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Tutela condòmini: presentata la proposta di legge!!!

Giorno 13 c.m. sono chiamato per l’ennesima volta quale teste a un procedimento giudiziario “penale” che ha come oggetto il rinvio a giudizio di un ex amministratore di condominio!!!

Una vicenda assurda che dal 2018 non si è ancora conclusa (quantomeno come dicevo non nel procedimento penale, visto che almeno in quello civile, svoltosi proprio in questi giorni, l’amministratore è stato condannato…) e posso altresì aggiungere come soltanto per quel voler essere a tutti i costi tenace, ma soprattutto, grazie a quell’essere libero da coercizioni legate a concetti quali “ricatto e/o compromesso”, mi è stato possibile giungere a questo risultato, pur avendo pagato – per quell’impegno svolto (gratuitamente) – con la freddezza, sì… nei rapporti personali; mi riferisco ai molti amici e conoscenti, proprietari anch’essi di appartamenti di quello stesso Villaggio, che avrebbero preferito (da parte del sottoscritto) un atteggiamento più “elusivo”, ma non solo questi, anche coloro che in quel Villaggio, da oltre trent’anni, hanno potuto beneficiare sia sotto il profilo professionale che lavorativo…   

Mi permetto quindi di riportare nuovamente il mio più profondo sconforto, avendo costatato le difficoltà, ma soprattutto i tempi che la giustizia ha richiesto prima di poter giungere (e ancora oggi non so come finirà questa vicenda giudiziaria, so soltanto che fino ad oggi è stata rinviata ben due volte, con motivazioni estremamente banali, per non dire moralmente “indegne”, visto che – nei confronti del sottoscritto – non si è tenuto conto neppure che per ragioni di lavoro – essendo in trasferta – sono stato costretto a prendere tre giorni di permesso per il viaggio, pagarmi ogni volta l’aereo, recarmi quindi a mie spese presso il Tribunale di Messina, aggiungo… costi che naturalmente lo Stato non rimborsa, per poi alla fine essere rimandato nuovamente ad altra data!!!) ad una sentenza definitiva, anche quando dalla semplice lettura dei documenti contabili, si evidenziava in maniera chiara quanto fosse accaduto, ma stranamente, anche coloro che avrebbero dovuto verificare quanto denunciato ( mi riferisco ad una delle forze di Polizia di Catania, con competenza generale in materia economica e finanziaria, già…per fortuna che conservo il protocollo di ricevuta…) non lo ha fatto, viceversa da quanto professionalmente compiuto dai colleghi del Comando di Taormina e dalla PG di Messina, ufficio diretto dal Tenente Colonnello Siligato!!! 

Nel confermare quindi quanto sia d’accordo sulla proposta di legge presentata, mi permetto di condividere sull’argomento un video pubblicato su TGR e riproposto nella pagina di Facebook: https://www.facebook.com/patrizia.alessi/videos/1497125621136894 

“È inaccettabile che i condòmini si ritrovino a pagare grossi debiti non fatti ma accumulati da quella minoranza di amministratori che tuttavia non adempie al proprio dovere” a dichiararlo è la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli che oggi a Torino, insieme alla capogruppo in circoscrizione 7 Patrizia Alessi, ha presentato la Proposta di Legge “Tutela condomini”. 

“La proposta – spiega Montaruli – prevede l’introduzione dell’obbligo da parte dei fornitori di comunicare ai condòmini, e non soltanto all’amministratore, qualora si sia raggiunti debiti per oltre 10 mila euro. 

In questo modo si attiva un “campanello d’allarme” per i condòmini che possono prontamente chiedere spiegazioni, senza vedersi un giorno staccare le utenze per morosità”.

Nel caso del Condominio “Albesiano” – racconta la capogruppo Alessi – noi condomini ci siamo ritrovati all’improvviso con circa 550 mila euro da ripagare!!! 

Il nostro immobile è stato il primo con Decreto di revoca giudiziale di un noto amministratore di condominio torinese rivelatosi infedele. Speriamo che questa proposta di legge tuteli tanti altri condomini.

Ne riproporvi quindi i due post sulla vicenda sopra raccontata:

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/tribunale-di-messina-quanta-amarezza.html

https://nicola-costanzo.blogspot.com/2023/08/tribunale-di-messina-quanta-amarezza.html

Vi consiglio anche il seguente link, che ha come obiettivo il testo di legge scritto da Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, partendo da un caso specifico, come quello del condominio “Albesiano”: 

https://www.torinotoday.it/video/proposta-legge-contro-amministratori-infedeli-condomini-insolventi.html?fbclid=IwAR0AT2C2XeD_EpwfFiPMEK4HSNjRLn2JfI-gJbEPbLe4NAgUK2HdsyLClak

Presidente Mattarella: “diventare più responsabile nei confronti… dei figli e nipoti con gesti contro lo spreco”!!! Già…

Le parole espresse dal Presidente della Repubblica sono di una persona virtuosa: “Ciascuno di noi è chiamato a diventare più responsabile nei confronti del pianeta, dei nostri figli e dei nostri nipoti con gesti contro lo spreco”. 

Parole che incitano alla consapevolezza, che esprimono comportamenti di solidarietà, pronunciate tra l’altro in occasione della Giornata nazionale del risparmio (energetico).
L’iniziativa s’intitola “M’illumino di meno“’ e tenta di promuovere il senso di responsabilità di ciascuno di noi, perché sentirsi responsabili, anche attraverso gesti semplici, come spegnere una luce quando non ve n’è bisogno, consente di evitare sprechi che come sappiamo, costano tantissimo… 
Ma… nell’ascoltare quelle parole ho pensato, perché il nostro Presidente è così fortemente determinato nel ricordare lo spreco dell’energia, viceversa non ricordo (e mi scuso sin d’ora perché non ne ho memoria…) mai una parola pronunciata nei confronti degli sprechi della politica, di tutti quegli esosi stipendi, quelli sì incidono in maniera ragguardevole sul Bilancio dello Stato, parliamo tra l’altro di casse fortemente in crisi, che vanno a intaccare altri indicatori ben più importanti come il reddito medio, la sanità, l’istruzione, i trasporti e per finire i servizi alla persona. 

Perché, se da un lato ci viene chiesto di spegnere una lampadina – ricordo tra l’altro che quell’energia, eventualmente superflua, la paghiamo noi – ci si dimentica di costi ben più esosi, già… come quelli della politica, da quelli nazionali, per continuare a quelli regionali e per finire con i costi comunali suddivisi tra sindaci e consiglieri, a cui vanno sommati tutte quelle voci legate a “energia”!!!

Beh… mi creda Sig. Presidente, sono quelli i costi che il nostro Paese non può, ma soprattutto non dovrebbe sostenere, in virtù soprattutto di quanto riceviamo in cambio da quelle loro professionalità… (e mi consenta… lascio appositamente fuori dal contesto quanto viene illegalmente compiuto da molti di quei soggetti, a danno dello Stato, ma questo come ben sa, rappresenta un altro paragrafo vergognoso che non sto qui a ripetere!!!).
Sig. Presidente, Lei parla di riduzione dei consumi, ma provare ad evitare quelli superflui, non significa migliorare o contribuire al benessere di noi cittadini, mi creda non sono quelli i cambiamenti che portano al risparmio o quantomeno, non sono soltanto essi, ma ben altri, ma ahimè… di quelli nessuno vuole parlare, già… forse perché fa comodo così, in particolare a coloro che appartengono a quella “casta” a cui – mi dispiace sottolineare- appartiene anche Lei…
Spegnere le luci dei nostri meravigliosi monumenti (ho visto l’altra sera il Colosseo spento…) è se non dire osceno, certamente disonorevole, come tra l’altro, osservare di presenza quelle luci pian piano spegnersi dal Palazzo del Quirinale, mi ha dato come l’impressione di una democrazia morente, già… che si stesse spegnendo, per cosa poi, per mandare un messaggio simbolico e quale??? Quello che non siamo capaci di risparmiare come dovremmo???
 

Presidente Mattarella, ciascuno di noi verrà un giorno ricordato non tanto per quello che è stato, ma bensì per ciò che ha fatto durante il proprio incarico, ma ancor più, per ciò che poteva fare e ahimè non ha fatto!!! 

In tal senso mi permetto di riportare una bellissima frase di John Steinbeck che diceva: “Se tu o io dobbiamo scegliere tra il pensiero e l’azione, dovremmo ricordare la nostra morte per provare così a vivere in modo che la nostra morte non porti soddisfazione al mondo”!!!

Presidente… sin da ragazzo ho fatto sì che la mia vita fosse in ogni momento accompagnata da una frase: chi nel corso della vita ha acceso anche soltanto una luce, nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano…

Presidente, io ho soltanto acceso quella luce… ora tocca a lei farla splendere!!!

A breve tutti i trasporti si potrebbero fermare…

Ho ricevuto su “Whatsapp” un interessante post del mio amico Giorgio Petrolo che mi permetto di riproporre perché evidenzia un evidente rischio con il quale a breve tutti noi potremmo essere costretti a dover convivere, in particolare il comparto del trasporto su gomma che vede la miscela iniziare a scarseggiare e soprattutto a costare sempre di più!!!

Trasporti su gomma, e quindi grande distribuzione, a rischio stop nel nostro Paese: tir e camion potrebbero presto restare fermi a causa dell’esaurimento delle scorte di AdBlue, una specifica miscela utilizzata per alimentare i motori diesel riducendone le emissioni inquinanti. 

Se ciò dovesse verificarsi, non si potrebbero evitare delle preoccupanti ripercussioni per quanto concerne lo spostamento di merci e beni di primo consumo.

Come anticipato, si registra infatti nelle ultime ore un’allarmante carenza di AdBlue, soluzione sintetica composta per il 32,5% da urea a elevata purezza e per il 67,5% da acqua demineralizzata, utilizzabile esclusivamente nei motori diesel: grazie al suo utilizzo è possibile ridurre del 90% le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico.

All’origine del problema c’è anche il blocco della produzione da parte della società chimica tedesca di Wittenber Skw Piesteritz, che si occupa di produrre, per l’appunto, AdBlue e anidride carbonica. Un blocco della produzione, peraltro, motivato proprio dal pesante caro energia registrato negli ultimi mesi.

Visto il recente stop della Yara Italia di Ferrara, società anch’essa specializzata nella produzione della miscela e di anidride carbonica, il timore è che pesanti ripercussioni possano ripetersi ancora una volta nel nostro Paese, come già accaduto per il blocco delle “bollicine” e dell’acqua frizzante. Stavolta le conseguenze si abbatterebbero sul comparto del trasporto merci su gomma.

Infatti, come denunciato da Assotir, l’approvvigionamento di AdBlue è sempre più difficile, anche a causa dell’aumento notevole dei costi: rispetto ai 30/36 centesimi al litro di due anni fa, oggi si è arrivati fino a 1,20 euro. “Se è vero che, trattandosi di un additivo, non lo si consuma nelle stesse quantità del gasolio”, spiega l’associazione, “va comunque di pari passo con il diesel, i cui prezzi pure si sono impennati”. 

In effetti proprio nei giorni scorsi era stata l’Associazione italiana delle imprese di trasporto a denunciare che “dal 7 al 12 ottobre, il prezzo del gasolio è aumentato di ben 20 centesimi al litro”, in misura nettamente superiore rispetto a quello della benzina. Una situazione insostenibile, che ha spinto anche Assotir a chiedere un urgente intervento al governo, con l’aggiornamento delle” tariffe minime, ferme a febbraio nonostante la violenta impennata del costo del carburante”.

Già… come detto, oramai, il prezzo della miscela, che può oscillare a seconda della maggiore o minore qualità, è salito fino a 1,20 euro per litro. Per percorrere circa 100 chilometri, un tir necessita di almeno 2 litri di AdBlue.

E quindi, con lo scopo di incentivare il suo utilizzo, al momento, è stato riconosciuto un credito di imposta del 15% sulle spese al netto dell’Iva sostenute nel 2022 per l’acquisto del composto, dedicato solo ai veicoli di categoria ecologica euro 5 o superiore. 

La richiesta di Assotir, per evitare un aggravio della situazione, è quella di prorogare con urgenza gli incentivi, d’altronde – i motori diesel Euro 5 ed Euro 6 che utilizzano AdBlue sono anche quelli meno inquinanti .- lamenta l’Associazione”: in questo modo si tendono a penalizzare di più quelle aziende che hanno effettuato pesanti investimenti per ridurre l’inquinamento e che ora viceversa si trovano a dovere sopportare costi esorbitanti!!!

Immaginate: niente trasporti… nessuna merce, in particolare nessun bene di prima necessità, ciò comporterà nei cittadini quelle manifestazioni di panico e violenza con l’assalto ai supermercati e a tutte quelle piccole attività commerciali!!!

Oltre agli aumenti esponenziali di energia, ci mancava il rischio di rimanere a secco, se sono queste le premesse, non posso che preoccuparmi per questo 2023 certamente nefasto!!!

REFERENDUM: Giustizia è stata fatta!!!

Volevano farlo passare come un cambiamento necessario per realizzare una giustizia “giusta” ed invece gli Italiani hanno deciso di opporsi a tutti i punti referendari scegliendo di non andare al voto o di votare NO a quei quesiti!!!

Hanno sprecato (nonostante la pandemia ancora in corso) per questi inutili cinque referendum ben 400 milioni di euro, di cui oltre 300 milioni a carico del del ministero dell’Interno mentre il resto è stato diviso tra il dicastero della Giustizia e quello dell’Economia.

D’altronde che caz… ci mettono loro, paghiamo tutto noi, somme che potevano essere stanziate per contrastare gli aumenti esorbitanti di energia dovuti alla guerra in corso…

Certo va ricordato come nella giornata di ieri, a prescindere dal referendum, vi fossero anche le elezioni amministrative per 978 Comuni e quindi i seggi sarebbero restati comunque aperti per ben 9 milioni di elettori, ma per il resto, per quanto necessario, si è sprecato – come solitamente avviene in questo nostro Paese – denaro pubblico!!!

Un flop… già sotto tutti i punti di vista, forse così finalmente qualcuno inizierà a comprendere che gli italiani non sono così sciocchi per come si credeva e la risposta si è avuta sul campo, in particolare sull’abolizione della legge Severino: il “NO” ha raggiunto quota 45% (nella città di Torino ha toccato quasi il 52%.), mentre il voto sui nuovi limiti alla carcerazione preventiva si è giunti al 43%.

Viceversa sugli argomenti che poco interessavano i cittadini, ma erano legati alla professionalità dei magistrati ecco che si è avuta una larga maggioranza dei sì: 75% di sì alla separazione delle funzioni dei magistrati; 73% sul diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati e 73% per l’abolizione delle firme per le candidature al Csm.

Comunque in definitiva gli Italiani hanno scelto una giustizia “giusta“, lasciando tutto così com’è, in particolare quella “Legge Severino” che alcuni partiti hanno provato con questo referendum – senza minimamente riuscirci – a modificare:  una dimostrazione di come il Paese voglia lottare contro questa  diffusa corruzione e nell’imporre un’ampia garanzia di trasparenza a tutti i suoi organi politici rappresentativi (dalle Camere fino ai  Comuni più piccoli) ha deciso di boicottare il referendum o come il sottoscritto, recarsi al voto, ponendo un bel segno “NO” a quel quesito referendario “riprovevole”!!!

Sicilia: vanno a casa 20 deputati e 9 senatori!!!

Secondo i dati pubblicati alla Camera si passerà da
– collegio, quanti deputati c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale:

  • Sicilia 1 25 15 -40,0% 
  • Sicilia 2 27 17 -37,0%
per passare quindi al senato con (collegio, quanti senatori c’erano, quanti ce ne saranno, e la riduzione in percentuale)
  • Sicilia, 25 16 -36,0%
Sono quindi 20 i deputati che la Sicilia perde passando da 52 a 32 e 9 i senatori passando da 25 a 16. Finalmente qualcuno (301 deputati di M5s, Lega, Fi e Fdi) ha deciso di approvare la proposta di legge costituzionale che taglia il numero di senatori e deputati, mentre i soliti ciarlatani del Pd, Leu, +Europa, Civica Popolare hanno votato contro… 
E quindi in base alla riforma finalmente approvata il numero dei deputati scende da 630 a 400, mentre quello dei senatori calerà da 315 a 200!!! 
Si abbasserà anche il numero dei parlamentari eletti all’estero che passeranno da 12 a 8 i deputati, mentre i senatori saranno 4 al posto degli attuali 6.
Ed ancora, si fissa a cinque il numero massimo di senatori a vita di nomina presidenziale che possono essere in carica, anche perché finora non era stato chiarito se quel limite riguardasse il numero di senatori a vita che ciascun presidente della Repubblica poteva nominare oppure il numero massimo complessivo…
Sembra che finalmente qualcosa in questa politica stia finalmente cambiando e bisogna dare merito di ciò ai due gruppi di maggioranza che, seppur sembrano quotidianamente litigare, alla fine il proprio dovere lo fanno, lavorando egregiamente e portando finalmente a compimento quelle necessarie riforme, come quella per l’appunto di cui sopra…
Certo, ora che i posti si riducono, la lotta alle poltrone diventa sempre più ferrea, ma quantomeno almeno sappiamo che d’ora in poi inizieremo a risparmiare su quei costi della politica totalmente inutili!!!

La giustizia è uguale per tutti, ma in taluni casi, a seconda degli individui e delle condizioni, risulta non essere giusta per tutti…

Ci sarà mai una giustizia in questo paese???
La notizia racconta di alcuni giudici della Corte costituzionale che hanno difeso un loro collega, indagato per aver utilizzato un benefit, per un uso non  consentito e cioè, quello di adperare l’auto di servizio ed il suo relativo autista, per portare a spasso la propria signora, docente universitaria ed esponente del Partito democratico…
A questi signori non interessa sapere che dobbiamo sostenere un esborso esoso per quelle auto blu e per quei loro autisti… retribuiti tutti con quasi mezzo milione di euro l’anno, no… visto quanto accaduto, non basta!!!
Ed allora, il giudice sorpreso in flagrante, ha deciso di dimettersi… ma ovviamente subito dopo, i giudici della Corte Costituzionale, suoi colleghi, hanno rifiutato le dimissioni… 
D’altronde come si può incriminare un collega, quando questa abitudine, rappresenta di fatto, quanto compiuto quotidianamente da molti altri suoi colleghi???
Difatti uno di essi ha dichiarato: “L’auto è un benefit… è come un’auto aziendale concessa ai dipendenti, senza limiti al suo uso personale”.
Ah… ora tutto è  più chiaro, ma… in cosa consistono quelle eventuali dimissioni???
Come sempre in questo paese… a nulla d’importante… 
Il giudice continuerà a percepire il proprio stipendio, circa 360mila euro all’anno e si limiterà a non partecipare più alle udienze, ma continuerà a lavorare da casa…
Naturalmente dovrà preparerà la sua difesa dalla accusa di peculato che gli ha mosso la Procura di Roma!!!
Al “Cavaliere” Berlusconi ho sempre dato molte colpe, ma su una cosa debbo dargli ragione… e cioè quando ha parlato di una magistratura a modello “casta”!!!
D’altronde se si pensa che la Corte Costituzionale, è l’unico organo dello Stato che si fa da sola le sue leggi… si può comprendere come non è affatto vero quel  detto che dice: “La giustizia è uguale per tutti”!!!
Diceva bene Montesquieu: Non c’è tirannia più crudele di quella che è perpetrata sotto lo scudo della legge e in nome della giustizia!!!

E la chiamano "scorta": Bella figura hanno fatto i "Body guard" che proteggono Berlusconi!!!

Certo che se l’attivista di “Femen” fosse stata una terrorista che attentava alla vita dell’ex premier, ieri avremmo parlato di un defunto “Cavaliere”, ma non solo politicamente…
Già, se si considera inoltre il denaro speso per quelle guardie del corpo (si parla di quasi 200mila euro al mese…)  a cui vanno sommati i costi di trasporto, vitto e alloggio presso hotel… ecco quei costi lievitano e mi meraviglio che, con tutto quell’apparato messo a disposizione, accadano fatti del genere…
Difatti… mi viene da chiede??? 
Perché si spendono ogni mese tutti quei soldi, quando il sottoscritto saprebbe proteggerlo meglio???
Da qualche parte avevo letto che al suo seguito ci sono ben 40 persone (due gruppi da 20) ed auto blindate… tradotti in euro sono all’incirca 2,5 milioni di euro all’anno, che probabilmente (forse in parte potrei anche sbagliarmi…) noi italiani paghiamo per la sicurezza di un ex presiedente del consiglio…
Chissà se anche questo provvedimento, non dipenda forse da quelle leggi “ad personam” che a suo tempo, è riuscito a far passare nel corso dei suoi governi, riuscendo così ad ottenere – anche in questi periodi di “incandidabilità” – quei privilegi da premier, nonostante sia dal mese di novembre 2011 che non abbia più a che fare con Palazzo Chigi!!!
Non dimentichiamo inoltre che la scorta viene dispiegata anche nelle residenze del cavaliere…in quelle famose ville, un tempo come sappiamo… ben protette dagli uomini (o meglio da pseudo “stallieri”) di cosanostra…
D’altronde il Cavaliere ne ha luoghi da proteggere, visto che il patrimonio consta di quasi una ventina d’immobili…
Comunque riprendiamo il discorso di quei “Body guard”… 
Costano ciascuno 5.000 euro al mese… (minch… a saperlo facevo questo di mestiere…) e dire che questi uomini, vengono paragonati a colleghi che operano nello spionaggio e nel controspionaggio.
Ora mi chiedo… ma cosa centriamo noi con la protezione del cavaliere??? 
Ben 200 mila euro al mese, che pesano sulle casse del nostro Stato… già fortemente indebitato!!!
Cosa dire… ulteriori sprechi di una politica inservibile… e potremmo fare eguale considerazione, anche per questo sistema di protezione, che si è dimostrato per l’appunto, non all’altezza del compito preposto…
Ha proposito dei sistemi di controllo c’è una cosa che non mi è chiara: una ragazza francese di origini iraniane di trent’anni arriva in aereo da Parigi, atterra a Malpensa alle 8.45 e immediatamente si reca al seggio di Via Scrosati, dove per l’appunto si presenterà il premier per votare: riesce a entrare nella stanza , mostra un semplice tesserino (vero o falso che sia non ha alcuna importanza… ) da “free lance”… e si mette lì in disparte, in attesa che giunga l’ex premier… senza che nessuno s’insospettisca di lei !!!
Avrebbe potuta essere imbottita di tritolo, poteva fare una strage all’interno di quel seggio… e quanti all’interno di quel Ministero dell’Interno avrebbero dovuto prevedere e soprattutto verificare, cosa hanno fatto NULLA… o meglio qualcosa facevano… sì, dormivano!!!

A quanti sopra, vanno sommati anche gli uomini delle forze dell’ordine posti all’interno di quella struttura, che avrebbero quantomeno dovuto controllare i documenti d’identità, in particolare di coloro che chiedevano di entrare all’interno di quella stanza… 
Ma chissà, forse per incompetenza o forse perché incantati dal sorriso di quella ragazza, come molti uomini “galanti” (per non dire “creduloni”) di questo paese, non hanno compiuto quanto era loro dovere …

Ed infine, ci sono i “Body guard”, quel sistema collaudato di “protezione”, che visto quanto accaduto, ha dimostrato possedere gravi falle… ed è quindi totalmente da rivedere!!!

Abbiamo appurato come lo stesso manchi di qualsivoglia pianificazione o programmazione in prevenzione…
Quanto accaduto dimostra come tutto sia basato sulla casualità o meglio sulla fortuna, nell’essere vittima o meno di un possibile attentato…

Ma forse dietro quella incapacità si nasconde la vera motivazione e cioè la “scelta” di quei suoi uomini, i quali non vengono scelti da un supervisore del servizio d’ordine, ma da un “ambiguo” sistema preferenziale, che prevede chi debba far parte di quel ristretto gruppo e chi no…
Quanto sopra dipende esclusivamente da un unico carattere: quello cioè di giurare fedeltà al “cavaliere”, in particolare, su quanto avviene all’interno delle proprie ville…

Un nucleo che non posso definire “impreparato”, perché dimostra esserlo in alcune circostanze, già in quei casi è “intimamente” preparato, sì…  infatti, nel sapere tenere celati tutti i segreti che accadono intorno all’ex premier, quelli che non potranno mai essere confessati!!!

Per non dimenticare "alcuni" dei privilegi dei nostri cosiddetti "politici"…

Vi ricordate quell’articolo sull’Espresso…
Era di qualche anno fa e spiegava in quali modi il nostro Parlamento avesse votato all’unanimità e senza astenuti (ma va…) un aumento di stipendio per i propri parlamentari, pari a circa Euro 1.135,00 al mese…
La mozione era stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali…
Riepilogando, riporto quanto riportato dalla testata giornalistica:
STIPENDIO: Euro 19.150,00 al mese;
PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente un parente o un familiare);
RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;
INDENNITA’ DI CARICA: (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00), tutti ovviamente esenti da tasse…
Inoltre, veniva concesso un 
TELEFONO CELLULARE: gratis;
una
TESSERA DEL CINEMA: gratis;
una
TESSERA TEATRO: gratis;
una
TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA: gratis;
vari 
FRANCOBOLLI: gratis;
e
VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis;
stessa cosa per la  
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis;
o per andare in 
PISCINE, PALESTRE, CENTRI BENESSERE: gratis;
i biglietti ferroviari… ??? ovviamente gratis;
stessa cosa per gli AEREO DI STATO
alle AMBASCIATE si entra gratis;
come nelle CLINICHE;
per le ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis;
mentre per quelle ( che pagheremmo volentieri…) ASSICURAZIONE MORTE: gratis;
poi c’è
L’AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;
o il RISTORANTE: gratis (soltanto nel 1999 sono riusciti a mangiare e bere gratuitamente per Euro 1.472.000,00).
Inoltre, hanno intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a oltre 40 anni di contributi (allora… nel frattempo in questi anni c’è stato un innalzamento dell’età pensionistica…);
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. ( per esempio, hanno a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta per sempre a loro servizio…);
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! 
Ora vi chiedo… o ancor meglio chiedo al nostro ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi ( ma vale anche per quello attuale…): invece di promuovere referendum del cazzo… o cercare leggi elettorale compiacenti per stare ancora seduti su quelle poltrone… perché non si cerca di fare una legge che abolisca una volta e per sempre (senza alcun possibile ritorno di questi ingiuste concessioni…) i privilegi di tutti quei parlamentari e dei vari consiglieri regionali, comunali, ecc…

Ovviamente quanto sopra, non sarà possibile leggerlo sui nostri “censurati” mass media, per fortuna che esiste ancora il libero web, con il quale è possibile far conoscere a tutti le informazioni di cui sopra e che potranno non solo essere lette da tutti, ma potranno diventare quel motivo principale di cambiamento delle coscienze, che porterà certamente, più prima che poi, a quel profondo rinnovamento di questa nostra attuale classe politica…

Ci mancava soltanto l'inchiesta sulla "frutta e verdura"…

E’ stato scoperto un patto tra la camorra, ‘ndrangheta e mafia, per controllare il trasporto su ruota della frutta e della verdura… dalla capitale fino alla nostra isola e viceversa…

Ovviamente il punto di forza per l’infiltrazioni mafiosa è costituita propriamente dal trasporto su gomma, da e per i mercati nazionali…
L’inchiesta parte dalle imprese di produzione, per passare a quelle di stoccaggio (con l’imposizione delle cassette e pallet per l’imballaggio), quindi con la falsificazione delle tracce di provenienza, in quanto molti di quei prodotti… non appartengono al nostro paese, ma sono di fatto importati…
Infine vi sono  i prezzi… già, quell’anomalo sistema che fa in modo che questi lievitino in maniera esponenziale per effetto di strane intermediazioni svolte dai commissionari sin dalla produzione, per proseguire con lo stoccaggio e la commercializzazione!!!
Per far ciò ovviamente, si ricorre a tutti i reati possibili… mettendo in ginocchio quelle poche imprese che cercano di ribellarsi a quel racket estorsivo… e molti di essi, a causa di quegli scontri sono costretti a chiudere!!!
Parlare di libera concorrenza è un eufemismo, perché non esiste un mercato legale, ma ne esiste uno soltanto “criminale” che condiziona non solo economicamente il mercato, ma soprattutto, che permette che si creino quei presupposti , da condizionare la qualità stessa dei prodotti…

Gli inquirenti hanno scoperto all’interno dei mercati ortofrutticoli, l’esistenza di una spartizione degli affari con la monopolizzazione del settore dei trasporti su gomma…
Le indagini, hanno difatti svelato, vere e proprie infiltrazioni e condizionamenti da parte di quei clan, nelle attività di quei mercati ortofrutticoli, evidenziato inoltre delle vera e propria alleanza, con tutti quei gruppi, legati alla malavita, regione per regione…

Poi ci si meraviglia che in quelle aziende agricole, operano centinaia per non dire migliaia di gente sottopagata; sono lavoratori in nero, extracomunitari irregolari che guadagnano da cinque a 10 euro al giorno….
Svolgono compiti disumani e raccolgono come degli schiavi, quei prodotti della terra, scaricando e caricando cassette di legno su quei camion per conto dei venditori al dettaglio…
Visti i prezzi di produzione della stessa ortofrutta (i quali non coprono neppure gli stessi costi sostenuti) e considerato successivamente a quali prezzi questi giungono sulla nostra tavola (avendo questi ricevuto un aumento del 300%…), viene da chiedersi se non ci sia qualcosa immediatamente da cambiare…

La causa dopotutto si conosce… è rappresentata da quel monopolio imposto dalle associazioni criminali su tutti i nostri mercati ed è strano che ancora oggi, nessuno faccia nulla…
Manca di fatto la volontà da parte delle istituzioni di intraprendere questa battaglia, perché si sa che quando si vuole, si può decidere d’invertire la rotta…
Ma se la strada scelta dallo Stato è questa… o meglio chi dovrebbe cambiare questo stato di cose, preferisce mostrare tutta la propria fragilità (o chissà forse con quel sistema… partecipa in maniera collusiva…), mi chiedo quindi, come si può pensare di voler cambiare pagina???

I reali problemi delle imprese confiscate…

Le cause di questo vero e proprio fallimento delle imprese confiscate, dipende da molteplici problemi, i quali, non sono esclusivamente da ricercare nella gestione amministrativa o nei suoi interpreti ( quella rappresenta di per se soltanto… un’ulteriore complicazione), ma nasce da ragioni che nulla hanno a che fare, con il provvedimento interdittivo da parte dello magistratura.
La gestione sistematica di quelle imprese, ora, a causa dell’intervento giurisdizionale, fa emergere tutti le problematiche ad essa connesse, portando alla luce, quelle metodologie finora adottate, non sempre funzionali con l’attività dell’impresa, ma che permettevano però alla stessa (se pur tra mille defezioni), di sopravvivere e creare nel contempo nuove opportunità di lavoro…
Con l’intervento dello Stato, alcuni di quegli aspetti prioritari, vengono di fatto a modificarsi, infatti a seguito del provvedimento di sequestro e/o confisca, queste imprese si trovano a dover affrontare tutta una serie di problematiche, che fino ad allora, erano di pertinenza diretta del suo titolare…
Infatti, la modifica camerale intervenuta, con l’avvicendamento da parte delle istituzioni, con la custodia delle quote societarie e la modifica del legale rappresentante, diventa nel concreto, il reale motivo “ostativo” per il quale si vengono a determinare talune conseguenze, tra le quali:
a) Revoca dei fidi bancari: le banche chiudono i “rubinetti”, revocando gli affidamenti e non consentendo all’azienda, già nella fase del sequestro, di proseguire la propria attività;
b) Rapporti con i clienti/fornitori: dopo il sequestro i clienti revocano le commesse e i fornitori chiedono di rientrare immediatamente dei loro crediti, in questo caso spingendo l’azienda alla chiusura;
c) Innalzamento dei costi di gestione: l’azienda sequestrata/confiscata, ricollocata in un circuito legale, sconta l’inevitabile aumento dei costi di gestione relativi alla regolare fatturazione delle commesse e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro;
d) Gestione conservativa delle aziende: l’autorità giudiziaria e gli amministratori si trovano spesso senza strumenti, risorse e competenze specifiche.
Si tratta di trasformare ogni azienda sottratta alle mafie, in una risorsa in grado di sostenere il Paese in un momento di grande difficoltà economica e sociale, certamente non semplice… 
L’articolo 41 del codice delle leggi antimafia (decreto legislativo n.159 del 2011), stabilisce che, nel caso in cui il sequestro abbia ad oggetto società, l’amministratore giudiziario, venga scelto nella sezione esperti in gestione aziendale dell’Albo nazionale degli amministratori giudiziari, che però a cinque anni dalla sua nascita, non è ancora diventato operativo. 
Così come, da gennaio 2013 ad oggi, il consiglio direttivo dell’Agenzia nazionale non è stato ancora integrato con i due qualificati esperti in materia di gestioni aziendali e patrimoniali designati, di concerto, dal Ministro dell’Interno e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, per cui il solo consiglio direttivo risulta attualmente l’organo preposto alla destinazione dei beni confiscati. 
In particolare, proprio l’articolo 48 del codice antimafia, stabilisce che i beni aziendali vengano mantenuti al patrimonio dello Stato e destinati, con provvedimento dell’Agenzia che ne disciplina le modalità operative:
–  all’affitto, quando vi siano fondate prospettive di continuazione o di ripresa dell’attività produttiva, a titolo oneroso, a società e ad imprese pubbliche o private, ovvero a titolo gratuito, senza oneri a carico dello Stato, a cooperative di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata;
–  alla vendita, per un corrispettivo non inferiore a quello determinato dalla stima eseguita dall’Agenzia, a soggetti che ne abbiano fatto richiesta, qualora vi sia una maggiore utilità per l’interesse pubblico o qualora la vendita medesima sia finalizzata al risarcimento delle vittime dei reati di tipo mafioso;
ed infine 
– alla liquidazione: quando non vi sono le condizioni di cui sopra;
Certamente non si tratta di una procedura semplice, ma proprio in questo momento occorre fare uno sforzo da parte di tutti, per supportare il compito dell’Agenzia, la quale (nella sua relazione annuale), esplicitava le criticità di gestione delle aziende e proponeva di estendere alle aziende la disciplina oggi dettata per i beni immobili e consentire allo Stato e agli Enti territoriali di acquisire a titolo gratuito le aziende confiscate. 
Proponeva, altresì, al fine sia di scongiurare la chiusura aziendale ed in particolare, evitare di trasmettere messaggi negativi alla cittadinanza, l’istituzione di un fondo di rotazione che, ricorrendone i presupposti, verrebbe utilizzato per finanziare le aziende che presentano concrete possibilità di rimanere sul mercato. 
Si potrebbe creare – proseguiva la relazione dell’Agenzia – da un lato, una sinergia tra le aziende sequestrate e confiscate per la rotazione delle commesse e, dall’altro, una rete virtuosa che, coinvolgendo le associazioni rappresentative degli imprenditori, dovrebbe far rientrare l’ex azienda mafiosa in un circuito di legalità tramite le commesse provenienti dalle società facenti parte della rete. 
Infine, sarebbe utile attivare protocolli d’intesa per utilizzare manager esperti del mercato di riferimento per la gestione imprenditoriale delle aziende particolarmente complesse. 
Per queste ragioni, è fondamentale l’approvazione in tempi rapidi della proposta di legge di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro”, già depositata in Parlamento.
Perché soltanto in presenza di una forte volontà condivisa, si potrà difatti assicurare la ripresa e la restituzione alla collettività, di quelle imprese che permettono potenzialità occupazionali e di sviluppo, non solo in termini economici, ma soprattutto in termini sociali, culturali e di partecipazione democratica.
Ecco questi sono i temi fondamentali che dovrebbero essere affrontati in quei cosiddetti “convegni per la legalità“…, e non come – partecipando in incognito – mi accorga, che metà del loro tempo a disposizione, venga sprecato in preamboli inessenziali… che hanno quale oggetto, la presentazione di coloro che sono stati invitati a partecipare!!!

Province in Sicilia… tutte commissariate!!!

Da Marzo 2013, in Sicilia, una legge ha introdotto al posto delle province, nove liberi consorzi comunali. 
La legge dava la possibilità ai comuni di deliberare, entro il 28 settembre di quest’anno, il passaggio ad un ambito diverso dalla provincia di appartenenza… bene a circa 18 mesi, la legge di riforma varata dall’ARS, oggi ha soltanto ha generato soltanto un blocco nella macchina amministrativa… una completa incertezza…
Non si riesce a capire in quali modi questi cosiddetti nuovi Liberi Consorzi di Comuni e/o delle città metropolitane si dovranno muovere e quali saranno in ordine le funzioni da attribuire loro, restando sempre in attesa della norma statale… in particolare per le città metropolitane, che diventeranno istituzioni concorrenziali per la gestione di aree vaste a livello europeo.
Come sempre si viene presi in giro…  ancora una volta, le tante rassicurazioni non vengono seguite dai fatti, ancora oggi siamo in attesa del testo ddl sulle province da presentarsi in commissione Affari Istituzionali . 
Anzi si è provveduto a prorogare di altri cinque mesi i commissari straordinari presso gli ex enti provinciali, garantendo così oltre che una un’ulteriore perdita di tempo, maggiori costi per i soliti cittadini…
La politica ogni tanto… non potendo adottare soluzioni valide… e soprattutto per non eliminare quella inutile burocrazia, tenta straordinari stratagemmi che servono soltanto per confondere il popolino ( che di solito nulla capisce di questi espedienti…) facendo così loro credere… che si stanno adoperando metodologie, per garantire nell’immediato, quel risparmio tanto richiesto a gran voce… 
La verità è che questi cambieranno soltanto poltrona e nome dell’eventuale Ente… ma sempre inchiodati a quelle poltrone resteranno!!!
Ora anche Forza Italia… ridisegna un nuovo scenario, vaste aree divise tra città metropolitane e province, introducendo l’elezione diretta di sindaci metropolitani e di presidenti di provincia… inutilità su inutilità…
Con questa norma, invece di diminuire i costi aumenteranno…, già, verranno aumentati gli assessori di circa 5000 unità ed i consiglieri saranno circa 26.000 in più… alla faccia del cosiddetto risparmio del costo della politica…
La cosa assurda è che una delle misure contenute nella legge 14 settembre 2011, n. 148 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, prevede propriamente “la riduzione dei costi relativi alla rappresentanza politica negli enti locali, più comunemente noti come “costi della politica”… 
Si dovevano abolire le province, si dovevano abolire i privilegi politici, si dovevano abolire i presidenti, le giunte, i consigli provinciali… quante cose ci si era ripromessi di fare… quanto, come sempre,  non si è fatto…
Non sparirà niente… tutti quei signori “raccomandati” in quegli inutili casermoni… continueranno a rimanere lì, come sempre in fin dei conti da noi… dove quando sembra che stia cambiando qualcosa… non cambia nulla!!!

Il Paese delle continue sanatorie…

L’Italia rappresenta perfettamente il modello dell’ambiguità, dove si cerca di trovare sempre una via intermedia, dove la legge non viene mai applicata, ma utilizzata a seconda delle circostanze o dei soggetti coinvolti…
Un modo imperfetto di gestire le regole, di modificarle, un patto “concordato” e realizzato per lasciare impuniti tutti, sia per quanti hanno per evidenti ragioni difficoltà a procedere ai propri pagamenti erariali, sia per quanti appartengono alle categoria dei cosiddetti evasori…  
La sanatoria con scadenza per il 28 Febbraio, riguarderà il pagamento del bollo dell’auto e le multe per la violazione del codice della strada, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva, mentre resteranno esclusi i debiti Inps e Inail.
Secondo quanto prevede questa sanatoria, i contribuenti hanno la possibilità di pagare a Equitalia, in un’unica soluzione senza interessi di mora, tutte quelle cartelle ricevute entro il 31 Ottobre 2013.
Sono esclusi i contributi dovuti per effetto di sentenze di condanna ( Corte de Conti ) richieste dagli enti previdenziali quali Inps e Inail, i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi…
L’agevolazione è applicabile anche in presenza di rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari.
Tutti i cittadini eventualmente interessati dovranno valutare la loro situazione agli sportelli di Equitalia e scegliere se voler aderire; il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 28 febbraio 2014 e fino al 15 marzo resterà sospesa la riscossione dei debiti interessati dalla definizione agevolata. Equitalia entro il 30 giugno provvederà a comunicare l’avvenuta estinzione del debito.
Si potrà pagare in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite il bollettino F35 ( preferibilmente completo di codice fiscale ) e riportando obbligatoriamente nel campo –Eseguito da- la frase “Definizione Ruoli – L.S. 2014“. 
Si capisce perfettamente che il nostro Paese da un po’ di tempo è in cerca di fondi… e come sempre invece di utilizzare sistemi corretti per riscuotere i miliardi persi, attacca il denaro di quei poveri cittadini, in particolare di quanti hanno la busta paga o la pensione, senza pensare invece minimamente di provare ad abbassare i costi della politica, tutte quelle spese superflue e non necessarie, ma soprattutto, basterebbe riscuotere quello che gli evasori non pagano, che da soli rappresentano la più grossa fetta della nostra economia…
Invece di cercare di farsi pagare quelle multe del caz… o quella ridicola tassa sull’auto, perché non si realizza una patrimoniale giusta, perché non si parla mai di tutti gli quegli studi medici/legali/tecnici che giornalmente incassano a nero, migliaia e migliaia di euro…e  che rappresentano da soli i miliardi di euro mancanti dalle nostre casse… 

Se in Italia si provvedesse ad attuare le leggi, a farle definitivamente rispettare in maniera severa e dove, quando accertate le responsabilità personali dell’evasione, si possa procede a sequestrargli tutto…
Costringendo loro ed i loro famigliari a vivere come poveri, che poi è come vive oggi la gran parte dei milioni di italiani, vedrete che alla fine, colpito il primo… tutti inizieranno ad essere ligi nel rispetto delle regole…

Purtroppo quanto sopra riportato è ciò che si dovrebbe realizzare…, ma tutto ciò contrasta con la gretta ispirazione umana, che preferisce sempre indirizzare il proprio operato su logiche di convenienza personale, escludendo a priori benefici collettivi…
Squallidi uomini che trovi a tutti i livelli…

Un ponte verso l'Oriente…

Dopo che siamo venuti a sapere dalla società Anas, i costi, che ad oggi sono stati pagati, per consulenze, assunzioni, amministratori, progettisti e quanti, che con questo ponte, ci stanno facendo affari d’oro…, ecco che scopriamo che questi, superano i trecento milioni di euro e del ponte neanche l’ombra…
Il governo del Prof. Monti, pochi giorni fa, ha annunciato lo stop alla costruzione, prorogando di due anni i termini di approvazione del progetto…, ma che purtroppo, per i prossimi due anni, peserà sulle nostre tasche… già ormai vuote…
Ed inoltre non bisogna trascurare, che oggi, il nostro Stato, non è nelle condizione di spendere gli 8,5 miliardi di euro previsti per la sua costruzione, considerato i tagli che in questo momento, tutti noi cittadini, stiamo subendo…, ed allora ecco che il Prof., furbescamente, ha lasciato la ” patata bollente ” al prossimo governo…
Ed allora, arrivato a questo punto forse è meglio guardare agli investitori stranieri, in particolare cinesi, i quali considerando l’investimento remunerativo, desiderano sfruttare questa opportunità…
Certo, bisogna stare molto attenti a non farsi influenzare da quell’interessante e colmo fondo sovrano cinese, ma bensì guardare con attenzione a quelle società, che operando nel settore delle costruzioni, potrebbero diventare concorrenti, alle nostre imprese locali…   
La possibilità di eventuali investimenti esteri, debbono essere sempre ricercati e accolti; la possibilità di riuscire in un opera, unica al mondo, deve superare quelle barriere nazionali, che oggi impongono strategie conservative, in particolare attraverso la partecipazione di capitali privati,  
Ritengo che oggi, bisogna essere capaci di realizzare join-venture tra le nostre imprese italiane, quali per esempio l’Astaldi ( che sta per realizzare il terzo ponte sul Bosforo ), e società straniere come la China Communication and Costruction Company o Cccc ( capace di costruire il ponte più lungo del mondo lo Huagzhou e quello di Su Tong Yangtze, rispettivamente lunghi 36 e 32 chilometri). 

Da non dimenticare inoltre, che la realizzazione di quest’opera è stata già aggiudicata, ad un consorzio guidato dalla società Impregilo ed a cui ancora, bisogna dare risposte…

Speriamo che tutto non finisca come sempre ( per come la maggior parte di quelle opere non compiute… ) e cioè dove, i ritardi causati e le decisioni non prese,  siano appositamente create, perché abilmente ci si è accorti, che tra conti, penali, indennizzi e rimborsi, potrebbe essere molto più vantaggioso, non realizzarla quest’opera!!!

Un ponte verso l’Oriente…

Dopo che siamo venuti a sapere dalla società Anas, i costi, che ad oggi sono stati pagati, per consulenze, assunzioni, amministratori, progettisti e quanti, che con questo ponte, ci stanno facendo affari d’oro…, ecco che scopriamo che questi, superano i trecento milioni di euro e del ponte neanche l’ombra…
Il governo del Prof. Monti, pochi giorni fa, ha annunciato lo stop alla costruzione, prorogando di due anni i termini di approvazione del progetto…, ma che purtroppo, per i prossimi due anni, peserà sulle nostre tasche… già ormai vuote…
Ed inoltre non bisogna trascurare, che oggi, il nostro Stato, non è nelle condizione di spendere gli 8,5 miliardi di euro previsti per la sua costruzione, considerato i tagli che in questo momento, tutti noi cittadini, stiamo subendo…, ed allora ecco che il Prof., furbescamente, ha lasciato la “ patata bollente ” al prossimo governo…
Ed allora, arrivato a questo punto forse è meglio guardare agli investitori stranieri, in particolare cinesi, i quali considerando l’investimento remunerativo, desiderano sfruttare questa opportunità…
Certo, bisogna stare molto attenti a non farsi influenzare da quell’interessante e colmo fondo sovrano cinese, ma bensì guardare con attenzione a quelle società, che operando nel settore delle costruzioni, potrebbero diventare concorrenti, alle nostre imprese locali…   
La possibilità di eventuali investimenti esteri, debbono essere sempre ricercati e accolti; la possibilità di riuscire in un opera, unica al mondo, deve superare quelle barriere nazionali, che oggi impongono strategie conservative, in particolare attraverso la partecipazione di capitali privati,  
Ritengo che oggi, bisogna essere capaci di realizzare join-venture tra le nostre imprese italiane, quali per esempio l’Astaldi ( che sta per realizzare il terzo ponte sul Bosforo ), e società straniere come la China Communication and Costruction Company o Cccc ( capace di costruire il ponte più lungo del mondo lo Huagzhou e quello di Su Tong Yangtze, rispettivamente lunghi 36 e 32 chilometri). 

Da non dimenticare inoltre, che la realizzazione di quest’opera è stata già aggiudicata, ad un consorzio guidato dalla società Impregilo ed a cui ancora, bisogna dare risposte…

Speriamo che tutto non finisca come sempre ( per come la maggior parte di quelle opere non compiute… ) e cioè dove, i ritardi causati e le decisioni non prese,  siano appositamente create, perché abilmente ci si è accorti, che tra conti, penali, indennizzi e rimborsi, potrebbe essere molto più vantaggioso, non realizzarla quest’opera!!!