca 9 miliardi e compra Antoveneta che ha metà dei suoi sportelli (1.000 contro 2.000) per una cifra, 10,3 miliardi, superiore allo stesso valore di MPS
– MPS non ha 10,3 miliardi, quindi si indebita, il titolo crolla
– Per questa operazione il presidente di MPS, Mussari (ex presidente anche della Fondazione MPS) viene premiato con la presidenza dell’ABI, senza che nessun partito o organo di vigilanza si opponga…
– La procura della Repubblica di Siena apre un’inchiesta sull’enorme minusvalenza dell’operazione Antonveneta.
Pari circa a circa 14 miliardi di euro, 28.000 miliardi delle vecchie lire, una finanziaria, uno scandalo che rischia di far impallidire la Parmalat
– La Fondazione MPS, azionista di maggioranza di MPS, indica all’assemblea dei soci della banca la nomina di Alessandro Profumo alla carica di presidente.
Profumo ex Ad di Unicredit è rinviato a giudizio al tribunale di Milano con l’accusa di frode fiscale:
– Profumo punta subito sulla riduzione del personale pari a 4.300 senza avviare una causa come MPS contro i responsabili del disastro.
– La Fondazione deve vendere parte della sua proprietà azionaria di MPS e passa dal 55% al 35%
– Per evitare il fallimento di MPS, Monti eroga un prestito di 3,9 miliardi, cifra equivalente alla Imu sulla prima casa…
– Si parla di un “buco” di 14 miliardi all’assemblea degli azionisti del 25 gennaio 2013, il buco a cui si riferisce era la sottrazione di valore attraverso le operazioni legate ad Antonveneta
– Lunedì 28 gennaio 2013 i Pm che indagano sull’affare Antonveneta scoprono bonifici internazionali per 17 miliardi…
– Subito dopo emergono somme rilevanti che sarebbero rientrate in Italia attraverso lo Scudo Fiscale voluto dal PDL e approvato grazie all’assenza in aula di molti deputati del PD…

Cosa dire di fronte a questo furto ai danni dei soliti poveri e disgraziati risparmiatori italiani, ora in questo periodo di dibattito politico, sentiamo come tutti i nostri politici si sentono sdegnati dalla vicenda,  sentiamo il Prof. Monti dire: se parlo Bersani mi sbrana…, mentre Ingroia giustamente, sente odore di tangenti…
Ora mi chiedo… come andrà a finire???
Fallimento, Liquidazione o Commissariamento…???
Ho sentito dire che a breve la Banca emetterà una sottoscrizione dei Monti Bond per 3,9 Miliardi, in linea con le richieste dell’Eba, l’Autorità Bancaria Europea ed inoltre sembra che ci possa essere la possibilità che la Fondazione Mps, possa procedere alla cessione di un pacchetto di partecipazione, abbassando così la soglia della Fondazione stessa…
L’indirizzo della Banca d’Italia è quello di fare pulizia nei conti, operando in maniera chiara, come dei veri e propri commissari, garanti sia del patrimonio che dell’amministrazione.
Speriamo comunque, di poter scoprire presto, chi c’è stato dietro a questa speculazione finanziaria, dove questi miliardari bonifici sono giunti, chi ne ha potuto beneficiare… e  soprattutto quanti hanno permesso nuovamente a queste somme di rientrare in Italia, dalla porta principale godendo del cosiddetto ” scudo fiscale “…

Come vado ripetendo…, in particolare a coloro che si stupiscono quando vengono investiti dagli scandali e sembrano cadere dalle nuvole…: se hai scelto di andare dove pioveva merda, significa che hai saputo sentire bene…  da che parte soffiava il vento !!!