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Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva. Già… bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi!!!

Ho voluto vedere l’altra sera la fiction pubblicata sulla vita dell’autorevole nostra ricercatrice Rita Levi Montalcini e se pur deluso dalla narrazione che si è voluto dare a quella sceneggiatura, inserendo fatti inventati, come ad esempio la storia della figlia del custode che suona il violino, ciò che è risultato evidente da quella narrazione è la volontà di una donna a combattere in prima persona l’inutilità di una burocrazia incapace di saper andare oltre, di una gerarchia sociale che imponeva regole e dettami, prima maschilisti e poi con l’avvento del fascismo razziali… 

Brava l’attrice Elena Sofia Ricci, che da sola è riuscita a compensare la carenza di quel adattamento televisivo, ma che ha saputo far emergere in maniera intensa, non solo la figura di quella ricercatrice, bensì di una donna, capace di rinunciare alla propria vita sentimentale per mettere in luce le difficoltà di una società civile che non permetteva al genere femminile di farsi largo all’interno di quel mondo accademico… 

Inoltre – come accade ahimè ancora oggi a molti di noi – anch’ella ha dovuto combattere con la burocrazia e con quei funzionari incompetenti, incapaci di comprendere le esigenze di una ricercatrice di tale statura, ma si sa… la mancanza della politica di comprendere come la ricerca fosse essenziale per il nostro Pese e soprattutto per la nostra sanità, ha portato ad evidenziare – in questo periodo di emergenza pandemica – i ritardi e le difficoltà a cui purtroppo stiamo assistendo!!! 

Già… nella vita non bisogna mai rassegnarsi o arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi!!!

La mafia uccide solo d'estate??? No… la mafia uccide ogni giorno!!!

Ieri sera,  su Rai1, è andato in onda la fiction  “La mafia uccide solo d’estate – parte seconda” che racconta in modo allegorico, un periodo tragico della nostra storia nazionale e in particolare siciliana…

Mi piace vedere in quale modo “frivolo” ma che dico frivolo, meglio dire… superficiale, effimero, approssimativo, sì… viene raccontato quel momento doloroso, dove mafia, politica e imprenditoria collusa, insieme soprattutto ai miei molti conterranei… sono stati protagonisti in negativo di quel momento storico, poiché partecipi di tutte quelle atrocità, anche solo con i loro silenzi…
Mi piace osservare in quale modo banale viene raffigurato quel capo di Cosa nostra Totò Riina e quei suoi spietati fedelissimi… rappresentati da questa seconda fiction,  quasi fossero  rincoglioniti… già, veri e propri “fantozziani”, dimenticando nel contempo che proprio quei soggetti, hanno saputo tenere sotto scacco una nazione,  la nostra, per quasi trent’anni!!!
Ora di contro, il messaggio che si vuol far passare con questo sceneggiato, è quello di descrivere quel periodo, come un qualcosa di passato…. di concluso, finito, già potremmo dire che ormai quelle condizioni non esistono più, che possiamo stare tranquilli, d’altronde la mafia non uccide più… né d’estate e neppure d’inverno!!!

Ma allora è proprio vero, la mafia è stata definitivamente sconfitta dal nostro Stato!!!
Dobbiamo cominciare a pensare, che quei suoi affiliati nel tempo si siano pentiti ed abbiano iniziato a rendersi utili, hanno cominciato ad operare in maniera legale, lontani da quella criminalità organizzata…
Anche la politica si è slegata definitivamente da quel sistema corrotto, da quello scambio dei voti che permetteva a molti di loro di ricevere in cambio di denaro, migliaia e migliaia di voti…
Ormai queste cose non accadono più…
E cosa dire infine di quel sistema clientelare, che controllava qualunque cosa avveniva in questa nostra isola… è finito???
Se così fosse, saranno felici i nostri commercianti, imprenditori, negozianti. ambulanti, ecc… di sapere che a differenza d’allora, oggi, non sono più costretti a pagare quel odioso “pizzo” o a sottostare a quelle azioni violente  coercitive…
Ma d’altronde è sotto gli occhi di tutti… di quale mafia stiamo parlando, ormai di quell’associazione criminale non è rimasto più nulla… è stata sconfitta ed anche quel suo “capo dei capi” ed il suo socio, sono anch’essi defunti!!!
Come…??? Matteo Messina Denaro… è ancora libero… non l’hanno ancora preso dopo trent’anni di latitanza??? 
E va beh… forse chissà sarà anch’egli deceduto e poi perché preoccuparci, come dicevo sopra: la mafia non esiste più!!!
Ciò che rimane oggi si è sciolto..   di quella associazione criminale non resta più nulla, solo un racconto “divertente” da poter raccontare ai nostri figli o nipoti, ovviamente descrivendo il tutto in modo delicato, senza farli mai impaurire, descrivendo ad esempio immagini violente o riportando circostanze particolari, in modo delicato, affinché non abbiano ad inquietanti. .. 
Si… è meglio raccontargli una storiella fantastica, una di quelle spensierata, ad esempio si potrebbe puntare sull’esperienza ingenua di un bimbo, sì… sarebbe preferibile descrivere quel periodo attraverso una “fiction”, a modello commedia…
Si è giusto così… ridiamoci sopra, d’altronde si sa, la mafia non esiste più!!!

La mafia uccide solo d'estate??? No… la mafia uccide ogni giorno!!!

Ieri sera,  su Rai1, è andato in onda la fiction  “La mafia uccide solo d’estate – parte seconda” che racconta in modo allegorico, un periodo tragico della nostra storia nazionale e in particolare siciliana…

Mi piace vedere in quale modo “frivolo” ma che dico frivolo, meglio dire… superficiale, effimero, approssimativo, sì… viene raccontato quel momento doloroso, dove mafia, politica e imprenditoria collusa, insieme soprattutto ai miei molti conterranei… sono stati protagonisti in negativo di quel momento storico, poiché partecipi di tutte quelle atrocità, anche solo con i loro silenzi…
Mi piace osservare in quale modo banale viene raffigurato quel capo di Cosa nostra Totò Riina e quei suoi spietati fedelissimi… rappresentati da questa seconda fiction,  quasi fossero  rincoglioniti… già, veri e propri “fantozziani”, dimenticando nel contempo che proprio quei soggetti, hanno saputo tenere sotto scacco una nazione,  la nostra, per quasi trent’anni!!!
Ora di contro, il messaggio che si vuol far passare con questo sceneggiato, è quello di descrivere quel periodo, come un qualcosa di passato…. di concluso, finito, già potremmo dire che ormai quelle condizioni non esistono più, che possiamo stare tranquilli, d’altronde la mafia non uccide più… né d’estate e neppure d’inverno!!!

Ma allora è proprio vero, la mafia è stata definitivamente sconfitta dal nostro Stato!!!
Dobbiamo cominciare a pensare, che quei suoi affiliati nel tempo si siano pentiti ed abbiano iniziato a rendersi utili, hanno cominciato ad operare in maniera legale, lontani da quella criminalità organizzata…
Anche la politica si è slegata definitivamente da quel sistema corrotto, da quello scambio dei voti che permetteva a molti di loro di ricevere in cambio di denaro, migliaia e migliaia di voti…
Ormai queste cose non accadono più…
E cosa dire infine di quel sistema clientelare, che controllava qualunque cosa avveniva in questa nostra isola… è finito???
Se così fosse, saranno felici i nostri commercianti, imprenditori, negozianti. ambulanti, ecc… di sapere che a differenza d’allora, oggi, non sono più costretti a pagare quel odioso “pizzo” o a sottostare a quelle azioni violente  coercitive…
Ma d’altronde è sotto gli occhi di tutti… di quale mafia stiamo parlando, ormai di quell’associazione criminale non è rimasto più nulla… è stata sconfitta ed anche quel suo “capo dei capi” ed il suo socio, sono anch’essi defunti!!!
Come…??? Matteo Messina Denaro… è ancora libero… non l’hanno ancora preso dopo trent’anni di latitanza??? 
E va beh… forse chissà sarà anch’egli deceduto e poi perché preoccuparci, come dicevo sopra: la mafia non esiste più!!!
Ciò che rimane oggi si è sciolto..   di quella associazione criminale non resta più nulla, solo un racconto “divertente” da poter raccontare ai nostri figli o nipoti, ovviamente descrivendo il tutto in modo delicato, senza farli mai impaurire, descrivendo ad esempio immagini violente o riportando circostanze particolari, in modo delicato, affinché non abbiano ad inquietanti. .. 
Si… è meglio raccontargli una storiella fantastica, una di quelle spensierata, ad esempio si potrebbe puntare sull’esperienza ingenua di un bimbo, sì… sarebbe preferibile descrivere quel periodo attraverso una “fiction”, a modello commedia…
Si è giusto così… ridiamoci sopra, d’altronde si sa, la mafia non esiste più!!!

Assicurazioni: Truffe da oltre 1 milione di euro!!!

Solitamente sono le assicurazioni a non rispettare gli accordi stipulati… vedasi ad esempio alcune polizze tra cui quelle del ramo vita (o infortuni) oppure per danni a beni materiali, ed anche ahimè… nel ricercare somme non dovute, a soggetti che nulla hanno a che fare con esse..  
In questo caso però ad essere state fregate… sono state loro!!!
Già, il gruppo di professionisti, erano circa in venti, avevano escogitato il sistema di simulare incidenti stradali, il tutto condito dalla complicità di quegli abituali “colletti bianchi” tra medici, infermieri ed anche avvocati (ultimamente stiamo assistendo ad un nutrito gruppo di quell’ordine, che viene con molta assiduità sempre più coinvolto, per fortuna che tra essi, esistono anche professioni seri e onesti… ed il sottoscritto ha il piacere di conoscerne qualcuno…)!!!
Ritornando al raggiro, questi “signori”, procuravano alle false vittime dei proficui risarcimenti da parte delle compagnie assicurative….
Sono scattate le misure cautelari con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di numerose compagnie assicurative RC auto, corruzione e sostituzione di persona e falso: in sei sono finiti in carcere, 10 ai domiciliari ed altri 4 sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria… 
Dalle informazioni riportate, il danno alle assicurazioni, ammonterebbe ad oltre un milione di euro…
Si è saputo dalle indagini che il tutto era preparato nei migliori dei modi… tanto da fare concorrenza ad una fiction d’azione: il gruppo infatti, predisponeva i sinistri in dei giorni stabiliti, quello in cui tutti gli appartenenti a quel gruppo erano di turno… 
La scena era pronta… gli incroci stradali pure, i mezzi da far scontrare anche e gli attori partecipanti completavano il film…
Ovviamente, appena giunti nelle strutture ospedaliere vi erano di turno quegli ortopedici associati… che effettuavano quelle necessarie operazioni e prendevano atto dei sinistri, documenti che poi finivano nelle pratiche di risarcimento. 
Molti di quegli “attori” si è scoperto risultavano aver partecipato a decine d’incidenti stradali, anche con gli stessi automezzi…
Ed infine… ecco la stipula dei documenti necessari, la redazione dei falsi certificati diagnostici, l’attestazione di cure fisioterapiche, necessarie ad incrementare appositamente gli importi di risarcimento da parte delle Compagnie di Assicurazione… ed infine il gruppo dei legali, che allestiva quanto necessario e si predisponeva ad una eventuale mediazione, prima di essere costretti a dover procedere con una eventuale causa civile, a cui avrebbero ovviamente, in caso di vittoria, aggiunto le proprie commissioni…

Catania, altro che fiction "Gomorra"!!!


Nell’ultima serie… la terza, della fiction “Gomorra”, si racconta del figlio del boss di Secondigliano (Pietro Savastano) Gennaro, detti Genny, che costretto a rientrare nuovamente nella propria terra, escogita un sistema criminale, per mettere insieme, la propria società di servizi d’onoranze funebri da poco acquistata, con la disponibilità di alcuni soggetti, dipendenti all’interno dei cimiteri, degli ospedali o in  servizio presso le ambulanze, affinché avvisino tempestivamente i suoi uomini, su potenziali decessi… 

Nel vedere quelle puntate, ciascuno di noi avrà pensato, che quanto stesse accadendo in quello schermo, fosse certamente da attribuire alla fantasia, perché mai nella realtà, fatti del genere potevano accadere, ancor meno nella mia città etnea…
Ma purtroppo, ecco che quel pensiero positivo si è venuto a scontrare con la realtà dei fatti… anzi, quanto ora scoperto, supera di gran lunga quella stessa fiction e forse soltanto un grande scrittore di horror, qual’è Stephen King, avrebbe potuto prevedere una simile sceneggiatura…
La storia difatti raccontata da un pentito, durante un programma Tv, precisamente “Le Iene”, ha qualcosa d’incredibile; sembra che un barelliere, avrebbero iniettato dell’aria, nella vene di almeno tre persone anziane e malate… per poi suggerire ai loro familiari, un servizio “amico” di onoranze funebri a pagamento…
Alcuni mesi fa, avevo letto la trilogia di Poul Hoffman, il cui primo libro s’intitola ” La mano sinistra di Dio”… e qui, qualcuno si è innalzato a giustiziere, non tanto per portare a compimento quanto richiesto da un familiare e/o amico, infermo di un male incurabile o a causa di quella malattia, privato dei propri movimenti, tali da non permettergli di compiere quanto vorrebbe compiere, mi riferisco al provvedimento legislativo da pochi giorni approvato… di eutanasia e biotestamento…
Qui la gente non moriva per propria scelta (decisione quest’ultima che può essere condivisa o meno e ritengo impropria questa sede, per affrontare un tema così importante…), ma bensì, quanto realizzato, serviva a far guadagnare… 300,00 €. 
Ecco quindi che i Carabinieri di Catania, hanno arrestato un barelliere (ma ci sono altri due indagati per analoghi episodi…), con l’accusa di omicidio volontario e con l’aggravante d’aver agevolato gli interessi dell’associazione mafiosa…
Le indagini sembrano riguardano ben 50 casi… e secondo il collaboratore di giustizia, le morti avvenivano durante i trasporti dagli ospedali alle abitazioni dei pazienti, dimessi da quelle strutture sanitarie, poiché ormai in fin di vita.. 
Ed è per i sopracitati motivi, che nessuno tra i parenti di quei malati, sospettava nulla, in quanto giungevano già in agonia e il loro decesso, era previsto di li a poco… 
Ed allora, secondo quanto raccontato dal pentito, questi cosiddetti paramedici, durante quei trasporti, iniettavano aria nel sangue e i malati morivano di “embolia” appena erano giunti a casa… 
Ed era proprio durante quella circostanza dolorosa che questi paramedici, approfittavano per proporre ai parenti, il nominativo di un’agenzia d’onoranze funebri di loro conoscenza… dalla quale poi si è scoperto (grazie al pentito testimone), ricevevano 300 euro a salma…
Così, come in quella fiction camorrista, in questa ennesima storia, vi è lo zampino della nostra mafia…
Ovviamente ora i cittadini hanno rinominate quei mezzi di trasporto urgenti… “le ambulanze della morte” e d’altronde come dare loro torto…
Purtroppo…anche questa è Catania!!!

Tutto cambia affinché nulla cambi…

In questi giorni ho visto in streaming una fiction intitolata “Maltese. Il romanzo del commissario“… con protagonista Kim Rossi Stuart, collaborato da un cast eccellente, dove anche la comparsa più insignificante è stata interpretata da attori bravissimi…
Nulla a che fare con quelle serie televisive nelle quali, si cerca di ricreare ambienti e costumi siciliani con attori che definirli “cani” offende quel genere animale… 
Già definirli “scadenti” è quasi un merito, in particolare quando recitano e dimostrano quella improvvisata incapacità professionalità… e difatti, quando vengono proposti sceneggiati di quel tipo, con quegli attori “raccomandati”, dopo solo alcune scene, cambio e passo ad altro…
Questa viceversa, a differenza di quelle, è perfetta, per di più… ambientata in una Trapani bellissima degli anni 70’…
I colori, le immagini di quel territorio, i paesaggi di quella parte di Sicilia occidentale, sono posti in maniera scenografica e fanno da sfondo all’indagine del commissario… nondimeno, senza farsi “insudiciare” da tutti quegli omicidi che nel corso di quelle investigazioni vanno, di volta in volta, sopraggiungendo…
Il protagonista, Dario Maltese, fuggito anni prima come in molti dalla Sicilia, ritorna in quella sua terra, dove il padre, anch’egli commissario, si era suicidato molti anni prima, per le accuse infamanti e ingiuste, che lo avevano colpito…
Stessa fine aveva fatto il suo migliore amico, quando un giorno prima delle sue nozze era stato barbaramente assassinato, ed è il motivo principale che lo ha spinto nuovamente a ritornare in questa sua città natia…
Guardare oggi quella fiction, mi ha fatto comprendere come, da allora ad oggi… nulla sia cambiato… anzi tutto è rimasto inalterato!!!
Sì… sono cambiati gli uomini delle istituzioni, quelli dei servizi deviati, i mafiosi, i politici, i partiti i governo e d’opposizione, gli imprenditori, gli uomini di chiesa, le marionette della PA, tutti “pupi” di un sistema che ha continuato a tenere le fila ed i cui “pupari” si sono tramandati negli anni quell’eredità, da padre in figlio…
Mi piace la dicitura che compare alla fine della fiction che dice: “i personaggi riportati potrebbero essere reali, ma rappresentano nomi e vite sostanzialmente di fantasia“…. 
E’ bellissima questa frase, chissà forse ci si è resi conto durante la realizzazione della fiction, di quanto la verità di quella sceneggiatura, non fosse poi così lontana, dalla realtà che negli anni, noi siciliani abbiamo vissuto e che purtroppo ancora oggi, stiamo subendo!!! 
Ho letto sul web che ad ispirare questa fiction sia stato il commissario Cassarà… assassinato sotto la propria abitazione il 6 agosto del 1985, insieme ai due agenti dell scorta, da un gruppo di nove uomini armati di mitragliatori (AK-47), appostati sulle finestre e sui piani dell’edificio in costruzione di fronte alla propria palazzina…
L’agente Roberto Antiochia, che era uscito dall’auto per aprire lo sportello a Cassarà, venne violentemente colpito dagli spari e cadde a terra davanti al portone di ingresso dello stabile, mentre Natale Mondo (l’altro agente di scorta) restò illeso, riuscendosi a riparare sotto l’automobile bersagliata dai colpi dei killer, ma sarà ucciso anch’egli il 14 gennaio 1988…
Il commissario Cassarà, spirò sulle scale di casa tra le braccia della moglie Laura, accorsa in lacrime dopo aver visto l’accaduto insieme alla figlia dal balcone della propria abitazione… 
Stranamente – come per il giudice Borsellino – dopo l’assassinio (e/o contemporaneamente a esso), sparisce in questura la sua agenda, dove si presume fossero annotate informazioni importanti…
Sembra retorico… ma tutti coloro che hanno provato a cambiare questa terra, che hanno voluto combattere in prima linea, sono finiti ammazzati… mentre tutti gli altri, già coloro che hanno scelto di allontanarsi e dirigersi verso la capitale, casualmente negli anni, hanno occupato posizioni prestigiose di governo… 
Ma… forse la storia non è quella che abbiamo letto in tutti questi anni, forse nulla centra con quanto riportato da quei media fortemente legati a quei poteri “occulti” che hanno fatto in modo di limitare o filtrare, tutte quelle notizie sconvenienti… a discapito di quel giornalismo libero, che oggi, finalmente grazie al web, dimostra di essere certamente più coraggioso!!!
Quella Sicilia degli anni 70’… non è minimamente lontana da quella del 2017, dove la lotta per la verità si trova a scontrarsi quotidianamente con la prevaricazione, i ricatti, le coercizioni e le intimidazioni, e via discorrendo… in un territorio costantemente violentato, da abusi e sopraffazioni…
Ma tanto lo sappiamo bene, è tutto predisposto alla perfezione: affinché tutto cambi… per non dover cambiare!!!