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Scoperte banche abusive che operano in tutta Italia!!!

E’ stata scoperta una rete abusiva bancaria che raccoglieva denaro da fonti indeterminate per quindi riciclarlo attraverso operazioni illegali e/o false fatturazioni. 

A seguito di alcuni controlli mirati, la Gdf di Brescia ed il “Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata”, hanno eseguito in questi giorni nelle province della Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, alcune disposizioni di perquisizione e sequestro…

I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura di Brescia nei confronti di 31 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere, prestazione abusiva di servizi di pagamento, auto-riciclaggio, riciclaggio, il tutto aggravato dalla transnazionalità del reato.
Difatti, l’indagine della Gdf, ha permesso di scoprire l’esistenza di un’associazione per delinquere che svolgeva di fatto un’attività bancaria abusiva offrendo dei pacchetto a seconda dei servizi richiesti; in particolare ai membri della comunità cinese che per l’appunto, utilizzavano una serie di servizi di pagamento abusivi, in quanto consentiti ai soli istituti di credito di moneta elettronica e/o di pagamento autorizzati, a cui si associava l’emissione e l’utilizzo di fatture false, per monetizzare quest’ultime, attraverso denaro di provenienza illecita, poiché proveniente da attività di riciclaggio…
Secondo le indagini della Procura, il sistema si basava nel riutilizzare denaro contante raccolto dalla comunità cinese nei vari centri che veniva quindi riutilizzato per colmare le esigenze di monetizzazione del settore delle fatture false, i cui pagamenti sarebbero già stati precedentemente immessi nel circuito finanziario – ora oggetto d’indagine – e conseguentemente drenati dall’economia, eludendo così i controlli sull’antiriciclaggio.
Per beneficiare dell’anonimato, gli associati avrebbero fatto ricorso a due modalità operative di trasferimento, da una parte l’utilizzo di applicazioni informatiche crittografate, dall’altra l’uso del sistema “Fei Chen” consistente nel trasferimento di denaro non tracciato su base fiduciaria…
Infine, attraverso la raccolta e il trasferimento di denaro queste banche “cinesi” avrebbero determinato la creazione su tutto il territorio nazionale di banche abusive, le quali, utilizzando canali finanziari paralleli, hanno potuto aggirare il sistema di prevenzione antiriciclaggio, riuscendo così a far uscire – in maniera non tracciabile – un’ingente quantità di denaro, agevolando così quelle associazioni per delinquere dedite ad attività criminali nel campo economico-finanziario. 
Diceva bene Henry Kissinger: “I Cinesi, avendo fatto a meno di noi per 5000 anni, pensano di poter continuare a farne a meno”!!!

Il "tallone d'Achille" nelle organizzazioni mafiose…

Sì… perché a differenza di quanto si possa pensare, anche le associazioni criminali possiedono un punto debole e quest’ultimo è costituito dalle tracce che lasciano dietro di sé, in particolare nei movimenti di denaro connessi alle attività, più o meno legali, svolte…

Si tratta quindi di verificare lo sviluppo di quelle tracce, ad esempio come riportavo nel post di ieri, attraverso un’indagine patrimoniale si prova a seguire il flusso di denaro, quasi sempre (si scoprirà essere) di provenienza illecita e quindi ciò fa comprendere come bisogna attenzionare in maniera minuziosa –nel corso delle investigazioni da parte degli organi inquirenti – il reticolo di prove documentali, le quali dovranno esse precise e dettagliate, affinché possano successivamente essere confermate in qualsivoglia possibile riscontro.

Difatti, attraverso questa particolare metodologia si potrà giungere ad accertare le responsabilità di ciascun soggetto indagato e di tutta la rete di connivenze e complicità che, a qualunque livello, hanno permesso a quel fenomeno certamente illegale, di affermarsi e prosperare.

Più questi risultati verranno verificati e quindi saranno apprezzati, maggiori saranno le possibilità di comprendere quali movimenti di denaro sono stati utilizzati per quelle particolari attività produttive, certamente legate alla criminalità organizzata, ma non solo, seguendo le tracce dei movimenti di denaro, si potrà facilmente ricostruire un quadro probatorio capace di far luce non solo sui reati commessi, fine a se stessi, ma anche su quei metodi coercitivi utilizzati nello specifico quale mezzo per delinquere.

Non è casuale, d’altronde, che proprio queste organizzazioni criminali abbiano saldamente assunto il controllo di molte attività lucrose; quest’ultime infatti per funzionare in maniera perfetta, richiedono non soltanto un’articolata organizzazione, ma soprattutto hanno necessità di avere accanto un  ampio collegamento esterno con soggetti posti ciascuno in strutture pubbliche e/o uffici istituzionali, ed è proprio per questi motivi che diventa difficile agli organo competenti, far emergere nel corso delle indagini, eventuali complicità o ancor più dimostrare un possibile legame o affiliazione con quell’associazione mafiosa.

Per tumulare prima… basta pagare!!!

Ci si meraviglia di un sistema che va avanti così da anni, eppure tutti sanno che quanto avviene in quel ambiente cimiteriale rappresenta una consuetudine…

Certo, ora che il problema è emerso a Bagheria, sembrano tutti sorpresi, come se quelle modalità corruttive, non sono applicate di regola anche in tutte le altre realtà cittadine… 
Perché diciamolo, questa è una pratica che a fatto comodo a molti, in particolare a quanti non hanno avuto l’educazione di voler attendere il proprio turno…
Il sottoscritto ad esempio ne ha avuto riprova alcuni giorni fa proprio qui a Catania…
Dopo aver pagato (con il bancomat) presso l’ufficio comunale (adiacente al faro) gli oneri previsti, mi è stato comunicato dal responsabile che la tumulazione di mia madre era programmata per essere i terzi, in quanto vi erano altre due salme prima della mia…
Mi sarei aspettato di ricevere quantomeno un documento che attestasse quell’ordine di tumulazione, ma non mi fu consegnato nulla, anzi alla domanda di ricevere la fattura per il pagamento effettuato, il responsabile mi ha gentilmente risposto che quanto  richiesto, non poteva essere evaso, ma avrei potuto ritirare quella fattura, (nello stesso ufficio) il mese successivo…
Bene… anzi male, l’indomani mattina rivolgendomi agli addetti presso quell’area a deposito cimiteriale, e ricordando l’ordine di ingresso alla tumulazione, nessuno ne sapeva nulla…
Ho fatto presente che – secondo quanto mi era stato detto dal funzionario – mia madre doveva essere in ordine la terza, ma la scusa fu che il fax non era ancora giunto – si perché a Catania nel 2018 la corrispondenza viaggia ancora con il fax… un oggetto talmente superato, che ormai in molti paesi del terzo mondo, viene esposto nei musei,  ma non nella nostra città etnea, già non qui dove è ancora tanto di moda; forse quegli addetti non sanno che nel frattempo è nata l’email o ancor meglio la “PEC”, ma forse questa seconda procedura di posta certificata, risulta troppo garantista e non permette eventuali metodologie clientelari…
Comunque dopo alcuni minuti, mi fu confermato che la nostra tumulazione da 3° era inaspettatamente scesa a 14° a causa sempre di un fax che erroneamente non era giunto in tempo…
Tutti a dirmi… “purtroppo, ci dispiace, non è colpa nostra, la linea telefonica, ecc…”, ed il sottoscritto – non certo in vena in quella circostanza di fare polemica – ha risposto: “Ma non è più semplice inviare ogni mattina, un responsabile presso quell’ufficio, in modo da prendere egli, direttamente lì, l’ordine di prenotazione??? Sarebbe certamente più semplice e non darebbe adito a creare (in ciascuno di noi) dei dubbi sulla sua legittimità, ma soprattutto eviterebbe tutte quelle accese lamentele e discussioni…
La risposta datami fu sempre la stessa: “Si ma vede, purtroppo, ci dispiace, non è colpa nostra, la linea telefonica, ecc…”; allora a quel punto (eravamo giunti alla 6° tumulazione…) con molta “savoir-faire” e senza dare importanza a ciò che stava accadendo intorno a me, rivolgendomi a mia sorella ad alta voce gli dissi: certo è strano che uno che sa di essere 3°… – basta d’altronde verificare l’ordine di pagamento del bancomat – si ritrova, non si comprende come… 14°!!! Domattina farò l’ennesimo esposto in Procura!!!
Sono passati dieci minuti e mia sorella viene avvisata che la prossima tumulazione è la nostra!!!
Ecco quindi giungere un furgone con il solo autista… e debbo aggiungere che per fortuna dinnanzi alla cappella fossero presenti i nostri muratori, altrimenti era impossibile far scendere la salma…
Dovrei continuare con gli ulteriori costi previsti, consegnati in contanti perché a sentir loro, non è possibile istallare un POS a causa della mancanza della line telefonica, tutto il contrario di quanto prevede a breve l’obbligo sui pagamenti in contanti presso igli uffici pubblici, a cominciare dal 2019!!! 
D’altronde. basterebbe un semplice router con una scheda prepagata o ancor meglio una Adsl con il servizio tipo Linkem ed il problema sarebbe immediatamente risolto… 
Ma chissà, forse è proprio ciò che si vuole: I problemi non vanno risolti, ma viceversa,  vanno creati appositamente, affinché ci si possa mettere le mani!!!
Ecco perché non mi meraviglia leggere sulla corruzione all’interno di quell’area cimiteriale di Bagheria, per accorciare i tempi di tumulazione delle salme…
L’organizzazione – hanno scoperto le forze dell’ordine – hanno gestito quelle operazioni per ottenere dei profitti illeciti…
Come sempre avviene sono scattate le misure cautelari e in molti sono finiti ai domiciliari… accusati a vario titolo  di associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Dalle indagini è emerso che taluni impiegati, erano appartenenti ad un’organizzazione criminale che si sarebbe occupata di ottenere una rapida tumulazione delle salme, indipendentemente dall’ordine cronologico d’ingresso, riducendo, così, notevolmente i tempi di attesa in camera mortuaria vista l’indisponibilità generale di loculi.
Sono stati documentati inoltre diversi reati a scapito dei defunti e dei familiari, per liberare loculi all’interno del cimitero da destinare a salme “segnalate” dai corruttori…
Come dico sempre… il problema non è di chi abusa durante l’esercizio delle proprie funzioni, ma di tutti quei cittadini che non sanno rispettare le regole e pretendono “corrompendo” di ottenere quelle agevolazioni personali, anche quando queste non sono richieste… si dai defunti!!! 
E si… perché a quei defunti, poco importa se saranno i primi o l’ultimi della lista, già…  è proprio come diceva in quella sua poesia il grande Totò: “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive, nuje simmo serie…appartenimmo à morte!!!”.   

Se la giustizia è questa… si comprende il perché la maggior parte dei cittadini delinque!!!

18 anni e 8 mesi all’assassino di Noemi, accoltellata e sepolta viva…
Come non ricordare l’omicidio stradale di un 19enne, causato da un autista che si trovava sotto l’effetto di alcol e droga… ha semplicemente patteggiato la pena a due anni…   
E cosa dire di quell’individuo che ha investito e ucciso una donna incinta di 5 mesi: l’indulto gli ha cancellato la pena; già era stato condannato a due anni e mezzo ma non farà neanche un giorno…
Oppure la responsabile dell’operatore del 118, che ha sottovalutato la situazione e ritardato l’invio del soccorso… un caso di questi giorni dove per l’appunto ad un paziente grave è stata inviata la guarda medica (intervenuta dopo quasi un ora), invece di far sopraggiungere immediatamente l’ambulanza: il paziente è morto e l’operatrice a causa della prescrizione, non verrà condannata… 
Ecco… potrei andare avanti così, con vicende più o meno similari, per ogni giorno dell’anno!!!
Ovviamente non parlo delle vicende giudiziarie più “soft”, come ad esempio quelle legate al mondo della corruzione, del malaffare, di tutti quegli aspetti non violenti, ma pur sempre legati alla criminalità organizzata… 
Per la maggior parte di questi reati, le pene sono… possiamo dire palliative!!! 
Sì… fanno solitamente sorridere!!!    
Già… l’impressione che viene data a tutti noi, è che con l’attuale giustizia nessuno paghi o se sono quelle le pene a cui si va incontro, viene da chiedersi se non sia più semplice delinquere, tanto alla fine cosa si rischia…???
E difatti è proprio questo uno dei motivi che porta oggi molti miei connazionali, ma soprattutto una grossa fetta degli extracomunitari presenti nel nostro Paese a sceglierlo, perché sanno che da noi, qualunque reato commettono, verrà dai magistrati dichiarato impunibile… ed eccoli quindi, dopo solo pochi giorni, nuovamente per strada a delinquere… 
La Legge è uguale per tutti”, ma quando mai… non è vero o per meglio dire non è così, perché chi delinque passa a causa delle nostre aule di giustizia, dal torto alla ragione!!!
D’altronde con un sistema giudiziario come il nostro, nel quale non vi è alcuna garanzia di certezza della pena, dove si vuole andare???
Prescrizioni, indulti, riduzioni, sconti, e tutti quei meccanismi giuridici previsti, affinché quei  246.000 “azzeccagarbugli” (il dato numerico mi è stato confermato ieri, durante il XXXIV convegno nazionale realizzato dall’Ordine Forence e presentato in Piazza Dante),  possano trovare quelle giuste escamotage per i loro clienti, affinché non abbiano a compiere neppure un giorno di detenzione… 
Sì… possiamo aggiungere che il nostro sistema legislativo manca di tutti quei necessari presupposti, per avere una giustizia equa!!!
Concludo con la frase di una mamma a cui hanno ucciso una figlia: “Non c’è soddisfazione di nulla, mia figlia non c’è più!!! Mi aspettavo quantomeno 30 anni, ma fossero 50 o 100, non basterebbero una vita intera per un gesto come quello compiuto…”!!!
E difatti con una giustizia come quella attuale, come si può sperare che i reati diminuiscano???

Assicurazioni: Truffe da oltre 1 milione di euro!!!

Solitamente sono le assicurazioni a non rispettare gli accordi stipulati… vedasi ad esempio alcune polizze tra cui quelle del ramo vita (o infortuni) oppure per danni a beni materiali, ed anche ahimè… nel ricercare somme non dovute, a soggetti che nulla hanno a che fare con esse..  
In questo caso però ad essere state fregate… sono state loro!!!
Già, il gruppo di professionisti, erano circa in venti, avevano escogitato il sistema di simulare incidenti stradali, il tutto condito dalla complicità di quegli abituali “colletti bianchi” tra medici, infermieri ed anche avvocati (ultimamente stiamo assistendo ad un nutrito gruppo di quell’ordine, che viene con molta assiduità sempre più coinvolto, per fortuna che tra essi, esistono anche professioni seri e onesti… ed il sottoscritto ha il piacere di conoscerne qualcuno…)!!!
Ritornando al raggiro, questi “signori”, procuravano alle false vittime dei proficui risarcimenti da parte delle compagnie assicurative….
Sono scattate le misure cautelari con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di numerose compagnie assicurative RC auto, corruzione e sostituzione di persona e falso: in sei sono finiti in carcere, 10 ai domiciliari ed altri 4 sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria… 
Dalle informazioni riportate, il danno alle assicurazioni, ammonterebbe ad oltre un milione di euro…
Si è saputo dalle indagini che il tutto era preparato nei migliori dei modi… tanto da fare concorrenza ad una fiction d’azione: il gruppo infatti, predisponeva i sinistri in dei giorni stabiliti, quello in cui tutti gli appartenenti a quel gruppo erano di turno… 
La scena era pronta… gli incroci stradali pure, i mezzi da far scontrare anche e gli attori partecipanti completavano il film…
Ovviamente, appena giunti nelle strutture ospedaliere vi erano di turno quegli ortopedici associati… che effettuavano quelle necessarie operazioni e prendevano atto dei sinistri, documenti che poi finivano nelle pratiche di risarcimento. 
Molti di quegli “attori” si è scoperto risultavano aver partecipato a decine d’incidenti stradali, anche con gli stessi automezzi…
Ed infine… ecco la stipula dei documenti necessari, la redazione dei falsi certificati diagnostici, l’attestazione di cure fisioterapiche, necessarie ad incrementare appositamente gli importi di risarcimento da parte delle Compagnie di Assicurazione… ed infine il gruppo dei legali, che allestiva quanto necessario e si predisponeva ad una eventuale mediazione, prima di essere costretti a dover procedere con una eventuale causa civile, a cui avrebbero ovviamente, in caso di vittoria, aggiunto le proprie commissioni…

Conosciuta la legge, "provato"… l'inganno!!!

Il Procuratore generale della Cassazione, Mario Fresa, ha chiesto alla sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, di applicare la sanzione più severa… che è la rimozione dall’ordine giudiziario, a carico della giudice Silvana Saguto (ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo), sospesa da oltre due anni dalla funzioni e dallo stipendio.
La Saguto, sotto procedimento penale a Caltanissetta, risponde di oltre 30 “incolpazioni disciplinari”, tra cui – si legge testualmente nelle contestazioni – “l’avere usato la qualità di presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo per instaurare indebiti rapporti personali con amministratori giudiziari di compendi sequestrati dal medesimo tribunale al fine di conseguire vantaggi ingiusti per sé e i suoi familiari, anche per tamponare la situazione critica in cui versava il suo nucleo familiare a fronte di un tenore di vita tutt’altro che congruo rispetto alle entrate ufficiali”.
Sempre secondo il Pg, le condotte del magistrato sono state “improntate alla violazione dei doveri di correttezza, diligenza, riserbo e equilibrio e l’interesse personale e familiare ha soppiantato completamente quello di giustizia che si è rivelato l’unica spinta motrice e ispiratrice dei suoi comportamenti”.
L’ex presidente della Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, avendo compreso dal processo in corso a Caltanissetta, che l’inchiesta per corruzione e abuso d’ufficio, ha chiesto al Csm di essere collocata a riposo per inabilità, cioè per ragioni di salute… 

La richiesta puntava ad essere accolta, affinché il procedimento disciplinare che la vede coinvolta con la richiesta della condanna e la rimozione dall’ordine giudiziario, potesse finire nel nulla… 

Infatti, se fosse stata accettata quella richiesta, l’ex presidente, avrebbe avuto diritto di chiedere la corresponsione di quanto le è stato finora tagliato dalla retribuzione da quel novembre 2015, da quando cioè è stata sospesa dal Csm dalle funzioni e dallo stipendio, a seguito dell’inchiesta di Caltanissetta…
Da oltre due anni l’ex presidente di sezione percepisce infatti un assegno di mantenimento pari a un terzo della retribuzione.
I tempi però per l’accoglimento della richiesta di pensionamento per malattia non sono semplici, perché bisogna accertare anche con perizie, la sussistenza dell’inabilità e se sia tale da giustificare il collocamento a riposo.

Difatti la giudice, avrebbe dovuto presentarsi davanti al Csm per difendersi, ma ha preferito presentare un certificato medico, spiegando di essere ricoverata in una clinica privata, ma dalla visita fiscale, sembrerebbe che non sussistano condizioni gravi di salute…
Certo questa vicenda… e quelle emerse in questi giorni, con una serie di magistrati coinvolti in inchieste per corruzione, associazione a delinquere, abuso d’ufficio e falso… non fa fare una bella figura a tutta la magistratura della Repubblica Italiana, depositaria per l’appunto di quel potere giudiziario che ora viene messo fortemente in discussione e che di fatto penalizza anche il lavoro di quei loro colleghi, che agiscono ogni giorno con principi di lealtà ed onesta…
Non ricordo dove ho letto questa frase, ma è molto significativa per il periodo che stiamo attualmente vivendo: “Beati gli umili… perché’ saranno umiliati. Beati gli assetati di giustizia… perché saranno giustiziati“!!!

Ecco cosa ci ha lasciato il 2017: 10.000 indagati, 3.000 condannati in primo grado, ed altri 7.000, in attesa di giudizio…


La lista è naturalmente “provvisoria”, poiché ogni giorno in continuo aumento…

Ovviamente tra quei nominativi, una grossa fetta è rappresentata dai nostri politici, ma anche da quanti fanno parte di quel apparato istituzionale…
Già, i nomi ci sono tutti…  e la cosa assurda, è che tra questi, troviamo anche alcuni Magistrati, arrestati, inquisiti o semplicemente sospettati… sì… una categoria quelle delle toghe, a volte amata ma il più delle volte odiata dagli stessi cittadini, a seconda dei periodi storici… 
I reati in genere a cui assistiamo sono diversi e vanno dalla corruzione, collusione con la criminalità organizzata, interesse privato in atti d’ufficio, associazione per delinquere, tangenti negli appalti, abuso d’ufficio, bustarelle varie, fino a giungere ai processi addomesticati per assolvere e/o scarcerare quegli uomini legati ad associazioni criminali… 

Ovviamente servono a poco i trasferimenti d’ufficio oppure i procedimento disciplinari, perché quando uno è marcio dentro… continuerà ad esserlo successivamente anche in altri uffici!!! 

Comunque, la parte più consistente, in particolare nella nostra regione, è rappresentata da coloro che fanno parte di quell’associazione mafiosa… cioè, da quanti promuovono, dirigono e organizzano quell’associazione stessa, da tutti coloro che facendone parte direttamente, si avvalgono di quel vincolo associativo, per poter usare quella forza coercitiva dell’intimidazione…
Poi c’è il resto dei soggetti, quelli che non fanno parte direttamente dell’organizzazione, ma che si sono assoggettata ad essa al solo scopo, di acquisire in modo diretto o indiretto la gestione degli appalti o comunque il controllo di quelle attività economiche, da cui si ottengono concessioni, autorizzazioni, e servizi pubblici, al fine di realizzare profitti o vantaggi, certamente ingiusti per sé o per altri…
D’altronde queste attività economiche, gestite dai soliti “prestanome” (e sì… peraltro come come far finta che ancora oggi, nel 2018, la maggior parte di queste, non sia di fatto, sotto il controllo di quel gruppo “tentacolare”…), intendono assumere il controllo del territorio, garantendo a differenza dello Stato, quei posti di lavoro ricercati dai cittadini, gli stessi che poi successivamente, garantiranno quel flusso di voti necessari, per gli amici politici proposti… certamente “corrotti”!!!

Inoltre, grazie a queste società “affiliate”, si potranno ripulire tutte le somme ricevute dalle attività illecite, per finanziare, in tutto o in parte, sia le stesse, oppure per procedere a realizzarne di nuove, dall’apparenza  “limpide”, ma ovviamente controllate dal gruppo “Cosa Nostra Spa“…
Si… qualcuno vorrà provare a illuderci elencando i provvedimenti messi in atto, dai sequestri alle confische, della decadenza dei diritti delle licenze di commercio all’ingrosso o al dettaglio, di quelle revocate concessioni e diritti d’utilizzo per opere o forniture…
Sì… ma come tutti sanno, per ovviare a quanto sopra, basterà aprire una nuova società, cambiarne i rappresentanti legali (con nuovi disponibili prestanome), bypassare tutte le vecchie commesse acquisite, obbligando quei loro clienti a scegliere ora questa nuova società, ed il gioco è fatto!!!
Già, sembra di trovarsi a quel “gioco dell’oca”, l’avete presente, dove a volte, quando sì è giunti quasi alla fine,  si è costretti a ritornare nuovamente all’inizio: ecco qui è la stessa cosa, tutto dopo un po’ ritorna come prima, con lo Stato che – ripartendo nuovamente da quella casella iniziale– si ritrova ahimè… sempre ad inseguire!!!

E li chiamano "professionisti": Avvocati, medici, cancellieri, commercialisti, politici, funzionari, tutti indagati per corruzione!!!

Sono in 102 gli indagati, con 33 misure cautelari già spiccate…
Il sistema purtroppo, l’ennesimo, era perfettamente collaudato!!!
Si trattava di truffare l’INPS ed in ciò, bisogna ammetterlo, erano stati bravi, visto che con quel sistema, hanno saputo derubare l’Ente di circa un milione di euro…
Ovviamente, starete pensando che dietro quella truffa vi siano abituali delinquenti o che dietro questa vicenda, ci sia la ben nota associazione criminale/mafiosa…
No… questa volta, quei malviventi non centrano nulla!!! 
In questa occasione gli organizzatori sono degli insospettabili soggetti, quelli dai colletti “grigi”, una serie di professioni a cui non basta possedere quanto già hanno ottenuto con quelle proprie professioni, ma debbono –chissà forse per giungere a fine mese- organizzare truffe, per poter avere sempre di più… beh, ora aggiungeranno a quel loro professionale Cv, anche questa vergogna!!!
Ma chi sono in fondo questi soggetti…???
Tralascio come sempre i nomi… ciò che importa d’altronde è sapere di cosa si occupavano: ecco quindi che in quella lunga lista troviamo, studi di consulenze fiscali, avvocati, medici specialisti, direttori dell’Istituto di previdenza, vicepresidenti di consigli comunali, liberi professionisti, personale interno agli Ospedali, collaboratori di patronati e persino tre cancellieri e un assistente giudiziario del Tribunale di Patti (ME).
Come diceva quel film di Marco Tullio Giordana: “La meglio gioventù“!!!
Il gruppo peraltro era in grado di far avere pensioni di invalidità civile a chi non ne aveva diritto, ed eguale situazione accadeva per le indennità di accompagnamento e lo status di portatore di handicap!!!
L’associazione a delinquere era in grado, attraverso questo gruppo (chiamiamoli…) “professionisti”, di avere falsi certificati medici che attestavano varie patologia mediche che, a seconda della gravità, venivano pagate in maniera differente; ad esempio quella cardiologica costava all’incirca 200,00 euro, mentre quella ortopedica 150,00 euro…. 
Questa mattina però… sono finiti in arresto, grazie ai carabinieri di Messina. 
Naturalmente nel gruppo vi erano anche i cosiddetti “procacciatori di clienti“, questi s’interessavano di raccogliere, attraverso i propri patronati, quei possibili soggetti, che potevano essere interessati a ricevere una eventuale pensione d’invalidità…
Certo ora il problema sta nel sequestrare quei loro conti o le proprietà immobiliari, che certamente saranno state intestate a familiari e/o ai soliti prestanome…
Difatti, la GdF di Patti ha finora operato un sequestro preventivo equivalente per circa 500.000 euro… sicuramente molto meno delle ingenti somme incassate da quei soggetti, nel corso degli anni…
Ora che la mega truffa ai danni dell’Inps è stata scoperta, sono stati contestati a quegli indagati, tutta una serie di reati: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa, falso in atto pubblico, falsa perizia, ecc… 
Cosa aggiungere, ormai non mi meraviglio più di niente, come ad esempio di leggere consueti giri di tangenti, sofisticati sistemi per lucrare a scapito dei cittadini onesti… perché di questo si tratta, di vedere le difficoltà che hanno alcuni soggetti portatori di reali patologiche, a cui non vengono riconosciute le corrette erogazione per quegli handicap, mentre di contro, vedasi quanto accaduto sopra, taluni soggetti ben organizzati, siano riusciti in maniera indebita, ad approfittare di quelle erogazioni a vario titolo… togliendo quanto necessario a chi realmente ne aveva non solo diritto, ma soprattutto bisogno!!!
Qualcuno ora si starà convincendo che da ora in poi, il sistema diventerà “blindato” e di queste situazioni non ne accadranno più!!!
Ma il sottoscritto sa già come andrà a finire… e debbo aggiungere che pensandoci… mi viene da piangere!!! 
Ma questa volta, desidero modificare quel finale triste ed allora preferisco immaginarmi un’altra storia!!!
Già, voglio pensare che un giorno questi signori truffaldini, non riescano ad ottenere dal nostro sistema previdenziale quelle prestazioni richieste; sì… immagino di come, quelle domande, verranno “stranamente” negate dall’Ente, pur essendo quei soggetti di cui sopra, in possesso dei requisiti necessari…
Quanto sopra ovviamente, perché nel contempo il responsabile di quell’ufficio, sarà qualcuno che –allora come oggi– per autorizzare quelle corrette prestazioni, chiederà loro… un lauto compenso!!!
E la storia si ripete…   

E li chiamano "professionisti": Avvocati, medici, cancellieri, commercialisti, politici, funzionari, tutti indagati per corruzione!!!

Sono in 102 gli indagati, con 33 misure cautelari già spiccate…
Il sistema purtroppo, l’ennesimo, era perfettamente collaudato!!!
Si trattava di truffare l’INPS ed in ciò, bisogna ammetterlo, erano stati bravi, visto che con quel sistema, hanno saputo derubare l’Ente di circa un milione di euro…
Ovviamente, starete pensando che dietro quella truffa vi siano abituali delinquenti o che dietro questa vicenda, ci sia la ben nota associazione criminale/mafiosa…
No… questa volta, quei malviventi non centrano nulla!!! 
In questa occasione gli organizzatori sono degli insospettabili soggetti, quelli dai colletti “grigi”, una serie di professioni a cui non basta possedere quanto già hanno ottenuto con quelle proprie professioni, ma debbono –chissà forse per giungere a fine mese- organizzare truffe, per poter avere sempre di più… beh, ora aggiungeranno a quel loro professionale Cv, anche questa vergogna!!!
Ma chi sono in fondo questi soggetti…???
Tralascio come sempre i nomi… ciò che importa d’altronde è sapere di cosa si occupavano: ecco quindi che in quella lunga lista troviamo, studi di consulenze fiscali, avvocati, medici specialisti, direttori dell’Istituto di previdenza, vicepresidenti di consigli comunali, liberi professionisti, personale interno agli Ospedali, collaboratori di patronati e persino tre cancellieri e un assistente giudiziario del Tribunale di Patti (ME).
Come diceva quel film di Marco Tullio Giordana: “La meglio gioventù“!!!
Il gruppo peraltro era in grado di far avere pensioni di invalidità civile a chi non ne aveva diritto, ed eguale situazione accadeva per le indennità di accompagnamento e lo status di portatore di handicap!!!
L’associazione a delinquere era in grado, attraverso questo gruppo (chiamiamoli…) “professionisti”, di avere falsi certificati medici che attestavano varie patologia mediche che, a seconda della gravità, venivano pagate in maniera differente; ad esempio quella cardiologica costava all’incirca 200,00 euro, mentre quella ortopedica 150,00 euro…. 
Questa mattina però… sono finiti in arresto, grazie ai carabinieri di Messina. 
Naturalmente nel gruppo vi erano anche i cosiddetti “procacciatori di clienti“, questi s’interessavano di raccogliere, attraverso i propri patronati, quei possibili soggetti, che potevano essere interessati a ricevere una eventuale pensione d’invalidità…
Certo ora il problema sta nel sequestrare quei loro conti o le proprietà immobiliari, che certamente saranno state intestate a familiari e/o ai soliti prestanome…
Difatti, la GdF di Patti ha finora operato un sequestro preventivo equivalente per circa 500.000 euro… sicuramente molto meno delle ingenti somme incassate da quei soggetti, nel corso degli anni…
Ora che la mega truffa ai danni dell’Inps è stata scoperta, sono stati contestati a quegli indagati, tutta una serie di reati: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa, falso in atto pubblico, falsa perizia, ecc… 
Cosa aggiungere, ormai non mi meraviglio più di niente, come ad esempio di leggere consueti giri di tangenti, sofisticati sistemi per lucrare a scapito dei cittadini onesti… perché di questo si tratta, di vedere le difficoltà che hanno alcuni soggetti portatori di reali patologiche, a cui non vengono riconosciute le corrette erogazione per quegli handicap, mentre di contro, vedasi quanto accaduto sopra, taluni soggetti ben organizzati, siano riusciti in maniera indebita, ad approfittare di quelle erogazioni a vario titolo… togliendo quanto necessario a chi realmente ne aveva non solo diritto, ma soprattutto bisogno!!!
Qualcuno ora si starà convincendo che da ora in poi, il sistema diventerà “blindato” e di queste situazioni non ne accadranno più!!!
Ma il sottoscritto sa già come andrà a finire… e debbo aggiungere che pensandoci… mi viene da piangere!!! 
Ma questa volta, desidero modificare quel finale triste ed allora preferisco immaginarmi un’altra storia!!!
Già, voglio pensare che un giorno questi signori truffaldini, non riescano ad ottenere dal nostro sistema previdenziale quelle prestazioni richieste; sì… immagino di come, quelle domande, verranno “stranamente” negate dall’Ente, pur essendo quei soggetti di cui sopra, in possesso dei requisiti necessari…
Quanto sopra ovviamente, perché nel contempo il responsabile di quell’ufficio, sarà qualcuno che –allora come oggi– per autorizzare quelle corrette prestazioni, chiederà loro… un lauto compenso!!!
E la storia si ripete…   

Mafia Capitale??? No… ma quale mafia…

Se pur oggi sono stato vittima mio malgrado (insieme alle mie figlie) di un incidente stradale, finito immediatamente in una testata giornalistica: 
http://www.lurlo.info/it/auto-fa-testacoda-in-tangenziale-traffico-rallentato/ 
e dovendo quindi cambiare quel mio spensierato programma, sono rientrato nuovamente a casa, ed allora eccomi qui a completare un post che, avevo iniziato a preparare ieri sera, dopo aver ascoltato della sentenza su “mafia-capitale” che, per quanto si è compreso, nulla possiede di “associazione mafiosa”…

Credo difatti che la stessa procura di Roma, sarà rimasta allibita o – secondo un mio parere – alquanto sorpresa d’apprendere del mancato riconoscimento della componente mafiosa (Art. 416 bis), se pur su quella vicenda (si è d’altronde all’inizio…) vi sono ancora da compiere due gradi di giudizio, ma soprattutto ritengo che dovranno emergere, molti di quegli intrecci, che finora sono stati occultati o quantomeno, non sono stati rivelati…
Ormai… il sottoscritto ha compreso come funzionano le vicende giudiziarie in questo paese, in particolare quando queste presentano al loro interno (oltre a quei componenti criminali…), personaggi pubblici importanti, uomini appartenenti a quel sistema politico/istituzionale, che determina l’ago della bilancia di quel potere che di fatto, controlla e gestisce tutto…     
Potrei considerarla una vera e propria strategia “giuridica“, nella quale solitamente al primo grado… si ha una sentenza favorevole, al secondo grado una condanna e al terzo una piena assoluzione!!!
Quante volte abbiamo visto sentenza analoghe, non è certo la prima volta che succedono circostanze simili, in particolare qui da noi in Sicilia, quando si è trattato di includere la parola mafia a certe vicende “scottanti” giudiziarie…
La cosa assurda, è che anche i nostri media, avevano definito la vicenda “mafia- capitale”, per cui, qualcosa di mafioso, ci doveva pur essere, eppure in quel processo si è riusciti, ad eliminare anche quel giudizio…
Certo l’opinione pubblica resta alquanto sbigottita… e tutto ciò determina una critica considerazione al lavoro di quei pubblici ministeri, che si vedono annullare tutto il lavoro compiuto… mettendo quasi in dubbio, che quanto fatto, fosse totalmente errato!!!
Qualcuno potrebbe obbiettare che in fondo il Tribunale di Roma ha soltanto ridimensionato il 416 bis, derubricandolo a semplice 416, e cioè, associazione per delinquere…
Bene… buono a sapersi, la prossima volta che qualche soggetto vorrà costituire una associazione criminale, sa oggi, entro quali parametri dovrà rimanere per non incorrere in una organizzazione “mafiosa”…
D’altronde è stato chiarito che, non vi è stata di fatto una coercizione violenta per intimidire gli imprenditori… quest’ultimi, pur di ottenere gli appalti, si sono spontaneamente sottomessi… 
Certo nessuno dice… che il più delle volte, una frase detta è più pericolosa di un gesto violento, non per nulla si dice che “le parole sono peggio di uno schiaffo“.
E’ ovvio che il Tribunale così facendo, ha di fatto cancellato questa tesi… anche perché in caso contrario si sarebbero spalancate le porte di un precedente giuridico pericolosissimo…
Sicuramente ora, la procura di Roma, ricorrerà in appello, come sempre…
Ricordate cosa diceva il candidato Cetto La Qualunque, nel film “Qualunquemente??? 
La Mafia non esiste… è un’invenzione della stampa!!!
Ed ora… ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma!!!

Associazione a delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, truffa e falso… alla faccia delle "misure di prevenzione"!!!

Sull’insuccesso delle “misure di prevenzione”, avete avuto modo in questi anni di leggere pubblicamente, quanto il sottoscritto ha evidenziato…
Per cui oggi, non mi meraviglio di ricevere ulteriori conferme, di cui a suo tempo, avevo esternato forti dubbi e di cui ancora oggi, debbo ricevere riscontri… anche se “qualcuno” all’interno di quei palazzi istituzionali, crede che me ne se dimenticato!!!
Per fortuna che diversamente da queste strutture, a Caltanissetta si è continuato ad operare senza alcun timore reverenziale, difatti, ora comprendo meglio, quando a suo tempo mi venne dalla stessa consigliato… e cioè d’indirizzare per “competenza” il tutto alla Procura di Messina…
Ma io ho preferito soprassedere, in quanto ho estrema fiducia sull’operato della nostra Procura di Catania e ritengo giusto saper attendere i tempi necessari della giustizia, d’altronde si sa… da noi ci sono inchieste ben più importanti che hanno maggiori priorità…
Ritornando al processo per illeciti in corso a Caltanissetta, nella gestione della sezione misure di prevenzione di Palermo, il Gup ha ammesso la costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia, del Comune di Palermo e di tutte le amministrazioni giudiziarie delle società destinatarie di provvedimenti della sezione all’epoca in cui era presieduta dal giudice Silvana Saguto, magistrato ora imputato di corruzione!!!
Sono 18 gli imputati per i quali si dovrà decidere il rinvio a giudizio e sono tutti accusati a vario titolo di: associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, truffa e falso!!!
Per chi non ricordasse la vicenda giudiziaria, tra gli imputati del magistrato (Silvana Saguto) vi sono anche il marito, il padre ed un figlio… a cui vanno aggiunti, l’ex prefetto di Palermo (Francesca Cannizzo), un colonnello della Dia e i colleghi giudici Lorenzo Chiaramonte, Tommaso Virga e Fabio Licata…
Certamente una spiacevole vicenda, visti i soggetti coinvolti… e potete comprendere con quante difficoltà sono state condotte quelle indagini e quali pressioni, politico/istituzionali la procura di Caltanissetta (in particolare il procuratore della Repubblica -presso il tribunale di Caltanissetta- Amedeo Bertone e i procuratori  aggiunti Lia Sava e Gabriele Paci e al sostituto procuratori Stefano Luciani), avrà dovuto subire, affinché il caso venisse di fatto “contenuto”!!!  
Perché al “sistema” non fa bene che certe notizie vengano divulgate… anzi solitamente si cerca di “insabbiarle“, d’altronde parliamo di livelli talmente alti, che possiamo considerare quei ruoli “intoccabili”, soggetti la cui immagine professionale ed il ruolo rappresentato, è da considerarsi… inattaccabile!!!
Ed ora, che si è avuta conferma, dell’inefficienza di quei criteri di legalità su cui era fondato il sistema delle misure di prevenzione, a cominciare dalla possibile “incapacità” (o forse è meglio dire… attitudine) di controllo del giudice delegato, alla scelta di quegli uomini posti a custodi delle quote sequestrare/confiscate, per concludersi con la gestione delle attività, più o meno lecite, di quegli amministratori giudiziari, supportati da consulenze varie, affidate a famigliari e amici, beneficiando inoltre di compensi smisurati, rispetto ad una qualsivoglia gestione ordinaria, svolta da un serio professionista (certamente più competente…in quel ruolo) che forse, non avrebbe di fatto consentito negli anni, una gestione improntata alla disonestà!!!
Le imprese a causa di ciò sono fallite e quando lo Stato non c’è riuscito a farle soccombere… ci hanno pensato alcuni suoi dipendenti (certamente loro… creditori privilegiati), ma alla fine ciò che è certo è che il sistema di prevenzione – con questi suoi uomini e donne – è stato totalmente fallimentare!!!
Nel frattempo si attende… ci saranno un susseguirsi di ribaltamenti di quei gradi di giudizio, gli anni scivoleranno nell’oblio e chissà se noi tutti… giungeremo mai a scoprire, qual’era l’equa verità!!!
D’altronde forse è quello che in –accordo di tutte le parti in causa- di fatto si desidera!!! 
Lasciare che tutto si concluda in totale silenzio!!!  
   

Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa, ecc…

Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa e violazione delle normative bancarie, sono solo alcune delle accuse alle quali dovrà rispondere un nostro senatore della Repubblica, eletto sotto le fila dei vari partiti del cavaliere (Forza Italia, Popolo delle libertà, coalizioni di centro-destra, ecc…), nonché coordinatore del Pdl… ed ora, insieme ad altri 45 imputati, dovrà chiarire quanto accaduto a l’ex Credito Cooperativo Fiorentino…
Intanto è stato condannato a nove anni di reclusione per la bancarotta, di cui due per truffa ai danni dello Stato per i contributi irregolari ricevuti per le testate “Il Giornale della Toscana” e “Metropoli”…
L’hanno definita la “banca-bancomat” del senatore… perché veniva usata a suo completo piacimento e basava la propria presenza sul mercato, grazie alla disinvoltura con la quale essa stessa, versava finanziamenti a taluni imprenditori amici, con i quali ovviamente legava, andava instaurando una fitta rete di clientele.
Le indagini condotte dai magistrati hanno evidenziato come lo stesso senatore di Ala “Alleanza liberal popolare per le autonomie”, abbia ampliato anche alle attività editoriali i propri affari, pubblicando “Il Giornale della Toscana” come dorso regionale de “Il Giornale”… (sempre di proprietà del cavaliere ) ed il settimanale Metropoli.
L’ipotesi di accusa da parte dei Pm, è che le due cooperative editrici delle testate (la Società Toscana Edizioni srl e la Sette Mari scarl), sarebbero servite esclusivamente ad accaparrare fondi pubblici per l’editoria, non essendo per nulla in regola con i requisiti richiesti… 
Ciò nonostante, le stesse, dal 2005 al 2009 hanno incamerato più di 4 milioni di euro di contributi… ci fosse mai qualcuno che controlla… mai!!!
D’altronde il sistema si basa sempre sulla stesse regole illegali… dove decine di finanziamenti vengono erogate a società riconducibili agli amici politici, nelle nuove vesti di imprenditori…
Contratti irregolari basati su operazioni fittizie, l’abituale sistema delle scatole cinesi che avrebbe favorito una schiera di società appartenenti allo stesso gruppo, movimenti finanziari che vanno a dirigersi verso noti paradisi fiscali, alcune di queste società, fatte pian piano sparire amministrativamente, attraverso ben noti processi di liquidazione o con interventi pilotati di fallimento e via discorrendo… alla fine di quanto compiuto, giunge come sempre in ritardo lo Stato, che richiede per quelle attività illecite i soliti risarcimenti: nel caso specifico 42 milioni di euro per contributi erogati, comprensivi ovviamente degli interessi!!!
Se qualcuno di voi è convinto, che un solo centesimo rientrerà nelle casse dello Stato, fatemelo sapere… si accettano scommesse!!!
Comunque come sempre per giungere ad un verdetto, sì è dovuto attendere ben 70 udienze, con oltre 3.600 pagine processuali, con un senatore della repubblica (delle banane…) condannato e il nostro Stato, che -come ormai da troppo tempo- non fa certamente una bella figura agli occhi del mondo…
Già, se dovessimo contare tutti coloro che in questi anni sono stati indagati a vario titolo dalla magistratura, credo che oggi, starebbero certamente ancora lì seduti…

Si precisa altresì che, le foto con il logo “il fatto quotidiano”, sono state scaricate direttamente da google immagini.

Vieni da me… in Italia, per delinquere!!!

Vieni da me…
abbracciami e fammi sentire che… 
son solo stupide fobie…
Vieni da me…
per vivere ancora quei giorni di… incantevole follia… 
e ridere di questo paese…
dove tutto quanto è solamente… pura pazzia…
e ridere… di questo paese…
illegale… e senza giustizia…
e ridere… d’incantevole evasioni, spasso e poesia…
e ridere di questi giorni… 
dove stare in Italia è puro svago e poesia…
Vi ricordate il titolo della canzone delle Vibrazioni… è perfetta per rappresentare quanto dalle intercettazioni è stato fatto emergere e cioè che i delinquenti, dialogando tra loro, vanno esprimendo:  “vieni in Italia… è il paese perfetto per delinquere“…
Credo che non bisogna aggiungere altro alle parole pronunciate dall’Avvocato Giulia Bongiorno, che prendendo spunto dal caso di Ivan (il russo), ha usato parole forti per dire che “in Italia non vi è certezza della pena e che le espulsioni non vengono eseguite”!!!
Ha aggiunto inoltre, “abbiamo pene bassissime, processi rapidi e premi per evitare lungaggini, ma chi delinque torna in circolazione e (strano a dirsi) sono sempre gli stessi”!!!
D’altronde, alcuni mesi fa, lo stesso procuratore generale della Corte di Appello d Bologna, Ignazio De Francisci, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, aveva lanciato l’allarme riguardo le leggi, a suo riguardo, troppo poco severe, dichiarando come le nostre carceri, siano troppo “comode” e gli sconti di pena offerti, spingono i criminali stranieri (in particolare quelli dell’Est) a venire in Italia, dove è stato dimostrato che hanno… una vita facile.
Il solo dato che negli ultimi anni, i reati commessi dagli stranieri, siano aumentati a dismisura, dimostra come il sistema carcerario stia di fatto entrando in crisi, a causa dell’alto numero di presenze, rispetto alla reale capienza di quelle strutture…
In più c’è da dire che il 30% dei detenuti è straniero, sebbene la popolazione immigrata presente in Italia sia del 8,5%…
Ciò dimostra come, gli immigrati, delinquono in media, circa 4 volte in più… a cui vanno sommati i gravi rischi derivati dallo scambievole rapporto di conoscenze e amicizie che si vanno, ogni giorno, sviluppando all’interno di quei penitenziari e che determinano di fatto, forti collaborazioni esterne tra essi, sia per quanto concerne la gestione di attività criminale, che in azioni violente…
Ma come dicono al telefono… venite qui da noi!!!

Quando i figli seguono le "orme" dei padri…

L’Antico testamento (Esodo 20,2-17) riporta: “Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Chissà… almeno nella Bibbia possiamo  sperare in una vera giustizia, visto che nella vita quotidiana di ognuno di noi, la giustizia etica e quella sociale, non trova per nulla applicazione…
Sì… non bisogna andare lontano, basti per esempio analizzare i genitori di alcuni attuali rappresentanti delle nostre cariche dello Stato, per comprendere da se… come non ci sia alcuna giustizia!!!
Se poi a quei genitori, sommiamo i figli, parenti e vari affini… allora l’immondezzaio è completo!!!
Oggi comunque non parliamo di quei figli… anche perché in questo momento sono più impegnati al “Sì” del referendum e a cercare quegli ultimi voti disponibili!!! 
Ecco il perché parliamo di un’altra corruzione… quella delle grandi opere pubbliche!!!
Parliamo di alta velocità… e chi poteva esserci tra le persone coinvolte, se non i figli dell’ex ministro dei trasporti e quello dell’ex ragioniere generale dello Stato!!!
Incredibile… ma quando mai, sembra ogni volta che si cada dalle nuvole!!!
In tutto sono ventuno gli arrestati nell’inchiesta della procura di Roma ed altri quattordici sono quelli richiesti dai pm di Genova, per un’altra inchiesta ad essa collegata. 
Tra gli indagati per corruzione compaiono Giuseppe Lunardi (figlio dell’ex ministro e attuale responsabile di Rocksoil, l’azienda di progettazione di cui è proprietaria la famiglia Lunardi) e Gian Domenico Monorchio (figlio dell’ex Ragionere generale dello stato) accusato di corruzione, ma non del reato associativo.
In arresto inoltre, sono finiti dirigenti o ex di Cociv, tra cui l’attuale presidente Michele Longo e il vice Ettore Pagani, ai domiciliari, oltre a vari imprenditori. 
Cociv è formata da Salini Impregilo (64%), Società italiana condotte d’acqua (31%) e Civ (5%) ed è il cosiddetto “general contractor” dell’infrastruttura, cioè, l’appaltatore principale a cui sono stati assegnati in dieci anni quasi 4 miliardi di finanziamenti pubblici (deliberati progressivamente dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica) per la realizzazione dell’opera.
Longo è inoltre presidente del consorzio Reggio Calabria Scilla che gestisce il macro lotto della Salerno Reggio Calabria che “dovrebbe” essere inaugurato a fine anno…
Un altro ruolo fondamentale – secondo gli inquirenti – sul meccanismo corruttivo è stato svolto da De Michelis, ingegnere abruzzese che lavora per una grande società di ingegneristica la “Sintel Engeniering” che secondo l’accusa è controllata da Monorchio jr. 
Al centro delle indagini il “Direttore dei lavori” (come ripeto sempre… senza il quale, diventerebbe difficile realizzare certe congiunture criminali…) delle tre opere, che è anche suo socio di fatto, dell’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
L’ingegnere De Michelis e l’imprenditore Gallo sarebbero il punto di contatto tra le inchieste di Roma e Genova.
Giro delle solite tangenti e mazzette, grazie a questi appalti… 
Potrei dire che… sono più di trent’anni che sento sempre le stesse cose, dove, soliti personaggi ed ora anche i loro figli, (dopotutto se i padri sono ladri… cosa ci si potrebbe aspettare dai propri figli…) vengono coinvolti nei soliti reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione… Nient’altro???
Personaggi che, secondo la Guardia di Finanza (in un caso documentato), si sono venduti per una tangente da 10 mila euro: “missione compiuta, secondo indicazioni ricevute“, commentava l’imprenditore intercettato.
Nell’inchiesta della procura di Roma c’è un particolare che riporta perfettamente quanto vado riportando da tempo… (e non mi stancherò mai di ripeterlo…), cioè, di come sia importante la condivisione del sistema, da parte di chi corrompe e di chi viene corrotto. 
Rappresenta quella visione universale, ormai adottata dalla moltitudine… per raggiungere quel medesimo obiettivo e cioè: L’ARRICCHIMENTO ILLECITO!!!
Questo infatti dice uno degli indagati al telefono- si raggiunge, solo e soltanto se… c’è “l’amalgama”, che consente a tutti di poter coltivare il proprio orticello…
E’ inutile farsi la guerra… meglio e più proficua la pace… e De Michelis, aveva ricreato quel cosiddetto “Amalgama”…
Un accordo celato nel quale si faceva fare alle imprese ciò che volevano, ed in cambio quest’ultime… ricambiavano con mazzette…
L’importante è restare tutti amici… per far si che non si creino difficoltà ma soprattutto, che nessuno avesse di che lamentarsi…
Un modo “preventivo” ma efficace di evitare contrasti e lotte interne nel gruppo corruttivo!!!
La verità è che siamo un paese di disonesti, ognuno a modo suo, chi più… e chi meno, non si dice dopotutto: Tali padri, tali figli!!!

Quando i figli seguono le "orme" dei padri…

L’Antico testamento (Esodo 20,2-17) riporta: “Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione”.
Chissà… almeno nella Bibbia possiamo  sperare in una vera giustizia, visto che nella vita quotidiana di ognuno di noi, la giustizia etica e quella sociale, non trova per nulla applicazione…
Sì… non bisogna andare lontano, basti per esempio analizzare i genitori di alcuni attuali rappresentanti delle nostre cariche dello Stato, per comprendere da se… come non ci sia alcuna giustizia!!!
Se poi a quei genitori, sommiamo i figli, parenti e vari affini… allora l’immondezzaio è completo!!!
Oggi comunque non parliamo di quei figli… anche perché in questo momento sono più impegnati al “Sì” del referendum e a cercare quegli ultimi voti disponibili!!! 
Ecco il perché parliamo di un’altra corruzione… quella delle grandi opere pubbliche!!!
Parliamo di alta velocità… e chi poteva esserci tra le persone coinvolte, se non i figli dell’ex ministro dei trasporti e quello dell’ex ragioniere generale dello Stato!!!
Incredibile… ma quando mai, sembra ogni volta che si cada dalle nuvole!!!
In tutto sono ventuno gli arrestati nell’inchiesta della procura di Roma ed altri quattordici sono quelli richiesti dai pm di Genova, per un’altra inchiesta ad essa collegata. 
Tra gli indagati per corruzione compaiono Giuseppe Lunardi (figlio dell’ex ministro e attuale responsabile di Rocksoil, l’azienda di progettazione di cui è proprietaria la famiglia Lunardi) e Gian Domenico Monorchio (figlio dell’ex Ragionere generale dello stato) accusato di corruzione, ma non del reato associativo.
In arresto inoltre, sono finiti dirigenti o ex di Cociv, tra cui l’attuale presidente Michele Longo e il vice Ettore Pagani, ai domiciliari, oltre a vari imprenditori. 
Cociv è formata da Salini Impregilo (64%), Società italiana condotte d’acqua (31%) e Civ (5%) ed è il cosiddetto “general contractor” dell’infrastruttura, cioè, l’appaltatore principale a cui sono stati assegnati in dieci anni quasi 4 miliardi di finanziamenti pubblici (deliberati progressivamente dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica) per la realizzazione dell’opera.
Longo è inoltre presidente del consorzio Reggio Calabria Scilla che gestisce il macro lotto della Salerno Reggio Calabria che “dovrebbe” essere inaugurato a fine anno…
Un altro ruolo fondamentale – secondo gli inquirenti – sul meccanismo corruttivo è stato svolto da De Michelis, ingegnere abruzzese che lavora per una grande società di ingegneristica la “Sintel Engeniering” che secondo l’accusa è controllata da Monorchio jr. 
Al centro delle indagini il “Direttore dei lavori” (come ripeto sempre… senza il quale, diventerebbe difficile realizzare certe congiunture criminali…) delle tre opere, che è anche suo socio di fatto, dell’imprenditore calabrese Domenico Gallo.
L’ingegnere De Michelis e l’imprenditore Gallo sarebbero il punto di contatto tra le inchieste di Roma e Genova.
Giro delle solite tangenti e mazzette, grazie a questi appalti… 
Potrei dire che… sono più di trent’anni che sento sempre le stesse cose, dove, soliti personaggi ed ora anche i loro figli, (dopotutto se i padri sono ladri… cosa ci si potrebbe aspettare dai propri figli…) vengono coinvolti nei soliti reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e tentata estorsione… Nient’altro???
Personaggi che, secondo la Guardia di Finanza (in un caso documentato), si sono venduti per una tangente da 10 mila euro: “missione compiuta, secondo indicazioni ricevute“, commentava l’imprenditore intercettato.
Nell’inchiesta della procura di Roma c’è un particolare che riporta perfettamente quanto vado riportando da tempo… (e non mi stancherò mai di ripeterlo…), cioè, di come sia importante la condivisione del sistema, da parte di chi corrompe e di chi viene corrotto. 
Rappresenta quella visione universale, ormai adottata dalla moltitudine… per raggiungere quel medesimo obiettivo e cioè: L’ARRICCHIMENTO ILLECITO!!!
Questo infatti dice uno degli indagati al telefono- si raggiunge, solo e soltanto se… c’è “l’amalgama”, che consente a tutti di poter coltivare il proprio orticello…
E’ inutile farsi la guerra… meglio e più proficua la pace… e De Michelis, aveva ricreato quel cosiddetto “Amalgama”…
Un accordo celato nel quale si faceva fare alle imprese ciò che volevano, ed in cambio quest’ultime… ricambiavano con mazzette…
L’importante è restare tutti amici… per far si che non si creino difficoltà ma soprattutto, che nessuno avesse di che lamentarsi…
Un modo “preventivo” ma efficace di evitare contrasti e lotte interne nel gruppo corruttivo!!!
La verità è che siamo un paese di disonesti, ognuno a modo suo, chi più… e chi meno, non si dice dopotutto: Tali padri, tali figli!!!

La mappa del malaffare… non è poi così lontano da noi!!!

Ecco la mappa aggiornata a ieri del malaffare, ovviamente e da considerarsi provvisoria, perché viene rinnovata continuamente da nuove indagini in corso…
Ciò che comunque mi colpisce di più è questo essere del tutto Italiani e vorrei descriverlo con un esempio accaduto al sottoscritto ieri mattina, in Corso Sicilia: avevo appena parcheggiato l’auto, quando due amici mi hanno fermato per salutarmi; ho offerto loro il caffè e mentre parlavamo, del più e del meno, tre signore, sedute accanto, con molta animosità, discutevano dell’attuale politica e di tutte queste continue ruberie… 
A sentir loro, non era giusto che questi imprenditori collusi con i politici, approfittassero proprio di questo ns. sistema collaudato ovviamente marcio, ed anche di quanti, preposti al controllo (impiegati pubblici), approfittavano di quelle poche migliaia di euro, per chiudere un’occhio, anzi tutti e due…
Dopo alcuni minuti, sono arrivate altre quattro persone, due uomini e due donne, che si univano alla discussione – ora… in piedi, con le tre signore di prima, dicevano: non è giusto, non è corretto, dove è finita quella professionalità di un tempo, quella correttezza morale che un tempo ci contraddistingueva tutti… ora dov’è???
A quel punto, pensavo tra me e me, guarda…, forse finalmente si stanno iniziando a risvegliare quei sentimenti giusti, valori morali di correttezza e giustezza da troppo tempo ormai assopiti ed ecco che allora “entusiasmato” da quanto involontariamente ascoltato… esprimevo questa ammirazione, ai miei due interlocutori…

Ma come sempre accade…, le illusioni hanno breve vita… e mi sono state immediatamente distrutte, quando, uno dei due mi ha detto: caro Nicola, quelli hanno il coraggio di parlare, ma sono i primi a mancare!!!

Vedi, tutti questi accanto, lavorano all’Assessorato proprio qui dietro, questa mattina hanno già timbrato i loro cartellini ( badge ) ed ora sono qui al Bar…
Posso assicurarti, che nel corso dell’intera giornata lavorativa, li vedrai passare almeno altre quattro/cinque volte… c’è chi va a farsi la spesa e ritorna con le buste del supermercato Simply, altri vanno al mercato a fare shopping alla fiera, poi c’è chi va alla Posta o in Banca per ragioni personali, ed infine ci sono quelli che passeggiano e discutono, quasi sempre davanti a questo Bar…
Sono tutti moralisti con gli altri, ma ognuno di loro non è certamente meglio di quelli che hanno appena arrestato!!!
Era proprio vero… il vero dilemma infatti non è quanto rubi o come rubi… il vero problema è che si è ladri per natura, si ruba quel poco che viene loro offerto… in questo caso per esempio, il rispetto era rappresentato dal proprio orario di lavoro… che non viene rispettato… dopotutto con quali meriti si è giunti alla propria assunzione???
Chissà forse immeritata…, perché ottenuta sotto chissà dietro quale “raccomandazione“, forse proprio da quei politici che ora tanto si suole criticare… ma che al momento opportuno si è andati a cercare, ci si è in modo “supplichevole” prostrati e ottenuto “leccando” ciò per cui si era andati…, adesso, ci si dedica “sponsorizzandoli “a vita e restituendo quando chiamati il favore ricevuto, attraverso il proprio voto e dei propri familiari… anch’essi in attesa di un’ulteriore favore personale!!! 
E’ vero… è proprio questa la nostra Italia… e questi, ne sono i loro degni rappresentanti!!! 
Che dire, sembrava finito il periodo di tangentopoli, ma siamo qui ogni 10 anni a ripetere le stesse cose e purtroppo, il lavoro della magistrature che sarebbe dovuto servire – non tanto a colpire e condannare questi cosiddetti malfattori – ma in primiss, ad infondere in ogni cittadino quella precisa convinzione, che non esiste l’impunità eterna e che nel consacrarsi alle attività di corruzione o a quei continui compromessi, non devono mai dimenticare che il venire scoperti… è solo una questione di tempo!!      
Ovunque si metta un dito, si scopre l’acqua calda… anzi no… caldissima; ladri di ogni forma e genere, sia nel pubblico che nel privato… ed è la dimostrazione di un cancro che, in tutti questi anni, nessuno ha mai voluto seriamente sradicare!!!
Come concludere…, ho l’impressione che dove guardi c’è ovunque malaffare…, mi chiedo quindi, non è che forse… è proprio l’Italia stessa ad essere un’associazione a delinquere???